martedì 20 novembre 2007

Tavola PUT2004 - pianificazione urbanistica

Tavola: individuazione delle problematiche e delle politiche di intervento.
Di seguito alcuni screenshot della tavola al fine della comprensione e dello sviluppo della discussione sulla pianificazione territoriale approvata.


Viene definita una portante lungo via Roma con una discontinuità, color rosso, fra villa del Majno e piazza Marconi.
A "sinistra" le statali vengono indicate come asse portante del traffico.
Per quanto riguarda l'intorno di via Roma sono indicata una facia a triangolini blu, da leggenda "riduzione degli accessi", una fascia verde dietro la zona di risuzione degli accessi definita "zona30" e due fasce a cavallo di via Roma definite "riqualificazione urbana" (giallo chiaro) e "pedonalizzazione" (rosso).
Nessun attributo descrive il traffico locale o l'interscambio fra quartieri o isolati della città di Spinea.
Mancano inoltre indicazioni sulle soluzioni che dovrebbero realizzare la fascia di riduzione degli accessi.



In questo screenshot viene indicato in particolare il quartiere Dante senza particolari connotazioni sulla natura viaria nè difficoltà insite.
Nel disegno non appare nessuna evidenza della differente struttura del tessuto urbano fra le dorsali e i vari isolati differenti per struttura e conformazione.
Non vi è nemmeno alcuna considerazione alla possibilità che vi sia un salto della zona "pedonalizzazione" attraverso la "zona30".
Semplicemente la tavola definisce una fascia parallela a via Roma come zona di limitazione degli accessi alla parte residenziale come limite invalicabile (cosa pressochè impossibile da mettere su su strada se non con la chiusura totale degli incroci fra via Roma e le laterali, a scapito non solo del traffico passante ma anche di quello locale).

Articoli di giornale - raccolta firme contro le targhe alterne

LA NUOVA
Domenica 18-11-07, 32 Provincia Ottocento firme contro le targhe alterne
SPINEA. Ottocento firme per dire no alle targhe alterne. L’iniziativa è partita il 23 ottobre scorso dal direttivo dell’associazione commercianti e artigiani del centro di Spinea che ha inviato una lettera al sindaco Claudio Tessari, al suo assessore alle Attività produttive Fabio Padovan e all’intera giunta per chiedere di revocare l’ordinanza. I commercianti partono da un dato: nei giorni di stop alle pari o alle dispari registrano - sostengono - il crollo delle vendite. «Noi che viviamo o lavoriamo a Spinea - scrivono i negozianti nella missiva - crediamo sia assurdo aderire alle targhe alterne illudendo le persone che limitando il traffico e spostandolo di pochi metri più in là si possa risolvere il problema dell’inquinamento da polveri sottili, dando però il benestare allo sviluppo di opere complementari che aumenteranno in modo esponenziale il traffico. Chiediamo di essere ascoltati e capiti nel nostro malessere poiché decisioni tanto importanti dovrebbero essere prese anche ascoltando il parere delle forze produttive locali». Secondo i commercianti le targhe alterne non servono. «Non servono né ai cittadini, né allo stato dell’aria che respiriamo e né a noi - aggiungono Elena Fontana ed Erika Sorato promotrici della raccolta firme - perché in un mese perdiamo otto giorni di lavoro e in sei mesi, durata del provvedimento, almeno quaranta. Per questo abbiamo deciso di chiedere al Comune di ritirare l’ordinanza e l’adesione, sinora, è stata massiccia». Per Padovan quest’anno il Comune non si ritirerà. «Fino alla prossima primavera - osserva il neo assessore - non cambieremo linea poi fra un anno assieme a tutta la giunta decideremo cosa fare perché o a livello provinciale aderiscono tutti oppure non ha senso restringere in questo modo la circolazione dei veicoli. Delle richieste dei commercianti ne abbiamo preso atto ma va detto che la crisi dei consumi non è imputabile solo alle targhe alterne. (a.rag.)

