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martedì 5 maggio 2015

Commercialà deed striit via Matteotti

Anche i due storici negozi di via Matteotti, il negozio di abbigliamento e la gelateria Pinguino Blu abbandonano via Matteotti.
Il negozio di abbigliamento "Creazioni Valeria" riapre in via Roma, vicino via Alfieri e la fermata dell'autobus per Mestre, proprio per aver maggiore visibilità, su una strada con 30 mila spettatori che passano ogni giorno.
Il Pinguino Blu si trasferisce in via Roma, vicino la rotatoria con via Capitanio e via Rossignago in una nuova struttura più moderna e probabilmente più in vista e più grande della precedente.
Certo se in questo sito passassero 30 mila internauti al giorno farei i salti di gioia anch'io.
Più in generale in via Matteotti i negozi e gli uffici aprono e chiudono continuamente nell'arco di pochi anni sin dal 2008-2009, quando la tortuosità del percorso attorno al sistema rotatoria (senso unico di via Matteotti, via D'Annunzio, e via Bennati) creatosi durante l'amministrazione Tessari faceva perdere gli autisti nel quartiere Dante o rendeva meno appetibile avventurarsi in una serie di sensi unici.

Tuttavia più in generale la situazione del commercio in via Roma ricorda molto quanto verificatosi nel 2012, quando a causa della crisi molti negozi furono costretti a chiudere, od a trasferirsi.
Oggi, pur con proclami di PIL positivo in Italia (+0.7% stimato), con l'effetto del +1% dovuto al Quantitative Easing (però a seguito della svalutazione del 20% del valore dell'euro), l'effetto del ribasso del prezzo del barile di petrolio per la produzione USA col fracking (altro effetto positivo per le economie 1.5%) e il ricalcolo del PIL considerando prostituzione ed altri reati (effetto positivo +1%), in via Roma campeggiano molti cartelli di locali in affitto, negozi in vendita o negozio trasferito in altro loco, proprio come avvenne nel 2012.

La chiusura di via Roma per creare la Piazza Lunga un Chilometri, spostando 30 mila persone sulla tangenziale nord (via 11 settembre) o sud, gioverebbe al commercio?
A Mestre rispondono di no.

Più in generale il paese vive un dramma silenzioso che vede i negozi online con sede in paradisi fiscali (vedi scandalo LuxLeaks) che non pagano IMU, TASI, TARES, IVA, IRES o tasse simili, accaparrarsi sempre maggiori fette di commercio, sfruttando l'ovvio vantaggio offerto da politici inetti, facendo concorrenza sleale alle piccole realtà locali, che ravvivano un tessuto socio economico come quello di Spinea.
Perchè ravviva il tessuto socio economico:  perchè un negozio online funziona con un infinitesimo delle persone che riceverebbero uno stipendio se si attuasse una rete di distribuzione capillare nel territorio di uno stato con dei negozi, pur potendo mantenere prezzi elevati e competitivi a favore di azionisti di borsa con i dividendi.
Oltretutto se nemmeno i negozi già costruiti attirano investimenti, poichè trattati da clienti e governanti come organismi obsoleti del tessuto socio-economico, men che meno vale investire denaro ed assumersi rischio per costruire nuove aree commerciali, come si pensa di fare per la piscina di Spinea, con netto risultato che la crisi di un settore si spande da sponda a sponda toccando nuovi lidi (l'edilizia) come uno tsunami distruttivo che si allarga sempre più.
Negli USA siti come Amazon hanno pesantemente colpito il commercio diffuso, creando una disoccupazione maggiore in parte compensata, in parte partecipe forse delle rivolte di Ferguson e Baltimora.

Tuttavia studi di Oxford hanno appurato che la quarta rivoluzione industriale, basata su stampanti 3D, migliore efficientamento produttivo e distribuzione, internet delle cose, ecc... potrebbero provocare il licenziamento dell'attuale 47% della manodopera mondiale attualmente impiegata in un lavoro, con esiti catastrofici nelle economie, questo anche perchè la riduzione di potenziali posti di lavoro per efficientamento non viene compensata da una creazione di nuovi posti di lavoro potenziali con la ricerca scientifica.
Casi simili si sono visti con la chiusura della maggior parte dei negozi di fotografi, stamperie, rivenditori di dvd e blockbuster per il noleggio di film, a seguito dell'introduzione di stampanti casalinghe (lavoro in industrie in Asia con posti occupati inferiore alle decine di negozi citati aperti negli anni '90 in ogni città italiana).
Casi simili si vivono oggi con la continua chiusura di edicole (5000 solo nel 2014), soppiantate dalla distribuzione di contenuti per via telematica dall'editore al cliente senza passare per l'edicolante, o fra poco con i servizi taxi con Uber ed auto che non necessitano di autista per correre per le strade (innovazione di Google, proprietaria anche di Uber).
Avere un occhio attento su questi fenomeni dovrebbe essere una priorità per chi ha a cuore il destino di questo paese.


