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lunedì 28 gennaio 2008

articoli di giornale - Auto vietate a Mirano e Spinea per carnevale

LA NUOVA
SABATO, 26 GENNAIO 2008
Provincia L’INIZIATIVA Al via la prima domenica ecologica Auto vietate solo a Spinea e Mirano Ma le piazze resteranno deserte: non è prevista alcuna iniziativa
MIRANO. Solo Mirano e Spinea per la prima domenica a piedi. Partono domani le giornate ecologiche promosse dalla Provincia, ma come per le targhe alterne, i comuni non sembrano sgomitare per varare provvedimenti anti-traffico.
E così domani a chiudere i propri centri alle auto saranno solamente due comuni su sette. Qualcosa di più potrebbe arrivare nelle prossime due domeniche a piedi, in programma il 24 febbraio e 30 marzo, quando potrebbero aggregarsi anche Salzano e Noale.
A Mirano domani circolazione interdetta dalle 9 alle 18 in tutta l’area del centro storico compresa tra via della Vittoria (dall’incrocio via XX Settembre all’incrocio con piazzale Garibaldi) e via Cavin di Sala (dall’incrocio con via XX Settembre fino all’incrocio via Gramsci), oltre naturalmente alla piazza già interessata dalla Ztl domenicale. Il traffico sarà dunque deviato all’incrocio del Ponte nuovo su via Taglio e all’incrocio delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo sulla camionabile viale Venezia.
Per quanto riguarda le strade comunali interne, il traffico verrà deviato da via Porara agli incroci con viale Venezia, via Firenze, via Verdi e via Rossigni, in via Wolf Ferrari all’incrocio con via Bellini, in via della Vittoria all’incrocio con via Mascagni e con piazzale Garibaldi e in via Cavin di Sala all’incrocio con via Pensieri e con via Gramsci.
Dal provvedimento sono esclusi i residenti all’interno dell’area sottoposta a limitazione, ai quali sarà comunque consentito di uscire e rientrare dalla propria abitazione. Sono esclusi inoltre i veicoli di soccorso e polizia e gli autobus adibiti al trasporto pubblico.
A Spinea invece, così come avviene anche per le targhe alterne, sarà interessato tutto il territorio comunale, escluse le tangenziali esterne. Il blocco delle auto sarà però operativo in una fascia oraria più ridotta, dalle 10 alle 17.
Sono previste deroghe per i veicoli con almeno tre persone a bordo, mezzi di servizio e delle società sportive e quelli con a bordo persone dirette a manifestazioni sportive, religiose e sociali. In entrambi i comuni il provvedimento persegue l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’inquinamento da polveri sottili. Mirano e Spinea rientrano infatti nella cosiddetta fascia A, comprendente i comuni con il fattore di rischio più alto per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Peccato solo per la totale assenza in entrambi i centri di qualsiasi iniziativa culturale o festa di piazza: ad animare i paesi ci penseranno comunque i bambini, che invaderanno le piazze con coriandoli e mascherine nella penultima domenica di carnevale. (Filippo De Gaspari)


LA NUOVA
DOMENICA, 27 GENNAIO 2008
Provincia L’INIZIATIVA PER COMBATTERE LO SMOG C’è la domenica ecologica, tutti a piedi a Spinea e Mirano
MIRANO. Domenica a piedi oggi a Mirano e Spinea, unici comuni del Miranese ad aderire alla prima delle tre giornate ecologiche promosse dalla Provincia. Nei due comuni non sono però in programma manifestazioni o iniziative culturali di rilievo. A Mirano circolazione interdetta dalle 9 alle 18 in tutta l’area del centro storico compresa tra l’incrocio di via della Vittoria con piazzale Garibaldi e quello di via Cavin di Sala con via Gramsci, oltre naturalmente alla piazza, già interessata dalla Ztl domenicale. Il traffico sarà deviato all’incrocio del Ponte nuovo su via Taglio e all’incrocio delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo sulla camionabile, viale Venezia. Cambia la circolazione anche nelle strade comunali interne del quartiere Moro: le auto verranno deviate da via Porara agli incroci con viale Venezia, via Firenze, via Verdi e via Rossini, in via Wolf Ferrari all’incrocio con via Bellini, in via della Vittoria all’incrocio con via Mascagni e con piazzale Garibaldi e in via Cavin di Sala all’incrocio con via Pensieri e via Gramsci. Dal provvedimento sono esclusi i residenti all’interno dell’area sottoposta a limitazione, che potranno comunque uscire e rientrare dalla propria abitazione. Dal blocco sono esclusi gli autobus di linea. A Spinea sarà invece interessato tutto il territorio comunale, escluse le camionabili esterne. Il blocco delle auto sarà però operativo solamente dalle 10 alle 17, con deroghe per i veicoli con almeno tre persone a bordo, mezzi di servizio e delle società sportive e quelli diretti a manifestazioni sportive, religiose e sociali. Le prossime domeniche ecologiche sono in programma il 24 febbraio e il 30 marzo: allora potrebbero aggregarsi anche altri comuni, come Salzano e Noale. (Filippo De Gaspari)

