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domenica 7 giugno 2009

Lavori dell'ultimo giorno

Pochi giorni prima delle elezioni comunali, a Spinea sono partiti lavori di ristrutturazione un po' dovunque.

Decine di strade asfaltate in tutta fretta, rifacimento delle linee di carreggiata e della segnaletica orizzontale su strade nuove e vecchie, marciapiedi dell'ultimo minuto (per esempio quello vicino a via Bellini già presente ma lesionato dal tempo), chiusura dell'ingresso di via Alfieri da via D'Annunzio (un punto critico molto contestato dai residenti del quartiere Dante con il sistema dei sensi unici creato attorno all'abitato residenziale), 3 colonnine d'autovelox in via Alfieri-via Rossignago-via Fornase, 4 giganteschi televisori al plasma posizionati in alcuni punti (comune, farmacia, ...) per permettere agli abitanti di seguire i risultati elettorali.

Sembra insomma che all'ultimo momento siano venuti fuori tutti i problemi mai rilevati in 10 anni dall'amministrazione comunale (in effetti la maggior parte delle strade piene di buche, fessure e cedimenti erano decine d'anni che non venivano asfaltate...).
Le spese dell'ultimo giorno non è detto siano state previste nel bilancio dell'amministrazione uscente, da cui consegue che queste ricadranno sul bilancio della prossima amministrazione.
Se per esempio il marciapiede di via Bellini rientra nei consuntivi di spesa, dato che serve un'ordinanza ed un progetto per l'attuazione, schermi al plasma e asfaltature straordinarie in tutta probabilità non sono previste (in genere rientrano come spesa media annuale, ma se in 10 anni non è mai stato fatto nulla a differenza l'ultima settimana, la previsione sull'anno in base ai dati medi risulterà quindi sbagliata).
D'altro canto gli abitanti del quartiere Dante hanno potuto riassaporare il piacere di essere nuovamente un quartiere residenziale (anche se passano ancora camion di varia portata da via Roma verso Fornase, attraverso le vie residenziali).
L'aver messo in opera dei lavori di costruzione sull'ingresso di via D'Annunzio fa pensare che chiuderanno l'ingresso tanto contestato dagli abitanti di via Alferi.
In realtà la lentezza con cui stanno costruendo quanto progettato è simbolo che si vuole far passare le elezioni prima della realizzazione dei lavori.
Ciò che stanno realizzando è infatti una doppia aiola, atta a creare un percorso a con doppia curva che "teoricamente" dovrebbe disincentivare il passaggio degli autoveicoli.
Quindi è del tutto falsa la voce secondo la quale verrà chiuso ingresso da via D'Annunzio.
D'altra parte se veramente fosse chiuso il transito appena descritto che senso avrebbe posizionare in via Alferi un box per gli autovelox?
Nessun senso.
Infatti molto più sensato per un Comune che spende e spandem soprattutto a ridosso della campagna elettorale, è costringere il traffico in zona residenziale, dove il limite di velocità in zona30 può scendere a soli 30K/h e le multe possono quindi aumentare di numero e di portata (da eccesso di velocità per 5-20km/h a valori di eccesso di velocità di 20-40-50km/h a cui corrispondono considerevoli aumenti delle sanzioni ed anche il ritiro della patente).
Quindi si spiega per quale motivo via Alferi debba necessariamente sorbirsi traffico non residenziale, o per quale motivo via Rossignago, percorsa in genere a 50-80lm/h, veda ora un cartello di limite di velocità a 30km/h proprio in prossimità del box dell'autovelox (tutto il resto della via ha un limite di 50km/h).

Quanto alle asfaltature dell'ultimo minuto...forse si vuole far credere che l'amministrazione uscente è il cosiddetto "governo del fare".
In realtà opinione del tutto personale è il "governo del fare male".

sabato 25 ottobre 2008

Qui - Spinea in comune - edizione di ottobre

E' uscito in ottobre un nuovo numero di Qui - Spinea in comune, edizione che l'amministrazione comunale divulga per informare il cittadino.

Come di consueto all'interno nella prima pagina l'editoriale con l'intervista al sindaco Claudio Tessari.
Per quanto riguarda la viabilità il sindaco afferma di voler continuare con il percorso intrapreso e man mano che i lavori procedono molte delle persone che erano contrarie ai progetti ora avrebbero detto al sindaco di essersi ricreduti ("Più di qualcuno glielo ha detto anche personalmente").
Riferimento generico, nessun riferimento a chi ha espresso un tale parere al sindaco, nessun riferimento ai contrari, alle loro motivazioni od alla loro entità.
Niente da dire se vengono fatti riferimenti generici, poichè non è detto si riferiscano ai contrari alla situazione urbanistica venutasi a creare in alcuni quartieri e dubbiosi sulla pianificazione urbanistica voluta per il futuro restano (basti pensare che il referendum consultivo ha raccolto il 10% degli elettori vontanti della città di Spinea meno 30 persone).

Vi è in seguito un capitolo in cui si discute di viabilità: In Primo Piano La nuova viabilità e i nuovi progetti spiegati direttamente dall'assessore all'Urbanistica ed alla Viabilità Mario Simionato.

