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mercoledì 11 giugno 2008

Articolo di giornale - raccolte 2144 firme

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 11 GIUGNO 2008
Provincia Spinea. Il voto potrebbe essere affiancato alle comunali del 2009 Referendum viabilità, raccolte 2.144 firme I comitati sperano in un’apertura del Comune per trovare una soluzione
SPINEA. Sono 2144 le firme raccolte per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Lunedì i comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», hanno consegnato in Comune le sottoscrizioni dopo 90 giorni di raccolta che scadeva a mezzanotte di sabato. In realtà ne servivano 2050, ma gli organizzatori hanno preferito consegnarne qualcuna in più.
Perché potrebbero essercene di doppie o di non valide. E infatti ora il Comune dovrà controllare che tutto sia in ordine e non vi siano irregolarità. Ora non è detto che si vada per forza al voto, anche perché i comitati sperano di risolvere la questione attorno ad un tavolo. Ma se si andasse al voto, chiederanno di affiancarlo a quello comunale dell’anno prossimo. Le schede referendarie erano quattro, dove all’interno i cittadini hanno trovato due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedevano di non applicare il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e proponevano che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciavano l’idea che le vie Matteotti, Bennati e Cattaneo tornassero al doppio senso di marcia mentre in quella C consigliavano alla giunta di far tornare via Martini al doppio senso mentre su via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiedevano ai firmatari di lanciare l’idea alla giunta di una pista ciclabile un via Capitanio e in tutta via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. Tre sono stati i coordinatori dell’iniziativa, Valeria Chinellato, Gianni Causin e Gianni Crosera mentre sono una quarantina le persone in totale che vi hanno lavoratori. Gli autenticatori sono stati i consiglieri comunali Silvano Checchin dei Ds, Piercarlo Signorelli e Francesco Alacqua della Margherita, Alessandro Fontana di Rifondazione Comunista e quello provinciale della Lega Nord Giovanni Anci. I punti di raccolta sono stati il mercato e in altre zone cittadine, invece invecel’associazione 585 ha messo a disposizione i locali di via Ponchielli. Intanto stasera i comitati si incontreranno per parlare dell’esito della raccolta firme mentre per fine giugno è atteso il pronunciamento del Tar, chiesto dai cittadini attraverso il loro legale, di sospensione della delibera contro il senso unico e gli altri interventi viari adottati dal Comune. «Ci teniamo a ribadire - dicono il presidente e il portavoce del 585 Luigi Colombo e Pietro Curreli - che qui non c’è alcuna azione politica. I cittadini chiedono solo che la viabilità torni all’antico. Speriamo che davanti a questa protesta, il Comune apra un tavolo per trovare una soluzione».




lunedì 31 marzo 2008

articoli di giornale - investita su via Aseggiano

IL GAZZETTINO
Sabato 29 marzo 2008
Auto piomba su due podisti: lei muore, lui grave Vittima una bancaria di 34 anni che si stava allenando con un amico rimasto ferito. L’investitore è un diciannovenne di Spinea
Stanno facendo jogging lungo la strada, l'auto dall'altra parte della strada sbanda e li falcia, finendo capottata nel fossato: lei muore sul colpo, lui è gravissimo all'ospedale, dove viene ricoverato anche l'investitore che però non è in pericolo di vita. È il drammatico bilancio di sangue dell'incidente che ieri ha sconvolto la città. Tutto succede in un attimo, poco prima delle 19. La Y10 sta viaggiando lungo via Asseggiano in direzione di Spinea , alla guida N.G. di 19 anni di Spinea che all'improvviso perde il controllo e controsterza. In senso opposto stanno procedendo i due podisti che vengono centrati come dei birilli e sbalzati a una decina di metri di distanza sul campo adiacente la carreggiata.
La scena che si presenta davanti agli occhi dei primi soccorritori è straziante. Due corpi immobili sull'erba contorti in una posizione innaturale, una macchina con le ruote all'aria e il conducente incastrato che verrà liberato dai vigili del fuoco. Monica Levorato, 34 anni, impiegata bancaria con la passione per l'atletica, rimane esanime sul terreno. Quando l'ambulanza del Suem giunge sul posto per lei non c'è purtroppo più nulla da fare. L'amico di 26 anni, Marco Di Vita, anche lui di Mestre, con il quale si stava allenando respira ancora: trasportato d'urgenza all'Umberto I sarà ricoverato in emodinamica con il bacino fratturato e diverse lesioni agli organi interni. Il giovanissimo automobilista, accolto nello stesso ospedale, verrà sottoposto al prelievo del sangue e delle urine per accertare se stesse guidano in condizioni psicofisiche alterate: è sotto choc, verrà dimesso nella notte.
Poi c'è solo lo strazio dei familiari di Monica. È toccato agli agenti della polizia municipale il penoso compito di avvertire i genitori della vittima, che abitano a Chirignago in via Puglie. La mamma appresa la notizia al pronto soccorso viene colta da malore, il padre si dispera: Monica era la loro unica figlia. Distrutto dal dolore anche il fidanzato. La notizia del suo drammatico decesso si diffonde in pochissimo tempo e amici e conoscenti si riversano in ospedale. Mentre fra i residenti di via Asseggiano monta la rabbia per quella strada che da anni denunciano come un punto nero della viabilità cittadina: stretta, tortuosa, in cui i veicoli sfrecciano spesso a velocità sostenuta trovando un'alternativa a via Miranese sempre più congestionata dal traffico. Si è costituto persino un comitato per la realizzazione di marciapiedi per la tutela di pedoni e ciclisti. E quella di ieri in città è stata davvero una serata terribile sul fronte della sicurezza stradale. Più o meno alla stessa ora, oltre all'incidente mortale di via Asseggiano, si sono registrati altri due investimenti: un'anziana travolta in via Sernaglia di fronte al Cinema Dante e trasportata al Ca' Foncello di Treviso e un uomo in via Gazzera Alta. Monica Andolfatto Lucia Ravbar


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
«Una ragazza solare dal sorriso contagioso»
Due mazzi di fiori gialli a simboleggiare la solarità di una ragazza sportiva e altruista, dal sorriso contagioso. Da ieri mattina il luogo del drammatico incidente in cui ha perso la vita Monica Levorato, impiegata nella filiale di Veneto Banca a Santa Maria di Sala, che avrebbe compiuto 34 anni il prossimo 14 agosto, è diventato meta di un mesto pellegrinaggio da parte di parenti amici. Sull'asfalto di via Asseggiano, in un tratto in cui non ci sono abitazioni, i segni dei pneumatici dell'auto impazzita che è piombata addosso a Monica mentre insieme al collega di lavoro Marco Di Vita, 26 anni il prossimo autunno, stava facendo jogging lungo il ciglio opposto. E morta sul colpo: caricata sul cofano dell'Y10 condotta da un diciannovenne di Spinea , è stata scaraventata a una decina di metri finendo esanime sul terreno incolto del campo al di là del fossato dove si è capottata la macchina che l'ha uccisa.
Miracolato l'amico che nonostante le gravi ferite non ha mai perso conoscenza: è stato il primo a riferire ai soccorritori la dinamica della tragedia avvenuta verso le 18.30 di venerdì mentre i due podisti stavano rientrando verso l'abitazione al civico 379 di via Miranese, dove Monica viveva da poco col fidanzato Giovanni di Marghera. Lo stesso quartiere in cui martedì prossimo, 1. aprile, nella chiesa di Sant'Antonio, alle 11 si svolgeranno i suoi funerali. Monica, figlia unica, lontana parente della velocista Manuela Levorato, è cresciuta alla Gazzera nella casa di via Puglie dove andava almeno due volte la settimana a salutare il papà Edoardo, ex bancario della Carive, e la mamma Delia Mariti. Per loro il dolore è devastante. Ieri mattina è toccato al signor Edoardo il penoso compito del riconoscimento ufficiale della salma all'obitorio dell'ospedale. Né lui né la moglie riescono a parlare. È una zia di Monica a fare un breve ritratto della nipote: «Amava la vita, era seria e aperta. Una vera sportiva con la passione sia della corsa che del bunging jumping. Una ragazza splendida, attiva, grintosa. Siamo tutti sconvolti. È una perdita terribile, assurda, senza alcun senso. Come si può morire così?».
Ieri, complice la bella giornata, parecchi i giovani che, tute da ginnastica e cuffietta stereo agli orecchi, si allenavano lungo la stessa via su un circuito che spiegano essere piuttosto battuto da chi ama correre o semplicemente vuole mantenersi in forma: «Ci vengo quasi ogni giorno da queste parti - afferma uno di loro - ed effettivamente il traffico è piuttosto sostenuto. Per questo preferisco allenarmi di mattina». Una strada piuttosto tortuosa, stretta, con una serie di curve "cieche", senza marciapiedi, che in particolare nelle ore di punta viene presa d'assalto dal traffico che cerca un percorso alternativo alla congestionata via Miranese. «In queste condizioni pedoni e ciclisti rischiano la vita ogni giorno sfiorati dai veicoli che sfrecciano a folle velocità. Abbiamo paura persino ad attraversare davanti al nostro portone - dice una residente al civico 96 - e ora dobbiamo piangere una giovane esistenza spezzata in modo così assurdo. Porta la data del 23 marzo del 2004 la petizione sottoscritta da trecento cittadini, indirizzata al sindaco, che abbiamo consegnato al consiglio di quartiere, Chirignago-Gazzera e con cui puntavamo il dito sulla pericolosità di via Asseggiano su cui si affacciano anche due scuole superiori, il Volta e il Molin. Avevamo chiesto nell'immediato di classificare la strada a traffico locale residenziale per escludere il transito di passaggio, e di installare degli autovelox per imporre il rispetto dei limiti di velocità. Nessuna risposta. La questione è stata risollevata lo scorso novembre in occasione di una riunione sulla viabilità della zona alla presenza del delegato alla Mobilità e ai Lavori pubblici. Solo promesse. E ora via Asseggiano è sporca del sangue di una vittima innocente». Monica Andolfatto


