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giovedì 25 ottobre 2007

Articoli di giornale - Bandi di gara per nuove abitazioni popolari

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 24 OTTOBRE 2007
Provincia SPINEA Possibilità per le giovani coppie in via Bennati e in via Vecellio Nuovi bandi per una manciata di alloggi a Spinea. Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato quello per procedere alla formazione di una graduatoria per l’assegnazione in proprietà di abitazioni per giovani coppie. Si tratta di due appartamenti del complesso «Residenza Golf», in via Bennati, rimasti liberi dopo essere stati occupati qualche anno (la precedente graduatoria di assegnazione risale a 5 anni fa). Il Comune ha deciso di acquistarli per evitare speculazioni derivanti dal passaggio di proprietà e rivenderli a prezzo d’acquisto, ovvero 130 mila euro. «Ci siamo fatti carico della questione - spiega l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Edmondo Piazzi - per evitare che i due appartamenti finissero nel mercato con un prezzo che avrebbe potuto sfiorare i 180 mila euro». Tra i requisiti per entrare in graduatoria, vi è quello di essere una coppia sposata o in procinto di farlo entro 6 mesi dalla data del rogito notarile, avere un’età non superiore ai 35 anni e almeno un componente residente nel Comune di Spinea. La domanda dovrà essere presentata allo sportello polifunzionale entro il 30 novembre. Tra qualche giorno dovrebbe essere pronto un ulteriore bando per l’assegnazione di 4 alloggi in via Vecellio, in località Fossa. (f.d.g.)

domenica 7 ottobre 2007

Articoli di giornale - cantieri e verde

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 33
Provincia Spinea. Sotto accusa anche i fossi chiusi per le nuove case in via Mion «Costruzioni selvagge, sparisce il verde» Checchin (Ds): «Ci vuole più equilibrio». Tessari: «Prg approvato da loro» ALESSANDRO RAGAZZO
SPINEA. «Con le varianti il piano regolatore è aumentato del 30 per cento. A livello di superficie Spinea è molto piccolo, appena 15 chilometri quadrati, e la giunta deve porsi il problema di avere una quota di terreno da non edificare. Solo così si troverà un equilibrio con l’ambiente». E’ l’analisi del consigliere dei Ds Silvano Checchin sulle nuove lottizzazioni che stanno nascendo, soprattutto alla luce di quanto successe nove giorni fa, quando il maltempo mandò sott’acqua diverse zone del territorio.
«In passato - continua Checchin - si è approvato un piano regolatore senza tenere conto dell’esistente, di mantenere il paesaggio agricolo. Per questo bisogna avere una quota di terreno non edificabile». Checchin, poi, analizza quanto successo la scorsa settimana e il mezzo metro d’acqua in alcune zone come via Capitanio e via Bennati. «Su questo tema - dice Checchin - esiste un’analisi di un anno fa dove si dice che il Comune deve tenere puliti i canali di discolo. E infatti, se questi sono liberi Spinea non va in crisi. Già noi in consiglio abbiamo chiesto alla giunta di fare degli interventi ad hoc».
I tecnici comunali hanno già comunque individuato lo scorso fine settimana i punti dove si dovrà intervenire specie nelle vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion. Ma il problema dell’eccessiva urbanizzazione è posto all’attenzione anche da un cittadino, Danilo Trevisanato, che punta il dito sulle nuove costruzioni vicino al Villaggio dei Fiori, all’incrocio tra le vie Mion e Torcello. «Lì c’erano degli alberi - osserva il residente - ma in un lato sono stati tagliati e inoltre hanno interrato un fossato. La scorsa settimana, col maltempo, siamo andati a raso e più di una volta il giardino è andato sott’acqua. Certo che se si tappano le tubature c’è il rischio di finire ancora allagati perché l’acqua non trova sfogo. Pensare che fino a qualche anno fa questa zona era davvero un paradiso terrestre mentre ora si sta costruendo dappertutto». Per il sindaco Claudio Tessari non c’è alcuna urbanizzazione selvaggia. «Stiamo applicando - dice - un piano regolatore approvato dalla sinistra e al quale stiamo cercando di porre dei rimedi, vedi lo spostamento della stazione della metropolitana. E poi non mi sembra che il maltempo abbia messo in ginocchio le case di Spinea ma sono state interessate solo le strade. Riguardo alla lottizzazione tra le vie Mion e Torcello noi siamo tranquilli perché abbiamo in mano un parere idraulico del consorzio Sinistra Medio Brenta dove si dice che è tutto in regola».


