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giovedì 31 maggio 2012

Incidenti a Spinea dal 2007 al 2014



La mappa non può elencare tutti gli incidenti avvenuti nella città di Spinea poichè non sempre vengono chiamate le forze dell'ordine a seguito di un incidente (spesso avvertite quando ci sono lesioni a persone) e perchè non sempre i giornalisti dei quotidiano locali sono sul posto per descrivere la vicenda.

Si ricordano a tal riguardo anche le considerazioni svolte sugli incidenti indicati nel PUT2004, relativamente alle modifiche apportate alla circolazione di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati (rese sensi unici).

Aggiornamento 15-08-2014

lunedì 19 gennaio 2009

I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale e potere legislativo locale

Continuano gli incidenti sul quartiere Dante, ma non se ne accorgono nè la stampa nè i vigili.

Qualche giorno fa è successo un nuovo incidente in via Grossi, senso unico da via Alfieri, lato sud e via Matteotti.
Un'auto, uscendo da via Grossi per immettersi in via Matteotti, recentemente messa a senso unico fino a via D'Annunzio, ha investito un ciclista della pista ciclabile creata dal Comune nella convinzione di aumentare la sicurezza della zona.
Come già fatto notare più e più volte in realtà tale sicurezza non è migliorata dato che tutti i veicoli costretti a percorrere i tre sensi unici (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati) percorrono le vie secondarie per evitare il lungo circolo dei tre sensi unici nel processo quotidiano di movimentazione delle persone fra i diversi quartieri (per esempio).
Tali vie alla pari di via Alfieri e di Piazza Dante sono del tutto prive di marciapiedi, rettilinee quanto basta per non rispettare i limiti di velocità legati alla natura residenziale del luogo, e presentano nelle intersezioni una totale mancanza di visibilità per chi deve svoltare (le auto per poter acquisire visibilità pongono il cofano 1-1.5 metri oltre il ciglio stradale, occupando pienamente o la corsia trasversale o nel caso sopra citato la pista ciclabile).
Se solo i vigili comunali si appostassero con l'autovelox nel quartiere Dante si potrebbe presupporre che sia volontaria la scelta di mandare traffico dove i limiti sono di soli 30Km/h per risanare i bilanci comunali in rosso con le esose spese fin'oggi compiute dal comune grazie all'uso delle sanzioni amministrative.
In realtà in quasi due anni gli appostamenti totali si contano sulle dita di due mani...o forse anche una...spesso anche perchè sono stati i cittadini a lamentarsi direttamente con il comando di polizia (non ho idea quanti residenti del quartiere abbiano internet e quanti siano dell'umore a datto a fare una segnalazione via comune, dato l'astio che molti di questi provano proprio nei confronti del potere legislativo locale...c'è ancora chi distingue fra potere legislativo ed esecutivo).

Nell'incidente prima accennato fortunatamente la vittima ciclista non ha subito danni fisici notevoli (solo qualche escoriazione).
I danni sono stati limitati alla sola bicicletta, cosa che ha permesso di giungere ad un accordo fra autista e ciclista con una constatazione amichevole.
Cosa implica ciò:
  • I giornalisti non vengono a sapere nulla, non scrivono articoli a riguardo e quindi l'informazione su carta stampata perde l'assolutezza di buona descrittrice delle problematiche del territorio.
  • Data la constatazione amichevole, non sono stati chiamati i vigili od i carabinieri, non è stata rilevata la causa dell'incidente, non c'è stata sanzione amministrativa (tuttto perfettamente lecito secondo legge italiana, dato che esiste un limite di danno che distingue quando sia obbligo interpellare i rappresentanti del potere esecutivo e quando no, quando debba esserci una semplice sanzione amministrativa, quando una denuncia in campo penare e quando può non esserci alcuna sanzione amministrativa).
Cosa fa il potere legislativo che amministra il comune?
Semplicemente si basa spesso sul potere esecutivo per il rilevare le casistiche di incidente e le problematiche presenti nei vari quartieri.
Già in passato fu incaricato il comando di polizia dei vigili per rilevare il numero di accessi a via Alfieri nel tratto sud di questa.
Lo stesso comandante dei vigili ammise tuttavia che era alquanto curioso che fosse la polizia a rilevare tale dato, non per mancanza di pazienza o strumentazione, quanto perchè la presenza di un vigile in prossimità dell'ingresso sud di via Alfieri (dove si ricorda che vige un cartello di divieto di ingresso) alterava la raccolta degli stessi dati (il vigile non può nascondersi, poichè deve svolgere azione intimidatoria e non sanzionatoria; le sanzioni debbono arrivare qualora vi sia infrazione al codice della strada da parte di un conducente che non abbia tenuto in considerazione della presenza del vigile ovvero dell'azione intimidatoria).
Quindi un aspetto molto importante da notare è che il cosiddetto "attuale governo locale del comune" non ha una descrizione corretta delle problematiche presenti nel territorio e nei quartieri, poichè si basa sui soli dati raccolti da chi non ha come lavoro l'obbligo di fare sanzioni amministrative per risanare il bilancio in rosso del comune.

Ciò diviene ancora più evidente proprio per questo caso di incidente avvenuto qualche giorno fa.
Prima della trasformazione di via Matteotti a senso unico fino a via D'Annunzio, nel senso unico con via Grossi era presente un semaforo che regolamentava per ciclisti e auto la circolazione, rendendola alternata.
Ciò permetteva la non collisione dei mezzi nei sensi di percorrenza ortogonali e forniva all'incrocio una notevole sicurezza.
L'incidente disastroso che vide un camion finire contro una casa si verificò proprio perchè il camion lungo via Matteotti passò con il rosso e per non investire un'auto uscente proprio da via Grossi (senza visibilità non aveva visto il camion e si apprestava ad uscire dalla via con il verde del semaforo) sterzò finendo contro una casa.
L'incrocio era molto più sicuro prima rispetto quanto lo è oggi, senza contare che proprio oggi i primi a rischiare sono i ciclisti (un incidente fra un'auto o un camion uscenti da via Grossi con un ciclista non è paragonabile con un incidente fra auto/auto o auto/camion).

Vedi anche PUT2004.

Se si pensasse meno a dire "abbiamo sperimentato con successo", al fine di raccogliere consensi elettoriali da sfruttare con alleanze con un partito o l'altro e si badasse più alla realtà delle cose, questo blog quasi sicuramente non esisterebbe.



Vedi anche la tabella presente nell'articolo:
LA NUOVA
GIOVEDÌ, 28 FEBBRAIO 2008
Cronaca I bilanci? Si fanno con le multe Nelle casse comunali 15 milioni IL CAPOLUOGO. Ca’ Farsetti nel 2006 ha incassato quasi due milioni in più rispetto all’anno precedente grazie a Ztl telecamere e al moltiplicarsi dei parcheggi a pagamento di Gianluca Codognato...

giovedì 13 novembre 2008

Articolo di giornale - Incidente fra via Matteotti e via D'Annunzio

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 13 NOVEMBRE 2008
Provincia in breve SPINEA Incidente
Incidente ieri sera, intorno alle 18, all’incrocio tra le vie Matteotti e D’Annunzio. Una Fiat Punto è uscita di strada a causa dell’asfalto bagnato, abbattendo il segnale di stop. Leggermente ferito il conducente.
L'incrocio fra via Matteotti resa a senso unico, via Matteotti a doppio senso di marcia lato cimitero e via D'Annunzio reso senso unico uscente dall'intersezione, ha subito una notevole variazione in pochi mesi.
La concessione di costruire nel lotto di terreno che fa angolo fra il tratto a doppio senso di marcia di via Matteotti e via D'Annunzio in questi recenti 10 anni di amministrazione non ha fatto altro che togliere visibilità alla zona.
Con il senno di poi si sarebbe potuto immaginare almeno il taglio di parte dello spigolo esistente fra via Matteotti nel tratto a doppio senso e via D'Annunzio reso a senso unico, in modo tale che i veicoli sopraggiungenti dal lato cimitero avessero la possibilità di incanalarsi nella svolta obbligata.
Così non è stato, dedicando tutto il lotto all'edificazione e rinunciando a definire una sistemazione più sicura per l'incrocio fra la via a doppio senso ed il sistema di sensi unici.