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
Il diciannovenne di Spinea alla guida della Y10 impazzita ha conseguito la patente appena lo scorso febbraio. In lacrime la mamma L'investitore indagato per omicidio colposo
(m.a.) «Darei la mia vita per restuire a quei genitori la loro unica figlia. Siamo sconvolti, prostrati, disperati per una tragedia che ha travolto non solo la famiglia della vittima ma anche la nostra. Lo ripeto col cuore in mano: darei la mia vita per restituire quella vita perduta».
La voce al telefono rotta dal pianto e dal rammarico. È quella della mamma di N. G. vent'anni il prossimo ottobre, lo studente di Spinea che alla guida della sua Lancia Y10, l'altra sera, ha travolto due podisti lungo via Asseggiano, uccidendo sul colpo Monica Levorato 33 anni e ferendo Marco Di Vita, 25 anni, ricoverato all'ospedale di Mestre in prognosi riservata.
La patente l'ha conseguita appena lo scorso 19 febbraio e forse è proprio l'inesperienza insieme alla velocità sostenuta ad aver provocato il tragico incidente per cui ora è indagato per omicidio colposo e per lesioni colpose.
«Mio figlio è un ragazzo per bene, serio, coscienzioso. Non beve e e non fuma. È stato lui per primo a dire ai soccorritori e ai vigili di fargli tutti gli esami per verificare se avesse assunto alcol o droga: i risultati sono risultati negativi. Stava rientrando a casa da Mestre e non sa rendersi conto di come abbia potuto perdere il controllo della macchina. È sotto choc e non riesce a calmarsi. Continua a dire che non correva e che ha girato il volante per evitare un pullmino che aveva invaso la sua corsia di marcia. Ha sterzato per evitare un frontale ed è andata come è andata. In maniera tanto crudele quanto assurda».
La dinamica è al vaglio degli agenti del Reparto motorizzato della Polizia municipale di Mestre che anche ieri mattina hanno proseguito con i rilievi effettuando anche una perizia sul veicolo posto sotto sequestro per verificare o meno il coinvolgimento di altri mezzi. I verbali del sinistro contengono anche testimonianze dirette di persone che hanno assistito alle drammatiche fasi della carambola: la macchina che perde aderenza probabilmente perché le ruote sbandano sulla ripa erbosa a destra e poi si intraversa e finisce dall'altra parte della strada, investe i due sportivi e si ferma capottata sul fosso appaggiata al pilone della luce. Pare che qualcuno riporti anche del sopraggiungere di altri veicoli anche se non è chiaro se e come abbiano potuto in qualche modo disturbare il tragitto della Y10. Spetterà comunque alle indagini chiarire cause e responsabilità.
«Non abbiamo ancora incontrato i genitori della ragazza morta - continua la mamma di N. - non sappiamo come fare, come muoverci. Siamo disorientati. Possiamo solo dire loro che siamo affranti e che nostro figlio non è un criminale. È stata una casualità sciagurata. Poteva andare in tutt'altro modo. All'obitorio poteva esserci nostro figlio che invece ora dovrà convivere con un peso così grande per la sua età. Non cerco giustificazioni o scusanti, ma solo comprensione. La nostra è una famiglia rovinata».


LA NUOVA
Domenica 30-03-08
Cronaca Il figlio sotto choc racconta che non andava forte: «Ha visto un ostacolo» «Darei la mia vita per salvare la ragazza»
La morte di Monica è una doppia tragedia. Per la sua famiglia e per quella del ragazzo di Spinea che ha causato l’incidente. Due famiglie precipitate nel baratro della morte. N.G., lo studente 19enne, alla guida della «Lancia Y», è stato dimesso dall’ospedale nel cuore della notte. Era svenuto dopo l’incidente ed è ancora sotto choc. «Darei la vita per poter tornare indietro. Per poter riportare sulla terra quella ragazza, ma so che non è possible. È una tragedia immensa», racconta la madre del ragazzo tra le lacrime e i singhiozzi. Ripete ossessionamente che si tratta di una «tragedia, una tragedia immensa». «Nulla può essere come prima, ma non so cosa darei perché tutto tornasse indietro. Ma mi rendo conto che è tutto finito. Quella povera ragazza...». Il ragazzo è studente. Compie 19 anni il prossimo ottobre. Ha la patente di guida dal 28 febbraio scorso. Giusto un mese prima della data dell’incidente. Stando alla ricostruzione fatta dai vigili urbani del Reparto Motorizzato, il ragazzo ha perso il controllo dell’auto per la velocità sostenuta. Una velocità, non tanto in valore assoluto, ma troppo elevata per quel tratto di strada. Una disattenzione o qualche cosa che il ragazzo ha considerato erroneamente un ostacolo: sta di fatto che ha perso il controllo della piccola vettura, diventata ingovernabile. E quella carambola è stata fatale per Monica che lungo quella strada maledetta non andava mai a correre. «Mio figlio sta molto male. Mi ha detto che non correva forte. Ha visto un Fiorino venirgli addosso, ha sterzato e non è stato più capace di tenere l’auto. Lui è disperato come lo sono io. È una tragedia immensa. Per quella povera ragazza darei la mia vita. Ma non è possibile tornare indietro. Lui continua a dirmi che non correva forte e che all’improvviso si è trovato davanti il Fiorino». (c.m.)


