mercoledì 17 ottobre 2007

Articolo di giornale - rotonda di via Alfieri

LA NUOVA
MARTEDÌ, 16 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea, in via Alfieri i lavori per la rotonda
SPINEA. Dopo alcuni mesi di sperimentazione iniziano oggi i lavori di realizzazione della rotonda di via Alfieri, all’incrocio con via Roma a Spinea. Le operazioni dureranno circa cinque giorni. Dunque un’altra rotatoria sorgerà in modo definitivo lungo la via principale della città dopo quelle in zona Bersaglieri, di fronte alla Pam e da ultima quella subito dopo il cavalcavia del Graspo d’Uva, aperta solo poche settimane fa. In sostanza quella di via Alfieri è una rotonda di piccole dimensioni ma che mira a rendere più snello l’innesto dei veicoli in quel punto a poche centinaia di metri dal centro cittadino. Il progetto definitivo, presentato dall’architetto Stefano Di Giusto, è stato approvato dalla giunta comunale lo scorso luglio. Nei prossimi giorni, per permettere agli operai di lavorare in tutta sicurezza, all’incrocio tra le vie Alfieri e Roma sono previsti alcuni rallentamenti al traffico. Infatti ci sarà lo spostamento del doppio senso di circolazione prima su metà carreggiata poi sull’altra per poter garantire gli spazi di asfaltatura. Questo intervento, comunque, si inserisce nel più ampio progetto di piano del traffico che la giunta ha in mente di portare avanti e che in più di un’occasione centinaia di residenti del centro hanno criticato. (a.rag.)

La sperimentazione ha visto il formarsi di numerose situazioni di pericolo ed incidenti dovuti al mancato rispetto del "dare la precedenza" da parte delle vetture che percorrono la via principare, via Roma, in una rotonda dal diametro inferiore al metro.
Perchè si costruisce la rotonda se la sperimentazione è fallita? Per il semplice motivo che la sperimentazione non c'è mai stata!!! Mai misurazioni di traffico, di incidente, interviste per verificare se la rotonda avesse migliorato la situazione, multe dei vigili a chi non rispettava il dare la precedenza in via Roma.
Precedentemente non vi era nemmeno un semaforo a regolamentare il passaggio, poichè la maggiorparte delle persone che uscivano da via Alfieri lo facevano per adoperare la soluzione più comoda, ovvero la svolta a destra.

Una rotonda sarebbe stata necessaria nel successivo incrocio con via Matteotti, luogo in cui verte il Masterplan che porterà all'eliminazione del semaforo (con velocizzazione della percorrenza per chi deve transitare per via Roma, ma con l'eliminazione di un senso di marcia per i due sensi intersecanti di via Matteotti e via Cattaneo).
Ahimè espropriare qualche metro al seppur largo sagrato della Chiesa San Vito e Modesto per realizzare una rotonda è peccato mortale.
Molto meglio rendere senso unico via Cattaneo e via Matteotti costringendo le persone a lunghi giri (lungo via Buonarroti o lungo via D'annunzio-Alfieri-Bennati) e portando il traffico nel quartiere residenziale Dante e nella strettissima via Alfieri.
Tuttavia questo avrebbe portato un problema all'inserimento in via Roma per le auto prese nel circolo, da qui la necessità della rotonda fronte a via Alfieri.
Il piano definitivo prevede la chiusura del tratto di via Roma che va da piazza Marconi fino a piazza Fermi con dirottamento del traffico nelle vicine vie Matteotti e Cattaeno, con a seguire le vie D'Annunzio/Bennati/Cici/Ponchielli (nella cui via è stato eliminato lo spartitraffico per far passare le corriere ed il traffico pesante) e dall'altra parte Cattaneo Buonarroti, a fronte dell'inesistente sperimentazione dagli esiti sicuramente positivi del raccordo nord con via Asseggiano di via Roma (Tessari continua a sostenere che porterà via la maggior parte del traffico, 33000 veicoli, anche se portasse via 15000 veicoli per via Asseggiano, resterebbero 15000 veicoli al giorno da riallocare nelle vie secondarie per la chiusura del tratto di via Roma).
Perchè via Alfieri deve restare a doppio senso di marcia e con rotonda? per il semplice motivo che attraverso via Alfieri sono stati disposte le fermate degli autobus.
Per ora l'autobus di linea locale che porta gli anziani a fornase ed al cimitero passa per una via le cui corsie sono grandi quanto la navetta, senza marciapiedi e senza spazio per far passare i veicoli dietro l'autobus.
Nel prossimo futuro potrebbe toccare anche agli autobus dell'ACTV percorrere questa strada.
Marciapiedi e piste ciclabili sono quindi stati costruiti laddove le fermate degli autobus saranno riallocate, per finire in strade di maggior pericolo in cui non è prevista nessuna opera di messa in sicurezza come via Alfieri.

IL GAZZETTINO
martedì 16 ottobre 2007 in breve SPINEA Lavori in via Roma
Da questa mattina, per 4-5 giorni, lavori in via Roma a Spinea per realizzare la nuova rotatoria di via Alfieri. Questo comporterà lo spostamento del doppio senso di circolazione prima su metà carreggiata poi sull’altra metà per poter garantire gli spazi ai lavori di asfaltatura.

Articoli di giornale - Ritardano le ispezioni dei tombini dopo l'alluvione

LA NUOVA
DOMENICA, 14 OTTOBRE 2007
Provincia SPINEA: LA RICHIESTA «Chi controlla i tombini?» I residenti: «Dopo l’alluvione nessuna verifica»
SPINEA. «A oltre due settimane dall’alluvione non si è ancora visto alcuno per accertare i danni. Eppure la nostra strada è stata una delle più colpite durante l’ultimo maltempo». Il grido di allarme arriva da due cittadini di via Bologna a Spinea, Roberta Meggiorato e Andrea Corsi, che chiedono al Comune di intervenire quanto prima. Infatti questa zona, assieme alle vie Bennati, del Forte, Solferino e Capitanio è stata tra le più colpite dalle forti piogge. «Ma nessuno - dicono - si è ancora fatto vivo per vedere se i tombini sono intasati o che altro. Il giorno dell’alluvione, dopo numerose telefonate agli uffici comunali, ai pompieri e alla protezione civile, una macchina di quest’ultimi è passata ma non si è neppure fermata perché l’acqua arrivava quasi a metà portiera e se non avessimo avuto le paratie, reduci dall’allagamento del settembre 2006, le nostre case sarebbero finite sotto di diversi centimetri. Il comune, giusto un anno fa, c’aveva promesso la visita di un tecnico per verificare lo stato delle tubazioni vecchie di mezzo secolo. Pure in questo caso il nulla. Anche parlando coi cittadini di via Dante alcuni di loro dicono di essere nella nostra stessa situazione». Poi i due residenti di via Bologna chiedono che sia fatto qualcosa di concreto, con degli interventi che impediscano alle strade e agli edifici di finire sott’acqua. «Infatti - precisano Meggiorato e Corsi - delle elettropompe nuove e del carrello con rimorchio non sappiamo che farcene poiché servono solo quando l’acqua è entrata». (a.rag.)

