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sabato 23 maggio 2015

IMU e TASI e IMIS per il 2015

Anche per il 2015 si dovranno pagare IMU e TASI per le abitazioni, specialmente le seconde case e le case in affitto (aspetto che corrisponde ad un raddoppio della tassazione).
Per il primo anno dal 2011, valgono le stesse regole dell'anno scorso riguardo la tassazione gravante sugli immobili, un fatto incredibile perchè ad ogni modifica del governo dello Stato era sempre corrisposto un aumento della tassazione.
Le aliquote così restano pressochè invariate, simili ai valori del 2014, continuando il forte aumento rispetto al precedente sistema basato su ICI ed Irpef, ovvero metà tassazione in base alla proprietà, come una patrimoniale e metà tassazione in base al reddito (il metodo privilegiava i meno abbienti, mentre l'IMU privilegia i ricchi).
Ciononostante l'incognita di quest'anno è rappresentata dal 730 precompilato, il quale potrebbe non riportare le tassazioni per immobili (IMU, TASI, Cedolare Secca, IRPEF,...) visto che precompilato prima che molti comuni decidessero le aliquote della tassazione.
Ciò rende inutile il 100% dei 730 precompilati e costringe comunque i cittadini a rivolgersi ad un CAF per il versamento con F24 delle tasse sulla casa.

Salta per il 2015 la proposta di introduzione di una Local Tax, una tassa unica che racchiudesse in sè l'IMU, la TASI, i balzelli per i passi carrabili, ecc...
Tale tassazione è stata adottata solo dalla regione autonoma del Trentino Alto Adige con l'IMIS, con aliquote bassissime o nulle per i residenti e molto superiori all'aliquota base per le molte seconde case, dato che la maggior parte delle città della regione vivono di turismo.
L'introduzione dell'IMIS, quale tassa unica che racchiudesse IMU, TASI ed altro, in molti casi ha comportato un ulteriore aumento delle aliquote di tassazione.

Invece l'idea di introdurre la Local Tax è saltata per tutte le Regioni a Statuto normale, perchè fortunatamente il governo sembra essersene dimenticato.
Quest'anno il governo sembra aver fatto cassa oltre che con la patrimoniale sulla casa, anche con la patrimoniale sulle pensioni, poichè dei 18 miliardi non versati ai pensionati con la legge Fornero che bloccava i tassi di rivalutazione delle pensioni, ne verranno restituiti solo 2 a circa 4 milioni di persone.
Il profitto della patrimoniale sulle pensioni, pari a 16 miliardi di euro si aggiunge al risparmio dato dalla reintroduzione dei tassi di rivalutazione delle pensioni, che a causa del Quantitative Easing di Draghi hanno spinto i tassi di rivalutazione delle pensioni a valori negativi (ovvero si toglie il blocco alla rivalutazione ora che le pensioni si svaluterebbero invece di rivalutarsi).
Ciò non toglie che la Local Tax possa essere introdotta l'anno prossimo e non ferma nemmeno il moto di rivalutazione della rendita catastale degli immobili, riforma della tassazione sulla casa che potrebbe portare gli immobili ad essere valutati di più dallo Stato ai fini della tassazione che sul libero mercato, con prezzi in caduta libera per molteplici fattori (immobili vecchi valutati meno per la cattiva classe energetica, crisi del mercato immobiliare dovuta alla mancanza di denaro della maggior parte della popolazione, aumento della tassazione sugli immobili).

domenica 21 dicembre 2014

Il bilancio comunale pubblicato su soldipubblici.gov.it

Il sito web soldipubblici.gov.it è un servizio di trasparenza amministrativa avviato dal recente governo, che raccoglie le fonti di spesa della Pubblica Amministrazione, dai Comuni fino alle Regioni (spese del solo 2014), non le spese del governo nell'UE, del governo e dei ministeri e del parlamento/senato.
Un grosso contatore indica le spese generali sostenute dai tre enti, per ora pari a circa 23-24 miliardi, di cui 6,9 miliardi fanno capo alle 20 Regioni (esluse le spese della sanità) e 6 miliardi fanno capo agli oltre 8000 Comuni italiani.
Per differenza, la spesa competente alle province dovrebbe ammontare a 10,7 miliardi di euro all'anno.
Inserendo il nome dell'ente su un'apposita finestra di ricerca è possibile farsi elencare tutte le voci di spesa generali, oppure il dato specifico (per i comuni anche relativo al 2013.
Un servizio utile per giornalisti ed addetti ai lavori, che indagano sulle varie voci di spesa o che hanno idea di quanti e quali appalti corrispondano a determinate voci di spesa.
Per esempio per la Regione Veneto la spesa maggiore fino a novembre 2014 risulta essere "contratti di servizio per trasporto", per un importo di 139 milioni di euro, mentre nel 2013 era pari a 228 milioni di euro.
Ma in quante altre voci e differenze si distingue la singola definizione "contratti di servizio per trasporto" ?! 139 milioni di euro per pagare 1 singolo dirigente?! 10 mila posti di lavoro ?! 20 mila posti di lavoro sottopagati e sfruttati (farebbe circa 600 euro al mese a persona) ?! coinvolge anche le spese sostenute per pagare i servizi come GiroSpinea, servizio garantito dalla Regione ?!...

Andando per curiosità a sbirciare fra le voci di spesa del comune di Roma, visti i recenti scandali, si può vedere come anche qui il valore prevalente sia dovuto ai contratti di servizio per il trasporto (ATAC), con un valore superiore alla spesa della Regione Veneto, prima citato.
La spesa dal 2013 al 2014 è anche aumentata.


Per il Comune di Spinea la spesa maggiore riuslta per il contratto di smaltimento dei rifiuti, in aumento dall'anno scorso anche se pi volte è stato ribadito che il Comune migliora di mese in mese le percentuali di raccolta differenziata (Spinea fra i comuni ricicloni...).
Ricordo che l'ultimo record a novembre ci poneva all' 82% di raccolta differenziata anche se la TARI/TARES non è calata conseguentemente (negli incontri con il comune per avere la chiave elettronica e parlare della raccolta differenziata si accennava al fatto che il rifiuto riciclato costasse zero al comune, mentre quello indifferenziato costasse circa 150-170 euro per essere smaltito in discarica).
Inoltre nell'anno uno della TASI, tassa per i servizi indivisibili che comprende l'illuminazione pubblica, due altri servizi fanno un grosso balzo in alto: i trasferimenti correnti ad altri enti del settore pubblico e le utenze e canoni per energia elettrica.
Si era già parlato di Spinea per l'energia elettrica riguardo al dossier sulla Spending Review di Cottarelli, che criticava la procedura negoziata senza pubblicazione per una fornitura di energia elettrica per 195 mila euro (cifra a quanto pare ben inferiore del 1.4 milioni spesi nel 2014 rispetto al 2013 pari a 110 mila euro per utenze e canoni dell'energia elettrica).
Nel 2014 il comune si era dotato anche del P.I.C.I.L., piano comunale per il contenimento dell'inquinamento luminoso.
Altra voce curiosa: 17 mila euro in hardware (7-8 mila nel 2013)... mi fa pensare che abbiano comprato 17 computer nuovi da 1000 euro l'uno, non avendo un'idea precisa di quale lavoro venga correlato a questa voce in capitolo di bilancio.




 Il comune aveva presentato i costi per cittadino dei vari servizi:

Il costo dei servizi comunali è per la media dei comuni italiani circa 850 euro all'anno per abitante. Per i cittadini di Spinea tale costo è di circa 620 euro per abitante, quindi significativamente inferiore alla cifra nazionale!
Come si usano questi 620. euro?
  • Personale 150 euro a persona; 
  • TARES 135 euro a persona; 
  • Interventi sociali 110 euro a persona; 
  • Farmacia 50 euro a persona; 
  • Riscaldamento scuole ed edifici comunali 25 euro a persona;
  • Illuminazione strade 20 euro a persona; 
  • Illuminazione scuole ed edifici comunali 25 euro a persona; 
  • Altro 105 euro a persona.