Per Paolo Pezzato «questa zona è considerata ormai di serie B. Sono tanti i progetti in discussione, dalla strada dei Bivi e alla messa in sicurezza di via Asseggiano. Ma è tutto fermo, nessun progetto va in porto». link


martedì 8 gennaio 2008

Articoli di giornale - Tangenziale nord non deve essere costruita


La tangenziale nord non s'ha da fare. I comitati uniti l'hanno detto chiaro e tondo, inutile girarci intorno. Il sindaco di Mirano Gianni Fardin, ci ha provato in tutti i modi a spiegare l'importanza di un anello tangenziale per eliminare il traffico di attraversamento a Mirano, ma è stato tutto inutile. "Nel quartiere nord tra qualche anno transiteranno circa 20000 veicoli al giorno, è inutile negarlo. Via Luneo sarà compresa tra due rotonde, quella di Salzano e quella di Spinea, presto verrà innaugurato il nuovo sottopasso. Non si può pensare che il traffico veicolare andrà da qualche altra parte, passerà di qui. E allora l'unica alternativa è realizzare una nuova strada, a una corsia, ma adatta a sopportare il traffico di attraversamento". Le motivazioni del sindaco, però, non hanno smosso di un millimetro i Comitati uniti, convinti sempre più della bontà del progetto alternativo al PUM presentato da loro, la grande circolazione che sfrutterebbe strade già esistenti o in via di progettazione. "Dobbiamo renderci conto che gli altri comuni stanno operando in questo senso: la tangenziale sud di Robegano, la tangenziale nord di Spinea - ha ribadito Oscar Sorato del comitato di via Luneo - A cosa serve allora una tangenziale nord a Mirano? Col Casello di Cappella e la realizzazione del sottopasso a Maerne non ci saranno più camion in via Parauro, perchè useranno via Costituzione. Mirano potrà limitare il traffico ma fino ad un certo punto: il centro storico deve capire che ha un mercato, delle scuole ed un ospedale. Tanti servizi che si pagano con il traffico, è inevitabile, a prescindere dalle tangenziali". Fardin crede ancora che si tratti di un'opera fondamentale per la viabilità del futuro, ma visti gli effetti l'ipotesi di una clamorosa marcia indietro non è più così remota. "I comitati continueranno ad avere la loro opinione - ammette il primo cittadino - e cioè che sia sufficiente un anello largo per risolvere la questione del traffico. Io continuo a pensare che non basti e che la tangenziale nord sia vitale per Mirano. Certo nessuno ha la sferma magica per sapere cosa avverrà in futuro. Potremmo anche aspettare per vedere cosa succede ed operare in seguito". Insomma, un passo indietro Fardin l'ha fatto....
Succede che Spinea sta costruendo la tangenziale nord per niente visto che senza un'azione ad imbuto che delocalizzi tutto il traffico su una diversa direttrice il risultato appare assai sconveniente nella sola rotonda fra Spinea e Mirano.
Non è nemmeno vero che con la viabilita fortemente congestionata senza nessuna previsione, in seguito sia facile o meno oneroso intervenire.
Nella viabilità prevenire è da sempre meglio che curare (concetto ben dimostrato dalla natura stessa del Passante e dalla sua evoluzione progettuale dispendiosa e malvoluta dai vari comuni della provincia raggiunti dal tracciato).
...La maggioranza ora sembra anche meno compatta a proposito della tangenziale nord. Franco Marchiori, ex-sindaco di Mirano e consigliere della Margherita pensa che sia "Impossibile fare la viabilità contro il volere dei cittadini, è controproducente. Il discorso della tangenziale è complesso, molto delicato. Ci sono troppi fattori in ballo. Potrebbe anche essere che le opere già esistenti o in via di progettazione possano bastare ad attutire il colpo inferto dal Passante di Mestre. Mi riferisco alla nuova tangenziale di Robegano e alla tangenziale di Spinea. Queste due opere potrebbero anche rendere inutile la nuova strada di Luneo"
Qui si sotiene la necessità di creare una via alternativa a nord di Mirano che capti il traffico passante proprio come via Taglio in parte per la natura geometrica delle strade in parte per dissociare il traffico pesante dall'abitato.
La mancanza di tale opera rende poco utile la tangenziale nord in fase di realizzazione a Spinea poichè appare del tutto sconveniente rispetto a via Roma/Miranese.

Il problema presenta caratteristiche di diffuso non solo in ambito comunale, ma ben più esteso da città a città (Venezia-Padova).
Ciò rende il problema di assai difficile risoluzione almeno di ambito intercomunale, meglio se considerato di ambito provinciale.
La risoluzione di questo deve necessariamente essere condivisa da parte della popolazione, ma anche tenere in considerazione un continuum di azione fra territorio comunale e territorio comunale, tale da non creare delle cattedrali nel deserto.
Strumenti messi in atto dalla recente legge urbanistica regionale sono molteplici (per esempio il PATI), nessuno rodato e tutti sfruttabili per accontentare sia i portatori di interesse sia che siano enti, attività commerciali o semplici cittadini residenti.
In tale ottica il potenziamento di alcune necessarie arterie viarie per la situazione odierna (senza Passante) è necessario per garantire un minimo di sussistenza che in futuro permetterebbe la formazione di un equilibrio discreto con le modifiche apportate dall'apertura del Passante.
La scombinazione fra le decisioni prese tra comuni, l'incertezza economica ed i progetti dilazionati a 2 anni dopo del Passante costituiscono invece un fattore di rischio che non viene di certo agevolato da previsioni di aumento del numero di cittadini presenti nell'ambito territoriale (link per esempio).


lunedì 17 dicembre 2007

Articoli di giornale - via Capitanio

IL GAZZETTINO
venerdì 14 dicembre 2007 «Via Capitanio come un' autostrada»
Con il senso unico di via Matteotti, via Capitanio è diventata una importante strada di accesso a via Roma. Una situazione mal digerita dai residenti, i quali lamentano perché le auto ora sfrecciano a folle velocità dove il limite è di 30 km all'ora. Non bastasse il traffico cosiddetto leggero, sono arrivati anche i camion. Tutto ciò va ad aggiungersi ad una situazione di degrado, a detta di chi vive in via Capitanio: in alcuni punti l'erba non viene tagliata da mesi attirando nidi e tane di bisce e topi. Quel che viene chiesto all'Amministrazione è una maggiore attenzione perché ora come ora, i cittadini non si sentono al sicuro, tanto che hanno protocollato in Comune una richiesta di intervento accompagnata da circa 120 firme."Chiediamo - spiega Walter De Pieri del Comitato "dell'autostrada" di via Capitanio, un nome che ironizza sui flussi di traffico cui è sottoposta la piccola via - dossi in asfalto, cartelli che non siano appesi agli alberi, strisce pedonali, semafori lampeggianti all'incrocio, taglio delle erbacce perché abbiamo trovato bisce e topi nei garage. Potrebbero venire i vigili anche qui come è in programma in via Alfieri e verificare il flusso di auto visto che su di noi è stata scaricata tutta l'affluenza del traffico di via Matteotti". Maggior sicurezza, quindi, con l'autovelox, il telelaser o la cara vecchia paletta: non importa il metodo, quel che conta sono i risultati."Le 280 ore in più promesse per il controllo della velocità dove sono state svolte? Sono circa 60 minuti al giorno, ma da noi i vigili non si sono praticamente mai visti"."Il traffico è effettivamente aumentato in quella zona, ho verificato di persona - risponde Mauro Armelao, Assessore alle Politiche di sicurezza del Comune di Spinea - ma via Capitanio è anche, stando ai dati della Polizia Locale, tra le strade più monitorate del territorio comunale appunto perché siamo a conoscenza del problema venutosi a creare in seguito alla chiusura di via Matteotti.Vedremo comunque di intensificare i controlli da parte dei vigili almeno nelle ore di punta". Davide Tamiello

Strade residenziali o più che residenziali come via Alfieri, via Capitanio, ecc... entrano in crisi anche solo con piccoli incrementi del traffico.
Per tali vie due sono le soluzioni, mantenere il traffico quasi nullo o solo residenziale al fine di limitare inquinamento acustico e garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti, oppure vengono attuate sufficienti misure di sicurezza prima ancora che tale via subisca l'aumento di traffico (ad aumento avvenuto infatti diviene più difficile intervenire per la natura stessa della via e per il traffico presente).
Come qui indicato esistono solo pochi punti di passaggio fra medesime aree residenziali, delle strettoie obbligate nel tessuto.
La chiusura di una di queste (senso unico via Matteotti verso via Cattaneo) ha completamente scombinato la circolazion che ora si trova a percorrere in zone a minor sicurezza.
Non sono quindi stati risolti i problemi di sicurezza nella viabilità poichè per la chiusura di una dorsale si sono verificati problemi in almeno 3 altre vie residenziali.
D'altra parte il comitato di via Capitanio ha ben noti i problemi verificatisi con la chiusura della dorsale di via Matteotti e le proteste sorte a seguito dei lavori dal comitato "Per via Matteotti", il comitato inerente il quartiere Dante sorto a seguito della chiusura di un senso di marcia in via Matteotti.
Anche il comitato di via Matteotti vanta una scarsissima presenza di polizia in loco, tale da far rispettare il codice della strada.

