giovedì 31 gennaio 2008

Articoli di giornale - presentazione del Masterplan

IL GAZZETTINO
giovedì 31 gennaio 2008
SPINEA La proposta originale, presentata quasi due anni fa, andò incontro ad aspre polemiche in Consiglio comunale Ecco il masterplan riveduto e corretto Il progetto, dell’architetto Renato Rizzi, verrà mostrato domani sera al parlamentino locale
Il progetto è pronto. Il nuovo Masterplan, riveduto e corretto dall'architetto Renato Rizzi dopo un primo passaggio in consiglio comunale, verrà presentato domani sera al parlamentino locale. La proposta originale, presentata quasi due anni fa, a marzo 2006, andò incontro ad aspre polemiche: residenti ed opposizione, infatti, espressero in più momenti malumori e disappunto per questo maxi progetto (costato fino ad ora circa 150 mila euro) che mira a rivoluzionare il centro di Spinea . Le modifiche apportate a quella prima versione, saranno l'argomento di discussione di domani sera. In primis, l'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. Il dislivello, comunque, rimane per sottolineare, come spiega l'architetto Rizzi, "la differenza tra lo spazio "pubblico" dalla quotidianità dello spazio "urbano"". La Piazza rialzata, poi, verrà piantumata con 100 alberi: questa variante verde, invece, avrà lo scopo di non interrompere in maniera traumatica il legame con il giardino della villa. Una sorta di nuovo parco, quindi, al cui interno verrà mantenuta la parte storica dell'asilo. Le modifiche al progetto piaceranno al consiglio comunale? Dovendo fare un pronostico, l'aula consiliare dovrebbe raggiungere temperature bollenti sulla questione della volumetria: con questa nuova impostazione, infatti, verrà aumentato il numero di edifici da sostituire. Non più 12, come si diceva due anni fa, ma 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. "Come avevo già affermato in occasione della prima versione - spiega il sindaco Claudio Tessari - il progetto in sintesi, si occupa della ridefinizione urbanistica delle aree centrali della città che una volta organizzate in diverso rapporto tra loro, concorreranno a far riaffiorare il cuore di Spinea con una vasta area pedonalizzata articolata in un sistema di piazze. Si tratta, in definitiva, di un interessante esempio di "città pubblica". Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze ed importanti spazi pubblici, il cuore pulsante del futuro per vivere in modo nuovo la città"". "Il progetto definitivo - aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Mario Simionato - da un lato recupera nelle aree storiche la vecchia fisionomia di Spinea con la delocalizzazione degli edifici incongrui e la realizzazione di un parco in Piazza Fermi, dall'altro realizza un piano attuale in totale sintonia con l'architettura moderna europea. La seconda fase, fissata la base urbanistica, sarà passare al piano particolareggiato: arredo, parcheggi, forme e facciate degli edifici. Questo è il lavoro che ci aspetta nei prossimi 12 mesi".Davide Tamiello

Un uomo è alto in media 2.80 metri. La piazza prevedeva un aumento di altezza di 4.7 metri, come un piano commerciale di un negozio.
Un'enormità di metri cubi di terreno che sarebbe stato importato in centro all'abitato con camion da 35 tonnellate, gli unici capacità di trasportare tali quantità di terreno.
La piazza deve essere rialzata per distinguere il "pubblico della quotidianetà" dal pubblico "urbano" rappresentato della villa.
A qualcuno sfugge questo passaggio perchè vedono la villa in mano a privati con l'apertura su un'ala di questa di un pub e dell'altra di un negozio per la telefonia.
Perchè se la villa è di per sè un misto di interessi storici per la comunità e di interessi commerciali, la piazza deve invece distinguere riguardo tale aspetto? E perchè la quota di sallevamento deve distinguere fra lo "spazio villa" e lo "spazio quotidiano"? La quota di separazione di 4.7 metri, oggi 1.2 metri può a tutti gli effetti essere vista come un allontanare l'ambito storico dalla via principale che nell'ambito del Masterplan viene fatta cozzare addosso ad una via pedonale fronte alla villa e quindi deviata nel retro della villa, dietro al volume rialato.
Si verifica quindi la curiosa similitudine fra i volumi incongruenti faccia alla villa, ovvero quegli edifici costruiti nei decenni passati in barba all'estetica storica che non rispettano le norme tecniche per l'urbanistica riguardo al distanziamento muru a muro (le stesse su cui recentemente è stata fatta una controdeduzione al fine di variare la norma sull'altezza massima degli edifici) ed il volume retro villa, di terreno, in questo caso non incongruo utile per separare l'edificato storico dal comune tram-tram della vita.

Verrà piantumata ad alberi per rispettare il verde, e verrà mantenuta il vecchio asilo nido.
Poco si sa riguardi a dove passeranno gli autobus dell'ACTV nell'importante linea di collegamento fra Mirano e Mestre, o dove verranno localizzate le fermate e spostata la fermata che attualmente si trova in piazza Marconi.