sabato 25 ottobre 2014

Pedonalizzazioni e ZTL - il tridente di Roma

Pedonalizzazionie  e ZTL non sono proprio amati nel miranese, dato che comportano difficoltà per chi viaggia in auto (per esempio chi deve fare acquisti e necessita di porta-bagagli, chi deve percorrere lunghi tragitti con varie soste e necessita di un mezzo libero come l'auto personale piuttosto che di un mezzo pubblico).
Dall'altro lato, chi già oggi si muove per pedonalizzare ed introdurre ZTL nei centri, è mosso da varie motivazioni: rilancio di taluni centri dirottando esercizi commerciali da negozi vari a negozi per l'alimentazione; necessità di ridurre le emissioni dei mezzi inquinanti in città; necessitò di introdurre un flusso di denaro derivante dalle multe e sanzioni per infrazione da ZTL (denaro che nel bilancio comunale verrà utilizzato per lavori di manutenzione e sicurezza stradale), o di variegazione della mobilità incentivando il car sharing o motorini/auto elettriche.
Come già visto, i commercianti di Mestre (e non solo), già in competizione con i grandi centri commerciali, pieni di servizi e riveriti dalla politica (versione moderna del "serviti e riveriti"), lamentano come le ZTL siano una ulteriore mazzata al commercio locale, togliendo clienti che preferiscono raggiungere aree più accessibili piuttosto che girare con 4-5 borse in mano a piedi.
Non è un caso che la maggior parte delle aree pedonalizzate vedano i negozi con attività varie chiudere / vendere o dismettere l'affitto dei locali, per un calo delle vendite.
Tali locali dismessi a lungo andare vengono sostituiti dai venditori di cibo ed alcolici (gelaterie, pizzerie, bar, yogurterie, ...), tipologia di negozi che sente per ultima la crisi (il cibo è un bene primario, come uscire il sabato sera con gli amici), rendendo improbabile il crollo dei valori immobiliari in questione.
Il rifacimento di piazze e vie di comunicazione invece tende ad aumentare il valore intrinseco dei locali od il canone d'affitto (o vista la crisi attuale si mantiene a livelli elevati non calando a favore dei palazzinari) in mano ai palazzinari, mettendo a bilancio comunale la spesa di ristrututrazione del pubblico a ridosso del privato.
Non stupisce che molti dei palazzinari interessati siano nei consigli comunali, od abbiano parenti ed amici, o compagni di partito inseriti al posto giusto al momento di approvare piani di intervento.
Quindi un intervento di rifacimento di un centro cittadino con pedonalizzazione dell'area vede un profondo mutamento dinamico della struttura socio economica della zona in questione.

Questo in generale vale per qualsiasi città italiana, per cui si può notare come anche a Roma con l'introduzione del Tridente, siano stiano verificando proprio i problemi appena descritti: Tridente, clienti dimezzati e dipendenti a rischio licenziamento.

Anche a Spinea, le associazioni dei commercianti hanno più volte espresso l'opinione che da parte loro non vi è alcun interesse a chiudere il centro cittadino e creare ZTL (si veda per esempio quando ci fu l'incontro con il sindaco per discutere dell'idea di realizzare parcheggi a pagamento in buona parrte del comune).