Il futuro vede la realizzazione dei lavori in via Bennati e via D'Annunzio per trasformarla in senso unico.
In questo periodo si verificherà un ulteriore spostamento del traffico nelle sole uniche vie inadatte per le quali non è mai stato preso alcun provvedimento: via Capitanio (doppio senso di percorribilità anche se geometricamente scarsa rispetto la precedente dorsale, limite di velocità di 30km/h, accessi residenziali senza banchina, mancanza marciapiedi e piste ciclabili, presenta una rotonda in via Roma che ne facilita l'accesso e collega due aree residenziali contigue) e via Alfieri (doppio senso di percorribilità anche se geometricamente scarsa rispetto la precedente dorsale, limite di velocità di 30km/h, accessi residenziali senza banchina, mancanza marciapiedi e piste ciclabili, presenta una rotonsa in via Roma che ne facilita l'accesso).

venerdì 14 dicembre 2007

Qui - Spinea in comune - partito del "non fare" e considerazioni varie



Su piazza Fermi sorgerà un palazzo e il traffico nelle aree circostanti sarà un caos. Falso
In Piazza Fermi e previsto un park sot-terraneo e la creazione in superficie di spazi verdi e arredo urbano.
Spinea non sarà più un agglomerato urbano da attraversare al ritmo di 28.000 automezzi al giorno su via Roma, ma una citta vivibile, senza semafori, con la possibility di raggiungere in pochi minuti di metropolitana di superficie non solo Venezia ma in un breve futuro anche il nuovo Ospedale di Mestre, Treviso e Castelfranco.
Due sono le opere strategiche per la viabilita del nord-est che porteranno indubbi benefici per Spinea: la metropolitana di superficie con fermata al Graspo d'Uva e il Passante di Mestre.
Altri importanti interventi sulla viabilita consentiranno a breve di avere il collegamento fra via Martiri - via Baseggio -via delle Industrie.
Via Cici verra collegata a Piazza Fermi e sara realizzato un collegamento dall'area dietro la chiesa dei SS. Vito e Modesto verso la futura tangenziale.
Su piazza Fermi come da prima delibera del Masterplan era prevista la costruzione di un palazzo che svolgesse la funzione di negozi al pian terreno (in cui riallocare i negozi espropriati faccia alla villa su quegli edifici da abbattere per render visibile villa del Majno da via Roma) e abitazioni nei piani soprastanti.
Poichè i condomini retrostanti alla villa venivano considerati mortificanti per il paesaggio storico era prevista la costruzione di un muro di 15 metri che nascondesse assieme al palazzo di 3 piani (così come previsto dal documento preliminare del PAT e della norme tecniche del 2001) i retrostanti "volumi mortificatori".
A seguito delle proteste del comitato Cittadini per una Spinea vivibile, nonchè la presentazione delle osservazioni dei cittadini al momento della redazione del PAT secondo la nuova legge urbanistica regionale (tuttavia nella delibera delle osservazioni sollevate al PAT si è pensato di tener in considerazione delle proposte del comitato anche se vi fu una votazione di respinta degli atti) il progetto è cambiato fino a recenti variazioni tanto da richiedere un rifinanziamento.
Lo stesso comitato nelle osservazioni sul PAT presentava l'idea di utilizzare la piazza come parcheggio oppure riorganizzarla a verde o giardino padronale con costruzione di un parcheggio sottoterraneo.
Riguardo alla possibilità che ciò renda caotica la circolazione circostante è vero, un edificio in piazza Fermi non renderà caotica la circolazione.
La situazione attualmente è caotica perchè con via Roma intasata molti automobilisti cercano una soluzione alternativa per le vie laterali, mentre in futuro la vera e propria chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi implica il dirottamento (link link) dei veicoli nel circostante tessuto urbano (tangenziale nord), qual'ora non vi sia stata una drastica riduzione del numero di veicoli transitanti su via Roma (33000 nel 2010) .
Due sono i proggetti che porteranno indubbi benefici: "la metropolitana di superficie" e "la tengenziale nord" (le opere secondarie del Passante)
A Spinea avremo più piste ciclabili
Vero
L'obiettivo e eliminare il traffico da attraversamento e incrementare le piste ciclabili per collegare tutte le frazioni al centra.
Fornase attraverso il senso unico di via Matteotti, Crea con il sottopasso fra via Martiri e la Strada Provinciale, il Villaggio dei Fiori ultimando il tratto compreso fra la chiesa di Santa Bertilla e la Biblioteca. Anche in via Costituzione e prevista la costruzione di una pista cicla-bile. In dettaglio tale progetto prevede, accanto alia pista ciclabile, la costruzione di una corsia specifica per le auto dirette ai centri commerciali.
In questo modo, tale flusso non interferira con i mezzi che percorreranno la terza corsia della strada provinciate.
Sblocco fondi per risistemazione di strade dissestate
Dare piste ciclabili tuttavia dovrebbe anche considerare a che prezzo.
Se il prezzo è dirottare il traffico in vie residenziali nettamente insufficienti per piste ciclabili, marciapidi, sicurezza, ecc...non c'è un gran guadagno.


Ci vorranno anni perchè entri in funzione la metropolitana ed il Passante di Mestre.
Falso
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie che costa quarantuno milioni di euro, l'appalto prevede 535 giorni per il completamento dei lavori. L'inaugurazione e ormai vicina ed è prevista per la primavera 2008.
Anche il Passante di Mestre sta procedendo speditamente e si conta di percorrerlo tra la fine del 2008 e la primavera del 2009.
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie il completamento della stazione entro la primavera del 2008 è buona cosa, tuttavia i giornali parlano di mancato acquisto per tempo dei treni per la linea da parte della regione (2007/2008 + 2 anni = 2009/2010), e quindi ritardi nell'entrata in funzione del servizio (da notare che il dirottamento di parte del traffico locale comunale verso il parcheggio della stazione implica un maggior sfruttamento delle aree del quartiere Dante).
Per quanto riguarda il Passante, opera di grande beneficio per lo snodo TEN-T (link) di Mestre, la Valutazione di Impatto Ambientale stima un aumento del traffico per le reti pubbliche statali locali.
Si può quindi dire che se il Passante è opera prioritaria per il comune di Venezia, le opere complementari sono opere prioritarie per il comune di Spinea e Mirano.
Il potenziamento delle statali che dividono l'abitato centrale di Spinea da quelli di Mirano e Maerne sono considerati in ambito locale assieme alla "tangenziale nord" una valvola di sfogo per la viabilità strutturata dal PALAV al fine di uscire dal vecchio progetto a "dita di mano" (uno di queste dita è la Miranese/Roma) per poter decongestionare il centro, con tutte le problematiche del caso (vedi proteste di via Luneo).
A quanto pare per il progetto del Passante di Mestre esistono clausole restrittive per quanto riguarda il completamento dell'opera primaria (centinaia di migliaia di euro di penale per la cordata di ditte di costruzioni per ogni giorno di sforo dalla data di completamento dell'opera), mentre per le opere secondarie non esistono veri e propri vincoli temporali.
Tali opere si stima verranno ultimate entro il 2010-2011, con tutti gli scongiuri del caso che non avvenga nulla dalla data di completamento del tracciato primario e la data di completamento dell'intero progetto (sparizione dei fondi, reintegro in altre opere, fallimenti aziende, ecc...).
A ben vedere quindi non interessa granchè preoccuparsi del completamento del Passante, bensì interessa la decongestione del centro di spinea ad opera di vie laterali che sgravino l'abitato di Spinea dalle oltre 33000 auto passanti al giorno.
Solo in seguito a tali eventi si possono stimare le criticità cittadine ponendovi soluzioni appropriate.
Il verde a Spinea è sempre meno
Falso
II verde pubblico a Spinea fruibile da tutti e fortemente aumentato negli ultimi anni. Tre esempi per tutti: il grande parco di via Bennati, il Parco delle Stagioni al Graspo e l'ormai imminente parco fluviale che lambira il Rio Cimetto da via Roma (di fronte al Centra Clinico Chimico) fino all'ex macello di via Solferino.
Difficile affermare con certezza se questo sia calato o aumentato.
Di certo ad alcune fazioni politiche appare indigesto, poichè considerato fattore di spesa comunale senza reintegro.
In tutta sicurezza si può affermare che è diminuito il verde "allo stato brado" con la costruzione del parco del rio Cimetto ed il parco al Graso de Uva e la riapertura della villa Simionato.
Tuttavia è evidente fra le persone un diverso modo di intendere il cosiddetto "verde".
Per alcuni infatti un parco pubblico è si verde, ma pur sempre verde cementificato con la costruzione di varie opere complementari "di cemento" nell'ambito del parco, mentre per altri vi è una visione contraria.
Tale concetto esteso non solo ai parchi ma anche ai lotti di terreno di privati fa intendere in diverso modo la diffusione della natura nell'urbe fra chi considera il giardino intorno ad una nuova costruzione come sedimentazione del verde privato già esistente e chi invece lo intende come drastica diminuzione del verde.
Vero è che ultimamente si è costruito molto a Spinea in più zone parcellizzate da via Cici, a via Bennati, dietro la chiesa San Vito e Modesto, faccia a Santa Bertilla, ecc....
Tutto sommato nuove costruzioni implicano la sostituzione di piccoli spazi a verde o trasformazione da terra agricola ad edificabile senza che vi sia un processo inverso (edifici fatiscenti trasformati in aree a verde).

