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mercoledì 2 aprile 2008

PUT2004: statistica incidenti

Il piano urbanistico territoriale riporta una tavola in cui sono indicati degli incidenti avvenuti negli anni 2001 e 2002.

L'area di interesse per via Matteotti e per il quartiere Dante è quella rappresentata nell'immagine (visualizzando solo l'immagine si possono vedere meglio i simboli).
La leggenda dei simboli è la seguente


Per meglio comprendere delle zone di cui si parla e degli incidenti a cui ci si riferisce nel discorso vengono affiancate alla tavola una serie di lettere maiuscole in colore rosso dalla A alla H.


Una breve descrizione degli incidenti, discussi più avanti
  • lettera A: posizionato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti. L'incrocio poco prima del semaforo fra via Matteotti e via Grossi ha poca visibilità a causa dei recinti delle vicine abitazioni. Fra il 2001 ed il 2005 è stata concessa la costruzione di un edificio nel terreno d'angolo fra via Matteotti e via D'Annunzio riducendo ulteriormente la visibilità (non essendo stato imposto alcun vincolo è stata realizzata una siepe che annulla completamente la visione, costringendo i veicoli in uscita da via D'Annunzio ad invadere per almeno 1 metro la corsia di via Matteotti per ottenere visuale). La messa a senso unico di via Matteotti con via D'Annunzio a doppio senso non ha risolto il problema visto che spesso chi proveniva dal nuovo senso unico di via Matteotti, abituato a percorrerla con diritto di precedenza non dava la precedenza a chi arrivava da via D'Annunzio. E' plausibile che esista un'errore nella mappa, poichè l'incidente più degno di nota nella zona si è verificato all'incrocio fra via Grossi e via Matteotti (spiegato in seguito).
  • lettera B: gli incidenti con questa lettera avvenuti fra il 2001 ed il 2002 si sono verificati con auto uscenti dalle vie secondarie lateriali rispetto le auto che percorrevano via Matteotti. Più degni di nota sono tuttavia gli scontri fra ciclisti che percorrevano via Matteotti e le auto che uscivano dalle vie laterali (anche in questo caso la mancanza di visibilità porta le auto a dover uscire per almeno 1 metri per poter acquistare visuale nella via in cui ci si vuole immettere, andando ad occupare lo spazio in cui sopraggiungono ciclisti, anch'essi senza visuale rispetto le vie laterali sulla banchina o sull'attuale pista ciclabile).
  • lettera C: questi incidenti sonoa avvenuti fra via Tommaseo e la piazzetta Dante, e fra via Tommaseo e via Bennati. I problemi della piazzetta Dante non sono stati risolti con il suo abbellimento, tanto da ricadere tutt'oggi nelle problematiche descritte per via Alfieri. E' bene notare che già a suo tempo avvenivano incidenti in quelle zone. Oggi abbiamo ancora situazioni molto pericolose come descritto nel post delle problematiche di via Alfieri, nonchè incidenti verificatisi lungo via Alfieri (auto travolge ciclista), fra via Tommaseo e via Bennati e nella piazzetta Dante. Una situazione di estremo pericolo si rileva inoltre agli incroci fra le vie secondarie e via Alfieri vista la totale mancanza di visibilità.
  • lettera D: vari incidenti nell'incrocio contrassegnato con questa lettera erano dovuti alla presenza nella via chiusa (lato Chirignago) del circolo ricreativo per anziani. Per giungere al circolo per bere la classica ombretta di vino e giocare a bocce o carte, molti anziani percorrevano quell'incrocio in scooter od in bicicletta entrando od uscendo quand'era ora di rincasare. Mancano indicazioni riguardo a tali incidenti. Oggi il centro per anziani dovrebbe essere stato chiuso, tuttavia è bene ricordare che un circolo per anziani è tutt'ora presente in via Cici (ha importanza riguardo a possibili collegamenti della via con via Matteotti e via Capitanio).
  • lettera E: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri e via Roma e nell'incrocio fra via dell'Unità e via Roma. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi ed il vicino incrocio, seppur con ottima visuale ha sempre rappresentato una situazione pericolosa (soprattutto nel caso di auto uscenti da via dell'Unità che svoltavano in via Roma direzione centro di Spinea). La costruzione di un separatore stradale per permettere il passaggio pedonale in vicinanza dell'incrocio fu inizialmente un fattore di rischio visto che le auto di via Roma provenienti dal cavalcavia i primi giorni vi si scontrarono più volte.
  • lettera F: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi e per chi usciva da via Alfieri era piuttosto difficile immettersi in via Roma direzione centro, cosa che ha portato alla formazione di alcuni incidenti. La presenza del vicino semaforo di via Matteotti, permetteva quando non era più verde per il traffico di via Roma di uscire da via Alfieri ed immettersi nell'intasata via Roma (ovviamente la rimozione del semaforo con la creazione del senso unico di via Matteotti e via Cattaneo non ha giovato), cosa che spiega il motivo per cui non sia mai stata presa la decisione di mettere un obbligo di svolta a destra per chi usciva da via Matteotti come fatto per molte delle vie laterali fra la chiesa di San Vito e Modesto e via Capitanio .E' bene notare che la creazione del senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio ha intensificato l'uso di tale incrocio (Servizio GiroSpinea per via Alfieri, quartieri intrappolati, aree prigioniere). Proprio perchè si prevedeva che vi sarebbe stato un aumento di traffico, ben consci delle problematiche rappresentate da questo incrocio è stata posta la rotatoria all'imbocco di via Alfieri su via Roma. Sfortunatamente è stata adottata una soluzione discutibile ed i tamponamenti sono all'ordine del giorno (post dedicato alle rotatorie di Spinea); nella fase transitoria non era presente il dosso tuttavia vista l'esiguità della rotatoria delimitata solo da qualche spartitraffico e segnalazione provvisoria si creavano situazioni di pericolo dovute alla difficoltà di distinguere le auto che svoltavano nella rotatoria rispetto quelle che semplicemente la transitavano. Inoltre essendo via Roma principale rispetto via Alfieri, sovente per non dover dar la precedenza molti auto acceleravano anzichè rispettare il vincolo di rallentare per dar la precedenza
  • lettera G: gli incidenti contrassegnati con questa lettera indicano numerosi incidenti verificatisi lungo via Roma. L'alta densità di traffico e l'emissione di auto dalle vie laterali fu un grosso fattore di pericolo che rese necessario iniziare a pensar di togliere il traffico dal centro cittadino. Per questo motivo è divenuto importante realizzare nel più breve tempo possibile dal 2001-2002 la tangenziale nord (completata forse nel 2010) rispetto ad altri lavori cittadini (via Matteotti a senso unico, rotarotia in via Alfieri, inversione di via Paolo Sarpi, ecc...). Dubbi sorgono riguardo quanto possa avvenire con progetti di chiusura di via Roma (est-ovest, ovest-est). Per tutte le vie laterali che si immettono in via Roma in tale punti estremamente pericolosi (punti di conflitto, vedi immagine con leggenda), al fine di non creare ulteriore intasamento nella via e situazioni di pericolo sono stati disposti cartelli stradali che impongono l'obbligo di svolta a destra (in questo modo non si taglia un senso di marcia). Gran parte del traffico cittadino proprio per evitare la via intasata da 30000 veicoli passanti al giorno e per evitare le zone di rischio erano abituate a percorrere via Matteotti e via Buonarroti per la movimentazione interna o per entrare ed uscire dalla città (come qui spiegato la messa a senso unico di via Matteotti non ha fatto altro che complicare la circolazione, nonchè portare ad un maggior uso di via Roma da parte del traffico locale, senza che ancora vi siano i benefici della miracolosa tangenziale nord, Accesso diretto fra aree).
  • lettera H: tali incidenti mostrano come via Capitanio fosse già una zona di rischio. Per tale strada non è stata adottata nessuna soluzione a breve, anzi si è preferito agire sulla vicina via Matteotti. Articolo di giornale commentato. (Sexy vigilessa)
  • Incidente fra via Grossi e via Matteotti: l'incidente fra via Grossi e via Matteotti fece molto scalpore a causa della dinamica. E' bene far notare che via Matteotti non è percorribile dai camion, benchè tale vincolo non venga mai rispettato o fatto rispettare (per esempio mettendo delle barriere anti-camion come fatto per via Luneo). La dinamica dell'incidente vede un camion percorrere a velocità sostenuta via Matteotti direzione via Roma. Giunto in prossimità di via Grossi (a quel tempo via Grossi era doppio senso e l'incrocio era semaforizzato) il semaforo si presentava come rosso per chi era in via Matteotti e verde per le vie laterali. Il camion, non accorgendosi del segnale di stop del semaforo in prossimità dell'incrocio di via Grossi, si trovò un'auto che usciva da via Grossi (senza visuale, ingara di chi era presente in via Matteotti) e, per evitarla, sterzò finendo in una vicina casa abbattendone parte dei muri (la donna che vi viveva risultò illesa poichè uscì poco prima dell'incidente). La soluzione adottata a breve periodo fu quella di mettere via Grossi a senso unico uscente. Il PUT nella tavola B1_2_breve periodo.PDF prevede due soluzioni).
    Vediamo che in una soluzione per via Grossi viene previsto il doppio senso di circolazione, e per l'altra il senso unico uscente. Oggi è presente via Matteotti a senso unico e via Grossi senza semaforo con senso unico uscente. Se consideriamo che all'incrocio con via Roma, via Matteotti e via Cattaneo si è adottata la soluzione di creare il senso unico uscente senza mettere una rotonda e per altri incroci di Spinea si è adottata la soluzione con rotatoria (Rotatorie in via Roma) appare del tutto strano che in un punto in cui non vi è visuale per chi esce da via Grossi non si sia pensato ad una soluzione più efficace (si ricorda infine l'errore di via Lorenzini come accenno).
  • Punti di conflitto: sono stati inseriti nei punti di conflitto l'incrocio fra via Roma e via Capitanio (oggi è presente una rotonda), l'incrocio fra via Matteotti e via Roma(non è previsto l'inserimento di una rotonda), l'incrocio fra via dell'Unità e via Roma (attualmente è previsto che via dell'Unità nel tratto fino a via Bennati diventi a senso unico per ospitare un senso di marcia di via Roma, una rotatoria nell'incrocio con via Bennati e lo svincolo sulla nuova rotatoria realizzata sopra la vecchia sopraelevata di via Roma). L'idea di porre una rotatoria allo sbocco di via Alfieri in via Roma indica che anche quello ha assunto i connotati di punto di conflitto, benchè nel PUT non se ne prevedesse il bisogno (punto con lettera F). (Rotatorie in via Roma)
  • Principali zone commerciali/direzionali: La presenza di zone commerciali lungo una via altamente intasata influenza la disposizione dei parcheggi capienti. I parcheggi divengono così punti di attrazione del traffico che ha così modo di raggiungere a piedi l'attività commerciale/direzionale. Questo impone dei vincoli sul numero di parcheggi, sulla distribuzione e sulla accessibilità dei parcheggi (sicurezza nel parcheggio di piazza Marconi, sensi unici e funzioni religiose nella chiesa San Vito e Modesto). Per non gravare su via Roma deve sussistere una viabilità alternativa, una serie di dorsali che permettano di accedere e defluire facilmente dai parcheggi asservendi le zone commerciali/direzionali senza impegnare via Roma, intasata dalle auto di transito.
Eseguire delle statistiche o delle tavole di elencazione degli incidenti è molto utile per comprendere quali siano i punti di maggiore conflittualità e monitorare se vi sia un trand crescente o descrescente di insicurezza.
Tuttavia è sempre bene tenere in considerazione che le statistiche potrebbero non raccogliere delle informazioni utili a descrivere la casistica di incidenti.
Il riferimenti a questo caso sono evidenti.
Elencando i punti e il numero di incidenti avvenuti per solo due anni (2001-2002) si ottiene una descrizione delle aree in cui per quei due anni vi sono state le maggiori conflittualità e si è verificato il maggior rischio di incidente.
Tuttavia non correlare alcuna informazione riguardo alla percentuale di veicoli passanti per tali strade e le condizioni di traffico al variare del tempo (durante la giornata, al variare dei giorni festivi/lavorativi, al variare dei mesi invernali/estivi) rischia di far sottovalutare i punti di maggiore rischio.
Per meglio comprendere si possono immaginare tutte le strade con le medesime condizioni di traffico (quantità e velocità di scorrimento).
In queste condizioni la strada con caratteristiche meno adatte al traffico presente presenterà il maggior numero di incidenti.
Con diverse condizioni di traffico si rischia di dover risolvere i problemi a cascata soprattutto nel caso in cui si modifichino le condizioni di scorrimento in un'intera area con singoli interventi.
Un altro aspetto trascurato dalla statistica è la tipologia dell'incidente.
Incidenti segnati nella via presuppongono interventi diversi a seconda che siano un tamponamento, uno scontro dovuto all'accessiva velocità, un incidente con auto che provengono dalle vie laterali, ecc...

