LA NUOVA
VENERDÌ, 07 NOVEMBRE 2008
Provincia «Viabilità? Battaglia aperta» Spinea. I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar
SPINEA.
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«Non è affatto finita - spiega il portavoce Pietro Curreli - primo perché il prossimo 29 gennaio ci sarà l’udienza al Tar sul ricorso presentato lo scorso anno, secondo perché gli stessi comitati promotori del referendum si sono costituiti in lista civica e saranno presenti alle prossime elezioni di primavera. Fossimo il sindaco uscente non canteremo vittoria troppo presto». Curreli spiega perché il vero banco di prova saranno questi due appuntamenti
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Correranno insieme alla civica 585, sotto il nome di «Lista civica 585 - Comitati viabilità e urbanistica». A presiederne il direttivo sarà Gianni Causin, portavoce del comitato Spinea vivibile, da mesi in prima linea contro la linea viaria varata dalla giunta Tessari. Comitati e 585 hanno tra l’altro già stretto accordi con la Lega Nord e l’Udc in vista del voto.
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domenica 9 novembre 2008
Articolo di giornale - I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar
martedì 21 ottobre 2008
articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità
LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
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Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.
Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.
"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
- Pali in via Matteotti
- Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
mercoledì 11 giugno 2008
Articolo di giornale - raccolte 2144 firme
LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 11 GIUGNO 2008
Provincia Spinea. Il voto potrebbe essere affiancato alle comunali del 2009 Referendum viabilità, raccolte 2.144 firme I comitati sperano in un’apertura del Comune per trovare una soluzione
SPINEA. Sono 2144 le firme raccolte per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Lunedì i comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», hanno consegnato in Comune le sottoscrizioni dopo 90 giorni di raccolta che scadeva a mezzanotte di sabato. In realtà ne servivano 2050, ma gli organizzatori hanno preferito consegnarne qualcuna in più.
Perché potrebbero essercene di doppie o di non valide. E infatti ora il Comune dovrà controllare che tutto sia in ordine e non vi siano irregolarità. Ora non è detto che si vada per forza al voto, anche perché i comitati sperano di risolvere la questione attorno ad un tavolo. Ma se si andasse al voto, chiederanno di affiancarlo a quello comunale dell’anno prossimo. Le schede referendarie erano quattro, dove all’interno i cittadini hanno trovato due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedevano di non applicare il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e proponevano che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciavano l’idea che le vie Matteotti, Bennati e Cattaneo tornassero al doppio senso di marcia mentre in quella C consigliavano alla giunta di far tornare via Martini al doppio senso mentre su via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiedevano ai firmatari di lanciare l’idea alla giunta di una pista ciclabile un via Capitanio e in tutta via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. Tre sono stati i coordinatori dell’iniziativa, Valeria Chinellato, Gianni Causin e Gianni Crosera mentre sono una quarantina le persone in totale che vi hanno lavoratori. Gli autenticatori sono stati i consiglieri comunali Silvano Checchin dei Ds, Piercarlo Signorelli e Francesco Alacqua della Margherita, Alessandro Fontana di Rifondazione Comunista e quello provinciale della Lega Nord Giovanni Anci. I punti di raccolta sono stati il mercato e in altre zone cittadine, invece invecel’associazione 585 ha messo a disposizione i locali di via Ponchielli. Intanto stasera i comitati si incontreranno per parlare dell’esito della raccolta firme mentre per fine giugno è atteso il pronunciamento del Tar, chiesto dai cittadini attraverso il loro legale, di sospensione della delibera contro il senso unico e gli altri interventi viari adottati dal Comune. «Ci teniamo a ribadire - dicono il presidente e il portavoce del 585 Luigi Colombo e Pietro Curreli - che qui non c’è alcuna azione politica. I cittadini chiedono solo che la viabilità torni all’antico. Speriamo che davanti a questa protesta, il Comune apra un tavolo per trovare una soluzione».
venerdì 14 dicembre 2007
Qui - Spinea in comune - partito del "non fare" e considerazioni varie
Su piazza Fermi sorgerà un palazzo e il traffico nelle aree circostanti sarà un caos. FalsoSu piazza Fermi come da prima delibera del Masterplan era prevista la costruzione di un palazzo che svolgesse la funzione di negozi al pian terreno (in cui riallocare i negozi espropriati faccia alla villa su quegli edifici da abbattere per render visibile villa del Majno da via Roma) e abitazioni nei piani soprastanti.
In Piazza Fermi e previsto un park sot-terraneo e la creazione in superficie di spazi verdi e arredo urbano.
Spinea non sarà più un agglomerato urbano da attraversare al ritmo di 28.000 automezzi al giorno su via Roma, ma una citta vivibile, senza semafori, con la possibility di raggiungere in pochi minuti di metropolitana di superficie non solo Venezia ma in un breve futuro anche il nuovo Ospedale di Mestre, Treviso e Castelfranco.
Due sono le opere strategiche per la viabilita del nord-est che porteranno indubbi benefici per Spinea: la metropolitana di superficie con fermata al Graspo d'Uva e il Passante di Mestre.
Altri importanti interventi sulla viabilita consentiranno a breve di avere il collegamento fra via Martiri - via Baseggio -via delle Industrie.
Via Cici verra collegata a Piazza Fermi e sara realizzato un collegamento dall'area dietro la chiesa dei SS. Vito e Modesto verso la futura tangenziale.
Poichè i condomini retrostanti alla villa venivano considerati mortificanti per il paesaggio storico era prevista la costruzione di un muro di 15 metri che nascondesse assieme al palazzo di 3 piani (così come previsto dal documento preliminare del PAT e della norme tecniche del 2001) i retrostanti "volumi mortificatori".
A seguito delle proteste del comitato Cittadini per una Spinea vivibile, nonchè la presentazione delle osservazioni dei cittadini al momento della redazione del PAT secondo la nuova legge urbanistica regionale (tuttavia nella delibera delle osservazioni sollevate al PAT si è pensato di tener in considerazione delle proposte del comitato anche se vi fu una votazione di respinta degli atti) il progetto è cambiato fino a recenti variazioni tanto da richiedere un rifinanziamento.
Lo stesso comitato nelle osservazioni sul PAT presentava l'idea di utilizzare la piazza come parcheggio oppure riorganizzarla a verde o giardino padronale con costruzione di un parcheggio sottoterraneo.
Riguardo alla possibilità che ciò renda caotica la circolazione circostante è vero, un edificio in piazza Fermi non renderà caotica la circolazione.
