domenica 18 dicembre 2016
Evidenti errori di progettazione urbanistica
In principio furono realizzati i sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati, a creare un sistema di circolazione rotatorio attorno al quartiere Dante, andando a gravare su via Alfieri e via Roma a ridosso dell'ex-cavalcavia.
Gli errori inizialmente furono:
- andare a gravare su via Alfieri, via a doppio senso, senza piste ciclabili, in parte senza marciapiedi (nella parte dove è presente il marciapiede questo, costruito oltre 30 anni fa, si presenta in cattive condizioni e con dimensioni insufficienti oltre che senza segnaletica) e con un pericoloso tratto vicino a via Roma senza visibilità, dove chi si reca alle fermate degli autobus ACTV è costretto a camminare in carreggiata, dove sempre maggiori quantità di auto vengono dirottate dalle modifiche urbanistiche.
- andare a gravare via Roma, Via Capitanio e via Alfieri per accedere al quartiere Fermi, in parte lungo via Capitanio (accesso in seguito dalla piazza) ed in parte dal quartiere Dante, percorrendo via Alfieri ed una delle strade laterali (via Sarpi, Verga, Bruno), oppure da via Roma tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia
- eliminare la possibilità di passare dai quartieri a sud di via Roma a quelli a nord e viceversa, direttamente dal semaforo fra via Matteotti (il senso unico infatti allontana dall'incrocio), via Cattaneo e via Roma, senza gravare così la già critica circolazione in via Roma; diverso sarebbe stato creare una rotatoria a cavallo fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma.
Tutto ciò non ha ridotto il traffico a Spinea, anzi lo ha peggiorato specie in quartieri residenziali (principalmente via Capitanio e quartiere Dante) ed ha gravato ancor di più la circolazione in via Roma, aggiungendovi ulteriore traffico passante.
Un ulteriore errore compiuto è stato spendere il bonus lavori complementari al Passante di Mestre nella creazione della Tangenziale Nord (allacciata con via 11 settembre 2001 all'ex-cavalcavia) e la "Tangenziale Sud" o "Strada folle", con l'idea che tali strade avrebbero portato via tutto il traffico dal centro di Spinea.
La "Strada folle" se avesse portato via il traffico dal centro di Spinea l'avrebbe scaricato in via Capitanio, creando non poche criticità; la Tangenziale Nord invece l'avrebbe lasciato a 2-3 km di distanza della rotatoria della Fossa, dove passa la maggior parte del traffico smistato da camionabile diretta a Marghera e Borbiago, via Miranese diretta verso il centro di Mirano o l'ospedale, la camionabile diretta verso Maerne e Martellago, via Taglio diretta verso Mira e Dolo e la camionabile a sud di Mirano, legata anche ad uno dei caselli del Passante di Mestre a Dolo.
In altre parole la "Tangenziale Nord" non interessa agli automobilisti, poichè comporterebbe un forte aggravio di spesa carburante per recarsi a lavoro, tant'è che a quasi un anno dall'apertura la percorrono solo poche sparute auto dirette a Maerne e Martellago.
Dopo aver speso tempo per scoprire che la "Tangenziale Nord" non riduceva le emissioni di CO2 se percorsa da un automobilista che abitualmente percorre via Roma (ma tanto non ne passano nemmeno), si è nascosto che l'aver accettato il Passante di Mestre sul territorio di Spinea aumentava in modo eclatante le emissioni di PM10 nel territorio comunale, con ricadute nell'intorno (abitati di Mirano e Spinea e maggiori disagi per i quartieri vicino la Fossa e Crea).
In seguito è stata giustamente realizzata la pista ciclabile in via Roma fra la chiesa di San Vito e Modesto e la stazione dei treni, passando per il sottopassaggio in via dell'Unità.
Lo spazio per la realizzazione della pista ciclabile è stato ricavato eliminando una corsia di via Roma, a ridosso del semaforo fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti.
Per quanto corretto costruire piste ciclabili, buona parte degli abitanti di Spinea, raramente inforca tale mezzo di locomozione, specie d'estate o d'inverno (spesso sono gli anziani od i giovani ad utilizzare la bicicletta, muovendosi nei quartieri residenziali, ovvero dove hanno dirottato il traffico con le soluzioni urbanistiche adottate) e molto spesso non utilizza nemmeno la pista ciclabile costruita in via Roma, per non perdere tempo ad attraversare continuamente la strada, tanto che si è pensato di multare i ciclisti che, correndo fuori dalla pista ciclabile, dovessero così dimostrare il disinteresse per quanto costruito.
Tuttavia la realizzazione della pista ciclabile nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia è andata a gravare una situazione già compromessa dagli errori passati, peggiorando enormemente le condizioni di percorrenza del tratto fra l'ex-cavalcavia e l'incrocio con via Matteotti e via Cattaneo con code che spesso arrivano fino a buona parte della nuova rotatoria situata sull'ex-cavalcavia.
Il problema è che le amministrazioni comunali ed i tecnici, continuando a perseverare nel non realizzare una rotatoria nell'incrocio fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma ed avendo eliminato la corsia di accumulo di via Roma, quella per la svolta verso via Matteotti, nelle ore di flusso intenso con traffico di attraversamento, basta che solo un'auto debba svoltare verso via Matteotti, provenendo dall'ex-cavalcavia per far si che tutte le auto che semplicemente devono andare verso il centro di Spinea rimangano ferme (motori accesi e produzione di PM10 per stazionare) accumulandosi nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto fino alla rotatoria sull'ex-cavalcavia in attesa che l'auto svolti (essendoci un flusso intenso diretto verso Mestre, la svolta avviene solo quando scatta il rosso sul semaforo di via Roma e si ferma il flusso d'auto in via Roma dal centro di Spinea verso Chirignago-Mestre).
L'unico modo per l'automobilista di sfuggire a tutto ciò è: scendere per via Alfieri (via Bennati a senso unico infatti è senso vietato), per poi passare per vie ancor più strette e senza prevenzione per ciclisti e pedoni (via Verga, via Sarpi o via Bruni), per poi accedere al quartiere Fermi, Fornase o peggio, rientrare in via Roma da via Capitaneo, dall'incrocio con via Fornase.
La "Tangenziale Nord" non viene presa in considerazione perchè del traffico interpassante fra i comuni del miranese, è interessanto a tale strada solo per chi si dirige verso Maerne e Martellago (pur dopo una lunga serie di rotatorie, curve e controcurve), mentre per chi è diretto in quartieri interni di Spinea, c'è possibilità solo di ricollegarsi con il semaforo di via Matteotti, via Roma e via Cattaneo, dopo aver percorso una lunga deviazione (l'uscita di via Buonarrotti alla rotatoria con via Roma e via Capitanio costringe a passare a ridosso di scuole medie e asilo).
Lato Asseggiano, la "Tangenziale Nord" non ha comportato peggioramenti (visto che ridicole quantità di traffico intercomunale da via Roma sono passate alla "Tangenziale Nord", dirette verso Maerne e Martellago): la situazione che era già pessima con il traffico spesso in coda delle ore di punta diretto verso Mestre lungo la stretta via Asseggiano, spesso provenendo da via Rossignago, oggi è rimasta invariata, senza benefici da parte della "Tangenziale Nord".
Visti gli evidenti errori che hanno peggiorato la qualità dell'aria, gli spostamenti e la sicurezza di pedoni e ciclisti nei quartieri del comune di Spinea si auspica un cambio di rotta nelle scelte dell'amministrazione e magari un cambio di rotta anche nelle figure professionali coinvolte nella progettazione urbanistica, incapaci di prevedere i problemi creati a molti cittadini del comune nell'attuazione delle volontà dei politici.
giovedì 9 gennaio 2014
Grande rotatoria dove non serve e numerosi incidenti dove era prevedibile
Aperta la rotatoria in via Capitanio, entro poco tempo verrà aperto anche il tratto di congiunzione fra via dei Martiri e via Capitanio stessa.
L'opera inserita come complementare al Passante di Mestre nel programma della legge obbiettivo, pur non avendo niente a che fare con l'autostrada, si inserisce in quel nutrito gruppo di soluzioni stravaganti che il Comune di Spinea da una decina d'anni sta inserendo nella viabilità locale.
Oltre a rotatorie in curva (vicino al centro Pam), rotatorie con dosso nello spazio di frenata (via Alfieri), rotatorie ad otto (costruite e forse demolite a breve per rendere migliore piazza Santa Bertilla), rotatorie inclinate, vero spasso per chi fa rally (ex-cavalcavia), le rotatorie continue a distanza di un centinaio di metri (via Alfieri, proposta per via Bennati, e 2 ex cavalcavia), ecc... la nuova arrivata è la "rotatoria folle", un'opera con un arco di circonferenza che fa concorrenza alle rotonde della Fossa e della camionabile per Mirano, come se dovessero passarci gli autobus attraverso (autobus che a Spinea ogni tanto si perdono per strada al Villaggio dei Fiori).
L'opera appare ancora più incredibile se si considera che sin dall'inizio è stata progettata con tali dimensioni, neanche dovesse assolvere a scopi superiori a quelli prospettati di collegamento fra via Capitanio e via Martiri, quando in realtà in altri luoghi per anni sono state lasciate soluzioni ristrette e pericolose: la rotatoria dell'incrocio di via Luneo e la rotatoria dell'incrocio di via Rossignago.
In quegli incroci fra via Luneo e via Rossignago con la camionabile, strada che ha sicuramente subito l'influenza del casello del Passante di Mestre, per anni sono state posti due semplici circoli di meno di un metro di raggio, tale da spacciare l'incrocio per una rotatoria classica.
I numerosi incidenti avvenuti a causa della soluzione adottata dopo oltre 5-7 anni hanno spinto il Comune a chiedere la modifica urbanistica al fine di realizzare una vera rotatoria con corsie di immissione negli incroci di via Luneo-Rossignago con la provinciale, rispetto quelle soluzioni fantasiose e false che spesso vengono inserire in ambito urbano storico.
Appare del tutto evidente come ci sia qualcosa di strano nella pianificazione e gestione urbanistica di Spinea, laddove opere oggi inutili vengono falsamente inserite come complementari al Passante di Mestre, ed opere non eseguite, che prevedibilmente sarebbero state pericolose, hanno spinto il Comune ad agire a suon di incidenti e morti.