LA NUOVA
LUNEDÌ, 28 GENNAIO 2008
La prima domenica ecologica è con tante auto a spasso
MIRANO. Pur senza iniziative di rilievo o manifestazioni organizzate, ci ha pensato il bel tempo a riempire la piazza di Mirano nella prima delle tre domeniche ecologiche promosse dalla Provincia. Molti i cittadini, soprattutto famiglie, che approfittando del sole, hanno scelto di trascorrere in città un’insolita domenica senz’auto, passeggiando lungo strade solitamente molto trafficate. Centri chiusi ieri sia a Mirano che Spinea, ma non del tutto blindati: molte le deroghe concesse agli automobilisti e del resto Comuni e comandi di polizia locale avevano provveduto ad informare per tempo i cittadini. A Mirano, con il blocco in vigore dalle 9 alle 18, ad animare piazza Martiri ci hanno pensato centinaia di bambini in maschera, che in poco tempo hanno formato un grande tappeto colorato di coriandoli. A Spinea il blocco è stato più breve, cominciato alle 10 e terminato alle 17, ma ha riguardato tutto il territorio comunale, escluse solamente le tangenziali esterne. Nessuna sanzione elevata dai vigili, che si sono limitati a presidiare i principali accessi alla città. Del resto in entrambi i comuni aderenti i comandi di polizia locale hanno scelto di non reprimere, preferendo dare informazioni agli automobilisti su orari del blocco e sulle deviazioni in zona. I cittadini sembrano aver apprezzato. «Senz’auto è certamente meglio - ha affermato un miranese - ma si poteva pensare a qualche iniziativa di sensibilizzazione, come ha fatto Mestre con l’Energy day».(Filippo De Gaspari)


IL GAZZETTINO
venerdì 25 gennaio 2008
Domeniche ecologiche Chi aderisce e chi "marca visita"
Al via le "domeniche ecologiche" promosse dalla Provincia di Venezia: nel Miranese sono solo due i comuni che aderiscono alla prima delle tre giornate, quella di domenica 27 gennaio. Piazze senz'auto e traffico deviato infatti, secondo le indicazioni di Ca'Corner, anche il prossimo 24 febbraio e 30 marzo.Tra i sette comuni, appunto, solo Mirano e Spinea hanno deciso di adottare il provvedimento che, al di là degli effetti sulla riduzione dell'inquinamento, mira a sensibilizzare la cittadinanza su altri temi importanti, uno tra tutti la mobilità alternativa.Mirano, in effetti, necessita anche di campagne di questo tipo facendo parte di quei comuni che rientrano nella cosiddetta fascia A, etichetta che sta a significare il più elevato fattore di rischio per quanto riguarda l'inquinamento da polveri sottili. Proprio aMirano, quindi, dalle 9 alle 18 di domenica (anzi, di tutte e tre le domeniche) sarà quindi interdetta la circolazione ai veicoli a motore in tutta l'area compresa tra via della Vittoria (dall'incrocio via XX Settembre all'incrocio con piazzale Garibaldi) e via Cavin di Sala (dall'incrocio con via XX Settembre fino all'incrocio via Gramsci) e il centro storico interessato dalla zona a traffico limitato domenicale e festiva. Il traffico della strada provinciale Miranese sarà deviato all'intersezione del Ponte Nuovo sulla provinciale Mirano-Mira e, all'intersezione delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo, sulla strada provinciale Dolo-Scaltenigo-Mirano. Il traffico delle strade comunali sarà così deviato: via Porara alle intersezioni con viale Venezia, con via Firenze, con via Verdi e con via Rossini; via Wolf Ferrari all'intersezione con via Bellini; via Vittoria all'intersezione con via Mascagni e con piazzale Garibaldi; via Cavin di Sala all'intersezione con via Pensieri e con via Gramsci. Dal provvedimento, ovviamente, sono esclusi i cittadini residenti nell'area sottoposta a limitazione.ASpinea , invece, circolazione vietata dalle 10 alle 17 su tutto il territorio comunale. Provvedimento non troppo severo, a dire la verità, a giudicare dal gran numero di deroghe: i veicoli con almeno tre persone a bordo potranno circolare liberamente, così come i veicoli di servizio, delle forze dell'ordine, delle società sportive e le vetture con persone che si recano a manifestazioni sportive, religiose e sociali. Né a Mirano né a Spinea , comunque, sono previste feste e animazioni particolari.Tra gli altri comuni,Martellago chiude la Piazza in occasione del carnevale dei bambini (si può dire quindi che aderisce "indirettamente")Salzano eNoale marcano visita alla prima ma hanno già in programma biciclettate e manifestazioni in piazza per le giornate di febbraio e marzo.Davide Tamiello



