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sabato 25 dicembre 2021

Verifica transito dei mezzi nelle chicane di Via Alfieri

Come si può sentire nel video della seduta del Consiglio Comunale del 15 novembre 2021 (minuto 54.15) il comune retto dal centrodestra ha votato la rimozione delle aiole spartitraffico a chicane poste 3 anni fa per limitare i transiti in Via Alfieri e ridurre la velocità di transito.
Il totale della spesa della rimozione ammonta a circa 10.000 euro perdendo così i  circa 15.000 euro investiti per la loro realizzazione.

La motivazione, richieste anche dall'opposizione, sono state: 

  • una raccolta firme di ben 20 frontisti;
  • la comunicazione da parte dei pompieri che le aiole spartitraffico da successive analisi anche con i vigili del fuoco avrebbero prodotto una difficoltà a raggiungere i punti interclusi dalle chicane (pur essendo possibile un percorso alternativo come ribadito anche in consiglio).
Le presunte successive analisi non sono disponibili e nemmeno le firme dei presunti frontisti di Via Alfieri che preferiscono dossi rumorosi alle chicane.

Quindi, utilizzando il software Autotrack, vediamo se è vero che le aiole spartitraffico a chicane di Via Alfieri non erano percorribili con un mezzo di intervento dei pompieri.

Per la verifica si utilizzerà come mezzo un MAN TGM 13.290 4X4, che presenta una lunghezza maggiore rispetto all'Iveco Magirus Eurofire adottato in Italia



Eseguendo le manovre di svolta per la prima chicane e la seconda chicane, sia in direzione nord-sud che in direzione sud-nord, si può notare che il mezzo transita lungo l'ortofoto scalata e geolocalizzata.
Ciò non sorprende perché nelle chicane negli ultimi tre anni sono sempre transitati i pulmini quasi sempre vuoti del servizio GiroSpinea e i camion dei servizi di nettezza urbana!!!






 

domenica 28 novembre 2021

Strettoie chicane in Via Alfieri - 28-11-2021

E dopo quasi 15 anni si è ancora costretti a parlare di errori del Comune nelle scelte adottate per la viabilità a Spinea, ed in particolar modo per il quartiere Dante.

Recentemente il Comune ha infatti deciso di rimuovere le aiole di limitazione del traffico e della velocità (interventi ZTM di moderazione del traffico) poste in Via Alfieri in due punti della strada, senza dare alcuna spiegazione sull'azione compiuta.
L'intervento aveva in parte ridotto il traffico di transito e di sicuro aveva ridotto le velocità di transito grazie al senso alternato imposto.

Si riportano delle foto della realizzazione a maggio 2018.




Certo la soluzione adottata provocava dei problemi per tre motivi:

  1. rimuoveva dei parcheggi in linea in prossimità dell'intervento;
  2. spingeva le auto a curvare verso degli ingressi di abitazioni e cancelli privati come visibile dai continui danneggiamenti di barriere di protezione, specie per quegli autisti che non riducevano la velocità ai 30 km/h o guidavano con il telefono in mano;
  3. in alcuni casi delle auto in transito per il quartiere a causa del sistema di sensi unici montavano sul marciapiede per saltare in destra le isole chicane.
Si riportano a seguire degli esempi





Una soluzione progettuale corretta poteva essere creare una strettoia centrale, in modo tale che i veicoli rallentassero per passarla e si fermassero per il senso alternato (esempio). In questo modo si sarebbero salvati parcheggi e i veicoli non avrebbero curvato verso le abitazioni
L'altra soluzione adottata dal comune in molte vie di Spinea sono invece i dossi che:
  1. non limitano il transito di veicoli, basti vedere Via Rossignago;
  2. creano un forte impatto sonoro e di vibrazioni, che peggiora con l'aumento delle velocità per le abitazioni residenziali vicine.
Si può leggere questo studio sulla rumorosità dei dossi
In particolare il beneficio della riduzione di velocità lo si ottiene con dossi alti che impattano l'area circostante con una maggiore rumorosità quanto più alti sono.

Ricordiamo che l'errore della viabilità nel quartiere Dante è stata la creazione di una serie di sensi unici fra Via Matteotti, Via D'Annunzio e Via Bennati, che costringe tutti i residenti da Via Cici a Via Bennati ad usufruire o di Via Matteotti (e di conseguenza Via Alfieri e Via Bennati per uscirne) o di Via Roma per muoversi da casa in auto... Via Roma che sia maggioranza che opposizione vogliono chiudere, riversando il traffico quindi nella sola Via Matteotti (vedi il Masterplan di giunta di centrodestra, vedi Piazza Lunga un Chilometro di giunta di centrosinistra). 

I pregi delle aiole chicane in via Alfieri invece erano:
  1. riduceva le velocità!!!!!
  2. diluiva i flussi provenienti da tutti gli altri sensi unici creati a Spinea (Via Martiri, Via Capitanio, Via Matteotti) su più assi: Via Bennati e Via Alfieri stessa;
  3. non richiedeva interventi da parte della polizia;
  4. non dava multe a chi transitava senza averne il diritto (divieto di transito posto a sud di Via Alfieri).
Da notare che l'adozione di aiole chicane andrebbe a vantaggio anche di una Via Matteotti a doppio senso di circolazione (purché bilanciata da eguali limitazioni in Via Alfieri e Via Bennati a doppio senso di circolazione), riducendo e distribuendo i transiti e riducendo le velocità in tutti gli assi.


Adesso come giù detto si procede invece alla rimozione dell'unica cosa positiva fatta, senza tra l'altro aver risolto alcunché nella viabilità locale.
Si può per esempio vedere quanto segnalato nel 2008 riguardo ai problemi di via Alfieri, tutt'oggi non adeguata a fare da alternativa al transito di Via Matteotti, specie collegando Via Martiri e Via Capitanio con la strada folle.
Si riporta un'immagine di esempio di una palo danneggiato a difesa del solo passaggio pedonale posti a nord di Via Alfieri, dove transitano giovani diretti alle fermate degli autobus e anziani diretti alla farmacia. Non tutti i cittadini di Spinea possono permettersi 2.5 metri di pista ciclabile usata come marciapiede... ma per 15 anni si è dirottato su tale punto il traffico di vasti quartieri!



Dal 2007 ad oggi nessuna soluzione è stata adottata per risolvere gli errori compiuti sulla viabilità locale. 15 anni!!! 
La realizzazione di un senso unico con pista ciclabile in Via Alfieri come soluzione:
  1. rimuoverebbe tutti i parcheggi in linea esterni cosa sgradita ai residenti;
  2. renderebbe ancor più problematica la circolazione in ingresso ed uscita dal quartiere Dante e Fermi...un migliaio di famiglie che si riverserebbero ancor di più in Via Roma asse che connette tutti i sensi unici, aggravando la circolazione sull'asse miranese...ma al tempo stesso asse che vogliono chiudere dirottando i veicoli non si sà dove;
  3. non convincerebbe il 100% degli autisti ad usare la bici, cosa visibile in qualsiasi pista ciclabile realizzata nel comune (a qualsiasi ora ci sono più auto sulle strade che biciclette nella pista ciclabile);
  4. faciliterebbe la realizzazione di un asse rettilineo in cui correre ancor più velocemente.
Si attende quindi un peggioramento delle condizioni in via Alfieri.

Si riportano a seguire i dati di transito e le velocità rilevate il 13, 14 e 15 a novembre 2020 a ridosso di un'isola chicane a sud di via Alfieri









domenica 10 giugno 2018

Soluzioni per la viabilità

Vediamo alcune soluzioni per la viabilità dei quartieri a seguito della creazione dei sensi unici di Via Matteotti, Via D'Annunzio e Via Bennati.