Sotto quest'ottica la tavola indica altri aspetti
  • in condizioni di traffico scarso via Bennati e via Tommaseo/piazza Dante nonchè via Capitanio hanno sviluppato degli incidenti. Sebbene il numero degli incidenti non sia paragonabile con quello di via Roma o di via Matteotti è bene tenere in considerazione che il loro numero limitato è dovuto alla scarsità del traffico rispetto via Matteotti. Come qui spiegato si può comprendere come osservare solo il numero degli incidenti porti a prendere provvedimenti che concentrano il traffico proprio laddove si sono verificati in condizioni di scarsità di traffico (in altre parole è logico pensare ad aumento di incidenti visto che si sposta l'attenzione in vie più insicure).
  • gli incidenti in via Matteotti si sono verificati in corrispondenza degli incroci, poichè sono dovuti a scontri fra veicoli uscenti dalle strade laterali e auto o biciclette in corsa lungo via Matteotti. Quindi il problema non è la creazione di una pista ciclabile, benchè una pista ciclabile giovi sempre, poichè comunque auto dalle strade laterali sono costrette a tagliare la strada alla pista ciclabile per immettersi nella via dorsale (vedi qui per definizione di dorsali di scorrimento del traffico). Tuttavia è bene notare che la creazione di quartieri intrappolati nel sistema dei sensi unici porta il traffico a spostarsi proprio sulle vie laterali (via G.Bruno, via Sarpi e via Verga) usufruendo di via Alfieri per prendere il direzionamento voluto senza essere obbligati a compiere un vasto circolo rotatorio (via Matteotti, via D'Annunzio, Via Bennati, rotonda, Via Roma). Le condizioni di mancanza di visibilità restano tali in via Matteotti resa a senso unico, ma soprattutto erano e resteranno presenti in via Alfieri (condizioni di via Alfieri). Come prima detto, trascurando certi dettagli nella tavola si è solo spostato il problema.
  • Via Matteotti è qui stata definita come dorsale poichè come più volte detto svolgeva il compito di mettere in comunicazione differenti quartieri attraverso l'incrocio con via Roma e via Cattaneo. La creazione di un sistema rotatorio ha spostato traffico in via Bennati, in via Alfieri ed in via Capitanio. Tali vie tuttavia non sono collegate direttamente con la zona Buonarroti. Ne deriva una spinta ad usufruire di una via intasata come via Roma nonchè zona in cui si verificano incidenti come indicato nella stessa tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF.

lunedì 4 febbraio 2008

Sexy Vigilessa a Piazza Grande su RAI2

Mercoledì nella trasmissione televisiva Piazza Grande di RAI2 ore 11.00 sono stati invitati a partecipare sia Simionato che il capo della polizia municipale di Spinea, Diego Trolese per discutere della sexy vigilessa.

giovedì 31 gennaio 2008

articoli di giornale - Sexy vigilessa contro il traffico

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 30 GENNAIO 2008
Provincia Spinea. Bionda e in minigonna. L’hanno piazzata in via Capitanio Vigilessa di legno per fermare le auto Realizzata dai residenti esasperati dal traffico. «Non ci credete? Funziona» FRANCESCO FURLAN
SPINEA. E’ bionda, è sexy, e indossa la divisa da vigile urbano. Con minigonna. Paletta in mano, mette in guardia gli automobilisti in transito lungo via Capitanio, a Spinea. Peccato che sia una sagoma in legno compensato realizzata dai residenti, esasperati per l’alta velocità delle macchine di passaggio. Ma funziona? «E funziona sì, venga a vedere».