Riguardo a Zona Dante - via Bennati - via Matteotti
Secondo l'assessore all'urbanistica con alcuni interventi su via Alfieri e la piantumazione di via Bennati viene a concludersi uno degli interventi su una zona caotica e non considerata per decenni dalle amministrazioni comunali.
In realtà la zona era molto tranquilla e residenziale prima dell'intervento che ha dirottato il traffico di una dorsale, qual era via Matteotti, su tutto il tessuto residenziale.
E' ovvio che la gente si lamenti quando gli abitanti del tratto sud di via Alfieri si vedono aumentare il traffico a 300 veicoli all'ora, gli abitanti di via Bennati di circa 500 veicoli all'ora e in piazza Dante, divenuto centro di smistamento del traffico vedono passare dalle vie adiacenti più di mille veicoli all'ora.
Chiari erano i propositi di dell'amministrazione, da subito espressi, convinta di poter risolvere i problemi traslandoli su più vie di comunicazione, credendo che questo avrebbe fatto diluito il numero di veicoli per singola strada.
Hanno tuttavia trascurato molti aspetti importanti come già spiegato in decine di post:
  1. Rendendo tutti sensi unici (in futuro anche via Capitanio) non aumenta la fluidità del traffico ed anzi diminuiscono le sezioni in cui questo può muoversi (dalle precedenti 8 corsie, 4 per senso di marcia, fra via Capitanio, via Matteotti, via Alfieri, via Bennati si passerà a 5, 2 per senso di marcia a senso unico e una con doppio senso di marcia)
  2. Si è intervenuto nella via con minori problemi di sicurezza, rispetto altre vie più strette, senza visuale, senza marciapiedi, con banchine inesistenti e traffico sostenuto (via Bennati, via Alfieri, via Capitanio, via Sarpi, via Bruno, via Verga...)
  3. Non si è considerato che creando i tre sensi unici, tutto il tessuto urbano del quartiere ne avrebbe risentito visto che buona parte delle case, dei palazzoni e dei nuovi edifici costruiti fra via Cici e via Matteotti hanno due sole possibilità di movimentazione: il nuovo senso unico, ed una via completamente intasata che doveva essere sgravata (come da accordi con la provincia).
  4. La chiusura di un senso di marcia per via Matteotti ha comportato problematiche di circolazione e di collegamento fra quartieri a sud di via Roma ed a nord di via Roma (ora per passare dall'uno all'altro si deve impegnare via Roma intasandola ulteriormente), la totale sconvenienza del parcheggio di piazza Marconi e di conseguenza il calo nell'utilizzo, il cattivo funzionamento della chiesa San Vito e Modesto in particolari funzioni religiose, il calo delle vendite per i negozianti che hanno visto si aumentare i parcheggi fronte bottega, ma allo stesso tempo si sono trovati in un anello disprezzato da chi viaggia in auto, difficoltà per i genitori che agevolmente la mattina portavano i ragazzi alle scuole elementari cercando di evitare l'intasata via Roma, ecc...
Disapprovo anche la dicitura: "si concluderà un interessante esperimento".
Modifiche radicali alla viabilità del quartiere non le definirei un esperimento!
Con il senso unico in via Matteotti si è potuta realizzare la pista ciclabile fino a Fornase.
Pista ciclabile che poteva benissimo stare in via Capitanio, in via Alfieri, in via Bennati, magari raggiungendo il cimitero dal lato posteriore anzichè da via Matteotti...
Viene da chiedersi che problematiche si verificheranno all'incrocio fra via Bennati e la strada che porta al circolo ricreativo per anziani (la laterale si chiama anch'essa via Bennati) luogo di uscita di anziani in bicicletta e motorino su una via resa a senso unico in cui sono state mandate con le modifiche 500 veicoli all'ora.

A seguire una frase curiosa: "Con la rotatoria su via Roma ed il regolamento degli ingresso a sud di via Alfieri, anche questa strada ne ricaverà dei benefici"
Bene, uno dei benefici apportati come più volte ribadito è l'aumento del traffico veicolare.
Questo influisce più che nel campo acustico, nel campo delle polveri sollevate ed in quello della sicurezza.
Le problematiche sono già state spiegate qui (uscite a raso, mancanza di visibilità, marciapiedi inesistenti, alta velocità, aumento del passaggio delle auto sulle vie laterali, totale mancanza di sicurezza per vasti tratti di strada).
La rotonda in particolare in accordo con il divieto di transito ai camion ha giocato un ruolo fondamentale per aumentare il traffico di camioncini (quelli che riforniscono il mattino gli esercizi commerciali) ed anche camion pesanti.
Il cartello di regolazione degli ingressi nell'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri è stato per molto tempo dibattuto.
A parte la totale scoordinazione fra l'assessore all'urbanistica e la polizia municipale sul senso dei cartelli "eccetto residenti", "eccetto frontisti", "eccetto autorizzati", per cui per lungo tempo ognuno aveva la sua idea di cosa significassero e che veicoli fossero adibiti al passaggio, l'emissione di sempre nuove ordinanze per consentire il passaggio di nuovi veicoli proprio in quel tratto di strada.
Insomma l'assessore all'urbanistica prevede:
  • maggiore sicurezza nella circolazione
  • notevole riduzione del traffico
  • pista ciclabile da e per fornase
  • aumento dei parcheggi
  • riduzione dell'inquinamento da smog e rumore
  • aumento delle essenze arboree
  • radicale estetica dell'intera zona Dante che già ora appare certamente migliorata
e rispettivamente:
  • Non concordo
  • Notevole aumento del traffico soprattutto per i locali, ma anche per chi è di transito
  • Nel tratto da via D'Annunzio fino a Fornase si definisce pista ciclabile due linee per terra (meglio di niente). La disposizione lato cimitero della pista ciclabile aiuta ad accedere al servizio per la comunità, ma costringe il cittadino ad attraversare l'incrocio ad angolo retto senza visuale fra via Matteotti e via D'Annunzio, incrocio diventato importante per lo smistamento fra i sensi unici. La pista ciclabile poteva essere situata in zona residenziale, magari a cavallo con il circolo per anziani e non legata alla dorsale di via Matteotti.
  • Lamentele dei negozianti che vengono a trovarsi su un senso unico e vantano cali drastici nelle vendite
  • Quanto alla riduzione dell'inquinamento, non ci voleva molto per comprendere che non sarebbe diminuito, ma anzi aumentato a causa dell'aumento del percorso medio che ogni residente deve compiere per raggiungere la propria abitazione seguendo un arzigogolo di sensi unici. Il dirottamento del traffico su vie residenziali influisce sul movimento delle polveri sotto casa (non si può considerare lo smog limitato ad una sola via e non ad altre distanti qualche decina di metri). Tuttavia il movimento degli autoveicoli alza le polveri depositate sulla strada riportandole nell'aria e rendendo più inquinata l'aria. Come decine di volte indicato in questo blog, la messa a senso unico di una dorsale come via Matteotti oltre alle vaste problematiche che crea in più campi, rovina la comunicazione diretta fra i quartieri a sud ed a nord di via Roma, con la conseguenza che ora per passare da un'area all'altra si deve impegnare ulteriormente l'arteria principale cittadina (via Roma).
  • Come già spiegato esistono modi differenti di concepire il verde. 10 alberi piantati su una via in cui si aumenta il traffico circolante, con la costrizione per chi deve usufruire dell'anello dei tre sensi unici ad aumentare il percorso di scorrimento rendendo meno fluido il deflusso non è propriamente un aumento delle essenze erboree. Certo è piantare degli alberi, aggiungere del verde, ma è la stessa differenza intercorrente fra un verde boschivo, naturale incolto ed un verde costretto, imposto costipato (si era discusso di un analogo nei riguardi dell'incontro fra amministrazione, progettisti e cittadini per il progetto di piazza Santa Bertilla).
  • notando un peggioramento, non concordo

Sotto: Che cosa rimane da fare - Nuova rotatoria via Unità e via Roma si discute delle modifiche che verranno apportate a via dell'Unità da via Roma a via Bennati ed al tratto di via Roma fall'incrocio con via dell'Unità fino alle rampe per la recente rotonda.
Il piano dovrebbe prevedere la messa a senso unico del tratto di via Roma che scende dalla recente rotatoria fino a via dell'Unità ed il dirottamento del senso di arteria principale chiuso verso via dell'Unità (anch'essa per l'occasione verrà resa a senso unico) in direzione Mestre dal centro cittadino.
Nell'incrocio fra via dell'Unità e via Bennati verrà realizzata una rotonda che permetta ai mezzi provenienti da entrambe le arterie di smistarsi e salire verso la rotatoria (realizzazione di una nuova via di accesso rispetto all'attuale).
In questo modo un autista che dal centro di Spinea vorrà recarsi verso Mestre si troverà ad affrontare: la rotatoria di via Alfieri-via Roma, a circa 50-100 metri la rotatoria di via Unità-via Bennati, a 30-40 metri la prima rotatoria sopra il vecchio cavalcavia, ed infine a circa 50 metri la seconda rotatoria sopra il vecchio cavalcavia. Ben 4 rotonde.
Tuttavia questa situazione è relegata alla fase provvisoria con Masterplan non realizzato e via Roma non chiusa (o resa pedonalizzata) per il tratto che va da villa del Majno alla chiesa di San Vito e Modesto.

