giovedì 15 ottobre 2009

Dibattito su SpineaNews riguardo ai sensi unici

E' nata una discussione sulla newsletter di SpineaNews riguardo alla creazione della passata giunta comunale dei sensi unici di via Matteotti-D'Annunzio-Bennati.
Riporto qui di seguito gli interventi scritti alla redazione.
Gli interventi nelle lettere di Spineanews appaiono anche a questo link.

Primo intervento del signor Dall'Igna, a seguito della lettura di alcuni articoli di giornale sulla mancanza di denaro per i lavori di ripristino del doppio senso di marcia per via Matteotti.
Senso unico in via Matteotti: non torniamo indietro!
Gentile redazione,
leggo, oggi, con stupore ed amarezza la notizia che questa Amministrazione comunale, sopratutto per volontà della lega e dell'Udc, voler ripristinare il doppio senso di marcia in via Matteotti. Faccio notare che il sottoscritto da molti anni a questa parte si è battuto perché il senso unico diventasse realtà. Ovvio che il motivo principale è l'estremo disagio e pericolosità ad abitare fronte strada dove, sia per il doppio senso, che per mancanza assoluta di qualsiasi sicurezza per i residenti.
Non sto qui ad elencare per filo e per segno quali e quanti disagi ho sopportato e hanno sopportato altri cittadini nella stessa mia situazione. Finalmente la precedente Amministrazione ha preso a cuore il problema! La soluzione del senso unico ci è stata provvidenziale in quanto molto traffico non transità più (nonostante sia abbondante lo stesso quello che c'è). Anch'io sono stato promotore di una sottoscrizione intesa a rafforzare la decisione del Sindaco uscente e più volte sono intervenuto per affermare la necessità di dar corso al benedetto senso unico. Ora che la vita ci pare migliore ecco che i soliti contrari (pochissimi veramente residenti sulla via) che grazie al successo dell'attuale Amministrazione tornano alla carica! Leggo anche che il Sindaco non dice che l'attuale sistemazione è corretta ma che farebbe modifiche se solo ci fossero i soldi! Io l'ho votato convinto che non si ritornasse per niente indietro. Grazie per l'accoglienza.
Albino Dall’Igna
Spinea

Risposta alla prima lettera-mail del signor Dall'Igna
Viabilità: ecco il futuro del quartiere Dante e via Matteotti
Vi scrivo in relazione alla lettera del signor Dall'Igna da Voi pubblicata ieri.
Volevo augurare al signor Dall'Igna di dormire sogni tranquilli, poiché quando il Masterplan sarà concluso e via Roma verrà dirottata dietro villa del Majno, collegata direttamente con il senso unico di via Matteotti, potrebbe ricredersi sulla quiete che crede di aver acquisito.
A via Matteotti e più in generale al quartiere Dante non gioveranno di certo tutte le modifiche previste dalla sistemazione urbanistica della giunta Tessari, per le aree di interesse.
Il quartiere Dante e via Matteotti in primis diventeranno le aree verso cui sbatterà e circolerà in senso rotatorio (grazie ai sensi unici introdotti ed alle modifiche non ancora attuate, per esempio quella prevista per via Bennati-via dell'Unità) il traffico di 30.000 veicoli al giorno transitanti per via Roma.
Capite quindi perchè non ci si può esimere di augurare ai residenti delle zone suddette di dormire sogni tranquilli.
Per quanto riguarda al bilancio delle criticità risolte, create od accentuate con i recenti lavori urbanistici io faccio volentieri riferimento a questo blog (spineavivibile).
Saluti
Marco

Risposta del signor Dall'Igna e Bonso al primo parere discorde

Via Matteotti: non distruggete una cosa che funziona solo in nome del colore politico
Gent.ma redazione,
ho letto le dichiarazione dell'Assessore alla viabilità del comune di Spinea riguardanti il senso unico su via Matteotti e limitrofe e sono sconcertato: mi sembra assurdo che, in nome del colore politico e delle famigerate promesse elettorali si sta tentando di "distruggere" una cosa che funziona egregiamente ed ha consentito di aumentare notevolmente la sicurezza di ciclisti e pedoni che circolano in quelle strade. Le attività commerciali sono addirittura aumentate di numero. Può essere valida la proposta di consentire l'accesso su via Roma dal parcheggio di Piazza Marconi ma, per favore, ragioniamo con la testa e non con la tessera di partito e non torniamo ai pericoli ed al traffico di qualche anno fa. Mi appello anche al sign. Sindaco perché non si copra le spalle con la "mancanza di fondi" pur riconosciuta ma si faccia carico di valutare bene la faccenda dal punto di vista pratico visto che conosce bene l'area interessata. Grazie.
Sergio Bonso


Spinea
Noi abitanti di via Matteotti, finalmente considerati cittadini di serie A
Gentile Redazione,
ringrazio per l'accoglienza ricevuta e anche per lo scritto del sig. Marco. A lui mi rivolgo per riconfermargli,in modo sintetico e pratico senza la pretesa di conoscenze appropriate e moderne in tema di traffico e di urbanizzazione, che le mie convinzioni sono dettate da queste considerazioni: abito fronte strada (G. Matteotti) dal 1972. Da allora il traffico è aumentato enormemente senza che nessun amministratore vi ponesse rimedio finchè si è arrivati ai giorni nostri.
E' stata una sofferenza continua e costante e ad ogni mia rimostranza trovavo un muro di gomma davanti!
Ho coinvolto i comitati di quartiere (quando c'erano) tanto che è cominciata a serpeggiare l'idea che qualcosa si poteva fare.
In tutti questi anni la città non ha mai provveduto a spendere un becco di quattrino per dotarsi di infrastrutture moderne campando di volta in volta scuse dopo scuse.
Molte vie, per loro fortuna, non hanno avuto questo trauma in quanto la mia via è sempre stata una scorciatoia per chi era diretto in altri siti (traffico di transito o passaggio che si voglia).
Il solo Sindaco uscente ha preso a cuore e di fatto messo mano alla modifica stradale che coinvolge l'intero quartiere Dante.
Capisco chi si ritiene penalizzato ma chiedo: chi mi ha trasmesso solidarietà e vicinanza in tutti questi anni? E' la solita questione che ha come cemento il fatto che alla base ci sia molto egoismo e molto menefreghismo (io sto bene nel mio orticello , così voglio rimanere!) altro che solidarietà!.
Non essendo un'esperto di queste questioni, non so cosa succederà in futuro mi basta essere stato considerato come un cittadino di serie A.
Quindi caro Marco, grazie per le tue conoscenze in materia.
Spero non dover rispondere un giorno sì ed un altro, anche, all'argomento viabilità.
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno appoggiato e rafforzato con le loro firme questa realizzazione in primis il Sindaco uscente sig. Tessari.
Ringrazio x l'accoglienza un saluto alla redazione, agli eventuali lettori e non ultimo il sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea

Elencazione di alcune problematiche create con la creazione dei sensi unici, da parte del signor Marco.
Scusate se mi dilungo in una lettera di risposta.
-Problemi nella funzionalità delle processioni funebri per la chiesa di San Vito e Modesto.
-Problemi nella funzionalità di piazza Marconi. Tra l'altro molti automobilisti periodicamente escono dal semaforo di incrocio fra via Matteotti e via Roma, non rispettando la segnaletica.
-Problemi nel direzionamento del traffico. Mentre prima attraverso via Matteotti si poteva passare da Fornase a via Buonarroti direttamente, oggi si è costretti ad impegnare via Roma (immissione ed emissione dalla via, anche perchè si è sempre costretti ad immettersi a destra nel verso di percorrenza di via Roma) aumentando e rallentando il traffico nella stessa. D'altra parte è evidente a tutti che tutt'oggi le code in via Roma sono ancora presenti. Una rotonda nel largo incrocio fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti avrebbe enomemente giovato alla fluidità del traffico più che l'attuale soluzione.

-Allungamento della percorrenza per chi passa da un quartiere all'altro di Spinea, dato che deve fare un giro più lungo. Ciò si traduce in poco inquinamento se si considera 1 auto solanto. Se tuttavia si considerano 365 giorni l'anno e tutto il traffico passante, costringere i veicoli transitanti a farsi 3 vie anzichè una si traduce in un notevole cambiamento.
-confronto fra le alternative: le alternative alla circolazione nord-sud a Spinea sono scarse. Via Capitaneo: presenta criticità maggiori a via Matteotti.
Via Bennati: è simile a via Matteotti, ma solo nel tratto fra via dell'Unità e via D'Annunzio, oltre è strada ben stretta e tortuosa.
Via Alfieri non ne parliamo. Mancanza marciapiedi, lo snodo fra via Roma e piazzetta Dante, ...Inoltre non arriva fino a Fornase.
Via Martiri troppo distante, sebbene sia la meno critica.
Via Matteotti presentava per la maggior parte una larga banchina a volte impegnata da veicoli parcheggiati ed un solo tratto critico, ovvero dalla gelateria fino a via D'annunzio.
A ben vedere via Matteotti delle vie passanti di Spinea era quella con minori problemi.

-Soldi spesi: circa 300.000 euro per via Matteotti e 200.000 euro per gli altri sensi unici. Il tratto di via Matteotti da via D'Annunzio a Fornase è stato completato con una pista ciclabile, ovvero son stati spesi solo soldi di vernice visto il risultato finale. Al tratto critico è stato agggiunto un nuovo "marciapiede-pista ciclabile". Nel tratto da via Roma alla gelateria sono stati spesi soldi per rifare il marciapiede non sconnesso di 2-3 metri di larghezza e per aggiungere nell'altro lato la pista ciclabile a tema. Ricordo che via Matteotti presenta meno criticità di altre vie. Spinea ha vie completamente senza marciapiedi su uno od entrambi i lati (per esempio via Alfieri o via Capitanio hanno subito le conseguenze della chiusura del senso di marcia di via Matteotti, senza che fosse previsto anticipatamente alcun provvedimento di costruzione di piste ciclabili o marciapiedi) e vie con marciapiedi più sconnessi che avrebbero meritato di più un intervento.
Il marciapiede di via Bennati era sconnesso in alcuni punti. E' stato rifatto tutto e non solo le parti lesionate. Il marciapiede di via D'Annunzio non so se rispetti la larghezza limite prevista dalle barriere architettoniche.

-Il lungo circolo costretto dai sensi unici ha intrappolato gli abitanti dei quartieri residenziali compresi fra l'intasata via Roma e il senso unico di via Matteotti. Costoro prima potevano defluire da via Matteotti nella direzione voluta senza impegnare via Roma semplicemente seguendo un senso di marcia o l'altro. Oggi no dato che via Matteotti è diventata senso unico. Inoltre il traffico formato da questi guidatori, quando non impegna via Capitanio ed un pezzo di via Roma, per rincasare, impegna le tre vie laterali fra via Matteotti e via Alfieri: via Sarpi, via Giordano Bruno e via Verga. Tali vie del tutto inadatte per la circolazione di mezzi non residenziali presentano un'uscita ad angolo retto, spesso con siepe proprio sulla pista ciclabile di via Matteotti che limita la precaria visibilità e già si contano incidenti fra cofani di auto e biciclette. Sfortunatamente i giornali non hanno riportato la casistica degli infortuni che si è venuta a creare con la modifica urbanistica.

