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mercoledì 23 aprile 2008

Articolo di giornale - targhe alterne addio

LA NUOVA
SABATO, 19 APRILE 2008
Cronaca Misure anti-smog. Scarso coordinamento tra Comuni, chiusa un’epoca Risultati modesti, targhe alterne addio Da Villa e Zoggia concordano, Mingardi avverte: «Grande Ztl in centro»
«L’epoca delle targhe alterne è finita». La Provincia decreta la fine delle limitazioni al traffico come arma anti-smog. «Hanno portato a risultati assolutamente insufficienti» spiega l’assessore all’Ambiente Ezio Da Villa. E il presidente Davide Zoggia rincara la dose: «Non faccio l’indiano in riserva. I cittadini sentono questi provvedimenti come un fastidio. E se non servono, penseremo ad altro». Positivo il commento dell’assessore comunale alla Mobilità, Enrico Mingardi: «Ne prendiamo atto positivamente, ma servono delle alternative. Noi faremo del centro di Mestre una grande zona a traffico limitato».
«Venezia ha fatto un lavoro straordinario ma all’ultimo tavolo tecnico, i Comuni hanno votato in un modo e poi hanno fatto tutt’altro. Alcuni sono intervenuti in aree limitatissime e senza controlli. Provvedimenti fatti così non servono a niente». Basta targhe alterne, annunciano Ezio Da Villa e il presidente della Provincia Davide Zoggia. Uno smog che si riduce del 5% nelle belle giornate fa dire alla Provincia che è ora di cambiare strada. Da Villa motiva il fallimento con «l’assoluta assenza della Regione e dello Stato da ogni azione coordinata volta a limitare il traffico nei centri urbani», complici «le resistenze di alcuni Comuni». Nel 2007 Venezia è rimasta sola con pochi Comuni, nel resto del Veneto si è circolato liberamente. «Il coordinamento è complicato, la Regione non fa la sua parte - incalza Davide Zoggia - alla fine rischiamo solo di rompere le scatole ai cittadini. Ed è inutile nascondere che i provvedimenti si sono rivelati inutili. Occorre trovare altre strade. Noi abbiamo deciso». Lo stop alle targhe alterne dovrà ora essere ufficializzato ai Comuni. La decisione arriva anche dopo che l’Unione Europea ha dettato una nuova direttiva, più restrittiva, sulle polveri sottili. Nelle aree urbane gli stati europei dovranno ridurre del 20% l’esposizione alle Pm2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, portando nel 2015 i livelli di esposizione al di sotto dei 20 microgrammi. «Per il nostro territorio e la pianura padana significa garantirci sforamenti tutti i giorni», rileva Da Villa. «Purtroppo su questo il governo, anche quello di centrosinistra, non ha fatto nulla». La decisione viene accolta positivamente dall’assessore comunale alla Mobilità Enrico Mingardi. «Ne prendo atto con sollievo. Noi portiamo avanti un progetto di mobilità che ridurrà il numero di auto in circolazione, allargando la Ztl del centro di Mestre e l’apertura del Passante speriamo porterà a ridurre le emissioni della tangenziale. Poi ci sono le infrastrutture, il tram, il potenziamento del trasporto pubblico. Nel programma elettorale del sindaco era scritto che le targhe alterne erano solo un palliativo ma siamo intervenuti anche perchè eravamo obbligati. Ricordo che ci sono sindaci rinviati a giudizio per non aver agito. Se la normativa europea sposta la competenza al governo, ne prendiamo atto positivamente ma non deve essere un passo indietro, serve un nuovo progetto di azione». E Mingardi così riconferma le domeniche ecologiche «chieste dai cittadini». Cauto il collega all’Ambiente Pierantonio Belcaro. «Stop alle targhe alterne? Ne discuteremo con gli altri sindaci, ora è prematuro».




CORRIERE DEL VENETO
giovedì 27 marzo 2008
De profundis per le targhe alterne Domani ultimo giorno: per il 2009 tutti contro, solo Venezia resiste Già 52 superamenti dall’inizio dell’anno. Mingardi: partiamo penalizzati, abbiamo la tangenziale
Il fronte del no
(….) Comincia il Comune di Spinea che il prossimo autunno non imporrà la circolazione a targhe alterne: «Abbiamo sempre aderito alle inizitive della Provincia convinti che un’azione su larga scala potessere essere utile adesso questa condizione è venuta meno, siamo solo quattro comuni a fare le targhe alterne e non ha senso continuare, punteremo sulla sensibilizzazione all’uso della biciletta» spiega il sindaco Claudio Tessari (…)


Un po' tutte le misure contro lo smog sono sempre risultate un mezzo fallimento.
La realtà è che la mobilità, bene di prima necessità del nostro mondo è oramai un bene irrinunciabile.
Non può nulla contro la necessitò di mobilità neppure il rialzo impazzito del costo dei carburanti.

