lunedì 13 ottobre 2014
Elezioni enti di secondo livello
Unico disguido a Belluno, dove alle ore 10 un cittadino italiano credendo che valessero ancora principi democratici, si è recato alle urne, ostinandosi nell'intento di voler votare.
Il cittadino allontanato e minacciato di denuncia in violazione dell'articolo 48 comma 1 della Costituzione, si è ripresentato con due Carabinieri al seguito ed ha minacciato di denuncia quel seggio/votazione per chiara violazione della Costituzione Italiana.
Tuttavia l'elezione oligarchica sembra aver funzionato bene ottenendo ben l'84% di presenze di politici ai seggi per votare i politici che assumeranno le funzioni provinciali negli enti di secondo livello.
Ogni politico elettore esprime un voto con un peso commisurato al numero di cittadini distribuiti nel territorio di appartenenza, benchè nessun politico si sia premurato di avvertire i suoi elettori cittadini delle sue scelte/motivazioni nell'elezione dell'ente di secondo livello.
Non è chiaro perchè il 16% dei politici aventi diritto non si sia recato alle urne: protesta?! vacanza il fine settimana?! non avvertiti?! contrari alla lista unica, ammessa nell'ordinamento degli enti di secondo livello?!
Le votazioni si sono svolte per cinque provin... emm enti di secondo livello su sette: esclusi Venezia che è città metropolitana e pure commissariata per lo scandalo corruzione del Mose ed a Treviso, dove il presidente rimarrà in carica fino al 2016.
Nei prossimi giorni verranno dati i risultati... sperando che non sia il Re d'Italia a darne notizia durante la cerimonia di investitura.
mercoledì 23 aprile 2008
Articolo di giornale - targhe alterne addio
LA NUOVA
SABATO, 19 APRILE 2008
Cronaca Misure anti-smog. Scarso coordinamento tra Comuni, chiusa un’epoca Risultati modesti, targhe alterne addio Da Villa e Zoggia concordano, Mingardi avverte: «Grande Ztl in centro»
«L’epoca delle targhe alterne è finita». La Provincia decreta la fine delle limitazioni al traffico come arma anti-smog. «Hanno portato a risultati assolutamente insufficienti» spiega l’assessore all’Ambiente Ezio Da Villa. E il presidente Davide Zoggia rincara la dose: «Non faccio l’indiano in riserva. I cittadini sentono questi provvedimenti come un fastidio. E se non servono, penseremo ad altro». Positivo il commento dell’assessore comunale alla Mobilità, Enrico Mingardi: «Ne prendiamo atto positivamente, ma servono delle alternative. Noi faremo del centro di Mestre una grande zona a traffico limitato».
«Venezia ha fatto un lavoro straordinario ma all’ultimo tavolo tecnico, i Comuni hanno votato in un modo e poi hanno fatto tutt’altro. Alcuni sono intervenuti in aree limitatissime e senza controlli. Provvedimenti fatti così non servono a niente». Basta targhe alterne, annunciano Ezio Da Villa e il presidente della Provincia Davide Zoggia. Uno smog che si riduce del 5% nelle belle giornate fa dire alla Provincia che è ora di cambiare strada. Da Villa motiva il fallimento con «l’assoluta assenza della Regione e dello Stato da ogni azione coordinata volta a limitare il traffico nei centri urbani», complici «le resistenze di alcuni Comuni». Nel 2007 Venezia è rimasta sola con pochi Comuni, nel resto del Veneto si è circolato liberamente. «Il coordinamento è complicato, la Regione non fa la sua parte - incalza Davide Zoggia - alla fine rischiamo solo di rompere le scatole ai cittadini. Ed è inutile nascondere che i provvedimenti si sono rivelati inutili. Occorre trovare altre strade. Noi abbiamo deciso». Lo stop alle targhe alterne dovrà ora essere ufficializzato ai Comuni. La decisione arriva anche dopo che l’Unione Europea ha dettato una nuova direttiva, più restrittiva, sulle polveri sottili. Nelle aree urbane gli stati europei dovranno ridurre del 20% l’esposizione alle Pm2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, portando nel 2015 i livelli di esposizione al di sotto dei 20 microgrammi. «Per il nostro territorio e la pianura padana significa garantirci sforamenti tutti i giorni», rileva Da Villa. «Purtroppo su questo il governo, anche quello di centrosinistra, non ha fatto nulla». La decisione viene accolta positivamente dall’assessore comunale alla Mobilità Enrico Mingardi. «Ne prendo atto con sollievo. Noi portiamo avanti un progetto di mobilità che ridurrà il numero di auto in circolazione, allargando la Ztl del centro di Mestre e l’apertura del Passante speriamo porterà a ridurre le emissioni della tangenziale. Poi ci sono le infrastrutture, il tram, il potenziamento del trasporto pubblico. Nel programma elettorale del sindaco era scritto che le targhe alterne erano solo un palliativo ma siamo intervenuti anche perchè eravamo obbligati. Ricordo che ci sono sindaci rinviati a giudizio per non aver agito. Se la normativa europea sposta la competenza al governo, ne prendiamo atto positivamente ma non deve essere un passo indietro, serve un nuovo progetto di azione». E Mingardi così riconferma le domeniche ecologiche «chieste dai cittadini». Cauto il collega all’Ambiente Pierantonio Belcaro. «Stop alle targhe alterne? Ne discuteremo con gli altri sindaci, ora è prematuro».CORRIERE DEL VENETO
giovedì 27 marzo 2008
De profundis per le targhe alterne Domani ultimo giorno: per il 2009 tutti contro, solo Venezia resiste Già 52 superamenti dall’inizio dell’anno. Mingardi: partiamo penalizzati, abbiamo la tangenziale
Il fronte del no
(….) Comincia il Comune di Spinea che il prossimo autunno non imporrà la circolazione a targhe alterne: «Abbiamo sempre aderito alle inizitive della Provincia convinti che un’azione su larga scala potessere essere utile adesso questa condizione è venuta meno, siamo solo quattro comuni a fare le targhe alterne e non ha senso continuare, punteremo sulla sensibilizzazione all’uso della biciletta» spiega il sindaco Claudio Tessari (…)
Un po' tutte le misure contro lo smog sono sempre risultate un mezzo fallimento.