La destra accusa le sinistra, la sinistra accusa la destra.
I cittadini stanno a guardare...

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 32
Provincia I tanti cantieri fermano anche la posta Spinea. I residenti di via Fornase: «Da dieci giorni siamo senza lettere»
SPINEA. I cantieri aperti bloccano anche i postini. Fornase, ad esempio. «È da dieci giorni che non ci viene recapitata la posta - spiega Francesco Tagliapietra, del comitato di zona -, e ci sono raccomandate o altre corrispondenze che abbiamo bisogno di avere in tempi brevi. Perché non arriva? La strada non è più bloccata, eppure lettere e buste non si vedono». Dall’ufficio recapito di Spinea, la responsabile rigetta al mittente tutte le accuse, e il perché è presto detto. «La strada non è più bloccata, ma i cantieri sono mobili, nel senso che a volta ci sono ruspe e macchinari in transito, e quindi per i portalettere non è possibile passare». Non è quindi, un problema di carenza di personale, ma di cantieri aperti. Lo stesso accade, per esempio, in via Luneo, dove alcune case sono chiuse all’interno dei cantieri per la costruzione del Passante, e, per ciò che riguarda Martellago, in via delle Motte. «Con i cantieri aperti noi non potremmo neppure passare - aggiunge la responsabile dell’ufficio - ma cerchiamo comunque di trovare un accordo, di riuscire ad accontentare i clienti, anche se non sempre è possibile». Alcuni, ad esempio, sono costretti a prendere l’auto per andare a farsi consegnare la corrispondenza direttamente nell’ufficio di via delle Macchine, la sede che gestisce il recapito nel territorio. E i cittadini di Fornase? Se non ci saranno ulteriori intoppi coi cantieri avranno presto la posta nella loro cassetta.

venerdì 5 ottobre 2007

Articoli di giornale - Allagamento di Spinea

IL GAZZETTINO
giovedì 27 settembre 2007 MIRANESE

Spinea paralizzata dal maltempo Strade bloccate, traffico in tilt L'acqua in mattinata ha raggiunto molti garage e scantinati Rio Cimetto, Parauro e Menegon esondano: per fortuna l'acqua non ha toccato le case. Meno disagi negli altri comuni

