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sabato 25 gennaio 2014

Elezioni e Piazze

Tempo di elezioni, tempo di proclami/promesse dei partiti politici.
La promessa che va per la maggiore quest'anno è l'attuazione della Piazza lunga un chilometro.


Il centrodestra si presenta diviso alle elezioni fra un gruppo vicino NCD, con l'ex sindaco Tessari ricandidato sindaco ed un gruppo filo-Tosi che al movimento Prima il Veneto affianca Piazzi, Da Lio e ciò che resta della lista 585.
La lista 585, che aveva raccolto le più disparate fedi politiche (da leghisti ai comunisti italiani oltre ad elettori del centro moderato) critiche alle modifiche alla viabilità locale di Spinea, modifiche attuate come primo passo per la maggiormente impattante opera del Masterplan voluta dall'ex sindaco Tessari (un piano di speculazione edilizia attorno piazza Fermi che avrebbe dirottato il traffico di via Roma dietro villa del Majno direzionandolo sul sistema di sensi unici rotatoria di via Matteotti-via D'Annunzio-via Bennati attorno al quartiere Dante), dopo non aver portato risultati sul ripristino del doppio senso di marcia in via Matteotti, messa in sicurezza di via Capitanio ed anzi esser passato dalla parte di chi sosteneva la chiusura di via Roma sotto il piano urbano di speculazione edilizia su piazza Fermi-Marconi degli esponenti del PD (la Piazza lunga un chilometro), passa ad allearsi con gli ex-assessori e sostenitori del sindaco Claudio Tessari.
L'idea probabilmente erronea di Curelli, propinata post elezioni del 2009-2010 anche agli aderenti della 585, è che chiudendo dai Bersaglieri alla chiesa San Vito e Modesto, così come voluto dal PD, poi fosse obbligo ripristinare il doppio senso in via Matteotti per dar sfogo al quartiere Fermi chiuso dalla
Piazza pedonale lunga un chilometro e dal solo senso unico uscente in via Matteotti.
Questa operazione di alleanza con ex-sostenitori di Tessari e leghisti filo Tosi, voluta solo da chi dirige la 585, molto probabilmente farà perdere molti (o quasi tutti) i consensi ricevuti nelle passate elezioni.
Gli ex-sostenitori di Tessari, Piazzi e Da Lio dovrebbero sostenere l'idea di chiudere via Roma al fine di favorire la speculazione edilizia nel centro cittadino, proprio come sostiene ancor oggi Tessari da NCD con i nemici/amici di Tosi / Piazzi / Curelli.
Le divisioni nel centrodestra non sono nuove, tanto che si presentarono divisi con "diversi delfini candidati" anche nelle precedenti elezioni cittadine, quelle che elessero a sindaco Checchin del PD con l'appoggio di liste civiche, IDV UDC, 585, ecc...

Quest'anno il PD locale non ha fatto le primarie... aspetto che per questo partito potrebbe essere sinonimo di forte malessere interno.
Ci fossero state le primarie i candidati sarebbero stati Checchin e Mainardi, non la Busatta, vicesindaco della giunta Checchin, spesso indicata da Curelli della 585 come il regista occulto che si opponeva alla messa a doppio senso di via Matteotti a discapito del quartiere Dante e di via Capitanio.
Il PD a questa tornata elettorale ha candidato Checchin senza primarie, e per questo si è vista la separazione di un nuovo gruppo "Buongiorno Spinea" che raggruppa esponenti della sinistra, IDV e socialisti i cui intenti non sono ben noti.

Inoltre in questa tornata elettorale vi sarà per la prima volta la presenza dei Cinque Stelle (M5S) con la candidatura di Massimo De Pieri a sindaco.
Il movimento cinque stelle in questi anni vicino ai problemi dei cittadini di Crea, di via Capitanio/Martiri, di via Prati (aree non salvaguardate come per esempio via Fornase e via Rossignago che giovano di senafori, marciapiedi e piste ciclabili, multi-autovelox, ecc...) e contrario a molti interventi realizzati dalla giunta Checchin, ha recentemente indetto un sondaggio conoscitivo a libera partecipazione via web per costruire il programma assieme alla popolazione.
Tuttavia manca forse la pubblicizzazione del programma stesso del movimento o la posizione assunta in determinate questioni (come per esempio riguardo la chiusura di via Roma), dato che i giornali sembrano non parlarne e nei blog web mancano link di riferimento.

