mercoledì 3 ottobre 2007

articoli di giornale - mancano i treni per la metropolitana di superficie

LA NUOVA

LUNEDÌ, 24 SETTEMBRE 2007 Pagina 9

Cronaca Il punto sui cantieri del Sistema ferroviario metropolitano regionale: ai forti ritardi dei lavori si stanno sommando le pastoie burocratiche Binari pronti? Mancheranno i treni Conclusa l’opera nel 2009, ci vorranno almeno altri 2 anni per avere i convogli

La metropolitana di superficie, prima ancora di nascere, rischia di marciare in ritardo rispetto alle attese delle migliaia di pendolari che confidano nell’entrata in funzione del Sfmr per viaggiare più velocemente verso i luoghi di lavoro, studio o verso casa.

Il quadro della situazione nell’ultimo semestre 2007 riserva ancora varie incognite. Se i cantieri sono conclusi per circa il novanta per cento fuori dal nodo di Mestre, in terraferma con i lavori delle fermate sono ancora indietro. E c’è il rischio concreto che una volta affidato il servizio, con una gara di assegnazione il cui bando sarà pubblicato entro il primo semestre 2008, il sistema ferroviario metropolitano regionale non abbia treni a sufficienza per garantire subito le corse cadenzate nel quadrilatero tra Mestre, Padova, Castelfranco e Treviso. All’appello ne mancano dai ventidue ai ventiquattro.

Servono dai 22 ai 24 convogli per garantire le corse del Sfmr, ma chi gestirà il servizio non potrà garantirne subito l’operatività. Ci vorrano dai 2 ai 4 anni, dai 24 ai 48 mesi, per vederli in esercizio. Perché quei treni oggi come oggi non esistono, vanno acquistati e costruiti. Con buona pace dei pendolari che continuano a maledire i ritardi del sistema ferroviario veneto. La conferma di questo scenario, tutt’altro che consolante, arriva dall’ingegner Bruno Carli, dirigente del settore Mobilità della Regione Veneto, ospite di uno dei convegni della settimana della mobilità sostenibile a Mestre. Per il primo semestre 2008 - spiega Carli - la Regione bandirà la gara d’appalto per affidare sia il servizio Sfmr che il trasporto pubblico urbano ed extraurbano tra Mestre, Padova e Treviso. Annunciata più volte, la gara ora è in dirittura d’arrivo. La Regione, d’intesa con i Comuni, assegnerà con un bando unico anche il servizio di autobus che devono garantire i collegamenti alle fermate del metrò.

Cantieri lenti. A Mestre i cantieri marciano più lenti del resto del Veneto, è notorio. Altrove si è al 90%, ha recentemente ribadito l’assessore Chisso. I cantieri a Mestre interessano oggi Asseggiano, la fermata del nuovo ospedale (Terraglio-Zelarino). Per gennaio 2008 si attende il via agli interventi pee i sottopassi alla Gazzera e la fermata di via Olimpia; in attesa restano le fermate di Marocco e Carpenedo. Un intoppo per l’avvio del servizio? «Un conto è il bando di gara, altra cosa è quando entrerà in funzione il servizio Sfmr - spiega Carli - calcolando il tempo necessario dato dalla gara per consentire ai partecipanti di definire le loro offerte e poi di stipulare il contratto, c’è il tempo di arrivare alla conclusione delle opere».

Treni. Il 2009 sarà l’anno del Sfmr, chiediamo. «In generale si può dire di sì ma il contratto con il gestore prevede che si proceda per fasi; questi anzitutto dovrà procurarsi una ventina di convogli. Il contratto parte, ma l’esercizio dipenderà dai tempi del gestore. Che ha, stando al garante della concorrenza, dai 2 ai 4 anni di tempo per costruire e mettere in esercizio i nuovi treni. Se il bando prevedesse un periodo inferiore di tempo per il gestore, il rischio è quello di incappare in una infrazione».

200 milioni. Per velocizzare i tempi e soprattutto per assicurare che il materiale rotabile rimanga in capo alla Regione, ora a palazzo Balbi si valuta un’altra strada: l’acquisto diretto dei 24 treni necessari. Un investimento di oltre 200 milioni di euro (in media ogni treno costa dai 7 ai 12 milioni). Sempre il garante ha stabilito che i treni di proprietà di Trenitalia non è automatico passino al futuro gestore. In pratica, il sistema prevede che chi vince la gara debba dotarsi dei treni per gestire le tratte, con il rischio che a ogni rinnovo di appalto il problema dei mezzi si riproponga. Chiarisce il dirigente: un gestore non è obbligato a passare ad altri il materiale rotabile.

