domenica 2 dicembre 2012
ZTL a Mira
Come già scritto in passato le Zone a Traffico Limitato rappresentano un notevole impatto per i frontisti siano essi abitanti residenti, negozianti dell'area, anche figli che visitano i genitori, imprese che intervengono per lavori in qualche edificio o più semplicemente persone che semplicemente transitano per un'area chiusa.
Di tutti questi casi citati, spesso le ZTL vengono attivate con la sola idea di ridurre il traffico semplicemente passante per migliorare la vivibilità dell'area o ridurre le emissioni di CO2 (comunque il traffico passa in altra zona ed emette CO2 a seconda del tragitto diverso compiuto).
Per tutti gli altri casi aumenta la burocrazia con l'emissione in genere di particolari permessi per tot ore/giorni che permettano l'accesso all'area limitata, dato che per esempio non si può impedire ad un'impresa di lavorare o gravarla dei costi di varie multe o ai figli di vedere i propri genitori.
Ma esistono i mezzi alternativi con cui recarsi nell'area pubblica ad alto rischio multe staccate da azienda privata, cooperativa o municipalizzata: pedoni, biciclette, ecc...
Il problema è che non si ha alcun riscontro che le ZTL convertano il traffico in eguale flusso di pedoni e ciclisti, bensì semplicemente lo spostamento del tragitto di percorrenza, così come rilevato da associazione dei negozianti e persone che subiscono spesso le variazioni dovute alla creazione di inopportuni sensi unici.
Tutto lo scontro su parcheggi blu e ZTL nel Comune di Spinea nasce con l'interrogazione in consiglio comunale del consigliere PDL Piazzi, il quale confrontando le cifre delle multe staccate dalla polizia municipale di Mestre e Mirano notava come a Spinea il Comune "guadagnasse" meno dei comuni limitrofi in questa voce di bilancio.
Da ciò la maggioranza si impegnò a chiamare Trolese, capo del Comando di Polizia Municipale in seconda commissione consigliare per spiegare il motivo del minor numero di multe.
Ne risultò che i Comuni di Mirano (Mirano, superati 500 mila euro di multe) e Mestre hanno avuto un picco di multe perchè autisti ignari delle ZTL erano entrati nell'area pubblica limitata sotto il controllo di un'azienda privata.
Da qui dovrebbe nascere l'idea di studiare la possibilità del Comune di istituire sia dei parcheggi blu che delle ZTL, poi così contestata da uomini di Tessari - PDL e commercianti/residenti.
A favore delle strisce blu e delle ZTL si schierano anche Spinea Cinque Stelle ed alcuni comitati pro-ambiente e pro-biciclette, nella convinzione che le multe invoglino i cittadini ad abbandonare i loro 10-20 mila euro di auto in garage, più delle accise del carburante. Quindi a tal scopo economico val bene una cattiva segnalazione delle aree ZTL o degli orari di attivazione (si pensi ad un'auto parcheggiata in un'area ZTL quando si può che non può essere mossa a restrizioni attive, per il rischio di portarla davanti alle telecamere di controllo).senza cartelli chiari che mettano in pericolo esborso di molti euro coloro che girano con un autoveicolo.
Quindi se da un lato commercianti che vendono beni leggeri non hanno molto da lamentarsi, diversa diviene la questione con magazzini o beni che necessitano di un bagagliaio per essere trasportati (es: anziano di 70 anni con 4 borse della spesa in bicicletta? in autobus? a piedi?!).
Tuttavia nel caso di Mira, un ristorante chiuso dalla ZTL, pur vendendo un bene prodotto leggero e consumato sul posto critica la zona a traffico limitato, poichè inficierebbe la visibilità del suo locale, facendogli perdere clienti.
In effetti la cultura della movimentazione scontrandosi con la libertà dell'individuo è un onere che varia a seconda dei gusti delle persone stesse (o per esempio le condizioni meteo, si immagini per esempio andar a piedi al ristorante con gli amici in un giorno invernale con 7 gradi e pioggia...), ed i cui costi per invogliare a non utilizzare l'auto non possono ricadere sul singolo privato.
Ben inteso quindi che non si può imporre a qualcuno come muoversi, vi è il conflitto fra chi ci guadagna e chi ci perde nell'adozione di tali mezzi relativamente ad un suolo pubblico.