Cosa resta dopo questi cinque anni?
Ripristino del doppio senso di via Matteotti?: no.
Messa in sicurezza di via Capitanio? no
Operazioni chiare per evitare che la tangenziale sud e il quartiere Dante diventino la nuova via di accesso a Mestre centro lungo via Miranese, chiudendo via Roma a ridosso di villa del Majno? no.
Un uso sapiente del sistema GiroSpinea indirizzandolo verso i punti di interesse al fine di non sperperare i soldi pubblici della Regione Veneto (servizio creato per volontà di Tosi) così come avviene oggi? no.
eccetera...

Il casello del Passante di Mestre, oltre ad aver notevolmente aumentato le emissioni di CO2 sul territorio di Spinea, inficiando non poco il PAES, è implicato in giochi di pedaggio con lo spostamento di traffico locale, che anni fa si incolonnava sulla tangenziale di Mestre, sulle strade locali dei comuni di Mirano, Spinera, Dolo e forse Martellago nel prossimo futuro.
Le politiche liberiste-riformiste filo centro-politico italiano che favoriscono la costruzione di arterie di comunicazione perchè ciò comporta facilità di trasporto ed investimenti sul territorio per realizzare nuove aree industriali e lavoro, hanno fallito.
Fronte ad una crisi che ha visto eplodere la disoccupazione e la cassa-integrazione il Centro per l'Impiego di Mirano ha visto un aumento dei disoccupati iscritti e scarsi investimenti in attività creatrici di lavoro nel Miranese (oramai gli investimenti finiscono sempre nel mercato finanziario, più redditizio,veloce, semplice dato che a portata di family banker / brooker finanziario via telefono, deregolamentato, ma soprattutto causa della crisi attuale per il lavoro e per le economie mondiali).
Allo stato attuale il casello del Passante di Mestre l'unica cosa che sembra aver attirato è...l'autostrada Orte-Mestre...uno strano caso di autostrada che attira autostrada, chiamando Mestre un'uscita che non è a Mestre neanche se si realizzasse l'idea dell'unione dei comuni.

La Regione Veneto ha finanziato con briciole di pane i progetti della Piazza lunga un chilometro: 200 mila euro quando ne servirebbero almeno 10-20 milioni per la costruzione.
Insomma la realizzazione dei progetti passerebbe sempre per il Project Financing, così come fatto per Piazza Santa Bertilla.

Piazza Santa Bertilla è l'esempio che viene nascosto dalla politica locale, desiderosa di realizzare un piano speculativo addosso alle proprietà di piazza Fermi-Marconi.
Il motivo per cui non si parla più di quella piazza è che:
  • la piazza non è vissuta dai cittadini;
  • gli immobili costano troppo e nessuno li compra (cosa che forse inizia a creare qualche problema e fa temere ad alcuni che il Comune rischi di dover pagare per quanto realizzato rimasto invenduto, a cui potrebbero aggiungersi gli interessi maturati nel frattempo);
  • la piazza non è ancora stata completata!!! mancano infatti pannelli dell'edificio che dovrebbe ospitare la pasticceria a due piani, vi sono cavi scoperti e rimane almeno un pianerottolo con ponteggio di sicurezza in legno.

Del parco acquatico lungo il Rio Cimetto non vi è traccia, ma si coglie la foresta di condomini che sorge nelle vicinanze con coni ottici privi di piante e verde previsto negli elaborati presentati anni fa.
L'aspetto curioso è che gli appartamenti di tali condomini, la cui costruzione è stata approvata in concomitanza al piano per Santa Bertilla, sono stati venduti, mentre il costruito attorno a Piazza Santa Bertilla rimane invenduto.
Un recente progetto denominato Water (acqua), che si pronuncia Vater non in ode al fatto che il Rio Cimetto per anni ha raccolto le acque reflue della discarica / cave di via Luneo, avendo tra l'altro numerosi edifici con scarico fognario sul corso d'acqua, dovrebbe migliorare l'area sotto il profilo ambientale-paesagistico nei prossimi anni.

