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martedì 1 aprile 2008

articolo di giornale: uno scuolabus per Fornase

LA NUOVA
MARTEDÌ, 01 APRILE 2008
Provincia SPINEA: LA PROTESTA «Uno scuolabus per Fornase» Lo chiedono i genitori dei bambini della Vivaldi
SPINEA. Uno scuolabus anche per Fornase. E’ quanto chiedono al Comune 17 genitori della classe quinta della scuola elementare Vivaldi visto che da settembre i loro figli andranno alla media Vico. Nelle scorse settimane hanno inviato una lettera al sindaco Claudio Tessari, agli assessorati e agli organi competenti per far presente la situazione. Se così non fosse chiedono di poter usare il servizio Girocittà, gestito dall’Actv, modificando degli orari. «Per il 2008/2009 - osserva Stefano Nironi, uno dei firmatari -, avremo diversi problemi di trasporto scolastico e così sarà per quelli degli anni successivi. Serve un torpedone di dimensioni uguali a quello adottato nei normali servizi di linea, capace di contenere i nostri bambini. Le corse interessate sono quelle delle 7.39 e quella delle 13.22, eccetto il martedì che sarebbe alle 17.22. In sostanza chiediamo una parziale modifica del Girospinea delle 7.39, prevedendo una deviazione per via Prati, istituendo una fermata al termine del rettilineo della stessa strada. Inoltre i nonni-vigili potrebbero “sorvegliare” i nostri figli negli spostamenti da e per la scuola. Siamo disposti ad andare incontro alle esigenze del Comune, pagando i 25 euro mensili come capita per altri genitori di Spinea per lo scuolabus».
Anche perché se da un lato è vero che i genitori sono solo 17, il problemi riguarderà anche le prossime classi quinte. Nei giorni scorsi i genitori della Vivaldi hanno ricevuto la risposta scritta dell’assessore all’Istruzione Delia Strano, che chiarisce che il Comune è disposto a trovare una soluzione con tre rappresentanti dei firmatari ma «tenendo conto delle già possibili opportunità offerte dai servizi presenti nel territorio». Ma i genitori di Fornase vogliono portare avanti la loro battaglia. «Crediamo sia giusto - continua Nironi - che anche questa zona debba avere un servizio scolastico». (a.rag.)


IL GAZZETTINO
venerdì 4 aprile 2008 Spinea Manca lo scuolabus a Fornase e i genitori scendono in strada
(d.t.) Manca lo scuolabus, i genitori di Fornase sul piede di guerra. Il problema è
semplice: i ragazzini della frazione a sud di Spinea, si sono iscritti alla scuola media Ungaretti.
Per raggiungerla, però, non esiste un servizio di scuolabus e una quindicina di genitori, insieme ai loro figli, ieri per protesta hanno rallentato il traffico in via Roma, davanti al municipio, attraversando lentamente le strisce pedonali con fischietti e cartelloni.
"Non lo vogliono fare - spiega Stefano Nironi, uno dei genitori scesi in piazza - perché non ci sono i soldi, però in questo modo Fornase è discriminata rispetto alle altre frazioni. Ci hanno detto di utilizzare la circolare "Girospinea", ma è un pulmino piccolo e già utilizzato da altri utenti, poco sicuro per dei bambini di undici anni".
"Lo Scuolabus non si può fare - risponde il sindaco Claudio Tessari - Spinea sconta come altri comuni i mancati trasferimenti dello Stato. Siamo disponibili a contrattare con l'Actv di mettere a disposizione la navetta del Girospinea modificando gli orari di partenza in maniera che siano compatibili con le esigenze dei ragazzi che devono andare o escono da scuola.
Per questo cercheremo di avere un pulmino più grande e metteremo a disposizione un nonno vigile per l'attraversamento di via Roma.
Se i genitori sono disposti a trattare posso offrire questa alternativa, ma lo scuolabus non si farà perché costerebbe troppo alla comunità di Spinea".