La situazione attualmente è caotica perchè con via Roma intasata molti automobilisti cercano una soluzione alternativa per le vie laterali, mentre in futuro la vera e propria chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi implica il dirottamento (link link) dei veicoli nel circostante tessuto urbano (tangenziale nord), qual'ora non vi sia stata una drastica riduzione del numero di veicoli transitanti su via Roma (33000 nel 2010) .
Due sono i proggetti che porteranno indubbi benefici: "la metropolitana di superficie" e "la tengenziale nord" (le opere secondarie del Passante)
A Spinea avremo più piste ciclabiliSblocco fondi per risistemazione di strade dissestate
Vero
L'obiettivo e eliminare il traffico da attraversamento e incrementare le piste ciclabili per collegare tutte le frazioni al centra.
Fornase attraverso il senso unico di via Matteotti, Crea con il sottopasso fra via Martiri e la Strada Provinciale, il Villaggio dei Fiori ultimando il tratto compreso fra la chiesa di Santa Bertilla e la Biblioteca. Anche in via Costituzione e prevista la costruzione di una pista cicla-bile. In dettaglio tale progetto prevede, accanto alia pista ciclabile, la costruzione di una corsia specifica per le auto dirette ai centri commerciali.
In questo modo, tale flusso non interferira con i mezzi che percorreranno la terza corsia della strada provinciate.
Dare piste ciclabili tuttavia dovrebbe anche considerare a che prezzo.
Se il prezzo è dirottare il traffico in vie residenziali nettamente insufficienti per piste ciclabili, marciapidi, sicurezza, ecc...non c'è un gran guadagno.
Ci vorranno anni perchè entri in funzione la metropolitana ed il Passante di Mestre.Per quanto riguarda la metropolitana di superficie il completamento della stazione entro la primavera del 2008 è buona cosa, tuttavia i giornali parlano di mancato acquisto per tempo dei treni per la linea da parte della regione (2007/2008 + 2 anni = 2009/2010), e quindi ritardi nell'entrata in funzione del servizio (da notare che il dirottamento di parte del traffico locale comunale verso il parcheggio della stazione implica un maggior sfruttamento delle aree del quartiere Dante).
Falso
Per quanto riguarda la metropolitana di superficie che costa quarantuno milioni di euro, l'appalto prevede 535 giorni per il completamento dei lavori. L'inaugurazione e ormai vicina ed è prevista per la primavera 2008.
Anche il Passante di Mestre sta procedendo speditamente e si conta di percorrerlo tra la fine del 2008 e la primavera del 2009.
Per quanto riguarda il Passante, opera di grande beneficio per lo snodo TEN-T (link) di Mestre, la Valutazione di Impatto Ambientale stima un aumento del traffico per le reti pubbliche statali locali.
Si può quindi dire che se il Passante è opera prioritaria per il comune di Venezia, le opere complementari sono opere prioritarie per il comune di Spinea e Mirano.
Il potenziamento delle statali che dividono l'abitato centrale di Spinea da quelli di Mirano e Maerne sono considerati in ambito locale assieme alla "tangenziale nord" una valvola di sfogo per la viabilità strutturata dal PALAV al fine di uscire dal vecchio progetto a "dita di mano" (uno di queste dita è la Miranese/Roma) per poter decongestionare il centro, con tutte le problematiche del caso (vedi proteste di via Luneo).
A quanto pare per il progetto del Passante di Mestre esistono clausole restrittive per quanto riguarda il completamento dell'opera primaria (centinaia di migliaia di euro di penale per la cordata di ditte di costruzioni per ogni giorno di sforo dalla data di completamento dell'opera), mentre per le opere secondarie non esistono veri e propri vincoli temporali.
Tali opere si stima verranno ultimate entro il 2010-2011, con tutti gli scongiuri del caso che non avvenga nulla dalla data di completamento del tracciato primario e la data di completamento dell'intero progetto (sparizione dei fondi, reintegro in altre opere, fallimenti aziende, ecc...).
A ben vedere quindi non interessa granchè preoccuparsi del completamento del Passante, bensì interessa la decongestione del centro di spinea ad opera di vie laterali che sgravino l'abitato di Spinea dalle oltre 33000 auto passanti al giorno.
Solo in seguito a tali eventi si possono stimare le criticità cittadine ponendovi soluzioni appropriate.
Il verde a Spinea è sempre menoDifficile affermare con certezza se questo sia calato o aumentato.
Falso
II verde pubblico a Spinea fruibile da tutti e fortemente aumentato negli ultimi anni. Tre esempi per tutti: il grande parco di via Bennati, il Parco delle Stagioni al Graspo e l'ormai imminente parco fluviale che lambira il Rio Cimetto da via Roma (di fronte al Centra Clinico Chimico) fino all'ex macello di via Solferino.
Di certo ad alcune fazioni politiche appare indigesto, poichè considerato fattore di spesa comunale senza reintegro.
In tutta sicurezza si può affermare che è diminuito il verde "allo stato brado" con la costruzione del parco del rio Cimetto ed il parco al Graso de Uva e la riapertura della villa Simionato.
Tuttavia è evidente fra le persone un diverso modo di intendere il cosiddetto "verde".
Per alcuni infatti un parco pubblico è si verde, ma pur sempre verde cementificato con la costruzione di varie opere complementari "di cemento" nell'ambito del parco, mentre per altri vi è una visione contraria.
Tale concetto esteso non solo ai parchi ma anche ai lotti di terreno di privati fa intendere in diverso modo la diffusione della natura nell'urbe fra chi considera il giardino intorno ad una nuova costruzione come sedimentazione del verde privato già esistente e chi invece lo intende come drastica diminuzione del verde.
Vero è che ultimamente si è costruito molto a Spinea in più zone parcellizzate da via Cici, a via Bennati, dietro la chiesa San Vito e Modesto, faccia a Santa Bertilla, ecc....
Tutto sommato nuove costruzioni implicano la sostituzione di piccoli spazi a verde o trasformazione da terra agricola ad edificabile senza che vi sia un processo inverso (edifici fatiscenti trasformati in aree a verde).
Altro caso è considerare la questione ambientale del rio Cimetto.
Il rio Cimetto utilizzato fino a poco fa come fogna a cielo aperto necessiterebbe forse di una bonifica prima di essere trasformato a parco in cui mandare bambini a giocare.
Inoltre dall'annosa questione delle cave di via Luneo inquinate con idrocarburi iniettati in falda come discarica abusiva degli anni '80 fuoriesce questo rio Cimetto che potrebbe aver portato con se parte delle sostanze pericolose.