Altro caso è considerare la questione ambientale del rio Cimetto.
Il rio Cimetto utilizzato fino a poco fa come fogna a cielo aperto necessiterebbe forse di una bonifica prima di essere trasformato a parco in cui mandare bambini a giocare.
Inoltre dall'annosa questione delle cave di via Luneo inquinate con idrocarburi iniettati in falda come discarica abusiva degli anni '80 fuoriesce questo rio Cimetto che potrebbe aver portato con se parte delle sostanze pericolose.
Alcuni dicono che oramai tali sostanze non ci sono più perchè tutte defluite verso il Brenta.
Altri vantano studi epidemiologici che indicano come in tutto il veneto vi sia un rischio di malattie (tumori, cancri carcinomi) correlate a tali sostanze che si attesta intorno al 20% (molto elevato) sia intorno alle aree pertinenti a tale inquinamento sia intorno ad aree non pertinenti (probabilità diffusa non indica quindi il rio Cimetto come causa, bensì altri fattori più diffusi devono concorrervi).
Altri ancora invece fanno notare che eventuali metalli pesanti si depositerebbero sulle sponde per entrare nel ciclo dei vegetali.


Stanno mettendo a posto via Matteotti però la carreggiata è pericolosa, per non parlare dei marciapiedi...
Falso
La sistemazione di via Matteotti e ormai completata, nonostante il "partito del non fare" abbia impedito la sua realizzazione. Ora via Matteotti e sicura, e davero una bella ed elegante strada cittadina e consentirà il percorso in sicurezza per ciclisti e pedoni da Fornase verso il cimitero e il centra citta e viceversa. Ora sarà sistemata anche via Bennati che completerà la grande penisola residenziale del quadrante via Matteotti-via Bennati.
Chiamare penisola residenziale uno scombinamento della viabilità che rende via Matteotti una via morta e via Alfieri residenziale piena di problematiche una via a rischio di morte per ciclisti pedoni e chiunque debba sostare od uscire da un cancello lato Mestre.

Problemi per piazza Marconi
Scuola prima della modifica, dopo la modifica
Aree prigioniere (in particolare)
ecc...

La resa a senso unico di via Matteotti per eliminare il semaforo con via Roma via Cattaneo senza inserirvi una rotatoria che avrebbe contrastato con il piano edilizio di costruzioni voluto (pedonalizzazione di un tratto di via Roma dall'aia della chiesa di San Vito e Modesto fino alla villa del Majno).
Rotatorie sono state inserite a tutti gli incroci fra laterali e via Roma, eccetto via Luneo (rimasta tuttavia a doppio senso con obbligo quasi mai rispettato di svolta a destra per chi ne esce) e via Matteotti....guarda caso punti in cui oggi vi sono svariate problematiche.
D'altra parte non si spiega per quale motivo debbano essere realizzati i lavori di via Matteotti se in realtà l'unica vera opera, tanto acclamata e su cui si disegnano oggi rosee illusioni salvifiche è la tangenziale a nord di Spinea decongestionatrice del centro e di tutto l'abitato.
Se tale è l'opera somma capace di ridurre emissioni e decongestionare il centro scopo primario dovrebbe essere anticipare quest'opera dal 2010-2011, piuttosto che agire in altri modi.
E' vero altresì che la viabilità dei quartieri a cavallo del Comune e della villa del Majno necessità di soluzioni alternative che migliorino gli accessi diretti fra aree residenziali e che risolvano problemi in vie molto più problematiche rispetto via Matteotti: via Alfieri e via Capitanio in primis per le quali o non vi si adottano soluzioni per non dirotta traffico o vi si adottano soluzioni di sicurezza anticipatamente a tutte le altre vie (per esempio a via Matteotti).

Riguardo al partito del "non fare", risulta un po' sconveniente utilizzare quest'appellativo.
Gli aderenti del partito del "non fare" infatti si sentono più partito dei "raggirati" visto che non furono mai avvertiti dei progetti per via Matteotti (al pari delle attività commerciali su tale strada), ben diverso dalla presentazione del Masterplan o di altri piani norma in cui l'attenzione si incentrava su altre tematiche, e meno che meno erano stati avvertiti della possibilità che ciò comportasse una variazione per le vie affini del quartiere Dante.
Buona parte dei comitati che oggi osservano con più attenzione l'operato dell'amministrazione comunale con una partecipazione più attiva sono inoltre contenti di soluzioni che decongestionino il centro di Spinea dal traffico passante, poichè ciò comporterebbe un beneficio per tutta la cittadinanza.
A tal riguardo quindi la resa a senso unico di via Matteotti diviene opera secondaria fra quelle che veramente costituiscono una soluzione per il paese.

L'idea stessa del partito del non fare è tuttavia estendibile a chiunque se solo si cambia il soggetto di interesse.
Se per esempio osserviamo che Spinea è patria natia dell'attuale campionessa di nuoto si può osservare che fino al 2009 non vi sarà l'inizio dei lavori per la costruzione della piscina comunale.
Altri 2 anni di "non fare".
Se osserviamo che nel 2006 e nel 2007 vari quartieri di Spinea sono finiti sott'acqua a causa della scarsità della rete di fognature smaltimento dei reflui, opera prioritaria sarebbe agire per non ritrovarsi l'anno prossimo con ulteriori allagamenti.
Anche in questo caso si potrebbe parlare di partito del "non fare".
ecc...

