Vanessa Ferrari vuole una palestra nuova per preparare le Olimpiadi. Prodi e il sindaco di Brescia Corsini si impegnano ad esaudire il desiderio. Una palestra nuova per preparare le Olimpiadi di Pechino 2008; questa la richiesta di Vanessa Ferrari, emersa a chiare lettere in questi ultimi giorni sia dalla Danimarca sia, ancor più forte, al rientro in Italia dopo il titolo di Campionessa del Mondo. "Le parallele le abbiamo, ma quelle che troviamo nelle gare in giro per il mondo sono molto più morbide - aveva dichiarato Vanessa dopo le gare di Aarhus - con la trave non ci sono problemi, ma per volteggio e corpo libero è proprio difficile. Per il volteggio non c'è la rincorsa e per il corpo libero devo allenarmi su una striscia". La Ferrari, così, è costretta a lasciare Brescia e la palestra della Brixia per allenarsi almeno qualche giorno, ogni settimana, nel centro tecnico di via Ovada a Milano....link
Alla richiesta di Vanessa Ferrari, il sindaco della sua città natia ha subito risposto, con l'aiuto anche del governo che ha sboccato dal ministero dei fondi utili per l'ampliamento della palestra di Brescia.Analogamente a Spinea abbiamo una campionessa mondiale, Federica Pellegrini, costretta ad andare alla piscina di Mirano o del Terraglio per allenarsi o più recentemente al centro sportivo di Milano, poichè fra le varie opere previste, quella maggiormente voluta, ovvero una piscina comincerà soltanto nel 2009 finendo oltre il mandato da sindaco di Tessari.
Eppure di piscine nell'area ce n'è bisogno visto le lunghe code presenti nelle iscrizioni delle piscine dei comuni limitrofi (mesi di attesa per scalare la lista).
Inoltre poichè i corsi di 60 minuti per tutto l'arco della giornata costringono residenti amanti del nuoto a spostarsi di comune la presenza di una piscina nel territorio permetterebbe di ridurre almeno una piccola parte del traffico intercomunale che si svolge ogni 60 minuti pur di raggiungere il luogo in cui svolgere un po' di sport.
Nessuna richiesta allo stato per poter usufruire di fondi per finanziare la costosa opera, anzi un project financing mai spiegato appieno e tante promesse che fanno pensare agli abitanti di via Asseggiano.
Peccato che le Olimpiadi di Pechino siano nel 2008, ovvero un anno prima dell'inizio dei lavori.
Al contrario il sindaco preme per la società di calcio a cinque, gestita dall'amico Da Lio e militante solo in prima divisione, composta quasi unicamente da brasiliani che solo aspirano di arrivare ai mondiali della categoria sportiva.
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