Dal punto di vista ambientale ZTL e zone pedonali comportano una riduzione delle auto?
Si potrebbe rispondere di si per tutti quei cittadini residenti vicino l'area chiusa con ZTL o pedonalizzata, che escono di casa e vanno in centro a piedi od in bicicletta; si risponde invece di no per tutti gli altri cittdini, che semplicemente cambiano il luogo dove andare a fare le spese o cambiano i luoghi da frequentare laddove vi siano parcheggi per sopraggiungere alla manifestazione.
Se l'area pedonalizzata o chiusa nella ZTL è costituita dai soli parcheggi disponibili in città, è evidente che qualcosa non quadra.
Quindi dato che le emissioni vengono valutate in media sul territorio, poichè non sono limitate ad ambiti prettamente locali come una strada od un quartiere, le ZTL o le pedonalizzazioni sono inefficaci o dannose (quando i km percorsi da migliaia di auto sono maggiori rispetto al percorso iniziale chiuso) se non riducono il flusso di traffico, bensì semplicemente lo spostano di qualche chilometro.
Il car sharing semplicemente sostituisce auto con auto, aumentando le percorrenze per ridistribuire i veicoli fra le aree di servizio, quindi non può essere considerato come soluzione valevole per le aree pedonalizzate o le ZTL.
Rimangono quindi motorini ed auto elettriche, i primi con ampi risparmi di costo a chilometro (forte riduzione del peso morto trasportato per far circolare una persona), emissioni, lavoro per industrie locali come Aprilia, ma sprovviste di bagagliaio, e le seconde provviste di bagagliaio, ma onerose ed attualmente inquinanti per lo smaltimento di pacchi batterie eccessivi (tra l'altro essendo costituiti oggi da ioni litio, sono basate su una terra rara o risorsa in via di esaurimento).

martedì 8 gennaio 2008

Articoli di giornale - Cocem ed il casello di Crea


...Il Cocem è contrario anche alla realizzazione del nuovo casello di Crea, "vista l'esistenza a breve distanza dei caselli di Roncoduro e Borbiago"...
Il casello di Crea è uno dei vanti del sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ottenuto come contropartita nei lavori per l'edificazione del Passante.



Raccolta firme contro le targhe alterne
Le richieste di viabilità decente e scorrevole, nonchè diretta, intuibile e gratuita si scontrano con le necessità residenziali qualora intervengano lavori o progetti che diluiscano nel territorio il traffico non creando aree residenziali a minore impatto.
La quantità di PM10 non viene meno con lo spostamento dei mezzi, ed anzi la creazione di un sistema poco avezzo alla circolazione degli automezzi ne rallenta la percorrenza creando un maggiore tempo di funzionamento dei motori inquinanti.
La presenza di un diffuso malessere e di un ingorgo perenne dovrebbe quindi spingere le varie amministrazioni ad investire sulla costruzione di strade e parcheggi scambiatori od al concentramento del traffico in fasce specifiche con delocalizzazione dell'abitato scarso presente in queste in loco cittadino.
Ciò permetterebbe di salvare capra e cavoli creando isole residenziali, soddisfacendo le attività commerciali cittadine e liberando il centro cittadino dalle deleterie emissioni.

Tuttavia come già visto ciò non si verifica in quanto si preme ancora più alla costruzione di edifici che alla costruzione di servizi e strade.

sabato 17 novembre 2007

Articoli di giornale - ritarda l'apertura di via Luneo

LA NUOVA
VENERDÌ, 16 NOVEMBRE 2007 Pagina 32 - Provincia MIRANO E SPINEA Ritarda ancora l’apertura di via Luneo
MIRANO. E’ stata di nuovo prorogata la riapertura di via Luneo. I lavori del nuovo sottopasso del Passante tardano a concludersi, mentre sale la protesta dei commercianti, esasperati da mesi di chiusura, guadagni più che dimezzati e clienti quasi azzerati. «Siamo tagliati fuori dal 3 settembre - lamenta Roberto Pistolato, gestore della trattoria 19 Al Paradiso - in un primo momento la riapertura era fissata al 27 ottobre, poi è stata prorogata di due settimane, con la promessa di proseguire i lavori istituendo un senso unico alternato regolato da semaforo. Invece niente: ancora tutto chiuso». «Ci sentiamo presi in giro - aggiunge Andrea Marchitelli, titolare di un negozio di abbigliamento - l’ordinanza di proroga dei lavori non viene nemmeno comunicata o esposta e per noi ogni giorno che passa con la strada chiusa rappresenta un danno enorme». I negozi in via Luneo sono solamente tre, ma rappresentano tutto per questo quartiere. «Anche perché - lamenta Oscar Sorato, titolare di un’edicola e di un distributore di carburanti - la città spesso ci dimentica. Basti pensare che qui non arrivano nemmeno le locandine degli eventi organizzati in piazza». «Dimenticati» è la parola che più ricorre da queste parti. Dimenticati dai comuni di Mirano e Spinea, dalla società che conduce i lavori al sottopasso, dalla gente che trova la strada transennata e ripiega su altri negozi. Per la sua trattoria Pistolato parla anche di guadagni tagliati del 70 per cento. Sorato e il suo distributore potrebbero quasi chiudere: auto da rifornire non ce ne sono più. Tutti e tre hanno incontrato in questi giorni i loro commercialisti: chiederanno un rimborso alla Pdm, la società del Passante, ricorrendo se necessario anche a vie legali. Intanto nei prossimi giorni parte del sottopasso dovrebbe finalmente diventare transitabile. In via Luneo aspettano senza farsi troppe illusioni e, intanto, affilano le armi. (f.d.g.)

