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lunedì 19 gennaio 2009

I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale e potere legislativo locale

Continuano gli incidenti sul quartiere Dante, ma non se ne accorgono nè la stampa nè i vigili.

Qualche giorno fa è successo un nuovo incidente in via Grossi, senso unico da via Alfieri, lato sud e via Matteotti.
Un'auto, uscendo da via Grossi per immettersi in via Matteotti, recentemente messa a senso unico fino a via D'Annunzio, ha investito un ciclista della pista ciclabile creata dal Comune nella convinzione di aumentare la sicurezza della zona.
Come già fatto notare più e più volte in realtà tale sicurezza non è migliorata dato che tutti i veicoli costretti a percorrere i tre sensi unici (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati) percorrono le vie secondarie per evitare il lungo circolo dei tre sensi unici nel processo quotidiano di movimentazione delle persone fra i diversi quartieri (per esempio).
Tali vie alla pari di via Alfieri e di Piazza Dante sono del tutto prive di marciapiedi, rettilinee quanto basta per non rispettare i limiti di velocità legati alla natura residenziale del luogo, e presentano nelle intersezioni una totale mancanza di visibilità per chi deve svoltare (le auto per poter acquisire visibilità pongono il cofano 1-1.5 metri oltre il ciglio stradale, occupando pienamente o la corsia trasversale o nel caso sopra citato la pista ciclabile).
Se solo i vigili comunali si appostassero con l'autovelox nel quartiere Dante si potrebbe presupporre che sia volontaria la scelta di mandare traffico dove i limiti sono di soli 30Km/h per risanare i bilanci comunali in rosso con le esose spese fin'oggi compiute dal comune grazie all'uso delle sanzioni amministrative.
In realtà in quasi due anni gli appostamenti totali si contano sulle dita di due mani...o forse anche una...spesso anche perchè sono stati i cittadini a lamentarsi direttamente con il comando di polizia (non ho idea quanti residenti del quartiere abbiano internet e quanti siano dell'umore a datto a fare una segnalazione via comune, dato l'astio che molti di questi provano proprio nei confronti del potere legislativo locale...c'è ancora chi distingue fra potere legislativo ed esecutivo).

Nell'incidente prima accennato fortunatamente la vittima ciclista non ha subito danni fisici notevoli (solo qualche escoriazione).
I danni sono stati limitati alla sola bicicletta, cosa che ha permesso di giungere ad un accordo fra autista e ciclista con una constatazione amichevole.
Cosa implica ciò:
  • I giornalisti non vengono a sapere nulla, non scrivono articoli a riguardo e quindi l'informazione su carta stampata perde l'assolutezza di buona descrittrice delle problematiche del territorio.
  • Data la constatazione amichevole, non sono stati chiamati i vigili od i carabinieri, non è stata rilevata la causa dell'incidente, non c'è stata sanzione amministrativa (tuttto perfettamente lecito secondo legge italiana, dato che esiste un limite di danno che distingue quando sia obbligo interpellare i rappresentanti del potere esecutivo e quando no, quando debba esserci una semplice sanzione amministrativa, quando una denuncia in campo penare e quando può non esserci alcuna sanzione amministrativa).
Cosa fa il potere legislativo che amministra il comune?
Semplicemente si basa spesso sul potere esecutivo per il rilevare le casistiche di incidente e le problematiche presenti nei vari quartieri.
Già in passato fu incaricato il comando di polizia dei vigili per rilevare il numero di accessi a via Alfieri nel tratto sud di questa.
Lo stesso comandante dei vigili ammise tuttavia che era alquanto curioso che fosse la polizia a rilevare tale dato, non per mancanza di pazienza o strumentazione, quanto perchè la presenza di un vigile in prossimità dell'ingresso sud di via Alfieri (dove si ricorda che vige un cartello di divieto di ingresso) alterava la raccolta degli stessi dati (il vigile non può nascondersi, poichè deve svolgere azione intimidatoria e non sanzionatoria; le sanzioni debbono arrivare qualora vi sia infrazione al codice della strada da parte di un conducente che non abbia tenuto in considerazione della presenza del vigile ovvero dell'azione intimidatoria).
Quindi un aspetto molto importante da notare è che il cosiddetto "attuale governo locale del comune" non ha una descrizione corretta delle problematiche presenti nel territorio e nei quartieri, poichè si basa sui soli dati raccolti da chi non ha come lavoro l'obbligo di fare sanzioni amministrative per risanare il bilancio in rosso del comune.