LA NUOVA
VENERDÌ, 04 APRILE 2008
Provincia PROTESTA A SPINEA «Sindaco, dacci lo scuolabus» Bambini e genitori di Fornase chiedono più servizi
SPINEA. «Vogliamo lo scuolabus, vogliamo lo scuolabus» gridano davanti al municipio di Spinea e mentre attraversano via Roma con in mano dei cartelli una dozzina di bambini della quinta elementare Vivaldi di Fornase che da settembre andranno in prima media alla Ungaretti. I piccoli, battaglieri più che mai e accompagnati dai loro genitori che avevano preso posizione sulla vicenda qualche giorno fa, hanno inscenato ieri mattina una protesta per chiedere al Comune di andare incontro alle loro esigenze, istituendo un bus apposito che li porti a scuola come succede per la frazione di Crea. Il Comune ribatte: «Possiamo aiutarvi con un nuovo percorso dei bus Actv, quelli della linea GiraSpinea, di più il bilancio non ce lo permette».
I bambini esponevano cartelli. «Il sindaco ci vuole così», con disegnata una corriera carica di passeggeri, «Uno scuolabus inquina meno di dieci auto», «Crea e Rossignago hanno scuolabus. Perché noi no?» e un simpatico «Claudio... se pò ffa». In pratica assieme agli adulti, diciassette le famiglie interessate al problema per l’anno scolastico 2008/2009, chiedono che l’attuale scuolabus di Crea faccia una deviazione per il vicino quartiere o in alternativa una parziale modifica del percorso di GiroSpinea con un torpedone di dimensioni uguali a quello adottato nei normali servizi di linea, capace di contenere i bambini. Le corse interessate sono quelle delle 7.39 e quella delle 13.22, eccetto il martedì che sarebbe alle 17.22. Senza contare che la corriera si fermerà in piazza Marconi, a più di mezzo chilometro dalla scuola, e i genitori sono preoccupati per l’attraversamento e la sicurezza dei loro figli. Dopo aver oltrepassato più volte via Roma e urlato slogan davanti al Comune per chiedere il servizio, bambini e genitori, circa una ventina, sono andati dal sindaco Claudio Tessari per avere un incontro. Il faccia a faccia, anche con toni aspri, si è tenuto fuori dall’ufficio del sindaco che ha chiesto di ricevere una delegazione di genitori della Vivaldi per stamani alle 10.30. «Se a settembre succederà qualcosa ai nostri bambini - minacciano i genitori - bloccheremo la città. Fornase è servita male, l’attuale servizio non funziona e va migliorato». Per Tessari di scuolabus non se ne parla, causa problemi di finanziamento. «Ma sono disponibile - dice il sindaco - a parlare con Actv per trovare un nuovo mezzo, adeguare gli orari delle corse del GiroSpinea e garantire un nonno-vigile».(Alessandro Ragazzo)


LA NUOVA
GIOVEDÌ, 10 APRILE 2008 Pagina 29 - Provincia A SPINEA Scuolabus oggi incontro in Comune
SPINEA. Si terrà oggi, alle 11, in municipio il faccia a faccia tra il sindaco di Spinea Claudio Tessari e i rappresentanti delle 17 famiglie di Fornase che chiedono il servizio di scuolabus per la media Ungaretti. Dopo la protesta di giovedì scorso, il giorno seguente si sarebbe dovuto tenere un confronto tra le parti ma i genitori hanno preferito posticiparlo. Lo stesso sindaco ha chiesto all’ufficio Viabilità una scheda tecnica. «E’ nato due anni fa - dice Tessari - per sostituire il collegamento del 6 con Fornase e Crea ed è stato calibrato per rispettare quanto più possibile le coincidenze con le linee da e per Venezia/Mirano. Quando sarà attiva la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva anche il Girospinea attiverà lì una fermata. Per gli studenti della media Ungaretti, dal centro di Fornase il bus parte alle 7.41 e arriva davanti al bar Eden alle 7.56. Per l’uscita degli alunni alle 13 la corriera passa davanti al municipio alle 13.12 ed arriva a Fornase alle 13.29. Per i rientri pomeridiani, cioè quando gli alunni escono alle 17, la corsa davanti al Comune passa alle 17.12 e arriva a Fornase alle 17.29. Da una verifica dei dati 2007 dell’Actv, c’è una presenza media di 8 persone sulla corsa delle 7.10, di 13 in quella delle 13.10 e di 8 alle 17.10 a fronte di una capienza di 38 posti». (a.rag.)



