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giovedì 24 gennaio 2008

Articoli di giornale - sicurezza per la statale 81 e realizzazione caselli di Borbiago

LA NUOVA
DOMENICA, 20 GENNAIO 2008
Provincia Mira. Accelerati i tempi per la stazione della metropolitana di superficie «Oriago Porta Ovest apre il primo marzo» Annuncio dell’assessore Gatto. Brentan (Autovie) preme per il casello
MIRA. «La Regione ci ha comunicato che la nuova stazione di Oriago Porta Ovest della metropolitana di superficie sarà aperta il primo marzo. Ci saranno decine di corse ogni giorno dirette a Venezia. E’ evidente che anche il casello autostradale di Borbiago dovrà essere aperto». Lo ha detto Paolo Gatto, assessore alla viabilità della Provincia e lo conferma Lino Brentan, presidente di Autovie Venete.
«Entro un mese - dice Brentan - il casello autostradale di Borbiago dovrà essere completato. Non potrà sicuramente restare chiuso per anni. I lavori di messa in sicurezza potranno essere fatti contemporaneamente all’apertura del casello autostradale. Il casello autostradale è stato realizzato anche per servire il parcheggio scambiatore della nuova stazione». La stazione di Oriago Porta Ovest, ormai completata, infatti è uno degli assi portanti del Sistema ferroviario metropolitano regionale in Riviera. E’ sorto anche un parcheggio scambiatore da 600 posti auto previsto per assorbire fenomeni di congestionamento autostradale. E’ stato realizzato un binario di precedenza (la Mestre-Adria è a singolo binario), dove c’è l’incrocio di treni provenienti da opposte direzioni. Ci sono banchine dotate di pensilina, marciapiedi alti per favorire la discesa e la salita dei passeggeri, l’accesso ai disabili, un sottopasso a scale fisse con rampe di superamento delle barriere. L’assessore provinciale alla viabilità Paolo Gatto chiarisce. «La Regione - dice Gatto - ci ha comunicato ufficialmente che la nuova stazione completata da anni sarà aperta con fermate e corse per residenti e turisti il primo marzo, cioè praticamente fra un mese. E’ evidente che spingerà per l’apertura del nuovo casello sulla A4». Il comune di Mira si era espresso contrario a questa ipotesi. «Prima di aprire il casello - spiega l’assessore ai trasporti di Mira Stefano Lorenzin - devono mettere in sicurezza la Provinciale 81 e ci vorranno anni. Non sarà pronta prima del 2009». Anche i residenti hanno promesso proteste se si apre la strada. Intanto arrivano le proteste del centrodestra contro la maggioranza sull’esclusione dall’assemblea pubblica sugli espropri legati all’allargamento della sp 81. «Come opposizione - spiega il capogruppo di Forza Italia Vanna Baldan - abbiamo sempre offerto la più ampia disponibilità, nelle commissioni ed in consiglio, a valutare soluzioni provvisorie che, se pur non ottimali, accelerino il processo di apertura del casello. Ciò a cui non rinunciamo è la denuncia di incapacità agli amministratori che in questi anni hanno permesso la costruzione del casello e oggi vogliono mantenerlo chiuso. Forse per timore di queste critiche hanno preferito non invitarci all’assemblea degli espropriati». (Alessandro Abbadir)


Ora che il governo è caduto e si vive nell'incertezza della forma politica che governerà nel prossimo futuro si può aggiungere qualche altro motivo per i ritardi e l'insicurezza per il potenziamento della provinciale81

giovedì 10 gennaio 2008

Articoli di giornale - incidente sulla strada statale

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2008
Provincia L’incidente alle 10 vicino alla rotatoria tra Marghera e Oriago Cisterna si ribalta, scoppia il caos Sversati diecimila litri di gasolio, disagi al traffico per sette ore Il camion viaggiava in direzione Spinea Ferito il conducente di Alessandro Abbadir
ORIAGO. Camion cisterna carico di gasolio si ribalta sulla camionabile 81. Diecimila litri di combustibile si riversano in un fossato e sull’asfalto, ferito il conducente. La camionabile, in direzione Spinea dalla rotonda di Marghera, è andata letteralmente in tilt per 7 ore. e’ accaduto verso le 10 quando un camion carico di gasolio, diretto nel Miranese, dopo aver imboccato la provinciale 81 è sbandato ed è finito fuori strada, mettendosi di traverso.
Il camion ha cominciato a perdere il gasolio che conteneva nella cisterna sia sull’asfalto che nel fossato. Le auto che seguivano il camion hanno frenato bruscamente per evitare di piombare addosso al mezzo di traverso sulla carreggiata. E’ scattato l’allarme. Sul posto in pochi minuti, allertati dagli automobilisti in transito, sono arrivati i vigili del fuoco di Mestre con il nucleo chimico, le ambulanze e la Polizia stradale di Mestre per rilevare l’incidente. Il conducente del camion fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato portato all’ospedale di Mestre per degli accertamenti. Intanto sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav per stimare il danno ambientale. Ci si è subito resi conto che la situazione era grave dal punto di vista della sicurezza. In pochi minuti migliaia di litri di gasolio erano usciti dalla cisterna. I pompieri e la polizia hanno transennato l’area dell’intervento. Sul posto è stata fatta intervenire anche una ditta specializzata in bonifiche del genere. L’intervento per mettere in sicurezza il tratto stradale della camionabile è durato ben 7 ore. I camion e le auto sono stati fatti circolare con un senso unico alternato su un tratto di 400 metri. E’ scoppiato il caos. Si sono verificati incolonnamenti sia in direzione Mestre che in direzione Spinea. Le code hanno sfiorato i 5 chilometri. Le auto in cerca di scorciatoie hanno invaso anche la Brentana. Solo verso le 17 la situazione è tornata alla normalità con la riapertura della strada. Anche i mezzi pubblici dei pendolari hanno subìto fortissimi ritardi. Per i residenti di Oriago di Mira questa è l’ennesima dimostrazione che prima di aprire il nuovo casello autostradale di Borbiago, sulla A4, bisogna mettere in sicurezza la strada. Sulla vicenda interviene anche il presidente della commissione viabilità ambiente e territorio della Provincia Aldo Bertoldo. «Sulla camionabile 81 - dice Bertoldo - transitano ogni giorno migliaia di camion carichi di materiale pericolos diretti a Porto Marghera. Bisognerebbe utilizzare e potenziare di più la rete ferroviaria di trasporto merci».

Non si può far altro che ribadire come oggi la strada camionabile merita di essere già messa in sicurezza.
Se invece ci sarà un potenziamento della viabilità, questo verrà fatto forse nel 2010.