Da notare anche che la società che ha partecipato al bando per la ZTL di Mira segnala la presenza di sovvenzioni regionali, ma indica anche che solo undici comuni in Veneto hanno adottato una tale misura...un po' pochi dato che tre sono intorno a Spinea (Mestre, Mirano, e Mira).
In generale le ZTL sono una complicazione per la guida e per la circolazione nelle città.
Spesso la loro segnalazione non è intuitiva, tanto che molti dei malcapitati che vi entrano oggi è a causa del fatto che in auto l'area limitata non viene percepita nella sua forma (es: di un flusso di auto diretto nell'area solo i residenti possono entrare gli altri no pena multa, solo da tal ora a tal ora si può entrare), diversamente da ciò che avviene per i segnali stradali verticali ed orizzontali.
Proprio per questo creano un forte malcontento popolare, mentre non necessariamente questo disago spinge il singolo individuo ad utilizzare altri mezzi di locomozione.
PS: Mirano pur avendo parcheggi blu e ZTL non incidenti sul traffico di via Miranese è forse l'unico caso di ottima disposizione di parcheggi gratuiti ed a pagamento fra aree di scorrimento, servizi ed aree storiche.
domenica 27 maggio 2012
Mappa delle telecamere - ZTL - box autovelox a Spinea e dintorni
Sono gradite indicazioni e segnalazioni alla mappa nei commenti
Altre sulle telecamere:
- Telecamere in cimitero contro i satanisti: non se ne parla più, non si sa se installate;
- Telecamere al centro Bennati contro i vandali: non se ne parla più, pare non siano state installate;
- Telecamere sulle isole ecologiche per scovare chi infrange la raccolta differenziata: 3 telecamere mobili spostate di volta in volta.
Aggiornamento 15-08-2014
Si consiglia di utilizzare un navigatore ed i punti GPS di postazioni autovelox fissi e mobili, così come indicato in questo articolo: Navigatori satellitari ed autovelox.
lunedì 9 febbraio 2009
Universitalia e Passante verde
Il sito: www.passanteverde.it (whois)
Il Passante Verde è un'idea attribuita all'ingegnere Sebastiano Steffinlongo, definito come curatore e realizzatore del progetto.
L'idea consiste nel riqualificare più lotti di terreno a ridosso dell'autostrada del Passante per migliorare la qualità urbana delle aree residenziali adiacenti vicine alla via di comunicazione.
L'intervento, che nel migliore dei casi mira a creare due fasce di terreno lasciate a verde, vegetazione e bosco per tutta la lunghezza del Passante, ha molteplici ripercussioni.
In primo luogo, un bosco creato a ridosso di una via di comunicazione destinata a sopportare parte del traffico che intasava Mestre e la tangenziale permette di ridurre il fall-out di inquinamento e polveri sottili che vengono prodotte, con effetti benefici anche in campo dell'inquinamento acustico.
In secondo luogo tale opera permette di creare una zona a verde ad uso pubblico per quella parte delle residenze che vengono a trovarsi ai margini delle città, in particolar modo lato Mestre in cui la metropoli sta sempre più eliminando i confini fra comune e comune.
A svantaggio dell'opera vi sono le case e le costruzioni già presenti a ridotto del Passante, in quel territorio ricco di diffuso, che nel linguaggio della pianificazione territoriale significa aree non ben definite con compenetrazione sparsa di campi, residenze ad uso abitazione ed attività industriali, manifatturiere od artigianali.
Va da sè che l'optimun si otterrebbe concentrando aree indutriali il più vicino possibile al Passante o meglio ai caselli del Passante.
L'idea del Passante Verde è stato un ottimo mezzo per convincere anche i sostenitori tenaci dell'ambientalismo, molti dei quali riuniti in comitati no-Passante, ad accettare l'idea di un tracciato non interrato, che passa per vari comuni dell'entroterra veneziano.
In realtà ci sono molte altre cose da dire a riguardo del Passante Verde.
Se per esempio osserviamo i dati della Fondazione Pellicani sulla "metropoli" del venziano-miranese notiamo come un abitato già esistente di 500.000 persone e circa 200.000 famiglie, a seguito dell'opera del Passante autostradale non avrà una contrazione di crescita, bensì un'aumento delle unità residenti.