Lascia perplessi la veemenza con cui a volte ci si scaglia contro l'anidride carbonica prodotta dalle automobili, rispetto a pozzi petroliferi in fiamme in medioriente, rispetto a industrie di fusione e formatura dei metalli (acciaio in testa), rispetto alle miniere di carbone in fiamme che bruciano da decine d'anni (esempio: centralia), ecc...

Non essendo ben chiaro quanto siano state adottate dagli abitanti dei comuni le misure delle targhe alterne, per spostamenti intercomunali o locali, non è semplice stabilire quanto ciò influirà sul traffico spinetense negli anni a venire in cui non verra più adottato questo metodo.
Qui era stato fatto notare come la presenza di un servizio di metropolitana diretto verso Venezia converta traffico di transito in traffico locale diretto verso la stazione della metropolitana.
Si ricorda anche questo post sul servizio GiroSpinea.


lunedì 28 gennaio 2008

Articoli di giornale - intervista a Tessari riguardo il servizio GiroSpinea

LA NUOVA
SABATO, 26 GENNAIO 2008
Provincia SPINEA C’è un nuovo mini autobus per andare nelle frazioni
SPINEA. Da pochi giorni per le strade cittadine sono percorse da un nuovo mini autobus del Girospinea. Al posto del classico bus arancione ora c’è un Iveco 65 Cng di color bianco. La differenza rispetto al precedente è il numero maggiore di posti, ora 38, e meglio distribuiti. L’alimentazione è sempre a metano. «La questione del servizio di trasporto pubblico - dice il sindaco di Spinea Claudio Tessari - deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti in città. Due per tutti: l’attuazione del senso unico in via Matteotti con la relativa messa in sicurezza della strada con il restringimento della carreggiata, ragion per cui i grandi autobus non potranno più transitare in modo agevole; e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra i mezzi pubblici e quelli privati.
Tutto ciò comporterà delle modifiche anche al nostro modo di vivere». Il servizio del bus cittadino è partito il 18 dicembre 2006 in via sperimentale con percorsi e orari che sono stati modificati fino a quelli attuali. Le linee sono «Girospinea Gialla» (oraria) e «Girospinea blu» (antioraria). La prima da piazza Marconi percorre le vie Alfieri, Matteotti, Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per le vie Martiri, Pozzuoli, Fregene, Mion, Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45. La seconda da piazza Marconi percorre le vie Roma, Mion, Fregene, Pozzuoli, Martiri e arriva a Crea. Poi percorre le vie Crea, Matteotti, Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea. (a.rag.)

Sono già stati espressi commenti alle linee di circolazione del bus GiroSpinea in relazione alla chiusura di un senso di marcia in via Matteotti in questo post.

mercoledì 23 gennaio 2008

Un nuovo bus per il “Girospinea”

Un nuovo bus per il “Girospinea”



Piazza Marconi. Due autisti dell’Actv davanti al nuovo bus


La piantina del percorso

Da pochi giorni per le strade cittadine si vede girare un nuovo mini autobus del “Girospinea”. Al posto del classico bus arancione ora c’è un nuovo bus Iveco 65 CNG bianco. La capacità è di 38 posti totali. La differenza rispetto al precedente è che ci sono più posti a sedere e meglio distribuiti. L’alimentazione è sempre a metano. Il servizio del bus cittadino, è iniziato il 18 dicembre 2006 in via sperimentale con percorsi e orari che sono stati via via modificati fino a quelli in vigore oggi. Le linee sono “Girospinea Gialla” (oraria) e “Girospinea blu” (antioraria). In pratica ogni 25 minuti da piazza Marconi parte un minibus.

La linea gialla da piazza Marconi percorre via Alfieri, via Matteotti, via Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per via Martiri, via Pozzuoli, via Fregene, via Mion, via Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45.

La linea blu da piazza Marconi percorre via Roma, via Mion, via Fregene, via Pozzuoli, via Martiri e arriva a Crea. Quindi risale per via Crea, via Matteotti, via Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea.