Ciò diviene ancora più evidente proprio per questo caso di incidente avvenuto qualche giorno fa.
Prima della trasformazione di via Matteotti a senso unico fino a via D'Annunzio, nel senso unico con via Grossi era presente un semaforo che regolamentava per ciclisti e auto la circolazione, rendendola alternata.
Ciò permetteva la non collisione dei mezzi nei sensi di percorrenza ortogonali e forniva all'incrocio una notevole sicurezza.
L'incidente disastroso che vide un camion finire contro una casa si verificò proprio perchè il camion lungo via Matteotti passò con il rosso e per non investire un'auto uscente proprio da via Grossi (senza visibilità non aveva visto il camion e si apprestava ad uscire dalla via con il verde del semaforo) sterzò finendo contro una casa.
L'incrocio era molto più sicuro prima rispetto quanto lo è oggi, senza contare che proprio oggi i primi a rischiare sono i ciclisti (un incidente fra un'auto o un camion uscenti da via Grossi con un ciclista non è paragonabile con un incidente fra auto/auto o auto/camion).

Vedi anche PUT2004.

Se si pensasse meno a dire "abbiamo sperimentato con successo", al fine di raccogliere consensi elettoriali da sfruttare con alleanze con un partito o l'altro e si badasse più alla realtà delle cose, questo blog quasi sicuramente non esisterebbe.



Vedi anche la tabella presente nell'articolo:
LA NUOVA
GIOVEDÌ, 28 FEBBRAIO 2008
Cronaca I bilanci? Si fanno con le multe Nelle casse comunali 15 milioni IL CAPOLUOGO. Ca’ Farsetti nel 2006 ha incassato quasi due milioni in più rispetto all’anno precedente grazie a Ztl telecamere e al moltiplicarsi dei parcheggi a pagamento di Gianluca Codognato...

venerdì 16 maggio 2008

Ordinanza di modifica al divieto di transito nell'ingresso di via Alferi da via D'Annunzio

Recentemente con l'ordinanza 62/VM/08, limitazione al transito sul tratto di via Alfieri compreso tra via D'Annunzio e via Grossi è stato esteso il numero dei veivoli autorizzati ad entrare dall'ingresso a via Alfieri nell'incrocio con via D'Annunzio.
L'ordinanza revoca la precedente 23/VM/07, la quale già revocava le 03/VM/07 e 19/VM/07.
Nell'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri permane il divieto di transito per non residenti, anche se l'ordinanza definisce il transito solo per determinati mezzi autorizzati (di conseguenza dovrebbe esserci un divieto di transito salvo autorizzazione).

I veicoli autorizzati ad entrare sono quelli appartenenti ai residenti e demociliati nelle vie:
  1. via Alfieri nel tratto compreso tra via D'Annunzio e via Verga (presente nella precedente ordinanza)
  2. via Verga
  3. via Grossi (presente nella precedente ordinanza)
  4. via Abba (presente nella precedente ordinanza)
  5. via Ariosto (presente nella precedente ordinanza)
  6. via Palermo
  7. civici 1, 3, 5, 7 di via D'Annunzio (presente nella precedente ordinanza)
  8. civici 19, 21, 81, 83, 76/A, 85, 78, 78/A di via Matteotti
  9. civico 2 di piazza Dante
  10. civici 28, 28/A, 28/B, 28/C, 28/D, 28/E, 28/F di via De Amicis.
Fra le eccezioni al divieto di transito appaiono anche i mezzi per trasporto pubblico (per tale tratto passa in effetti il pulmino del servizio GiroSpinea).
Rispetto alla precedente ordinanza viene revocato il permesso ai residenti e domiciliati di via Sarpi.
Via Gozzano e via Lorenzini (curiosamente nel PUT2004 è indicata errata) non compaiono nell'elenco delle vie i cui residenti/domiciliati possono entrare.



In altre parole la definizione delle persone che possono entrare è data per luogo di residenza/domicilio e non per targa dei veicoli.
Quindi appare difficile immaginare un vero e proprio controllo sul rispetto dell'ordinanza, a meno che non vengano fermati tutti i veicoli in ingresso per controllare i necessari requisiti tramite un documento del conducente del veicolo, oppure a meno che non vengano sviluppate sanzioni amministrative verso tutti i veicoli entranti, previo successivo ritiro da parte dell'autorità apposita nei casi in cui venga soddisfatto il requisito per il transito.

