sabato 26 dicembre 2015

Nebbia in Val Padana - marmitte catalitiche sulle stufe a pellet

Puntualmente ogni inverno esplodono le emissioni di polveri sottili, giusto con i primi freddi, ed apice nei periodi di prolungata assenza di pioggia.
Anche quest'anno non fa eccezione, se non forse per il fatto che il 2015 è l'anno più caldo di tutti quelli misurati in oltre 50 anni di misurazioni della temperatura media del globo.
Innondazioni e tornado, come quello occorso a Mirano-Mira-Dolo segnano il trend di cambiamento climatico, con eventi sempre più estremi per un clima temperato, caratteristico dell'Italia.
L'inverno 2015 risulta particolarmente mite e senza precipitazioni (pioggia o neve), che fanno depositare le polveri a terra.

Per anni ci si è preoccupati delle emissioni di polveri del forno crematorio vicino al cimitero, arrivando a richiedere una campagna di indagine dell'ARPAV per misurarne l'impatto sui quartieri limitrofi.

Poi si è accettato di ricevere sul territorio comunale un'autostrada da 40-80 milioni di veicoli all'anno, transiti certi, in cambio di alcune opere complementari (via 11 settembre + tangenziale nord, tangenziale sud) che spostassero il traffico di via Roma (30 mila veicoli al giorno) fuori dal centro del paese, transiti incerti dato che i conducenti di veicoli dovrebbero percorrere 5-6 km in più di strada per aggirare il centro, inquinando comunque in modo eguale il territorio comunale.
Da ciò se ne deduce un attivo di inquinamento di centinaia di migliaia di veicoli al giorno a causa del Passante di Mestre che fino a poco tempo fa passavano per Chirignago-Mestre sulla tangenziale.

Eppure l'evidenza dimostra come ciò che fa esplodere le emissioni in inverno sia la necessità della popolazione di riscaldarsi, in un'area completamente metanizzata, più che la costante produzione di CO2 e PM10/2,5 prodotta dalle auto e camion tutto l'anno.
Certo, viaggiando ho avuto modo di osservare come tutto il paese Italia sia unito in tale esplosione di inquinamento, che fortunatamente, basandosi su pellet, ciocchi di legna e cippato non vede formarsi le nebbie di smog, prodotto dalla combustione del carbone, documentate per città cinesi come Shanghai.
Eppure tutto ciò indica due segnali molto preoccupanti per il paese Italia.

Per anni si è detto che bruciare legna è "ecologico", poichè gli alberi catturano la CO2 dell'atmosfera imbrigliandola nell'arco di decine d'anni con la fotosintesi clorofilliana sotto forma di legno, per poi liberarla in un solo inverno dentro stufe, camini o stufe a pellet.
Tutto ciò sarebbe vero se venissero piantati un adeguato numero di alberi a compensare con una lenta crescita della durata di qualche decennio, la legna bruciata molto velocemente con stufe/camini poco efficienti e poco filtrati, e sarebbe ancor piùvero se valesse la produzione a km0 (il luogo di produzione di CO2 e di trasformazione di CO2 in O2 e legna coincidessero).
Tuttavia il solo pareggio nell'emissione di CO2 non basta, poichè il riscaldamento basato sulla combustione di specie vegetali produce anche polveri sottili in mancanza di adeguati filtri, mai implementati su comignoli, camini e tubi di emissione dei fumi delle stufe a pellet.
Un altro punto da prendere in considerazione è che pur essendo il costo del metro cubo di gas relativamente basso rispetto al potere calorifero (0,50 euro a metro cubo, maggiorato da una caterba di tasse), la polazione sta preferendo mezzi di riscaldamento diretto relativamente poveri quali stufe a pellet o camini, installabili a basso costo e capaci di creare calore irradiato più che calore diffuso (per esempio utilizzando caldaie a condensazione e termosifoni).
Tali mezzi di riscaldamento sono un segnale di impoverimento di un paese, che preferisce mezzi di riscaldamento meno efficienti (un camino disperde nell'atmosfera al minimo il 60% dell'energia prodotta, una caldaia a pellet efficiente il 40%) rispetto ad impianti con pompe di calore o sistemi di ventilazione meccanica.