La realtà è che la mobilità, bene di prima necessità del nostro mondo è oramai un bene irrinunciabile.
Non può nulla contro la necessitò di mobilità neppure il rialzo impazzito del costo dei carburanti.
Lascia perplessi la veemenza con cui a volte ci si scaglia contro l'anidride carbonica prodotta dalle automobili, rispetto a pozzi petroliferi in fiamme in medioriente, rispetto a industrie di fusione e formatura dei metalli (acciaio in testa), rispetto alle miniere di carbone in fiamme che bruciano da decine d'anni (esempio: centralia), ecc...
Non essendo ben chiaro quanto siano state adottate dagli abitanti dei comuni le misure delle targhe alterne, per spostamenti intercomunali o locali, non è semplice stabilire quanto ciò influirà sul traffico spinetense negli anni a venire in cui non verra più adottato questo metodo.
Qui era stato fatto notare come la presenza di un servizio di metropolitana diretto verso Venezia converta traffico di transito in traffico locale diretto verso la stazione della metropolitana.
Si ricorda anche questo post sul servizio GiroSpinea.
lunedì 7 gennaio 2008
Volantino di propaganda della provincia
Buoni propositi, che tuttavia dovrebbero già essere stati applicati.
La situazione è disastrosa già ora che non è ancora entrato in funzione il Passante (valutazione impatto ambientale del Passante), e probabilmente peggiorerà in futuro quando questo sarà in funzione (più forse altri progetti come Veneto City).
Tuttavia tali progetti provinciali di ammodernamento della rete stradale saranno completati nel 2010, due anni dopo il completamento del Passante.
Bisogna far notare che la risoluzione dei problemi di viabilità risulta essere estremamente difficile in situazioni di sfruttamento massiccio della zona in cui si vuole intervenire.
Per esempio i lavori di messa in sicurezza e potenziamento di una strada statale comportano il rischio di rallentamenti o blocchi del traffico con conseguente dilavamento nel tessuto residenziale dei mezzi di trasporto leggero e pesante.
Tale caratteristica risente enormemente degli indici di flusso del traffico, e rende più conveniente prevenire che curare.
Tuttavia l'attuale situazione è già compromessa a tal punto che è ineludibile la necessità di trovar una cura.
Insomma si dovrebbe premere sull'acceleratore per queste opere e realizzarle il prima possivile.
Se il Passante, doveva essere costruito già 30 anni fa come prevenzione per i giorni attuali, ed è opera prioritaria per la discarica di PM10 mestrina, il potenziamento delle strade statali intorno ai comuni di Spinea-Mirano-Maerne/Martellago è altrettanto prioritario per l'ambito locale e necessiterebbe di tempi certi e rapidi di realizzazione.
Totale indicato: 78.65 mil di euro
Visto che si parlava di una spesa di 100 mil di euro, probabilmente molte "opere minori" non sono indicate.
Va considerato tuttavia che l'aumento dei costi del petrolio comporta anche un aumento dei costi di costruzione/trasporto, cosa che fa lievitare il 78 mil previsti a cifre più alte.
La cifra stanziata invece tende in genere a restare fissa, cosa che comporta la cancellazione delle opere secondarie o la cui natura è considerata di secondaria importanza.
Resta il rebus delle opere complementari che gli enti locali reclamano. Gli interventi di fascia A sono finanziati per 106 milioni di euro. Altri 100 milioni li garantisce il governo; serviranno anche per il Passante verde, la grande opera che deve attenuare l'impatto della nuova autostrada. Per le opere di fascia B non c'è un euro. Nuovi fondi al territorio saranno garantiti dalla società mista tra Anas e Regione Veneto che nascerà all’inizio del 2008,...link
strade mobilità e sicurezza: no result
Non si fa notare un'importante aspetto: la dimensione della rotonda.
Una generica rotonda infatti soddisfa gli enunciati riportati dal volantino di propaganda della provincia.
Tuttavia per mancanza di spazio vista la contiguità fra abitato e intersezioni stradali sono state realizzate rotonde non classiche.
Cosa si intende per rotonda non classica: una rotonda dalle dimensioni ridotte, senza corsie di immissione separate, con un marcatore del centro dell'incrocio/rotonda e dei segnali di dare la precedenza su tutte le strade di intersezione.