LA NUOVA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2008
Provincia ORIAGO: DOPO IL GRAVE INCIDENTE DI MERCOLEDI’ «La camionabile va messa in sicurezza» La richiesta arriva dai sindaci di Mira (Carpinetti) e Spinea (Tessari)
MIRA. «Sulla provinciale 81 circolano troppi camion carichi di materiale pericoloso. Sono necessari dei tragitti ad hoc e l’adeguamento di tutto il tratto della camionabile fino a Spinea. L’apertura dei nuovi caselli del Passante, tra i quali quello di Crea, in queste condizioni è improponibile». A prendere posizione sono i sindaci di Mira, Michele Carpinetti, e Spinea, Claudio Tessari. E sul ribaltamento della cisterna che mercoledì ha quasi provocato un disastro ecologico intervengono anche i comitati. Il sindaco di Mira è preoccupato. «Il ribaltamento della cisterna di gasolio sulla camionabile - dice - è la conferma alle preoccupazioni che avevamo sulla sicurezza di questa strada. Se al posto di gasolio ci fosse stato qualche materiale più pericoloso diretto al petrolchimico si sarebbe potuta levare una nuvola tossica diretta verso Oriago, Borbiago o Ca’ Sabbioni. Il rischio incidenti inoltre aumenterà esponenzialmente se non partirà il progetto di messa in sicurezza della strada: non si può aprire il casello di Borbiago in queste condizioni. Dall’autostrada entrerebbero centinaia di Tir diretti al Petrolchimico che ora transitano in altre direzioni. Provvederemo a fare un piano in accordo con il prefetto e la Protezione civile che preveda una mappa degli spostamenti per quei camion che passano accanto ai centri abitati di Oriago, Borbiago e Spinea carichi di sostanze pericolose». Per gli ambientalisti questi camion dovrebbero stare a distanza di sicurezza dai centri abitati. «In queste condizioni - dice il capogruppo dei Verdi del parlamentino di Mira, Francesco Vendramin - chiediamo che questi trasporti siano vietati sulle nostre strade e caricati su ferrovia». Anche i residenti sono preoccupati. «L’incidente della cisterna - spiegano i cittadini di via Ghebba e Ca’ Rubaldi - ha provocato il blocco di Oriago per quasi una giornata. Il traffico è impazzito. Se aprono il casello noi lo blocchiamo». Anche il sindaco di Spinea è preoccupato. «Abbiamo chiesto - dice Claudio Tessari - l’adeguamento della provinciale 81 fino al nuovo casello di Crea. La strada così come è, è inadeguata ed insicura per il traffico pesante che transita ogni giorno. Da parte della società autostrade circa una ventina di giorni fa ci è stata data una risposta positiva. Ora la palla passa alla Provincia». Una conferenza dei Servizi è stata fissata dalla provincia con tutti gli enti per il 15 febbraio. (Alessandro Abbadir)

IL GAZZETTINO
giovedì 10 gennaio 2008
Cento ettolitri di gasolio nel canale
(m.a.) Ore dieci si sfiora il disastro ambientale con diecimila litri di gasolio in un canale di scolo ed è il caos su una delle arterie chiave della circolazione dell'intera provincia, la famigerata "camionabile", al secolo la Sp 81.
Chilometri e chilometri di bisonti in coda sia in direzione Venezia che in direzione Riviera: immobili e intrappolati insieme ai pullman di linea e alle macchine. A causare l'ingorgo infernale è stato un incidente - le conseguenze potevano essere ben più gravi - che ha coinvolto un'autocisterna con altra cisterna a a rimorchio sbandata poco dopo aver oltrepassato la rotonda sulla Romea e aver imboccato la provinciale verso Spinea , nel tratto che prende il nome di via Cittadella. Nell'affrontare una curva, la "coda" del mezzo è scivolata fuori dall'asfalto, trascinando giù dal ciglio stradale la cisterna a traino che si è ribaltata nel fossato.
Per fortuna l'altra cisterna con la motrice è rimasta ancorata a terra intraversandosi però a cavallo delle due corsie. Illeso il conducente, ma per la viabilità è stata l'apocalisse, con la Sp 81 chiusa nei due sensi di marcia fino alle due del pomeriggio e aperta a senso alternato fino a sera.
Sul posto la polstrada con una pattuglia di Portogruaro, tre squadre dei vigili del fuoco partite da Mestre e Marghera con il nucleo Nbcr (specializzato negli interventi a rischio nucleare, batteriologico, chimico, radioattivo) e il personale della Provincia. Il primo intervento, sotto la regia dei pompieri, ha riguardato la messa in sicurezza dell'autocisterna con lo svuotamento del carburante residuo dal serbatoio rovesciato e la rimozione del veicolo. Quindi si è proceduto con la bonifica del terreno impregnato in profondità dal considerevole spanto di idrocarburi. Il danno ambientale sarebbe stato di portata ancor più rovinosa se il canale non fosse stato in secca vista la stagione e quindi il gasolio si fosse mischiato all'acqua.
Per effettuare la bonifica è stata chiamata una ditta specializzata di Salzano, "Manente per l'ecologia", con il compito di rimuovere le tonnellate di terriccio contaminato, di trattare adeguatamente il fondo e di provvedere al ripristino dello status quo ante con il riporto di terra non inquinata per ricostituire il letto del fosso stesso.