In seguito Qui - Spinea in comune parla proprio del Masterplan, elencando le modifiche al progetto originale, come già discusso in questo post.
Anche qui si può vedere l'immagine già in passato espressa

Si può notare come via Roma sia interrotta all'altezza di villa del Majno sulla sinistra fino al sagrato della chiesa San Vito e Modesto.
Gli autoveicoli infatti arriveranno fino al blocco stradale della via principale per poi essere dirottati nel retro della villa verso via Matteotti, recentemente resa senso unico.
Dubbi sorgono sull'entità dei veicoli che verranno dirottati dalla tangenziale Nord, oggi via Undici settembre 2001 e sulla provinciale fra Fornase e Crea verso Marghera (già parecchio intasata).
Attualmente si parla di un flusso di 30.000 veicoli e per il futuro sono previsti 33.000 veicoli.
Non è dato sapere quanto il progetto di Veneto City influirà su tali valori, benchè nel vicino comune si parla di movimentazione di circa 50.000 veicoli, nè quanto influiranno appieno anche le altre modificazioni apportate al territorio (Passante, SFRM con treni ogni 30 minuti, ecc..).
Come già fatto notare il valore molto elevato da ottenere sarebbe di una riduzione dell'80% dei veicoli passanti che porterebbe ad un 20% su 33000 di veicoli residui, pari a 6600 veicoli al giorno o 275 veicoli all'ora (quantità già in grado di creare malumore in ambienti residenziali qualora qualcosa non dovesse funzionare).
Il tutto ovviamente si basa su questa riduzione del traffico passante nell'asse principale, benchè manchino completamente vincoli al progetto del Masterplan in funzione dell'effettivo ottenimento della riduzione di mezzi in transito.
Tale riduzione qualora non venisse ottenuta rischierebbe di dirottare mezzi nelle vicine vie Buonarroti e via Bellini (entrambe le vie presentano scuole, asili nido ed ingressi del parco cittadino).

martedì 21 ottobre 2008

articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità

LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
...
Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.

Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.

"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!

Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.

lunedì 11 febbraio 2008

Articoli di giornale - riassunto de la nuova, meno che per via Capitanio

LA NUOVA
Domenica 10-02-08, 33 Provincia Dopo via Matteotti verrà istituito nelle strade Bennati e Capitanio Spinea diventa una città a senso unico di Francesco Furlan
SPINEA. E’ a senso unico il futuro della viabilità di Spinea. Questo il destino che spetta a via Bennati, nel tratto compreso tra via D’Annunzio e via Unità, in direzione centro. L’apertura del cantiere è attesa per fine marzo. Bisognerà aspettare un po’ di più invece per il senso unico in via Capitanio, la strada che collega via Fornase e via Roma. Il progetto è nella mente dell’assessore alla Viabilità, Mario Simionato che, tra critiche, contestazioni e applausi, sta rovesciando come un un calzino la viabilità. E ci tiene a dare alle strade i nomi giusti. «Via Bennati - spiega - sarà trasformata in viale Bennati». Questione di forma o di sostanza? Il giudizio spetta ai residenti del quartiere, intanto Simionato dice la sua. «Diventerà un viale e non più una via perché - spiega - con l’introduzione del senso unico interverremo anche per mettere a posto i marciapiedi, su entrambi i lati, e piantare alberi e piante lungo tutta la strada. Sarà un modo per renderla più a misura d’uomo». Via Bennati poi - con il trasferimento del consorzio che ora si affaccia ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva dalla parte del centro - si immetterà direttamente nella nuova rotatoria. L’istituzione del senso unico in via Bennati segue quello già esistente, in entrata da via Roma, su via Matteotti. E’ un tassello di un progetto più ampio che prevede l’istituzione del senso unico anche in via Capitanio, molto probabilmente solo nel tratto compreso tra via Roma e via Solferino anche se non è ancora stato deciso in quale direzione di marcia. L’istituzione del senso unico sarà contestuale alla realizzazione della nuova doppia bretella che collegherà, nel primo tratto via Matteotti a via Capitanio, e con l’istituzione di una rotatoria, da via Capitanio raggiungerà via Martiri della Libertà. La strada costeggerà lo stadio Salvador Allende, passerà sopra il vecchio campo da allenamento, e poi verrà agganciata a via Crea, nei pressi dell’incrocio con la camionabile. Il progetto delle bretella è rientrato di sguincio nel pacchetto delle opere complementari al Passante previsto per Spinea, ma non essendo tra le opere più urgenti, non c’è ancora una data certa per la sua realizzazione, anche se proprio in questi giorni i tecnici comunali hanno eseguito alcuni sopralluoghi per i primi rilievi. Mentre per il senso unico in via Bennati è ormai questione di poche settimane, per quello in via Capitanio - dove in questi giorni è montata la protesta rappresentata dalla sexy-vigilessa di compensato - bisognerà attendere almeno un paio d’anni. Tuttavia il destino pare ormai segnato.