Alcuni dicono che oramai tali sostanze non ci sono più perchè tutte defluite verso il Brenta.
Altri vantano studi epidemiologici che indicano come in tutto il veneto vi sia un rischio di malattie (tumori, cancri carcinomi) correlate a tali sostanze che si attesta intorno al 20% (molto elevato) sia intorno alle aree pertinenti a tale inquinamento sia intorno ad aree non pertinenti (probabilità diffusa non indica quindi il rio Cimetto come causa, bensì altri fattori più diffusi devono concorrervi).
Altri ancora invece fanno notare che eventuali metalli pesanti si depositerebbero sulle sponde per entrare nel ciclo dei vegetali.
Stanno mettendo a posto via Matteotti però la carreggiata è pericolosa, per non parlare dei marciapiedi...Chiamare penisola residenziale uno scombinamento della viabilità che rende via Matteotti una via morta e via Alfieri residenziale piena di problematiche una via a rischio di morte per ciclisti pedoni e chiunque debba sostare od uscire da un cancello lato Mestre.
Falso
La sistemazione di via Matteotti e ormai completata, nonostante il "partito del non fare" abbia impedito la sua realizzazione. Ora via Matteotti e sicura, e davero una bella ed elegante strada cittadina e consentirà il percorso in sicurezza per ciclisti e pedoni da Fornase verso il cimitero e il centra citta e viceversa. Ora sarà sistemata anche via Bennati che completerà la grande penisola residenziale del quadrante via Matteotti-via Bennati.
Problemi per piazza Marconi
Scuola prima della modifica, dopo la modifica
Aree prigioniere (in particolare)
ecc...
La resa a senso unico di via Matteotti per eliminare il semaforo con via Roma via Cattaneo senza inserirvi una rotatoria che avrebbe contrastato con il piano edilizio di costruzioni voluto (pedonalizzazione di un tratto di via Roma dall'aia della chiesa di San Vito e Modesto fino alla villa del Majno).
Rotatorie sono state inserite a tutti gli incroci fra laterali e via Roma, eccetto via Luneo (rimasta tuttavia a doppio senso con obbligo quasi mai rispettato di svolta a destra per chi ne esce) e via Matteotti....guarda caso punti in cui oggi vi sono svariate problematiche.
D'altra parte non si spiega per quale motivo debbano essere realizzati i lavori di via Matteotti se in realtà l'unica vera opera, tanto acclamata e su cui si disegnano oggi rosee illusioni salvifiche è la tangenziale a nord di Spinea decongestionatrice del centro e di tutto l'abitato.
Se tale è l'opera somma capace di ridurre emissioni e decongestionare il centro scopo primario dovrebbe essere anticipare quest'opera dal 2010-2011, piuttosto che agire in altri modi.
E' vero altresì che la viabilità dei quartieri a cavallo del Comune e della villa del Majno necessità di soluzioni alternative che migliorino gli accessi diretti fra aree residenziali e che risolvano problemi in vie molto più problematiche rispetto via Matteotti: via Alfieri e via Capitanio in primis per le quali o non vi si adottano soluzioni per non dirotta traffico o vi si adottano soluzioni di sicurezza anticipatamente a tutte le altre vie (per esempio a via Matteotti).
Riguardo al partito del "non fare", risulta un po' sconveniente utilizzare quest'appellativo.
Gli aderenti del partito del "non fare" infatti si sentono più partito dei "raggirati" visto che non furono mai avvertiti dei progetti per via Matteotti (al pari delle attività commerciali su tale strada), ben diverso dalla presentazione del Masterplan o di altri piani norma in cui l'attenzione si incentrava su altre tematiche, e meno che meno erano stati avvertiti della possibilità che ciò comportasse una variazione per le vie affini del quartiere Dante.
Buona parte dei comitati che oggi osservano con più attenzione l'operato dell'amministrazione comunale con una partecipazione più attiva sono inoltre contenti di soluzioni che decongestionino il centro di Spinea dal traffico passante, poichè ciò comporterebbe un beneficio per tutta la cittadinanza.
A tal riguardo quindi la resa a senso unico di via Matteotti diviene opera secondaria fra quelle che veramente costituiscono una soluzione per il paese.
L'idea stessa del partito del non fare è tuttavia estendibile a chiunque se solo si cambia il soggetto di interesse.
Se per esempio osserviamo che Spinea è patria natia dell'attuale campionessa di nuoto si può osservare che fino al 2009 non vi sarà l'inizio dei lavori per la costruzione della piscina comunale.
Altri 2 anni di "non fare".
Se osserviamo che nel 2006 e nel 2007 vari quartieri di Spinea sono finiti sott'acqua a causa della scarsità della rete di fognature smaltimento dei reflui, opera prioritaria sarebbe agire per non ritrovarsi l'anno prossimo con ulteriori allagamenti.
Anche in questo caso si potrebbe parlare di partito del "non fare".
ecc...
In fin dei conti a questo mondo esiste ancora gente che crede che sia ogni partito ad avere le soluzioni adatte e non le soluzioni giuste (poche e difficili da trovare) a cui dovrebbero tendere tutti i partiti.
Sarà abbattuto il traffico di attraversamento soprattutto su via Roma?Opere primarie rimandate al futuro.
Vero
II traffico su via Roma sara drasticamente ridotto quando sarà completata la tangenziale nord di Spinea che partendo dal cavalcavia (la prima parte fino a via Asseggiano sta per essere ormai portata a termine) arriverà, costeggiando la linea delta Valsugana, fino a via della Costituzione. II cantiere per realizzare questa arteria partira alla fine del 2008 e la conclusione dei lavori e prevista per il 2010.
Quando quest'opera sara realizzata si potra intercettare il traffico passante e "obbligarlo" a percorrere la nuova arteria. Per Spinea sara una vera liberazione!
link
mercoledì 12 dicembre 2007
articolo di giornale - controdeduzione minigrattacieli
LA NUOVAVerticalizzare non è sinonimo di verde, e nemmeno di sicurezza e acquisizione di spazi.
MERCOLEDÌ, 12 DICEMBRE 2007 Pagina 32 - Provincia SPINEA. Polemiche in Consiglio: «Nessuno pensa alla mobilità» Passa la variante dei mini-grattacieli La giunta forza sulle concessioni fino a 10 piani per i nuovi palazzi di Filippo De Gaspari
SPINEA. «Spinea alta, Spinea verde». Recupera un vecchio slogan in voga ai tempi della verticalizzazione di Mestre, l’assessore Mario Simionato, per spiegare al Consiglio comunale le ragioni di un innalzamento dei volumi previsti dai regolamenti edilizi. Alla fine il provvedimento è passato a maggioranza, non senza battibecchi. Ora i palazzi di Spinea potranno arrivare a raggiungere i 19 metri e 6 piani per i piani attuativi di iniziativa privata e i 31 metri e 10 piani per i piani di iniziativa pubblica.