Ma la politica è sorda a questi problemi evidenti a Piazza Santa Bertilla e per la maggior parte sostiene la necessità di realizzare la Piazza lunga un chilometro (od il Masterplan) su piazza Fermi-Marconi...meglio poi se con operazione di Finanza Creativa tremontiana col project financing.

Per questo a carnevale, per l'ennesima volta è stato chiuso il chilometro di strada che va dalla rotatoria dei Bersaglieri alla chiesa Santa Bertilla.
Le auto dirottate con cartelli su via Buonarroti e su via Capitanio e su via Matteotti-Alfieri hanno notevolmente intasato questi quartieri, poichè diversamente dalle Notti Gialle o dagli appuntamenti invernali del Natale, la chiusura è stata realizzata di giorno in orario da ufficio, a cavallo di un periodo non propriamente festivo per tutti i lavoratori.
Fortunatamente i giornali locali non hanno fatto alcun paragone fra il carnevale di Rio o di Venezia e quello di Spinea... anzi, i treni della linea Mestre-Padova e della stazione SFMR di Spinea erano carichi di turisti diretti a Venezia, tanto da risultare oberati di passeggeri.
Nel caso di Spinea questo flusso di persone diretto a Venezia si sarà diretto in auto verso la stazione SFMR, trovandosi di fronte putroppo i cartelli di deviazione su quartieri residenziali e Zone30, perchè via Roma era stata chiusa.

Nel 2014 la tangenziale nord (+ via 11 settembre) non è ancora stata completata, benchè per sette anni i "partiti tradizionali" locali e loro fratture/scissioni, l'abbiano additata di poteri miracolosi: capace di togliere tutto il traffico da via Roma.
Nel frattempo è stata completata in tutta fretta la cosiddetta tangenziale sud, mentre la popolazione dotata di buonsenso critico si domanda perchè se la tangenziale nord ha tali poteri taumaturgici, così come inserito nel PAES, si stenti così tanto a completare l'opera...il tempo di completamento infatti sembra slittare per la seconda volta a dopo le elezioni, le quali vedono i principali esponenti politici del recente passato elettorale, ricandidarsi con i medesimi intenti forse mal-celati.

giovedì 9 gennaio 2014

Grande rotatoria dove non serve e numerosi incidenti dove era prevedibile

Nei giorni scorsi la cosiddetta "Strada Folle" (viabilitaspinea.com) di Spinea è stata quasi completata.
Aperta la rotatoria in via Capitanio, entro poco tempo verrà aperto anche il tratto di congiunzione fra via dei Martiri e via Capitanio stessa.

L'opera inserita come complementare al Passante di Mestre nel programma della legge obbiettivo, pur non avendo niente a che fare con l'autostrada, si inserisce in quel nutrito gruppo di soluzioni stravaganti che il Comune di Spinea da una decina d'anni sta inserendo nella viabilità locale.

