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martedì 1 luglio 2014

Vistared oltre 300 multe

Missione compiuta per il Vistared installato nel semaforo fra via Fornase, Crea e via della Costituzione: in quasi un mese sono state staccate quasi 300 multe.
Ciò significa che 300 guidatori invece che rispettare il rosso del semafono, o rallentare per fermarsi con l'arancione sono passati ugualmente, come se nulla fosse.
A giorni di distanza dall'infrazione (in alcuni casi anche un mese) costoro hanno ricevuto le sanzioni, pari a 162 euro se l'infrazione è stata compiuta di giorno e 216 euro se l'infrazione è avvenuta di notte.
Il metodo di tassare per educare ha quindi prodotto almeno 48 mila euro in un mese da spartire in parte al comune, il parte alla ditta privata che verifica le infrazioni sul Vistared (credo 50% ad ognuno).
Se poi il multato non dovesse rivelarsi benestante, tale per cui pagare 219 euro non sia una bazzecola oppure dovesse rivelarsi con poca memoria, tale per cui dimenticherà che nella posizione è posto un Vistared, si otterrà nel lungo periodo la correzione dei comportamenti indisciplinati nell'incrocio.
Invece per tutti gli altri poveri cristi che già hanno difficoltà ad arrivare a fine mese o che rischiano di perdere il posto di lavoro se ritardano di 5 minuti (grazie alla flessibilità e precarietà che attira gli investitori stranieri), una soluzione comoda e poco costosa è l'acquisto di un navigatore satellitare su cui caricare i punti fissi dei Vistared, degli Autovelox, dei T-Red e di tutte le altre forme di tassazione indiretta tramite multe dello Stato/compagnie private.
In vicinanza di un apparecchio "produci-multe" il navigatore satellitare avverte in anticipo con un segnale sonoro il guidatore che da subito rallenta subito non commettendo nessuna infrazione nel punto in cui controllare il rispetto del codice della strada per fini di sicurezza.

domenica 27 ottobre 2013

Navigatori satellitari ed autovelox

Di recente il Comune di Padova ha deciso di installare nuovi autovelox sulle sue strade ad alto scorrimento che sgravano il centro e la periferia urbana di decine di migliaia di auto.
Le postazioni fisse previste saranno 8, su un limite di velocità di 90 km/h quasi mai rispettato con superamenti costanti di 10-30 km/h.

Già in passato si è visto come chi si reca in un'altra città per lavoro, percorrendo ogni giorno il tragitto per recarsi a lavoro, rischia salassi veri e propri in quei casi in cui l'autovelox viene piazzato sul tratto che percorre quotidianamente.
Infatti la prima multa presa impiega 15-30 giorni per arrivare a casa del lavoratore, mentre quest'ultimo percorre ogni giorno la strada.
Quindi avviene spesso che alcuni si vedano ricevere anche 15-20 multe per eccesso di velocità di 5 km/h (circa 50-100 euro di sanzione), cosa che non provoca minimamente il miglioramento della sicurezza delle strade (per 15 giorni l'autista continua a correre come gli pare, dopo semplicemente cambia tragitto), bensì aspetto che sicuramente rovina la vita di una famiglia ed accuisce le tensioni sociali.
Si vedano gli articoli: Pioggia di ricorsi contro l'autovelox, Assalto all'autovelox palo staccato e gettato nel fosso.

Certo è pur vero che la questione multe è diventata una voce di bilancio comunale non trascurabile (circa 100 mila euro anno), utile per far cassa, e spesso alcuni consiglieri si lamentano proprio delle differenze di riacavato di questa forma impropria di tassazione fra un Comune che ha staccato centinaia di sanzioni con la ZTL ed un altro.
Il denaro ricavato dalle sanzioni è vincolato ad essere utilizzato per lavori di manutenzione e sicurezza stradale.

Una soluzione per questo sistema di tassazione indiretta si basa sull'utilizzo di un navigatore satellitare, dove caricare una mappa con tutti i punti GPS ove è presente un autovelox.
Sul sito www.poigps.com  una community aperta ha creato con segnalazione degli utenti una mappa di oltre 19 mila punti sparsi per tutta Italia, corrispondenti a postazioni fisse con varie forme di autovelox o sistemi di rilevamento e postazioni mobili (autovelox portatili).
I punti GPS inseriti in appositi file possono essere caricati facilmente sui navigatori Nuvi o Tom Tom, impostando ad una certa distanza l'emissione di un messaggio sonoro di avvertimento (per esempio 250 metri).
La comunità oltre ai PDI degli autovelox, crea mappe anche per altri servizi: ristoranti, semafori, stazioni di benzina/gas, eccetera.