«La tendenza - spiega Simionato - è già in atto in molte città europee e permetterà anche a Spinea di liberare spazi a terra, mantenendo il volume edificatorio attuale». Per la maggioranza insomma la variante consentirà di avere più spazi verdi e la concessione di qualche metro in più in altezza permetterà di evitare il rischio che si arrivi al limite dell’espansione orizzontale. Ma la minoranza non ci sta: «Paragonare Spinea alle grandi città è un clamoroso errore - attacca Silvano Checchin, del Partito democratico - ma soprattutto non si capisce perché la maggioranza abbia prima fatto approvare in Regione una proposta di innalzamento a 19 metri fuori terra, per poi proporre di aumentare ancora a 31 metri». Per Checchin inoltre c’è il rischio di trovarsi mini grattacieli in pieno centro, proprio dove la giunta vuole intervenire con piani di recupero e Masterplan. Anche nelle file della stessa maggioranza non mancano le perplessità. Per Osvaldo Stella (Fi): «Dobbiamo capire cosa vogliamo fare di questa città, se rimanere per metà un paese di campagna o se diventare a tutti gli effetti tessuto urbano di Mestre. E’ il caso di ragionare bene sulla verticalizzazione e su dove collocare questi volumi». Al momento del voto, Stella abbandona l’aula. A seguire il confronto anche una cinquantina di cittadini dei comitati. Delusi dal dibattito lasciano l’aula prima del voto, commentando: «Nessun accenno al fatto che l’espansione, sia essa orizzontale o verticale, comporterà un aumento della densità abitativa e quindi del traffico. I nostri politici sono troppo impegnati a scaricarsi addosso le colpe del passato e non guardano al disastro che stanno facendo: siamo disgustati». Per i comitati insomma, il problema non è tanto quanta gente ci starà ancora a Spinea, ma come questa potrà muoversi quando esce di casa.
LA NUOVA
09-12-07, 32 Provincia La maggioranza vuole aumentare il limite d’altezza per le costruzioni Torri di trentuno metri in centro a Spinea
SPINEA. Guardano verso il cielo, gli amministratori di Spinea: non cercano ispirazioni celesti, ma nuovo spazio per costruire. A terra ne è rimasto ben poco (anche la Regione parla di «saturazione») e non rimane quindi che pensare a mini-grattacieli. Ora il limite previsto dai regolamenti edilizi è di 13 metri. La giunta guidata da Claudio Tessari ora intende aumentare, fino quasi a triplicare, in particolare per le zone centrali, il limite di altezza, portandolo a 31 metri. Una decisione che sarà discussa domani sera in consiglio comunale. E il centrosinistra annuncia battaglia. Lunedì sera dalle 19.30 il parlamentino locale di Spinea sarà chiamato a votare sulla possibilità di: alzare fino a sei piani fuori terra con un’altezza massima di 19 metri i piani urbanistici attuativi di iniziativa privata; fino a dieci piani con un’altezza massima di 31 metri i piani di iniziativa pubblica (ad esempio: il masterplan elaborato per la nuova piazza Fermi). Da un punto di vista procedurale si tratta di una variazione delle norme tecniche di attuazione previste dal Piano regolatore generale (Prg) che ha bisogno però dell’ok della Regione. Da un punto di vista politico, si tratta invece di fissare la direzione dello sviluppo urbanistico di Spinea nei prossimi anni. E il mirino della giunta di Claudio Tessari è puntato verso il cielo. «Lo sviluppo verticale è l’unico possibile - dice Mario Simionato, assessore all’Urbanistica - in un comune di 15 chilometri quadrati. E’ l’unico modo per risparmiare terreno, soprattutto in una zona come quella del centro. Noi non possiamo confrontarci con comuni come Mirano o Mira, ma piuttosto come Mestre, di cui Spinea può essere considerata un sobborgo». Dichiarazioni che faranno discutere. «Questa ennesima variante non ha nemmeno bisogno di essere commentata», spiega Silvano Checchin, del Partito democratico, che si prepara per un agguerrito confronto. «Si può pensare sul serio di realizzare una piazza e migliorare la qualità della vita su aree centrali costruendo edifici con altezze di 19 o 31 metri magari proprio adiacenti alla Piazza stessa?». «Otti anni di giunta Tessari - aggiunge Silvano Checchin - non sono stati sufficienti per proporre un progetto definitivo e condiviso di piazza. In questi anni, con numerose varianti, il Prg è stato stravolto per per aumentare la capacità edificatoria senza ricavare spazi e luoghi d’incontro per la città».
Esempi ne esistono molteplici e non sono sempre a favore dell'una o dell'altra ipotesi.
Se prendiamo ad esempio il la piazza alla base del complesso del WTC, questa non presentava una vegetazione diffusa, bensì una struttura cementificata rialzata in cui erano stati inseriti varie opere artistiche.

Frequentata da turisti, e da lavoratori degli edifici del complesso in poco spazio la verticalizzazione ammassa svariate migliaia o anche decine di migliaia di persone con tutto ciò che ne consegue, dall'attività fisiologica, all'alimentazione, alla necessità di mezzi di trasporto (traghetto, autobus, metropolitana, parcheggi per auto)
Verticalizzare nell'area del WTC però non significò risolvere i problemi di traffico e di parcheggio tanto che nei sub-level del complesso ogni giorno migliaia di operatori di borsa, impiegati e dipendenti vari andavano a sostare la loro auto (i sottolivelli del WTC vedevano due piani a parcheggio, un piano dedicato a magazzini, uno ad impianti tecnici ed uno per la stazione della subway di NY).
Nel 2001 l'incubo degli attentati terroristici contro palazzoni portò molti a ripensare la politica della verticalizzazione a favore di una maggiore sicurezza.



Per esempio uno dei progetti ad essere accantonato è TRY2004, torre piramidale che poggia su 3 differenti isole i suoi quattro vertici a cui ha collaborato l'architetto italiano Bini.
SHIMIZU'S TRY 2004 Shimizu's "The city in the Air" or "Try 2004" Concept and Binistar's preliminary conceptual construction pneumatic method proposal. This pneumatic process is partially based on the Binistar general technology and method.