Le considerazioni che possono essere svolte sono molteplici:
  • Per dei centri abitati che distano qualche decina di chilometri da un centro industriale come Marghera famoso ogni 3-4 anni per le fughe di fosgene-cloro e le nubi tossiche, famoso per i fanghi al mercurio e l'alto indice di idrocarburi in falda, viene ovvio chiedersi quale sia il palo e quale la pagliuzza. E' altresì vero che la limitazione delle emissioni di CO2 deriva dall'accettazione del trattato di Kyoto, sulla quale personalmente ho una cattiva opinione. Il trattato di Kyoto impone divieti non soluzioni, profonda inequità visto che differenzia fra Cina India e Brasile rispetto per esempio l'Italia...ciò si traduce in blocco del traffico di acquirenti e costi aggiuntivi sui prodotti (produzione e trasporto sono caricati dei costi di filtri riduci-emissione) al contrario dei prodotti cinesi (già di per se convenienti anche se di minore qualità) incentivati dai minori costi riguardo l'ambiente.ù
  • 800 firme sono tante?! sono poche?! Fronte a questo numero probabilmente per l'amministrazione del comune di Spinea sono poche...nemmeno 1% della popolazione in analogia con considerazioni già svolte in altre situazioni, tuttavia considerando la quantità totale di attività produttive presenti sul territorio di Spinea assumono una maggiore rilevanza.
  • Il quartiere Dante vede in malo modo le firme pro-traffico poichè grazie alla modifica urbanistica un qualsiasi movimento extra-via Roma lato sud coinvolge l'intero quartiere Dante.
  • La presenza di persone pronte a firmare pro-traffico indica la necessità per sopravvivere di non subire limitazioni all'accessibilità (cosa che invece sta avvenendo per le attività commerciali presenti in via Matteotti di difficile accesso a seguito della modifica urbanistica). I mezzi di trasporto pubblico sono infatti lenti ed insufficienti a servire capillarmente il territorio. Si ricorda a riguardo dei mezzi pubblici questo articolo in cui viene descritto il disagio di autisti dei mezzi pubblici e l'insicurezza delle linee.
  • Infine se consideriamo il progetto del PUT2004, la previsione è di creare una zona pedonale fra villa del Majno e piazza Marconi - Chiesa San Vito e Modesto. A tal riguardo viene definita una fascia intorno a via Roma chiamata "Fascia di riduzione degli accessi". Tale raccolta firme mostra come il cittadino pur di spostarsi liberamente e guadagnare non baderà alla limitazione deglia accessi riversandosi nelle vie residenziali pur di continuare indisturbato il suo tragitto (il che riporta alla disquisizione sulla convenienza di un trattato pro ambiente che trovi soluzioni anzichè divieti). Tavola PUT2004 - pianificazione urbanistica

Articoli di giornale - Protesta 18 novembre 2007

LA NUOVA
Domenica 18-11-07, 32 Provincia Corteo dei comitati contro la nuova viabilità. Lunghe code in via Roma La protesta è mini, ma il caos è maxi
SPINEA. Sotto le aspettative la partecipazione dei cittadini di Spinea contro il piano della viabilità varato dalla giunta comunale. A scendere in strada ieri mattina per la manifestazione indetta da Spinea Vivibile, comitati di via Matteotti e via Capitanio e Civica popolare 585, sono state tra le sessanta e le settanta persone. I disagi alla circolazione non sono comunque mancati, soprattutto per chi si è trovato a percorrere via Roma dalle 10 a mezzogiorno, rimanendo così imbottigliato nel traffico. Il corteo, partito da piazza Marconi, ha sfilato come previsto fino alla nuova rotatoria del Graspo d’Uva. E’ quindi tornato indietro percorrendo via Roma fino all’altra rotatoria, quella dei Bersaglieri per poi ritornare al punto di partenza. Un avanti-indietro per la via principale della città, scandendo slogan ed esibendo striscioni, che ha mandato nel caos la circolazione in centro.
Bisogna far notare un dato importante: il corteo ha occupato un solo senso di marcia sfilando in andata e ritorno per via Roma.
Quindi per esempio mentre via Roma veniva percorsa in andata le auto provenienti dal centro/Bersaglieri potevano liberamente passare (ahimè il sabato giorno di mercato la già precaria circolazione su via Roma prevede comunque delle code, per i semplici passanti che attraversano le strisce pedonali).
Non bisogna inoltre dimenticare che la polizia in testa e coda del corteo ha provveduto a dirottare i veicoli nelle strade confinanti (proprio come previsto succederà con la chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi con pedonalizzazione).
Infine non bisogna scordarsi che le auto transitanti attraverso via Cici, piazza Marconi si sono indi trovate nel sistema rotatorio dei tre sensi unici voluto dall'amministrazione (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati), finendo per coinvolgere via Alfieri e l'intero quartiere.