A queste critiche se ne aggiungono altre (Curiosità sul servizio GiroSpinea, le auto contromano in via Matteotti uscenti dalle vie laterali, ecc..).
Non mi dilungo.
Secondo me diluire i problemi a più vie, o più residenti, non è risolvere i problemi.
Portare traffico dove vi sono maggiori criticità è un peggioramento delle condizioni urbanistiche anzichè un miglioramento.
Ragioniamo per i fatti e non per le tessere di partito o le militanze in lista civica.

Signor Dall'Igna, la ringrazio per la risposta, tuttavia ho un'opinione diversa e non mi sembra proprio di badare al mio orto.

Sempre riguardo alla questione degli orticelli le volevo far notare che il problema di Spinea è via Roma, sia per inquinamento-caos, sia per gli incidenti che provoca periodicamente.
500.000 euro era più giusto spenderli per risolvere il problema di via Roma.
Non credo che tale problema sarà risolto con la "tangenziale nord" (non ancora completata perchè si attendono i soldi della regione per il tratto finale) con varie motivazioni a riguardo che non riporto.

Se il problema fosse stato risolto 10 anni fa, nel primo anno di insediamento della giunta Tessari, quanto inquinamento e quanta incidenza di tumori da PM10 si sarebbero evitanti i cittadini di Spinea? quanti incidenti (in alcuni casi mortali) ci saremmo evitati su via Roma?
Poi se vogliamo badare al nostro orto possiamo chiederci quale sarà l'effetto della pedonalizzazione di via Roma ed il conseguente spostamento del traffico nel retro di villa del Majno con la congiungente che sfocia proprio sul senso unico di via Matteotti, così com'era previsto nei disegni architettonici presentati per il Mastrplan.
Potremmo osservare la casistica degli incidenti provocati in questi ultimi 10 anni in via Roma e tentare di fare una previsione per il quartiere Dante o per via Matteotti.
Signor Dall'Igna mi scusi, ma non vedo proprio perchè dovrei avere un'opinione diversa sull'argomento.

Saluti
Ringrazio nuovamente la redazione di SpineaNews per lo spazio editoriale concesso.

Ulteriore lettera-mail pubblicata da SpineaNews sulla newsletter, da parte del signor Mattia
Gentile redazione Spinea News,
vorrei rispondere alla lettera del signor Marco sulla viabilita' del quartiere Dante-Matteotti.
Intanto sgombro il campo da equivoci: non mi sento parte in causa in quanto abito in via Matteotti, ma nella parte rimasta a doppio senso: si puo' dire quindi che subisco solo i "disagi" della nuova viabilita', dovuta agli aumenti di percorrenza per arrivare in centro.
Proprio da qui vorrei partire: certo, ora andare in centro partendo, diciamo, da Fornase, richiede piu' strada. Ma questo se consideriamo solo la macchina: sembra che stiamo trascurando nella nostra discussione, il fatto che ora tutti i cittadini ex-di-serie-B di Fornase e limitrofi abbiano la CONCRETA possibilita' di andare in centro a piedi o in bici, cosa che prima richiedeva un certo coraggio. Vedo ragazzi e ragazzini usare ogni giorno la pista ciclabile per andare a scuola, quando ero bimbo io, i miei genitori non me l'avrebbero concesso perche' era pericolosissimo.
Quanto alle percorrenze aumentate che aumenterebbero l'inquinamento, mi sembra un argomento debole: si dimentica che il senso unico ha costretto quasi di "eliminare" il semaforo di via Roma, che ora e' quasi sempre verde; lei dice che il traffico su via Roma e' peggiorato e io a questa affermazione non posso che fare a meno di chiedermi in quale citta' lei viva, dal momento che ricordo bene che una volta nelle ore di punta il traffico in direzione Mirano arrivava fino a Chirignago: e si sa bene che il traffico di scorrimento, quale e' quello che interessa ora le vie D'Annunzio e Bennati, inquina molto meno che le macchine in coda. Dal primo insediamento della giunta Tessari ad oggi mi sembra che la situazione di via Roma sia ENORMEMENTE migliorata (si ricorda il semaforo dei Bersaglieri?!?!?!) e non vedo come si possa fare di meglio se non con un'alternativa che bypassi il centro.

Per concludere, lei ritiene che siano stati soldi spesi male. Io non mi trovo d'accordo, penso che invece sia stata presa una decisione coraggiosa: non significa che, solo perche' le cose erano cosi' "da sempre", quella fosse la migliore viabilita' possibile. Alla fine della storia, via Matteotti finalmente si trova con un arredo urbano dignitoso e qualche parcheggio in piu' per i negozi; tutti i cittadini, dell'intero quartiere e quelli di Fornase, hanno marciapiede e una pista ciclabile per andare in centro; via Bennati (che nel tratto di cui stiamo parlando e' IDENTICA a via matteotti) e' stata ugualmente risistemata (a proposito, NON E' VERO che siano stati rifatti tutti i marciapiedi, si faccia un giro e vedra' certamente che in lunghi tratti sono solo stati risistemati quelli vecchi), via Alfieri e' diventata praticamente zona a traffico limitato, A PARTE l'ultimo tratto che va fino a via Roma, che e' a mio avviso l'unica mancanza che si puo' imputare al progetto, in quanto cosi' com'e' sicuramente non va bene.
Infine, non ha senso parlare dei progetti futuri: quelli sono in mano all'attuale giunta che prendera' le decisioni piu' opportune, che potrebbero anche essere diverse da quanto aveva previsto la giunta precedente. A questo punto, direi per fortuna che non ci sono i soldi per tornare indietro!!! Questi si', sarebbero davvero soldi buttati, nessuno ci tocchi la pista ciclabile che abbiamo aspettato per decenni.
Grazie per l'ospitalita',
Mattia

Riporto di seguito la risposta alla lettera-mail del signor Mattia pubblicata con un certo ritardo nella Newsletter di Spineanews.com.

Andiamo per punti, e perdonatemi se la risposta si allunga sempre più
1) la viabilità del miranese è complessa e trae in causa più città, motivo per cui si discute di ragionare in termini di metropoli e non di semplice comune indipendente.
L'urbanistica dà strumenti per ragionare e risolvere i problemi in congiuntura fra più comuni, dato che esiste il PAT, ma anche il PATI.
Lei Mattia si sente escluso e porta indubbiamente il beneficio apportato dalla creazione di una pista ciclabile che congiunge uno dei tanti satelliti residenziali di Spinea al centro.
Rimane tuttavia legato all'idea comune che necessariamente pista ciclabile e strada debbano essere indissolubilmente legati, specialmente nella via maggiormente percorsa da mezzi in mobilitazione concorde ed anche trasversale, e senza considerare che esistevano almeno tre alternative a tale soluzione: via Bennati che però non arriva in centro, via Capitanio e via Cici (forse anche via Alfieri poteva essere un'alternativa).
2) quand'era piccolo Lei, signor Mattia, posso immaginare che Spinea fosse nella sua forma precedente all'espansione edilizia, ovvero un nucleo storico omogeneo cressciuto a ridosso di via Roma, seguito da alcuni nuclei residenziali satellite che avrebbero dovuto funzionare indipendentemente l'uno dall'altro, ognuno con i suoi servizi. D'altra parte erano i tempi in cui esistevano ancora campi a separare le città.
Oggi si tende a parlare di città metropolitana, a descrivere il "diffuso" esistente da Mestre al miranese come una "città non città" che presenta diverse difficoltà a cui bisogna rispondere nel modo appropriato.
3) Semaforo di via Roma-Matteotti-Cattaneo: sinceramente non capisco. Io ho citato un'alternativa che prevede una rotonda fra le vie e Lei invece porta ad esempio il vantaggio apportato dalla rotonda di via Bersaglieri alla circolazione di via Roma. Forse abbiamo la medesima idea per i due incroci così simili e così diversi. Una delle tante diversità che vorrei ricordare e che effettivamente creò problemi per l'incrocio dei Bersaglieri, era la ristrettezza di spazio disponibile. La prima soluzione adottata per la rotonda dei Bersaglieri presentava per la carenza di spazio difficoltà che l'incrocio di via Matteotti-Roma-Cattaneo non ha tutt'oggi. Tutto ciò dovrebbe risultare curioso anche agli occhi di chi non è esperto.
4) Dovrei ritenere che sono soldi spesi male: mi sembrava di aver dato un parere più ampio citando problemi accentuati, creati e problemi semplicemente traslati. Ho indicato parti create, ma che potevano benissimo essere create da qualche altra parte, parti funzionali rifatte e parti minimamente prese in considerazione.
E' un parere molto ampio, non credo si possa riassumere come Lei dice.
5) Dei negozi di via Matteotti hanno sostenuto i comitati civici, questo perchè hanno lamentato un calo delle vendite. Un esempio concreto: quando piazza Ferretto è stata convertita in pedonabile, dei negozi della stessa hanno chiuso per le ingenti perdite. I locali sono stati acquistati da gelaterie, pub e bar più adatte alla sitemazione imposta dal Comune.
6) il comitato Cittadini per una Spinea Vivibile hanno sostenuto spesso l'idea che la sola cosa che impedisce a via Matteotti di essere a doppio senso di circolazione nel tratto in questione riguarda i soli parcheggi a spina di pesce. Se questi fossero rettilinei vi sarebbe qualche parcheggio in meno, ma si otterrebbe lo spazio per circolare a doppio senso di marcia.
7) i parcheggi liberi che devono essere garantiti dipendono dal numero di cittadini residenti con determinati rapporti di proporzionalità. L'eliminazione dei parcheggi di piazza Marconi-Fermi per il progetto del Masterplan necessità, per mantenere i suddetti rapporti di proporzionalità, di creare nuovi posti di sosta. Ricordo che l'idea di progettare un parcheggio sotto piazza Fermi non era inclusa nel primo progetto del Masterplan.
Parallelamente è stato creato il parcheggio della stazione dei treni.
8) il vecchio assessore all'urbanistica nel prosismo futuro prevedeva come soluzioni non ancora progettate la messa a senso unico di via Capitanio e delle vie Pochielli-Bellini, quest'ultime con sensi contrapposti. Inoltre si pensava di sviluppare di parcheggi laterali su queste vie.
9) via Bennati non è identica a via Matteotti, dato che entrambe raggiungono Fornase. Forse Lei dimentica il tratto di via Bennati da via D'Annunzio a Fornase.
La rotonda fra via D'Annunzio e via Bennati è curiosa, dato che ha un terzo di circonferenza che asserve un senso unico. Magari serve per chi proviene da via Bennati a doppio senso per fare inversione ad U. Generalmente Spinea ha rotonde molto curiose: rotonda ad 1 via (vicino al centro PAM), rotonda sopra dosso, rotonde inclinate, rotonde non circolari. Non si può negare una notevole inventiva progettuale.
10) via Alfieri: il tratto da piazzetta Dante a via Roma presenta problematiche notevoli, comparabili all'ultimo tratto di via Capitanio nello sbocco dei Bersaglieri. Via Alfieri non è una zona a traffico limitato a meno che Lei non si riferisca alla velocità limitate. E' un ingresso a traffico limitato per quanto riguarda l'imbocco sud di via D'Annunzio, non rispettato da molti veicoli.
Soprattutto l'ingresso regolamentato è stato continuamente esteso da una serie di circolari di autorizzazione poco note alla popolazione che comunque ha sempre fatto quel che voleva.
Via Alferi si potrebbe definire zona a traffico limitato se il vincolo esistesse su tutti gli ingressi a via Alfieri con le altre vie del quartiere o più in generale al quartiere Dante.
Vi è poi l'assurdo di chi costruisce marciapiedi e piste ciclabili in via Matteotti e via Bennati per poi costringere la gente ad attendere l'autobus dove questi non ci sono, ovvero via Alfieri.
Via Alfieri oggi è a doppio senso solo perchè vi transita il GiroSpinea che per un motivo inspiegabile secondo la passata direzione urbanistica deve incrociarsi assolutamente nei due versi di percorrenza e non può essere disposto il passaggio su via Bennati e via Matteotti con tanto di pista ciclopedonale di collegamento già esistente per congiungere le fermate.
Ad essere malevolo verrebbe da pensare che via Alfieri è a doppio senso per i progetti di viabilità finale con Masterplan realizzato, più che per il servizio GiroSpinea.
Gli abitanti di via Alfieri avevano richiesto la chiusura dell'ingresso sud da via D'Annunzio, invece che il divieto di transito con il cartello ballerino (spesso viene girato da vandali).
Non è stato concesso dall'assessore all'urbanistica, poichè da lì entra la tratta di un senso di marcia del GiroSpinea.
In via Alfieri è stato posto il box per autovelox, sebbene credo non sia mai stato inserito un autovelox al suo interno per far multe. In compenso periodicamente gli abitanti del quartiere devono ripulire autonomamente il box da vernici e cemento-malta spalmate sulle fessure dello stesso.
Secondo me uno smacco agli abitanti, un po' come il cartello di divieto di transito perennemente vandalizzato ed a chi crede che via Alfieri sia zona a traffico limitato.