«Eravamo esasperati - spiegano i residenti - perché qui c’è il limite del 30 chilometri orari ma le auto sfrecciano lo stesso. Abbiamo fatto petizioni, chiamato i vigili, che qualche volta vengono, ma poi gli automobilisti cominciano a correre e noi rimaniamo qui con il cerino acceso». Complice anche il senso unico su via Matteotti, la strada che collega Fornase e via Roma è diventata una delle strade privilegiate per raggiungere il centro di Spinea. Pochi giorni fa la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

E’ morto Fiocco, un micio dal pelo bianchissimo. Aveva pochi mesi: stava attraversando la strada quando è stato schiacciato da un’auto lanciata a tutta velocità. Lì dove è morto è stato posto anche un mazzo di rose rosse, in ricordo. Gli automobilisti passavano e pensavano fosse morte qualcuno. Almeno fosse servito a farli andare più piano. «Abbiamo messo dei cartelli - spiegano i residenti - ma non sono serviti a nulla». Poi l’idea illuminante, arrivata quasi per gioco: una finta poliziotta, e perché no, anche un pochino sexy. All’inizio qualcuno aveva suggerito di fare un finto autovelox. «Ma io - racconta l’artigiano - ho preferito fare una vigilessa». Per lavorare la sagoma di compensato ci sono voluti solo pochi giorni. Poi la poliziotta è entrata in servizio, per il suo primo giorno di lavoro, in via Capitanio, all’altezza del civico 111. Al lavoro 24 ore su 24, non teme il freddo e gli insulti degli automobilisti. Ma funziona? «Funziona sì, perché le auto - spiegano i residenti - forse per spavento, forse per curiosità, rallentano e guardano». Anche perché, da lontano, quello che si scorge oltre il cruscotto dell’auto è solo la paletta della vigilessa. «Non avevamo altra soluzione - spiegano i residenti di via Capitanio, che più volte si sono rivolti al comune per lamentare i disagi - perché qui corrono come pazzi». La finta vigilessa è lì: invita a rallentare ma non stacca verbali. «La nostra è anche una protesta - spiegano in via Capitanio - per chiedere più attenzione da parte del Comune».


ANSA - VENEZIA, 30 GEN Sexy- vigilessa contro chi corre, e' di legno ma funziona In minigonna e con la paletta aspetta auto che sfrecciano
(ANSA) - VENEZIA, 30 GEN - E' bionda, in minigonna, e di legno... ma funziona: e' la sexy-vigilessa che con paletta spianata aspetta le auto che sfrecciano. La sagoma in compensato della finta vigilessa e' stata messa a lato della strada dai residenti di Spinea, esasperati dal traffico e dagli automobilisti che premono sull'acceleratore senza preoccuparsi del limite di velocita' di 30 km all'ora. E funziona, spiegano gli abitanti: 'Le auto, forse per spavento, forse per curiosita', rallentano e guardano'.


LA NUOVA GIOVEDÌ, 31 GENNAIO 2008 Pagina 30 - Provincia La sexy vigilessa Manuela diventa una star Tessari: «Bella idea, potremo copiarla» Promessa più attenzione per la sicurezza La sagoma di legno spostata dalla strada Trolese: «Se funziona perché non usarla?»
di Francesco Furlan
SPINEA. Bingo. Ha fatto bingo la finta sexy vigilessa piazzata in via Capitanio per invitare gli automobilisti a rallentare. Dopo la storia anticipata ieri da La Nuova il caso è diventato nazionale e il suo creatore uscito allo scoperto, Giovanni Simionato, 72 anni capo-masto in pensione, è stato assalito da decine di televisioni e radio: «E chi se lo aspettava?». La sua creatura in minigonna, Manuela - «L’ho chiamata così perché mi ricorda una bella ragazza del paese» - è diventata una star. E la carriera di vigilessa è ora passata in secondo piano. Alla faccia dei reality show.
Un po’ perché i vigili urbani hanno invitato Giovanni a mettere in posizione un po’ più defilata la sagoma della vigilessa, un po’ perché anche il sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ha recepito il messaggio: «E’ una tirata d’orecchi a tutti, alle istituzioni e agli automobilisti». «Un modo per richiamare gli automobilisti più che al rispetto di un divieto - aggiunge Tessari - al rispetto delle famiglie, dei bambini e degli anziani lungo la strada, stretta e senza marciapiedi». Via Capitano è come una serpentina - usata per andare da Fornase al centro di Spinea - che ha registrato un considerevole aumento di traffico da quando è stato istituito il senso unico in via Matteotti. Il Comune sta progettando rallentatori e isole rialzate, che dovrebbero essere pronti per la prossima primavera. «Speriamo almeno che questa iniziativa sia servita - spiegano i residenti della zona - e che ci si renda conto che qui sfrecciano come pazzi». E’ su questa strada che, poche settimana fa, è morto Fiocco, un gattino bianco di pochi mesi, investito da un autista che aveva scambiato la via per una pista da Formula1. E così, mentre il sindaco pensa seriamente a replicare l’iniziativa in altre strade di Spinea - «visto che è un deterrente, perché no? -, il comandante dei vigili, Diego Trolese, assicura che verranno, per quanto possibile, realizzati più controlli. «Sappiamo che è una strada stretta, dove spesso gli automobilisti corrono - racconta il comandante - ma è certo che non possiamo pattugliarla ventiquattro ore su ventiquattro». E poi adesso c’è la sexy-collega, no? «Mi sono già informato su chi è la modella che ha ispirato la sagoma», scherza Trolese, che guida una squadra di quindici agenti, tra i quali tre donne, che per il momento non hanno mostrato gelosie nei confronti della nuova collega. Scherzi a parte: «Se serve a far rallentare le auto perché no, è un’iniziativa simpatica - aggiunge Trolese - l’importante è che non crei pericoli».

«Ispirato da una bella ragazza» Giovanni racconta: «E pensare che volevo fare un uomo»
SPINEA. «Sono orgoglioso della mia creatura, e guai a chi me la tocca». Si era spaventato Giovanni Simionato, martedì sera, quando i vigili urbani di Spinea, dopo alcune segnalazioni, erano intervenuti in via Capitanio per rimuovere Manuela - questo il nome che è stato dato alla sexy vigilessa. «Poi con i vigili ci siamo capiti - dice Giovanni - e l’abbiamo spostata più all’interno». Per evitare grane - «Ma si possono copiare i vigili?» - Giovanni ha anche deciso di far cambiare professione a Manuela, trasformandola in una parcheggiatrice: «Parcheggio gratuito», le ha scritto sulla paletta che prima tendeva per ammonire gli automobilisti. «Che ci volete fare - spiegano in via Capitanio con un sorriso - nell’anno 2008 anche le sagome in legno si devono adattare alle richieste del mercato del lavoro: un giorno fai un lavoro, un giorno ne fai un altro». Sarà anche così, ma ormai Manuela è diventata per tutti la sexy vigilessa che indossa la minigonna al posto della divisa d’ordinanza. «E pensare che all’inizio volevo fare un uomo - raconta Giovanni - ma poi ho pensato che una bella ragazza avrebbe sortito più effetto». Per Giovanni un giorno di lavoro è bastato. Materiale utilizzato: il vecchio dorso di un armadio, un seghetto imprestato da un vicino di casa, e un po’ di pittura ad olio, nera per il giacchino della vigilessa, arancione per la vertiginosa minigonna (non è forse vero che gli anni ’80 sono tornati di moda?). Pochi giorni di servizio nei pressi del civico 111 di via Capitanio e poi è scoppiato il caso.
«Mica me la aspettavo così tanta attenzione - racconta - e già questa mattina presto (ieri, ndr), molti residenti sono venuti a supportarmi e a dirme che mi appoggiavano, che erano con me». La sexy vigilessa è solo l’ultima creatura realizzata da Simionato, che da alcuni anni, dopo aver attraversato anche un momento difficile, si diletta con il bricolage. La creazione di cui va più fiero? «Vigilessa sexy a parte - dice - senza dubbio l’uomo del vento. E’ una di quelle girandole per il vento: con al centro un uomo, che sembra quindi azionarla». Il vento gira e porta via con sè un po’ di malinconia. (f.fur.)


