giovedì 18 ottobre 2007

Articoli di giornale - Prodi, ecco come si risolve a Spinea il problema dell' assenteismo

IL GAZZETTINO
Domenica 14 ottobre 2007 SPINEA
L’assessore all’Urbanistica Mario Simionato relaziona i colleghi pur risultando assente dalla riunione Più che una Giunta una seduta spiritica Deliberato un impegno di spesa di oltre 30 mila euro dopo aver sentito chi non c’era
"Visto, sentito, delibera." Solo che in Giunta l'assessore non possono averlo nè visto nè sentito visto che non c'era. Succede anche questo a Spinea e cioè che riescano a fare una Giunta tipo seduta spiritica durante la quale l'assessore all'Urbanistica Mario Simionato riesce a convincere i colleghi di Giunta - presenti il sindaco Claudio Tessari, il vicesindaco Edmondo Piazzi e gli assessori Giovanni Da Lio, Carmelo Ruggeri, Roberto Chinellato, Mauro Armelao - che bisogna assolutamente riformulare l'incarico per l'arch. Renato Rizzi, il progettista della nuova piazza Marconi e del centro di Spinea . Progettista, sia detto tra parentesi, che risulta aver già incassato 86 mila euro mentre ne attende altrettanti, per un importo complessivo di 169 mila 866 euro. Ed esattamente di quattrini discute quella Giunta che vede Simionato fra gli assenti - a proposito mancava anche Delia Strano o pure lei è riuscita a mettersi in contatto via telepatica con la Giunta all'uopo riunita? Mah. Torniamo alla storia. Nel 2005 l'arch. Rizzi viene incaricato di mettere a punto sia il Masterplan delle aree centrali di Spinea - incarico per un importo di 70 mila euro - sia il Piano attuativo del Progetto norma 27 - incarico per 44 mila euro.Un anno dopo, nel marzo 2006, all'architetto Rizzi la Giunta comunale riconosce altri 10 mila euro per "approfondimenti diversi".Passa un altro anno e il 17 luglio 2007 l'assessore Mario Simionato comunica al progettista che bisogna ritoccare qua e là il Masterplan del centro, un progetto che è stato presentato in pompa magna dal Comune il 9 marzo 2006, con tanto di pannelli e plastici, allo scopo di illustrare i progetti di restyling della zona centrale di Spinea . Perchè, che cosa è successo dal 9 marzo 2006 al 17 luglio 2007? Che i cittadini - come chiesto dalla Giunta comunale - partecipano al dibattito, criticano e suggeriscono. E così il Masterplan, resta "plan", ma diventa un po' meno "master". Tant'è che l'assessore all'Urbanistica Mario Simionato stende una lettera ufficiale con la quale informa l'arch. Renato Rizzi che "ultimata la lunga fase della partecipazione democratica che ci ha impegnati in numerosi incontro con Enti preposti, autorità religiose, proprietari di aree interessate, associazioni economiche e sociali e cittadini, l'Amministrazione comunale è ora in grado di fare una prima ipotesi di massima elencando i punti meno condivisi e precisamente: la soluzione prospettata per piazza Fermi, l'ipotesi planivolumetrica prevista per le aree parrocchiali attigue alla chiesa di SS. Vito e Modesto, le previsioni circa la vecchia scuola materna "Ai nostri caduti". Nella conferma della filosofia urbanistica chiaramente tracciata dal progetto che con lungimiranza individua il percorso per trasformare Spinea da città strada a città - così si conclude la lettera di Mario Simionato - si chiede cortesemente di valutare i rilievi sopra riportati."Cortesia che costa alla collettività di Spinea 20 mila euro più Iva, più il 2 per cento che va alla cassa autonoma degli architetti ed ingegneri, più il 4 per cento all'Inps. Ne prende atto quella riunione di Giunta del 12 settembre 2007 nella quale svolge un ruolo di primo piano l'assessore Simionato, il quale, peraltro, è assente. Questo certo non gli impedisce, come si legge nella delibera medesima, di precisare che "il Piano attuativo del Piano norma 27 è un atto successivo al Masterplan" e, dunque, Rizzi è autorizzato a consegnarlo non si sa quando. Nella stessa riunione sempre Simionato - o il suo avatar - avverte la Giunta di aver chiesto "al progettista una revisione sostanziale dello stesso progetto." Il costo della revisione come abbiamo detto è di 20 mila euro più bla bla bla e altri 18 mila per il nuovo plastico. Resta aperta la ridefinizione dell'incarico al progettista per il Piano norma 27. Sarà per un'altra seduta spiritica, pardòn, di Giunta.Maurizio Dianese