Se si prende ad esempio la TARES, pari a 135 euro a persona, per 28 mila abitanti del comune, si ottiene un valore complessivo di 3,78 milioni di euro, molto vicino ai 3,3 milioni spesi per il contratto di smaltimento dei rifiuti.
Invece la spesa per l'illuminazione stradale e delle scuole è pari a 45 euro a persona (20+25 euro), circa 1.26 milioni di euro per 28 mila abitanti assomiglia al valore di spesa "utenze e canoni dell'energia elettrica", pari a 1,4 milioni di euro.
Tuttavia, come già notato nel 2013 comunque le scuole e le strade risultavano illuminate, con ben diverso valore assegnato alla voce.

Le altre voci di spesa (150+110+50+25+105=440 euro a persona) dovrebbero essere coperte da IMU+TASI, oneri di urbanizzazione, percentuali sulle multe, canoni di locazione e trasferimenti da parte dello Stato.





sabato 13 dicembre 2014

TASI e paga 2014-2015-2016


Scadenza per la seconda rata IMU e TASI 2014, iniziano le processioni alle poste per pagare le due tasse patrimoniali odiate dagli italiani.
Un tempo si facevano processioni religiose con in testa il cristi in croce, oggi ci si trova tutti riuniti in coda per pagare le tasse, sentendosi messi in croce.
IMU e TASI sono la stessa tassa, solo che in teoria i soldi vegono raccolti per scopi diversi e destinati ad enti diversi: la TASI viene data completamente all'ente locale comune, mentre l'IMU è spartita fra comune e Stato.
Purtroppo questa rata scade proprio a ridosso degli scandali di Roma, per cui l'opinione diffusa della popolazione in coda è che i soldi versati vengano utilizzati dai comuni e dallo Stato per dare appalti ai lobbysti mafiosi locali, corruttori dei partiti politici del vecchio bipolo con tangenti, come visto all'Expo, al Mose, alla direzione di MPS, in bancopoli, negli appalti per servizi (verde, immigrazione, eventi cittadini ,...) e rifacimento piazze / edilizia comune come visto a Roma...

Per riferimenti su come calcolarla conviene fare andare nell'apposita sezione di calcolo presente sul sito di ogni comune italiano, oppure andare in comune allo sportello informativo a chiedere.
Il sito del comune potrebbe essere un sito ".gov", oppure www.comune.[nome del comune].[provincia].it.


Le more per errori nel pagamento di queste due tasse sono pesanti, nella pura tradizione legislativa della destra italiana (diminuire i servizi, tagliare le tasse, aumentare le % di multe e occasioni per incappare nelle multe), per cui conviene essere molto accorti anche nei conti fatti dal commercialista.
La tassa, creata da PDL e Lega nel 2011 (doveva entrare in atto nel 2014) ed anticipata da Monti dal 2014 al 2012 (+ aumento del moltiplicatore), è una patrimoniale, nella pura tradizione legislativa della sinistra italiana, separata dal reddito percepito così come i liberisti di partiti politici di centro parlamentare hanno sempre auspicato (ICI+IRPEF collassava in una specie di ICI fissa per ogni casa), andando così a tassare gravemente chi ha redditi inferiori a 30 mila euro annui (aumenti del 200%) al pari di chi invece guadagna oltre 75 mila euro l'anno (sgravi anche del 5% rispetto ad ICI+IRPEF).
 
Gli errori in cui si può incappare sono vari:
1) il comune dopo giugno con assemblee straordinarie indette nei mesi di vacanza (luglio ed agosto, settembre) ha cambiato le aliquote: poco prima di pagare conviene guardare se le aliquote sono corrette
2) per l'IMU si può errare e pagare a metà la prima rata e la seconda rata: in realtà la prima rata è metà del calcolo fatto con le aliquote base, mentre la seconda rata è la metà dell'aliquota base, più o meno la differenza necessaria in funzione dell'aliquota scelta dal comune. Semplice no?!.
3) fare caso se il comune prevede detrazioni per TASI, le percentuali di pagamento TASI fra proprietario ed inquilino, preveda pagamenti differiti della TASI: per esempio alcuni comuni hanno imposto un'unica rata al 16 dicembre.
4) il bollettino TASI non arriva a casa, quindi non ci si deve dimenticare di questa tassa.
5) l'IMU sulla prima casa quest'anno non si paga: sbagliato, solo alcune categorie di immobili non la pagano.
6) chi ha ampliato col Piano Casa portando l'abitazione in classe A (aumento del 70% della volumetria che permette di ricavare due appartamenti da una casa) basta che paghi IMU e TASI: sbagliato, per tutte le seconde case locate nella stessa città ove il proprietario ha la prima casa, si paga anche l'IRPEF per immobile sfitto, triplicando così la tassazione, a discapito dell'edilizia (tanto per cambiare) laddove solo due anni fa dalle più eque ICI+IRPEF si passava ad un'imposta onerosa unica come l'IMU!!!
...

In genere abbiamo visto che anche quest'anno la tassazione ha aggravato la situazione per i meno abbienti, proseguendo la tradizione dei governi italiani di aumentare chi è ai minimi e facilitare l'1% dei più ricchi.

Vi è poi la questione delle Tasse Tossiche, facendo un riferimento credit default swap, ovvero ai titoli tossici che entrando in atto per un fallimento di un derivato, hanno fatto saltare l'economia mondiale nel 2008.
Le tasse tossiche sono le clausole di salvaguardia, largamente utilizzate da vari governi, ma che sono diventate piuttosto onerose di recente, dove da un lato si concedevano 80 euro al mese in busta paga (senza la certezza del rinnovo per gli anni a seguire) e dall'altra si sbloccava la possibilità di portare l'aliquota massima della TASI al 6 per mille dal 2015-2016, lasciando ai Comuni la possibilità di eguagliare l'IMU (aliquota prima casa massima 6,5 per mille, ovvero 4 più 2,5 a scelta del comune), ma senza le detrazioni dell'IMU!!!

Questa tassa tossica, al pari delle altre (IVA al 25%, aumenti di tasse per la previdenza integrativa, accise benzina, ...), entrerà in vigore indipendentemente dal governo nuovo che ci sarà nel 2015, a meno che il governo stesso non la elimini, cosa che non vuole fare per restare entro i parametri del MEF e del rientro del deficit assunti con l'Unione Europea (le tasse tossiche inoltre coprono manove di quest'anno, soldi già concessi a pochi).
In effetti ciò che intristisce maggiormente il quadro italiano è vedersi sgridare dall'Unione Europa da Junckers, ex-governatore del Lussemburgo, uno dei principali artefici dell'evasione fiscale in Italia (anche da parte degli esponenti della mafia di Roma e politici al seguito), come dimostrato dallo scandalo LuxLeaks, dove si evince che aziende operanti anche in Italia pagavano solo l'1% di tasse!!!



La TASI quest'anno prevede un'aliquota massima del 2,5 per mille, lasciando ai comuni la scelta della totalità dell'aliquota: per esempio gli M5S si sono imposti di annullare l'aliquota, togliendo anche quell'1 per mille del 2,5 per mille che viene consegnato allo Stato, tenendo ben presente delle vecchie discussioni sul meccanismo di perequazione (semplice no?!).
Nel caso in cui il comune dovesse prevedere una detassazione (esigua visto che varia dal 10% al 30% del valore della tassa) per i meno abbienti (certificati come?!) l'aliquota massima scelta dal comune può arrivare al 3,3 per mille.
I soldi dati dall'agenzia delle entrate ai comuni comunque vengono mediati sulla base dei valori dei versamenti IMU del 2013 o 2012, rispetto al totale residuo fra quanto raccolto nell'anno corrente e quanto sottratto dallo Stato per l'aliquota base.
Tuttavia dal 2015 questi limiti per la prima casa e le seconde case (già gravate con IRPEF, IMU, ecc...) arriveranno al 6 per mille, ovvero 180-240% in più!!!