Articoli di giornale - Polizia municipale e sicurezza, multe in calo

LA NUOVA
DOMENICA, 14 OTTOBRE 2007
Cronaca MESTRE. Il vero balzo in avanti è stato fatto tra il 2005 e il 2006 Impennata di sanzioni dovuta ai controlli con le telecamere Nostra inchiesta sulle risorse incamerate dai principali municipi del Veneziano Il Comune incassa sei milioni dalle multe Aumentano in tutta la provincia gli introiti per le violazioni del codice della strada FRANCESCO FURLAN
Pesano sempre più nelle casse comunali - il trend degli ultimi anni segna un leggero aumento - i soldi incamerati con le multe al codice della strada. Divieto di sosta, eccesso di velocità, zone a traffico limitato le bestie nere degli automobilisti. E ci sono casi in cui - vedi Jesolo - il valore delle multe, almeno sulla carta, supera quello delle entrate dovute all’addizionale Irpef. Anche a Chioggia il lavoro dei vigili porta nelle casse del municipio una bella fetta di soldi, circa un milione di euro l’anno.
Mentre in altre città d’Italia (l’ultimo caso è Segrate, periferia di Milano) impazza la polemica sui Comuni che fanno cassa tartassando gli automobilisti con i t-red (diabolici computer collegati ai semafori che scattano foto alle auto non appena scatta il rosso: il problema è che l’arancione dura pochi secondi) abbiamo fatto un giro in provincia per vedere quanto le multe pesano nei bilanci dei principali centri, da Chioggia a Jesolo, passando per Mira e Mestre.
Multe a Mestre. Il vero balzo in avanti è stato fatto tra il 2005 al 2006 quando si è passati da 67.000 a 105.206 multe, con un bel po’ di soldini in più entrati nelle casse del Comune: si è passati da 4 milioni e 600 mila (mezzo milione in meno del 2004 ma uno in più del 2002) a 5 milioni 959 mila euro. A fine 2007, se verrà rispettato il bilancio di previsione, Ca’ Farsetti incasserà solo poche decine di migliaia di euro in più. Dopo l’impennata di sanzioni dovuto anche ai controlli delle telecamere nelle zone a traffico limitato (sono state: 37.390) il numero delle multe dovrebbe stabilizzarsi. Altra grande fetta di multe riguarda però ogni anno i verbali per le soste irregolari: 48.000 nel 2005, 48.500 nel 2006. Quante saranno nel 2007? Litorale. Dopo il capoluogo sono Jesolo a Nord e Chioggia a Sud i Comuni che incassano più soldi dalle multe: entra in gioco infatti il fattore «T», che sta per turisti. A Jesolo ogni anno le multe superano quota 20 mila. Per il 2007 il municipio conta di incassare oltre 1 milione e 700 mila euro, mentre l’addizionale Irpef vale solo 822 mila euro. «Circa il 30% delle multe - spiega però il comandante della polizia locale, Claudio Vanin - non viene riscosso, perché riguardano stranieri con i cui Paesi d’origine non ci sono convenzioni specifiche per questo tipo di cose». A Chioggia la percentuale di riscossione delle multe comminate a turisti stranieri è invece più alta, perché un agente si è specializzato nello studio degli accordi bilaterali. Circa 20 mila l’anno le multe, per un incasso che si aggira sul milione di euro. Esclusi i trasferimenti statali, una delle principali entrate per il Comune dopo l’Ici e i diritti sul mercato del pesce. Fasce intermedie. Tra i 400 e i 500 mila euro: questo quanto incassano i comuni di San Donà e Portogruaro. Per ciò che riguarda San Donà è curiosa la flessione registrata tra 2005 e il 2006, con 1250 multe in meno. Un anno di grazia? Più semplicemente non sono stati più utilizzati gli ausiliari del traffico, che vigilavano soprattutto sui divieti di sosta. Portogruaro, storia a sè. Tante multe, pochi soldi. «Abbiamo tre pattuglie al giorno che controllano il territorio - spiega il comandante Roberto Colussi - e che fermano direttamente gli automobilisti per velocità pericolosa (74 euro, ndr), facendo vera prevenzione.
Le multe con autovelox (148 euro tra i 10 e i 40 km sopra i limite, ndr) sono solo il 9%». Entroterra. Nei principali centri che circondano Mestre cala notevolmente il numero di multe e di soldi incassati. Mirano il centro più severo, anche perché la guerra dichiarata al traffico pesante e l’adesione al provvedimento delle targhe alterne ha dato da lavorare ai vigili. Senza contare la recente introduzione dei parcheggi a pagamento in tutto il centro storico. Ogni anno le entrate per il Comune variano tra le 200 e le 300 mila euro, ma l’incidenza sul bilancio, che per il 2007 è di oltre 35 milioni di euro, è minima. Per il 2007 Mira conta di incamerare dalle multe circa 220 mila euro. A Spinea il primato del minor numero di multe. Erano 1.460 nel 2005, sono scese a 1.090 nel 2006, a causa di trasferimenti che hanno decimato le pattuglie al lavoro. La nuova stagione delle targhe alterne che si apre nei prossimi giorni potrebbe riservare alcune novità.

In compenso in occasione della manifestazione del 10 luglio abbiamo avuto il piacere di avere ben 3 volanti della polizia municipale.
Da tener presente inoltre la mancanza di polizia nel momento di maggior caos, quando via Asseggiano fu chiusa.

Articoli di giornale - attività commerciali in via Luneo a rischio fallimento

IL GAZZETTINO
Sabato 13 ottobre 2007 MIRANO
In
via Luneo le attività commerciali rischiano fallimento per "lavori in corso"
Duecentoquaranta coperti vuoti, una pompa di benzina quasi inutilizzata, il titolare di un negozio di vestiti costretto ad uscire in strada per indicare ai clienti la strada per raggiungere la propria attività. I lavori per il Passante e i relativi sottoservizi, in via Luneo, creano più di qualche preoccupazione ai commercianti della zona. Il cartello "strada chiusa", posto all'ingresso della via, alle porte di Salzano, in prossimità della rotatoria tra le vie Circonvallazione, Parauro (e ovviamente Luneo), sembra essere diventato lo spauracchio di automobilisti e potenziali clienti. Morale: poco lavoro, tanti disagi e difficoltà. "Ho 240 posti in sala, oggi servo un coperto solo per pranzo - spiega Roberto Pistolato, titolare della trattoria 19 al Paradiso: un nome che vale un'istituzione per Mirano - questa situazione si è perpetrata durante i mesi di giugno e luglio, si sta ripetendo ad ottobre. Se i lavori vanno fatti, per carità, sono il primo a dire che gli interessi personali vadano messi da parte. Però qui, ci sono giornate intere, come giovedì scorso, in cui in cantiere non c'è nessuno: mi sembra che si stia facendo tutto con troppa calma". "Io lavoro esattamente la metà di prima - racconta Oscar Sorato, titolare della stazione di benzina Ies - siamo fortunati perché abbiamo un giro di clienti affezionati che vengono comunque da noi, ma la gente normalmente fa benzina ad un distributore se lo trova per strada, difficilmente viene a cercarci apposta". Medesimo problema, se pur in termini diversi, per la boutique "Andrea abbigliamento": "il guaio è che non c'è una segnaletica adeguata, non viene segnalato alla gente che la strada si chiude nel comune di Spinea , ma che il lato miranese è perfettamente agibile. Devo farmi in quattro per spiegare ai miei clienti che strada prendere". Secondo i commercianti una soluzione ci sarebbe: i lavori, in fin dei conti, non precludono completamente la percorribilità della strada. Per questo avevano chiesto l'istituzione di un senso unico alternato, magari regolato da un semaforo temporaneo. Davide Tamiello


LA NUOVA
SABATO, 13 OTTOBRE 2007
Provincia Mirano. La protesta dei commercianti di Luneo penalizzati dal Passante Il cantiere ferma la via per il Paradiso Deserto da giorni lo storico ristorante di via Luneo. «Sciopero fiscale» FILIPPO DE GASPARI
MIRANO. Guadagni nulli, clienti quasi azzerati: i commercianti di via Luneo lanciano l’allarme. «Avanti di questo passo - dicono - saremo costretti a chiudere». Il periodo di vacche magre è iniziato a metà settembre, con la chiusura della strada-quartiere che collega via Parauro con Spinea. Chiusura necessaria per permettere i lavori al nuovo sottopasso del Passante.
I commercianti però protestano per non essere stati avvisati a dovere dell’entrata in vigore dell’ordinanza di chiusura e soprattutto per la segnaletica che non informa i clienti della possibilità di raggiungere comunque le loro attività. Così per la storica trattoria «19 al Paradiso», il distributore di carburanti «Ies» e il negozio «Andrea abbigliamento», soffia aria di crisi. «Abbiamo perso circa 80 clienti - sbotta il giovane Roberto Pistolato, gestore della trattoria - restiamo giorni con la sala da pranzo deserta: 240 posti tavola inutilizzati. Siamo stati confinati fuori dal mondo e continuamo a pagare le stesse tasse». Non va meglio alle attività vicine. «Stanno andando in fumo metà dei litri di carburante che vendevamo prima - accusa Oscar Sorato, titolare del distributore - qui fino ad un mese fa passavano circa 10 mila auto al giorno, oggi solo qualche residente. Per un distributore di benzina il danno è enorme». In effetti anche ieri in via Luneo si poteva tranquillamente camminare in centro strada.
«Vorremo capire - chiede Pistolato - perchè alla rotatoria di via Parauro è stato posto un segnale di strada chiusa, senza spiegare agli automobilisti che comunque per un certo tratto via Luneo è percorribile. Non solo: varie volte sono passato attraverso il cantiere: vuol dire che si poteva benissimo istituire un senso unico alternato e lasciare un varco di passaggio. La chiusura totale della strada è solo una comodità: un moviere o un semaforo erano troppo dispendiosi». Inutile ogni protesta e tentativo di mediazione sia con i sindaci di Mirano che di Spinea. Via Luneo riaprirà il 27 ottobre ed ora qualcuno minaccia di ricorrere allo sciopero fiscale. «Chiederò al mio commercialista - avverte Pistolato - di agire perché ci scalino le tasse e taglino gli studi di settore: guadagni, in questo mese, noi non ne abbiamo avuti».