Situazione attuale


Problemi:
1) pesanti accodamenti sul tratto che va dall’intersezione fra Via Roma, Via Matteotti e Via Cattaneo alla rotatoria sull’ex-cavalcavia (freccia gialla) e pesanti accodamenti in entrambi i versi passando per il centro di Spinea (doppia freccia gialla); Nessuna indicazione nel PAES202020 dell’inquinamento prodotto dai frequenti accodamenti al semaforo fra Via Roma, Matteotti, Cattaneo dovuti alle scelte urbanistiche sbagliate (ovvero la messa a senso unico di Via Matteotti, D'Annunzio, Bennati);
2) mancanza di nessuna tutela a pedoni e ciclisti su buona parte di Via Alfieri, Via Tommaseo, Via Abba, Via Sarpi, Via Bruno, Via Verga (tratti rossi) e un marciapiede costruito 40 anni fa e non a norma sul parte di Via Alfieri (tratto blu);
3) Quartiere rotatoria (quartiere Dante area azzurra) creato in funzione del Masterplan (dirottamento di Via Roma su Via Matteotti) con creazione del senso unico in Via Matteotti, Via D’Annunzio e Via Bennati, creato riqualificando le vie (ovvero Via Matteotti, Via D'Annunzio e Via Bennati), creando ampi spazi ciclo-pedonali; riqualificata Via Bennati ….ma i flussi intrappolati da queste scelte urbanistiche hanno iniziato a percorrere Via Alfieri, anche perché viene mantenuta a doppio senso ed il divieto di transito fra Via D’Annunzio e Via Alfieri non viene rispettato dall’utenza in transito o controllato dalla polizia; Dopo 10 anni e ribadisco 10 anni, parte di Via Capitanio è stata messa a senso unico (freccia viola il senso unico) interrompendo il flusso che risaliva verso il centro di Spinea, che in parte si è riversato sul quartiere Dante, ed in parte verso Via Mion per usufruire di Via Roma per accedere al quartiere Fermi chiuso dai sensi unici o verso Via Buonarrotti e le aree a nord;
4) Quartiere attorno Piazza Fermi (area con trasparenza rossa, chiuso fra il senso unico di Via Matteotti, e Via Roma. Chi vive in questo quartiere o chi vuole accedere alle attività di questo quartiere (si pensi al bar della Pellegrini) può o passare per il quartiere rotatoria Dante, oppure per Via Capitanio, in entrambi i casi andando a gravare in seguito su Via Roma. Precedentemente percorreva semplicemente via Matteotti percorrendo la strada più breve e senza coinvolgere Via Roma.
I flussi che compiono questa manovra sono:
  • i flussi di Fornase e Crea diretti verso il centro; 
  • i flussi diretti ai negozi ed i servizi di Piazza Fermi e limitrofi; 
  • i flussi diretti verso le scuole di Via Bellini (elementari), l’asilo vicino le elementari e di Via Buonarrotti (medie);
  •  tutti i residenti del popoloso quartiere attorno Piazza Fermi; 
  • i residenti del quartiere Dante o su Via Capitanio.
5) Rotatoria fra Via Roma e Via Alfieri (cerchietto nero con sfondo bianco): pericolosa perché spesso chi percorre Via Roma non la percepisce come rotatoria e non dà la precedenza ai mezzi in uscita da Via Alfieri od in ingresso a Via Alfieri.
Alcuni sensi unici come per esempio quelli in Via Verga, Bruno e Sarpi non vengono indicati per rappresentare al meglio le problematiche e le criticità presenti.


Flussi pedonali


Con la freccia verde tratteggiata si indicano i flussi ciclo-pedonali su pista ciclopedonale o marciapiede:
  • in direzione cimitero lungo Via Matteotti;
  • in direzione chiesa San Vito e Modesto e scuole medie;
  • lungo Via Roma sugli ampi marciapiedi già esistenti e lungo la pista ciclabile già realizzata. 
Con la freccia verde non tratteggiata si indicano i flussi ciclo-pedonali che non sono stati tutelati, pur dirottando flussi veicolari su tali strade:
  • lungo Via Alfieri per tutti i residenti diretti verso il cimitero o verso i negozi di piazza Fermi;
  • in direzione piazza Fermi, lungo Via Verga, Via Bruno e Via Sarpi;
  • in direzione Via Roma, verso la fermata dell’autobus ACTV posta a fianco dell’intersezione fra Via Roma e Via Alfieri;
  • in attraversamento di Via Bennati verso il circolo per gli anziani e il campo sportivo a ridosso della ferrovia. 
Come si può notare buona parte di questi flussi hanno pesantemente risentito dell’aumento dei flussi dovuto alla creazione del senso unico in Via Matteotti, che ha spostato auto sul quartiere Dante e non su Via Bennati.
In particolar modo risulta estremamente rischioso il tratto fra la piazza Dante e Via Roma, dove molti studenti ed anziani che usano i mezzi pubblici sono disincentivati ad utilizzarli per non dover percorrere questo tratto di strada .
Problemi ignorati per 11 anni.




Soluzione: Via Matteotti a doppio senso con rotatoria al posto del semaforo


Via Matteotti a doppio senso con una rotatoria al posto del semaforo:
1) il quartiere Fermi diventerebbe raggiungibile senza transitare per il quartiere rotatoria Dante e gravare sulle vie non riqualificate di Via Capitanio, Via Alfieri per tutti i flussi veicolari prima citati;
2) messa in sicurezza della rotatoria fra Via Alfieri e Via Roma con l’obbligo di svolta in destra (utilizzo delle rotatorie di diametro superiore a qualche metro per direzionare i flussi uscenti), che favorisce tra l’altro Via 11 settembre e la “Tangenziale Nord” per smaltire i flussi residenziali;
3) fluidificazione del traffico in Via Roma riducendo le emissioni inquinanti dovute allo stazionamento in Via Roma per il semaforo grazie alla creazione della rotatoria nell’intersezione fra Via Roma, Via Matteotti e Via Cattaneo;
4) proteste da parte dei residenti di Via Matteotti che si vedono la strada riavere i flussi che aveva 10 anni fa, così come ne ha avuto negli ultimi 50 anni;
5) rilancio delle attività commerciali di Via Matteotti che hanno visto una riduzione dei clienti a seguito della creazione del senso unico (molte attività hanno aperto e chiuso con cicli di 1-2 anni per mancanza di visibilità);


Via Alfieri a senso unico discendente


Via Alfieri a senso unico creando marciapiedi o pista ciclopedonale per l’utenza debole e la movimentazione sostenibile dei residenti: soluzione col senso unico parallelo a quello di Via Matteotti.
I motivi per cui non si fa Via Alfieri a senso unico, pur essendo evidenti i gravi errori di pianificazione urbanistica commessi con le soluzioni urbanistiche adottate negli ultimi 11 anni, è che:
  • in Via Alfieri passa il servizio GiroSpinea pagato con i soldi dei contributi che i residenti versano alla Regione Veneto e le corse o le fermate si devono sempre incrociare su strade a doppio senso; 
  • Via Alfieri deve rimanere a doppio senso per smistare i flussi fra i sensi unici del quartiere rotatoria e gli accessi al Quartiere Fermi. 
Entrambe le motivazione appena riportate vengono usate anche come spiegazione per invocare l’impossibilità di chiudere l’intersezione fra Via Alfieri e Via D’Annunzio, dove si dovrebbe far rispettare il divieto di transito per non residenti, da dove entrano i flussi da sud di Spinea diretti verso il quartiere intrappolato attorno Piazza Fermi o verso i servizi del centro, od i quartieri a nord di Spinea o verso Chirignago.
Con un pallino verde si indicano le fermate degli autobus dell’ACTV in Via Roma e piazza Marconi (parcheggio) e mentre con dei cerchietti gialli le fermate del GiroSpinea in Via Alfieri.
In tutte le grandi città non necessariamente le linee autobus devono avere percorrenza in entrambi i versi davanti alle fermate degli autobus; in molti casi esistono linee che percorrono diverse strade per diversi versi di percorrenza od anche hanno linee con solo un verso di percorrenza, in direzione del maggiore interesse degli utilizzatori.
Attualmente è difficile valutare l’interesse degli utilizzatori del servizio GiroSpinea, poiché raramente il servizio raccoglie più di 1 o 2 utenti a corsa in media…
Questo unicum imposto al servizio GiroSpinea ciononostante potrebbe essere risolto creando fermate sugli snodi dei sensi unici, ovvero fra Via Alfieri e Via Abba a sud del quartiere Dante o in piazza Dante a nord del quartiere Dante... basti anche solo pensare al fatto che l'ACTV non entra nel quartiere Dante per raccogliere i residenti che ogni mattina invece percorrono Via Alfieri per raggiungere le fermate poste in Via Roma.
Le stesse fermate di Via Roma non sono combacianti, ovvero si trovano a centinaia di metri di distanza.

