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mercoledì 19 dicembre 2012

PUT sostenibile bipartisan (centro e destra o sinistra); ma sostenibile per tutti i cittadini?

Visto il fervore di questi ultime settimane, è il caso di ritornare a parlare di via Matteotti.

La società AGRI.TE.CO sc Ambiente Progetto Territorio, nel suo sito internet ha pubblicato alcuni interessanti dettagli di un lavoro eseguito nel 2004: redazione del Piano Urbano del Traffico per il Comune di Spinea.

Per un importo di 65.000 euro la società di progettazione di Marghera ha redatto il PUT2004 (articoli con tag put2004), ampiamente commentato in questo blog per le informazioni e le scelte ivi inserite e quelle mai rispettate.

Nel messaggio appare inoltre un progetto della piazza Marconi, con ampliamento dell'area verde e l'inserimento della rotatoria pr smistare il traffico del semaforo.


Via Matteotti è ovviamente a doppio senso ed il sistema permette una fluidificazione del traffico passante per via Roma ed uscente dalle laterali per la circolazione locale (collegamento diretto quartieri nord-sud possibile altrimenti fra via Rossignago-Capitanio-Buonarroti nella rotatoria dei Bersaglieri), senza formazione di rallentamenti, code inquinanti o problemi (si veda per esempio all'errore di aver messo via Cattaneo a senso unico entrante costringendo i carri funebri della chiesa San Vito e Modesto ad uscire in senso vietato quando passavano i pedoni per andare verso il cimitero).

Le idee dello studio che delineò il PUT furono disattese dalla precedente amministrazione di centrodestra capegata da Tessari-Simionato, la quale preferì costruire una rotatoria all'incrocio con via Alfieri piuttosto che con via Matteotti, rotatoria in via Alfieri che fu ricostruita dopo soli due anni e mezzo dalla creazione per evidente usura del mando e che oggi, a cinque anni necessiterebbe di un nuovo "restauro" con "sommo gaudio" per il bilancio comunale.

L'attuale amministrazione di centrosinistra del sindaco Checchin ha indetto un concorso di idee per piazza Marconi, mentre con il piano 20-20-20 porta avanti l'idea di eliminare traffico da via Roma spostandolo nella tangenziale nord non ancora completa (in pratica come sosteneva Claudio Tessari) per ridurre le emissioni, tramite una Zona a Traffico Limitato che multi i non residenti che dovessero passare oltre i Bersaglieri o San Vito e Modesto per andare/ritornare da lavoro a Mestre (il MasterPlan di Tessari - Rizzo invece spostava il traffico di via Roma a ridosso dei palazzoni dietro villa del Majno per poi far percorrere il sistema di sensi unici creati attorno al quartiere Dante, via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, rotatoria in via dell'Unità ed immissione sopra l'ex-cavalcavia).


Nei prossimi giorni ulteriori dettagli su come a Spinea si zittisscono i comitati di cittadini per privilegiare i quartieri centrali rispetto a quelli periferici (tangenziale sud compresa) nel disegno globale di un futuro sostenible della città.

domenica 9 novembre 2008

Articolo di giornale - I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar

LA NUOVA
VENERDÌ, 07 NOVEMBRE 2008
Provincia «Viabilità? Battaglia aperta» Spinea. I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar
SPINEA.
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«Non è affatto finita - spiega il portavoce Pietro Curreli - primo perché il prossimo 29 gennaio ci sarà l’udienza al Tar sul ricorso presentato lo scorso anno, secondo perché gli stessi comitati promotori del referendum si sono costituiti in lista civica e saranno presenti alle prossime elezioni di primavera. Fossimo il sindaco uscente non canteremo vittoria troppo presto». Curreli spiega perché il vero banco di prova saranno questi due appuntamenti
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Correranno insieme alla civica 585, sotto il nome di «Lista civica 585 - Comitati viabilità e urbanistica». A presiederne il direttivo sarà Gianni Causin, portavoce del comitato Spinea vivibile, da mesi in prima linea contro la linea viaria varata dalla giunta Tessari. Comitati e 585 hanno tra l’altro già stretto accordi con la Lega Nord e l’Udc in vista del voto.
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martedì 21 ottobre 2008

articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità

LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
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Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.

Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.

"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!

Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.

mercoledì 11 giugno 2008

Articolo di giornale - raccolte 2144 firme

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 11 GIUGNO 2008
Provincia Spinea. Il voto potrebbe essere affiancato alle comunali del 2009 Referendum viabilità, raccolte 2.144 firme I comitati sperano in un’apertura del Comune per trovare una soluzione
SPINEA. Sono 2144 le firme raccolte per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Lunedì i comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», hanno consegnato in Comune le sottoscrizioni dopo 90 giorni di raccolta che scadeva a mezzanotte di sabato. In realtà ne servivano 2050, ma gli organizzatori hanno preferito consegnarne qualcuna in più.
Perché potrebbero essercene di doppie o di non valide. E infatti ora il Comune dovrà controllare che tutto sia in ordine e non vi siano irregolarità. Ora non è detto che si vada per forza al voto, anche perché i comitati sperano di risolvere la questione attorno ad un tavolo. Ma se si andasse al voto, chiederanno di affiancarlo a quello comunale dell’anno prossimo. Le schede referendarie erano quattro, dove all’interno i cittadini hanno trovato due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedevano di non applicare il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e proponevano che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciavano l’idea che le vie Matteotti, Bennati e Cattaneo tornassero al doppio senso di marcia mentre in quella C consigliavano alla giunta di far tornare via Martini al doppio senso mentre su via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiedevano ai firmatari di lanciare l’idea alla giunta di una pista ciclabile un via Capitanio e in tutta via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. Tre sono stati i coordinatori dell’iniziativa, Valeria Chinellato, Gianni Causin e Gianni Crosera mentre sono una quarantina le persone in totale che vi hanno lavoratori. Gli autenticatori sono stati i consiglieri comunali Silvano Checchin dei Ds, Piercarlo Signorelli e Francesco Alacqua della Margherita, Alessandro Fontana di Rifondazione Comunista e quello provinciale della Lega Nord Giovanni Anci. I punti di raccolta sono stati il mercato e in altre zone cittadine, invece invecel’associazione 585 ha messo a disposizione i locali di via Ponchielli. Intanto stasera i comitati si incontreranno per parlare dell’esito della raccolta firme mentre per fine giugno è atteso il pronunciamento del Tar, chiesto dai cittadini attraverso il loro legale, di sospensione della delibera contro il senso unico e gli altri interventi viari adottati dal Comune. «Ci teniamo a ribadire - dicono il presidente e il portavoce del 585 Luigi Colombo e Pietro Curreli - che qui non c’è alcuna azione politica. I cittadini chiedono solo che la viabilità torni all’antico. Speriamo che davanti a questa protesta, il Comune apra un tavolo per trovare una soluzione».




mercoledì 2 aprile 2008

PUT2004: statistica incidenti

Il piano urbanistico territoriale riporta una tavola in cui sono indicati degli incidenti avvenuti negli anni 2001 e 2002.

