venerdì 20 febbraio 2009

Radio - Spinea

Di recente è nata Radio Spinea, una radio diffusa via Web ascoltabile tramite qualsiasi computer collegandosi al link.

La radio ha suscitato notevole scalpore in varie testate giornalistiche soprattutto in funzione della richiesta diffusa di rinnovamento dell'amministrazione statale, innovazione tecnologica ed applicazione di nuove idee profittevoli.

I pregi dell'iniziativa sono:
  • ragruppare i cittadini in siti quale quello del comune, a fronte della sempre maggiore impassibilità dell'italiano medio all'azione politica locale attiva nell'arco della giornata;
  • costo zero, dato che la radio paga i diritti di copyright grazie alla sovvenzione della pubblicità che riesce a trasmettere.
Va detto che agli inizi i sostenitori dell'iniziativa sono proprio quei negozi locali che investono denaro nel progetto dell'attuale amministrazione, fiduciosi che tale idea possa un giorno crescere e il pubblico consumista raggiungibile tramite la radio e le pubblicità sia sempre maggiore.
Dall'altro canto il comune si rinnova creando uno strumento di comunicazione diretta con i cittadini che si sintonizzano, attraverso il quale dare informazioni, forse attraverso il quale fare politica ed attraverso il quale creare un rapporto ravvicinato fra cittadini ed amministrazione e fra finanziatori e comune con i bilanci in rosso.

L'esordio è stato dei migliori, raggiungendo in qualche giorno 2000 accessi, ovvero 2000 persone che si sono collegate per ascoltare la radio.
Ciò non stupisce, sebbene abbia reso ottimisti i promotori del progetto, data la vasta newsletter con cui già il comune informa i cittadini degli articoli riguardanti il comune e delle novità proposte sul territorio locale.
Oltre alla newsletter del comune vi è stata un'ampia pubblicizzazione su vari giornali locali.
Nel tempo il numero di accessi alla radio si è assestato sulle 100 unità al giorno, molti dei quali per varie ore.
In effetti specialmente i negozi che hanno pagato pubblicità sul canale radiofonico, amano collegare i propri computer per diffondere nel proprio esercizio commerciale le varie trasmissioni "comunali".
Da questo punto di vista l'amministrazione fa quindi notare che i reali ascoltatori sono molti di più degli accessi, dato che secondo loro chi frequenta gli esercizi commerciali che diffondono negli ambienti le trasmissioni radiofoniche del comune, sono anch'essi ascoltatori.
Si può facilmente capire per quale motivo molta importanza viene data al numero degli ascoltatori ed alle statistiche di ascolto (messaggi personali "Anc'io ascolto Radio Spinea"), dato che il compenso ricevuto dalla trasmissione di messaggi pubblicitari è diretta proporzione del ranking di ascolto raggiunto dalla radio, cosa che permette di abbattere il costo del copyright delle canzoni trasmesse.

Da questo punto di vista si ricorda la puntata di Report: Il sottofondo della SIAE.
Qui può essere visto il video che analizza la questione del pagamento dei diritti di copyright da parte delle radio, i fondi a perdere per il mantenimento della tradizione musicale italiana e molto altro...


Da questo punto di vista è in effetti curioso notare come sia estremamente semplice creare un canare di diffusione della musica in internet, tanto che gli stessi esercizi commerciali, sapendo come fare avrebbero potuto ovviare all'uso di una radio.
Nel web esistono infatti programmi e siti come Playlist.com, o Imeem.com... i quali permettono in modo del tutto legale di crearsi un proprio canale di condivisione dei contenuti multimediali (audio o video).
In tal caso i contenuti non vengono scaricati sul disco fisso del pc, con infrazione di varie norme sul diritto d'autore, ma semplicemente ascoltati, proprio come se si trattasse di una radio web online.
I requisiti per la creazione di un tale sistema sono solo un'email da sfruttare nella registrazione del sito, ed un minimo di manualità con il computer ed internet per la creazione della lista di cazioni preferite (modificabile ogni giorno, e riascoltabile infinite volte) da ascoltare dai siti suddetti o da apposite interfacce create sul proprio blog o sito.
In altre parole, una volta creata la lista dei preferiti, si può copiare un applet java dal sito di imeem o di playlist sul proprio blog o sito personale, per avere sempre in home la playlist da condividere nell'ascolto con gli internauti che raggiungono la pagina principale così creata.