Guasti sulla linea. Bisogna fare i conti anche la linea ferroviaria che oggi limita il numero dei treni in transito. Regione e Rete ferroviaria italiana - continua Carli - stanno trattando per arrivare ad un accordo sul numero di corse da eseguire lungo le linee del futuro metrò regionale. «I binari sono quelli, bisogna trovare una quadratura con Rfi», dice, che sovrintende alla gestione dei binari. Di recente è stata ridotta la capacità di transito dei convogli sul ponte della Libertà: oggi più di dieci mezzi l’ora non transitano tra Mestre e Venezia. Intanto chi viaggia in treno continua a convivere con i ritardi. «Dopo l’appalto di due anni fa, per cui ci siamo mossi per primi, oggi il 91% delle locomotive sono state sostituite e i guasti sui convogli di Trenitalia sono destinati a calare ulteriormente. Molti dei problemi sulla linea oggi dipendono da Rfi su cui noi non possiamo incidere: non possiamo multarli come facciamo con Trenitalia».


LA NUOVA

MARTEDÌ, 25 SETTEMBRE 2007 Pagina 22

Cronaca IL CASO «Io comprerei i treni» Chisso: «Sfmr, entro ottobre si decida» L’assessore regionale: Situazione difficile ma non preoccupante Per i convogli dovremo attendere più di due anni

«La partita Sfmr dovremo affrontarla entro il mese prossimo nella finanziaria regionale, senza perdere tempo. Che si decida per una cosa o per l’altra. Io sarei per l’acquisto diretto dei treni ma è difficile seguire una ideologia quando bisogna attenersi alla compatibilità con il bilancio, in una situazione così difficile». Parola di Renato Chisso, assessore regionale ai trasporti. Si decide entro il prossimo mese, spiega il politico di Forza Italia, un fattore decisivo per la marcia, già ritardataria rispetto alle aspettative generali, del sistema metropolitano regionale. Che rischia di dover attendere almeno altri due anni per vedere locomotive e vagoni (circa 24 i treni che mancano all’appello) in servizio per garantire il servizio cadenzato del Sfmr, che va in gara nel primo semestre del prossimo anno e che dovrebbe iniziare l’esercizio non prima del 2009. Sempre che i cantieri delle fermate a Mestre finiscano per tempo. Con una spesa di oltre 200 milioni di euro, la Regione Veneto potrebbe accelerare la partita del materiale rotabile, acquistando da sè i treni senza delegare il compito a chi vince la gara. Ma a decidere se l’investimento si farà, ha spiegato ieri l’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, sarà la Finanziaria regionale. «Io sono di questa idea ma bisogna vedere la compatibilità con il bilancio. Non sono preoccupato, comunque per i treni non si dovrà attendere più di due anni e mezzo», spiega il politico. Ma le associazioni dei consumatori incalzano la giunta Galan. Lorenzo Miozzi del Movimento dei consumatori considera essenziale che sia la Regione ad acquistare i treni. «Il materiale rotabile deve essere della Regione - segnala Miozzi - per dare certezza al servizio Sfmr al di là di chi vincerà la gare ma bisogna anche dire che il metrò regionale è un progetto che è stato venduto troppo presto rispetto ai reali tempi di esercizio, creando una grande aspettativa come intervento anti-traffico, al pari del Passante». Critico è anche Franco Conte, presidente veneto del Codacons. «Chi risponderà dei ritardi futuri? Il non aver programmato per tempo l’acquisto dei treni porta a pensare che tra due o quattro anni l’attuale organigramma politico sarà altrove ma io li diffido fin d’ora e lo dico pure a Renato Chisso che è abbastanza attento a questo settore: saranno loro i responsabili della situazione e se serve arriveremo a reclamare anche delle dimissioni. Ricordo che non si possono aumentare i prezzi delle Ferrovie senza considerare la qualità del servizio. E rispetto al resto d’Europa, non ci siamo». (m.c.)



Si ricorda che l'assesore all'urbanistica di Spinea, Mario Simionato, si era così espresso sui benefici apportati alla viabilità del comune dalla nuova stazione della metropolitana di superficie costruita vicino al quartiere Dante.

Scoprire ora che questa non servirà a nulla vista la mancanza di convogli lascia alibili sulla comunicazione fra i diversi gradi dell'amministrazione (comune, provincia, regione).