Per il futuro altre due modifiche aumenteranno questa tassazione per pagare all'Unione Europea ed al coadiuvatore dell'evasione fiscale Junckers, il debito contratto in passato con "opere appaltate alla romana":
  • la riforma del catasto;
  • la local tax;
Sfruttando il fatto che la tassa sulla casa è divenuta incomprendibile a molti, e difficile da seguire persino per i commercialisti / CAF, la politica vorrebbe metter mano nuovamente alla tassa, sicuramente estendendo ancora l'imposizione fiscale... magari reintroducendo l'IRPEF sugli immobili sfitti da affiancare a IMU e TASI, così come fatto in parte quest'anno.
L'ulteriore nuova mazzata per l'edilizia da decine di miliardi è la riforma del catasto, con il passaggio ai metri quadrati.... il tutto col forte rischio che il valore catastale (modificato dall'erario con estrema lentezza e non aggiornato ogni anno) superi il valore di mercato, di un mercato che ogni anno vede crolli del valore degli immobili.
Il crollo del valore degli immobili non colpisce solo tutto l'indotto (progettisti, costruttori, impiantisti, produttori di materiali, operai edili...) ma colpisce anche i comuni (diminuzione degli oneri primari e secondari, diminuzion del gettito d'IVA) ed i patrimoni immobili delle banche che non usano fondazioni, sui quali viene calcolato il rapporto di indebitamento.
Ricordo che le fondazioni delle banche o dei partiti politici non pagano l'IMU.
Inoltre la modifica del catasto arriva prima che il mercato rivaluti il valore degli immobili sulla base dell'efficienza energetica delle strutture, per cui una classe G varrebbe quanto un edificio energeticamente poco dispendioso, con un relativo lieve rilancio dell'edilizia (per quel minimo di investitori con liquidità sufficiente per costruire nuove abitazioni), ma una perdita notevole di patrimonio privato (una casa con efficienza bassa viene valutata meno subito dal mercato, ma paga tasse come fosse una casa efficiente, per cui diviene ancora meno conveniente acquistarla).


Edit:
proprio oggi l'aumento delle aliquote della TASI nel 2015 è stato congelato (non cancellato) per il prossimo anno.
Non è chiaro per il 2016 e per le altre clausole di salvaguardia.

martedì 1 luglio 2014

Vistared oltre 300 multe

Missione compiuta per il Vistared installato nel semaforo fra via Fornase, Crea e via della Costituzione: in quasi un mese sono state staccate quasi 300 multe.
Ciò significa che 300 guidatori invece che rispettare il rosso del semafono, o rallentare per fermarsi con l'arancione sono passati ugualmente, come se nulla fosse.
A giorni di distanza dall'infrazione (in alcuni casi anche un mese) costoro hanno ricevuto le sanzioni, pari a 162 euro se l'infrazione è stata compiuta di giorno e 216 euro se l'infrazione è avvenuta di notte.
Il metodo di tassare per educare ha quindi prodotto almeno 48 mila euro in un mese da spartire in parte al comune, il parte alla ditta privata che verifica le infrazioni sul Vistared (credo 50% ad ognuno).
Se poi il multato non dovesse rivelarsi benestante, tale per cui pagare 219 euro non sia una bazzecola oppure dovesse rivelarsi con poca memoria, tale per cui dimenticherà che nella posizione è posto un Vistared, si otterrà nel lungo periodo la correzione dei comportamenti indisciplinati nell'incrocio.
Invece per tutti gli altri poveri cristi che già hanno difficoltà ad arrivare a fine mese o che rischiano di perdere il posto di lavoro se ritardano di 5 minuti (grazie alla flessibilità e precarietà che attira gli investitori stranieri), una soluzione comoda e poco costosa è l'acquisto di un navigatore satellitare su cui caricare i punti fissi dei Vistared, degli Autovelox, dei T-Red e di tutte le altre forme di tassazione indiretta tramite multe dello Stato/compagnie private.
In vicinanza di un apparecchio "produci-multe" il navigatore satellitare avverte in anticipo con un segnale sonoro il guidatore che da subito rallenta subito non commettendo nessuna infrazione nel punto in cui controllare il rispetto del codice della strada per fini di sicurezza.

sabato 31 maggio 2014

TASI, a chi conviene ed a chi no?

Il Comune di Spinea ha deciso le caratteristiche della TASI:
  • aliquota 2,5%;
  • nessuna detrazione di qualsiasi tipo (per esempio per figli a carico come l'IMU prima casa);
  • l'inquilino in affitto (forse anche negozi od uffici) pagherà il 10% (il proprietario il 90%);
  • la base imponibile è la rendita catastale dell'immobile (e non i metri quadrati).
 Non è chiaro cosa succeda al proprietario di un immobile in locazione se l'inquilino non versa la TASI e viceversa.
Dato che il Comune di Spinea ha deciso già l'aliquota differentemente da quello di Mira (o altri limitrofi) è obbligatorio pagare la prima rata della TASI il 16 giugno.

Prendendo in considerazione una prima casa, il conto della TASI è semplice: 160 * 1.05 * rendita catastale * 2,5 / 1000.

Vediamo a chi conviene la nuova tassa:
L'IMU sulla prima casa nel 2012 aveva aliquota 4,5 per mille, ma aveva detrazioni per figli a carico, 200 euro forfettario per chi aveva figli, ed ulteriori 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni fino a 400 euro (4 figli).
Quindi, per tutti i single che non avevano detrazioni, il passaggio da IMU a TASI è conveniente, variando verso il basso, per ora le aliquote. Ribadisco per ora.
Per le famiglie che godevano di una detrazione di 200 euro il confronto è:
160 * 1.05 * rendita catastale * 4.5/1000 e 160 * 1.05 * rendita catastale * 2.5/1000 - 200
Ovvero per rendite inferiori a 595 (un appartamento di 100-120 metri quadrati) si pagherà più TASI che IMU (aumento delle tasse dal 2012) , mentre per rendite superiori a 595 si pagava più IMU, pur avendo detrazioni, che TASI (ribasso delle tasse dal 2012).
Nel caso di famiglia con due figli sotto i 26 anni:
160 * 1.05 * rendita catastale * 4.5/1000 e 160 * 1.05 * rendita catastale * 2.5/1000 - 200 -50*2
quindi per rendite inferiori a 892 (all'incirca una casa due piani con giardino) si pagherà più TASI che IMU (aumento delle tasse dal 2012) , mentre per rendite superiori a 892 si pagava più IMU, pur avendo detrazioni, che TASI (ribasso delle tasse dal 2012).

Ora si può notare come abbiano un aumento di tassazione coloro che hanno un immobile di rendita catastale inferiore piuttosto che il contrario, segnando una patrimoniale stile sceriffo di Notthingam che prende ai poveri di patrimonio e premia i ricchi (previo il fatto che magari la patrimoniale ha già dimostrato tutti i suoi effetti nefasti nel 2012 con la seconda crisi economica dopo quella del 2008 dovuta alla speculazione finanziaria).

