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domenica 30 marzo 2008

Sensi unici e chiesa di San Vito e Modesto

Un aspetto importante, tutt'ora dimenticato, del piano urbanistico previsto per via Cattaneo e via Matteotti (attualmente trasformate in senso unico, in futuro piano particolareggiato del MasterPlan) è il problema creato alla normale esecuzione di un funerale.

tratto da qui

La chiesa in questione è quella di San Vito e Modesto, situata all'incrocio fra via Roma, e via Cattaneo, fronte a via Matteotti.
Il cimitero è situato lungo via Matteotti, fra il quartiere Dante e Fornase.
In genere un funerale è costituito da un carro funebre con al seguito la schiera delle auto dei parenti stretti e la schiera di auto di persone al seguito.
Prima dell'attuale situazione era estremamente agevole per il carro funebre usufruire dell'incrocio e del semaforo nel rispetto del codice della strada, parcheggiare nello spiazzo fronte alla chiesa, con alcuni dei veicoli dei parenti stretti partecipanti al corteo funebre.

Il resto dei mezzi al seguito poteva usufruire del vicino parcheggio di piazza Marconi (indicato con una P rossa nella precedente immagine), dal quale agevolmente la chiesa in vita poteva essere raggiunta con qualche semplice passo attraversando via Roma.
Si ricorda che il parcheggio di piazza Marconi si trova ora nella seguente condizione.

Finita la funzione funebre il carro funebre poteva immettersi in via Cattaneo a doppio senso, attendere la precedenza data dal semaforo ed in seguito imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Le auto dei partecipanti (tendenzialmente persone che provengono da altri paesi e quindi non ne capiscono molto di circolazione locale) in questo modo hanno in vista il carro funebre e possono accodarvisi per seguire il corteo fino al cimitero.

Invece la situazione attuale, come più volte discusso vede la messa a senso unico di via Matteotti e via Cattaneo.
Ciò significa che il carro funebre uscendo dallo spiazzo fronte alla chiesa per rispettare il codice della strada dovrebbe imboccare via Cattaneo secondo il suo senso unico.
In questo modo mentre i veicoli del corteo sono parcheggiati in piazza Marconi, il carro funebre si dirige dalla parte opposta, verso via Buonarroti.
Giunto in via Buonarroti non resta che invertire il senso di marcia, riportarsi in via Roma, recuperare i partecipanti al corteo dispersi e imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Da tener presente che nel lato nord di via Roma le strade che vi si immettono hanno ovviamente l'obbligo di svolta a destra, per non intralciare la fluidità del traffico della via principale.
Ciò significa che il carro funebre, percorso il senso unico di via Cattaneo si trova a dover dirigersi o verso via Macello, per poi svoltare e raggiungere la rotonda di via Roma fra il quartiere Dante e il quartiere Graspo d'Uva, oppure arrivare fino ai Bersaglieri per usufruire della rotonda antistante a via Capitanio (percorrendo il centro cittadino può in seguito arrivare al parcheggio di piazza Marconi).

Saltando completamente il corteo fermo in piazza Marconi, un'alternativa è immettersi in via Roma da una delle laterali, rallentando il traffico per poi svoltare per la piazza di villa del Majno, rallentando il traffico, e scendere per le vie laterali vicino alla gelateria Pinguino Blu (via Bellini, via Ponchielli), mentre il corteo da piazza Marconi si dirige al cimitero senza poter seguire il carro funebre (d'altra parte essendo piazza Marconi dentro un altro senso unico non si può pensare secondo il codice della strada che fuoriesca da via Matteotti per seguire il carro funebre in parata per mezza città per raggiungere il cimitero).



In realtà questo è alquanto sconveniente e difficilmente si realizza, tanto quando non si è mai sentito di carri funebri che girano per la città lasciando parcheggiati i parenti in qualche parcheggio.
Quanto avviene è che il conducente del carro funebre seleziona il passaggio pedonale con l'apposito pulsante (il vecchio semaforo è rimasto per permettere il transito di attraversamento dei pedoni fra i due lati di via Roma), facendo così scattare il rosso, lo stop per via Roma (via Cattaneo e via Matteotti sono sensi unici uscenti).
Nel tempo in cui viene consentito il passaggio dei pedoni, facendo attenzione all'eventuale presenza di quest'ultimi ha modo di immettersi nel senso unico di via Catteneo, percorrere contromano nel senso unico di via Cattaneo i 5 metri iniziali dove vi è l'uscita della piazzetta fronte alla chiesa ed attraversare l'incrocio fra via Roma, Cattaneo e Matteotti immettendosi nel senso unico di quest'ultima via.


In futuro il piano MasterPlan prevede la pedonalizzazione del tratto di via Roma fra la chiesa San Vito e Modesto e la villa del Maino.
Via Cattaneo sarà del tutto scollegata dalla circolazione di via Roma.
Via Matteotti a senso unico porterà il traffico principale di via Roma fino al bordo estremo dell'attuale parcheggio Marconi, dove verrà realizzata una nuova strada che collegherà la piazza retrostante villa del Majno con via Matteotti.


Piazza Marconi senza una destinazione a parcheggio (a fasi alterne si era previsto la pedonalizzazione, e la costruzione di edifici in sostituzione della piazza) non potrà più ospitare i veicoli del corteo funebre, i quali dovranno trovare un'altro luogo dove parcheggiare (il parcheggio più vicino in previsione del masterplan è quello interrato sotto la piazza retrostante alla villa, oppure parcheggi cittadini lungo le strade).
Il corteo, abbandonando la chiesa di San Vito e Modesto non avrà più problemi di incrocio per immettersi in via Matteotti (visto che via Roma e via Cattaneo vengono pedonalizzate), tuttavia dopo aver percorso una cinquantina di metri si troverà a dover attraversare l'incrocio con la nuova strada che conduce nell'isolato retrostante villa del Majno.





Indice

domenica 16 marzo 2008

articoli di giornale - referendum sulla viabilità

LA NUOVA
VENERDÌ, 14 MARZO 2008
Provincia Spinea. Tre mesi per trovare duemila sottoscrittori. Quattro schede Referendum sulla viabilità, da oggi le firme I comitati civici chiedono piste ciclabili e la revisione dei sensi unici di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Via libera alla raccolta firme per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Proprio lunedì il vice segretario generale del Comune ha firmato la richiesta dei due comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», che ora hanno novanta giorni di tempo per raccogliere le 2 mila firme richieste. Già sabato prossimo saranno in piazza Fermi dove distribuiranno volantini mentre mercoledì prossimo saranno con un banchetto al Villaggio dei Fiori.Le schede saranno 4 con due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedono che non sia applicato il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e propongono che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciano l’idea che via Matteotti, via Bennati e via Cattaneo tornino al doppio senso di marcia mentre in quella C suggeriscono alla giunta che via Martini torni al doppio senso e che in via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiederanno agli spinetensi di proporre alla giunta una pista ciclabile in via Capitanio e in via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. «L’obiettivo è far cambiare parere alla giunta comunale - spiega Gianni Causin di Spinea vivibile - e ora ci daremo da fare per raccogliere le firme necessarie per indire il referendum». D’altro canto, invece, il Comune vuole andare avanti col proprio programma. Proprio da ieri, infatti, via Bennati è a senso unico dall’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità. Il progetto per via Bennati prevede una carreggiata di 5 metri a corsia unica. Il senso unico in via Bennati segue quello già esistente, in entrata da via Roma, su via Matteotti. In futuro toccherà a via Capitanio, a senso unico tra via Roma e via Solferino anche se non è ancora stato deciso il senso di marcia. «I lavori viari - spiega il sindaco Claudio Tessari - procedono come previsto. Se si arriverà al referendum non lo so ma altrove si fanno per cose più importanti. Qui leggo quesiti che per me sono assurdi. Ma siamo in democrazia e mi auguro una raccolta firme corretta. I cittadini devono essere ben informati su cosa firmano».