Quindi, dato che il traffico di auto in centro a Spinea fa parte del problema, ma non è il grosso del problema, è una percentuale infinitesima delle conseguenze del scelte dell'amministrazione comunale sul Passante di Mestre, e non è la causa che porta al picco delle emissioni nei periodi di siccità invernali, che si potrebbero risolvere imponendo l'uso di filtri (marmitte catalitiche sulle stufe a pellet?!), anche quest'anno ci saranno i blocchi del traffico (per taluni veicoli euro 0, 1, 2) durante le feste di Natale.
mah...

lunedì 16 novembre 2015

Casette dell'acqua senza manutenzione, problemi igienici

Report dedica l'appendice di una puntata dedicata al traffico d'armi, terrorismo e guerra, foraggiati da servizi segreti, personaggi in odor di mafia e aziende italiane, all'impresa Anyaquae s.r.l, di proprietà del figlio del boss del Brenta Felice Manier, oggi Luca Mori (il padre lavora per la società stessa).
L'azienda che si occupa di installazione di casette di distribuzione dell'acqua a pagamento, in spregio al risultato del referendum sulla privatizzazione della rete idrica italiana, non è la ProAcqua Group, azienda che per il Comune e l'assessore all'ambiente si è occupata di installare e gestire l'installazione di due casette dell'acqua a Spinea.
Ciononostante il video di Report risulta educativo sui rischi che si corrono ad usufruire di tali mezzi privati di erogazione di acqua pubblica, specie laddove non vi sia una costante manutenzione e non vi siano controlli da parte del Comune/USLL.


domenica 1 novembre 2015

Scuolabus e PAES

Abolito lo scuolabus perchè costava troppo... ben 50 mila euro l'anno, un'enormità per i 50 ragazzi che portava.
A conti fatti 50 mila euro per 50 ragazzi per 365 giorni sono ben 2,7 euro a ragazzo al giorno (andata e ritorno, quindi la metà, 1.36 euro, per sola andata o solo ritorno)... un'enormità se si pensa che un biglietto del treno di fascia km 10 km costa 2.65 in 1a classe e 1,75 in seconda classe (sola andata).
Vero è che Trenitalia offre abbonamenti mensili o trimestrali a prezzo ridotto se si presuppone di prendere il mezzo ogni mese.
Un abbonamento mensile varia dai 25,60 euro ai 38,40 euro invece di 105-399 euro al mese se ogni giorno si acquistassero due biglietti.

Come Trenitalia riesca a proporre abbonamenti così ribassati rispetto al costo dei singoli biglietti è un mistero che solo un buon amministratore dello Stato o Amministratore Generale della società può spiegare, prendendo in mano i bilanci societari.
Ma nella vicenda dell'abolizione del servizio scuolabus del Comune di Spinea manca lo sforzo di spiegare per quale motivo il servizio costi annualmente così tanto, pur essendo un mezzo condiviso.

Tuttavia, dato che scuolabus, autobus e treni sono considerati mezzi pubblici, spesso lo Stato favorisce l'uso di tali trasporti facendosi carico della spesa, per ridurre le emissioni inquinanti che verrebbero prodotte se ogni persona si muovesse con la propria automobile.
Quindi non ci si può dimenticare che a gennaio 2014, un anno e mezzo fa il Comune aderendo al PAES si riprometteva di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2018 (Patto 202020), tanto da vantarsi del progetto Pedibus, secondo il quale gli alunni avrebbero fatto il tragitto casa-scuola a piedi, col bello ed il cattivo tempo, accompagnati da dei tutori maggiorenni.

Di certo uno scuolabus in meno inquina meno di ragazzi che vanno a piedi, tuttavia non esiste garanzia che i ragazzi che hanno perso il servizio in futuro usufruiscano del Pedibus, piuttosto che farsi portare dai loro genitori in auto, aumentando le emissioni di CO2.

mercoledì 28 ottobre 2015

Buone notizie per via Rossignago e via Asseggiano, grazie alla tangenziale nord

Tangenziale nord in dirittura d'arrivo, dopo quasi otto anni di promesse da parte di ben due sindaci di due diversi partiti politici di Spinea.

