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martedì 21 ottobre 2008

articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità

LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
...
Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.

Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.

"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!

Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.

sabato 17 maggio 2008

articolo di gironale - inizio raccolta firme

IL GAZZETTINO
Giovedì 8 maggio 2008 Spinea
Nei prossimi giorni partirà la raccolta di firme tra i banchi del mercato per l’abolizione dei sensi unici di via Matteotti e Martiri e la creazione di nuove piste ciclabili Viabilità, i comitati puntano al referendum
Visto che non li vogliono ascoltare, i Comitati per la Viabilità andranno avanti in sede legale e chiederanno la sospensione del Piano del traffico di Spinea. Dopo mesi di studi, l'avvocato Stefano Giordano, incaricato dai tre comitati antitraffico (Spinea Vivibile, Comitato Via Matteotti e Comitato Viabilità Villaggio dei Fiori), sostiene di avere dalla sua una clamorosa scoperta: le tavole B1.2 e BX.X, che supportano sia la decisione di trasformare via Matteotti in senso unico sia le altre modifiche apportate alla viabilità del quartiere, non sarebbero mai state votate nel deliberato 56/2004, all'origine della "riforma" della viabilità spinetense. Secondo l'avvocato, data questa mancanza, tutte le decisioni assunte dall'Amministrazione sarebbero passibili di sospensione immediata, in quanto mancanti di approvazione da parte del consiglio comunale.
I Comitati sono sul piede di guerra da almeno un anno: già il 12 settembre del 2007 avevano inviato una diffida al Comune, in cui invitavano l'Amministrazione a fermare i lavori per il riordino della viabilità, e avevano dato il via ad una raccolta di firme. A questa diffida il Comune rispondeva il 29 ottobre, dicendo che l'Amministrazione non era in dovere di sospendere la nuova viabilità, ma avrebbe atteso, eventualmente, le decisioni del Tar, cui i comitati si erano rivolti. Una risposta che ai comitati era sembrata un vero schiaffo.
«Noi combattiamo per mantenere vive le attività del quartiere - spiega Valeria Chinellato, presidente del Comitato di via Matteotti - e anche perché con questo piano il traffico di via Roma è stato deviato su strade strette e pericolose». «Ci sembra impossibile che una Amministrazione continui a non volere il confronto con i cittadini e si debba arrivare a tanto» aggiunge Gianni Crosera, del Comitato Villaggio dei Fiori. I Comitati hanno avviato anche una raccolta di firme (per adesso 1500) per un referendum in quattro punti: divieto di costruire nuovi edifici in piazza Fermi e Marconi, abolizione del senso unico in via Matteotti e in via Martiri, costruzione di piste ciclabili. I banchetti per la raccolta delle firme saranno presenti nei due mercati cittadini anche nei prossimi giorni. Mariangela Vaglio



Tavola BX.X

Tavola B1.2 soluzione 1

Tavola B1.2 soluzione alternativa

Al di là dell'errore di scrittura di via Saro, dove invece si trova via Paolo Sarpi nella tavola BX.X, è bene notare come buona parte dei sensi unici previsti nella tanto contestata tavola non siano stati applicati (vedi il senso unico di via Abba, o quello di via Grossi).
Permane sempre l'errore di via Lorenzini.
Si rimanda poi all'elenco generale per quanto riguarda le tematiche sviluppate nella modifica urbanistica.

Nella tavola B1.2 in entrambe le soluzioni non viene indicato il sistema di circolazione a senso unico per via Matteotti via Bennati, mentre per via Alfieri è prevista una soluzione a senso unico nel tratto compreso fra via Grossi e la piazzetta Dante.
Al contrario la tavola BX.X inverte completamente le soluzioni adottate, ponendo via Alfieri a doppio senso di circolazione e via Matteotti, D'Annunzio e Bennati a senso unico.
Vi è quindi un netto cambiamento che sembra non tenere da conto come nel PUT2004 nella tavola B2_1_centri_urbani.PDF l'area a cavallo di via Alfieri fosse stata definita come residenziale o come l'importanza delle vie fra via Alfieri, via Matteotti e via Bennati fosse descritta in modo decisamente differente.