In realtà i giorni disponibili non sono propriamente 90...in linea teorica questo è il tempo concesso, in linea pratica vi sono diversi contrasti creati dalla stessa legge.
La raccolta delle fime deve essere eseguita con degli autentificatori.
Per quanto le figure professionali che possono autentificare la firma raccolta nella lista siano molteplici, quelle disponibili per la causa proposta da un referendum sono sempre una percentuale.
Ancora meno divengono le ore disponibili per la raccolta firme se si considera che tali persone non è detto siano in pensione (lavorando il tempo utile si riduce drasticamente) oppure single senza una propria vita privata.
A ciò si aggiungono i necessari balzelli di promozione in area pubblica.
Per esempio, distribuire i volantini in area pubblica o casa per casa comporta l'avvertimento e la concessione di una licenza per la distribuzione (con restrizioni di luogo, giorno ed ora) in apposito ufficio ed il pagamento di una tassa.
Per l'istituzione di un banchetto all'aperto esistono spazi ben prestabiliti in cui mettersi, il pagamento di una tassa in funzione delle dimensioni del banchetto e la possibilità di fare azione di raccolta firme solo alcuni giorni del mese.
Vi è inoltre la sospensiva della raccolta firme nei giorni di campagna elettorale.

martedì 22 gennaio 2008

Rotonde in via Roma



  • Recentemente sono sorte in via Roma numerose rotonde, al fine di fluidificare il traffico, sostituendo le intersezioni con semaforizzazione. Tuttavia non tutti gli incroci di diversa importanza o semaforizzati o non semaforizzati hanno avuto il medesimo trattamento. E' importante notare come tale provvedimento non abbia ridotto o variato il numero degli accessi in via Roma sia del traffico passante che di quello locale. Le rotonde attualmente presenti su via Roma sono 6, ed in previsione ne verrà costruita un'altra in un senso di marcia di via Roma
  • Tralasciando quella estrema presente fra il quartiere industriale ed i quartieri di Oriago e Villaggio dei fiori (fronte a via delle industrie), una via di interesse è Via Luneo. Nell'incrocio di tale via (indicata in giallo) congiungente la statale ed il tratto di via Luneo proveniente da nord di Mirano (polemiche) con sbocco in via Roma in tale punto non è stata inserita una rotonda per fluidificare il traffico. Si è provveduto a inserire un obbligo di svolta a destra per chi da via Luneo deve immettersi in via Roma, non sempre rispettato (con conseguenti incidenti). Spazio esiguo e difficoltà dovute allo sfasamento con la dorsale proveniente dal quartiere del Villaggio dei Fiori (via Martiri della Libertà) hanno probabilmente spinto l'amministrazione ad adottare questa soluzione.
  • A seguire vi è la rotonda dalla forma inconsueta (una specie di otto) che regola il traffico fra incroci non propriamente sincroni provenienti dai quartieri di Oriago e Villaggio del Fiori. In questo caso la possibilità di usufruire di spazio vista la scarsa urbanizzazione nell'intorno ha permesso maggiori libertà di edificazione della rotonda. L'area è poi stata interessata da un più vasto piano di risistemazione urbanistica conc reazione di una piazza e di nuovi stabili fronte alla chiesa di Santa Bertilla.
  • La rotonda successiva si trova vicino ai Bersaglieri fra le vie: Capitanio, Rossignago, Garibaldi e Roma. In tal caso l'edificato era molto prossimo alla strada e le vie di comunicazioni molto importanti (via Rossignago porta con se una buona parte del traffico veicolare). Via Garibaldi e via Capitanio invece presentano delle sezioni assai esigue la prima con doppio marciapiede, la seconda senza marciapiede e banchine (proteste). La realizzazione della rotonda ha permesso l'eliminazione del semaforo, tuttavia a causa dello scarso spazio ciò è avvenuto a scapito della facilità di percorrenza. Basti pensare all'innesto di via Garibaldi sulla rotonda (uscendo da via Garibaldi è impossibile immettersi su via Rossignago, tanto che si è dovuta realizzare una corsia apposita che permette di evitare la rotonda).
  • Per quanto riguarda via Matteotti non è stata eseguita nessuna rotonda, anche se lo spazio disponibile è molto sia nella carreggiata (via Roma in quel punto si presenta assai larga) sia per la presenza di vasti spazi nell'intorno delle strade (l'aia della chiesa, il parcheggio fronte alla chiesa di San Vito e Modesto, la zona a verde vicino al parcheggio di piazza Marconi). In tale luogo vigono interessi urbanistici di risistemazione con il Masterplan che prevedevano la creazione di uno spazio pedonale fra piazza Marconi (al posto del parcheggio si prevedeva di realizzare nuovi edifici) e l'aia della Chiesa San Vito e Modesto, con possibile chiusura nel prossimo mandato amministrativo del sindaco del tratto di via Roma compreso fra l'incrocio e villa del Majno (elenco disegni). La volontà di realizzare ciò e la volontà di fluidificare via Roma eliminando gli incroci semaforizzati sono in conflitto a meno che non si provveda ad eliminare gli sbocchi delle vie laterali (via Cattaneo e via Matteotti) su via Roma. Detto fatto, via Matteotti è stata messa a senso unico da via Roma verso il cimitero e via Cattaneo è stata messa a senso unico da via Roma verso via Buonarroti. Tale decisione ha creato notevoli problemi all'ACTV ed al seguente GiroSpinea, nonchè vari altri problemi (esempio, esempio, ...).
  • Su via Alfieri è stata realizzata una rotonda dalle dimensioni esigue con fondo rialzato. Seppur la sezione di via Roma sia abbastanza ampia, la presenza di un marciapiede, della vicina fermata dell'autobus, e del giardino della villa ha fatto adottare all'amministrazione l'inserimento di una rotonda dalle dimensioni esigue (niente corsie di immissione, diametro di circa un metro, mancata variazione della direzione per chi transita da via Roma a via Roma attraverso la rotonda). In altre parole è come se l'incrocio (tale incrocio precedentemente non era semaforizzato) gli si mettesse in rilevato il centro e si segnalassero tutte le vie laterali con "dare precedenza" indipendentemente dalla sedimentata consapevolezza del guidatore che porta a vedere via Roma come principale e la lateriale via Alfieri come secondaria. Inutile far notare che tale rotonda è diventata un pericolo per il transito proprio a causa di questi motivi ed a causa dell'impossibilità di percepire chi percorra la rotonda per svoltare (le dimensioni della rotonda sono circa uguali a quelle del veicolo che svolta). Probabilmente consapevolmente a tali problemi la rotonda è stata rialzata sopra ad un dosso, formando un modello misto che fa concorrenza alle altre soluzioni stravaganti adottate sul territorio (la rotonda ad otto, la rotonda triangolare, la circonvallazione del quartiere cittadino). Motivo della presenza della rotonda, favorire la fuoriuscita del traffico da via Alfieri che si immette in via Roma (verso Mirano) e permettere alla tratta di GiroSpinea di uscire dalla via. Nel primo caso ci si trova nella stessa soluzione di via Luneo, benchè qui si adottino per qualche misterioso motivo una diversa soluzione (la vicina rotonda sorta fra Spinea e Chirignago avrebbe comunque permesso un'agile inversione di marcia anche se fosse stato imposto l'obbligo di svolta a destra). Nel seconda caso è assolutamente evidente come sia molto più sensato una circolazione a doppio senso in via Matteotti con rotonda nell'innesto con via Roma e via Cattaneo tale da permettere alla tratta del mezzo pubblico di asservire anche i quartieri attorno via Buonarroti. Ciononostante con l'aggravante del mancato inserimento della rotonda in via Matteotti (punto precedentemente discusso), con i vari problemi per via Alfieri per i quali l'amministrazione non ha ancora oggi pensato di trovar soluzione (soprattutto in questo caso per il tratto nord) e con l'insistenza nel considerare la via come dorsale di scorrimento per i vicini sensi unici realizzati od in fase di realizzazione seppure non vi sia stato preso alcun accorgimento di sicurezza (la via è residenziale, senza marciapiedi e con notevoli problemi di