mercoledì 19 dicembre 2007

Articoli di giornale - Accordi sui finanziamenti a Passante e opere secondarie

LA NUOVA
MARTEDÌ, 18 DICEMBRE 2007
Primo Piano Accordo Venezia-Roma sulle procedure Galan firma un’intesa con Prodi e Di Pietro: il Veneto inserito nella Legge Obiettivo RENZO MAZZARO
VENEZIA. Babbo Natale ha fatto un salto a palazzo Chigi e torna carico di regali per il Veneto. Alla faccia di chi ci vuol male, come dicono sempre sul canale 235 Caccia e Pesca di Sky. Babbo Natale, per una volta, è il presidente Galan, che ieri pomeriggio ha firmato con Romano Prodi e Antonio Di Pietro un «atto aggiuntivo all’intesa generale quadro tra governo e Regione, sottoscritta nell’ottobre 2003». Questa spiegazione così formale non è ovviamente di Giancarlo Galan ma di un tecnico, Silvano Vernizzi. Giancarlo Galan, che è un politico, ha dato la notizia nel modo seguente: «Grazie e auguri. Perché? Perché ho firmato quello che ho firmato a palazzo Chigi». E poi dite se non abbiamo un presidente divulgatore. Seguiva un sintetico elenco di strade, autostrade, bretelle, tangenziali e ferrovie, con contorno di milioni di euro, di cui diamo più sotto le coordinate precise, concluso da una perentoria dedica: «Ai cervelloni che hanno detto e ripetuto per anni che il Veneto è un gigante economico ma un nano politico. Oggi mi piace ricordare una simile sciocchezza per consentire ai cittadini del Veneto di farsi una bella risata sotto le feste». Centrosinistra. Risata? Ma quale risata. Il centrosinistra del Veneto si inalbera come un sol uomo (è una prerogativa, questa di Galan, di riuscire a resuscitarlo tutte le volte, sulla quale qualcuno dovrebbe riflettere) e passa al contrattacco, contestando il merito di tanto successo. Dice, anzi scandisce, Achille Variati, capogruppo del Pd: «Quello che è stato firmato a Roma è alla lettera quello che avevamo concordato con Galan e Chisso un mese e mezzo fa. L’intesa è esattamente la stessa. Il che significa che quando le intese si formano nel Veneto, vanno a buon fine anche a Roma, diversamente dagli anni del federalismo gridato e barricadero, ma inconcludente, che c’era con il governo precedente. Galan sia onesto. O almeno si informi da Chisso». Ribadisce lapidario Giampiero Marchese: «E’ un passaggio che Galan aveva puntualmente concordato con noi». Chiosa il viceministro Cesare De Piccoli: «L’intesa Di Pietro-Galan conferma la positiva azione sulle infrastrutture nel Veneto, ma è il risultato della collaborazione intelligente tra il governo Prodi di centrosinistra e la Regione». Palazzo Balbi. Taglia corto l’assessore Renato Chisso: «In Veneto la stagione del fare continua: daremo ulteriori importanti risposte alla nostra economia». Tagliamo ancora più corto noi, facendoci aiutare dall’uomo che la sa più lunga, Silvano Vernizzi, a.d. di Veneto Strade. Legge Obiettivo. «L’accordo è per il novanta per cento una questione di procedure - spiega Vernizzi -. Alcune opere stradali fondamentali sono state inserite in procedura di Legge Obiettivo: sono la Nogara-mare; il sistema delle tangenziali di Verona, Vicenza e Padova; la cosiddetta autostrada del mare, che collegherà il futuro casello di Meolo con Jesolo. Si tratta di opere che hanno già copertura finanziaria, in quanto sono finanza di progetto, presentate in Regione, di cui la Regione è concedente e in cui il contributo pubblico è già stato stanziato nel bilancio regionale. Avevano bisogno solo dell’inserimento nella Legge Obiettivo per la semplificazione dell’iter». Valsugana. Conferma importante di una notizia già nota: tra le opere prioritarie viene inserito l’adeguamento a 4 corsie dalla statale Valsugana, tra Bassano e Pian dei Zocchi, dunque in territorio veneto (in Trentino le 4 corsie ci sono già). Ma attenzione: qui mancano i soldi. Chi potrebbe cacciare il quattrino? «Un finanziamento potrebbe venire soltanto dalla Finanziaria statale 2008 - risponde Vernizzi - o dall’Anas, o dalla Legge Obiettivo 2008. Questo è comunque il primo passo». La notizia è da valutare importante, perché la Valsugana a 4 corsie si pone in concorrenza diretta quanto a traffico con l’autostrada Valdastico Nord. Ergo, il completamento di quest’ultima diventa ancor più problematico. A fortiori, perché la Valsugana arriva a Trento, mentre la Valdastico Nord si fermerebbe a Rovereto, per innestarsi a quel punto sull’Autobrennero. Terza corsia Ve-Ts. Anche questa viene inserita nell’accordo. «Ma è solo una forma di regolarizzazione della procedura - precisa Vernizzi - che non dice niente di nuovo: l’opera è prevista dal piano finanziario di Autovie, con un cronoprogramma controfirmato da Anas e Di Pietro. Ferrovie. In Legge Obiettivo viene inserita la linea ferroviaria Verona-Fortezza, direttrice Brennero, per il tratto da Verona fino al confine con il Trentino. Il tratto successivo fino al confine con l’Austria è già incluso nella procedura d’urgenza. 170 milioni. L’accordo Galan-Prodi-Di Pietro decide infine sulla destinazione dei 170 milioni di euro previsti dalla Finanziaria statale 2007 per infrastrutture nel Veneto ma non ancora fisicamente assegnati. «La cifra - illustra il solito Vernizzi - è così ripartita: 80 milioni per il completamento del Passante; 20 milioni alle opere del Passante Verde; 50 alla galleria Col Cavalier in città di Belluno; 10 milioni alla Sr 10 in provincia di Padova, per capirci la Monselice-Legnago; 5 al Ponte sul Cordevole di Bribano; 5 su una bretella nel comune di Vittorio Veneto». A fine corsa, e misurando a spanne, l’accordo interessa opere per 5 miliardi di euro. Fanalino di coda. La stagione del fare nel Veneto non include la Gardesana. «Abbiamo lasciato fuori la Affi-Pai - ammette Chisso - chiedendo ai Comuni e alla Provincia di Verona una soluzione concordata». I soliti litigiosi.

Il fatto che il potenziamento delle statali limitrofe al comune di Spinea non sia considerato non è di buon auspicio, soprattutto in questi anni in cui le finanziarie son fatte per metà da tagli, e l'Anas, con la getione Di Pietro vanta i buchi economici al finanziamento delle opere delle leggi obietivo e visto che tali opere prioritarie per l'abitato di Spinea risultano essere solo secondarie nel progetto del Passante (in effetti se fossero prioritarie sarebbero già state potenziate ora che ve ne è necessità).
Rimandati al 2009 i caselli del Passante
...Il commissario fa il punto sull’opera e sullo stato della progettazione. E garantisce che l’inaugurazione avverrà il 23 dicembre 2008 «Apriremo il Passante tra un anno» Ma i caselli di Crea e Preganziol slittano al 2009, tempi incerti per Scorzè...