Di fatto in questi ultimi cinque anni (l'ultima tornata elettorale per capirsi), tutti i comuni hanno dato varie concessioni edilizie e costruito, sebbene sia opinione diffusa in Italia che con l'attuale bolla speculativa dell'immobile non sia più molto conveniente investire nel mattone (leggasi come alto rischio di investire su un immobile per poi non trovare acquirenti o pagare alte tasse di ICI come seconda casa, e rischio aggiunto che da un giorno all'altro i costi delle abitazioni siano costretti a smaltire i quasi 100.000 euro che separano i costi di vendita della maggior parte degli immobili dal prezzo medio sborsabile da una famiglia senza dover stipulare un mutuo).
Non dovrebbe aver favorito l'equilibrio interno di compravendita degli immobili nemmeno l'attuale crisi economica, ingenerata dalle banche per truffe perpetrate proprio da alcune banche di varie nazioni (soprattutto America) con vari fondi di investimento scoperti per l'acquisto di mutui.
Eppure vari analisti economici e banche continuano ad investire nella zona, convinte che vi sarà crescita sia delle unità residenziali sia dei residenti, proprio grazie al miglioramento apportato dai vari Caselli del Passante.
D'altra parte un casello autostradale porta possibilità di risparmio con facilità di collegamento, area fertile per lo sviluppo di aziende ed industrie, magari di qualche settore che grazie al corridoio 5 (vedi TENT o meglio TEN-T) commercerà con l'estero o con paesi in via di sviluppo dei Balcani.
La conseguenza dell'aumento di aziende, oltre che all'aumento del prodotto interno locale, tocca anche il tasso di disoccupazione e l'aumento del numero dei residenti.
Tuttavia se ciò può essere considerato benefico ai fini del benessere cittadino (tralasciando la questione dell'inquinamento procurato dal settore agro-industriale) e del consumismo, ha la sconvenienza di ampliare sempre più la richiesta di terreno agricolo da riconvertire in terreno edificabile.
Un maggior numero di famiglie e di residenti porta anche ad un maggior traffico veicolare sulle strade, con direzioni molteplici in funzione delle attività giornaliere e dei centri di attrazione (servizi di varia natura, luogo del posto di lavoro, attività amatoriali...).
E' così che le città come Mestre arrivano a inglobare le tangenziali nel tessuto interno, trovandosì da un decennio all'altro strette nella morsa del caos.
Certo è difficile fare stime concrete e sicure sul futuro del Passante, dato che fra il 2030 stime pessimistiche e il 2060, stime americane (le uniche ottimistiche) sono previsti radicali modificazioni sul consumo del petrolio: semplicemente il petrolio liquido con i consumi attuali si ridurrà a zero, il metano estratto in relazione al petrolio subirà un notevole aumento di costo dato anche il suo legame alle reti di cucine e di caldaie per riscaldamento casalingo; ciononostante è impensabile la mancanza di mobilità per l'uomo moderno.
Vi saranno in tutta probabilità forme alternative di energia, e nuovi equilibri socio-economici basati anche sull'evoluzione strutturale che la civiltà occidentale subirà (esempio: dalla riconversione di 35 milioni di veicoli italiani ad altra forma energetica...alla faccia dei finanziamenti per la FIAT in un anno di magra, alla pedita della sudditanza dal mondo arabo dell'OPEC...).
In quest'ottica di lungo periodo si ha quindi una crescita della metropoli del mestrino, case sempre più a ridosso del Passante e sempre maggiori situazioni di ingorgo create dall'aumento dell'afflusso di mezzi su strada.
In quest'ottica di lungo periodo si inserisce il Passante Verde.
Oggi un utile mezzo per abbattere l'impatto delle polveri sottili prodotte e dell'inquinamento.
Un domani, terreno fertile e non edificato su cui costruire eventuali ampliamenti del Passante, dati dall'aumento dei residenti circolanti nell'area, magari con autoveicoli basati su altra forma di energia scevra degli attuali PM10, PM2.5 e CO2.
Piccolo appunto: auto ad idrogeno producono vapore acqueo a temperature di 60°C circa...ottime per gelate notturne, afa e surriscaldamento dell'atmosfera....il concetto di inquinamento moderno è alquanto curioso.
Un altro aspetto curioso del Passante Verde è la sua stesura.
Non è ben chiaro chi abbia avuto l'idea dell'opera, checchè ne dicano i giornali.