parcheggio, svalutazione dell'abitato per l'aumento dell'inquinamento acustico e delle polveri, rischio sicurezza per tutte le intersezioni a raso su almeno uno dei lati, ecc...), con l'aggravante che mai alla popolazione in campagna elettorale o alla presentazione dei modelli di riassetto urbanistico è stata presentata l'incidenza che questi avrebbero avuto sull'abitato già esistente, si è proceduto con un piano che ha tutto l'aspetto della presa in giro al fine di favorire un particolare punto (costruzione di nuovi edifici in piazza Marconi, riassetto della piazza/aia della vicina chiesa e pedonalizzazione previste nel Masterplan) a scapito di cittadini anziani considerati erroneamente troppo vecchi per sollevare polemiche e protestare. D'altra parte svariate altre uscite nelle occasioni di incontro hanno ben segnato il confine netto fra imposizione dialogo e discorsi fatti per guadagnare tempo: basti pensare alla paventata sperimentazione del senso unico su via Matteotti richiesta dall'opposizione e spacciata per effettiva dal sindaco e dall'amministrazione per guadagnare tempo fintanto che veniva completata l'opera (a completamento dell'opera, il sindaco dichiarò che la sperimentazione era stata conclusa con successo, benchè nessuna sperimentazione sia realmente avvenuta). A tutt'oggi opere più importanti appaiono essere la via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici (diventerebbe utile valvola di sfogo per i quartieri ad alta urbanizzazione intorno ai polit attrattivi di piazza Marconi e della scuola elementare, a scapito del centro anziani) e la "tangeziale nord" più volte paventata. Fuori dall'ambito comunale assumono una grande importanza il potenziamento delle strade statali fra Martellago, Mirano e Spinea, andando verso la Romea e Borbiago. Tuttavia sebbene queste opere siano nettamente più importanti, si investe denaro e tempo alla realizzazione di un'opera che crea problemi alla popolazione e ad almeno due quartieri (tra l'altro i lavori hanno avuto luogo nel momento peggiore in cui potevano essere realizzati, ovvero quando via Fornase e via Cattaneo vennero chiuse) creando ed alimentando un fenomeno di sfiducia che si protende sempre più verso i lavori urbanistici in generale e verso l'apolitica piuttosto che verso le decisioni invise dalla popolazione o verso le soluzioni di risistemazione urbanistica sconveniente o tali da portare più danni al tessuto urbano che pregi. Un bagaglio sconveniente di debiti che i "padri" attuali lasciano ai "figli" come eredità.
  • A seguire vi sono ora le due rotonde realizzate realizzate su via Roma laddove era presente il cavalcavia. La prima realizzata per collegarsi con il nuovo tratto di strada che dovrebbe entrare a far parte della cosiddetta tangenziale nord ed asservire il parcheggio della stazione metropolitana di superficie. La seconda dovrebbe asservire un eguale parcheggio oltre la linea ferroviaria. Le due rotonde con corsie di immissione, raggi superiori al metro (differentemente dalle precedenti) e doppia corsia interna sono molto prossime. La particolarità che contraddistingue è il grado di inclinazione da un lato verso l'altro con bordo superiore verso via dell'Unità e quartiere Dante.
  • Via Bennati secondo le previsioni doveva collegarsi direttamente con via Roma (ora è collegata con via dell'Unità). A seguito del probabile mancato esporprio del terreno del consorzio (dovrebbe esserci un ricorso al TAR pendente) recentemente si è deciso di cambiare ulteriormente la disposizione viaria. In questo momento si prevede di trasformare via dell'Unità da via Bennati fino all'incrocio su via Roma in un senso unico dedicato alle auto di via Roma proveniente dal centro di Spinea e dirette a Chirignago. Giunte all'incrocio con via Bennati un'apposita rotonda da costruire provvede a smistare il traffico sulla rampa che condurrebbe alla rotonda di collegamento con la tangenziale nord sopra il cavalcavia. Indi la circolazione potrebbe tranquillamento procedere verso la successiva rotonda lato Graspo de Uva, prima descritta. Nel senso contrario nulla cambierebbe, visto che comunque le auto uscenti dalla rotonda sopra il cavalcavia passerebbero nel vecchio tratto di via Roma (reso a senso unico) dirigendosi agevolmente verso il centro. Da notare la presenza di una villa/edificio storico nell'angolo fra via dell'Unità e via Bennati in prossimità della rotonda.
  • Quindi chi malauguratamente volesse percorrere il tratto che porta dal centro di Spinea verso Chirignago secondo le previsioni si troverà, in meno di 500 metri in linea d'aria ben 4 rotonde di diverse dimensioni, passando da un tratto di carreggiata a larga sezione ad uno più stretto (l'attuale tratto di via dell'Unità di fronte alla caserma della polizia municipale) che verrebbe convertito in senso unico per poi salire sul cavalcavia dove sono presenti le altre due rotonde di smistamento. L'aspetto più curioso è la deviazione che dovrebbe compiere la corriera dell'ACTV che nell'importante tratta da Mirano a Mestre si dovrebbe a dover curvare nella strozzatura di via dell'Unità, fronte a Bennati per salire nella rampa che porterebbe alla successiva rotonda.
  • Alcune delle soluzioni adottate hanno delle controindicazioni. La rotonda costruita sopra di un dosso in condizioni di traffico intasato o poco scorrevole non costituisce un pericolo, tuttavia in condizioni di scorribilità del traffico e velocità elevata dei mezzi l'effetto di un dosso può essere nocivo in prossimità di frenate (motivo per cui in genere le rotonde non vengono costruite sopra dossi ed i dossi vengono costruiti nei rettilinei, non vicino agli incroci e nemmeno vicino alle curve). Il poche parole, la sollecitazione apportata sulle sospensioni tale da provocare la sensazione di disagio sull'abitacolo dell'auto decomprime la spinta che viene scaricata a terra per un determinato tratto di strada. L'aderenza del veicolo e quindi la capacità di frenare e mantenere la direzionalità sono direttamente proporzionali alla capacità di aderenza, ovvero allo scambio di reazioni che avviene fra gli pneumatici e l'asfalto. Per quanto un dosso risulti graduale riducendo l'oscillazione dell'abitacolo ad una semplice diversa sollecitazione sonora all'interno del veicolo, l'accoppiamento di un dosso vicino ad un incrocio (rotonda, dare la precedenza o stop) è sconveniente ed a svantaggio della sicurezza. Si deve inoltre mantenere molta cura affinchè il gradino permanga nel tempo graduale senza che si verifichino lesioni del mando stradale per gelo o altri fattori. Nei riguardi delle rotonde costruite vicino alla stazione della metropolitana, inclinate rispetto i due bordi estremi, una costruzione a regola d'arte dovrebbe prevedere che essendo l'incinazione su "due lati" della sede stradale lungo la direzione della strada, il ruscellamento dell'acqua avverrebbe non in senso trasverso alla direzione di marcia, bensì parallelo con tutti i problemi di aderenza correlati. La brevità del tratto non rende il problema notevole e una buona asfaltatura non impermeabile permette comunque un veloce deflusso dell'acqua. Molto più importante diviene la compattazione del terreno fra il terreno che costituiva il viadotto precedente ed il terreno nuovo immesso per dare un'inclinazione costante. In tal caso un cattivo lavoro di compattazione del terreno porterebbe a sgradevolissimi cedimenti a lungo termine, man mano che le tensioni dei carichi transitanti compattano ulteriormente il terreno dando luogo ai cedimenti secondari. Tendenzialmente, soprattutto nell'amministrazione pubblica in cui facilmente vi è un ricambio di cariche e addetti (su tutti i livelli dell'amministrazione) si tende a trascurare la verifica della durabilità nel tempo delle opere costruite. Una rotonda inclinata consegnata piana, se nel tempo dovesse sviluppare eccessive inclinazioni e cedimenti potrebbe perdere le caratteristiche di funzionalità, sicurezza e comfort (vale anche qui il discorso prima detto riguardo alle sollecitazioni sulle sospensioni delle auto).
Agiornato 28 gennaio 2008