Queste si distinguono in due casi, quelle di dimensioni ridotte ma tali da lasciar comprendere le intenzioni degli autisti dentro la rotonda con sufficiente preavviso e quelle con dimensioni così scarse che lo sfruttamento della rotonda o l'inversione di marcia è paragonabile ad una svolta ad U interna alla carreggiata della strada confluente.
In entrambi i casi si verificano notevoli problemi sull'utilizzazione delle rotonde non classiche poichè il segnale di "dare la precedenza" riporta i guidatori nelle classiche situazioni da test vero/falso per l'ottenimento della patente.
In altre parole ci si trova nella situazione di dover ragionare quale strada delle confluenti debba avere la precedenza con due o più veicoli in movimento (il dare la precedenza non impone lo stop, ma solo il rallentamento del veicolo e la fermata nel caso in cui sia da dar la precedenza).
Il tutto degenera nell'incrocio non regolato a tre o quattro intersezioni con altrettanti dare la precedenza, da sempre uno dei più pericolosi esistenti.
Inoltre ben diverso è il comportamento degli autisti rispetto al codice della strada (la sicurezza sulle strade si basa sul codice della strada, ma dovrebbe prevedere il comportamento degli autisti e prevenire le incertezze o i cattivi comportamenti).
In questo caso spesso si nota da parte degli autisti un comportamento di accelerazione in prossimità della rotonda per sorpassarla celermente ed evitare di ritrovarsi in situazioni in cui si dovrebbe valutare il diritto di precedenza.
Tale aspetto costituisce per l'ex-incrocio un notevole calo della sicurezza.
mercoledì 19 dicembre 2007
Articoli di giornale - Accordi sui finanziamenti a Passante e opere secondarie
LA NUOVA
MARTEDÌ, 18 DICEMBRE 2007
Primo Piano Accordo Venezia-Roma sulle procedure Galan firma un’intesa con Prodi e Di Pietro: il Veneto inserito nella Legge Obiettivo RENZO MAZZARO
VENEZIA. Babbo Natale ha fatto un salto a palazzo Chigi e torna carico di regali per il Veneto. Alla faccia di chi ci vuol male, come dicono sempre sul canale 235 Caccia e Pesca di Sky. Babbo Natale, per una volta, è il presidente Galan, che ieri pomeriggio ha firmato con Romano Prodi e Antonio Di Pietro un «atto aggiuntivo all’intesa generale quadro tra governo e Regione, sottoscritta nell’ottobre 2003». Questa spiegazione così formale non è ovviamente di Giancarlo Galan ma di un tecnico, Silvano Vernizzi. Giancarlo Galan, che è un politico, ha dato la notizia nel modo seguente: «Grazie e auguri. Perché? Perché ho firmato quello che ho firmato a palazzo Chigi». E poi dite se non abbiamo un presidente divulgatore. Seguiva un sintetico elenco di strade, autostrade, bretelle, tangenziali e ferrovie, con contorno di milioni di euro, di cui diamo più sotto le coordinate precise, concluso da una perentoria dedica: «Ai cervelloni che hanno detto e ripetuto per anni che il Veneto è un gigante economico ma un nano politico. Oggi mi piace ricordare una simile sciocchezza per consentire ai cittadini del Veneto di farsi una bella risata sotto le feste». Centrosinistra. Risata? Ma quale risata. Il centrosinistra del Veneto si inalbera come un sol uomo (è una prerogativa, questa di Galan, di riuscire a resuscitarlo tutte le volte, sulla quale qualcuno dovrebbe riflettere) e passa al contrattacco, contestando il merito di tanto successo. Dice, anzi scandisce, Achille Variati, capogruppo del Pd: «Quello che è stato firmato a Roma è alla lettera quello che avevamo concordato con Galan e Chisso un mese e mezzo fa. L’intesa è esattamente la stessa. Il che significa che quando le intese si formano nel Veneto, vanno a buon fine anche a Roma, diversamente dagli anni del federalismo gridato e barricadero, ma inconcludente, che c’era con il governo precedente. Galan sia onesto. O almeno si informi da Chisso». Ribadisce lapidario Giampiero Marchese: «E’ un passaggio che Galan aveva puntualmente concordato con noi». Chiosa il viceministro Cesare De Piccoli: «L’intesa Di Pietro-Galan conferma la positiva azione sulle infrastrutture nel Veneto, ma è il risultato della collaborazione intelligente tra il governo Prodi di centrosinistra e la Regione». Palazzo Balbi. Taglia corto l’assessore Renato Chisso: «In Veneto la stagione del fare continua: daremo ulteriori importanti risposte alla nostra economia». Tagliamo ancora più corto noi, facendoci aiutare dall’uomo che la sa più lunga, Silvano Vernizzi, a.d. di Veneto Strade. Legge Obiettivo. «L’accordo è per il novanta per cento una questione di procedure - spiega Vernizzi -. Alcune opere stradali fondamentali sono state inserite in procedura di Legge Obiettivo: sono la Nogara-mare; il sistema delle tangenziali di Verona, Vicenza e Padova; la cosiddetta autostrada del mare, che collegherà il futuro casello di Meolo con Jesolo. Si tratta di opere che hanno già copertura finanziaria, in quanto sono finanza di progetto, presentate in Regione, di cui la Regione è concedente e in cui il contributo pubblico è già stato stanziato nel bilancio regionale. Avevano