In effetti il curatore e responsabile non viene indicato come ideatore, ed anzi sovente il progetto del Passante Verde è stato dato come esercitazione al corso di Pianificazione territoriale per geografi, edili e ingegneri civili dell'università di Padova.
Le prime tracce sull'idea nascono proprio in relazione ad un'esercitazione di pianificazione territoriale sviluppata da cinque studenti che doveva descrivere i fattori strutturali del territorio intercomunale a cavallo dell'opera del Passante, individuando criticità e soluzioni di equilibrio per la circolazione intercomunale e per le varie aree a differente uso della cittadinanza.
Proprio in quest'ottica venne sviluppata una tavola A0 che realizzava una fascia di rispetto da mantenere a verde lungo tutta l'opera del Passante, del tutto similare a quelle esistenti per legge regionale per spiaggie, linee ferroviarie, cimiteri e stazioni di distribuzione di carburante.
Un'ottima esercitazione per la verifica di quanto appreso a lezione e per cominciare a sviluppare idee concrete utili per il proprio futuro professionale.
A seguire l'idea di un Passante Verde venne sviluppata dividendo il territorio a cavallo dell'autostrada in vari aree vicine a differenti comuni in cui realizzare il concetto così ben visto oggi da giornali di tutte le sponde politiche (pro-sinistra e pro-destra).
Anche in questo caso le varie aree sono state fornite a vari esaminandi del corso di Pianificazione Territoriale, al fine di sviluppare la tematica del Passante Verde con i concetti appresi a lezione in più esercitazioni ricche di contenuti e disegni.
Indubbiamente il curatore e responsabile dell'opera ha il merito di aver raccolto le idee elaborate dagli studenti e di averle trattate o forse rielaborate, tanto da assumere il ruolo di ideatore del progetto.
martedì 15 gennaio 2008
Articolo di giornale - In arrivo nuova segnaletica per l'ospedale di Mestre
LA NUOVA
Domenica 13-01-08,
Cronaca Predisposto il piano per la segnaletica, una spesa di 76 mila euro In arrivo 150 cartelli stradali per il Nom
Una spesa di 76 mila euro, in parte da finanziare, e almeno 150 nuovi cartelli per garantire la segnaletica per condurre le auto di pazienti e visitatori al nuovo ospedale di Mestre, senza creare il caos nella viabilità cittadina. Il direttore dell’assessorato alla Mobilità Carlo Andriolo assieme all’ingegner Novarin hanno predisposto in questi giorni un piano per indirizzare il traffico al nuovo ospedale, che entrerà in funzione tra la fine di marzo ed aprile quando il nuovo nosocomio di Zelarino entrerà definitivamente in funzione, terminato il trasloco di reparti e macchinari dal «vecchio» Umberto I. Per non arrivare impreparati all’appuntamento con l’apertura dell’ospedale, gli uffici della Mobilità si sono messi al lavoro per mappare non solo i punti nevralgici della viabilità mestrina in cui dovranno essere posizionate le nuove indicazioni per l’ospedale di Mestre ma anche i percorsi migliori per arrivare da fuori Comune, da Mogliano Veneto come da Spinea e Mirano, creando dei veri e propri itinerari che evitino il riproporsi di disagi collegabili al traffico di attraversamento in centro a Mestre. «L’obiettivo è quello di privilegiare itinerari per raggiungere il nuovo ospedale che non producano degli assi di attraversamento sui quartieri evitando percorsi verso il vecchio ospedale», spiega Andriolo. Ad esempio dalla tangenziale l’uscita da prendere per raggiungere il nuovo ospedale, non sarà certo l’uscita Castellana ma quella del Terraglio, che vale anche da Est per il traffico in arrivo dalla bretella dell’aeroporto Marco Polo. Ci sono ovviamente alcuni assi viari in via di progettazione, dalla circonvallazione dei Bivi alla nuova viabilità di Asseggiano, che saranno importanti per i collegamenti a via Paccagnella e quindi all’ospedale. Ma si tratta di strade che saranno comprese nel piano solo una volta che la loro realizzazione sarà definita con certezza. (Mitia Chiarin)
venerdì 23 novembre 2007
Articoli di giornale - Assemblea sulla viabilità di Mirano e via Luneo
LA NUOVARimango piuttosto titubante riguardo alle cifre; 50000 veicoli sembrano un'esagerazione.