INDICE

martedì 20 novembre 2007

Articoli di giornale - Protesta 18 novembre 2007

LA NUOVA
Domenica 18-11-07, 32 Provincia Corteo dei comitati contro la nuova viabilità. Lunghe code in via Roma La protesta è mini, ma il caos è maxi
SPINEA. Sotto le aspettative la partecipazione dei cittadini di Spinea contro il piano della viabilità varato dalla giunta comunale. A scendere in strada ieri mattina per la manifestazione indetta da Spinea Vivibile, comitati di via Matteotti e via Capitanio e Civica popolare 585, sono state tra le sessanta e le settanta persone. I disagi alla circolazione non sono comunque mancati, soprattutto per chi si è trovato a percorrere via Roma dalle 10 a mezzogiorno, rimanendo così imbottigliato nel traffico. Il corteo, partito da piazza Marconi, ha sfilato come previsto fino alla nuova rotatoria del Graspo d’Uva. E’ quindi tornato indietro percorrendo via Roma fino all’altra rotatoria, quella dei Bersaglieri per poi ritornare al punto di partenza. Un avanti-indietro per la via principale della città, scandendo slogan ed esibendo striscioni, che ha mandato nel caos la circolazione in centro.
Bisogna far notare un dato importante: il corteo ha occupato un solo senso di marcia sfilando in andata e ritorno per via Roma.
Quindi per esempio mentre via Roma veniva percorsa in andata le auto provenienti dal centro/Bersaglieri potevano liberamente passare (ahimè il sabato giorno di mercato la già precaria circolazione su via Roma prevede comunque delle code, per i semplici passanti che attraversano le strisce pedonali).
Non bisogna inoltre dimenticare che la polizia in testa e coda del corteo ha provveduto a dirottare i veicoli nelle strade confinanti (proprio come previsto succederà con la chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi con pedonalizzazione).
Infine non bisogna scordarsi che le auto transitanti attraverso via Cici, piazza Marconi si sono indi trovate nel sistema rotatorio dei tre sensi unici voluto dall'amministrazione (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati), finendo per coinvolgere via Alfieri e l'intero quartiere.

Lunghe code si sono formate in via Roma, in entrambi i sensi di marcia: verso Mirano la colonna di veicoli ha superato la zona della chiesa di Santa Bertilla, dall’altra parte, verso Mestre, il blocco del traffico è arrivato fino alle porte di Chirignago. Per tutta la mattinata la polizia locale ha avuto il suo bel da fare a gestire il traffico impazzito, deviando le auto su strade interne, mentre il piccolo corteo sfilava in centro scortato dai carabinieri. «Sindaco e giunta hanno stravolto la viabilità cittadina senza rispettare le nostre esigenze e la nostra sicurezza - hanno urlato i cittadini scesi in strada - da allora l’inquinamento è aumentato e così pure il pericolo per tutti noi». Nei giorni scorsi i comitati avevano anche incontrato il sindaco Claudio Tessari per tentare un ultimo accordo, ma l’esito della riunione non era stato molto diverso da quelli precedenti: cittadini insoddisfatti, le loro richieste ignorate e sindaco convito a proseguire per la propria strada a testa bassa.

In realtà i comitati furono chiamati ad un incontro senza alcuna motivazione precisa e solo per la buona disponibilità della maggioranza dei presenti dei comitati, l'incontro è stato volto verso la discussione dei temi rilevanti.

Anche ieri Claudio Tessari ha guardato i manifestanti sfilare sotto le finestre del delmunicipio, contandoli uno ad uno: «Sessantatre persone rappresentano meno del due per mille dei cittadini di Spinea - ha commentato il sindaco - molti di meno anche rispetto all’ultima manifestazione di settembre, segno inequivocabile che le ragioni di questa protesta stanno scemando. Con pazienza e apprezzando i benefici che i lavori in corso porteranno alla città, anche gli ultimi irriducibili si convinceranno della bontà di questi interventi».

Le ragioni della protesta staranno scemando, ma i problemi generati alla viabilità permangono.
Purtroppo le statistiche contano solo i casi di incidente con infortunio alla persona, gli altri casi rientrano nella costatazione amichevole che non richiedono nemmeno l'intervento della polizia.
Gli scopi per cui si fanno manifestazioni sono molteplici.
Forma di dissenso da determinate scelte compiute da altri, vengono spesso considerate come prova di forza dei comitati, tuttavia sono in primo luogo un modo per dimostrare la presenza di certe entità nel territorio, nonchè ottimi strumenti per sviluppare un dialogo con terzi in piazza per diffondere i contenuti di una causa.
Secondo quest'altro modo di intendere una manifestazione emerge che molti passanti non hanno diniegato la manifestazione ma non vi hanno partecipato per alcuni particolari motivi.
Chi troppo impegnato dal figlio o dal lavoro ha dato un saluto prima di scappare, chi più pessimista non vi ha partecipato poichè convinto che le manifestazioni non servano a nulla poichè protestare è un esercizio di perdita di tempo e non un mezzo con cui si può giungere a qualche risultato con l'amministrazione ("tanto i fa queo ch'i voe..."), chi vedendo via Matteotti quasi conclusa ha preferito non prendersi una giornata di ferie il sabato mattina per partecipare alla protesta....
300 partecipanti o 60 o 100 sempre un 1% della popolazione si tratta...se si considera l'intera cittadinanza indipendentemente dal fatto che in comune si conti il numero dei partecipanti solo quando fa comodo.
Un po' diverso appare il numero dei partecipanti quando si nota che il quartiere Dante rientra fra quelli residenziali di lungo corso, e la vita media dei residenti si attesta sui 50-60 anni.
A questo punto altri fattori possono influire come per esempio la giornata assai fredda ed abbassare il numero dei partecipanti al 10% delle firme raccolte nel quartiere ad inizio della protesta in luglio.