Forti dubbi lascia la soluzione di far sbattere la via principale di Spinea per i soli 100 metri di chiusura del tratto di via Roma reso pedonalizzabile contro l'attuale senso unico di via Matteotti.
Dettagli sulla viabilità portano all'ennesimo monologo sulla tangenziale nord, miracolosamente capace di ridurre il traffico ai soli veicoli locali. 25000 abitanti, anche ammeddendo un'auto ogni tre in passaggio per tutta via Roma, si parla di 8000 veicoli, ovvero 22000-25000 veicoli meno di quanto è oggi e di quanto è previsto sia nel 2010.
I rischi per le parti residenziali attorno alla villa nel caso in cui la tangenziale nord non svolga il compito sulla quale si ripone tanta fiducia dovrebbero costituire un vincolo per la realizzazione del Masterplan, ovvero solo nel caso in cui si risca a ridurre di 20000 veicoli la circolazione in via Roma ha senso costruire in sicurezza il masterplan certi che questo non scombinerà l'abitato.
Tuttavia un altro aspetto influenza la questione viabilità: il quartiere Dante.
La realizzazione del senso unico di via Matteotti come qui scritto rende partecipe via Capitanio, via Alfieri, via Bennati, via Sarpi, via Verga ecc... del traffico della vicina via Matteotti.
Se via Matteotti diviene lo sfogo di via Roma, allora le vie precedentemente citate, del tutto incapaci di sopportare l'attuale traffico verrebbero a trovarsi in un'aggravio della situazione di sicurezza/pericolo (8000 veicoli sono poco traffico per via Roma, ma 8000 veicoli, 333 veicoli all'ora su via Alfieri, via Capitanio via Verga sarebbero una catastrofe visto che solo con 100-200 veicoli all'ora si creano situazione di grossa crisi per la sicurezza).
Non si può costringere un quartiere residenziale a fare da cuscinetto, da attenuatore del traffico della via principale, non si può credere che un semplice cartello o "bollino blu" impedisca a 20000 veicoli su 30000 di percorrere la più conveniente via Roma rispetto alla tangenziale nord.
Molto più saggio a fronte delle variazioni della metropolitana di superficie (trasforma traffico passante in traffico locale diretto proprio vicino al cuscinetto quartiere Dante) e del Passante (variazione della direzionalità di traffico locale medio pesante diretto extraprovincia, presenza di vari caselli, potenziamento delle provinciali, ecc...) è procedere per piccoli gradi, essendo sicuri prima della effettiva correzione dei problemi di viabilità interna del comune.

12 palazzi divengono 17 palazzi, tuttavia Campa si salva.
Poco chiaro è il modo di decidere quali palazzi si salvano e quali no.
Tralasciando le imposizioni dei beni culturali riguardo agli edifici considerati storici, qualche altro palazzo non rientra stranamente nei volumi da delocalizzare.
Attualmente via Roma è circondata da una serie di volumi incongrui, lì da 40 anni con attività commerciali di lungo periodo (tutti a Spinea sanno chi è Carrano, tutti sono stati da Cestaro, ecc...).
Come già detto, questi volumi per quanto incongrui sono ora un cuscinetto fra una via da 30000 veicoli piena di PM10 tale da rigar di nero la facciata di qualsiasi villa e il retrostante abitato a palazzoni.
Lo spostamento della strada svaluterebbe enormemente l'abitato e il valore degli immobili costringendo a creare un volume di attenuazione per il retro della villa (la piazza rialzata) e avvicinando i fumi della strada all'abitato residenziale.

Tuttavia 17 volumi da abbattere per circa 25000 metri cubi sono un'enorme quantità di materiale di risulta, di spazzatura per la discarica.
Oggi che si fa un gran parlare dei problemi di Napoli la soluzione del Masterplan, lascia esterrefatti, anche se il progetto è in discussione da 7 anni.

Circa 25000 metri cubi per nuove costruzioni, altrettanti di nuove costruzioni previsti dal PRG, piano regolatore comunale, più qualche altro migliaio di metri cubi richiesto dalla regione al comune, il tutto costruito in un solo ambito che per quanto sia stato aumentato da 4000 a 11000 metri quadrati rimane pur sempre una zona assai ristretta nel territorio comunale.
I nuovi volumi verrebbero realizzati lungo la nuova via di comunicazione fra piazza Fermi e via Matteotti, in parte su via Matteotti ed al posto delle villette residenziali in cui ora vivono anziani lungo via Manzoni (la via chiusa che è collegata all'attuale piazza Fermi).