L'area di interesse per via Matteotti e per il quartiere Dante è quella rappresentata nell'immagine (visualizzando solo l'immagine si possono vedere meglio i simboli).
La leggenda dei simboli è la seguente


Per meglio comprendere delle zone di cui si parla e degli incidenti a cui ci si riferisce nel discorso vengono affiancate alla tavola una serie di lettere maiuscole in colore rosso dalla A alla H.


Una breve descrizione degli incidenti, discussi più avanti
  • lettera A: posizionato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti. L'incrocio poco prima del semaforo fra via Matteotti e via Grossi ha poca visibilità a causa dei recinti delle vicine abitazioni. Fra il 2001 ed il 2005 è stata concessa la costruzione di un edificio nel terreno d'angolo fra via Matteotti e via D'Annunzio riducendo ulteriormente la visibilità (non essendo stato imposto alcun vincolo è stata realizzata una siepe che annulla completamente la visione, costringendo i veicoli in uscita da via D'Annunzio ad invadere per almeno 1 metro la corsia di via Matteotti per ottenere visuale). La messa a senso unico di via Matteotti con via D'Annunzio a doppio senso non ha risolto il problema visto che spesso chi proveniva dal nuovo senso unico di via Matteotti, abituato a percorrerla con diritto di precedenza non dava la precedenza a chi arrivava da via D'Annunzio. E' plausibile che esista un'errore nella mappa, poichè l'incidente più degno di nota nella zona si è verificato all'incrocio fra via Grossi e via Matteotti (spiegato in seguito).
  • lettera B: gli incidenti con questa lettera avvenuti fra il 2001 ed il 2002 si sono verificati con auto uscenti dalle vie secondarie lateriali rispetto le auto che percorrevano via Matteotti. Più degni di nota sono tuttavia gli scontri fra ciclisti che percorrevano via Matteotti e le auto che uscivano dalle vie laterali (anche in questo caso la mancanza di visibilità porta le auto a dover uscire per almeno 1 metri per poter acquistare visuale nella via in cui ci si vuole immettere, andando ad occupare lo spazio in cui sopraggiungono ciclisti, anch'essi senza visuale rispetto le vie laterali sulla banchina o sull'attuale pista ciclabile).
  • lettera C: questi incidenti sonoa avvenuti fra via Tommaseo e la piazzetta Dante, e fra via Tommaseo e via Bennati. I problemi della piazzetta Dante non sono stati risolti con il suo abbellimento, tanto da ricadere tutt'oggi nelle problematiche descritte per via Alfieri. E' bene notare che già a suo tempo avvenivano incidenti in quelle zone. Oggi abbiamo ancora situazioni molto pericolose come descritto nel post delle problematiche di via Alfieri, nonchè incidenti verificatisi lungo via Alfieri (auto travolge ciclista), fra via Tommaseo e via Bennati e nella piazzetta Dante. Una situazione di estremo pericolo si rileva inoltre agli incroci fra le vie secondarie e via Alfieri vista la totale mancanza di visibilità.
  • lettera D: vari incidenti nell'incrocio contrassegnato con questa lettera erano dovuti alla presenza nella via chiusa (lato Chirignago) del circolo ricreativo per anziani. Per giungere al circolo per bere la classica ombretta di vino e giocare a bocce o carte, molti anziani percorrevano quell'incrocio in scooter od in bicicletta entrando od uscendo quand'era ora di rincasare. Mancano indicazioni riguardo a tali incidenti. Oggi il centro per anziani dovrebbe essere stato chiuso, tuttavia è bene ricordare che un circolo per anziani è tutt'ora presente in via Cici (ha importanza riguardo a possibili collegamenti della via con via Matteotti e via Capitanio).
  • lettera E: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri e via Roma e nell'incrocio fra via dell'Unità e via Roma. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi ed il vicino incrocio, seppur con ottima visuale ha sempre rappresentato una situazione pericolosa (soprattutto nel caso di auto uscenti da via dell'Unità che svoltavano in via Roma direzione centro di Spinea). La costruzione di un separatore stradale per permettere il passaggio pedonale in vicinanza dell'incrocio fu inizialmente un fattore di rischio visto che le auto di via Roma provenienti dal cavalcavia i primi giorni vi si scontrarono più volte.
  • lettera F: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi e per chi usciva da via Alfieri era piuttosto difficile immettersi in via Roma direzione centro, cosa che ha portato alla formazione di alcuni incidenti. La presenza del vicino semaforo di via Matteotti, permetteva quando non era più verde per il traffico di via Roma di uscire da via Alfieri ed immettersi nell'intasata via Roma (ovviamente la rimozione del semaforo con la creazione del senso unico di via Matteotti e via Cattaneo non ha giovato), cosa che spiega il motivo per cui non sia mai stata presa la decisione di mettere un obbligo di svolta a destra per chi usciva da via Matteotti come fatto per molte delle vie laterali fra la chiesa di San Vito e Modesto e via Capitanio .E' bene notare che la creazione del senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio ha intensificato l'uso di tale incrocio (Servizio GiroSpinea per via Alfieri, quartieri intrappolati, aree prigioniere). Proprio perchè si prevedeva che vi sarebbe stato un aumento di traffico, ben consci delle problematiche rappresentate da questo incrocio è stata posta la rotatoria all'imbocco di via Alfieri su via Roma. Sfortunatamente è stata adottata una soluzione discutibile ed i tamponamenti sono all'ordine del giorno (post dedicato alle rotatorie di Spinea); nella fase transitoria non era presente il dosso tuttavia vista l'esiguità della rotatoria delimitata solo da qualche spartitraffico e segnalazione provvisoria si creavano situazioni di pericolo dovute alla difficoltà di distinguere le auto che svoltavano nella rotatoria rispetto quelle che semplicemente la transitavano. Inoltre essendo via Roma principale rispetto via Alfieri, sovente per non dover dar la precedenza molti auto acceleravano anzichè rispettare il vincolo di rallentare per dar la precedenza
  • lettera G: gli incidenti contrassegnati con questa lettera indicano numerosi incidenti verificatisi lungo via Roma. L'alta densità di traffico e l'emissione di auto dalle vie laterali fu un grosso fattore di pericolo che rese necessario iniziare a pensar di togliere il traffico dal centro cittadino. Per questo motivo è divenuto importante realizzare nel più breve tempo possibile dal 2001-2002 la tangenziale nord (completata forse nel 2010) rispetto ad altri lavori cittadini (via Matteotti a senso unico, rotarotia in via Alfieri, inversione di via Paolo Sarpi, ecc...). Dubbi sorgono riguardo quanto possa avvenire con progetti di chiusura di via Roma (est-ovest, ovest-est). Per tutte le vie laterali che si immettono in via Roma in tale punti estremamente pericolosi (punti di conflitto, vedi immagine con leggenda), al fine di non creare ulteriore intasamento nella via e situazioni di pericolo sono stati disposti cartelli stradali che impongono l'obbligo di svolta a destra (in questo modo non si taglia un senso di marcia). Gran parte del traffico cittadino proprio per evitare la via intasata da 30000 veicoli passanti al giorno e per evitare le zone di rischio erano abituate a percorrere via Matteotti e via Buonarroti per la movimentazione interna o per entrare ed uscire dalla città (come qui spiegato la messa a senso unico di via Matteotti non ha fatto altro che complicare la circolazione, nonchè portare ad un maggior uso di via Roma da parte del traffico locale, senza che ancora vi siano i benefici della miracolosa tangenziale nord, Accesso diretto fra aree).
  • lettera H: tali incidenti mostrano come via Capitanio fosse già una zona di rischio. Per tale strada non è stata adottata nessuna soluzione a breve, anzi si è preferito agire sulla vicina via Matteotti. Articolo di giornale commentato. (Sexy vigilessa)
  • Incidente fra via Grossi e via Matteotti: l'incidente fra via Grossi e via Matteotti fece molto scalpore a causa della dinamica. E' bene far notare che via Matteotti non è percorribile dai camion, benchè tale vincolo non venga mai rispettato o fatto rispettare (per esempio mettendo delle barriere anti-camion come fatto per via Luneo). La dinamica dell'incidente vede un camion percorrere a velocità sostenuta via Matteotti direzione via Roma. Giunto in prossimità di via Grossi (a quel tempo via Grossi era doppio senso e l'incrocio era semaforizzato) il semaforo si presentava come rosso per chi era in via Matteotti e verde per le vie laterali. Il camion, non accorgendosi del segnale di stop del semaforo in prossimità dell'incrocio di via Grossi, si trovò un'auto che usciva da via Grossi (senza visuale, ingara di chi era presente in via Matteotti) e, per evitarla, sterzò finendo in una vicina casa abbattendone parte dei muri (la donna che vi viveva risultò illesa poichè uscì poco prima dell'incidente). La soluzione adottata a breve periodo fu quella di mettere via Grossi a senso unico uscente. Il PUT nella tavola B1_2_breve periodo.PDF prevede due soluzioni).
    Vediamo che in una soluzione per via Grossi viene previsto il doppio senso di circolazione, e per l'altra il senso unico uscente. Oggi è presente via Matteotti a senso unico e via Grossi senza semaforo con senso unico uscente. Se consideriamo che all'incrocio con via Roma, via Matteotti e via Cattaneo si è adottata la soluzione di creare il senso unico uscente senza mettere una rotonda e per altri incroci di Spinea si è adottata la soluzione con rotatoria (Rotatorie in via Roma) appare del tutto strano che in un punto in cui non vi è visuale per chi esce da via Grossi non si sia pensato ad una soluzione più efficace (si ricorda infine l'errore di via Lorenzini come accenno).
  • Punti di conflitto: sono stati inseriti nei punti di conflitto l'incrocio fra via Roma e via Capitanio (oggi è presente una rotonda), l'incrocio fra via Matteotti e via Roma(non è previsto l'inserimento di una rotonda), l'incrocio fra via dell'Unità e via Roma (attualmente è previsto che via dell'Unità nel tratto fino a via Bennati diventi a senso unico per ospitare un senso di marcia di via Roma, una rotatoria nell'incrocio con via Bennati e lo svincolo sulla nuova rotatoria realizzata sopra la vecchia sopraelevata di via Roma). L'idea di porre una rotatoria allo sbocco di via Alfieri in via Roma indica che anche quello ha assunto i connotati di punto di conflitto, benchè nel PUT non se ne prevedesse il bisogno (punto con lettera F). (Rotatorie in via Roma)
  • Principali zone commerciali/direzionali: La presenza di zone commerciali lungo una via altamente intasata influenza la disposizione dei parcheggi capienti. I parcheggi divengono così punti di attrazione del traffico che ha così modo di raggiungere a piedi l'attività commerciale/direzionale. Questo impone dei vincoli sul numero di parcheggi, sulla distribuzione e sulla accessibilità dei parcheggi (sicurezza nel parcheggio di piazza Marconi, sensi unici e funzioni religiose nella chiesa San Vito e Modesto). Per non gravare su via Roma deve sussistere una viabilità alternativa, una serie di dorsali che permettano di accedere e defluire facilmente dai parcheggi asservendi le zone commerciali/direzionali senza impegnare via Roma, intasata dalle auto di transito.
Eseguire delle statistiche o delle tavole di elencazione degli incidenti è molto utile per comprendere quali siano i punti di maggiore conflittualità e monitorare se vi sia un trand crescente o descrescente di insicurezza.
Tuttavia è sempre bene tenere in considerazione che le statistiche potrebbero non raccogliere delle informazioni utili a descrivere la casistica di incidenti.
Il riferimenti a questo caso sono evidenti.
Elencando i punti e il numero di incidenti avvenuti per solo due anni (2001-2002) si ottiene una descrizione delle aree in cui per quei due anni vi sono state le maggiori conflittualità e si è verificato il maggior rischio di incidente.
Tuttavia non correlare alcuna informazione riguardo alla percentuale di veicoli passanti per tali strade e le condizioni di traffico al variare del tempo (durante la giornata, al variare dei giorni festivi/lavorativi, al variare dei mesi invernali/estivi) rischia di far sottovalutare i punti di maggiore rischio.
Per meglio comprendere si possono immaginare tutte le strade con le medesime condizioni di traffico (quantità e velocità di scorrimento).
In queste condizioni la strada con caratteristiche meno adatte al traffico presente presenterà il maggior numero di incidenti.
Con diverse condizioni di traffico si rischia di dover risolvere i problemi a cascata soprattutto nel caso in cui si modifichino le condizioni di scorrimento in un'intera area con singoli interventi.
Un altro aspetto trascurato dalla statistica è la tipologia dell'incidente.
Incidenti segnati nella via presuppongono interventi diversi a seconda che siano un tamponamento, uno scontro dovuto all'accessiva velocità, un incidente con auto che provengono dalle vie laterali, ecc...

