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domenica 2 dicembre 2012

ZTL a Mira

Scontro fra Comune, commercianti e residenti sulle ZTL imposte a Mira - La Nuova Venezia

Come già scritto in passato le  Zone a Traffico Limitato rappresentano un notevole impatto per i frontisti siano essi abitanti residenti, negozianti dell'area, anche figli che visitano i genitori, imprese che intervengono per lavori in qualche edificio o più semplicemente persone che semplicemente transitano per un'area chiusa.
Di tutti questi casi citati, spesso le ZTL vengono attivate con la sola idea di ridurre il traffico semplicemente passante per migliorare la vivibilità dell'area o ridurre le emissioni di CO2 (comunque il traffico passa in altra zona ed emette CO2 a seconda del tragitto diverso compiuto).
Per tutti gli altri casi aumenta la burocrazia con l'emissione in genere di particolari permessi per tot ore/giorni che permettano l'accesso all'area limitata, dato che per esempio non si può impedire ad un'impresa di lavorare o gravarla dei costi di varie multe o ai figli di vedere i propri genitori.

Ma esistono i mezzi alternativi con cui recarsi nell'area pubblica ad alto rischio multe staccate da azienda privata, cooperativa o municipalizzata: pedoni, biciclette, ecc...
Il problema è che non si ha alcun riscontro che le ZTL convertano il traffico in eguale flusso di pedoni e ciclisti, bensì semplicemente lo spostamento del tragitto di percorrenza, così come rilevato da associazione dei negozianti e persone che subiscono spesso le variazioni dovute alla creazione di inopportuni sensi unici.

Tutto lo scontro su parcheggi blu e ZTL nel Comune di Spinea nasce con l'interrogazione in consiglio comunale del consigliere PDL Piazzi, il quale confrontando le cifre delle multe staccate dalla polizia municipale di Mestre e Mirano notava come a Spinea il Comune "guadagnasse" meno dei comuni limitrofi in questa voce di bilancio.
Da ciò la maggioranza si impegnò a chiamare Trolese, capo del Comando di Polizia Municipale in seconda commissione consigliare per spiegare il motivo del minor numero di multe.
Ne risultò che i Comuni di Mirano (Mirano, superati 500 mila euro di multe) e Mestre hanno avuto un picco di multe perchè autisti ignari delle ZTL erano entrati nell'area pubblica limitata sotto il controllo di un'azienda privata.
Da qui dovrebbe nascere l'idea di studiare la possibilità del Comune di istituire sia dei parcheggi blu che delle ZTL, poi così contestata da uomini di Tessari - PDL e commercianti/residenti.

A favore delle strisce blu e delle ZTL si schierano anche Spinea Cinque Stelle ed alcuni comitati pro-ambiente e pro-biciclette, nella convinzione che le multe invoglino i cittadini ad abbandonare i loro 10-20 mila euro di auto in garage, più delle accise del carburante.
Quindi a tal scopo economico val bene una cattiva segnalazione delle aree ZTL o degli orari di attivazione (si pensi ad un'auto parcheggiata in un'area ZTL quando si può che non può essere mossa a restrizioni attive, per il rischio di portarla davanti alle telecamere di controllo).senza cartelli chiari che mettano in pericolo esborso di molti euro coloro che girano con un autoveicolo.
Quindi se da un lato commercianti che vendono beni leggeri non hanno molto da lamentarsi, diversa diviene la questione con magazzini o beni che necessitano di un bagagliaio per essere trasportati (es: anziano di 70 anni con 4 borse della spesa in bicicletta? in autobus? a piedi?!).
Tuttavia nel caso di Mira, un ristorante chiuso dalla ZTL, pur vendendo un bene prodotto leggero e consumato sul posto critica la zona a traffico limitato, poichè inficierebbe la visibilità del suo locale, facendogli perdere clienti.
In effetti la cultura della movimentazione scontrandosi con la libertà dell'individuo è un onere che varia a seconda dei gusti delle persone stesse (o per esempio le condizioni meteo, si immagini per esempio andar a piedi al ristorante con gli amici in un giorno invernale con 7 gradi e pioggia...), ed i cui costi per invogliare a non utilizzare l'auto non possono ricadere sul singolo privato.
Ben inteso quindi che non si può imporre a qualcuno come muoversi, vi è il conflitto fra chi ci guadagna e chi ci perde nell'adozione di tali mezzi relativamente ad un suolo pubblico.