LA NUOVA
VENERDÌ, 11 APRILE 2008 Pagina 30 - Provincia SPINEA: L’INCONTRO Scuolabus di Fornase, accordo vicino
SPINEA. C’è uno spiraglio di luce per le 17 famiglie di Fornase che dal prossimo settembre vogliono uno scuolabus per i loro figli che li accompagni alla media Ungaretti di Spinea, preferendolo al Girospinea gestito dall’Actv. L’incontro di ieri, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei genitori e il sindaco Claudio Tessari, ha dato esito positivo ed entrambe le parti sono dette soddisfatte dell’accordo raggiunto che, però, dovrà essere ratificato nei prossimi giorni. In sostanza la proposta è la seguente: prendere un pulmino privato da una ventina di posti e dividere le spese. Per i 200 giorni annui di scuola, infatti, il costo si aggirerebbe sui 12 mila euro e i genitori si sono detti disponibili a coprire fino a 5 mila euro con una quota mensile. Questo significa che al mese una famiglia dovrebbe sborsare sui 33 euro. Il resto sarebbe a carico del Comune che a questo punto dovrebbe mettere sul piatto 7 mila euro. Nei prossimi giorni si passerà a redigere il preventivo vero e proprio e poi si prenderà una decisione. «Le parti sono più vicine - commenta Stefano Nironi, uno dei genitori presenti alla riunione di ieri -, e anche il sindaco si è dimostrato possibilista. Noi teniamo alla sicurezza dei bambini ed è meglio che a scuola vadano con uno scuolabus piuttosto che utilizzare il servizio pubblico. Per questo siamo disposti a fare anche un sacrificio economico ed andare incontro alle esigenze del Comune». Anche per Tessari si è aperto un margine di trattativa. «Ci sono le basi per arrivare ad un accordo - dice il sindaco di Spinea - se le premesse sono queste. Adesso vedremo quali saranno i preventivi di costo per questo servizio e poi ci siederemo attorno ad un tavolo». (a.rag.)


IL GAZZETTINO
Sabato 12 aprile 2008 SPINEA La spesa sarà divisa tra famiglie e Comune Uno scuolabus privato per gli scolari di Fornase
Si apre un margine di trattativa tra i cittadini di Fornase e il sindaco Claudio Tessari dopo i momenti di tensione della scorsa settimana riguardo la questione scuolabus. A Fornase, infatti, il pulmino giallo non passa e i genitori, al no del comune, avevano reagito con una manifestazione di protesta proprio davanti al municipio: l'idea di far prendere la circolare "Giro Spinea " a ragazzini di 11 anni, nell'ora di punta col rischio di rimanere a piedi, alle mamme di Fornase proprio non era andata giù. Nei giorni scorsi, così, i rappresentanti dei genitori hanno portato la loro controproposta al primo cittadino, il quale è sembrato disponibile ad aprire una trattativa al riguardo. Visti i costi proibitivi di un altro scuolabus, infatti, i genitori hanno proposto il noleggio di un pulmino privato per tutti 200 giorni scolastici del prossimo anno. Un pulmino da circa 20 posti, quanto basta per caricare tutti i ragazzi di Fornase e portarli alla media Ungaretti senza rischi e senza affanni. Il costo per il noleggio del bus è di circa 12 mila euro: i genitori si autotasserebbero con un canone di 30 euro al mese per arrivare a portare un contributo di 4/5 mila euro. «Siamo disposti ad arrivare anche a 35 euro a famiglia - aggiunge Stefano Nironi, portavoce dei genitori - L'importante è che i nostri ragazzi possano arrivare a scuola evitando i rischi del traffico infernale che c'è ogni mattina in via Roma». Il resto della spesa, poco più di 7 mila euro, rimarrebbe a carico del comune. «Su queste basi - dice il sindaco - siamo disposti a trattare. Diciamo che se le cifre sono effettivamente queste, il Comune non avrà difficoltà a soddisfare le richieste dei cittadini di Fornase. Ora dovremo raccogliere dei preventivi, poi potremo sederci attorno ad un tavolo e decidere». D.T.