La prima pioggia d'autunno anche quest'anno non ha avuto pietà. L'anno scorso fu Scorzè ad essere messa in ginocchio dal maltempo, ieri invece in provincia è stata Spinea a leccarsi le ferite, ovvero il centro più vicino all'epicentro del nubifragio, Mestre. Enormi disagi alla circolazione con auto rinchiuse in code chilometriche lungo via Roma, garage e scantinati allagati in tutte le zone del territorio. Qualcuno, per attraversare solamente il cavalcavia del Graspo d'Uva, ieri ha impiegato circa un'ora e mezza. Novanta minuti di attesa per percorrere poco più di duecento metri di strada, un'agonia allucinante. Gli uomini della Protezione civile sono entrati in azione intorno alle nove del mattino, circa una trentina di uomini tra il reparto comunale e quello intercomunale. Alcuni di loro, pur essendo volontari, sono stati chiamati sul posto di lavoro. "Si tratta di un accordo particolare firmato dal comune di Spinea - spiega l'ingegner Mario Raniolo, dirigente comunale - in caso di necessità, il datore di lavoro deve lasciar intervenire i dipendenti facenti parte del corpo di Protezione civile. Sarà il Comune poi a pagare la giornata di lavoro all'azienda". Ieri, in effetti, le condizioni di estrema necessità c'erano eccome. Allagate e chiuse le vie Bennati, Fornase, Unità, Capitanio ed enormi disagi invece nelle vie Crea, Bologna, Don Milani, De Amicis, Cici e Prati. I corsi d'acqua, il Rio Cimetto, il Parauro e il Menegon, sono usciti dagli argini. Fortunatamente l'esondazione si è riversata completamente nei campi, risparmiando quindi gli edifici e le abitazioni private. Tutta Spinea, in pratica, è rimasta paralizzata per gran parte della mattinata, con conseguenti ritardi di autobus e mezzi pubblici. Tutti in ritardo al lavoro e non solo a Spinea, visto che via Roma è un punto nevralgico per la viabilità dell'intero Miranese in quanto unico collegamento diretto con Mestre. Il Comune sta già pensando di chiedere lo stato di calamità: "Certamente ci accoderemo a Mestre nell'inviare la richiesta - continua Raniolo - dipende da quanto farà Cacciari, penso però che non ci siano dubbi in proposito vista la situazione di Mestre. Per quanto ci riguarda abbiamo avuto delle situazioni critiche, fortunatamente però i danni sono stati piuttosto contenuti rispetto all'ultima volta anche grazie ai lavori attuati dall' Amministrazione". Disagi piuttosto contenuti nelle altre zone del Miranese. Tutto tranquillo a Santa Maria di Sala e Noale. A Mirano, una transenna è crollata sulle auto parcheggiate davanti all'ex mobilificio Gatti di via Vittoria e nelle prime ore del mattino il semaforo del quadrivio "Ballarin" (via della Vittoria, via Porara, via Cavin di Sala e via XX Settembre) è andato in tilt per circa un quarto d'ora. Problemi anche alla cittadella scolastica di via Matteotti, in particolare all'istituto "8 marzo": le infiltrazioni hanno messo a dura prova studenti e personale in palestra, nei corridoi, in segreteria e in ufficio presidenza. Il dirigente scolastico Norma Castellarin ha già segnalato il fatto all'Amministrazione provinciale la quale ha assicurato che nei prossimi mesi subappalterà i lavori per il rifacimento del tetto.

Davide Tamiello


LA NUOVA

GIOVEDÌ, 27 SETTEMBRE 2007 Pagina 10

Primo Piano Difficile raggiungere le scuole e gli uffici, costretti ad aprire in ritardo. Molti tornano a casa Spinea si sveglia nell’acqua: traffico paralizzato Più di un’ora per compiere trecento metri in auto, ma il resto del Miranese si salva Le lezioni si sono svolte regolarmente nonostante la mancanza di alcuni docenti Problemi nella zona industriale di Olmo


via Capitanio

giardino di casa allagato


via Palestro

SPINEA. Spinea piange, gli altri Comuni, chi più chi meno, tirano un sospiro di sollievo. Il maltempo di ieri ha messo in ginocchio Spinea che ha intenzione di chiedere lo stato di calamità naturale. Complice la pioggia, caduta copiosa per quasi tutta la notte tra martedì e ieri fino a mattina inoltrata comportando seri disagi alla circolazione. Le scuole, come il resto del comprensorio del Miranese, hanno aperto regolarmente ma qualche classe è stata costretta i rivedere il proprio programma per mancanza del docente o ritardo dello stesso. Nel resto del Miranese la situazione è stata sempre sotto controllo. Qualche problema si è verificato di buon mattino a Olmo di Martellago, dove in alcune strade attorno alla zona industriale l’acqua iniziava a salire. Ma per fortuna nessuno è finito in ammollo. Infiltrazioni, invece, si sono verificate alla scuola 8 marzo di Mirano ma le lezioni sono andate avanti senza problemi. Oggi ancora maltempo, tutti incrociano le dita.

Spinea. Qui la situazione è stata critica per tutta la mattina. Allertati uomini della protezione civile, circa una trentina, vigili e personale del Comune. In molti punti l’acqua è salita di diversi centimetri, allagando scantinati e mandando in tilt il traffico con alcune strade che sono state persino chiuse.