mercoledì 17 ottobre 2007

Articoli di giornale - attività commerciali in via Luneo a rischio fallimento

IL GAZZETTINO
Sabato 13 ottobre 2007 MIRANO
In
via Luneo le attività commerciali rischiano fallimento per "lavori in corso"
Duecentoquaranta coperti vuoti, una pompa di benzina quasi inutilizzata, il titolare di un negozio di vestiti costretto ad uscire in strada per indicare ai clienti la strada per raggiungere la propria attività. I lavori per il Passante e i relativi sottoservizi, in via Luneo, creano più di qualche preoccupazione ai commercianti della zona. Il cartello "strada chiusa", posto all'ingresso della via, alle porte di Salzano, in prossimità della rotatoria tra le vie Circonvallazione, Parauro (e ovviamente Luneo), sembra essere diventato lo spauracchio di automobilisti e potenziali clienti. Morale: poco lavoro, tanti disagi e difficoltà. "Ho 240 posti in sala, oggi servo un coperto solo per pranzo - spiega Roberto Pistolato, titolare della trattoria 19 al Paradiso: un nome che vale un'istituzione per Mirano - questa situazione si è perpetrata durante i mesi di giugno e luglio, si sta ripetendo ad ottobre. Se i lavori vanno fatti, per carità, sono il primo a dire che gli interessi personali vadano messi da parte. Però qui, ci sono giornate intere, come giovedì scorso, in cui in cantiere non c'è nessuno: mi sembra che si stia facendo tutto con troppa calma". "Io lavoro esattamente la metà di prima - racconta Oscar Sorato, titolare della stazione di benzina Ies - siamo fortunati perché abbiamo un giro di clienti affezionati che vengono comunque da noi, ma la gente normalmente fa benzina ad un distributore se lo trova per strada, difficilmente viene a cercarci apposta". Medesimo problema, se pur in termini diversi, per la boutique "Andrea abbigliamento": "il guaio è che non c'è una segnaletica adeguata, non viene segnalato alla gente che la strada si chiude nel comune di Spinea , ma che il lato miranese è perfettamente agibile. Devo farmi in quattro per spiegare ai miei clienti che strada prendere". Secondo i commercianti una soluzione ci sarebbe: i lavori, in fin dei conti, non precludono completamente la percorribilità della strada. Per questo avevano chiesto l'istituzione di un senso unico alternato, magari regolato da un semaforo temporaneo. Davide Tamiello


LA NUOVA
SABATO, 13 OTTOBRE 2007
Provincia Mirano. La protesta dei commercianti di Luneo penalizzati dal Passante Il cantiere ferma la via per il Paradiso Deserto da giorni lo storico ristorante di via Luneo. «Sciopero fiscale» FILIPPO DE GASPARI
MIRANO. Guadagni nulli, clienti quasi azzerati: i commercianti di via Luneo lanciano l’allarme. «Avanti di questo passo - dicono - saremo costretti a chiudere». Il periodo di vacche magre è iniziato a metà settembre, con la chiusura della strada-quartiere che collega via Parauro con Spinea. Chiusura necessaria per permettere i lavori al nuovo sottopasso del Passante.
I commercianti però protestano per non essere stati avvisati a dovere dell’entrata in vigore dell’ordinanza di chiusura e soprattutto per la segnaletica che non informa i clienti della possibilità di raggiungere comunque le loro attività. Così per la storica trattoria «19 al Paradiso», il distributore di carburanti «Ies» e il negozio «Andrea abbigliamento», soffia aria di crisi. «Abbiamo perso circa 80 clienti - sbotta il giovane Roberto Pistolato, gestore della trattoria - restiamo giorni con la sala da pranzo deserta: 240 posti tavola inutilizzati. Siamo stati confinati fuori dal mondo e continuamo a pagare le stesse tasse». Non va meglio alle attività vicine. «Stanno andando in fumo metà dei litri di carburante che vendevamo prima - accusa Oscar Sorato, titolare del distributore - qui fino ad un mese fa passavano circa 10 mila auto al giorno, oggi solo qualche residente. Per un distributore di benzina il danno è enorme». In effetti anche ieri in via Luneo si poteva tranquillamente camminare in centro strada.
«Vorremo capire - chiede Pistolato - perchè alla rotatoria di via Parauro è stato posto un segnale di strada chiusa, senza spiegare agli automobilisti che comunque per un certo tratto via Luneo è percorribile. Non solo: varie volte sono passato attraverso il cantiere: vuol dire che si poteva benissimo istituire un senso unico alternato e lasciare un varco di passaggio. La chiusura totale della strada è solo una comodità: un moviere o un semaforo erano troppo dispendiosi». Inutile ogni protesta e tentativo di mediazione sia con i sindaci di Mirano che di Spinea. Via Luneo riaprirà il 27 ottobre ed ora qualcuno minaccia di ricorrere allo sciopero fiscale. «Chiederò al mio commercialista - avverte Pistolato - di agire perché ci scalino le tasse e taglino gli studi di settore: guadagni, in questo mese, noi non ne abbiamo avuti».