Per la redazione di SpineaNews: personalmente gradirei leggere notizie ed articoli di giornale sulla sostenibilità del progetto della piazza Santa Bertilla, per una gran parte finanziato con la realizzazione e la vendita di appartamenti nel progetto stesso, oggi che il mercato immobiliare è fermo, ed i prezzi stanno calando.
Lo dico un po' perchè bado al mio orto ed a quello degli altri 20.000 abitanti di Spinea, poichè se le previsioni di spesa sono falsate dalla crisi immobiliare recente, dovrà essere il Comune a sborsare i soldi contanti, o più soldi contanti di quanto preventivato dalla vecchia giunta.
Ciò rende ancora più triste l'esultanza di taluni per la mancanza di soldi con la presunzione che ciò influirà soltanto su via Matteotti.

Saluti
Marco


Ultimo intervento del signor Dall'Igna
Via Matteotti: dimezzare il flusso di veicoli in transito è stata un'imperdonabile leggerezza?
Gentile Redazione,
sono costretto, mio malgrado, ad intervenire nuovamente sul tema viabilità ed in particolare di via Matteotti dopo l'ultimo intervento del sig. Marco. Credo sia, la sua, una provocazione bella e buona quando argomenta, dati alla mano, tutta una serie di errori commessi dalla precedente Amministrazione. Si sa che tirando l'acqua al proprio mulino si sovvertono anche le teorie che ne giustificano gli atti conseguenti. Lui, il sig. Marco di sicuro l'acqua la sa dove portare. Io sono sempre quell'abitante, fronte strada, di via Matteotti e vorrei molto umilmente chiedergli: sarà che quasi dimezzare il flusso di veicoli in transito sia stata un'imperdonabile leggerezza? Se sì mi dovrei rattristare e chiedere a gran voce di ritornare al doppio senso?
Mi scuso con lui e con i lettori ma mi rendo conto sempre più quanto è facile dire stupidaggini pensando invece di dire cose degne di attenzione. Ci si può sbagliare nella vita! Tanti auguri sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea

Nuovo parere:
Una opinione senza fermarci alla critica o alla lamentela a tutti i costi
Ho avuto occasione di leggere in questo spazio e nei giornali locali, per esempio nella lettera al Gazzettino di domenica 11 Ottobre, alcuni articoli sulla viabilità in Via Matteotti, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio invernale, sul carretto sopra la rotonda e sui conti che non tornano.
Premetto che sono una semplice cittadina e non è mia intenzione entrare in polemica con altri cittadini o con la rappresentanza politica attualmente in carica o all’opposizione, ma voglio riportare il punto di vista di una “persona comune”.
Chi vive Via Matteotti non può non essersi reso conto che la vita è notevolmente cambiata: IN MEGLIO.
Ci sono bambini che da Fornase raggiungono la scuola in bicicletta, persone che passeggiano o che fanno jogging lungo la pista ciclabile/pedonale, cittadini che vanno a far visita ai loro cari in cimitero, famiglie che pedalano in bicicletta.
Mi chiedo: avreste lasciato i vostri figli percorrere quella strada prima? Vi sareste avventurati in cimitero con le macchine che sfrecciavano a 100km all’ora? Sareste andati a correre con la possibilità di essere falciati?
Per quanto riguarda la pista di pattinaggio, bisognerebbe ricordare che il Comune non dovrebbe essere una società per azioni. Non dovrebbe, cioè, guardare alle singole iniziative che si attuano come a un qualcosa da cui trarre sempre e comunque dei benefici in termini economici. Gli unici benefici ai quali il Comune dovrebbe tendere sono quelli che riguardano la collettività … vero o no!?
Si parla tanto di giovani che non hanno iniziative. Ebbene, un’ iniziativa come quella della pista di pattinaggio mi sembra abbia attratto famiglie e giovani da Spinea e non solo da Spinea. Ha fatto divertire e ha dato una risposta alle esigenze di “alternative su cosa fare”.
Vorrei contare quali sono le manifestazioni che si tengono a Spinea. Mettiamole a confronto con quelle di paesi vicini, ne usciremo sconfitti sotto tutti i punti di vista.
Se si vuole una città migliore, più vivibile, con più afflusso di persone, con “qualcosa da fare”, non si può non investire e non si può non investire sui giovani.
Passiamo al carretto sopra la rotonda di accesso al Paese. Mi è sembrata una bella idea, un elogio alle rotonde di Spinea. Bambini che accolgono da un lato chi entra in città, giraffe che ci guardano dall’alto, un carretto che ci ricorda le nostre origini.
C’è sempre chi si lamenta di tutto, bisognerebbe qualche volta guardare all’interesse comune più che all’interesse del singolo.
Non mi sembra possibile che un’ amministrazione debba criticare sempre e comunque quella che l’ha preceduta. Inevitabilmente questo succede sempre e comunque che si parli di destra, sinistra o centro.
Da ultimo. E’ possibile che i conti quando cambia l’amministrazione non tornino MAI..! Ma chi lavora per noi non dovrebbe dare un resoconto puntuale della propria attività? Oggi c’è disponibilità, domani siamo in rosso con i conti…E’ possibile che le iniziative intraprese con una amministrazione debbano sempre essere messe sul tavolo da quella successiva, rivalutate, riviste, revisionate?
Vorrei invitare tutti i cittadini a ricordare bene cosa è stato fatto per il paese negli scorsi anni, cosa verrà fatto dalla attuale giunta e così via; mettiamo tutto sulla bilancia e vediamo di volta in volta dove pende.
Quanto scritto sopra, senza fermarci alla critica e alla lamentela a tutti i costi, ma a fini propositivi, nell’interesse della cittadinanza.
Silvia S.
Spinea