Si può notare come un ambiente residenziale comporti un traffico non residenziale/domiciliato dato da figli, od attività artigianali (richiesta di tecnici per controllo caldaie, richiesta di esperti in giardinaggio, richiesta di personale per revisione di impianti domestici, ecc...).
Tali individui non rientrano nell'ordinanza, e sono quindi costretti ad entrare per altre vie: via Roma, benchè questa sia spesso intasata e meriti di essere sgravata da traffico supplementare; via Tommaseo, decisamente in condizioni pessime per supportare aumenti di traffico; via Sarpi, Verga, Bruno, talmente strette da risultare difficoltoso anche il solo transito.
Le problematiche di via Alfieri erano state descritte in questo post.

I residenti hanno più volte chiesto la chiusura di tale ingresso a via Alfieri (per esempio usufruendo del servizio di reclami via web), tuttavia questa opzione viene sempre rifiutata.
Per via Alfieri non è previsto nessun intervento per la sicurezza, benchè presenti problematiche notevoli.
Anzi, a seguito della messa a senso unico di via Matteotti, deve svolgere la funzione di cardine di più quartieri costretti in una serie di sensi unici dai quali se ne esce agevolmente proprio ricorrendo a tale via.

Quando poi si tratta di disquisire di traffico e variazioni del traffico a seguito della scelta di mettere a senso unico via Matteotti, i sostenitori della modifica urbanistica si alternano fra due opinioni:
  • via Alfieri/Capitanio non hanno subito alcuna variazione di traffico, invece via Matteotti era senza marciapiedi.
  • via Alfieri deve far da cardine del sistema dei tre sensi unici (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati) per permettere il deflusso del traffico locale e per permettere il transito dell'autobus di GiroSpinea.
Peccato che via Matteotti in larga parte avesse un marciapiede e una banchina entro la quale si poteva persino correre in bicicletta o parcheggiare un'auto (in effetti la scelta di disporre i parcheggi a spina di pesce ha fortemente limitato la sezione geometrica permettendo di ottenere solo una corsia).
Peccato che poi si osservino ordinanze che permettono a vari residenti/domiciliati proprio di andare ad ingrossare il traffico di via Alfieri.
Peccato che poi si osservi come per via Alfieri/Capitanio, strada stretta più di via Matteotti e Bennati non possa essere costruito marciapiede, o resa a senso unico, o adottata alcuna soluzione di sicurezza per le intersezoni in cui manca la visibilità (vero problema e creatore degli incidenti nella zona ce va da via Matteotti compresa, prima e dopo gli interventi fino a via Bennati) , ecc...
Peccato che poi non si osservi come molti siano tentati ad infrangere i sensi unici imposti, poichè per 10-15 metri di senso unico sono costretti a percorrere lunghi tratti di circonvallazione.
Peccato che poi il traffico venga spinto proprio nelle vie più scarse dal punto di vista della sicurezza (via Tommaseo, via Sarpi, via Verga, via Giordano Bruno, via Alfieri, via Capitanio, ecc...)

Insomma il sistema di distribuire il traffico su più strade non tiene in considerazione minimamente la differenza geometrica e caratteriale esistente fra esse, dimenticando per esempio che via Matteotti è definita dal PUT2004 tavola A2_class_funzionale.PDF come strada di penetrazione urbana, mentre via Bennati e D'Annunzio come strada di distribuzione urbana primaria e via Alfieri con le altre interne come strade di distribuzione urbana secondaria.



E' evidente che vi sia una netta differenza fra una strada definita come dorsale di collegamento fra differenti arterie come qui definito e l'ambito nettamente locale e residenziale del quartiere Dante
Sempre avvalendosi del PUT2004 nella tavola B2_1_centri_urbani.PDF si può notare come il quartiere apparisse come ambito residenziale:




Per questo motivo continueranno a parmanere vari dubbi sulla effettiva risoluzione adottata per le problematiche di traffico.
Intanto continueranno ad apparire segni di frenata di circa 15 metri in via Alfieri in prossimità degli incroci e il pulmino di GiroSpinea sarà costretto a fermarsi ogni qualvolta per la presenza di un pedone non potrà invadere l'opposta corsia di marcia di via Alfieri.