IL GAZZETTINO giovedì 31 gennaio 2008 SPINEA Contro i problemi di via Capitanio invasa quotidianamente dal traffico Capelli lunghi e minigonna, i residenti inventano la vigilessa in servizio 24 ore su 24
La polizia locale non si vede? Poco male, i cittadini di via Capitanio a Spinea hanno pensato bene di crearsi un vigile tutto per loro, in servizio 24 ore su 24. Anzi, una vigilessa, con tanto di provocante minigonna rossa, capelli lunghi, berrettino ed uniforme. Bando alle crociate femministe, si tratta solo di una sagoma di compensato posizionata sotto ad un cartello dal contenuto decisamente esplicito: "per favore rallentare". Una simpatica polemica, se vogliamo, contro i problemi del traffico di via Capitanio, quotidianamente invasa da auto che sfrecciano senza riguardi per i residenti. "Siamo costretti a mettere i cartelli per conto nostro, - racconta una signora - perché il sindaco non ci aiuta, qui in via Capitanio non è mai stato fatto niente e anche i vigili in carne ed ossa non si vedono mai". Così, ci pensa la Wonder Woman in divisa a monitorare il traffico: la vigilessa di legno, infatti, sembra funzionare. Gli automobilisti rallentano, dicono i cittadini, sarà per la curiosità, sarà perché si sa che le donne mediamente sono più fiscali dei colleghi uomini, fatto sta, che ciclisti e pedoni ora si sentono più tranquilli. "Tutto è nato da un'idea tra amici - spiega Giovanni Simionato, creatore della sexy vigilessa - alcune persone mi hanno chiesto "Giovanni tu sei un artista, dacci una mano, fai qualcosa". All'inizio volevo fare un vigile, ma alla fine a me piacciono le donne e quindi..In via Capitanio corrono come pazzi, ma la mia "creatura" sta ottenendo grandi risultati, l'idea funziona: prima gli automobilisti ignoravano i cartelli, ora si fermano per guardare. Farla sparire? Se ce lo impongono la togliamo, ma non ne vedo il motivo, è utile e non fa male a nessuno". Divertito anche il comandante della Polizia Locale Diego Trolese, che accetta con stile la stoccata dei cittadini. "Spinea è un territorio difficile, attraversato ogni giorno da trentamila veicoli, noi facciamo fatica ad essere ovunque. Per fortuna c'è chi ci aiuta in maniera particolare: questa è un'iniziativa simpatica e in più il manichino funziona, magari potrebbe diventare anche un'idea da cui prendere spunto per il futuro".D.T.

IL GIORNALE DI VICENZA
Giovedì 31 Gennaio 2008
VENEZIA. La trovata funziona: si corre meno Sexy vigilessa finta per rallentare le auto L’idea è di un pensionato di Spinea, stanco del troppo traffico. Ora il sindaco vuole copiarla
VENEZIA
Vince ancora la fantasia italiana. Macchè autovelox o semafori t-red: contro chi schiaccia il piede sull’acceleratore basta una sagoma di legno, chioma fluente, minigonna vertiginosa, paletta in vista, ed ecco la sexy-vigilessa. Una «Jessica Rabbit» in divisa davanti la quale anche i piloti di strada rallentano, incuriositi. ...


ALCUNI TITOLI DEGLI ALTRI GIORNALI

Brescia Oggi
Sexy vigilessa finta fa rallentare le auto
Panorama.it
Sexy e di legno. Ma davanti a questa (finta) vigilessa rallentano tutti
Il Tempo
AERONAUTICA Insediamento del nuovo capo di stato maggiore Il ...
Gazzetta di Parma
La finta vigilessa fa rallentare gli automobilisti
Corriere del Veneto
Un cittadino s'inventa la finta vigilessa «sexy» Il sindaco: «La copio» Corriere del Veneto La finta vigilessa sexy rallenta l'automobilista
Il Tirreno
Vigilessa finta rallenta le automobili
La Provincia Pavese
La vigilessa di legno che rallenta il traffico
La Nuova Ferrara
Vigilessa finta rallenta le automobili
Il Mattino di Padova
Spinea, vigilessa di legno per rallentare il traffico
Leggo
VENEZIA - Bionda, sexy e... inflessibile. E' la vigilessa di legno, giacchino nero, minigonna e...
L'Unita
8 ore fa La sexy-vigilessa è di legno Ma funziona
La Nuova Sardegna
vigilessa finta rallenta le automobili
La Gazzetta di Modena
fa Vigilessa finta rallenta le automobili
Alto Adige
fa Vigilessa finta rallenta le automobili
Il Resto del Carlino (Nazionale)
UN PENSIONATO di Spinea, ridente località che conta 26mila anime in provinci...
Trentino
Vigilessa finta rallenta le automobili
Corriere delle Alpi
Canottieri juniores come un treno
La Citta' di Salerno
Vigilessa finta rallenta le automobili
Gazzetta di Reggio
Vigilessa finta rallenta le automobili
La Gazzetta del Mezzogiorno.it
Una sexy vigilessa contro chi corre
TGCom
Venezia, sexy vigilessa contro chi corre

UNICO VIDEO TUTTI SERVIZI
http://www.comune.spinea.ve.it/index.php/multimedia/1932


mercoledì 30 gennaio 2008

Sexy vigilessa contro il traffico


Proteste contro l'alta velocità con cui le auto sfrecciano in una via che a malapena permette il transito in doppio senso di marcia (niente marciapiedi, uscite da residenze a raso, pedoni-biciclette in carreggiata), vigili poco presenti o del tutto assenti, un'amministrazione che ha in progetto uno studio per risolvere il problema ed intanto chiude una vicina dorsale di scorrimento cittadina con conseguente dirottamento del traffico sulle vicine strade dalla sicurezza altamente scarsa.



Nasce così l'idea di realizzare una sagoma di una vigilessa, poi resa sexy con minigonna e gambe scoperte per invogliare le auto a rallentare, visto che i cartelli messi per chiedere il rispetto del limite di 30km/h fin'ora non veniva preso in considerazione.

La soluzione efficace come deterrente ha la sua valenza se vi è un'alternanza con vigili veri che tuttavia in questo modo possono evitare qualche turno dedicandosi a più situazioni di disagio nell'ambito cittadino.

Tuttavia tale soluzione rischia di provocare situazioni di pericolo o mandare in confusione i guidatori, per questo i vigili in carne ed ossa passato qualche giorno hanno richiesto la rimozione della sexy vigilessa.