Oltre a rotatorie in curva (vicino al centro Pam), rotatorie con dosso nello spazio di frenata (via Alfieri), rotatorie ad otto (costruite e forse demolite a breve per rendere migliore piazza Santa Bertilla), rotatorie inclinate, vero spasso per chi fa rally (ex-cavalcavia),  le rotatorie continue a distanza di un centinaio di metri (via Alfieri, proposta per via Bennati, e 2 ex cavalcavia), ecc... la nuova arrivata è la "rotatoria folle", un'opera con un arco di circonferenza che fa concorrenza alle rotonde della Fossa e della camionabile per Mirano, come se dovessero passarci gli autobus attraverso (autobus che a Spinea ogni tanto si perdono per strada al Villaggio dei Fiori).
L'opera appare ancora più incredibile se si considera che sin dall'inizio è stata progettata con tali dimensioni, neanche dovesse assolvere a scopi superiori a quelli prospettati di collegamento fra via Capitanio e via Martiri, quando in realtà in altri luoghi per anni sono state lasciate soluzioni ristrette e pericolose: la rotatoria dell'incrocio di via Luneo e la rotatoria dell'incrocio di via Rossignago.
In quegli incroci fra via Luneo e via Rossignago con la camionabile, strada che ha sicuramente subito l'influenza del casello del Passante di Mestre, per anni sono state posti due semplici circoli di meno di un metro di raggio, tale da spacciare l'incrocio per una rotatoria classica.
I numerosi incidenti avvenuti a causa della soluzione adottata dopo oltre 5-7 anni hanno spinto il Comune a chiedere la modifica urbanistica al fine di realizzare una vera rotatoria con corsie di immissione negli incroci di via Luneo-Rossignago con la provinciale, rispetto quelle soluzioni fantasiose e false che spesso vengono inserire in ambito urbano storico.
Appare del tutto evidente come ci sia qualcosa di strano nella pianificazione e gestione urbanistica di Spinea, laddove opere oggi inutili vengono falsamente inserite come complementari al Passante di Mestre, ed opere non eseguite, che prevedibilmente sarebbero state pericolose, hanno spinto il Comune ad agire a suon di incidenti e morti.

In realtà oramai appare chiaro a tutti che il fine della "strada folle" di Spinea, che va sotto il nome di Tangenziale Sud, approvata con un blitz dalla giunta Tessari (civiche, PDL, Lega nord), tanto che nessuno se n'era accorto, e tacitamente portata avanti dalla giunta Checchin (PD, UDC, IDV; 585, PCI) è quello di creare un tratto alternativo di viabilità che permetta la chiusura di via Roma nel tratto che va dai Bersaglieri alla chiesa San Vito e Modesto, rendendo via Capitanio, via Matteotti, via Alfieri, via Bennati e via Buonarroti le nuove arterie di circolazione locale fra i quartieri, mentre il traffico di 30 mila veicoli in transito da e per Mestre, verrà spostato sulla tangenziale sud, in futuro collegata con via Matteotti, risalendo poi attraverso il quartiere residenziale Dante, via Alfieri e via Bennati (sempre che si possa ancora parlare di residenziale dopo tutto ciò) verso le due rotatorie dell'ex-cavalcavia.
Questo spiega anche perchè gli autobus ACTV ogni tanto vengano visti girare fuori percorso per strade del comune al fine di sperimentare la possibilità di percorrere e curvare su nuovi tratti.
Infatti la realizzazione della "Piazza lunga un chilometro", slogan di Checchin che fa il paio con il "progetto Masterplan" di Tessari, ha il forte vincolo di rendere pedonalizzata la parte di via Roma percorsa dall'ACTV per il servizio di collegamento dal Capolinea di Mestre-Venezia al capolinea di Mira, sfruttata da migliaia di ragazzi delle superiori ogni giorno per andare a scuola e da altrettanti pendolari.
Creare un percorso alternativo che permetta agli autobus di accedere da via delle Macchine o da via Martiri risalendo per la tangenziale sud verso in quartiere Dante, rientrando poi nel percorso storico di via Miranese/Roma, aiuterebbe sicuramente il progetto di speculazione edilizia del centro di Spinea con la "piazza lunga un chilometro".
In questo modo una parte dei cittadini di Spinea verrebbero chiamati a pagare questo insieme d'opere che per piccoli passi un pezzo alla volta sin dalla messa a senso unico di via Matteotti nel 2007,  si dirigono sempre e in modo politicamente bipartisan (alla faccia delle opposizioni) verso lo stesso fine, che si chiami Masterplan o "piazza lunga un chilometro", trovandosi dall'aver acquistato casa in un quartiere residenziale calmo e tranquillo a vivere in un'area dove l'intento del comune è stato quello di dirottare decine di migliaia di auto ed autobus ogni giorno tolti da via Roma.