Ora la media delle famiglie italiane è 3.2 persone per famiglia (padre, madre, 1,2 figli) ed il limite di rendita catastale è ampiamento inclusivo per persone che abitano in appartamenti, verificabile in aree densamente abitate come Spinea, ove molti vivono in appartamenti e condomini.
Ciononostante non si può nemmeno fare una colpa ai Comuni della Tasi stessa, poichè da un lato lo Stato ha tagliato loro versamenti, dall'altro ha ripartito i profitti dell'IMU sulla base dell'ICI 2010  (ovvero di tassazione con coefficienti moltiplicatori molto più bassi, 100 anzichè 160) invece che delle previsioni di guadagno IMU calcolate e dall'altro lato ancora sopravvivendo l'IMU solo per le seconde case per berlusconiana volontà, tutti i comuni non turistici con prevalenza di prime case sono obbligati ad imporre la TASI sulle prime e seconde case senza detrazioni.

Eppure sui giornali continuano a susseguirsi proclami politici che la TASI costerà meno dell'IMU, pur essendo stimati gettiti fiscale pari o superiori all'IMU ...sarà il miracolo Letta-Monti-Renzi, ovvero la generazione della rendita delle tasse dal nulla?!
Eppure tutto ciò risulta una doppia fandonia se oltre alle considerazioni fin qui svolte si pensa che il limite massimo per la TASI imposto per il 2014, ovvero il 2,5% è già previsto che dovrà aumentare nel 2015 e nel 2016 !!!!
Infatti dal 1 gennaio 2015 l'aliquota della TASI diventerà pari all'aliquota dell'IMU, 4 per mille (senza detrazioni a discrezione del Comune) e potrà aumentare fino al 6 per mille.

Passiamo alle seconde case.
Le seconde case continuano a pagare l'IMU, tassa messa al posto di ICI + IRPEF per immobile sfitto con gli stessi valori che aveva (moltiplicatore 160, più di uffici di banche, negozi o attività produttive...come se vivere in casa portasse lauti guadagni) e aliquota IMU dal 7,6 per mille a valori superiori (prima era il 10.6 per mille).
Ricordo che l'IMU, oltre al meccanismo dell'IRPEF anticipata del 2012 (si pagava l'IMU corrispondente a ICI 2012 e IRPEF 2012, si assommava al pagamento dell'IRPEF 2011 pagato nella dichiarazione dei redditi dell'annno solare successivo, ovvero il 2012), l'IMU sulle seconde case o case in locazione era circa 1,2 - 1,5 volte il valore dell'insieme di ICI+IRPEF (cosa che causò un crollo del mercato immobiliare e la perdita di un 1-1,5%% di PIL dal fallimento di decine di migliaia di imprese edili).
E' stato dimostrato in questo blog come l'IMU gravasse un appartamento in affitto con il 40-45% di tasse, tasse che ovviamente appesantiscono non solo gli investimenti in LAVORO REALE (creare beni, costruire prodotti, edificare immobili, ...), ma anche costituiva un rialzo del canone mensile degli affitti dovuti.

Ma dal 2014 il governo ha reintrodotto l'IRPEF sugli immobili sfitti !!!
Questa tassa che tratta una seconda casa come se fosse produttiva di reddito solo per il fatto di possederla dovrà essere versata solo per le seconde case ubicate nella città dove il proprietario ha la prima casa. E' evidente che questa regoletta assurda e senza senso è stata introdotta come paliativo ed un domani verrà rimossa, gravando tutte le seconde case dell'IRPEF oltre che dell'IMU la quale inglobava l'IRPEF.
Quindi se per esempio qualcuno con qualche soldo da parte decidesse di usufruire del piano casa per ristrutturare la propria abitazione con ampliamento, portando la classe energetica dell'abitazione ad A ha diritto ad un ampliamento del 70%, percentuale che permette di realizzare due abitazioni contingue.
Tuttavia queste abitazioni si trovano nella stessa città, per cui una risulta come prima casa, mentre la seconda viene aggravata oltre che dall'IMU e dalla TASI anche dall'IRPEF per immobili sfitti.
Ovviamente ciò invoglia a non ristrutturare casa usufruendo del "piano casa", tenendosi anche una classe energetica bassa, piuttosto che a realizzare qualcosa che verrà tassato dallo sceriffo di Notthingam più che tutte le case che stanno intorno, in modo insensato.
Men che meno è corretto andare a tassare i volenterosi che invece che investire il loro denaro in paradisi fiscali esteri, delocalizzazioni o schemi Ponzi della Borsa, alias mercato finanziario / speculativo, decide di realizzare qualcosa di concreto per l'edilizia del suo paese (immobili di classe energetica A).

Per quanto riguarda la TASI, per le seconde case si pagherà con l'aliquota prevista dal Comune, eventuali coefficienti di riduzione (10-20-30%) se l'immobile è locato, eventuale ripartizione fra proprietario ed inquilino della tassazione (10-20-30% a discrezione del Comune pagato dall'inquilino).
L'aliquota della TASI e dell'IMU sommate non possono superare l'11,6 per mille e nel caso in cui lo superino non è chiaro quale delle due aliquote dovrà essere ribassata.
Nel caso in cui l'inquilino non paghi la TASI non si sa cosa succede (per esempio se paga il proprietario il 100%).



Non è nemmeno chiaro perchè per gli italiani debba sussistere la filosofia di pagare i servizi a cottimo, laddove versano già l'IMU e l'IRPEF sulla rendita degli immobili (o l'IRPEF sulla rendita degli immobili sfitti) oltre che una caterba di altre tasse (es: l'IVA e le accise sui carburanti), laddove quando gli italiani fanno volontariato è sempre gratuito o quando offrono gratuitamente i materiali al riciclaggio di rifiuti non vengono retribuiti per i beni minerali che si offrono  allo Stato (materiali riciclati e rivenduti per denaro per essere nuovamente forgiati).

Ma la politica applicata al territorio italiano è qualcosa che non va considerato come qualcosa di logico e sensato....è un culto religioso medioevale pieno di se arroccato sul suo bastione.

mercoledì 11 dicembre 2013

IMU 2013 - service tax

Riassunto sintetico della confusione di quest'anno, 2013, sull'IMU.

Quest'anno l'IMU del 2013 per le prime case non si paga (escluse alcune categorie A/1, A/8, A/9).

Entro il 16 dicembre 2013 si paga l'IMU per le seconde case, anche locate in funzione delle aliquote scelte dei comuni.
Le aliquote per molti sono ignote perchè nella confusione creata dal governo sulla "tassa federalista", imponendo ai comuni le volontà del governo a molti sono sfuggite le delibere di approvazione delle aliquote dell'IMU dei comuni.

Per esmepio a Mira per le seconde case si è scelta un'aliquota del 7,6 per mille per le seconde case locate con contratto libero, del 6 per mille per le case locate con contratto concordato e del 10 per mille per le seconde case sfitte (aumentando da 8,2 per mille a 10 per mille).
E' bene notare che le prime case hanno un'aliquota del 4.4 per mille, quindi qualora dovessero versare il 40% dell'aumento di tassazione dovrebbero versare lo 0.4% del 0.4 per mille della rendita catastale (senza detrazioni in teoria).
Le varie aliquote sono presenti nel pdf informativa della delibera sulle aliquote, mentre una buona spiegazione delle leggi di quest'anno la si trova alla pagina "la pagina dell'IMU".
Rispetto al 2012 ritocco al ribasso per le case affittate (credo ci fosse l'aliquota 8.2 per mille nel 2012), e valori stabili per le prime case e le seconde case sfitte.

Mirano, le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
Per le prime case l'aliquota è del 5.3 per mille, quindi dovranno pagare a gennaio 2014 qualora fosse richiesto di versare la differenza.
Le seconde case (sfitte, locate od in uso gratuito) pagano invece con il 9.8 per mille.
Rispetto al 2012 aliquote invariate per prime e seconde case.


Spinea le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
Per le prime case l'aliquota è del 5 per mille, quindi dovranno pagare a gennaio 2014 qualora fosse richiesto di versare la differenza.
Le seconde case date in affitto pagheranno il 7.6 per mille mentre le seconde case sfitte pagheranno il 9.5 per mille.
Rispetto al 2012 aliquote invariate per prime e seconde case.