PUT2004 tavola A2_class_funzionale.PDF



PUT2004 nella tavola B2_1_centri_urbani.PDF





domenica 16 marzo 2008

articoli di giornale - referendum sulla viabilità

LA NUOVA
VENERDÌ, 14 MARZO 2008
Provincia Spinea. Tre mesi per trovare duemila sottoscrittori. Quattro schede Referendum sulla viabilità, da oggi le firme I comitati civici chiedono piste ciclabili e la revisione dei sensi unici di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Via libera alla raccolta firme per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Proprio lunedì il vice segretario generale del Comune ha firmato la richiesta dei due comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», che ora hanno novanta giorni di tempo per raccogliere le 2 mila firme richieste. Già sabato prossimo saranno in piazza Fermi dove distribuiranno volantini mentre mercoledì prossimo saranno con un banchetto al Villaggio dei Fiori.Le schede saranno 4 con due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedono che non sia applicato il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e propongono che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciano l’idea che via Matteotti, via Bennati e via Cattaneo tornino al doppio senso di marcia mentre in quella C suggeriscono alla giunta che via Martini torni al doppio senso e che in via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiederanno agli spinetensi di proporre alla giunta una pista ciclabile in via Capitanio e in via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. «L’obiettivo è far cambiare parere alla giunta comunale - spiega Gianni Causin di Spinea vivibile - e ora ci daremo da fare per raccogliere le firme necessarie per indire il referendum». D’altro canto, invece, il Comune vuole andare avanti col proprio programma. Proprio da ieri, infatti, via Bennati è a senso unico dall’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità. Il progetto per via Bennati prevede una carreggiata di 5 metri a corsia unica. Il senso unico in via Bennati segue quello già esistente, in entrata da via Roma, su via Matteotti. In futuro toccherà a via Capitanio, a senso unico tra via Roma e via Solferino anche se non è ancora stato deciso il senso di marcia. «I lavori viari - spiega il sindaco Claudio Tessari - procedono come previsto. Se si arriverà al referendum non lo so ma altrove si fanno per cose più importanti. Qui leggo quesiti che per me sono assurdi. Ma siamo in democrazia e mi auguro una raccolta firme corretta. I cittadini devono essere ben informati su cosa firmano».

In realtà i giorni disponibili non sono propriamente 90...in linea teorica questo è il tempo concesso, in linea pratica vi sono diversi contrasti creati dalla stessa legge.
La raccolta delle fime deve essere eseguita con degli autentificatori.
Per quanto le figure professionali che possono autentificare la firma raccolta nella lista siano molteplici, quelle disponibili per la causa proposta da un referendum sono sempre una percentuale.
Ancora meno divengono le ore disponibili per la raccolta firme se si considera che tali persone non è detto siano in pensione (lavorando il tempo utile si riduce drasticamente) oppure single senza una propria vita privata.
A ciò si aggiungono i necessari balzelli di promozione in area pubblica.
Per esempio, distribuire i volantini in area pubblica o casa per casa comporta l'avvertimento e la concessione di una licenza per la distribuzione (con restrizioni di luogo, giorno ed ora) in apposito ufficio ed il pagamento di una tassa.
Per l'istituzione di un banchetto all'aperto esistono spazi ben prestabiliti in cui mettersi, il pagamento di una tassa in funzione delle dimensioni del banchetto e la possibilità di fare azione di raccolta firme solo alcuni giorni del mese.
Vi è inoltre la sospensiva della raccolta firme nei giorni di campagna elettorale.