La sensazione è che lo stesso modus operandi sbagliato applicato per situazioni palesi come via Luneo e via Rossignago nell'incrocio con la provinciale si tramuterà in disagio, incidenti e morti anche con l'idea di spostare il traffico veicolare dall'attuale via Roma ai quartieri residenziali "periferici" attraverso la tangenziale sud.
A quel punto, indipendentemente da quel che ne pensino consiglieri dell'IDV od altri preoccupati ai valori economici spesi dal comune, tornare indietro corrisponderà a spendere nuovamente denaro per ripristinare gli errori compiuti da precedenti giunte in comune accordo, ben inteso che almeno qui a Spinea cambiano le giunte, ma non cambia la politica applicata (il mistero delle opposizioni che non sono per niente opposte) e soprattutto non cambiano i tecnici comunali che da anni avallano queste soluzioni politiche.

Già nel PUT2004 si era evidenziato come l'intento fosse quello di chiudere il centro di via Roma scaricando ad altri il traffico proveniente da Mirano; in data 7  febbraio 2013 la Giunta Municipale ha adottato la delibera di indirizzo per un nuovo PUT (Piano Urbano del Traffico), che molto probabilmente arriverà al fotofinish per le prossime elezioni o sarà già pronto e servito per la prossima giunta comunale, sempre che i cittadini credano ancora che conti qualcosa votare, volti nuovi e vecchi di un sistema che oramai ricorda più il feudalesimo che la democrazia a favore del pubblico e di TUTTI i cittadini residenti.

mercoledì 27 novembre 2013

Mostra lampo dei progetti per piazza Marconi-Fermi

Mostra lampo per i progetti per piazza Marconi Fermi nelle sale dell'ex-mobilificio Corò in via Alfieri, vicino via Roma.
Le tavole che hanno vinto il concorso di idee indetto dal Comune e i progetti dello IUAV sono stati esposti solo dal 23 al 29 novembre 2013 (La Nuova Venezia), con il presidio di un addetto ai lavori per controllare le sale ed in qualche caso spiegare i disegni rappresentati.

Affluenza apparentemente scarsa della popolazione che oramai (riprendendo la considerazione fatta da alcuni progettisti non vincitori del concorso) si riunisce più sui Social Network che in piazza...benchè a quanto pare abbia trascurato anche l'annuncio del Comune della mostra solo sul social network Facebook (link, link2)

Tuttavia si segnala la presenza di abitanti di via Alfieri alibiti per il traffico che transita tutt'oggi per una strada tartassata da anni in modo bipartisan (ben diversamente da molti altri ambiti ove si è persino costruito sul costruito), ed attoniti per le conseguenze che potrebbe avere la realizzazione dei progetti premiati se solo l'ipotesi di spostamento del traffico sulla tangenziale nord si rivelasse infondata (ipotesi utilizzata come base sia per la progettazione degli interventi del Concorso di idee per piazza Marconi-Fermi, sia per gli interventi ipotizzati dal corso della professoressa Vittadini dello IUAV).... ipotesi ovviamente smentita in varie occasioni in cui i sindaci Tessari/Checchin facevano riferimento alla Tangenziale Sud quale ulteriore elemento grazie al quale togliere traffico sull'asse di via Roma (ovviamente scaricandolo ad altri quartieri).



Dal Masterplan del 2007-2008 ad oggi non si segnalano grandi differenze, quanto fatto dal centrodestra (civiche, ex-PDL e Lega) è stato "difeso" dal centrosinistra (PD, UDC, ed anche IDV).
Così durante la premiazione in Comune, con una scarsissima partecipazione popolare come comunemente si addice in Italia ad opere da decine di milioni di euro di investimento (se non ricordo male fra i premiati quello che costava meno richiedeva 18 milioni di euro di investimento), denaro raccolto con tasse e multe, si è assistito al balletto di opinioni fra un centrodestra che vuole portare avanti l'idea di via Roma pedonalizzata ed il centrosinistra interessato a sviluppare idee per proporre un nuovo assetto al centro di Spinea.
Non sono intervenuti invece i sostenitori dell'IDV che in passato si erano distinti per la volontà di ritardare il ritorno a doppio senso di via Matteotti per dar spazio alle soluzioni tecniche del Concorso di idee per piazza Marconi e Fermi, previo poi ritornare in maggioranza esaurita la breve esperienza nel partito Rivoluzione Civile di Ingroia per le elezioni 2013.