Salzano le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per le seconde case affittate, 10.6 per mille per le seconde case sfitte, valori invariati rispetto al 2012.
Gli abitanti di Salzano per la prima casa hanno l'aliquota base.

Dolo le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
Vengono confermate le aliquote del 2012 (4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per gli altri immobili).
Anche in questo casi gli abitanti hanno l'aliquota base per la prima casa.

Noale le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
L'aliquota prima casa non sembra indicata, seconde case sfitte 9.6 per mille e forse 7.6 per mille per immobili affittati.

Scorzè le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina.
Le aliquote del 2013 sono le medesime del 2012 (4 per mille per prime case e 7.6 per mille per qualsiasi altro immobile).

Martellago le aliquote IMU 2013 possono essere consultate in questa pagina (non sembra esserci un riassunto chiaro delle aliquote).
Le aliquote sono 4.5 per mille per la prima casa, 9.8 per mille per le seconde case sfitte, con una piccola riduzione dei valori del 2012.




Per le prime case non si sa ancora se nel gennaio 2014 si pagherà parte dell'IMU di quest'anno, così come non è chiaro quale sarà e come colpirà la nuova (vecchia) tassa sulle abitazioni con più voci di spesa per proprietari ed inqulini (diversamente dall'IMU che faceva pagare solo i proprietari) e riduzioni di detrazioni detrazioni.
I telegiornali, volenti o nolenti creatori di confusione, hanno accennato che nel gennaio 2014 si pagherà il primo acconto della nuova tassa.
Questo non è ancora deciso e lo sarà con la finanziaria (che oggi viene chiamata "legge di stabilità" per puro gioco psicologico visto che l'economia va sempre peggio) di tagli e tasse che il governo Letta deve emanare entro quest'anno.


E' bene notare come i continui cambiamenti sulla tassazione, la forma federalista, voci continue su leggi in fase di studio e non ancora approvate non facciano altro che creare confusione, inducendo all'errore, con una tassazione che ha rincarato di molto le pene per errori e trasgressioni.

domenica 27 ottobre 2013

Navigatori satellitari ed autovelox

Di recente il Comune di Padova ha deciso di installare nuovi autovelox sulle sue strade ad alto scorrimento che sgravano il centro e la periferia urbana di decine di migliaia di auto.
Le postazioni fisse previste saranno 8, su un limite di velocità di 90 km/h quasi mai rispettato con superamenti costanti di 10-30 km/h.

Già in passato si è visto come chi si reca in un'altra città per lavoro, percorrendo ogni giorno il tragitto per recarsi a lavoro, rischia salassi veri e propri in quei casi in cui l'autovelox viene piazzato sul tratto che percorre quotidianamente.
Infatti la prima multa presa impiega 15-30 giorni per arrivare a casa del lavoratore, mentre quest'ultimo percorre ogni giorno la strada.
Quindi avviene spesso che alcuni si vedano ricevere anche 15-20 multe per eccesso di velocità di 5 km/h (circa 50-100 euro di sanzione), cosa che non provoca minimamente il miglioramento della sicurezza delle strade (per 15 giorni l'autista continua a correre come gli pare, dopo semplicemente cambia tragitto), bensì aspetto che sicuramente rovina la vita di una famiglia ed accuisce le tensioni sociali.
Si vedano gli articoli: Pioggia di ricorsi contro l'autovelox, Assalto all'autovelox palo staccato e gettato nel fosso.

Certo è pur vero che la questione multe è diventata una voce di bilancio comunale non trascurabile (circa 100 mila euro anno), utile per far cassa, e spesso alcuni consiglieri si lamentano proprio delle differenze di riacavato di questa forma impropria di tassazione fra un Comune che ha staccato centinaia di sanzioni con la ZTL ed un altro.
Il denaro ricavato dalle sanzioni è vincolato ad essere utilizzato per lavori di manutenzione e sicurezza stradale.

Una soluzione per questo sistema di tassazione indiretta si basa sull'utilizzo di un navigatore satellitare, dove caricare una mappa con tutti i punti GPS ove è presente un autovelox.
Sul sito www.poigps.com  una community aperta ha creato con segnalazione degli utenti una mappa di oltre 19 mila punti sparsi per tutta Italia, corrispondenti a postazioni fisse con varie forme di autovelox o sistemi di rilevamento e postazioni mobili (autovelox portatili).
I punti GPS inseriti in appositi file possono essere caricati facilmente sui navigatori Nuvi o Tom Tom, impostando ad una certa distanza l'emissione di un messaggio sonoro di avvertimento (per esempio 250 metri).
La comunità oltre ai PDI degli autovelox, crea mappe anche per altri servizi: ristoranti, semafori, stazioni di benzina/gas, eccetera.

Per accedere al download delle mappe si deve essere registrati al sito.

Le mappe vengono costantemente aggiornate, quindi basta aver cura di ripetere periodicamente l'upload dei dati al navigatore satellitare.

In questo modo si può viaggiare in qualsiasi città senza il patema d'animo di rischiare multe periodiche, o quanto meno rendersi conto della presenza di nuovi autovelox sparsi nel territorio senza incappare in decine di multe reiterate.
La sicurezza creata dall'uso delle mappe GPS è maggiore rispetto quanto esegua la tecnica delle postazioni fisse di autovelox.
Infatti sentendo suonare il GPS, il guidatore ha tutto il tempo di osservare il rispetto del limite di velocità con la precisione certosina richiesta (5 km/h solo abbuonati), distogliendo solo una volta lo sguardo dal conta chilometri.
Anzi, a fronte dell'inserimento di un autovelox in un punto pericoloso (cosa non sempre vera dato che i Comuni spesso piazzano gli autovelox dove si possono massimizzare i guadagni), avrà modo di rallentare parecchie centinaia di metri prima, con aumento della sicurezza.
Si pensi al caso di un'auto che visto l'autovelox frena repentinamente, portando chi segue ad un tamponamento.
In effetti uno dei principali difetti dell'indurre il guidatore alla "paranoia da multe" è che questo, dopo aver preso 15 multe di fila ogni giorno, o sarà  indotto a correre sempre ai 30 km/h ovunque, oppure distoglierà in continuazione la sua attenzione da chi lo precede per osservare che il conta-chilometri segni la velocità corretta con scarto infinitesimo, col rischio di tamponamenti.
Prevenire è meglio anche di curare (dover rimettere in sesto colonnine sradicate, imbrattate o fatte esplodere con bombe artigianali).
Ovviamente una maggior sicurezza per le strade comporta una minore emissione di multe per i bilanci dei Comuni o per le società private che vincono la gestione del sistema di telerilevamento in date posizioni dei Comuni.


Il costo per non rischiare di prendere una multa, spesso per niente (vedi eccesso di 5 km/h), è pari ad un centinaio di euro per comprarsi un navigatore a cui aggiungere, un po' di cura nel seguire la community del sito poigps.com.


Aggiornamento 27-07-2014
Il sito della Polizia di Stato elenca gli autovelox ed i sistemi tutor per regione.
Tuttavia è bene notare che l'elenco contempla solo le postazioni fisse installate su strade statali ed autostrade, non quelle piazzate dai Comuni.
Esistono poi applicazioni per smartphone che permettono di sapere della presenza di un autovelox in un punto pericoloso da monitorare prima di averlo oltrepassato a tutta velocità prendendo una multa: Autovelox!, Autovelox Italia, iCoyote, WAZE. Una descrizione delle applicazioni è disponibile sul sito Giornalettismo.

martedì 22 ottobre 2013

Trise:Tasi + Tarsi (alias service tax)

Fra una battuta e l'altra, da chi dice che "tasi e tarsi" si traduca in dialetto veneto in "taci e paga" a chi crede che il vero nome della tassa non sia Tise, ma Triste, il governo italiano si appresta a rivedere il nuovo-vecchio sistema di tassazione sugli immobili.