In fin dei conti a questo mondo esiste ancora gente che crede che sia ogni partito ad avere le soluzioni adatte e non le soluzioni giuste (poche e difficili da trovare) a cui dovrebbero tendere tutti i partiti.
Sarà abbattuto il traffico di attraversamento soprattutto su via Roma?
Vero
II traffico su via Roma sara drasticamente ridotto quando sarà completata la tangenziale nord di Spinea che partendo dal cavalcavia (la prima parte fino a via Asseggiano sta per essere ormai portata a termine) arriverà, costeggiando la linea delta Valsugana, fino a via della Costituzione. II cantiere per realizzare questa arteria partira alla fine del 2008 e la conclusione dei lavori e prevista per il 2010.
Quando quest'opera sara realizzata si potra intercettare il traffico passante e "obbligarlo" a percorrere la nuova arteria. Per Spinea sara una vera liberazione!
Opere primarie rimandate al futuro.
link

lunedì 24 settembre 2007

articoli di giornale - manifestazione in via Roma 22 settembre 2007

LA NUOVA
22-09-07, 36 Provincia
Il «popolo delle code» contro i progetti del Comune: «A Mirano in un’ora» «Caro sindaco, la nuova viabilità non va» Oggi corteo di protesta da piazza Marconi alle finestre di Tessari
SPINEA. «Mamma mia che confusione». La rivoluzione della viabilità prende di sorpresa Spinea. Tra proteste, insulti, maledizioni e alzate di spalle, chi prende la macchina si prepara al peggio. «C’è ancora più confusione di prima, non mi pare proprio che queste scelte abbiano portato a un miglioramento. Ma non sono mica solo io che mi lamento, sa? Ne ha trovato qualcuno favorevole a tutto questo ambaradam che hanno fatto?», chiede la signora Libera Ritossa, che abita in piazza Rosselli. Favorevoli in pochi, arrabbiati in tanti. Al massimo c’è qualcuno che fa spallucce, come Franca Zancaner, mentre porta il passeggino della figlia. «Io vado sempre a piedi, per me cambia poco o nulla, ma tutte le altre mamme si lamentano». Il sindaco Claudio Tessari spiega che, una volta ultimati gli interventi, Spinea si renderà conto della loro bontà. Che serviranno a renderla meno inquinata, più sicura, e più a misura d’uomo. Ma vaglielo a dire te, agli automobilisti che ogni mattina si mettono al volante e che lo «pensano» senza alcuna simpatia. «Se venisse una mattina qui, a lavorare con noi, il sindaco capirebbe che non c’è praticamente nessuno a favore», spiega Antonio Damiani , che gestisce l’edicola in centro, tra via Matteotti e via Roma, e ha bene il polso della situazione. Via Matteotti a senso unico, una parte di via Cattaneo a senso unico, la nuova rotatoria ai piedi del cavalcavia, la bretella che porta verso Asseggiano, e poi in via Rossignago. Insomma: gli argomenti per il chiacchiericcio in piazza non mancano. «L’intervento in via Matteotti ad esempio - si sfoga Lucia Levorato , la moglie di Antonio - doveva essere sperimentale, ma come fa a essere sperimentale se stanno già costruendo i marciapiedi?». «Il sindaco - attacca ancora il marito - non ha ascoltato i cittadini». E’ proprio per questo che stamattina, alle 10.30, tre comitati («Via Matteotti», «Spinea Vivibile» e Cinqueottocinque») sfileranno in corteo da piazza Marconi alla piazzetta del municipio, fin sotto le finestre del sindaco. Deluso dalla nuova viabilità anche Giorgio Casarin , che abita in piazza Rosselli e ha un’agenzia immobiliare in via Roma: «Così non va, è indecente. Forse i problemi verranno risolti con l’arrivo del Passante e l’apertura della metropolitana di superficie, ma per ora è uno schifo. Perché con il nuovo senso unico in via Cattaneo, per uscire da piazza Rosselli bisogna fare il giro del globo». «E’ mancato il dialogo con i cittadini - spiega Silvia Celotto -, tutto è accaduto da un momento all’altro, e nessuno ci ha dato delle spiegazioni». Lei, che lavora in centro, quando può va in ufficio in bici: «Ma quando prendo l’auto mi tocca fare il giro del globo». Per non parlare di chi deve viaggiare da Mirano a Mestre. «La mattina ci si impiega un’ora - dice Danilo Rizzo , di Mirano -, è diventata davvero una situazione insostenibile. Uno dei pochi interventi davvero utili è stato la rotatoria ai Bersaglieri». E questa mattina ci si rimette tutti insieme in coda.

La distanza fra spinea e Mirano è circa 15 km fra centro e centro. Velocità media di percorrenza 15 km/h.

IL GAZZETTINO
sabato 22 settembre 2007 SPINEA
Stamattina da piazza Marconi fino al Municipio Il Comitato di via Matteotti in strada contro il traffico
di Mariangela Vaglio
Dopo le firme, il blocco del traffico, adesso è l'ora del corteo. Stamattina, alle 10,30, in un giorno che a Spinea è convulso per la presenza del mercato, la circolazione potrebbe essere ancora più difficile per la manifestazione che il Comitato di Via Matteotti ha annunciato di voler organizzare per protesta contro le decisioni del sindaco Claudio Tessari sulla viabilità della cittadina.Il corteo, che ha già l'adesione di un centinaio di cittadini, si svilupperà da piazza Marconi fino al Municipio. Esasperati lo sono da un pezzo, gli abitanti di via Matteotti, che hanno ormai formato una rete con altri tre comitati civici (cittadini vivibili per Spinea e Associazione 585): rivogliono a tutti i costi via Matteotti a senso unico, e non si scoraggiano per il silenzio che continua a venire dalle istituzioni.Abbiamo chiesto al sindaco Tessari un incontro con una lettera firmata e protocollata a metà settembre, in cui chiediamo a lui e all'assessore Simionato che venga finalmente fatta una presentazione al pubblico di tutto questo piano riguardante il traffico a Spinea, perché siamo stufi di scoprire le cose di sorpresa e un po' alla volta. Non hanno amato particolarmente nemmeno alcune recenti affermazioni di Tessari: "Ha dichiarato ai giornali che in via Matteotti un comitato di zona, che però non sappiamo formato da chi" spiega Gianni Causin, rappresentante di Cittadini per una Spinea Vivibile, "avrebbe raccolto 100 firme a favore del piano del traffico del sindaco". Se i numeri non mi ingannano, noi ne abbiamo raccolte più di 450 in pochi giorni, quindi siamo la maggioranza e in democrazia dovrebbe contare qualcosa. In ogni caso, quando ci si rapporta con i cittadini, oltre ai numeri delle firme dovrebbe contare il buon senso.
È arrabbiata anche Valeria Chinellato, portavoce degli abitanti di via Matteotti: Ormai questa strada è commercialmente morta, ma non è un problema che interessa solo noi, è tutta Spinea che è in crisi, perché comunque la soluzione di dirottare il traffico qui è fallimentare e via Roma non è stata per niente alleggerita, senza contare il maggiore inquinamento che ora ci viene imposto e le dotazioni di sicurezza che mancano. È inutile poi che ora ci costruiscano i parcheggi: a noi commercianti, che un tempo li avevamo richiesti, non servono, perché tanto nessuno si ferma più.