Il masterplan doveva essere un'opera degna del comune di Spinea, ed invece si è dimostrato completamente inefficiente nell'urbanistica, nelle previsioni di viabilità, nel recupero storico della villa del Majno, nella soluzione dei problemi e nel rispetto delle leggi.
Vediamo meglio questi punti.
  • La recente legge urbanistica regionale del veneto impone sin dai primi punti una serie di costanti che devono guidare tutta la progettazione e la pianificazione sia a livello comunale che provinciale e regionale stesso. In altre parole in cima agli aspetti di maggiore importanza che devono smuovere tutta la pianificazione territoriale devono esserci il recupero dei beni artistici del Veneto e la salvaguardia della sicurezza della popolazione. Vengono inoltre posti dei vincoli notevoli alla progettazione innovativi per qualsiasi legge e degli del VDay di Grillo, ovvero la cooperazione con gli enti ed i soggetti interessati per sviluppare nel PAT, piano di assetto del territorio la risoluzione dei problemi con la popolazione prima che vengano spesi inutilmente soldi per le modifiche. E' importante far notare che queste caratteristiche rientrano si nel PAT, ma soprattutto nella concezione generalistica della legge urbanistica. All'atto pratico anche se i piani su cui ha lavorato l'ingegner Rizzo rientrano in un PRG precedente all'emanazione della legge urbanistica (ora PRG=PAT+PI), con un PAT non ancora approvato dalla provincia a causa dei ritardi nell'emanazione del PTCP (paino di coordinamento territoriale provinciale) per cui è previsto una verifica di concordia fra i due piani territoriali, comunque essendo passato il tempo di deposito della legge, l'ingegnere tenuto a rispettare i principi della nuova legge urbanistica. Quanto finora è successo invece va contro la legge in più punti: non sono stati avvertiti i diretti interessati per il provvedimento di chiusura di via Matteotti (sia attività commerciali che hanno visto calare le loro vendite, sia abitanti di vie che hanno subito gli effetti della modifica in via Matteotti); non è stato previsto un piano di sicurezza adeguato (basti pensare che per via Alfieri non è stato previsto niente, anzi sono state lì direzionate le corse degli autobus); il masterplan prsentato alla popolazione non è mai stato presentato nelle modifiche che avrebbero comportato problemi per questa, poichè semplicemente ci si è limitati a trattare la questione piazza rialzata; solleva indicibili dubbi per il proposito finale di chiudere una via percorsa da 30000 veicoli al giorno dirottandoli su tessuto di strade di inferiore portata, solo paventando l'esistenza di altre vie che in un prossimo futuro porteranno via parte del traffico dall'arteria di via Roma; prevedeva inoltre un muro di una decina di metri che dovesse nascondere dei palazzoni allo sfondo della via (per la scontentezza di chi ci abita) contro la normativa di salvaguardia sismica(anch'essa preponderandemente richiesta nella legge urbanistica). Scaricare la colpa delle modifiche sulle proteste della popolazione così come riporta il Gazzettino da sempre vicino al comune è quindi infimo, poichè il difetto non è della popolazione ma di chi sta lavorando senza la minima capacità di prevedere le problematiche o senza collaborare con la popolazione per l'attuazione di un piano condiviso. Il fatto che Simionato non si sia recato in consiglio per la richiesta del rinnovo è l'esempio classico di come il reparto dell'urbanistica nell'amministrazione del sindaco Claudio Tessari stia procedendo per "la sua strada" senza minimamente badare a niente (legge vuole che la delibera di spesa sia annullabile visto la mancata presenza dell'assessore all'urbanistica, a fronte del suo "relazionamento spiritico"). Dal punto di vista pianificatorio, inoltre grossi dubbi sorgono su un progetto che prevedeva di chiudere via Roma da villa del Majno fino a piazza Mercato dirottando parte del