In realtà oramai appare chiaro a tutti che il fine della "strada folle" di Spinea, che va sotto il nome di Tangenziale Sud, approvata con un blitz dalla giunta Tessari (civiche, PDL, Lega nord), tanto che nessuno se n'era accorto, e tacitamente portata avanti dalla giunta Checchin (PD, UDC, IDV; 585, PCI) è quello di creare un tratto alternativo di viabilità che permetta la chiusura di via Roma nel tratto che va dai Bersaglieri alla chiesa San Vito e Modesto, rendendo via Capitanio, via Matteotti, via Alfieri, via Bennati e via Buonarroti le nuove arterie di circolazione locale fra i quartieri, mentre il traffico di 30 mila veicoli in transito da e per Mestre, verrà spostato sulla tangenziale sud, in futuro collegata con via Matteotti, risalendo poi attraverso il quartiere residenziale Dante, via Alfieri e via Bennati (sempre che si possa ancora parlare di residenziale dopo tutto ciò) verso le due rotatorie dell'ex-cavalcavia.
Questo spiega anche perchè gli autobus ACTV ogni tanto vengano visti girare fuori percorso per strade del comune al fine di sperimentare la possibilità di percorrere e curvare su nuovi tratti.
Infatti la realizzazione della "Piazza lunga un chilometro", slogan di Checchin che fa il paio con il "progetto Masterplan" di Tessari, ha il forte vincolo di rendere pedonalizzata la parte di via Roma percorsa dall'ACTV per il servizio di collegamento dal Capolinea di Mestre-Venezia al capolinea di Mira, sfruttata da migliaia di ragazzi delle superiori ogni giorno per andare a scuola e da altrettanti pendolari.
Creare un percorso alternativo che permetta agli autobus di accedere da via delle Macchine o da via Martiri risalendo per la tangenziale sud verso in quartiere Dante, rientrando poi nel percorso storico di via Miranese/Roma, aiuterebbe sicuramente il progetto di speculazione edilizia del centro di Spinea con la "piazza lunga un chilometro".
In questo modo una parte dei cittadini di Spinea verrebbero chiamati a pagare questo insieme d'opere che per piccoli passi un pezzo alla volta sin dalla messa a senso unico di via Matteotti nel 2007, si dirigono sempre e in modo politicamente bipartisan (alla faccia delle opposizioni) verso lo stesso fine, che si chiami Masterplan o "piazza lunga un chilometro", trovandosi dall'aver acquistato casa in un quartiere residenziale calmo e tranquillo a vivere in un'area dove l'intento del comune è stato quello di dirottare decine di migliaia di auto ed autobus ogni giorno tolti da via Roma.
La sensazione è che lo stesso modus operandi sbagliato applicato per situazioni palesi come via Luneo e via Rossignago nell'incrocio con la provinciale si tramuterà in disagio, incidenti e morti anche con l'idea di spostare il traffico veicolare dall'attuale via Roma ai quartieri residenziali "periferici" attraverso la tangenziale sud.
A quel punto, indipendentemente da quel che ne pensino consiglieri dell'IDV od altri preoccupati ai valori economici spesi dal comune, tornare indietro corrisponderà a spendere nuovamente denaro per ripristinare gli errori compiuti da precedenti giunte in comune accordo, ben inteso che almeno qui a Spinea cambiano le giunte, ma non cambia la politica applicata (il mistero delle opposizioni che non sono per niente opposte) e soprattutto non cambiano i tecnici comunali che da anni avallano queste soluzioni politiche.
Già nel PUT2004 si era evidenziato come l'intento fosse quello di chiudere il centro di via Roma scaricando ad altri il traffico proveniente da Mirano; in data 7 febbraio 2013 la Giunta Municipale ha adottato la delibera di indirizzo per un nuovo PUT (Piano Urbano del Traffico), che molto probabilmente arriverà al fotofinish per le prossime elezioni o sarà già pronto e servito per la prossima giunta comunale, sempre che i cittadini credano ancora che conti qualcosa votare, volti nuovi e vecchi di un sistema che oramai ricorda più il feudalesimo che la democrazia a favore del pubblico e di TUTTI i cittadini residenti.
venerdì 19 luglio 2013
Messa in sicurezza di via Capitanio
Si pensa quindi di ridurre in questo modo il traffico transitante verso lo snodo nevralgico di Spinea, la rotatoria Bersaglieri, capace di direzionare in qualsiasi area di Spinea (Buonarroti, Fermi, verso Santa Bertilla, Rossignago, o Mestre), traffico che difficilmente sparirà e si riverserà da qualche altra parte, così come previsto nel recente studio del traffico di Spinea del Dottor Pasetto.
Oppure la previsione di riduzione del traffico in via Capitanio verrà mancata con un intervento che privilegia il senso unico nord-sud per via Matteotti, piuttosto che le ben più critiche strade circostanti tenute a doppio senso, fra cui anche via Capitanio.
La terza alternativa sostiene i sensi unici in ogni luogo (via Bennati, via Alfieri, via Matteotti, via Capitanio, via Martiri) costringendo così a percorrere i "corridoi nord-sud urbani" per andare e venire da casa, ricollegati da assi trasversali quali via Roma (ulteriormente aggravata la circolazione), la camionabile, via Sarpi/Verga/Bruno, la tangenziale sud (fra via Martiri e via Capitanio od anche via Matteotti se ampliata), ecc....
Inoltre è difficile pensare che i commercianti del centro sostengano una soluzione con tutti sensi unici, se si considerano le proteste sollevate sin dal 2007 dai negozi costretti al senso unico di via Matteotti.
Il sindaco Checchin presuppone ancora ben altri scenari:
«Una scelta sempre più a carattere urbano», dice il sindaco Silvano Checchin, «che non pregiudica in prospettiva altri e diversi scenari viabilistici».Frase che sembra richiamare per l'ennesima volta la cosiddetta Tangenziale Sud, strada che dovrebbe accollarsi parte del traffico che oggi transita su via Roma, sicuramente quello locale, specie dei residenti del Villaggio dei Fiori diretti a lavoro a Mestre, in tutta probabilità anche parte del traffico intercomunale proveniente da Mirano, troppo distante dalla tangenziale nord per soddisfare i propositi di percorrenza esterna delle ultime due giunte comunali (Tessari-Checchin).
Una buona percentuale delle 30.000 autoche passano ogni giorno per via Roma in altro loco significherebbe sicuramente un centro più bello per i proprietari di immobili del centro, ed una "periferia" più caotica per i proprietari di immobili dei quartieri coinvolti.
Non stupisce quindi che ci sia qualche progettista che sia arrivato a pensare di far sparire il traffico di via Roma sotto la stessa, quale alternativa all'onee di dover avvantaggiare alcuni e svantaggiare tutti gli altri, dal 2007 spesso mai riconosciuti come soggetti interessati come previsto dalla legge urbanistica regionale.
martedì 3 aprile 2012
Pianificazione territoriale
- separazione dei due rami di accesso ed uscita dalla rotatoria per andare al Graspo de Uva - Stazione della ferrovia
- senso unico di via Matteotti
- Masterplan per piazza Fermi
- messa in sicurezza di via Capitanio e "tangenziale sud"
- tangenziale nord
- Girobus spinea
Ora i proprietari coinvolti nella modifica urbanistica si dicono soddisfatti del trasferimento dell'attività a Fornase, e può aver luogo la modifica.
Forse potrebbe essere rimossa la rotonda antistante a via Alfieri.
Il traffico di via Roma verrebbe diviso in due parti, quello proveniente dalla rotatoria sulla sede vecchia e quello diretto verso Chirignago, fatto transitare su via Unità fino all'incrocio con via Bennati per poi salire tramite una piccola rotatoria ed una rampa sulla rotatoria inclinata posizionata sopra l'ex-cavalcavia.
2) il senso unico di via Matteotti, che imbriglia l'area compresa fra via Cici, via Roma e via Matteotti stessa, potrebbe tornare a doppio senso di percorrenza, con possibilità di riattivazione della linea autobus che serve di collegamento fra il centro cittadino e Crea.
Le sorti della via che imbriglia un intero quartiere pieno di palazzoni e servizi (una scuola elementare, due scuole materne) fra un senso unico ed una via perennemente intasata (via Roma) si giocano sul futuro del servizio Girobus e la messa in sicurezza di via Capitanio, secondo lo studio in atto del Dottor Pasetto e le modifiche urbanistiche apportate dalla tangenziale sud in costruzione.
In effetti la possibilità di mettere in sicurezza via Capitanio con uno o più sensi unici dipendono dalla permanenza a senso unico della viabilità di via Matteotti, come visto in passato, gravata da molte meno criticità rispetto altre vie di comunicazione.
Non è ancora prevista l'apertura di una via che colleghi via Cici a via Matteotti all'altezza del cimitero (tratto a doppio senso di percorrenza) o a via Capitanio (situazione che rischierebbe di aggravare la già precaria situazione di via Capitanio), dando sfogo all'intero quartiere di palazzi richiuso dalla passata amministrazione Tessari fra una via intasata (via Roma) e una via a senso unico (via Matteotti) con aumento del traffico in un quartiere cittadino zona 30 (quartiere Dante e via Alfieri, via Tommaseo, via bennati) divenuto zona di passaggio obbligato in cui sfrecciano le auto ogni giorno per rincasare.
Non sono previste soluzioni per le criticità presenti in via Alfieri: mancanza di marciapiedi ed ingressi a raso; tratto fra la piazzetta Dante e via Roma con poca visibilità, pedoni ed ingressi a raso; fermate del Girobus posizionate dove mancano sia piste ciclabili sia marciapiedi a differenza delle vicine vie Bennati e Matteotti, ecc...
Non sono previste soluzioni per l'incrocio fra via Tommaseo e via Bennati, dove le auto dirette al quartiere chiuso da via Roma e via Matteotti, sono solite correre ad alta velocità, benchè spesso vi sia la presenza di pedoni.
3) Il Masterplan per piazza Fermi-Matteotti, con spostamento del traffico veicolare di via Roma dietro villa del Majno verso il senso unico di via Matteotti è tramontato.
A meno che nella prossima amministrazione non salgano a maggioranza nuovi sostenitori, non desiderosi di valutare l'impatto del progetto sulla viabilità di via Matteotti e del quartiere Dante, il progetto è stato accantonato.
Si può notare tuttavia che l'attuale amministrazione non disdegna l'idea di sperimentare la chiusura di via Roma nel tratto considerato.
In effetti alcune manifestazioni con un buon seguito di pubblico, le notti gialle, hanno visto la chiusura di via Roma nel tratto previsto dal Masterplan e dirottamento del traffico, nella prima edizione veicolando il traffico attraverso via Buonarroti e nella seconda edizione lungo via Matteotti e via Buonarroti attraverso via Cattaneo.
4) la messa in sicurezza di via Capitanio è in fase di studio. Il dottor Pasetto sta valutando le migliori soluzioni per la sua messa in sicurezza, secondo i dati di traffico veicolare raccolti nel territorio di Spinea, tenendo in considerazione anche dei nuovi tratti stradali previsti nella zona sud di Spinea (collegamento fra via Martiri e via Capitanio costruito come opera secondaria al Passante di Mestre).