mercoledì 29 ottobre 2008

Articoli di giornale - Investita in via Roma vicino Orgnano

IL GAZZETTINO
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La pioggia battente, il buio, il riflesso dei fanali sull'asfalto. Poi l'improvviso ostacolo. Una frenata inutile. La donna sulle strisce pedonali viene sbalzata a terra in una pozza di sangue: è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Mestre in condizioni gravissime. L'incidente ieri sera verso le 19.15 in via Roma ad Orgnano, all'intersezione con viale Viareggio, nei pressi della farmacia e del centro copie Buffetti. ...
LA NUOVA
MARTEDÌ, 04 NOVEMBRE 2008
Provincia Spinea. La donna è spirata dopo tre giorni in ospedale a Mestre. La sorella denuncia: «Quell’attraversamento pedonale non è illuminato» Travolta da un’auto, muore ex maestra ... di 73 anni era stata investita martedì sulle strisce di FILIPPO DE GASPARI
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LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 05 NOVEMBRE 2008
SPINEA, DOPO LA MORTE DELL’EX MAESTRA Dure polemiche sui passaggi pedonali
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mercoledì 6 agosto 2008

Articolo di giornale - La brutta storia a lieto fine di Billy

LA NUOVA
DOMENICA, 03 AGOSTO 2008 Pagina 22 - Provincia SPINEA Ora è tornato a scodinzolare La brutta storia a lieto fine di Billy Un cagnolino investito e salvato da una brava ragazza
SPINEA. C’è chi investe i cani e non si ferma, ma per fortuna c’è anche qualcuno che li salva. E’ il caso di Billy, un dolce bastardino investito lungo via Giordano Bruno nei pressi di piazza Dante da un automobilista che con tutta probabilità correva troppo forte per frenare. E che poi, dopo essersi accorto di aver scaraventato al bordo strada un cane, non ha neppure avuto il coraggio di fermarsi per soccorrerlo.
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martedì 15 luglio 2008

articolo di giornale - incidente, pedone investito su via roma

LA NUOVA
Domenica 13-07-08, 28 Provincia Un pedone investito sulle strisce
SPINEA. Investito sulle strisce in pieno centro. E’ successo ieri mattina in via Roma a Spinea, all’incrocio con piazza Fermi, dove si svolgeva il mercato settimanale. L’uomo, R.M., 52 anni di Spinea, stava attraversando sulle strisce, in prossimità dell’incrocio, quando è stato investito da una Opel Combo che proveniva dal centro. L’incidente è avvenuto verso le 9 del mattino, sotto gli occhi di numerose persone.
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martedì 8 luglio 2008

articoli di giornale - incidente via Rossignago

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 03 LUGLIO 2008 Pagina 25 - Provincia SPINEA: IN VIA ROSSIGNAGO Con la bici contro l’auto in sosta trauma facciale per un ciclista
SPINEA.... L’uomo è stato vittima di un incredibile quanto banale incidente stradale, che gli è costato il ricovero in ospedale e alcuni giorni di prognosi. Stava pedalando in sella alla sua bicicletta lungo via Rossignago, in direzione della provinciale via della Costituzione, quando è finito contro un’auto, una Rover, parcheggiata a bordo strada. ...

giovedì 26 giugno 2008

articolo di giornale - Ciclista investito in centro, è in coma

LA NUOVA VENEZIA
Ciclista investito in centro, è in coma
Spinea. Ennesimo incidente, sessantenne ricoverato in Rianimazione (di Filippo De Gaspari)
SPINEA. Gravissimo incidente stradale ieri mattina in via Roma, a pochi passi dal centro di Spinea. A farne le spese un ciclista di 61 anni, che ora si trova in coma all’ospedale di Mestre dopo essere stato travolto da un’auto. E’ successo intorno alle 8.30 di ieri, all’altezza del civico 178 di via Roma, non lontano dalla biblioteca. G.V., 61 anni di Spinea, era in sella alla sua bicicletta quando per cause ancora tutte da chiarire è stato tamponato e investito da una Renault Clio condotta da un sessantaseienne di Dolo, S.A. Entrambi stavano procedendo in direzione del centro di Spinea. Nell’urto il ciclista è stato sbalzato dalla bici, finendo rovinosamente a terra al centro della carreggiata e perdendo i sensi....


GAZZETTINO
Investito da un’auto, ciclista in fin di vita
L’incidente è avvenuto ieri mattina in via Roma tra la Biblioteca e il cinema Bersaglieri. Il sessantenne ferito è in prognosi riservata all’ospedale di Mestre
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LA NUOVA VENEZIA
Spinea. Ciclisti in pericolo lungo la provinciale Via Roma.
investito in bici migliora l’anziano ferito
SPINEA. Sta meglio... L’uomo è fuori pericolo, ma rimane sotto osservazione a causa delle gravi ferite riportate...

sabato 14 giugno 2008

Articolo di Giornale - incidente in via Zigaraga

IL GAZZETTINO
venerdì 13 giugno 2008
Unico testimone dell’incidente un bambino di nove anni. La vittima ha riportato la frattura di alcune costole Camion urta un ciclista e fugge
I vigili di Spinea stanno compiendo i rilievi sul posto dell’incidente

(ndr) Travolge un anziano in bìcì (per fortuna non grave) e fugge, la Polizia locale di Spinea indaga su un probabile caso di camion-pirata. Il fatto è accaduto ieri alle 12, in via Zigaraga, nel tratto di Spinea al confine con Martellago, dopo il civico 6 e di fronte al cantiere del Passante. Severino Chinellato, 67 anni, residente a due passi, stava rincasando in bici quand'è stato urtato da dietro da un mezzo pesante che procedeva nello stesso senso, verso la Provinciale.
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sabato 31 maggio 2008

Articolo di giornale - Autoarticolato in fosso, via della Costituzione

IL GAZZETTINO
giovedì 22 maggio 2008 In fosso per fare strada all'ambulanza
(ndr) Per fare spazio a un'ambulanza si incaglia in fosso e per il traffico è il caos. Protagonista della singolare fuoriuscita, ieri alle 15.45 all'altezza del civico 147 di via della Costituzione a Spinea, dopo la stazione di Maerne, un autoarticolato carico di ben 304 quintali di sacchi di ...

sabato 24 maggio 2008

Articolo di giornale - Incidente in via della Costituzione (SP36)

LA NUOVA
MARTEDÌ, 20 MAGGIO 2008
Provincia Spinea. L’autista e la moglie restano incastrati nell’abitacolo Tamponamento a catena fra tir, tre feriti Coinvolti quattro mezzi su via della Costituzione, il traffico va in tilt FILIPPO DE GASPARI
SPINEA. Traffico in tilt ieri mattina lungo via della Costituzione, per un tamponamento a catena all’altezza del distributore Q8, nei pressi dell’incrocio con via Crea. Il bilancio è di tre feriti, di cui uno grave. Coinvolti quattro mezzi: due tir e due auto. L’incidente è avvenuto alle 9: a quell’ora, fermi al semaforo dell’incrocio con via Martiri della libertà, in direzione di Mirano, ci sono diversi veicoli. Improvvisamente sulla colonna di auto e camion in attesa del verde, piomba un tir
...
Lunghe code di auto e tir si sono formate in entrambi i sensi di marcia, sia verso Mirano che verso Marghera, con i vigili costretti a istituire un senso unico alternato e deviare il traffico sulla viabilità interna.
...

mercoledì 9 aprile 2008

articoli di giornale - incidenti in via Bennati

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 09 APRILE 2008
Provincia SPINEA: L’INCIDENTE Via Bennati è a senso unico ma non tutti se ne accorgono
SPINEA. Lunedì mattina: un’auto da via Tommaseo imbocca via Bennati in direzione Fornase dimenticandosi che da qualche settimana la strada è a senso unico, in direzione opposta. L’impatto con un’altra vettura proveniente dal senso opposto è inevitabile. Per fortuna nessun ferito e situazione risolta amichevolmente in poco tempo tra i due automobilisti ancor prima dell’arrivo dei carabinieri, ma l’episodio appare tutto fuorché isolato. Non è la prima la prima volta infatti che qualche automobilista tenta di imboccare via Bennati in direzione Sud, nonostante da qualche settimana sia stato istituito un senso unico in direzione del cavalcavia del Graspo d’Uva a completamento della circuitazione del quartiere Dante. Questione di abitudine certo, ma intanto il rischio c’è e non manca chi in zona chiede di aumentare la visibilità della segnaletica. La nuova viabilità riguarda il tratto di via Bennati che collega l’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità, in prossimità del cavalcavia, dov’è stato istitutio un senso unico da Sud verso Nord. (f.d.g.)


(in blu è stata indicata la direzione del senso unico di via Bennati)

E' evidente come l'angolo acuto di via Tommaseo a doppio senso di circolazione si presti male all'intersezione con via Bennati resa a senso unico. Chi arriva a tale incrocio è portato a proseguire contro il senso unico istituito per asolvere al sistema circolare di viabilità costruito a favore di via Matteotti (a senso unico via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati).