VENERDÌ, 23 NOVEMBRE 2007
Provincia MIRANO L’assemblea di ieri sera Fardin contestato dai residenti di Luneo «Ogni giorno 50 mila auto passano in centro, dobbiamo intervenire»
MIRANO. Circa trecento persone hanno preso parte ieri sera all’assemblea convocata dal Comune all’ex scuola elementare di Luneo (troppo piccola per ospitare tutti) per discutere dei problemi relativi alla realizzazione delle tangenziali. Il sindaco di Mirano, Gianni Fardin, accompagnato da quasi tutti gli assessori e parte dei consiglieri comunali, è stato più volte contestato nel corso del suo intervento. «Ogni giorno cinquanta mila veicoli entrano a Mirano - ha spiegato il sindaco - e via Luneo è già una delle strade più trafficate. In futuro, con il Passante, i flussi sono destinati ad aumentare quindi qualcosa bisogna pur fare». Ha poi aggiunto: «La nostra soluzione è creare una strada normale a due corsie anche se il dove il come devono ancora essere decisi. Non passerà dove ci sono le case, ma verrà adattata alle esigenze del territorio». Fardin ha poi ribadito che il Comune sta cercando una soluzione che sia utile per decongestionare il centro, ma anche la zona di Luneo.
«Senza variante di Luneo le previsioni parlano di ventimila auto in più al giorno nei prossimi anni - ha aggiunto Fardin - nella zona compresa tra l’istituto delle suore canossiane e l’ospedale». All’assemblea erano presenti i comitati di Luneo e del centro (che sono favorevoli alla nuova strada), le associazioni che si battono per la tutela del territorio, e molti cittadini comuni di Mirano, Spinea e Salzano, che si ritengono coinvolti dai nuovi progetti di viabilità. Tra gli interventi del pubblico il più applaudito è Tiziano Sanna, del comitato di Luneo che ha invitato il sindaco e non approvare il Piano urbano della mobilità (Pum) e a lasciare la questione del traffico e delle nuove strade da costruire alla nuova amministrazione che salirà al governo di Mirano dopo le elezioni di primavera. (f.d.g.)
Ogni giorno attraverso via Roma transitano 30000 veivoli con un incremento del 3% annuo.
Facendo due conti viene 1250 veicoli all'ora, 20 veicoli ogni minuto.
A mio parere il traffico del centro di Mirano è sostenuto, ma non credo sia tale da superare o eguagliare la condizione critica del traffico di via Roma.
E' tuttavia vero che il traffico è destinato ad aumentare soprattutto in una zona critica come via Luneo fra le canossiane e l'Ospedale.
Non bisogna tuttavia dimenticare che la costruzione del nuovo polo a Mestre ha come previsione l'accentramento dei servizi sanitari sui centri di Dolo e Mestre (con aumento del traffico per le vie che conducono a Mestre...ovvero via Roma), quindi con parziale sgravio delle tratte che portano all'Ospedale di Mirano.
Non che sia felice della chiusura o riduzione dell'ennesimo ospedale con saturazione dei pochi rimasti aperti (e già saturi).
E' evidente come fra Mestre (Chirignago-Venezia visto che è comune unico) Spinea e Mirano oramai non esiste più un problema locale, bensì un problema globale diffuso.
Non si comprende quindi come si sia riusciti a non dialogare fra comuni per trovare una soluzione condivisa e sensata che non preveda di deprimere le zone di confine al comune per un problema che non ha confini comunali.
La regione ha dotato le amministrazioni di possibilità di discussione: il PATI.
La regione e la provincia dovrebbero rendersi conto che il problema del traffico oggi merita la massima attenzione in quanto non più fenomeno locale a cui amministrazioni con scarsi mezzi e forse qualche interesse privato di lotizzazione deve porre rimedio.