Tuttavia così facendo verrebbe meno una scusa per costringere Via Alfieri a doppio senso.

Il senso unico in Via Alfieri discendente, alternato con il senso unico di Via Abba a salire e di Via Tommaseo (su cui graverebbero i flussi che non transitano più per Via Alfieri), renderebbe difficoltosa la circolazione da e per il quartiere Fermi, disincentivando così l’uso dell’auto per recarsi in centro a Spinea e favorendo l’uso del servizio GiroSpinea o degli autobus, l’uso del Pedibus per mandare il figlio a scuola o della bicicletta per recarsi in centro a Spinea.
Di sicuro non incentiverà la mobilità sostenibile una pista ciclabile che collega Spinea a Mirano, quando un anziano non può percorrere simili distanze, od è interessato ad andare a fare la spesa in centro a Spinea e non in centro a Mirano e quando appena esce di casa si trova una caterva di auto dirottate sul proprio quartiere residenziale senza nemmeno una pista ciclabile.
Il senso unico quindi garantirebbe maggiore sicurezza laddove i flussi ciclo-pedonali escono di casa e si mettono in strada.
Tuttavia tale soluzione non risolve:
  • gli accodamenti e la produzione di inquinamento su Via Roma che rimarrebbe intasata di traffico per il semaforo e per l'obbligo di usare Via Roma per risalire da sud a nord di Spinea; 
  • la pericolosità della rotatoria fra Via Alfieri e Via Roma, dove chi percorre Via Roma non percepisce l'intersezione come una rotatoria e non dà la precedenza a chi svolta;
  • la sicurezza del tratto compreso fra Piazzetta Dante e Via Roma, luogo dove mancano marciapiedi e piste ciclabili, ma si hanno molti pedoni diretti verso le fermate dell’ACTV in Via Roma.


Via Alfieri a doppio senso e senso unico verso nord fra Piazzetta Dante e Via Roma


La soluzione con Via Alfieri a doppio senso, eccetto per il tratto fra Piazzetta Dante e Via Roma non crea nessuna sicurezza per i flussi ciclo-pedonali transitanti per Via Alfieri e non riduce il transito di veicoli diretti verso nord (verso Scuole, Chirignago, Via Buonarrotti o verso il centro di Spinea attorno Piazza Fermi), ma mette al sicuro solo i flussi fra piazzetta Dante e Via Roma.
Permette di mettere parzialmente in sicurezza la rotatoria fra Via Alfieri e Via Roma (elimina il rischio di conflitto per chi entra in Via Alfieri dall'ex-cavalcavia); rende quasi inutile il parcheggio attorno alla farmacia (accessibile solo dal sistema di sensi unici), decongestiona Via Verga che da 11 anni subisce i flussi verso Via Matteotti che cercano di saltare il semaforo... uno dei tanti aspetti ignorati.
Non vengono risolti i problemi degli accodamenti e dell'inquinamento in Via Roma; non vengono dirottati i flussi su Via Bennati.


Via Alfieri a doppio senso e senso unico discendente per il tratto fra Piazzetta Dante e Via Roma


Con questa soluzione non viene creata nessuna sicurezza per i flussi ciclo-pedonali transitanti per Via Alfieri, ma solo i flussi fra piazzetta Dante e Via Roma dove si ricava lo spazio per un percorso protetto per pedoni e biciclette.
Ciononostante togliendo il transito verso Via Roma si elimina il flusso di auto diretto da sud verso Chirignago-Mestre, o vero i quartieri nord di Spinea, riducendo in parte i conflitti nella pericolosa rotatoria fra Via Alfieri e Via Roma; permarrebbero i flussi diretti verso le scuole del quartiere Fermi, e verso i servizi/negozi del centro di Spinea attraverso anche attraverso Via Verga per saltare il semaforo.
Non vengono risolti i problemi degli accodamenti e dell'inquinamento in Via Roma a causa del semaforo


Via Alfieri tutta a senso unico verso nord


Con Via Alfieri a senso unico verso nord si ricava lo spazio per creare marciapiedi o pista ciclopedonale per l’utenza debole e la movimentazione sostenibile dei residenti.
Tuttavia in una prospettiva di lungo periodo peggiora il traffico di attraversamento per il quartiere secondo due possibili futuri assetti della viabilità di Via Roma già voluti da passate amministrazioni.
Una soluzione è quella prevista dal Masterplan, che prevedeva la chiusura di Via Roma dirottando i flussi dietro Piazza Fermi (lungo Via Ponchielli o lungo una strada aperta con Piazza Matteotti), ed in seguito avrebbe fatto percorrere il sistema rotatorio del quartiere Dante, con accesso alla rotatoria dell’ex-cavalcavia di Chirignago tramite una nova strada dall’intersezione fra Via Bennati e Via Unità.
Tale soluzione mantiene tutte le problematiche di ingorghi ed inquinamento descritte e rende il quartiere Dante sostanzialmente una rotatoria dove le emissioni inquinanti avrebbero pesanti ricadute, anche peggiori della soluzione temporanea con Via Roma aperta, nonchè svalutazione degli immobili del quartiere.
Tale soluzione veniva portata avanti con l’idea che tutti i flussi di Via Roma sarebbero finiti su Via 11 settembre e Tangenziale Nord, previsione che non si è verificata.
L’altra soluzione è quella portata avanti alla bocciatura del Masterplan, con la creazione di quella che i residenti di Via Capitanio hanno definito “Strada folle” (o "tangenziale sud") che congiunge Via Martiri con Via Capitanio stessa, ed in futuro potrebbe collegare Via Capitanio con Via Matteotti permettendo di chiudere Via Roma per oltre un chilometro fra i Bersaglieri e la chiesa San Vito e Modesto, il tutto sempre con l’idea che Via 11 Settembre e la Tangenziale Nord avrebbero portato fuori dal centro di Spinea i flussi di Via Roma, cosa non verificatasi.
Una tale soluzione invece dirotterebbe i flussi di Via Roma su Via Martiri, Vis Capitanio e Via Alfieri.


Chiusura dell'accesso a Via Alfieri da Via D'Annunzio



In questo caso i flussi provenienti da sud vengono inviati dove era previsto andassero, ovvero in Via Bennati (quindi proteste da parte degli abitanti di Via Bennati), riqualificata per accoglierli al momento della creazione dei tre sensi unici di Via Matteotti, Via D'Annunzio e Via Bennati.
La fermata del GiroSpinea può incrociare i due sensi di percorrenza in Piazzetta Dante, percorrendo Via Tommaseo, senza alcun problema, visto che da oltre 11 anni i flussi pedonali si dirigono già in quella direzione per arrivare alla fermata dell’ACTV posta vicino all’intersezione fra Via Alfieri e Via Roma e non in Via Alfieri.
Da notare che i flussi diretti verso il quartiere intrappolato fra Via Roma e Via Matteotti a senso unico si sposteranno su Via Tommaseo, dove non è presente nessuna protezione per l'utenza debole.
Quindi permangono tutti i problemi creati dalle cattive soluzioni urbanistiche attuate, ovvero:
  • la pericolosità del tratto fra Piazzetta Dante e Via Roma per i flussi ciclopedonali;
  • inquinamento prodotto dai flussi in Via Roma a causa del semaforo;
  • mancanza di piste ciclopedonali in Via Tommaseo, che andrebbe resa a senso unico per metterla in sicurezza dato che parte dei flussi preferiranno percorrere questo asse piuttosto che il resto di Via Bennati;
  • pericolosità dell'intersezione a rotatoria fra Via Alfieri e Via Roma.
La soluzione viene osteggiata da chi transita per il quartiere Dante verso i quartieri a nord di Via Roma, o verso Piazza Fermi e si è vista prima chiudere Via Matteotti, 10 anni dopo chiudere Via Capitanio e non vuole passare per Via Bennati, riqualificata ancora 10 anni fa proprio per accogliere i flussi di Via Matteotti chiusa.