LA NUOVA
MARTEDÌ, 18 DICEMBRE 2007
Primo Piano Il ministro con una lettera di poche righe scatena il finimondo. Al posto del’attuale commissario il presidente dell’Anas Passante, Di Pietro «licenzia» Vernizzi E Galan scrive a Prodi: «Merita di essere confermato, ha lavorato bene» Pressioni sul governo anche da parte di Zoggia, presidente della Provincia NICOLA PELLICANI
Di Pietro dà il ben servito al commissario per il Passante Silvano Vernizzi. E scoppia il finimondo. La doccia fredda arriva con una missiva di poche righe, partita venerdì scorso da Roma ed indirizzata al presidente della Regione Giancarlo Galan. L’oggetto è la proroga del commissario straordinario per il Passante in scadenza a fine dicembre. Un passaggio che ormai tutti ritenevano poco più che una formalità, dal momento che la conclusione dell’opera inizia ormai a vedersi all’orizzonte ed è fissata tra un anno, alla fine del 2008. La riconferma di Vernizzi, l’uomo del Passante, com’è stato ribattezzato nel Nordest, sembrava scontata. Del resto è lui che ha seguito passo passo la realizzazione dei 32 chilometri di autostrada che faranno rifiatare la tangenziale di Mestre e tutto il traffico nell’area circostante. Di Pietro propone però di sostituire Vernizzi con il presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Il ministro ha inviato la lettera ai vari destinatari interessati alla nomina. Vale a dire, oltre a Galan, al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. E per conoscenza al sottosegretario Enrico Letta e al segretario generale della Presidenza del Consiglio Carlo Malinconico. Di Pietro «condivide senz’altro l’esigenza di prorogare lo stato di emergenza nel settore del traffico e della mobilità nella località di Mestre», come recita la lettera, ma ritiene che «il Commissario vada opportunamente individuato nella persona del presidente dell’Anas, società concessionaria della rete stradale nazionale, dotatata di tutte le competenze tecniche occorrenti per il miglior espletamento del compito». Di Pietro specifica inoltre che «la realizzazione del Passante è affidata all’Anas che ha già anticipato 200 milioni a tal fine». Infine a sostegno della sua tesi il ministro evidenzia che la nomina di Ciucci «assicurerebbe il risparmio del corrispettivo connesso all’incarico». Di Pietro in sostanza chiede la testa di Vernizzi. Un fulmine a ciel sereno, che ha sorpreso un po’ tutti. A partire da Galan, che non ha perso tempo facendo partire in tempo reale una risposta piccata, inviata direttamente a Prodi, in cui esprime «vivo stupore» per l’iniziativa di Di Pietro che comporterebbe come primo effetto un ritardo nell’intervento atteso da una vita da mezza Europa. Quanto al presunto risparmio del corrispetivo, Galan fa notare come «fin dall’inizio non è stata posta alcuna spesa a carico di Anas o del bilancio dello Stato». E comunque il risparmio del compenso a Vernizzi ha il sapore di un pretesto a fronte dei risultati ottenuti. Lo sottolinea anche il presidente della Provincia di Venezia. Anche Davide Zoggia ha preso carta e penna per scrivere a Prodi, per esprimere tutta la sua «preoccupazione per le conseguenze negative che comporterebbe il cambio del commissario in corsa. Senza nulla togliere alle competenze del presidente dell’Anas, finora Vernizzi ha svolto un ottimo lavoro, non vedo la ragione di sostituirlo adesso che l’opera si avvia alla conclusione. Vernizzi in questi anni è riuscito a ricomporre contrasti e rispondere alla esigenze emerse dal territorio senza per questo perdere di vista la realizzazione del progetto. Sono quindi certo che Prodi, ma anche Di Pietro, concorderanno con l’esigenza di riconfermare l’attuale commissario». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Achille Variati e Giampietro Marchese, entrambi del Pd, secondo cui «sarebbe un grave errore sostiuire Vernizzi. Non solo perché è bravo, ma perché la sua sostituzione comporterebbe solo un’inutile perdita di tempo».

Tuttavia un rallentamento dei lavori dovuto alla sostituzione di Vernizzi comporterebbe un dilazionamento dei termini per reperire il denaro sufficiente al completamento.

mercoledì 5 dicembre 2007

Accesso diretto fra aree residenziali - ipotesi di modifica alla viabilità interna




  • Nel caso si creasse un collegamento fra via Capitanio e via Matteotti si avrebbe un tratto parallelo che potrebbe costituire un'alternativa di percorrenza nel caso in cui vi sia traffico bloccato sull'arteria principale. Tuttavia la presenza dell'innesto in via Capitanio (via dalle condizioni di sicurezza insufficienti) e via Matteotti resa a senso unico, renderanno più probabile lo spostamento del traffico da un'arteria all'altra (da via Capitaneo verso via Matteotti). Localmente permette di comunicare meglio fra piazza Fermi e il collegamento fra via Ponchielli e Bellini, sulle quali recentemente si vorrebbe intervenire in egual modo a quanto fatto per via Matteotti (vie larghe rese strette ed a senso unico per inserirvi marciapidi, parcheggi e pista ciclabile).
  • Riguardo alla possibilità che via Cici sia collegata a sud con le strade che portano a via dei Martiri, via Capitanio e via Matteotti è probabile che le vie di comunicazione presenti fra via Cici, piazza Fermi e via Matteotti costituiscano un utile fattore di scambio e facilitazione di accesso, soprattutto nel caso di modifiche alle vicine vie Ponchielli e Bellini.



INDICE

Accesso diretto fra aree residenziali - traffico passante




  • Suddividendo il territorio in aree comuni di tessuto urbano (non proprio inerenti agli isolati od ai quartieri) è possibile definire i collegamenti diretti fra questi per valutare la percorribilità locale della circolazione senza dover impegnare via Roma. Il colore delle diverse aree tratteggiate descriventi differenti fasce di tessuto urbano non hanno una caratteristica specifica, bensì sono alternati per distinguere le zone confinanti. Le altre strade seguono le caratteristiche già descritte in altri disegni (giallo vie insufficienti, blu dorsali, magenta arterie principalo, nero via di collegamento fra via dei Martiri, via Capitanio e via Matteotti).
  • In rosso sono stati indicati alcuni tratti di strada di collegamento diretto fra area ed area. In questo modo si può capire dove si concentra il traffico senza passare per via Roma con un accesso diretto da una zona all'altra. Il disegno viene riferito alla situazione con via Matteotti e via Cattaneo a doppio senso.
  • In via Roma la presenza di un notevole traffico e gli obblighi di svolta a destra rendono preferibile gli accessi diretti (color rosso) piuttosto che inserirsi sulla via principale. Si può subito notare che l'accesso diretto di via Matteotti collegamento fra gli isolati sud e quelli nord con la creazione del senso unico in via Matteotti e Cattaneo è saltato. Ciò crea uno scombinamento del traffico che per trasferirsi da un luogo all'altro od è costretto a ricorrere a via Capianeo-via Rossignago-via Garibaldi (la via di collegamento fra via Roma ai Bersaglieri e via Buonarroti), cosa sconsigliata vista la mancanza di collegamenti diretti fra l'abitato che si sviluppa intorno a piazza Marconi oppure si deve trasferire su via Roma per poi scegliere la via residenziale migliore con cui svoltare. Si ha quindi una maggiore occupazione di via Roma da parte del traffico interno/locale il quale per spostarsi deve continuamente passare attraverso via Roma. Bisogna notare un'importante caratteristica: un traffico passante percorre via Roma in tutta la sua lunghezza senza mai fermarsi (rischio di velocità elevate con campo libero), un traffico locale costretto a sfruttare via Roma ogni qual volta voglia dirigersi da un'area ad un'altra crea tutta una serie di rallentamenti per immissione in via Roma e per svolta da via Roma. La chiusura di via Matteotti senza introduzione di una rotonsa e la messa a senso unico della stessa in atto pratico per via Roma (traffico locale è circa 15% di 30000 veicoli transitanti al giorno) è un peggioramento delle condizioni di scorrevolezza e decongestione delle code.
  • Fra diverse aree si nota una notevole sconnessione senza alcuna possibilità di comunicazione. Le poche vie di accesso a sud si trovano su strade residenziali fra Villaggio dei Fiori ed abitato a cavallo di via Capitanio (insufficiente per dimensioni). Nel caso si creasse un collegamento fra via Capitanio e via Matteotti (post a seguire) o via Cici il risultato sarebbe dirottare parte del traffico locale in un compartimento già qui descritto (in particolare) in cui una via di fuga è via Roma e l'altra è finire nel sistema rotatorio del quartiere Dante.
  • Molto importante è la connessione fra le strada passante fra via Capitanio, via Martiri e via Matteotti, con via Cici, strada residenziale esterna al quartiere Fermi. Un collegamento e sbocco di via Cici verso sud fra via Matteotti e il Villaggio dei Fiori permetterebbe di essere questa via una valvola di sfogo (a doppio senso) della circolazione interna fra i vari quartieri residenziali in una zona in cui potrebbe essere espansa la lotizzazione (in questi ultimi due mandati è stato dato avvio alla costruzione di nuovi 84 appartamenti a ridosso di via Bellini e delle scuole). Nella zona sud oltre l'incrocio con via Bellini attualmente strada chiusa lontana dal traffico e dalle vie più percorse è stata costruita una casa di riposo che risentirebbe notevolmente della variazione di traffico. Candidata a sostituire il ruolo di via Matteotti si può notare come questa non possa costituire un tramite diretto fra i quartieri a nord e quelli a sud nell'intorno di villa del Majno e del comune, tuttavia la facile accessibilità e la complicazione della struttura viaria di via Matteotti potrebbero modificare notevolmente la circolazione. Tuttavia l'edificazione di futuri edifici nella zona sud graverebbe particolarmente su via Cici andando ad incidere in una via che non possiede notevoli doti di sicurezza e può essere considerata a tutti gli effetti via residenziale. Da notare che anche via Cici come via Alfieri, di dimensioni inferiori rispetto a via Ponchielli, Matteotti, Bellini non è previsto subisca la creazione di un senso unico, poichè la si vuole considerar dorsale (mantenendo così la totale mancanza di provvedimenti a favore della sicurezza e dirottando su queste traffico), al contrario delle vie sopracitate ben più larghe sulle quali si agisce provocando un restringimento della carreggiata.
  • Nel caso di impedimento alla libera circolazione su via Roma con un provvedimento amministrativo atto a delocalizzare il traffico sulla "tangenziale nord", vista la scoordinazione del bacino di Mirano, il quale decentralizza il traffico a sud su via Taglio anzichè a nord (vedi proteste di via Luneo) come il comune di Spinea, parte dell'utenza di transito per il comune di Spinea, provenendo dalla statale, potrebbe imboccare la via di collegamento a sud fra via Martiri e via Matteotti per portarsi sulla rotonda vicino alla stazione della metropolitana di superficie, laddove vi è il ricongiungimento fra la "tangenziale nord" e via Miranese/Roma.