Da notare anche che la società che ha partecipato al bando per la ZTL di Mira segnala la presenza di sovvenzioni regionali, ma indica anche che solo undici comuni in Veneto hanno adottato una tale misura...un po' pochi dato che tre sono intorno a Spinea (Mestre, Mirano, e Mira).

In generale le ZTL sono una complicazione per la guida e per la circolazione nelle città.
Spesso la loro segnalazione non è intuitiva, tanto che molti dei malcapitati che vi entrano oggi è a causa del fatto che in auto l'area limitata non viene percepita nella sua forma (es: di un flusso di auto diretto nell'area solo i residenti possono entrare gli altri no pena multa, solo da tal ora a tal ora si può entrare), diversamente da ciò che avviene per i segnali stradali verticali ed orizzontali.

Proprio per questo creano un forte malcontento popolare, mentre non necessariamente questo disago spinge il singolo individuo ad utilizzare altri mezzi di locomozione.



PS: Mirano pur avendo parcheggi blu e ZTL non incidenti sul traffico di via Miranese è forse l'unico caso di ottima disposizione di parcheggi gratuiti ed a pagamento fra aree di scorrimento, servizi ed aree storiche.

lunedì 5 novembre 2012

Parcheggi Blu - le siegazioni del comune


Con un ottima comunicazione cittadini-Comune, il sito comune.spinea.ve.it  pubblica il PDF in cui si spiegano le ragioni della creazione dei parcheggi blu, ovvero dei parcheggi a pagamento in alcune aree del Comune di Spinea.
Sempre per la concertazione fra amministrazione locale e cittadini/enti il Comune ha incontrato le attività produttive e ASCOM per individuare proposte e osservazioni utili per migliorare la gestione delle soste in alcune aree individuate come critiche.
Il 5 novembre alle 20.30 viene proposto un incontro aperto a tutti, cittadini compresi in Comune.

Come scritto in passato, in teoria i residenti del Comune di Spinea, i parcheggi li hanno già pagati con gli oneri di urbanizzazione primari e secondari che debbono essere versati al Comune con l'attività edilizia che porta alla realizzazione di abitazioni principali o secondarie.
Quindi dover pagare anche il tempo di sosta è per i residenti una seconda tassazione.
Un errore del Comune? non proprio... un errore del legislatore che ha concesso ai Comuni questa nuova fonta di reddito (una parte dell'obolo del parcheggio a pagamento finisce nel bilancio del Comune) benchè sia evidente che altre leggi prevedevano egualmente il compenso per il medesimo servizio (ovvero, tanto varrebbe ridurre gli oneri di urbanizzazione se si vuole imporre l'onere di sosta quasi fosse una locazione di spazio pubblico).

Tuttavia un altro aspetto risulta interessante: il Comune stima i parcheggi messi a pagamento in meno del 50% dei parcheggi totali esistenti, conteggiando anche quelli di vie laterali a fianco del Municipio-ULSS-Poste, e quelli posti in altre aree di laterali di via Roma (per esempio via Alfieri).
Qui sorge il primo problema. Molti dei parcheggi liberi indicati nelle vie laterali a via Roma, vengono costantemente utilizzati dai residenti delle case sprovvisti di garage (spesso si tratta di palazzoni) o provvisti di un solo garage e due o tre auto.
E' molto probabilmente il caso dei parcheggi in via Alfieri o quello dei parcheggi in via Pisacane- XX settembre, quest'ultimi tra l'altro ampiamente utilizzati anche dagli impiegati di Comune, Poste, scuole medie, asilo e ULSS.
In particolar modo la situazione a ridosso del complesso di uffici e servizi che va dal Municipio al Parco Nuove Gemme è tale che chi dovesse recarsi in questi posti da quartieri confinanti distanti (Crea, Fornase, Villaggio dei Fiori, Fossa, Oriago-via Rossignago, Asseggiano), l'unica alternativa è parcheggiare in piazza Fermi per dirigersi a piedi nell'area.
Ma con i parcheggi a pagamento l'alternativa non è farsi la strada a piedi dalle lontane località di Fornase, Crea o da Asseggiano, bensì è fra il pagare o l'andar via in due facendo una fermata in doppia fila con il motore acceso, piuttosto che una sosta.