sabato 10 novembre 2007
Passante di Mestre - qualche cifra
I lavori consistono nella costruzione di 32,5 km di autostrada a tre corsie piu' una corsia di emergenza e due interconnessioni, una con l'autostrada A4 Venezia-Padova- Trieste e una con la A27 Mestre-Belluno. Il percorso comincera' a Dolo e terminera' a Quarto D'Altino. Sono previsti 8 tratti in trincea dei quali 7 coperti (in galleria, la piu' lunga delle quali sara' di 445 m, mentre la piu' corta e' di 100 m), per uno sviluppo complessivo di 10.500 metri, il tratto piu' lungo e' in corrispondenza di Rossignago pari a circa 1.850 m; la lunghezza totale dei tratti posti a quota inferiore al piano campagna e' di 8.240 metri. Saranno realizzati 4 viadotti: in corrispondenza dei caselli di Spinea e Preganziol, sulla ferrovia Mestre - Castelfranco e sul SIC della Fornace per complessivi 1515 metri; 15 attraversamenti fluviali con ponti a singola campata di luci comprese tra 25 m e 35 m; 13 sovrappassi della sede autostradale; 19 sottopassi della sede autostradale; 3 opere a sifone dei corsi d'acqua Zerzenigo e Lusore (2); 3 caselli intermedi (Spinea, Martellago e Casale/Preganziol); 3 nuove barriere a Dolo, Mogliano e Quarto d'Altin, con l'arretramento delle barriere oggi esistenti; 3 interconnessioni con la rete autostradale (A4 Milano-Venezia; A27 Venezia-Belluno; A4Venezia-Trieste). La sezione tipo sara' conforme alla categoria A - Autostrade in ambito Extraurbano, con larghezza della piattaforma pari a 32.50 m; la viabilita' complementare inserita nel quadro economico di progetto verra' realizzata con una piattaforma tipo C, di larghezza 10,50 metri. Gli accessi al sistema tangenziale di Mestre saranno complessivamente 15: Quarto d'Altino, Marcon, Dese, Tessera, ''Generali'', Terraglio, Castellana, Miranese, Carbonifera, Villabona - Romea, Borbiago, Mirano, Dolo, Terraglio est/Casale, Mogliano Veneto. La piattaforma autostradale e' costituita da due carreggiate separate da uno spartitraffico centrale di larghezza minima pari a 2.60 m. Ciascuna carreggiata autostradale e' caratterizzata da una piattaforma pavimentata della larghezza di complessiva di 14,95 m (margine interno 0,70 m; tre corsie - sorpasso, marcia normale e marcia lenta - ciscuna di 3,75 m; corsia sosta di emergenza 3 m; ciglio strada 1 m). Il nuovo asse stradale interessa il territorio dei seguenti comuni. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano, Mira, Spinea, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano Veneto, Preganziol, Casale sul Sile. La viabilita' complementare inserita in progetto riguarda. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano,
Mira, Spinea, Venezia, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino, Marcon; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano V., Preganziol,. Casale sul Sile.
PASSANTE MESTRE: LE TAPPE PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA
- 30 aprile 2004: Firma del contratto con il general contractor, il raggruppamento di imprese con capogruppo Impregilo;
- 2 marzo 2004: La cordata guidata da Impregilo riceve la lettera di aggiudicazione provvisoria del contratto per realizzare l'autostrada A4-Variante di Mestre;
- 16 febbraio 2004: Firmati da Anas, concessionarie Venezia-Padova, Autovie Venete e Autostrade per l'Italia gli atti aggiuntivi alla convenzione necessari per la realizzazione dell'opera;
- 3 febbraio 2004: Cipe approva schema di finanziamento che prevede la contrazione di un mutuo da parte dell'Anas con la societa' Infrastrutture Spa;
- 12 gennaio 2004: Presentata offerta per la progettazione da due associazioni temporanee di impresa con capigruppo rispettivamente Impregilo e Pizzarotti;
- 10 dicembre 2003: Via libera del Cda dell'Anas al finanziamento dell'opera;
- 7 novembre 2003: Via libera del Cipe al piano di finanziamenti;
- 26 settembre 2003: Via libera dell'Anas alla stipula delle convenzioni aggiuntive;
- 16 settembre 2003: Parere favorevole al progetto preliminare da parte della commissione speciale di Valutazione impatto ambientale del ministero dell'Ambiente;
- 28 aprile 2003: Presentazione pubblica del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale;
- 18 aprile 2003: Il commissario delegato avvia l'iter approvativo del progetto;
- 6 febbraio 2003: Disco verde dell'Anas al progetto preliminare;
- 20 settembre 2002: Approvati dal Cda dell'Anas i piani finanziari delle tre societa' concessionarie (Autostrade, Autovie Venete e Padova-Venezia);
- 31 luglio 2002: Via libera del Cda dell'Anas al piano finanziario delle tre societa' concessionarie;
- 31 gennaio 2002: Firmato l'atto costitutivo della societa' consortile;
- 13 ottobre 2001: Costituita la societa' consortile tra Autostrade Spa, Autovie Venete e Autostrada Venezia-Padova;
- 9 agosto 2001: Accordo preliminare per le infrastrutture nel Veneto tra Presidenza Consiglio dei Ministri, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione.