Tralasciando le giustificazioni per la creazione di queste tasse, nel senso che potevano mettere che la Tasi serviva per rifondere le spese per qualche guerra chissàdove o per il terremoto in Irpinia, come avviene ancora tutt'oggi per le accise benzina, senza che nulla mutasse nel fatto che ogni proprietario di casa sarà costretto a pagare questa nuova tassa, in passato erano già state svolte varie considerazioni su questo sistema imponitivo: service tax.

A tutt'ora non sono chiari i particolari della tassazione, poichè questa è ancora in discussione nelle due camere (parlamento e senato), tuttava trapelano dei particolari per fare due conti, così come qui descritto.

La Tise potrà basarsi sul valore catastale oppure sui metri quadrati di superficie di un immobile e nel 2014 avrà un'aliquota dell'1 per mille per le prime case.
I Comuni potranno decidere un'aliquota aggiuntiva del 2.5 per mille da aggiungere al valore dell'1 per mille.
Dal 2016 l'aliquota massima sarà del 6 per mille (l'IMU prima casa aveva un'aliquota del 4 per mille più o meno due per mille... in media si era attestata intorno al 4.5 per mille).
Quindi come notato da altri, la Tasi non comporta nessuna modifica di imponibile rispetto la vecchia IMU (ivi compresa l'aliquota massima del 6 per mille), solo un'eliminazione delle detrazioni fiscali per le prime case che potevano scaricare 200 euro con figli a carico e 50 euro per ogni figlio con una certa età.

Resi cornuti i proprietari di prima casa, vengono mazziati i proprietari di seconde case, ivi compresi coloro che magari l'hanno semplicemente ereditata dai genitori morti, pagandovi un'enormità di tasse di successione.
Infatti i proprietari di seconde case, sfitte od in locazione si troveranno da un lato a dover pagare ancora l'IMU con moltiplicatori (160) e coefficienti fra i più elevati (aliquota media seconde case 9.3), e dall'altro vedranno affiancarsi la Tasi, imposta sui servizi con aliquote che dal 2016 saranno tali da raddoppiare nel caso non dovesse esser posto un tetto fra l'unione di IMU e Tasi sul medesimo immobile.
Ricordo infatti che per le seconde case locate l'IMU prevede moltiplicatori 160  (scuole 140, uffici 80, negozi 55) e aliquota come seconda casa (valore applicato anche a scuole, uffici, negozi).
Quindi a parità di valore catastale, un ufficio paga metà IMU di una seconda casa locata.
Inoltre solo pochi comuni hanno applicato una detrazione di 1-2 per mille per le case locate (pur non ovviando al problema che a casa in attesa di locazione, l'immobile risulta come sfitto e quindi paga senza detrazioni).
Alle aliquote seconde case che in media erano pari a 9.3 per mille si aggiungerebbe un 1 per mille di aliquota base tasi per il 2014, più eventuale 2.5 per mille scelto dal Comune e nel 2016 valori fino al 6 per mille (9+6=15 per mille).
Tuttavia alcuni dicono che proprio per ovviare a questo raddoppio di tasse (tanto poi il prossimo anno ci sarà un nuovo governo a spostare nuovamente i limiti causa crollo del gettito di tasse iva per il crollo dei consumi dovuto all'IMU) verrà imposto un tetto massimo all'aliquota congiunta di IMU e Tasi, due tasse che si calcolano nello stesso modo si sommano, e ... se le chiamassimo tutte e due IMU sembrerebbero un aumento del sistema imponitivo.
L'aliquota della Tise + aliquota dell'IMU per le seconde case non dovrà superare il tetto del 11.6 per mille, superiore al 10.6 per mille aliquota massima prevista nel 2012 per l'IMU.
Tutta la colpa delle tasse "federali" volute dal governo sarà poi nelle mani dei Comuni, tanto per allotanare il malcontento popolare dai partiti di governo, sempre più incapaci di assumersi responsabilità sullo stato dell'Italia oggi e sullo stato dell'Italia di domani.



Ingegneri civili, architetti, produttori di materiali da costruzione, manovali ed operai da cantiere possono pure emigrare.
Il governo italiano ha deciso di ammazzare definitivamente la già moribonda edilizia rendendoli disoccupati a vita.

Altri articoli:
Tasi ed IMU: cambia di nuovo la tassa sulla casa
Allarme ANCE: stangata 72% sulla prima casa
Imu contro Tasi, chi paga di più e perchè
Quanto costerà la casa nel 2014

Aggiornamento 24-10-2013
Secondo il Corriere della Sera nella nuova finanziaria (alias legge di stabilità) è prevista anche la reintroduzione dell'IRPEF sugli immobili sfitti seconde case. La reintroduzione dell'IRPEF avverrebbe dal 2013, benchè l'anno fiscale si sia già concluso, con il consueto pagamento posticipato.
Corriere della Sera - Giornalettismo

Si avrebbe quindi il passaggio in pochi anni da un sistema ICI + IRPEF (pre-governo PDL-Lega del 2010) ad un sistema con IMU (tassa delineata dal governo PDL+Lega per il 2014) a moltiplicatori ed aliquote rialzati (anticipo di tassazione con Monti retto da PD e PDL al 2012) talmente da essere in genere 150% più elevata del precedente sistema impositivo. Previo poi reintrodurre l'IRPEF ed aggiungerci anche la TASI (o la trise).

ICI + IRPEF --> l'IMU, 150% volte maggiore --> IMU + TASI + IRPEF (probabilmente un altro 120-150% di tassazione in più).

mercoledì 25 settembre 2013

Service Tax ... Serv-IVA la tax.

Come fatto notare nel quotidiano online Giornalettismo, Repubblica si avventura nella simulazione del peso della nuova vecchia tassa in sostituzione dell'IMU: la service tax.
La service tax nasce da una proposta del ministro Calderoli durante il governo PDL-Lega che stava deliberando sulla creazione dell'IMU, tassa che doveva entrare in vigore dal 2014, poi anticipata da Monti al 2012 con alcune modifiche.
L'idea della RES, una tassa che comprendesse rifiuti e servizi insieme, applicata in sostituzione della TARES, si inseriva nel discorso dell'IMU, poichè la prima definizione della tassa unica sugli immobili prevedeva un contributo nullo per le prime case.
Siccome questo avrebbe comportato notevoli diseguaglianze fra comuni turistici con prevalenza di seconde case che pagavano l'IMU e comuni dormitorio, con prevalenza di prime case che non pagavano l'IMU, una delle proposte fu per l'appunto quella di tassare tutte le case in funzione della rendita catastale, con un'aliquota fissa, giustificando la tassazione con i servizi che lo Stato offriva ai cittadini (la RES proposta da Calderoli) a cui inglobare in futuro anche la TARES.
La proposta fu scartata ed il riequilibrio della contribuzione dell'IMU fra comuni dormitorio e comuni turistici fu garantito con un apposito fondo perequativo gestito dall'Agenzia delle Entrate, ove con certi meccanismi i comuni limitrofi avrebbero mediato la tassa federalista, scorporando la percentuale (circa 50%) dovuta allo Stato.
Un fattore per il calcolo della ridistribuzione dell'IMU raccolta fra i Comuni limitrofi sarebbe stata la rendita della tassazione negli anni precedenti.