Per accedere al download delle mappe si deve essere registrati al sito.

Le mappe vengono costantemente aggiornate, quindi basta aver cura di ripetere periodicamente l'upload dei dati al navigatore satellitare.

In questo modo si può viaggiare in qualsiasi città senza il patema d'animo di rischiare multe periodiche, o quanto meno rendersi conto della presenza di nuovi autovelox sparsi nel territorio senza incappare in decine di multe reiterate.
La sicurezza creata dall'uso delle mappe GPS è maggiore rispetto quanto esegua la tecnica delle postazioni fisse di autovelox.
Infatti sentendo suonare il GPS, il guidatore ha tutto il tempo di osservare il rispetto del limite di velocità con la precisione certosina richiesta (5 km/h solo abbuonati), distogliendo solo una volta lo sguardo dal conta chilometri.
Anzi, a fronte dell'inserimento di un autovelox in un punto pericoloso (cosa non sempre vera dato che i Comuni spesso piazzano gli autovelox dove si possono massimizzare i guadagni), avrà modo di rallentare parecchie centinaia di metri prima, con aumento della sicurezza.
Si pensi al caso di un'auto che visto l'autovelox frena repentinamente, portando chi segue ad un tamponamento.
In effetti uno dei principali difetti dell'indurre il guidatore alla "paranoia da multe" è che questo, dopo aver preso 15 multe di fila ogni giorno, o sarà  indotto a correre sempre ai 30 km/h ovunque, oppure distoglierà in continuazione la sua attenzione da chi lo precede per osservare che il conta-chilometri segni la velocità corretta con scarto infinitesimo, col rischio di tamponamenti.
Prevenire è meglio anche di curare (dover rimettere in sesto colonnine sradicate, imbrattate o fatte esplodere con bombe artigianali).
Ovviamente una maggior sicurezza per le strade comporta una minore emissione di multe per i bilanci dei Comuni o per le società private che vincono la gestione del sistema di telerilevamento in date posizioni dei Comuni.


Il costo per non rischiare di prendere una multa, spesso per niente (vedi eccesso di 5 km/h), è pari ad un centinaio di euro per comprarsi un navigatore a cui aggiungere, un po' di cura nel seguire la community del sito poigps.com.


Aggiornamento 27-07-2014
Il sito della Polizia di Stato elenca gli autovelox ed i sistemi tutor per regione.
Tuttavia è bene notare che l'elenco contempla solo le postazioni fisse installate su strade statali ed autostrade, non quelle piazzate dai Comuni.
Esistono poi applicazioni per smartphone che permettono di sapere della presenza di un autovelox in un punto pericoloso da monitorare prima di averlo oltrepassato a tutta velocità prendendo una multa: Autovelox!, Autovelox Italia, iCoyote, WAZE. Una descrizione delle applicazioni è disponibile sul sito Giornalettismo.