La soluzione sembra dipendere dalla messa a doppio senso di circolazione della meno critica via Matteotti, per la scarsità di collegamento fra la zona nord e sud di Spinea (via Roma come spartiacque).
A seguire il tratto previsto che fronte alla tangenziale sud doveva collegare via Capitanio con via Cici, a spese del Comune è stato accantonato.
Le proteste degli abitanti di via Martiri e via Capitanio sulla tangenziale sud hanno spostato sempre più a sud il tracciato, con collegamento con via Matteotti, bloccando così la possibilità di creare una via di sfogo per il quartiere Fermi chiuso fra il senso unico di via Matteotti e le code perenni di via Roma.
In via Martiti verranno realizzate opere di attenuazione (se non erro una pista ciclabile ed un marciapiede), ma non verrà bloccata la costruzione della tangenziale Sud, perchè tale opera prevista come accordo fra Comune (precedente ammiistrazione) e Stato non può essere bloccata per sola scelta di un'amministrazione comunale (legge Grandi Opere).
Si segnala anche uno studio di studenti della Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio e Sostenibilità dell'Università IUAV, nell'ambito del corso di Tecniche e Pianificazione Urbanistica tenuto dalla Professoressa Vitadini ex Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente (per esempio: dal 1998 a fine 2000 Presidente del Gruppo di lavoro Ambiente e Territorio nell'ambito della Commissione Intergovernativa Italo-Francese per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione attraverso la val di Susa).
5) tangenziale nord: la strada, nominata via 11 settembre 2001, che avrebbe dovuto portare fuori città tutto il traffico intercomunale di via Roma non ha sortito gli effetti sperati.
Il traffico percorre ancora via Roma. In una minima parte percorre il tratto nord.
Manca in effetti ancora il tratto di strada che collega la via con la camionabile a nord della Fossa.
Si pensa di rilanciare l'area a fianco della Stazione incrementando le prestazioni della stessa e trovando una posizione adatta per la piscina comunale (i precedenti progetti paventati la posizionavano intorno alla tangenziale sud).
6) il Girobus Spinea costa con un pubblico scarso, grava sulle casse del Comune, e così com'è conformato non raggiunge i quartieri periferici.
Si sta valutando se proseguire con il servizio, modificarlo, asservendo aree di Spinea difficilmente raggungibili con autobus di linea o sospenderlo del tutto, garantendo tuttavia un autobus ACTV per la tratta verso Crea.
Il Girobus Spinea fu utilizzato come scusa per mantenere via Alfieri a doppio senso di circolazione ed impedire la chiusura dell'ingresso della via da via D'Annunzio dopo la creazione dei tre sensi unici.
giovedì 15 ottobre 2009
Dibattito su SpineaNews riguardo ai sensi unici
Riporto qui di seguito gli interventi scritti alla redazione.
Gli interventi nelle lettere di Spineanews appaiono anche a questo link.
Primo intervento del signor Dall'Igna, a seguito della lettura di alcuni articoli di giornale sulla mancanza di denaro per i lavori di ripristino del doppio senso di marcia per via Matteotti.
Senso unico in via Matteotti: non torniamo indietro!
Gentile redazione,
leggo, oggi, con stupore ed amarezza la notizia che questa Amministrazione comunale, sopratutto per volontà della lega e dell'Udc, voler ripristinare il doppio senso di marcia in via Matteotti. Faccio notare che il sottoscritto da molti anni a questa parte si è battuto perché il senso unico diventasse realtà. Ovvio che il motivo principale è l'estremo disagio e pericolosità ad abitare fronte strada dove, sia per il doppio senso, che per mancanza assoluta di qualsiasi sicurezza per i residenti.
Non sto qui ad elencare per filo e per segno quali e quanti disagi ho sopportato e hanno sopportato altri cittadini nella stessa mia situazione. Finalmente la precedente Amministrazione ha preso a cuore il problema! La soluzione del senso unico ci è stata provvidenziale in quanto molto traffico non transità più (nonostante sia abbondante lo stesso quello che c'è). Anch'io sono stato promotore di una sottoscrizione intesa a rafforzare la decisione del Sindaco uscente e più volte sono intervenuto per affermare la necessità di dar corso al benedetto senso unico. Ora che la vita ci pare migliore ecco che i soliti contrari (pochissimi veramente residenti sulla via) che grazie al successo dell'attuale Amministrazione tornano alla carica! Leggo anche che il Sindaco non dice che l'attuale sistemazione è corretta ma che farebbe modifiche se solo ci fossero i soldi! Io l'ho votato convinto che non si ritornasse per niente indietro. Grazie per l'accoglienza.
Albino Dall’Igna
Spinea
Risposta alla prima lettera-mail del signor Dall'Igna
Viabilità: ecco il futuro del quartiere Dante e via Matteotti
Vi scrivo in relazione alla lettera del signor Dall'Igna da Voi pubblicata ieri.
Volevo augurare al signor Dall'Igna di dormire sogni tranquilli, poiché quando il Masterplan sarà concluso e via Roma verrà dirottata dietro villa del Majno, collegata direttamente con il senso unico di via Matteotti, potrebbe ricredersi sulla quiete che crede di aver acquisito.
A via Matteotti e più in generale al quartiere Dante non gioveranno di certo tutte le modifiche previste dalla sistemazione urbanistica della giunta Tessari, per le aree di interesse.
Il quartiere Dante e via Matteotti in primis diventeranno le aree verso cui sbatterà e circolerà in senso rotatorio (grazie ai sensi unici introdotti ed alle modifiche non ancora attuate, per esempio quella prevista per via Bennati-via dell'Unità) il traffico di 30.000 veicoli al giorno transitanti per via Roma.
Capite quindi perchè non ci si può esimere di augurare ai residenti delle zone suddette di dormire sogni tranquilli.
Per quanto riguarda al bilancio delle criticità risolte, create od accentuate con i recenti lavori urbanistici io faccio volentieri riferimento a questo blog (spineavivibile).
Saluti
Marco
Risposta del signor Dall'Igna e Bonso al primo parere discorde
Via Matteotti: non distruggete una cosa che funziona solo in nome del colore politico
Gent.ma redazione,
ho letto le dichiarazione dell'Assessore alla viabilità del comune di Spinea riguardanti il senso unico su via Matteotti e limitrofe e sono sconcertato: mi sembra assurdo che, in nome del colore politico e delle famigerate promesse elettorali si sta tentando di "distruggere" una cosa che funziona egregiamente ed ha consentito di aumentare notevolmente la sicurezza di ciclisti e pedoni che circolano in quelle strade. Le attività commerciali sono addirittura aumentate di numero. Può essere valida la proposta di consentire l'accesso su via Roma dal parcheggio di Piazza Marconi ma, per favore, ragioniamo con la testa e non con la tessera di partito e non torniamo ai pericoli ed al traffico di qualche anno fa. Mi appello anche al sign. Sindaco perché non si copra le spalle con la "mancanza di fondi" pur riconosciuta ma si faccia carico di valutare bene la faccenda dal punto di vista pratico visto che conosce bene l'area interessata. Grazie.
Sergio Bonso
Spinea
Noi abitanti di via Matteotti, finalmente considerati cittadini di serie A
Gentile Redazione,
ringrazio per l'accoglienza ricevuta e anche per lo scritto del sig. Marco. A lui mi rivolgo per riconfermargli,in modo sintetico e pratico senza la pretesa di conoscenze appropriate e moderne in tema di traffico e di urbanizzazione, che le mie convinzioni sono dettate da queste considerazioni: abito fronte strada (G. Matteotti) dal 1972. Da allora il traffico è aumentato enormemente senza che nessun amministratore vi ponesse rimedio finchè si è arrivati ai giorni nostri.
E' stata una sofferenza continua e costante e ad ogni mia rimostranza trovavo un muro di gomma davanti!
Ho coinvolto i comitati di quartiere (quando c'erano) tanto che è cominciata a serpeggiare l'idea che qualcosa si poteva fare.
In tutti questi anni la città non ha mai provveduto a spendere un becco di quattrino per dotarsi di infrastrutture moderne campando di volta in volta scuse dopo scuse.
Molte vie, per loro fortuna, non hanno avuto questo trauma in quanto la mia via è sempre stata una scorciatoia per chi era diretto in altri siti (traffico di transito o passaggio che si voglia).
Il solo Sindaco uscente ha preso a cuore e di fatto messo mano alla modifica stradale che coinvolge l'intero quartiere Dante.
Capisco chi si ritiene penalizzato ma chiedo: chi mi ha trasmesso solidarietà e vicinanza in tutti questi anni? E' la solita questione che ha come cemento il fatto che alla base ci sia molto egoismo e molto menefreghismo (io sto bene nel mio orticello , così voglio rimanere!) altro che solidarietà!.
Non essendo un'esperto di queste questioni, non so cosa succederà in futuro mi basta essere stato considerato come un cittadino di serie A.
Quindi caro Marco, grazie per le tue conoscenze in materia.
Spero non dover rispondere un giorno sì ed un altro, anche, all'argomento viabilità.
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno appoggiato e rafforzato con le loro firme questa realizzazione in primis il Sindaco uscente sig. Tessari.
Ringrazio x l'accoglienza un saluto alla redazione, agli eventuali lettori e non ultimo il sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea
Elencazione di alcune problematiche create con la creazione dei sensi unici, da parte del signor Marco.
Scusate se mi dilungo in una lettera di risposta.
-Problemi nella funzionalità delle processioni funebri per la chiesa di San Vito e Modesto.
-Problemi nella funzionalità di piazza Marconi. Tra l'altro molti automobilisti periodicamente escono dal semaforo di incrocio fra via Matteotti e via Roma, non rispettando la segnaletica.
-Problemi nel direzionamento del traffico. Mentre prima attraverso via Matteotti si poteva passare da Fornase a via Buonarroti direttamente, oggi si è costretti ad impegnare via Roma (immissione ed emissione dalla via, anche perchè si è sempre costretti ad immettersi a destra nel verso di percorrenza di via Roma) aumentando e rallentando il traffico nella stessa. D'altra parte è evidente a tutti che tutt'oggi le code in via Roma sono ancora presenti. Una rotonda nel largo incrocio fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti avrebbe enomemente giovato alla fluidità del traffico più che l'attuale soluzione.
-Allungamento della percorrenza per chi passa da un quartiere all'altro di Spinea, dato che deve fare un giro più lungo. Ciò si traduce in poco inquinamento se si considera 1 auto solanto. Se tuttavia si considerano 365 giorni l'anno e tutto il traffico passante, costringere i veicoli transitanti a farsi 3 vie anzichè una si traduce in un notevole cambiamento.