Le zone più colpite dal maltempo sono state le vie Bennati, Fornase, Crea, Unità, Bologna, don Milani, Capitanio, Cici, De Amicis, Prati e la provinciale 81. Complice, infatti, anche l’esondazione del Rio Cimetto, la zona del Graspo d’Uva è rimasta paralizzata per ore. Alcuni automobilisti raccontano di aver impiegato oltre un’ora per attraversare il cavalcavia.

Alcuni genitori residenti in via Capitanio, poi, c’hanno impiegato lo stesso tempo per fare mezzo chilometro per accompagnare i figli a scuola in zona Santa Bertilla. Insomma, una situazione a dir poco pazzesca. Ovvio che per raggiungere i posti di lavoro per qualcuno sia stata una vera e propria odissea. Diversi c’hanno rinunciato e sono rientrati o rimasti a casa, altri per arrivare c’hanno messo delle ore. E così alcuni uffici hanno aperto oltre l’orario stabilito o con personale ridotto, mentre in una banca del centro di Spinea tutti i dipendenti sono arrivati in ritardi. Eccetto uno, che è riuscito ad aprire la filiale giusto in tempo alle 8.30 mentre i suoi colleghi sono arrivati dopo le 9. Anche il rio Parauro e lo scolo Menegon sono straripati ma per fortuna in zone dove ci sono campi. Disagi anche per le scuole, dove in più d’una ci sono verificate infiltrazioni d’acqua.

Le lezioni, però, sono andate avanti senza problemi, anche se ci sono stati degli accorpamenti tra sezioni per ovviare all’assenza di docenti. Comunque dopo mezzogiorno la situazione è tornata un po’ alla volta alla normalità.

Negli articoli di giornale non appare minimamente via Bennati ed il quartiere Dante.

Via Bennati allagata per vari decimetri di tirante d'acqua, fino anche a mezzo metro per alcuni minuti, via Alfieri piena di veicoli fermi in coda fin dall'inizio della via (situazione mai vista).

Il traffico di via Roma paralizzato nonchè i sensi unici di via Bellini e Matteotti hanno scaricato veicoli nel quartiere Dante (alcuni dei quali sopraggiunti attraverso via Cicci credendo che così avrebbero tragliato il centro di Spinea).

Via Bennati allagata ha subito rappresentato un problema e gli autisti furbi hanno deciso di passare per la meno allagata Via Alfieri in barba ai cartelli di divieto di transito eccetto frontisti.



LA NUOVA

VENERDÌ, 28 SETTEMBRE 2007 Pagina 6

Primo Piano «Quattro pompe in arrivo» Spinea allontana l’incubo

SPINEA. Il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale. Dopo l’eccezionale pioggia di mercoledì, infatti, ieri è iniziata la conta dei danni che sarà possibile quantificare solo stamani. Di certo molte zone del centro sono finite sott’acqua e l’altro ieri il lavoro per operai comunale, vigili e volontari della protezione civile è andato avanti per molte ore. Basti pensare che questi ultimi, coordinati da Federica Capuzzo, hanno garantito una copertura di ben diciannove ore, dalle 8 di mercoledì fino alle 3 di notte di ieri. In alcuni punti, come via Capitanio e via Bennati, l’acqua aveva raggiunto anche il mezzo metro ma per fortuna da dopo mezzogiorno, da quando ha smesso di piovere, la situazione è tornata lentamente alla normalità. In totale, comunque, su Spinea sono stati circa una decina gli interventi. Ieri in Comune è arrivata anche qualche lamentela per la gestione della viabilità ma l’evento atmosferico è stato - questa la giustificazione - talmente eccezionale che c’era poco da fare. Frattanto il Comune sta già guardando al futuro per difendersi dal rischio idraulico e per le prossime settimane arriveranno le quattro pompe in precedenza acquistate. «Si tratta - spiega l’assessore alla sicurezza Mauro Armelao - di due elettropompe e di altrettante motopompe, oltre a un carrello rimorchio. Per il 2008, invece, prevediamo di acquistare, con il contributo regionale, una jeep accessoriata e in grado di trasportare sette volontari. Resta il fatto che ora la situazione è sotto controllo e un grazie va a tutti quelli che si sono dati da fare per portare il loro aiuto e assistenza a chi era in difficoltà, dimostrando spirito di sacrificio e senso del dovere. E mi riferisco ai volontari della protezione civile, vigili del fuoco, polizia locale e addetti comunali». E in tema di aiuti per quanti hanno subito danni per il nubifragio di mercoledì, la Banca Santo Stefano Credito Cooperativo, di Martellago ha messo a disposizione per tutta la provincia 2 milioni di euro. I finanziamenti sono a tassi agevolati e si possono richiedere in tutte le filiali della banca.