«La questione del servizio di trasporto pubblico deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti che avremo in città – ha affermato in occasione dell’avvio del servizio il sindaco Claudio Tessari - Due per tutti: l’attuazione del senso unico in via Matteotti e la messa in sicurezza della strada per cui i grandi autobus non possono più transitare agevolmente e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra mezzi pubblici e mezzi privati. Sono cambiamenti che modificheranno anche il nostro modo di vita ». E i lavori del metrò vanno avanti. Ormai si vede già la struttura dei parcheggi e l’edificio della stazione.

IL GAZZETTINO
sabato 19 gennaio 2008
TRASPORTI L'esperimento funziona, un successo il "Girospinea" con il nuovo autobus
(d.t.) Il "Girospinea " cambia autobus. Al posto del classico bus arancione, ora, c'è un bus Iveco 65 bianco, da 38 posti, nuovo di zecca. Ovviamente, rigorosamente a metano. Il servizio del bus cittadino, iniziato il 18 dicembre 2006 in via sperimentale, ha raccolto un notevole successo fino ad oggi. Le linee sono "Girospinea Gialla" (oraria) e "Girospinea blu" (antioraria). In pratica ogni 25 minuti da piazza Marconi parte un minibus. La linea gialla da piazza Marconi percorre via Alfieri, via Matteotti, via Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per via Martiri, via Pozzuoli, via Fregene, via Mion, via Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45. La linea blu da piazza Marconi percorre via Roma, via Mion, via Fregene, via Pozzuoli, via Martiri e arriva a Crea. Quindi risale per via Crea, via Matteotti, via Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea. "La questione del servizio di trasporto pubblico deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti che avremo in città - ha affermato in occasione dell'avvio del servizio il sindaco Claudio Tessari - come l'attuazione del senso unico in via Matteotti e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra mezzi pubblici e mezzi privati".


Il GiroSpinea, servizio è un utile servizio atto ad incentivare l'uso dei trasporti pubblici a basso inquinamento rispetto a quelli privati.
Utile soprattutto per gli anziani piuttosto che per i parcheggi scambiatori, almeno secondo l'attuale ritmo delle corse (una all'ora non è il massimo se poi si deve aspettare anche il treno), può comunque tornare utile ai ragazzi di quartieri non proprio prossimi alle scuole, od agli anziani per giungere in cimitero.

Tuttavia viene da chiedersi che senso abbia creare un mezzo per trasportare gli anziani in cimitero levandoli dai pericoli delle strade se poi per aspettare il GiroSpinea sono costretti a sostare sulla strada.
Il riferiemento è al tratto di via Alfieri circondato dai tre sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati imposti dall'amministrazione con necessità di mantenere via Alfieri a doppio senso senza metter mano a nessuna delle problematiche presenti (per non parlare del dirottamento del traffico imposto con un sistema sconveniente e inquinante).


in rosso viene indicata la fermata su piazza Marconi

D'altra parte l'attuale configurazione crea una stazione del GiroSpinea in piazza Marconi, luogo di sosta anche per auto, con creazione di un senso unico misto curioso nel primo tratto di via Matteotti.
In altre parole per permettere all'autobus GiroSpinea e degli ACTV di muoversi dalla fermata in piazza, circa dove una volta era situata la pescheria è stato creato un divieto di transito esclusi gli autobus che così possono giungere fino al semaforo non funzionante di via Matteotti.

Peccato che anche i civili che utilizzano come parcheggio piazza Marconi piuttosto che compiere un giro che aumenta sia strada che PM10 prodotto, preferiscono in barba al divieto percorrere il senso unico di via Matteotti in senso contrario (comunque ci sono anche altri problemi su via Matteotti, per esempio)



In viola viene indicata le vie sistemate o per le quali è prevista una prossima azione da parte dell'amministrazione comunale