La strada che per i primi cittadini del comune dovrebbe portare fuori dal centro il traffico di via Roma/Miranese verrà aperta al pubblico nei prossimi mesi, dopo l'apertura già avvenuta della "tangenziale sud" fra via Martiri e via Capitanio.

Sugli articoli di giornale la "tangenziale nord" di Spinea diviene una strada di 2,3 km soltanto, inferiore persino a via Roma, lunga oltre 3 km.
In realtà, come già visto la strada che in obliquo, congiunge la strada statale SP36 vicino alla stazione dei treni di Maerne-Martellago con l'ex-cavalcavia fra Spinea e Chirignago, è un unico percorso spezzato in due tronconi, via 11 settembre 2001, già percorribile, e per l'appunto la tangenziale nord, che rende la deviazione così amata dai sindaci del comune (linea blu dell'immagine), molto più lunga del percorso per via Roma/Miranese (linea verde dell'immagine), specie per chi proviene dal comune di Mirano e si reca a lavoro verso Mestre/Marghera.
Inoltre, oltre alla lunghezza del percorso stesso va poi aggiunta la deviazione di oltre due chilometri (linea rossa dell'immagine) fra la rotatoria della Fossa (o peggio la rotatoria più a sud vicina al casello autostradale) e la rotatoria che si innesta con la tangenziale nord, vicina alla stazione dei treni.
Tutta questa deviazione affliggerà quotidianamente gli oltre 30 mila pendolari che transitano per via Roma, diretti verso Mestre, per recarsi sul luogo di lavoro, per realizzare la cosiddetta Piazza Lunga un Chilometro, ovvero la pedonalizzazione di via Roma fra il cinema Bersaglieri e via Rossignago e l'incrocio con via Matteotti, vicino alla chiesa San Vito e Modesto.
Non a caso alcuni pendolari su La Nuova Venezia hanno già espresso le loro riserve sulla volontà dei sindaci di Spinea di chiudere via Roma, deviando il traffico sui quartieri limitrofi o sulla tangenziale nord, bollando l'operazione come estremamente dispendiosa per le famiglie.
 
Questa follia, che rivaluterà in positivo il valore degli immobili del tratto pedonalizzato (a discapito di chi si trova vicino le tangenziali nord e sud stesse) e che non diminuirà minimamente la CO2 prodotta dagli autoveicoli, come certificato nel PAES stesso, costerà fino a 300 euro l'anno in più di benzina (come se si pagasse una TASI od IMU su prima casa in via indiretta), per tutti i pendolari da Mirano per Mestre e viceversa.

Tuttavia la chiusura e pedonalizzazione di via Roma non arriverà subito, ma verrà progressivamente instillata nelle persone per alcuni anni con la chiusura del tratto di via Roma/Miranese durante le feste cittadine (vedi feste di natale, Notte Gialla, ecc...).
Va fatto notare che durante il periodo delle festività il flusso di veicoli transitanti attraverso Spinea muta, venendo a mancare il grosso di pendolari diretti al luogo di lavoro, situazione ben diversa da una chiusura permanente del tratto di via Roma relativo alla Piazza Lunga un Chilometro.

All'atto pratico in questo periodo la "tangenziale nord" (e la tangenziale sud) apre terreno agricolo a sbocchi viari, una delle condizioni essenziali per poter edificare in seguito, dopo aver variato la destinazione d'uso, da terreno agricolo a terreno edificabile (oneri primari e secondari per il comune).
Inoltre la tangenziale nord, collegando la strada statale con via Roma/Miranese, permetterà di ridurre il traffico nella super-tutelata via Rossignago (strada che gode di ben tre autovelox, dossi a non finire ed a differenza di molte vie del comune di ampio marciapiede anche ambo i lati) ed in parte in via Asseggiano, strada utilizzata per evitare il centro di Spinea.