In effetti il Comune che da mesi giustifica la maggior parte delle sue modifiche urbanistiche con il proposito di spingere la popolazione a camminare, attività benefica per il corpo, e forse bissando questa scusa per molte altre modifiche territoriali future, farebbe prima a giustificare i parcheggi a pagamento con la necessità di aumentare le fonti di denaro per il bilancio comunale degli anni futuri.



lunedì 8 ottobre 2012

Parcheggi a pagamento: i residenti li hanno già pagati !

Già paventati gli anni passati, ignorati da parte dei cittadini, potrebbero sbarcare a Spinea i parcheggi blu.

Dove
393 parcheggi su 831 disponibili oggi  nel centro del Villaggio dei Fiori (piazza Cortina), via Roma, davanti alla biblioteca, in piazza Rosselli ed a piazza Fermi/Marconi.

Blu vs liberi: minima quanto?!
Non verranno convertiti tutti i parcheggi, poichè la legge impone che una minima parte rimangano gratuiti. Il problema sarà verificare quanti di questi rimarranno gratuiti visto l'ampio uso per esempio di Piazza Fermi e Marconi per accedere ai servizi, dal Comune, alle Poste, ai negozi, alla Chiesa.

Il fatto: il sistema non disincentiva niente.
I parcheggi a pagamento, invenzione tassativa pre-ZTL non disincentivano il parcheggio, poichè i motivi per cui gli italiani si muovono in auto travalicano il dover pagare ulteriori tasse all'apparato statale e/o misto (privato che riscuote per pubblico gravando maggiormente sul costo unitario del bene) per usufruire di beni e servizi: opere primarie e secondarie già versati da chiunque costruisce in lotti edificabili.
Vien quasi da chiedersi perchè versare oneri primari e secondari per qualsiasi edificazione se poi si devono versare ulteriori balzelli.
I motivi per cui gli italiani possono aver bisogno del bagagliaio di un'auto o di recarsi in un dato luogo non spariscono se i parcheggi sono a pagamento.
Un sacchetto di pane come spesa certamente può essere portato a casa a piedi ed in bicicletta.
Più difficile che ciò avvenga se piove (parcheggi blu solo quando non piove ?!) oppure se un'anziana signora deve far spesa per una settimana (2 o più borse della spesa spaccano la schiena a piedi o mettono in pericolo i ciclisti anziani).
Altre persone interessate al provvedimento per esempio sono tutti gli abitanti dei quartieri esterni al quartiere Fermi: questi per accedere ai servizi del Municipio hanno sempre potuto usufruire di piazza Fermi.
Tuttavia, se questa piazza "diviene a pagamento", o pagano, oppure si fanno qualche chilometro in bicicletta dai quartieri periferici al centro; ciò è anche dovuto al fatto che il servizio GiroSpinea è malstrutturato, dato che non serve tutti i quartieri periferici.
Altro esempio interessante può essere rappresentato dal negozio di vendita vestiti in piazza Fermi: si preannunciano arzilli anziani sbandare fra miriade di passanti (creati dalla mobilità dolce che attraversa Spinea per recarsi a lavoro a Mestre a piedi !!!) con in spalla i completo di vestiti appena acquistato.

Il servizio in mano a privati
Il servizio sarà gestito da privati (in linea con i concetti di privatizzazione delle teorie politiche liberiste che da decenni vengono applicate in Italia) i quali gestirannoil servizio di riscossione delle locazioni delle auto parcheggiate su suolo pubblico con profitto, laddove i cittadini hanno già pagato gli oneri primari e secondari di urbanizzazione. Per fare una battuta vien quasi da chiedere se il privato che attua le locazioni sarà costretto a pagare l'IMU per l'affitto di piazzone di sosta!

Il denaro finirà quindi per metà in mano alla ditta privata, per metà al Comune, che lo reinvestirà (sanzioni incluse) per opere di viabilità e manutenzione stradale.

