Puntualmente ogni inverno esplodono le emissioni di polveri sottili, giusto con i primi freddi, ed apice nei periodi di prolungata assenza di pioggia.
Anche quest'anno non fa eccezione, se non forse per il fatto che il 2015 è l'anno più caldo di tutti quelli misurati in oltre 50 anni di misurazioni della temperatura media del globo.
Innondazioni e tornado, come quello occorso a Mirano-Mira-Dolo segnano il trend di cambiamento climatico, con eventi sempre più estremi per un clima temperato, caratteristico dell'Italia.
L'inverno 2015 risulta particolarmente mite e senza precipitazioni (pioggia o neve), che fanno depositare le polveri a terra.
Per anni ci si è preoccupati delle emissioni di polveri del forno crematorio vicino al cimitero, arrivando a richiedere una campagna di indagine dell'ARPAV per misurarne l'impatto sui quartieri limitrofi.
Poi si è accettato di ricevere sul territorio comunale un'autostrada da 40-80 milioni di veicoli all'anno, transiti certi, in cambio di alcune opere complementari (via 11 settembre + tangenziale nord, tangenziale sud) che spostassero il traffico di via Roma (30 mila veicoli al giorno) fuori dal centro del paese, transiti incerti dato che i conducenti di veicoli dovrebbero percorrere 5-6 km in più di strada per aggirare il centro, inquinando comunque in modo eguale il territorio comunale.
Da ciò se ne deduce un attivo di inquinamento di centinaia di migliaia di veicoli al giorno a causa del Passante di Mestre che fino a poco tempo fa passavano per Chirignago-Mestre sulla tangenziale.
Eppure l'evidenza dimostra come ciò che fa esplodere le emissioni in inverno sia la necessità della popolazione di riscaldarsi, in un'area completamente metanizzata, più che la costante produzione di CO2 e PM10/2,5 prodotta dalle auto e camion tutto l'anno.
Certo, viaggiando ho avuto modo di osservare come tutto il paese Italia sia unito in tale esplosione di inquinamento, che fortunatamente, basandosi su pellet, ciocchi di legna e cippato non vede formarsi le nebbie di smog, prodotto dalla combustione del carbone, documentate per città cinesi come Shanghai.
Eppure tutto ciò indica due segnali molto preoccupanti per il paese Italia.
Per anni si è detto che bruciare legna è "ecologico", poichè gli alberi catturano la CO2 dell'atmosfera imbrigliandola nell'arco di decine d'anni con la fotosintesi clorofilliana sotto forma di legno, per poi liberarla in un solo inverno dentro stufe, camini o stufe a pellet.
Tutto ciò sarebbe vero se venissero piantati un adeguato numero di alberi a compensare con una lenta crescita della durata di qualche decennio, la legna bruciata molto velocemente con stufe/camini poco efficienti e poco filtrati, e sarebbe ancor piùvero se valesse la produzione a km0 (il luogo di produzione di CO2 e di trasformazione di CO2 in O2 e legna coincidessero).
Tuttavia il solo pareggio nell'emissione di CO2 non basta, poichè il riscaldamento basato sulla combustione di specie vegetali produce anche polveri sottili in mancanza di adeguati filtri, mai implementati su comignoli, camini e tubi di emissione dei fumi delle stufe a pellet.
Un altro punto da prendere in considerazione è che pur essendo il costo del metro cubo di gas relativamente basso rispetto al potere calorifero (0,50 euro a metro cubo, maggiorato da una caterba di tasse), la polazione sta preferendo mezzi di riscaldamento diretto relativamente poveri quali stufe a pellet o camini, installabili a basso costo e capaci di creare calore irradiato più che calore diffuso (per esempio utilizzando caldaie a condensazione e termosifoni).
Tali mezzi di riscaldamento sono un segnale di impoverimento di un paese, che preferisce mezzi di riscaldamento meno efficienti (un camino disperde nell'atmosfera al minimo il 60% dell'energia prodotta, una caldaia a pellet efficiente il 40%) rispetto ad impianti con pompe di calore o sistemi di ventilazione meccanica.
Quindi, dato che il traffico di auto in centro a Spinea fa parte del problema, ma non è il grosso del problema, è una percentuale infinitesima delle conseguenze del scelte dell'amministrazione comunale sul Passante di Mestre, e non è la causa che porta al picco delle emissioni nei periodi di siccità invernali, che si potrebbero risolvere imponendo l'uso di filtri (marmitte catalitiche sulle stufe a pellet?!), anche quest'anno ci saranno i blocchi del traffico (per taluni veicoli euro 0, 1, 2) durante le feste di Natale.
mah...