Sotto quest'ottica la tavola indica altri aspetti
  • in condizioni di traffico scarso via Bennati e via Tommaseo/piazza Dante nonchè via Capitanio hanno sviluppato degli incidenti. Sebbene il numero degli incidenti non sia paragonabile con quello di via Roma o di via Matteotti è bene tenere in considerazione che il loro numero limitato è dovuto alla scarsità del traffico rispetto via Matteotti. Come qui spiegato si può comprendere come osservare solo il numero degli incidenti porti a prendere provvedimenti che concentrano il traffico proprio laddove si sono verificati in condizioni di scarsità di traffico (in altre parole è logico pensare ad aumento di incidenti visto che si sposta l'attenzione in vie più insicure).
  • gli incidenti in via Matteotti si sono verificati in corrispondenza degli incroci, poichè sono dovuti a scontri fra veicoli uscenti dalle strade laterali e auto o biciclette in corsa lungo via Matteotti. Quindi il problema non è la creazione di una pista ciclabile, benchè una pista ciclabile giovi sempre, poichè comunque auto dalle strade laterali sono costrette a tagliare la strada alla pista ciclabile per immettersi nella via dorsale (vedi qui per definizione di dorsali di scorrimento del traffico). Tuttavia è bene notare che la creazione di quartieri intrappolati nel sistema dei sensi unici porta il traffico a spostarsi proprio sulle vie laterali (via G.Bruno, via Sarpi e via Verga) usufruendo di via Alfieri per prendere il direzionamento voluto senza essere obbligati a compiere un vasto circolo rotatorio (via Matteotti, via D'Annunzio, Via Bennati, rotonda, Via Roma). Le condizioni di mancanza di visibilità restano tali in via Matteotti resa a senso unico, ma soprattutto erano e resteranno presenti in via Alfieri (condizioni di via Alfieri). Come prima detto, trascurando certi dettagli nella tavola si è solo spostato il problema.
  • Via Matteotti è qui stata definita come dorsale poichè come più volte detto svolgeva il compito di mettere in comunicazione differenti quartieri attraverso l'incrocio con via Roma e via Cattaneo. La creazione di un sistema rotatorio ha spostato traffico in via Bennati, in via Alfieri ed in via Capitanio. Tali vie tuttavia non sono collegate direttamente con la zona Buonarroti. Ne deriva una spinta ad usufruire di una via intasata come via Roma nonchè zona in cui si verificano incidenti come indicato nella stessa tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF.