traffico di via Roma attraverso la via che costeggia piazza Fermi verso una nuova strada realizzata con l'abbattimento di alcuni edifici verso via Matteotti (trasformata in senso unico con rotatoria intorno al quartiere Dante). Ciò perchè era prevista l'eliminazione di una piazza già ora utilizzata dai vicini palazzoni ed attività commerciali (cooperative e negozi di privati) come luogo di posteggio (il sabato per mercato crea infatti molti problemi e non si contano le lamentele quando vengono lì inserite le feste/sagre) lasciando spazio ad una nuova lotizzazione in rilevato (3 piani per non disturbare il panorama fondovilla).
  • Riguardo al recupero storico della villa del Majno varie perplessità sorgono sia per l'aver investito ingenti capitali comunali per il recupero di una villa lotizzata da privati, senza prevedere un minimo piano di collaborazione per sfruttare per la collettività l'edificio, sia per i lavori stessi di restauro (per esempio non sono stati eseguiti i gocciolatoi ai parapetti in marmo ed il risultato con lo smog di 30000 veicoli della vicina via Roma, seppur presenti palazzoni fra il fronte della villa e la via è stata la rigatura della candida facciata con antiestetiche colate nere di acqua piovana e polveri sottili in meno di un anno, e con solo 106 superamenti del limite sul PM10).
  • Dal punto di vista della previsione progettuale dei lavori nel rispetto della sicurezza sia in fase transitoria, che definitiva manca inoltre un qualsiasi studio. In altre parole si è previsto a qualche soluzione di sicurezza per il progetto finale (seppur si sia sbagliato a non considerare soluzioni per certe vie come via Alfieri), ma non si è pensato di disciplinare i lavori di realizzazione del progetto al fine di creare il minore impatto sulla popolazione e l'ottimizzazione delle risorse. Tanto più che al momento delle prime proteste l'atteggiamento dell'amministrazione e di Tessari è stata si profonda chiusura.
  • Il piano rientra inoltre in una vasta modificazione a più livelli (statale=Passante, regionale=metropolitana di superficie), ovvero nel momento peggiore per fare una qualsiasi modifica locale, poichè le macromodifiche del Passante e della metropolitana di superficie creeranno ulteriori modificazioni alla viabilità del comune. Per quanto queste due opere siano giuste ed apportino benefici in zone più compromesse quali Mestre, la risoluzione delle criticità interne al comune dovrebbe essere compiuta qualora la situazione della viabilità si sia stabilizzata. A ciò sicuramente non gioverà il ritardo di 2 anni con cui arriveranno i primi treni della metropolitana di superficie, visto il ritardo con cui sono stati ordinati.
Link all'articolo...troppi, tutti i post del blog.

Il fatto che Simionato abbia quindi riconosciuto le problematiche del traffico, risolvibili solo con una collaborazione intercomunale fra il comune di Venezia per l'abitato di Chirignago e con i comuni di Mirano e Martellago/Maerne, il fatto che vengano richieste da parte di Simionato delle varianti al progetto per aggiornarlo e migliorarso sono di per se indicazioni di una cattiva progettazione iniziale.
Non si può trasformare Spinea da via (via Roma) a città, come riferito nell'articolo se i vicini comuni scaricano alle porte del comune più piccolo del circondario 30000 veicoli al giorno.



Post Scrittum:
Il plastico non è un requisito fondamentale della presentazione di un progetto o delle varianti.
Dati i disegni del progetto così come definiti dalle norme UNI-EN un qualsiasi falegname può realizzare il plastico basandosi su di questi.
Le varianti nel caso rientrino entro il 10% di modifica del progetto non sono inscrivibili come spesa al committente ma devono essere assunte dal progettista/costruttore, soprattutto nei casi di difetto di progettazione e mancata ottemperanza delle leggi del Codice Unico.

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013