Creazione di barriere per limitare la velocità delle vetture


La creazione di barriere per limitare la velocità di percorrenza in Via Alfieri (vedi pallini neri) riduce solo la velocità dei flussi che percorrono Via Alfieri a seguito della creazione del senso unico di Via Matteotti, non impone il rispetto del divieto di transito posto fra Via D’Annunzio e Via Alfieri.
Forse con tre barriere (una è già stata rimossa forse su richiesta dei residenti) spinge i mezzi verso Via Bennati, senso unico senza intoppi e/o verso Via Tommaseo, dove non esistono piste ciclopedonali a difesa dell'utenza debole, od almeno così appare dagli insulti che i conducenti dei veicoli in transito per il quartiere propinano ai residenti del quartiere dopo la creazione di tali barriere.
Tali barriere creano situazioni pericolose fra gli accessi dei privati (cancelli e garages) e le deviazioni (si pensi che per Via Fornase sono stati persino adottati semafori privati per tale problema!!!).
La realizzazione delle isole non mette in sicurezza i pedoni od i ciclisti in Via Alfieri creando una pista ciclabile od estendendo il marciapiede.
Non risolve il problema dello snodo fra Piazzetta Dante e Via Roma.
Non risolve gli ingorghi che si formano all’intersezione fra Via Matteotti, Via Roma e Via Cattaneo. Tale soluzione è stata adottata 11 anni dopo la creazione del quartiere rotatoria Dante con i tre sensi unici in Via Matteotti, Via D’Annunzio e Via Bennati.


Inversione dei tre sensi unici


L'inversione dei tre sensi unici creati 11 anni fa, principalmente quello di Via Matteotti, permette di accedere al centro senza gravare sul quartiere periferico, tuttavia semplicemente inverte i problemi in uscita dal quartiere chiuso dal senso unico di Via Matteotti verso nord, costringendo ad utilizzare maggiormente Via Roma o transitare per Via Sarpi, Via Verga, Via Bruno e Via Alfieri per andare verso sud.
La soluzione non risolve i problemi di prevenzione e messa in sicurezza dei flussi ciclo-pedonali dentro il quartiere Dante, specie nel tratto fra Piazzetta Dante e Via Roma; non risolve i problemi di flussi di attraversamento; non previene completamente che un domani Via Roma non venga dirottata su Via Ponchielli e Via Matteotti.
Infine in mancanza di una rotatoria nell’intersezione fra Via Roma, Via Matteotti e Via Cattaneo non risolve i problemi di accodamenti e inquinamento prodotto al semaforo.

domenica 27 maggio 2018

Mitigazione della velocità in Via Alfieri

Bene, partiamo dal presupposto che aver reso a senso unico Via Matteotti e non le vie attorno (Via Alfieri e Via Capitanio) sia giusto; dirottare su strade con un maggior numero di criticità tutte le auto che usavano Via Matteotti per transitare fra i quartieri sud/nord senza impegnare Via Roma è giusto; costringere negli ultimi 10 anni le auto a passare per Via Capitanio svoltando in Via Roma per accedere al quartiere racciuso fra Via Cici, Via Matteotti e Via Roma (dopo 10 anni!!! hanno reso un  piccolo tratto Via Capitanio a senso unico, col risultato che ora le auto dopo aver percorso questa impegnano Via Mion per accedere a Via Roma) o passare per Via Alfieri attraverso la mini-rotatoria pericolosa e impegnare il semaforo creando abnormi code che inquinano sia giusto; non realizzare una rotatoria nell'intersezione fra Via Roma, Via Matteotti, Via Cattaneo che avrebbe favorito il deflusso del traffico sia giusto; non inserire l'inquinamento prodotto dalle code del semaforo fra Via Matteotti, Via Roma e Via Cattaneo nel PAES202020 sia giusto; non aver inserito nel PAES202020 l'inquinamento (emissioni inquinanti come il PM10 e emissioni sonore) che il Passante di Mestre avrebbe provocato nel comune di Spinea sia giusto perchè la "tangenziale nord", alias "salva Rossignago" avrebbe ridotto le emissioni spostando tutto il traffico che tutt'oggi passa per Via Roma davanti gli esercizi commerciali su questa deviazione esterna alla città (ricordo che a tal riguardo studi richiesti dal comune comprovavano che la tangenziale nord non avrebbe ridotto le emissioni, così come il traffico che la percorrre è probabilmente solo quello che un tempo passava per Via Rossignago); sia giusto fare un collegamento ciclabile con Mirano perchè gli anziani dei quartieri invasi dalle auto (vedi Via Capitanio o Quartiere Dante e Via Alfieri) dirottate non vanno a fare la spesa in centro, bensì vanno a farla a Mirano in bicicletta...

Bene dopo aver elencato tutti gli "ottimi" risultati ottenuti in tema di viabilità da almeno 3 amministrazioni comunali dal 2007 ad oggi, vediamo una soluzione temporanea adottata per Via Alfieri dopo 11 anni (!!!), al sorgere forse delle lamentele sul rischio di incidenti a seguito della chiusura di Via Matteotti per i lavori "temporanei" (oltre un mese) di sostituzione di alcune tubature.
Tali barriere di limitazione della velocitàfunzionano creando un senso unico alternato  (nella foto in direzione nord), che costringa le auto ad eseguire una doppia curva e quindi a rallentare rispettando la velocità di 30 km/h previsto nella Zona 30 definita come tale nel PUT.
Si badi bene l'auto parcheggiata... che una volta rimossa costituisce una via di facile accesso per saltare la barriera.
Si noti anche che il flusso preferenziale è sud verso nord... laddove in teoria a sud c'è un divieto di transito per i mezzi non autorizzati che non viene fatto applicare.
Forse in questi giorni in cui si parla della questione magari molti meno utenti social non commetteranno l'infrazione, ciononostante negli ultimi 11 anni, è apparso anche inutile segnalare alla polizia il comportamento scorretto da parte degli automobilisti.

Come si può notare in questa foto la barriera è posta distante da accessi privati, che quindi non sono coinvolti dalle manovre di svolta delle auto lungo la strada.
Più a nord, in direzione sud,  invece si può notare come le barriere siano state posti in corrispondenza di accessi privati. In questo modo le auto che percorrono la strettoia puntano curvando verso i cancelli dei garages o delle stesse abitazioni.
La barriera sotto indicata risulta essere stata rimossa già il 26 maggio (forse per le proteste dei residenti.

In effetti, l'errore compiuto su Via Alfieri è aver dirottato su tale via parte del traffico di attraversamento, più volte descritto, senza riqualificarla, intestardendosi sul non volerla rendere a senso unico, non badando al rispetto del divieto di transito posto a sud, nell'intersezione con Via D'Annunzio.
Questo è il problema da risolvere.
Prima di essere così Via Alfieri presentava parcheggi su entrambi i lati della strada e tutta la via era un senso alternato dove le auto parcheggiate proteggevano i pedoni (non le biciclette) e le auto in transito erano costrette ad andare piano.
Ora invece per risolvere il problema del grosso flusso in transito durante l'ora di punta, si mira solo a limitare la velocità di transito rasente a pedoni e ciclisti che come incentivo alla mobilità sostenibile non hanno non hanno un marciapiede (un tratto di Via Alfieri ha un marciapiede realizzato 40 anni fa) od una pista ciclabile e si chiama sicurezza far si che le auto punti pure sugli ingressi privati!!!
Quindi non è chiaro che sicurezza ci sia da auto che corrono dritte ai 70 km/h sfiorando gli ingressi privati i pedoni ed i ciclisti ad auto che puntano agli ingressi privati (correndo anche ai 40 km/h) da dove escono pedoni e ciclisti.
In un secondo momento è stata posta una terza barriera ove si evidenzia ancor di più questo problema per cui la manovra di svolta imposta per far rallentare le auto mira proprio agli ingressi delle abitazioni private.
Si poteva trovare una soluzione per esempio in questo caso? si, per esempio una delle barriere poste per far compiere la manovra alle auto poteva essere posta a difesa dell'ingresso privato, spostando la controcurva oppure invertendo le due isole temporanee, in modo tale che le auto curvassero sul lato del marciapiede (dove essendoci il marciapiede e non una semplice linea bianca sbiadita, le auto non sfiorano l'abitazione).
In alternativa si pensi a dei pensionati che percorrono in bicicletta Via Alfieri, rasenti alle ringhiere perchè il comune non sembra voler realizzare una pista ciclabile (quanto meno non l'ha fatta negli ultimi 11 anni) e si vedono le auto curvargli contro verso il bordo della strada per svolgere la doppia curva.