mercoledì 14 novembre 2007

Articolo di giornale - incontro con Claudio Tessari

IL GAZZETTINO
mercoledì 14 novembre 2007
Richiesta piuttosto originale ieri dei Comitati di via Matteotti e Spinea Vivibile nell’incontro con il sindaco Claudio Tessari e l’ Facciamo un referendum sulla viabilità” Ma più che altro sembra un questionario a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere poste ai cittadini chiamate alle urne
I cittadini chiedono un referendum sulla viabilità. Questa la richiesta avanzata dai Comitati di via Matteotti e Spinea vivibile al termine dell'incontro di ieri mattina con il sindaco Claudio Tessari e l'Assessore alla viabilità Mario Simionato. Più che un referendum un questionario, a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere posti ai cittadini chiamati alle urne.
I punti in questione sono otto: il ritorno a doppio senso di via Matteotti e via Cattaneo, il mantenimento di via Bennati a doppio senso, la rimozione della rotatoria all'incrocio fra via Roma e via Alfieri, il divieto di costruzione di nuovi edifici in rilevato in Piazza Marconi, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, il traffico intercomunale di passaggio fuori da Spinea e la messa in sicurezza di via Capitanio.
Gianni Causin, del Comitato Spinea Vivibile, ha inoltre rinnovato la proposta di un'assemblea pubblica per coinvolgere l'intera cittadinanza a proposito della viabilità della Spinea del domani. Da via Alfieri piovono lamentele sul nuovo circuito viario che, a detta dei residenti, ha portato un notevole incremento del traffico di attraversamento.
"Via Bennati diverrà presto a senso unico come via Matteotti - spiega una residente - perché allora non mettiamo a senso unico anche via Alfieri, che è molto più stretta e quindi pericolosa delle altre due strade? In questo modo diverrebbe molto più sicura".
L'amministrazione risponde con fermezza che indietro non si torna: in via Matteotti, dopo il senso unico, verrà aumentato il numero di posti auto a servizio delle attività commerciale e verrà realizzata una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in fase di realizzazione sul tratto sud di via Matteotti (pronta in primavera) e con quella che verrà realizzata su via D'Annunzio e via Bennati.
II resto del piano prevede un percorso pedonale da Piazza Marconi sino a via D'Annunzio sul lato ovest e, sempre in via Matteotti, il ridimensionamento della carreggiata e l'inserimento di passaggi pedonali rialzati, oltre a migliori all'illuminazione e ai marciapiedi.
I residenti, all'idea di una pedonalizzazione di via Roma, sono insorti contro il sindaco per il timore che il traffico possa riversarsi nelle vie limitrofe. "La pedonalizzazione verrà fatta dal prossimo sindaco -ha spiegato Tessari - ma vi si potrà pensare solo quando verrà completata la tangenziale nord complementare al Passante". D.T.

Il motivo per cui vi sono svariate domande dipende dal fatto che molte sono le azioni compiute dall'amministrazione nel quartiere, con progressivo scombinamento della circolazione locale e concentramento in zone residenziali (link).
Il referendum consultivo deve inoltre vertere su ben determinate delibere ed argomenti in cui vi sia stata un'azione sul territorio da parte dell'amministrazione.
Progetti che modificano più zone implicano quindi maggiori tematicità implicite.

Rimane quindi inspiegabile per quale motivo se la pedonalizzazione di via Roma (intasata giornalmente da 30000 veicoli) si attuerà soltanto con il completamento della tangenziale nord complementare al Passante si debba già da oggi attuare una serie di modifiche che comportano comunque un danno per il quartiere Dante.

link a disegni

Se la soluzione fosse realmente la tangenziale nord gli sforzi dovrebbero essere compiuti per realizzare questa e non per metter il carro davanti ai buoi.