martedì 20 novembre 2007

Articoli di giornale - raccolta firme contro le targhe alterne

LA NUOVA
Domenica 18-11-07, 32 Provincia Ottocento firme contro le targhe alterne
SPINEA. Ottocento firme per dire no alle targhe alterne. L’iniziativa è partita il 23 ottobre scorso dal direttivo dell’associazione commercianti e artigiani del centro di Spinea che ha inviato una lettera al sindaco Claudio Tessari, al suo assessore alle Attività produttive Fabio Padovan e all’intera giunta per chiedere di revocare l’ordinanza. I commercianti partono da un dato: nei giorni di stop alle pari o alle dispari registrano - sostengono - il crollo delle vendite. «Noi che viviamo o lavoriamo a Spinea - scrivono i negozianti nella missiva - crediamo sia assurdo aderire alle targhe alterne illudendo le persone che limitando il traffico e spostandolo di pochi metri più in là si possa risolvere il problema dell’inquinamento da polveri sottili, dando però il benestare allo sviluppo di opere complementari che aumenteranno in modo esponenziale il traffico. Chiediamo di essere ascoltati e capiti nel nostro malessere poiché decisioni tanto importanti dovrebbero essere prese anche ascoltando il parere delle forze produttive locali». Secondo i commercianti le targhe alterne non servono. «Non servono né ai cittadini, né allo stato dell’aria che respiriamo e né a noi - aggiungono Elena Fontana ed Erika Sorato promotrici della raccolta firme - perché in un mese perdiamo otto giorni di lavoro e in sei mesi, durata del provvedimento, almeno quaranta. Per questo abbiamo deciso di chiedere al Comune di ritirare l’ordinanza e l’adesione, sinora, è stata massiccia». Per Padovan quest’anno il Comune non si ritirerà. «Fino alla prossima primavera - osserva il neo assessore - non cambieremo linea poi fra un anno assieme a tutta la giunta decideremo cosa fare perché o a livello provinciale aderiscono tutti oppure non ha senso restringere in questo modo la circolazione dei veicoli. Delle richieste dei commercianti ne abbiamo preso atto ma va detto che la crisi dei consumi non è imputabile solo alle targhe alterne. (a.rag.)

Le considerazioni che possono essere svolte sono molteplici:
  • Per dei centri abitati che distano qualche decina di chilometri da un centro industriale come Marghera famoso ogni 3-4 anni per le fughe di fosgene-cloro e le nubi tossiche, famoso per i fanghi al mercurio e l'alto indice di idrocarburi in falda, viene ovvio chiedersi quale sia il palo e quale la pagliuzza. E' altresì vero che la limitazione delle emissioni di CO2 deriva dall'accettazione del trattato di Kyoto, sulla quale personalmente ho una cattiva opinione. Il trattato di Kyoto impone divieti non soluzioni, profonda inequità visto che differenzia fra Cina India e Brasile rispetto per esempio l'Italia...ciò si traduce in blocco del traffico di acquirenti e costi aggiuntivi sui prodotti (produzione e trasporto sono caricati dei costi di filtri riduci-emissione) al contrario dei prodotti cinesi (già di per se convenienti anche se di minore qualità) incentivati dai minori costi riguardo l'ambiente.ù
  • 800 firme sono tante?! sono poche?! Fronte a questo numero probabilmente per l'amministrazione del comune di Spinea sono poche...nemmeno 1% della popolazione in analogia con considerazioni già svolte in altre situazioni, tuttavia considerando la quantità totale di attività produttive presenti sul territorio di Spinea assumono una maggiore rilevanza.
  • Il quartiere Dante vede in malo modo le firme pro-traffico poichè grazie alla modifica urbanistica un qualsiasi movimento extra-via Roma lato sud coinvolge l'intero quartiere Dante.
  • La presenza di persone pronte a firmare pro-traffico indica la necessità per sopravvivere di non subire limitazioni all'accessibilità (cosa che invece sta avvenendo per le attività commerciali presenti in via Matteotti di difficile accesso a seguito della modifica urbanistica). I mezzi di trasporto pubblico sono infatti lenti ed insufficienti a servire capillarmente il territorio. Si ricorda a riguardo dei mezzi pubblici questo articolo in cui viene descritto il disagio di autisti dei mezzi pubblici e l'insicurezza delle linee.
  • Infine se consideriamo il progetto del PUT2004, la previsione è di creare una zona pedonale fra villa del Majno e piazza Marconi - Chiesa San Vito e Modesto. A tal riguardo viene definita una fascia intorno a via Roma chiamata "Fascia di riduzione degli accessi". Tale raccolta firme mostra come il cittadino pur di spostarsi liberamente e guadagnare non baderà alla limitazione deglia accessi riversandosi nelle vie residenziali pur di continuare indisturbato il suo tragitto (il che riporta alla disquisizione sulla convenienza di un trattato pro ambiente che trovi soluzioni anzichè divieti). Tavola PUT2004 - pianificazione urbanistica

sabato 15 settembre 2007

Articoli di giornale - Raccolta firme, prime proteste

LA NUOVA

GIOVEDÌ, 02 AGOSTO 2007

Pagina 26 - Provincia SPINEA: LA PROTESTA Via Matteotti, oltre 600 firme «Il Comune faccia dietrofront sul senso unico»