Oltre a queste evidenze, rimane poi il problema della linea degli autobus ACTV, di collegamento fra Mirano e Mestre, che attualmente percorre via Roma/Miranese a metà fra i quartieri a nord ed a sud del comune.
Realizzando la chiusura di via Roma per creare la "Piazza Lunga un Chilometro", lo spostamento della linea degli autobus sulla tangenziale nord, sbilancerebbe la linea ACTV, aumentando i tempi di percorrenza ed allontanandola notevolmente dalle aree maggiormente abitate, rendendo così il servizio ancor meno appetibile (quindi chi era solito utilizzare l'autobus passerebbe a mezzi privati aggravando l'emissione di CO2).

Quindi dopo anni di promesse ed aspettative da parte di chi governa il paese, non resta che osservare all'atto pratico l'opera complementare al Passante, barattata con un'autostrada che ha spostato sul territorio comunale un flusso di auto altamente emissivo di anidride carbonica.


venerdì 7 agosto 2015

Comuni ricicloni 2015

Due anni fa per la prima volta il comune di Spinea ha partecipato al concorso di Legambiente legato al corretto smaltimento dei rifiuti: Comuni ricicloni.
Il concorso valuta la percentuale di rifiuto che viene riciclato (vetro, plastiche, lattine, carta, ...) rispetto alla quantità di spazzatura che invece finisce fra gli inerti, definendo due soglie:
  • una soglia del 65% di riciclaggio dei rifiuti, come previsto dalle normative europee non cogenti;
  • una soglia dell'80% di riciclaggio dei rifiuti, sopra della quale il comune può essere insignito del titolo di "Comune riciclone".
Alla prima edizione, qualche frintendimento dato il nuovo servizio di riciclaggio e raccolta dei rifiuti aveva fatto credere a molti che il superamento della soglia del 65% di riciclaggio corrispondesse ad una vittoria del concorso.
Inoltre le cifre annunciate per la raccolta differenziata risultavano piuttosto "ballerine", presentandosi molto diverse a breve distanza di tempo fra annunci dell'amministrazione e diversi articoli di giornale.

Anche nel 2015 il comune ha partecipato al concorso, e secondo vari annunci per il primo anno si sarebbe potuta superare la soglia dell'80%.
Secondo Veritas, nel frattempo coinvolta anche in qualche cronico scandalo all'italiana, il comune già a settembre 2014 (qualche mese dopo la conclusione dell'edizione 2014) conferiva al sistema di raccolta l'81.59% di materiali riciclati rispetto ai rifiuti.

In realtà come si può vedere dalla scheda del comune sul sito del concorso, anche quest'anno non si è riusciti ad andare oltre la soglia dell'80%, aumentando di pochissimo le prestazioni dell'anno scorso.

giovedì 9 luglio 2015

Tornado a Mira - Mirano - Cazzago (2015)

Il clima sta cambiando, oramai se ne sono resi conto tutti.
I vortici d'aria o peggio i tornado iniziano a ripetersi ogni anno sempre più spesso, pur essendo secondo le statistiche metereologiche un fenomeno raro per il Mediterraneo.
A differenza degli anni passati quest'anno il tornado si è scatenato con venti di 300 km/h (stima approssimativa con una scala basata sui disastro effettuati... un po' come la mercalli per i terremoti al contrario della scala Richter, basata sulla magnitudo del sisma).

Degli audaci hanno messo a rischio la loro vita per andare a vedere il tornado da vicino (magari per rivendere in seguito il video a qualche TV / TG).
Arrivati a poche centinaia di metri dal vortice, si vede il tornado causare la devastazione, abbattere alberi come fuscelli e proseguire la sua corsa, per forturna trasversalmente alla visuale dell'auto.