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 14 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Già presentata la domanda: se Tessari non accetterà comincerà la raccolta firme. Sabato una manifestazione Un referendum sulla viabilità Sarà la prima consultazione popolare mai fatta nel Miranese di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Una proposta di referendum con ben otto quesiti soprattutto sulla viabilità ma pure sull’urbanistica. E’ quello che stanno progettando i comitati di Spinea che ieri, al termine dell’incontro con il sindaco Claudio Tessari, hanno consegnato all’amministrazione comunale una copia di richiesta della consultazione. Ora resta da vedere se Tessari accetterà di indire un referendum, altrimenti i comitati hanno già fatto sapere che inizieranno a raccogliere le firme necessarie, circa 2300, per indirlo.
In sostanza i comitati chiedono il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti, messa in sicurezza di via Bennati, tornare al doppio senso in via Cattaneo, eliminare la rotatoria all’incrocio tra le vie Roma e Alfieri, divieto di costruzione di nuovi edifici su piazza Fermi, ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, traffico di passaggio fuori dal centro e messa in sicurezza di via Capitanio.
Tutte domande, queste, fatte ancora una volta al sindaco dal comitati di via Matteotti e quello di Spinea Vivibile nel faccia a faccia di ieri, a cui ha partecipato anche l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato. Ma com’era logico prevedere, per l’ennesima volta ognuno è tornato a casa con le proprie convinzioni. La giunta, come ricorda lo stesso sindaco Tessari, sta portando avanti il suo programma elettorale e indietro non si torna. Su via Matteotti sarà realizzato un senso unico da nord a sud con riduzione del volume di traffico in transito,

La riduzione del volume di traffico su via Matteotti non indica che un certo numero di veicoli è stato eliminato dalla faccia della terra, bensì che questi si siano spostati in altro loco.

link tavole scombinamento della circolazione del quartiere

aumenteranno i posti auto per le attività commerciali con sosta massima di un’ora,

Dal punto di vista urbanistico devono essere mantenuti certi indici di numero parcheggio pubblico disponibile per abitante.
A titolo di esempio: se si volesse trasformare piazza Marconi in un'area piena di palazzi si dovrebbero ricavare vari parcheggi pubblici in sostituzione di quelli eliminati con la lotizzazione dell'area, a cui dovrebbero aggiungersene altri per il soppravvenuto aumento di abitanti proprio nelle nuove costruzioni.

sarà fatta una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in costruzione nel tratto sud di via Matteotti e quella che sarà realizzata in via D’Annunzio e in via Bennati, sarà previsto un percorso pedonale da piazza Marconi sino a via D’Annunzio sul lato ovest, saranno rallentati i veicoli con la riduzione della carreggiata e l’inserimento di passaggi pedonali rialzati, ci saranno nuovi punti luce e marciapiede nel primo tratto. Insomma, una serie di interventi per rendere più vivibile la zona.
Problematiche ingenerate su piazza Marconi.

«Solo nel 2010-2011 quando sarà completato l’anello a Nord - spiega Tessari - potremmo pedonalizzare via Roma. Prima sarà obiettivamente impossibile».
Ma i comitati chiedono risposte immediate a quelle che definiscono esigenze per la tutela della salute. «Nei prossimi 4 anni» chiede Gianni Causin di Spinea Vivibile «come interverrà il Comune?». Per questo sabato mattina alle 10 i comitati hanno annunciato una manifestazione con corteo che partirà da piazza Marconi.

Valgono le stesse considerazioni sopra svolte.
30000 veicoli venivano stimati da Mario Simionato in campagna elettorale per un 75-80% come traffico passante e quindi un 20% come traffico locale cittadino al giorno.
Un qualsiasi provvedimento di chiusura del tratto di via Roma previsto comporterebbe il reversamento ai lati (si ricorda che in via Buonarroti e via Bellini sorgono delle scuole) di ben 6000 veicoli al giorno in vie residenziali.


mercoledì 3 ottobre 2007

Articoli di giornale - Problemi a Mirano

LA NUOVA

MARTEDÌ, 02 OTTOBRE 2007 Pagina 29

Provincia Nei prossimi giorni un incontro con la Provincia e poi con i residenti arrabbiati Le tre tangenziali che non danno pace a Mirano Fardin: «La variante di via Luneo è necessaria». Ma molti comitati sono contrari

FRANCESCO FURLAN

MIRANO. «Entro otto giorno convocherò i comitati per cercare una soluzione condivisa. Ma non si può far finta di non vedere che le vie Parauro, Mariutto e Villafranca stanno soffocando dal traffico». Il progetto delle tre tangenziali lascia senza pace il sindaco di Mirano, Gianni Fardin. Che nei prossimi giorni dovrà fare i conti con la selva di comitati nati pro o contro la realizzazione dell’anello di tangenziali intorno a Mirano, e che nei giorni scorsi hanno fatto sentito la loro voce con proteste e manifestazioni.