PASSANTE MESTRE: 3 CORSIE PER OLTRE 50MILA AUTO OGNI GIORNO
Destinato ad assorbire almeno 50 mila veicoli, cioe' un terzo dei circa 150 mila che ogni giorno congestionano il nodo viario della terraferma veneziana, il Passante di Mestre sara' costituito da un' autostrada a tre corsie, a cavallo di due province, Venezia e Padova, per collegare i due tronconi della A4 oggi divisi dalla tangenziale di Mestre.
Il costo complessivo dell'opera e' stato quantificato in 750 milioni di euro. La Regione ha dal canto suo stanziato 120 milioni di euro per opere complementari. L'importo del contratto firmato con il general contractor (un'associazione di imprese con capogruppo Impregilo) e' di circa 530 milioni 101 mila euro, dei quali quasi 20 milioni 288 mila euro per progettazione. In caso di ritardo e' prevista una penale dello 0,5 per cento al giorno (sull'importo per la progettazione o dei lavori, a seconda del caso), mentre in caso di anticipazione e' previsto un premio dello 0,5 per mille sui medesimi importi. La concessione per la gestione della nuova infrastruttura avra' inizio nel 2008. L'Anas finanziera' direttamente la realizzazione dell'opera accollandosi un mutuo che
sottoscrivera' con Infrastrutture Spa (pari a 636 milioni di euro). La quota restante, pari a 113,4 milioni di euro, e' stata gia' stanziata con delibera Cipe. In cambio l'ente avra' in gestione le tratte autostradali relative alla tangenziale di Mestre. Gli atti aggiuntivi prevedono l'obbligo di retrocessione da parte delle concessionarie (Autostrade per l'Italia, Autovie Venete e Padova-Venezia) all'Anas di tali tratte alla data di entrata in servizio del Passante e l'affidamento in concessione alle societa' concessionarie della sola gestione dell'opera. L'importanza e l'urgenza di questa infrastruttura sono tali che il Governo, per la sua realizzazione, e' ricorso alla nomina
del commissario speciale Silvano Vernizzi, con superpoteri, richiamando le norme della Protezione civile.
Il Passante consentira' la separazione dei flussi di traffico di attraversamento da quelli che fanno riferimento al sistema urbano di Mestre - Venezia; sara' inoltre fortemente relazionato sul territorio e funzionale al sistema insediativo Veneto, in particolare all' area Padova-Treviso-Venezia e la sua realizzazione comportera' anche un piu' generale riordino del sistema della viabilita' ordinaria; il nuovo sistema, infine, sara' a elevata automazione nella gestione delle esazioni, con limitazione delle perdite di tempo per l'utenza.
PASSANTE MESTRE: FIRMATO DECRETO CHE DA' VIA A LAVORI
Il Commissario straordinario per l'emergenza socio-ambientale di Mestre, Silvano Vernizzi, ha firmato il decreto che da' il via libera ai lavori per la realizzazione del Passante di Mestre. Mancano quindi poche settimane all'apertura dei cantieri e - come sottolinea il governatore del Veneto Giancarlo Galan - 1320 giorni al completamento dell'opera. ''Imprecare, discutere, indugiare e di nuovo imprecare: e' stato questo - rileva Galan - il circolo vizioso della lunghissima epoca contraddistinta dal non decidere caro alla vecchia politica dei vecchi partiti della sinistra, sempre ostili alle grandi opere e alle infrastrutture. Ho spesso sognato ad occhi aperti l'arrivo di questo giorno: approvazione del progetto definitivo del Passante di Mestre e' l' apertura di un calendario nuovo di zecca, quello che riguarda i giorni che da oggi ci dividono dal completamento dell'opera''. ''Da oggi - sottolinea il Presidente veneto - mancano 1320 giorni e per l'apertura dei primi cantieri tra Quarto d'Altino e Mogliano occorrono solo poche settimane. Ho un unico desiderio. Prima che tutti i 1320 giorni siano trascorsi,
spero che a qualcuno venga in mente un nome, il nome cioe' da dare a un'opera che non puo' essere semplicemente il Passante di Mestre, visto che si tratta di un'opera che interessa a tutto il Veneto, a tutto il Nord Est, a tutta l'Europa''. ''Fra 1320 giorni - conclude Galan - sara' dunque possibile migliorare di molto la nostra classifica nell'accessibilita' a livello internazionale. Mentre Francoforte e' al primo posto noi iniziamo dal 102/o posto con Venezia. Fra 1320 giorni sara' molto piu' facile raggiungere e attraversare il Veneto per chi vi giungera' dalla Lombardia o dall'Emilia o dal Friuli. Fra 1320 giorni sara' inaugurata quella cosa che ancora oggi chiamiamo il
Passante di Mestre''.