Here is a 49 Minute professional documentary, "Extreme Engineering: City in a Pyramid", produced by Powderhouse Productions for the Discovery Channel. This documentary is about the Shimuzu TRY 2004 pyramid city concept and preliminary conceptual construction pneumatic method proposal by BiniSystems. This pneumatic process is partially based on the Binistar general technology and method. (Note: this Quicktime movie is 41 megabytes in size.) link


Oggi a quanto pare questo incubo è finito.
Altre considerazioni riguardano le fonti energetiche del futuro.
Un edificio di 31 metri, 18 metri sopra il massimo fin'ora consentito, 12 metri sopra quanto si vuole permettere per il privato, è in primo luogo un'ombra protesa su parte delle abitazioni circostanti.
Nel caso in cui vicini vogliano o vorranno nel prossimo futuro installare pannelli fotovoltaici si configurerebbe una diatriba non prevista dalla legge (non esiste il reato d'ombra procurata), ma non considerata dalle norme tecniche attuative cittadine.
Appare molto curioso che vi sia differenza fra privato e pubblico, distinzione che sembra declassare il cittadino a ruolo di incompetente nel scegliere il progettista o la ditta più adatta per costruire un edificio alto.
Seppur Spinea non sia terra di multimiliardari porre la differenziazione fra pubblico e privato impedisce il sorgere di palazzoni e torri come funghi, d'altra parte restringe il campo dei beneficiatari della variazione normativa ad un numero esiguo di possibili progetti.
Raddoppiare per l'ambito pubblico una misura massima di costruzione è facilmente intendibile per un piccolo comune come Spinea come la cancellazione di un vincolo problematico per un qualche progetto previsto dall'amministrazione.
Ciò ha fatto pensare a qualche consigliere se non fosse il caso di vedere il progetto e discutere su qualche misura eccezionale per qualche progetto piuttosto che modificare una regola generale.
E' pur sempre vero che il volume di cubatura non viene intaccato (non viene aumentato), cosa che si traduce in un innalzamento a scapito delle due dimensioni areali (per una base quadrata un innalzamento di h corrisponde ad una riduzione di h/2 per larghezza e profondità della costruzione), tuttavia nell'ambito di un progetto i volumi sono spesso molteplici.
Nel caso del MasterPlan era prevista la costruzione di più di un volume in diverse aree: alcuni volumi dovevano essere costruiti in piazza Marconi; un edificio doveva essere costruito su piazza Fermi in cui riallocare parte delle attività da demolire di fronte alla villa del Majno; un volume era previsto vicino alla nuova stazione della metropolitana di superficie.
Proposta alternativa del comitato "Cittadini per una Spinea vivibile" quella di non costruire edifici in piazza Fermi (tra l'altro con l'inapplicabile soluzione del muro di 15 metri per nascondere le costruzioni retrostanti la piazza) quella di mantenere a parcheggio l'area (parcheggio comodo e strategico per chiunque voglia accedere alle attività lungo via Roma senza dover impegnare la via intasata) oppure costruire un parcheggio in sotterranea con edificazione a giardino in superficie.
La proposta del comitato non è mai stata accolta, anche nella domanda presentata nella redazione del PAT si disse di tenerne conto.
Recentemente il MasterPlan è stato rifinanziato in seguito a delle modifiche e in un'intervista il sindaco se n'è uscito con:
Su piazza Fermi sorgerà un palazzo e il traffico nelle aree circostanti sarà un caos. FalsoRimane quindi libero un volume di contropartita senza un'area dove allocarlo.
In Piazza Fermi e previsto un park sot-terraneo e la creazione in superficie di spazi verdi e arredo urbano.
...
Altri importanti interventi sulla viabilita consentiranno a breve di avere il colle-gamento fra via Martiri - via Baseggio -via delle Industrie.
Via Cici verra collegata a Piazza Fermi e sara realizzato un collegamento dall'area dietro la chiesa dei SS. Vito e Modesto verso la futura tangenziale. link
Ne deriva quindi che un impulso verso la verticalizzazione approvato con deduzioni nell'ambito dello stesso lotto (il volume di cubatura per lotto invariato comporta una riduzione delle dimensioni d'area con ricavo di scampoli di spazio da riutilizzare nell'intorno dell'edificio), in un progetto che prevede la riallocazione di volume di cubatura destinato ad altro ambito viene ad essere assommato e sormontato con un aumento dell'altezza senza comportare una riduzione delle dimensioni areali.
Nel caso specifico è importante far notare che se fosse realmente importante la costruzione di spazi od il mantenimento a verde non si costruirebbe per poi imporre la verticalizzazione al fine di "donare" qualche metro in più all'ambito limitrofo dell'edificio, bensì si lascerebbe inalterata la natura del lotto.
Verticalizzare libererà piazza Fermi e permetterà magari la costruzione di un giardino padronale al pari di molte altre ville di Spinea, ma in tutta probabilità inserirà una costruzione notevolmente diversa alle esose richieste di servizi fronte ad una via a senso unico dal difficile accesso.
La seduta del consiglio comunale è stata popolata da un buon gruppo di spettatori dei comitati che hanno mormorato su varie uscite dell'amministrazione.
Persone che fino a quest'estate se ne dormivano tranquilli nella propria abitazione, risvegliate dal dirottamento del traffico sotto casa (chiusura via Matteotti) oggi si sentono maggiormente attivi nel seguire la programmazione del territorio comunale non riuscendo a capire come con una cittadina povera di spazi ad alta urbanizzazione si costruisca senza tener da conto dei servizi con l'illusione che la verticalizzazione di un edificio nel progetto di eliminar una piazza lascerà qualche metro di spazio alla comunità (in altro loco).
Riguardo alle tecniche costruttive bisogna notare come edificare per 13-19 metri sia ben diverso dal costruire per 31 metri.
Per un tre piani di 13 metri infatti si può far ricorso al progetto di un semplice geometra con struttura in muratura.
Per 19 metri, circa quattro piani diviene più complesso utilizzare soluzioni in muratura per le norme sismiche e le forti azioni da taglio.
Serve inoltre la firma sul progetto di un dottore in materia
Per strutture di 31 metri vi sono variazioni significative sia per la struttura con necessità di ricorrere a cemento od acciaio, sia per i lavori di messa in opera di fondazioni tali da smaltire gli sforzi accumulati.