Forse ultimo commento sulla questione, non pubblicato sulla newsletter di Spineanews.com (troppo lungo?!) ma solo sul link del sito nella sezione lettere. Un simpatico seguito alla precedente lettera non pubblicata per varie edizioni pdf della newsletter.
Questione viabilità e… non solo
Ringrazio la redazione di SpineaNews e chi interviene nella discussione attraverso le lettere.
Ammetto che inzia ad essere un po’ deprimente intervenire nella questione viabilità, per il semplice fatto che i sostenitori di “via Matteotti a senso unico” son sempre pronti ad accusare chi ha un parere diverso di faziosità politica o di badare solo al proprio orto, e poi secondo me si dimostrano loro stessi faziosi e legati unicamente alla loro prospettiva.
Basta poco in effetti.
Per esempio basta lodare la possibilità dei ciclisti di andare da Fornase al centro di spinea, e dimenticare gli incidenti fra auto uscenti dalle vie laterali di via Matteotti e ciclisti nella pista ciclopedonale, questo perchè l’intervento stesso ha portato ad un’intensificazione nel traffico proprio in vie strette e senza visuale nello sbocco sulla nuova pista ciclabile di via Matteotti.
Basta dimenticare che auto che sfrecciano a 100Km/h oggi non passano più in via Matteotti….sono magicamente sparite, trasferite su un altro pianeta.
Sbagliano i comitati del quartiere Dante e di via Capitanio a dire che oggi sfrecciano da loro, dove la banchina è di esosi 15 centimetri sui cancelli residenziali, senza pista ciclopedonale, senza marciapiede, senza dossi (il dosso di via Alfieri è ben diverso da altri realizzati recentemente…limita ben poco la velocità di percorrenza a 30km/h).
Sbaglia anche chi dice che via Matteotti, prima dell’intervento della giunta Tessari presentava meno criticità delle altre vie, poi coinvolte dagli effetti delle modifiche urbanistiche.
Non è vero che i problemi sono stati spostati in altro loro, aumentando le problematiche del territorio.
Non è vero che vengono giornalmente vandalizzate le colonnine dei box autovelox di via Rossignago, via Alfieri e Fornase, poste dalla giunta Tessari come risposta alle pressioni dei comitati di quartiere.
Non è vero che qualche giorno fa il Comune ha deciso un intervento di ripristino della viabilità di via Cattaneo e del semaforo.
Non è vero che nell’articolo del La Nuova Venezia non si capisce la motivazione di tale intervento del Comune (forse problemi per un qualsiasi corteo funebre ad uscire dall’aia della chiesa ed immettersi in via Matteotti in direzione del cimitero?!) e che l’articolo del Gazzettino sembra ignorare ciò di cui sta parlando, affermando cose non vere (”La rivoluzione viaria applicata da Mario Simionato e Claudio Tessari spazzata via con un colpo di spugna.” in realtà vengono modificati solo alcuni aspetti dei tanti interventi apportati precedentemente, quindi od il gironalista non sa e sbaglia a scrivere, oppure è fazioso).
Non è vero che la rotonda dei Bersaglieri sarebbe stata un buon esempio di intervento anche per l’incrocio Roma-Cattaneo-Matteotti, per molti motivi già spiegati.
eccetera…
Non so se ridere o piangere a ciò che leggo.
Aggiungo solo un’altra piccola informazione che mi risulta: i sostenitori dei comitati della viabilità, contrari agli interventi apportati da Simionato e Tessari, hanno più volte sollecitato la Giunta precedente anche sui problemi di velocità. Gli abitanti di via Alfieri in un anno e mezzo hanno visto una postazione autovelox ben 3 volte, sempre su richiesta della popolazione grazie al servizio di segnalazione online premiato a livello statale, due volte il controllo delle auto entranti nell’ingresso da via D’Annunzio e ben tre volanti della polizia municipale nel corso delle manifestazioni che fecero nel quartiere.
L’assessore all’urbanistica per verificare il rispetto del divieto di transito, dava mandato alla polizia municipale di verificare gli ingressi dal lato sud di via Alfieri, la quale, solo con la presenza sul marciapiede di via D’Annunzio al fine di svolgere il compito assegnato dicincentivavano l’ingresso degli autoveicoli! Il confronto delle cifre di transito con quanto rilevato dai comitati diventava quindi un’autentica presa in giro…una delle tante prese in giro, visto che se ne potrebbero citare altre.
Non mi pare che il box autovelox sia mai entrato in funzione in via Alfieri. Tuttavia le prese di posizione a riguardo sono state già indicate (malta, vernice, oscuramento delle aperture).
Per quanto riguarda gli abitanti di via Capitanio, si può ricordare la sagoma della vigilessa, l’unico “rappresentante” di cartone della polizia ad aver pattugliato ogni giorno la via.
Finì anche in una trasmissione di Rai2, sebbene più per le forme ed il soggetto ispiratore che per il significato intrinseco.
Infine l’intervento prospettato ai comitati dalla passata amministrazione prevedeva la realizzazione di un sistema autovelox fisso posizionato non a terra.
La questione del finanziamento all’opera di piazza Santa Bertilla si pone dato che il finanziamento segue la filosofia del costruire con sistemi creativi.
Nel caso in questione parte del finanziamento doveva derivare da una contropartita monetaria ottenuta dalla vendita di immobili.
Quindi è pressocchè ovvio chiedere a SpineaNews, al Comune od ai giornalisti, una verifica dello studio di fattibilità precedentemente compiuto a seguito delle modifiche venutesi a creare con crisi economica, calo del prezzo degli immobili e calo delle vendite.
Se per esempio i margini di fattibilità e di finanziamento dell’opera previsti nello studio di fattibilità compiuto anni or sono vengono meno a seguito di vari fattori (calo vendita appartamenti, abbassamento prezzi, …) ne consegue che i maggiori costi ricadono sui bilanci comunali odierni e non passati, ed i diretti finanziatori dei bilanci sono i cittadini.
Oltre a questo esempio, altri rientrano i una tale logica di spesa ed ammortamento in bilanci di future amministrazioni.
Il motivo per cui in Italia si costruisce tutto sempre all’ultimo momento o nel penultimo anno o nell’ultimo anno di mandato a mio parere si accorda con tale logica politica, sebbene possano intervenire anche altre questioni a tal riguardo, tali da rendere il discorso molto complesso da trattare.
Aggiungo dell’altro: sarebbe interessante anche verificare il ritorno economico del parco fotovoltaico, in parte perchè è stata un’idea lodevole l’installazione dell’impianto da 27000 KWh annuali, in parte perchè in genere ai cittadini sfuggono gli incentivi inerenti alle fonti rinnovabili ed il guadagno annuale che se ne può ricavare per 20 anni.
Ricordo a titolo di esempio che per 20 anni un impianto fotovoltaico integrato usufruisce della tariffa incentivante del conto energia (0.48 euro/KWh prodotto per impianto “costruito” nel 2009) con denaro contante depositato dal GSE in conto corrente, a cui si aggungono i proventi di vendita dell’energia nella GME, mercato elettrico dell’energia con il sistema di scambio sul posto o ritiro dedicato (il primo prevede la compensasione della spesa della bolletta elettrica casalinga, il secondo sola vendita di energia al valore del prezzo zonale), a cui si aggiungono eventuali altri incentivi e bonus (simulare8.3 per previsioni di rientro della spesa).
Purtroppo la normativa a riguardo è abbastanza o volutamente ostica (basterebbe documentarsi in forum o sulel FAQ del sito del GSE), così come la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto.
Per quanto riguarda il sottopassaggio della discordia di Crea, non ho mai avuto modo di vederlo da vicino.
Il progetto dello stesso ha una firma, responsabile della progettazione non conforme alle norme tecniche.
Sono imputabili anche il direttore responsabile dell’ufficio tecnico urbanistico che in linea teorica dovrebbe verificare quanto progettato ed il costruttore o direttore del cantiere quali verificatori del progetto.
Ricordando vecchi articoli di giornale se non erro per il sottopasso di via Macello e per quello di via dell’Unità, sembra che la questione di Crea non sia un caso isolato.
Saluti
Marco

In conclusione (se non si tratta di conclusione, editerò in futuro il post) cosa si può desumere a mio parere da tutto ciò?
In particolar modo due aspetti:
1) l'ipocrisia che emerge nella considerazione dei fatti. In effetti il signor Mattia a mio parere è illuminante. Loda l'intervento della rotonda dei Bersaglieri, in cui era estremamente difficile procedere alla creazione di una rotonda e non si accorge che nell'incrocio di via Matteotti, via Cattaneo e via Roma era proprio tale tipologia di intervento che avrebbe creato minori problematiche urbanistiche.
2) Con tutto rispetto, ma i sostenitori della messa a senso unico di via Matteotti sono sempre pronti ad accusare chi ha pareri diversi dal loro di essere di parte politica con tanto di tessera e di badare solo al proprio orto. Si scopre poi che sono del tutto all'oscuro di cosa comportava il Masterplan per la loro via (ovvero badano al loro orto ma non sanno cosa avrebbe comportato la realizzazione del Masterplan), ignorano quali siano i veri problemi creati da via Roma a Spinea, i quali andavano risolti 10 anni fa, ignorano le problematiche create in altre aree della città nell'intorno della loro via in un bilancio complessivo da compiere per valutare o disquisire della bontà dell'intervento urbanistico (l'intervento ha portato più benefici od un aumento delle criticità).
Certo, anche questa è ipocrisia, ma al tempo stesso è qualcosa di più.

D'altra parte in Italia esiste prima la libertà di opinione, che l'obbligo a basarsi sui fatti.


Post Scrittum:
Alla redazione di SpineaNews è stata inviata una lettera anche riguardo alle questioni di RadioSpineaWeb, e possibilità di creare una Web-TV comunale in modo del tutto gratuito, con i servizi di streaming via internet (Live Streaming e UStreaming) senza doversi rivolgere a ditte esterne dalle parcelle esose, così come si può leggere nel dibattito rappresentanti politici degli ultimi giorni.
In passato su due post (post1 e post2) erano state indicate le medesime soluzioni.
Verrà pubblicata o considerata? speriamo di si, anche perchè con una live-web-tv si potrebbe vincere ancora il concorso per l'innovazione dell'Amministrazione comunale.

mercoledì 2 settembre 2009

Posizione provvisoria, con installazione definitiva

LA NUOVA MERCOLEDÌ, 02 SETTEMBRE 2009 Pagina 17 - Cronaca L’assessore Belcaro e il direttore dell’Arpav hanno presentato il rapporto sulla qualità dell’aria 2008 Meno smog grazie a piogge e crisi La media annua del Pm10 si abbassa ma resta oltre i limiti

Eureka finalmente un bel dato! (tono ironico)
Peccato che questo blog abbia già fatto notare in passato come, a seguito dei lavori per la costruzione di piazza Santa Bertilla, si sia reso necessario spostare la cabina misuratrice delle emissioni di PM10, che si trovava di fronte alla vecchia scuola Pascoli, oggi abbattuta proprio nel mezzo dell'attuale lavoro edilizio pubblico.
La centralina di rilevamento ora si trova a circa 500 metri dall'inquinante via Roma, dove passano 30.000 veicoli al giorno, nel ben mezzo di un parcheggio circondato da palazzoni di nuova edificazione.
E' ovvio che posizionato distante dalla via inquinante, la stazione rilevi una dispersione delle polveri PM10.
Si crea così una finta sicurezza nella riduzione delle emissione delle polveri sottili.

L'installazione è provvisoria, od almeno così si è sempre detto, ma lo spazio dedicato con muretto e recinzione lascia pensare più ad un'installazione definitiva, che non tornerà presto a rilevare l'inquinamento lì dove viene prodotto anzichè un un punto dell'area dove si disperde!

giovedì 27 agosto 2009

Il governo del fare ad ogni costo

LA NUOVA Martedì 18 Agosto 2009 PROVINCIA Pagina 25 Già in pensione l’antico calesse contadino “In questo paese non c’è più campagna” Era stato installato nella rotatoria d’ingresso di via Roma
....
Il calesse è stato spostato principalmente per due ragioni:
  1. Era assolutamente insensato piazzare un bene storico agli agenti atmosferici (pioggia, tarli,. muffe, aria inquinata, ghiccio). Ciò avrebbe portato a pesanti spese di mantenimento, od alla distruzione del bene storico in poco tempo. Lo stesso proprietario che lo donò al comune nella passata amministrazione rimase sorpreso dalla cattiva scelta compiuta da tanto decantato "governo del fare".
  2. Il simbolo storico è completamente dissociato dalla realtà urbanistica del comune. A quanto pare il "governo del fare" non si è accorto che creare questo contrasto avrebbe fatto discutere i cittadini proprio sulla tematica ambientalista del comune.





LA NUOVA Mercoledì 26 Agosto 2009 Pagina 23 Provincia Radio Spinea Web va in soffitta. «Costa troppo»
...
IL GAZZETTINO Mercoledì 26 Agosto 2009 Pagina 12 Radio Spinea Web sta per chiudere
Il primo esperimento in Italia di emittente Internet comunale voluta dall’amministrazione Tessari si è rivelata un flop. E’ troppo costosa e poco efficace, la Pro Loco ha un deficit di bilancio di 40mila euro
...
e promotore di tale iniziativa, in uno degli ultimi consigli comunali della scorsa legislatura, durante un risposta ad una interpellanza sulla questione, aveva ribadito che la spesa totale sarebbe stata di 10 mila euro totali.
...