Lunghe code si sono formate in via Roma, in entrambi i sensi di marcia: verso Mirano la colonna di veicoli ha superato la zona della chiesa di Santa Bertilla, dall’altra parte, verso Mestre, il blocco del traffico è arrivato fino alle porte di Chirignago. Per tutta la mattinata la polizia locale ha avuto il suo bel da fare a gestire il traffico impazzito, deviando le auto su strade interne, mentre il piccolo corteo sfilava in centro scortato dai carabinieri. «Sindaco e giunta hanno stravolto la viabilità cittadina senza rispettare le nostre esigenze e la nostra sicurezza - hanno urlato i cittadini scesi in strada - da allora l’inquinamento è aumentato e così pure il pericolo per tutti noi». Nei giorni scorsi i comitati avevano anche incontrato il sindaco Claudio Tessari per tentare un ultimo accordo, ma l’esito della riunione non era stato molto diverso da quelli precedenti: cittadini insoddisfatti, le loro richieste ignorate e sindaco convito a proseguire per la propria strada a testa bassa.

In realtà i comitati furono chiamati ad un incontro senza alcuna motivazione precisa e solo per la buona disponibilità della maggioranza dei presenti dei comitati, l'incontro è stato volto verso la discussione dei temi rilevanti.

Anche ieri Claudio Tessari ha guardato i manifestanti sfilare sotto le finestre del delmunicipio, contandoli uno ad uno: «Sessantatre persone rappresentano meno del due per mille dei cittadini di Spinea - ha commentato il sindaco - molti di meno anche rispetto all’ultima manifestazione di settembre, segno inequivocabile che le ragioni di questa protesta stanno scemando. Con pazienza e apprezzando i benefici che i lavori in corso porteranno alla città, anche gli ultimi irriducibili si convinceranno della bontà di questi interventi».

Le ragioni della protesta staranno scemando, ma i problemi generati alla viabilità permangono.
Purtroppo le statistiche contano solo i casi di incidente con infortunio alla persona, gli altri casi rientrano nella costatazione amichevole che non richiedono nemmeno l'intervento della polizia.
Gli scopi per cui si fanno manifestazioni sono molteplici.
Forma di dissenso da determinate scelte compiute da altri, vengono spesso considerate come prova di forza dei comitati, tuttavia sono in primo luogo un modo per dimostrare la presenza di certe entità nel territorio, nonchè ottimi strumenti per sviluppare un dialogo con terzi in piazza per diffondere i contenuti di una causa.
Secondo quest'altro modo di intendere una manifestazione emerge che molti passanti non hanno diniegato la manifestazione ma non vi hanno partecipato per alcuni particolari motivi.
Chi troppo impegnato dal figlio o dal lavoro ha dato un saluto prima di scappare, chi più pessimista non vi ha partecipato poichè convinto che le manifestazioni non servano a nulla poichè protestare è un esercizio di perdita di tempo e non un mezzo con cui si può giungere a qualche risultato con l'amministrazione ("tanto i fa queo ch'i voe..."), chi vedendo via Matteotti quasi conclusa ha preferito non prendersi una giornata di ferie il sabato mattina per partecipare alla protesta....
300 partecipanti o 60 o 100 sempre un 1% della popolazione si tratta...se si considera l'intera cittadinanza indipendentemente dal fatto che in comune si conti il numero dei partecipanti solo quando fa comodo.
Un po' diverso appare il numero dei partecipanti quando si nota che il quartiere Dante rientra fra quelli residenziali di lungo corso, e la vita media dei residenti si attesta sui 50-60 anni.
A questo punto altri fattori possono influire come per esempio la giornata assai fredda ed abbassare il numero dei partecipanti al 10% delle firme raccolte nel quartiere ad inizio della protesta in luglio.