lunedì 7 gennaio 2008

Articoli di giornale - Veneto City


... L'ingegnere Endrizzi lo disse chiaramente l'altro anno, in Provincia: "noi dobbiamo costruire i contenitori (torri alte 30 metri che cancellano l'identità dei campanili dei centri storici di Mirano, Scaltenigo, Ballò, Cazzago, Dolo, Pianiga) altri avranno il compito di riempire tali contenitori"...
"Completamente diverso è prevedere la multifunzionalità di Veneto City - continuano - a metà tra una Disneyland ed una Manhattan con implicazioni viabilistiche che non impegneranno solo le lunghe percorrenze, ma anche e soprattutto le brevi dei territori contermini. Per questo non è prevista alcuna soluzione, soprattutto da Nord, dove la presenza del reticolato romano crea gravissimi problemi di viabilità e circolazione di un territorio, ancora integro sotto il profilo del rispetto dei segni dell'antica centuriazione. Quali vantaggi avrà la nostra città? (Mirano) Nessuno, perchè nelle tre fasi di intervento previste dalla proposta, la prima sarà quella della trasformazione delle aree ancora vergini, ma di proprietà della ditta proponente, mentre Mirano ed in parte Pianiga, dovranno fare i conti con aree già pianificate ed in buona parte costruite a capannoni". Mirano sarà interessata per 90000 metri quadri, si prevede un movimento di 150000 persone e 70000 veicoli al giorno: "questi non sono numeri marginali in una città che è già messa in ginocchio dall'inquinamento a causa del traffico".
Un articolo correlato: controdeduzione minigrattacieli.

Tre sono le possibilità che interessano l'edilizia: la costruzione, la decostruzione e il restauro.
La costruzione di nuovi edifici dovrebbe avvenire laddove vi sia la necessità secondo il soddisfacimento dei servizi e delle richieste della comunità (può essere necessaria la costruzione di strade per servire una comunità intasata, di servici per quartieri residenziali o di nuovi quartieri residenziali qualora poli industriali vantino mancanza di manodopera).
Il restauro prevede un'opera di messa a nuovo di strutture più o meno storiche per rimarginare problematiche sorte negli anni dovute al degrado del tempo o per aggiornare la sicurezza di questi edifici alle attuali norme costruttive, antisismiche o anticendio.
In contrapposizione con la decostruzione, il restauro va ad agire su strutture di cui si voglia mantenere il tempo di vita utile nell'arco degli anni ripristinandolo e rinnovando la loro presenza sul territorio.
La decostruzione può essere vista in due modi: semplice distruzione di edifici in disuso con tecniche rapide e poco costose o operazione di disassembramento dei materiali che compongono la struttura con maggiori costi e una minore velocità, tuttavia con il pregio del riciclaggio di parte d'essa.
La decostruzione in genere viene oggi svolta ai fini di ricostruire nuovamente in loco o in progetti ampi che difficilmente vedono una diminuzione della cubatura.
Manca una qualsiasi forma di dismissione di edifici per adibire complessivamente nuove aree a verde.