bisogno solo dell’inserimento nella Legge Obiettivo per la semplificazione dell’iter». Valsugana. Conferma importante di una notizia già nota: tra le opere prioritarie viene inserito l’adeguamento a 4 corsie dalla statale Valsugana, tra Bassano e Pian dei Zocchi, dunque in territorio veneto (in Trentino le 4 corsie ci sono già). Ma attenzione: qui mancano i soldi. Chi potrebbe cacciare il quattrino? «Un finanziamento potrebbe venire soltanto dalla Finanziaria statale 2008 - risponde Vernizzi - o dall’Anas, o dalla Legge Obiettivo 2008. Questo è comunque il primo passo». La notizia è da valutare importante, perché la Valsugana a 4 corsie si pone in concorrenza diretta quanto a traffico con l’autostrada Valdastico Nord. Ergo, il completamento di quest’ultima diventa ancor più problematico. A fortiori, perché la Valsugana arriva a Trento, mentre la Valdastico Nord si fermerebbe a Rovereto, per innestarsi a quel punto sull’Autobrennero. Terza corsia Ve-Ts. Anche questa viene inserita nell’accordo. «Ma è solo una forma di regolarizzazione della procedura - precisa Vernizzi - che non dice niente di nuovo: l’opera è prevista dal piano finanziario di Autovie, con un cronoprogramma controfirmato da Anas e Di Pietro. Ferrovie. In Legge Obiettivo viene inserita la linea ferroviaria Verona-Fortezza, direttrice Brennero, per il tratto da Verona fino al confine con il Trentino. Il tratto successivo fino al confine con l’Austria è già incluso nella procedura d’urgenza. 170 milioni. L’accordo Galan-Prodi-Di Pietro decide infine sulla destinazione dei 170 milioni di euro previsti dalla Finanziaria statale 2007 per infrastrutture nel Veneto ma non ancora fisicamente assegnati. «La cifra - illustra il solito Vernizzi - è così ripartita: 80 milioni per il completamento del Passante; 20 milioni alle opere del Passante Verde; 50 alla galleria Col Cavalier in città di Belluno; 10 milioni alla Sr 10 in provincia di Padova, per capirci la Monselice-Legnago; 5 al Ponte sul Cordevole di Bribano; 5 su una bretella nel comune di Vittorio Veneto». A fine corsa, e misurando a spanne, l’accordo interessa opere per 5 miliardi di euro. Fanalino di coda. La stagione del fare nel Veneto non include la Gardesana. «Abbiamo lasciato fuori la Affi-Pai - ammette Chisso - chiedendo ai Comuni e alla Provincia di Verona una soluzione concordata». I soliti litigiosi.
Rimandati al 2009 i caselli del Passante
...Il commissario fa il punto sull’opera e sullo stato della progettazione. E garantisce che l’inaugurazione avverrà il 23 dicembre 2008 «Apriremo il Passante tra un anno» Ma i caselli di Crea e Preganziol slittano al 2009, tempi incerti per Scorzè...
LA NUOVATuttavia un rallentamento dei lavori dovuto alla sostituzione di Vernizzi comporterebbe un dilazionamento dei termini per reperire il denaro sufficiente al completamento.
MARTEDÌ, 18 DICEMBRE 2007
Primo Piano Il ministro con una lettera di poche righe scatena il finimondo. Al posto del’attuale commissario il presidente dell’Anas Passante, Di Pietro «licenzia» Vernizzi E Galan scrive a Prodi: «Merita di essere confermato, ha lavorato bene» Pressioni sul governo anche da parte di Zoggia, presidente della Provincia NICOLA PELLICANI
Di Pietro dà il ben servito al commissario per il Passante Silvano Vernizzi. E scoppia il finimondo. La doccia fredda arriva con una missiva di poche righe, partita venerdì scorso da Roma ed indirizzata al presidente della Regione Giancarlo Galan. L’oggetto è la proroga del commissario straordinario per il Passante in scadenza a fine dicembre. Un passaggio che ormai tutti ritenevano poco più che una formalità, dal momento che la conclusione dell’opera inizia ormai a vedersi all’orizzonte ed è fissata tra un anno, alla fine del 2008. La riconferma di Vernizzi, l’uomo del Passante, com’è stato ribattezzato nel Nordest, sembrava scontata. Del resto è lui che ha seguito passo passo la realizzazione dei 32 chilometri di autostrada che faranno rifiatare la tangenziale di Mestre e tutto il traffico nell’area circostante. Di Pietro propone però di sostituire Vernizzi con il presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Il ministro ha inviato la lettera ai vari destinatari interessati alla nomina. Vale a dire, oltre a Galan, al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. E per conoscenza al sottosegretario Enrico Letta e al segretario generale della Presidenza del Consiglio Carlo Malinconico. Di Pietro «condivide senz’altro l’esigenza di prorogare lo stato di emergenza nel settore del traffico e della mobilità nella località di Mestre», come recita la lettera, ma ritiene che «il Commissario vada opportunamente individuato nella persona del presidente dell’Anas, società concessionaria della rete stradale nazionale, dotatata di tutte le competenze tecniche occorrenti per il miglior espletamento del compito». Di Pietro specifica inoltre che «la realizzazione del Passante è affidata all’Anas che ha già anticipato 200 milioni a tal fine». Infine a sostegno della sua tesi il