Appare del tutto curioso inoltre che delle vie risistemate nell'intorno di via Alfieri con messa in sicurezza (via Matteotti già conclusa, via Bennati e D'Annunzio in attesa), l'autobus del GiroSpinea passi per una via in cui non è mai stato previsto niente.
La creazione di un marciapiede o di una pista ciclabile su un solo lato della strada andrebbe a discapito dei residenti con l'eliminazione dei pochi parcheggi presenti già sottostimati per le richieste residenziali.
La rumorosità degli autobus che passano dentro un quartiere residenziale, con perdita di valore degli immobili.
L'impossibilità di risistemare il tratto nord fra la piazza Dante e via Roma le cui necessità di ricavare parcheggi e marciapiedi vanno di pari passo con l'impossibilità di agire senza togliere il doppio senso (altrimenti il GiroSpinea non potrebbe più passare nella via).
Risolvere i problemi per un tratto di via Matteotti (dal pinguino blu a via D'Annunzio, non viene preso in considerazione il tratto precedente con banchina di almeno un metro e marciapiede di almeno 3 metri) ha insomma creato scaricato i problemi nelle vicine vie non risistemate e nel caso di via Alfieri nelle quali non è previsto nulla e nulla si può fare senza spostare la tratta di GiroSpinea.
Basterebbe immaginare che GiroSpinea passi in andata per il senso unico di via Matteotti, ed in ritorno per via Bennati.


In rosso l'area intorno via Buonarroti raggiunta da GiroSpinea nella tratta Blu lungo via Matteotti a doppio senso di circolazione

Oppure basterebbe accorgersi che con via Matteotti a doppio senso con l'inserimento di una rotonda nell'incrocio fra questa via e via Roma, via Cattaneo le cose sarebbero ben diverse (post sulle rotonde).

In questo modo non solo vi sarebbe una circolazione più sensata, fluida e breve per i quartieri, ma si potrebbe immaginare una tratta a doppio senso con fermate su marciapiedi (in modo tale che le persone in attesa non siano costrette ad attendere sulla carreggiata, o in modo tale che l'autobus di linea non sia costretto ad invadere l'altra corsia per sorpassare un pedone o non investire un'auto che esce dal cancello di un'abitazione senza avere visuale libera) che giunta in via Roma invece che asservire inutilmente un'arteria già intasata su cui è improponibile ora immaginare delle fermate, possa arrivare fino a via Buonarroti asservendo quartieri non raggiunti (il tratto di via Cattaneo con le medesime problematiche di via Alfieri è lungo circa un sesto rispetto tale via).




Aggiornamento 21-10-2008

Per quanto riguarda il tratto da piazza Dante a via D'Annunzio, è stata allargata la banchina su un lato della strada, con riduzione delle dimensioni delle corsie sotto la larghezza minima per l'inserimento della linea mediana di separazione per gli opposti sensi di marcia.