INDICE

Disposizione delle ville nel territorio del comune




  • Il disegno che indica la disposizione delle ville nel tessuto urbano, mostra come a Spinea non esista la sola villa del Majno. Si nota una distribuzione delle ville a cavallo di via Roma, la maggior parte di queste con giardino ed ampio parco (diversamente da villa del Majno che presenta una serie di edifici del primo dopoguerra e una piazza estremamente utile come parcheggio nel retro). Vi sono inoltre delle ville in via dell'Unità residenze di privati che vengono ad essere stritolate fra la nuova viabilità di via Bennati (senso unico uscente su rotonda), la rotatoria di collegamento fra Asseggiano, Spinea, Chirignago, via Bennati e la linea della metropolitana di superficie



INDICE

lunedì 3 dicembre 2007

Previsioni di aumento traffico dovute al Passante

La VAS del Passante di Mestre era stata indicata in questo post.


Riportando dalla valutazione di impatto ambientale:
Il Passante di Mestre: autostrada a doppia carreggiata separata con 3 corsie per senso di marcia la cui capacità teorica oraria nelle condizioni di deflusso libero è di 6000 veicoli equivalenti per ora e per senso di marcia con una velocità massima per gli autoveicoli di 130 Km/h.. La barriera di Villabona è arretrata sino a Dolo subito ad est della connessione tra il Passante e la A4. Tale soluzione prevede 2 nuovi ingressi liberalizzati ad est della barriera: un casello a Vetrego ed uno a Borbiago (cfr.successivo punto 1). La barriera di Quarto d’Altino è anch’essa arretrata appena ad ovest della connessione tra il Passante e la A4. Le tariffe previste sulla nuova autostrada sono le medesime attualmente presenti nelle tratte autostradali dell’area. Mentre nelle barriere del sistema aperto della tangenziale si è previsto un pedaggio pari a 90 centesimi di Euro a Dolo, a 60 centesimi di Euro sulla A27 e a 70 centesimi sulla A4 per la barriera di Quarto d’Altino.
Raccordo casello di Spinea e Borbiago/Oriago nuovo casello sulla A4 – Il raccordo è una strada di tipo III CNR con due corsie per senso di marcia, alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 3.600 veicoli equivalenti/ora ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h. La connessione con svincolo e casello tra il Passante e la stazione SFR di Maerne è stata implementata solo come test infrastrutturale. La connessione stradale è ad 1 corsia per senso di marcia con velocità di base pari a 90 km/h;

....
La tangenziale continua a mantenere una forte attrattività in tutte le configurazioni simulate, funzione del suo ruolo centrale rispetto allo sviluppo territoriale dell’area di studio, in qualche caso incrementato a causa dell’arretramento della barriera di Villabona e la conseguente attrattività della tratta liberalizzata Dolo – Villabona e per l'introduzione di nuovi svincoli liberi.
La rete viaria ordinaria risulta viceversa scaricata in tutte le configurazioni simulate, con qualche
attenzione alla situazione di regime (2020) qualora i tassi di crescita degli scenari alti venissero
effettivamente confermati nel tempo.

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Connessione SS309 Romea – collegamento tra la SS309 Romea con un nuovo casello sulla A4 in località Oriago. Il raccordo è una strada di tipo III CNR con due corsie per senso di marcia, alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 3.600 veicoli equivalenti/ora ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h.
Strada dei Bivi - Nelle simulazioni di base del modello la strada termina in località Trivignano Olmo in connessione alla SS245. Il collegamento previsto affianca il tracciato ferroviario Mestre-
Castelfranco e collega l’uscita della Tangenziale di Mestre dove si collega alla SS14-Bis con la
località di Olmo. In uno dei test a carattere infrastrutturale la strada dei Bivi si chiude verso ovest sulla SP33 a Spinea ed è completata con una diramazione verso nord alla stazione SFR di Maerne. Le caratteristiche della strada sono quelle del tipo IV CNR alla quale nel modello è stata assegnata una capacità teorica oraria di 1.250 veicoli equivalenti ed una velocità massima in condizione di libero deflusso di 90 Km/h.