venerdì 26 ottobre 2007
Passante di Mestre - VIA, Valutazione Impatto Ambientale
Riguardo al Passante di Mestre, opera invisa dagli ambientalisti e voluta dalle associazioni edili, dalle associazioni commercianti nonchè da chiunque faccia uso di un veicolo per andare a lavoro o spostarsi sono disponibili le VIA di tutti i comuni interessati dall'opera.
Scheda tecnicaCasale sul Sile, Martellago, Mira, Mirano, Mogliano, Pianiga, Preganziol, Quarto d'Altino, Salzano, Scorze', Spinea, Zero Branco
- Parere
- Delibera del CIPE (Delibera CIPE n.6 del 03/02/2004 - modifica della Delibera CIPE n. 80 del 07/11/2003)
- Delibera del CIPE (Delibera CIPE n.80 del 07/11/2003)
- Sintesi non tecnica
- Richiesta integrazioni della documentazione (Richiesta Integrazioni in data 18/07/2003)
Scheda tecnicaAlbizzate, Casorate Sempione, Cavaria con Premezzo, Ferno, Gallarate, Jerago con Orago, Somma Lombardo
- Sintesi non tecnica
- Richiesta di integrazioni alla documentazione (Richiesta integrazioni in data 30/07/2004)
Il progetto del Passante verde può invece essere trovato a questo link
giovedì 25 ottobre 2007
Articoli di giornale - Vogliamo il Passante per risolvere la crisi del traffico
LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 24 OTTOBRE 2007
Provincia VIABILITÀ «Via Miranese, che dramma» La protesta dell’associazione dei costruttori edili
MIRANO. «I problemi della Miranese sono ormai cronici: per percorrere pochi chilometri ci si impiega anche un’ora a certe ore del giorno». Lo sfogo è di Cristiano Perale presidente dei Giovani Ance Venezia, l’associazione dei costruttori edili. Perale è abituato a transitare lungo la Miranese data la sua attività di imprenditore e ben conosce i problemi che tutti i giorni bisogna affrontare. «Ormai impieghiamo tempi inaccettabili anche solo per il tratto Mirano-Spinea. Addentrarsi attorno alle 8.30 o alle 17 è diventato un dramma. Non esistono alternative, ma località con semafori dove si formano code interminabili che creano ulteriori disagi anche ai residenti». Marco Masiero imprenditore di Mirano del direttivo Ance Venezia Giovani è molto preoccupato. «Oltre alla Miranese non dimentichiamo la camionabile che andrebbe potenziata poiché quotidianamente transitano centinaia di auto e mezzi pesanti». Secondo Masiero i problemi che subiscono le imprese da una viabilità a certe ore del giorno al collasso riguardano gli spostamenti anche più brevi. «La manodopera che si sposta nei cantieri per gli approvvigionamenti ci impiega anche più del doppio di tempo previsto. Ciò incide negativamente nelle nostre imprese. In pratica un percorso dove normalmente ci si impiegherebbero 20 minuti di tempo diventa anche di un’ora: una situazione insopportabile». Il presidente dell’Ance Venezia Giovani, nutre una speranza. «Che la realizzazione del passante non subisca ritardi perché siamo davvero all’emergenza». E aggiunge: «La grande opera infrastrutturale libererebbe la Miranese spostando i flussi dei pendolari e delle merci delle zone industriali alle direttrici autostradali. Ciò eviterebbe di congestionare il tratto fino al raggiungimento della tangenziale di Mestre». (Lorenzo Baldoni)
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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013