Tale metodo era già stato pensato ed adottato da un altro comune, Varallo Sesia vicino Vercelli (in questo caso invece sono stati normali cittadini a prendere l'iniziativa) e scoperto da Striscia la Notizia.
Si può vedere in questo blog un commento al video realizzato dall'inviato Ventosa.

martedì 8 gennaio 2008

Articoli di giornale - limitazioni del traffico dal 7 gennaio

LA NUOVA
Sabato 05-01-08,
Dal 7 gennaio le limitazioni al trafffico
MIRANO. Tornano da lunedì 7 gennaio dopo il periodo di pausa natalizia le limitazioni al traffico a Mira, Mirano e Spinea. A Mira saranno interessate le frazioni di Mira Taglio, Oriago, Borbiago e Gambarare. Interesseranno strade come la Brentana e la provinciale via Giovanni XXIII. Chi viola il divieto non avendo titolo alle deroghe, pagherà 74 euro di multa. L’ordinanza che interessa i cinque comuni di terraferma prevede per i veicoli catalizzati la circolazione a targhe alterne il giovedì e il venerdì dalle 8 alle 18. Nei giorni pari potranno circolare solo auto con targhe pari nei dispari quelle con targhe dispari Per informazioni Ufficio relazioni con il pubblico tel. 0415628161. Si potrà circolare liberamente sulla Romea, sulla provinciale Miranese e sulla Sp 81. A Mirano il provvedimento riguarda l’area delimitata ad ovest dalle vie Battisti-Scaltenigo, a Sud da viale Venezia, ad Est da via dei Dori e a Nord dalle vie Miranese-Mariutto. All’interno di quest’area si potrà circolare liberamente solo lungo le strade di accesso ai parcheggi di via dei Pensieri, via Belvedere, via Colombo, piazza Moro, via Pestrino, via Paganini ed il parcheggio della chiesa S. Leopoldo Mandic, seguendo appositi percorsi. A Spinea è interessato dall’ordinanza tutto il territorio comunale, ad eccezione delle provinciali esterne. Info Mirano allo 041.430640, Spinea allo 041.994447. In tutti comuni potranno circolare, al di là del numero di targa, anche i veicoli a Gpl e metano, quelli di classe Euro 4 o superiore, i veicoli car-sharing e car-pooling e quelli dotati di filtro antiparticolato. Divieto per i non catalizzati da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18. (a.ab.)

Cocem contro le limitazioni del traffico


Articoli di giornale - Cocem ed il casello di Crea


...Il Cocem è contrario anche alla realizzazione del nuovo casello di Crea, "vista l'esistenza a breve distanza dei caselli di Roncoduro e Borbiago"...
Il casello di Crea è uno dei vanti del sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ottenuto come contropartita nei lavori per l'edificazione del Passante.



Raccolta firme contro le targhe alterne
Le richieste di viabilità decente e scorrevole, nonchè diretta, intuibile e gratuita si scontrano con le necessità residenziali qualora intervengano lavori o progetti che diluiscano nel territorio il traffico non creando aree residenziali a minore impatto.
La quantità di PM10 non viene meno con lo spostamento dei mezzi, ed anzi la creazione di un sistema poco avezzo alla circolazione degli automezzi ne rallenta la percorrenza creando un maggiore tempo di funzionamento dei motori inquinanti.
La presenza di un diffuso malessere e di un ingorgo perenne dovrebbe quindi spingere le varie amministrazioni ad investire sulla costruzione di strade e parcheggi scambiatori od al concentramento del traffico in fasce specifiche con delocalizzazione dell'abitato scarso presente in queste in loco cittadino.
Ciò permetterebbe di salvare capra e cavoli creando isole residenziali, soddisfacendo le attività commerciali cittadine e liberando il centro cittadino dalle deleterie emissioni.

Tuttavia come già visto ciò non si verifica in quanto si preme ancora più alla costruzione di edifici che alla costruzione di servizi e strade.

lunedì 7 gennaio 2008

Articoli di giornale - Veneto City


... L'ingegnere Endrizzi lo disse chiaramente l'altro anno, in Provincia: "noi dobbiamo costruire i contenitori (torri alte 30 metri che cancellano l'identità dei campanili dei centri storici di Mirano, Scaltenigo, Ballò, Cazzago, Dolo, Pianiga) altri avranno il compito di riempire tali contenitori"...
"Completamente diverso è prevedere la multifunzionalità di Veneto City - continuano - a metà tra una Disneyland ed una Manhattan con implicazioni viabilistiche che non impegneranno solo le lunghe percorrenze, ma anche e soprattutto le brevi dei territori contermini. Per questo non è prevista alcuna soluzione, soprattutto da Nord, dove la presenza del reticolato romano crea gravissimi problemi di viabilità e circolazione di un territorio, ancora integro sotto il profilo del rispetto dei segni dell'antica centuriazione. Quali vantaggi avrà la nostra città? (Mirano) Nessuno, perchè nelle tre fasi di intervento previste dalla proposta, la prima sarà quella della trasformazione delle aree ancora vergini, ma di proprietà della ditta proponente, mentre Mirano ed in parte Pianiga, dovranno fare i conti con aree già pianificate ed in buona parte costruite a capannoni". Mirano sarà interessata per 90000 metri quadri, si prevede un movimento di 150000 persone e 70000 veicoli al giorno: "questi non sono numeri marginali in una città che è già messa in ginocchio dall'inquinamento a causa del traffico".
Un articolo correlato: controdeduzione minigrattacieli.

Tre sono le possibilità che interessano l'edilizia: la costruzione, la decostruzione e il restauro.
La costruzione di nuovi edifici dovrebbe avvenire laddove vi sia la necessità secondo il soddisfacimento dei servizi e delle richieste della comunità (può essere necessaria la costruzione di strade per servire una comunità intasata, di servici per quartieri residenziali o di nuovi quartieri residenziali qualora poli industriali vantino mancanza di manodopera).
Il restauro prevede un'opera di messa a nuovo di strutture più o meno storiche per rimarginare problematiche sorte negli anni dovute al degrado del tempo o per aggiornare la sicurezza di questi edifici alle attuali norme costruttive, antisismiche o anticendio.
In contrapposizione con la decostruzione, il restauro va ad agire su strutture di cui si voglia mantenere il tempo di vita utile nell'arco degli anni ripristinandolo e rinnovando la loro presenza sul territorio.
La decostruzione può essere vista in due modi: semplice distruzione di edifici in disuso con tecniche rapide e poco costose o operazione di disassembramento dei materiali che compongono la struttura con maggiori costi e una minore velocità, tuttavia con il pregio del riciclaggio di parte d'essa.
La decostruzione in genere viene oggi svolta ai fini di ricostruire nuovamente in loco o in progetti ampi che difficilmente vedono una diminuzione della cubatura.
Manca una qualsiasi forma di dismissione di edifici per adibire complessivamente nuove aree a verde.

Vari sono i lavori di costruzione e tutti legati fra loro (si distungono dal punto di vista del finanziamento economico, visto che tendenzialmente le opere viarie a livello locale o provinciale derivano da finanziamenti pubblici, le opere edilizie da finanziamenti sia pubblici che privati e i servici sono distinti nettamente fra attività commerciali di privati e quelli pubblici per la comunità).
La presenza di un sistema viario scorrevole facilità e invoglia industrie e persone a stabilirsi in una determinata zona.
Esempio tipico è il nucleo di Mestre, un tempo libero da problematiche di traffico e con un sistema di collegamenti a nucleo che permetteva di raggiungere facilmente tutto l'entroterra; oggi ingorgo perenne di lunghezza variabile (da qualche km fino a decine di km) e poco appetibile per attività o residenti.
Case ed industrie chiamano strade e parcheggi, ma anche il contrario, strade e parcheggi chiamano case ed industrie.
Ovviamente il tasso di disoccupazione dell'area lega le case e le industrie o la percentuale d'uso dei vari mezzi di trasporto.
Un polo industriale sviluppato (rumoroso e trafficoato, insomma poco adatto a fini residenziali) richiede comunque vicino dei quartieri dormitorio di personale che ogni giorno vi si recherà a lavorare.
Tendenzialmente ogni mattino ognuno percepisce 10-20km come strada accettabile per recarsi al posto di lavoro, meno di 5 km un brevissimo tratto per recarsi a lavoro e distanze maggiore come un posto di lavoro lontano dalla dimora, nonchè assai sconveniente (dal punto di vista dei tempi 10-15 minuti sono il fattore che tende a far cambiare opinione sulla facilità di accesso al posto di lavoro).
Oltre a ciò vi sono altri servizi a contorno della vita sociale e che prevedono un movimento delle persone.
Un esempio che va molto in voga nella città natale di una campionessa di nuoto: la piscina.
Nel caso di ubicazione delle piscine extracomune ciò comporta un traffico periodico a tutte le ore del giorno direzionato verso fuori e in rientro secondo le direttrici di passaggio.
La costruzione di tutto ciò che serve in loco trasforma il traffico da passante intercomunale in variabile locale con riduzione della distanza percorribile e quindi del tempo in cui i veicoli restano su strada.
Case senza lavoro è impossibile comprarle, soprattutto oggi che i mutui rischiano di mandare in fallimento molte famiglie a causa dell'inflazione.
Quindi per ogni quartiere residenziale creato c'è un rilancio anche nel campo industriale per garantire un posto di lavoro ed un basso tasso di disoccupazione (il tutto si traduce in benessere sociale), ma anche nuovi flussi di clienti per attività commerciali varie (anche richiesta di costruzione di nuove attività commerciali), cosa che tuttavia porta con se nuove richieste di trasporto merci.
Da non dimenticare che data la superficie utile comunale o provinciale, un settore sgomita contro l'altro (il verde contro le costruzioni, le strade direttrici o dorsali contro le isole residenziali, le attività industriali e commerciali contro la quiete residenziale, ecc...)