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DESCRIZIONE DEL TRACCIATO AUTOSTRADALE
Barriera di Venezia Ovest - Casello di Spinea
Il tracciato si stacca dalla sede attuale dell’A4 prima del sovrappasso di accesso al casello esistente di Dolo, in Comune di Pianiga, piegando verso Nord-Est. L’attuale conformazione dello svincolo di Dolo viene modificata per consentire l’inserimento della nuova barriera denominata Porta Ovest di Venezia (Dolo), prevista sull’attuale sede autostradale in direzione di Venezia e la contemporanea dismissione del casello esistente. Il tratto di A4 compreso tra la nuova barriera di progetto e l’esistente di Villabona/Mestre verrà, quindi, liberalizzato. E’, quindi, previsto anche l’adeguamento della viabilità locale di accesso alla nuova barriera e il collegamento in direzione di Venezia. Il tratto è caratterizzato dalle trincee e gallerie artificiali per attraversare la ferrovia Milano-Venezia e Via Caltana e dal ponte sul Canale di Mirano (Taglio). L’asse autostradale ridiscende, quindi, a piano campagna e contemporaneamente devia verso Nord
con una curva planimetrica di raggio pari a 1360 m. Scavalcato il Canale Menegon il tracciato
incontra lo svincolo per il casello di Spinea, cui si collegherà, con un nuovo raccordo a 2 corsie per
senso di marcia, la SS 309 Romea, che si diparte dalla rotonda Rana in comune di Venezia.
Casello di Spinea - Casello di Martellago
Dopo il casello il tracciato si insinua in trincea in un varco presente tra i centri abitati di Spinea e
Mirano per sottopassare quest’ultima rotatoria per poi risalire in superficie, all’altezza dell’attraversamento del fosso Parauro. E’ inoltre prevista la costruzione di un cavalcavia
sull’autostrada lungo la SP 31 Mirano-Oriago. A nord del fosso Parauro il tracciato si sviluppa in leggero rilevato tra i confini comunali di Spinea, Martellago e Salzano. A Nord di Via Zigaraga il tracciato di progetto sale maggiormente in rilevato per scavalcare in viadotto di 645, la linea ferroviaria Venezia-Treviso, all’altezza di Via Cavino. Superato il Rio Roviego il tracciato rimane in rilevato per superare in rapida successione il Fiume Marzenego e il Rio Storto. Nel tratto compreso tra questi due manufatti il tracciato attraversa marginalmente l’area a verde ex cava Villette presso la Fornace (area SIC). Per assicurare la permeabilità ambientale e idraulica tra le due sub-aree generate, è prevista la costruzione di un viadotto lungo 120 m. Il tracciato prosegue, quindi, verso Nord attraversando Via della Rimembranza, dove è prevista la
costruzione di un cavalcavia, prima di raggiungere il casello di Martellago. Il casello è collegato alla viabilità ordinaria tramite una nuova arteria che si innesta a nord sulla ex SS 245 “Castellana”, nel tratto compreso tra Scorzè e Martellago, e a sud sulla SP 36 tra Martellago e
Spinea. Su tale casello convergerà, quindi, il traffico di queste arterie gravitante nell’area di Salzano, Scorzè, Noale, Martellago e Zero Branco (TV).
...
Raccordo Casello di Spinea – SS 309 Romea
Il casello di Spinea rappresenta il terminale della SS 309 Romea sul Passante ed è, quindi, elemento fondamentale dello schema di drenaggio dei traffici che oggi congestionano la tangenziale. Il raccordo Romea supera in sovrappasso la linea ferroviaria MI-VE e la SP 29, per la quale sono previste specifiche opere di deviazione in sede separata. Dopo un breve tratto in appoggio il tracciato sottopassa in galleria artificiale l’autostrada A4 e la ferrovia VE-Adria.
Sfruttando i dislivelli del sottopassaggio è prevista la realizzazione di rampe di allacciamento alla A4, che consentono di effettuare manovre di scambio nella direzio ne Venezia-Mestre (in entrata e uscita). Proseguendo verso sud il tracciato in progetto si congiunge alla SP 81 completando il by-pass del centro abitato di Oriamo, prima di raggiungere la rotatoria di svincolo della SS 309 Romea e SS 11 Padana superiore. Nel complesso, il tracciato in esame, lungo circa 6,8 Km, oltre a garantire il raccordo della grande viabilità di progetto con le direttrici attestate a Sud del nodo di Mestre, permette di realizzare la circonvallazione completa dei centri abitati di Spinea e Oriamo.
L’itinerario è completato dal collegamento a unica carreggiata, lungo circa 2,1 Km tra la SP 31Mirano/Oriago ed il piazzale lato Est del casello, che consente il drenaggio del traffico che oggi
insiste sulla SP 29 Spinea/Mira nel tratto in fregio dell’abitato di Crea.
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Opere complementari
I 32 chilometri di progetto dell’autostrada richiedono una serie di opere accessorie al tracciato oltre quelle ad esso direttamente connesse (svincoli, adeguamenti dei raccordi, deviazioni agli incroci e così via). Di queste ultime, in relazione al paesaggio, si è tenuto conto nella descrizione fin qui fatta dell’asse autostradale vero e proprio. Altra importanza assumono invece le cosiddette Opere Complementari. Si tratta infatti di opere in appendice di continuità, oppure distaccate dal corpo principale, della cui realizzazione il proponente si fa carico con l’obiettivo di rendere coerente e più solida la definizione dello scenario di progetto. In tal senso la loro funzione, lontano dal semplice corollario di ‘ricucitura’ della viabilità, è quella di completare il quadro degli elementi per la scelta fra le grandi alternative di fondo. L’opzione base presentata dal progetto tende infatti a risolvere gli aspetti trasportistici univocamente, tenuto conto delle necessità/opportunità delle diverse scale territoriali. I benefici attesi in senso lato, ed in particolare sociali ed economici, possono risultare allo stesso tempo di segno positivo anche nei termini di paesaggio, così come inteso nei paragrafi iniziali di questa componente. Le opere complementari hanno sviluppo diverso, con obiettivi precisi in coerenza con le realtà dei
luoghi attraversati e le prospettive indicate dai piani. Il loro impegno di ambiente, e specificamente quello di tipo paesaggistico, è in generale di profilo medio-basso, essendo legato a categorie di progetto (sezioni stradali) variabili, e comunque di ridotta interferenza di intervisività. A seguire vengono segnalate le opere complementari di maggior rilievo associate al progetto; in particolare:
- Raccordi Vetrego-A4;
- Casello Spinea-Svincolo Oriago;
- ‘La Fornace’;
- Variante di Martellago;
- Terraglio Est e collegamento A27-S.P. 64.
...
Casello Spinea – S.S.-309 Romea
COMPLEMENTARE n. 2
Il Raccordo casello di Spinea –è una delle principali opere complementari del Passante autostradale. Esso costeggia inizialmente il Canale Menegon definito dal PALAV ambito fluviale da riqualificare, attraversa il Rio Cimetto e, dopo aver costeggiato il Canale Cime supera tramite viadotto la linea ferroviaria Milano-Venezia e la SP29 Spinea-Mira. In questa zona, tra i comuni di Spinea e Mira, il paesaggio è caratterizzato da un sistema di campi chiusi ad uso seminativo o a cultura mista, con scarsa presenza di abitazioni. L’arteria entra poi nel Comune di Venezia-Mestre, affianca a sud un’area ad interesse paesisticoambientale e delle zone agricole pregiate di tutela ambientale, attraversando in galleria l’autostrada A4 Venezia – Milano.
L’opera infine costeggia alcune aree antropizzate e, dopo l’intersezione con lo Scolo Lusore, si
collega alla SS309 Romea per mezzo di una rotatoria che interessa un’area di pregio ambientale
avente le stesse caratteristiche di quella precedentemente descritta.