ministro evidenzia che la nomina di Ciucci «assicurerebbe il risparmio del corrispettivo connesso all’incarico». Di Pietro in sostanza chiede la testa di Vernizzi. Un fulmine a ciel sereno, che ha sorpreso un po’ tutti. A partire da Galan, che non ha perso tempo facendo partire in tempo reale una risposta piccata, inviata direttamente a Prodi, in cui esprime «vivo stupore» per l’iniziativa di Di Pietro che comporterebbe come primo effetto un ritardo nell’intervento atteso da una vita da mezza Europa. Quanto al presunto risparmio del corrispetivo, Galan fa notare come «fin dall’inizio non è stata posta alcuna spesa a carico di Anas o del bilancio dello Stato». E comunque il risparmio del compenso a Vernizzi ha il sapore di un pretesto a fronte dei risultati ottenuti. Lo sottolinea anche il presidente della Provincia di Venezia. Anche Davide Zoggia ha preso carta e penna per scrivere a Prodi, per esprimere tutta la sua «preoccupazione per le conseguenze negative che comporterebbe il cambio del commissario in corsa. Senza nulla togliere alle competenze del presidente dell’Anas, finora Vernizzi ha svolto un ottimo lavoro, non vedo la ragione di sostituirlo adesso che l’opera si avvia alla conclusione. Vernizzi in questi anni è riuscito a ricomporre contrasti e rispondere alla esigenze emerse dal territorio senza per questo perdere di vista la realizzazione del progetto. Sono quindi certo che Prodi, ma anche Di Pietro, concorderanno con l’esigenza di riconfermare l’attuale commissario». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Achille Variati e Giampietro Marchese, entrambi del Pd, secondo cui «sarebbe un grave errore sostiuire Vernizzi. Non solo perché è bravo, ma perché la sua sostituzione comporterebbe solo un’inutile perdita di tempo».
venerdì 23 novembre 2007
Articoli di giornale - Assemblea sulla viabilità di Mirano e via Luneo
LA NUOVARimango piuttosto titubante riguardo alle cifre; 50000 veicoli sembrano un'esagerazione.
VENERDÌ, 23 NOVEMBRE 2007
Provincia MIRANO L’assemblea di ieri sera Fardin contestato dai residenti di Luneo «Ogni giorno 50 mila auto passano in centro, dobbiamo intervenire»
MIRANO. Circa trecento persone hanno preso parte ieri sera all’assemblea convocata dal Comune all’ex scuola elementare di Luneo (troppo piccola per ospitare tutti) per discutere dei problemi relativi alla realizzazione delle tangenziali. Il sindaco di Mirano, Gianni Fardin, accompagnato da quasi tutti gli assessori e parte dei consiglieri comunali, è stato più volte contestato nel corso del suo intervento. «Ogni giorno cinquanta mila veicoli entrano a Mirano - ha spiegato il sindaco - e via Luneo è già una delle strade più trafficate. In futuro, con il Passante, i flussi sono destinati ad aumentare quindi qualcosa bisogna pur fare». Ha poi aggiunto: «La nostra soluzione è creare una strada normale a due corsie anche se il dove il come devono ancora essere decisi. Non passerà dove ci sono le case, ma verrà adattata alle esigenze del territorio». Fardin ha poi ribadito che il Comune sta cercando una soluzione che sia utile per decongestionare il centro, ma anche la zona di Luneo.
«Senza variante di Luneo le previsioni parlano di ventimila auto in più al giorno nei prossimi anni - ha aggiunto Fardin - nella zona compresa tra l’istituto delle suore canossiane e l’ospedale». All’assemblea erano presenti i comitati di Luneo e del centro (che sono favorevoli alla nuova strada), le associazioni che si battono per la tutela del territorio, e molti cittadini comuni di Mirano, Spinea e Salzano, che si ritengono coinvolti dai nuovi progetti di viabilità. Tra gli interventi del pubblico il più applaudito è Tiziano Sanna, del comitato di Luneo che ha invitato il sindaco e non approvare il Piano urbano della mobilità (Pum) e a lasciare la questione del traffico e delle nuove strade da costruire alla nuova amministrazione che salirà al governo di Mirano dopo le elezioni di primavera. (f.d.g.)
Ogni giorno attraverso via Roma transitano 30000 veivoli con un incremento del 3% annuo.
Facendo due conti viene 1250 veicoli all'ora, 20 veicoli ogni minuto.
A mio parere il traffico del centro di Mirano è sostenuto, ma non credo sia tale da superare o eguagliare la condizione critica del traffico di via Roma.
E' tuttavia vero che il traffico è destinato ad aumentare soprattutto in una zona critica come via Luneo fra le canossiane e l'Ospedale.
Non bisogna tuttavia dimenticare che la costruzione del nuovo polo a Mestre ha come previsione l'accentramento dei servizi sanitari sui centri di Dolo e Mestre (con aumento del traffico per le vie che conducono a Mestre...ovvero via Roma), quindi con parziale sgravio delle tratte che portano all'Ospedale di Mirano.
Non che sia felice della chiusura o riduzione dell'ennesimo ospedale con saturazione dei pochi rimasti aperti (e già saturi).
E' evidente come fra Mestre (Chirignago-Venezia visto che è comune unico) Spinea e Mirano oramai non esiste più un problema locale, bensì un problema globale diffuso.