martedì 22 gennaio 2008

Rotonde in via Roma



  • Recentemente sono sorte in via Roma numerose rotonde, al fine di fluidificare il traffico, sostituendo le intersezioni con semaforizzazione. Tuttavia non tutti gli incroci di diversa importanza o semaforizzati o non semaforizzati hanno avuto il medesimo trattamento. E' importante notare come tale provvedimento non abbia ridotto o variato il numero degli accessi in via Roma sia del traffico passante che di quello locale. Le rotonde attualmente presenti su via Roma sono 6, ed in previsione ne verrà costruita un'altra in un senso di marcia di via Roma
  • Tralasciando quella estrema presente fra il quartiere industriale ed i quartieri di Oriago e Villaggio dei fiori (fronte a via delle industrie), una via di interesse è Via Luneo. Nell'incrocio di tale via (indicata in giallo) congiungente la statale ed il tratto di via Luneo proveniente da nord di Mirano (polemiche) con sbocco in via Roma in tale punto non è stata inserita una rotonda per fluidificare il traffico. Si è provveduto a inserire un obbligo di svolta a destra per chi da via Luneo deve immettersi in via Roma, non sempre rispettato (con conseguenti incidenti). Spazio esiguo e difficoltà dovute allo sfasamento con la dorsale proveniente dal quartiere del Villaggio dei Fiori (via Martiri della Libertà) hanno probabilmente spinto l'amministrazione ad adottare questa soluzione.
  • A seguire vi è la rotonda dalla forma inconsueta (una specie di otto) che regola il traffico fra incroci non propriamente sincroni provenienti dai quartieri di Oriago e Villaggio del Fiori. In questo caso la possibilità di usufruire di spazio vista la scarsa urbanizzazione nell'intorno ha permesso maggiori libertà di edificazione della rotonda. L'area è poi stata interessata da un più vasto piano di risistemazione urbanistica conc reazione di una piazza e di nuovi stabili fronte alla chiesa di Santa Bertilla.
  • La rotonda successiva si trova vicino ai Bersaglieri fra le vie: Capitanio, Rossignago, Garibaldi e Roma. In tal caso l'edificato era molto prossimo alla strada e le vie di comunicazioni molto importanti (via Rossignago porta con se una buona parte del traffico veicolare). Via Garibaldi e via Capitanio invece presentano delle sezioni assai esigue la prima con doppio marciapiede, la seconda senza marciapiede e banchine (proteste). La realizzazione della rotonda ha permesso l'eliminazione del semaforo, tuttavia a causa dello scarso spazio ciò è avvenuto a scapito della facilità di percorrenza. Basti pensare all'innesto di via Garibaldi sulla rotonda (uscendo da via Garibaldi è impossibile immettersi su via Rossignago, tanto che si è dovuta realizzare una corsia apposita che permette di evitare la rotonda).
  • Per quanto riguarda via Matteotti non è stata eseguita nessuna rotonda, anche se lo spazio disponibile è molto sia nella carreggiata (via Roma in quel punto si presenta assai larga) sia per la presenza di vasti spazi nell'intorno delle strade (l'aia della chiesa, il parcheggio fronte alla chiesa di San Vito e Modesto, la zona a verde vicino al parcheggio di piazza Marconi). In tale luogo vigono interessi urbanistici di risistemazione con il Masterplan che prevedevano la creazione di uno spazio pedonale fra piazza Marconi (al posto del parcheggio si prevedeva di realizzare nuovi edifici) e l'aia della Chiesa San Vito e Modesto, con possibile chiusura nel prossimo mandato amministrativo del sindaco del tratto di via Roma compreso fra l'incrocio e villa del Majno (elenco disegni). La volontà di realizzare ciò e la volontà di fluidificare via Roma eliminando gli incroci semaforizzati sono in conflitto a meno che non si provveda ad eliminare gli sbocchi delle vie laterali (via Cattaneo e via Matteotti) su via Roma. Detto fatto, via Matteotti è stata messa a senso unico da via Roma verso il cimitero e via Cattaneo è stata messa a senso unico da via Roma verso via Buonarroti. Tale decisione ha creato notevoli problemi all'ACTV ed al seguente GiroSpinea, nonchè vari altri problemi (esempio, esempio, ...).
  • Su via Alfieri è stata realizzata una rotonda dalle dimensioni esigue con fondo rialzato. Seppur la sezione di via Roma sia abbastanza ampia, la presenza di un marciapiede, della vicina fermata dell'autobus, e del giardino della villa ha fatto adottare all'amministrazione l'inserimento di una rotonda dalle dimensioni esigue (niente corsie di immissione, diametro di circa un metro, mancata variazione della direzione per chi transita da via Roma a via Roma attraverso la rotonda). In altre parole è come se l'incrocio (tale incrocio precedentemente non era semaforizzato) gli si mettesse in rilevato il centro e si segnalassero tutte le vie laterali con "dare precedenza" indipendentemente dalla sedimentata consapevolezza del guidatore che porta a vedere via Roma come principale e la lateriale via Alfieri come secondaria. Inutile far notare che tale rotonda è diventata un pericolo per il transito