A sei-sette anni dalle modifiche urbanistiche subito contestate dalla popolazione rimangono le proteste dei comitati (insultati da alcuni esponenti dell'IDV come fascisti, nel tentativo di difendere quanto fatto dalla giunta di centrodestra Tessari), un referendum sfiorato con oltre 2000 firme raccolte per contestare le modifiche urbanistiche, partiti di opposte fazioni che difendono il loro operato l'un l'altro fingendo scontri mentre a piccoli passi la viabilità continua a mutare secondo il medesimo schema generale che in tutta probabilità nel prossimo futuro potrebbe coinvolgere la tangenziale sud, approvata dalla giunta Tessari ed inizialmente sostenuta dal sindaco Checchin nei dibattiti con i cittadini (vedi Viabilità Spinea).

lunedì 20 maggio 2013

Una piazza lunga un chilometro, chiamati gli interessati...o forse no.

Prosegue la telecronaca della newsletter del Comune sull'insieme di cervelli chiamati a decidere della realizzazione del Masterplan, ovvero quel progetto di chiusura di via Roma che gravi difficoltà creerebbe ai cittadini dei comuni limitrofi per andare e venire sull'asse Mestre e Mirano, previo passare per quartieri residenziali di Spinea.
Il progetto chiamato Masterplan sotto la giunta Tessari, con la giunta Busatta-Checchin ha acquisito il nome di "Piazza Lunga un Chilometro", visto allungato il suo percorso da villa del Majno-Chiesa San Vito e Modesto fino ai Bersaglieri e coinvolto altre figure quali la professoressa Vittadini, e Chinellato in veste del precedente consigliere all'urbanistica Simionato.
Le variazioni apportate da un tale progetto coinvolgono sia il traffico intercomunale che il traffico locale, creando da un lato un maggiore accentramento di servizi verso il centro di piazza Marconi/Fermi, tale da attirare ulteriore traffico d'auto con una totale scarsità di parcheggi se si considera l'eliminazione di quelli odierni e sottostimati proprio di piazza Matteotti/Fermi, dall'altro una totale ridistribuzione dei percorsi per giungere alle direzioni principali di mobilità.
Per quest'ultimo caso si pensi per esempio ai nuovi quartieri edificati al Villaggio dei Fiori, comprati da giovani in età da lavoro, che nei prossimi 30 anni andranno verso il polo attrattivo di Mestre, creando quel traffico che percorre via Roma cinque giorni alla settimana, andata e ritorno (od anche 4 volte al giorno).
Questo traffico non potendo sfogare su via Roma chiusa, ed essendo distante da via 11 settembre, o tangenziale nord, che dal 2007 il comune con diverse maggioranze presuppone porti via il traffico da via Roma, si riverseranno sulla tangenziale sud, previo poi risalire verso via Matteotti (fra il senso unico e il cimitero) e quindi sul quartiere Dante, attraverso via Alfieri o via Bennati.
Una notevole variazione del traffico locale che distruggerebbe un quartiere residenziale che tutt'oggi è divenuto sempre a causa degli interventi urbanistici avvenuti nel 2007-2008 unica via di accesso al quartiere Fermi, le cui vie di mobilitazione sono il senso unico di via Matteotti e il tratto di via Roma che si vuole chiudere (quindi la chiusura di via Roma accentuerebbe il passaggio dal vicino quartiere Dante per imboccare il senso unico di via Matteotti).
E se movida deve essere per il centro di Spinea, a maggior ragione c'è la viva preoccupazione sulle bande di alcolizzati che sfrecceranno in quartiere cittadino per recarsi ai locali di ristoro della "piazza lunga un chilometro" completamente pedonalizzata.


In una tale situazione un cittadino di Spinea, Comune che si interessa dei suoi cittadini, si aspetterebbe di essere coinvolto nel processo decisionale che vuole realizzare così incisive modifiche per la viabilità locale ed intercomunale.