domenica 30 marzo 2008

Sensi unici e chiesa di San Vito e Modesto

Un aspetto importante, tutt'ora dimenticato, del piano urbanistico previsto per via Cattaneo e via Matteotti (attualmente trasformate in senso unico, in futuro piano particolareggiato del MasterPlan) è il problema creato alla normale esecuzione di un funerale.

tratto da qui

La chiesa in questione è quella di San Vito e Modesto, situata all'incrocio fra via Roma, e via Cattaneo, fronte a via Matteotti.
Il cimitero è situato lungo via Matteotti, fra il quartiere Dante e Fornase.
In genere un funerale è costituito da un carro funebre con al seguito la schiera delle auto dei parenti stretti e la schiera di auto di persone al seguito.
Prima dell'attuale situazione era estremamente agevole per il carro funebre usufruire dell'incrocio e del semaforo nel rispetto del codice della strada, parcheggiare nello spiazzo fronte alla chiesa, con alcuni dei veicoli dei parenti stretti partecipanti al corteo funebre.

Il resto dei mezzi al seguito poteva usufruire del vicino parcheggio di piazza Marconi (indicato con una P rossa nella precedente immagine), dal quale agevolmente la chiesa in vita poteva essere raggiunta con qualche semplice passo attraversando via Roma.
Si ricorda che il parcheggio di piazza Marconi si trova ora nella seguente condizione.

Finita la funzione funebre il carro funebre poteva immettersi in via Cattaneo a doppio senso, attendere la precedenza data dal semaforo ed in seguito imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Le auto dei partecipanti (tendenzialmente persone che provengono da altri paesi e quindi non ne capiscono molto di circolazione locale) in questo modo hanno in vista il carro funebre e possono accodarvisi per seguire il corteo fino al cimitero.

Invece la situazione attuale, come più volte discusso vede la messa a senso unico di via Matteotti e via Cattaneo.
Ciò significa che il carro funebre uscendo dallo spiazzo fronte alla chiesa per rispettare il codice della strada dovrebbe imboccare via Cattaneo secondo il suo senso unico.
In questo modo mentre i veicoli del corteo sono parcheggiati in piazza Marconi, il carro funebre si dirige dalla parte opposta, verso via Buonarroti.
Giunto in via Buonarroti non resta che invertire il senso di marcia, riportarsi in via Roma, recuperare i partecipanti al corteo dispersi e imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Da tener presente che nel lato nord di via Roma le strade che vi si immettono hanno ovviamente l'obbligo di svolta a destra, per non intralciare la fluidità del traffico della via principale.
Ciò significa che il carro funebre, percorso il senso unico di via Cattaneo si trova a dover dirigersi o verso via Macello, per poi svoltare e raggiungere la rotonda di via Roma fra il quartiere Dante e il quartiere Graspo d'Uva, oppure arrivare fino ai Bersaglieri per usufruire della rotonda antistante a via Capitanio (percorrendo il centro cittadino può in seguito arrivare al parcheggio di piazza Marconi).

Saltando completamente il corteo fermo in piazza Marconi, un'alternativa è immettersi in via Roma da una delle laterali, rallentando il traffico per poi svoltare per la piazza di villa del Majno, rallentando il traffico, e scendere per le vie laterali vicino alla gelateria Pinguino Blu (via Bellini, via Ponchielli), mentre il corteo da piazza Marconi si dirige al cimitero senza poter seguire il carro funebre (d'altra parte essendo piazza Marconi dentro un altro senso unico non si può pensare secondo il codice della strada che fuoriesca da via Matteotti per seguire il carro funebre in parata per mezza città per raggiungere il cimitero).



In realtà questo è alquanto sconveniente e difficilmente si realizza, tanto quando non si è mai sentito di carri funebri che girano per la città lasciando parcheggiati i parenti in qualche parcheggio.
Quanto avviene è che il conducente del carro funebre seleziona il passaggio pedonale con l'apposito pulsante (il vecchio semaforo è rimasto per permettere il transito di attraversamento dei pedoni fra i due lati di via Roma), facendo così scattare il rosso, lo stop per via Roma (via Cattaneo e via Matteotti sono sensi unici uscenti).
Nel tempo in cui viene consentito il passaggio dei pedoni, facendo attenzione all'eventuale presenza di quest'ultimi ha modo di immettersi nel senso unico di via Catteneo, percorrere contromano nel senso unico di via Cattaneo i 5 metri iniziali dove vi è l'uscita della piazzetta fronte alla chiesa ed attraversare l'incrocio fra via Roma, Cattaneo e Matteotti immettendosi nel senso unico di quest'ultima via.


In futuro il piano MasterPlan prevede la pedonalizzazione del tratto di via Roma fra la chiesa San Vito e Modesto e la villa del Maino.
Via Cattaneo sarà del tutto scollegata dalla circolazione di via Roma.
Via Matteotti a senso unico porterà il traffico principale di via Roma fino al bordo estremo dell'attuale parcheggio Marconi, dove verrà realizzata una nuova strada che collegherà la piazza retrostante villa del Majno con via Matteotti.


Piazza Marconi senza una destinazione a parcheggio (a fasi alterne si era previsto la pedonalizzazione, e la costruzione di edifici in sostituzione della piazza) non potrà più ospitare i veicoli del corteo funebre, i quali dovranno trovare un'altro luogo dove parcheggiare (il parcheggio più vicino in previsione del masterplan è quello interrato sotto la piazza retrostante alla villa, oppure parcheggi cittadini lungo le strade).
Il corteo, abbandonando la chiesa di San Vito e Modesto non avrà più problemi di incrocio per immettersi in via Matteotti (visto che via Roma e via Cattaneo vengono pedonalizzate), tuttavia dopo aver percorso una cinquantina di metri si troverà a dover attraversare l'incrocio con la nuova strada che conduce nell'isolato retrostante villa del Majno.