Gli interventi fanno parte delle opere complementari al Passante, e sono inseriti nell’accordo che Mirano dovrà siglare con il commissario speciale al Passante, Silvano Vernzzi. Mirano ha ottenuto il finanziamento per le tangenziali dopo aver subìto il progetto che prevede l’attraversamento del canale Taglio in viadotto e non in tunnel. A farla semplice, l’accordo è stato questo: «Noi accettiamo il ponte sul Taglio ma voi ci date i soldi per l’anello di tangenziali». Tuttavia la firma è ancora in alto mare, soprattutto perché mancano garanzie sui finanziamenti per gli interventi di mitigazione lungo il tracciato. Intanto però la cassaforte della Regione è già stata scardinata perché la seconda commissione regionale ha decretato da tempo l’inseribilità delle tre tangenziali nella manovra finanziaria regionale: 7 milioni per la tangeziale Sud, 7 per la tangeziale Nord, e 5 per quella Ovest. Non appena Mirano firmerà l’accordo arriveranno i soldi. Sia chiaro: di progetti non c’è n’è ancora. Quelli che pubblichiamo a lato sono tracciati di massima, indicativi, elaborati su Google Map.

La variante di Luneo. La priorità di Mirano è quella di realizzare la variante di Luneo, con tre proposte aperte. Due prevedono il tracciato a Sud di via Luneo. In un caso la strada parte dalla Salzanese e si aggancia alla rotatoria della Fossa. Nel secondo caso, sempre a Sud, si aggancia invece all’incrocio tra le vie della Vittoria e Miranese, nei pressi dell’ex area Volvo. Il secondo caso prevede la realizzazione della tangenziale a Nord di via Luneo, dalla Salzanese a via della Costituzione. In questo caso però sarebbe necessario trovare un accordo con Spinea. E’ sulla variante alla Noalese che, maggiormente, si spaccano i comitati. A favore si sono espressi il coordinamento che riunisce gli abitanti di via Mariutto, Villafranca e Parauro, Uniti per via Bollati, il comitato di Caorliega, Ballò-Scaltenigo e il comitato in difesa del graticolato romano. Contro sono Mirano condivisa, i due comitati di via Luneo, Italia Nostra e la Libera associazione Pro Caorliega.

I tracciati a Sud e Ovest. Il tracciato a Sud è particolarmente delicato, perché previsto all’interno di una zona caratterizzata dal graticolato romano e vincolata dalla Soprintendenza ai beni paesaggistici. Anche in questo caso le resistenze sono tante. L’innesto della bretella è previsto da un lato all’attuale rotatoria tra via Scaltenigo e viale Venezia dall’altro all’altezza della zona artigianale nei pressi del centro Iguazù, su via Cavin di Sala. La strada dovrebbe servire ad allegerire il nodo di via Battisti. Infine l’ultima tangenziale, il cui progetto è già stato in realtà messo nel dimenticatoio (Fardin: «Non è una priorità») è prevista sull’attuale via Bollati-Mazzan.

Gli incontri. «Entro fine settembre avevamo chiesto ai comitati di fornirci delle proposte alternative - attacca Fardin - ma sulla mia scrivania non ho visto nulla. Ora nei prossimi giorni avremo un incontro con la Provincia, e a seguire convocherò i comitati. Ma sia ben chiaro che c’è bisogno di una tangenziale a Nord, almeno che la Provincia ci dica che non è necessaria. E poi bisogna capire che quando parlo di tangenziale mi riferisco ad una strada a due corsie, mica alla tangenziale di Mestre. Su come farla, potremo decidere assieme». La discussione sulla tangenziale Sud si aprirà solo in un secondo momento.