Articoli di giornale - via Oriago chiusa per lavori

IL GAZZETTINO
giovedì 11 ottobre 2007
Via Oriago chiusa fino al 25 ottobre

SPINEA - Via Oriago, nel tratto al confine tra i Comuni di Spinea e Chirignago, resterà chiusa al traffico fino al 25 ottobre per i lavori di posa della nuova condotta fognaria, iniziati lo scorso 11 settembre. Due i tratti di strada interessati alla chiusura: quello compresa tra il sottopasso ferroviario all'incrocio di via Fornase fino all'intersezione con via delle Fontane, e il tratto di via Oriago che ricade nel territorio comunale di Spinea fino al sottopasso autostradale.


LA NUOVA
GIOVEDÌ, 11 OTTOBRE 2007
Provincia SPINEA Via Oriago chiusa per lavori
SPINEA. Via Oriago, nel tratto al confine tra Spinea e Chirignago, resterà chiusa al traffico fino al 25 ottobre per i lavori di posa della nuova condotta fognaria, iniziati lo scorso 11 settembre. L’intervento, eseguito dai tecnici di Veritas-Acm, rientra all’interno delle opere denominate «Spinea 31 lotto bis» finanziate dalla Regione. Due i tratti di strada interessati alla chiusura: il primo è compreso tra il sottopasso ferroviario all’incrocio di via Fornase fino a quello con via delle Fontane, e il tratto di via Oriago che ricade nel territorio di Spinea fino al sottopasso autostradale. I lavori di posa della nuova condotta di fognatura nera fanno parte di quelli previsti dalla Regione nell’ambito del piano di disinquinamento della laguna di Venezia, ma sembrano andare a rilento, sollevando molte proteste da parte degli automobilisti. «Ci scusiamo innanzitutto per il disagio che questi lavori creano ai residenti - dichiara il direttore generale di Veritas-Acm Giuseppe Favaretto - ma si tratta di interventi davvero molto importanti che offriranno un servizio in più ai cittadini, quello di avere un nuovo impianto, più sicuro e funzionale, di fognatura nera. Con la prossima primavera, poi, sarà di nuovo asfaltato tutto il tratto di strada interessato ai lavori». (a.rag.)

Articoli di giornale - Targhe alterne


La Nuova
Spinea. Il provvedimento riguarderà tutti, residenti e non, e sarà applicato in tutto il comune, eccetto le provinciali 36 e 81 Ai veicoli non catalizzati sarà vietata la circolazione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. I residenti potranno circolare il lunedì, martedì e mercoledì dalle 10 alle 16. Sono previste deroghe ed è possibile fare l’autocertificazione secondo quanto previsto dall’apposita ordinanza comunale che si potrà trovare a breve nel sito internet del comune. Il sindaco Claudio Tessari, come già successo in passato, avviserà del provvedimento i cittadini via telefono tramite un’agenzia specializzata.
Salzano. Il Comune di Alessandro Quaresimin potrebbe aderire alle targhe alterne ma il trasporto pubblico nel territorio è piuttosto carente e dunque per non penalizzare troppo i residenti, questi saranno esentati.


LA NUOVA
VENERDÌ, 12 OTTOBRE 2007
Primo Piano Lettera a Cacciari e a quattro assessori. La replica di Belcaro: «Indietro non si torna» Targhe alterne, i commercianti danno l’altolà A Mestre Confesercenti e consumatori contro il Comune. «Siamo gli unici in Veneto» MITIA CHIARIN
MESTRE. Proprio nel giorno in cui l’assemblea dei Comuni della Provincia di Venezia vota, con 22 presenti su 44, il ritorno alle limitazioni al traffico da lunedì prossimo, i commercianti nel Comune di Venezia, che è il capofila nell’azione anti-smog che decreta dal 15 ottobre il ritorno di targhe alterne e limitazioni alle auto non catalizzate, dicono «Basta» e dalla loro trovano stavolta anche i consumatori. Perchè i Comuni che attueranno le targhe alterne sono pochi (nella nostra Provincia le targhe alterne entrano in vigore, oltre a Venezia, a Mira, Mirano, Spinea, San Donà di Piave mentre altre amministrazioni si concentrano sul blocco delle no kat) rispetto ad una Regione dove, da Padova a Treviso, questi provvedimenti sono finiti nel cestino, mentre non si sa ancora se arriveranno gli attesi fondi del piano Aria da palazzo Balbi. La Provincia chiede fondi per il trasporto pubblico aggiuntivo? Renato Chisso, assessore ai Trasporti, allarga le braccia: «Non ne ho, chiedete all’Ambiente».La stura alle polemiche arriva dal segretario provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi che ieri ha scritto al sindaco Massimo Cacciari ed agli assessori Belcaro, Simionato, Mingardi e Bortolussi per esprimere «la più netta contrarietà al ripristino delle targhe alterne» ed invitare l’amministrazione comunale a rivedere le decisioni assunte. Sulla stessa lunghezza d’onda il Movimento Consumatori. «La targhe alterne non servono a nulla, sono solo uno scudo degli amministratori che dimostrano di aver fatto qualcosa per evitare conseguenze penali. Per salvare se stessi, creano disagi che non hanno alcun beneficio sulla città», denuncia Lorenzo Miozzi. La Confesercenti lo scorso agosto non aveva detto no ai provvedimenti anti-smog illustrati alle categorie economiche dalla giunta Cacciari. Ma ora cambia idea, visto che nel Veneto solo Venezia è rimasta una roccaforte delle targhe alterne. «I blocchi del traffico hanno un effetto assai ridotto nella lotta contro l’inquinamento ed hanno un impatto economico rilevantissimo sulle attività imprenditoriali della città. Per questo motivo - spiega Franceschi - l’accettazione di tali misure è stata da noi subordinata quanto meno alla condizione che esse siano adottato in modo coordinato su area vasta e condivise dagli altri Comuni della provincia e del Veneto. A tutt’oggi le targhe alterne rimangono invece una prerogativa pressochè esclusiva del Comune di Venezia». Il vertice di ieri in Provincia, coordinato da Davide Zoggia, ha visto la partecipazione di metà Comuni del Veneziano. Cinque attueranno le targhe alterne, compreso il capoluogo, gli altri puntano su Ztl e blocchi alle no kat. «Nessuno tra i capoluoghi di provincia e ben pochi tra i Comuni del Veneziano hanno deciso di seguire questa strategia di contrasto all’inquinamento - attacca Franceschi - questa situazione, da un lato fa ancor più venire meno l’utilità delle misure di limitazione del traffico veicolare, dall’altro appesantisce l’onere per una città che basa sui traffici, sul commercio e sulla logistica gran parte della propria economia e che su questo fronte deve quotidianamente competere con gli altri maggiori centri della Regione». L’Ascom, che contro le targhe alterne organizzò anche una manifestazione, non fa lo stesso. «Sono provvedimenti obbligatori che si sa non risolvono nulla - dice il segretario Dario Corradi - perchè sullo smog incide essenzialmente la meteorologia. Comunque, a torto o a ragione, a questi provvedimenti ci siamo abituati». Immediata la replica dell’assessore all’Ambiente del Comune, Pierantonio Belcaro. «Con il tavolo tecnico zonale di oggi (ieri ndr) abbiamo risposto, con un provvedimento su area più vasta. Insomma, indietro non si torna. E poi il giorno in cui si concentrano gli acquisti è il sabato, quando non ci sono limitazioni in vigore». Secondo il Movimento Consumatori, invece, Ca’ Farsetti pecca di mancanza di strategia. «L’amministrazione non sa cosa fare - denuncia Lorenzo Miozzi - e non riesce ad elaborare un piano che possa permettere una reale diminuzione dell’inquinamento: da incentivi all’uso del trasporto pubblico al lavaggio delle strade».