Nella votazione per l'approvazione del Masterplan avvenuta il 1 febbraio 2008 (articolo1, articolo2) discutendo di viabilità a seguito delle domande avvenute, l'assessore all'urbanistica Mario Simionato ha accennato alla situazione di via Capitanio.
La solita dichiarazione che stanno pensando a dei provvedimenti per via Capitanio, eccettuato l'esempio di pensarla a senso unico.
Tuttavia l'assessore ha ribadito che tale soluzione va considerata solo come un esempio poichè delle decisioni definitive non sono ancora state prese.
Nell'articolo di Furlan invece si dà già per di fatto la soluzione del senso unico come definitiva.
Fraintendimento o lungimiranza, fatto sta che tutte le vie a senso unico sono un'ottima soluzione per creare il tipico labirinto dietro la villa veneta.
Almeno in questo caso viene resa a senso unico una via che ha problematiche notevoli, un po' come via Alfieri.



mercoledì 6 febbraio 2008

articoli di giornale - presentazione del masterplan

LA NUOVA
DOMENICA, 03 FEBBRAIO 2008
Provincia IL DIBATTITO IN CONSIGLIO A SPINEA Più critiche che applausi al nuovo Masterplan
SPINEA. Demolizioni e nuove cubature non convincono il Partito democratico che boccia la prima uscita pubblica del nuovo Masterplan delle aree centrali, presentato in Consiglio comunale. Le cinque varianti apportate al progetto del 2006 (nuova planimetria, riduzione della sopraelevazione di piazza Fermi, eliminazione dell’edificio a Sud, parco verde e mantenimento dell’asilo) lasciano più dubbi che certezze anche ai circa 80 cittadini presenti in aula. Per Silvano Checchin (Pd) le perplessità riguardano l’abbattimento di ben 17 edifici (nella prima versione erano 12) e la nuova cubatura prevista a Sud della piazza, in via Matteotti, con 10 nuovi edifici alti 8 piani. «Francamente - afferma - edificare 41 mila metri cubi di cemento su soli 2.400 metri quadrati mi sembra inaccettabile». Ma Checchin ne ha anche per il nuovo parco previsto in piazza Fermi, un centinaio di alberi piantumati dove oggi sorge piazza mercato. «Un bel boschetto - dice - ma mi viene il dubbio che non si sia pensato alla reale funzione della piazza: dov’è lo spazio aggregativo e dove finirà il mercato, principale caratteristica della piazza veneta?». Critico anche Alessandro Fontana, di Rifondazione: «Nel nuovo studio aumentano le demolizioni ma non si dice quale sarà la spesa. Non si capisce nemmeno come verrà modificata la viabilità, visto che via Roma verrà pedonalizzata». E se Piercarlo Signorelli, Pd, attacca il metodo: «Prevaricato il Consiglio: avete dato il progetto prima alla stampa che ai consiglieri», perplessità arrivano anche dalle fila della maggioranza, con Osvaldo Stella (Fi), che pur definendo il Masterplan un buono studio, esprime preoccupazione per il grande parcheggio interrato (426 posti auto su tre piani): «Un’ampia autorimessa che avrà bisogno di un enorme impianto di aerazione». L’assessore Mario Simionato prova a ribattere colpo su colpo. «I 41 mila metri cubi - spiega - non saranno su 2.400, bensì su 11 mila metri quadri: va considerato il trasferimento di volumi che lascerà libera la piazza». E aggiunge: «Troppe 17 demolizioni? Ditelo a chi negli anni passati ha costruito tanti edifici incongrui che non c’entrano nulla col disegno di Spinea: eliminarli è una responsabilità che mi assumo volentieri». Sulla viabilità Simionato assicura la tangenziale Nord entro il 2011: «Via Roma sarà così liberata dal traffico e diventerà pedonale». Ora si passerà al piano particolareggiato.(Filippo De Gaspari)


IL GAZZETTINO
SPINEA Dal progettista architetto Rizzi alla presenza del sindaco e di un centinaio di persone Presentato ufficialmente il masterplan Le critiche della minoranza: i costi troppo alti e l’elevato tasso di cementificazione
Circa un centinaio di persone, venerdì sera, hanno assistito alla presentazione ufficiale del nuovo Masterplan, il progetto che porterà a Spinea una nuova Piazza Fermi. Il progettista, l'architetto Renato Rizzi, ha sintetizzato le proposte di risistemazione delle aree centrali di Spinea al Consiglio comunale sotto lo sguardo critico e attento di un nutrito gruppo di cittadini. Cinque i punti principali, cinque sostanziali differenze rispetto alla prima versione presentata a marzo del 2006 al cinema Bersaglieri. L'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. "Il dislivello serve per sottolineare - ha spiegato Rizzi - la differenza tra lo spazio pubblico dalla quotidianità dello spazio urbano". La Piazza rialzata, poi, diventerà un vero e proprio parco centrale grazie alla piantumazione di 100 alberi. Gli edifici da abbattere, comunque, passano da 12 a 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. Tra questi, un edificio a sud che andava a chiudere una delle uscite della Piazza, il cui perimetro verrà comunque ridotto. La minoranza del Consiglio ha attaccato due aspetti del progetto: i costi e l'elevato tasso di cementificazione. "Abbattere 17 edifici comporta dei costi. -ha sottolineato il capogruppo del Pd Silvano Checchin - C'è un limite al numero di stabili da abbattere? Prima erano 12, ora sono 17, se non c'è un limite domani potranno diventare anche 20. Eppure manca ancora un piano finanziario dell'opera. Il bosco? E' bello, ma poco funzionale alle attività tipiche di una piazza". Sui fondi disponibili per la realizzazione dell'opera, in effetti, l'Assessore Mario Simionato è stato abbastanza nebuloso. "Quel che è certo, è che non li tirerà fuori il Comune. E' prematuro parlarne ora, se ne discuterà durante la fase successiva, quella dei prossimi 12 mesi che prevede il piano particolareggiato". Alessandro Fontana, invece, consigliere di Rc, si è soffermato sulla realizzazione di 10 palazzi da 27 metri in centro a Spinea . "La piazza sarà attorniata da 10 grattacieli, non posso certo dire che la cosa sia di mio gusto". "Su quest'area sono state archiviate decine di progetti, da sindaci sia di sinistra che di destra. - ha concluso il sindaco Claudio Tessari - Questo progetto è frutto del confronto con la popolazione ma a questo punto bisogna decidere e mi pare che questa versione sia la migliore mai presentata".Davide Tamiello


Un precedente articolo sull'incontro.