IL GAZZETTINO
Domenica 18 novembre 2007 SPINEA Dovevano essere trecento ma in strada sono scesi "armati" di manifesti solo in una sessantina In piazza Marconi contro la viabilità La manifestazione ha raggiunto comunque gli effetti sperati: traffico in tilt
Dovevano essere in trecento, come gli eroi spartani della celebre battaglia delle Termopili, a scendere in strada contro il progetto di viabilità per Spinea varato dall'amministrazione Tessari. Invece, ieri mattina, in Piazza Marconi, ad inscenare la protesta annunciata da giorni c'era solo uno sparuto gruppo di manifestanti. Circa 60 cittadini, armati di striscioni e cartelloni di protesta, scortati da Carabinieri e agenti della Polizia locale. Pochi ma buoni, a dire la verità, perché la manifestazione è riuscita ad ottenere gli effetti desiderati: circolazione bloccata in via Roma e traffico in tilt per circa un paio d'ore.
Anche in questo caso valgono le spiegazioni qui già svolte riguardo al blocco del traffico.

Il corteo è partito da piazza Marconi, procedendo in direzione del cavalcavia del Graspo d'Uva, ha completato il giro della nuova rotatoria e per poi imboccare via Roma verso il cinema Bersaglieri per poi tornare al punto di partenza. L'oggetto del contendere è la nuova viabilità di Spinea: i comitati portavoce della protesta (Spinea Vivibile, via Matteotti, 585 e via Capitanio) chiedono a gran voce il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti e via Cattaneo, la messa in sicurezza di via Bennati, l'eliminazione della rotatoria all'incrocio tra le vie Roma e Alfieri, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, che si porti fuori dal centro il traffico di passaggio e che venga messa in sicurezza via Capitanio. La battaglia si è già spostata sui banchi del Tar, dal momento che i comitati hanno già presentato ricorso, e potrebbe anche chiamare i cittadini alle urne per un referendum. Ieri mattina, i manifestanti hanno distribuito volantini, preparati con un inequivocabile formato da epigrafe. "Il traffico pesante è stato dirottato nelle vie laterali, -recita il volantino - non idonee in quanto strette e prive di sicurezza lasciando i residenti in una condizione di totale pericolo". Il sindaco di Spinea Claudio Tessari è irremovibile: indietro non si torna. La manifestazione di ieri non ha sortito nessun effetto se non quello di rafforzare la sua posizione. "Sessanta persone sono un po' pochine - ha commentato il primo cittadino - meno del 2 per mille della popolazione di Spinea . Io non posso prendere le mie decisioni in base alla volontà dei singoli, devo valutare la situazione della città nel suo complesso.

La situazione nel suo complesso è così.

A settembre, alla prima manifestazione, erano presenti trecento persone. Stamattina (ieri, ndr) erano in 60 o 70. Significa che la gente pian piano si sta rendendo conto della bontà del piano della viabilità e della necessità di apportare cambiamenti: sono convinto che con pazienza, vedendo lo svolgimento dei lavori, un po' alla volta ogni incomprensione riguardo al nuovo Piano di Spinea sarà chiarita".Davide Tamiello

In realtà chi è sceso in piazza si è accorto che i non aderenti alla manifestazione non hanno partecipato convinti dell'impossibilità di dialogare con i potenti, e non convinti della bonta delle soluzioni messe in atto.

D'altra parte i comitato avevano notato ciò anche qualche giorno prima.....

Articoli di giornale - Corteo in via Roma, previsti disagi

LA NUOVA
Sabato 17-11-07, 35 Provincia Corteo dei comitati a Spinea Previsti disagi lungo via Roma
SPINEA. Blocco del traffico e disagi alla circolazione stamani a Spinea per la protesta dei comitati locali contro il piano della viabilità adottato dal Comune, a partire dall’introduzione del senso unico su via Matteotti, la strada che collega il centro a Fornase. Alle 10, infatti, i manifestanti si ritroveranno in piazza Marconi, di fronte all’asilo, e poi proseguiranno a piedi o in bicicletta in direzione del cavalcavia del Graspo d’Uva. Qui faranno il giro della rotatoria, di seguito s’incammineranno verso i Bersaglieri e poi rientreranno in piazza Marconi. Salvo problemi, il tutto dovrebbe svolgersi in un paio d’ore. E’ probabile che i comitati rallenteranno le auto attraversando lentamente sulle strisce pedonali. Di sicuro chi si troverà a transitare per il centro di Spinea, lungo via Roma, dovrà avere molta pazienza perché rischierà di passare diversi minuti in coda. Anche perché oggi ci sarà il mercato settimanale in piazza Fermi e dunque si prevede un afflusso di auto più intenso del solito. Della protesta sono già state allertate le forze dell’ordine. I comitati organizzatori fanno sapere che l’iniziativa si svolgerà anche in caso di maltempo. Questa è la seconda grande manifestazione di protesta organizzata dai comitato con l’obiettivo di far cambiare idea al Comune sulle scelte fatte in tema di viabilità. (a.rag.)