In particolar modo Imeem rintraccia e fornisce anche link di Amazzon.com per l'acquisto legale della canzone che si sta ascontando o del CD che la contiene, fornendo così una notevole pubblicizzazione del prodotto, il tutto nel rispetto del mancato profitto nel trattamento di contenuti multimediali.
Ovviamente i principali antagonisti di tale sistema sono RIAA e SIAE, monopoliste del trattamento dei costi di copyright, inserite fra distributori di contenuti multimediali (radio, discoteche...) e produttori di contenuti multimediali (cantanti, gruppi musicali,...), dato che in questo modo si salta completamente l'interconnessione danarosa fornita proprio da tali enti.
Anche per questo motivo sono nate formule come il diritto di distribuzione di un contenuto multimediale, le quali criticano tali portali internet poichè essi non rispettano appunto il diritto di distribuzione, ovvero quei particolari contratti che a volte sussistono fra distributore e produttore di un contenuto multimediale (con il trattamento dell'ente monopolita) per la distribuzione esclusiva su un dato territorio o per il tracciamento delle statistiche di ascolto, sulle quali si basano costi e profitti pubblicitari.
Tuttavia la questione è ancora aperta, i siti del tutto legali e la facilità di utilizzo notevole da parte dell'ascoltatore.
L'ascoltatore non è più passivo, bensì attivo, come se fosse lui a scegliere nella propria radio preferita quali contenuti multimediali devono essere trasmessi (un similare di quel sistema recentemente messo appunto da canali televisivi, dove con un SMS dall'esorbitante costo si può comunicare in diretta con il programma televisivo per dire qualcosa o richiedere la trasmissione di un dato video di canzone).

Un complimento va fatto soprattutto alla società che si è aggiudicata il contratto per la messa in onda...emm la messa online della radio del comune di Spinea.
Una geniale attività imprenditoriale con il comune suddetto e con i vari centri commerciali da loro gestiti, la quale ricrea esattamente quanto fatto da portali gratuiti e facilmente consultabili da chiunque via internet, come Playlist e Imeem, sebbene è evidente che nel caso radiofonico vi debba assolutamente essere un'opera di ragioneria per il trattamento di dati statistici, per il trattamento dei costi di copyright con la SIAE e dei profitti pubblicitari.

Comunque una radio non è solo una lista di canzoni da mandare in onda, come fossero una playlist personali di un qualsiasi internauta, dato che la trasmissione può crescere e spaziare dalle news alle dirette online, direttamente in prima linea (magari quando l'amministrazione presenzia a qualche manifestazione).
Su tale aspetto forse avrebbero da ridire soltanto quei piccoli seguaci dell'informazione libera dalla politica, amanti di autori come Travaglio, i quali generalmente rabbrividiscono ogni qualvolta sentono parlare di privati cittadini che "direttamente" finanziano un comune ottenendo in cambio un beneficio o i quali rabbrividiscono quando il quarto potere statale, il potere dell'informazione di news e testate giornalistiche si comportano come emanazione del potere legislativo, anzichè da pungolatori e controllori della correttezza degli altri poteri costituzionali (legislativo, esecutivo, giudiziario).

A tal proposito è' bene ricordare che la legge urbanistica della regione Veneto prevede...anzi impone che il comune comunichi con la popolazione, informandola di progetti e piani urbanistici tramite pubblicazione su testate giornalistiche locali, al fine di favorire il dialogo fra comunità, soggetti privati ed eletti al potere.

lunedì 9 febbraio 2009

Universitalia e Passante verde

Nell'inserto della Nuova Venezia, La sfida del Passante, pubblicato l'8 febbraio 2009 giorno dell'apertura del tracciato autostradale si parla del progetto del Passante Verde.
Il sito: www.passanteverde.it (whois)