(Alessandro Ragazzo)




LA NUOVA

Sabato 29-09-07, 7 Primo Piano

Il nubifragio «costerà» un milione di euro

SPINEA. Oltre 450 mila euro di danni agli edifici comunali e altrettanti si temono per i privati. Dunque un po’ alla volta si comincia a delineare quanto costerà a Spinea il maltempo di mercoledì scorso che l’ha messa in ginocchio per tutta la mattina provocando gravi disagi alle strutture. Secondo i tecnici del Comune, infatti, almeno 250 mila euro serviranno per sistemare gli immobili pubblici come le scuole, dove ci sono state infiltrazioni e qualche allagamento, il magazzino e il municipio, oltre alle fognature, gli argini dei corsi d’acqua e le condotte delle acque bianche e nere che sono scoppiate in diversi punti del territorio. Di 200 mila euro, invece, sarà l’esborso per sistemare le strade, l’asfaltatura e l’illuminazione pubblica. I punti dove si dovrà mettere mano saranno soprattutto le vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion, ovvero buona parte del centro cittadino. A tutto questo, ovvio, si dovranno aggiungere i dati dei danni subiti dai privati, visto che in molti si sono trovati la casa, il giardino e lo scantinato invasi dall’acqua. Almeno dieci sono stati gli interventi della protezione civile senza contare, però, il «fai da te», con molti che hanno provveduto da loro a raccogliere l’acqua e ad asciugare i pavimenti della loro casa. Spinea, come già confermato nei giorni scorsi, chiederà lo stato di calamità. Per ora i tecnici del Comune stanno finendo di fare tutte le foto dei danni subiti per poi chiedere i soldi necessari e risistemare il tutto. Frattanto ieri pomeriggio il cielo aveva cominciato a essere assai minaccioso e a diventare sempre più scuro. Qualcuno ha iniziato di nuovo a tremare. Ma per evitare i problemi dei giorni scorsi, Spinea ha messo a punto un piano immediato di intervento, allertando subito la protezione civile nel caso si dovesse affrontare una nuova ondata di maltempo. (Alessandro Ragazzo)



IL GAZZETTINO

Sabato 29 settembre 2007 SPINEA Dopo il nubifragio

Per il Comune un conto da 450mila euro Senza contare i danni ai privati

Spinea

Che il nubifragio avesse causato ingenti danni a Spinea lo si era capito, che il totale si aggirasse intorno ai 500 mila euro, lo si poteva presumere. La conferma alle tante ipotesi fatte in questi due giorni è arrivata ieri mattina direttamente dall'ufficio: tenendo conto solamente di strutture ed edifici pubblici, infatti, la cifra sale a 450 mila euro, quasi un miliardo delle vecchie lire.Questa prima stima dei danni è stata divisa in due sottocategorie: 250 mila euro serviranno a rimettere in sesto scuole, municipio, magazzino comunale, fognature e serramenti.L'alluvione di mercoledì ha fatto saltare, inoltre, alcune condutture delle acque bianche e nere.Altri 200 mila euro, invece, serviranno a coprire i danni arrecati a strade, impianti di illuminazione e agli argini dei corsi d'acqua che hanno ceduto dopo l'esondazione, uno su tutti il Rio Cimetto.Nel conteggio, ovviamente, non sono inclusi i danni ai privati. "Stiamo raccogliendo più materiale possibile - spiega l'ingegner Mario Raniolo, dirigente del Comune di Spinea - contare i danni dei privati è un procedimento molto delicato che richiede molto tempo e molta attenzione".Gli operai del Comune, in attesa di nuove indicazioni, hanno già cominciato a rimboccarsi le maniche per riportare alla normalità l'intera situazione.Le zone più colpite dal nubifragio sono essenzialmente tre: via Bennati, via Solferino (in particolare all'altezza dell'intersezione con via Mion) e via Del Forte. In queste tre zone, infatti, il livello dell'acqua ha raggiunto in certi punti i 50 centimetri.Dal Comune arriva la conferma che verrà inoltrata richiesta per lo stato di calamità sulla scia di quanto richiesto dal Comune di Mestre.La prassi, in questi casi, prevede una prima fase di raccolta dettagliata di perizie, rilievi e materiale fotografico. "In primo luogo manderemo una segnalazione di Comune disastrato. -continua Raniolo- Poi, quando verrà stabilito quale sarà l'ente preposto all'assegnazione delle indennità per calamità naturale (Regione o Provincia) invieremo la richiesta".Davide Tamiello