mercoledì 6 febbraio 2008

articoli di giornale - presentazione del masterplan

LA NUOVA
DOMENICA, 03 FEBBRAIO 2008
Provincia IL DIBATTITO IN CONSIGLIO A SPINEA Più critiche che applausi al nuovo Masterplan
SPINEA. Demolizioni e nuove cubature non convincono il Partito democratico che boccia la prima uscita pubblica del nuovo Masterplan delle aree centrali, presentato in Consiglio comunale. Le cinque varianti apportate al progetto del 2006 (nuova planimetria, riduzione della sopraelevazione di piazza Fermi, eliminazione dell’edificio a Sud, parco verde e mantenimento dell’asilo) lasciano più dubbi che certezze anche ai circa 80 cittadini presenti in aula. Per Silvano Checchin (Pd) le perplessità riguardano l’abbattimento di ben 17 edifici (nella prima versione erano 12) e la nuova cubatura prevista a Sud della piazza, in via Matteotti, con 10 nuovi edifici alti 8 piani. «Francamente - afferma - edificare 41 mila metri cubi di cemento su soli 2.400 metri quadrati mi sembra inaccettabile». Ma Checchin ne ha anche per il nuovo parco previsto in piazza Fermi, un centinaio di alberi piantumati dove oggi sorge piazza mercato. «Un bel boschetto - dice - ma mi viene il dubbio che non si sia pensato alla reale funzione della piazza: dov’è lo spazio aggregativo e dove finirà il mercato, principale caratteristica della piazza veneta?». Critico anche Alessandro Fontana, di Rifondazione: «Nel nuovo studio aumentano le demolizioni ma non si dice quale sarà la spesa. Non si capisce nemmeno come verrà modificata la viabilità, visto che via Roma verrà pedonalizzata». E se Piercarlo Signorelli, Pd, attacca il metodo: «Prevaricato il Consiglio: avete dato il progetto prima alla stampa che ai consiglieri», perplessità arrivano anche dalle fila della maggioranza, con Osvaldo Stella (Fi), che pur definendo il Masterplan un buono studio, esprime preoccupazione per il grande parcheggio interrato (426 posti auto su tre piani): «Un’ampia autorimessa che avrà bisogno di un enorme impianto di aerazione». L’assessore Mario Simionato prova a ribattere colpo su colpo. «I 41 mila metri cubi - spiega - non saranno su 2.400, bensì su 11 mila metri quadri: va considerato il trasferimento di volumi che lascerà libera la piazza». E aggiunge: «Troppe 17 demolizioni? Ditelo a chi negli anni passati ha costruito tanti edifici incongrui che non c’entrano nulla col disegno di Spinea: eliminarli è una responsabilità che mi assumo volentieri». Sulla viabilità Simionato assicura la tangenziale Nord entro il 2011: «Via Roma sarà così liberata dal traffico e diventerà pedonale». Ora si passerà al piano particolareggiato.(Filippo De Gaspari)


IL GAZZETTINO
SPINEA Dal progettista architetto Rizzi alla presenza del sindaco e di un centinaio di persone Presentato ufficialmente il masterplan Le critiche della minoranza: i costi troppo alti e l’elevato tasso di cementificazione
Circa un centinaio di persone, venerdì sera, hanno assistito alla presentazione ufficiale del nuovo Masterplan, il progetto che porterà a Spinea una nuova Piazza Fermi. Il progettista, l'architetto Renato Rizzi, ha sintetizzato le proposte di risistemazione delle aree centrali di Spinea al Consiglio comunale sotto lo sguardo critico e attento di un nutrito gruppo di cittadini. Cinque i punti principali, cinque sostanziali differenze rispetto alla prima versione presentata a marzo del 2006 al cinema Bersaglieri. L'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. "Il dislivello serve per sottolineare - ha spiegato Rizzi - la differenza tra lo spazio pubblico dalla quotidianità dello spazio urbano". La Piazza rialzata, poi, diventerà un vero e proprio parco centrale grazie alla piantumazione di 100 alberi. Gli edifici da abbattere, comunque, passano da 12 a 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. Tra questi, un edificio a sud che andava a chiudere una delle uscite della Piazza, il cui perimetro verrà comunque ridotto. La minoranza del Consiglio ha attaccato due aspetti del progetto: i costi e l'elevato tasso di cementificazione. "Abbattere 17 edifici comporta dei costi. -ha sottolineato il capogruppo del Pd Silvano Checchin - C'è un limite al numero di stabili da abbattere? Prima erano 12, ora sono 17, se non c'è un limite domani potranno diventare anche 20. Eppure manca ancora un piano finanziario dell'opera. Il bosco? E' bello, ma poco funzionale alle attività tipiche di una piazza". Sui fondi disponibili per la realizzazione dell'opera, in effetti, l'Assessore Mario Simionato è stato abbastanza nebuloso. "Quel che è certo, è che non li tirerà fuori il Comune. E' prematuro parlarne ora, se ne discuterà durante la fase successiva, quella dei prossimi 12 mesi che prevede il piano particolareggiato". Alessandro Fontana, invece, consigliere di Rc, si è soffermato sulla realizzazione di 10 palazzi da 27 metri in centro a Spinea . "La piazza sarà attorniata da 10 grattacieli, non posso certo dire che la cosa sia di mio gusto". "Su quest'area sono state archiviate decine di progetti, da sindaci sia di sinistra che di destra. - ha concluso il sindaco Claudio Tessari - Questo progetto è frutto del confronto con la popolazione ma a questo punto bisogna decidere e mi pare che questa versione sia la migliore mai presentata".Davide Tamiello