-confronto fra le alternative: le alternative alla circolazione nord-sud a Spinea sono scarse. Via Capitaneo: presenta criticità maggiori a via Matteotti.
Via Bennati: è simile a via Matteotti, ma solo nel tratto fra via dell'Unità e via D'Annunzio, oltre è strada ben stretta e tortuosa.
Via Alfieri non ne parliamo. Mancanza marciapiedi, lo snodo fra via Roma e piazzetta Dante, ...Inoltre non arriva fino a Fornase.
Via Martiri troppo distante, sebbene sia la meno critica.
Via Matteotti presentava per la maggior parte una larga banchina a volte impegnata da veicoli parcheggiati ed un solo tratto critico, ovvero dalla gelateria fino a via D'annunzio.
A ben vedere via Matteotti delle vie passanti di Spinea era quella con minori problemi.
-Soldi spesi: circa 300.000 euro per via Matteotti e 200.000 euro per gli altri sensi unici. Il tratto di via Matteotti da via D'Annunzio a Fornase è stato completato con una pista ciclabile, ovvero son stati spesi solo soldi di vernice visto il risultato finale. Al tratto critico è stato agggiunto un nuovo "marciapiede-pista ciclabile". Nel tratto da via Roma alla gelateria sono stati spesi soldi per rifare il marciapiede non sconnesso di 2-3 metri di larghezza e per aggiungere nell'altro lato la pista ciclabile a tema. Ricordo che via Matteotti presenta meno criticità di altre vie. Spinea ha vie completamente senza marciapiedi su uno od entrambi i lati (per esempio via Alfieri o via Capitanio hanno subito le conseguenze della chiusura del senso di marcia di via Matteotti, senza che fosse previsto anticipatamente alcun provvedimento di costruzione di piste ciclabili o marciapiedi) e vie con marciapiedi più sconnessi che avrebbero meritato di più un intervento.
Il marciapiede di via Bennati era sconnesso in alcuni punti. E' stato rifatto tutto e non solo le parti lesionate. Il marciapiede di via D'Annunzio non so se rispetti la larghezza limite prevista dalle barriere architettoniche.
-Il lungo circolo costretto dai sensi unici ha intrappolato gli abitanti dei quartieri residenziali compresi fra l'intasata via Roma e il senso unico di via Matteotti. Costoro prima potevano defluire da via Matteotti nella direzione voluta senza impegnare via Roma semplicemente seguendo un senso di marcia o l'altro. Oggi no dato che via Matteotti è diventata senso unico. Inoltre il traffico formato da questi guidatori, quando non impegna via Capitanio ed un pezzo di via Roma, per rincasare, impegna le tre vie laterali fra via Matteotti e via Alfieri: via Sarpi, via Giordano Bruno e via Verga. Tali vie del tutto inadatte per la circolazione di mezzi non residenziali presentano un'uscita ad angolo retto, spesso con siepe proprio sulla pista ciclabile di via Matteotti che limita la precaria visibilità e già si contano incidenti fra cofani di auto e biciclette. Sfortunatamente i giornali non hanno riportato la casistica degli infortuni che si è venuta a creare con la modifica urbanistica.
A queste critiche se ne aggiungono altre (Curiosità sul servizio GiroSpinea, le auto contromano in via Matteotti uscenti dalle vie laterali, ecc..).
Non mi dilungo.
Secondo me diluire i problemi a più vie, o più residenti, non è risolvere i problemi.
Portare traffico dove vi sono maggiori criticità è un peggioramento delle condizioni urbanistiche anzichè un miglioramento.
Ragioniamo per i fatti e non per le tessere di partito o le militanze in lista civica.
Signor Dall'Igna, la ringrazio per la risposta, tuttavia ho un'opinione diversa e non mi sembra proprio di badare al mio orto.
Sempre riguardo alla questione degli orticelli le volevo far notare che il problema di Spinea è via Roma, sia per inquinamento-caos, sia per gli incidenti che provoca periodicamente.
500.000 euro era più giusto spenderli per risolvere il problema di via Roma.
Non credo che tale problema sarà risolto con la "tangenziale nord" (non ancora completata perchè si attendono i soldi della regione per il tratto finale) con varie motivazioni a riguardo che non riporto.
Se il problema fosse stato risolto 10 anni fa, nel primo anno di insediamento della giunta Tessari, quanto inquinamento e quanta incidenza di tumori da PM10 si sarebbero evitanti i cittadini di Spinea? quanti incidenti (in alcuni casi mortali) ci saremmo evitati su via Roma?
Poi se vogliamo badare al nostro orto possiamo chiederci quale sarà l'effetto della pedonalizzazione di via Roma ed il conseguente spostamento del traffico nel retro di villa del Majno con la congiungente che sfocia proprio sul senso unico di via Matteotti, così com'era previsto nei disegni architettonici presentati per il Mastrplan.
Potremmo osservare la casistica degli incidenti provocati in questi ultimi 10 anni in via Roma e tentare di fare una previsione per il quartiere Dante o per via Matteotti.
Signor Dall'Igna mi scusi, ma non vedo proprio perchè dovrei avere un'opinione diversa sull'argomento.
Saluti
Ringrazio nuovamente la redazione di SpineaNews per lo spazio editoriale concesso.
Ulteriore lettera-mail pubblicata da SpineaNews sulla newsletter, da parte del signor Mattia
Gentile redazione Spinea News,
vorrei rispondere alla lettera del signor Marco sulla viabilita' del quartiere Dante-Matteotti.
Intanto sgombro il campo da equivoci: non mi sento parte in causa in quanto abito in via Matteotti, ma nella parte rimasta a doppio senso: si puo' dire quindi che subisco solo i "disagi" della nuova viabilita', dovuta agli aumenti di percorrenza per arrivare in centro.
Proprio da qui vorrei partire: certo, ora andare in centro partendo, diciamo, da Fornase, richiede piu' strada. Ma questo se consideriamo solo la macchina: sembra che stiamo trascurando nella nostra discussione, il fatto che ora tutti i cittadini ex-di-serie-B di Fornase e limitrofi abbiano la CONCRETA possibilita' di andare in centro a piedi o in bici, cosa che prima richiedeva un certo coraggio. Vedo ragazzi e ragazzini usare ogni giorno la pista ciclabile per andare a scuola, quando ero bimbo io, i miei genitori non me l'avrebbero concesso perche' era pericolosissimo.
Quanto alle percorrenze aumentate che aumenterebbero l'inquinamento, mi sembra un argomento debole: si dimentica che il senso unico ha costretto quasi di "eliminare" il semaforo di via Roma, che ora e' quasi sempre verde; lei dice che il traffico su via Roma e' peggiorato e io a questa affermazione non posso che fare a meno di chiedermi in quale citta' lei viva, dal momento che ricordo bene che una volta nelle ore di punta il traffico in direzione Mirano arrivava fino a Chirignago: e si sa bene che il traffico di scorrimento, quale e' quello che interessa ora le vie D'Annunzio e Bennati, inquina molto meno che le macchine in coda. Dal primo insediamento della giunta Tessari ad oggi mi sembra che la situazione di via Roma sia ENORMEMENTE migliorata (si ricorda il semaforo dei Bersaglieri?!?!?!) e non vedo come si possa fare di meglio se non con un'alternativa che bypassi il centro.
Per concludere, lei ritiene che siano stati soldi spesi male. Io non mi trovo d'accordo, penso che invece sia stata presa una decisione coraggiosa: non significa che, solo perche' le cose erano cosi' "da sempre", quella fosse la migliore viabilita' possibile. Alla fine della storia, via Matteotti finalmente si trova con un arredo urbano dignitoso e qualche parcheggio in piu' per i negozi; tutti i cittadini, dell'intero quartiere e quelli di Fornase, hanno marciapiede e una pista ciclabile per andare in centro; via Bennati (che nel tratto di cui stiamo parlando e' IDENTICA a via matteotti) e' stata ugualmente risistemata (a proposito, NON E' VERO che siano stati rifatti tutti i marciapiedi, si faccia un giro e vedra' certamente che in lunghi tratti sono solo stati risistemati quelli vecchi), via Alfieri e' diventata praticamente zona a traffico limitato, A PARTE l'ultimo tratto che va fino a via Roma, che e' a mio avviso l'unica mancanza che si puo' imputare al progetto, in quanto cosi' com'e' sicuramente non va bene.
Infine, non ha senso parlare dei progetti futuri: quelli sono in mano all'attuale giunta che prendera' le decisioni piu' opportune, che potrebbero anche essere diverse da quanto aveva previsto la giunta precedente. A questo punto, direi per fortuna che non ci sono i soldi per tornare indietro!!! Questi si', sarebbero davvero soldi buttati, nessuno ci tocchi la pista ciclabile che abbiamo aspettato per decenni.
Grazie per l'ospitalita',
Mattia
Riporto di seguito la risposta alla lettera-mail del signor Mattia pubblicata con un certo ritardo nella Newsletter di Spineanews.com.
Andiamo per punti, e perdonatemi se la risposta si allunga sempre più
1) la viabilità del miranese è complessa e trae in causa più città, motivo per cui si discute di ragionare in termini di metropoli e non di semplice comune indipendente.
L'urbanistica dà strumenti per ragionare e risolvere i problemi in congiuntura fra più comuni, dato che esiste il PAT, ma anche il PATI.
Lei Mattia si sente escluso e porta indubbiamente il beneficio apportato dalla creazione di una pista ciclabile che congiunge uno dei tanti satelliti residenziali di Spinea al centro.
Rimane tuttavia legato all'idea comune che necessariamente pista ciclabile e strada debbano essere indissolubilmente legati, specialmente nella via maggiormente percorsa da mezzi in mobilitazione concorde ed anche trasversale, e senza considerare che esistevano almeno tre alternative a tale soluzione: via Bennati che però non arriva in centro, via Capitanio e via Cici (forse anche via Alfieri poteva essere un'alternativa).
2) quand'era piccolo Lei, signor Mattia, posso immaginare che Spinea fosse nella sua forma precedente all'espansione edilizia, ovvero un nucleo storico omogeneo cressciuto a ridosso di via Roma, seguito da alcuni nuclei residenziali satellite che avrebbero dovuto funzionare indipendentemente l'uno dall'altro, ognuno con i suoi servizi. D'altra parte erano i tempi in cui esistevano ancora campi a separare le città.
Oggi si tende a parlare di città metropolitana, a descrivere il "diffuso" esistente da Mestre al miranese come una "città non città" che presenta diverse difficoltà a cui bisogna rispondere nel modo appropriato.