Come più volte ribadito, gli abitanti delle case di via Bennati si trovano nella condizione di vivere in un senso unico e di dover percorrere lunghi giri prima di poter rientrare a casa.

click image


Quindi un po' come avviene per il parcheggio in piazza Marconi, posto all'inizio del senso unico di via Matteotti, cosa che costringe ogni volta che se ne esce a dover compiere un lungo percorso per prendere la direzione desiderata, la tentazione di percorrere poche decine di metri di senso unico contromano è forte.

Infrazioni in via Paolo Sarpi, Verga e Bruno


Si ricorda tuttavia che il PUT2004 elencava incidenti in quella zona (lettera C), zona in cui si è intensificato il traffico a seguito della messa a senso unico ed imprigionamento di aree residenziali.





venerdì 4 aprile 2008

articolo di giornale - due incidenti in via della Costituzione

Incidente 1

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 03 APRILE 2008
Provincia Spinea. L’incidente ieri verso le 18 in via della Costituzione. Il traffico è andato in tilt Auto carambola tra due tir, grave una giovane La Yaris è stata tamponata violentemente per finire sotto il rimorchio dell’altro camion di Filippo De Gaspari
SPINEA. Una carambola fra tre mezzi, con una giovane ferita grave, ma subito giudicata fuori pericolo, ha mandato in tilt il traffico in piena ora di punta nel tardo pomeriggio di ieri a Spinea. Coinvolti due tir e un’auto. L’incidente è avvenuto intorno alle 18, a pochi metri dalla rotatoria sulla provinciale 81, in via della Costituzione, praticamente di fronte all’ingresso dei vivai Carraro. In quel punto la provinciale curva leggermente verso destra per inserirsi nella rotatoria. E’ qui che una Toyota Yaris, proveniente da Mestre e condotta da una giovane, aveva da poco iniziato la manovra per svoltare a sinistra, portandosi al centro della carreggiata. Improvvisamente alle sue spalle è giunto un autoarticolato, che forse a causa dell’alta velocità o del fondo stradale reso viscido dalla pioggia, non è riuscito a frenare in tempo. Il pesante mezzo ha prima sbandato verso destra, travolgendo con la cabina un cartello della segnaletica stradale, percorrendo alcune centinaia di metri sul ciglio della strada e infine tamponando violentemente l’auto. La Yaris è stata praticamente spinta nell’altra corsia di marcia, proprio nel momento in cui dalla direzione opposta stava sopraggiungendo un altro tir. Lo schianto è stato inevitabile, con l’auto finita incastrata sotto il rimorchio del camion. Immediatamente sono scattati i soccorsi. Sul posto sono giunte due squadre dei vigili del fuoco di Mestre che hanno lavorato per un quarto d’ora nel tentativo di estrarre dalle lamiere contorte della Yaris la giovane automobilista ferita. Nonostante le sue condizioni siano subito apparse gravi, la ragazza è rimasta cosciente fino all’arrivo dei soccorsi. Gli uomini del 115 e il personale del Suem l’hanno prima immobilizzata e poi estratta dal groviglio dell’auto. La giovane è stata quindi trasportata in ambulanza al Pronto soccorso di Mirano dov’è stata ricoverata con traumi e fratture, ma subito dichiarata fuori pericolo. Illesi invece i due autisti dei camion. Sul posto per i rilievi è intervenuta anche la polizia locale di Spinea, che ha dovuto chiudere la provinciale per permettere i soccorsi e le difficili operazioni di rimozione dei mezzi, con entrambi i tir di traverso sulla carreggiata. Il traffico, già intenso a quell’ora, è stato deviato verso il centro di Spinea, per la rotatoria della Fossa e all’incrocio con via Martiri della Libertà, verso il Villaggio dei Fiori. Lunghe code si sono formate su via della Costituzione in direzione Mirano e sulla centralissima via Roma. La situazione è tornata alla normalità soltanto in tarda serata.


Incidente 2

LA NUOVA
Sabato 05-04-08, 33 Provincia Ciclista investito in rotonda code in via della Costituzione
SPINEA. Brutto incidente ieri pomeriggio verso le 17.30 all’incrocio tra via della Costituzione e via Zigaraga, a Spinea, dove da alcuni mesi è stata realizzata una piccola rotatoria che per ora ha creato più danni che altro. Ieri ad avere la peggio è stato G.V., 43 anni, di Martellago, che con la sua bicicletta è entrato in rotatoria uscendo da via Zigaraga. Nella manovra di immissione è stato investito da un’Opel Vectra condotta da B.S., 73 anni, di Spinea, che arrivava da Maerne e viaggiava verso Mirano. L’impatto è stato violento. Il ciclista ha sbattuto la testa sul parabrezza dell’auto e poi è caduto a terra. Subito portato all’ospedale di Mirano si trova ora sotto osservazioni, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. E’ l’ennesimo incidente che si verifica alla rotatoria tra via della Costituzione via Zigaraga. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili urbani di Spinea, che hanno provveduto a rilevare l’incidente. Lunghe code si sono create in entrambi i sensi di marcia. (f.fur.)

Via della Costituzione è la strada che nelle previsioni future (2010) dovrebbe fare da congiungente per il bacino di traffico di Mirano (via Taglio e via Miranese-Fossa e via Luneo) verso la tangenziale nord, situata fra l'incrocio con via Rossignago e il futuro sottopassaggio (oggi passaggio a livello) per Maerne.
Si prevede inoltre un potenziamento per tale strada.
Questa strada dovrebbe essere ampliata già oggi per l'attuale traffico vista l'intensità del traffico (costituito da mezzi leggeri e pesanti) e gli incidenti mortali che vi si verificano, e si dovrebbe valutare per il 2010 a seguito delle modifiche apportate dal Passante e dalla tangenziale nord se necessiti di ulteriori interventi.
Comunque, al 2010 mancano ancora 2 anni in cui permane la situazione di pericolo.

Tangenziale nord

mercoledì 2 aprile 2008

PUT2004: statistica incidenti

Il piano urbanistico territoriale riporta una tavola in cui sono indicati degli incidenti avvenuti negli anni 2001 e 2002.

L'area di interesse per via Matteotti e per il quartiere Dante è quella rappresentata nell'immagine (visualizzando solo l'immagine si possono vedere meglio i simboli).
La leggenda dei simboli è la seguente


Per meglio comprendere delle zone di cui si parla e degli incidenti a cui ci si riferisce nel discorso vengono affiancate alla tavola una serie di lettere maiuscole in colore rosso dalla A alla H.