Ricordo questo post in cui si faceva notare quanto fosse semplice fare streaming via web.
Ricordo inoltre che recentemente sono nati altri portali, come UStreaming o LiveStream, capaci di garantire via internet con account gratis od a pagamento, non solo un servizio di audio, ma anche un servizio video+audio.
Come dire che sfruttando portali gratuiti il comune di Spinea potrebbe farsi altro che una radio, una vera e propria TV! sempre nel rispetto delle leggi italiane, in particolar modo del diritto d'autore e quanto meno con trasmissioni in diretta basate su una semplice webcam, magari non continuative per 24 ore.

E' evidente che un'amministrazione che paga 2500 euro (senza poi sapere se la cosa più importante, ovvero il pagamento del copyright alla SAIE sia stata adempiuta) per servizi che nel web sono già dati gratuitamente da certi portali, non dico si stia facendo truffare, ma di certo non ha l'occhio da mercante.

9 IL GAZZETTINO giovedì 27 agosto 2009 SPINEA L’ex sindaco Tessari replica ad Armelao sulla volontà di chiudere l’emittente «Radio web uccisa dalla politica»
(d.t.) «La verità è che Radio Spinea Web è stata uebisa dalla politica. Avrebbe potuto portare soldi, altro che peso economico». Claudio Tessari risponde così alle accuse del suo ex assessore Mauro Armelao.
...
Diverse aziende erano già in procinto di firmare il contratto pubblicitario. Secondo il nostro progetto verso settembre avremmo pagato la spesa e cominciato a portare soldi in cassa. Il successo era dimostrato dagli ascolti: un mercoledì di marzo abbiamo raggiunto i 350 utenti collegati via internet, e molte erano le attività commerciali e gli uffici.
Facciamo un paragone:
Per guadagnare denaro via internet con un sito o blog sfruttando il sistema più comune, si utilizzano i servizi pubblicitari (vedi per esempio adsense).
Si ritagliano appositi spazi nella pagina web in cui il servizio adsense carica la pubblicità ed in base al numero delle persone che accedono alla pagina web si riceve un profitto dalla locazione offerta.
Per capire l'ordine di grandezza basti pensare che per guadagnare un centinaio di euro al mese, gli accessi devono essere pari ad una media di 1500-1600 persone all'ora.
Con un'accesso di 200 persone al giorno, la retribuzione è all'incirca di 0.50-1 euro al mese.
Vien quindi da chiedersi quanto sarebbero state disposte a pagare queste aziende volenterose.
IL GAZZETTINO giovedì 27 agosto 2009 “Radio Spinea poteva funzionare” L'ex sindaco Tessari: ´Chiusa per motivi politici’
...
L'ultima stoccata Tessari la riserva proprio ad Armelao e fa capire come il fronte del centrodestra sia ben lontano dall'essere ricompattato dopo la sconfitta elettorale: ´A contribuire è stato anche lui – dice Tessari – con la sua mai nascosta avversione politica contro Padovan”.

Beh l'importante è credere che tutto ciò sia causa di un complotto!

domenica 23 agosto 2009

Piazza Santa Bertilla

Per la piazza Santa Bertilla un'idea per contenere la spesa energetica che dovrà sostenere il Comune, alias i cittadini, si basa sull'uso dei LED al posto delle tradizionali luci di illuminazione.

Esempio 1
Esempio 2

venerdì 7 agosto 2009

Spesa corrente elettrica

Arrivato in comune il conto per la spesa di corrente elettrica consumata nella stazione dei treni SFMR: 40.000 euro al mese da pagare.

Fin'ora infatti era stata la regione a finanziare il progetto e le spese di gestione.
Invece ora che la gestione è stata consegnata al comune, le spese di gestione vanno a carico della comunità locale e non delle ferrovie dello stato.

Grazie Tessari.

domenica 2 agosto 2009

Prova estiva fallita

ESODO: PASSANTE MESTRE IN TILT PER 30 KM DI CODA. CHIUSO E RIAPERTO
Il nuovo Passante di Mestre e' stato chiuso per qualche ora e poi finalmente riaperto. Troppo lunga, la coda, piu' di 30 chilometri (30 km su 35 di Passante).
Gli automobilisti sono stati a quel punto invitati ad usare la vecchia tangenziale di Mestre. Poi, una volta sufficientemente smaltita la lunga fila di automezzi, il traffico e' stato nuovamente consentito sulla nuova infrastruttura.
link
I motivi per cui è stato costruito il Passante di Mestre sono molteplici.
Uno di questi era decongestionare la tangenziale di Mestre, troppo insicura e stretta per il traffico che supportava.
Un altro era evitare i soliti 30-40 km di coda che si verificavano nei giorni di mobilitazione del traffico vacanziero verso le spiagge.
A quanto pare questa seconda prova è fallita, dato che la coda è passata dalla tangenziale di Mestre all'autostrada del Passante di Mestre.
Il disagio aumenta se si considera che nella recente apertura del casello di Spinea, cartelli non proprio corretti indicano il suddetto casello come uscita per Venezia.
Questo fatto assommato al mancato aggiornamento dei navigatori satellitari con i tracciati del Passante e delle nuove vie di comunicazione e svincoli, legati a quest'infrastruttura, traggono in inganno molti vacanzieri che si trovano in tutt'altro luogo rispetto alla meta del loro viaggio.

Camionabile chiusa al traffico

La prossima settimana al via i lavori per il sottopasso che collegherà Crea e Villaggio dei Fiori sulla Provinciale 81 (il tratto sarà chiuso per una settimana).

SPINEA, 29 luglio 2009 - Dalle ore 8 di lunedì 3 agosto alle 18 di sabato 8 agosto 2009 sarà chiuso il tratto della Provinciale 81 compreso tra gli incroci con via Crea e via Martiri. Il motivo è la realizzazione del nuovo sottopasso ciclopedonale che collegherà Crea e Villaggio dei Fiori. Sono eclusi frontisti e mezzi di soccorso.

In questi giorni il traffico leggero avverrà lungo via Crea mentre il traffico pesante verrà deviato sulla strada regionale 11 e la strada proviciale 27.
La strada regionale 11 è quella che va da Mestre a Mira, mentre la strada provinciale 27 è quella che costeggia tutto il fiume taglio da Mira-Marano fino a Mirano.

domenica 7 giugno 2009

Lavori dell'ultimo giorno

Pochi giorni prima delle elezioni comunali, a Spinea sono partiti lavori di ristrutturazione un po' dovunque.

Decine di strade asfaltate in tutta fretta, rifacimento delle linee di carreggiata e della segnaletica orizzontale su strade nuove e vecchie, marciapiedi dell'ultimo minuto (per esempio quello vicino a via Bellini già presente ma lesionato dal tempo), chiusura dell'ingresso di via Alfieri da via D'Annunzio (un punto critico molto contestato dai residenti del quartiere Dante con il sistema dei sensi unici creato attorno all'abitato residenziale), 3 colonnine d'autovelox in via Alfieri-via Rossignago-via Fornase, 4 giganteschi televisori al plasma posizionati in alcuni punti (comune, farmacia, ...) per permettere agli abitanti di seguire i risultati elettorali.

Sembra insomma che all'ultimo momento siano venuti fuori tutti i problemi mai rilevati in 10 anni dall'amministrazione comunale (in effetti la maggior parte delle strade piene di buche, fessure e cedimenti erano decine d'anni che non venivano asfaltate...).
Le spese dell'ultimo giorno non è detto siano state previste nel bilancio dell'amministrazione uscente, da cui consegue che queste ricadranno sul bilancio della prossima amministrazione.
Se per esempio il marciapiede di via Bellini rientra nei consuntivi di spesa, dato che serve un'ordinanza ed un progetto per l'attuazione, schermi al plasma e asfaltature straordinarie in tutta probabilità non sono previste (in genere rientrano come spesa media annuale, ma se in 10 anni non è mai stato fatto nulla a differenza l'ultima settimana, la previsione sull'anno in base ai dati medi risulterà quindi sbagliata).
D'altro canto gli abitanti del quartiere Dante hanno potuto riassaporare il piacere di essere nuovamente un quartiere residenziale (anche se passano ancora camion di varia portata da via Roma verso Fornase, attraverso le vie residenziali).
L'aver messo in opera dei lavori di costruzione sull'ingresso di via D'Annunzio fa pensare che chiuderanno l'ingresso tanto contestato dagli abitanti di via Alferi.
In realtà la lentezza con cui stanno costruendo quanto progettato è simbolo che si vuole far passare le elezioni prima della realizzazione dei lavori.
Ciò che stanno realizzando è infatti una doppia aiola, atta a creare un percorso a con doppia curva che "teoricamente" dovrebbe disincentivare il passaggio degli autoveicoli.
Quindi è del tutto falsa la voce secondo la quale verrà chiuso ingresso da via D'Annunzio.
D'altra parte se veramente fosse chiuso il transito appena descritto che senso avrebbe posizionare in via Alferi un box per gli autovelox?
Nessun senso.
Infatti molto più sensato per un Comune che spende e spandem soprattutto a ridosso della campagna elettorale, è costringere il traffico in zona residenziale, dove il limite di velocità in zona30 può scendere a soli 30K/h e le multe possono quindi aumentare di numero e di portata (da eccesso di velocità per 5-20km/h a valori di eccesso di velocità di 20-40-50km/h a cui corrispondono considerevoli aumenti delle sanzioni ed anche il ritiro della patente).
Quindi si spiega per quale motivo via Alferi debba necessariamente sorbirsi traffico non residenziale, o per quale motivo via Rossignago, percorsa in genere a 50-80lm/h, veda ora un cartello di limite di velocità a 30km/h proprio in prossimità del box dell'autovelox (tutto il resto della via ha un limite di 50km/h).

Quanto alle asfaltature dell'ultimo minuto...forse si vuole far credere che l'amministrazione uscente è il cosiddetto "governo del fare".
In realtà opinione del tutto personale è il "governo del fare male".

lunedì 1 giugno 2009

Terreni agricoli convertiti in edificabili e nuove strade con accordi di programma

Puntata di Report dedicata ai terreni agricoli covertiti in edificabili grazie alla costruzione di servizi che valorizzano il valore di rendita con un rapporto 1 a 5 e opere realizzate grazie ad accordi di programma, che permettono di sforare i limiti di edificabilità previsti dal piano regolatore del territorio.