Mistero
Uno degli obiettivi è quello di disincentivare l'uso del parcheggio di piazza Fermi come fosse privato.
Questo aspetto risulta molto interessante, poichè proprio il quartiere Fermi, piazza Cortina, piazza Rosselli e via Roma, specie davanti alla biblioteca, risultano circondate da svariati condomini in cui per decenni sono state concesse licenze di costruzione senza minimamente vincolare il numero delle abitazioni al numero di garage creati nei lotti, con ovvio esubero di auto negli spazi attigui, specie negli anni '90 in cui una politica nazionale di incentivi al settore auto ha aumentato il numero di auto per famiglia.
Quindi a che prò cittadini e residenti che pagano ICI e IMU da decenni, oltre ad aver indirettamente versato gli oneri costruttivi primari, ora dovrebbero vedersi un privato (affiancato ai provvedimenti sanzionatori dei vigili comunali) frapporre fra il servizio acquisito e pagato ed il bene comune? Mistero.
Riassumendo
  • Costruisci una casa: paghi gli oneri primari che prevedono anche la costruzione di parcheggi come servizio;
  • Versi tasse allo Stato per decenni per potere usufruire dei suoi servizi;
  • di punto in bianco il servizio diviene a pagamento in stile locazione a tempo di un'area (comunque rimangono oneri primari e IMU) con tre soggetti a gravare sul canone di locazione (sanzioni dei vigili per comportamenti scorretti; costo della locazione per metà al privato che comunque ci deve guadagnare ed in parte al Comune che guadagnerà a percentuale fissa).
E' quasi demenziale tutto ciò.

Tariffe
 Il costo sarà probabilmente di 80 centesimi per 1 ora, 50 centesimi per mezz'ora, proprio per sfavorire quel traffico che parcheggia nell'area per brevi soste, quali recarsi in Comune per svolgere carte o documenti, oppure recarsi nei negozi per far la spesa usufruendo poi del bagagliaio.
12 ore verrebbero quindi a costare circa 10 euro senza sorveglianza del parcheggio... come andare ogni giorno al cinema.

martedì 22 gennaio 2008

Rur - Censis, indagine statistica: costruire più musei e più parcheggi

Costruire piu' musei e parcheggi, magari multipiano. Questi i desideri degli italiani emersi in un sondaggio condotto da Rur, l'associazione fondata dal Censis per promuovere le citta', su un campione rappresentativo a livello nazionale di oltre 2.900 le interviste effettuate.
.... link

martedì 15 gennaio 2008

Articoli di giornale - 52/66 parcheggi scambiatori contro l'attraversamento di 50000 veicoli al giorno per Mirano

LA NUOVA
MARTEDÌ, 15 GENNAIO 2008
Provincia MIRANO Per evitare traffico nel centro urbano Un parcheggio scambiatore alla Fossa Sono 66 i posti auto previsti in via Miranese vicino all’area ex Volvo
MIRANO. Sessantasei nuovi posti auto in arrivo a Mirano, sempre più assetata di parcheggi. Gli stalli usciranno belli pronti fra qualche settimana dal cantiere di via Miranese alla Fossa, non lontano dall’area ex Volvo. Qui la ditta Carraro Strade sta realizzando un ampio parcheggio che servirà in parte la nuova lottizzazione prevista a Sud ed in parte le attività del quartiere ai confini tra Mirano e Spinea. Ma per il Comune le potenzialità del parcheggio vanno ben oltre la previsione di 66 nuovi posti auto. «L’idea - spiega l’assessore all’Urbanistica Anna Gnata - è di creare proprio all’ingresso Est di Mirano un parcheggio scambiatore per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico». Non a caso infatti, proprio a ridosso del nuovo parcheggio, si trova la prima importante fermata dell’autobus proveniente da Venezia e diretto a Mirano. Non solo: poche decine di metri dopo, al bivio tra via Miranese e via Della Vittoria, inizia la cosiddetta area urbana della città, sottoposta alle limitazioni del traffico previste dal tavolo tecnico zonale nei periodi di blocco. «Chi arriva da fuori Mirano - spiega Gnata - potrà lasciare l’auto nel nuovo parcheggio della Fossa, prendere l’autobus ed entrare in città senza problemi». Il nuovo parcheggio nasce dunque in una zona strategica per il futuro del trasporto pubblico cittadino, nonostante le dimensioni della nuova area di sosta siano di media grandezza. Dei 66 nuovi posti auto infatti, 52 saranno destinati alla collettività, mentre gli altri 14, quelli più interni, saranno prevalentemente di servizio alla nuova zona residenziale prevista a Sud, anche se rimarranno comunque pubblici. Alle spalle del nuovo parcheggio è prevista la realizzazione di circa 6 mila metri cubi di lottizzazione. I lavori dovrebbero iniziare a breve e riguarderanno la costruzione di una ventina di appartamenti, divisi su tre edifici: due palazzine di tre piani e una terza con alloggi disposta su due livelli. Contestualmente alla realizzazione del nuovo insediamento e del parcheggio, che in virtù di una apposita convenzione passerà in mano comunale una volta ultimata la sua realizzazione, verrà risistemata tutta la zona di confine del quartiere della Fossa, in particolare la laterale di via Miranese che porta a realtà commerciali e produttive. (f.d.g.)