IL GAZZETTINO
Domenica 18 novembre 2007 SPINEA Dovevano essere trecento ma in strada sono scesi "armati" di manifesti solo in una sessantina In piazza Marconi contro la viabilità La manifestazione ha raggiunto comunque gli effetti sperati: traffico in tilt
Dovevano essere in trecento, come gli eroi spartani della celebre battaglia delle Termopili, a scendere in strada contro il progetto di viabilità per Spinea varato dall'amministrazione Tessari. Invece, ieri mattina, in Piazza Marconi, ad inscenare la protesta annunciata da giorni c'era solo uno sparuto gruppo di manifestanti. Circa 60 cittadini, armati di striscioni e cartelloni di protesta, scortati da Carabinieri e agenti della Polizia locale. Pochi ma buoni, a dire la verità, perché la manifestazione è riuscita ad ottenere gli effetti desiderati: circolazione bloccata in via Roma e traffico in tilt per circa un paio d'ore.
Anche in questo caso valgono le spiegazioni qui già svolte riguardo al blocco del traffico.

Il corteo è partito da piazza Marconi, procedendo in direzione del cavalcavia del Graspo d'Uva, ha completato il giro della nuova rotatoria e per poi imboccare via Roma verso il cinema Bersaglieri per poi tornare al punto di partenza. L'oggetto del contendere è la nuova viabilità di Spinea: i comitati portavoce della protesta (Spinea Vivibile, via Matteotti, 585 e via Capitanio) chiedono a gran voce il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti e via Cattaneo, la messa in sicurezza di via Bennati, l'eliminazione della rotatoria all'incrocio tra le vie Roma e Alfieri, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, che si porti fuori dal centro il traffico di passaggio e che venga messa in sicurezza via Capitanio. La battaglia si è già spostata sui banchi del Tar, dal momento che i comitati hanno già presentato ricorso, e potrebbe anche chiamare i cittadini alle urne per un referendum. Ieri mattina, i manifestanti hanno distribuito volantini, preparati con un inequivocabile formato da epigrafe. "Il traffico pesante è stato dirottato nelle vie laterali, -recita il volantino - non idonee in quanto strette e prive di sicurezza lasciando i residenti in una condizione di totale pericolo". Il sindaco di Spinea Claudio Tessari è irremovibile: indietro non si torna. La manifestazione di ieri non ha sortito nessun effetto se non quello di rafforzare la sua posizione. "Sessanta persone sono un po' pochine - ha commentato il primo cittadino - meno del 2 per mille della popolazione di Spinea . Io non posso prendere le mie decisioni in base alla volontà dei singoli, devo valutare la situazione della città nel suo complesso.

La situazione nel suo complesso è così.

A settembre, alla prima manifestazione, erano presenti trecento persone. Stamattina (ieri, ndr) erano in 60 o 70. Significa che la gente pian piano si sta rendendo conto della bontà del piano della viabilità e della necessità di apportare cambiamenti: sono convinto che con pazienza, vedendo lo svolgimento dei lavori, un po' alla volta ogni incomprensione riguardo al nuovo Piano di Spinea sarà chiarita".Davide Tamiello

In realtà chi è sceso in piazza si è accorto che i non aderenti alla manifestazione non hanno partecipato convinti dell'impossibilità di dialogare con i potenti, e non convinti della bonta delle soluzioni messe in atto.

D'altra parte i comitato avevano notato ciò anche qualche giorno prima.....

mercoledì 14 novembre 2007

Articolo di giornale - incontro con Claudio Tessari

IL GAZZETTINO
mercoledì 14 novembre 2007
Richiesta piuttosto originale ieri dei Comitati di via Matteotti e Spinea Vivibile nell’incontro con il sindaco Claudio Tessari e l’ Facciamo un referendum sulla viabilità” Ma più che altro sembra un questionario a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere poste ai cittadini chiamate alle urne
I cittadini chiedono un referendum sulla viabilità. Questa la richiesta avanzata dai Comitati di via Matteotti e Spinea vivibile al termine dell'incontro di ieri mattina con il sindaco Claudio Tessari e l'Assessore alla viabilità Mario Simionato. Più che un referendum un questionario, a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere posti ai cittadini chiamati alle urne.
I punti in questione sono otto: il ritorno a doppio senso di via Matteotti e via Cattaneo, il mantenimento di via Bennati a doppio senso, la rimozione della rotatoria all'incrocio fra via Roma e via Alfieri, il divieto di costruzione di nuovi edifici in rilevato in Piazza Marconi, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, il traffico intercomunale di passaggio fuori da Spinea e la messa in sicurezza di via Capitanio.
Gianni Causin, del Comitato Spinea Vivibile, ha inoltre rinnovato la proposta di un'assemblea pubblica per coinvolgere l'intera cittadinanza a proposito della viabilità della Spinea del domani. Da via Alfieri piovono lamentele sul nuovo circuito viario che, a detta dei residenti, ha portato un notevole incremento del traffico di attraversamento.
"Via Bennati diverrà presto a senso unico come via Matteotti - spiega una residente - perché allora non mettiamo a senso unico anche via Alfieri, che è molto più stretta e quindi pericolosa delle altre due strade? In questo modo diverrebbe molto più sicura".
L'amministrazione risponde con fermezza che indietro non si torna: in via Matteotti, dopo il senso unico, verrà aumentato il numero di posti auto a servizio delle attività commerciale e verrà realizzata una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in fase di realizzazione sul tratto sud di via Matteotti (pronta in primavera) e con quella che verrà realizzata su via D'Annunzio e via Bennati.
II resto del piano prevede un percorso pedonale da Piazza Marconi sino a via D'Annunzio sul lato ovest e, sempre in via Matteotti, il ridimensionamento della carreggiata e l'inserimento di passaggi pedonali rialzati, oltre a migliori all'illuminazione e ai marciapiedi.
I residenti, all'idea di una pedonalizzazione di via Roma, sono insorti contro il sindaco per il timore che il traffico possa riversarsi nelle vie limitrofe. "La pedonalizzazione verrà fatta dal prossimo sindaco -ha spiegato Tessari - ma vi si potrà pensare solo quando verrà completata la tangenziale nord complementare al Passante". D.T.

Il motivo per cui vi sono svariate domande dipende dal fatto che molte sono le azioni compiute dall'amministrazione nel quartiere, con progressivo scombinamento della circolazione locale e concentramento in zone residenziali (link).
Il referendum consultivo deve inoltre vertere su ben determinate delibere ed argomenti in cui vi sia stata un'azione sul territorio da parte dell'amministrazione.
Progetti che modificano più zone implicano quindi maggiori tematicità implicite.

Rimane quindi inspiegabile per quale motivo se la pedonalizzazione di via Roma (intasata giornalmente da 30000 veicoli) si attuerà soltanto con il completamento della tangenziale nord complementare al Passante si debba già da oggi attuare una serie di modifiche che comportano comunque un danno per il quartiere Dante.

link a disegni

Se la soluzione fosse realmente la tangenziale nord gli sforzi dovrebbero essere compiuti per realizzare questa e non per metter il carro davanti ai buoi.