Dalla lontana America, dove i tornado sono una consuetudine (anche 80 al mese, ma su aree più vaste del solo veneziano) si scopre come le nostre abitazioni siano indifese a fenomeni atmosferici di tale portata.
Abitazioni troppo vicine da un lato possono ripararsi l'un l'altra smorzando la forza del vento, ma dall'altro possono danneggiarsi a vicenda, scaraventando le macerie dell'una addosso all'altra.
I tetti, difficilmente verificati a tali forze rischiano di crollare le le forti depressioni che provoca il vento (un alternarsi di pressioni e depressioni che rompe a fatica e flessione gli elementi portanti).
I coppi, sollevati da un vento capace di alzare auto per centinaia di metri come avvenuto a Mira, divengono veri e propri proiettili, in parte taglienti, capaci di ferire chiunque, spaccare persiane e vetri.
Non è un caso che negli USA le tegole delle case nelle aree a rischio tornado vengono inchiodate al tetto e non solo posate come i coppi.
Quindi, è importante raggiungere subito un luogo coperto, possibilmente con poche finestre, persiane o balconi di legno da chiudere per fornire ulteriore riparo (magari qualche mobile davanti alla porta.
Venti così forti possono distruggere anche i mobili all'interno delle abitazioni se trovano una via per entrare, porta o finestra (in genere si crea una corrente se da una parte entra e da un'altra esce, motivo per cui riparandosi in una stanza si devono bloccare sia la porta che le finestre).
Nel caso  venti ed i detriti siano così forti da far crollare la casa non c'è via di scampo, se non forse ripararsi sui fori in muri portanti (per esempio da 40 cm).
Negli USA i rifugi anti-tornado sono scantinati, distanti dall'abitazione (i detriti potrebbero ostruire l'uscita) e chiusi (solo un ingresso e non altre vie di aerazione in modo tale che appaia come un contenitore chiuso), ove ripararsi mentre passa il fenomeno estremo.

Nella speranza di non rivedere tanta distruzione per altri 500 anni...

sabato 23 maggio 2015

IMU e TASI e IMIS per il 2015

Anche per il 2015 si dovranno pagare IMU e TASI per le abitazioni, specialmente le seconde case e le case in affitto (aspetto che corrisponde ad un raddoppio della tassazione).
Per il primo anno dal 2011, valgono le stesse regole dell'anno scorso riguardo la tassazione gravante sugli immobili, un fatto incredibile perchè ad ogni modifica del governo dello Stato era sempre corrisposto un aumento della tassazione.
Le aliquote così restano pressochè invariate, simili ai valori del 2014, continuando il forte aumento rispetto al precedente sistema basato su ICI ed Irpef, ovvero metà tassazione in base alla proprietà, come una patrimoniale e metà tassazione in base al reddito (il metodo privilegiava i meno abbienti, mentre l'IMU privilegia i ricchi).
Ciononostante l'incognita di quest'anno è rappresentata dal 730 precompilato, il quale potrebbe non riportare le tassazioni per immobili (IMU, TASI, Cedolare Secca, IRPEF,...) visto che precompilato prima che molti comuni decidessero le aliquote della tassazione.
Ciò rende inutile il 100% dei 730 precompilati e costringe comunque i cittadini a rivolgersi ad un CAF per il versamento con F24 delle tasse sulla casa.

Salta per il 2015 la proposta di introduzione di una Local Tax, una tassa unica che racchiudesse in sè l'IMU, la TASI, i balzelli per i passi carrabili, ecc...
Tale tassazione è stata adottata solo dalla regione autonoma del Trentino Alto Adige con l'IMIS, con aliquote bassissime o nulle per i residenti e molto superiori all'aliquota base per le molte seconde case, dato che la maggior parte delle città della regione vivono di turismo.
L'introduzione dell'IMIS, quale tassa unica che racchiudesse IMU, TASI ed altro, in molti casi ha comportato un ulteriore aumento delle aliquote di tassazione.