Una ventina di nuovi appartamenti, o meglio una ventina di nuove famiglie portano 1-2 auto per famiglia, cioè circa 20-40 posteggi auto.
Anche ammettendo che i parcheggi scambiatori siano 52, sembrano essere alquanto esigui rispetto le cifre di attraveramento giornalieri indicate dal sindaco nel momento in cui intervenne all'assemblea sulla viabilità giornaliera transitante per via Luneo, via Miranese e via Vittoria
Ogni giorno cinquanta mila veicoli entrano a Mirano - ha spiegato il sindaco - e via Luneo è già una delle strade più trafficate. link



lunedì 24 settembre 2007

articoli di giornale - manifestazione in via Roma 22 settembre 2007

LA NUOVA
22-09-07, 36 Provincia
Il «popolo delle code» contro i progetti del Comune: «A Mirano in un’ora» «Caro sindaco, la nuova viabilità non va» Oggi corteo di protesta da piazza Marconi alle finestre di Tessari
SPINEA. «Mamma mia che confusione». La rivoluzione della viabilità prende di sorpresa Spinea. Tra proteste, insulti, maledizioni e alzate di spalle, chi prende la macchina si prepara al peggio. «C’è ancora più confusione di prima, non mi pare proprio che queste scelte abbiano portato a un miglioramento. Ma non sono mica solo io che mi lamento, sa? Ne ha trovato qualcuno favorevole a tutto questo ambaradam che hanno fatto?», chiede la signora Libera Ritossa, che abita in piazza Rosselli. Favorevoli in pochi, arrabbiati in tanti. Al massimo c’è qualcuno che fa spallucce, come Franca Zancaner, mentre porta il passeggino della figlia. «Io vado sempre a piedi, per me cambia poco o nulla, ma tutte le altre mamme si lamentano». Il sindaco Claudio Tessari spiega che, una volta ultimati gli interventi, Spinea si renderà conto della loro bontà. Che serviranno a renderla meno inquinata, più sicura, e più a misura d’uomo. Ma vaglielo a dire te, agli automobilisti che ogni mattina si mettono al volante e che lo «pensano» senza alcuna simpatia. «Se venisse una mattina qui, a lavorare con noi, il sindaco capirebbe che non c’è praticamente nessuno a favore», spiega Antonio Damiani , che gestisce l’edicola in centro, tra via Matteotti e via Roma, e ha bene il polso della situazione. Via Matteotti a senso unico, una parte di via Cattaneo a senso unico, la nuova rotatoria ai piedi del cavalcavia, la bretella che porta verso Asseggiano, e poi in via Rossignago. Insomma: gli argomenti per il chiacchiericcio in piazza non mancano. «L’intervento in via Matteotti ad esempio - si sfoga Lucia Levorato , la moglie di Antonio - doveva essere sperimentale, ma come fa a essere sperimentale se stanno già costruendo i marciapiedi?». «Il sindaco - attacca ancora il marito - non ha ascoltato i cittadini». E’ proprio per questo che stamattina, alle 10.30, tre comitati («Via Matteotti», «Spinea Vivibile» e Cinqueottocinque») sfileranno in corteo da piazza Marconi alla piazzetta del municipio, fin sotto le finestre del sindaco. Deluso dalla nuova viabilità anche Giorgio Casarin , che abita in piazza Rosselli e ha un’agenzia immobiliare in via Roma: «Così non va, è indecente. Forse i problemi verranno risolti con l’arrivo del Passante e l’apertura della metropolitana di superficie, ma per ora è uno schifo. Perché con il nuovo senso unico in via Cattaneo, per uscire da piazza Rosselli bisogna fare il giro del globo». «E’ mancato il dialogo con i cittadini - spiega Silvia Celotto -, tutto è accaduto da un momento all’altro, e nessuno ci ha dato delle spiegazioni». Lei, che lavora in centro, quando può va in ufficio in bici: «Ma quando prendo l’auto mi tocca fare il giro del globo». Per non parlare di chi deve viaggiare da Mirano a Mestre. «La mattina ci si impiega un’ora - dice Danilo Rizzo , di Mirano -, è diventata davvero una situazione insostenibile. Uno dei pochi interventi davvero utili è stato la rotatoria ai Bersaglieri». E questa mattina ci si rimette tutti insieme in coda.