giovedì 27 settembre 2007

Dati pluviometrici della stazione di Lido - comitato 17 settembre Mestre allagata

PRECIPITAZIONI DI SAN NICOLO’ DI LIDO

PIOGGE ORARIE

ANNO

1 0RA

3 0RE

6 0RE

12 0RE

24 0RE







1926

38,8





1927

24,4





1936

49,6

50,8

50,8

50,8

55,2

1937

57

68,4

78,8

82,8

85,8

1938

27

27,2

38,6

48,8

48,8

1939

35

63,4

73,6

81,2

81,2

1940

31,6

36

37,2

45

58,6

1941

32,4

36,2

38,2

70,2

86

1942

23,6

27,8

29

29

29

1943

18,8

19

23,8

37

37

1944

11

24

57,8

62,4

82,8

1947

49,6

55,2

61,4

74,2

99,8

1948

22,4

25,2

28,4

40,2

64,2

1950

29

32

32,8

34,2

34,4

1951

16,6

25

25,8

28

40,8

1952

24

49

66,2

66,4

71,4

1955

27,4

36

36

53,2

68,8

1956

21

37,6

46,8

52,2

80,6

1957

19,2

34,6

35

35

35,4

1958

34

67,4

86,4

89,2

100

1959

29,8

30,2

30,2

40

45,2

1960

28,4

35,8

37,6

56,8

76,6

1961

19,4

30,8

37,4

45,4

53,8

1962

29

31,6

41,4

75

81,4

1963

27,2

29

30,2

41,4

42,6

1964

58,5

95,6

111,6

116

116

1965

19,8

30,5

43,6

56,2***

54,4***

1966

27,2

33,4

37,8

59,8

84,5

1967

21,8

29

33,2

53,8

56,2

1968

21,8

36,8

56

74,2

76,2

1969

39

41,2

46

56

62,6

1970

23

23

23

24,6

24,6

1971

25,8

28,8

31

33

33,6

1972

20,8

21,6

28,8

44,4

49,6

1973

27

27

36,2

39,8

61,6

1986

30,6

37,4

41,2

67,2

104,8

1987

29

30,4

42

56,6

78,8

1988

28,6

39

40,6

44,6

56

1990

20

32,6

38

69,2

81,2

1991

42

63

67,4

69

69

1993

69

127,4

132,6

132,8

138,4



Comune di Mestre-Venezia (Chirignago)Disagi alla circolazione causa maltempo - 26 Settembre 2007, 21:27Nubifragio sulla terraferma veneziana: bilancio della giornata.La violentissima precipitazione che ha interessato la terraferma veneziana ed alcuni comuni limitrofi ha provocato gravissimi disagi vari danni a beni mobili ed immobili, pubblici e privati. Sin dalle primissime ore della mattina vaste zone di Mestre e di Marghera e delle altre Municipalità sono state coperte da 50 ed in alcuni punti da più di 100 centimetri di acqua. La precipitazione ha assunto caratteristiche di eccezionalità ancor più rilevanti di quelle del settembre 2006: circa 255 mm di pioggia caduti tra le ore 00.00 e ore 09.00, con punte di 145 mm tra le ore 07.00 e le ore 08.00 e addirittura di 90 mm in 30 minuti danno la misura di tale eccezionalità che ben si comprende se si tiene presente che la precipitazione media annuale nel veneziano si colloca attorno agli 800/900 mm di pioggia. Per fronteggiare tale situazione, che in poche ore ha comportato oltre 900 richieste di ntervento al centralino dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente costituita presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco la sala Operativa Unificata di protezione civile per il coordinamento degli interventi a cura di tutti gli Enti competenti e ai cui lavori è intervenuto il Prof. Ugo De Bernardinis per la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.Nel solo comune di Venezia sono state attivate circa 30 squadre dei Vigili del Fuoco e 23 della Protezione Civile, Tutte dotate di motopompe, 41 pattuglie della Polizia