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mercoledì 29 ottobre 2008

Articolo di giornale - la strada dei bivi

IL GAZZETTINO
Domenica 26 ottobre 2008 Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi
Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi. La Provincia se lo tiene ben stretto perchè il rischio è che tra Zelarino e Trivignano - ma soprattutto a Trivignano - ci sia una sollevazione di fronte ad una strada che taglia di netto in mezzo alle campagne, ma interessa in parte anche gli abitati. In realtà la Provincia ha studiato tre soluzioni, due sono state scartate perchè sarebbero devastanti per il territorio, la terza invece viene data per buona. La strada dei Bivi, lo ricordiamo, da sempre è considerata fondamentale per "scaricare" la Miranese e la Castellana e permette al traffico che arriva a Mestre e deve andare verso Spinea , di non passare per Mestre. La nuova strada parte dal cavalcavia degli Arzeroni e va via dritta invece di girare a sinistra per il nuovo ospedale dell'Angelo. Corre in parallelo a via Paccagnella - e quindi lascia fuori l'abitato di Zelarino - fino all'altezza di Olmo e poi scavalca la prima volta la ferrovia facendo subito dopo un ampio curvone in mezzo alla campagna, alla fine del curvone si aggancia alla ferrovia dei Bivi. Corre in parallelo alla linea feroviaria, sul lato verso Martellago, passa accanto alla zona industriale e va a collegarsi alla rotatoria su via Asseggiano in Comune di Martellago, al confine con Spinea . Questa è la soluzione proposta dalla Provincia - il progetto è di Area engineering di San Donà di Piave - e la identificate sulla carta che pubblichiamo per il curvone e le due grandi asole (si chiamano rotonde a trombetta). Le due alternative - linee tratteggiate - sono una al di qua della linea dei Bivi e l'altra - complicatissima - che attraversa per tre volte la linea ferroviaria.
L'ipotesi scelta è quella più logica ed ha però un problema non da poco: bisogna spostare 650 metri di ferrovia. La strada dei Bivi parte dalla zona dell'Ospedale dell'Angelo a 4 corsie - dunque attraversa le campagne di Trivignano come una autostrada e si sa già che da quelle parti chiedono che, almeno, la strada diventi a due corsie - fino a quando scende ad affiancarsi alla ferrovia. Lì diventa a due corsie fino a Spinea . di Maurizio Dianese

Considerando che i veicoli passanti per il centro cittadino raggiungono le 30.000 unità, e di certo non diminuiscono a Chirignago, considerando gli innumerevoli problemi che tale traffico provoca alla salute dei cittadini sia per lo smog che devasta le vie respiratorie sia per gli incidenti che periodicamente vedono pedoni avere la peggio c'è da chiedersi perchè ancor oggi si parli di progetto segreto anzichè di progetto realizzato.
La pianificazione di centri cittadini costruiti a dorso delle vie di comunicazioni, arterie principali che si diramano nel territorio dal nucleo Mestre, così come previsto dal PALAV ha creato gli evidenti problemi che possono essere notati dai pendolari ogni mattino.
A fronte di tutto ciò il denaro pubblico dovrebbe essere investito per ottenere il prima possibile questi miglioramenti alla circolazione intercumunale, anzichè un insieme di sensi unici e manovre locali in un clima di forte rinnovamento per l'arrivo sia della stazione metropolitana di superficie che del Passante.
Differenza d'ambito fra strade che ricadono nell'ambito di intervento comunale e strade che ricadono nell'ambito di intervento procinciale.
Assieme alla strada dei bivi rimane comunque da potenziare il sistema delle provinciali valvola di sfogo che passano fra gli abitati di Borbiago, Crea, Spinea, Mirano, Martellago...prossimamente caricati forse anche dal traffico dei caselli del Passante.

lunedì 17 dicembre 2007

Articoli di giornale - Trasporti, lamentele per i divieti

LA NUOVA
LUNEDÌ, 17 DICEMBRE 2007 Pagina 14 - Provincia «Trasporti? Disastrosi nel Miranese» La Confartigianato: «Il nostro problema è soprattutto la viabilità»
MIRANO. «Fermo dei Tir espressione di un disagio profondo? Nel Miranese la situazione è anche peggiore». Ad affermarlo è il presidente della Confartigianato trasporti, Marco Semenzato. «Nel nostro territorio - afferma il funzionario - ai problemi della categoria che sono stati resi noti in questi giorni vanno ad aggiungersi gli altri che da anni affliggono il territorio e che non possono certo essere risolti a breve». Per Semenzato infatti: «Le locali arterie infrastrutturali sono inadeguate a servire le esigenze di un territorio che ha visto aumentare a dismisura il tessuto produttivo. Non bastasse questo, ci si è messa anche una recente spiccata tendenza da parte delle amministrazioni comunali ad emettere divieti alla circolazione su pressioni dei vari comitati dei cittadini che a vario titolo nascono e costringono i camionisti ad aumenti sensibili dei percorsi, portando al collasso l’attività di quei trasportatori che devono consegnare le merci sul territorio o che comunque lo devono devonoattraversare». Un problema annoso, che chiama direttamente in causa le responsabilità politiche: «E’ doveroso ricordare che le varie amministrazioni succedutesi negli anni hanno provveduto senza tanti problemi a concedere insediamenti produttivi sul proprio territorio senza preoccuparsi della viabilità necessaria per servirli, rimandando ad altri enti soluzioni che potessero in qualche modo essere utili. Oggi siamo giunti ad un punto in cui la somma di tanti aspetti non ci permette più di lavorare». Queste dunque le ragioni di un blocco che nei giorni scorsi ha mandato in crisi anche il Miranese, con la paralisi degli approvvigionamenti e cittadini appiedati ed esasperati. Per la Confartigianato una protesta inevitabile: «Le opere indispensabili ad alleggerire la situazione, come la variante alla 515 o il tratto del Passante, sono ferme o procedono a rilento - conclude Semenzato - speriamo solo che si sblocchino al più presto, perché i nostri autotrasportatori sono più esasperati di quelli visti in tv». (Filippo De Gaspari)

Le associazioni dei trasportatori sono poco inclini a rispettare vincoli di percorso, che siano vincoli di percorribilità futuri per la diretta via Roma a fronte della "tangenziale nord".
Prendendo atto che le zone residenziali devono essere liberate dal traffico e che un'attività di trasporto deve esistere per sostenere quelle attività che ne fanno uso, principio ispiratore non dovrebbe essere la distribuzione del traffico nel maggior numero possibile di vie disponibili, bensì la localizzazione su ambiti prestabiliti, chiari e diretti.
Fortunatamente l'abitato di Spinea ha ben localizzato le zone produttive/industriali in corrispondenza delle strade statali fra i tre comuni confinanti.
Tuttavia la natura quasi continua dell'abitato da Mestre a Mirano associata al piano di crescità e prevenzione della laguna di Venezia, il PALAV, non hanno previsto e posto rimedi alternativi alla delocalizzazione del traffico passante cittadino.
Anche i residenti sono favorevoli al potenziamento (che già dovrebbe essere presente, e che dovrebbe subire un ulteriore incremento in occasione dell'entrata in funzione del Passante) se questo comporta uno spostamento del traffico fuori dell'abitato residenziale.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013