Attualmente vaste fasce della popolazione da Mestre fin dentro l'entroterra, quasi fino a Vigonza e Padova sentono in modo pressante l'arretratezza del territorio nei confronti della viabilità.
Si dovrebbe quindi perseguire a più livelli questo fine costruttivo, piuttosto che quello residenziale (che come prima spiegato richiamerebbe con minore area utile necessità di ulteriore urbanizzazione industriale e viaria per il sostentamento).

Piani di decostruzione per aumentare il verde o rinucleare i centri in forma più coerente non sono previsti, se non forse lungo quella fascia che andrà a comporre il Passante Verde.
Il restauro costituisce la pagnottella giornaliera di quella moltitudine di architetti, ingegneri, geometri disegnatori e restauratori/operai specializzati che sono presenti nel territorio, ma la totale mancanza di finanziamenti regionali o piani di sgravio fiscale per il miglioramento dell'estetica del costruito (diversamente da quanto avviene per esempio nella regione a statuto speciale del Trentino Alto Adige) non permettono di dar alla materia piena forma se non marginale.
La verifica di sicurezza delle abitazioni alle nuove normative sismiche, anticendio e agli stati limite (o normative europee) invece sono capitolo forse sconosciuto.

La bolla speculativa del mattone sono forse 20 anni che deve esplodere: case a prezzi sempre più alti e difficoltà con normali stipendi di acquistarle preferiscono altre forme come affitto e mutuo.
Alte tasse sugli immobili sono una perdita continua che deve essere reintegrata in qualche modo e la presenza di un sempre maggior numero di persone facilita la possibilità che si possa sfruttare una rendita di locazione, cosa effettuabile con un alto indice delle nascite (ciò non si verifica) o con un moto di immigrazione nell'area di interesse.

Se ne può dedurre che costruire è relativamente facile.
Mantenere una cittadinanza equilibrata è difficile, cosa verificatasi forse per troppo tempo in questa provincia.

lunedì 3 dicembre 2007

Previsioni di aumento traffico dovute al Passante

La VAS del Passante di Mestre era stata indicata in questo post.


Riportando dalla valutazione di impatto ambientale:
Il Passante di Mestre: autostrada a doppia carreggiata separata con 3 corsie per senso di marcia la cui capacità teorica oraria nelle condizioni di deflusso libero è di 6000 veicoli equivalenti per ora e per senso di marcia con una velocità massima per gli autoveicoli di 130 Km/h.. La barriera di Villabona è arretrata sino a Dolo subito ad est della connessione tra il Passante e la A4. Tale soluzione prevede 2 nuovi ingressi liberalizzati ad est della barriera: un casello a Vetrego ed uno a Borbiago (cfr.successivo punto 1). La barriera di Quarto d’Altino è anch’essa arretrata appena ad ovest della connessione tra il Passante e la A4. Le tariffe previste sulla nuova autostrada sono le medesime attualmente presenti nelle tratte autostradali dell’area. Mentre nelle barriere del sistema aperto della tangenziale si è previsto un pedaggio pari a 90 centesimi di Euro a Dolo, a 60 centesimi di Euro sulla A27 e a 70 centesimi sulla A4 per la barriera di Quarto d’Altino.
Raccordo casello di Spinea e Borbiago/Oriago nuovo casello sulla A4 – Il raccordo è una strada di tipo III CNR con due corsie per senso di marcia, alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 3.600 veicoli equivalenti/ora ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h. La connessione con svincolo e casello tra il Passante e la stazione SFR di Maerne è stata implementata solo come test infrastrutturale. La connessione stradale è ad 1 corsia per senso di marcia con velocità di base pari a 90 km/h;

....
La tangenziale continua a mantenere una forte attrattività in tutte le configurazioni simulate, funzione del suo ruolo centrale rispetto allo sviluppo territoriale dell’area di studio, in qualche caso incrementato a causa dell’arretramento della barriera di Villabona e la conseguente attrattività della tratta liberalizzata Dolo – Villabona e per l'introduzione di nuovi svincoli liberi.
La rete viaria ordinaria risulta viceversa scaricata in tutte le configurazioni simulate, con qualche
attenzione alla situazione di regime (2020) qualora i tassi di crescita degli scenari alti venissero
effettivamente confermati nel tempo.

...
Connessione SS309 Romea – collegamento tra la SS309 Romea con un nuovo casello sulla A4 in località Oriago. Il raccordo è una strada di tipo III CNR con due corsie per senso di marcia, alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 3.600 veicoli equivalenti/ora ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h.
Strada dei Bivi - Nelle simulazioni di base del modello la strada termina in località Trivignano Olmo in connessione alla SS245. Il collegamento previsto affianca il tracciato ferroviario Mestre-
Castelfranco e collega l’uscita della Tangenziale di Mestre dove si collega alla SS14-Bis con la
località di Olmo. In uno dei test a carattere infrastrutturale la strada dei Bivi si chiude verso ovest sulla SP33 a Spinea ed è completata con una diramazione verso nord alla stazione SFR di Maerne. Le caratteristiche della strada sono quelle del tipo IV CNR alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 1.250 veicoli equivalenti ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h.

