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lunedì 16 novembre 2015

Casette dell'acqua senza manutenzione, problemi igienici

Report dedica l'appendice di una puntata dedicata al traffico d'armi, terrorismo e guerra, foraggiati da servizi segreti, personaggi in odor di mafia e aziende italiane, all'impresa Anyaquae s.r.l, di proprietà del figlio del boss del Brenta Felice Manier, oggi Luca Mori (il padre lavora per la società stessa).
L'azienda che si occupa di installazione di casette di distribuzione dell'acqua a pagamento, in spregio al risultato del referendum sulla privatizzazione della rete idrica italiana, non è la ProAcqua Group, azienda che per il Comune e l'assessore all'ambiente si è occupata di installare e gestire l'installazione di due casette dell'acqua a Spinea.
Ciononostante il video di Report risulta educativo sui rischi che si corrono ad usufruire di tali mezzi privati di erogazione di acqua pubblica, specie laddove non vi sia una costante manutenzione e non vi siano controlli da parte del Comune/USLL.


sabato 2 agosto 2014

Installate le due Casette (distributori) dell'Acqua

Il Comune ha permesso l'installazione delle due casette dell'acqua in via Matteotti e viale San Remo.
Le casette dell'acqua sono la versione moderna delle fontane pubbliche chiuse nell'ultimo decennio, con alcune piccole differenze:
1) l'acqua si paga, diversamente dalle fontane pubbliche
2) l'acqua proviene dalla rete acquedotto e non dalla falda, l'unica differenza con l'acqua di casa è il diverso filtro che ogni privato installa per ripulire acqua che contiene già meno elementi disciolti dell'acqua minerale
3) il denaro raccolto dalla distribuzione dell'acqua finisce alla compagnia gestore dei distributori, assimilati con "distribuzione di bevande e bar", secondo l'idea che si debba risarcire l'azienda dei costi per il sistema di filtraggio dell'acqua potabile e per il meccanismo che aggiunge l'anidride carbonica all'acqua gasata, creata sempre con l'acqua potabile dell'acquedotto.
Non è chiaro se per installare questi distributori il Comune abbia pagato con soldi pubblici od abbia ricevuto commissioni per occupazione di suolo pubblico, esattamente come avviene per le bancarelle dei negozi o del mercato.

Esattamente come per le fontane, il distributore è esposto giorno e notte a possibili adulterazioni del beccuccio di distribuzione (insomma, chiunque può sporcarlo), diversamente dal rubinetto di casa propria, che distribuisce esattamente la stessa acqua.

Come già considerato in passato, non si assiste alla ressa di persone che escono con bottiglie in mano da case riformite di acqua potabile per andarsi a servire del distributore automatico di acqua potabile installato su luogo pubblico.
Analogamente non sembra che la distribuzione di acqua minerale dei vicini negozi o supermercati sia stata ancora minacciata dall'arrivo delle casette dell'acqua, che a tutt'oggi appaiono solitarie dove installate.
Il motivo per cui infrangere la scelta degli italiani al referendum sull'acqua è quella di ridurre la produzione di plastica, comunque già oggi raccolta e riciclata, favorendo l'acquisto di acqua potabile dalla rete acquedotto piuttosto che di acqua minerale dai supermercati e negozi:
«Per questa iniziativa è necessario trovare adeguate localizzazioni che permettano ai cittadini di raggiungere agevolmente gli erogatori lungo la viabilità principale e nelle zone a maggior densità abitativa», spiega l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta, «si tratta di un passo molto importante per ridurre la produzione di rifiuti di plastica nella nostra città»


Come già ricordato per non infrangere i referendum sostenuti anche dal PD, i costi dell'acqua, specie quella naturale, non dovrebbero differenziarsi dai costi della rete di distribuzione, ed essere pari a 1 euro al metro cubo (1000 litri), ovvero 0.001 euro al litro (1 centesimo ogni 10 litri comprati).

Invece nel Comune di Spinea, ora retto da una maggioranza PD, la casetta dell'acqua distribuisce 1 litro d'acqua naturale al costo di 0.025 euro (2,5 centesimi al litro, 25 centesimi ogni 10 litri), ovvero 25 volte più del costo dell'acqua potabile dell'acquedotto.

L'acqua minerale ha un costo di 200 volte superiore rispetto al costo dell'acqua potabile, ma paga apposite tasse di concessione, su cui Rerport fece anni fa una triste puntata.