Una breve descrizione degli incidenti, discussi più avanti
  • lettera A: posizionato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti. L'incrocio poco prima del semaforo fra via Matteotti e via Grossi ha poca visibilità a causa dei recinti delle vicine abitazioni. Fra il 2001 ed il 2005 è stata concessa la costruzione di un edificio nel terreno d'angolo fra via Matteotti e via D'Annunzio riducendo ulteriormente la visibilità (non essendo stato imposto alcun vincolo è stata realizzata una siepe che annulla completamente la visione, costringendo i veicoli in uscita da via D'Annunzio ad invadere per almeno 1 metro la corsia di via Matteotti per ottenere visuale). La messa a senso unico di via Matteotti con via D'Annunzio a doppio senso non ha risolto il problema visto che spesso chi proveniva dal nuovo senso unico di via Matteotti, abituato a percorrerla con diritto di precedenza non dava la precedenza a chi arrivava da via D'Annunzio. E' plausibile che esista un'errore nella mappa, poichè l'incidente più degno di nota nella zona si è verificato all'incrocio fra via Grossi e via Matteotti (spiegato in seguito).
  • lettera B: gli incidenti con questa lettera avvenuti fra il 2001 ed il 2002 si sono verificati con auto uscenti dalle vie secondarie lateriali rispetto le auto che percorrevano via Matteotti. Più degni di nota sono tuttavia gli scontri fra ciclisti che percorrevano via Matteotti e le auto che uscivano dalle vie laterali (anche in questo caso la mancanza di visibilità porta le auto a dover uscire per almeno 1 metri per poter acquistare visuale nella via in cui ci si vuole immettere, andando ad occupare lo spazio in cui sopraggiungono ciclisti, anch'essi senza visuale rispetto le vie laterali sulla banchina o sull'attuale pista ciclabile).
  • lettera C: questi incidenti sonoa avvenuti fra via Tommaseo e la piazzetta Dante, e fra via Tommaseo e via Bennati. I problemi della piazzetta Dante non sono stati risolti con il suo abbellimento, tanto da ricadere tutt'oggi nelle problematiche descritte per via Alfieri. E' bene notare che già a suo tempo avvenivano incidenti in quelle zone. Oggi abbiamo ancora situazioni molto pericolose come descritto nel post delle problematiche di via Alfieri, nonchè incidenti verificatisi lungo via Alfieri (auto travolge ciclista), fra via Tommaseo e via Bennati e nella piazzetta Dante. Una situazione di estremo pericolo si rileva inoltre agli incroci fra le vie secondarie e via Alfieri vista la totale mancanza di visibilità.
  • lettera D: vari incidenti nell'incrocio contrassegnato con questa lettera erano dovuti alla presenza nella via chiusa (lato Chirignago) del circolo ricreativo per anziani. Per giungere al circolo per bere la classica ombretta di vino e giocare a bocce o carte, molti anziani percorrevano quell'incrocio in scooter od in bicicletta entrando od uscendo quand'era ora di rincasare. Mancano indicazioni riguardo a tali incidenti. Oggi il centro per anziani dovrebbe essere stato chiuso, tuttavia è bene ricordare che un circolo per anziani è tutt'ora presente in via Cici (ha importanza riguardo a possibili collegamenti della via con via Matteotti e via Capitanio).
  • lettera E: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri e via Roma e nell'incrocio fra via dell'Unità e via Roma. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi ed il vicino incrocio, seppur con ottima visuale ha sempre rappresentato una situazione pericolosa (soprattutto nel caso di auto uscenti da via dell'Unità che svoltavano in via Roma direzione centro di Spinea). La costruzione di un separatore stradale per permettere il passaggio pedonale in vicinanza dell'incrocio fu inizialmente un fattore di rischio visto che le auto di via Roma provenienti dal cavalcavia i primi giorni vi si scontrarono più volte.
  • lettera F: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi e per chi usciva da via Alfieri era piuttosto difficile immettersi in via Roma direzione centro, cosa che ha portato alla formazione di alcuni incidenti. La presenza del vicino semaforo di via Matteotti, permetteva quando non era più verde per il traffico di via Roma di uscire da via Alfieri ed immettersi nell'intasata via Roma (ovviamente la rimozione del semaforo con la creazione del senso unico di via Matteotti e via Cattaneo non ha giovato), cosa che spiega il motivo per cui non sia mai stata presa la decisione di mettere un obbligo di svolta a destra per chi usciva da via Matteotti come fatto per molte delle vie laterali fra la chiesa di San Vito e Modesto e via Capitanio .E' bene notare che la creazione del senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio ha intensificato l'uso di tale incrocio (Servizio GiroSpinea per via Alfieri, quartieri intrappolati, aree prigioniere). Proprio perchè si prevedeva che vi sarebbe stato un aumento di traffico, ben consci delle problematiche rappresentate da questo incrocio è stata posta la rotatoria all'imbocco di via Alfieri su via Roma. Sfortunatamente è stata adottata una soluzione discutibile ed i tamponamenti sono all'ordine del giorno (post dedicato alle rotatorie di Spinea); nella fase transitoria non era presente il dosso tuttavia vista l'esiguità della rotatoria delimitata solo da qualche spartitraffico e segnalazione provvisoria si creavano situazioni di pericolo dovute alla difficoltà di distinguere le auto che svoltavano nella rotatoria rispetto quelle che semplicemente la transitavano. Inoltre essendo via Roma principale rispetto via Alfieri, sovente per non dover dar la precedenza molti auto acceleravano anzichè rispettare il vincolo di rallentare per dar la precedenza
  • lettera G: gli incidenti contrassegnati con questa lettera indicano numerosi incidenti verificatisi lungo via Roma. L'alta densità di traffico e l'emissione di auto dalle vie laterali fu un grosso fattore di pericolo che rese necessario iniziare a pensar di togliere il traffico dal centro cittadino. Per questo motivo è divenuto importante realizzare nel più breve tempo possibile dal 2001-2002 la tangenziale nord (completata forse nel 2010) rispetto ad altri lavori cittadini (via Matteotti a senso unico, rotarotia in via Alfieri, inversione di via Paolo Sarpi, ecc...). Dubbi sorgono riguardo quanto possa avvenire con progetti di chiusura di via Roma (est-ovest, ovest-est). Per tutte le vie laterali che si immettono in via Roma in tale punti estremamente pericolosi (punti di conflitto, vedi immagine con leggenda), al fine di non creare ulteriore intasamento nella via e situazioni di pericolo sono stati disposti cartelli stradali che impongono l'obbligo di svolta a destra (in questo modo non si taglia un senso di marcia). Gran parte del traffico cittadino proprio per evitare la via intasata da 30000 veicoli passanti al giorno e per evitare le zone di rischio erano abituate a percorrere via Matteotti e via Buonarroti per la movimentazione interna o per entrare ed uscire dalla città (come qui spiegato la messa a senso unico di via Matteotti non ha fatto altro che complicare la circolazione, nonchè portare ad un maggior uso di via Roma da parte del traffico locale, senza che ancora vi siano i benefici della miracolosa tangenziale nord, Accesso diretto fra aree).
  • lettera H: tali incidenti mostrano come via Capitanio fosse già una zona di rischio. Per tale strada non è stata adottata nessuna soluzione a breve, anzi si è preferito agire sulla vicina via Matteotti. Articolo di giornale commentato. (Sexy vigilessa)
  • Incidente fra via Grossi e via Matteotti: l'incidente fra via Grossi e via Matteotti fece molto scalpore a causa della dinamica. E' bene far notare che via Matteotti non è percorribile dai camion, benchè tale vincolo non venga mai rispettato o fatto rispettare (per esempio mettendo delle barriere anti-camion come fatto per via Luneo). La dinamica dell'incidente vede un camion percorrere a velocità sostenuta via Matteotti direzione via Roma. Giunto in prossimità di via Grossi (a quel tempo via Grossi era doppio senso e l'incrocio era semaforizzato) il semaforo si presentava come rosso per chi era in via Matteotti e verde per le vie laterali. Il camion, non accorgendosi del segnale di stop del semaforo in prossimità dell'incrocio di via Grossi, si trovò un'auto che usciva da via Grossi (senza visuale, ingara di chi era presente in via Matteotti) e, per evitarla, sterzò finendo in una vicina casa abbattendone parte dei muri (la donna che vi viveva risultò illesa poichè uscì poco prima dell'incidente). La soluzione adottata a breve periodo fu quella di mettere via Grossi a senso unico uscente. Il PUT nella tavola B1_2_breve periodo.PDF prevede due soluzioni).
    Vediamo che in una soluzione per via Grossi viene previsto il doppio senso di circolazione, e per l'altra il senso unico uscente. Oggi è presente via Matteotti a senso unico e via Grossi senza semaforo con senso unico uscente. Se consideriamo che all'incrocio con via Roma, via Matteotti e via Cattaneo si è adottata la soluzione di creare il senso unico uscente senza mettere una rotonda e per altri incroci di Spinea si è adottata la soluzione con rotatoria (Rotatorie in via Roma) appare del tutto strano che in un punto in cui non vi è visuale per chi esce da via Grossi non si sia pensato ad una soluzione più efficace (si ricorda infine l'errore di via Lorenzini come accenno).
  • Punti di conflitto: sono stati inseriti nei punti di conflitto l'incrocio fra via Roma e via Capitanio (oggi è presente una rotonda), l'incrocio fra via Matteotti e via Roma(non è previsto l'inserimento di una rotonda), l'incrocio fra via dell'Unità e via Roma (attualmente è previsto che via dell'Unità nel tratto fino a via Bennati diventi a senso unico per ospitare un senso di marcia di via Roma, una rotatoria nell'incrocio con via Bennati e lo svincolo sulla nuova rotatoria realizzata sopra la vecchia sopraelevata di via Roma). L'idea di porre una rotatoria allo sbocco di via Alfieri in via Roma indica che anche quello ha assunto i connotati di punto di conflitto, benchè nel PUT non se ne prevedesse il bisogno (punto con lettera F). (Rotatorie in via Roma)
  • Principali zone commerciali/direzionali: La presenza di zone commerciali lungo una via altamente intasata influenza la disposizione dei parcheggi capienti. I parcheggi divengono così punti di attrazione del traffico che ha così modo di raggiungere a piedi l'attività commerciale/direzionale. Questo impone dei vincoli sul numero di parcheggi, sulla distribuzione e sulla accessibilità dei parcheggi (sicurezza nel parcheggio di piazza Marconi, sensi unici e funzioni religiose nella chiesa San Vito e Modesto). Per non gravare su via Roma deve sussistere una viabilità alternativa, una serie di dorsali che permettano di accedere e defluire facilmente dai parcheggi asservendi le zone commerciali/direzionali senza impegnare via Roma, intasata dalle auto di transito.
Eseguire delle statistiche o delle tavole di elencazione degli incidenti è molto utile per comprendere quali siano i punti di maggiore conflittualità e monitorare se vi sia un trand crescente o descrescente di insicurezza.
Tuttavia è sempre bene tenere in considerazione che le statistiche potrebbero non raccogliere delle informazioni utili a descrivere la casistica di incidenti.
Il riferimenti a questo caso sono evidenti.
Elencando i punti e il numero di incidenti avvenuti per solo due anni (2001-2002) si ottiene una descrizione delle aree in cui per quei due anni vi sono state le maggiori conflittualità e si è verificato il maggior rischio di incidente.
Tuttavia non correlare alcuna informazione riguardo alla percentuale di veicoli passanti per tali strade e le condizioni di traffico al variare del tempo (durante la giornata, al variare dei giorni festivi/lavorativi, al variare dei mesi invernali/estivi) rischia di far sottovalutare i punti di maggiore rischio.
Per meglio comprendere si possono immaginare tutte le strade con le medesime condizioni di traffico (quantità e velocità di scorrimento).
In queste condizioni la strada con caratteristiche meno adatte al traffico presente presenterà il maggior numero di incidenti.
Con diverse condizioni di traffico si rischia di dover risolvere i problemi a cascata soprattutto nel caso in cui si modifichino le condizioni di scorrimento in un'intera area con singoli interventi.
Un altro aspetto trascurato dalla statistica è la tipologia dell'incidente.
Incidenti segnati nella via presuppongono interventi diversi a seconda che siano un tamponamento, uno scontro dovuto all'accessiva velocità, un incidente con auto che provengono dalle vie laterali, ecc...