Invece i cittadini non sono minimamente coinvolti nel processo decisionale, ed anzi vengono tenuti a distanza o illusi dei benefici del processo, come se avere le 30.000 auto sotto casa anzichè in via Roma possa essere un incentivo a vivere in una Spinea Vivibile con una piazza completamente pedonale ove recarsi...se non si viene presi sotto da un'auto appena si esce dal cancello.

Ed ecco quindi completamente rispettata la legge urbanistica regionale del Veneto che prevede per l'appunto di avvertire i soggetti interessati alle modifiche urbanistiche per l'assetto del territorio...solo che è la politica dei partiti a definire chi ha voci in capitolo, in funzione dei benefici che ne può ricavare.

lunedì 4 febbraio 2013

Via Matteotti alla corte dei Conti...

03 febbraio 2013, il PDL minaccia di fare ricorso alla corte dei Conti, se il Comune di Spinea con la giunta Checchin dovesse toccare l'intervento di creazione del senso unico di via Matteotti.
Un'altra opinione potrebbe essere quella di mandare alla Corte dei Conti anche la spesa di 30 mila euro per la realizzazione di tre box in lamiera sottile e 3 pedane di cemento di qualche metro quadrato di via Fornase, Alfieri, Rossignago, intervento della medesima giunta comunale che con i tre sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati pensava di dirottare il traffico di via Roma sul retro di villa del Majno verso il quartiere Dante, con danneggiamento della Zona30 prevista dal PUT, oppure i 25 mila euro spesi per la realizzazione di un modellino in legno del Masterplan.

martedì 21 ottobre 2008

Articolo di giornale: Il Comune rifà l’asta su piazza Santa Bertilla

IL GAZZETTINO
Venerdì 17 ottobre 2008
... mentre la base d'asta della zona di Santa Bertìlla viene ritoccata solo del costo di abbattimento e smaltimento della scuola Pascoli – 95 mila euro - la base d'asta dell'area Erp - edilizia residenziale pubblica, quella verso villaggio dei Fiori - improvvisamente è schizzata ìn alto. Da 387 mila euro a 567 mila euro. Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro.
Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende.
Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila euro per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila?
È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
In un periodo di crisi economica, con in parte le banche sotto processo una legge urbanistica che crea soldi virtuali per la costruzione di opere per la cittadinanza grazie alla vendita di proprietà improduttive da parte delle amministrazioni comunali e con al concessione di licenze di costruzione si sta concretizzando in una mazzata per il comune paragonabile ai tagli alle spese dei comuni.
Da notare che la legge urbanistica concentra tutto nella capacità di previsione di recupero del denaro dalla vendita di immobili, aspetto in cui è caduto in fallo l'amministrazione, ed aspetto difficile da eseguire al meglio in un periodo in cui i costi del mattone non calano benchè gli acquisti siano da sempre in decrescita e benchè i soldi spesi rimangano pur sempre sul capo dei cittadini per amministrazioni future magari di differente ideologia od orientamento politico.
Ciò che più può lasciare perplessi è l'inghippo che può verificarsi nel caso non venga rispettata la tempistica delle realizzazioni, specie se viene concessa la possibilità di costruire a privati senza che poi vi sia un tornaconto solerte per l'amministrazione comunale.
Qualche problema dovrebbe verificarsi anche con quelli che fino a qualche tempo fa sarebbero stati considerati come vizi di legge nel bando di concorso dato che lasciando libero arbitrio nell'accordo fra privati e Comune non vi sono più limitazioni tali per definire ciò che rientra nel giusto e ciò che invece costituisce infrazione.