proprio a causa di questi motivi ed a causa dell'impossibilità di percepire chi percorra la rotonda per svoltare (le dimensioni della rotonda sono circa uguali a quelle del veicolo che svolta). Probabilmente consapevolmente a tali problemi la rotonda è stata rialzata sopra ad un dosso, formando un modello misto che fa concorrenza alle altre soluzioni stravaganti adottate sul territorio (la rotonda ad otto, la rotonda triangolare, la circonvallazione del quartiere cittadino). Motivo della presenza della rotonda, favorire la fuoriuscita del traffico da via Alfieri che si immette in via Roma (verso Mirano) e permettere alla tratta di GiroSpinea di uscire dalla via. Nel primo caso ci si trova nella stessa soluzione di via Luneo, benchè qui si adottino per qualche misterioso motivo una diversa soluzione (la vicina rotonda sorta fra Spinea e Chirignago avrebbe comunque permesso un'agile inversione di marcia anche se fosse stato imposto l'obbligo di svolta a destra). Nel seconda caso è assolutamente evidente come sia molto più sensato una circolazione a doppio senso in via Matteotti con rotonda nell'innesto con via Roma e via Cattaneo tale da permettere alla tratta del mezzo pubblico di asservire anche i quartieri attorno via Buonarroti. Ciononostante con l'aggravante del mancato inserimento della rotonda in via Matteotti (punto precedentemente discusso), con i vari problemi per via Alfieri per i quali l'amministrazione non ha ancora oggi pensato di trovar soluzione (soprattutto in questo caso per il tratto nord) e con l'insistenza nel considerare la via come dorsale di scorrimento per i vicini sensi unici realizzati od in fase di realizzazione seppure non vi sia stato preso alcun accorgimento di sicurezza (la via è residenziale, senza marciapiedi e con notevoli problemi di parcheggio, svalutazione dell'abitato per l'aumento dell'inquinamento acustico e delle polveri, rischio sicurezza per tutte le intersezioni a raso su almeno uno dei lati, ecc...), con l'aggravante che mai alla popolazione in campagna elettorale o alla presentazione dei modelli di riassetto urbanistico è stata presentata l'incidenza che questi avrebbero avuto sull'abitato già esistente, si è proceduto con un piano che ha tutto l'aspetto della presa in giro al fine di favorire un particolare punto (costruzione di nuovi edifici in piazza Marconi, riassetto della piazza/aia della vicina chiesa e pedonalizzazione previste nel Masterplan) a scapito di cittadini anziani considerati erroneamente troppo vecchi per sollevare polemiche e protestare. D'altra parte svariate altre uscite nelle occasioni di incontro hanno ben segnato il confine netto fra imposizione dialogo e discorsi fatti per guadagnare tempo: basti pensare alla paventata sperimentazione del senso unico su via Matteotti richiesta dall'opposizione e spacciata per effettiva dal sindaco e dall'amministrazione per guadagnare tempo fintanto che veniva completata l'opera (a completamento dell'opera, il sindaco dichiarò che la sperimentazione era stata conclusa con successo, benchè nessuna sperimentazione sia realmente avvenuta). A tutt'oggi opere più importanti appaiono essere la via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici (diventerebbe utile valvola di sfogo per i quartieri ad alta urbanizzazione intorno ai polit attrattivi di piazza Marconi e della scuola elementare, a scapito del centro anziani) e la "tangeziale nord" più volte paventata. Fuori dall'ambito comunale assumono una grande importanza il potenziamento delle strade statali fra Martellago, Mirano e Spinea, andando verso la Romea e Borbiago. Tuttavia sebbene queste opere siano nettamente più importanti, si investe denaro e tempo alla realizzazione di un'opera che crea problemi alla popolazione e ad almeno due quartieri (tra l'altro i lavori hanno avuto luogo nel momento peggiore in cui potevano essere realizzati, ovvero quando via Fornase e via Cattaneo vennero chiuse) creando ed alimentando un fenomeno di sfiducia che si protende sempre più verso i lavori urbanistici in generale e verso l'apolitica piuttosto che verso le decisioni invise dalla popolazione o verso le soluzioni di risistemazione urbanistica sconveniente o tali da portare più danni al tessuto urbano che pregi. Un bagaglio sconveniente di debiti che i "padri" attuali lasciano ai "figli" come eredità.
  • A seguire vi sono ora le due rotonde realizzate realizzate su via Roma laddove era presente il cavalcavia. La prima realizzata per collegarsi con il nuovo tratto di strada che dovrebbe entrare a far parte della cosiddetta tangenziale nord ed asservire il parcheggio della stazione metropolitana di superficie. La seconda dovrebbe asservire un eguale parcheggio oltre la linea ferroviaria. Le due rotonde con corsie di immissione, raggi superiori al metro (differentemente dalle precedenti) e doppia corsia interna sono molto prossime. La particolarità che contraddistingue è il grado di inclinazione da un lato verso l'altro con bordo superiore verso via dell'Unità e quartiere Dante.