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domenica 16 marzo 2008

articoli di giornale - referendum sulla viabilità

LA NUOVA
VENERDÌ, 14 MARZO 2008
Provincia Spinea. Tre mesi per trovare duemila sottoscrittori. Quattro schede Referendum sulla viabilità, da oggi le firme I comitati civici chiedono piste ciclabili e la revisione dei sensi unici di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Via libera alla raccolta firme per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Proprio lunedì il vice segretario generale del Comune ha firmato la richiesta dei due comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», che ora hanno novanta giorni di tempo per raccogliere le 2 mila firme richieste. Già sabato prossimo saranno in piazza Fermi dove distribuiranno volantini mentre mercoledì prossimo saranno con un banchetto al Villaggio dei Fiori.Le schede saranno 4 con due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedono che non sia applicato il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e propongono che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciano l’idea che via Matteotti, via Bennati e via Cattaneo tornino al doppio senso di marcia mentre in quella C suggeriscono alla giunta che via Martini torni al doppio senso e che in via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiederanno agli spinetensi di proporre alla giunta una pista ciclabile in via Capitanio e in via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. «L’obiettivo è far cambiare parere alla giunta comunale - spiega Gianni Causin di Spinea vivibile - e ora ci daremo da fare per raccogliere le firme necessarie per indire il referendum». D’altro canto, invece, il Comune vuole andare avanti col proprio programma. Proprio da ieri, infatti, via Bennati è a senso unico dall’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità. Il progetto per via Bennati prevede una carreggiata di 5 metri a corsia unica. Il senso unico in via Bennati segue quello già esistente, in entrata da via Roma, su via Matteotti. In futuro toccherà a via Capitanio, a senso unico tra via Roma e via Solferino anche se non è ancora stato deciso il senso di marcia. «I lavori viari - spiega il sindaco Claudio Tessari - procedono come previsto. Se si arriverà al referendum non lo so ma altrove si fanno per cose più importanti. Qui leggo quesiti che per me sono assurdi. Ma siamo in democrazia e mi auguro una raccolta firme corretta. I cittadini devono essere ben informati su cosa firmano».

In realtà i giorni disponibili non sono propriamente 90...in linea teorica questo è il tempo concesso, in linea pratica vi sono diversi contrasti creati dalla stessa legge.
La raccolta delle fime deve essere eseguita con degli autentificatori.
Per quanto le figure professionali che possono autentificare la firma raccolta nella lista siano molteplici, quelle disponibili per la causa proposta da un referendum sono sempre una percentuale.
Ancora meno divengono le ore disponibili per la raccolta firme se si considera che tali persone non è detto siano in pensione (lavorando il tempo utile si riduce drasticamente) oppure single senza una propria vita privata.
A ciò si aggiungono i necessari balzelli di promozione in area pubblica.
Per esempio, distribuire i volantini in area pubblica o casa per casa comporta l'avvertimento e la concessione di una licenza per la distribuzione (con restrizioni di luogo, giorno ed ora) in apposito ufficio ed il pagamento di una tassa.
Per l'istituzione di un banchetto all'aperto esistono spazi ben prestabiliti in cui mettersi, il pagamento di una tassa in funzione delle dimensioni del banchetto e la possibilità di fare azione di raccolta firme solo alcuni giorni del mese.
Vi è inoltre la sospensiva della raccolta firme nei giorni di campagna elettorale.

mercoledì 5 marzo 2008

Via Bennati a senso unico

La prossima settimana diventa a senso unico anche via Bennati
Nella direzione sud –nord

Diventa a senso unico – come già a suo tempo annunciato - anche via Bennati nella direzione sud-nord sul tratto che parte dall’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità in prossimità del cavalcavia. I lavori per la messa a punto della nuova viabilità saranno eseguiti giovedì 13 e venerdì 14 marzo.


Dopo via Matteotti si completa così il progetto complessivo dell’anello a senso unico attorno alla zona del quartiere Dante. Il progetto per via Bennati prevede una carreggiata di 5 metri a corsia unica, delimitata lungo il lato est da un’aiuola a quota stradale che ospiterà anche nuovi alberi in sostituzione di quelli attuali.

A seguire verranno realizzati i lavori di sistemazione stradale.

Il senso unico su via D’annunzio sarà realizzato a seguire compatibilmente con le fasi operative.








Da oggi via Bennati a senso unico

Da oggi giovedì 13 marzo via Bennati - come annunciato - è diventata a senso unico. Stamane sono infatti iniziati i lavori alla segnaletica. La via diventa a senso unico nella direzione sud-nord sul tratto che parte dall’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità in prossimità del cavalcavia. Nella foto l’intersezione con via D’annunzio dove è stata creata una rotonda. Il progetto per via Bennati prevede una carreggiata di 5 metri a corsia unica, delimitata lungo il lato est da un’aiuola a quota stradale che ospiterà anche nuovi alberi in sostituzione di quelli attuali. A seguire verranno realizzati i lavori di sistemazione stradale.




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martedì 8 gennaio 2008

Lettera da giornale - Lavori ed allagamenti

IL GAZZETTINO
mercoledì 2 gennaio 2008
LETTERE Spinea, finiti i lavori ma non gli allagamenti
Da quando a Spinea è stata sistemata la piazzetta Dante esiste, alla confluenza della via Tommaseo nella via Alfieri (delimitanti appunto la piazzetta Dante), un punto "critico" definito dall'incrocio fra il senso dispari di via Alfieri con il senso dispari della via Tommaseo. In quel punto l'opera di asfaltatura, a suo tempo fatta, ha trascurato il livellamento del piano stradale cosicché in tempo di pioggia si verifica un vistoso ristagno d'acqua che impedisce il passaggio ai pedoni che provengono da via Alfieri costringendoli ad attraversare la via portandosi al lato opposto o ad occupare la sede stradale che, in conseguenza del noto adeguamento della viabilità, è ormai impegnata dal transito nei due sensi delle numerose vetture che normalmente non rispettano la prudenza prescritta né il limite massimo di velocità indicata. Esiste così un pericolo individuale continuo.
Il ristagno si scioglie lentamente per assorbimento dell'acqua (il pozzetto posto in vicinanza non riceve per dislivello del manto stradale) nonché in seguito agli spruzzi d'acqua sollevati dalle vetture che transitano sempre troppo veloci e troppo ravvicinate al limite della strada.
La mia segnalazione non vuole accusare nessuno. Osservo però che l'anomalia è molto vistosa e fa meraviglia che nessuna addetto alla manutenzione stradale abbia rilevato quanto si verifica in quel punto in tempo di pioggia ed abbia provveduto alla normalizzazione. Credevo che gli annunciati lavori di sistemazione di via Alfieri affrontassero i problemi di via Alfieri. Mi sono sbagliato. Enzo Dellarovere

Non è solo l'allagamento a spostare gli aumtomezzi sul senso opposto in uno dei peggiori punti di circolazione di Spinea, bensì la natura stessa del luogo assai insicura che con passanti, residenti che escono dall'abitazione, allagamenti, o semplici macchine in fermata o sosta che costringe spesso persone che percorrono il tratto a spostarsi in manovre poco sicure.
Si ricorda che era già qui stato indicata la zona come estremamente pericolosa, e che per via Alfieri non è mai stato previsto fin'ora un solo lavoro di intervento.
Anzi la via nel progetto di risistemazione urbana del comune deve svolgere la funzione di dorsale (a doppio senso di circolazione) del sistema rotatorio di sensi unici (il tutto per non poter ricavare una rotonda nell'incrocio fra via Roma, via Matteotti e via Cattaneo).
Succede così che strade su cui fin'ora è importato poco intervenire poichè vi era un traffico solo residenziale rispettoso del limite di 30km/h, e ben conscio delle difficoltà della via, si trova ora a presentare un aumento del traffico tale da rendere evidenti le criticità presenti e mai risolte.
D'altra parte la polizia ed i vigili urbani nella zona latitano, la gente si lamenta della cunfusione generata da un sistema circolatorio che sposta il traffico in vie inferiori (via Alfieri, via Paolo Sarpi, via Verga, via Bruno) e quartieri residenziali come quello di Bennati hanno come unica possibilità di fuga al senso unico (altro link) che li porterebbe unicamente in via Roma, il dover impegnare le vie residenziali minori.