Un precedente articolo sull'incontro.

giovedì 31 gennaio 2008

Articoli di giornale - presentazione del Masterplan

IL GAZZETTINO
giovedì 31 gennaio 2008
SPINEA La proposta originale, presentata quasi due anni fa, andò incontro ad aspre polemiche in Consiglio comunale Ecco il masterplan riveduto e corretto Il progetto, dell’architetto Renato Rizzi, verrà mostrato domani sera al parlamentino locale
Il progetto è pronto. Il nuovo Masterplan, riveduto e corretto dall'architetto Renato Rizzi dopo un primo passaggio in consiglio comunale, verrà presentato domani sera al parlamentino locale. La proposta originale, presentata quasi due anni fa, a marzo 2006, andò incontro ad aspre polemiche: residenti ed opposizione, infatti, espressero in più momenti malumori e disappunto per questo maxi progetto (costato fino ad ora circa 150 mila euro) che mira a rivoluzionare il centro di Spinea . Le modifiche apportate a quella prima versione, saranno l'argomento di discussione di domani sera. In primis, l'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. Il dislivello, comunque, rimane per sottolineare, come spiega l'architetto Rizzi, "la differenza tra lo spazio "pubblico" dalla quotidianità dello spazio "urbano"". La Piazza rialzata, poi, verrà piantumata con 100 alberi: questa variante verde, invece, avrà lo scopo di non interrompere in maniera traumatica il legame con il giardino della villa. Una sorta di nuovo parco, quindi, al cui interno verrà mantenuta la parte storica dell'asilo. Le modifiche al progetto piaceranno al consiglio comunale? Dovendo fare un pronostico, l'aula consiliare dovrebbe raggiungere temperature bollenti sulla questione della volumetria: con questa nuova impostazione, infatti, verrà aumentato il numero di edifici da sostituire. Non più 12, come si diceva due anni fa, ma 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. "Come avevo già affermato in occasione della prima versione - spiega il sindaco Claudio Tessari - il progetto in sintesi, si occupa della ridefinizione urbanistica delle aree centrali della città che una volta organizzate in diverso rapporto tra loro, concorreranno a far riaffiorare il cuore di Spinea con una vasta area pedonalizzata articolata in un sistema di piazze. Si tratta, in definitiva, di un interessante esempio di "città pubblica". Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze ed importanti spazi pubblici, il cuore pulsante del futuro per vivere in modo nuovo la città"". "Il progetto definitivo - aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Mario Simionato - da un lato recupera nelle aree storiche la vecchia fisionomia di Spinea con la delocalizzazione degli edifici incongrui e la realizzazione di un parco in Piazza Fermi, dall'altro realizza un piano attuale in totale sintonia con l'architettura moderna europea. La seconda fase, fissata la base urbanistica, sarà passare al piano particolareggiato: arredo, parcheggi, forme e facciate degli edifici. Questo è il lavoro che ci aspetta nei prossimi 12 mesi".Davide Tamiello

Un uomo è alto in media 2.80 metri. La piazza prevedeva un aumento di altezza di 4.7 metri, come un piano commerciale di un negozio.
Un'enormità di metri cubi di terreno che sarebbe stato importato in centro all'abitato con camion da 35 tonnellate, gli unici capacità di trasportare tali quantità di terreno.
La piazza deve essere rialzata per distinguere il "pubblico della quotidianetà" dal pubblico "urbano" rappresentato della villa.
A qualcuno sfugge questo passaggio perchè vedono la villa in mano a privati con l'apertura su un'ala di questa di un pub e dell'altra di un negozio per la telefonia.
Perchè se la villa è di per sè un misto di interessi storici per la comunità e di interessi commerciali, la piazza deve invece distinguere riguardo tale aspetto? E perchè la quota di sallevamento deve distinguere fra lo "spazio villa" e lo "spazio quotidiano"? La quota di separazione di 4.7 metri, oggi 1.2 metri può a tutti gli effetti essere vista come un allontanare l'ambito storico dalla via principale che nell'ambito del Masterplan viene fatta cozzare addosso ad una via pedonale fronte alla villa e quindi deviata nel retro della villa, dietro al volume rialato.
Si verifica quindi la curiosa similitudine fra i volumi incongruenti faccia alla villa, ovvero quegli edifici costruiti nei decenni passati in barba all'estetica storica che non rispettano le norme tecniche per l'urbanistica riguardo al distanziamento muru a muro (le stesse su cui recentemente è stata fatta una controdeduzione al fine di variare la norma sull'altezza massima degli edifici) ed il volume retro villa, di terreno, in questo caso non incongruo utile per separare l'edificato storico dal comune tram-tram della vita.