Non si comprende quindi come si sia riusciti a non dialogare fra comuni per trovare una soluzione condivisa e sensata che non preveda di deprimere le zone di confine al comune per un problema che non ha confini comunali.
La regione ha dotato le amministrazioni di possibilità di discussione: il PATI.
La regione e la provincia dovrebbero rendersi conto che il problema del traffico oggi merita la massima attenzione in quanto non più fenomeno locale a cui amministrazioni con scarsi mezzi e forse qualche interesse privato di lotizzazione deve porre rimedio.
mercoledì 10 ottobre 2007
Articoli di giornale - L'erede di Claudio Tessari
LA NUOVA
Sabato 06-10-07, 32
Provincia Tessari lo sostituisce col giovane Padovan. Udc furioso: «Accordi violati» Rimpasto di giunta, cacciato Chinellato Francesco Furlan
SPINEA. Grazie e arrivederci. Il sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ha dato ieri mattina il benservito all’assessore al Commercio Roberto Chinellato. L’Udc, partito a cui Chinellato appartiene pur essendo stato eletto con la civica «Uniti per Spinea», sputa veleno e affila le armi. Di fronte alla scena Tessari si mostra serafico - «Per me la collaborazione con l’Udc resta importante» - e intanto al posto di Chinellato mette il suo pupillo, Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Unindustria Venezia. Chi è Padovan. Dopo la laurea in economia e commercio a Ca’ Foscari, si è occupato di analisi dati e marketing, coordinando le attività del gruppo dei giovani imprenditori. «Ora ho dato le dimissioni - dice - perché il mio incarico in Unindustria non era compatibile con il ruolo di assessore». Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione. Il delfino di Tessari. Il suo ingresso in giunta, appare a molti, il modo in cui Tessari lancia il suo delfino politico per le elezioni del 2009. «Mi sembra prematuro - taglia corto Tessari - parlarne adesso». Confida però un suo collega di maggioranza, citando Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina. E questa è una di quelle volte». Tessari è alla scadenza del secondo mandato, non è più rieleggibile, e ha bisogno di qualcuno che continui il suo progetto civico smarcato dai partiti. Padovan sembra il candidato ideale. Con chi sta il sindaco? A cercare di incasellarlo, Tessari si trova a metà strada tra l’Udc (nel 2003 chiamò l’allora ministro Carlo Giovanardi a inaugurare la piazzetta del municipio) e Forza Italia (alle ultime elezioni regionali ha sostenuto Renato Chisso). Lui rivendica l’autonomia dai partiti, e questo cambio in giunta, spiega, ne è un esempio. «E’ stata una scelta fatta dalle lista civiche - spiega - per dare maggiore impulso all’attività del Comune. Noi siamo pronti a continuare a collaborare con l’Udc, a patto che non ci sia solo un attaccamento alle poltrone». Per capire questo passaggio bisogna ricordare che poche settimane fa Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche «Lista Claudio Tessari» e «Uniti per Spinea» al posto di Antonino Strano (dell’Udc). E’ stato il là dell’operazione che ha portato alla cacciata di Chinellato. «Abbiamo bisogno di altri dieci anni per completare il lavoro», spiegava in quei giorni Tessari, aggiungendo: «Per questo le liste civiche si candidano ad essere un soggetto politico anche per il futuro». L’escluso. Roberto Chinellato, di Fornase, eletto con 85 voti nella lista «Uniti per Spinea», è arrabbiato. «Perché non ci si comporta in questo modo - dice - c’erano altre possibilità per far prendere confidenza a Padovan con il Comune. Io ho lavorato duro in questi anni, e Tessari ha violato l’accordo». Quale? Quello che - spiega - aveva portato l’Udc a sostenere la candidatura di Tessari mascherando il simbolo del partito, con uomini dell’Udc all’interno delle liste civiche. In cambio Tessari si era impegnato a chiamare in giunta un uomo dell’Udc. Chi? Roberto Chinellato. «Non ha mai detto di essere dell’Udc - dice Tessari -, io l’ho scelto perché esponente delle civiche». La rabbia dell’Udc. Doppia beffa per l’Udc. Perché Chinellato, come previsto dalla legge, per entrare nella squadra di giunta aveva rinunciato al suo ruolo di consigliere. E ora l’Udc non è più rappresentata nella maggioranza. «Tessari non ci ha ancora fornito una valida spiegazione di quanto accaduto», spiega Fiorindo Casagrande, commissario dell’Udc a Spinea.
dove?! A Spinea......Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione...
IL GAZZETTINO
Domenica 7 ottobre 2007 SPINEA.