domenica 7 ottobre 2007

Articoli di giornale - cantieri e verde

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 33
Provincia Spinea. Sotto accusa anche i fossi chiusi per le nuove case in via Mion «Costruzioni selvagge, sparisce il verde» Checchin (Ds): «Ci vuole più equilibrio». Tessari: «Prg approvato da loro» ALESSANDRO RAGAZZO
SPINEA. «Con le varianti il piano regolatore è aumentato del 30 per cento. A livello di superficie Spinea è molto piccolo, appena 15 chilometri quadrati, e la giunta deve porsi il problema di avere una quota di terreno da non edificare. Solo così si troverà un equilibrio con l’ambiente». E’ l’analisi del consigliere dei Ds Silvano Checchin sulle nuove lottizzazioni che stanno nascendo, soprattutto alla luce di quanto successe nove giorni fa, quando il maltempo mandò sott’acqua diverse zone del territorio.
«In passato - continua Checchin - si è approvato un piano regolatore senza tenere conto dell’esistente, di mantenere il paesaggio agricolo. Per questo bisogna avere una quota di terreno non edificabile». Checchin, poi, analizza quanto successo la scorsa settimana e il mezzo metro d’acqua in alcune zone come via Capitanio e via Bennati. «Su questo tema - dice Checchin - esiste un’analisi di un anno fa dove si dice che il Comune deve tenere puliti i canali di discolo. E infatti, se questi sono liberi Spinea non va in crisi. Già noi in consiglio abbiamo chiesto alla giunta di fare degli interventi ad hoc».
I tecnici comunali hanno già comunque individuato lo scorso fine settimana i punti dove si dovrà intervenire specie nelle vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion. Ma il problema dell’eccessiva urbanizzazione è posto all’attenzione anche da un cittadino, Danilo Trevisanato, che punta il dito sulle nuove costruzioni vicino al Villaggio dei Fiori, all’incrocio tra le vie Mion e Torcello. «Lì c’erano degli alberi - osserva il residente - ma in un lato sono stati tagliati e inoltre hanno interrato un fossato. La scorsa settimana, col maltempo, siamo andati a raso e più di una volta il giardino è andato sott’acqua. Certo che se si tappano le tubature c’è il rischio di finire ancora allagati perché l’acqua non trova sfogo. Pensare che fino a qualche anno fa questa zona era davvero un paradiso terrestre mentre ora si sta costruendo dappertutto». Per il sindaco Claudio Tessari non c’è alcuna urbanizzazione selvaggia. «Stiamo applicando - dice - un piano regolatore approvato dalla sinistra e al quale stiamo cercando di porre dei rimedi, vedi lo spostamento della stazione della metropolitana. E poi non mi sembra che il maltempo abbia messo in ginocchio le case di Spinea ma sono state interessate solo le strade. Riguardo alla lottizzazione tra le vie Mion e Torcello noi siamo tranquilli perché abbiamo in mano un parere idraulico del consorzio Sinistra Medio Brenta dove si dice che è tutto in regola».


La destra accusa le sinistra, la sinistra accusa la destra.
I cittadini stanno a guardare...

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 32
Provincia I tanti cantieri fermano anche la posta Spinea. I residenti di via Fornase: «Da dieci giorni siamo senza lettere»
SPINEA. I cantieri aperti bloccano anche i postini. Fornase, ad esempio. «È da dieci giorni che non ci viene recapitata la posta - spiega Francesco Tagliapietra, del comitato di zona -, e ci sono raccomandate o altre corrispondenze che abbiamo bisogno di avere in tempi brevi. Perché non arriva? La strada non è più bloccata, eppure lettere e buste non si vedono». Dall’ufficio recapito di Spinea, la responsabile rigetta al mittente tutte le accuse, e il perché è presto detto. «La strada non è più bloccata, ma i cantieri sono mobili, nel senso che a volta ci sono ruspe e macchinari in transito, e quindi per i portalettere non è possibile passare». Non è quindi, un problema di carenza di personale, ma di cantieri aperti. Lo stesso accade, per esempio, in via Luneo, dove alcune case sono chiuse all’interno dei cantieri per la costruzione del Passante, e, per ciò che riguarda Martellago, in via delle Motte. «Con i cantieri aperti noi non potremmo neppure passare - aggiunge la responsabile dell’ufficio - ma cerchiamo comunque di trovare un accordo, di riuscire ad accontentare i clienti, anche se non sempre è possibile». Alcuni, ad esempio, sono costretti a prendere l’auto per andare a farsi consegnare la corrispondenza direttamente nell’ufficio di via delle Macchine, la sede che gestisce il recapito nel territorio. E i cittadini di Fornase? Se non ci saranno ulteriori intoppi coi cantieri avranno presto la posta nella loro cassetta.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013