LA NUOVA
DOMENICA, 14 OTTOBRE 2007
Provincia Garantito l’accesso ai parcheggi. Interessati residenti e non Spinea e Mirano, riecco le targhe alterne Il provvedimento giovedì e venerdì. E da domani le limitazioni alle no-kat
MIRANO. Tornano a partire da domani a Mirano e Spinea le misure di limitazione al traffico concordate dalle amministrazioni al tavolo tecnico zonale della Provincia. Il provvedimento ricalca quello già in vigore lo scorso anno, con divieti e limitazioni dal 15 ottobre al 30 marzo 2008 e che riguarderanno tutti i cittadini, residenti e non, dal lunedì al venerdì, nell’orario 8-18. Previste come sempre sospensioni in occasione di festività ed eccezioni per alcune categorie di veicoli e di professioni, con la possibilità dell’autocertificazione in deroga ai divieti.
Mirano. Le limitazioni riguarderanno tutti i veicoli, residenti compresi: le auto non catalizzate (no-kat) non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Deroga parziale solo per i veicoli no-kat condotti dai residenti: potranno circolare liberamente dal lunedì al mercoledì ma solo nella fascia oraria 10-16. Per le auto catalizzate saranno invece in vigore le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, dalle 8 alle 18: nei giorni pari potranno circolare solo i veicoli aventi targa pari, viceversa nei giorni dispari. Sospensioni sono previste l’1 e 2 novembre, dal 17 dicembre al 6 gennaio 2008, dal 7 al 12 febbraio e dal 20 al 24 marzo. L’area interessata dal provvedimento è quella compresa all’interno del perimetro delimitato ad Ovest dalle vie Battisti-Scaltenigo, a Sud da viale Venezia, ad Est da via dei Dori, a Nord dalle vie Miranese e Mariutto. All’interno di quest’area sarà possibile circolare, solo per accedere ai parcheggi di via dei Pensieri, via Belvedere, via Colombo, piazza Moro, via Pestrino, via Paganini ed il parcheggio a Sud della chiesa S. Leopoldo Mandic, seguendo i percorsi: via Giudecca-Belvedere, via Giudecca-dei Pensieri, via Porara-Wolf Ferrari-Paganini-Moro, via Colombo-Da Verazzano-Villafranca-Mariutto. Sono esclusi dal divieto i veicoli a Gpl e metano, classe Euro 4, car-sharing e car-pooling (con almeno 3 persone a bordo) e quelli dotati di filtro antiparticolato. Eventuali autocertificazioni dovranno contenere gli estremi del veicolo, l’orario ed il luogo di partenza e destinazione e le motivazioni del transito. Spinea. Anche a Spinea, a partire da domani,il provvedimento riguarderà residenti e non residenti, con targhe alterne il giovedì e venerdì dalle 8 alle 18 per le auto catalizzate e circolazione vietata dal lunedì al venerdì, sempre dalle 8 alle 18, per le no-kat. Anche in questo caso i residenti potranno però circolare dal lunedì al mercoledì, dalle 10 alle 16. Il provvedimento sarà in vigore su tutto il territorio comunale, con l’esclusione delle provinciali esterne. Gli altri comuni. Martellago (che l’anno scorso aveva detto sì) Scorzè, Noale e Santa Maria di Sala hanno deciso di non aderire al tavolo tecnico provinciale e non applicheranno le limitazioni per le auto non catalizzate le targhe alterne. Il piccolo comue Salzano potrebbe decidere di accodarsi nelle prossime settimane. «Se partiamo - spiega Maria Grazia Vecchiato, assessore all’Ambiente - lo faremo solo nelle prossime settimane». (Filippo De Gaspari)


LA NUOVA
LUNEDÌ, 15 OTTOBRE 2007
Cronaca L’ordinanza del Comune, l’area vietata a Mestre, le deroghe. Giovedì debuttano le targhe alterne, circolano solo le pari Smog, da oggi ferme le «no kat» Limitazioni al traffico al via. Ma nel resto del Veneto si corre
Riprende oggi la stagione delle limitazioni al traffico nel Comune di Venezia. Con 108 sforamenti, la nostra Provincia ha il record veneto dell’emergenza Pm10. Ma siamo i soli nel Veneto a riproporre fino a marzo 2008, i provvedimenti anti-smog. La scelta solitaria di Comune e Provincia di Venezia ha portato con sè immancabili polemiche. Da oggi si riparte con le limitazioni alle auto non catalizzate che a Mestre non possono circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. L’area vietata è vasta e comprende oltre al centro di Mestre anche le Municipalità di Marghera, Gazzera-Zelarino e Favaro, compreso Campalto. La mappa dell’area dei divieti è contenuta in 15 mila opuscoli stampati dal Comune e messi a disposizione dei cittadini. Una finestra per la libera circolazione dei residenti è confermata il lunedì, martedì e mercoledì dalle 10 alle 16. Da giovedì prossimo invece fanno il loro debutto le famigerate targhe alterne. Giovedì 18 potranno circolare, sempre dalle 8 alle 18, le vetture con targhe pari (si considera l’ultimo numero della targa) mentre venerdì 19 potranno circolare le targhe dispari. Targhe alterne negli stessi orari anche a Mira, Mirano, Spinea, Portogruaro e San Donà di Piave, mentre Marcon e Chioggia quest’anno hanno dato forfait. I provvedimenti di Venezia sono più restrittivi del resto della Provincia. Unici periodi di moratoria, nel Comune capoluogo, quello natalizio dal 13 dicembre al 4 gennaio 2008 e il 31 gennaio, giovedì grasso. Al tavolo tecnico provinciale, le altre amministrazioni hanno deciso di concedere degli stop più lunghi alle limitazioni al traffico, prevedendo la sospensione dei provvedimenti anche il 1 e 2 novembre, per le feste di tutti i Santi e la commemorazione dei caduti e dal 20 al 24 marzo per le festività pasquali. Decisioni che il Comune di Venezia ha scelto di non seguire. Ventiquattro le deroghe a circolare previste dall’amministrazione Cacciari. Libera circolazione per le auto con motori Euro IV o con filtro antiparticolato (Fap) oppure alimentate a Gpl, gas metano, con motori elettrici; le auto del car pooling (con almeno tre persone a bordo); veicoli per i trasporti di cerimonie nuziali e funerali. In altri casi per circolare si deve tenere a portata di mano una apposita autocertificazione: il modulo facsimile si scarica dal sito internet del Comune di Venezia. Torna in vigore, nei giorni di targhe alterne, anche la speciale tariffa del trasporto pubblico. Comune e Actv hanno infatti confermato il biglietto Ecobus24 valido per l’intera giornata che consente corse illimitate in terraferma al costo 1.50 euro. Per informazioni si può contattare anche il numero 041.976561 (fino al 9 novembre è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17).


LA NUOVA
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
Provincia NEL MIRANESE ADESIONI IN ORDINE SPARSO Al via le limitazioni anche a Mirano e Spinea
MIRANO. Partono oggi a Mirano e Spinea le limitazioni al traffico decise dal tavolo tecnico zonale della Provincia. Nei due comuni, da oggi e fino al 30 marzo 2008, le auto non catalizzate non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Il provvedimento entra in vigore per tutti, residenti e non residenti. Deroga parziale solo per i veicoli no-kat condotti dai residenti, che nei rispettivi comuni potranno circolare liberamente il lunedì, martedì e mercoledì, ma solo nella fascia oraria 10-16. Per le auto catalizzate saranno invece in vigore le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, sempre dalle 8 alle 18: nei giorni pari potranno circolare solo i veicoli aventi targa pari, viceversa nei giorni dispari. Sospensioni a Mirano sono previste l’1 e 2 novembre, dal 17 dicembre al 6 gennaio 2008, dal 7 al 12 febbraio e dal 20 al 24 marzo, mentre a Spinea l’1 e 2 novembre, il periodo dal 13 dicembre al 4 gennaio 2008 e il 31 gennaio. Se a Spinea le limitazioni riguarderanno tutto il territorio comunale, a Mirano la zona interessata dal provvedimento è quella compresa all’interno del «quadrilatero» delimitato dalle vie Battisti-Scaltenigo, viale Venezia, via dei Dori, vie Miranese e Mariutto. All’interno di quest’area sarà possibile circolare solo per accedere ai parcheggi di via dei Pensieri, via Belvedere, via Colombo, piazza Moro, via Pestrino, via Paganini ed il parcheggio a Sud della chiesa S. Leopoldo Mandic, seguendo appositi percorsi. Esclusi dai divieti le auto a Gpl e metano, Euro 4 e con filtro antiparticolato. Martellago, Scorzè, Noale e S. Maria di Sala per ora non aderiscono alle decisioni del tavolo tecnico zonale, Salzano potrebbe farlo, ma a partire dalle prossime settimane. (f.d.g.)