Verrà piantumata ad alberi per rispettare il verde, e verrà mantenuta il vecchio asilo nido.
Poco si sa riguardi a dove passeranno gli autobus dell'ACTV nell'importante linea di collegamento fra Mirano e Mestre, o dove verranno localizzate le fermate e spostata la fermata che attualmente si trova in piazza Marconi.

Forti dubbi lascia la soluzione di far sbattere la via principale di Spinea per i soli 100 metri di chiusura del tratto di via Roma reso pedonalizzabile contro l'attuale senso unico di via Matteotti.
Dettagli sulla viabilità portano all'ennesimo monologo sulla tangenziale nord, miracolosamente capace di ridurre il traffico ai soli veicoli locali. 25000 abitanti, anche ammeddendo un'auto ogni tre in passaggio per tutta via Roma, si parla di 8000 veicoli, ovvero 22000-25000 veicoli meno di quanto è oggi e di quanto è previsto sia nel 2010.
I rischi per le parti residenziali attorno alla villa nel caso in cui la tangenziale nord non svolga il compito sulla quale si ripone tanta fiducia dovrebbero costituire un vincolo per la realizzazione del Masterplan, ovvero solo nel caso in cui si risca a ridurre di 20000 veicoli la circolazione in via Roma ha senso costruire in sicurezza il masterplan certi che questo non scombinerà l'abitato.
Tuttavia un altro aspetto influenza la questione viabilità: il quartiere Dante.
La realizzazione del senso unico di via Matteotti come qui scritto rende partecipe via Capitanio, via Alfieri, via Bennati, via Sarpi, via Verga ecc... del traffico della vicina via Matteotti.
Se via Matteotti diviene lo sfogo di via Roma, allora le vie precedentemente citate, del tutto incapaci di sopportare l'attuale traffico verrebbero a trovarsi in un'aggravio della situazione di sicurezza/pericolo (8000 veicoli sono poco traffico per via Roma, ma 8000 veicoli, 333 veicoli all'ora su via Alfieri, via Capitanio via Verga sarebbero una catastrofe visto che solo con 100-200 veicoli all'ora si creano situazione di grossa crisi per la sicurezza).
Non si può costringere un quartiere residenziale a fare da cuscinetto, da attenuatore del traffico della via principale, non si può credere che un semplice cartello o "bollino blu" impedisca a 20000 veicoli su 30000 di percorrere la più conveniente via Roma rispetto alla tangenziale nord.
Molto più saggio a fronte delle variazioni della metropolitana di superficie (trasforma traffico passante in traffico locale diretto proprio vicino al cuscinetto quartiere Dante) e del Passante (variazione della direzionalità di traffico locale medio pesante diretto extraprovincia, presenza di vari caselli, potenziamento delle provinciali, ecc...) è procedere per piccoli gradi, essendo sicuri prima della effettiva correzione dei problemi di viabilità interna del comune.

12 palazzi divengono 17 palazzi, tuttavia Campa si salva.
Poco chiaro è il modo di decidere quali palazzi si salvano e quali no.
Tralasciando le imposizioni dei beni culturali riguardo agli edifici considerati storici, qualche altro palazzo non rientra stranamente nei volumi da delocalizzare.
Attualmente via Roma è circondata da una serie di volumi incongrui, lì da 40 anni con attività commerciali di lungo periodo (tutti a Spinea sanno chi è Carrano, tutti sono stati da Cestaro, ecc...).
Come già detto, questi volumi per quanto incongrui sono ora un cuscinetto fra una via da 30000 veicoli piena di PM10 tale da rigar di nero la facciata di qualsiasi villa e il retrostante abitato a palazzoni.
Lo spostamento della strada svaluterebbe enormemente l'abitato e il valore degli immobili costringendo a creare un volume di attenuazione per il retro della villa (la piazza rialzata) e avvicinando i fumi della strada all'abitato residenziale.

Tuttavia 17 volumi da abbattere per circa 25000 metri cubi sono un'enorme quantità di materiale di risulta, di spazzatura per la discarica.
Oggi che si fa un gran parlare dei problemi di Napoli la soluzione del Masterplan, lascia esterrefatti, anche se il progetto è in discussione da 7 anni.