Non sono mai stati annunciati lavori di sistemazione di via Alfieri, anzi a più riprese dal reparto urbanistica dell'amministrazione è venuto il diniego a qualsiasi considerazione sulla via: dal porre rimedio ai problemi di aumento del traffico, con la scusa che tutti devono prendere parte del traffico e non si può crear un'isola residenziale (in realtà è un quartiere residenziale), al considerare il tratto nord impossibile da sistemare se non con un miracolo, all'impossibilità di prevedere una chiusura del lato sud della via nell'ingresso da via D'Annunzio, alla totale impossibilità di applicare marciapiedi o piste ciclabili per scarsa larghezza della strada, all'impossibilità di rendere la via senso unico visto che si impone che asserva almeno tre quartieri.
Peggio ancora il passaggio di corriere dell'ACTV del GiroSpinea sta facendo sorgere numerose problematiche, sia per la totale mancanza di vere e propri spazi di sosta in cui attendere l'autobus, sia per il passaggio di vere e proprie corriere più che pulmini, grandi quanto un'intera corsia da linea bianca a linea bianca (difficoltà di incrocio con passanti e inquinamento meccanico/acustico notevole per un quartiere residenziale) che per la difficoltà con le intersezioni a raso (strade o cancelli di abitazioni) in cui la mancanza di una banchina e la presenza delle siepi rendono la visibilità nulla.

Alcuni residenti lamentano anche la mancata potatura dei roseti che iniziano a raggiungere dimensioni tali da inficiare la visibilità dell'incrocio.






Da notare che i comitati di Spinea spedicono spesso lettere al Gazzettino, ma raramente vengono pubblicate.



lunedì 17 dicembre 2007

Articoli di giornale - via Capitanio

IL GAZZETTINO
venerdì 14 dicembre 2007 «Via Capitanio come un' autostrada»
Con il senso unico di via Matteotti, via Capitanio è diventata una importante strada di accesso a via Roma. Una situazione mal digerita dai residenti, i quali lamentano perché le auto ora sfrecciano a folle velocità dove il limite è di 30 km all'ora. Non bastasse il traffico cosiddetto leggero, sono arrivati anche i camion. Tutto ciò va ad aggiungersi ad una situazione di degrado, a detta di chi vive in via Capitanio: in alcuni punti l'erba non viene tagliata da mesi attirando nidi e tane di bisce e topi. Quel che viene chiesto all'Amministrazione è una maggiore attenzione perché ora come ora, i cittadini non si sentono al sicuro, tanto che hanno protocollato in Comune una richiesta di intervento accompagnata da circa 120 firme."Chiediamo - spiega Walter De Pieri del Comitato "dell'autostrada" di via Capitanio, un nome che ironizza sui flussi di traffico cui è sottoposta la piccola via - dossi in asfalto, cartelli che non siano appesi agli alberi, strisce pedonali, semafori lampeggianti all'incrocio, taglio delle erbacce perché abbiamo trovato bisce e topi nei garage. Potrebbero venire i vigili anche qui come è in programma in via Alfieri e verificare il flusso di auto visto che su di noi è stata scaricata tutta l'affluenza del traffico di via Matteotti". Maggior sicurezza, quindi, con l'autovelox, il telelaser o la cara vecchia paletta: non importa il metodo, quel che conta sono i risultati."Le 280 ore in più promesse per il controllo della velocità dove sono state svolte? Sono circa 60 minuti al giorno, ma da noi i vigili non si sono praticamente mai visti"."Il traffico è effettivamente aumentato in quella zona, ho verificato di persona - risponde Mauro Armelao, Assessore alle Politiche di sicurezza del Comune di Spinea - ma via Capitanio è anche, stando ai dati della Polizia Locale, tra le strade più monitorate del territorio comunale appunto perché siamo a conoscenza del problema venutosi a creare in seguito alla chiusura di via Matteotti.Vedremo comunque di intensificare i controlli da parte dei vigili almeno nelle ore di punta". Davide Tamiello

Strade residenziali o più che residenziali come via Alfieri, via Capitanio, ecc... entrano in crisi anche solo con piccoli incrementi del traffico.
Per tali vie due sono le soluzioni, mantenere il traffico quasi nullo o solo residenziale al fine di limitare inquinamento acustico e garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti, oppure vengono attuate sufficienti misure di sicurezza prima ancora che tale via subisca l'aumento di traffico (ad aumento avvenuto infatti diviene più difficile intervenire per la natura stessa della via e per il traffico presente).
Come qui indicato esistono solo pochi punti di passaggio fra medesime aree residenziali, delle strettoie obbligate nel tessuto.
La chiusura di una di queste (senso unico via Matteotti verso via Cattaneo) ha completamente scombinato la circolazion che ora si trova a percorrere in zone a minor sicurezza.
Non sono quindi stati risolti i problemi di sicurezza nella viabilità poichè per la chiusura di una dorsale si sono verificati problemi in almeno 3 altre vie residenziali.
D'altra parte il comitato di via Capitanio ha ben noti i problemi verificatisi con la chiusura della dorsale di via Matteotti e le proteste sorte a seguito dei lavori dal comitato "Per via Matteotti", il comitato inerente il quartiere Dante sorto a seguito della chiusura di un senso di marcia in via Matteotti.
Anche il comitato di via Matteotti vanta una scarsissima presenza di polizia in loco, tale da far rispettare il codice della strada.

Il futuro vede la realizzazione dei lavori in via Bennati e via D'Annunzio per trasformarla in senso unico.
In questo periodo si verificherà un ulteriore spostamento del traffico nelle sole uniche vie inadatte per le quali non è mai stato preso alcun provvedimento: via Capitanio (doppio senso di percorribilità anche se geometricamente scarsa rispetto la precedente dorsale, limite di velocità di 30km/h, accessi residenziali senza banchina, mancanza marciapiedi e piste ciclabili, presenta una rotonda in via Roma che ne facilita l'accesso e collega due aree residenziali contigue) e via Alfieri (doppio senso di percorribilità anche se geometricamente scarsa rispetto la precedente dorsale, limite di velocità di 30km/h, accessi residenziali senza banchina, mancanza marciapiedi e piste ciclabili, presenta una rotonsa in via Roma che ne facilita l'accesso).