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sabato 26 dicembre 2015
giovedì 16 gennaio 2014
Pellet 1 - PAES 0
Come per magia ogni inverno si rinnova il miracolo delle polveri
sottili alle stelle ...figurativamente dei focchi neri che salgono verso il cielo.
Gli aumenti del PM10 a Spinea in inverno avvengono per la coincidenza fra la bassa piovosità dovuta al clima e l'arrivo delle giornate di gelo (temperatura sotto zero tutto il giorno) o più in generale con i primi giorni freddi, con la gente che accende gli impianti di riscaldamento.
Tuttavia caldaie a condensazione o tradizionali, pompe di calore o simili non producono emissioni di PM10, al contrario di camini, caldaie a biomasse e stufe a pellet.
Dal 2006 ad oggi c'è stato un vero boom delle stufette a pellet, per il loro basso costo e per un prezzo del pellet apparentemente conveniente anni fa (oggi è già aumentato del 20% in meno di 1 anno passando da 4.15 al sacco a 5 euro), tanto che in molti quartieri di Spinea camminando la sera si percepisce l'odore del legno bruciato.
Quindi abbiamo assistito ad un ritorno all'economia povera del dopo-guerra o peggio all'economia fallita greca, sopraffatta da debiti, subrime e finanza creativa.
Le biomasse vengono considerate rinnovabili perchè il ciclo della CO2, anidride carbonica, è nullo.
In altre parole le piante crescono assorbendo anidride carbonica dall'atmosfera ed intrappolandola nel legno tramite l'energia del sole e la fotosintesi clorofilliana.
Il legno bruciando con il processo di combustione libera l'energia del sole come calore e l'anidride carbonica precedentemente intrappolata.
Si ha quindi che se il produttore di biomassa taglia e ripianta alberi, apparentemente l'anidride carbonica intrappolata e liberata è sempre uguale.... solo che viene liberata in città ed intrappolata nel bosco, non necessariamente nello stesso comune, non necessariamente con un PAES congiunto.
Il PAES, dato che il ciclo della CO2 è apparentemente nullo non considera quanta anidride carbonica viene liberata dalle stufe a pellet/cippato o dai camini, così come non si preoccupa di accertare che vi siano produttori di ciocchi di legno, pellet o cippato che riforestano oltre che tagliare biomassa.
Rimane quindi il dubbio che tutto ciò sia rinnovabile o meglio rinnovato, mentre in città l'aria peggiora ogni inverno.
Altro errore a volte compiuto nella redazione del PAES è tracciare il miglioramento degli involucri edilizi degli edifici della città valutando la riduzione dei consumi nelle vollette di elettricità e gas.
Anche assumendo per corretta l'ipotesi che la temperatura interna degli edifici permanga fra i diversi anni, in questo modo si trascura lo spostamento dei sistemi di riscaldamento a legna rispetto al consumo di gas metano.
Il beneficio dato dalle stufette a pellet è dovuto al riscaldamento diretto dell'aria, percepito in modo migliore rispetto sistemi di riscaldamento con termovettore acqua-radiatore (calore percepito più velocemente, sensazione di calore irradiato migliore del calore per convezione dei radiatori).
Oltre a questo si può far notare come l'efficienza delle stufe a pellet risulti minore rispetto quella di altri sistemi (pompe di calore, caldaie a condensazione, ecc...) o rispetto alle caldaie a biomassa.
Tuttavia questo discorso diviene complicato, specie se si considerano le detrazioni fiscali correlate.
Tuttavia a conti fatti con il potere calorifico e l'efficienza dei mezzi di riscaldamento il pellet (a differenza di tronchetti e del cippato) risulta economicamente più costoso del riscaldamento a metano, il quale non necessita nemmeno che l'utente pulisca la stufetta ogni giorno dalla fuliggine per mantenerne alta l'efficienza.
Quindi nella valutazione della riduzione delle emissioni che il Comune di Spinea si è impegnato di ottenere per il 2020 (impegno tratto dalla giunta Checchin che sarà lasciato al prossimo sindaco) rimane la travisazione della quantità di anidride carbonica che viene emessa dai sistemi a biomassa acquistati dai cittadini od installati su edifici pubblici (es: la nuova piscina di Spinea), nonchè il boom di polveri sottili nel periodo invernale non dovuto al traffico di automobili, mentre il comune emana questi provvedimenti
Gli aumenti del PM10 a Spinea in inverno avvengono per la coincidenza fra la bassa piovosità dovuta al clima e l'arrivo delle giornate di gelo (temperatura sotto zero tutto il giorno) o più in generale con i primi giorni freddi, con la gente che accende gli impianti di riscaldamento.
Tuttavia caldaie a condensazione o tradizionali, pompe di calore o simili non producono emissioni di PM10, al contrario di camini, caldaie a biomasse e stufe a pellet.