Aggiornamento 07-01-08: Progetto Veneto City.
venerdì 23 novembre 2007
Articoli di giornale - La tangenziale di via Luneo è necessaria - Casello del Passante a Crea
LA NUOVARiguardo al Casello di Crea, di cui il sindaco di Spinea Claudio Tessari si vanta spesso di aver ottenuto la costruzione, qualche dubbio sorge non tanto sull'utilità, quanto sull'effetto nel territorio residenziale, soprattutto a fronte delle modifiche apportate recentemente alla viabilità del quartiere Dante.
GIOVEDÌ, 22 NOVEMBRE 2007
Provincia Mirano. E intanto in centro storico nasce un nuovo comitato «La tangenziale di Luneo è necessaria» Stasera Fardin incontra i residenti del quartiere contrari al progetto FILIPPO DE GASPARI
MIRANO. Gianni Fardin e la sua giunta nella tana del lupo. E’ in programma questa sera, alle 20.30, nella ex scuola del quartiere, l’atteso incontro tra l’amministrazione e i residenti di via Luneo. Un faccia a faccia annunciato da tempo, dopo mesi di scontri tra i comitati cittadini sulla cosiddetta tangenziale Nord, che dovrebbe lambire proprio l’abitato di Luneo. Da tempo i residenti del quartiere, che hanno dato vita non ad uno, ma bensì a due comitati contro la tangenziale, chiedevano un incontro col sindaco.
Un incontro per poter esprimere la loro posizione in maniera chiara. Oggi finalmente il confronto. Una riunione che non si preannuncia facile, anche perché le parti arrivano con idee diametralmente opposte in merito alle scelte da fare. I comitati, pur da posizioni diverse e supportati anche dai cittadini dell’area Sud di Salzano, ribadiranno il loro «no» alla tangenziale, mentre Fardin arriverà al Luneo con in mente il progetto della variante, considerato prioritario su tutti gli altri assi previsti attorno al centro città.
«Le posizioni dei comitati le conosciamo - afferma Fardin - vogliamo ora incontrare direttamente i cittadini e sentire le loro opinioni. Cercheremo di spiegare il perché un’ipotesi di questo tipo è valida non solo per Mirano, ma anche per lo stesso quartiere di Luneo». Ma molti cittadini arriveranno all’incontro col dente avvelenato anche per il ridotto margine di preavviso con cui il Comune ha comunicato l’incontro. «Due giorni sono troppo pochi - attacca Massimo Zaratin - come facciamo ad avvisare tutti?». Nonostante le distanze, il sindaco ha garantito massima disponibilità al confronto, in particolare sul tracciato della variante: «Non si è ancora deciso come e dove farla: su questo aspetto sono ancora aperte tutte le ipotesi». Intanto la moda dei comitati contagia sempre più miranesi: a dimostrarlo è anche la nascita di una nuova formazione, il Cocem, Comitato del centro di Mirano. «Abbiamo intrapreso una raccolta firme nei negozi del centro - afferma il portavoce Tiziano Veronese - per esprimere ferma contrarietà alle targhe alterne e a provvedimenti che inibiscono l’accesso del traffico verso il centro di Mirano: vogliamo una politica che favorisca le attività commerciali e artigianali, anima della nostra città». Ma il Cocem chiede anche che i 19 milioni di euro stanziati dalla Regione siano destinati alle opere di mitigazione ambientale del Passante e non per nuove opere viarie, come le tangenziali. Ferma l’opposizione anche al nuovo casello di Crea, giudicato «non necessario vista la vicinanza dei caselli di Roncoduro e Borbiago».
Per il resto Spinea è già invasa da molti veicoli passanti che ogni giorno si dirigono a Mestre dal comune stesso e dai comuni limitrofi (Mirano, Marano, Maerne-Martellago).
Tra l'altro il comune di Spinea fra quelli del Miranese è quello a maggiore superficie urbanizzata e minore superficie totale (il che indica come di campi e spazi liberi per costruire non ve ne siano).
venerdì 12 ottobre 2007
mercoledì 10 ottobre 2007
Articoli di giornale - L'erede di Claudio Tessari
LA NUOVA
Sabato 06-10-07, 32
Provincia Tessari lo sostituisce col giovane Padovan. Udc furioso: «Accordi violati» Rimpasto di giunta, cacciato Chinellato Francesco Furlan
SPINEA. Grazie e arrivederci. Il sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ha dato ieri mattina il benservito all’assessore al Commercio Roberto Chinellato. L’Udc, partito a cui Chinellato appartiene pur essendo stato eletto con la civica «Uniti per Spinea», sputa veleno e affila le armi. Di fronte alla scena Tessari si mostra serafico - «Per me la collaborazione con l’Udc resta importante» - e intanto al posto di Chinellato mette il suo pupillo, Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Unindustria Venezia. Chi è Padovan. Dopo la laurea in economia e commercio a Ca’ Foscari, si è occupato di analisi dati e marketing, coordinando le attività del gruppo dei giovani imprenditori. «Ora ho dato le dimissioni - dice - perché il mio incarico in Unindustria non era compatibile con il ruolo di assessore». Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione. Il delfino di Tessari. Il suo ingresso in giunta, appare a molti, il modo in cui Tessari lancia il suo delfino politico per le elezioni del 2009. «Mi sembra prematuro - taglia corto Tessari - parlarne adesso». Confida però un suo collega di maggioranza, citando Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina. E questa è una di quelle volte». Tessari è alla scadenza del secondo mandato, non è più rieleggibile, e ha bisogno di qualcuno che continui il suo progetto civico smarcato dai partiti. Padovan sembra il candidato ideale. Con chi sta il sindaco? A cercare di incasellarlo, Tessari si trova a metà strada tra l’Udc (nel 2003 chiamò l’allora ministro Carlo Giovanardi a inaugurare la piazzetta del municipio) e Forza Italia (alle ultime elezioni regionali ha sostenuto Renato Chisso). Lui rivendica l’autonomia dai partiti, e questo cambio in giunta, spiega, ne è un esempio. «E’ stata una scelta fatta dalle lista civiche - spiega - per dare maggiore impulso all’attività del Comune. Noi siamo pronti a continuare a collaborare con l’Udc, a patto che non ci sia solo un attaccamento alle poltrone». Per capire questo passaggio bisogna ricordare che poche settimane fa Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche «Lista Claudio Tessari» e «Uniti per Spinea» al posto di Antonino Strano (dell’Udc). E’ stato il là dell’operazione che ha portato alla cacciata di Chinellato. «Abbiamo bisogno di altri dieci anni per completare il lavoro», spiegava in quei giorni Tessari, aggiungendo: «Per questo le liste civiche si candidano ad essere un soggetto politico anche per il futuro». L’escluso. Roberto Chinellato, di Fornase, eletto con 85 voti nella lista «Uniti per Spinea», è arrabbiato. «Perché non ci si comporta in questo modo - dice - c’erano altre possibilità per far prendere confidenza a Padovan con il Comune. Io ho lavorato duro in questi anni, e Tessari ha violato l’accordo». Quale? Quello che - spiega - aveva portato l’Udc a sostenere la candidatura di Tessari mascherando il simbolo del partito, con uomini dell’Udc all’interno delle liste civiche. In cambio Tessari si era impegnato a chiamare in giunta un uomo dell’Udc. Chi? Roberto Chinellato. «Non ha mai detto di essere dell’Udc - dice Tessari -, io l’ho scelto perché esponente delle civiche». La rabbia dell’Udc. Doppia beffa per l’Udc. Perché Chinellato, come previsto dalla legge, per entrare nella squadra di giunta aveva rinunciato al suo ruolo di consigliere. E ora l’Udc non è più rappresentata nella maggioranza. «Tessari non ci ha ancora fornito una valida spiegazione di quanto accaduto», spiega Fiorindo Casagrande, commissario dell’Udc a Spinea.