venerdì 14 dicembre 2007

Qui - Spinea in comune - partito del "non fare" e considerazioni varie



Su piazza Fermi sorgerà un palazzo e il traffico nelle aree circostanti sarà un caos. Falso
In Piazza Fermi e previsto un park sot-terraneo e la creazione in superficie di spazi verdi e arredo urbano.
Spinea non sarà più un agglomerato urbano da attraversare al ritmo di 28.000 automezzi al giorno su via Roma, ma una citta vivibile, senza semafori, con la possibility di raggiungere in pochi minuti di metropolitana di superficie non solo Venezia ma in un breve futuro anche il nuovo Ospedale di Mestre, Treviso e Castelfranco.
Due sono le opere strategiche per la viabilita del nord-est che porteranno indubbi benefici per Spinea: la metropolitana di superficie con fermata al Graspo d'Uva e il Passante di Mestre.
Altri importanti interventi sulla viabilita consentiranno a breve di avere il collegamento fra via Martiri - via Baseggio -via delle Industrie.
Via Cici verra collegata a Piazza Fermi e sara realizzato un collegamento dall'area dietro la chiesa dei SS. Vito e Modesto verso la futura tangenziale.
Su piazza Fermi come da prima delibera del Masterplan era prevista la costruzione di un palazzo che svolgesse la funzione di negozi al pian terreno (in cui riallocare i negozi espropriati faccia alla villa su quegli edifici da abbattere per render visibile villa del Majno da via Roma) e abitazioni nei piani soprastanti.
Poichè i condomini retrostanti alla villa venivano considerati mortificanti per il paesaggio storico era prevista la costruzione di un muro di 15 metri che nascondesse assieme al palazzo di 3 piani (così come previsto dal documento preliminare del PAT e della norme tecniche del 2001) i retrostanti "volumi mortificatori".
A seguito delle proteste del comitato Cittadini per una Spinea vivibile, nonchè la presentazione delle osservazioni dei cittadini al momento della redazione del PAT secondo la nuova legge urbanistica regionale (tuttavia nella delibera delle osservazioni sollevate al PAT si è pensato di tener in considerazione delle proposte del comitato anche se vi fu una votazione di respinta degli atti) il progetto è cambiato fino a recenti variazioni tanto da richiedere un rifinanziamento.
Lo stesso comitato nelle osservazioni sul PAT presentava l'idea di utilizzare la piazza come parcheggio oppure riorganizzarla a verde o giardino padronale con costruzione di un parcheggio sottoterraneo.
Riguardo alla possibilità che ciò renda caotica la circolazione circostante è vero, un edificio in piazza Fermi non renderà caotica la circolazione.
La situazione attualmente è caotica perchè con via Roma intasata molti automobilisti cercano una soluzione alternativa per le vie laterali, mentre in futuro la vera e propria chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi implica il dirottamento (link link) dei veicoli nel circostante tessuto urbano (tangenziale nord), qual'ora non vi sia stata una drastica riduzione del numero di veicoli transitanti su via Roma (33000 nel 2010) .
Due sono i proggetti che porteranno indubbi benefici: "la metropolitana di superficie" e "la tengenziale nord" (le opere secondarie del Passante)
A Spinea avremo più piste ciclabili
Vero
L'obiettivo e eliminare il traffico da attraversamento e incrementare le piste ciclabili per collegare tutte le frazioni al centra.
Fornase attraverso il senso unico di via Matteotti, Crea con il sottopasso fra via Martiri e la Strada Provinciale, il Villaggio dei Fiori ultimando il tratto compreso fra la chiesa di Santa Bertilla e la Biblioteca. Anche in via Costituzione e prevista la costruzione di una pista cicla-bile. In dettaglio tale progetto prevede, accanto alia pista ciclabile, la costruzione di una corsia specifica per le auto dirette ai centri commerciali.
In questo modo, tale flusso non interferira con i mezzi che percorreranno la terza corsia della strada provinciate.
Sblocco fondi per risistemazione di strade dissestate
Dare piste ciclabili tuttavia dovrebbe anche considerare a che prezzo.
Se il prezzo è dirottare il traffico in vie residenziali nettamente insufficienti per piste ciclabili, marciapidi, sicurezza, ecc...non c'è un gran guadagno.


Ci vorranno anni perchè entri in funzione la metropolitana ed il Passante di Mestre.
Falso
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie che costa quarantuno milioni di euro, l'appalto prevede 535 giorni per il completamento dei lavori. L'inaugurazione e ormai vicina ed è prevista per la primavera 2008.
Anche il Passante di Mestre sta procedendo speditamente e si conta di percorrerlo tra la fine del 2008 e la primavera del 2009.
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie il completamento della stazione entro la primavera del 2008 è buona cosa, tuttavia i giornali parlano di mancato acquisto per tempo dei treni per la linea da parte della regione (2007/2008 + 2 anni = 2009/2010), e quindi ritardi nell'entrata in funzione del servizio (da notare che il dirottamento di parte del traffico locale comunale verso il parcheggio della stazione implica un maggior sfruttamento delle aree del quartiere Dante).
Per quanto riguarda il Passante, opera di grande beneficio per lo snodo TEN-T (link) di Mestre, la Valutazione di Impatto Ambientale stima un aumento del traffico per le reti pubbliche statali locali.
Si può quindi dire che se il Passante è opera prioritaria per il comune di Venezia, le opere complementari sono opere prioritarie per il comune di Spinea e Mirano.
Il potenziamento delle statali che dividono l'abitato centrale di Spinea da quelli di Mirano e Maerne sono considerati in ambito locale assieme alla "tangenziale nord" una valvola di sfogo per la viabilità strutturata dal PALAV al fine di uscire dal vecchio progetto a "dita di mano" (uno di queste dita è la Miranese/Roma) per poter decongestionare il centro, con tutte le problematiche del caso (vedi proteste di via Luneo).
A quanto pare per il progetto del Passante di Mestre esistono clausole restrittive per quanto riguarda il completamento dell'opera primaria (centinaia di migliaia di euro di penale per la cordata di ditte di costruzioni per ogni giorno di sforo dalla data di completamento dell'opera), mentre per le opere secondarie non esistono veri e propri vincoli temporali.
Tali opere si stima verranno ultimate entro il 2010-2011, con tutti gli scongiuri del caso che non avvenga nulla dalla data di completamento del tracciato primario e la data di completamento dell'intero progetto (sparizione dei fondi, reintegro in altre opere, fallimenti aziende, ecc...).
A ben vedere quindi non interessa granchè preoccuparsi del completamento del Passante, bensì interessa la decongestione del centro di spinea ad opera di vie laterali che sgravino l'abitato di Spinea dalle oltre 33000 auto passanti al giorno.
Solo in seguito a tali eventi si possono stimare le criticità cittadine ponendovi soluzioni appropriate.
Il verde a Spinea è sempre meno
Falso
II verde pubblico a Spinea fruibile da tutti e fortemente aumentato negli ultimi anni. Tre esempi per tutti: il grande parco di via Bennati, il Parco delle Stagioni al Graspo e l'ormai imminente parco fluviale che lambira il Rio Cimetto da via Roma (di fronte al Centra Clinico Chimico) fino all'ex macello di via Solferino.
Difficile affermare con certezza se questo sia calato o aumentato.
Di certo ad alcune fazioni politiche appare indigesto, poichè considerato fattore di spesa comunale senza reintegro.
In tutta sicurezza si può affermare che è diminuito il verde "allo stato brado" con la costruzione del parco del rio Cimetto ed il parco al Graso de Uva e la riapertura della villa Simionato.
Tuttavia è evidente fra le persone un diverso modo di intendere il cosiddetto "verde".
Per alcuni infatti un parco pubblico è si verde, ma pur sempre verde cementificato con la costruzione di varie opere complementari "di cemento" nell'ambito del parco, mentre per altri vi è una visione contraria.
Tale concetto esteso non solo ai parchi ma anche ai lotti di terreno di privati fa intendere in diverso modo la diffusione della natura nell'urbe fra chi considera il giardino intorno ad una nuova costruzione come sedimentazione del verde privato già esistente e chi invece lo intende come drastica diminuzione del verde.
Vero è che ultimamente si è costruito molto a Spinea in più zone parcellizzate da via Cici, a via Bennati, dietro la chiesa San Vito e Modesto, faccia a Santa Bertilla, ecc....
Tutto sommato nuove costruzioni implicano la sostituzione di piccoli spazi a verde o trasformazione da terra agricola ad edificabile senza che vi sia un processo inverso (edifici fatiscenti trasformati in aree a verde).