Invece l'idea di introdurre la Local Tax è saltata per tutte le Regioni a Statuto normale, perchè fortunatamente il governo sembra essersene dimenticato.
Quest'anno il governo sembra aver fatto cassa oltre che con la patrimoniale sulla casa, anche con la patrimoniale sulle pensioni, poichè dei 18 miliardi non versati ai pensionati con la legge Fornero che bloccava i tassi di rivalutazione delle pensioni, ne verranno restituiti solo 2 a circa 4 milioni di persone.
Il profitto della patrimoniale sulle pensioni, pari a 16 miliardi di euro si aggiunge al risparmio dato dalla reintroduzione dei tassi di rivalutazione delle pensioni, che a causa del Quantitative Easing di Draghi hanno spinto i tassi di rivalutazione delle pensioni a valori negativi (ovvero si toglie il blocco alla rivalutazione ora che le pensioni si svaluterebbero invece di rivalutarsi).
Ciò non toglie che la Local Tax possa essere introdotta l'anno prossimo e non ferma nemmeno il moto di rivalutazione della rendita catastale degli immobili, riforma della tassazione sulla casa che potrebbe portare gli immobili ad essere valutati di più dallo Stato ai fini della tassazione che sul libero mercato, con prezzi in caduta libera per molteplici fattori (immobili vecchi valutati meno per la cattiva classe energetica, crisi del mercato immobiliare dovuta alla mancanza di denaro della maggior parte della popolazione, aumento della tassazione sugli immobili).

venerdì 22 maggio 2015

Giro d'Italia ottimo spot per la mobilità dolce nel Comune

Il Giro d'Italia passa per via Roma, l'arteria principale del comune di Spinea.
La strada principale viene chiusa per il passaggio dei ciclisti professionisti e le auto vengono dirottate per i quartieri residenziali, dove invece dovrebbero passeggiare i cittadini del comune o girare in bicicletta gli anziani diretti ai negozi del centro.
La mobilità dolce in realtà consiste in questo: far passare la voglia ai cittadini di uscire di casa, facendo sfrecciare davanti la loro abitazione un'auto ogni 5-10 secondi, la maggior parte senza alcun rispetto dei limiti di 30 km/h.

martedì 5 maggio 2015

Commercialà deed striit via Matteotti

Anche i due storici negozi di via Matteotti, il negozio di abbigliamento e la gelateria Pinguino Blu abbandonano via Matteotti.
Il negozio di abbigliamento "Creazioni Valeria" riapre in via Roma, vicino via Alfieri e la fermata dell'autobus per Mestre, proprio per aver maggiore visibilità, su una strada con 30 mila spettatori che passano ogni giorno.
Il Pinguino Blu si trasferisce in via Roma, vicino la rotatoria con via Capitanio e via Rossignago in una nuova struttura più moderna e probabilmente più in vista e più grande della precedente.
Certo se in questo sito passassero 30 mila internauti al giorno farei i salti di gioia anch'io.
Più in generale in via Matteotti i negozi e gli uffici aprono e chiudono continuamente nell'arco di pochi anni sin dal 2008-2009, quando la tortuosità del percorso attorno al sistema rotatoria (senso unico di via Matteotti, via D'Annunzio, e via Bennati) creatosi durante l'amministrazione Tessari faceva perdere gli autisti nel quartiere Dante o rendeva meno appetibile avventurarsi in una serie di sensi unici.

Tuttavia più in generale la situazione del commercio in via Roma ricorda molto quanto verificatosi nel 2012, quando a causa della crisi molti negozi furono costretti a chiudere, od a trasferirsi.
Oggi, pur con proclami di PIL positivo in Italia (+0.7% stimato), con l'effetto del +1% dovuto al Quantitative Easing (però a seguito della svalutazione del 20% del valore dell'euro), l'effetto del ribasso del prezzo del barile di petrolio per la produzione USA col fracking (altro effetto positivo per le economie 1.5%) e il ricalcolo del PIL considerando prostituzione ed altri reati (effetto positivo +1%), in via Roma campeggiano molti cartelli di locali in affitto, negozi in vendita o negozio trasferito in altro loco, proprio come avvenne nel 2012.

La chiusura di via Roma per creare la Piazza Lunga un Chilometri, spostando 30 mila persone sulla tangenziale nord (via 11 settembre) o sud, gioverebbe al commercio?
A Mestre rispondono di no.