giovedì 31 gennaio 2008

Articoli di giornale - presentazione del Masterplan

IL GAZZETTINO
giovedì 31 gennaio 2008
SPINEA La proposta originale, presentata quasi due anni fa, andò incontro ad aspre polemiche in Consiglio comunale Ecco il masterplan riveduto e corretto Il progetto, dell’architetto Renato Rizzi, verrà mostrato domani sera al parlamentino locale
Il progetto è pronto. Il nuovo Masterplan, riveduto e corretto dall'architetto Renato Rizzi dopo un primo passaggio in consiglio comunale, verrà presentato domani sera al parlamentino locale. La proposta originale, presentata quasi due anni fa, a marzo 2006, andò incontro ad aspre polemiche: residenti ed opposizione, infatti, espressero in più momenti malumori e disappunto per questo maxi progetto (costato fino ad ora circa 150 mila euro) che mira a rivoluzionare il centro di Spinea . Le modifiche apportate a quella prima versione, saranno l'argomento di discussione di domani sera. In primis, l'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. Il dislivello, comunque, rimane per sottolineare, come spiega l'architetto Rizzi, "la differenza tra lo spazio "pubblico" dalla quotidianità dello spazio "urbano"". La Piazza rialzata, poi, verrà piantumata con 100 alberi: questa variante verde, invece, avrà lo scopo di non interrompere in maniera traumatica il legame con il giardino della villa. Una sorta di nuovo parco, quindi, al cui interno verrà mantenuta la parte storica dell'asilo. Le modifiche al progetto piaceranno al consiglio comunale? Dovendo fare un pronostico, l'aula consiliare dovrebbe raggiungere temperature bollenti sulla questione della volumetria: con questa nuova impostazione, infatti, verrà aumentato il numero di edifici da sostituire. Non più 12, come si diceva due anni fa, ma 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. "Come avevo già affermato in occasione della prima versione - spiega il sindaco Claudio Tessari - il progetto in sintesi, si occupa della ridefinizione urbanistica delle aree centrali della città che una volta organizzate in diverso rapporto tra loro, concorreranno a far riaffiorare il cuore di Spinea con una vasta area pedonalizzata articolata in un sistema di piazze. Si tratta, in definitiva, di un interessante esempio di "città pubblica". Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze ed importanti spazi pubblici, il cuore pulsante del futuro per vivere in modo nuovo la città"". "Il progetto definitivo - aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Mario Simionato - da un lato recupera nelle aree storiche la vecchia fisionomia di Spinea con la delocalizzazione degli edifici incongrui e la realizzazione di un parco in Piazza Fermi, dall'altro realizza un piano attuale in totale sintonia con l'architettura moderna europea. La seconda fase, fissata la base urbanistica, sarà passare al piano particolareggiato: arredo, parcheggi, forme e facciate degli edifici. Questo è il lavoro che ci aspetta nei prossimi 12 mesi".Davide Tamiello

Un uomo è alto in media 2.80 metri. La piazza prevedeva un aumento di altezza di 4.7 metri, come un piano commerciale di un negozio.
Un'enormità di metri cubi di terreno che sarebbe stato importato in centro all'abitato con camion da 35 tonnellate, gli unici capacità di trasportare tali quantità di terreno.
La piazza deve essere rialzata per distinguere il "pubblico della quotidianetà" dal pubblico "urbano" rappresentato della villa.
A qualcuno sfugge questo passaggio perchè vedono la villa in mano a privati con l'apertura su un'ala di questa di un pub e dell'altra di un negozio per la telefonia.
Perchè se la villa è di per sè un misto di interessi storici per la comunità e di interessi commerciali, la piazza deve invece distinguere riguardo tale aspetto? E perchè la quota di sallevamento deve distinguere fra lo "spazio villa" e lo "spazio quotidiano"? La quota di separazione di 4.7 metri, oggi 1.2 metri può a tutti gli effetti essere vista come un allontanare l'ambito storico dalla via principale che nell'ambito del Masterplan viene fatta cozzare addosso ad una via pedonale fronte alla villa e quindi deviata nel retro della villa, dietro al volume rialato.
Si verifica quindi la curiosa similitudine fra i volumi incongruenti faccia alla villa, ovvero quegli edifici costruiti nei decenni passati in barba all'estetica storica che non rispettano le norme tecniche per l'urbanistica riguardo al distanziamento muru a muro (le stesse su cui recentemente è stata fatta una controdeduzione al fine di variare la norma sull'altezza massima degli edifici) ed il volume retro villa, di terreno, in questo caso non incongruo utile per separare l'edificato storico dal comune tram-tram della vita.

Verrà piantumata ad alberi per rispettare il verde, e verrà mantenuta il vecchio asilo nido.
Poco si sa riguardi a dove passeranno gli autobus dell'ACTV nell'importante linea di collegamento fra Mirano e Mestre, o dove verranno localizzate le fermate e spostata la fermata che attualmente si trova in piazza Marconi.

Forti dubbi lascia la soluzione di far sbattere la via principale di Spinea per i soli 100 metri di chiusura del tratto di via Roma reso pedonalizzabile contro l'attuale senso unico di via Matteotti.
Dettagli sulla viabilità portano all'ennesimo monologo sulla tangenziale nord, miracolosamente capace di ridurre il traffico ai soli veicoli locali. 25000 abitanti, anche ammeddendo un'auto ogni tre in passaggio per tutta via Roma, si parla di 8000 veicoli, ovvero 22000-25000 veicoli meno di quanto è oggi e di quanto è previsto sia nel 2010.
I rischi per le parti residenziali attorno alla villa nel caso in cui la tangenziale nord non svolga il compito sulla quale si ripone tanta fiducia dovrebbero costituire un vincolo per la realizzazione del Masterplan, ovvero solo nel caso in cui si risca a ridurre di 20000 veicoli la circolazione in via Roma ha senso costruire in sicurezza il masterplan certi che questo non scombinerà l'abitato.
Tuttavia un altro aspetto influenza la questione viabilità: il quartiere Dante.
La realizzazione del senso unico di via Matteotti come qui scritto rende partecipe via Capitanio, via Alfieri, via Bennati, via Sarpi, via Verga ecc... del traffico della vicina via Matteotti.
Se via Matteotti diviene lo sfogo di via Roma, allora le vie precedentemente citate, del tutto incapaci di sopportare l'attuale traffico verrebbero a trovarsi in un'aggravio della situazione di sicurezza/pericolo (8000 veicoli sono poco traffico per via Roma, ma 8000 veicoli, 333 veicoli all'ora su via Alfieri, via Capitanio via Verga sarebbero una catastrofe visto che solo con 100-200 veicoli all'ora si creano situazione di grossa crisi per la sicurezza).
Non si può costringere un quartiere residenziale a fare da cuscinetto, da attenuatore del traffico della via principale, non si può credere che un semplice cartello o "bollino blu" impedisca a 20000 veicoli su 30000 di percorrere la più conveniente via Roma rispetto alla tangenziale nord.
Molto più saggio a fronte delle variazioni della metropolitana di superficie (trasforma traffico passante in traffico locale diretto proprio vicino al cuscinetto quartiere Dante) e del Passante (variazione della direzionalità di traffico locale medio pesante diretto extraprovincia, presenza di vari caselli, potenziamento delle provinciali, ecc...) è procedere per piccoli gradi, essendo sicuri prima della effettiva correzione dei problemi di viabilità interna del comune.