La distanza fra spinea e Mirano è circa 15 km fra centro e centro. Velocità media di percorrenza 15 km/h.

IL GAZZETTINO
sabato 22 settembre 2007 SPINEA
Stamattina da piazza Marconi fino al Municipio Il Comitato di via Matteotti in strada contro il traffico
di Mariangela Vaglio
Dopo le firme, il blocco del traffico, adesso è l'ora del corteo. Stamattina, alle 10,30, in un giorno che a Spinea è convulso per la presenza del mercato, la circolazione potrebbe essere ancora più difficile per la manifestazione che il Comitato di Via Matteotti ha annunciato di voler organizzare per protesta contro le decisioni del sindaco Claudio Tessari sulla viabilità della cittadina.Il corteo, che ha già l'adesione di un centinaio di cittadini, si svilupperà da piazza Marconi fino al Municipio. Esasperati lo sono da un pezzo, gli abitanti di via Matteotti, che hanno ormai formato una rete con altri tre comitati civici (cittadini vivibili per Spinea e Associazione 585): rivogliono a tutti i costi via Matteotti a senso unico, e non si scoraggiano per il silenzio che continua a venire dalle istituzioni.Abbiamo chiesto al sindaco Tessari un incontro con una lettera firmata e protocollata a metà settembre, in cui chiediamo a lui e all'assessore Simionato che venga finalmente fatta una presentazione al pubblico di tutto questo piano riguardante il traffico a Spinea, perché siamo stufi di scoprire le cose di sorpresa e un po' alla volta. Non hanno amato particolarmente nemmeno alcune recenti affermazioni di Tessari: "Ha dichiarato ai giornali che in via Matteotti un comitato di zona, che però non sappiamo formato da chi" spiega Gianni Causin, rappresentante di Cittadini per una Spinea Vivibile, "avrebbe raccolto 100 firme a favore del piano del traffico del sindaco". Se i numeri non mi ingannano, noi ne abbiamo raccolte più di 450 in pochi giorni, quindi siamo la maggioranza e in democrazia dovrebbe contare qualcosa. In ogni caso, quando ci si rapporta con i cittadini, oltre ai numeri delle firme dovrebbe contare il buon senso.
È arrabbiata anche Valeria Chinellato, portavoce degli abitanti di via Matteotti: Ormai questa strada è commercialmente morta, ma non è un problema che interessa solo noi, è tutta Spinea che è in crisi, perché comunque la soluzione di dirottare il traffico qui è fallimentare e via Roma non è stata per niente alleggerita, senza contare il maggiore inquinamento che ora ci viene imposto e le dotazioni di sicurezza che mancano. È inutile poi che ora ci costruiscano i parcheggi: a noi commercianti, che un tempo li avevamo richiesti, non servono, perché tanto nessuno si ferma più.