3) Semaforo di via Roma-Matteotti-Cattaneo: sinceramente non capisco. Io ho citato un'alternativa che prevede una rotonda fra le vie e Lei invece porta ad esempio il vantaggio apportato dalla rotonda di via Bersaglieri alla circolazione di via Roma. Forse abbiamo la medesima idea per i due incroci così simili e così diversi. Una delle tante diversità che vorrei ricordare e che effettivamente creò problemi per l'incrocio dei Bersaglieri, era la ristrettezza di spazio disponibile. La prima soluzione adottata per la rotonda dei Bersaglieri presentava per la carenza di spazio difficoltà che l'incrocio di via Matteotti-Roma-Cattaneo non ha tutt'oggi. Tutto ciò dovrebbe risultare curioso anche agli occhi di chi non è esperto.
4) Dovrei ritenere che sono soldi spesi male: mi sembrava di aver dato un parere più ampio citando problemi accentuati, creati e problemi semplicemente traslati. Ho indicato parti create, ma che potevano benissimo essere create da qualche altra parte, parti funzionali rifatte e parti minimamente prese in considerazione.
E' un parere molto ampio, non credo si possa riassumere come Lei dice.
5) Dei negozi di via Matteotti hanno sostenuto i comitati civici, questo perchè hanno lamentato un calo delle vendite. Un esempio concreto: quando piazza Ferretto è stata convertita in pedonabile, dei negozi della stessa hanno chiuso per le ingenti perdite. I locali sono stati acquistati da gelaterie, pub e bar più adatte alla sitemazione imposta dal Comune.
6) il comitato Cittadini per una Spinea Vivibile hanno sostenuto spesso l'idea che la sola cosa che impedisce a via Matteotti di essere a doppio senso di circolazione nel tratto in questione riguarda i soli parcheggi a spina di pesce. Se questi fossero rettilinei vi sarebbe qualche parcheggio in meno, ma si otterrebbe lo spazio per circolare a doppio senso di marcia.
7) i parcheggi liberi che devono essere garantiti dipendono dal numero di cittadini residenti con determinati rapporti di proporzionalità. L'eliminazione dei parcheggi di piazza Marconi-Fermi per il progetto del Masterplan necessità, per mantenere i suddetti rapporti di proporzionalità, di creare nuovi posti di sosta. Ricordo che l'idea di progettare un parcheggio sotto piazza Fermi non era inclusa nel primo progetto del Masterplan.
Parallelamente è stato creato il parcheggio della stazione dei treni.
8) il vecchio assessore all'urbanistica nel prosismo futuro prevedeva come soluzioni non ancora progettate la messa a senso unico di via Capitanio e delle vie Pochielli-Bellini, quest'ultime con sensi contrapposti. Inoltre si pensava di sviluppare di parcheggi laterali su queste vie.
9) via Bennati non è identica a via Matteotti, dato che entrambe raggiungono Fornase. Forse Lei dimentica il tratto di via Bennati da via D'Annunzio a Fornase.
La rotonda fra via D'Annunzio e via Bennati è curiosa, dato che ha un terzo di circonferenza che asserve un senso unico. Magari serve per chi proviene da via Bennati a doppio senso per fare inversione ad U. Generalmente Spinea ha rotonde molto curiose: rotonda ad 1 via (vicino al centro PAM), rotonda sopra dosso, rotonde inclinate, rotonde non circolari. Non si può negare una notevole inventiva progettuale.
10) via Alfieri: il tratto da piazzetta Dante a via Roma presenta problematiche notevoli, comparabili all'ultimo tratto di via Capitanio nello sbocco dei Bersaglieri. Via Alfieri non è una zona a traffico limitato a meno che Lei non si riferisca alla velocità limitate. E' un ingresso a traffico limitato per quanto riguarda l'imbocco sud di via D'Annunzio, non rispettato da molti veicoli.
Soprattutto l'ingresso regolamentato è stato continuamente esteso da una serie di circolari di autorizzazione poco note alla popolazione che comunque ha sempre fatto quel che voleva.
Via Alferi si potrebbe definire zona a traffico limitato se il vincolo esistesse su tutti gli ingressi a via Alfieri con le altre vie del quartiere o più in generale al quartiere Dante.
Vi è poi l'assurdo di chi costruisce marciapiedi e piste ciclabili in via Matteotti e via Bennati per poi costringere la gente ad attendere l'autobus dove questi non ci sono, ovvero via Alfieri.
Via Alfieri oggi è a doppio senso solo perchè vi transita il GiroSpinea che per un motivo inspiegabile secondo la passata direzione urbanistica deve incrociarsi assolutamente nei due versi di percorrenza e non può essere disposto il passaggio su via Bennati e via Matteotti con tanto di pista ciclopedonale di collegamento già esistente per congiungere le fermate.
Ad essere malevolo verrebbe da pensare che via Alfieri è a doppio senso per i progetti di viabilità finale con Masterplan realizzato, più che per il servizio GiroSpinea.
Gli abitanti di via Alfieri avevano richiesto la chiusura dell'ingresso sud da via D'Annunzio, invece che il divieto di transito con il cartello ballerino (spesso viene girato da vandali).
Non è stato concesso dall'assessore all'urbanistica, poichè da lì entra la tratta di un senso di marcia del GiroSpinea.
In via Alfieri è stato posto il box per autovelox, sebbene credo non sia mai stato inserito un autovelox al suo interno per far multe. In compenso periodicamente gli abitanti del quartiere devono ripulire autonomamente il box da vernici e cemento-malta spalmate sulle fessure dello stesso.
Secondo me uno smacco agli abitanti, un po' come il cartello di divieto di transito perennemente vandalizzato ed a chi crede che via Alfieri sia zona a traffico limitato.
Per la redazione di SpineaNews: personalmente gradirei leggere notizie ed articoli di giornale sulla sostenibilità del progetto della piazza Santa Bertilla, per una gran parte finanziato con la realizzazione e la vendita di appartamenti nel progetto stesso, oggi che il mercato immobiliare è fermo, ed i prezzi stanno calando.
Lo dico un po' perchè bado al mio orto ed a quello degli altri 20.000 abitanti di Spinea, poichè se le previsioni di spesa sono falsate dalla crisi immobiliare recente, dovrà essere il Comune a sborsare i soldi contanti, o più soldi contanti di quanto preventivato dalla vecchia giunta.
Ciò rende ancora più triste l'esultanza di taluni per la mancanza di soldi con la presunzione che ciò influirà soltanto su via Matteotti.
Saluti
Marco
Ultimo intervento del signor Dall'Igna
Via Matteotti: dimezzare il flusso di veicoli in transito è stata un'imperdonabile leggerezza?
Gentile Redazione,
sono costretto, mio malgrado, ad intervenire nuovamente sul tema viabilità ed in particolare di via Matteotti dopo l'ultimo intervento del sig. Marco. Credo sia, la sua, una provocazione bella e buona quando argomenta, dati alla mano, tutta una serie di errori commessi dalla precedente Amministrazione. Si sa che tirando l'acqua al proprio mulino si sovvertono anche le teorie che ne giustificano gli atti conseguenti. Lui, il sig. Marco di sicuro l'acqua la sa dove portare. Io sono sempre quell'abitante, fronte strada, di via Matteotti e vorrei molto umilmente chiedergli: sarà che quasi dimezzare il flusso di veicoli in transito sia stata un'imperdonabile leggerezza? Se sì mi dovrei rattristare e chiedere a gran voce di ritornare al doppio senso?
Mi scuso con lui e con i lettori ma mi rendo conto sempre più quanto è facile dire stupidaggini pensando invece di dire cose degne di attenzione. Ci si può sbagliare nella vita! Tanti auguri sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea
Nuovo parere:
Una opinione senza fermarci alla critica o alla lamentela a tutti i costi
Ho avuto occasione di leggere in questo spazio e nei giornali locali, per esempio nella lettera al Gazzettino di domenica 11 Ottobre, alcuni articoli sulla viabilità in Via Matteotti, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio invernale, sul carretto sopra la rotonda e sui conti che non tornano.
Premetto che sono una semplice cittadina e non è mia intenzione entrare in polemica con altri cittadini o con la rappresentanza politica attualmente in carica o all’opposizione, ma voglio riportare il punto di vista di una “persona comune”.
Chi vive Via Matteotti non può non essersi reso conto che la vita è notevolmente cambiata: IN MEGLIO.
Ci sono bambini che da Fornase raggiungono la scuola in bicicletta, persone che passeggiano o che fanno jogging lungo la pista ciclabile/pedonale, cittadini che vanno a far visita ai loro cari in cimitero, famiglie che pedalano in bicicletta.
Mi chiedo: avreste lasciato i vostri figli percorrere quella strada prima? Vi sareste avventurati in cimitero con le macchine che sfrecciavano a 100km all’ora? Sareste andati a correre con la possibilità di essere falciati?
Per quanto riguarda la pista di pattinaggio, bisognerebbe ricordare che il Comune non dovrebbe essere una società per azioni. Non dovrebbe, cioè, guardare alle singole iniziative che si attuano come a un qualcosa da cui trarre sempre e comunque dei benefici in termini economici. Gli unici benefici ai quali il Comune dovrebbe tendere sono quelli che riguardano la collettività … vero o no!?
Si parla tanto di giovani che non hanno iniziative. Ebbene, un’ iniziativa come quella della pista di pattinaggio mi sembra abbia attratto famiglie e giovani da Spinea e non solo da Spinea. Ha fatto divertire e ha dato una risposta alle esigenze di “alternative su cosa fare”.
Vorrei contare quali sono le manifestazioni che si tengono a Spinea. Mettiamole a confronto con quelle di paesi vicini, ne usciremo sconfitti sotto tutti i punti di vista.
Se si vuole una città migliore, più vivibile, con più afflusso di persone, con “qualcosa da fare”, non si può non investire e non si può non investire sui giovani.
Passiamo al carretto sopra la rotonda di accesso al Paese. Mi è sembrata una bella idea, un elogio alle rotonde di Spinea. Bambini che accolgono da un lato chi entra in città, giraffe che ci guardano dall’alto, un carretto che ci ricorda le nostre origini.
C’è sempre chi si lamenta di tutto, bisognerebbe qualche volta guardare all’interesse comune più che all’interesse del singolo.
Non mi sembra possibile che un’ amministrazione debba criticare sempre e comunque quella che l’ha preceduta. Inevitabilmente questo succede sempre e comunque che si parli di destra, sinistra o centro.
Da ultimo. E’ possibile che i conti quando cambia l’amministrazione non tornino MAI..! Ma chi lavora per noi non dovrebbe dare un resoconto puntuale della propria attività? Oggi c’è disponibilità, domani siamo in rosso con i conti…E’ possibile che le iniziative intraprese con una amministrazione debbano sempre essere messe sul tavolo da quella successiva, rivalutate, riviste, revisionate?