In realtà la polizia ha deviato il traffico verso Asseggiano, attraverso via Buonarroti e via Alfieri-Cici a seconda di dove si trovava la manifestazione.
Quindi l'impatto che ha subito il traffico per la presenza del corteo è stata di cominciare a percorrere quelle vie residenziali che in un prossimo futuro saranno percorse con la chiusura e pedonalizzazione di un tratto di via Roma.
Scopo della manifestazione era dimostrare la presenza nel territorio dei comitati, in parte luoghi in cui si vuole intervenire, passando vicino al mercato (non è un caso che sostando in piazza Marconi la polizia abbia svolto anche il compito di blocco delle auto che contro senso si dirigevano verso il semaforo oramai disattivato fra via Roma e Matteotti).

IL GAZZETTINO
sabato 17 novembre 2007 SPINEA Per la nuova viabilità Comitati contro Tessari bloccheranno via Roma Oggi si prevedono due ore di inferno
Bloccheranno via Roma per protestare contro le scelte del sindaco di Spinea Claudio Tessari. I comitati di Spinea Vivibile, via Matteotti, 585 e via Capitanio sono stanchi di una trattativa senza sbocchi. Oggi, allora, passeranno alle "maniere forti".Alle 10 partirà un lungo corteo da piazza Marconi, di fronte all'asilo, e finirà per bloccare il traffico di via Roma. Un modo di protestare molto in voga di questi tempi: i comitati di Mirano hanno fatto scuola.Si stima di raggiungere circa 300 persone alla manifestazione che non a caso cade di sabato, giorno di mercato e di maggior traffico per Spinea .La previsione di quanto succederà è piuttosto scontata: circolazione paralizzata e caos totale tra gli automobilisti con via Roma trasformata in una opprimente camera a gas, come successe lo scorso 22 settembre, in occasione di una manifestazione analoga promossa dagli stessi comitati.Il corteo partirà da piazza Marconi, procederà in direzione del cavalcavia del Graspo d'Uva, farà il giro della nuova rotatoria e per poi imboccare via Roma verso il cinema Bersaglieri. Da qui si ritornerà al punto di partenza. Il tutto dovrebbe durare all'incirca due ore.Lo scopo della protesta? La nuova viabilità, con via Matteotti a senso unico e via Bennati che presto seguirà lo stesso destino, proprio non piace ai residenti.La città è stata tappezzata di volantini per annunciare ai cittadini l'iniziativa. I comitati chiedono a gran voce (sono disposti anche a ricorrere a un referendum se il ricorso presentato al Tar non dovesse dare esito positivo) il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti e via Cattaneo, la messa in sicurezza di via Bennati, l'eliminazione della rotatoria all'incrocio tra le vie Roma e Alfieri, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, portare fuori dal centro il traffico di passaggio e la messa in sicurezza di via Capitanio.Il sindaco Claudio Tessari, però, fino ad ora è stato chiaro: indietro non si torna. Anzi, a breve verrà istituito il senso unico anche in via Bennati per terminare il circuito.Davide Tamiello

Via Roma non diventa una camera a gas perchè c'è la manifestazione, bensì diventa una camera a gas perchè ogni giorno transitano 30000 veicoli al giorno.
Inoltre va fatto notare che la polizia ha provveduto a far circolare il traffico per altre vie deviandolo in modo opportuno in testa e coda del corteo.
Quindi non si può parlare di traffico paralizzato.