Udc imbufalita per il rimpasto in Consiglio Piccolo e Malvestio : «Tessari ha dato un pugno in faccia al partito»
"Tessari: irresponsabile e inaffidabile". Questo il titolo del volantino che l'Udc distribuirà tra i cittadini nei prossimi giorni. Un attacco duro, senza mezzi termini, che fa seguito alla decisione del primo cittadino di revocare l'Assessorato al Commercio a Roberto Chinellato rimuovendo così di fatto l'unico rappresentante del partito dallo scudo crociato dalla stanza dei bottoni della politica spinetense. Uno sgarbo su cui i vertici dell'Udc non intendono assolutamente soprassedere. Chinellato, eletto nel 2004 in Consiglio comunale con 85 preferenze dalla lista "Uniti per Spinea ", aveva rinunciato alla carica di consigliere in quanto nominato Assessore al Commercio. Ieri, l'Udc ha dichiarato ufficialmente la fine del sodalizio politico con Tessari. La vicenda potrebbe avere serie ripercussioni anche a livello provinciale, come hanno sottolineato il segretario Provinciale Francesco Piccolo e il responsabile degli enti locali per l'Udc Piero Malvestio. "La scelta del sindaco di Spinea sembra fatta apposta per dare un pugno in faccia all'Udc. Se si dovessero verificare altri casi del genere in Provincia, il centrodestra non conterà sul nostro partito per andare alle elezioni nel 2009". E senza lo scudo le elezioni non si vincono, come dimostra il 6,8\% raccolto dall'Udc solo a Spinea alle politiche del 2006. Piccolo è convinto che la scelta di rimuovere proprio Chinellato per far posto al giovane Fabio Padovan, sia tutt'altro che casuale. "Ho parlato con Tessari personalmente poco tempo fa, dicendogli che l'Udc non poteva più rinunciare al suo simbolo, che per riconquistare il territorio bisognava ridare identità ai partiti. Il sindaco, allora, mi rispose che per il bene della lista civica era meglio che l'Udc non ci fosse". Il segretario provinciale, quindi, legge il caso Chinellato come una mossa politica strategica per estromettere appositamente il partito dalla lista civica che governa Spinea . "Un fatto grave, che rompe la rappresentanza popolare in quanto il sindaco ha tolto arbitrariamente la figura di Chinellato, votato ed eletto consigliere dai cittadini. Inoltre, Tessari ha violato un'intesa preelettorale precisa con la quale l'Udc, rinunciando al proprio simbolo, avrebbe mantenuto per l'intera legislatore un proprio rappresentante in giunta. A questo punto non ci sono più le basi per mantenere un rapporto politico: lunedì prossimo sentirò le altre segreterie di partito provinciali della Casa delle Libertà affinché si prenda una posizione seria e decisa nei confronti della questione di Spinea ".Davide Tamiello
LA NUOVA
Domenica 07-10-07, 39 Provincia SPINEA
La bufera politica L’Udc dopo la revoca dell’assessore Chinellato: «Tessari chieda scusa» «Compromessa l’alleanza di governo»
SPINEA. «Siamo stati schiaffeggiati e sbeffeggiati, e non possiamo accettarlo, Chinellato è stato estromesso in modo indegno». E’ Piero Malvestio, responsabile nazionale degli enti locali per l’Udc, a rendere il senso dello stato d’animo del partito dello scudo crociato che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa sulla decisione di revocare l’incarico di assessore al Commercio a Roberto Chinellato, sostituito dal sindaco con il giovane Fabio Padovan. Per capire la mossa politica di Tessari bisogna pensare che, a Spinea, la campagna politica per le elezioni comunali del 2009 è già partita. Dopo due mandati Tessari dovrà lasciare (si fa il suo nome come candidato alla presidenza della Provincia, inespugnabile feudo rosso, con il sostegno di Forza Italia) ma non intende rinunciare al suo progetto civico, e Padovan sembra essere il suo degno successore. Nei mesi scorsi l’Udc ha fatto sapere a Tessari che per il 2009 si sarebbe impegnata nel suo progetto, ma non avrebbe più rinunciato a correre senza il simbolo, all’interno delle liste civiche, come è accaduto alle ultime elezioni. «Una strategia decisa a livello nazionale per rafforzare l’Udc nei comuni - spiega il coordinatore provinciale del partito, Francesco Piccolo - ma che non voleva dire voltare le spalle al progetto di Tessari». Il sindaco però non ha gradito - è la tesi sconfessata però da Tessari - e ha deciso di far fuori Chinellato, eletto nella lista civica «Uniti per Spinea», ma membro a tutti gli effetti dell’Udc. Domani Piccolo chiederà un incontro con i segretari provinciali di Forza Italia, Lega Nord, e Alleanza nazionale. «Perché quello avvenuto a Spinea è uno strappo che sarà difficile da ricucire - spiegano i vertici provinciali dell’Udc - e bisogna capire quali progetti hanno gli altri partiti della Casa delle libertà, perché tutto si può dire ma non che il progetto di Tessari sia esterno al centrodestra». «Tessari - sbotta Malvestio - dovrebbe chiedere scusa per come si è comportato». Ma oggi cosa vuole l’Udc da Tessari? «Da lui non vogliamo più nulla - aggiunge Piccolo - ma vogliamo capire dagli altri partiti del centrodestra che intenzioni hanno». Forza Italia, il partito a cui Tessari guarda, è rimasto abbastanza indiffirente rispetto all’estromissione di Chinellato, mentre qualche mugugno c’è stato stato in Alleanza nazionale. Da parte sua l’Udc - a Spinea vale tra il 6 e il 7% - ha gli artigli spuntati perché totalmente esclusa dalla maggioranza. ma potrà far valere il suo peso, se pur piccolo, per le prossime elezioni. (Francesco Furlan)
IL GAZZETTINO
sabato 6 ottobre 2007 in breve SPINEA Tessari coordinatore liste civiche cittadine
Claudio Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche cittadine "Lista Claudio Tessari" e "Uniti per Spinea
LA NUOVA
MARTEDÌ, 09 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. Dopo l’allontanamento di un assessore Udc Nasce un «caso Tessari» e scuote il centrodestra
SPINEA. «E’ stato fatto fuori un assessore di Forza Italia? No, e quindi a che titolo dovrei intervenire?». Mario Dalla Tor, segretario provinciale di Forza Italia, fa un po’ il discolo. Dopo il rimpasto di giunta a Spinea, con il sindaco Claudio Tessari che ha revocato l’incarico all’assessore Roberto Chinellato (Udc) il segretario provinciale del partito dello scudo crociato, Francesco Piccolo, aveva intenzione di coinvolgere nella vicenda gli altri segretari provinciali dei partiti di centrodestra, ma Dalla Tor si mette già in disparte.