Sebbene il video presenti varie inesattezze (per esempio non cita minimamente la legge urbanistica regionale, non cita il Passante verde, ecc...), ben mostra come nelle amministrazioni locali si programmino lavori e costruzioni con fini difformi da quelli paventati.
Il video accenna solo alla costruzione dei nuovi caselli del Passante di Mestre, tra l'altro scelta opinabile.
Dimentica completamente quanto avvenuto con le opere complementari e le somiglianze fra una programmazione che costruisce una nuova strada in pieno territorio agricolo (le cosiddette "tangenziali nord", "tangenziale sud" fin'anche ai terreni agricoli della stazione dei treni dove si pensa di costruire degli hotel ed il cui valore è schizzato in alto grazie all'opera pagata dalla regione) con il presupposto illusorio di riuscire a spostare il traffico da via Roma all'esterno del comune (con un aggravio di percorrenza di qualche Km, che renderà inutile la costruzione della strada, ma aprirà nuovi ingressi per nuova edificazione).
Testo
Video

D'altra parte il modello tanto amato per rilanciare settori industriale e salvare classi di operai lavoratori dalla cassa integrazione, ovvero le sovvenzioni statali a fondo perduto, la rottamazione, i bonus per la conversione di autoveicoli ed elettrodomestici alla nuova tecnologia più efficiente e meno dispendiosa di energia, sarebbero la soluzione più adatta per costruire senza sfruttare ulteriore territorio.
Basta poco, qualche semplice legge che imponga ai cittadini di demolire le abitazioni energeticamente troppo dispendiose, costruite con norme tecniche e soprattutto sismiche troppo vecchie, con un finanziamento a fondo perduto del tutto insignificante rispetto alla spesa totale (in genere un 5-10% del totale).
I consumi energetici di un'abitazione sono decisamente un aspetto di impatto ambientale ben maggiore rispetto ad un Km di aumento della percorrenza, aspetto paragonabile all'impatto sull'ambiente dovuto alla costruzione di case in un mercato saturo di nuove abitazioni con una superficie a verde totale ben inferiore ai canoni di benessere e vivibilità.
Decostruire per ricostruire diviene quindi non solo un obbligo per chi ipocritamente si riempie la bocca di ideali ambientalistici, per chi moralizza di consumo di territorio, e differenzia fra soluzioni proposte per classi sociali e altre classi sociali (razzismo classista), ma anche un fattore trainante per uno dei principali settori di produttività italiana in deficit da anni nella totalità dei lavoratori partecipanti vero simbolo della precarietà (esclusi quella piccola decina di affaristi-immobiliaristi che sfruttando tangenti ed accordi/comunioni fra politica ed imprenditoria, in pieno conflitto di interessi, generano denaro dal nulla).

Ovviamente pochissimi italiani sono in grado di sopportare la decostruzione e ricostruzione di abitazioni secondo la variabilità delle leggi ambientali-strutturali e con un periodo di ritorno inferiore ai 50-100 anni secondo una delle filosofie politiche teorizzate quasi un secolo fa e come visibile non più attuali.
Ma tant'è che questo non importa, dato che il mancato rispetto delle leggi, e dei piani regolatori, nonchè un connubbio affaristico-politico fa passare per giusta la sopradetta filosofia pianificatoria.
D'altra parte se i giornalisti ragionassero per logica dovrebbero scartare la politica.

venerdì 29 maggio 2009

ANTIFA nelle liste del terrorismo internazionale!

Scardinata da un’esplosione questa notte alle 4 la sede della Lega al Villaggio dei Fiori. Un forte botto ha provocato l’esplosione della parta bassa della saracinesca della sede. Sembra che un’auto con alcuni giovani sia stata notata a Spinea - vicino ai Bersaglieri proprio nel momento dell’esplosione. Sul posto da questa mattina le forze dell’Ordine e la Digos. Un’esplosione sembra ci sia stata anche a Padova. Il sindaco Claudio Tessari si è recato stamane sul posto e dichiara: “Un gesto folle che cerca di scardinare il buon clima elettorale che c’è qui a Spinea. La campagna elettorale è assolutamente tranquilla e si sta svolgendo tra tutte le forze in campo nella normale dialettica politica».
Prima ancora che siano ben identificati gli autiri ed in pieno pregiudizio sull'azione, considerando che l'azione è tipica dei centrisociali di anarco insurrezionalisti (alias black block, alias noglobal, alias compagni anarchici, alias antifascisti militanti), i primi a sostenere la lotta fisica contro gruppi politici di destra, non per sostegno ad un gruppo in cui spesso vi sono persone di pensiero fascista, bensì per ideali di pace e benessere sociale (mi sono svegliato in piena notte per l'esplosione) vi mando pienamente affanculo centri sociali humus di tale subcultura urbana!

mercoledì 27 maggio 2009

Stampa imbrigliata...

Stavo leggendo un articolo del gazzettino...quando me lo sono proprio chiesto: ma perchè la stampa è così supina ad osannare un dato potere politico?
L'articolo è: il gazzettino mercoledì 27 maggio 2009 "verso le elezioni" di Alberto Francesconi.

L'articolo di Francesconi elogia senza mezzi termini tutto quanto può essere attribuito al programma dell'amministrazione uscente degli ultimi dieci anni di Spinea.

Vediamo qualche punto:
  • La notorietà arriva con Federica Pellegrini: ahimè la campionessa record mondiale olimpionica non ha mai potuto usufruire di una piscina, poichè per un misterioso motivo negli ultimi 10 anni non sono mai stati trovati finanziamenti per la costruzione di una piscina, sebbene tale costruzione fosse da sempre richiesta da vaste fasce di cittadini costretti ad intasare giornalmente le strade per recarsi nelle continue piscine comunali in macchina. Certo con una pianificazione urbanistica degna di questo nome si sarebbe valutato che non sempre devono essere costruiti progeti faraonici per ridurre le problematiche di viabilità, dato che spesso conviene semplicemente omogeneizzare la distribuzione dei servizi per i cittadini, al fine di impedire lunghi tragitti in auto. Da non dimenticare le varie attività per cui l'amministrazione cittadina si è appigliata alla campionessa cittadina, per cercare visibilità elettorale, sebbene non abbia fatto nulla per la campionessa o per promuovere lo sport della campionessa, e sebbene la stessa nuotatrice professionista per soddisfare l'esigenze di carattere tecnico da anni non si alleni più nemmeno nel territorio veneto (prima si trasferì a Milano con il suo allenatore personale, in seguito a Bologna con il suo fidanzato).
  • Casello del Passante: il nuovo casello autostradale costruito dietro le case degli abitanti del quartiere di Crea, che oggi si lamentano per la mancanza di sonno dovuta alle barriere fonoassorbenti sul Passante non presenti proprio in prossimità dell'abitato, si trova ad essere al confine del territorio comunale e arriverà a scaricare traffico oltre la rotonda fra Spinea e Mirano, alla Fossa, che sebbene sia territorio del comune in questione viene considerato di fatto zona esterna del miranese, quasi fosse appartenente al territorio di Mirano. Non è un caso che proprio il comune di Mirano abbia osteggiato tale casello ed il traffico che porterà, dato che scaricherà il traffico in prossimità della via di comunicazione fra il centro di Mirano e la rotonda, completamente al di fuori del centro di Spinea.
  • "il sitema di viabilità complementare che consentirà nel giro di due annidi by-passare il centro urbano con due tangenziali togliendo 30mila auto al giorno da via Roma": in primo luogo sono da notare le numerose critiche sollevate sull'idea che la "tangenziale nord" possa effettivamente togliere tutto il traffico dal centro di Spinea. In secondo luogo conviene leggersi la definizione di tangenziale, dato che erroneamente da anni si parla di fischi per fiaschi. In terzo luogo è sbagliato pure quanto descritto, dato che la cosiddetta "tangenziale sud" altri non è che una strada a sud a ridosso del centro residenziale che unirà via dei Martiri (capace di supportare un certo tipo di traffico) con via Capitanio (mulattiera asfaltata incapace di sostenere una qualsiasi forma di traffico veicolare). Ciò che più colpisce è come si trascuri completamente il piano di collegare inoltre via Capitanio con via Matteotti, scaricando tutto l'ipotetico traffico della tangenziale sud nel quartiere Dante, lesionato dai balzani lavori che hanno reso il quartiere imbrigliato in tre sensi unici con spostamento del traffico nell'ambito residenziale con violazione dei presupposti di sicurezza tanto paventati dall'attuale maggioranza. D'altra parte gli incidenti avvenuti negli ultimi anni nel territorio comunale confermano non solo come non siano stati fatti i progressi sperati in fatto di sicurezza (vedi la pista ciclabile di via Matteotti che troppo a ridosso delle vie laterali, in cui il traffico è aumentato) favorisce lo scontro fra autoveicoli e biciclette, ma anche che l'idea più importante, ovvero tentare di spostare il traffico cittadino fuori dell'abitato residenziale dopo 10 anni non è ancora stata attuata ed anzi la costruzione della "tangenziale sud" non farà altro che aprire vie di comunicazione su territorio agrcolo trasformabile in edificabile anzichè effettivamente spostare il traffico dai quartieri residenziali.
  • Stazione per Venezia: i parcheggio consta di 300 (l'articolo dice 70% di 400 posti, ovvero 280 parcheggi) posti macchina circa...con 30.000 veicoli transitanti per Mestre e Venezia. Vi è poi la totale mancanza di un qualsiasi collegamento che renda il Graspo de Uva un quartiere ancora legato all'abitato di Spinea, dato che la riattivazione della linea lo riconsegna al continuo diffuso di Mestre-Chirignago con cui non vi è alcuna linea di separazione.
  • "Merito dei solidi rapporti costruiti in questi anni dal sindaco uscente Claudio Tessari con la Regione Veneto, osteggiati dall’opposizione che accusa il Comune di avere cementificato Spinea con strade e con il nuovo Piano d’ambito territoriale (Pat) che prevede qualcosa come 700mila metri cubi edificabili nel territorio comunale": rapporti così solidi che la regione ha dato il via libera alla ulteriore deroga sulla massima altezza costruibile in centro cittadino (il limite di 9 metri era stato portato infatti a circa 14 metri grazie ad una richiesta di deroga, ed un'ulteriore richiesta alla giunta regionale permette ora di costruire palazzi di quasi 30 metri, ovvero 10 piani, in centro cittadino e solo nel caso in cui il committente sia l'amministrazione pubblica, anche nel caso in cui la costruzione costituisca un contributo barattato alle aziende costruttrici per ottenere la realizzazione di un'opera di interesse pubblico o di presunto interesse pubblico) ...il tutto per poter soddisfare le esigenze necessarie per permettere una qualsiasi opera di intervento con il programma degli accordi fra amministrazione pubblica e privati costruttori. Da notare che le norme regionali impongono vincoli sismici estremamente restrittivi rigurardo all'altezza massima delle strutture in proporzione al distanziamento fra nuovo edificato e vecchio edificato. Non è stato pubblicato alcun progetto...quindi non si può muovere alcuna critica, se non è noto cosa si intende costruire.
  • "Meno contestabili le altre eredità che l’amministrazione uscente lascia alla città con il progetto della nuova piazza e...": meno contestabile il progetto della nuova piazza?! ma quale piazza?!
  • "Fatte queste premesse, si penserebbe a un gruppo compatto pronto a raccogliere i frutti dei dieci anni di gestione da parte del centrodestra. Errore:...": Il problema è che le premesse son sbagliate.
  • "Ma Checchin, che contesta all’amministrazione uscente la cementificazione del centro e il Pat...": altro presupposto sbagliato. Purtroppo in Italia esistono solo due concezioni estremiste sulla cementificazione: 1) la cementificazione giusta nell'idea che costruire bene o male non importi, basta solo e sempre costruire (ideale del centrodestra); 2) la cementificazione selvaggia nell'idea che costruire è di per se e sempre un'opera di intervento distruttivo sul territorio, indipendentemente se un progetto sia utile o meno per la popolazione ed il territorio. Da questo punto di vista sfugge all'ideologia dei principali gruppi politici italiani che l'estremismo nelle posizioni è di per se aspetto facilmente criticabile ed odioso, e che spesso la logica ed il discernimento dell'utilità, nel rispetto delle leggi, nonchè di parametri socioambientali ed economici permette un lento progresso in armonia con l'ambiente. Quanto alla cementificazione attuata nel territorio, previa dimostrazione dello sforamento dei parametri regionali, impone più una critica all'attuale legge urnanistica regionale, la quale impone come unico vincolo alla trasformazione delle superfici agricole in aree edificabili, un valore del 20% per ogni mandato (ovvero ogni 5 anni può essere convertito il 20% di aree agricole in aree edificabili) senza badare a definire alcun altro vincolo strutturale. Per esempio un ulteriore vincolo che manca alla legge urbanistica regionale è l'imposizione di un vincolo che permetta di fermare la costruzione di nuovi edifici qualora si superi l'area edificata rispetto quella inedificabile (per esempio una regola dell'architettura vede un buon inserimento dell'edificato nell'ambiente se si rispetta la proporzione di 2/3, ovvero di una data area 2 parti vengono lasciate a verde e si edifica su il restante terzo...a Spinea si è arrivati invece a 80% edificato e 20% a verde).
Quindi a me pare evidente che chi scrive o lo fa per soddisfare certi interessi politici (lodare qualcuno e sbeffeggiare altri) oppure non ha la minima idea delle vicende del territorio di cui parla (difetto di documentazione).