Altro dubbio riguarda la scelta dei costi fra acqua naturale e gasata, ovvero costi al litro identici benchè la prima sia semplicemente acqua potabile emunta dalla rete acquedotto e l'altra abbia un processo costoso di aggiunta di anidride carbonica per renderla gasata.

Per comprare da tali distributori (privati?!) voluti dall'assessore all'ambiente Busatta, serve poi una tessera ricaricabile, poichè il distributore non accetta monete, monetine.
Dove si compra la tessera? a che costi? quanto si deve attendere per avere la tessera o ricaricarla? quando verranno fatti i primi rialzi di prezzo della distribuzione d'acqua dato che tutto è assimilato a "distributore di bevande o bar"
Peccato che nel tempo necessario per comprendere questi ultimi aspetti, uno si sia già già servito della stessa acqua potabile distribuita dalla casetta dell'acqua, dal più comodo rubinetto di casa propria.

Post Scrittum:
per avere la tessera servono 3 euro di caparra, pari a 3000 litri d'acqua al costo che dovrebbe avere (1 euro al metro cubo, o 1000 litri) se fossero rispettati i 4 si dati dagli italiani ai referendum sull'acqua.


Aggiornamento 24/08/2014
Il comune ha rilasciato i primi dati sul consumo degli erogatori di acqua pubblica sotto forma di "distributori assimilati a bar".
Mesi fa sul sito del comune si prannunciava simili valori di erogazione d'acqua e risparmio di CO2:
Alle ore 11.30. La nuova fontana eroga sia acqua microfiltrata sia naturale, sia gasata, sempre gradevolmente fresca. Ogni mese, ogni ProAcqua City eroga una media di 45.000 litri d’acqua risparmiando quindi lo smaltimento di ben 30.000 bottiglie di PET (1.200 Kg di Plastica), l’immissione in atmosfera di 250 Kg di CO2 per la produzione di dette bottiglie e 1.150 Kg di CO2 per la loro movimentazione.
Il consumo si è attestato invece su tali valori:
  • 1178 litri per l'erogatore di via Matteotti - 58 kg di PET risparmiati - 68 kg di CO2 risparmiata;
  • 4288 litri per l'erogatore di viale San Remo - 188 kg di PET risparmiati - 219 kg di CO2 risparmiata.
Valori nettamente inferiori (rispettivamente il 2% ed il 9.5% in un mese estivo) a quelli preannunciati forse dalle ditte che installano simili distributori di acqua non più pubblica, dato che ogni comune riporta le medesime frasi riportate da altri comuni a presentazione del progetto.
Si può anche notare come il PET e la CO2 risparmiati al litro erogato secondo i dati del comune risultino doppi rispetto ai valoro preannunciati (1200 Kg e 1150 Kg di CO2 su 45 mila litri), facendo apparire doppio il beneficio apportato dai distributori.
In altre parole se dovessimo tenere validi i dati inizialmente offerti dovrebbe apparire per esempio un risparmio di  31.41 Kg di PET e 30.10 Kg di CO2 per l'erogatore di via Matteotti.
Forse il valore potrebbe subire delle variazioni in funzione della quantità di PET presente/considerata su una bottiglia da mezzo litro d'acqua o su un litro.
Analogamente la stima della CO2 risparmiata è del tutto indicativa, non essendoci un oneroso studio della rete di trasporto dell'acqua: per esempio la San Benedetto a Spinea potrebbe essere considerata a Km0, dato che lo stabilmento produttivo è a Scorzè, rispetto a località più distanti.
Considerando poi l'erogazione di litri d'acqua in 30 giorni, 12 ore al giorno, risulta che ogni ora 3 - 12 persone si sono recate all'erogatore per prendere almeno un litro d'acqua.

sabato 18 gennaio 2014

Casette dell'acqua, facciamo due conti coi Referendum del 2011

L'assessore all'ambiente Stefania Busatta ha dato avvio all'idea di LegaAmbiente di realizzare "Case (o casette) dell'acqua", ovvero degli erogatori di acqua microfiltrata, anche gasata, aperti alla popolazione.
Il progetto che nel 2011 aveva avuto qualche dubbio nell'iter parlamentare con l'equirazione del sistema di distribuzione a sistemi di " “somministrazione di bevande” - equiparandole, di fatto, ai bar o ad altri esercizi commerciali e dunque sottoponendole alla stessa tipologia di controlli e procedure"