12 palazzi divengono 17 palazzi, tuttavia Campa si salva.
Poco chiaro è il modo di decidere quali palazzi si salvano e quali no.
Tralasciando le imposizioni dei beni culturali riguardo agli edifici considerati storici, qualche altro palazzo non rientra stranamente nei volumi da delocalizzare.
Attualmente via Roma è circondata da una serie di volumi incongrui, lì da 40 anni con attività commerciali di lungo periodo (tutti a Spinea sanno chi è Carrano, tutti sono stati da Cestaro, ecc...).
Come già detto, questi volumi per quanto incongrui sono ora un cuscinetto fra una via da 30000 veicoli piena di PM10 tale da rigar di nero la facciata di qualsiasi villa e il retrostante abitato a palazzoni.
Lo spostamento della strada svaluterebbe enormemente l'abitato e il valore degli immobili costringendo a creare un volume di attenuazione per il retro della villa (la piazza rialzata) e avvicinando i fumi della strada all'abitato residenziale.

Tuttavia 17 volumi da abbattere per circa 25000 metri cubi sono un'enorme quantità di materiale di risulta, di spazzatura per la discarica.
Oggi che si fa un gran parlare dei problemi di Napoli la soluzione del Masterplan, lascia esterrefatti, anche se il progetto è in discussione da 7 anni.

Circa 25000 metri cubi per nuove costruzioni, altrettanti di nuove costruzioni previsti dal PRG, piano regolatore comunale, più qualche altro migliaio di metri cubi richiesto dalla regione al comune, il tutto costruito in un solo ambito che per quanto sia stato aumentato da 4000 a 11000 metri quadrati rimane pur sempre una zona assai ristretta nel territorio comunale.
I nuovi volumi verrebbero realizzati lungo la nuova via di comunicazione fra piazza Fermi e via Matteotti, in parte su via Matteotti ed al posto delle villette residenziali in cui ora vivono anziani lungo via Manzoni (la via chiusa che è collegata all'attuale piazza Fermi).

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 31 GENNAIO 2008
Provincia Spinea. Domani si discute la nuova versione del masterplan del centro Piazza più bassa e con cento alberi Diciassette edifici da spostare. E spuntano anche palazzi di otto piani FILIPPO DE GASPARI
SPINEA. Una città moderna, ma votata al recupero della sua antica fisionomia. Sarà così la Spinea del futuro, almeno secondo le linee guida del nuovo Masterplan, che ridisegnerà il centro di Spinea. L’ultima variante al piano verrà presentata domani sera, alle 19.30, in consiglio comunale. Novità rispetto alla precedente versione del piano, quella del marzo 2006, saranno la riduzione del livello di soprelevazione di piazza Fermi e la comparsa di un grande spazio verde centrale. Ma anche un aumento della volumetria edificabile nel contesto dei vecchi edifici destinati alla demolizione. Piazza Fermi. La novità più sostanziale riguarda l’abbassamento di 3 metri e mezzo della sopraelevazione di piazza Mercato, che passerà dai 4,70 metri della precedente versione del Masterplan a 1,20 dell’attuale. «Questo - spiega l’architetto Renato Rizzi - nel rispetto della facciata Sud di villa del Maino». Ma aggiunge: «Il leggero dislivello con le strade circostanti sottolinea comunque la distinzione tra lo spazio pubblico e quello urbano circostante». Altra novità riguarda l’eliminazione dell’edificio che chiudeva a Sud la nuova piazza, circa 10 mila metri cubi di cemento. La piazza avrà anche un parcheggio interrato disposto su tre piani, per un totale di 426 posti auto. L’accesso ai veicoli sarà dal lato Sud di via Fermi, mentre quello pedonale darà direttamente su una via Roma in versione pavimentata.
Cento alberi. «Toglieremo l’asfalto e faremo un grande parco verde nel cuore della città». Così l’assessore all’Urbanistica Mario Simionato spiega l’altra principale novità. Cento alberi che sovrasteranno proprio l’area del parcheggio interrato: un pò richiameranno l’antico giardino della villa, un pò fungeranno da filtro tra l’asse di via Roma ed il tessuto urbano residenziale a Sud. All’interno del nuovo «parco cittadino» sarà mantenuta la parte storica dell’asilo.
Nuove cubature. Il nuovo Masterplan avrà come principale conseguenza l’aumento dei nuovi edifici da sostituire, da 12 a 17, con una cubatura complessiva che passerà da 22.770 metri cubi a 25.100 circa. Una scelta che farà discutere, anche perché legata a quella che è stata chiamata «la verticalizzazione di Spinea», cioè l’aumento dell’altezza massima possibile degli edifici ad 8 piani contro i 4 attuali. «Sarà l’espressione della nuova architettura di tipo europeo - spiega Simionato - il nuovo non sarà una sorta di falso storico, ma avrà tutte le caratteristiche della modernità». Come avverrà questo? «I volumi demoliti - spiega Rizzi - verranno in parte rilocalizzati e dunque recuperati all’interno dello stesso perimetro del Masterplan, in parte saranno invece delocalizzati in aree già previste dal nuovo piano di assetto del territorio». In pratica il progetto tenderà a far piazza pulita degli edifici cosiddetti «incongrui», realizzati cioè dopo il disegno originario di Spinea.
Le osservazioni. «Il nuovo Masterplan - spiega Simionato - scaturisce da un percorso democratico, che ha accolto diverse modifiche presentate da associazioni, comitati, categorie e cittadini. Si è potuto modificare il progetto pur rimanendo coerenti con l’impostazione primaria». «E’ un classico esempio di città pubblica - aggiunge il sindaco Claudio Tessari -. Spinea ha bisogno di far emergere, con un sistema di piazze come questo, il cuore della città».

La creazione del parcheggio, o meglio il mantenimento del parcheggio di piazza Fermi è una condizione obbligatoria vista l'importanza strategica del luogo.
Oggi da piazza Fermi si riesce attraverso i marciapiedi a raggiungere tutti gli esercizi commerciali della zona, il comune, le poste spostandosi di un breve tratto.
Ciò avviene perchè nell'intorno non esistono altre alternative (l'unica è piazza Marconi, tuttavia non centrale) e ciò è ben visibile quando il mercato costringe la piazza a non essere accessibile per parcheggio.
Piazza Marconi nel masterplan perderà la sua funzione di parcheggio e nella prima versione masterplan anche piazza Fermi perdeva questa funzione.
Si verificava quindi una troppo elevata perdita di posti auto a svantaggio delle aree residenziali che avrebbero visto le proprie strade trasformarsi in parcheggi più o meno abusivi.
Tuttavia la creazione di un parcheggio sotterraneo a tre piani, così come previsto nel masterplan suscita qualche dubbio:

  1. Vi è il forte timore che in somiglianza a quanto avvenuto a Mestre il parcheggio diventi a pagamento, con aggravio di spesa per tutti i residenti
  2. non è ben chiaro dove vengano poste le rampe di accesso visto che lo spostamento di via Roma nel retro del piano rialzato dietro la villa vicino ai palazzoni creerebbe un'ambito di smistamento traffico in vicinanza della via principale (sempre con i dubbi riguardo al numero di veicoli che vi transiteranno)
  3. i camini di emissione dei fumi del parcheggio sicuramente non verrebbero costruiti a ridosso della villa...cosa che mette di malumore i residenti dei palazzoni.