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DESCRIZIONE DEL TRACCIATO AUTOSTRADALE
Barriera di Venezia Ovest - Casello di Spinea
Il tracciato si stacca dalla sede attuale dell’A4 prima del sovrappasso di accesso al casello esistente di Dolo, in Comune di Pianiga, piegando verso Nord-Est. L’attuale conformazione dello svincolo di Dolo viene modificata per consentire l’inserimento della nuova barriera denominata Porta Ovest di Venezia (Dolo), prevista sull’attuale sede autostradale in direzione di Venezia e la contemporanea dismissione del casello esistente. Il tratto di A4 compreso tra la nuova barriera di progetto e l’esistente di Villabona/Mestre verrà, quindi, liberalizzato. E’, quindi, previsto anche l’adeguamento della viabilità locale di accesso alla nuova barriera e il collegamento in direzione di Venezia. Il tratto è caratterizzato dalle trincee e gallerie artificiali per attraversare la ferrovia Milano-Venezia e Via Caltana e dal ponte sul Canale di Mirano (Taglio). L’asse autostradale ridiscende, quindi, a piano campagna e contemporaneamente devia verso Nord
con una curva planimetrica di raggio pari a 1360 m. Scavalcato il Canale Menegon il tracciato
incontra lo svincolo per il casello di Spinea, cui si collegherà, con un nuovo raccordo a 2 corsie per
senso di marcia, la SS 309 Romea, che si diparte dalla rotonda Rana in comune di Venezia.
Casello di Spinea - Casello di Martellago
Dopo il casello il tracciato si insinua in trincea in un varco presente tra i centri abitati di Spinea e
Mirano per sottopassare quest’ultima rotatoria per poi risalire in superficie, all’altezza dell’attraversamento del fosso Parauro. E’ inoltre prevista la costruzione di un cavalcavia
sull’autostrada lungo la SP 31 Mirano-Oriago. A nord del fosso Parauro il tracciato si sviluppa in leggero rilevato tra i confini comunali di Spinea, Martellago e Salzano. A Nord di Via Zigaraga il tracciato di progetto sale maggiormente in rilevato per scavalcare in viadotto di 645, la linea ferroviaria Venezia-Treviso, all’altezza di Via Cavino. Superato il Rio Roviego il tracciato rimane in rilevato per superare in rapida successione il Fiume Marzenego e il Rio Storto. Nel tratto compreso tra questi due manufatti il tracciato attraversa marginalmente l’area a verde ex cava Villette presso la Fornace (area SIC). Per assicurare la permeabilità ambientale e idraulica tra le due sub-aree generate, è prevista la costruzione di un viadotto lungo 120 m. Il tracciato prosegue, quindi, verso Nord attraversando Via della Rimembranza, dove è prevista la
costruzione di un cavalcavia, prima di raggiungere il casello di Martellago. Il casello è collegato alla viabilità ordinaria tramite una nuova arteria che si innesta a nord sulla ex SS 245 “Castellana”, nel tratto compreso tra Scorzè e Martellago, e a sud sulla SP 36 tra Martellago e
Spinea. Su tale casello convergerà, quindi, il traffico di queste arterie gravitante nell’area di Salzano, Scorzè, Noale, Martellago e Zero Branco (TV).
...
Raccordo Casello di Spinea – SS 309 Romea
Il casello di Spinea rappresenta il terminale della SS 309 Romea sul Passante ed è, quindi, elemento fondamentale dello schema di drenaggio dei traffici che oggi congestionano la tangenziale. Il raccordo Romea supera in sovrappasso la linea ferroviaria MI-VE e la SP 29, per la quale sono previste specifiche opere di deviazione in sede separata. Dopo un breve tratto in appoggio il tracciato sottopassa in galleria artificiale l’autostrada A4 e la ferrovia VE-Adria.
Sfruttando i dislivelli del sottopassaggio è prevista la realizzazione di rampe di allacciamento alla A4, che consentono di effettuare manovre di scambio nella direzio ne Venezia-Mestre (in entrata e uscita). Proseguendo verso sud il tracciato in progetto si congiunge alla SP 81 completando il by-pass del centro abitato di Oriamo, prima di raggiungere la rotatoria di svincolo della SS 309 Romea e SS 11 Padana superiore. Nel complesso, il tracciato in esame, lungo circa 6,8 Km, oltre a garantire il raccordo della grande viabilità di progetto con le direttrici attestate a Sud del nodo di Mestre, permette di realizzare la circonvallazione completa dei centri abitati di Spinea e Oriamo.
L’itinerario è completato dal collegamento a unica carreggiata, lungo circa 2,1 Km tra la SP 31Mirano/Oriago ed il piazzale lato Est del casello, che consente il drenaggio del traffico che oggi
insiste sulla SP 29 Spinea/Mira nel tratto in fregio dell’abitato di Crea.
...
Opere complementari
I 32 chilometri di progetto dell’autostrada richiedono una serie di opere accessorie al tracciato oltre quelle ad esso direttamente connesse (svincoli, adeguamenti dei raccordi, deviazioni agli incroci e così via). Di queste ultime, in relazione al paesaggio, si è tenuto conto nella descrizione fin qui fatta dell’asse autostradale vero e proprio. Altra importanza assumono invece le cosiddette Opere Complementari. Si tratta infatti di opere in appendice di continuità, oppure distaccate dal corpo principale, della cui realizzazione il proponente si fa carico con l’obiettivo di rendere coerente e più solida la definizione dello scenario di progetto. In tal senso la loro funzione, lontano dal semplice corollario di ‘ricucitura’ della viabilità, è quella di completare il quadro degli elementi per la scelta fra le grandi alternative di fondo. L’opzione base presentata dal progetto tende infatti a risolvere gli aspetti trasportistici univocamente, tenuto conto delle necessità/opportunità delle diverse scale territoriali. I benefici attesi in senso lato, ed in particolare sociali ed economici, possono risultare allo stesso tempo di segno positivo anche nei termini di paesaggio, così come inteso nei paragrafi iniziali di questa componente. Le opere complementari hanno sviluppo diverso, con obiettivi precisi in coerenza con le realtà dei
luoghi attraversati e le prospettive indicate dai piani. Il loro impegno di ambiente, e specificamente quello di tipo paesaggistico, è in generale di profilo medio-basso, essendo legato a categorie di progetto (sezioni stradali) variabili, e comunque di ridotta interferenza di intervisività. A seguire vengono segnalate le opere complementari di maggior rilievo associate al progetto; in particolare:
- Raccordi Vetrego-A4;
- Casello Spinea-Svincolo Oriago;
- ‘La Fornace’;
- Variante di Martellago;
- Terraglio Est e collegamento A27-S.P. 64.
...
Casello Spinea – S.S.-309 Romea
COMPLEMENTARE n. 2
Il Raccordo casello di Spinea –è una delle principali opere complementari del Passante autostradale. Esso costeggia inizialmente il Canale Menegon definito dal PALAV ambito fluviale da riqualificare, attraversa il Rio Cimetto e, dopo aver costeggiato il Canale Cime supera tramite viadotto la linea ferroviaria Milano-Venezia e la SP29 Spinea-Mira. In questa zona, tra i comuni di Spinea e Mira, il paesaggio è caratterizzato da un sistema di campi chiusi ad uso seminativo o a cultura mista, con scarsa presenza di abitazioni. L’arteria entra poi nel Comune di Venezia-Mestre, affianca a sud un’area ad interesse paesisticoambientale e delle zone agricole pregiate di tutela ambientale, attraversando in galleria l’autostrada A4 Venezia – Milano.
L’opera infine costeggia alcune aree antropizzate e, dopo l’intersezione con lo Scolo Lusore, si
collega alla SS309 Romea per mezzo di una rotatoria che interessa un’area di pregio ambientale
avente le stesse caratteristiche di quella precedentemente descritta.


INDICE

venerdì 23 novembre 2007

Articoli di giornale - Assemblea sulla viabilità di Mirano e via Luneo

LA NUOVA
VENERDÌ, 23 NOVEMBRE 2007
Provincia MIRANO L’assemblea di ieri sera Fardin contestato dai residenti di Luneo «Ogni giorno 50 mila auto passano in centro, dobbiamo intervenire»
MIRANO. Circa trecento persone hanno preso parte ieri sera all’assemblea convocata dal Comune all’ex scuola elementare di Luneo (troppo piccola per ospitare tutti) per discutere dei problemi relativi alla realizzazione delle tangenziali. Il sindaco di Mirano, Gianni Fardin, accompagnato da quasi tutti gli assessori e parte dei consiglieri comunali, è stato più volte contestato nel corso del suo intervento. «Ogni giorno cinquanta mila veicoli entrano a Mirano - ha spiegato il sindaco - e via Luneo è già una delle strade più trafficate. In futuro, con il Passante, i flussi sono destinati ad aumentare quindi qualcosa bisogna pur fare». Ha poi aggiunto: «La nostra soluzione è creare una strada normale a due corsie anche se il dove il come devono ancora essere decisi. Non passerà dove ci sono le case, ma verrà adattata alle esigenze del territorio». Fardin ha poi ribadito che il Comune sta cercando una soluzione che sia utile per decongestionare il centro, ma anche la zona di Luneo.
«Senza variante di Luneo le previsioni parlano di ventimila auto in più al giorno nei prossimi anni - ha aggiunto Fardin - nella zona compresa tra l’istituto delle suore canossiane e l’ospedale». All’assemblea erano presenti i comitati di Luneo e del centro (che sono favorevoli alla nuova strada), le associazioni che si battono per la tutela del territorio, e molti cittadini comuni di Mirano, Spinea e Salzano, che si ritengono coinvolti dai nuovi progetti di viabilità. Tra gli interventi del pubblico il più applaudito è Tiziano Sanna, del comitato di Luneo che ha invitato il sindaco e non approvare il Piano urbano della mobilità (Pum) e a lasciare la questione del traffico e delle nuove strade da costruire alla nuova amministrazione che salirà al governo di Mirano dopo le elezioni di primavera. (f.d.g.)