LA NUOVA
MARTEDÌ, 16 OTTOBRE 2007
Provincia MIRANO Presto l’acquisto di bus a metano «Così si affossa il piccolo commercio» L’Ascom contro le targhe alterne. L’assessore: «Centro più vivibile»
MIRANO. Targhe alterne: penalizzato il piccolo commercio in centro? Puntuali con l’entrata in vigore dei provvedimenti di limitazione al traffico, arrivano anche le voci dei contrari: tra questi c’è quella dell’Ascom-Confcommercio del Miranese. «Che la targhe alterne non servano a niente - afferma il presidente Ennio Gallo - non è certo una novità: è dimostrato scientificamente che negli anni precedenti, in quanto a benefici per l’ambiente e la salute, hanno prodotto zero. Provvedimenti come quelli entrati in vigore oggi (ieri, ndr) a Mirano e Spinea servono solo agli amministratori, che nel momento di rendere conto del loro operato, possono dire di aver fatto qualcosa». Ma se i cittadini non ne beneficiano, i commercianti ne risentono negativamente: meno auto significa meno clienti e quindi meno guadagni. «Il piccolo commercio - spiega Gallo - è il più penalizzato: queste ordinanze vanno nel senso contrario di quelle iniziative che invece tendono a favorire il ripopolamento ed il rilancio delle nostre piazze, a partire proprio dalla valorizzazione dei piccoli negozi». Commercianti dunque più rassegnati che arrabbiati: «Le battaglie degli ultimi anni contro le targhe alterne - continua Gallo - non sembrano aver sortito effetto, tanto che puntualmente ad ottobre di ogni anno il problema si ripresenta». Eppure qualcosa si muove: l’encomio stavolta va a Noale. «L’amministrazione sembra aver capito l’inutilità di fermare così tanti veicoli. Si va verso scelte intelligenti: il blocco delle auto non catalizzate e le domeniche ecologiche possono essere tollerate, le targhe alterne no». La replica tocca all’assessore all’ambiente di Mirano, Anna Gnata, che alle asserzioni di Gallo sciorina l’esito di un questionario sottoposto negli ultimi tempi agli stessi cittadini: «I miranesi - spiega - hanno detto chiaramente che la piazza è più vivibile se ci sono meno auto. Non vedo quindi perché le limitazioni al traffico dovrebbero significare una riduzione dei clienti: più facile il contrario invece». Gnata ha fatto anche sapere che proprio in questi giorni il Comune sta concludendo la gara per l’acquisto di due autobus a metano per gli spostamenti in città: «Serviranno - spiega - a migliorare la mobilità attraverso l’utilizzo dei parcheggi scambiatori, dove l’accesso è consentito anche nei giorni di targhe alterne». (Filippo De Gaspari)


venerdì 12 ottobre 2007

mercoledì 10 ottobre 2007

Articoli di giornale - Diffida su via Matteotti

IL GAZZETTINO
martedì 9 ottobre 2007
Se
nso unico in via Matteotti: diffida legale al Comune dal Comitato

Una vera e propria diffida. A questo è arrivato il Comitato di via Matteotti, che, assistito dall'avvocato Stefano Giordano, ha presentato una diffida legale al Comune di Spinea invitando sindaco e giunta a ripristinare senza indugio la circolazione a doppio senso in via Matteotti e indire una pubblica assemblea per spiegare finalmente ai cittadini imbufaliti come si voglia procedere in quell'area. Le contestazioni mosse al Comune nel documento sono pesanti: il Comitato accusa la nuova circolazione decisa dalla Giunta e dall'assessore alla viabilità Mario Simionato di non aver tenuto conto delle indicazione del Put e di non aver proceduto a creare sulla strada le condizioni minime di sicurezza per i pedoni e per i veicoli. Il rischio reale, presentissimo, stando alle considerazioni dei membri del comitato, è che i veicoli più "deboli", cioè le biciclette e i motocicli e i pedoni stessi, possano essere facilmente travolti. Il Comitato chiede quindi, immediatamente, la revoca dell'ordinanza che istituisce il senso unico, e un incontro in cui vengano illustrati finalmente, e puntualmente, le ragioni che hanno spinto all'adozione di un simile provvedimento. Nel caso il Comune faccia orecchie da mercante, il Comitato di Via Matteotti non esclude di potersi rivalere in altre-sedi legali. Insomma, dopo le proteste, le raccolte di firme ed i cortei ora siamo arrivati, fra il Comune e gli abitanti della strada, alle carte bollate. Mariangela Vaglio


Ha fatto arrabbiare la gente la chiusura al dialogo e l'indisponibilità a discutere le reali difficoltà che le persone gli hanno presentato (denuncia di una persona investita da un automezzo in Via Alfieri compresa).

Sono un problema sia il passato con i lavori in via Matteotti sia il presente con le opere non costruite od il non rispetto dei lavori.

Sono un problema le soluzioni di sicurezza adottate e mai applicate e quelle in più che dovrebbero essere adottate.

E' stato caotica l'alluvione abbatutasi recentemente su Spinea e Mestre.

E' stata caotica la chiusura delle vie a Fornase e Asseggiano (la loro riapertura non ha risolto i problemi).

Spaventa il comportamento del sindaco in molte zone di Spinea e le promesse mantenute/rimangiate.

Non si capisce il metodo con cui si variano le soluzioni adottate a seconda che si tratti di Santa Bertilla o Piazza Fermi.

Preso atto che la stazione SFMR non darà i benefici sperati.

Sembra indubbio che il sindaco vuole portare avanti una sua idea.


Visto che l'idea è portare entro il 2011 una riduzione dei veicoli in via Roma/Miranese e ciò sarà a discapito di altre vie o quartieri limitrofi (come gli abitanti di via Matteotti, Cici, Bellini, Ponchielli, Buonarrotti, quando passeranno a subire il traffico entrante di via Roma/Miranese per la chiusura del tratto da Piazza Fermi alla Villa Majno), tutte le strade da percorrere sono buone.

Articoli di giornale - Targhe alterne a Spinea

IL GAZZETTINO
martedì 9 ottobre 2007
Targhe alterne in Terraferma, a Spinea e Mirano
Dal 15 di ottobre al 12 dicembre e dal 7 gennaio al 30 marzo ritornano le limitazioni al traffico e le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì dalle ore 8 alle ore 18. Oltre a Mestre, il provvedimento è stato preso anche dai Comuni di Mirano e Spinea.
Quest'anno, i comuni sembrano intenzionati più di prima a seguire una linea unitaria e conforme alle scelte di Mestre: inutile creare insomma scompiglio tra i cittadini con applicazioni di orari e deroghe differenti.
Si ritorna dunque a fare i conti con la solita regola: se si tratta di giorno con data pari possono circolare solo i veicoli aventi l'ultimo numero a destra della targa o del contrassegno di identificazione corrispondente ad una delle cifre 0, 2, 4, 6, 8. Se si tratta di giorno con data dispari possono circolare solo i veicoli aventi l’ultimo numero a destra della targa o del contrassegno di identificazione corrispondente ad una delle cifre 1, 3, 5, 7, 9.
A Mestre, l’area interessata dal provvedimento di limitazione del traffico è quella che comprende tutte le municipalità, dunque Favaro, Campalto e Tessera da una parte, Marghera dall’altra, Zelarino, Gazzera eAsseggiano dall’altra ancora. Sulle grandi arterie - tangenziale, Via della Libertà, via Fratelli Bandiera, strada statale Romea, si può invece correre senza problemi.
Le auto munite di bollino blu sono comunque soggette alle misure dilimitazione della circolazione stradale.
Domani, mercoledì, alle ore 11, in Municipio a Mestre, nella saletta adiacente alla Sala del Consiglio, si svolgerà una conferenza stampa per presentare l'ordinanza sulle misure di limitazione al traffico veicolare) previste dal 15 ottobre al 12 dicembre (escluso giovedì 31 dicembre) e dal 7 gennaio al 30 marzo 2008.
All'incontro prenderanno parte l'assessore comunale all' Ambiente, Pierantonio Belcaro, e rappresentanti dell'Assessorato comunale alla Mobilità.



LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 10 OTTOBRE 2007
Provincia MIRANO Nuova adesione dopo Spinea Targhe alterne, è questione di giorni Confermato il «quadrilatero». Aperte le vie ai parcheggi scambiatori
MIRANO. Targhe alterne a Mirano, è questione di giorni. Per l’ufficialità ci vuole la nuova riunione del tavolo tecnico domani in Provincia, ma è ormai certo che Mirano aderirà, come già annunciato da Venezia e Spinea. Già pronto il provvedimento, con misure di limitazione al traffico che ricalcheranno quelle in vigore lo scorso inverno, con alcune piccole novità. Le auto non catalizzate dovranno rimanere ferme dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, mentre per le auto catalizzate sarà in vigore la circolazione a targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, sempre dalle 8 alle 18. Anche quest’anno il provvedimento riguarderà tutti i veicoli, compresi quelli dei residenti. La zona interessata dalle limitazioni sarà la stessa della scorsa stagione, quella cioè limitata a Sud da viale Venezia, ad Ovest da via Scaltenigo e via Battisti, a Nord da via Miranese, via Mariutto e via Parauro e ad Est da via Dei Dori fino al nodo della Fossa. All’interno di quest’area rimarranno percorribili solo alcune strade per accedere ai principali parcheggi della città: quello dell’ospedale da via Miranese e via Mariutto, quello di via Colombo dalle vie Parauro-Mariutto, quello di via Belvedere dalle vie Giudecca e Belvedere, quello di via dei Pensieri, da via Giudecca e via dei Pensieri (quest’anno anche dalla laterale con via Battisti) e infine i tre parcheggi del quartiere Moro: quello della chiesa di San Leopoldo Mandic, quello di piazza Aldo Moro e quello di via Paganini, tra il parco giochi e la scuola materna, tutti raggiungibili dalle vie Porara, Aldo Moro, Wolf Ferrari e Paganini. Deroghe al blocco della circolazione verranno concesse il giorno di Ognissanti ed il 2 novembre, il giovedì grasso di carnevale (31 gennaio) e naturalmente durante il periodo natalizio. Saranno poi possibili sospensioni generali decise all’ultimo minuto per causa di scioperi dei mezzi pubblici ed eventi meteorologici particolarmente intensi. Il provvedimento, salvo ripensamenti dell’ultim’ora dovrebbe entrare in vigore già la prossima settimana, da lunedì 15 ottobre, per poi terminare l’ultima settimana di marzo. Giovedì nuova e definitiva riunione del tavolo tecnico zonale: per Mirano parteciperà il vicesindaco, delegato a seguire la questione, Giancarlo Boccotti. (Filippo De Gaspari)


Articoli di giornale - L'erede di Claudio Tessari

LA NUOVA
Sabato 06-10-07, 32
Provincia Tessari lo sostituisce col giovane Padovan. Udc furioso: «Accordi violati» Rimpasto di giunta, cacciato Chinellato Francesco Furlan
SPINEA. Grazie e arrivederci. Il sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ha dato ieri mattina il benservito all’assessore al Commercio Roberto Chinellato. L’Udc, partito a cui Chinellato appartiene pur essendo stato eletto con la civica «Uniti per Spinea», sputa veleno e affila le armi. Di fronte alla scena Tessari si mostra serafico - «Per me la collaborazione con l’Udc resta importante» - e intanto al posto di Chinellato mette il suo pupillo, Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Unindustria Venezia. Chi è Padovan. Dopo la laurea in economia e commercio a Ca’ Foscari, si è occupato di analisi dati e marketing, coordinando le attività del gruppo dei giovani imprenditori. «Ora ho dato le dimissioni - dice - perché il mio incarico in Unindustria non era compatibile con il ruolo di assessore». Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione. Il delfino di Tessari. Il suo ingresso in giunta, appare a molti, il modo in cui Tessari lancia il suo delfino politico per le elezioni del 2009. «Mi sembra prematuro - taglia corto Tessari - parlarne adesso». Confida però un suo collega di maggioranza, citando Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina. E questa è una di quelle volte». Tessari è alla scadenza del secondo mandato, non è più rieleggibile, e ha bisogno di qualcuno che continui il suo progetto civico smarcato dai partiti. Padovan sembra il candidato ideale. Con chi sta il sindaco? A cercare di incasellarlo, Tessari si trova a metà strada tra l’Udc (nel 2003 chiamò l’allora ministro Carlo Giovanardi a inaugurare la piazzetta del municipio) e Forza Italia (alle ultime elezioni regionali ha sostenuto Renato Chisso). Lui rivendica l’autonomia dai partiti, e questo cambio in giunta, spiega, ne è un esempio. «E’ stata una scelta fatta dalle lista civiche - spiega - per dare maggiore impulso all’attività del Comune. Noi siamo pronti a continuare a collaborare con l’Udc, a patto che non ci sia solo un attaccamento alle poltrone». Per capire questo passaggio bisogna ricordare che poche settimane fa Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche «Lista Claudio Tessari» e «Uniti per Spinea» al posto di Antonino Strano (dell’Udc). E’ stato il là dell’operazione che ha portato alla cacciata di Chinellato. «Abbiamo bisogno di altri dieci anni per completare il lavoro», spiegava in quei giorni Tessari, aggiungendo: «Per questo le liste civiche si candidano ad essere un soggetto politico anche per il futuro». L’escluso. Roberto Chinellato, di Fornase, eletto con 85 voti nella lista «Uniti per Spinea», è arrabbiato. «Perché non ci si comporta in questo modo - dice - c’erano altre possibilità per far prendere confidenza a Padovan con il Comune. Io ho lavorato duro in questi anni, e Tessari ha violato l’accordo». Quale? Quello che - spiega - aveva portato l’Udc a sostenere la candidatura di Tessari mascherando il simbolo del partito, con uomini dell’Udc all’interno delle liste civiche. In cambio Tessari si era impegnato a chiamare in giunta un uomo dell’Udc. Chi? Roberto Chinellato. «Non ha mai detto di essere dell’Udc - dice Tessari -, io l’ho scelto perché esponente delle civiche». La rabbia dell’Udc. Doppia beffa per l’Udc. Perché Chinellato, come previsto dalla legge, per entrare nella squadra di giunta aveva rinunciato al suo ruolo di consigliere. E ora l’Udc non è più rappresentata nella maggioranza. «Tessari non ci ha ancora fornito una valida spiegazione di quanto accaduto», spiega Fiorindo Casagrande, commissario dell’Udc a Spinea.


...Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione...

dove?! A Spinea...

IL GAZZETTINO
Domenica 7 ottobre 2007 SPINEA.
Udc imbufalita per il rimpasto in Consiglio Piccolo e Malvestio : «Tessari ha dato un pugno in faccia al partito»
"Tessari: irresponsabile e inaffidabile". Questo il titolo del volantino che l'Udc distribuirà tra i cittadini nei prossimi giorni. Un attacco duro, senza mezzi termini, che fa seguito alla decisione del primo cittadino di revocare l'Assessorato al Commercio a Roberto Chinellato rimuovendo così di fatto l'unico rappresentante del partito dallo scudo crociato dalla stanza dei bottoni della politica spinetense. Uno sgarbo su cui i vertici dell'Udc non intendono assolutamente soprassedere. Chinellato, eletto nel 2004 in Consiglio comunale con 85 preferenze dalla lista "Uniti per Spinea ", aveva rinunciato alla carica di consigliere in quanto nominato Assessore al Commercio. Ieri, l'Udc ha dichiarato ufficialmente la fine del sodalizio politico con Tessari. La vicenda potrebbe avere serie ripercussioni anche a livello provinciale, come hanno sottolineato il segretario Provinciale Francesco Piccolo e il responsabile degli enti locali per l'Udc Piero Malvestio. "La scelta del sindaco di Spinea sembra fatta apposta per dare un pugno in faccia all'Udc. Se si dovessero verificare altri casi del genere in Provincia, il centrodestra non conterà sul nostro partito per andare alle elezioni nel 2009". E senza lo scudo le elezioni non si vincono, come dimostra il 6,8\% raccolto dall'Udc solo a Spinea alle politiche del 2006. Piccolo è convinto che la scelta di rimuovere proprio Chinellato per far posto al giovane Fabio Padovan, sia tutt'altro che casuale. "Ho parlato con Tessari personalmente poco tempo fa, dicendogli che l'Udc non poteva più rinunciare al suo simbolo, che per riconquistare il territorio bisognava ridare identità ai partiti. Il sindaco, allora, mi rispose che per il bene della lista civica era meglio che l'Udc non ci fosse". Il segretario provinciale, quindi, legge il caso Chinellato come una mossa politica strategica per estromettere appositamente il partito dalla lista civica che governa Spinea . "Un fatto grave, che rompe la rappresentanza popolare in quanto il sindaco ha tolto arbitrariamente la figura di Chinellato, votato ed eletto consigliere dai cittadini. Inoltre, Tessari ha violato un'intesa preelettorale precisa con la quale l'Udc, rinunciando al proprio simbolo, avrebbe mantenuto per l'intera legislatore un proprio rappresentante in giunta. A questo punto non ci sono più le basi per mantenere un rapporto politico: lunedì prossimo sentirò le altre segreterie di partito provinciali della Casa delle Libertà affinché si prenda una posizione seria e decisa nei confronti della questione di Spinea ".Davide Tamiello