INDICE


Aggiornamento 03-05-08
Qualche considerazione sui lavori per la realizzazione del progetto

lunedì 17 dicembre 2007

Articoli di giornale - riqualificazione di via Roma

LA NUOVA
Domenica 16-12-07, 35 Provincia Aperto il cantiere tra la biblioteca e la chiesa di Santa Bertilla Si chiude la riqualificazione di via Roma
SPINEA. Via Roma si rifà il look nel tratto compreso tra la piazzetta dei Bersaglieri e il sagrato della chiesa di Santa Bertilla. Il cantiere aperto nei giorni scorsi lungo la strada principale di Spinea permetterà di completare il progetto della passeggiata sul lato nord, (già realizzata fino alla rotatoria dei Bersaglieri) come previsto dall’accordo siglato con la Provincia e la Regione, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 200 mila euro, ripartito tra i vari enti. In pratica in questi mesi proseguirà la posa del porfido lungo via Roma che comporterà anche l’eliminazione della piccola ma storica siepe che attualmente separa via Roma dalla zona pedonale. Al suo posto verrà costruita, lungo tutto il percorso, un’aiuola, all’interno della quale saranno posate delle rose. Prevista anche una nuova illuminazione, sul modello di quella usata davanti al municipio. Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile, sul lato opposto, che andrà da Santa Bertilla a villa Simion, sede della biblioteca. Per la sua realizzazione sarà necessario eliminare i posti auto, che però verranno recuperati nel piazzale davanti alla biblioteca, dove oggi c’è il distributore di benzina. Quest’ultimo, infatti, con il nuovo anno, si trasferirà sulla camionabile di Crea e in via Roma al suo posto, dopo la bonifica del terreno prevista dalla legge, sorgerà un parcheggio. Entro l’estate dovrebbero essere pronti almeno la passeggiata e la pista ciclabile. In seconda battuta, dopo che è stato raggiunto l’accordo con il parroco don Marco Scattolon, sarà realizzato anche il nuovo sagrato della chiesa di Santa Bertilla, che darà anche modo di vedere in anteprima lo stile che caratterizzerà la nuova piazza di Santa Bertilla, che sorgerà, a forma di semicerchio, proprio di fronte alla chiesa. «Questi cantieri ci permetteranno - dice Mario Simionato, assessore all’Urbanistica di Spinea - di concludere la riqualificazione di via Roma, anche in attesa di vedere diminuire con i prossimi interventi il transito di auto in via Roma». (Francesco Furlan)

Via Roma è una delle più colpite dal traffico passante nell'abitato di Spinea.
La necessità di riqualificare la via permettendo un migliore sfruttamento della stessa per traffico pedonale e ciclabile va di pari passo con la necessità di spostamento interquartiere soprattutto per fini ricreativi.
In questa categoria rientrano soprattutto i giovani.
L'idea di risistemare piantando dei roseti rende un'ottima impressione a lavori ultimati, particolarmente intonata con le vicine ville che si affacciano sulla via.
Sfortunatamente tale piante richiede molte cure per apparire gradevole alla vista e per non creare immensi cespugli tali da diminuire la visuale degli accessi laterali.
Molto corretta è la scelta di delocalizzare il distributore di benzina sia per rispettare le "fascie di sicurezza" che impongono dei vincoli di edificabilità in vicinanza dell'attività commerciale, sia per migliorarne l'usufruibilità da parte del pubblico.


mercoledì 14 novembre 2007

Incontro con il sindaco Claudio Tessari

Il sindaco Claudio Tessari, messosi in contatto con il protavoce del comitato "Cittadini per una Spinea vivibile" Gianni Causin ha fissato un incontro per il 13 novembre 2007 con il suddetto comitato e con il comitato "Per via Matteotti".

Tuttavia i 13 novembre a convegno il sindaco si è comportato inversamente a quanto previsto considerando la richiesta voluta dai comitati anzichè dal medesimo.
Inoltre i giornali hanno visto questo incontro come un'occasione estrema per trovare una soluzione.

In realtà i comitati non avevano stabilito nulla per tale incontro, meno che meno la possibilità di convergenza di vedute da fra le controparti, poichè essi erano stati invitati senza una spiegazione sull motivo dell'incontro.
Alcuni membri visto lo stravolgimento dei fatti hanno pensato di lasciare l'aula, tuttavia la volotà pressante della maggioranza di discutere delle problematiche del quartiere ha prevalso portanto ad uno scambio di opinioni ed idee inconcludente.
Le richieste per quanto riguarda via Matteotti e via Alfieri non sono state accettate.
Il completamento della visione di riassetto urbanistico fortemente voluto dall'amministrazione viene relegato a vaghe frasi del tipo "nel 2010 si potrà...", "un altro sindaco potrà...".

La presenza dell'assessore all'urbanistica Mario Simionato, giunto ad incontro iniziato con Claudio Tessati, ha contribuito all'affermazione del piano urbanistico previsto.

Non sono valse le proteste e nemmeno i richiami a badare agli incidenti verificatisi in pochi mesi sul territorio, specialmente nelle aree che hanno subito gli effetti delle modifiche di urbanistiche.
Con un netto: Ci vogliono statistiche non casi singoli si è chiusa la questione degli incidenti.

Non sono valse nemmeno le considerazioni sul PM10 emesso il quale non è di certo calato con il sistema di circolazione "rotatorio" previsto (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, via Roma), anzi allungandosi il percorso da compiere per un verso di percorrenza il PM10 emesso è casomai aumentato.
Anche questo discorso è stato chiuso in fretta, bollato come demagogico.

Riguardo via Alfieri nulla è previsto, sia per quanto riguarda l'esecuzione di dossi, che per risistemazione del marciapiede, creazione di sensi unici, creazione di piste ciclabili o quant'altro.
A dire il vero nella via gli abitanti lamentano ancora la mancata presenza di un doppio cartello di senso vietato in prossimità del sistema di sensi unici che definisce la rotatoria triangolare intorno piazza Dante, nel tratto prossimo a via Verga, anche se la richiesta viene rinnovata mensilmente.

Tuttavia diversamente da quanti fino ad oggi asserito si afferma la presenza di un problema a sud di via Alfieri nell'incrocio con via D'Annunzio, poichè i divieti di divieto di transito eccetto residenti sono pressochè inutili senza un poliziotto pronto a dare una multa.
D'altra parte il tratto di strada retrostante di circa 50 metri può essere percorso facilmente, consentendo una notevole riduzione del percorso da seguire nel sistema rotatorio previsto intorno al quartiere, grazie anche alla presenza delle vie secondadie che da via Alfieri portano a qualsiasi livello di via Matteotti, Bennati o via Roma.
A tal riguardo nell'ufficio urbanistica recentemente si stava pensando a due soluzioni alternative: inserire una sbarra per consentire al bus di GiroSpinea di passare con apposito telecomando, oppure inserire un percorso tortuoso che renda difficilmente accessibile il tratto di strada da via D'Annunzio.