In altre parole, Mirano sta cercando di dirottare tutto il traffico a Spinea, già satura di traffico più del comune confinante che già dovrebbe prender provvedimenti per sgravare il traffico che invia ogni giorno sul nostro comune.
Da non dimenticare che Spinea dei comuni presenti nell'area è quello con minor territorio non edificato (in altre parole cià significa abbattere case per un tracciato che taglia via Luneo o quanto meno mettere fortemente a ridosso dell'abitato un'opera impattante come il Passante).
Si ricorda inoltre che il Passante proprio per le sue problematiche ambientali è stato NECESSARIAMENTE inserito lungo la linea degli elettrodotti, via di passaggi da Scorzè a Mirano con vincoli distanziometrici sull'edificato per l'inquinamento elettromagnetico.


Ecco chi vuole le strade e chi le contesta La mappa della protesta. Decine di attivisti pronti a manifestare

MIRANO. A chiedere a gran voce la tangenziale Nord, la variante di Luneo, è soprattutto il Cosp, il Coordinamento obiettivo sicurezza e prevenzione che fa capo ai tre comitati dell’area Nord orientale di Mirano: quello delle vie Polo, Da Verazzano e Colombo, guidato dai coniugi Donatella Brugnaro e Andrea Favaro, quest’ultimo medico del pronto soccorso ed esponente della Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta; il comitato delle vie Dante e Villafranca, il cui portavoce è l’impiegato di banca Pierluigi Paloscia; il comitato «Portici di via Mariutto», capeggiato da Paolo Libralesso, gestore dello storico bar Olimpia. Chiedono la variante come antidoto al traffico che soffoca gli abitanti della zona, dove sorgono tra l’altro anche l’ospedale, un asilo ed una scuola elementare. Il Cosp è tra l’altro capofila dell’accordo che ha riunito attorno al tema dell’urgenza della variante, ben 8 comitati cittadini. A firmare col Cosp sono stati infatti anche i comitati di Caorliega, «Viabilità sicura di Scaltenigo-Ballò», «Difesa del Graticolato romano» e soprattutto il comitato «Uniti per via Bollati e vie limitrofe» dell’ingegner Giuseppe Scalici. Inizialmente contrari al progetto di anello tangenziale, tanto da essere appoggiati dal laboratorio «Mirano condivisa», i residenti di via Bollati hanno trovato un’intesa col Cosp convenendo sulla necessità di salvare dallo smog l’area Nord di Mirano, senza per questo prevedere tangenziali anche a Sud (viale Venezia) e ad Ovest (via Bollati appunto). Sull’altro fronte, quello contrario all’ipotesi di nuove strade, capofila è il laboratorio «Mirano condivisa», che da aprile elabora idee e progetti per la salvaguardia dell’ambiente e forme alternative di mobilità. Presidente dell’associazione è Gianni Zanlorenzi, Anna Citran è il suo vice e Roberta Manzi la segretaria. Aderiscono al fronte del no anche i due comitati di via Luneo: «No tangenziale Luneo-Cimetto» e «No tangenziale Nord», capitanati rispettivamente da Alessandro Meggiato e Oscar Ninetto Sorato, quest’ultimo titolare di un distributore di benzina proprio in via Luneo. Contrari alle tre tangenziali sono anche Italia Nostra e quelli della «Libera associazione Pro Caorliega» di Campocroce.

(Filippo De Gaspari)

sabato 15 settembre 2007

Tutte le strade...

Il gruppo riunito in comitato decide che le strade da percorrere devono essere tutte quelle disponibili.

  1. formazione di un comitato
  2. referendum popolare
  3. ricorso al TAR
  4. manifestazioni
  5. volantinaggio
  6. solidarietà ai partiti politici utili per la causa
  7. diffida all'amministrazione e lettera al sindaco
  8. coinvolgimento di giornali e radio
  9. supporto ad altri comitati interessati dal Master Plan

Ottusità da una parte nell'ascoltare la popolazione, contro quanto previsto dalla nuova legge urbanistica sin dal primo articolo della stessa, fervore agonistico da parte degli altri colpiti a tradimento da modifiche e problematiche di cui non erano mai stati avvertiti.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013