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mercoledì 28 novembre 2007

Quartiere Dante in particolare - aree prigioniere dei sensi unici e di via Roma



  • Come qui indicato in questo disegno si può notare come più quartieri siano preda sel sistema di sensi unici intorno al quartiere Dante (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati), con possibilità di sbocco in via Roma intasata (obbligo di svolta a destra verso Mestre) oppure interessamento dell'area del quartiere (ciano). Gli abitanti di via Bennati e D'Annunzio hanno come possibilità di movimento finire nello sbocco del senso unico in cui sono destinati a vivere nei decenni a venire, oppure concentrarsi anche loro nell'area del quartiere Dante attraverso via Tommaseo e via Alfieri.
Una valvola di sfogo al quartiere Fermi, viene descritta qui.
Legata alla tempistica delle opere complementari del passante (2010-2011), quando con il sistema di sensi unici si è creato con 4 anni di anticipo una notevole confusione viaria nella zona, la soluzione di collegare le tre dorsali con una strada passante (via Matteotti, via Capitanio e via Martiri) ed via Cici rischia di spostare ancora l'asse baricentrico del traffico su una strada. residenziale.



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Quartiere Dante in particolare - portare i bambini a scuola - situazione successiva alla modifica urbanistica




  • A seguito della modifica urbanistica nel caso Sud si può notare come venga scombinata la circolazione che altrimenti costringerebbe chi volesse percorrere via Ponchielli per poi uscire da via Bellini a percorrere due volte il sistema rotatorio. Interessate alla modifica sono via Alfieri (alcuni ragazzi la percorrono in bicicletta od a piedi alle 7 del mattino mentre le auto sfrecciano per andare a lavoro od a scuola) e le vie di collegamento con via Matteotti, questo se non si volesse percorrere l'unica alternativa, ovvero via Cici che ha come unico sbocco la svolta a destra obbligata nell'incrocio con via Roma. Si può notare come il traffico veicolare diretto alle scuole, mentre prima defluiva velocemente verso la direzione voluta ora si trova sperso in un nugolo diffuso notevolmente sconveniente con passaggio obbligato verso vie INSICURE (via Alfieri, via Sarpi).
  • A nord con via Cattaneo percorribile solo in ingresso viene a rovinarsi quella funzione di captazione di via Cattaneo e Matteotti dai quartieri residenziali con direzionamento del traffico verso via Buonarroti. Per accedere alle scuole si è quindi costretti a percorrere il nugolo di sensi unici e strade strette fra via Buonarroti e via Roma, oppure a passare parte di via Roma per entrare dal lato dei Bersaglieri (rotonda magenta).
  • Per accedere a Poste e Comune i parcheggi nell'area sono insufficienti e spesso sempre saturi. Inutile far notare che la vasta capienza di piazza Marcato unico luogo dove parcheggiare per accedere facilmente ai negozi di via Roma ed ai servizi succitati costringe tutto il traffico che non voglia ulteriormente intasare via Roma a subire il sistema circolatorio rotatorio dei sensi unici attorno al quartiere Dante (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati).
  • Si può inoltre notare come la chiusura di un tratto di via Roma con pedonalizzazione dirotti il traffico nell'intorno (quello che nel PUT2004 viene definito come fascia di riduzione degli accessi), ovvero in due vie che presentano scuole, zona in cui il traffico dovrebbe transitare il meno possibile (30000 veicoli al giorno per via Roma) link1-link2.
  • Pre modifica della viabilità di via Matteotti.




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Quartiere Dante in particolare - portare i bambini a scuola - situazione precedente alla modifica urbanistica



  • Questi servizi sono indicati con cerchietti marroni. A nord di via Roma (viola, tratto in previsione di pedonalizzazione in rosso) vi sono le scuole medie Ungaretti più una scuola materna, a sud le scuole elementari Goldoni più una scuola materna. A ridosso di via Roma vi sono la sede del comune e la sede delle poste (entrambi richiamano periodicamente utenze da tutta Spinea).
  • La mattina via Roma si presenta intasata per questo motivo un utile mezzo per muoversi e portare il proprio figlio a scuola è percorrere il doppio senso di via Matteotti ed il doppio senso di via Buonarroti attraverso via Cattaneo (che incrocia proprio con via Matteotti). Entrambe le vie captano da tutti i quartieri in egual misura ed attraverso lo snodo del semaforo di via Matteotti - via Roma - via Cattaneo permettendo di non intasare ulteriormente via Roma. La possibilità di percorrere via Ponchielli e via Bellini ritrovandosi comunque in una via dal facile accesso (od a nord via Buonarroti da via Cattaneo) permette in seguito a qualsiasi genitore di dirigersi verso la direzione preferita a seconda dell'ubicazione del luogo di lavoro.
  • Poste e Comune (ed USSL) presentano una quantità di parcheggi insufficiente e quasi sempre satura. Per questo motivo un ottimo punto per parcheggiare dal facile accesso attraverso vie dorsali è piazza Mercato. Attraverso via Matteotti a doppio senso provenendo da via Cattaneo vi è la possibilità di giungere ad un ampio parcheggio che permette velocemente di arrivare ai negozi di via Roma ed ai servizi (poste, comune, USSL)
  • Dopo le modifiche alla viabilità in via Matteotti




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Quartiere Dante in particolare - direzione via Matteoti da Fornase verso via Roma centro Spinea - situazione con chiusura accesso sud di via Alfieri



  • Nel caso di chiusura dell'imbocco a sud fra via D'annunzio e via Bennati è probabile venga caricata via Tommaseo per il traffico diretto verso il centro di Spinea lungo via Roma oppure lungo via Verga per raggiungere i quartieri residenziali oltre via Matteotti. Bisogna notare che attualmente via Bennati sbocca in via dell'Unità, molto stretta ed insufficiente al pari di via Alfieri di supportare un traffico superiore a quello limitato residenziale. Il piano finale (esproprio del consorzio permettendo) prevede tuttavia che via Bennati si innesti direttamente nella rotonda di via Roma, con una facilitazione per chi deve andare verso Chirignago, tuttavia con un incentivo per chi deve recarsi al quartiere residenziale intorno piazza Marcato a lasciare le vie più larghe (D'Annunzio e Bennati) per sfruttare via Alfieri, via Verga e via Tommaseo.



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Quartiere Dante in particolare - direzione via Matteoti da Fornase verso via Roma centro Spinea - situazione succesiva alla modifica urbanistica



  • Con via Matteotti resa a senso unico verso sud (strada blu) diviene molto più semplice percorrere via Alfieri o via Tommaseo (indipendentemente che via Bennati e D'Annunzio siano state rese a senso unico) per prendere la direzione prescelta. Ancora più spinto a tagliare è chi è diretto verso i condomini fra via Matteotti e via Cici con notevole riduzione del percorso da eseguire, usufruendo di via Verga (evitando così di passare per l'intasata via Roma). Tutto ciò senza che via Alfieri, via Verga e le altre stradine interne residenziali del quartiere Dante siano in sicurezza (visione generale, visione in dettaglio).