Il Passante Verde è un'idea attribuita all'ingegnere Sebastiano Steffinlongo, definito come curatore e realizzatore del progetto.
L'idea consiste nel riqualificare più lotti di terreno a ridosso dell'autostrada del Passante per migliorare la qualità urbana delle aree residenziali adiacenti vicine alla via di comunicazione.
L'intervento, che nel migliore dei casi mira a creare due fasce di terreno lasciate a verde, vegetazione e bosco per tutta la lunghezza del Passante, ha molteplici ripercussioni.
In primo luogo, un bosco creato a ridosso di una via di comunicazione destinata a sopportare parte del traffico che intasava Mestre e la tangenziale permette di ridurre il fall-out di inquinamento e polveri sottili che vengono prodotte, con effetti benefici anche in campo dell'inquinamento acustico.
In secondo luogo tale opera permette di creare una zona a verde ad uso pubblico per quella parte delle residenze che vengono a trovarsi ai margini delle città, in particolar modo lato Mestre in cui la metropoli sta sempre più eliminando i confini fra comune e comune.
A svantaggio dell'opera vi sono le case e le costruzioni già presenti a ridotto del Passante, in quel territorio ricco di diffuso, che nel linguaggio della pianificazione territoriale significa aree non ben definite con compenetrazione sparsa di campi, residenze ad uso abitazione ed attività industriali, manifatturiere od artigianali.
Va da sè che l'optimun si otterrebbe concentrando aree indutriali il più vicino possibile al Passante o meglio ai caselli del Passante.
L'idea del Passante Verde è stato un ottimo mezzo per convincere anche i sostenitori tenaci dell'ambientalismo, molti dei quali riuniti in comitati no-Passante, ad accettare l'idea di un tracciato non interrato, che passa per vari comuni dell'entroterra veneziano.
In realtà ci sono molte altre cose da dire a riguardo del Passante Verde.
Se per esempio osserviamo i dati della Fondazione Pellicani sulla "metropoli" del venziano-miranese notiamo come un abitato già esistente di 500.000 persone e circa 200.000 famiglie, a seguito dell'opera del Passante autostradale non avrà una contrazione di crescita, bensì un'aumento delle unità residenti.
Di fatto in questi ultimi cinque anni (l'ultima tornata elettorale per capirsi), tutti i comuni hanno dato varie concessioni edilizie e costruito, sebbene sia opinione diffusa in Italia che con l'attuale bolla speculativa dell'immobile non sia più molto conveniente investire nel mattone (leggasi come alto rischio di investire su un immobile per poi non trovare acquirenti o pagare alte tasse di ICI come seconda casa, e rischio aggiunto che da un giorno all'altro i costi delle abitazioni siano costretti a smaltire i quasi 100.000 euro che separano i costi di vendita della maggior parte degli immobili dal prezzo medio sborsabile da una famiglia senza dover stipulare un mutuo).
Non dovrebbe aver favorito l'equilibrio interno di compravendita degli immobili nemmeno l'attuale crisi economica, ingenerata dalle banche per truffe perpetrate proprio da alcune banche di varie nazioni (soprattutto America) con vari fondi di investimento scoperti per l'acquisto di mutui.
Eppure vari analisti economici e banche continuano ad investire nella zona, convinte che vi sarà crescita sia delle unità residenziali sia dei residenti, proprio grazie al miglioramento apportato dai vari Caselli del Passante.
D'altra parte un casello autostradale porta possibilità di risparmio con facilità di collegamento, area fertile per lo sviluppo di aziende ed industrie, magari di qualche settore che grazie al corridoio 5 (vedi TENT o meglio TEN-T) commercerà con l'estero o con paesi in via di sviluppo dei Balcani.
La conseguenza dell'aumento di aziende, oltre che all'aumento del prodotto interno locale, tocca anche il tasso di disoccupazione e l'aumento del numero dei residenti.
Tuttavia se ciò può essere considerato benefico ai fini del benessere cittadino (tralasciando la questione dell'inquinamento procurato dal settore agro-industriale) e del consumismo, ha la sconvenienza di ampliare sempre più la richiesta di terreno agricolo da riconvertire in terreno edificabile.
Un maggior numero di famiglie e di residenti porta anche ad un maggior traffico veicolare sulle strade, con direzioni molteplici in funzione delle attività giornaliere e dei centri di attrazione (servizi di varia natura, luogo del posto di lavoro, attività amatoriali...).
E' così che le città come Mestre arrivano a inglobare le tangenziali nel tessuto interno, trovandosì da un decennio all'altro strette nella morsa del caos.
Certo è difficile fare stime concrete e sicure sul futuro del Passante, dato che fra il 2030 stime pessimistiche e il 2060, stime americane (le uniche ottimistiche) sono previsti radicali modificazioni sul consumo del petrolio: semplicemente il petrolio liquido con i consumi attuali si ridurrà a zero, il metano estratto in relazione al petrolio subirà un notevole aumento di costo dato anche il suo legame alle reti di cucine e di caldaie per riscaldamento casalingo; ciononostante è impensabile la mancanza di mobilità per l'uomo moderno.
Vi saranno in tutta probabilità forme alternative di energia, e nuovi equilibri socio-economici basati anche sull'evoluzione strutturale che la civiltà occidentale subirà (esempio: dalla riconversione di 35 milioni di veicoli italiani ad altra forma energetica...alla faccia dei finanziamenti per la FIAT in un anno di magra, alla pedita della sudditanza dal mondo arabo dell'OPEC...).
In quest'ottica di lungo periodo si ha quindi una crescita della metropoli del mestrino, case sempre più a ridosso del Passante e sempre maggiori situazioni di ingorgo create dall'aumento dell'afflusso di mezzi su strada.
In quest'ottica di lungo periodo si inserisce il Passante Verde.
Oggi un utile mezzo per abbattere l'impatto delle polveri sottili prodotte e dell'inquinamento.
Un domani, terreno fertile e non edificato su cui costruire eventuali ampliamenti del Passante, dati dall'aumento dei residenti circolanti nell'area, magari con autoveicoli basati su altra forma di energia scevra degli attuali PM10, PM2.5 e CO2.
Piccolo appunto: auto ad idrogeno producono vapore acqueo a temperature di 60°C circa...ottime per gelate notturne, afa e surriscaldamento dell'atmosfera....il concetto di inquinamento moderno è alquanto curioso.