Riguardo al calo delle vendite per gli esercizi commerciali in via Matteotti, l'amministrazione non può intervenire se non consigliando di rilanciarsi con pubblicità o miglioramento della qualità offerta.
Tuttavia il comune penserà anche a qualche sistema per attirare pedoni/acquirenti nei marciapiedi di via Matteotti.

La minore visibilità data dalla presenza del doppio senso di marcia in via Matteotti persa con il riassetto urbanistico attuato rimarrà tale.

Per via Bennati non c'è dialogo poichè si rimanda comunque alla risistemazione futura con trasformazione della "via" in "viale alberato" e creazione della sicurezza con riduzione in senso unico, pista ciclabile lato Mestre (est) e risistemazione del marciapiede (sfalcio dell'erba non tagliata da anni su certi tratti del marciapiede).

Si sta inoltre valutando l'inversione di via Paolo Sarpi (laterale fra via Alfieri verso via Matteotti all'altezza della gelateria Pinguino Blu, grande quanto una corsia di via Alfieri).

Per il resto è stato affermato che nelle opere secondarie al Passante, il sindaco Claudio Tessari (come ama ribadire ogni volta lui medesimo) è riuscito non solo a richiedere il potenziamento delle strade statali, ma anche la costruzione di uno snodo fra via dei Martiri e via Matteotti in prossimità del cimitero (link).

Il risultato dell'incontro è quindi poco proficuo per gli abitanti del quartiere Dante.
Nulla apporta alla risistemazione delle problematiche (sia per residenti sia per chi ha un'attività in via Matteotti).
Le proposte per il tratto sud di via Alfieri aleggiano nel vago "stiamo valutando", senza che vi sia una vera e propria decisione a riguardo anche nella loro attuazione.
Permane l'insicurezza di via Alfieri.
Peggio ancora per via Paolo Sarpi che essendo l'ultima via a portare in via Alfieri, con l'inversione del senso unico permette ancora di più una riduzione del sistema rotatorio previsto.
Viene quindi ad essere sgravato l'ingresso a sud fra via Alfieri e via D'Annunzio ed un piccolo tratto di via Alfieri, tuttavia rimane il problema per parte della via e per via Paolo Sarpi con altrettante problematiche per la circolazione.
Tra l'altro in alternanza con le altre vie che da via Alfieri vanno in via Matteotti viene a crearsi un ottimo sistema rotatorio interno per poter permettere agli abitanti di via Matteotti stessa di giungere o uscire dalla via senza dover ogni mattina percorrere il trittico: via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati/Alfieri per giungere in via Roma (link).

Riguardo tali opere in quanto secondarie al Passante si fa notare che già ora sono sottodimensionate per l'attuale traffico (Vogliamo il Passante per risolvere la questione del traffico, Frontale sulla camionabile).
La previsione futura è di aumento del traffico per tali vie è reperibile su questo post.
A tal riguardo il potenziamento è una necessità.
Tuttavia viene ancora presentato dall'amministrazione e nell'incontro con il sindaco tali potenziamenti come una valvola di sfogo per il traffico passante in via Roma.
In tutta probabilità la riduzione grazie alla camionabile non avverrà poichè saranno comunque vie di transito fortemente sfruttate, anche se potenziate.
Non bisogna inoltre dimenticare che essendo tali opere secondarie al Passante la loro realizzazione avverrà forse nel 2010 e non nel 2008 (quando in realtà il potenziamento sarebbe stato utile dal 2006-2007).
Fino alle date ipotizzate tutto rimarrà nell'incertezza governativa sia riguardo al recupero dei finanziamenti economici sia riguardo alla stabilità dell'attuale o futuri governi sia riguardo alla considerazione dell'opera (secondaria per le alte sfere dello stato quando invece per il territorio è NECESSARIA/PRIMARIA).
Ne deriva quindi l'incomprensione per cui si proceda alla creazione dei lavori nel territorio urbano prima ancora che vi sia un'effettiva azione di riduzione del traffico passante nel comune, con conseguente spostamento del traffico sui quartieri residenziali.

Un territorio in profonda trasformazione con la creazione della stazione della metropolitana di superficie, e del casello del Passante vicino Crea in tutta probabilità varierà il sistema dei flussi attuale.
Devono quindi essere previsti nei ragionamenti eseguiti a riguardo (cosa ancora oggi non fatta visto che si tende sempre a ragionare nell'attuale situazione e nelle attuali criticità) 3 fasi distinte:
1) la fase attuale con le sue criticità basata su un flusso prestabilito e sedimentato nel tempo (per esempio si pensi a via Roma intasata)
2) la fase futura di apertura della stazione della metropolitana, della creazione del casello del Passante a Crea ed il potenziamento delle statali intorno al comune (fra Spinea e Mirano e fra Spinea e Crea) che in tutta probabilità avranno degli effetti sia sul traffico locale intracittadino o extracittadino che sul traffico passante sia leggero per chi si reca a lavoro, sia pesante per camion e camioncini di rifornimento delle attività commerciali di Spinea e Chirignago)
3) la fase di completamento del Masterplan con chiusura di un tratto dia via Roma in prossimità di villa del Majno e piazza Marconi.


Un modo di procedere dell'amministrazione sembra essere quello della riduzione delle sezioni delle strade maggiori al fine di scoraggiare il traffico veicolare (un similare del metodo attuato in varie grosse città italiane per cui si scoraggia l'uso delle auto con l'eliminazione dei parcheggi, lamentandosi poi delle soste in doppie e triple file, e dei veicoli sempre in moto per strada).
Al di là che così si ricavano spazi per marciapiedi e piste ciclabili sempre indispensabili per la vita cittadina soprattutto nei giorni sereni delle stagioni calde, per via Alfieri permane la considerazione che si tratti di una dorsale per il traffico locale nel sistema rotatorio previsto (che permette il piano urbanistico di via Matteotti senza inserimento di una rotonda di smistamento del traffico vicino alla Chiesa San Vito e Modesto comunque eliminando il semaforo nel vicino incrocio), quando in realtà via Alfieri è una via residenziale (per dimensione, per utilizzo dei residenti, per necessità di utilizzo dei resitendi, per opere di sicurezza inserite e previste fin'ora, per problematiche presenti da decenni, per limitazioni di velocità a cui dovrebbe sottostare chi la percorre) e sulla quale vi sono dubbi si tratti ancora oggi di una servitù di passaggio più che di una strada comunale.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013