Circa 25000 metri cubi per nuove costruzioni, altrettanti di nuove costruzioni previsti dal PRG, piano regolatore comunale, più qualche altro migliaio di metri cubi richiesto dalla regione al comune, il tutto costruito in un solo ambito che per quanto sia stato aumentato da 4000 a 11000 metri quadrati rimane pur sempre una zona assai ristretta nel territorio comunale.
I nuovi volumi verrebbero realizzati lungo la nuova via di comunicazione fra piazza Fermi e via Matteotti, in parte su via Matteotti ed al posto delle villette residenziali in cui ora vivono anziani lungo via Manzoni (la via chiusa che è collegata all'attuale piazza Fermi).

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 31 GENNAIO 2008
Provincia Spinea. Domani si discute la nuova versione del masterplan del centro Piazza più bassa e con cento alberi Diciassette edifici da spostare. E spuntano anche palazzi di otto piani FILIPPO DE GASPARI
SPINEA. Una città moderna, ma votata al recupero della sua antica fisionomia. Sarà così la Spinea del futuro, almeno secondo le linee guida del nuovo Masterplan, che ridisegnerà il centro di Spinea. L’ultima variante al piano verrà presentata domani sera, alle 19.30, in consiglio comunale. Novità rispetto alla precedente versione del piano, quella del marzo 2006, saranno la riduzione del livello di soprelevazione di piazza Fermi e la comparsa di un grande spazio verde centrale. Ma anche un aumento della volumetria edificabile nel contesto dei vecchi edifici destinati alla demolizione. Piazza Fermi. La novità più sostanziale riguarda l’abbassamento di 3 metri e mezzo della sopraelevazione di piazza Mercato, che passerà dai 4,70 metri della precedente versione del Masterplan a 1,20 dell’attuale. «Questo - spiega l’architetto Renato Rizzi - nel rispetto della facciata Sud di villa del Maino». Ma aggiunge: «Il leggero dislivello con le strade circostanti sottolinea comunque la distinzione tra lo spazio pubblico e quello urbano circostante». Altra novità riguarda l’eliminazione dell’edificio che chiudeva a Sud la nuova piazza, circa 10 mila metri cubi di cemento. La piazza avrà anche un parcheggio interrato disposto su tre piani, per un totale di 426 posti auto. L’accesso ai veicoli sarà dal lato Sud di via Fermi, mentre quello pedonale darà direttamente su una via Roma in versione pavimentata.
Cento alberi. «Toglieremo l’asfalto e faremo un grande parco verde nel cuore della città». Così l’assessore all’Urbanistica Mario Simionato spiega l’altra principale novità. Cento alberi che sovrasteranno proprio l’area del parcheggio interrato: un pò richiameranno l’antico giardino della villa, un pò fungeranno da filtro tra l’asse di via Roma ed il tessuto urbano residenziale a Sud. All’interno del nuovo «parco cittadino» sarà mantenuta la parte storica dell’asilo.
Nuove cubature. Il nuovo Masterplan avrà come principale conseguenza l’aumento dei nuovi edifici da sostituire, da 12 a 17, con una cubatura complessiva che passerà da 22.770 metri cubi a 25.100 circa. Una scelta che farà discutere, anche perché legata a quella che è stata chiamata «la verticalizzazione di Spinea», cioè l’aumento dell’altezza massima possibile degli edifici ad 8 piani contro i 4 attuali. «Sarà l’espressione della nuova architettura di tipo europeo - spiega Simionato - il nuovo non sarà una sorta di falso storico, ma avrà tutte le caratteristiche della modernità». Come avverrà questo? «I volumi demoliti - spiega Rizzi - verranno in parte rilocalizzati e dunque recuperati all’interno dello stesso perimetro del Masterplan, in parte saranno invece delocalizzati in aree già previste dal nuovo piano di assetto del territorio». In pratica il progetto tenderà a far piazza pulita degli edifici cosiddetti «incongrui», realizzati cioè dopo il disegno originario di Spinea.
Le osservazioni. «Il nuovo Masterplan - spiega Simionato - scaturisce da un percorso democratico, che ha accolto diverse modifiche presentate da associazioni, comitati, categorie e cittadini. Si è potuto modificare il progetto pur rimanendo coerenti con l’impostazione primaria». «E’ un classico esempio di città pubblica - aggiunge il sindaco Claudio Tessari -. Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze come questo, il cuore della città».