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 14 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Già presentata la domanda: se Tessari non accetterà comincerà la raccolta firme. Sabato una manifestazione Un referendum sulla viabilità Sarà la prima consultazione popolare mai fatta nel Miranese di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Una proposta di referendum con ben otto quesiti soprattutto sulla viabilità ma pure sull’urbanistica. E’ quello che stanno progettando i comitati di Spinea che ieri, al termine dell’incontro con il sindaco Claudio Tessari, hanno consegnato all’amministrazione comunale una copia di richiesta della consultazione. Ora resta da vedere se Tessari accetterà di indire un referendum, altrimenti i comitati hanno già fatto sapere che inizieranno a raccogliere le firme necessarie, circa 2300, per indirlo.
In sostanza i comitati chiedono il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti, messa in sicurezza di via Bennati, tornare al doppio senso in via Cattaneo, eliminare la rotatoria all’incrocio tra le vie Roma e Alfieri, divieto di costruzione di nuovi edifici su piazza Fermi, ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, traffico di passaggio fuori dal centro e messa in sicurezza di via Capitanio.
Tutte domande, queste, fatte ancora una volta al sindaco dal comitati di via Matteotti e quello di Spinea Vivibile nel faccia a faccia di ieri, a cui ha partecipato anche l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato. Ma com’era logico prevedere, per l’ennesima volta ognuno è tornato a casa con le proprie convinzioni. La giunta, come ricorda lo stesso sindaco Tessari, sta portando avanti il suo programma elettorale e indietro non si torna. Su via Matteotti sarà realizzato un senso unico da nord a sud con riduzione del volume di traffico in transito,

La riduzione del volume di traffico su via Matteotti non indica che un certo numero di veicoli è stato eliminato dalla faccia della terra, bensì che questi si siano spostati in altro loco.

link tavole scombinamento della circolazione del quartiere

aumenteranno i posti auto per le attività commerciali con sosta massima di un’ora,

Dal punto di vista urbanistico devono essere mantenuti certi indici di numero parcheggio pubblico disponibile per abitante.
A titolo di esempio: se si volesse trasformare piazza Marconi in un'area piena di palazzi si dovrebbero ricavare vari parcheggi pubblici in sostituzione di quelli eliminati con la lotizzazione dell'area, a cui dovrebbero aggiungersene altri per il soppravvenuto aumento di abitanti proprio nelle nuove costruzioni.

sarà fatta una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in costruzione nel tratto sud di via Matteotti e quella che sarà realizzata in via D’Annunzio e in via Bennati, sarà previsto un percorso pedonale da piazza Marconi sino a via D’Annunzio sul lato ovest, saranno rallentati i veicoli con la riduzione della carreggiata e l’inserimento di passaggi pedonali rialzati, ci saranno nuovi punti luce e marciapiede nel primo tratto. Insomma, una serie di interventi per rendere più vivibile la zona.
Problematiche ingenerate su piazza Marconi.

«Solo nel 2010-2011 quando sarà completato l’anello a Nord - spiega Tessari - potremmo pedonalizzare via Roma. Prima sarà obiettivamente impossibile».
Ma i comitati chiedono risposte immediate a quelle che definiscono esigenze per la tutela della salute. «Nei prossimi 4 anni» chiede Gianni Causin di Spinea Vivibile «come interverrà il Comune?». Per questo sabato mattina alle 10 i comitati hanno annunciato una manifestazione con corteo che partirà da piazza Marconi.

Valgono le stesse considerazioni sopra svolte.
30000 veicoli venivano stimati da Mario Simionato in campagna elettorale per un 75-80% come traffico passante e quindi un 20% come traffico locale cittadino al giorno.
Un qualsiasi provvedimento di chiusura del tratto di via Roma previsto comporterebbe il reversamento ai lati (si ricorda che in via Buonarroti e via Bellini sorgono delle scuole) di ben 6000 veicoli al giorno in vie residenziali.


martedì 6 novembre 2007

articoli di giornale - anziana travolta da camion

LA NUOVA
DOMENICA, 04 NOVEMBRE 2007
Provincia Anziana in bici travolta dal tir Spinea, caos in via Roma. Donna in prognosi riservata
SPINEA. Travolta da un camion mentre attraversa la strada sulle strisce. E’ in prognosi riservata L.M., di Chirignago, 73 anni compiuti venerdì. La donna stava andando con la bici al mercato di Spinea, quando l’autocarro le è piombato addosso. È accaduto ieri mattina all’incrocio tra via Cattaneo con via Roma. Trasportata all’ospedale in gravi condizioni, la donna è stata sottoposta in serata ad intervento chirurgico. L’incidente è accaduto verso le 11. L.M. proviene in bici da Chirignago: sta raggiungendo alcuni famigliari che la attendono al mercato di piazza Fermi. Arrivata alla chiesa dei Santi Vito e Modesto, la donna scende dalla bicicletta per attraversare via Cattaneo a piedi, in corrispondenza del semaforo pedonale. Quando si trova già sulle strisce, l’anziana viene investita da un grosso camion-gru della ditta Novello, proveniente da Chirignago e diretto in un cantiere edile della zona. Da una prima ricostruzione sembra sembrache l’autista, N.G., 47 anni di Dolo, non si sia accorto della donna in carreggiata durante la manovra di svolta. La scena è avvenuta sotto gli occhi di molti passanti che in quel momento affollavano il centro. Ad attirare l’attenzione di molti, le grida di dolore della donna, sbalzata a terra ferita. Subito sono scattati i soccorsi: tra i primi ad arrivare un’ambulanza del Suem che ha prestato sul posto le prime cure all’anziana donna, apparsa subito molto grave, ma rimasta sempre cosciente. Poi la corsa verso il Pronto soccorso di Mirano. In tarda mattinata la donna è stata trasferita all’ospedale di Dolo: ha riportato la frattura del bacino e la lesione di alcuni organi interni. In serata è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Sul posto sono intervenuti prontamente per i rilievi anche gli uomini della polizia locale di Spinea, che hanno bloccato il traffico su via Cattaneo, ed i vigili del fuoco. La dinamica dell’investimento è al vaglio della polizia locale, che per ora non si sbilancia su cause e responsabilità dell’incidente.
Sentiti sul posto numerosi testimoni, per capire se la donna sia passata con il rosso. Provvidenziale comunque il fatto che l’anziana abbia attraversato la strada a piedi, portando la bici a mano. Nell’urto infatti la bicicletta è finita stritolata sotto le ruote del pesante mezzo, mentre la donna è stata sbalzata in avanti. (Filippo De Gaspari)



IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre 2007 SPINEA Anziana investita da un camion è grave all'ospedale di Mirano
(d.t.)Travolta da un camion a due passi dal mercato, una donna di 73 anni finisce in prognosi riservata. E' successo a Spinea , ieri mattina, intorno alle 11. Sabato è giorno di mercato, e le signore arrivano in bicicletta dai paesi vicini per la solita spesa del fine settimana. La stessa cosa, probabilmente, che stava cercando di fare L.M., una donna di 73 anni residente a Chirignago. L'anziana signora, passato il cavalcavia e arrivata al semaforo della chiesa dei Santi Vito e Modesto, si apprestava ad attraversare l'incrocio con via Cattaneo passando sulle strisce pedonali. A questo punto, il disastroso impatto. La dinamica rimane ancora al vaglio della Polizia locale di Spinea , ma pare che in quel momento fosse scattato il verde per le auto. Un camion, condotto da N.G., 47 anni di Dolo, ha effettuato una manovra di svolta a destra, in via Cattaneo. La signora è stata sbalzata a terra, urlando e lamentando lancinanti dolori alla testa, ad una gamba, ai fianchi e all'addome. I paramedici hanno l'hanno caricata sull'autolettiga e trasportata in ospedale. Attualmente è ricoverata in prognosi riservata con gravi lesioni all'intestino ed altri organi interni e il bacino fratturato.