Un altro aspetto curioso del Passante Verde è la sua stesura.
Non è ben chiaro chi abbia avuto l'idea dell'opera, checchè ne dicano i giornali.
In effetti il curatore e responsabile non viene indicato come ideatore, ed anzi sovente il progetto del Passante Verde è stato dato come esercitazione al corso di Pianificazione territoriale per geografi, edili e ingegneri civili dell'università di Padova.
Le prime tracce sull'idea nascono proprio in relazione ad un'esercitazione di pianificazione territoriale sviluppata da cinque studenti che doveva descrivere i fattori strutturali del territorio intercomunale a cavallo dell'opera del Passante, individuando criticità e soluzioni di equilibrio per la circolazione intercomunale e per le varie aree a differente uso della cittadinanza.
Proprio in quest'ottica venne sviluppata una tavola A0 che realizzava una fascia di rispetto da mantenere a verde lungo tutta l'opera del Passante, del tutto similare a quelle esistenti per legge regionale per spiaggie, linee ferroviarie, cimiteri e stazioni di distribuzione di carburante.
Un'ottima esercitazione per la verifica di quanto appreso a lezione e per cominciare a sviluppare idee concrete utili per il proprio futuro professionale.
A seguire l'idea di un Passante Verde venne sviluppata dividendo il territorio a cavallo dell'autostrada in vari aree vicine a differenti comuni in cui realizzare il concetto così ben visto oggi da giornali di tutte le sponde politiche (pro-sinistra e pro-destra).
Anche in questo caso le varie aree sono state fornite a vari esaminandi del corso di Pianificazione Territoriale, al fine di sviluppare la tematica del Passante Verde con i concetti appresi a lezione in più esercitazioni ricche di contenuti e disegni.
Indubbiamente il curatore e responsabile dell'opera ha il merito di aver raccolto le idee elaborate dagli studenti e di averle trattate o forse rielaborate, tanto da assumere il ruolo di ideatore del progetto.

sabato 7 febbraio 2009

Passante, non solo traffico

Leggendo articoli di giornale e l'inserto gratuito de La Nuova Venezia, La sfida del Passante, mi è sorta una domanda:

Quando il petrolio sfiorava i 150 dollari, molti dei prodotti di outlet, negozi cittadini, grandi magazzini, per esempio quelli della linea dei capannoni da Mestre a Marcon a fianco di Zelarino e del nuovo ospedale, subirono notevoli rialzi dovuti proprio alle spese di trasporto.
La tangenziale di Mestre strozzata da code e rallentamenti del traffico, collo di bottiglia per automobilisti e camion, allungava il tempo di rifornimento di tali esercizi commerciali con lunghe percorrenze (la benzina viene spesa anche stando fermi in coda).
Oggi fortunatamente la speculazione sul petrolio, il cui prezzo dal 2000 ad oggi per un decennio è rimasto elevato a causa del terrorismo (non solo quello islamico) e dei disastri naturali (non solo i tornado che hanno devastato i campi di estrazione americani), è scesa con il dirottamento di molti investimenti dei fondi sovrani da tale materia prima a varie aziende e società nei più svariati settori (Manchester City docet).
La riduzione dei costi del carburante dovrebbe estendere la possibilità di ribassare i prezzi della mercanzia dei negozi e centri commerciali, una volta smaltita l'eccendenza di deposito acquistata nel periodo con costi elevati.
Analogamente la riduzione dei tempi di percorrenza è di per sè una notevole riduzione del costo di carburante, dato che, percorrendo più velocemente l'ultimo miglio di distribuzione da magazzino a punto vendita, vi è una notevole riduzione delle quantità di combustibile impiegato.
Quindi in un periodo di crisi economica mondiale ingenerata da frodi bancarie in cui vengono a mancare le liquidità per il cittadino comune, alias consumista, la riduzione del costo del petrolio/carburanti e la velocizzazione del trasporto di merci non possono che giovare all'economia complessiva ed al PIL regionale o locale.
Tuttavia il passo fondamentale perchè ciò avvenga si basa su una moltitudine di conciddatini della metropoli che si sviluppa fra Passante e Mestre, i quali guadagnano dalla riduzione dei costi per l'acquisto delle merci e dall'aumento del prezzo di vendita dei medesimi prodotti.

Non mi sarebbe dispiaciuto un accenno a tale fatto negli articoli di giornale sul Passante.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013