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 31 GENNAIO 2008
Provincia Spinea. Domani si discute la nuova versione del masterplan del centro Piazza più bassa e con cento alberi Diciassette edifici da spostare. E spuntano anche palazzi di otto piani FILIPPO DE GASPARI
SPINEA. Una città moderna, ma votata al recupero della sua antica fisionomia. Sarà così la Spinea del futuro, almeno secondo le linee guida del nuovo Masterplan, che ridisegnerà il centro di Spinea. L’ultima variante al piano verrà presentata domani sera, alle 19.30, in consiglio comunale. Novità rispetto alla precedente versione del piano, quella del marzo 2006, saranno la riduzione del livello di soprelevazione di piazza Fermi e la comparsa di un grande spazio verde centrale. Ma anche un aumento della volumetria edificabile nel contesto dei vecchi edifici destinati alla demolizione. Piazza Fermi. La novità più sostanziale riguarda l’abbassamento di 3 metri e mezzo della sopraelevazione di piazza Mercato, che passerà dai 4,70 metri della precedente versione del Masterplan a 1,20 dell’attuale. «Questo - spiega l’architetto Renato Rizzi - nel rispetto della facciata Sud di villa del Maino». Ma aggiunge: «Il leggero dislivello con le strade circostanti sottolinea comunque la distinzione tra lo spazio pubblico e quello urbano circostante». Altra novità riguarda l’eliminazione dell’edificio che chiudeva a Sud la nuova piazza, circa 10 mila metri cubi di cemento. La piazza avrà anche un parcheggio interrato disposto su tre piani, per un totale di 426 posti auto. L’accesso ai veicoli sarà dal lato Sud di via Fermi, mentre quello pedonale darà direttamente su una via Roma in versione pavimentata.
Cento alberi. «Toglieremo l’asfalto e faremo un grande parco verde nel cuore della città». Così l’assessore all’Urbanistica Mario Simionato spiega l’altra principale novità. Cento alberi che sovrasteranno proprio l’area del parcheggio interrato: un pò richiameranno l’antico giardino della villa, un pò fungeranno da filtro tra l’asse di via Roma ed il tessuto urbano residenziale a Sud. All’interno del nuovo «parco cittadino» sarà mantenuta la parte storica dell’asilo.
Nuove cubature. Il nuovo Masterplan avrà come principale conseguenza l’aumento dei nuovi edifici da sostituire, da 12 a 17, con una cubatura complessiva che passerà da 22.770 metri cubi a 25.100 circa. Una scelta che farà discutere, anche perché legata a quella che è stata chiamata «la verticalizzazione di Spinea», cioè l’aumento dell’altezza massima possibile degli edifici ad 8 piani contro i 4 attuali. «Sarà l’espressione della nuova architettura di tipo europeo - spiega Simionato - il nuovo non sarà una sorta di falso storico, ma avrà tutte le caratteristiche della modernità». Come avverrà questo? «I volumi demoliti - spiega Rizzi - verranno in parte rilocalizzati e dunque recuperati all’interno dello stesso perimetro del Masterplan, in parte saranno invece delocalizzati in aree già previste dal nuovo piano di assetto del territorio». In pratica il progetto tenderà a far piazza pulita degli edifici cosiddetti «incongrui», realizzati cioè dopo il disegno originario di Spinea.
Le osservazioni. «Il nuovo Masterplan - spiega Simionato - scaturisce da un percorso democratico, che ha accolto diverse modifiche presentate da associazioni, comitati, categorie e cittadini. Si è potuto modificare il progetto pur rimanendo coerenti con l’impostazione primaria». «E’ un classico esempio di città pubblica - aggiunge il sindaco Claudio Tessari -. Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze come questo, il cuore della città».

La creazione del parcheggio, o meglio il mantenimento del parcheggio di piazza Fermi è una condizione obbligatoria vista l'importanza strategica del luogo.
Oggi da piazza Fermi si riesce attraverso i marciapiedi a raggiungere tutti gli esercizi commerciali della zona, il comune, le poste spostandosi di un breve tratto.
Ciò avviene perchè nell'intorno non esistono altre alternative (l'unica è piazza Marconi, tuttavia non centrale) e ciò è ben visibile quando il mercato costringe la piazza a non essere accessibile per parcheggio.
Piazza Marconi nel masterplan perderà la sua funzione di parcheggio e nella prima versione masterplan anche piazza Fermi perdeva questa funzione.
Si verificava quindi una troppo elevata perdita di posti auto a svantaggio delle aree residenziali che avrebbero visto le proprie strade trasformarsi in parcheggi più o meno abusivi.
Tuttavia la creazione di un parcheggio sotterraneo a tre piani, così come previsto nel masterplan suscita qualche dubbio:

  1. Vi è il forte timore che in somiglianza a quanto avvenuto a Mestre il parcheggio diventi a pagamento, con aggravio di spesa per tutti i residenti
  2. non è ben chiaro dove vengano poste le rampe di accesso visto che lo spostamento di via Roma nel retro del piano rialzato dietro la villa vicino ai palazzoni creerebbe un'ambito di smistamento traffico in vicinanza della via principale (sempre con i dubbi riguardo al numero di veicoli che vi transiteranno)
  3. i camini di emissione dei fumi del parcheggio sicuramente non verrebbero costruiti a ridosso della villa...cosa che mette di malumore i residenti dei palazzoni.




INDICE


Aggiornamento 03-05-08
Qualche considerazione sui lavori per la realizzazione del progetto

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013