Rimango piuttosto titubante riguardo alle cifre; 50000 veicoli sembrano un'esagerazione.
Ogni giorno attraverso via Roma transitano 30000 veivoli con un incremento del 3% annuo.
Facendo due conti viene 1250 veicoli all'ora, 20 veicoli ogni minuto.
A mio parere il traffico del centro di Mirano è sostenuto, ma non credo sia tale da superare o eguagliare la condizione critica del traffico di via Roma.
E' tuttavia vero che il traffico è destinato ad aumentare soprattutto in una zona critica come via Luneo fra le canossiane e l'Ospedale.
Non bisogna tuttavia dimenticare che la costruzione del nuovo polo a Mestre ha come previsione l'accentramento dei servizi sanitari sui centri di Dolo e Mestre (con aumento del traffico per le vie che conducono a Mestre...ovvero via Roma), quindi con parziale sgravio delle tratte che portano all'Ospedale di Mirano.
Non che sia felice della chiusura o riduzione dell'ennesimo ospedale con saturazione dei pochi rimasti aperti (e già saturi).

E' evidente come fra Mestre (Chirignago-Venezia visto che è comune unico) Spinea e Mirano oramai non esiste più un problema locale, bensì un problema globale diffuso.
Non si comprende quindi come si sia riusciti a non dialogare fra comuni per trovare una soluzione condivisa e sensata che non preveda di deprimere le zone di confine al comune per un problema che non ha confini comunali.
La regione ha dotato le amministrazioni di possibilità di discussione: il PATI.
La regione e la provincia dovrebbero rendersi conto che il problema del traffico oggi merita la massima attenzione in quanto non più fenomeno locale a cui amministrazioni con scarsi mezzi e forse qualche interesse privato di lotizzazione deve porre rimedio.


sabato 15 settembre 2007

IL GAZZETTINO

Mercoledì, 22 Agosto 2007

I comitati dei cittadini si preparano per ottobre Spinea: "guerra" al piano del traffico Sensi unici disagevoli e antieconomici

Si sono riuniti per combattere il nuovo piano del traffico e, tutti assieme, contano più o meno 1700 persone. Due comitati, Cittadini per una Spinea Vivibile e Comitato via Matteotti, e una associazione, il Circolo 585, hanno annunciato ieri sera che da adesso in poi uniranno le loro forze per tentare di bloccare le innovazioni introdotte nella circolazione del traffico a Spinea . Da diverse settimane la tensione nei quartieri di Spinea centro si sta alzando: perché la nuova circolazione imposta dal Comune - che per ora coinvolge l'area di via Matteotti, con le vie secondarie Alfieri e Bennati - ha fatto infuriare gli abitanti della zona. Da via Matteotti a piazza Dante i cittadini e i commercianti sono sul piede di guerra. Già dopo l'ultimo, infruttuoso e piuttosto turbolento, incontro con il sindaco Claudio Tessari, i più di 600 membri del comitato di via Matteotti avevano annunciato lotta dura all'arrivo dell'autunno. Ora hanno unito le loro forze per organizzare proteste clamorose e ricorsi legali. Il senso unico in via Matteotti spiega Valeria Chinellato, del comitato di Via Matteotti porta disagio agli abitanti e rischia di far chiudere le attività commerciali della zona, che sono 17. Inoltre aggiunge Gabriele Giacometti mancano i sistemi di sicurezza, e il traffico viene dirottato su via Bennati, strada che già di suo si allaga ad ogni pioggia. Il modo di affrontare i lavori da parte del Comune ci ha lasciato perplessi: è mancata la concertazione, e non si è fatta una valutazione dell'impatto che i lavori avrebbero avuto sulla popolazione, anche durante il periodo di svolgimento.

Anche Gianni Causin, del Comitato Cittadini per Spinea Vivibile chiarisce: Nemmeno il Masterplan per il centro di Spinea ci piace. Già il 7 novembre avevamo risposto all'invito del Comune di fornire una scheda con le nostre proposte, ma sono rimaste lettera morta. Ci sentiamo presi in giro. Vorremmo avere chiare risposte su cosa si intende fare in piazza Fermi, e la garanzia che il piazzale davanti alla villa non verrà chiuso per costruire un condominio, mentre siamo favorevoli alla creazione di un parcheggio sotterraneo, come era previsto. Le tre associazioni stanno preparando le carte per un ricorso al Tar, per chiedere il ripristino del doppio senso di marcia in via Matteotti e, per settembre, una assemblea allargata che potrebbe decidere anche clamorose proteste, come la chiusura della strada. Intendiamo restare nella legalità chiariscono i portavoce delle associazioni coinvolte ma a settembre, con le scuole che riapriranno, anche gli abitanti del centro e delle vie Bonarroti, Cici e Fermi, e quanti portano i bambini a scuola la mattina si renderanno conto del disagio e della pericolosità. Allora interverremo con le nostre proteste, che stiamo organizzando. Farle ora, con mezza gente in ferie e il problema ancora molto ridotto, non avrebbe avuto senso. Mariangela Vaglio


LA NUOVA

Mercoledì 22-08-07

26 Provincia «Via Matteotti torni a doppio senso». E minacciano proteste clamorose Tre comitati uniti contro la viabilità

SPINEA. L’unione fa la forza. Questo hanno pensato tre comitati di Spinea che lunedì sera hanno annunciato di voler affrontare assieme il problema della viabilità cittadina e di intraprendere iniziative comuni a partire dalle proteste che insceneranno nelle prossime settimane. Si tratta del Circolo 585, comitato via Matteotti e Spinea vivibile. In campo possono mettere oltre 1.500 persone che in tutti i modi cercheranno di far fare retromarcia alla giunta a partire dal senso unico di via Matteotti. I cittadini, in sostanza, chiedono che la strada ritorni all’antico con il doppio senso di marcia altrimenti molti negozi rischieranno di andare in sofferenza. Dunque si prospetta un autunno caldo, con la giunta che non ha alcuna intenzione di mollare sulla questione di un millimetro convinta che alla lunga ci saranno dei benefici per la circolazione. Ma i comitati e commercianti sono a dir poco sul piede di guerra. «Rispetto al periodo luglio-agosto 2006 - spiega il presidente del comitato via Matteotti e titolare di un negozio di abbigliamento Valeria Chinellato - si sono dimezzati gli introiti. Siamo diciassette esercenti, tutti con lo stesso problema. Abbiamo chiesto al sindaco Claudio Tessari di rivedere la sua posizione ma non c’è stato verso. Ora andremo avanti per la nostra strada e decideremo quali iniziative adottare». Tra le intenzioni dei comitati, infatti, c’è il ricorso al Tar contro quanto deciso dal Comune e alcune manifestazioni di grande impatto, come il blocco del traffico. Ma tutto sarà deciso entro fine settembre, quando l’assemblea allargata dei tre si incontrerà per fare il punto della situazione. «Siamo molto perplessi sull’operato della giunta - commenta Gabriele Giacometti, sempre del comitato di via Matteotti - e tra poche settimane la situazione peggiorerà, specie in via Alfieri. Con l’inizio delle scuole prevediamo grossi rischi per studenti e anziani e la strada non è né in sicurezza e né larga abbastanza per sopportare un certo volume di traffico. E infatti si è partiti con il realizzare realizzare il senso unico su via Matteotti senza prevedere questi giusti accorgimenti sulle vie Bennati e D’Annunzio». Anche Gianni Causin, di Spinea vivibile, si dice critico. «Prima di intervenire nel centro cittadino - osserva - bisognava realizzare tutte le opere esterne, a partire dalle tangenziali». (a.rag.)





News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013