Dal 2006 ad oggi c'è stato un vero boom delle stufette a pellet, per il loro basso costo e per un prezzo del pellet apparentemente conveniente anni fa (oggi è già aumentato del 20% in meno di 1 anno passando da 4.15 al sacco a 5 euro), tanto che in molti quartieri di Spinea camminando la sera si percepisce l'odore del legno bruciato.
Quindi abbiamo assistito ad un ritorno all'economia povera del dopo-guerra o peggio all'economia fallita greca, sopraffatta da debiti, subrime e finanza creativa.
Le biomasse vengono considerate rinnovabili perchè il ciclo della CO2, anidride carbonica, è nullo.
In altre parole le piante crescono assorbendo anidride carbonica dall'atmosfera ed intrappolandola nel legno tramite l'energia del sole e la fotosintesi clorofilliana.
Il legno bruciando con il processo di combustione libera l'energia del sole come calore e l'anidride carbonica precedentemente intrappolata.
Si ha quindi che se il produttore di biomassa taglia e ripianta alberi, apparentemente l'anidride carbonica intrappolata e liberata è sempre uguale.... solo che viene liberata in città ed intrappolata nel bosco, non necessariamente nello stesso comune, non necessariamente con un PAES congiunto.
Il PAES, dato che il ciclo della CO2 è apparentemente nullo non considera quanta anidride carbonica viene liberata dalle stufe a pellet/cippato o dai camini, così come non si preoccupa di accertare che vi siano produttori di ciocchi di legno, pellet o cippato che riforestano oltre che tagliare biomassa.
Rimane quindi il dubbio che tutto ciò sia rinnovabile o meglio rinnovato, mentre in città l'aria peggiora ogni inverno.
Altro errore a volte compiuto nella redazione del PAES è tracciare il miglioramento degli involucri edilizi degli edifici della città valutando la riduzione dei consumi nelle vollette di elettricità e gas.
Anche assumendo per corretta l'ipotesi che la temperatura interna degli edifici permanga fra i diversi anni, in questo modo si trascura lo spostamento dei sistemi di riscaldamento a legna rispetto al consumo di gas metano.
Il beneficio dato dalle stufette a pellet è dovuto al riscaldamento diretto dell'aria, percepito in modo migliore rispetto sistemi di riscaldamento con termovettore acqua-radiatore (calore percepito più velocemente, sensazione di calore irradiato migliore del calore per convezione dei radiatori).
Oltre a questo si può far notare come l'efficienza delle stufe a pellet risulti minore rispetto quella di altri sistemi (pompe di calore, caldaie a condensazione, ecc...) o rispetto alle caldaie a biomassa.
Tuttavia questo discorso diviene complicato, specie se si considerano le detrazioni fiscali correlate.
Tuttavia a conti fatti con il potere calorifico e l'efficienza dei mezzi di riscaldamento il pellet (a differenza di tronchetti e del cippato) risulta economicamente più costoso del riscaldamento a metano, il quale non necessita nemmeno che l'utente pulisca la stufetta ogni giorno dalla fuliggine per mantenerne alta l'efficienza.
Quindi nella valutazione della riduzione delle emissioni che il Comune di Spinea si è impegnato di ottenere per il 2020 (impegno tratto dalla giunta Checchin che sarà lasciato al prossimo sindaco) rimane la travisazione della quantità di anidride carbonica che viene emessa dai sistemi a biomassa acquistati dai cittadini od installati su edifici pubblici (es: la nuova piscina di Spinea), nonchè il boom di polveri sottili nel periodo invernale non dovuto al traffico di automobili, mentre il comune emana questi provvedimenti
l’Ordinanza Sindacale 38/2013, che prevede specifiche misure e divieti per contrastare l’inquinamento atmosferico.
Vediamo insieme:
• Divieto di innalzamento della temperatura oltre i 20 gradi negli edifici adibiti a residenza, ufficio, attività commerciali, ricreative, di culto, sportive ed assimilabili e divieto di innalzamento della temperatura oltre i 18 gradi per gli edifici adibiti ad attività artigianali, industriali ed assimilabili;
• Divieto di accensione di fuochi all’aperto;
• Divieto di climatizzazione di spazi complementari all’abitazione quali cantine, box, garages, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con box, cantine e garages;
• Riduzione da 14 ore a 12 ore, in orario compreso tra le ore 5.00 e le ore 23.00 di ciascun giorno, di esercizio massimo giornaliero degli impianti di riscaldamento alimentati a gas, gasolio, olio combustibile, combustibili solidi, con esclusione degli edifici adibiti a case di cura, ricoveri, scuole materne ed asili;
• Divieto di combustione di biomasse legnose non conformi alla norma UNI CEN/TS 14588, di legno impregnato, verniciato o trattato; nonché di rifiuti, carta plastificata, sostanze artificiali di qualsiasi tipo, confezioni o contenitori (tetrapack) e comunque ogni altro materiale che possa rilasciare esalazioni nocive e polveri durante la combustione. Tali misure saranno in vigore fino al 15 aprile 2014.