Più in generale il paese vive un dramma silenzioso che vede i negozi online con sede in paradisi fiscali (vedi scandalo LuxLeaks) che non pagano IMU, TASI, TARES, IVA, IRES o tasse simili, accaparrarsi sempre maggiori fette di commercio, sfruttando l'ovvio vantaggio offerto da politici inetti, facendo concorrenza sleale alle piccole realtà locali, che ravvivano un tessuto socio economico come quello di Spinea.
Perchè ravviva il tessuto socio economico:  perchè un negozio online funziona con un infinitesimo delle persone che riceverebbero uno stipendio se si attuasse una rete di distribuzione capillare nel territorio di uno stato con dei negozi, pur potendo mantenere prezzi elevati e competitivi a favore di azionisti di borsa con i dividendi.
Oltretutto se nemmeno i negozi già costruiti attirano investimenti, poichè trattati da clienti e governanti come organismi obsoleti del tessuto socio-economico, men che meno vale investire denaro ed assumersi rischio per costruire nuove aree commerciali, come si pensa di fare per la piscina di Spinea, con netto risultato che la crisi di un settore si spande da sponda a sponda toccando nuovi lidi (l'edilizia) come uno tsunami distruttivo che si allarga sempre più.
Negli USA siti come Amazon hanno pesantemente colpito il commercio diffuso, creando una disoccupazione maggiore in parte compensata, in parte partecipe forse delle rivolte di Ferguson e Baltimora.

Tuttavia studi di Oxford hanno appurato che la quarta rivoluzione industriale, basata su stampanti 3D, migliore efficientamento produttivo e distribuzione, internet delle cose, ecc... potrebbero provocare il licenziamento dell'attuale 47% della manodopera mondiale attualmente impiegata in un lavoro, con esiti catastrofici nelle economie, questo anche perchè la riduzione di potenziali posti di lavoro per efficientamento non viene compensata da una creazione di nuovi posti di lavoro potenziali con la ricerca scientifica.
Casi simili si sono visti con la chiusura della maggior parte dei negozi di fotografi, stamperie, rivenditori di dvd e blockbuster per il noleggio di film, a seguito dell'introduzione di stampanti casalinghe (lavoro in industrie in Asia con posti occupati inferiore alle decine di negozi citati aperti negli anni '90 in ogni città italiana).
Casi simili si vivono oggi con la continua chiusura di edicole (5000 solo nel 2014), soppiantate dalla distribuzione di contenuti per via telematica dall'editore al cliente senza passare per l'edicolante, o fra poco con i servizi taxi con Uber ed auto che non necessitano di autista per correre per le strade (innovazione di Google, proprietaria anche di Uber).
Avere un occhio attento su questi fenomeni dovrebbe essere una priorità per chi ha a cuore il destino di questo paese.


mercoledì 25 febbraio 2015

Orte Mestre e malaffare a Presa Diretta

Domenica 22 febbraio 2015, la trasmissione Presa Diretta di Iacona ha parlato dell'idrovia Padova-Mestre ferma de decenni e del progetto dell'autostrada Orte-Mestre, sostenuto da personalità vicine ai partiti politici di centro, coinvolte anche nello scandalo Mose.
La prima è un'opera che potrebbe togliere 4 camion per chiatta di trasporto fino all'entroterra, con benefici per l'ambiente, la seconda invece è un'opera che si pensa potrebbe permettere alle navi di sbarcare al porto di Civitavecchia (benchè a Mestre vi sia il porto di Marghera ben funzionante), per poi introdurre ulteriori camion sulla nuova strada, diretti a distribuire le merci verso Mestre/Padova.
Il tracciato della seconda opera tagliando l'idrovia la renderebbe inefficace ed impossibile da utilizzare anche come canale scolmatore, per le piene/alluvioni che ormai sempre più spesso si verificano (sull'argomento interviene anche il professore D'Alpaos dell'Università di Padova).

Sull'argomento della Orte-Mestre è intervenuto anche Marco Travaglio, citando i recenti scandali sulle Grandi Opere.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013