LA NUOVA
LUNEDÌ, 05 NOVEMBRE 2007
Provincia Centrata da un tir, lotta contro la morte Spinea, i familiari: «Cerchiamo testimoni per sapere cosa è accaduto»
SPINEA. Rimangono gravissime le condizioni di L.M., la donna di 73 anni travolta sabato mattina da un camion in pieno centro a Spinea. L’anziana, residente a Chirignago, è ancora ricoverata in Rianimazione a Dolo: è stata sottoposta sabato sera ad un delicato intervento chirurgico per tentare di ricomporre le fratture al bacino e tamponare l’emorragia agli organi interni rimasti lesionati. Rimane in condizioni molto critiche. Intanto i famigliari della donna lanciano un appello perché chi ha visto, parli. La polizia locale non si è ancora sbilanciata sulle responsabilità dell’accaduto, in attesa di raccogliere ulteriori indizi e testimonianze. Di certo si sa che il camion, un autoguù della ditta Novello, guidato da un 47enne di Dolo, ha svoltato a destra in via Cattaneo, travolgendo la donna sulle strisce. Sembra che L.M. stesse attraversando la strada a piedi, conducendo la bici a mano. I famigliari non credono però all’imprudenza della donna che, secondo alcuni testimoni (smentiti però da altri) avrebbe attraversato la strada con il rosso. «E’ estremamente prudente - affermano - ha paura delle auto e non azzarderebbe mai una cosa simile. Chiediamo che chi ha visto si rivolga alla polizia locale e racconti come sono andate veramente le cose. C’era molta gente in quel luogo, per il mercato: chi ha assistito all’incidente vada a testimoniare, per aiutare i vigili a capire cos’è successo e chi ha sbagliato». Intanto scoppiano le polemiche sulla sicurezza dell’incrocio, già al centro di liti tra cittadini e Comune per il nuovo progetto di viabilità. Sotto accusa finisce in particolare la mancanza di vigilanza all’incrocio e la segnaletica provvisoria posizionata in via Cattaneo, dopo l’istituzione del senso unico nel primo tratto. Secondo alcuni cittadini accorsi per primi sul luogo dell’incidente, il grosso camion avrebbe stretto troppo la curva durante la svolta per non urtare le barriere in plastica posizionate a centro carreggiata, travolgendo la donna. (f.d.g.)

Di preciso il progetto comunale prevede l'eliminazione del semaforo suppoendo che ciò snellisca la circolazione nell'area.
In quest'ottica si inseriscono i sensi unici di via Cattaneo e via Matteotti senza sbocco in via Roma.
Non è prevista nemmeno una rotonda considerata deturpante il progetto di risistemazione urbanistica della piazza fra l'aia della chiesa San Vito e Modesto e piazza Fermi.
E' prevista come alternativa la rotonda di fronte via Alfieri, circa 100 metri prima dell'incrocio in questione i cui effetti per la popolazione del quartiere Dante saranno deleteri poichè l'eliminazione del semafoto nella successiva intersezione stradale renderà più conveniente incanalarsi per i mezzi provenienti da Chirignago e diretti verso Fornase lungo la stretta via Alfieri piuttosto che lungo via Matteotti.
Quindi l'effetto con l'eliminazione del semaforo nell'incrocio presso la Chiesa San Vito e Modesto sarà un peggioramento delle condizioni di attraversamento pedonale proprio laddove l'anziana signora è stata schiacciata dal camion nonchè un peggioramento di una via da 30 anni residenziale e del tutto inadatta ad una qualsiasi forma di traffico veicolare non residenziale.

mercoledì 17 ottobre 2007

Articolo di giornale - rotonda di via Alfieri

LA NUOVA
MARTEDÌ, 16 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea, in via Alfieri i lavori per la rotonda
SPINEA. Dopo alcuni mesi di sperimentazione iniziano oggi i lavori di realizzazione della rotonda di via Alfieri, all’incrocio con via Roma a Spinea. Le operazioni dureranno circa cinque giorni. Dunque un’altra rotatoria sorgerà in modo definitivo lungo la via principale della città dopo quelle in zona Bersaglieri, di fronte alla Pam e da ultima quella subito dopo il cavalcavia del Graspo d’Uva, aperta solo poche settimane fa. In sostanza quella di via Alfieri è una rotonda di piccole dimensioni ma che mira a rendere più snello l’innesto dei veicoli in quel punto a poche centinaia di metri dal centro cittadino. Il progetto definitivo, presentato dall’architetto Stefano Di Giusto, è stato approvato dalla giunta comunale lo scorso luglio. Nei prossimi giorni, per permettere agli operai di lavorare in tutta sicurezza, all’incrocio tra le vie Alfieri e Roma sono previsti alcuni rallentamenti al traffico. Infatti ci sarà lo spostamento del doppio senso di circolazione prima su metà carreggiata poi sull’altra per poter garantire gli spazi di asfaltatura. Questo intervento, comunque, si inserisce nel più ampio progetto di piano del traffico che la giunta ha in mente di portare avanti e che in più di un’occasione centinaia di residenti del centro hanno criticato. (a.rag.)

La sperimentazione ha visto il formarsi di numerose situazioni di pericolo ed incidenti dovuti al mancato rispetto del "dare la precedenza" da parte delle vetture che percorrono la via principare, via Roma, in una rotonda dal diametro inferiore al metro.
Perchè si costruisce la rotonda se la sperimentazione è fallita? Per il semplice motivo che la sperimentazione non c'è mai stata!!! Mai misurazioni di traffico, di incidente, interviste per verificare se la rotonda avesse migliorato la situazione, multe dei vigili a chi non rispettava il dare la precedenza in via Roma.
Precedentemente non vi era nemmeno un semaforo a regolamentare il passaggio, poichè la maggiorparte delle persone che uscivano da via Alfieri lo facevano per adoperare la soluzione più comoda, ovvero la svolta a destra.

Una rotonda sarebbe stata necessaria nel successivo incrocio con via Matteotti, luogo in cui verte il Masterplan che porterà all'eliminazione del semaforo (con velocizzazione della percorrenza per chi deve transitare per via Roma, ma con l'eliminazione di un senso di marcia per i due sensi intersecanti di via Matteotti e via Cattaneo).
Ahimè espropriare qualche metro al seppur largo sagrato della Chiesa San Vito e Modesto per realizzare una rotonda è peccato mortale.
Molto meglio rendere senso unico via Cattaneo e via Matteotti costringendo le persone a lunghi giri (lungo via Buonarroti o lungo via D'annunzio-Alfieri-Bennati) e portando il traffico nel quartiere residenziale Dante e nella strettissima via Alfieri.
Tuttavia questo avrebbe portato un problema all'inserimento in via Roma per le auto prese nel circolo, da qui la necessità della rotonda fronte a via Alfieri.
Il piano definitivo prevede la chiusura del tratto di via Roma che va da piazza Marconi fino a piazza Fermi con dirottamento del traffico nelle vicine vie Matteotti e Cattaeno, con a seguire le vie D'Annunzio/Bennati/Cici/Ponchielli (nella cui via è stato eliminato lo spartitraffico per far passare le corriere ed il traffico pesante) e dall'altra parte Cattaneo Buonarroti, a fronte dell'inesistente sperimentazione dagli esiti sicuramente positivi del raccordo nord con via Asseggiano di via Roma (Tessari continua a sostenere che porterà via la maggior parte del traffico, 33000 veicoli, anche se portasse via 15000 veicoli per via Asseggiano, resterebbero 15000 veicoli al giorno da riallocare nelle vie secondarie per la chiusura del tratto di via Roma).
Perchè via Alfieri deve restare a doppio senso di marcia e con rotonda? per il semplice motivo che attraverso via Alfieri sono stati disposte le fermate degli autobus.
Per ora l'autobus di linea locale che porta gli anziani a fornase ed al cimitero passa per una via le cui corsie sono grandi quanto la navetta, senza marciapiedi e senza spazio per far passare i veicoli dietro l'autobus.
Nel prossimo futuro potrebbe toccare anche agli autobus dell'ACTV percorrere questa strada.
Marciapiedi e piste ciclabili sono quindi stati costruiti laddove le fermate degli autobus saranno riallocate, per finire in strade di maggior pericolo in cui non è prevista nessuna opera di messa in sicurezza come via Alfieri.