La creazione del parcheggio, o meglio il mantenimento del parcheggio di piazza Fermi è una condizione obbligatoria vista l'importanza strategica del luogo.
Oggi da piazza Fermi si riesce attraverso i marciapiedi a raggiungere tutti gli esercizi commerciali della zona, il comune, le poste spostandosi di un breve tratto.
Ciò avviene perchè nell'intorno non esistono altre alternative (l'unica è piazza Marconi, tuttavia non centrale) e ciò è ben visibile quando il mercato costringe la piazza a non essere accessibile per parcheggio.
Piazza Marconi nel masterplan perderà la sua funzione di parcheggio e nella prima versione masterplan anche piazza Fermi perdeva questa funzione.
Si verificava quindi una troppo elevata perdita di posti auto a svantaggio delle aree residenziali che avrebbero visto le proprie strade trasformarsi in parcheggi più o meno abusivi.
Tuttavia la creazione di un parcheggio sotterraneo a tre piani, così come previsto nel masterplan suscita qualche dubbio:

  1. Vi è il forte timore che in somiglianza a quanto avvenuto a Mestre il parcheggio diventi a pagamento, con aggravio di spesa per tutti i residenti
  2. non è ben chiaro dove vengano poste le rampe di accesso visto che lo spostamento di via Roma nel retro del piano rialzato dietro la villa vicino ai palazzoni creerebbe un'ambito di smistamento traffico in vicinanza della via principale (sempre con i dubbi riguardo al numero di veicoli che vi transiteranno)
  3. i camini di emissione dei fumi del parcheggio sicuramente non verrebbero costruiti a ridosso della villa...cosa che mette di malumore i residenti dei palazzoni.




INDICE


Aggiornamento 03-05-08
Qualche considerazione sui lavori per la realizzazione del progetto

venerdì 14 dicembre 2007

Inversione via Paolo Sarpi

  • Via Paolo Sarpi è un senso unico fra via Alfieri e via Matteotti. Fino a poco tempo fa era percorribile in verso da via Alfieri fino a via Matteotti. Di dimensioni estremamente ridotte e con accessi residenziali a raso non può sopportare un traffico a doppio senso, ma a malapena una circolazione a senso unico con auto non in sosta sul bordo strada.
  • A seguito della resa a senso unico di via Matteotti gli abitanti del senso unico si trovano nella condizioni di avere un senso unico che sfocia in un senso unico. Ciò implica che ogni mattina vi è un percorso predefinito da percorrere per fuoriuscire dalla propria residenza e prendere la direzione più adatta. A seguito di questa costrizione qualche abitante di via Paolo Sarpi ha richiesto l'inversione del senso unico da via Matteotti verso via Alfieri. Così facendo può usufruire della vicine vie Verga per entrare da via Alfieri facilmente nel senso unico di via Matteotti per poi prender l'imbocco per il proprio senso unico di residenza, senza dover subire ogni giorno un lungo percorso attraverso i tre sensi unici via Matteotti, via Bennati e via D'Annunzio.
  • L'inversione di via Paolo Sarpi permette al quartiere Fermi stretto fra via Roma e via Matteotti resa a senso unico, di uscire portandosi in via Alfieri (strada resienziale con varie problematiche trasformata in dorsale di transito in barba alla sicurezza) senza dover compiere il lungo giro fra i tre sensi unici. Tale inversione è stata mesa in atto circa una settimana prima del telerilevamento del numero di traffico entrante dall'accesso sud fra via D'Annunzio e Alfieri (telerilevamento eseguito in seguito alle proteste del comitato "Per via Matteotti" al fine di valutare se e quali provvedimenti prendere per tale ingresso sul quale vige un divieto di ingresso per non residenti non rispettato da nessuno), fin'ora unica valvola di sfogo dei quartieri per evitare il sistema rotatorio imposto. Ciò ha portato ad un aumento del traffico lungo via Sarpi, con leggera diminuzione nell'accesso sud di via Alfieri (nonchè un beneficio per gli abitanti di via Donizzetti che percorrendo contromano nel senso unico di via Matteotti circa 10 metri di strada riescono a uscire agevolmente dalla trappola di sensi unici).
  • Tale decisione rende il quartiere Dante e via Alfieri sempre più permeabile al traffico indipendentemente che questo entri dal lato sud da via D'Annunzio, con spostamento di questo in una via residenziale, nettamente insufficiente per sicurezza e sulla quale non è previsto nulla, rovinando tra l'altro la comunicazione diretta esistente fra i quartieri a nord di via Roma (quartiere Buonarrotti) con quelli a sud (quartiere Dante e Fermi).

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013