Ma un'alternativa ben nota al comune è stata applicata anche nel parcheggio della Stazione dei Treni di Spinea lato Chirignago.
Le barriere poste contro il campo rom sorto nel parcheggio alcuni anni fa, strettoie create per impedire che camper e camion entrassero in parte dell'area, essendo molto strette limitano la velocità di passaggio dei veicoli, ed al tempo stesso non costringono le auto a puntare ai margini delle strade, dove magari potrebbero esserci ingressi di abitazioni.


Le vie messe in sicurezza sono Via Matteotti, Via Bennati, Via Fornase, Via Martiri, Via Rossignago, Via Bellini, Via Luneo e Via Roma.
Le vie non messe in sicurezza sono:
Via Capitanio nel tratto rimasto a doppio; Via Alfieri è tutta residenziale.

Ciononostante l'errore era e resta la gestione dei flussi in quest'area di Spinea (dove non si includono solo i transiti sud-nord attraverso Via Capitanio e Via Alfieri, ma anche le code in Via Roma per la mancata realizzazione di una rottoria fra Via Roma, Via Matteotti e Via Cattaneo), ed il fatto che si investe in mobilità sostenibile, tendenzialmente da altre parti di Spinea (non Via Alfieri e Via Capitanio), senza riduzioni a doppia cifra degli automobilisti (passaggio a bici, passeggiate, ACTV o lo stesso autobus Girospinea tutt'oggi sempre vuoto).

Post Scrittum:
e come già evidenziato sul Gruppo Facebook di Occhio Spinea è subito stata pubblicato un post degli automobilisti sulle barriere per limitare la velocità in Via Alfieri.


Chiusura Via Matteotti e sicurezza in Via Alfieri

Con la chiusura di Via Matteotti il traffico già compromesso da anni in Via Alfieri è esploso, subendo i forti flussi lungo le vie laterali (Via Sarpi, Via Verga, Via Bruno) in conflitto con i canonici flussi in transito per Via Alfieri, provenienti da Fornase/camionabile, diretti verso il centro di Spinea (una volta transitavano per Via Matteotti, ora a senso unico).
Ciò che i responsabili della sicurezza e della viabilità non hanno valutato è che la situazione già compromessa in Via Alfieri avrebbe creato molti conflitti anche per la riddotta visibilità in uscita dalle laterali.

Cosa bastava?
mandare per esempio un poliziotto a dirigere il traffico nelle ore di punta (casa-lavoro e figli che non usano pedibus portati a scuola), oppure mandare un vigile a far rispettare il divieto di transito fra Via Alfieri e Via D'Annunzio non viene rispettato.



Da notare che chiusi i lavori in Via Matteotti, il comune sembra essersi deciso ad adottare delle soluzioni per diminuire la velocità dei mezzi in percorrenza su Via Alfieri (laddove il problema è aver dirottato il traffico su un quartiere residenziale).
Sulla pagina facebook di Occhio Spinea è infatti comparso un messaggio che si lamentava dell'ennesimo ostacolo al transito dalla camionabile verso Via Roma lungo Via Alfieri, dove per l'appunto sono state poste delle barriere... quindi attraverso il divieto di transito fra Via D'Annunzio e Via Alfieri.


A quanto pare la volontà di spostare il traffico su mezzi sostenibili non vale per tutte le vie del comune. Via Alfieri dovrà rimanere luogo di transito dei flussi (anche col divieto di transito).

Post scrittum: riporto anche questa foto emblematica scattata in Via Matteotti in direzione nord, verso il centro. Apparentemente in flussi venivano dirottati verso Via Bellini (contro il senso unico imposto da 11 anni) sulla pista ciclabile diretta alle scuole, questo perchè nel lento spostarsi del cantiere molti residenti di Via Matteotti e laterali con la strada a senso unico ebbero non pochi grattacapi a capire che strada percorrere per uscire o rientrare da casa. Fortunatamente non si ha notizia di studenti delle elementari in bici sulla pista ciclabile centrati da auto provenienti da Via Matteotti.

venerdì 25 maggio 2018

Via Alfieri 11 anni dopo messa in sicurezza?


Com'è la situazione di Via Alfieri 11 anni dopo aver dirottato 1 o 2 quartieri (Fornase/Crea verso il centro e il quartiere attorno piazza Fermi in rientro) ad attraversare il quartiere Dante?

Pericoloso passaggio da piazzetta Dante in direzione Via Roma... unica soluzione adottata una esigua barriera gialla per i numerosi pedoni che si dirigono verso le vicine fermate degli autobus presenti in Via Roma.
Marciapiedi a norma? no.
Pista ciclabile per andare a prendere le medicine nella farmacia se non la chiudono? no
Riduzione dei flussi dirottati su questo percorso? no
Le auto che sfiorano forse sono un incentivo a non usare la mobilità sostenibile. Molto meglio fare un incidente auto contro auto che pedone contro auto o bici contro auto.

Asfaltata forse 20 anni fa.
Ultima modifica lo spostamento delle linee bianche perchè altrimenti le auto passavano rasenti agli ingressi delle abitazioni.
Ora passano rasenti agli ingressi delle abitazioni valicando la linea bianca.
Marciapiede a norma? Pista ciclabile per andare a fare la spesa in centro?

La rotatoria che doveva essere posta fra Via Roma e Via Matteotti, troppo scivolosa con i blocchetti di porfido rosso, è stata asfaltata ed i dossi sono stati ridotti.
Con la realizzazione della pista ciclabile la minirotatoria è stata spostata per far spazio nella carreggiata.
Inutile dire che sia col semaforo che senza, specie se Via Matteotti è chiusa per lavori, la rotatoria è un facile accesso dei flussi al quartiere residenziale.
Qual è il problema? ancor oggi dopo anni chi proviene dal centro lungo Via Roma non ha ben capito che se nel verso opposto mettono la freccia per girare entrando in Via Roma, la precedenza va data all'altro verso di Via Roma. Si rischia l'incidente spesso.

In Via Alfieri passa solo qualche auto... e la visibilità dalle laterali (Via Verga, Via Sarpi e Via Bruni per cui devono passare gli abitanti del quartiere popoloso compreso fra Via Matteotti, Via Roma e Via Cici se non vogliono intasare ulteriormente Via Roma) è pessima.
Però qualche anno fa hanno risolto tutto sulla carta ponendo qualche specchio.
Marciapiede a norma? Pista ciclabile per andare a fare la spesa in centro?

L'ingresso di Via Alfieri da Via D'Annunzio.
11 anni dopo c'è ancora il divieto di transito per i non residenti e autobus (difficilmente leggibile perchè parallelo a chi arriva e svolta), non rispettato da nessuno.
L'ultimo (no aspetta l'unico) appostamento fatto dalla polizia locale per verificare il rispetto del divieto di transito è stato fatto 10 anni fa.
Molti hanno il sospetto che se ci sarà da verificare quanto traffico impegna questa strada a causa degli errori di pianificazione territoriale, come per magia proprio quel giorno la polizia locale si ricorderà di fare presenza sul posto per deviare il traffico verso via Bennati (che almeno un marciapiede ce l'ha).