Da notare anche che su La Nuova Venezia nello stesso giorno dell'articolo di Francesconi viene pubblicato un articolo in cui si parla del degrado in cui è stato lasciato dall'amministrazione comunale il quartiere "separato" di Spinea del Graspo de Uva

martedì 26 maggio 2009

Le tangenziali del comune di Spinea

Via Undici Settembre e la nuova via che collegherà via Capitanio con via dei Martiri vengono spesso definite "tangenziali".
In realtà non sono tangenziali, ma semplici vie comunali.
Si stima che dovrebbero prendere tutto il traffico di via Roma, circa 33000 veicoli nel 2010, spostandolo dietro ed a ridosso dell'abitato residenziale sorto attorno a via Roma, nelle vie trasversali.
Non le si può percorrere a 110 Km/h esattamente come una tangenziale.
Non hanno i requisiti nè di spartitraffico, nè di larghezza e numero di corsie utili per essere definiti come tangenziali.
Men che meno hanno il requisito fondamentale delle tangenziali (simile alle autostrade), ovvero l'esser vie dirette che permettono un deflusso del traffico in velocità nella direzione più breve rispetto alle strade locali (via Roma) che vanno a sostituire.

sabato 9 maggio 2009

1000 euro e passa tutto....

Servizio delle Iene sulle affissioni abusive e sul condono presente nella "milleproroghe" per chi ha multe dovute a tale reato.

video.mediaset.it

lunedì 4 maggio 2009

Tessari tris...


No Grazie
.

Non ho mai avuto intenzione di esprimere opinioni politiche, ma a seguito dell'ostruzionismo pro-lista civica Tessari da parte del coordinatore provinciale del PDL Dalla Tor, me la sento di offrire la mia opinione, certo una goccia nell'acqua.

In fin dei conti dopo anni di promesse (vedi quelle fatte agli abitanti di via Asseggiano, vedi le interviste con giornali riguardo al posizionamento di semafori limitatori dell'ingresso dei veicoli nel comune, ...), rimandi (esempio: 30.000 veicoli fuori centro, vedi la costruzione della piscina), incompetenze (esempio: vedi cattiva gestione della pianificazione territoriale e lo spostamento di traffico in zone residenziali, l'inefficienza lavori incomprensibilmente fatti troppo presto laddove non ve ne era la maggiore necessità rovinando un equilibrio storico di transito dei veicoli, ...), conti in rosso (vedi crollo finanziario non previsto ed esposizione con due progetti per una buona metà con un finanziamento derivato dalla costruzione di appartamenti...in un momento di crollo della bolla speculativa dell'immobile) è ovvio che sia a favore di un processo che migliori la qualità delle idee che comanderanno il comune, l'amministrazione del futuro di Spinea.
Ciò non è rivolto solo al PDL, bensì a tutto il panorama politico italiano e locale vecchio e nuovo.
Ovviamente chi è uscente ha maggiormente i riflettori puntati contro, dato che il suo operato condiziona il tempo attuale.
Quindi certo, chi non era al comando può con estrema facilità criticare, ma è altresì vero che chi era al comando poteva nei meccanismi comunali assumere sempre e solo le scelte corrette e giuste per ottenere la mano vincente, l'asso pigliatutto, la giocata giusta al momento delle elezioni comunali.
Quindi se da un lato alcune piccole scelte sono state corrette e condivise da tutti (costruzione di un impianto a pannelli solari, rinnovamento telematico comunicativo che ha fatto vincere alcuni premi al comune), nella politica e gestione tradizionale il giudizio non può che essere negativo, vedi come sia stato umiliante per i nostri concittadini l'apparire in una rete televisiva nazionale e decine di forum internet non per i pregi del comune, bensì per i difetti (il caso della "Sexy Vigilessa").
Ricordando quindi le affermazioni dette nel 2007 in uno dei primi post con cui è stato aperto questo blog: "il referendum popolare c'è stato quando mi avete votato"
non posso esimermi dall'offrire un'opinione del tuto personale: Rinnovamento!

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.

Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.

venerdì 20 febbraio 2009

Radio - Spinea

Di recente è nata Radio Spinea, una radio diffusa via Web ascoltabile tramite qualsiasi computer collegandosi al link.

La radio ha suscitato notevole scalpore in varie testate giornalistiche soprattutto in funzione della richiesta diffusa di rinnovamento dell'amministrazione statale, innovazione tecnologica ed applicazione di nuove idee profittevoli.

I pregi dell'iniziativa sono:
  • ragruppare i cittadini in siti quale quello del comune, a fronte della sempre maggiore impassibilità dell'italiano medio all'azione politica locale attiva nell'arco della giornata;
  • costo zero, dato che la radio paga i diritti di copyright grazie alla sovvenzione della pubblicità che riesce a trasmettere.
Va detto che agli inizi i sostenitori dell'iniziativa sono proprio quei negozi locali che investono denaro nel progetto dell'attuale amministrazione, fiduciosi che tale idea possa un giorno crescere e il pubblico consumista raggiungibile tramite la radio e le pubblicità sia sempre maggiore.
Dall'altro canto il comune si rinnova creando uno strumento di comunicazione diretta con i cittadini che si sintonizzano, attraverso il quale dare informazioni, forse attraverso il quale fare politica ed attraverso il quale creare un rapporto ravvicinato fra cittadini ed amministrazione e fra finanziatori e comune con i bilanci in rosso.

L'esordio è stato dei migliori, raggiungendo in qualche giorno 2000 accessi, ovvero 2000 persone che si sono collegate per ascoltare la radio.
Ciò non stupisce, sebbene abbia reso ottimisti i promotori del progetto, data la vasta newsletter con cui già il comune informa i cittadini degli articoli riguardanti il comune e delle novità proposte sul territorio locale.
Oltre alla newsletter del comune vi è stata un'ampia pubblicizzazione su vari giornali locali.
Nel tempo il numero di accessi alla radio si è assestato sulle 100 unità al giorno, molti dei quali per varie ore.
In effetti specialmente i negozi che hanno pagato pubblicità sul canale radiofonico, amano collegare i propri computer per diffondere nel proprio esercizio commerciale le varie trasmissioni "comunali".
Da questo punto di vista l'amministrazione fa quindi notare che i reali ascoltatori sono molti di più degli accessi, dato che secondo loro chi frequenta gli esercizi commerciali che diffondono negli ambienti le trasmissioni radiofoniche del comune, sono anch'essi ascoltatori.
Si può facilmente capire per quale motivo molta importanza viene data al numero degli ascoltatori ed alle statistiche di ascolto (messaggi personali "Anc'io ascolto Radio Spinea"), dato che il compenso ricevuto dalla trasmissione di messaggi pubblicitari è diretta proporzione del ranking di ascolto raggiunto dalla radio, cosa che permette di abbattere il costo del copyright delle canzoni trasmesse.

Da questo punto di vista si ricorda la puntata di Report: Il sottofondo della SIAE.
Qui può essere visto il video che analizza la questione del pagamento dei diritti di copyright da parte delle radio, i fondi a perdere per il mantenimento della tradizione musicale italiana e molto altro...


Da questo punto di vista è in effetti curioso notare come sia estremamente semplice creare un canare di diffusione della musica in internet, tanto che gli stessi esercizi commerciali, sapendo come fare avrebbero potuto ovviare all'uso di una radio.
Nel web esistono infatti programmi e siti come Playlist.com, o Imeem.com... i quali permettono in modo del tutto legale di crearsi un proprio canale di condivisione dei contenuti multimediali (audio o video).
In tal caso i contenuti non vengono scaricati sul disco fisso del pc, con infrazione di varie norme sul diritto d'autore, ma semplicemente ascoltati, proprio come se si trattasse di una radio web online.
I requisiti per la creazione di un tale sistema sono solo un'email da sfruttare nella registrazione del sito, ed un minimo di manualità con il computer ed internet per la creazione della lista di cazioni preferite (modificabile ogni giorno, e riascoltabile infinite volte) da ascoltare dai siti suddetti o da apposite interfacce create sul proprio blog o sito.
In altre parole, una volta creata la lista dei preferiti, si può copiare un applet java dal sito di imeem o di playlist sul proprio blog o sito personale, per avere sempre in home la playlist da condividere nell'ascolto con gli internauti che raggiungono la pagina principale così creata.

In particolar modo Imeem rintraccia e fornisce anche link di Amazzon.com per l'acquisto legale della canzone che si sta ascontando o del CD che la contiene, fornendo così una notevole pubblicizzazione del prodotto, il tutto nel rispetto del mancato profitto nel trattamento di contenuti multimediali.
Ovviamente i principali antagonisti di tale sistema sono RIAA e SIAE, monopoliste del trattamento dei costi di copyright, inserite fra distributori di contenuti multimediali (radio, discoteche...) e produttori di contenuti multimediali (cantanti, gruppi musicali,...), dato che in questo modo si salta completamente l'interconnessione danarosa fornita proprio da tali enti.
Anche per questo motivo sono nate formule come il diritto di distribuzione di un contenuto multimediale, le quali criticano tali portali internet poichè essi non rispettano appunto il diritto di distribuzione, ovvero quei particolari contratti che a volte sussistono fra distributore e produttore di un contenuto multimediale (con il trattamento dell'ente monopolita) per la distribuzione esclusiva su un dato territorio o per il tracciamento delle statistiche di ascolto, sulle quali si basano costi e profitti pubblicitari.
Tuttavia la questione è ancora aperta, i siti del tutto legali e la facilità di utilizzo notevole da parte dell'ascoltatore.
L'ascoltatore non è più passivo, bensì attivo, come se fosse lui a scegliere nella propria radio preferita quali contenuti multimediali devono essere trasmessi (un similare di quel sistema recentemente messo appunto da canali televisivi, dove con un SMS dall'esorbitante costo si può comunicare in diretta con il programma televisivo per dire qualcosa o richiedere la trasmissione di un dato video di canzone).