Sotto quest'ottica la tavola indica altri aspetti
  • in condizioni di traffico scarso via Bennati e via Tommaseo/piazza Dante nonchè via Capitanio hanno sviluppato degli incidenti. Sebbene il numero degli incidenti non sia paragonabile con quello di via Roma o di via Matteotti è bene tenere in considerazione che il loro numero limitato è dovuto alla scarsità del traffico rispetto via Matteotti. Come qui spiegato si può comprendere come osservare solo il numero degli incidenti porti a prendere provvedimenti che concentrano il traffico proprio laddove si sono verificati in condizioni di scarsità di traffico (in altre parole è logico pensare ad aumento di incidenti visto che si sposta l'attenzione in vie più insicure).
  • gli incidenti in via Matteotti si sono verificati in corrispondenza degli incroci, poichè sono dovuti a scontri fra veicoli uscenti dalle strade laterali e auto o biciclette in corsa lungo via Matteotti. Quindi il problema non è la creazione di una pista ciclabile, benchè una pista ciclabile giovi sempre, poichè comunque auto dalle strade laterali sono costrette a tagliare la strada alla pista ciclabile per immettersi nella via dorsale (vedi qui per definizione di dorsali di scorrimento del traffico). Tuttavia è bene notare che la creazione di quartieri intrappolati nel sistema dei sensi unici porta il traffico a spostarsi proprio sulle vie laterali (via G.Bruno, via Sarpi e via Verga) usufruendo di via Alfieri per prendere il direzionamento voluto senza essere obbligati a compiere un vasto circolo rotatorio (via Matteotti, via D'Annunzio, Via Bennati, rotonda, Via Roma). Le condizioni di mancanza di visibilità restano tali in via Matteotti resa a senso unico, ma soprattutto erano e resteranno presenti in via Alfieri (condizioni di via Alfieri). Come prima detto, trascurando certi dettagli nella tavola si è solo spostato il problema.
  • Via Matteotti è qui stata definita come dorsale poichè come più volte detto svolgeva il compito di mettere in comunicazione differenti quartieri attraverso l'incrocio con via Roma e via Cattaneo. La creazione di un sistema rotatorio ha spostato traffico in via Bennati, in via Alfieri ed in via Capitanio. Tali vie tuttavia non sono collegate direttamente con la zona Buonarroti. Ne deriva una spinta ad usufruire di una via intasata come via Roma nonchè zona in cui si verificano incidenti come indicato nella stessa tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF.

lunedì 31 marzo 2008

articoli di giornale - investita su via Aseggiano

IL GAZZETTINO
Sabato 29 marzo 2008
Auto piomba su due podisti: lei muore, lui grave Vittima una bancaria di 34 anni che si stava allenando con un amico rimasto ferito. L’investitore è un diciannovenne di Spinea
Stanno facendo jogging lungo la strada, l'auto dall'altra parte della strada sbanda e li falcia, finendo capottata nel fossato: lei muore sul colpo, lui è gravissimo all'ospedale, dove viene ricoverato anche l'investitore che però non è in pericolo di vita. È il drammatico bilancio di sangue dell'incidente che ieri ha sconvolto la città. Tutto succede in un attimo, poco prima delle 19. La Y10 sta viaggiando lungo via Asseggiano in direzione di Spinea , alla guida N.G. di 19 anni di Spinea che all'improvviso perde il controllo e controsterza. In senso opposto stanno procedendo i due podisti che vengono centrati come dei birilli e sbalzati a una decina di metri di distanza sul campo adiacente la carreggiata.
La scena che si presenta davanti agli occhi dei primi soccorritori è straziante. Due corpi immobili sull'erba contorti in una posizione innaturale, una macchina con le ruote all'aria e il conducente incastrato che verrà liberato dai vigili del fuoco. Monica Levorato, 34 anni, impiegata bancaria con la passione per l'atletica, rimane esanime sul terreno. Quando l'ambulanza del Suem giunge sul posto per lei non c'è purtroppo più nulla da fare. L'amico di 26 anni, Marco Di Vita, anche lui di Mestre, con il quale si stava allenando respira ancora: trasportato d'urgenza all'Umberto I sarà ricoverato in emodinamica con il bacino fratturato e diverse lesioni agli organi interni. Il giovanissimo automobilista, accolto nello stesso ospedale, verrà sottoposto al prelievo del sangue e delle urine per accertare se stesse guidano in condizioni psicofisiche alterate: è sotto choc, verrà dimesso nella notte.
Poi c'è solo lo strazio dei familiari di Monica. È toccato agli agenti della polizia municipale il penoso compito di avvertire i genitori della vittima, che abitano a Chirignago in via Puglie. La mamma appresa la notizia al pronto soccorso viene colta da malore, il padre si dispera: Monica era la loro unica figlia. Distrutto dal dolore anche il fidanzato. La notizia del suo drammatico decesso si diffonde in pochissimo tempo e amici e conoscenti si riversano in ospedale. Mentre fra i residenti di via Asseggiano monta la rabbia per quella strada che da anni denunciano come un punto nero della viabilità cittadina: stretta, tortuosa, in cui i veicoli sfrecciano spesso a velocità sostenuta trovando un'alternativa a via Miranese sempre più congestionata dal traffico. Si è costituto persino un comitato per la realizzazione di marciapiedi per la tutela di pedoni e ciclisti. E quella di ieri in città è stata davvero una serata terribile sul fronte della sicurezza stradale. Più o meno alla stessa ora, oltre all'incidente mortale di via Asseggiano, si sono registrati altri due investimenti: un'anziana travolta in via Sernaglia di fronte al Cinema Dante e trasportata al Ca' Foncello di Treviso e un uomo in via Gazzera Alta. Monica Andolfatto Lucia Ravbar