Ma Tessari non fa riferimento a Forza Italia? «Tessari non è iscritto a Forza Italia, non partecipa alle riunioni di partito ma ha partecipato ad alcune riunioni organizzate dalla Casa delle libertà su temi istituzionali. Noi trattiamo con lui come responsabile della sua lista civica, ma non è iscritto a Forza Italia». La vicenda all’interno del polo resta piuttosto calda. E intanto anche l’opposizione parte all’attacco. «Per noi questa revoca è una novità e i motivi sono poco comprensibili - dice Silvano Checchin dell’Ulivo -. Tessari dice che l’ingresso del nuovo assessore (Fabio Padovan, ndr) serve a dare un’accelerata all’attività di giunta, ma Roberto Chinellato era uno che, anche fisicamente, lavorava di più in giunta e si dava da fare». L’opposizione la mette sul piano istituzionale. «Una decisione così importante - aggiunge Checchin - doveva essere comunicata in Consiglio comunale, e questo non è accaduto. E’ la dimostrazione del rispetto che Tessari ha per l’opposizione, alla quale non è stato comunicato proprio nulla». Per l’opposizione tutta l’operazione è quindi «poco trasparente perché sono poco comprensibili i motivi per cui è avvenuto l’avvicendamento». L’esordio ufficiale del nuovo assessore al Commercio, Fabio Padovan, 33 anni, avverrà nei prossimi giorni. Francesco Furlan
IL GAZZETTINO
giovedì 11 ottobre 2007
Sulla sostituzione dell'assessore l'Udc non trova solidarietà da Fi
(d.t.) Forza Italia dà il suo appoggio all'Udc, ma sulla questione relativa alla sostituzione dell'Assessore al Commercio Roberto Chinellato preferisce non entrare nel merito della decisione presa dal sindaco Claudio Tessari. E' questa, in sintesi, la morale dell'incontro tra i vertici del partito delle sezioni di Spinea tenutosi martedì sera: ricompattare il centrodestra, ma attorno ad una lista civica. Su questo gli azzurri non sembrano intenzionati a trattare. La nomina del nuovo assessore è una scelta del sindaco che noi rispettiamo e non commentiamo, dal momento che non fa riferimento al nostro partito. - afferma Renzo Da Lio, neocoordinatore e segretario del circolo di Forza Italia di Spinea essendo un partito del centrodestra, l'Udc gode comunque della nostra solidarietà. Martedì sera abbiamo messo in chiaro alcuni punti fondamentali: cercheremo di mediare per trovare un punto d’incontro, anche in vista delle amministrative del 2009. Non si può prescindere però da una cosa: le liste civiche devono esserci, senza non si va da nessuna parte, sono una conditio sine qua non. Passato il momento di questa cocente delusione, credo che l'Udc riprenderà a collaborare con la coalizione di centrodestra come ha sempre fatto".
LA NUOVA
GIOVEDÌ, 11 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea.Restano i distinguo sulle Liste civiche Incontro forzisti e Udc dopo il «caso Tessari»
SPINEA. Faccia a faccia martedì sera tra le segreterie locali di Forza Italia e dell’Udc necessario dopo il rimpasto di giunta che ha visto nei giorni scorsi il sindaco Claudio Tessari sostituire l’assessore al commercio Roberto Chinellato (l’unico della giunta in quota Udc) con il giovane Fabio Padovan. Un colpo di mano che non è piaciuto ai centristi, i quali hanno subito sparato a zero sul sindaco mettendo addirittura in discussione l’alleanza. L’altra sera il chiarimento, che comunque non sembra aver fatto rientrare la polemica. «Non siamo entrati nel merito dell’azione del sindaco - dice il segretario forzista, Renzo Da Lio - perché riguarda le sue facoltà e le sue valutazioni. Quello che abbiamo voluto ribadire è la piena volontà di proseguire la collaborazione col centrodestra. Fondamentale per noi è comunque la presenza delle liste civiche». «Forza Italia ha dimostrato di essere solidale con la nostra posizione - replica il coordinatore dell’Udc Florindo Casagrande - rimane il fatto che Tessari non ha ancora dato le vere motivazioni delle sue decisioni e non sembra averle date nemmeno a Forza Italia. Ad ogni modo la maggioranza non rischia la spaccatura e da parte nostre le garanzie sulla tenuta del centrodestra a Spinea ci sono». Tuttavia qualche distinguo sul nodo delle civiche rimane. Spiega ancora Casagrande: «Dalle liste civiche non si prescinde? Siamo perfettamente d’accordo, però le civiche non sono la maggioranza, ma solo parte di essa». (f.d.g.)
News dal sito del Comune
Google News su Spinea - Pellegrini
Incipit
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo
ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013