Un complimento va fatto soprattutto alla società che si è aggiudicata il contratto per la messa in onda...emm la messa online della radio del comune di Spinea.
Una geniale attività imprenditoriale con il comune suddetto e con i vari centri commerciali da loro gestiti, la quale ricrea esattamente quanto fatto da portali gratuiti e facilmente consultabili da chiunque via internet, come Playlist e Imeem, sebbene è evidente che nel caso radiofonico vi debba assolutamente essere un'opera di ragioneria per il trattamento di dati statistici, per il trattamento dei costi di copyright con la SIAE e dei profitti pubblicitari.

Comunque una radio non è solo una lista di canzoni da mandare in onda, come fossero una playlist personali di un qualsiasi internauta, dato che la trasmissione può crescere e spaziare dalle news alle dirette online, direttamente in prima linea (magari quando l'amministrazione presenzia a qualche manifestazione).
Su tale aspetto forse avrebbero da ridire soltanto quei piccoli seguaci dell'informazione libera dalla politica, amanti di autori come Travaglio, i quali generalmente rabbrividiscono ogni qualvolta sentono parlare di privati cittadini che "direttamente" finanziano un comune ottenendo in cambio un beneficio o i quali rabbrividiscono quando il quarto potere statale, il potere dell'informazione di news e testate giornalistiche si comportano come emanazione del potere legislativo, anzichè da pungolatori e controllori della correttezza degli altri poteri costituzionali (legislativo, esecutivo, giudiziario).

A tal proposito è' bene ricordare che la legge urbanistica della regione Veneto prevede...anzi impone che il comune comunichi con la popolazione, informandola di progetti e piani urbanistici tramite pubblicazione su testate giornalistiche locali, al fine di favorire il dialogo fra comunità, soggetti privati ed eletti al potere.

lunedì 9 febbraio 2009

Universitalia e Passante verde

Nell'inserto della Nuova Venezia, La sfida del Passante, pubblicato l'8 febbraio 2009 giorno dell'apertura del tracciato autostradale si parla del progetto del Passante Verde.
Il sito: www.passanteverde.it (whois)

Il Passante Verde è un'idea attribuita all'ingegnere Sebastiano Steffinlongo, definito come curatore e realizzatore del progetto.
L'idea consiste nel riqualificare più lotti di terreno a ridosso dell'autostrada del Passante per migliorare la qualità urbana delle aree residenziali adiacenti vicine alla via di comunicazione.
L'intervento, che nel migliore dei casi mira a creare due fasce di terreno lasciate a verde, vegetazione e bosco per tutta la lunghezza del Passante, ha molteplici ripercussioni.
In primo luogo, un bosco creato a ridosso di una via di comunicazione destinata a sopportare parte del traffico che intasava Mestre e la tangenziale permette di ridurre il fall-out di inquinamento e polveri sottili che vengono prodotte, con effetti benefici anche in campo dell'inquinamento acustico.
In secondo luogo tale opera permette di creare una zona a verde ad uso pubblico per quella parte delle residenze che vengono a trovarsi ai margini delle città, in particolar modo lato Mestre in cui la metropoli sta sempre più eliminando i confini fra comune e comune.
A svantaggio dell'opera vi sono le case e le costruzioni già presenti a ridotto del Passante, in quel territorio ricco di diffuso, che nel linguaggio della pianificazione territoriale significa aree non ben definite con compenetrazione sparsa di campi, residenze ad uso abitazione ed attività industriali, manifatturiere od artigianali.
Va da sè che l'optimun si otterrebbe concentrando aree indutriali il più vicino possibile al Passante o meglio ai caselli del Passante.
L'idea del Passante Verde è stato un ottimo mezzo per convincere anche i sostenitori tenaci dell'ambientalismo, molti dei quali riuniti in comitati no-Passante, ad accettare l'idea di un tracciato non interrato, che passa per vari comuni dell'entroterra veneziano.
In realtà ci sono molte altre cose da dire a riguardo del Passante Verde.
Se per esempio osserviamo i dati della Fondazione Pellicani sulla "metropoli" del venziano-miranese notiamo come un abitato già esistente di 500.000 persone e circa 200.000 famiglie, a seguito dell'opera del Passante autostradale non avrà una contrazione di crescita, bensì un'aumento delle unità residenti.
Di fatto in questi ultimi cinque anni (l'ultima tornata elettorale per capirsi), tutti i comuni hanno dato varie concessioni edilizie e costruito, sebbene sia opinione diffusa in Italia che con l'attuale bolla speculativa dell'immobile non sia più molto conveniente investire nel mattone (leggasi come alto rischio di investire su un immobile per poi non trovare acquirenti o pagare alte tasse di ICI come seconda casa, e rischio aggiunto che da un giorno all'altro i costi delle abitazioni siano costretti a smaltire i quasi 100.000 euro che separano i costi di vendita della maggior parte degli immobili dal prezzo medio sborsabile da una famiglia senza dover stipulare un mutuo).
Non dovrebbe aver favorito l'equilibrio interno di compravendita degli immobili nemmeno l'attuale crisi economica, ingenerata dalle banche per truffe perpetrate proprio da alcune banche di varie nazioni (soprattutto America) con vari fondi di investimento scoperti per l'acquisto di mutui.
Eppure vari analisti economici e banche continuano ad investire nella zona, convinte che vi sarà crescita sia delle unità residenziali sia dei residenti, proprio grazie al miglioramento apportato dai vari Caselli del Passante.
D'altra parte un casello autostradale porta possibilità di risparmio con facilità di collegamento, area fertile per lo sviluppo di aziende ed industrie, magari di qualche settore che grazie al corridoio 5 (vedi TENT o meglio TEN-T) commercerà con l'estero o con paesi in via di sviluppo dei Balcani.
La conseguenza dell'aumento di aziende, oltre che all'aumento del prodotto interno locale, tocca anche il tasso di disoccupazione e l'aumento del numero dei residenti.
Tuttavia se ciò può essere considerato benefico ai fini del benessere cittadino (tralasciando la questione dell'inquinamento procurato dal settore agro-industriale) e del consumismo, ha la sconvenienza di ampliare sempre più la richiesta di terreno agricolo da riconvertire in terreno edificabile.
Un maggior numero di famiglie e di residenti porta anche ad un maggior traffico veicolare sulle strade, con direzioni molteplici in funzione delle attività giornaliere e dei centri di attrazione (servizi di varia natura, luogo del posto di lavoro, attività amatoriali...).
E' così che le città come Mestre arrivano a inglobare le tangenziali nel tessuto interno, trovandosì da un decennio all'altro strette nella morsa del caos.
Certo è difficile fare stime concrete e sicure sul futuro del Passante, dato che fra il 2030 stime pessimistiche e il 2060, stime americane (le uniche ottimistiche) sono previsti radicali modificazioni sul consumo del petrolio: semplicemente il petrolio liquido con i consumi attuali si ridurrà a zero, il metano estratto in relazione al petrolio subirà un notevole aumento di costo dato anche il suo legame alle reti di cucine e di caldaie per riscaldamento casalingo; ciononostante è impensabile la mancanza di mobilità per l'uomo moderno.
Vi saranno in tutta probabilità forme alternative di energia, e nuovi equilibri socio-economici basati anche sull'evoluzione strutturale che la civiltà occidentale subirà (esempio: dalla riconversione di 35 milioni di veicoli italiani ad altra forma energetica...alla faccia dei finanziamenti per la FIAT in un anno di magra, alla pedita della sudditanza dal mondo arabo dell'OPEC...).
In quest'ottica di lungo periodo si ha quindi una crescita della metropoli del mestrino, case sempre più a ridosso del Passante e sempre maggiori situazioni di ingorgo create dall'aumento dell'afflusso di mezzi su strada.
In quest'ottica di lungo periodo si inserisce il Passante Verde.
Oggi un utile mezzo per abbattere l'impatto delle polveri sottili prodotte e dell'inquinamento.
Un domani, terreno fertile e non edificato su cui costruire eventuali ampliamenti del Passante, dati dall'aumento dei residenti circolanti nell'area, magari con autoveicoli basati su altra forma di energia scevra degli attuali PM10, PM2.5 e CO2.
Piccolo appunto: auto ad idrogeno producono vapore acqueo a temperature di 60°C circa...ottime per gelate notturne, afa e surriscaldamento dell'atmosfera....il concetto di inquinamento moderno è alquanto curioso.

Un altro aspetto curioso del Passante Verde è la sua stesura.
Non è ben chiaro chi abbia avuto l'idea dell'opera, checchè ne dicano i giornali.
In effetti il curatore e responsabile non viene indicato come ideatore, ed anzi sovente il progetto del Passante Verde è stato dato come esercitazione al corso di Pianificazione territoriale per geografi, edili e ingegneri civili dell'università di Padova.
Le prime tracce sull'idea nascono proprio in relazione ad un'esercitazione di pianificazione territoriale sviluppata da cinque studenti che doveva descrivere i fattori strutturali del territorio intercomunale a cavallo dell'opera del Passante, individuando criticità e soluzioni di equilibrio per la circolazione intercomunale e per le varie aree a differente uso della cittadinanza.
Proprio in quest'ottica venne sviluppata una tavola A0 che realizzava una fascia di rispetto da mantenere a verde lungo tutta l'opera del Passante, del tutto similare a quelle esistenti per legge regionale per spiaggie, linee ferroviarie, cimiteri e stazioni di distribuzione di carburante.
Un'ottima esercitazione per la verifica di quanto appreso a lezione e per cominciare a sviluppare idee concrete utili per il proprio futuro professionale.
A seguire l'idea di un Passante Verde venne sviluppata dividendo il territorio a cavallo dell'autostrada in vari aree vicine a differenti comuni in cui realizzare il concetto così ben visto oggi da giornali di tutte le sponde politiche (pro-sinistra e pro-destra).
Anche in questo caso le varie aree sono state fornite a vari esaminandi del corso di Pianificazione Territoriale, al fine di sviluppare la tematica del Passante Verde con i concetti appresi a lezione in più esercitazioni ricche di contenuti e disegni.
Indubbiamente il curatore e responsabile dell'opera ha il merito di aver raccolto le idee elaborate dagli studenti e di averle trattate o forse rielaborate, tanto da assumere il ruolo di ideatore del progetto.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013