dove?! A Spinea......Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione...
IL GAZZETTINO
Domenica 7 ottobre 2007 SPINEA.
Udc imbufalita per il rimpasto in Consiglio Piccolo e Malvestio : «Tessari ha dato un pugno in faccia al partito»
"Tessari: irresponsabile e inaffidabile". Questo il titolo del volantino che l'Udc distribuirà tra i cittadini nei prossimi giorni. Un attacco duro, senza mezzi termini, che fa seguito alla decisione del primo cittadino di revocare l'Assessorato al Commercio a Roberto Chinellato rimuovendo così di fatto l'unico rappresentante del partito dallo scudo crociato dalla stanza dei bottoni della politica spinetense. Uno sgarbo su cui i vertici dell'Udc non intendono assolutamente soprassedere. Chinellato, eletto nel 2004 in Consiglio comunale con 85 preferenze dalla lista "Uniti per Spinea ", aveva rinunciato alla carica di consigliere in quanto nominato Assessore al Commercio. Ieri, l'Udc ha dichiarato ufficialmente la fine del sodalizio politico con Tessari. La vicenda potrebbe avere serie ripercussioni anche a livello provinciale, come hanno sottolineato il segretario Provinciale Francesco Piccolo e il responsabile degli enti locali per l'Udc Piero Malvestio. "La scelta del sindaco di Spinea sembra fatta apposta per dare un pugno in faccia all'Udc. Se si dovessero verificare altri casi del genere in Provincia, il centrodestra non conterà sul nostro partito per andare alle elezioni nel 2009". E senza lo scudo le elezioni non si vincono, come dimostra il 6,8\% raccolto dall'Udc solo a Spinea alle politiche del 2006. Piccolo è convinto che la scelta di rimuovere proprio Chinellato per far posto al giovane Fabio Padovan, sia tutt'altro che casuale. "Ho parlato con Tessari personalmente poco tempo fa, dicendogli che l'Udc non poteva più rinunciare al suo simbolo, che per riconquistare il territorio bisognava ridare identità ai partiti. Il sindaco, allora, mi rispose che per il bene della lista civica era meglio che l'Udc non ci fosse". Il segretario provinciale, quindi, legge il caso Chinellato come una mossa politica strategica per estromettere appositamente il partito dalla lista civica che governa Spinea . "Un fatto grave, che rompe la rappresentanza popolare in quanto il sindaco ha tolto arbitrariamente la figura di Chinellato, votato ed eletto consigliere dai cittadini. Inoltre, Tessari ha violato un'intesa preelettorale precisa con la quale l'Udc, rinunciando al proprio simbolo, avrebbe mantenuto per l'intera legislatore un proprio rappresentante in giunta. A questo punto non ci sono più le basi per mantenere un rapporto politico: lunedì prossimo sentirò le altre segreterie di partito provinciali della Casa delle Libertà affinché si prenda una posizione seria e decisa nei confronti della questione di Spinea ".Davide Tamiello
LA NUOVA
Domenica 07-10-07, 39 Provincia SPINEA
La bufera politica L’Udc dopo la revoca dell’assessore Chinellato: «Tessari chieda scusa» «Compromessa l’alleanza di governo»
SPINEA. «Siamo stati schiaffeggiati e sbeffeggiati, e non possiamo accettarlo, Chinellato è stato estromesso in modo indegno». E’ Piero Malvestio, responsabile nazionale degli enti locali per l’Udc, a rendere il senso dello stato d’animo del partito dello scudo crociato che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa sulla decisione di revocare l’incarico di assessore al Commercio a Roberto Chinellato, sostituito dal sindaco con il giovane Fabio Padovan. Per capire la mossa politica di Tessari bisogna pensare che, a Spinea, la campagna politica per le elezioni comunali del 2009 è già partita. Dopo due mandati Tessari dovrà lasciare (si fa il suo nome come candidato alla presidenza della Provincia, inespugnabile feudo rosso, con il sostegno di Forza Italia) ma non intende rinunciare al suo progetto civico, e Padovan sembra essere il suo degno successore. Nei mesi scorsi l’Udc ha fatto sapere a Tessari che per il 2009 si sarebbe impegnata nel suo progetto, ma non avrebbe più rinunciato a correre senza il simbolo, all’interno delle liste civiche, come è accaduto alle ultime elezioni. «Una strategia decisa a livello nazionale per rafforzare l’Udc nei comuni - spiega il coordinatore provinciale del partito, Francesco Piccolo - ma che non voleva dire voltare le spalle al progetto di Tessari». Il sindaco però non ha gradito - è la tesi sconfessata però da Tessari - e ha deciso di far fuori Chinellato, eletto nella lista civica «Uniti per Spinea», ma membro a tutti gli effetti dell’Udc. Domani Piccolo chiederà un incontro con i segretari provinciali di Forza Italia, Lega Nord, e Alleanza nazionale. «Perché quello avvenuto a Spinea è uno strappo che sarà difficile da ricucire - spiegano i vertici provinciali dell’Udc - e bisogna capire quali progetti hanno gli altri partiti della Casa delle libertà, perché tutto si può dire ma non che il progetto di Tessari sia esterno al centrodestra». «Tessari - sbotta Malvestio - dovrebbe chiedere scusa per come si è comportato». Ma oggi cosa vuole l’Udc da Tessari? «Da lui non vogliamo più nulla - aggiunge Piccolo - ma vogliamo capire dagli altri partiti del centrodestra che intenzioni hanno». Forza Italia, il partito a cui Tessari guarda, è rimasto abbastanza indiffirente rispetto all’estromissione di Chinellato, mentre qualche mugugno c’è stato stato in Alleanza nazionale. Da parte sua l’Udc - a Spinea vale tra il 6 e il 7% - ha gli artigli spuntati perché totalmente esclusa dalla maggioranza. ma potrà far valere il suo peso, se pur piccolo, per le prossime elezioni. (Francesco Furlan)
IL GAZZETTINO
sabato 6 ottobre 2007 in breve SPINEA Tessari coordinatore liste civiche cittadine
Claudio Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche cittadine "Lista Claudio Tessari" e "Uniti per Spinea
LA NUOVA
MARTEDÌ, 09 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. Dopo l’allontanamento di un assessore Udc Nasce un «caso Tessari» e scuote il centrodestra
SPINEA. «E’ stato fatto fuori un assessore di Forza Italia? No, e quindi a che titolo dovrei intervenire?». Mario Dalla Tor, segretario provinciale di Forza Italia, fa un po’ il discolo. Dopo il rimpasto di giunta a Spinea, con il sindaco Claudio Tessari che ha revocato l’incarico all’assessore Roberto Chinellato (Udc) il segretario provinciale del partito dello scudo crociato, Francesco Piccolo, aveva intenzione di coinvolgere nella vicenda gli altri segretari provinciali dei partiti di centrodestra, ma Dalla Tor si mette già in disparte.