Municipale, oltre a quelle della Polizia di Stato e dei Carabinieri, cui devono aggiungersi numerose squadre di tecnici dei consorzi di bonifica, dell'Enel, di Vesta e di altre aziende.Altre 10 squadre dei Vigili del Fuoco ed altre 20 della protezione civile hanno operato nei Comuni di Dolo, Mira, Campagna Lupia, Camponogara, Campolongo Maggiore, Marcon e Quarto d'Altino. La situazione di emergenza è stata oggetto di valutazione da parte della Regione Veneto che, anche in base a conforme apprezzamento della Prefettura di Venezia ha ritenuto di proclamare, già in mattinata, lo stato di crisi, premesso per un'eventuale dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Governo.Sempre nel solo comune di Venezia alle 19.00 di questa sera risultavano chiusi oltre 70 interventi mentre altri 55 sono tuttora in corso, tutti interventi valutati dalla sala operativa come prioritari. Le operazioni continueranno con oltre 60 squadre per tutta la notte e saranno ulteriormente potenziate nel corso della giornata di domani. In considerazione della necessità di valutare i danni riportati da numerosi istituti e plessi scolastici, è stata disposta con apposita ordinanza sindacale la sospensione delle attività didattiche per la giornata di domani nelle scuole di ogni ordine e grado della terraferma veneziana.Particolarmente difficile si è presentata la situazione delle cabine di distribuzione dell'Enel, che nella terraferma veneziana sono nella quasi totalità interrate: oltre 115 di esse risultavano alle ore 09.00 non funzionanti e sono state prosciugate e riattivate nel corso della mattina e del primo pomeriggio. Alle 18.00 risultavano ancora prive di alimentazione una ventina di cabine per circa un migliaio di utenti serviti.Anche il 30% degli impianti semaforici sono stati messi fuori uso dalla precipitazione e risultano riattivati nella loro quasi totalità salvo alcuni collegati alle cabine Enel non ancora funzionanti. Sulla linea ferroviaria Mestre Trieste, in località Dese, si è registrato nel pomeriggio uno smottamento, che ha determinato, prima una breve interruzione e poi un rallentamento del traffico ferroviario.Le situazioni di maggiore emergenza si sono verificate nelle zone di Marghera e Malcontenta, nelle zone di Tessera e nel quadrante nord di Favaro, in quelle di Bissuola e del rione Pertini ed infine in quelle della Gazzera. In tali zone l'acqua sta defluendo con notevole lentezza.In considerazione dell'impossibilità di diversi nuclei familiari di restare nelle abitazioni allagate durante la notte è stato approntato un servizio per alloggiare gli stessi in strutture alberghiere. Sono sinora una dozzina i nuclei che hanno fatto ricorso a tale servizio.Durante tutta la notte restano operative, oltre alle sale operative che fanno riferimento ai numeri di pubblica emergenza, anche quelle della Polizia Municipale 041 2747070 e della Protezione Civile Comunale 041 2746800.


Comitato 17 settembre - Mestreallagata


le aree a Aree di alto rischio effettivo, a Aree di rischio effettivo e Aree oggetto di interventi effettuati dal consorzio.

Immagini dell'allagamento del 2006



News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013