LA NUOVA
Domenica 07-10-07, 39 Provincia SPINEA
La bufera politica L’Udc dopo la revoca dell’assessore Chinellato: «Tessari chieda scusa» «Compromessa l’alleanza di governo»
SPINEA. «Siamo stati schiaffeggiati e sbeffeggiati, e non possiamo accettarlo, Chinellato è stato estromesso in modo indegno». E’ Piero Malvestio, responsabile nazionale degli enti locali per l’Udc, a rendere il senso dello stato d’animo del partito dello scudo crociato che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa sulla decisione di revocare l’incarico di assessore al Commercio a Roberto Chinellato, sostituito dal sindaco con il giovane Fabio Padovan. Per capire la mossa politica di Tessari bisogna pensare che, a Spinea, la campagna politica per le elezioni comunali del 2009 è già partita. Dopo due mandati Tessari dovrà lasciare (si fa il suo nome come candidato alla presidenza della Provincia, inespugnabile feudo rosso, con il sostegno di Forza Italia) ma non intende rinunciare al suo progetto civico, e Padovan sembra essere il suo degno successore. Nei mesi scorsi l’Udc ha fatto sapere a Tessari che per il 2009 si sarebbe impegnata nel suo progetto, ma non avrebbe più rinunciato a correre senza il simbolo, all’interno delle liste civiche, come è accaduto alle ultime elezioni. «Una strategia decisa a livello nazionale per rafforzare l’Udc nei comuni - spiega il coordinatore provinciale del partito, Francesco Piccolo - ma che non voleva dire voltare le spalle al progetto di Tessari». Il sindaco però non ha gradito - è la tesi sconfessata però da Tessari - e ha deciso di far fuori Chinellato, eletto nella lista civica «Uniti per Spinea», ma membro a tutti gli effetti dell’Udc. Domani Piccolo chiederà un incontro con i segretari provinciali di Forza Italia, Lega Nord, e Alleanza nazionale. «Perché quello avvenuto a Spinea è uno strappo che sarà difficile da ricucire - spiegano i vertici provinciali dell’Udc - e bisogna capire quali progetti hanno gli altri partiti della Casa delle libertà, perché tutto si può dire ma non che il progetto di Tessari sia esterno al centrodestra». «Tessari - sbotta Malvestio - dovrebbe chiedere scusa per come si è comportato». Ma oggi cosa vuole l’Udc da Tessari? «Da lui non vogliamo più nulla - aggiunge Piccolo - ma vogliamo capire dagli altri partiti del centrodestra che intenzioni hanno». Forza Italia, il partito a cui Tessari guarda, è rimasto abbastanza indiffirente rispetto all’estromissione di Chinellato, mentre qualche mugugno c’è stato stato in Alleanza nazionale. Da parte sua l’Udc - a Spinea vale tra il 6 e il 7% - ha gli artigli spuntati perché totalmente esclusa dalla maggioranza. ma potrà far valere il suo peso, se pur piccolo, per le prossime elezioni. (Francesco Furlan)

IL GAZZETTINO
sabato 6 ottobre 2007 in breve SPINEA Tessari coordinatore liste civiche cittadine
Claudio Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche cittadine "Lista Claudio Tessari" e "Uniti per Spinea

Uniti per Spinea non ha nulla a che vedere con il comitato Uniti per una Spinea vivibile, anche se vi è un'assonanza nel nome.
LA NUOVA
MARTEDÌ, 09 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. Dopo l’allontanamento di un assessore Udc Nasce un «caso Tessari» e scuote il centrodestra

SPINEA. «E’ stato fatto fuori un assessore di Forza Italia? No, e quindi a che titolo dovrei intervenire?». Mario Dalla Tor, segretario provinciale di Forza Italia, fa un po’ il discolo. Dopo il rimpasto di giunta a Spinea, con il sindaco Claudio Tessari che ha revocato l’incarico all’assessore Roberto Chinellato (Udc) il segretario provinciale del partito dello scudo crociato, Francesco Piccolo, aveva intenzione di coinvolgere nella vicenda gli altri segretari provinciali dei partiti di centrodestra, ma Dalla Tor si mette già in disparte.
Ma Tessari non fa riferimento a Forza Italia? «Tessari non è iscritto a Forza Italia, non partecipa alle riunioni di partito ma ha partecipato ad alcune riunioni organizzate dalla Casa delle libertà su temi istituzionali. Noi trattiamo con lui come responsabile della sua lista civica, ma non è iscritto a Forza Italia». La vicenda all’interno del polo resta piuttosto calda. E intanto anche l’opposizione parte all’attacco. «Per noi questa revoca è una novità e i motivi sono poco comprensibili - dice Silvano Checchin dell’Ulivo -. Tessari dice che l’ingresso del nuovo assessore (Fabio Padovan, ndr) serve a dare un’accelerata all’attività di giunta, ma Roberto Chinellato era uno che, anche fisicamente, lavorava di più in giunta e si dava da fare». L’opposizione la mette sul piano istituzionale. «Una decisione così importante - aggiunge Checchin - doveva essere comunicata in Consiglio comunale, e questo non è accaduto. E’ la dimostrazione del rispetto che Tessari ha per l’opposizione, alla quale non è stato comunicato proprio nulla». Per l’opposizione tutta l’operazione è quindi «poco trasparente perché sono poco comprensibili i motivi per cui è avvenuto l’avvicendamento». L’esordio ufficiale del nuovo assessore al Commercio, Fabio Padovan, 33 anni, avverrà nei prossimi giorni. Francesco Furlan

IL GAZZETTINO
giovedì 11 ottobre 2007
Sulla sostituzione dell'assessore l'Udc non trova solidarietà da Fi

(d.t.) Forza Italia dà il suo appoggio all'Udc, ma sulla questione relativa alla sostituzione dell'Assessore al Commercio Roberto Chinellato preferisce non entrare nel merito della decisione presa dal sindaco Claudio Tessari. E' questa, in sintesi, la morale dell'incontro tra i vertici del partito delle sezioni di Spinea tenutosi martedì sera: ricompattare il centrodestra, ma attorno ad una lista civica. Su questo gli azzurri non sembrano intenzionati a trattare. La nomina del nuovo assessore è una scelta del sindaco che noi rispettiamo e non commentiamo, dal momento che non fa riferimento al nostro partito. - afferma Renzo Da Lio, neocoordinatore e segretario del circolo di Forza Italia di Spinea essendo un partito del centrodestra, l'Udc gode comunque della nostra solidarietà. Martedì sera abbiamo messo in chiaro alcuni punti fondamentali: cercheremo di mediare per trovare un punto d’incontro, anche in vista delle amministrative del 2009. Non si può prescindere però da una cosa: le liste civiche devono esserci, senza non si va da nessuna parte, sono una conditio sine qua non. Passato il momento di questa cocente delusione, credo che l'Udc riprenderà a collaborare con la coalizione di centrodestra come ha sempre fatto".