LA NUOVA
Domenica 23-09-07, 34 Provincia
»La nuova viabilità crea pericoli». Ma qualcuno è a favore Trecento in rivolta contro i sensi unici di Alessandro Ragazzo
SPINEA. C’era di tutto: dagli uomini alle donne, dagli anziani ai più giovani, dai favorevoli ai contrari. La maggioranza era contro la nuova viabilità pensata dalla giunta di Claudio Tessari, ma qualche voce a favore non si è scosta e ha detto la sua. Fatto sta che ieri mattina, all’appuntamento di via Matteotti per dire no al senso unico, si sono presentati circa in 300. Poi, a passo lento lungo via Roma, si sono diretti verso il municipio e infine hanno rallentato il traffico attraversando più volte sulle strisce pedonali. A chi non sapeva dei motivi della protesta hanno distribuito volantini per un paio d’ore. Oltre 2500, dove scrivono a chiare lettere che la soluzione adottata dal sindaco non è quella risolutiva per risolvere i problemi del traffico. Anzi: sono aumentati smog e pericoli. «Ho perso già dei clienti - spiega Miro Schiavo , che ha un negozio di autoricambi in via Matteotti - e se il Comune continua su questa strada molti rischiano di chiudere e si favoriranno i centri commerciali. Dove sono le associazioni di categoria?» Arrabbiato è pure Giorgio Fullin . «Abito in via Bennati - spiega - e la gente ha paura di attraversare la strada perché i camion transitano a cento all’ora. Ogni giorno è sempre peggio». Sabrina Niero abita in via Capitanio e punta il dito contro la carenza di controlli. «E’ una via - dichiara - senza marciapiedi, dove è confluito tutto il traffico di via Matteotti. Si deve tornare all’antico». Rita Capellani pensa alla sicurezza dei bambini. «Attorno alle scuole - osserva - il numero di veicoli è triplicato. Il Comune ha stravolto tutto senza pensare alla sicurezza della gente». Paolo Biagio , residente in via Bennati, dice di abitare in un’autostrada. «Ormai siamo a questi livelli - aggiunge - in un’arteria del tutto inadeguata per sopportare un simile volume di veicoli. Senza contare la velocità. Addirittura dobbiamo metterci noi in mezzo alla strada per rallentare le auto». Mariateresa Pasti abita in via D’Annunzio e ha tutta l’aria di chi è molto arrabbiata. «Non è così - conferma - che si risolve il problema del traffico. Fuori i camion da Spinea e per giunta ci tocca fare più chilometri in macchina che provocano un inevitabile aumento dello smog». Giuseppina Copelli dice che ormai Spinea è invivibile. «Bisogna tornare al doppio senso su via Matteotti - dichiara - e i tir devono restare fuori dal centro. Su questo tema c’è una delibera emessa ancora anni fa ma nessuno la rispetta». Anche per il giovane Tommaso Da Lio la situazione è insostenibile. «Oltre al traffico - aggiunge - dobbiamo fare i conti anche con la cementificazione che sta devastando il territorio». Per Antinesca De Pieri , abitante in via Tommaseo, la rotonda di via Alfieri non ha risolto alcun problema. «Doveva rendere più fluido il traffico - commenta - e invece siamo punto e a capo». Edoardo Stevanato ce l’ha con quei residenti d’accordo con questa nuova viabilità. «Spero che a nessuno di loro - osserva - capiti un incidente in via Bennati o Alfieri». In piazza è sceso anche qualcuno a favore della nuova viabilità. «Abito in via Matteotti da 50 anni - dice Fabrizio Ditadi - e da quando il sindaco ha cambiato la viabilità è tutta un’altra vita. Prima tremava persino la casa da quante auto c’erano. Adesso le hanno dimezzate e viviamo meglio». Della stessa idea Paola Manera . «Prima del senso unico - spiega - per ben tre volte ho rischiato di essere investita».


Ahimè dalle modifiche apportate ci sono stati un tamponamento all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti (grazie anche all'incrocio a raso recentemente stretto ancor di più dal nuovo palazzone d'angolo costruito proprio in corrispondenza delle delibere di modifica del traffico), rischio di investimento in via Matteotti che qualche sparuto soprattutto nelle ore notturne continua a percorrere a doppio senso di marcia, una donna investita in via Matteotti, un incidente fra auto e motorino all'uscita di via Alfieri lato via Roma, e fuori dal quartiere Dante incidenti per tutto il tratto di via Roma.
Un domani la chiusura temporanea o definitiva del tratto di via Roma da piazza Marconi fino al municipio/villa dirotterà il traffico in via Buonarroti (presenza di scuole medie) e via Cici/Bellini (presenza scuole elementari).
Nel caso di via Bellini, senso unico in uscita sul senso unico di via Matteotti che condurrà o verso Fornase (all'incrocio vi è una strada stretta che conduce a Chirignago costringendo ad un largo giro e la strada camionabile direzione Romea/Mestre) oppure verso via D'Annunzio (e poi via Alfieri/Bennati).
Da notare che via Roma è una via cittadina di scorrimento da 3-4 corsie (attualmente due corsie e file di parcheggi laterali) con 20000-30000 veicoli transitanti al giorno, ben superiori al traffico già eccessivo sopportato dalle via Matteotti, Alfieri, Bennati.

Eliminare traffico da una via distribuendola su quelle interne di quartiere non è ridurre il traffico.


Chi abita in via Matteotti segue la carota del sindaco, credendo che questa sia la situazione definitiva in cui si troveranno a vivere, quindi rispetto a prima in pieno egoismo per le problematiche di almeno altre due vie (Alfieri e Bennati...in realtà sono interessate anche le secondarie Abba Tommaseo Sarpi e Verga...).
Quando via Matteotti sarà conclusa si troverà la sorpresa della chiusura di via Roma come previsto dal progetto approvato e dal PUT2004.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013