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
«Una ragazza solare dal sorriso contagioso»
Due mazzi di fiori gialli a simboleggiare la solarità di una ragazza sportiva e altruista, dal sorriso contagioso. Da ieri mattina il luogo del drammatico incidente in cui ha perso la vita Monica Levorato, impiegata nella filiale di Veneto Banca a Santa Maria di Sala, che avrebbe compiuto 34 anni il prossimo 14 agosto, è diventato meta di un mesto pellegrinaggio da parte di parenti amici. Sull'asfalto di via Asseggiano, in un tratto in cui non ci sono abitazioni, i segni dei pneumatici dell'auto impazzita che è piombata addosso a Monica mentre insieme al collega di lavoro Marco Di Vita, 26 anni il prossimo autunno, stava facendo jogging lungo il ciglio opposto. E morta sul colpo: caricata sul cofano dell'Y10 condotta da un diciannovenne di Spinea , è stata scaraventata a una decina di metri finendo esanime sul terreno incolto del campo al di là del fossato dove si è capottata la macchina che l'ha uccisa.
Miracolato l'amico che nonostante le gravi ferite non ha mai perso conoscenza: è stato il primo a riferire ai soccorritori la dinamica della tragedia avvenuta verso le 18.30 di venerdì mentre i due podisti stavano rientrando verso l'abitazione al civico 379 di via Miranese, dove Monica viveva da poco col fidanzato Giovanni di Marghera. Lo stesso quartiere in cui martedì prossimo, 1. aprile, nella chiesa di Sant'Antonio, alle 11 si svolgeranno i suoi funerali. Monica, figlia unica, lontana parente della velocista Manuela Levorato, è cresciuta alla Gazzera nella casa di via Puglie dove andava almeno due volte la settimana a salutare il papà Edoardo, ex bancario della Carive, e la mamma Delia Mariti. Per loro il dolore è devastante. Ieri mattina è toccato al signor Edoardo il penoso compito del riconoscimento ufficiale della salma all'obitorio dell'ospedale. Né lui né la moglie riescono a parlare. È una zia di Monica a fare un breve ritratto della nipote: «Amava la vita, era seria e aperta. Una vera sportiva con la passione sia della corsa che del bunging jumping. Una ragazza splendida, attiva, grintosa. Siamo tutti sconvolti. È una perdita terribile, assurda, senza alcun senso. Come si può morire così?».
Ieri, complice la bella giornata, parecchi i giovani che, tute da ginnastica e cuffietta stereo agli orecchi, si allenavano lungo la stessa via su un circuito che spiegano essere piuttosto battuto da chi ama correre o semplicemente vuole mantenersi in forma: «Ci vengo quasi ogni giorno da queste parti - afferma uno di loro - ed effettivamente il traffico è piuttosto sostenuto. Per questo preferisco allenarmi di mattina». Una strada piuttosto tortuosa, stretta, con una serie di curve "cieche", senza marciapiedi, che in particolare nelle ore di punta viene presa d'assalto dal traffico che cerca un percorso alternativo alla congestionata via Miranese. «In queste condizioni pedoni e ciclisti rischiano la vita ogni giorno sfiorati dai veicoli che sfrecciano a folle velocità. Abbiamo paura persino ad attraversare davanti al nostro portone - dice una residente al civico 96 - e ora dobbiamo piangere una giovane esistenza spezzata in modo così assurdo. Porta la data del 23 marzo del 2004 la petizione sottoscritta da trecento cittadini, indirizzata al sindaco, che abbiamo consegnato al consiglio di quartiere, Chirignago-Gazzera e con cui puntavamo il dito sulla pericolosità di via Asseggiano su cui si affacciano anche due scuole superiori, il Volta e il Molin. Avevamo chiesto nell'immediato di classificare la strada a traffico locale residenziale per escludere il transito di passaggio, e di installare degli autovelox per imporre il rispetto dei limiti di velocità. Nessuna risposta. La questione è stata risollevata lo scorso novembre in occasione di una riunione sulla viabilità della zona alla presenza del delegato alla Mobilità e ai Lavori pubblici. Solo promesse. E ora via Asseggiano è sporca del sangue di una vittima innocente». Monica Andolfatto


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
Il diciannovenne di Spinea alla guida della Y10 impazzita ha conseguito la patente appena lo scorso febbraio. In lacrime la mamma L'investitore indagato per omicidio colposo
(m.a.) «Darei la mia vita per restuire a quei genitori la loro unica figlia. Siamo sconvolti, prostrati, disperati per una tragedia che ha travolto non solo la famiglia della vittima ma anche la nostra. Lo ripeto col cuore in mano: darei la mia vita per restituire quella vita perduta».
La voce al telefono rotta dal pianto e dal rammarico. È quella della mamma di N. G. vent'anni il prossimo ottobre, lo studente di Spinea che alla guida della sua Lancia Y10, l'altra sera, ha travolto due podisti lungo via Asseggiano, uccidendo sul colpo Monica Levorato 33 anni e ferendo Marco Di Vita, 25 anni, ricoverato all'ospedale di Mestre in prognosi riservata.
La patente l'ha conseguita appena lo scorso 19 febbraio e forse è proprio l'inesperienza insieme alla velocità sostenuta ad aver provocato il tragico incidente per cui ora è indagato per omicidio colposo e per lesioni colpose.
«Mio figlio è un ragazzo per bene, serio, coscienzioso. Non beve e e non fuma. È stato lui per primo a dire ai soccorritori e ai vigili di fargli tutti gli esami per verificare se avesse assunto alcol o droga: i risultati sono risultati negativi. Stava rientrando a casa da Mestre e non sa rendersi conto di come abbia potuto perdere il controllo della macchina. È sotto choc e non riesce a calmarsi. Continua a dire che non correva e che ha girato il volante per evitare un pullmino che aveva invaso la sua corsia di marcia. Ha sterzato per evitare un frontale ed è andata come è andata. In maniera tanto crudele quanto assurda».
La dinamica è al vaglio degli agenti del Reparto motorizzato della Polizia municipale di Mestre che anche ieri mattina hanno proseguito con i rilievi effettuando anche una perizia sul veicolo posto sotto sequestro per verificare o meno il coinvolgimento di altri mezzi. I verbali del sinistro contengono anche testimonianze dirette di persone che hanno assistito alle drammatiche fasi della carambola: la macchina che perde aderenza probabilmente perché le ruote sbandano sulla ripa erbosa a destra e poi si intraversa e finisce dall'altra parte della strada, investe i due sportivi e si ferma capottata sul fosso appaggiata al pilone della luce. Pare che qualcuno riporti anche del sopraggiungere di altri veicoli anche se non è chiaro se e come abbiano potuto in qualche modo disturbare il tragitto della Y10. Spetterà comunque alle indagini chiarire cause e responsabilità.
«Non abbiamo ancora incontrato i genitori della ragazza morta - continua la mamma di N. - non sappiamo come fare, come muoverci. Siamo disorientati. Possiamo solo dire loro che siamo affranti e che nostro figlio non è un criminale. È stata una casualità sciagurata. Poteva andare in tutt'altro modo. All'obitorio poteva esserci nostro figlio che invece ora dovrà convivere con un peso così grande per la sua età. Non cerco giustificazioni o scusanti, ma solo comprensione. La nostra è una famiglia rovinata».


LA NUOVA
Domenica 30-03-08
Cronaca Il figlio sotto choc racconta che non andava forte: «Ha visto un ostacolo» «Darei la mia vita per salvare la ragazza»
La morte di Monica è una doppia tragedia. Per la sua famiglia e per quella del ragazzo di Spinea che ha causato l’incidente. Due famiglie precipitate nel baratro della morte. N.G., lo studente 19enne, alla guida della «Lancia Y», è stato dimesso dall’ospedale nel cuore della notte. Era svenuto dopo l’incidente ed è ancora sotto choc. «Darei la vita per poter tornare indietro. Per poter riportare sulla terra quella ragazza, ma so che non è possible. È una tragedia immensa», racconta la madre del ragazzo tra le lacrime e i singhiozzi. Ripete ossessionamente che si tratta di una «tragedia, una tragedia immensa». «Nulla può essere come prima, ma non so cosa darei perché tutto tornasse indietro. Ma mi rendo conto che è tutto finito. Quella povera ragazza...». Il ragazzo è studente. Compie 19 anni il prossimo ottobre. Ha la patente di guida dal 28 febbraio scorso. Giusto un mese prima della data dell’incidente. Stando alla ricostruzione fatta dai vigili urbani del Reparto Motorizzato, il ragazzo ha perso il controllo dell’auto per la velocità sostenuta. Una velocità, non tanto in valore assoluto, ma troppo elevata per quel tratto di strada. Una disattenzione o qualche cosa che il ragazzo ha considerato erroneamente un ostacolo: sta di fatto che ha perso il controllo della piccola vettura, diventata ingovernabile. E quella carambola è stata fatale per Monica che lungo quella strada maledetta non andava mai a correre. «Mio figlio sta molto male. Mi ha detto che non correva forte. Ha visto un Fiorino venirgli addosso, ha sterzato e non è stato più capace di tenere l’auto. Lui è disperato come lo sono io. È una tragedia immensa. Per quella povera ragazza darei la mia vita. Ma non è possibile tornare indietro. Lui continua a dirmi che non correva forte e che all’improvviso si è trovato davanti il Fiorino». (c.m.)