Il beneficio che dovrebbero apportare è quello di erogare acqua a basso costo per evitare che i cittadini del comune comprimo l'acqua imbottigliata in bottiglie di plastica, il cui danno ambientale è doppio: da un lato la creazione di rifiuti di plastica con le botiglie contenitive; dall'altro il trasporto e la distribuzione nei supermercati di tonnellate di acqua in bottiglia.
Si fa notare la differente presenza di minerali disciolti nell'acqua potabile fornita della rete acquedotto e nell'acqua minerale in bottiglia, rende la prima migliore rispetto la seconda.

Le case dell'acqua offrono la stessa acqua potabile dell'acquedotto, già presente in tutte le case degli abitanti di Spinea (diverso il caso di quei comuni non riforniti da acqua o acquedotto o con raziocinamento della distribuzione d'acqua dell'acquedotto per scarse riserve idriche).
Quindi la fascia di cittadini interessata alle case dell'acqua è quella sprovvista di un qualsiasi depuratore per l'acqua potabile proveniente dall'acquedotto... che come già detto per le leggi italiane risulta con limiti più ferrei nella presenza di minerali discolti, oppure la fascia di consumatori di acqua gasata che tutt'oggi si riforniscono di acqua in bottiglia.
L'anidride carbonica nell'acqua potabile presa dall'acquedotto viene aggiunta per mezzo di pasticche acquistabili anche al supermercato.
Quanto meno saranno interessati gli abitanti desiderosi di far la spola casa-distributore con poche preoccupazioni per l'igiene dell'erogatore lasciato libero al pubblico (diversamente dal rubinetto di casa).

Tuttavia per gestire questo servizio si è dato in concessione l'installazione delle due casette dell'acqua piazzate in via Matteotti e viale San Remo, alla società PROACQUA GROUP S.r.l. (soluzioni innovative per l'uso dell'acqua pubblica).
La società trentina vende per l'appunto anche erogatori e depuratori d'acqua per il residenziale.
Nel sito della società, una pagina apposita indica i gestori di rete di acquedotto che hanno deciso di installare i loro erogatori "case dell'acqua".

Quindi non vengono infranti i referendum abrogativi del 2011 riguardo le leggi sulla privatizzazione dell'acqua che erano state emanate dallo Stato... od almeno così dovrebbe essere.
I due quesiti erano:
Titolo: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione parziale della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, nella parte in cui prevede che tale importo includa anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
In altre parole il costo dell'acqua che il cittadino paga, sia remunerativo anche del costo investito dal gestore del servizio idrico


Titolo: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
Descrizione: Il quesito prevede l’abrogazione della norma che consente di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di gara ad evidenza pubblica, consentendo la gestione in house solo ove ricorrano situazioni del tutto eccezionali, che non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato

La gestione del servizio pubblico, in questo caso "distribuzione dell'acqua" non può essere data in mano a privati, eccetto i casi in cui vi siano situazioni del tutto eccezionali.

Da ciò ne deriva che il costo del litro d'acqua fornito dalle "casette dell'acqua" dovrà essere commisurato al costo dell'acqua dell'acquedotto così come appare in bolletta a Spinea e non essere comprensivo dei costi di distribuzione, microfiltraggio o simili della casetta dell'acqua, del gestore privato di depuratori ProAcqua srl, che è gestore del depuratore e non distributore dell'acqua dell'acquedotto pubblico come bar o esercizio commerciale.

Veritas offre l'acqua dell'acquedotto al prezzo di 1 euro ogni 1000 litri, ovvero un euro per un metro cubo.

Quindi il prezzo di un litro d'acqua nelle casette dell'acqua, nel rispetto dei referendum votati nel 2011 dovrà essere di 1 euro / 1000 litri = 0.001 euro, ovvero un millesimo di euro.

Quando si andrà a prendere un litro d'acqua potabile nella casetta dell'acqua si raccomanda di portarsi gli spiccioli ...quelli che non esistono visto che l'euro arriva solo fino ad 1 centesimo mentre il prezzo di un litro in accordo al referendum popolare del 2011 è pari ad 1 millesimo di euro!

Questo sempre che vi sia gente interessata in una città già ben rifornita con l'acquedotto in ogni casa.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013