Box autovelox messo... qualche mese dopo rimosso.
Sembra che averlo messo a ridosso alla curva non servisse a niente, tuttavia non è chiaro perchè sia stato rimosso.
Marciapiede a norma? Sì, c'è il marciapiede, ma non è a norma, dato che è stato costruito 30/40 anni fa.

La strada non viene resa senso unico, perchè altrimenti i gruppi facebook protestano perchè gli tocca fare il giro per andare in centro in auto... mica usano le piste ciclabili costruite dal Comune per andare a Mirano... oppure come spesso sostenuto da alcuni politici e/o tecnici legati all'amministrazione comunale perchè altrimenti le corse del GiroSpinea non si incrociano sulla stessa strada.
In qualsiasi grande comune ci sono anche linee di autobus che non hanno una corrispettiva corsa nel verso opposto in tutte le strade, ma forse Spinea non è un gran comune...
Tempo fa le linee erano queste dove si faceva notare che attraversando Via Matteotti verso Via Cattaneo si potevano raggiungere le scuole di Via Buonarroti:



Tuttavia comunque se Via Alfieri fosse a senso unico in alternanza a Via Abba, Via Matteotti e Via Bennati, comunque rimaerebbero l'incrocio fra Via Alfieri e Via Abba comune ai diversi sensi di marcia e la piazzetta Dante comune a tutti i sensi di marcia.


Quindi 11 anni dopo aver aumentato i flussi di transito nella strada mettendo a posto Via Matteotti, Via Bennati, Via Rossignago, la tangenziale nord, Via Roma, Via Capitaneo (fra le ultime ovviamente)... perchè Via Alfieri non viene messa in sicurezza?
Qual è l'aspetto che ha creato sicurezza fino ad oggi? semplicemente il fatto che i flussi da e per lavoro e per le scuole passano per la via in orario di punta 07.30-08.30, mentre gli anziani di un quartiere di residenti costruito 40 anni fa escono a piedi per andare a fare la spesa in piazzetta Dante od in centro intorno alle 9.00-11.00.
Quando l'orario di uscita degli anziani colliderà con il trandito di auto dai quartieri limitrofi attraverso la strada succederà il morto, se non saranno stato adottate contromisure.

domenica 18 dicembre 2016

Evidenti errori di progettazione urbanistica

Iniziano a palesarsi gli errori di progettazione urbanistica compiuti dalle ultime amministrazioni comunali.
In principio furono realizzati i sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati, a creare un sistema di circolazione rotatorio attorno al quartiere Dante, andando a gravare su via Alfieri e via Roma a ridosso dell'ex-cavalcavia.
Gli errori inizialmente furono:
- andare a gravare su via Alfieri, via a doppio senso, senza piste ciclabili, in parte senza marciapiedi (nella parte dove è presente il marciapiede questo, costruito oltre 30 anni fa, si presenta in cattive condizioni e con dimensioni insufficienti oltre che senza segnaletica) e con un pericoloso tratto vicino a via Roma senza visibilità, dove chi si reca alle fermate degli autobus ACTV è costretto a camminare in carreggiata, dove sempre maggiori quantità di auto vengono dirottate dalle modifiche urbanistiche.
- andare a gravare via Roma, Via Capitanio e via Alfieri per accedere al quartiere Fermi, in parte lungo via Capitanio (accesso in seguito dalla piazza) ed in parte dal quartiere Dante, percorrendo via Alfieri ed una delle strade laterali (via Sarpi, Verga, Bruno), oppure da via Roma tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia
- eliminare la possibilità di passare dai quartieri a sud di via Roma a quelli a nord e viceversa, direttamente dal semaforo fra via Matteotti (il senso unico infatti allontana dall'incrocio), via Cattaneo e via Roma, senza gravare così la già critica circolazione in via Roma; diverso sarebbe stato creare una rotatoria a cavallo fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma.

Tutto ciò non ha ridotto il traffico a Spinea, anzi lo ha peggiorato specie in quartieri residenziali (principalmente via Capitanio e quartiere Dante) ed ha gravato ancor di più la circolazione in via Roma, aggiungendovi ulteriore traffico passante.

Un ulteriore errore compiuto è stato spendere il bonus lavori complementari al Passante di Mestre nella creazione della Tangenziale Nord (allacciata con via 11 settembre 2001 all'ex-cavalcavia) e la "Tangenziale Sud" o "Strada folle", con l'idea che tali strade avrebbero portato via tutto il traffico dal centro di Spinea.
La "Strada folle" se avesse portato via il traffico dal centro di Spinea l'avrebbe scaricato in via Capitanio, creando non poche criticità; la Tangenziale Nord invece l'avrebbe lasciato a 2-3 km di distanza della rotatoria della Fossa, dove passa la maggior parte del traffico smistato da camionabile diretta a Marghera e Borbiago, via Miranese diretta verso il centro di Mirano o l'ospedale, la camionabile diretta verso Maerne e Martellago, via Taglio diretta verso Mira e Dolo e la camionabile a sud di Mirano, legata anche ad uno dei caselli del Passante di Mestre a Dolo.
In altre parole la "Tangenziale Nord" non interessa agli automobilisti, poichè comporterebbe un forte aggravio di spesa carburante per recarsi a lavoro, tant'è che a quasi un anno dall'apertura la percorrono solo poche sparute auto dirette a Maerne e Martellago.
Dopo aver speso tempo per scoprire che la "Tangenziale Nord" non riduceva le emissioni di CO2 se percorsa da un automobilista che abitualmente percorre via Roma (ma tanto non ne passano nemmeno), si è nascosto che l'aver accettato il Passante di Mestre sul territorio di Spinea aumentava in modo eclatante le emissioni di PM10 nel territorio comunale, con ricadute nell'intorno (abitati di Mirano e Spinea e maggiori disagi per i quartieri vicino la Fossa e Crea).

In seguito è stata giustamente realizzata la pista ciclabile in via Roma fra la chiesa di San Vito e Modesto e la stazione dei treni, passando per il sottopassaggio in via dell'Unità.
Lo spazio per la realizzazione della pista ciclabile è stato ricavato eliminando una corsia di via Roma, a ridosso del semaforo fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti.
Per quanto corretto costruire piste ciclabili, buona parte degli abitanti di Spinea, raramente inforca tale mezzo di locomozione, specie d'estate o d'inverno (spesso sono gli anziani od i giovani ad utilizzare la bicicletta, muovendosi nei quartieri residenziali, ovvero dove hanno dirottato il traffico con le soluzioni urbanistiche adottate) e molto spesso non utilizza nemmeno la pista ciclabile costruita in via Roma, per non perdere tempo ad attraversare continuamente la strada, tanto che si è pensato di multare i ciclisti che, correndo fuori dalla pista ciclabile, dovessero così dimostrare il disinteresse per quanto costruito.
Tuttavia la realizzazione della pista ciclabile nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia è andata a gravare una situazione già compromessa dagli errori passati, peggiorando enormemente le condizioni di percorrenza del tratto fra l'ex-cavalcavia e l'incrocio con via Matteotti e via Cattaneo con code che spesso arrivano fino a buona parte della nuova rotatoria situata sull'ex-cavalcavia.
Il problema è che le amministrazioni comunali ed i tecnici, continuando a perseverare nel non realizzare una rotatoria nell'incrocio fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma ed avendo eliminato la corsia di accumulo di via Roma, quella per la svolta verso via Matteotti, nelle ore di flusso intenso con traffico di attraversamento, basta che solo un'auto debba svoltare verso via Matteotti, provenendo dall'ex-cavalcavia per far si che tutte le auto che semplicemente devono andare verso il centro di Spinea rimangano ferme (motori accesi e produzione di PM10 per stazionare) accumulandosi nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto fino alla rotatoria sull'ex-cavalcavia in attesa che l'auto svolti (essendoci un flusso intenso diretto verso Mestre, la svolta avviene solo quando scatta il rosso sul semaforo di via Roma e si ferma il flusso d'auto in via Roma dal centro di Spinea verso Chirignago-Mestre).
L'unico modo per l'automobilista di sfuggire a tutto ciò è: scendere per via Alfieri (via Bennati a senso unico infatti è senso vietato), per poi passare per vie ancor più strette e senza prevenzione per ciclisti e pedoni (via Verga, via Sarpi o via Bruni), per poi accedere al quartiere Fermi, Fornase o peggio, rientrare in via Roma da via Capitaneo, dall'incrocio con via Fornase.
La "Tangenziale Nord" non viene presa in considerazione perchè del traffico interpassante fra i comuni del miranese, è interessanto a tale strada solo per chi si dirige verso Maerne e Martellago (pur dopo una lunga serie di rotatorie, curve e controcurve), mentre per chi è diretto in quartieri interni di Spinea, c'è possibilità solo di ricollegarsi con il semaforo di via Matteotti, via Roma e via Cattaneo, dopo aver percorso una lunga deviazione (l'uscita di via Buonarrotti alla rotatoria con via Roma e via Capitanio costringe a passare a ridosso di scuole medie e asilo).