mercoledì 17 ottobre 2007

Articoli di giornale - Polizia municipale e sicurezza, multe in calo

LA NUOVA
DOMENICA, 14 OTTOBRE 2007
Cronaca MESTRE. Il vero balzo in avanti è stato fatto tra il 2005 e il 2006 Impennata di sanzioni dovuta ai controlli con le telecamere Nostra inchiesta sulle risorse incamerate dai principali municipi del Veneziano Il Comune incassa sei milioni dalle multe Aumentano in tutta la provincia gli introiti per le violazioni del codice della strada FRANCESCO FURLAN
Pesano sempre più nelle casse comunali - il trend degli ultimi anni segna un leggero aumento - i soldi incamerati con le multe al codice della strada. Divieto di sosta, eccesso di velocità, zone a traffico limitato le bestie nere degli automobilisti. E ci sono casi in cui - vedi Jesolo - il valore delle multe, almeno sulla carta, supera quello delle entrate dovute all’addizionale Irpef. Anche a Chioggia il lavoro dei vigili porta nelle casse del municipio una bella fetta di soldi, circa un milione di euro l’anno.
Mentre in altre città d’Italia (l’ultimo caso è Segrate, periferia di Milano) impazza la polemica sui Comuni che fanno cassa tartassando gli automobilisti con i t-red (diabolici computer collegati ai semafori che scattano foto alle auto non appena scatta il rosso: il problema è che l’arancione dura pochi secondi) abbiamo fatto un giro in provincia per vedere quanto le multe pesano nei bilanci dei principali centri, da Chioggia a Jesolo, passando per Mira e Mestre.
Multe a Mestre. Il vero balzo in avanti è stato fatto tra il 2005 al 2006 quando si è passati da 67.000 a 105.206 multe, con un bel po’ di soldini in più entrati nelle casse del Comune: si è passati da 4 milioni e 600 mila (mezzo milione in meno del 2004 ma uno in più del 2002) a 5 milioni 959 mila euro. A fine 2007, se verrà rispettato il bilancio di previsione, Ca’ Farsetti incasserà solo poche decine di migliaia di euro in più. Dopo l’impennata di sanzioni dovuto anche ai controlli delle telecamere nelle zone a traffico limitato (sono state: 37.390) il numero delle multe dovrebbe stabilizzarsi. Altra grande fetta di multe riguarda però ogni anno i verbali per le soste irregolari: 48.000 nel 2005, 48.500 nel 2006. Quante saranno nel 2007? Litorale. Dopo il capoluogo sono Jesolo a Nord e Chioggia a Sud i Comuni che incassano più soldi dalle multe: entra in gioco infatti il fattore «T», che sta per turisti. A Jesolo ogni anno le multe superano quota 20 mila. Per il 2007 il municipio conta di incassare oltre 1 milione e 700 mila euro, mentre l’addizionale Irpef vale solo 822 mila euro. «Circa il 30% delle multe - spiega però il comandante della polizia locale, Claudio Vanin - non viene riscosso, perché riguardano stranieri con i cui Paesi d’origine non ci sono convenzioni specifiche per questo tipo di cose». A Chioggia la percentuale di riscossione delle multe comminate a turisti stranieri è invece più alta, perché un agente si è specializzato nello studio degli accordi bilaterali. Circa 20 mila l’anno le multe, per un incasso che si aggira sul milione di euro. Esclusi i trasferimenti statali, una delle principali entrate per il Comune dopo l’Ici e i diritti sul mercato del pesce. Fasce intermedie. Tra i 400 e i 500 mila euro: questo quanto incassano i comuni di San Donà e Portogruaro. Per ciò che riguarda San Donà è curiosa la flessione registrata tra 2005 e il 2006, con 1250 multe in meno. Un anno di grazia? Più semplicemente non sono stati più utilizzati gli ausiliari del traffico, che vigilavano soprattutto sui divieti di sosta. Portogruaro, storia a sè. Tante multe, pochi soldi. «Abbiamo tre pattuglie al giorno che controllano il territorio - spiega il comandante Roberto Colussi - e che fermano direttamente gli automobilisti per velocità pericolosa (74 euro, ndr), facendo vera prevenzione.
Le multe con autovelox (148 euro tra i 10 e i 40 km sopra i limite, ndr) sono solo il 9%». Entroterra. Nei principali centri che circondano Mestre cala notevolmente il numero di multe e di soldi incassati. Mirano il centro più severo, anche perché la guerra dichiarata al traffico pesante e l’adesione al provvedimento delle targhe alterne ha dato da lavorare ai vigili. Senza contare la recente introduzione dei parcheggi a pagamento in tutto il centro storico. Ogni anno le entrate per il Comune variano tra le 200 e le 300 mila euro, ma l’incidenza sul bilancio, che per il 2007 è di oltre 35 milioni di euro, è minima. Per il 2007 Mira conta di incamerare dalle multe circa 220 mila euro. A Spinea il primato del minor numero di multe. Erano 1.460 nel 2005, sono scese a 1.090 nel 2006, a causa di trasferimenti che hanno decimato le pattuglie al lavoro. La nuova stagione delle targhe alterne che si apre nei prossimi giorni potrebbe riservare alcune novità.

In compenso in occasione della manifestazione del 10 luglio abbiamo avuto il piacere di avere ben 3 volanti della polizia municipale.
Da tener presente inoltre la mancanza di polizia nel momento di maggior caos, quando via Asseggiano fu chiusa.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013