sabato 17 novembre 2007

Articoli di giornale - ritarda l'apertura di via Luneo

LA NUOVA
VENERDÌ, 16 NOVEMBRE 2007 Pagina 32 - Provincia MIRANO E SPINEA Ritarda ancora l’apertura di via Luneo
MIRANO. E’ stata di nuovo prorogata la riapertura di via Luneo. I lavori del nuovo sottopasso del Passante tardano a concludersi, mentre sale la protesta dei commercianti, esasperati da mesi di chiusura, guadagni più che dimezzati e clienti quasi azzerati. «Siamo tagliati fuori dal 3 settembre - lamenta Roberto Pistolato, gestore della trattoria 19 Al Paradiso - in un primo momento la riapertura era fissata al 27 ottobre, poi è stata prorogata di due settimane, con la promessa di proseguire i lavori istituendo un senso unico alternato regolato da semaforo. Invece niente: ancora tutto chiuso». «Ci sentiamo presi in giro - aggiunge Andrea Marchitelli, titolare di un negozio di abbigliamento - l’ordinanza di proroga dei lavori non viene nemmeno comunicata o esposta e per noi ogni giorno che passa con la strada chiusa rappresenta un danno enorme». I negozi in via Luneo sono solamente tre, ma rappresentano tutto per questo quartiere. «Anche perché - lamenta Oscar Sorato, titolare di un’edicola e di un distributore di carburanti - la città spesso ci dimentica. Basti pensare che qui non arrivano nemmeno le locandine degli eventi organizzati in piazza». «Dimenticati» è la parola che più ricorre da queste parti. Dimenticati dai comuni di Mirano e Spinea, dalla società che conduce i lavori al sottopasso, dalla gente che trova la strada transennata e ripiega su altri negozi. Per la sua trattoria Pistolato parla anche di guadagni tagliati del 70 per cento. Sorato e il suo distributore potrebbero quasi chiudere: auto da rifornire non ce ne sono più. Tutti e tre hanno incontrato in questi giorni i loro commercialisti: chiederanno un rimborso alla Pdm, la società del Passante, ricorrendo se necessario anche a vie legali. Intanto nei prossimi giorni parte del sottopasso dovrebbe finalmente diventare transitabile. In via Luneo aspettano senza farsi troppe illusioni e, intanto, affilano le armi. (f.d.g.)

Articolo di giornale - Seconda manifestazione in via Roma

LA NUOVA
VENERDÌ, 16 NOVEMBRE 2007 Pagina 32 - Provincia Domani i comitati bloccano via Roma Nuovo corteo a Spinea. «Questa viabilità deve essere cambiata» ALESSANDRO RAGAZZO
SPINEA. Un muro contro muro che è diventato ormai una saga, che ogni settimana si arricchisce di nuovi capitoli. La prossima puntata è prevista per domani, alle 10 in piazza Marconi di fronte all’asilo, quando i comitati di Spinea Vivibile, via Matteotti, 585 e via Capitanio si raduneranno per un corteo che bloccherà il traffico in centro, lungo via Roma. Dunque si inasprisce lo scontro con il Comune sul piano della viabilità partito la scorsa estate e che a molti cittadini non va giù. Proprio mercoledì scorso si era tenuto un incontro tra il sindaco Claudio Tessari e i rappresentanti degli stessi comitati, che non aveva sortito alcun effetto. Questi ultimi, poi, sono disposti a indire persino un referendum tra i cittadini pur di far fare marcia indietro al Comune che da parte sua non ha intenzione di indietreggiare. Così l’appuntamento è per domattina alle 10 con gli organizzatori che si augurano di vedere in strada almeno 300 persone per bloccare i veicoli in transito. Sarà la seconda manifestazione dopo quella del 22 settembre scorso. Anche allora era sabato, la giornata che coincide col mercato settimanale, al quale si recano centinaia di persone. Dunque per domani si prevede caos. Il corteo partirà da piazza Marconi, procederà in direzione del cavalcavia del Graspo d’Uva, farà il giro della neonata rotatoria e poi si dirigerà lungo via Roma e verso il cinema Bersaglieri. Da qui si ritornerà al punto di partenza. Il tutto dovrebbe durare al massimo due ore. In questi giorni i comitati organizzatori hanno attaccato dei volantini in città per spiegare i motivi della loro protesta e invitano i cittadini a partecipare in massa. «Da tempo - spiegano - sosteniamo che la giunta comunale sta stravolgendo la viabilità senza rispettare le esigenze dei cittadini e della sicurezza. Dirottare il traffico da via Roma, intasando le vie laterali, porta ad un aumento dell’inquinamento e del pericolo per i cittadini. Non è la soluzione». Lo scopo dei comitati, infatti, è quello di far fare marcia indietro al Comune e chiedono il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti, la messa in sicurezza di via Bennati, il ritorno al doppio senso in via Cattaneo, l’eliminazione della rotatoria all’incrocio tra le vie Roma e Alfieri, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, portare fuori dal centro il traffico di passaggio e la messa in sicurezza di via Capitanio.