Articoli di giornale - Targhe alterne


La Nuova
Spinea. Il provvedimento riguarderà tutti, residenti e non, e sarà applicato in tutto il comune, eccetto le provinciali 36 e 81 Ai veicoli non catalizzati sarà vietata la circolazione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. I residenti potranno circolare il lunedì, martedì e mercoledì dalle 10 alle 16. Sono previste deroghe ed è possibile fare l’autocertificazione secondo quanto previsto dall’apposita ordinanza comunale che si potrà trovare a breve nel sito internet del comune. Il sindaco Claudio Tessari, come già successo in passato, avviserà del provvedimento i cittadini via telefono tramite un’agenzia specializzata.
Salzano. Il Comune di Alessandro Quaresimin potrebbe aderire alle targhe alterne ma il trasporto pubblico nel territorio è piuttosto carente e dunque per non penalizzare troppo i residenti, questi saranno esentati.


LA NUOVA
VENERDÌ, 12 OTTOBRE 2007
Primo Piano Lettera a Cacciari e a quattro assessori. La replica di Belcaro: «Indietro non si torna» Targhe alterne, i commercianti danno l’altolà A Mestre Confesercenti e consumatori contro il Comune. «Siamo gli unici in Veneto» MITIA CHIARIN
MESTRE. Proprio nel giorno in cui l’assemblea dei Comuni della Provincia di Venezia vota, con 22 presenti su 44, il ritorno alle limitazioni al traffico da lunedì prossimo, i commercianti nel Comune di Venezia, che è il capofila nell’azione anti-smog che decreta dal 15 ottobre il ritorno di targhe alterne e limitazioni alle auto non catalizzate, dicono «Basta» e dalla loro trovano stavolta anche i consumatori. Perchè i Comuni che attueranno le targhe alterne sono pochi (nella nostra Provincia le targhe alterne entrano in vigore, oltre a Venezia, a Mira, Mirano, Spinea, San Donà di Piave mentre altre amministrazioni si concentrano sul blocco delle no kat) rispetto ad una Regione dove, da Padova a Treviso, questi provvedimenti sono finiti nel cestino, mentre non si sa ancora se arriveranno gli attesi fondi del piano Aria da palazzo Balbi. La Provincia chiede fondi per il trasporto pubblico aggiuntivo? Renato Chisso, assessore ai Trasporti, allarga le braccia: «Non ne ho, chiedete all’Ambiente».La stura alle polemiche arriva dal segretario provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi che ieri ha scritto al sindaco Massimo Cacciari ed agli assessori Belcaro, Simionato, Mingardi e Bortolussi per esprimere «la più netta contrarietà al ripristino delle targhe alterne» ed invitare l’amministrazione comunale a rivedere le decisioni assunte. Sulla stessa lunghezza d’onda il Movimento Consumatori. «La targhe alterne non servono a nulla, sono solo uno scudo degli amministratori che dimostrano di aver fatto qualcosa per evitare conseguenze penali. Per salvare se stessi, creano disagi che non hanno alcun beneficio sulla città», denuncia Lorenzo Miozzi. La Confesercenti lo scorso agosto non aveva detto no ai provvedimenti anti-smog illustrati alle categorie economiche dalla giunta Cacciari. Ma ora cambia idea, visto che nel Veneto solo Venezia è rimasta una roccaforte delle targhe alterne. «I blocchi del traffico hanno un effetto assai ridotto nella lotta contro l’inquinamento ed hanno un impatto economico rilevantissimo sulle attività imprenditoriali della città. Per questo motivo - spiega Franceschi - l’accettazione di tali misure è stata da noi subordinata quanto meno alla condizione che esse siano adottato in modo coordinato su area vasta e condivise dagli altri Comuni della provincia e del Veneto. A tutt’oggi le targhe alterne rimangono invece una prerogativa pressochè esclusiva del Comune di Venezia». Il vertice di ieri in Provincia, coordinato da Davide Zoggia, ha visto la partecipazione di metà Comuni del Veneziano. Cinque attueranno le targhe alterne, compreso il capoluogo, gli altri puntano su Ztl e blocchi alle no kat. «Nessuno tra i capoluoghi di provincia e ben pochi tra i Comuni del Veneziano hanno deciso di seguire questa strategia di contrasto all’inquinamento - attacca Franceschi - questa situazione, da un lato fa ancor più venire meno l’utilità delle misure di limitazione del traffico veicolare, dall’altro appesantisce l’onere per una città che basa sui traffici, sul commercio e sulla logistica gran parte della propria economia e che su questo fronte deve quotidianamente competere con gli altri maggiori centri della Regione». L’Ascom, che contro le targhe alterne organizzò anche una manifestazione, non fa lo stesso. «Sono provvedimenti obbligatori che si sa non risolvono nulla - dice il segretario Dario Corradi - perchè sullo smog incide essenzialmente la meteorologia. Comunque, a torto o a ragione, a questi provvedimenti ci siamo abituati». Immediata la replica dell’assessore all’Ambiente del Comune, Pierantonio Belcaro. «Con il tavolo tecnico zonale di oggi (ieri ndr) abbiamo risposto, con un provvedimento su area più vasta. Insomma, indietro non si torna. E poi il giorno in cui si concentrano gli acquisti è il sabato, quando non ci sono limitazioni in vigore». Secondo il Movimento Consumatori, invece, Ca’ Farsetti pecca di mancanza di strategia. «L’amministrazione non sa cosa fare - denuncia Lorenzo Miozzi - e non riesce ad elaborare un piano che possa permettere una reale diminuzione dell’inquinamento: da incentivi all’uso del trasporto pubblico al lavaggio delle strade».