Ma Tessari non fa riferimento a Forza Italia? «Tessari non è iscritto a Forza Italia, non partecipa alle riunioni di partito ma ha partecipato ad alcune riunioni organizzate dalla Casa delle libertà su temi istituzionali. Noi trattiamo con lui come responsabile della sua lista civica, ma non è iscritto a Forza Italia». La vicenda all’interno del polo resta piuttosto calda. E intanto anche l’opposizione parte all’attacco. «Per noi questa revoca è una novità e i motivi sono poco comprensibili - dice Silvano Checchin dell’Ulivo -. Tessari dice che l’ingresso del nuovo assessore (Fabio Padovan, ndr) serve a dare un’accelerata all’attività di giunta, ma Roberto Chinellato era uno che, anche fisicamente, lavorava di più in giunta e si dava da fare». L’opposizione la mette sul piano istituzionale. «Una decisione così importante - aggiunge Checchin - doveva essere comunicata in Consiglio comunale, e questo non è accaduto. E’ la dimostrazione del rispetto che Tessari ha per l’opposizione, alla quale non è stato comunicato proprio nulla». Per l’opposizione tutta l’operazione è quindi «poco trasparente perché sono poco comprensibili i motivi per cui è avvenuto l’avvicendamento». L’esordio ufficiale del nuovo assessore al Commercio, Fabio Padovan, 33 anni, avverrà nei prossimi giorni. Francesco Furlan
IL GAZZETTINO
giovedì 11 ottobre 2007
Sulla sostituzione dell'assessore l'Udc non trova solidarietà da Fi
(d.t.) Forza Italia dà il suo appoggio all'Udc, ma sulla questione relativa alla sostituzione dell'Assessore al Commercio Roberto Chinellato preferisce non entrare nel merito della decisione presa dal sindaco Claudio Tessari. E' questa, in sintesi, la morale dell'incontro tra i vertici del partito delle sezioni di Spinea tenutosi martedì sera: ricompattare il centrodestra, ma attorno ad una lista civica. Su questo gli azzurri non sembrano intenzionati a trattare. La nomina del nuovo assessore è una scelta del sindaco che noi rispettiamo e non commentiamo, dal momento che non fa riferimento al nostro partito. - afferma Renzo Da Lio, neocoordinatore e segretario del circolo di Forza Italia di Spinea essendo un partito del centrodestra, l'Udc gode comunque della nostra solidarietà. Martedì sera abbiamo messo in chiaro alcuni punti fondamentali: cercheremo di mediare per trovare un punto d’incontro, anche in vista delle amministrative del 2009. Non si può prescindere però da una cosa: le liste civiche devono esserci, senza non si va da nessuna parte, sono una conditio sine qua non. Passato il momento di questa cocente delusione, credo che l'Udc riprenderà a collaborare con la coalizione di centrodestra come ha sempre fatto".
LA NUOVA
GIOVEDÌ, 11 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea.Restano i distinguo sulle Liste civiche Incontro forzisti e Udc dopo il «caso Tessari»
SPINEA. Faccia a faccia martedì sera tra le segreterie locali di Forza Italia e dell’Udc necessario dopo il rimpasto di giunta che ha visto nei giorni scorsi il sindaco Claudio Tessari sostituire l’assessore al commercio Roberto Chinellato (l’unico della giunta in quota Udc) con il giovane Fabio Padovan. Un colpo di mano che non è piaciuto ai centristi, i quali hanno subito sparato a zero sul sindaco mettendo addirittura in discussione l’alleanza. L’altra sera il chiarimento, che comunque non sembra aver fatto rientrare la polemica. «Non siamo entrati nel merito dell’azione del sindaco - dice il segretario forzista, Renzo Da Lio - perché riguarda le sue facoltà e le sue valutazioni. Quello che abbiamo voluto ribadire è la piena volontà di proseguire la collaborazione col centrodestra. Fondamentale per noi è comunque la presenza delle liste civiche». «Forza Italia ha dimostrato di essere solidale con la nostra posizione - replica il coordinatore dell’Udc Florindo Casagrande - rimane il fatto che Tessari non ha ancora dato le vere motivazioni delle sue decisioni e non sembra averle date nemmeno a Forza Italia. Ad ogni modo la maggioranza non rischia la spaccatura e da parte nostre le garanzie sulla tenuta del centrodestra a Spinea ci sono». Tuttavia qualche distinguo sul nodo delle civiche rimane. Spiega ancora Casagrande: «Dalle liste civiche non si prescinde? Siamo perfettamente d’accordo, però le civiche non sono la maggioranza, ma solo parte di essa». (f.d.g.)
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News dal sito del Comune
Google News su Spinea - Pellegrini
Incipit
NOTA BENE
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo
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PREZZI BENZINA MIRANESE
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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
Successivi alle modifiche urbanistiche
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
PUT2004: Statistiche degli incidenti
Quartiere Dante in particolare
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013