Vari sono i lavori di costruzione e tutti legati fra loro (si distungono dal punto di vista del finanziamento economico, visto che tendenzialmente le opere viarie a livello locale o provinciale derivano da finanziamenti pubblici, le opere edilizie da finanziamenti sia pubblici che privati e i servici sono distinti nettamente fra attività commerciali di privati e quelli pubblici per la comunità).
La presenza di un sistema viario scorrevole facilità e invoglia industrie e persone a stabilirsi in una determinata zona.
Esempio tipico è il nucleo di Mestre, un tempo libero da problematiche di traffico e con un sistema di collegamenti a nucleo che permetteva di raggiungere facilmente tutto l'entroterra; oggi ingorgo perenne di lunghezza variabile (da qualche km fino a decine di km) e poco appetibile per attività o residenti.
Case ed industrie chiamano strade e parcheggi, ma anche il contrario, strade e parcheggi chiamano case ed industrie.
Ovviamente il tasso di disoccupazione dell'area lega le case e le industrie o la percentuale d'uso dei vari mezzi di trasporto.
Un polo industriale sviluppato (rumoroso e trafficoato, insomma poco adatto a fini residenziali) richiede comunque vicino dei quartieri dormitorio di personale che ogni giorno vi si recherà a lavorare.
Tendenzialmente ogni mattino ognuno percepisce 10-20km come strada accettabile per recarsi al posto di lavoro, meno di 5 km un brevissimo tratto per recarsi a lavoro e distanze maggiore come un posto di lavoro lontano dalla dimora, nonchè assai sconveniente (dal punto di vista dei tempi 10-15 minuti sono il fattore che tende a far cambiare opinione sulla facilità di accesso al posto di lavoro).
Oltre a ciò vi sono altri servizi a contorno della vita sociale e che prevedono un movimento delle persone.
Un esempio che va molto in voga nella città natale di una campionessa di nuoto: la piscina.
Nel caso di ubicazione delle piscine extracomune ciò comporta un traffico periodico a tutte le ore del giorno direzionato verso fuori e in rientro secondo le direttrici di passaggio.
La costruzione di tutto ciò che serve in loco trasforma il traffico da passante intercomunale in variabile locale con riduzione della distanza percorribile e quindi del tempo in cui i veicoli restano su strada.
Case senza lavoro è impossibile comprarle, soprattutto oggi che i mutui rischiano di mandare in fallimento molte famiglie a causa dell'inflazione.
Quindi per ogni quartiere residenziale creato c'è un rilancio anche nel campo industriale per garantire un posto di lavoro ed un basso tasso di disoccupazione (il tutto si traduce in benessere sociale), ma anche nuovi flussi di clienti per attività commerciali varie (anche richiesta di costruzione di nuove attività commerciali), cosa che tuttavia porta con se nuove richieste di trasporto merci.
Da non dimenticare che data la superficie utile comunale o provinciale, un settore sgomita contro l'altro (il verde contro le costruzioni, le strade direttrici o dorsali contro le isole residenziali, le attività industriali e commerciali contro la quiete residenziale, ecc...)

Attualmente vaste fasce della popolazione da Mestre fin dentro l'entroterra, quasi fino a Vigonza e Padova sentono in modo pressante l'arretratezza del territorio nei confronti della viabilità.
Si dovrebbe quindi perseguire a più livelli questo fine costruttivo, piuttosto che quello residenziale (che come prima spiegato richiamerebbe con minore area utile necessità di ulteriore urbanizzazione industriale e viaria per il sostentamento).

Piani di decostruzione per aumentare il verde o rinucleare i centri in forma più coerente non sono previsti, se non forse lungo quella fascia che andrà a comporre il Passante Verde.
Il restauro costituisce la pagnottella giornaliera di quella moltitudine di architetti, ingegneri, geometri disegnatori e restauratori/operai specializzati che sono presenti nel territorio, ma la totale mancanza di finanziamenti regionali o piani di sgravio fiscale per il miglioramento dell'estetica del costruito (diversamente da quanto avviene per esempio nella regione a statuto speciale del Trentino Alto Adige) non permettono di dar alla materia piena forma se non marginale.
La verifica di sicurezza delle abitazioni alle nuove normative sismiche, anticendio e agli stati limite (o normative europee) invece sono capitolo forse sconosciuto.

La bolla speculativa del mattone sono forse 20 anni che deve esplodere: case a prezzi sempre più alti e difficoltà con normali stipendi di acquistarle preferiscono altre forme come affitto e mutuo.
Alte tasse sugli immobili sono una perdita continua che deve essere reintegrata in qualche modo e la presenza di un sempre maggior numero di persone facilita la possibilità che si possa sfruttare una rendita di locazione, cosa effettuabile con un alto indice delle nascite (ciò non si verifica) o con un moto di immigrazione nell'area di interesse.

Se ne può dedurre che costruire è relativamente facile.
Mantenere una cittadinanza equilibrata è difficile, cosa verificatasi forse per troppo tempo in questa provincia.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013