LA NUOVA
DOMENICA, 14 OTTOBRE 2007
Provincia Garantito l’accesso ai parcheggi. Interessati residenti e non Spinea e Mirano, riecco le targhe alterne Il provvedimento giovedì e venerdì. E da domani le limitazioni alle no-kat
MIRANO. Tornano a partire da domani a Mirano e Spinea le misure di limitazione al traffico concordate dalle amministrazioni al tavolo tecnico zonale della Provincia. Il provvedimento ricalca quello già in vigore lo scorso anno, con divieti e limitazioni dal 15 ottobre al 30 marzo 2008 e che riguarderanno tutti i cittadini, residenti e non, dal lunedì al venerdì, nell’orario 8-18. Previste come sempre sospensioni in occasione di festività ed eccezioni per alcune categorie di veicoli e di professioni, con la possibilità dell’autocertificazione in deroga ai divieti.
Mirano. Le limitazioni riguarderanno tutti i veicoli, residenti compresi: le auto non catalizzate (no-kat) non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Deroga parziale solo per i veicoli no-kat condotti dai residenti: potranno circolare liberamente dal lunedì al mercoledì ma solo nella fascia oraria 10-16. Per le auto catalizzate saranno invece in vigore le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, dalle 8 alle 18: nei giorni pari potranno circolare solo i veicoli aventi targa pari, viceversa nei giorni dispari. Sospensioni sono previste l’1 e 2 novembre, dal 17 dicembre al 6 gennaio 2008, dal 7 al 12 febbraio e dal 20 al 24 marzo. L’area interessata dal provvedimento è quella compresa all’interno del perimetro delimitato ad Ovest dalle vie Battisti-Scaltenigo, a Sud da viale Venezia, ad Est da via dei Dori, a Nord dalle vie Miranese e Mariutto. All’interno di quest’area sarà possibile circolare, solo per accedere ai parcheggi di via dei Pensieri, via Belvedere, via Colombo, piazza Moro, via Pestrino, via Paganini ed il parcheggio a Sud della chiesa S. Leopoldo Mandic, seguendo i percorsi: via Giudecca-Belvedere, via Giudecca-dei Pensieri, via Porara-Wolf Ferrari-Paganini-Moro, via Colombo-Da Verazzano-Villafranca-Mariutto. Sono esclusi dal divieto i veicoli a Gpl e metano, classe Euro 4, car-sharing e car-pooling (con almeno 3 persone a bordo) e quelli dotati di filtro antiparticolato. Eventuali autocertificazioni dovranno contenere gli estremi del veicolo, l’orario ed il luogo di partenza e destinazione e le motivazioni del transito. Spinea. Anche a Spinea, a partire da domani,il provvedimento riguarderà residenti e non residenti, con targhe alterne il giovedì e venerdì dalle 8 alle 18 per le auto catalizzate e circolazione vietata dal lunedì al venerdì, sempre dalle 8 alle 18, per le no-kat. Anche in questo caso i residenti potranno però circolare dal lunedì al mercoledì, dalle 10 alle 16. Il provvedimento sarà in vigore su tutto il territorio comunale, con l’esclusione delle provinciali esterne. Gli altri comuni. Martellago (che l’anno scorso aveva detto sì) Scorzè, Noale e Santa Maria di Sala hanno deciso di non aderire al tavolo tecnico provinciale e non applicheranno le limitazioni per le auto non catalizzate le targhe alterne. Il piccolo comue Salzano potrebbe decidere di accodarsi nelle prossime settimane. «Se partiamo - spiega Maria Grazia Vecchiato, assessore all’Ambiente - lo faremo solo nelle prossime settimane». (Filippo De Gaspari)