Lato Asseggiano, la "Tangenziale Nord" non ha comportato peggioramenti (visto che ridicole quantità di traffico intercomunale da via Roma sono passate alla "Tangenziale Nord", dirette verso Maerne e Martellago): la situazione che era già pessima con il traffico spesso in coda delle ore di punta diretto verso Mestre lungo la stretta via Asseggiano, spesso provenendo da via Rossignago, oggi è rimasta invariata, senza benefici da parte della "Tangenziale Nord".

Visti gli evidenti errori che hanno peggiorato la qualità dell'aria, gli spostamenti e la sicurezza di pedoni e ciclisti nei quartieri del comune di Spinea si auspica un cambio di rotta nelle scelte dell'amministrazione e magari un cambio di rotta anche nelle figure professionali coinvolte nella progettazione urbanistica, incapaci di prevedere i problemi creati a molti cittadini del comune nell'attuazione delle volontà dei politici.

mercoledì 15 gennaio 2014

Via Donizetti sotto controllo, il divieto di via Alfieri no, via Rossignago e via Bennati

Anni fa si era accennato al fatto che da via Donizzetti e via Mascagni spesso uscivano auto contro il senso unico di via Matteotti per giungere alle laterali Sarpi, Verga, Bruno e di conseguenza accedere al doppio senso di via Alfieri, senza dover percorrere il lungo giro dei sensi unici intorno al quartiere Dante (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati), imposto dall'amministrazione Tessari.
Via Mascagni sbuca nel senso unico di via Matteotti a pochi metri da via Bruno, via Donizzetti a circa 5 metri da via Sarpi.
Lo stesso problema sussisteva per i parcheggi laterali e per il parcheggio di piazza Marconi.


Il caso era stato citato per indicare l'assurdità del senso unico imposto in via Matteotti.

Dopo quasi cinque anni di amministrazione Checchin, analogamente ferrea nel difendere il senso unico di via Matteotti, dato che si inserisce in un più vasto contesto di interessi bipartisan (PD+PDL+UDC e relative liste civiche) sul centro di Spinea (piazza lunga un chilometro, masterplan), si è deciso di premiare l'assurdità del senso unico di via Matteotti piazzando una telecamera di sorveglianza all'incrocio con via Sarpi, puntato direttamente notte e giorno sull'incrocio di via Donizzetti.
Una specie di condanna ad essere registrati dalla polizia ogni qualvolta si esce di casa.... tutto in ode al senso unico di via Matteotti che per il comune deve rimanere anche se oramai ha superato i limiti della farsa.

Nel frattempo il divieto di transito da via D'Annunzio verso la parte sud di via Alfieri, scarsamente rispettato da una serie d'auto costrette al sistema di sensi unici creato attorno al quartiere Dante è stato nuovamente modificato secondo l'ordinanza 01/VM/12 (come da numeri appiccicati sullo stesso cartello e quasi staccati), non gode di nessun controllo elettronico fisso, magari posto più all'interno nascosto alla visuale di chi percorre via D'Annunzio.
Quindi a fronte dell'invasione di autovelox (o velo-ok) e di telecamere che hanno invaso Spinea, via Alfieri viene lasciata a se stessa con auto che non rispettano mai il limite di 30 km/h.
Il confronto può essere fatto per esempio con via Rossignago che ora conta 2 velo-ok, 1 box autovelox, circa 4-5 dossi, due ampi marciapiedi, di cui uno con aiola spartitraffico... probabilmente l'unica strada di tutto il Veneto ad avere tre autvelox sul suo tracciato.
Tuttavia l'aspetto più curioso è che questa abnormità di prevenzione per via Rossignago avviene parallelamente alla realizzazione della tangenziale nord, strada che in tutta probabilità sgraverà via Rossignago del traffico passante diretto a Mestre.
Quindi l'eccesso di misure di prevenzione contrasta con i benefici che a breve subirà la strada.


Infine in via Bennati è stato posto un velo-ok, dopo l'incrocio di via Tommaseo, il quale come spesso accennato raccoglie buona parte degli automobilisti che si dirigono così verso piazza Dante e via Alfieri evitando di finire in via dell'Unità e via Roma.
Non è tuttavia chiaro se le finestrelle di rilevamento puntino anche sull'incrocio via Bennati - via Tommaseo, dato che il congegno presenta tre fori (due diagonali circolari puntati nelle aree antistanti e retrostanti ed una puntata fronte al velo-ok).
Certo è che nel PAES e nei progetti dello IUAV si faceva notare quanto inquinamento venga prodotto dalle auto costringendole a continue frenate ed accelerate.


Quindi si crea un paradosso fra le necessità di limitazione della velocità (per cui certe vie sembrano contare più di altre) e le necessità di riduzione delle emissioni inquinanti dovute a frenate ed accelerate che rischiano di aumentare a causa degli errori compiuti nella pianificazione urbana del traffico: serie di sensi unici che inviano il traffico nelle aree residenziali e nelle zone 30 con aumento dei tragitti che i veicoli debbono fare o con peggioramento delle condizioni di fluidità del traffico di via Roma e con aumento delle effrazioni di velocità in ambito residenziale, la cui conseguenza è la creazione di dossi o la posizione di autovelox.


Aggiornamento 04-02-2014
Le telecamere ora riprendono i cassonetti posti vicino ai negozi a circa 5 metri dall'incrocio di via Donizzetti.

mercoledì 27 novembre 2013

Mostra lampo dei progetti per piazza Marconi-Fermi

Mostra lampo per i progetti per piazza Marconi Fermi nelle sale dell'ex-mobilificio Corò in via Alfieri, vicino via Roma.
Le tavole che hanno vinto il concorso di idee indetto dal Comune e i progetti dello IUAV sono stati esposti solo dal 23 al 29 novembre 2013 (La Nuova Venezia), con il presidio di un addetto ai lavori per controllare le sale ed in qualche caso spiegare i disegni rappresentati.

Affluenza apparentemente scarsa della popolazione che oramai (riprendendo la considerazione fatta da alcuni progettisti non vincitori del concorso) si riunisce più sui Social Network che in piazza...benchè a quanto pare abbia trascurato anche l'annuncio del Comune della mostra solo sul social network Facebook (link, link2)

Tuttavia si segnala la presenza di abitanti di via Alfieri alibiti per il traffico che transita tutt'oggi per una strada tartassata da anni in modo bipartisan (ben diversamente da molti altri ambiti ove si è persino costruito sul costruito), ed attoniti per le conseguenze che potrebbe avere la realizzazione dei progetti premiati se solo l'ipotesi di spostamento del traffico sulla tangenziale nord si rivelasse infondata (ipotesi utilizzata come base sia per la progettazione degli interventi del Concorso di idee per piazza Marconi-Fermi, sia per gli interventi ipotizzati dal corso della professoressa Vittadini dello IUAV).... ipotesi ovviamente smentita in varie occasioni in cui i sindaci Tessari/Checchin facevano riferimento alla Tangenziale Sud quale ulteriore elemento grazie al quale togliere traffico sull'asse di via Roma (ovviamente scaricandolo ad altri quartieri).