LA NUOVA

MARTEDÌ, 25 SETTEMBRE 2007 Pagina 15

Economia Chisso: «Ferrovie deve fare la sua parte» L’assessore sull’invito al fai-da-te di Cipolletta: «Il Veneto non è da serie B» Intanto Di Pietro sta trattando il ripristino dei contratti con i consorzi Cepav e Iricav Due

MATTEO MARIAN

VENEZIA. «Il Veneto non può essere considerata come una regione di serie B, quindi non vedo perché Ferrovie ci inviti a trovare autonomamente le risorse per l’alta velocità quando, per altre regioni, si è impegnata in prima persona». Renato Chisso, assessore regionale alle Infrastrutture, respinge l’invito che Innocenzo Cipolletta, presidente di Ferrovie dello Stato, ha rivolto alla Regione Veneto dal Meeting dei quarantenni di Altavilla Vicentina.

«Ferrovie non ha le risorse necessarie neanche per la progettazione di alcune tratte - ha detto sabato scorso Cipolletta -. Sarebbe bene che il Veneto facesse come il Friuli-Venezia Giulia e trovasse i finanziamenti necessari».

«Al di la delle dichiarazioni formali - aggiunge a questo proposito Chisso - non mi risulta che il Friuli-Venezia Giulia abbia, da solo, trovato risorse per l’alta velocità». La copertura finanziaria del tratto Verona-Padova (sul quale il Cipe ha dato solo un via libera tecnico) continua, quindi, a rimanere un rebus. Anche alla luce del fatto che, nell’ultimo Dpef, la tratta in questione non ha raccolto nemmeno una citazione. E senza contare, inoltre, che per la Venezia-Trieste ogni discorso è stato rimandato al 2020.

L’alta velocità in Veneto rimane appesa, quindi, alla prossima Finanziaria e alla trattativa che il ministro Antonio Di Pietro ha intavolato con i general contractor Cepav Due (tratto Milano-Verona) e Iricav Due (Verona-Padova). Soggetti che, alla luce del decreto Bersani, si sono visti revocati i contratti di concessione e affidamento dei lavori. Di Pietro ha espresso la volontà di congelare l’efficacia del decreto Bersani per (con una norma da inserire nella Finanziaria in discussione) ottenendo così il ripristino dei vecchi contratti, mantenendo però gli obiettivi di trasparenza e di riduzione dei costi. Il dialogo con Cepav Due (consorzio che vede Snamprogetti con il 40% delle quote, Pizzarotti al 24%, Condotte con il 12%, al pari di Maltauro e Saipem) pare in fase avanzata. Con Iricav Due (Astaldi al 40%, Ansaldo al 12%, Impregilo al 12%) le posizioni sembrano, invece, più distanti. Astaldi, per altro, ha in piedi un contenzioso con il governo che parla di un risarcimento per una cifra vicina ai 44 milioni.

In attesa della nuova Finanziaria e dell’esito finale delle trattative tra Di Pietro e i due consorzi, Chisso torna, però, a sollevare l’urgenza della definizione della società concessionaria mista Anas-Regione Veneto. «Questa potrebbe essere una soluzione per reinvestire gli utili derivanti dalla gestione del Passante e della Venezia-Padova sul territorio, e quindi anche sul sistema ferroviario» sottolinea l’assessore veneto alle Infrastrutture. Anche se va detto che di utili non se ne parlerà fin tanto che la realizzazione del Passante non sarà stata ammortizzata. «So i che i legali delle due parti, recentemente, si sono parlati - dice Chisso a proposito dell’iter che dovrebbe portare alla costituzione della società mista -. Una soluzione che possa non incontrare delle obiezioni a livello europeo dovrebbe essere stata trovata. Una bozza definitiva è stata inviata a Roma, ora attendiamo gli eventi. Ricordando che su questo c’è stato un impegno diretto da parte di Romano Prodi».



Aggiornamento 29 aprile 2008

IL GAZZETTINO
domenica 20 aprile 2008 SPINEA
La metropolitana di superficie diventa realtà: entro l'estate il via ai primi convogli della Sfmr

La metropolitana di superficie muove i primi passi. Un progetto che sembrava fantascienza, fino a pochi anni fa, ora dovrebbe diventare realtà. Domani dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 i tecnici delle Ferrovie cominceranno a provare la nuova linea dell'Sfmr (Sistema ferroviario metropolitano di superficie). L'Sfmr collegherà le più grosse città venete con treni regionali per alleggerire il traffico su gomma.
Il sistema entrerà in funzione in tre fasi. Attualmente è in fase avanzata la realizzazione delle infrastrutture per la fase 1 che collegherà Venezia, Mestre, Padova e Treviso. Con il sistema a regime saranno previsti treni con cadenza regolare ogni 15 minuti sulla Venezia-Padova, mentre sulle altre tratte la cadenza dovrebbe essere minore, 20 o 30 minuti, tranne le ore di punta dove l'attesa non dovrebbe superare i 15 minuti. Il sistema prevede una stretta organizzazione con il trasporto su gomma, che coinvolge otto società, e si prevede l'adozione del biglietto unico in tutta la zona interessata.
I primi lavori, dopo una lunga attesa, sembrano finalmente volgere al termine: presto anche l'area del Miranese e della Riviera del Brenta avrà il suo metrò a cielo aperto. Da domani, praticamente, inizierà l'addestramento dei macchinisti di Trenitalia scelti per percorrere quotidianamente la nuova tratta a doppio binario Mestre-Spinea . Alla sessione di prove saranno presenti anche il sindaco Claudio Tessari, alcuni tecnici della Regione e i tecnici di Rfi Giuseppe Albanese e Gabriele Pupolin. «La metropolitana non è più un miraggio, e questa per Spinea rappresenta una svolta epocale - dichiara soddisfatto Tessari - Quando sarà attiva? Forse già per l'estate, dipende da quanto tempo ci vorrà per gli ultimi dettagli. Di certo saremo pronti entro l'autunno». D.T.