Vorrei invitare tutti i cittadini a ricordare bene cosa è stato fatto per il paese negli scorsi anni, cosa verrà fatto dalla attuale giunta e così via; mettiamo tutto sulla bilancia e vediamo di volta in volta dove pende.
Quanto scritto sopra, senza fermarci alla critica e alla lamentela a tutti i costi, ma a fini propositivi, nell’interesse della cittadinanza.
Silvia S.
Spinea
Forse ultimo commento sulla questione, non pubblicato sulla newsletter di Spineanews.com (troppo lungo?!) ma solo sul link del sito nella sezione lettere. Un simpatico seguito alla precedente lettera non pubblicata per varie edizioni pdf della newsletter.
Questione viabilità e… non solo
Ringrazio la redazione di SpineaNews e chi interviene nella discussione attraverso le lettere.
Ammetto che inzia ad essere un po’ deprimente intervenire nella questione viabilità, per il semplice fatto che i sostenitori di “via Matteotti a senso unico” son sempre pronti ad accusare chi ha un parere diverso di faziosità politica o di badare solo al proprio orto, e poi secondo me si dimostrano loro stessi faziosi e legati unicamente alla loro prospettiva.
Basta poco in effetti.
Per esempio basta lodare la possibilità dei ciclisti di andare da Fornase al centro di spinea, e dimenticare gli incidenti fra auto uscenti dalle vie laterali di via Matteotti e ciclisti nella pista ciclopedonale, questo perchè l’intervento stesso ha portato ad un’intensificazione nel traffico proprio in vie strette e senza visuale nello sbocco sulla nuova pista ciclabile di via Matteotti.
Basta dimenticare che auto che sfrecciano a 100Km/h oggi non passano più in via Matteotti….sono magicamente sparite, trasferite su un altro pianeta.
Sbagliano i comitati del quartiere Dante e di via Capitanio a dire che oggi sfrecciano da loro, dove la banchina è di esosi 15 centimetri sui cancelli residenziali, senza pista ciclopedonale, senza marciapiede, senza dossi (il dosso di via Alfieri è ben diverso da altri realizzati recentemente…limita ben poco la velocità di percorrenza a 30km/h).
Sbaglia anche chi dice che via Matteotti, prima dell’intervento della giunta Tessari presentava meno criticità delle altre vie, poi coinvolte dagli effetti delle modifiche urbanistiche.
Non è vero che i problemi sono stati spostati in altro loro, aumentando le problematiche del territorio.
Non è vero che vengono giornalmente vandalizzate le colonnine dei box autovelox di via Rossignago, via Alfieri e Fornase, poste dalla giunta Tessari come risposta alle pressioni dei comitati di quartiere.
Non è vero che qualche giorno fa il Comune ha deciso un intervento di ripristino della viabilità di via Cattaneo e del semaforo.
Non è vero che nell’articolo del La Nuova Venezia non si capisce la motivazione di tale intervento del Comune (forse problemi per un qualsiasi corteo funebre ad uscire dall’aia della chiesa ed immettersi in via Matteotti in direzione del cimitero?!) e che l’articolo del Gazzettino sembra ignorare ciò di cui sta parlando, affermando cose non vere (”La rivoluzione viaria applicata da Mario Simionato e Claudio Tessari spazzata via con un colpo di spugna.” in realtà vengono modificati solo alcuni aspetti dei tanti interventi apportati precedentemente, quindi od il gironalista non sa e sbaglia a scrivere, oppure è fazioso).
Non è vero che la rotonda dei Bersaglieri sarebbe stata un buon esempio di intervento anche per l’incrocio Roma-Cattaneo-Matteotti, per molti motivi già spiegati.
eccetera…
Non so se ridere o piangere a ciò che leggo.
Aggiungo solo un’altra piccola informazione che mi risulta: i sostenitori dei comitati della viabilità, contrari agli interventi apportati da Simionato e Tessari, hanno più volte sollecitato la Giunta precedente anche sui problemi di velocità. Gli abitanti di via Alfieri in un anno e mezzo hanno visto una postazione autovelox ben 3 volte, sempre su richiesta della popolazione grazie al servizio di segnalazione online premiato a livello statale, due volte il controllo delle auto entranti nell’ingresso da via D’Annunzio e ben tre volanti della polizia municipale nel corso delle manifestazioni che fecero nel quartiere.
L’assessore all’urbanistica per verificare il rispetto del divieto di transito, dava mandato alla polizia municipale di verificare gli ingressi dal lato sud di via Alfieri, la quale, solo con la presenza sul marciapiede di via D’Annunzio al fine di svolgere il compito assegnato dicincentivavano l’ingresso degli autoveicoli! Il confronto delle cifre di transito con quanto rilevato dai comitati diventava quindi un’autentica presa in giro…una delle tante prese in giro, visto che se ne potrebbero citare altre.
Non mi pare che il box autovelox sia mai entrato in funzione in via Alfieri. Tuttavia le prese di posizione a riguardo sono state già indicate (malta, vernice, oscuramento delle aperture).
Per quanto riguarda gli abitanti di via Capitanio, si può ricordare la sagoma della vigilessa, l’unico “rappresentante” di cartone della polizia ad aver pattugliato ogni giorno la via.
Finì anche in una trasmissione di Rai2, sebbene più per le forme ed il soggetto ispiratore che per il significato intrinseco.
Infine l’intervento prospettato ai comitati dalla passata amministrazione prevedeva la realizzazione di un sistema autovelox fisso posizionato non a terra.
La questione del finanziamento all’opera di piazza Santa Bertilla si pone dato che il finanziamento segue la filosofia del costruire con sistemi creativi.
Nel caso in questione parte del finanziamento doveva derivare da una contropartita monetaria ottenuta dalla vendita di immobili.
Quindi è pressocchè ovvio chiedere a SpineaNews, al Comune od ai giornalisti, una verifica dello studio di fattibilità precedentemente compiuto a seguito delle modifiche venutesi a creare con crisi economica, calo del prezzo degli immobili e calo delle vendite.
Se per esempio i margini di fattibilità e di finanziamento dell’opera previsti nello studio di fattibilità compiuto anni or sono vengono meno a seguito di vari fattori (calo vendita appartamenti, abbassamento prezzi, …) ne consegue che i maggiori costi ricadono sui bilanci comunali odierni e non passati, ed i diretti finanziatori dei bilanci sono i cittadini.
Oltre a questo esempio, altri rientrano i una tale logica di spesa ed ammortamento in bilanci di future amministrazioni.
Il motivo per cui in Italia si costruisce tutto sempre all’ultimo momento o nel penultimo anno o nell’ultimo anno di mandato a mio parere si accorda con tale logica politica, sebbene possano intervenire anche altre questioni a tal riguardo, tali da rendere il discorso molto complesso da trattare.
Aggiungo dell’altro: sarebbe interessante anche verificare il ritorno economico del parco fotovoltaico, in parte perchè è stata un’idea lodevole l’installazione dell’impianto da 27000 KWh annuali, in parte perchè in genere ai cittadini sfuggono gli incentivi inerenti alle fonti rinnovabili ed il guadagno annuale che se ne può ricavare per 20 anni.
Ricordo a titolo di esempio che per 20 anni un impianto fotovoltaico integrato usufruisce della tariffa incentivante del conto energia (0.48 euro/KWh prodotto per impianto “costruito” nel 2009) con denaro contante depositato dal GSE in conto corrente, a cui si aggungono i proventi di vendita dell’energia nella GME, mercato elettrico dell’energia con il sistema di scambio sul posto o ritiro dedicato (il primo prevede la compensasione della spesa della bolletta elettrica casalinga, il secondo sola vendita di energia al valore del prezzo zonale), a cui si aggiungono eventuali altri incentivi e bonus (simulare8.3 per previsioni di rientro della spesa).
Purtroppo la normativa a riguardo è abbastanza o volutamente ostica (basterebbe documentarsi in forum o sulel FAQ del sito del GSE), così come la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto.
Per quanto riguarda il sottopassaggio della discordia di Crea, non ho mai avuto modo di vederlo da vicino.
Il progetto dello stesso ha una firma, responsabile della progettazione non conforme alle norme tecniche.
Sono imputabili anche il direttore responsabile dell’ufficio tecnico urbanistico che in linea teorica dovrebbe verificare quanto progettato ed il costruttore o direttore del cantiere quali verificatori del progetto.
Ricordando vecchi articoli di giornale se non erro per il sottopasso di via Macello e per quello di via dell’Unità, sembra che la questione di Crea non sia un caso isolato.
Saluti
Marco
In conclusione (se non si tratta di conclusione, editerò in futuro il post) cosa si può desumere a mio parere da tutto ciò?
In particolar modo due aspetti:
1) l'ipocrisia che emerge nella considerazione dei fatti. In effetti il signor Mattia a mio parere è illuminante. Loda l'intervento della rotonda dei Bersaglieri, in cui era estremamente difficile procedere alla creazione di una rotonda e non si accorge che nell'incrocio di via Matteotti, via Cattaneo e via Roma era proprio tale tipologia di intervento che avrebbe creato minori problematiche urbanistiche.
2) Con tutto rispetto, ma i sostenitori della messa a senso unico di via Matteotti sono sempre pronti ad accusare chi ha pareri diversi dal loro di essere di parte politica con tanto di tessera e di badare solo al proprio orto. Si scopre poi che sono del tutto all'oscuro di cosa comportava il Masterplan per la loro via (ovvero badano al loro orto ma non sanno cosa avrebbe comportato la realizzazione del Masterplan), ignorano quali siano i veri problemi creati da via Roma a Spinea, i quali andavano risolti 10 anni fa, ignorano le problematiche create in altre aree della città nell'intorno della loro via in un bilancio complessivo da compiere per valutare o disquisire della bontà dell'intervento urbanistico (l'intervento ha portato più benefici od un aumento delle criticità).
Certo, anche questa è ipocrisia, ma al tempo stesso è qualcosa di più.
D'altra parte in Italia esiste prima la libertà di opinione, che l'obbligo a basarsi sui fatti.
Post Scrittum:
Alla redazione di SpineaNews è stata inviata una lettera anche riguardo alle questioni di RadioSpineaWeb, e possibilità di creare una Web-TV comunale in modo del tutto gratuito, con i servizi di streaming via internet (Live Streaming e UStreaming) senza doversi rivolgere a ditte esterne dalle parcelle esose, così come si può leggere nel dibattito rappresentanti politici degli ultimi giorni.
In passato su due post (post1 e post2) erano state indicate le medesime soluzioni.