  • Via Bennati secondo le previsioni doveva collegarsi direttamente con via Roma (ora è collegata con via dell'Unità). A seguito del probabile mancato esporprio del terreno del consorzio (dovrebbe esserci un ricorso al TAR pendente) recentemente si è deciso di cambiare ulteriormente la disposizione viaria. In questo momento si prevede di trasformare via dell'Unità da via Bennati fino all'incrocio su via Roma in un senso unico dedicato alle auto di via Roma proveniente dal centro di Spinea e dirette a Chirignago. Giunte all'incrocio con via Bennati un'apposita rotonda da costruire provvede a smistare il traffico sulla rampa che condurrebbe alla rotonda di collegamento con la tangenziale nord sopra il cavalcavia. Indi la circolazione potrebbe tranquillamento procedere verso la successiva rotonda lato Graspo de Uva, prima descritta. Nel senso contrario nulla cambierebbe, visto che comunque le auto uscenti dalla rotonda sopra il cavalcavia passerebbero nel vecchio tratto di via Roma (reso a senso unico) dirigendosi agevolmente verso il centro. Da notare la presenza di una villa/edificio storico nell'angolo fra via dell'Unità e via Bennati in prossimità della rotonda.
  • Quindi chi malauguratamente volesse percorrere il tratto che porta dal centro di Spinea verso Chirignago secondo le previsioni si troverà, in meno di 500 metri in linea d'aria ben 4 rotonde di diverse dimensioni, passando da un tratto di carreggiata a larga sezione ad uno più stretto (l'attuale tratto di via dell'Unità di fronte alla caserma della polizia municipale) che verrebbe convertito in senso unico per poi salire sul cavalcavia dove sono presenti le altre due rotonde di smistamento. L'aspetto più curioso è la deviazione che dovrebbe compiere la corriera dell'ACTV che nell'importante tratta da Mirano a Mestre si dovrebbe a dover curvare nella strozzatura di via dell'Unità, fronte a Bennati per salire nella rampa che porterebbe alla successiva rotonda.
  • Alcune delle soluzioni adottate hanno delle controindicazioni. La rotonda costruita sopra di un dosso in condizioni di traffico intasato o poco scorrevole non costituisce un pericolo, tuttavia in condizioni di scorribilità del traffico e velocità elevata dei mezzi l'effetto di un dosso può essere nocivo in prossimità di frenate (motivo per cui in genere le rotonde non vengono costruite sopra dossi ed i dossi vengono costruiti nei rettilinei, non vicino agli incroci e nemmeno vicino alle curve). Il poche parole, la sollecitazione apportata sulle sospensioni tale da provocare la sensazione di disagio sull'abitacolo dell'auto decomprime la spinta che viene scaricata a terra per un determinato tratto di strada. L'aderenza del veicolo e quindi la capacità di frenare e mantenere la direzionalità sono direttamente proporzionali alla capacità di aderenza, ovvero allo scambio di reazioni che avviene fra gli pneumatici e l'asfalto. Per quanto un dosso risulti graduale riducendo l'oscillazione dell'abitacolo ad una semplice diversa sollecitazione sonora all'interno del veicolo, l'accoppiamento di un dosso vicino ad un incrocio (rotonda, dare la precedenza o stop) è sconveniente ed a svantaggio della sicurezza. Si deve inoltre mantenere molta cura affinchè il gradino permanga nel tempo graduale senza che si verifichino lesioni del mando stradale per gelo o altri fattori. Nei riguardi delle rotonde costruite vicino alla stazione della metropolitana, inclinate rispetto i due bordi estremi, una costruzione a regola d'arte dovrebbe prevedere che essendo l'incinazione su "due lati" della sede stradale lungo la direzione della strada, il ruscellamento dell'acqua avverrebbe non in senso trasverso alla direzione di marcia, bensì parallelo con tutti i problemi di aderenza correlati. La brevità del tratto non rende il problema notevole e una buona asfaltatura non impermeabile permette comunque un veloce deflusso dell'acqua. Molto più importante diviene la compattazione del terreno fra il terreno che costituiva il viadotto precedente ed il terreno nuovo immesso per dare un'inclinazione costante. In tal caso un cattivo lavoro di compattazione del terreno porterebbe a sgradevolissimi cedimenti a lungo termine, man mano che le tensioni dei carichi transitanti compattano ulteriormente il terreno dando luogo ai cedimenti secondari. Tendenzialmente, soprattutto nell'amministrazione pubblica in cui facilmente vi è un ricambio di cariche e addetti (su tutti i livelli dell'amministrazione) si tende a trascurare la verifica della durabilità nel tempo delle opere costruite. Una rotonda inclinata consegnata piana, se nel tempo dovesse sviluppare eccessive inclinazioni e cedimenti potrebbe perdere le caratteristiche di funzionalità, sicurezza e comfort (vale anche qui il discorso prima detto riguardo alle sollecitazioni sulle sospensioni delle auto).
Agiornato 28 gennaio 2008


INDICE

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013