LA NUOVA
LUNEDÌ, 15 OTTOBRE 2007
Cronaca L’ordinanza del Comune, l’area vietata a Mestre, le deroghe. Giovedì debuttano le targhe alterne, circolano solo le pari Smog, da oggi ferme le «no kat» Limitazioni al traffico al via. Ma nel resto del Veneto si corre
Riprende oggi la stagione delle limitazioni al traffico nel Comune di Venezia. Con 108 sforamenti, la nostra Provincia ha il record veneto dell’emergenza Pm10. Ma siamo i soli nel Veneto a riproporre fino a marzo 2008, i provvedimenti anti-smog. La scelta solitaria di Comune e Provincia di Venezia ha portato con sè immancabili polemiche. Da oggi si riparte con le limitazioni alle auto non catalizzate che a Mestre non possono circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. L’area vietata è vasta e comprende oltre al centro di Mestre anche le Municipalità di Marghera, Gazzera-Zelarino e Favaro, compreso Campalto. La mappa dell’area dei divieti è contenuta in 15 mila opuscoli stampati dal Comune e messi a disposizione dei cittadini. Una finestra per la libera circolazione dei residenti è confermata il lunedì, martedì e mercoledì dalle 10 alle 16. Da giovedì prossimo invece fanno il loro debutto le famigerate targhe alterne. Giovedì 18 potranno circolare, sempre dalle 8 alle 18, le vetture con targhe pari (si considera l’ultimo numero della targa) mentre venerdì 19 potranno circolare le targhe dispari. Targhe alterne negli stessi orari anche a Mira, Mirano, Spinea, Portogruaro e San Donà di Piave, mentre Marcon e Chioggia quest’anno hanno dato forfait. I provvedimenti di Venezia sono più restrittivi del resto della Provincia. Unici periodi di moratoria, nel Comune capoluogo, quello natalizio dal 13 dicembre al 4 gennaio 2008 e il 31 gennaio, giovedì grasso. Al tavolo tecnico provinciale, le altre amministrazioni hanno deciso di concedere degli stop più lunghi alle limitazioni al traffico, prevedendo la sospensione dei provvedimenti anche il 1 e 2 novembre, per le feste di tutti i Santi e la commemorazione dei caduti e dal 20 al 24 marzo per le festività pasquali. Decisioni che il Comune di Venezia ha scelto di non seguire. Ventiquattro le deroghe a circolare previste dall’amministrazione Cacciari. Libera circolazione per le auto con motori Euro IV o con filtro antiparticolato (Fap) oppure alimentate a Gpl, gas metano, con motori elettrici; le auto del car pooling (con almeno tre persone a bordo); veicoli per i trasporti di cerimonie nuziali e funerali. In altri casi per circolare si deve tenere a portata di mano una apposita autocertificazione: il modulo facsimile si scarica dal sito internet del Comune di Venezia. Torna in vigore, nei giorni di targhe alterne, anche la speciale tariffa del trasporto pubblico. Comune e Actv hanno infatti confermato il biglietto Ecobus24 valido per l’intera giornata che consente corse illimitate in terraferma al costo 1.50 euro. Per informazioni si può contattare anche il numero 041.976561 (fino al 9 novembre è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17).