SPINEA. Sono 621 le firme finora raccolte dai residenti per chiedere al Comune un passo indietro sul senso unico di via Matteotti. Stamattina in municipio si terrà un incontro col sindaco Claudio Tessari per tentare di strappare un difficile dietrofront alla giunta, in caso contrario è pronto un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar). «Si era detto che nel realizzare il senso unico in via Matteotti, si stava attuando solo una sperimentazione - affermano i cittadini del locale comitato - ma se così è, dev’esserci la possibilità di tornare indietro». Quello che residenti e commercianti del quartiere chiedono è dunque il rispetto degli impegni presi: «Il sindaco e l’assessore Mario Simionato - dicono dal comitato - avevano più volte affermato che la sperimentazione sarebbe stata oggetto di valutazione assieme ai cittadini qualora la situazione si fosse dimostrata impraticabile e inaccettabile. Chiediamo dunque la fine dei ‘girotondi’ a cui sono costretti i cittadini di Spinea e che nelle ultime settimane hanno provocato un incredibile aumento dell’inquinamento atmosferico ed acustico per cui è quanto meno necessario procedere ad adeguati controlli.

Infine chiediamo precise garanzie riguardo la sicurezza e la salute pubblica, minate da questa spericolata sperimentazione».

Nella petizione il comitato non manca di presentare il conto al Comune: «Sindaco e assessore devono considerare la perdita economica e la possibile cessazione dell’attività degli storici commercianti di via Matteotti, l’eventualità di nuovi incidenti, oltre quelli già avvenuti e documentati, causata da questa sperimentazione che colpisce tutti i cittadini di Spinea e qualsiasi altro danno direttamente o indirettamente riconducibile alla sperimentazione». Stamattina prove generali di dialogo tra le parti. «Ma se dall’incontro non uscirà una soluzione accettabile - minaccia il comitato - ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad avvalerci di tutti i mezzi legali al fine di tutelare salute, sicurezza ed attività economiche. Questo clima di elevata tensione non giova a nessuno». (f.d.g.)


IL GAZZETTINO

Giovedì, 2 Agosto 2007

SPINEA. OGGI UN INCONTRO IN COMUNE Nuovi sensi unici, dopo le lamentele spunta anche un volantino fasullo

Dopo le polemiche, le petizioni, e proteste dei cittadini, ora spuntano addirittura i falsi volantini. Monta come la panna, persino nel caldo estivo, lo scontro fra cittadini e Comune in via Matteotti. Gli abitanti della strada, che nei mesi scorsi si sono visti rivoluzionare la viabilità, non si arrendono. A loro, la novità introdotta dal Comune, il senso unico che costringe gli automobilisti ad un giro immenso per via Bennati, sfociando poi in una rotonda minuscola sulla Miranese, non piace, ma proprio per nulla. Così hanno raccolto già 612 firme e inviato una lettera al sindaco Claudio Tessari ed all'assessore Mario Simionato, rammentando quanto era stato promesso all'inizio di questa vicenda. La cosa, in origine, era stata presentata alla popolazione come una sperimentazione, ma sperimentazione più non è, dato che i lavori in muratura per rendere l'innovazione duratura sono già avanti; e se sperimentazione era, è clamorosamente fallita, perché abitanti ed attività commerciali sono sul piede di guerra. I cittadini lamentano la pericolosità della scelta della rotonda, microscopica, tanto che è quasi impossibile persino per gli automobilisti ligi al codice della strada rispettare la precedenza; i commercianti assicurano che rischiano la chiusura delle loro attività. Per aggiungere caos al caos, spunta ora anche un falso volantino. Il Comitato informale dei Cittadini contrari aveva nei giorni scorsi distribuito negli esercizi della via e apposto sulle vetrine un volantino ciclostilato, in cui venivano riassunti i capisaldi della protesta, attaccando sindaco e Giunta per le scelte fatte. Ma l'altro giorno è comparso un volantino assolutamente analogo alla vista, ma opposto nei contenuti, in cui invece si lodavano le scelte di Tessari e Simionato e si assicurava loro che gli abitanti della via erano contenti di quanto si era fatto. Il volantino era firmato Comitato di via Matteotti, come il precedente. Ma naturalmente, il Comitato non lo aveva mai scritto. Così ora, oltre che aspettare l'incontro in Comune che oggi, mercoledì 2 agosto, dovrebbe permettere al Comitato di cittadini di via Matteotti di parlare con Tessari e avere finalmente dei chiarimenti, il Comitato sta valutando se sporgere denuncia contro gli ignoti estensori del secondo volantino fasullo, che si sono appropriati di un nome non loro e hanno mestato nel torbido per aumentare la confusione nella via. Come se non bastasse la nuova viabilità a farlo.Mariangela Vaglio




News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013