LA NUOVA
DOMENICA, 20 APRILE 2008 Pagina 33 – Provincia SPINEA: VITA DA PENDOLARI Prima prova per il metrò di superficie Domani dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 sarà testata la nuova linea
SPINEA. Prime prove di metrò di superficie a Spinea. Domani dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 i tecnici delle ferrovie cominceranno a provare la nuova linea del Sistema ferroviario metropolitano di superficie che partirà con ogni probabilità entro autunno. In pratica inizierà l’addestramento dei macchinisti di Trenitalia nella nuova tratta a doppio binario Mestre-Spinea lungo la linea Mestre-Maerne. I lavori nella zona, infatti, sono ormai a buon punto così come cresce in fretta anche la neonata stazione denominata «Miranese» che sostituirà quella di Asseggiano. La giornata di domani sarà pure l’occasione per fare il punto della situazione e conoscere i tempi futuri per l’avvio del metrò che collegherà le principali città venete. Una volta a regime, i residenti del comprensorio potranno avere a portata di mano il treno che renderà più veloci gli spostamenti. Ad esempio, da Spinea a Venezia ci si impiegherà attorno al quarto d’ora di viaggio. La nuova linea, sulla tratta Venezia-Castelfranco, sarà a doppio binario e abbandonerà quella esistente, seguendo un tracciato del tutto diverso dall’attuale. Piegando a sud, sarà utilizzata parte della ex linea dei Bivi che un tempo collegava le linee per Milano, Trento, Udine e Trieste evitando la stazione di Mestre. Le rotaie soprappasseranno quindi la linea principale Padova-Mestre e si affiancheranno a Sud di quest’ultima per entrare nella stazione di Mestre. Nella nuova stazione di Spinea fermeranno due treni metropolitani l’ora per direzione: un treno ogni mezz’ora sia verso Mestre che verso Castelfranco. Accanto alla neo fermata sarà realizzato un parcheggio scambiatore da circa 375 posti auto, collegato direttamente alle vie Miranese e Asseggiano e anche tutta la viabilità della zona sta cambiando volto di giorno in giorno. Infatti ai piedi del cavalcavia sono nate due rotatorie che avranno in compito di smistare il traffico fuori dal centro di Spinea e indirizzarlo sulle direttrici periferiche. Inoltre in futuro anche il servizio di Girospinea arriverà fino alla stazione ferroviaria che diventerà il vero nodo dei trasporti cittadino. (Alessandro Ragazzo)



LA NUOVA
MARTEDÌ, 22 APRILE 2008
Provincia SPINEA Metrò regionale rimandato dalla pioggia
SPINEA. La pioggia scesa copiosa ieri ha fatto slittare a domani le prime prove del metrò regionale di superfice (Sfmr) con l’addestramento dei macchinisti di Trenitalia sulla neonata tratta a doppio binario Mestre-Spinea all’interno della Mestre-Maerne. In pratica ci saranno due prove. La prima avverrà dalle 6 alle 9 e la seconda dalle 18 alle 21. I convogli partiranno dalla stazione di Spinea, realizzata ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva e che diventerà punto di riferimento per i passeggeri e i pendolari di tutto il Miranese. L’occasione servirà anche per fare il punto della situazione sui tempi di realizzo dell’intera opera e l’avvio del metrò di superfice che secondo Comune e regione potrebbe partire già in estate. Questo consentirà ai pendolari e agli utenti delle ferrovie di potersi muovere da una città e l’altra del Veneto in tempi rapidi. Alla presentazione di domani ci saranno il sindaco Claudio Tessari, i tecnici della Regione oltre a quelli di Rfi, gli ingegneri Giuseppe Albanese e Gabriele Pupolin. (a.rag.)


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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013