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Quartiere Dante in particolare - direzione via Matteoti da Fornase verso via Roma centro Spinea - situazione precedente alla modifica urbanistica



  • Precedentemente alla modifica urbanistica con eliminazione di un senso di marcia per via Matteotti il percorso seguito per andare da Fornase verso il centro di Spinea era quello di percorrere via Matteotti (percorso marrone), svoltando a sinistra all'incrocio semaforizzato.
  • Si nota come via Roma svolga il compito di arteria portante e via Matteotti di dorsale, non intaccando le vie residenziali secondarie ed insufficienti, nè i quartieri residenziali.
  • Come già detto oggi con il senso unico si presentano delle situazioni di notevole insicurezza (per esempio: il caso di piazza Marconi).



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Quartiere Dante in particolare - direzione via Roma (intasata) verso Fornase - situazione attuale






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Quartiere Dante in particolare - direzione via Roma (mediamente intasata) verso Fornase - situazione attuale






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Quartiere Dante in particolare - direzione via Roma (libera) verso Fornase - situazione attuale



  • Con via Roma molto scorrevole non intasata (ahimè condizioni solo teoriche) e via Matteotti resa a senso unico diviene facile portarsi all'incrocio con il senso unico per svoltare e percorrere linearmente la via verso sud (percorso seguito linea marrone).



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Quartiere Dante in particolare - prima della modifica su via Matteotti



  • Prima della modifica alla circolazione in via Matteotti con creazione di un senso unico, la circolazione era estremamente disciplinata e veloce con sensi diretti verso la direzione prescelta. Via Roma principale arteria di traffico, via Matteotti Dorsale che raccoglieva varie vie residenziali insufficienti o secondarie e permetteva senza accesso a via Roma di smistare traffico verso Fornase o verso via Cattaneo con possibilità di accedere alle scuole di via Buonarroti. L'ambito residenziale non veniva intaccato dal traffico se non in minima parte. Il quartiere Dante non captava il traffico come dorsale. In condizioni di traffico molto basso, residenziale le problematiche di via Alfieri si presentano in minore quantità poichè è minore la probabilità che si verificano. I successivi interventi invece renderanno via Alfieri non solo dorsale sulla quale non si vuole minimamente intervenire, ma anche insicura con traffico elevato.



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Quartiere Dante in particolare - piccoli peccatucci - vie laterali Sarpi, Verga, Bruno



  • L'immagine mostra come fra le vie Verga, via Giordano Bruno e via Paolo Sarpi si possa costituire un circolo per evitare il sistema circolatorio per via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati, intasando vie non in sicurezza, per le quali non è previsto nessun intervento se non l'aumento del diluvio di traffico e la funzione di nuove dorsali, anzichè vie residenziali.
  • Si verifica inoltre un fenomeno particolare: poichè le vie del lato destro e del lato sinistro di via Matteotti a senso unico non sono perfettamente coincidenti, molti abitanti di via Mascagni e via Donizzetti piuttosto che percorrere larghi giri lungo il sistema dei tre sensi unici preferiscono percorrere quei 10-20 metri contromano per imboccare la via di interesse pervenendo da via Alfieri. Questa è la sicurezza realizzata in via Matteotti: un'alternanza fra dover percorrere tragitti maggiori per arrivare al proprio domicilio stando ben attenti a prendere il senso unico giusto, oppure piccoli quotidiani peccatucci contro il senso vietato imposto dall'amministrazione con rischio per pedoni, ciclisti ed autisti che percorrono nel corretto verso la via.



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Quartiere Dante in particolare - parcheggio piazza Marconi oggi



  • Fra via Roma e via Matteotti (blu) resa a senso unico (senso frecce per indicare verso) al fine di rendere sicuro l'incrocio senza inserirvi una rotonda (contraria alle previsioni del Masterplan che prevedono la pedonalizzazione dell'area e la costruzione di nuovi edifici su piazza Marconi) viene a trovarsi il parcheggio di piazza Marconi. Tale parcheggio sempre saturo prima dell'intervento su via Matteotti, oggi è reso molto sconveniente dalla presenza del senso circolatorio circolare che impone a chiunque entri nel parcheggio ad eseguire il largo giro rotatorio dei sensi unici intorno al quartiere Dante per uscire. In futuro il parcheggio verrà demolito per dar luogo a nuove costruzioni (per preservare l'indice generale che definisce il numero di parcheggi con il numero dei residenti si sta provvedendo a creare parcheggi distribuiti in altre vie, come per esempio via Bellini, via Ponchielli, ecc...), tuttavia la situazione attuale versa ora in condizioni di insicurezza.
  • La presenza di una fermata dell'ACTV impone la creazione di un senso di marcia alternato nel senso unico di via Matteotti riservato agli autobus lungo tutta la lunghezza del parcheggio. Ciò permette all'autobus di uscire dalla fermata e di imboccare secondo il percorso della linea lo svincolo a destra (il semaforo con via Roma e via Matteotti è inattivo ed insufficiente per chiunque volesse svoltare a sinistra verso il centro da via Matteotti). Tuttavia moltissimo che usufruiscono del parcheggio di piazza Marconi non seguono il sistema circolatorio dei 3 sensi unici, bensì in barba ai divieti si dirigono verso il semaforo per prendere la direzione seguita (destra ed anche sinistra). In altre parole via Matteotti, resa a senso unico per eliminare il semaforo con via Roma e via Cattaneo senza l'inserimento di una rotonda è oggi un posto più insicuro nell'incrocio con le suddette vie poichè gli autisti sono fortemente spinti ad infrangere i divieti del breve tratto di senso unico selettivo (selettivo perchè gli autobus non ne usufruiscono) piuttosto che a percorrere lunghe distanze intorno al quartiere Dante

Nella foto si possono notare in giorno di mercato, due auto uscite da piazza Marconi (a sinistra) percorrere contromano via Matteotti a senso unico ed anche senza semaforo attivo svoltare a destra ed a sinistra


Aggiornamento 12 gennaio 2009
Rimosse le striscie gialle di lavori in corso, non è cambiato nulla...


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Quartiere Dante in particolare - chiusura tratto via Roma e via Cattaneo - soluzione alternativa



  • Con l'apertura del tratto di strada fra piazza Marconi e piazza Marcato (piazza Fermi) una delle possibili soluzioni sono la creazione di un doppio senso per il tratto rimanente di via Matteotti. Tale soluzioni in condizioni di percorribilità ideale rende libero il quartiere Dante del traffico di via Roma. Tuttavia non risolve le problematiche già descritte qui: disegno aree: visione generale, visione in dettaglio; tavola SFMR, disegni casello di Crea, tavola scuole.
  • I palazzoni affacciantisi su piazza Marcato si trovano tuttavia in posizione sconveniente riguardo a questa modfica passando da edifici in ambito residenziale faccia alla villa del Majno a edifici dal prezzo ribassato causa la presenza del forte inquinamento acustico. Via I Maggio si troverebbe ad avere come unico sbocco via Roma con tutte le problematiche de caso.



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News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013