mercoledì 2 settembre 2009
Posizione provvisoria, con installazione definitiva
LA NUOVA MERCOLEDÌ, 02 SETTEMBRE 2009 Pagina 17 - Cronaca L’assessore Belcaro e il direttore dell’Arpav hanno presentato il rapporto sulla qualità dell’aria 2008 Meno smog grazie a piogge e crisi La media annua del Pm10 si abbassa ma resta oltre i limiti
Eureka finalmente un bel dato! (tono ironico)
Peccato che questo blog abbia già fatto notare in passato come, a seguito dei lavori per la costruzione di piazza Santa Bertilla, si sia reso necessario spostare la cabina misuratrice delle emissioni di PM10, che si trovava di fronte alla vecchia scuola Pascoli, oggi abbattuta proprio nel mezzo dell'attuale lavoro edilizio pubblico.
La centralina di rilevamento ora si trova a circa 500 metri dall'inquinante via Roma, dove passano 30.000 veicoli al giorno, nel ben mezzo di un parcheggio circondato da palazzoni di nuova edificazione.
E' ovvio che posizionato distante dalla via inquinante, la stazione rilevi una dispersione delle polveri PM10.
Si crea così una finta sicurezza nella riduzione delle emissione delle polveri sottili.
L'installazione è provvisoria, od almeno così si è sempre detto, ma lo spazio dedicato con muretto e recinzione lascia pensare più ad un'installazione definitiva, che non tornerà presto a rilevare l'inquinamento lì dove viene prodotto anzichè un un punto dell'area dove si disperde!
martedì 8 gennaio 2008
Articoli di giornale - Cocem ed il casello di Crea
...Il Cocem è contrario anche alla realizzazione del nuovo casello di Crea, "vista l'esistenza a breve distanza dei caselli di Roncoduro e Borbiago"...
Il casello di Crea è uno dei vanti del sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ottenuto come contropartita nei lavori per l'edificazione del Passante.
Raccolta firme contro le targhe alterne
Le richieste di viabilità decente e scorrevole, nonchè diretta, intuibile e gratuita si scontrano con le necessità residenziali qualora intervengano lavori o progetti che diluiscano nel territorio il traffico non creando aree residenziali a minore impatto.
La quantità di PM10 non viene meno con lo spostamento dei mezzi, ed anzi la creazione di un sistema poco avezzo alla circolazione degli automezzi ne rallenta la percorrenza creando un maggiore tempo di funzionamento dei motori inquinanti.
La presenza di un diffuso malessere e di un ingorgo perenne dovrebbe quindi spingere le varie amministrazioni ad investire sulla costruzione di strade e parcheggi scambiatori od al concentramento del traffico in fasce specifiche con delocalizzazione dell'abitato scarso presente in queste in loco cittadino.
Ciò permetterebbe di salvare capra e cavoli creando isole residenziali, soddisfacendo le attività commerciali cittadine e liberando il centro cittadino dalle deleterie emissioni.
Tuttavia come già visto ciò non si verifica in quanto si preme ancora più alla costruzione di edifici che alla costruzione di servizi e strade.
Le richieste di viabilità decente e scorrevole, nonchè diretta, intuibile e gratuita si scontrano con le necessità residenziali qualora intervengano lavori o progetti che diluiscano nel territorio il traffico non creando aree residenziali a minore impatto.
La quantità di PM10 non viene meno con lo spostamento dei mezzi, ed anzi la creazione di un sistema poco avezzo alla circolazione degli automezzi ne rallenta la percorrenza creando un maggiore tempo di funzionamento dei motori inquinanti.
La presenza di un diffuso malessere e di un ingorgo perenne dovrebbe quindi spingere le varie amministrazioni ad investire sulla costruzione di strade e parcheggi scambiatori od al concentramento del traffico in fasce specifiche con delocalizzazione dell'abitato scarso presente in queste in loco cittadino.
Ciò permetterebbe di salvare capra e cavoli creando isole residenziali, soddisfacendo le attività commerciali cittadine e liberando il centro cittadino dalle deleterie emissioni.
Tuttavia come già visto ciò non si verifica in quanto si preme ancora più alla costruzione di edifici che alla costruzione di servizi e strade.
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News dal sito del Comune
Google News su Spinea - Pellegrini
Incipit
NOTA BENE
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
Successivi alle modifiche urbanistiche
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
PUT2004: Statistiche degli incidenti
Quartiere Dante in particolare
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013