Nel primo anno di tassazione IMU, non potendo considerare la tassazione degli anni precedenti, si sarebbe fatto riferimento all'ICI 2010.
Come già discusso, l'ICI 2010 non comprendeva le aliquote ben differenziate dell'IMU fra prime e seconde case, nè i moltiplicatori aumentati del 60% da Monti, con un surplus di gettito fiscale rispetto l'ICI 2010 che si presume non sia stato accorpato dallo Stato, ma forse così non è avvenuto con le ulteriori modifiche apportate in corso d'opera.
In teoria in fondo di perequazione fra i Comuni limitrofi era utile per il semplice fatto che prime case e seconde case pagando aliquote diverse comportavano gettiti di tassazione diversi fra i comuni dormitorio (prevalenza di prime case) ed i comuni turistici (prevalenza di seconde case), anche perchè è bene notare che la tassazione IMU sulla prima casa godeva di detrazioni fiscali non indifferenti (200 euro per figli e 50 euro per ogni figlio a carico di età inferiore ai 26 anni + un massimo di detrazione).

Ora l'IMU prima casa verrà probabilmente abolita, senza la restituzione promessa dal promotore della modifica di tassazione.
Questo comporta inevitabilmente il ricadere nella versione originale dello schema IMU, quello previsto e deliberato dal governo PDL-Lega nel 2010, in parte simile alla tassazione IMU 2012 (modifica dei moltiplicatori e di alcune regole nella ridistribuzione del gettito), ma con differenze apparentemente più accentuate fra i comuni dormitorio ed i comuni limitrofi.
Le differenze non sono così rilevanti perchè la tassazione prima casa godendo già di detrazioni consistenti era nulla o inferiore rispetto all'ICI per i possessori di piccoli immobili od appartamenti.
In effetti la filosofia adottata dai Comuni nel definire le aliquote, osservabile presentandosi in consiglio comunale liberamente come cittadini interessati, fu di non gravare il più possibile sulle prime case, anche nel caso di Comuni dormitorio.


In realtà scopriamo in questa tornata legislativa che l'IMU prima casa non può essere rimossa senza andare a compensare la tassazione con un'altra tassa: la service tax, tassa che nasceva per un altro scopo, già risolto nella tassazione IMU (tassa che ovviamente non è più unica per gli immobili), ovvero il fondo di perequazione fra comuni limitrofi.
Personalmente credo che il problema sia il mancato gettito IVA dal 2012 al 2013, dato il crollo dei consumi dovuto all'aumento di tassazione (sia per l'aumento precedente dell'IVA dal 20 al 21%, sia per l'aumento di tassazione sugli immobili che ha devastato il settore edile/immobiliare), unito ad un prodotto interno lordo negativo quando invece era stato previsto come positivo nella precedente finanziaria.
Ciò inesorabilmente comporta la necessità di promulgare una tassazione per ripagare i conti/debiti dello Stato italiano mascherando tutto con una detassazione per non reprimere i consumi.
Tuttavia una cosa è malgovernare con governi tecnici sostenuti dai due principali partiti italiani, costringendo il popolo italiano a continui salassi, una cosa è nascondere tutto spacciandosi per ottimi governanti, creando non poche sovrapposizioni di legge o aggravi per settori in crisi.

Riducendo la questione politica al minimo indispensabile per descrivere l'evoluzione della tassazione sugli immobili, provo quindi a descrivere cosa cambia nel passaggio da IMU a RES... opps Service Tax, pur facendo notare la nebulosità con cui fin'ora è stata presentata al pubblico, tanto da non rendere sicuri alcuni aspetti della tassazione.

Calcolo della service tax
Il calcolo si esegue esattamente come previsto dalla proposta Calderoli: un'aliquota del 2 per mille applicata a tutte le case (prime e seconde case) al valore di metri quadrati degli immobili od al valore della rendita catastale, aspetto che sarà scelto dai Comuni.

Non ci sono detrazioni.
Nel caso di immobili locati, il 20% della tassazione sarà pagata dagli inquilini.
Nel futuro la service tax verrà accorpata alla TARES (vedendo lo stato dell'Italia, sicuramente con un aumento di tassazione).

Ora, l'aliquota media dell'IMU prima casa nel 2012 è stata del 4.5 per mille, mentre la service tax è del 2 per mille.
Apparentemente tutto ciò sembra uno sgravio fiscale; in realtà la detassazione prevista per l'IMU modifica in modo difforme il beneficio del cambio di tassazione.
Ammettiamo per ipotesi di considerare un comune che ha scelto di calcolare la service tax con la rendita catastale, così come l'IMU.
Se presupponiamo una rendita catastale X abbiamo che le due tasse si equivalgono se:
X * 160 * 1.05 * 4.5 - 200 * t - 50 * nf = X * 160 * 1.05 * 2.0

con
nf = figli a carico minori di 26 anni (max 4 poichè si applica una detrazione massima di 600 euro)
t = 1 se si hanno figli, zero se si è single.

Per i single senza figli t=0 e nf=0, quindi con qualsiasi rendita catastale il cambio comporta una detassazione del 2.5 per mille rispetto la media.
Per chi ha un solo figlio l'equazione diviene
X*160 * 1.05 * 4.5/1000 - 200 = X*160 * 1.05 *2.0/1000
oppure
X*160 * 1.05 * 4.5/1000 - 250 = X*160 * 1.05 *2.0/1000
ovvero
X*160*1.05 * (4.5 - 2)/1000 = 200
X=476
Quindi, chi ha una rendita catastale inferiore a 476 per la propria prima casa pagava meno con l'IMU, mentre chi ha una rendita superiore a 476 paga meno con la service tax.
Rendite maggiori ovviamente fanno capo a case in città più grandi ove il singolo metro quadrato edificato ha valori maggiori, oppure in comuni secondari fa riferimento ad abitazioni di dimensioni maggiori.
Aumentando il numero dei figli la sproporzione aumenta rendendo più alta la rendita catastale, inglobando un maggior numero di immobili/famiglie nella situazione in cui era più conveniente l'IMU piuttosto che la service tax.
Si potrebbe dire che la service tax è l'IMU senza detrazioni + sottrazione ai Comuni della possibilità di decidere l'aliquota prime case, assegnandovi un'aliquota fissa.
In effetti se i comuni dormitorio con prevalenza di prime case e di appartamenti con rendita catastale inferiori a 476 erano costretti a variare al rialzo anche le aliquote IMU prima casa, i comuni turistici con forte rendita da seconde case anche con aliquota del 7.6 che avevano annullato od abbassato l'aliquota IMU prima casa si trovano privati di uno sgravio fiscale per i loro cittadini residenti.

In realtà la service tax non è solo una variazione  al rialzo di tassazione per le prime case, poichè ingloba un ulteriore aggravio per le seconde case, ivi comprese quelle locate.
Ora, ammettendo che in Italia vi siano 60 milioni di italiani e considerando che la media di persone per famiglia è circa 3, risulta che  20 milioni di abitazioni sono prime case, sulle 24 milioni totali.
Quindi circa 4 milioni di abitazioni si aggiungono alle case locate nel pagare l'IMU come seconde case (quindi aliquota maggiore) e nel pagare la service tax.
Questo è indiscutibilmente un aggravio di tassazione del 2 per mille ad almeno tre differenti tipologie di immobili:

Case locate:
con l'IMU le case locate, a discrezione del comune potevano giovare di una detassazione dell'aliquota seconda casa fino ad un massimo del 2 per mille.
Aggiungerci una service tax del 2 per mille corrisponde ad annullare la detassazione o, peggio incrementarla, a fronte di aliquote seconda casa doppie o triple rispetto alle aliquote prima casa.
Come già fatto notare in passato nella stima dell'IMU, ciò corrisponde ai maggiori aggravi di tassazione, dato che a differenza di uffici e negozi (che hanno avuto più risalto nella stampa giornalistica) il moltiplicatore delle case locate è di 160 e non di 55 come per i negozi o di 80 come per gli uffici.
Non stupisce che nel 2012 l'edilizia sia morta causa IMU con disoccupazione per muratori, produttori di materiali, impiantisti su nuove case, progettisti ingegneri o architetti.
Fortunatamente su intervento del PDL è stata scongiurata la reintroduzione dell'IRPEF sugli immobili sfitti, che avrebbe ulteriormente gravato sulle locazioni in quel lasso di tempo mai nullo che passa fra una locazione e l'altra, in un paese che vede giovani italiani e famiglie sempre più impoverite ed incapaci di pagare affitti mensili.
La reintroduzione dell'IRPEF, a fronte delle considerazioni già espresse per il passaggio da ICI + IRPEF a IMU nel 2012 sarebbe parsa come una vera e propria presa in giro a chi mette in locazione immobili, dato che l'IMU fu prevista con aliquote maggiori proprio per rendere una tassazione unica dell'immobile, che sgravava i proprietari con IRPEF e rendita elevata caricando solo la rendita dell'immobile oltre che i possibili guadagni secondo la rendita del proprietario.
Tuttavia la service tax introduce anche un'ulteriore questione subdola: parte della tassazione graverà per il 20% sull'inquilino e per l'80% sul proprietario dell'immobile, in modo costante.
Gli errori logici relativi a questa scelta sono evidenti: nel caso l'inquilino moroso non paghi l'affitto, il proprietario si troverà con un immobile di proprietà che non avrà pagato la tassazione dovuta.
Senza un'accurata legislazione sull'argomento, allo stato attuale una qualsiasi causa di rimborso graverà quindi sul proprietario, multe incluse per il ritardo nel versamento e magari con eventuale intervento di Equitalia.
Ciò è demenziale e simile ad uno degli altri misteri italiani: condomini costretti a pagare i conti di servizi (luce-acqua-gas) per coinquilini morosi, sgravati di qualsiasi pena, eccettuate eventuali cause a loro carico da parte dei coinquilini.
Un ulteriore aspetto da considerare è che nella riunione fra Service Tax e Tares, il proprietario si fa carico con percentuale maggiore di qualcosa che non gli compete: l'uso di servizi, il buon smaltimento e riciclaggio di rifiuti da parte di chi ne produce, ovvero da parte dell'inquilino.
Diverso sarebbe stato se il proprietario fosse stato considerato beneficiario dei servizi di un comune nel periodo sfitto, pagando così il 100% della tassa per i mesi non locato ed un inquilino fosse stato considerato beneficiario dei servizi nel periodo locato (con il proprietario che non gode ovviamente dei servizi di quel comune avendo dato in locazione la seconda casa).
In realtà una tale formulazione mista per cui il proprietario sarà responsabile della Service Tax + TARES anche per l'immobile locato lascia intuire che la modifica a cui in futuro potrà accedere uno Stato colmo di debiti da ripagare sarà con l'accorpamento della TARES il far pagare la tassa sui rifiuti anche alle seconde case od agli immobili sfitti, invece che farla pagare ai soli luoghi di residenza.
Ciò comporta un aumento del gettito fiscale pagato ancora dai proprietari di almeno una seconda casa.

Seconde case ereditate
Più volte viene ribadito che i proprietari di seconde case sono persone ricche.
Già in passato  ho fatto notare come questo non sia vero.
A fronte di un cambio generazionale che trasferisce immobili costruiti fra gli anni '60 e gli anni '90 dai padri ai figli, ciò che si può stimare è un flusso di cassa dovuto alla tassa sull'eredità su cui vanno a gravare le onerose tassazioni previste per seconde case e case locate.
Ciò non corrisponde necessariamente a ricchi proprietari immobiliaristi con decine di immobili, bensì anche a semplici operai o disoccupati, con magari un mutuo sulla casa comprata per non vivere con i propri genitori (i non bamboccioni riprendendo uno dei tanti insulti bipartisan dei politici ai giovani italiani).
Uno Stato che grava così pesantemente sulle seconde case, ben conscio del cambio generazionale e dei danni provocai all'edilizia/compravendita di immobili spingendo gli eredi a liberarsi dell'immobile ereditato il prima possibile per sgravarsi dalle spese con conseguente crollo del valore degli immobili è forse una nazione che non sta facendo bene i propri conti.
Attualmente il crollo del valore degli immobili si attesta intorno al 20% grazie all'IMU 2012.
Analogamente il crollo delle compravendite implica il crollo dell'IVA correlata, ivi compresa quella data dalle false partite iva che senza variazioni con la riforma Fornero, venivano sfruttate da molte agenzie immobiliari a percentuali minime su lavoro eseguito.

Seconde case in ambito turistico
Nella maggior parte dei comuni turistici l'aliquota media dell'IMU, proprio grazie all'alto numero di seconde case, si è attestata al 7.6 per mille, senza nessun rialzo della tassazione.
A differenza nei comuni dormitorio, con prevalenza di seconde case il rialzo della tassazione dell'aliquota per seconde case è variato da un 8.5 ad un 10.5 (si può presupporre con ottima approssimazione che le seconde case in comuni dormitorio siano in larga parte o case ereditate o case locate, con quanto sopra detto).
Aggiungere un 2 per mille di service tax nei comuni turistici basando il calcolo sulla rendita catastali, non significa altro che caricare per imposizione dello Stato di un 2 per mille la tassazione IMU, portando le aliquote ai valori medi ottenuti nei comuni dormitorio per le seconde case nel 2012.
Quindi laddove c'erano le condizioni per non aggravare l'IMU sulle seconde case, che comunque avrebbe contribuito al sostentamento dei comuni limitrofi tramite il fondo di perequazione, .lo Stato impone un aggravio fisso, che era in realtà una delle proposte sostitutive a quello che poi è divenuto il fondo perequativo fra comuni limitrofi, e si badi bene, service tax che non rientra nel fondo perequativo fra comuni (tassa che premia i comuni con maggiore edificazione piuttosto che quelli con più verde).
Vorrei dare un giudizio a quanto detto nell'ultima frase, ma mi mancano le parole.


Un ulteriore aspetto da considerare è che i cittadini nel pagare una tassa che copra i servizi, in realtà ripagano quanto hanno già acquistato!
Gli oneri primari e secondari che ogni impresa costruttrice di immobili paga al Comune per garantire i servizi all'immobile infatti vengono pagati dal cittadino al momento dell'acquisto della loro prima o seconda casa, dato che le imprese devono rientrare dei costi con un guadagno.
Con la RES, il cui unico scopo era creare un'equità di gettito dell'IMU o la service tax il cui scopo sembra essere l'aumento della tassazione patrimoniale a fronte del crollo di consumi e del gettito IVA, si può pensare ad uno Stato che fa pagare svariate tasse (accise, oneri, balzelli sul lavoro) per non garantire niente, perchè i servizi essenziali quali smaltimento rifiuti, luce, strade, e tutti gli altri elementi inseriti nella service tax vengono pagati all'atto dell'acquisto dell'immobile tramite gli oneri primari e secondari, ma anche come "locazione" nei decenni.
Un po' come se un Italiano andasse a prendere un'auto dalla FIAT, pagandone il prezzo pieno, e poi negli anni fosse costretto a versare un abbonamento di 2000 euro alla FIAT per l'uso dell'auto che ne fa nel paese al fine di garantirsi l'esistenza di concessionarie FIAT aperte in tutto il paese.


In conclusione, non vi è una conclusione.
Già con l'IMU vi sono state variazioni ogni mese, ivi comprese le aliquote IMU decise dai comuni con termini protratti e valori modificati.
Analogamente la service tax, alias IMU senza detrazioni subirà ulteriori modifiche con l'accorpamento della TARES, e costringerà i cittadini italiani a restare costantemente aggiornati per non incorrere in errori nel pagamento, cosa che comporta in genere multe ed ulteriore extragettito per lo Stato.




Aggiornamento 22-10-2013
La service tax ora viene chiamata Tasi e rientra in una tassazione sugli immobili detta Trise che comprende per l'appunto tasi e tarsi, quest'ultima a sostituire la tares.





News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013