IL GAZZETTINO
martedì 16 ottobre 2007 in breve SPINEA Lavori in via Roma
Da questa mattina, per 4-5 giorni, lavori in via Roma a Spinea per realizzare la nuova rotatoria di via Alfieri. Questo comporterà lo spostamento del doppio senso di circolazione prima su metà carreggiata poi sull’altra metà per poter garantire gli spazi ai lavori di asfaltatura.

sabato 15 settembre 2007

Articoli di giornale - Numero chiuso in via Roma

LA NUOVA
VENERDÌ
, 14 SETTEMBRE 2007
Pagina 28 - Provincia Spinea. La proposta sarà discussa con la municipalità di Chirignago «Numero chiuso per le auto in via Roma» L’assessore Simionato: «Il traffico è diventato ormai insostenibile»

FRANCESCO FURLAN

SPINEA. «Così non si può più andare avanti». L’assessore alla viabilità di Spinea, Mario Simionato, lancia il sasso. Dice non voler far polemiche, ma attacca la Provincia, «che nel Veneto Orientale ha fatto un sacco di cose mentre qui solo cosucce», e lancia, con una provocazione, la sua proposta per limitare il traffico sulla Miranese in attesa della realizzazione delle opere complementari al Passante, per far scendere le auto «da 30 mila al giorno a 20 mila: numero chiuso alle auto nel tratto di via Roma».

Andiamo con ordine, perché in realtà le ipotesi allo studio, sulle quali Simionato si è già consultato con il comandante dei vigili, Diego Trolese, sono due. La prima prevede di far partire quanto prima le targhe alterne per i non residenti. «Non è possibile che tutto il traffico di attraversamento - attacca Simionato - debba pesare sui cittadini di Spinea, e in particolare su quelli di via Roma, che non ne possono davvero più». Soprattutto in questo periodo, con via Asseggiano chiusa, e migliaia di pendolari che si riversano da Mirano e dintorni per raggiungere Mestre. Per la riapertura di via Asseggiano, dove nella zona dell’ex passaggio a livello è aperto il cantiere per la nuova metropolitana di superficie, bisognerà aspettare, salvo ritardi dell’ultima ora, il 24 di Settembre. Negli stessi giorni - in attesa di una data più precisa - è attesa l’apertura della rotatoria ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva, nei pressi della Tac, che servirà per deviare parte del traffico lungo la nuova bretella che va verso Asseggiano, e da lì verso via Rossignago. Ma il beneficio che ricadrà su via Roma è tutto da valutare. «Le soluzioni arriveranno con le ristrutturazioni delle provinciali esterne, via della Costituzione - spiega Simionato - ma in attesa di quello dobbiamo pur far qualcosa, perché via Roma ormai è strada comunale, e non può sostenere questi volumi di traffico». Ecco allora che spunta l’ipotesi del numero chiuso, di cui Simionato discuterà anche con la municipalità di Chirignago, in un incontro che chiederà nei prossimi giorni. «L’idea è semplice: basta installare un semaforo alla Fossa che diventa rosso quando il volume di traffico è troppo elevato, così da deviare le auto lungo la camionabile per Marghera». E lo stesso si potrebbe fare dalla parte di Chirignago, con un semaforo che devi il traffico su via Oriago e quindi sulla camionabile. Un progetto realizzabile o una provocazione? «Qualcosa bisogna pur fare - risponde - e questa è una strada che si può percorrere». Almeno che da Chirignago non arrivi il semaforo rosso.

Continua
la “rivoluzione” della viabilità
Senso unico su un tratto di via Cattaneo, apertura nuova rotatoria ai piedi del cavalcavia, spegnimento semaforo davanti alla chiesa

Il primo tratto di via Cattaneo dalla chiesa in su, verso nord fino all’incrocio con la laterale di collegamento di via Volturno diventa a senso unico dalla prossima settimana. Salvo imprevisti e contestualmente a questo, a partire dal 20 e 21 settembre verrà anche aperta al traffico la viabilità di collegamento tra via Cattaneo e la nuova rotatoria della stazione della metropolitana di superficie ai piedi del cavalcavia. Questo permetterà lo spegnimento del semaforo dell’intersezione presso la chiesa dei santi Vito e Modesto, visto che anche il primo tratto di via Matteotti è a senso unico. Per il passaggio pedonale il semaforo resterà solo a chiamata.

Viene così ad aggiungersi un altro degli interventi previsti per rendere più razionale e sicuro l’utilizzo della viabilità urbana. Un volantino sarà anche distribuito alla popolazione della zona per illustrare la novità assieme allo schema che si può vedere qui sopra.




Dopo mesi e mesi in cui tutto andava bene per l'amministrazione.

Dopo mesi in cui non si presentava alle riunioni con la popolazione quando convocato per sistemare la situazione e comprendere le problematiche e le criticità (quadro conoscitivo del PAT, primo articolo della legge regionale urbanistica mette i beni artistici e la salute delle persone fra i massimi scopi da perseguire).

Di punto in bianco è cambiato tutto per l'assessore all'urbanistica del comune di Spinea.

Ci sono voluti soltanto proteste dei cittadini a più riprese ed in più forme, incidenti in via Alfieri, incidenti in via Roma, proteste degli abitanti di via Prati, proteste degli abitanti di via Asegiano, problemi alla circolazione e maledizioni dalle persone intrappolate in auto e autobus per comprendere che forse prima di sistemare l'urbanistica interna del comune bisognava che fossero realizzate le condizioni intercomunali di riduzione del traffico.

Il futuro del Masterplan è compromesso se questi autisti imparano a percorrere solo via Miranese perchè larga e rettilinea e non si sistemano prima le altre dinamiche di traffico in via di realizzazione. La previsione di chiusura di un tratto di via Roma da piazza Marconi fino al Municipio diventerà lo stesso problema che già stanno vivendo in piccolo via Alfieri, via Bennati e via D'annunzio con la chiusura di un senso di marcia di via Matteotti ed in grande l'intera comunità di Spinea che con la chiusura di vie esterne si ritrova proprio come avviene nei piccoli casi con un traffico sproporzionato per la sicurezza insita.




Piazza Rosselli

Piazza Rosselli, fra via Cattaneo (in foto sale verso l'alto uscendo dalla piazza), via Buonarrotti (destra) ed il resto di via Cattaneo verso via Macello a sinistra.
Si vede in alto anche il campanile della chiesa San Vito e Modesto

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013