Verrà pubblicata o considerata? speriamo di si, anche perchè con una live-web-tv si potrebbe vincere ancora il concorso per l'innovazione dell'Amministrazione comunale.
giovedì 2 ottobre 2008
Nuovi dossi per via Capitanio, via Alfieri e via Matteotti
Dossi anti alta velocità nelle vie Matteotti, Capitanio e Alfieri
SPINEA 1.10.2008 - Dossi anti alta velocità sono stati realizzati nelle vie Matteotti, Capitanio (nelle foto) e in via Alfieri. Proseguono così i lavori di messa in sicurezza in queste due strade considerate tra le più a rischio della città e in via Alfieri che ha visto aumentare il traffico con la nuova viabilità del quartiere. Via Matteotti nella seconda parte verso Fornase ha ora anche la pista ciclabile. In via Capitanio nonostante il limite di 30 all'ora gli automobilisti continuano a correre a velocità elevata, quindi i dossi dovrebbero limitare i rischi. La via è stata protagonista delle cronache, come si ricorderà, grazie alla "vigilessa sexy" disegnata in un pannello di legno da Giovanni Simionato un cittadino esasperato dall'alta velocità delle auto. Ora la vigilessa "vigila" ma è un po' nascosta dentro il giardino di Simionato.
Rimangono tutte le altre problematiche create alla circolazione dei veicoli già segnalati nell'home del blog.
Non deve trarre in inganno il passaggio pedonale sopra il dosso in via Capitanio. Attualmente passano pochi pedoni e vi è la totale mancanza di marciapiedi o piste ciclabili (insomma sembrerebbe un inutile passaggio pedonale da campo a campo).
In realtà forse in futuro via Capitanio verrà resa senso unico con la costruzione di un marciapiede o pista ciclabile.
Dei tre dossi costruiti, quello di via Matteotti vicino al cimitero e quello di via Capitanio sono abbastanza pronunciati, tanto da opporre un'effettiva vibrazione alle auto per il transito a più di 50Km/h.
Il dosso di via Alfieri, non visibile nelle foto è invece molto graduale (a causa delle vibrazioni sonore che produce ed a causa della vicinanza delle abitazioni residenziali), tanto che dopo le prime titubanze da parte degli automobilisti oggi viene percorso senza riduzioni di velocità come nulla fosse. Sorge quindi qualche dubbio da parte dei residenti di via Alfieri sulla sua definizione di dissuasore di velocità!
Per quanto riguarda via Alfieri è anche stata ridipinta la linea indicante la banchina su un lato della strada da via D'Annunzio a piazza Dante, spostandola a circa 50 centimetri dall bordo delle abitazioni.
A causa di questo non esiste più la larghezza minima per definire due corsie per strada residenziale, quindi è stata rimossa del tutto la linea di centro della strada per separare i flussi veicolari.
Si ricorda che già nel post Un nuovo bus per il "GiroSpinea" si faceva notare come camion, camioncini e pulmini fossero per dimensioni già al limite della larghezza della corsia. Ora che è stata ristretta di circa 50 centimetri si inseriscono ancora peggio nel flusso veicolare (a meno di non andare sopra la banchina qualora vi sia l'incrocio con veicoli nell'opposto senso di marcia).
L'allargamento della banchina migliora leggermente la problematiche di ci esce dalle vie laterali senza alcuna visibilità viste le intersezioni ad angolo retto e le problematiche di quei pedoni che appena usciti dalla propria abitazione venivano a trovarsi sulla corsia di corsa delle auto.
Lascia sempre perplessi l'idea di realizzare delle strisce pedonali in prossimità di un dosso, il quale, facendo vibrare sempre più le sospensioni delle ruote all'aumentare della velocità aumenta sensibilmente lo spazio di frenata dei veicoli (aumento del rischio per i pedoni).
LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 08 OTTOBRE 2008 Pagina 23 - Provincia Spinea. Altri due sono nelle vie Matteotti e Alfieri Dossi contro la velocità nella strada di Manuela
SPINEA. Il Comune dà una mano a Manuela (in foto).
...
L’obiettivo è aumentare la sicurezza in rettilinei dove si corre ancora troppo, considerati tra i più a rischio della città. I dossi, camuffati da attraversamenti pedonali rialzati, non sono molto diversi da quelli installati in altre zone di Spinea, ad esempio in via Roma e in via Rossignago: per evitare sobbalzi e anche qualche danno all’automobile, vanno affrontati a non più di 30 chilometri orari. Limite che peraltro in via Capitanio era già presente, ma quasi mai rispettato. ...
mercoledì 2 aprile 2008
PUT2004: statistica incidenti
La leggenda dei simboli è la seguente
Per meglio comprendere delle zone di cui si parla e degli incidenti a cui ci si riferisce nel discorso vengono affiancate alla tavola una serie di lettere maiuscole in colore rosso dalla A alla H.
Una breve descrizione degli incidenti, discussi più avanti
- lettera A: posizionato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti. L'incrocio poco prima del semaforo fra via Matteotti e via Grossi ha poca visibilità a causa dei recinti delle vicine abitazioni. Fra il 2001 ed il 2005 è stata concessa la costruzione di un edificio nel terreno d'angolo fra via Matteotti e via D'Annunzio riducendo ulteriormente la visibilità (non essendo stato imposto alcun vincolo è stata realizzata una siepe che annulla completamente la visione, costringendo i veicoli in uscita da via D'Annunzio ad invadere per almeno 1 metro la corsia di via Matteotti per ottenere visuale). La messa a senso unico di via Matteotti con via D'Annunzio a doppio senso non ha risolto il problema visto che spesso chi proveniva dal nuovo senso unico di via Matteotti, abituato a percorrerla con diritto di precedenza non dava la precedenza a chi arrivava da via D'Annunzio. E' plausibile che esista un'errore nella mappa, poichè l'incidente più degno di nota nella zona si è verificato all'incrocio fra via Grossi e via Matteotti (spiegato in seguito).
- lettera B: gli incidenti con questa lettera avvenuti fra il 2001 ed il 2002 si sono verificati con auto uscenti dalle vie secondarie lateriali rispetto le auto che percorrevano via Matteotti. Più degni di nota sono tuttavia gli scontri fra ciclisti che percorrevano via Matteotti e le auto che uscivano dalle vie laterali (anche in questo caso la mancanza di visibilità porta le auto a dover uscire per almeno 1 metri per poter acquistare visuale nella via in cui ci si vuole immettere, andando ad occupare lo spazio in cui sopraggiungono ciclisti, anch'essi senza visuale rispetto le vie laterali sulla banchina o sull'attuale pista ciclabile).
- lettera C: questi incidenti sonoa avvenuti fra via Tommaseo e la piazzetta Dante, e fra via Tommaseo e via Bennati. I problemi della piazzetta Dante non sono stati risolti con il suo abbellimento, tanto da ricadere tutt'oggi nelle problematiche descritte per via Alfieri. E' bene notare che già a suo tempo avvenivano incidenti in quelle zone. Oggi abbiamo ancora situazioni molto pericolose come descritto nel post delle problematiche di via Alfieri, nonchè incidenti verificatisi lungo via Alfieri (auto travolge ciclista), fra via Tommaseo e via Bennati e nella piazzetta Dante. Una situazione di estremo pericolo si rileva inoltre agli incroci fra le vie secondarie e via Alfieri vista la totale mancanza di visibilità.
- lettera D: vari incidenti nell'incrocio contrassegnato con questa lettera erano dovuti alla presenza nella via chiusa (lato Chirignago) del circolo ricreativo per anziani. Per giungere al circolo per bere la classica ombretta di vino e giocare a bocce o carte, molti anziani percorrevano quell'incrocio in scooter od in bicicletta entrando od uscendo quand'era ora di rincasare. Mancano indicazioni riguardo a tali incidenti. Oggi il centro per anziani dovrebbe essere stato chiuso, tuttavia è bene ricordare che un circolo per anziani è tutt'ora presente in via Cici (ha importanza riguardo a possibili collegamenti della via con via Matteotti e via Capitanio).
- lettera E: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri e via Roma e nell'incrocio fra via dell'Unità e via Roma. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi ed il vicino incrocio, seppur con ottima visuale ha sempre rappresentato una situazione pericolosa (soprattutto nel caso di auto uscenti da via dell'Unità che svoltavano in via Roma direzione centro di Spinea). La costruzione di un separatore stradale per permettere il passaggio pedonale in vicinanza dell'incrocio fu inizialmente un fattore di rischio visto che le auto di via Roma provenienti dal cavalcavia i primi giorni vi si scontrarono più volte.
- lettera F: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi e per chi usciva da via Alfieri era piuttosto difficile immettersi in via Roma direzione centro, cosa che ha portato alla formazione di alcuni incidenti. La presenza del vicino semaforo di via Matteotti, permetteva quando non era più verde per il traffico di via Roma di uscire da via Alfieri ed immettersi nell'intasata via Roma (ovviamente la rimozione del semaforo con la creazione del senso unico di via Matteotti e via Cattaneo non ha giovato), cosa che spiega il motivo per cui non sia mai stata presa la decisione di mettere un obbligo di svolta a destra per chi usciva da via Matteotti come fatto per molte delle vie laterali fra la chiesa di San Vito e Modesto e via Capitanio .E' bene notare che la creazione del senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio ha intensificato l'uso di tale incrocio (Servizio GiroSpinea per via Alfieri, quartieri intrappolati, aree prigioniere). Proprio perchè si prevedeva che vi sarebbe stato un aumento di traffico, ben consci delle problematiche rappresentate da questo incrocio è stata posta la rotatoria all'imbocco di via Alfieri su via Roma. Sfortunatamente è stata adottata una soluzione discutibile ed i tamponamenti sono all'ordine del giorno (post dedicato alle rotatorie di Spinea); nella fase transitoria non era presente il dosso tuttavia vista l'esiguità della rotatoria delimitata solo da qualche spartitraffico e segnalazione provvisoria si creavano situazioni di pericolo dovute alla difficoltà di distinguere le auto che svoltavano nella rotatoria rispetto quelle che semplicemente la transitavano. Inoltre essendo via Roma principale rispetto via Alfieri, sovente per non dover dar la precedenza molti auto acceleravano anzichè rispettare il vincolo di rallentare per dar la precedenza
- lettera G: gli incidenti contrassegnati con questa lettera indicano numerosi incidenti verificatisi lungo via Roma. L'alta densità di traffico e l'emissione di auto dalle vie laterali fu un grosso fattore di pericolo che rese necessario iniziare a pensar di togliere il traffico dal centro cittadino. Per questo motivo è divenuto importante realizzare nel più breve tempo possibile dal 2001-2002 la tangenziale nord (completata forse nel 2010) rispetto ad altri lavori cittadini (via Matteotti a senso unico, rotarotia in via Alfieri, inversione di via Paolo Sarpi, ecc...). Dubbi sorgono riguardo quanto possa avvenire con progetti di chiusura di via Roma (est-ovest, ovest-est). Per tutte le vie laterali che si immettono in via Roma in tale punti estremamente pericolosi (punti di conflitto, vedi immagine con leggenda), al fine di non creare ulteriore intasamento nella via e situazioni di pericolo sono stati disposti cartelli stradali che impongono l'obbligo di svolta a destra (in questo modo non si taglia un senso di marcia). Gran parte del traffico cittadino proprio per evitare la via intasata da 30000 veicoli passanti al giorno e per evitare le zone di rischio erano abituate a percorrere via Matteotti e via Buonarroti per la movimentazione interna o per entrare ed uscire dalla città (come qui spiegato la messa a senso unico di via Matteotti non ha fatto altro che complicare la circolazione, nonchè portare ad un maggior uso di via Roma da parte del traffico locale, senza che ancora vi siano i benefici della miracolosa tangenziale nord, Accesso diretto fra aree).