Altro caso è considerare la questione ambientale del rio Cimetto.
Il rio Cimetto utilizzato fino a poco fa come fogna a cielo aperto necessiterebbe forse di una bonifica prima di essere trasformato a parco in cui mandare bambini a giocare.
Inoltre dall'annosa questione delle cave di via Luneo inquinate con idrocarburi iniettati in falda come discarica abusiva degli anni '80 fuoriesce questo rio Cimetto che potrebbe aver portato con se parte delle sostanze pericolose.
Alcuni dicono che oramai tali sostanze non ci sono più perchè tutte defluite verso il Brenta.
Altri vantano studi epidemiologici che indicano come in tutto il veneto vi sia un rischio di malattie (tumori, cancri carcinomi) correlate a tali sostanze che si attesta intorno al 20% (molto elevato) sia intorno alle aree pertinenti a tale inquinamento sia intorno ad aree non pertinenti (probabilità diffusa non indica quindi il rio Cimetto come causa, bensì altri fattori più diffusi devono concorrervi).
Altri ancora invece fanno notare che eventuali metalli pesanti si depositerebbero sulle sponde per entrare nel ciclo dei vegetali.


Stanno mettendo a posto via Matteotti però la carreggiata è pericolosa, per non parlare dei marciapiedi...
Falso
La sistemazione di via Matteotti e ormai completata, nonostante il "partito del non fare" abbia impedito la sua realizzazione. Ora via Matteotti e sicura, e davero una bella ed elegante strada cittadina e consentirà il percorso in sicurezza per ciclisti e pedoni da Fornase verso il cimitero e il centra citta e viceversa. Ora sarà sistemata anche via Bennati che completerà la grande penisola residenziale del quadrante via Matteotti-via Bennati.
Chiamare penisola residenziale uno scombinamento della viabilità che rende via Matteotti una via morta e via Alfieri residenziale piena di problematiche una via a rischio di morte per ciclisti pedoni e chiunque debba sostare od uscire da un cancello lato Mestre.

Problemi per piazza Marconi
Scuola prima della modifica, dopo la modifica
Aree prigioniere (in particolare)
ecc...

La resa a senso unico di via Matteotti per eliminare il semaforo con via Roma via Cattaneo senza inserirvi una rotatoria che avrebbe contrastato con il piano edilizio di costruzioni voluto (pedonalizzazione di un tratto di via Roma dall'aia della chiesa di San Vito e Modesto fino alla villa del Majno).
Rotatorie sono state inserite a tutti gli incroci fra laterali e via Roma, eccetto via Luneo (rimasta tuttavia a doppio senso con obbligo quasi mai rispettato di svolta a destra per chi ne esce) e via Matteotti....guarda caso punti in cui oggi vi sono svariate problematiche.
D'altra parte non si spiega per quale motivo debbano essere realizzati i lavori di via Matteotti se in realtà l'unica vera opera, tanto acclamata e su cui si disegnano oggi rosee illusioni salvifiche è la tangenziale a nord di Spinea decongestionatrice del centro e di tutto l'abitato.
Se tale è l'opera somma capace di ridurre emissioni e decongestionare il centro scopo primario dovrebbe essere anticipare quest'opera dal 2010-2011, piuttosto che agire in altri modi.
E' vero altresì che la viabilità dei quartieri a cavallo del Comune e della villa del Majno necessità di soluzioni alternative che migliorino gli accessi diretti fra aree residenziali e che risolvano problemi in vie molto più problematiche rispetto via Matteotti: via Alfieri e via Capitanio in primis per le quali o non vi si adottano soluzioni per non dirotta traffico o vi si adottano soluzioni di sicurezza anticipatamente a tutte le altre vie (per esempio a via Matteotti).

Riguardo al partito del "non fare", risulta un po' sconveniente utilizzare quest'appellativo.
Gli aderenti del partito del "non fare" infatti si sentono più partito dei "raggirati" visto che non furono mai avvertiti dei progetti per via Matteotti (al pari delle attività commerciali su tale strada), ben diverso dalla presentazione del Masterplan o di altri piani norma in cui l'attenzione si incentrava su altre tematiche, e meno che meno erano stati avvertiti della possibilità che ciò comportasse una variazione per le vie affini del quartiere Dante.
Buona parte dei comitati che oggi osservano con più attenzione l'operato dell'amministrazione comunale con una partecipazione più attiva sono inoltre contenti di soluzioni che decongestionino il centro di Spinea dal traffico passante, poichè ciò comporterebbe un beneficio per tutta la cittadinanza.
A tal riguardo quindi la resa a senso unico di via Matteotti diviene opera secondaria fra quelle che veramente costituiscono una soluzione per il paese.

L'idea stessa del partito del non fare è tuttavia estendibile a chiunque se solo si cambia il soggetto di interesse.
Se per esempio osserviamo che Spinea è patria natia dell'attuale campionessa di nuoto si può osservare che fino al 2009 non vi sarà l'inizio dei lavori per la costruzione della piscina comunale.
Altri 2 anni di "non fare".
Se osserviamo che nel 2006 e nel 2007 vari quartieri di Spinea sono finiti sott'acqua a causa della scarsità della rete di fognature smaltimento dei reflui, opera prioritaria sarebbe agire per non ritrovarsi l'anno prossimo con ulteriori allagamenti.
Anche in questo caso si potrebbe parlare di partito del "non fare".
ecc...

In fin dei conti a questo mondo esiste ancora gente che crede che sia ogni partito ad avere le soluzioni adatte e non le soluzioni giuste (poche e difficili da trovare) a cui dovrebbero tendere tutti i partiti.
Sarà abbattuto il traffico di attraversamento soprattutto su via Roma?
Vero
II traffico su via Roma sara drasticamente ridotto quando sarà completata la tangenziale nord di Spinea che partendo dal cavalcavia (la prima parte fino a via Asseggiano sta per essere ormai portata a termine) arriverà, costeggiando la linea delta Valsugana, fino a via della Costituzione. II cantiere per realizzare questa arteria partira alla fine del 2008 e la conclusione dei lavori e prevista per il 2010.
Quando quest'opera sara realizzata si potra intercettare il traffico passante e "obbligarlo" a percorrere la nuova arteria. Per Spinea sara una vera liberazione!
Opere primarie rimandate al futuro.
link

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013