LA NUOVA
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
Provincia NEL MIRANESE ADESIONI IN ORDINE SPARSO Al via le limitazioni anche a Mirano e Spinea
MIRANO. Partono oggi a Mirano e Spinea le limitazioni al traffico decise dal tavolo tecnico zonale della Provincia. Nei due comuni, da oggi e fino al 30 marzo 2008, le auto non catalizzate non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Il provvedimento entra in vigore per tutti, residenti e non residenti. Deroga parziale solo per i veicoli no-kat condotti dai residenti, che nei rispettivi comuni potranno circolare liberamente il lunedì, martedì e mercoledì, ma solo nella fascia oraria 10-16. Per le auto catalizzate saranno invece in vigore le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, sempre dalle 8 alle 18: nei giorni pari potranno circolare solo i veicoli aventi targa pari, viceversa nei giorni dispari. Sospensioni a Mirano sono previste l’1 e 2 novembre, dal 17 dicembre al 6 gennaio 2008, dal 7 al 12 febbraio e dal 20 al 24 marzo, mentre a Spinea l’1 e 2 novembre, il periodo dal 13 dicembre al 4 gennaio 2008 e il 31 gennaio. Se a Spinea le limitazioni riguarderanno tutto il territorio comunale, a Mirano la zona interessata dal provvedimento è quella compresa all’interno del «quadrilatero» delimitato dalle vie Battisti-Scaltenigo, viale Venezia, via dei Dori, vie Miranese e Mariutto. All’interno di quest’area sarà possibile circolare solo per accedere ai parcheggi di via dei Pensieri, via Belvedere, via Colombo, piazza Moro, via Pestrino, via Paganini ed il parcheggio a Sud della chiesa S. Leopoldo Mandic, seguendo appositi percorsi. Esclusi dai divieti le auto a Gpl e metano, Euro 4 e con filtro antiparticolato. Martellago, Scorzè, Noale e S. Maria di Sala per ora non aderiscono alle decisioni del tavolo tecnico zonale, Salzano potrebbe farlo, ma a partire dalle prossime settimane. (f.d.g.)


LA NUOVA
MARTEDÌ, 16 OTTOBRE 2007
Provincia MIRANO Presto l’acquisto di bus a metano «Così si affossa il piccolo commercio» L’Ascom contro le targhe alterne. L’assessore: «Centro più vivibile»
MIRANO. Targhe alterne: penalizzato il piccolo commercio in centro? Puntuali con l’entrata in vigore dei provvedimenti di limitazione al traffico, arrivano anche le voci dei contrari: tra questi c’è quella dell’Ascom-Confcommercio del Miranese. «Che la targhe alterne non servano a niente - afferma il presidente Ennio Gallo - non è certo una novità: è dimostrato scientificamente che negli anni precedenti, in quanto a benefici per l’ambiente e la salute, hanno prodotto zero. Provvedimenti come quelli entrati in vigore oggi (ieri, ndr) a Mirano e Spinea servono solo agli amministratori, che nel momento di rendere conto del loro operato, possono dire di aver fatto qualcosa». Ma se i cittadini non ne beneficiano, i commercianti ne risentono negativamente: meno auto significa meno clienti e quindi meno guadagni. «Il piccolo commercio - spiega Gallo - è il più penalizzato: queste ordinanze vanno nel senso contrario di quelle iniziative che invece tendono a favorire il ripopolamento ed il rilancio delle nostre piazze, a partire proprio dalla valorizzazione dei piccoli negozi». Commercianti dunque più rassegnati che arrabbiati: «Le battaglie degli ultimi anni contro le targhe alterne - continua Gallo - non sembrano aver sortito effetto, tanto che puntualmente ad ottobre di ogni anno il problema si ripresenta». Eppure qualcosa si muove: l’encomio stavolta va a Noale. «L’amministrazione sembra aver capito l’inutilità di fermare così tanti veicoli. Si va verso scelte intelligenti: il blocco delle auto non catalizzate e le domeniche ecologiche possono essere tollerate, le targhe alterne no». La replica tocca all’assessore all’ambiente di Mirano, Anna Gnata, che alle asserzioni di Gallo sciorina l’esito di un questionario sottoposto negli ultimi tempi agli stessi cittadini: «I miranesi - spiega - hanno detto chiaramente che la piazza è più vivibile se ci sono meno auto. Non vedo quindi perché le limitazioni al traffico dovrebbero significare una riduzione dei clienti: più facile il contrario invece». Gnata ha fatto anche sapere che proprio in questi giorni il Comune sta concludendo la gara per l’acquisto di due autobus a metano per gli spostamenti in città: «Serviranno - spiega - a migliorare la mobilità attraverso l’utilizzo dei parcheggi scambiatori, dove l’accesso è consentito anche nei giorni di targhe alterne». (Filippo De Gaspari)


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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013