Per Paolo Pezzato «questa zona è considerata ormai di serie B. Sono tanti i progetti in discussione, dalla strada dei Bivi e alla messa in sicurezza di via Asseggiano. Ma è tutto fermo, nessun progetto va in porto». link


venerdì 29 febbraio 2008

Articolo di giornale - Incidente vicino Santa Bertilla

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 28 FEBBRAIO 2008
Provincia Spinea, donna in bici investita davanti alla chiesa di S. Bertilla
SPINEA. Un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, è avvenuto ieri mattina in via Roma a Spinea all’altezza della rotonda «a pavesino» di fronte alla chiesa di Santa Bertilla. Protagonisti un’auto e una ciclista e a scaturire lo scontro potrebbe essere stata una mancata precedenza. La dinamica, comunque, è al vaglio dei carabinieri di Spinea che stanno indagando sull’accaduto. L’episodio è avvenuto verso le 8.30. Secondo una prima ipotesi dei militari dell’Arma, sembra che la conducente alla guida di una Y10, C.S. di Spinea, entrando nella rotonda a forma di pavesino proveniente da Viale Sanremo, non si sia accorta dell’arrivo della bicicletta con in sella sempre una donna, S.S., anch’essa di Spinea. Il contatto tra i due mezzi è stato inevitabile. La ciclista è stata sbalzata sul parabrezza, che ha rotto, ed è caduta sull’asfalto. Nell’impatto non si è procurata gravi ferite ma solo tanto spavento e qualche botta. S.S., distesa a terra, aveva iniziato ad accusare anche dei brividi di freddo ma in attesa dei soccorsi dall’ospedale di Mirano, un carabiniere le ha passato la giacca. La ciclista è stata trasportata al pronto soccorso ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. (a.rag.)

La limitazione del traffico in via Roma dovrebbe essere una priorità, rispetto altre opere.
Investimenti andrebbero fatti per il completamento della tangenziale nord ed il collegamento con la SP36, ma anche un piano di assetto del terrotorio intercomunale con il comune di Mirano che dirotti il traffico dal suo bacino nelle vie periferiche (Via Taglio da un lato e via Luneo via Zigaraga dall'altro magari costruendo una nuova arteria che salvi l'abitato delle due vie citate).

Va fatto notare che gli incidenti con danni alla persona o con intervento della polizia/carabinieri fanno statistica, nonchè articoli di giornale.
Gli incidenti con constatazione amichevole (per esempio quello a cui ho assistito sulla nuova rotatoria fra via Roma e via Alfieri dovuta ad una frenata brusca in prossimità di un dosso) non vengono conteggiati, sebbene possano variare di molto i grafici di incidenza del traffico.

giovedì 24 gennaio 2008

Articoli di giornale - Incidenti raddoppiati in un anno

LA NUOVA
SABATO, 19 GENNAIO 2008
Provincia VIABILITA’ A SPINEA Incidenti, in un anno raddoppiati i feriti Strade sempre più pericolose nonostante l’impegno dei vigili urbani
SPINEA. Aumentano gli incidenti e i feriti raddoppiano ma si dimezzano le multe. E’ questo in sintesi il bilancio 2007 della polizia locale di Spinea redatto dal comandante Diego Trolese. In sostanza lo scorso anni i vigili hanno controllato di più il territorio e i risultati si sono visti. Dai numeri si scopre come gli incidenti siano saliti dai 44 del 2006 ai 64 del 2007 e che i feriti sono passati dai 48 del 2006 ai 98 del 2007. Due, invece, sono stati i morti contro l’uno rilevato nel 2006. Stabile anche la voce delle patenti ritirate, 8, mentre nel 2006 furono 9. In forte calo, come si diceva, le multe. Sono stati 1029 i verbali totali contestati per un importo di 118 mila euro. Le 2006 le contravvenzioni furono 2402 che fruttarono alle casse comunali poco più di 263 mila euro. Tra i reati più significativi 42 sono stati pizzicati con l’autovelox, 34 non avevano fatto la revisioni, 32 non avevano l’assicurazione, 26 viaggiavano senza cinture di sicurezza e 14 usavano il cellulare. Sono anche state eseguite anche 59 rimozioni, ritirate 34 carte di circolazione, 32 sequestri amministrativi; 40 autorizzazioni al transito veicoli, 166 pratiche per rilascio autorizzazioni alla sosta per invalidi civili. «Da non sottovalutare il numero delle persone in servizio - precisa Trolese - perché da gennaio ad agosto 2007, per mobilità e pensionamento, abbiamo avuto sei persone in meno. Per fortuna il Comune ha deciso di ristabilire il numero a 17 unità e già a fine dicembre abbiamo avuto tre nuovi arrivi. Comunque rispetto al 2006, malgrado la carenza di personale, è stata aumentata la nostra presenza esterna». Frattanto domani si festeggerà San Sebastiano, patrono dei vigili. La celebrazione comprenderà anche i comandi del miranese e del mirese e alcuni rappresentanti saranno a Spinea. Il programma prevede alle 9 il raduno dei partecipanti in piazza Municipio, alle 9.30 il corteo accompagnato dalla banda musicale cittadina da piazza Municipio fino alla chiesa di Santa Bertilla. Qui alle 10 ci sarà la messa e al termine nel sagrato saranno benedetti i veicoli. (di Alessandro Ragazzo)

Purtroppo le statistiche conteggiano solo i casi in cui è intervenuta la polizia municipale.
A questi andrebbero almeno aggiunti i dati rilevati dai carabinieri e quella miriade di incidenti mai denunciata poichè tramite la "constatazione amichevole" ha evitato di passare per le sanzioni
amministrative.
Bisogna non dimenticare che l'idea generale è quella di un diffuso aumento del traffico, ora presente sia in città che fuori città.
Alcune soluzioni adottate sono largamente contestate visto che hanno prodotto effetti discutibili.
In molte situazioni piccoli incrementi di traffico in zone completamente inadatte hanno creato un profondo malcontento.
Le soluzioni paventate come miracolose per il centro cittadino a tutt'oggi si parla di completarle entro il 2010.


martedì 15 gennaio 2008

Articolo di giornale - incidente alla Fossa

LA NUOVA
Sabato 12-01-08,
Provincia Incidente tra Spinea e Mirano. I vigili del fuoco segano il palo Cartello abbattuto, traffico nel caos di Filippo De Gaspari
SPINEA. Abbattuto da un camion il portale che segna l’ingresso nel comune di Spinea, in località la Fossa. E’ accaduto ieri mattina, intorno alle 8.30, proprio davanti alla fermata dell’autobus, al confine tra Mirano e Spinea. Ad urtare la pesante struttura in ferro è stato, durante una fase di manovra, un tir con rimorchio, diretto a Mirano. Un banale incidente senza conseguenze, se non per il traffico, precipitato letteralmente nel caos. Dopo l’urto infatti il pilastro in ferro che sorreggeva il cartello si è pericolosamente inclinato sulla sede stradale, tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Mestre e i tecnici del settore viabilità della Provincia per rimuoverlo e mettere in sicurezza l’area. Gli uomini del 115 e della Provincia hanno lavorato oltre un’ora per imbragare il tabellone, servendosi di un’autogrù e un’autoscala, per evitare che la struttura potesse crollare in strada. In un secondo momento i tecnici hanno provveduto a tagliare alla base il grosso pilastro, adagiandolo sulla carreggiata e frazionandolo in più parti per il trasporto. Durante la prima fase del delicato intervento la polizia locale di Spinea ha istituto un senso unico alternato in via Miranese, con forti rallentamenti su entrambi i sensi di marcia, ma è verso le 10.30 che il traffico è letteralmente andato in tilt. Per permettere di rimuovere in sicurezza la pesante struttura è stato infatti necessario interrompere la circolazione sulla provinciale che collega Mirano con Spinea. Lunghe code si sono formate su via Della Vittoria e via Miranese, verso Mirano, con diversi automobilisti costretti a invertire la marcia e riversarsi su strade secondarie o su viale Venezia per raggiungere Spinea e Mestre. Ancor peggiore se possibile la situazione dall’altro lato, in comune di Spinea. La polizia locale ha dovuto bloccare l’ingresso alla Fossa già allo svincolo della rotatoria, dove tra l’altro sono in corso i lavori per la realizzazione del Passante, dirottando il traffico proveniente dal centro di Spinea e da via della Costituzione, lungo la camionabile 81, verso Marghera. Per alcune ore la Fossa è rimasta praticamente isolata. La situazione è potuta tornare alla normalità soltanto verso mezzogiorno. Molti i curiosi, soprattutto residenti, rimasti a seguire col naso all’insù le operazioni di amputazione e rimozione dell’imponente portale di ferro, che da decenni sovrasta via Miranese segnando il confine tra i due comuni. La polizia locale di Spinea sta ora cercando di capire se sussistano gli estremi per sanzionare l’autista del tir, protagonista dell’azzardata manovra.