LA NUOVA
GIOVEDÌ, 11 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea.Restano i distinguo sulle Liste civiche Incontro forzisti e Udc dopo il «caso Tessari»

SPINEA. Faccia a faccia martedì sera tra le segreterie locali di Forza Italia e dell’Udc necessario dopo il rimpasto di giunta che ha visto nei giorni scorsi il sindaco Claudio Tessari sostituire l’assessore al commercio Roberto Chinellato (l’unico della giunta in quota Udc) con il giovane Fabio Padovan. Un colpo di mano che non è piaciuto ai centristi, i quali hanno subito sparato a zero sul sindaco mettendo addirittura in discussione l’alleanza. L’altra sera il chiarimento, che comunque non sembra aver fatto rientrare la polemica. «Non siamo entrati nel merito dell’azione del sindaco - dice il segretario forzista, Renzo Da Lio - perché riguarda le sue facoltà e le sue valutazioni. Quello che abbiamo voluto ribadire è la piena volontà di proseguire la collaborazione col centrodestra. Fondamentale per noi è comunque la presenza delle liste civiche». «Forza Italia ha dimostrato di essere solidale con la nostra posizione - replica il coordinatore dell’Udc Florindo Casagrande - rimane il fatto che Tessari non ha ancora dato le vere motivazioni delle sue decisioni e non sembra averle date nemmeno a Forza Italia. Ad ogni modo la maggioranza non rischia la spaccatura e da parte nostre le garanzie sulla tenuta del centrodestra a Spinea ci sono». Tuttavia qualche distinguo sul nodo delle civiche rimane. Spiega ancora Casagrande: «Dalle liste civiche non si prescinde? Siamo perfettamente d’accordo, però le civiche non sono la maggioranza, ma solo parte di essa». (f.d.g.)

domenica 7 ottobre 2007

Articoli di giornale - cantieri e verde

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 33
Provincia Spinea. Sotto accusa anche i fossi chiusi per le nuove case in via Mion «Costruzioni selvagge, sparisce il verde» Checchin (Ds): «Ci vuole più equilibrio». Tessari: «Prg approvato da loro» ALESSANDRO RAGAZZO
SPINEA. «Con le varianti il piano regolatore è aumentato del 30 per cento. A livello di superficie Spinea è molto piccolo, appena 15 chilometri quadrati, e la giunta deve porsi il problema di avere una quota di terreno da non edificare. Solo così si troverà un equilibrio con l’ambiente». E’ l’analisi del consigliere dei Ds Silvano Checchin sulle nuove lottizzazioni che stanno nascendo, soprattutto alla luce di quanto successe nove giorni fa, quando il maltempo mandò sott’acqua diverse zone del territorio.
«In passato - continua Checchin - si è approvato un piano regolatore senza tenere conto dell’esistente, di mantenere il paesaggio agricolo. Per questo bisogna avere una quota di terreno non edificabile». Checchin, poi, analizza quanto successo la scorsa settimana e il mezzo metro d’acqua in alcune zone come via Capitanio e via Bennati. «Su questo tema - dice Checchin - esiste un’analisi di un anno fa dove si dice che il Comune deve tenere puliti i canali di discolo. E infatti, se questi sono liberi Spinea non va in crisi. Già noi in consiglio abbiamo chiesto alla giunta di fare degli interventi ad hoc».
I tecnici comunali hanno già comunque individuato lo scorso fine settimana i punti dove si dovrà intervenire specie nelle vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion. Ma il problema dell’eccessiva urbanizzazione è posto all’attenzione anche da un cittadino, Danilo Trevisanato, che punta il dito sulle nuove costruzioni vicino al Villaggio dei Fiori, all’incrocio tra le vie Mion e Torcello. «Lì c’erano degli alberi - osserva il residente - ma in un lato sono stati tagliati e inoltre hanno interrato un fossato. La scorsa settimana, col maltempo, siamo andati a raso e più di una volta il giardino è andato sott’acqua. Certo che se si tappano le tubature c’è il rischio di finire ancora allagati perché l’acqua non trova sfogo. Pensare che fino a qualche anno fa questa zona era davvero un paradiso terrestre mentre ora si sta costruendo dappertutto». Per il sindaco Claudio Tessari non c’è alcuna urbanizzazione selvaggia. «Stiamo applicando - dice - un piano regolatore approvato dalla sinistra e al quale stiamo cercando di porre dei rimedi, vedi lo spostamento della stazione della metropolitana. E poi non mi sembra che il maltempo abbia messo in ginocchio le case di Spinea ma sono state interessate solo le strade. Riguardo alla lottizzazione tra le vie Mion e Torcello noi siamo tranquilli perché abbiamo in mano un parere idraulico del consorzio Sinistra Medio Brenta dove si dice che è tutto in regola».


La destra accusa le sinistra, la sinistra accusa la destra.
I cittadini stanno a guardare...

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 32
Provincia I tanti cantieri fermano anche la posta Spinea. I residenti di via Fornase: «Da dieci giorni siamo senza lettere»
SPINEA. I cantieri aperti bloccano anche i postini. Fornase, ad esempio. «È da dieci giorni che non ci viene recapitata la posta - spiega Francesco Tagliapietra, del comitato di zona -, e ci sono raccomandate o altre corrispondenze che abbiamo bisogno di avere in tempi brevi. Perché non arriva? La strada non è più bloccata, eppure lettere e buste non si vedono». Dall’ufficio recapito di Spinea, la responsabile rigetta al mittente tutte le accuse, e il perché è presto detto. «La strada non è più bloccata, ma i cantieri sono mobili, nel senso che a volta ci sono ruspe e macchinari in transito, e quindi per i portalettere non è possibile passare». Non è quindi, un problema di carenza di personale, ma di cantieri aperti. Lo stesso accade, per esempio, in via Luneo, dove alcune case sono chiuse all’interno dei cantieri per la costruzione del Passante, e, per ciò che riguarda Martellago, in via delle Motte. «Con i cantieri aperti noi non potremmo neppure passare - aggiunge la responsabile dell’ufficio - ma cerchiamo comunque di trovare un accordo, di riuscire ad accontentare i clienti, anche se non sempre è possibile». Alcuni, ad esempio, sono costretti a prendere l’auto per andare a farsi consegnare la corrispondenza direttamente nell’ufficio di via delle Macchine, la sede che gestisce il recapito nel territorio. E i cittadini di Fornase? Se non ci saranno ulteriori intoppi coi cantieri avranno presto la posta nella loro cassetta.

sabato 6 ottobre 2007

Articoli di giornale - tornano le targhe alterne dal 15 ott. al 31 marzo

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 23
Cronaca TARGHE ALTERNE Piano anti-smog presentato ai sindaci
Dal 15 ottobre e fino al 31 marzo torneranno le misure di riduzione del traffico sulle strade (targhe alterne, divieti per i no-katalizzate, ecc.) e di potenziamento del trasporto pubblico, per cercare di ridurre l’inquinamento da polveri, già arrivato, quest’anno, al 104 ° superamento del limite giornaliero, a fronte dei 35 previsti.
Ieri, la riunione del «Tavolo tecnico zonale», presieduta dal presidente della Provincia, Davide Zoggia, ha discusso il piano anti-smog che anche quest’anno, oltre a puntare sulla riduzione delle emissioni delle industrie e delle centrale termoelettriche prevista dal «Protocollo» firmato l’anno scorso, punta sulla circolazione a targhe alterne per alcuni giorni alla settimana. Per ora solo i comuni di Venezia, Spinea e Mira hanno dato la loro disponibilità ad adottare questa misura; ma ce ne solo altri che si dicono pronti a fare altrettanto, a cominciare da quelli confinanti con Mestre. Il bilancio finale su chi ci sta e chi no, si farà solo giovedì prossimo, 11 ottobre, data in cui il «tavolo» di dovrebbe riunire per approvare definitivamente il «piano di risanamento dell’aria». Anche ieri è stata ribadita la necessità di un intervento più sostanzioso e puntuale della Regione, per finanziare il potenziamento del trasporto pubblico, sopratutto nelle giornate di blocco del traffico. Nei prossimi giorni la giunta provinciale approverà le sue «linee guida» per il piano anti-smog e le invierà a tutti i comuni della Provincia di Venezia. Il presidente della Provincia ha scritto all’assessore veneto Renato Chisso chiedendo risorse finanziarie per potenziare i servizi di trasporto pubblico tra Riviera del Brenta e Miranese (411 mila euro) e i servizi navetta di collegamento alle stazioni ferroviarie ed alle direttrici extraurbane (466 mila) più altri 700 mila per la rete di trasporto pubblico extraurbana.

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013