LA NUOVA
Domenica 23-09-07, 34 Provincia
»La nuova viabilità crea pericoli». Ma qualcuno è a favore Trecento in rivolta contro i sensi unici di Alessandro Ragazzo
SPINEA. C’era di tutto: dagli uomini alle donne, dagli anziani ai più giovani, dai favorevoli ai contrari. La maggioranza era contro la nuova viabilità pensata dalla giunta di Claudio Tessari, ma qualche voce a favore non si è scosta e ha detto la sua. Fatto sta che ieri mattina, all’appuntamento di via Matteotti per dire no al senso unico, si sono presentati circa in 300. Poi, a passo lento lungo via Roma, si sono diretti verso il municipio e infine hanno rallentato il traffico attraversando più volte sulle strisce pedonali. A chi non sapeva dei motivi della protesta hanno distribuito volantini per un paio d’ore. Oltre 2500, dove scrivono a chiare lettere che la soluzione adottata dal sindaco non è quella risolutiva per risolvere i problemi del traffico. Anzi: sono aumentati smog e pericoli. «Ho perso già dei clienti - spiega Miro Schiavo , che ha un negozio di autoricambi in via Matteotti - e se il Comune continua su questa strada molti rischiano di chiudere e si favoriranno i centri commerciali. Dove sono le associazioni di categoria?» Arrabbiato è pure Giorgio Fullin . «Abito in via Bennati - spiega - e la gente ha paura di attraversare la strada perché i camion transitano a cento all’ora. Ogni giorno è sempre peggio». Sabrina Niero abita in via Capitanio e punta il dito contro la carenza di controlli. «E’ una via - dichiara - senza marciapiedi, dove è confluito tutto il traffico di via Matteotti. Si deve tornare all’antico». Rita Capellani pensa alla sicurezza dei bambini. «Attorno alle scuole - osserva - il numero di veicoli è triplicato. Il Comune ha stravolto tutto senza pensare alla sicurezza della gente». Paolo Biagio , residente in via Bennati, dice di abitare in un’autostrada. «Ormai siamo a questi livelli - aggiunge - in un’arteria del tutto inadeguata per sopportare un simile volume di veicoli. Senza contare la velocità. Addirittura dobbiamo metterci noi in mezzo alla strada per rallentare le auto». Mariateresa Pasti abita in via D’Annunzio e ha tutta l’aria di chi è molto arrabbiata. «Non è così - conferma - che si risolve il problema del traffico. Fuori i camion da Spinea e per giunta ci tocca fare più chilometri in macchina che provocano un inevitabile aumento dello smog». Giuseppina Copelli dice che ormai Spinea è invivibile. «Bisogna tornare al doppio senso su via Matteotti - dichiara - e i tir devono restare fuori dal centro. Su questo tema c’è una delibera emessa ancora anni fa ma nessuno la rispetta». Anche per il giovane Tommaso Da Lio la situazione è insostenibile. «Oltre al traffico - aggiunge - dobbiamo fare i conti anche con la cementificazione che sta devastando il territorio». Per Antinesca De Pieri , abitante in via Tommaseo, la rotonda di via Alfieri non ha risolto alcun problema. «Doveva rendere più fluido il traffico - commenta - e invece siamo punto e a capo». Edoardo Stevanato ce l’ha con quei residenti d’accordo con questa nuova viabilità. «Spero che a nessuno di loro - osserva - capiti un incidente in via Bennati o Alfieri». In piazza è sceso anche qualcuno a favore della nuova viabilità. «Abito in via Matteotti da 50 anni - dice Fabrizio Ditadi - e da quando il sindaco ha cambiato la viabilità è tutta un’altra vita. Prima tremava persino la casa da quante auto c’erano. Adesso le hanno dimezzate e viviamo meglio». Della stessa idea Paola Manera . «Prima del senso unico - spiega - per ben tre volte ho rischiato di essere investita».


Ahimè dalle modifiche apportate ci sono stati un tamponamento all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti (grazie anche all'incrocio a raso recentemente stretto ancor di più dal nuovo palazzone d'angolo costruito proprio in corrispondenza delle delibere di modifica del traffico), rischio di investimento in via Matteotti che qualche sparuto soprattutto nelle ore notturne continua a percorrere a doppio senso di marcia, una donna investita in via Matteotti, un incidente fra auto e motorino all'uscita di via Alfieri lato via Roma, e fuori dal quartiere Dante incidenti per tutto il tratto di via Roma.
Un domani la chiusura temporanea o definitiva del tratto di via Roma da piazza Marconi fino al municipio/villa dirotterà il traffico in via Buonarroti (presenza di scuole medie) e via Cici/Bellini (presenza scuole elementari).
Nel caso di via Bellini, senso unico in uscita sul senso unico di via Matteotti che condurrà o verso Fornase (all'incrocio vi è una strada stretta che conduce a Chirignago costringendo ad un largo giro e la strada camionabile direzione Romea/Mestre) oppure verso via D'Annunzio (e poi via Alfieri/Bennati).
Da notare che via Roma è una via cittadina di scorrimento da 3-4 corsie (attualmente due corsie e file di parcheggi laterali) con 20000-30000 veicoli transitanti al giorno, ben superiori al traffico già eccessivo sopportato dalle via Matteotti, Alfieri, Bennati.

Eliminare traffico da una via distribuendola su quelle interne di quartiere non è ridurre il traffico.


Chi abita in via Matteotti segue la carota del sindaco, credendo che questa sia la situazione definitiva in cui si troveranno a vivere, quindi rispetto a prima in pieno egoismo per le problematiche di almeno altre due vie (Alfieri e Bennati...in realtà sono interessate anche le secondarie Abba Tommaseo Sarpi e Verga...).
Quando via Matteotti sarà conclusa si troverà la sorpresa della chiusura di via Roma come previsto dal progetto approvato e dal PUT2004.

mercoledì 19 settembre 2007

Articoli di giornale - Via Asseggiano a senso unico

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 19 SETTEMBRE 2007 Pagina 31
Provincia Spinea. L’assessore Simionato replica: «Al momento non è previsto» «Senso unico in via Asseggiano» Gli abitanti di Rossignago: «Il Comune lo aveva promesso già nel 2004
»
di Francesco Furlan
SPINEA. La rivoluzione della viabilità fa venire il mal di pancia a molti. In via Matteotti lottano per eliminare il nuovo senso unico. Dalle parti di Rossignago, invece, si battono per averlo in via Asseggiano, in direzione di Mestre. Del resto era stato promesso loro. «Ma evidentemente i nostri amministratori sono come pinocchio», spiega Fabio Lazzaro, membro del comitato della zona. Parla a ragion veduta, perché tira fuori dal suo cassetto un documento, un po’ datato, ma valido nella sostanza. E’ il 2 marzo 2004 e il sindaco Claudio Tessari e l’assessore alla Viabilità, Mario Simionato, si impegnano «a rendere via Asseggiano a senso unico in entrata da via Rossignago», fino a quando non «sarà realizzata la nuova strada a Nord». E adesso il Comune si rimangia la parola. «Eppure anche recentemente ci era stata assicurata l’introduzione del senso unico», spiega Lazzaro. Tra pochi giorni infatti aprirà la rotatoria ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva, vicino alla Tac. Da qui, chi vorrà andare a Maerne, potrà imboccare la nuova bretella a Nord, che porta dietro il quartiere Rosselli, e da qui alla rotatoria di via Asseggiano, per poi imboccare via Rossignago. I cui residenti ora temono di essere invasi dalle auto. «Ci era stato garantito - spiega Lazzaro - che in attesa dell’ultimazione della bretella (che dalla rotatoria di Asseggiano si collegherà direttamente in via della Costituzione, ndr) sarebbe stato previsto un senso unico». Lo diceva anche il documento firmato da Simionato e Tessari: «Via Rossignago e via Gioberti non possono diventare una valvola di sfogo del traffico proveniente da e per Mestre». Il Comune fa quindi marcia indietro? «Ogni cosa va storicizzata», replica Simionato. «Oggi non c’è motivo di ritenere che con l’apertura della rotatoria via Rossignago si troverà con un incredibile aumento del traffico. Il senso unico avrà una ragion d’essere solo quando si aprirà la seconda parte della bretella, quella da Asseggiano alla stazione di Maerne. Allora la zona di via Rossignago potrà diventare anche una zona a traffico limitato». Quindi nessun senso unico in via Asseggiano? «Per ora non lo abbiamo previsto. Se poi ci dovesse essere un’invasione di auto vedremo».








sabato 15 settembre 2007

IL GAZZETTINO

Mercoledì, 22 Agosto 2007

I comitati dei cittadini si preparano per ottobre Spinea: "guerra" al piano del traffico Sensi unici disagevoli e antieconomici

Si sono riuniti per combattere il nuovo piano del traffico e, tutti assieme, contano più o meno 1700 persone. Due comitati, Cittadini per una Spinea Vivibile e Comitato via Matteotti, e una associazione, il Circolo 585, hanno annunciato ieri sera che da adesso in poi uniranno le loro forze per tentare di bloccare le innovazioni introdotte nella circolazione del traffico a Spinea . Da diverse settimane la tensione nei quartieri di Spinea centro si sta alzando: perché la nuova circolazione imposta dal Comune - che per ora coinvolge l'area di via Matteotti, con le vie secondarie Alfieri e Bennati - ha fatto infuriare gli abitanti della zona. Da via Matteotti a piazza Dante i cittadini e i commercianti sono sul piede di guerra. Già dopo l'ultimo, infruttuoso e piuttosto turbolento, incontro con il sindaco Claudio Tessari, i più di 600 membri del comitato di via Matteotti avevano annunciato lotta dura all'arrivo dell'autunno. Ora hanno unito le loro forze per organizzare proteste clamorose e ricorsi legali. Il senso unico in via Matteotti spiega Valeria Chinellato, del comitato di Via Matteotti porta disagio agli abitanti e rischia di far chiudere le attività commerciali della zona, che sono 17. Inoltre aggiunge Gabriele Giacometti mancano i sistemi di sicurezza, e il traffico viene dirottato su via Bennati, strada che già di suo si allaga ad ogni pioggia. Il modo di affrontare i lavori da parte del Comune ci ha lasciato perplessi: è mancata la concertazione, e non si è fatta una valutazione dell'impatto che i lavori avrebbero avuto sulla popolazione, anche durante il periodo di svolgimento.