Dal Masterplan del 2007-2008 ad oggi non si segnalano grandi differenze, quanto fatto dal centrodestra (civiche, ex-PDL e Lega) è stato "difeso" dal centrosinistra (PD, UDC, ed anche IDV).
Così durante la premiazione in Comune, con una scarsissima partecipazione popolare come comunemente si addice in Italia ad opere da decine di milioni di euro di investimento (se non ricordo male fra i premiati quello che costava meno richiedeva 18 milioni di euro di investimento), denaro raccolto con tasse e multe, si è assistito al balletto di opinioni fra un centrodestra che vuole portare avanti l'idea di via Roma pedonalizzata ed il centrosinistra interessato a sviluppare idee per proporre un nuovo assetto al centro di Spinea.
Non sono intervenuti invece i sostenitori dell'IDV che in passato si erano distinti per la volontà di ritardare il ritorno a doppio senso di via Matteotti per dar spazio alle soluzioni tecniche del Concorso di idee per piazza Marconi e Fermi, previo poi ritornare in maggioranza esaurita la breve esperienza nel partito Rivoluzione Civile di Ingroia per le elezioni 2013.


A sei-sette anni dalle modifiche urbanistiche subito contestate dalla popolazione rimangono le proteste dei comitati (insultati da alcuni esponenti dell'IDV come fascisti, nel tentativo di difendere quanto fatto dalla giunta di centrodestra Tessari), un referendum sfiorato con oltre 2000 firme raccolte per contestare le modifiche urbanistiche, partiti di opposte fazioni che difendono il loro operato l'un l'altro fingendo scontri mentre a piccoli passi la viabilità continua a mutare secondo il medesimo schema generale che in tutta probabilità nel prossimo futuro potrebbe coinvolgere la tangenziale sud, approvata dalla giunta Tessari ed inizialmente sostenuta dal sindaco Checchin nei dibattiti con i cittadini (vedi Viabilità Spinea).

domenica 13 ottobre 2013

Rotatoria fra via Roma e via Alfieri

Qualche settimana fa è stata asfaltata la rotatoria fra via Roma e via Alfieri, uno dei tanti interventi fatti nel 2007 assieme alla creazione dei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio, Bennati.


La rotatoria è stata più volte discussa per varie questioni:

1) prevedeva dei dossi vicino ai segnali di dare precedenza per immettersi nella corsia di rotazione.
I dossi facendo "saltare" le ruote, specie ad alte velocità riducevano il peso sulle stesse e quale ovvia conseguenza allungavano lo spazio di frenata.
Proprio in tale ambito si sono verificati alcuni tamponamenti fra auto.

2) è malvista dagli abitanti del quartiere Dante, poichè dirotta camion verso via Alfieri, traffico da via Tommaseo che evita di recarsi in via dell'Unità e traffico in arrivo da Mestre, diretto verso il quartiere Fermi, specie durante il mercato, uscendo da via Verga e tagliando la strada alla pista ciclabile di via Matteotti.
Proprio in quel punto vi è stato un incidente fra un ciclista ed un'auto in uscita ed il Comune mesi fa  ha provveduto ad inserire due specchi riflettenti per rendere visibile il flusso di ciclisti sulla pista ciclabile agli automobilisti, piuttosto che risolvere il problema creato mettendo a senso unico via Matteotti, intervento che come più volte ribadito in questo blog, induce proprio a transitare per via Sarpi, Verga, Bruno.

3) era una spesa continua di manutenzione, con interventi circa ogni due anni e mezzo per rifare i blocchetti di colore rosso di cui era costituita.
Nella foto vicino all'origine dello scatto è presente il lato meno usurato, dato che quello a destra con gli autobus in frenata per la fermata sotto l'edificio ex Corò subiva maggiori attriti.
Inoltre i "blocchetti rossi" risultavano sdrucciolevoli già in condizioni climatiche normali, peggio con la pioggia, rendendo più difficile la frenata.



L'intervento non credo sia stato annunciato nei servizi di newsletter del Comune o sul sito.


Quindi rimane la rotatoria, ma almeno ora i dossi ravvicinati ai punti ove dar precedenza risultano ridotti e l'aderenza/durabilità risulta migliore per la presenza dell'asfalto come copertura.
Dato che i blocchetti rossi non dovrebbero esser stati rimossi (l'intervento è durato solo un giorno, il tempo utile forse solo ad asfaltare tutte le corsie) sarà da valutare la durabilità del tratto di strada al gelo e disgelo.
Già in passato le aree usurate erano state localmente riempite con asfalto ... asfalto che ben presto si staccò dai blocchetti usurati sottostanti andando a scoprire nuovamente i solchi delle corsie di transito.
Ora si è coperto in modo più diffuso tutto il sedime stradale, ma qualora si dovesse infiltrare dell'acqua fra i diversi blocchetti di san pietrini potrebbe sollevarsi l'asfalto per ghiaccio e fessurarsi.

venerdì 19 luglio 2013

Messa in sicurezza di via Capitanio

Per le notizie trapelate dai giornali, la soluzione adottata manterrà via Capitanio a doppio senso (non è chiaro se tutta o solo la parte a sud con minor numero di frontisti/case), provvedendo alla costruzione di percorsi protetti per pedoni e ciclisti.
Si pensa quindi di ridurre in questo modo il traffico transitante verso lo snodo nevralgico di Spinea, la rotatoria Bersaglieri, capace di direzionare in qualsiasi area di Spinea (Buonarroti, Fermi, verso Santa Bertilla, Rossignago, o Mestre), traffico che difficilmente sparirà e si riverserà da qualche altra parte, così come previsto nel recente studio del traffico di Spinea del Dottor Pasetto.
Oppure la previsione di riduzione del traffico in via Capitanio verrà mancata con un intervento che privilegia il senso unico nord-sud per via Matteotti, piuttosto che le ben più critiche strade circostanti tenute a doppio senso, fra cui anche via Capitanio.
La terza alternativa sostiene i sensi unici in ogni luogo (via Bennati, via Alfieri, via Matteotti, via Capitanio, via Martiri) costringendo così a percorrere i "corridoi nord-sud urbani" per andare e venire da casa, ricollegati da assi trasversali quali via Roma (ulteriormente aggravata la circolazione), la camionabile, via Sarpi/Verga/Bruno, la tangenziale sud (fra via Martiri e via Capitanio od anche via Matteotti se ampliata), ecc....
Inoltre è difficile pensare che i commercianti del centro sostengano una soluzione con tutti sensi unici, se si considerano le proteste sollevate sin dal 2007 dai negozi costretti al senso unico di via Matteotti.

Il sindaco Checchin presuppone ancora ben altri scenari:

«Una scelta sempre più a carattere urbano», dice il sindaco Silvano Checchin, «che non pregiudica in prospettiva altri e diversi scenari viabilistici».
Frase che sembra richiamare per l'ennesima volta la cosiddetta Tangenziale Sud, strada che dovrebbe accollarsi parte del traffico che oggi transita su via Roma, sicuramente quello locale, specie dei residenti del Villaggio dei Fiori diretti a lavoro a Mestre, in tutta probabilità anche parte del traffico intercomunale proveniente da Mirano, troppo distante dalla tangenziale nord per soddisfare i propositi di percorrenza esterna delle ultime due giunte comunali (Tessari-Checchin).
Una buona percentuale delle 30.000 autoche passano ogni giorno per via Roma in altro loco significherebbe sicuramente un centro più bello per i proprietari di immobili del centro, ed una "periferia" più caotica per i proprietari di immobili dei quartieri coinvolti.

Non stupisce quindi che ci sia qualche progettista che sia arrivato a pensare di far sparire il traffico di via Roma sotto la stessa, quale alternativa all'onee di dover avvantaggiare alcuni e svantaggiare tutti gli altri, dal 2007 spesso mai riconosciuti come soggetti interessati come previsto dalla legge urbanistica regionale.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013