- lettera H: tali incidenti mostrano come via Capitanio fosse già una zona di rischio. Per tale strada non è stata adottata nessuna soluzione a breve, anzi si è preferito agire sulla vicina via Matteotti. Articolo di giornale commentato. (Sexy vigilessa)
- Incidente fra via Grossi e via Matteotti: l'incidente fra via Grossi e via Matteotti fece molto scalpore a causa della dinamica. E' bene far notare che via Matteotti non è percorribile dai camion, benchè tale vincolo non venga mai rispettato o fatto rispettare (per esempio mettendo delle barriere anti-camion come fatto per via Luneo). La dinamica dell'incidente vede un camion percorrere a velocità sostenuta via Matteotti direzione via Roma. Giunto in prossimità di via Grossi (a quel tempo via Grossi era doppio senso e l'incrocio era semaforizzato) il semaforo si presentava come rosso per chi era in via Matteotti e verde per le vie laterali. Il camion, non accorgendosi del segnale di stop del semaforo in prossimità dell'incrocio di via Grossi, si trovò un'auto che usciva da via Grossi (senza visuale, ingara di chi era presente in via Matteotti) e, per evitarla, sterzò finendo in una vicina casa abbattendone parte dei muri (la donna che vi viveva risultò illesa poichè uscì poco prima dell'incidente). La soluzione adottata a breve periodo fu quella di mettere via Grossi a senso unico uscente. Il PUT nella tavola B1_2_breve periodo.PDF prevede due soluzioni).
Vediamo che in una soluzione per via Grossi viene previsto il doppio senso di circolazione, e per l'altra il senso unico uscente. Oggi è presente via Matteotti a senso unico e via Grossi senza semaforo con senso unico uscente. Se consideriamo che all'incrocio con via Roma, via Matteotti e via Cattaneo si è adottata la soluzione di creare il senso unico uscente senza mettere una rotonda e per altri incroci di Spinea si è adottata la soluzione con rotatoria (Rotatorie in via Roma) appare del tutto strano che in un punto in cui non vi è visuale per chi esce da via Grossi non si sia pensato ad una soluzione più efficace (si ricorda infine l'errore di via Lorenzini come accenno).
- Punti di conflitto: sono stati inseriti nei punti di conflitto l'incrocio fra via Roma e via Capitanio (oggi è presente una rotonda), l'incrocio fra via Matteotti e via Roma(non è previsto l'inserimento di una rotonda), l'incrocio fra via dell'Unità e via Roma (attualmente è previsto che via dell'Unità nel tratto fino a via Bennati diventi a senso unico per ospitare un senso di marcia di via Roma, una rotatoria nell'incrocio con via Bennati e lo svincolo sulla nuova rotatoria realizzata sopra la vecchia sopraelevata di via Roma). L'idea di porre una rotatoria allo sbocco di via Alfieri in via Roma indica che anche quello ha assunto i connotati di punto di conflitto, benchè nel PUT non se ne prevedesse il bisogno (punto con lettera F). (Rotatorie in via Roma)
- Principali zone commerciali/direzionali: La presenza di zone commerciali lungo una via altamente intasata influenza la disposizione dei parcheggi capienti. I parcheggi divengono così punti di attrazione del traffico che ha così modo di raggiungere a piedi l'attività commerciale/direzionale. Questo impone dei vincoli sul numero di parcheggi, sulla distribuzione e sulla accessibilità dei parcheggi (sicurezza nel parcheggio di piazza Marconi, sensi unici e funzioni religiose nella chiesa San Vito e Modesto). Per non gravare su via Roma deve sussistere una viabilità alternativa, una serie di dorsali che permettano di accedere e defluire facilmente dai parcheggi asservendi le zone commerciali/direzionali senza impegnare via Roma, intasata dalle auto di transito.
Tuttavia è sempre bene tenere in considerazione che le statistiche potrebbero non raccogliere delle informazioni utili a descrivere la casistica di incidenti.
Il riferimenti a questo caso sono evidenti.
Elencando i punti e il numero di incidenti avvenuti per solo due anni (2001-2002) si ottiene una descrizione delle aree in cui per quei due anni vi sono state le maggiori conflittualità e si è verificato il maggior rischio di incidente.
Tuttavia non correlare alcuna informazione riguardo alla percentuale di veicoli passanti per tali strade e le condizioni di traffico al variare del tempo (durante la giornata, al variare dei giorni festivi/lavorativi, al variare dei mesi invernali/estivi) rischia di far sottovalutare i punti di maggiore rischio.
Per meglio comprendere si possono immaginare tutte le strade con le medesime condizioni di traffico (quantità e velocità di scorrimento).
In queste condizioni la strada con caratteristiche meno adatte al traffico presente presenterà il maggior numero di incidenti.
Con diverse condizioni di traffico si rischia di dover risolvere i problemi a cascata soprattutto nel caso in cui si modifichino le condizioni di scorrimento in un'intera area con singoli interventi.
Un altro aspetto trascurato dalla statistica è la tipologia dell'incidente.
Incidenti segnati nella via presuppongono interventi diversi a seconda che siano un tamponamento, uno scontro dovuto all'accessiva velocità, un incidente con auto che provengono dalle vie laterali, ecc...
Sotto quest'ottica la tavola indica altri aspetti
- in condizioni di traffico scarso via Bennati e via Tommaseo/piazza Dante nonchè via Capitanio hanno sviluppato degli incidenti. Sebbene il numero degli incidenti non sia paragonabile con quello di via Roma o di via Matteotti è bene tenere in considerazione che il loro numero limitato è dovuto alla scarsità del traffico rispetto via Matteotti. Come qui spiegato si può comprendere come osservare solo il numero degli incidenti porti a prendere provvedimenti che concentrano il traffico proprio laddove si sono verificati in condizioni di scarsità di traffico (in altre parole è logico pensare ad aumento di incidenti visto che si sposta l'attenzione in vie più insicure).
- gli incidenti in via Matteotti si sono verificati in corrispondenza degli incroci, poichè sono dovuti a scontri fra veicoli uscenti dalle strade laterali e auto o biciclette in corsa lungo via Matteotti. Quindi il problema non è la creazione di una pista ciclabile, benchè una pista ciclabile giovi sempre, poichè comunque auto dalle strade laterali sono costrette a tagliare la strada alla pista ciclabile per immettersi nella via dorsale (vedi qui per definizione di dorsali di scorrimento del traffico). Tuttavia è bene notare che la creazione di quartieri intrappolati nel sistema dei sensi unici porta il traffico a spostarsi proprio sulle vie laterali (via G.Bruno, via Sarpi e via Verga) usufruendo di via Alfieri per prendere il direzionamento voluto senza essere obbligati a compiere un vasto circolo rotatorio (via Matteotti, via D'Annunzio, Via Bennati, rotonda, Via Roma). Le condizioni di mancanza di visibilità restano tali in via Matteotti resa a senso unico, ma soprattutto erano e resteranno presenti in via Alfieri (condizioni di via Alfieri). Come prima detto, trascurando certi dettagli nella tavola si è solo spostato il problema.
- Via Matteotti è qui stata definita come dorsale poichè come più volte detto svolgeva il compito di mettere in comunicazione differenti quartieri attraverso l'incrocio con via Roma e via Cattaneo. La creazione di un sistema rotatorio ha spostato traffico in via Bennati, in via Alfieri ed in via Capitanio. Tali vie tuttavia non sono collegate direttamente con la zona Buonarroti. Ne deriva una spinta ad usufruire di una via intasata come via Roma nonchè zona in cui si verificano incidenti come indicato nella stessa tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF.
sabato 23 febbraio 2008
Articoli di giornale - Sexy vigilessa in vacanza
LA NUOVA
VENERDÌ, 22 FEBBRAIO 2008
Provincia Spinea. La protesta dei residenti in via Capitanio «Non è un’autostrada» Cartelli contro le auto
SPINEA. La sexy vigilessa di compensato non è servita. O meglio: è servita fino a che è rimasta in servizio. Ora che il suo inventore, Giovanni Simionato, l’ha messa a riposo, e in attesa degli interventi promossi dal Comune, le auto hanno ricominciato a sfrecciare lungo via Capitanio, e così i residenti della zona hanno cominciato a lamentarsi di nuovo. Il problema è quello delle auto che, per far prima, tagliano da Fornase alla centrale via Roma utilizzando proprio via Capitanio, una stradina di campagna lungo la quale, tra l’altro, presto sorgeranno nuove aree residenziali con decine di appartamenti, aumentando in modo esponenziale i problemi di traffico.
I residenti della via hanno tolto «Manuela», la vigilessa di compensato diventata un caso nazionale, ma hanno lasciato i molti cartelli appesi lungo il tracciato che ricordano agli automobilisti di passaggio che «questa non è un’autostrada», e che per questo si prega di andare piano. «Le auto continuano a correre - spiegano i residenti della zona - e non si preoccupano dei pedoni e dei ciclisti che transitano sulla strada e che si trovano in condizioni molto pericolose». Nei progetti dell’amministrazione comunale via Capitanio dovrà diventare a senso unico, anche se non è ancora stato deciso in quale direzione. (f.fur.)
Aggiornamento
LA NUOVA
GIOVEDÌ, 22 MAGGIO 2008
Provincia Problemi legali per «assumere» Manuela Spinea, ancora fermo l’ordine per costruire altre sagome di vigilesse
SPINEA. Ricordate Manuela, la sexy vigilessa? Ebbene, è ancora sola in quel di Spinea, nonostante il sindaco avesse promesso l’assunzione di almeno sette colleghe, certo meno disinibite, ma pur sempre vigilesse. Claudio Tessari lo aveva promesso...
Nel 2009 non sono ancora state realizzate ed utilizzate.
News dal sito del Comune
Google News su Spinea - Pellegrini
Incipit
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013