giovedì 10 gennaio 2008

Articoli di giornale - incidente sulla strada statale

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2008
Provincia L’incidente alle 10 vicino alla rotatoria tra Marghera e Oriago Cisterna si ribalta, scoppia il caos Sversati diecimila litri di gasolio, disagi al traffico per sette ore Il camion viaggiava in direzione Spinea Ferito il conducente di Alessandro Abbadir
ORIAGO. Camion cisterna carico di gasolio si ribalta sulla camionabile 81. Diecimila litri di combustibile si riversano in un fossato e sull’asfalto, ferito il conducente. La camionabile, in direzione Spinea dalla rotonda di Marghera, è andata letteralmente in tilt per 7 ore. e’ accaduto verso le 10 quando un camion carico di gasolio, diretto nel Miranese, dopo aver imboccato la provinciale 81 è sbandato ed è finito fuori strada, mettendosi di traverso.
Il camion ha cominciato a perdere il gasolio che conteneva nella cisterna sia sull’asfalto che nel fossato. Le auto che seguivano il camion hanno frenato bruscamente per evitare di piombare addosso al mezzo di traverso sulla carreggiata. E’ scattato l’allarme. Sul posto in pochi minuti, allertati dagli automobilisti in transito, sono arrivati i vigili del fuoco di Mestre con il nucleo chimico, le ambulanze e la Polizia stradale di Mestre per rilevare l’incidente. Il conducente del camion fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato portato all’ospedale di Mestre per degli accertamenti. Intanto sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav per stimare il danno ambientale. Ci si è subito resi conto che la situazione era grave dal punto di vista della sicurezza. In pochi minuti migliaia di litri di gasolio erano usciti dalla cisterna. I pompieri e la polizia hanno transennato l’area dell’intervento. Sul posto è stata fatta intervenire anche una ditta specializzata in bonifiche del genere. L’intervento per mettere in sicurezza il tratto stradale della camionabile è durato ben 7 ore. I camion e le auto sono stati fatti circolare con un senso unico alternato su un tratto di 400 metri. E’ scoppiato il caos. Si sono verificati incolonnamenti sia in direzione Mestre che in direzione Spinea. Le code hanno sfiorato i 5 chilometri. Le auto in cerca di scorciatoie hanno invaso anche la Brentana. Solo verso le 17 la situazione è tornata alla normalità con la riapertura della strada. Anche i mezzi pubblici dei pendolari hanno subìto fortissimi ritardi. Per i residenti di Oriago di Mira questa è l’ennesima dimostrazione che prima di aprire il nuovo casello autostradale di Borbiago, sulla A4, bisogna mettere in sicurezza la strada. Sulla vicenda interviene anche il presidente della commissione viabilità ambiente e territorio della Provincia Aldo Bertoldo. «Sulla camionabile 81 - dice Bertoldo - transitano ogni giorno migliaia di camion carichi di materiale pericolos diretti a Porto Marghera. Bisognerebbe utilizzare e potenziare di più la rete ferroviaria di trasporto merci».

Non si può far altro che ribadire come oggi la strada camionabile merita di essere già messa in sicurezza.
Se invece ci sarà un potenziamento della viabilità, questo verrà fatto forse nel 2010.


LA NUOVA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2008
Provincia ORIAGO: DOPO IL GRAVE INCIDENTE DI MERCOLEDI’ «La camionabile va messa in sicurezza» La richiesta arriva dai sindaci di Mira (Carpinetti) e Spinea (Tessari)
MIRA. «Sulla provinciale 81 circolano troppi camion carichi di materiale pericoloso. Sono necessari dei tragitti ad hoc e l’adeguamento di tutto il tratto della camionabile fino a Spinea. L’apertura dei nuovi caselli del Passante, tra i quali quello di Crea, in queste condizioni è improponibile». A prendere posizione sono i sindaci di Mira, Michele Carpinetti, e Spinea, Claudio Tessari. E sul ribaltamento della cisterna che mercoledì ha quasi provocato un disastro ecologico intervengono anche i comitati. Il sindaco di Mira è preoccupato. «Il ribaltamento della cisterna di gasolio sulla camionabile - dice - è la conferma alle preoccupazioni che avevamo sulla sicurezza di questa strada. Se al posto di gasolio ci fosse stato qualche materiale più pericoloso diretto al petrolchimico si sarebbe potuta levare una nuvola tossica diretta verso Oriago, Borbiago o Ca’ Sabbioni. Il rischio incidenti inoltre aumenterà esponenzialmente se non partirà il progetto di messa in sicurezza della strada: non si può aprire il casello di Borbiago in queste condizioni. Dall’autostrada entrerebbero centinaia di Tir diretti al Petrolchimico che ora transitano in altre direzioni. Provvederemo a fare un piano in accordo con il prefetto e la Protezione civile che preveda una mappa degli spostamenti per quei camion che passano accanto ai centri abitati di Oriago, Borbiago e Spinea carichi di sostanze pericolose». Per gli ambientalisti questi camion dovrebbero stare a distanza di sicurezza dai centri abitati. «In queste condizioni - dice il capogruppo dei Verdi del parlamentino di Mira, Francesco Vendramin - chiediamo che questi trasporti siano vietati sulle nostre strade e caricati su ferrovia». Anche i residenti sono preoccupati. «L’incidente della cisterna - spiegano i cittadini di via Ghebba e Ca’ Rubaldi - ha provocato il blocco di Oriago per quasi una giornata. Il traffico è impazzito. Se aprono il casello noi lo blocchiamo». Anche il sindaco di Spinea è preoccupato. «Abbiamo chiesto - dice Claudio Tessari - l’adeguamento della provinciale 81 fino al nuovo casello di Crea. La strada così come è, è inadeguata ed insicura per il traffico pesante che transita ogni giorno. Da parte della società autostrade circa una ventina di giorni fa ci è stata data una risposta positiva. Ora la palla passa alla Provincia». Una conferenza dei Servizi è stata fissata dalla provincia con tutti gli enti per il 15 febbraio. (Alessandro Abbadir)

IL GAZZETTINO
giovedì 10 gennaio 2008
Cento ettolitri di gasolio nel canale
(m.a.) Ore dieci si sfiora il disastro ambientale con diecimila litri di gasolio in un canale di scolo ed è il caos su una delle arterie chiave della circolazione dell'intera provincia, la famigerata "camionabile", al secolo la Sp 81.
Chilometri e chilometri di bisonti in coda sia in direzione Venezia che in direzione Riviera: immobili e intrappolati insieme ai pullman di linea e alle macchine. A causare l'ingorgo infernale è stato un incidente - le conseguenze potevano essere ben più gravi - che ha coinvolto un'autocisterna con altra cisterna a a rimorchio sbandata poco dopo aver oltrepassato la rotonda sulla Romea e aver imboccato la provinciale verso Spinea , nel tratto che prende il nome di via Cittadella. Nell'affrontare una curva, la "coda" del mezzo è scivolata fuori dall'asfalto, trascinando giù dal ciglio stradale la cisterna a traino che si è ribaltata nel fossato.
Per fortuna l'altra cisterna con la motrice è rimasta ancorata a terra intraversandosi però a cavallo delle due corsie. Illeso il conducente, ma per la viabilità è stata l'apocalisse, con la Sp 81 chiusa nei due sensi di marcia fino alle due del pomeriggio e aperta a senso alternato fino a sera.
Sul posto la polstrada con una pattuglia di Portogruaro, tre squadre dei vigili del fuoco partite da Mestre e Marghera con il nucleo Nbcr (specializzato negli interventi a rischio nucleare, batteriologico, chimico, radioattivo) e il personale della Provincia. Il primo intervento, sotto la regia dei pompieri, ha riguardato la messa in sicurezza dell'autocisterna con lo svuotamento del carburante residuo dal serbatoio rovesciato e la rimozione del veicolo. Quindi si è proceduto con la bonifica del terreno impregnato in profondità dal considerevole spanto di idrocarburi. Il danno ambientale sarebbe stato di portata ancor più rovinosa se il canale non fosse stato in secca vista la stagione e quindi il gasolio si fosse mischiato all'acqua.
Per effettuare la bonifica è stata chiamata una ditta specializzata di Salzano, "Manente per l'ecologia", con il compito di rimuovere le tonnellate di terriccio contaminato, di trattare adeguatamente il fondo e di provvedere al ripristino dello status quo ante con il riporto di terra non inquinata per ricostituire il letto del fosso stesso.


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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013