Anche Gianni Causin, del Comitato Cittadini per Spinea Vivibile chiarisce: Nemmeno il Masterplan per il centro di Spinea ci piace. Già il 7 novembre avevamo risposto all'invito del Comune di fornire una scheda con le nostre proposte, ma sono rimaste lettera morta. Ci sentiamo presi in giro. Vorremmo avere chiare risposte su cosa si intende fare in piazza Fermi, e la garanzia che il piazzale davanti alla villa non verrà chiuso per costruire un condominio, mentre siamo favorevoli alla creazione di un parcheggio sotterraneo, come era previsto. Le tre associazioni stanno preparando le carte per un ricorso al Tar, per chiedere il ripristino del doppio senso di marcia in via Matteotti e, per settembre, una assemblea allargata che potrebbe decidere anche clamorose proteste, come la chiusura della strada. Intendiamo restare nella legalità chiariscono i portavoce delle associazioni coinvolte ma a settembre, con le scuole che riapriranno, anche gli abitanti del centro e delle vie Bonarroti, Cici e Fermi, e quanti portano i bambini a scuola la mattina si renderanno conto del disagio e della pericolosità. Allora interverremo con le nostre proteste, che stiamo organizzando. Farle ora, con mezza gente in ferie e il problema ancora molto ridotto, non avrebbe avuto senso. Mariangela Vaglio


LA NUOVA

Mercoledì 22-08-07

26 Provincia «Via Matteotti torni a doppio senso». E minacciano proteste clamorose Tre comitati uniti contro la viabilità

SPINEA. L’unione fa la forza. Questo hanno pensato tre comitati di Spinea che lunedì sera hanno annunciato di voler affrontare assieme il problema della viabilità cittadina e di intraprendere iniziative comuni a partire dalle proteste che insceneranno nelle prossime settimane. Si tratta del Circolo 585, comitato via Matteotti e Spinea vivibile. In campo possono mettere oltre 1.500 persone che in tutti i modi cercheranno di far fare retromarcia alla giunta a partire dal senso unico di via Matteotti. I cittadini, in sostanza, chiedono che la strada ritorni all’antico con il doppio senso di marcia altrimenti molti negozi rischieranno di andare in sofferenza. Dunque si prospetta un autunno caldo, con la giunta che non ha alcuna intenzione di mollare sulla questione di un millimetro convinta che alla lunga ci saranno dei benefici per la circolazione. Ma i comitati e commercianti sono a dir poco sul piede di guerra. «Rispetto al periodo luglio-agosto 2006 - spiega il presidente del comitato via Matteotti e titolare di un negozio di abbigliamento Valeria Chinellato - si sono dimezzati gli introiti. Siamo diciassette esercenti, tutti con lo stesso problema. Abbiamo chiesto al sindaco Claudio Tessari di rivedere la sua posizione ma non c’è stato verso. Ora andremo avanti per la nostra strada e decideremo quali iniziative adottare». Tra le intenzioni dei comitati, infatti, c’è il ricorso al Tar contro quanto deciso dal Comune e alcune manifestazioni di grande impatto, come il blocco del traffico. Ma tutto sarà deciso entro fine settembre, quando l’assemblea allargata dei tre si incontrerà per fare il punto della situazione. «Siamo molto perplessi sull’operato della giunta - commenta Gabriele Giacometti, sempre del comitato di via Matteotti - e tra poche settimane la situazione peggiorerà, specie in via Alfieri. Con l’inizio delle scuole prevediamo grossi rischi per studenti e anziani e la strada non è né in sicurezza e né larga abbastanza per sopportare un certo volume di traffico. E infatti si è partiti con il realizzare realizzare il senso unico su via Matteotti senza prevedere questi giusti accorgimenti sulle vie Bennati e D’Annunzio». Anche Gianni Causin, di Spinea vivibile, si dice critico. «Prima di intervenire nel centro cittadino - osserva - bisognava realizzare tutte le opere esterne, a partire dalle tangenziali». (a.rag.)





Articoli di giornale -

IL GAZZETTINO

Venerdì, 3 Agosto 2007 SPINEA


Il comitato di via Matteotti contesta la nuova viabilità Il sindaco ribatte: «Non si torna indietro»

Non si può certo dire che è stato un incontro di cortesia. Perché fra toni accesi (con voci che si potevano udire attraverso la porta chiusa fin sul pianerottolo) e cittadine che uscivano in lacrime dall'ufficio del sindaco Tessari, l'incontro con i rappresentanti del Comitato di via Matteotti è stato sicuramente vivace. Niente da fare, però, per quanto riguarda la revisione della nuova viabilità. Nonostante i commercianti del quartiere che va da via Matteotti a piazza Dante e a via Alfieri si siano dichiarati assolutamente contrari alla nuova sistemazione viaria, il Comune andrà avanti, è il caso di dirlo, per la sua strada.

Ciò che Claudio Tessari ha promesso è che nel prossimo futuro si metteranno in sicurezza le vie come Alfieri e D'Annunzio, oggi prive per larghi tratti persino dei marciapiedi, e su cui il traffico è già stato deviato. Poco per gli abitanti della zona, che paventano una vera e propria crisi a settembre, con il rientro dalle ferie e la riapertura delle scuole. Ma come - dice uno dei cittadini che, inviperiti, uscivano dall'incontro prima deviano il traffico e solo dopo dicono che metteranno in sicurezza le strade?. Fatto sta che dopo tre quarti d'ora di faccia a faccia con il sindaco gli animi sono esacerbati. Adesso basta spiegano i rappresentanti del Comitato ora si passa alle vie legali. Siamo già in trattative con un avvocato per preparare un ricorso al Tar contro questo progetto e chiedere il ripristino della viabilità precedente. E anche il controllo delle emissioni di gas, perché sono aumentate, dato il numero di macchine che ora circola. Non escludiamo neppure azioni dimostrative, legittime, ma forti, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema Mariangela Vaglio


Nel prossimo futuro = dopo due mesi non è ancora stato fatto niente....intanto per esempio gli abitanti di via Alfieri si trovano ad avere una banchina di 30-40 cm.

Chiunque tenta di suonare il campanello di una abitazione deve fare attenzione a non essere travolto dalle auto, mentre aspetta che gli venga aperto.

Formato il comitato

In data 12 settembre 2007 viene formato il comitato Per via Matteotti.

Il comitato nutre una particolare simpatia per gli altri comitati cittadini, in particolare il comitato Cittadini per una Spinea vivibile dedicato alla trattazione delle problematiche di Piazza Marconi e Fermi.

Consci che la chiusura di via Roma può a tutti gli effetti creare difficoltà agli abitanti delle vie Cattaneo e Buonarroti da un lato e Ponchielli, Bellini e Cici dall'altro, i comitati già costituiti sono disponibili ad instaurare un dialogo con questi futuri interessati.

Tutte le strade...

Il gruppo riunito in comitato decide che le strade da percorrere devono essere tutte quelle disponibili.

  1. formazione di un comitato
  2. referendum popolare
  3. ricorso al TAR
  4. manifestazioni
  5. volantinaggio
  6. solidarietà ai partiti politici utili per la causa
  7. diffida all'amministrazione e lettera al sindaco
  8. coinvolgimento di giornali e radio
  9. supporto ad altri comitati interessati dal Master Plan

Ottusità da una parte nell'ascoltare la popolazione, contro quanto previsto dalla nuova legge urbanistica sin dal primo articolo della stessa, fervore agonistico da parte degli altri colpiti a tradimento da modifiche e problematiche di cui non erano mai stati avvertiti.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013