Prima manifestazione in via Roma 22 settembre 2007

Prima manifestazione in via Roma 22 settembre 2007


Prima manifestazione in via Alfieri 10 settembre 2007

Prima manifestazione in via Alfieri 10 settembre 2007


mercoledì 14 novembre 2007

Riassunto degli interventi su via Matteotti

Su via Matteotti verrà realizzato un senso unico da nord a sud con riduzione del volume di traffico complessivo in transito, miglioramento della vivibilità

- Aumento del numero di posti auto a servizio delle attività commerciali con regolamentazione a tempo (sosta max 60 min) per migliorare lo scambio e la possibilità di trovare posto.

- Realizzazione di una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in fase di realizzazione sul tratto sud di via Matteotti (pronta in primavera) e con quella che verrà realizzata su via D'Annunzio e via Bennati, quindi migliore vivibilità degli spazi anche per chi non ha l'auto e per stimolare l'utilizzo della bicicletta.

- Percorso pedonale da Piazza Marconi sino a via D'Annunzio sul lato ovest.

- Rallentamento dei veicoli mediante ridimensionamento della carreggiata e inserimento di passaggi pedonali rialzati con aumento della sicurezza per pedoni e ciclisti.

- Nuova illuminazione.

- Nuovo marcipiede nel primo tratto di fronte alle attività commerciali.

- Nel complesso maggiore vivibilità: si passa dalla strada di transito ad una strada viva.

link

Nel complesso la circolazione viene concentrata nel quartiere Dante per evitare il lungo sistema rotatorio imposto.
La circolazione locale è comunque scombinata.


Articolo di giornale - incontro con Claudio Tessari

IL GAZZETTINO
mercoledì 14 novembre 2007
Richiesta piuttosto originale ieri dei Comitati di via Matteotti e Spinea Vivibile nell’incontro con il sindaco Claudio Tessari e l’ Facciamo un referendum sulla viabilità” Ma più che altro sembra un questionario a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere poste ai cittadini chiamate alle urne
I cittadini chiedono un referendum sulla viabilità. Questa la richiesta avanzata dai Comitati di via Matteotti e Spinea vivibile al termine dell'incontro di ieri mattina con il sindaco Claudio Tessari e l'Assessore alla viabilità Mario Simionato. Più che un referendum un questionario, a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere posti ai cittadini chiamati alle urne.
I punti in questione sono otto: il ritorno a doppio senso di via Matteotti e via Cattaneo, il mantenimento di via Bennati a doppio senso, la rimozione della rotatoria all'incrocio fra via Roma e via Alfieri, il divieto di costruzione di nuovi edifici in rilevato in Piazza Marconi, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, il traffico intercomunale di passaggio fuori da Spinea e la messa in sicurezza di via Capitanio.
Gianni Causin, del Comitato Spinea Vivibile, ha inoltre rinnovato la proposta di un'assemblea pubblica per coinvolgere l'intera cittadinanza a proposito della viabilità della Spinea del domani. Da via Alfieri piovono lamentele sul nuovo circuito viario che, a detta dei residenti, ha portato un notevole incremento del traffico di attraversamento.
"Via Bennati diverrà presto a senso unico come via Matteotti - spiega una residente - perché allora non mettiamo a senso unico anche via Alfieri, che è molto più stretta e quindi pericolosa delle altre due strade? In questo modo diverrebbe molto più sicura".
L'amministrazione risponde con fermezza che indietro non si torna: in via Matteotti, dopo il senso unico, verrà aumentato il numero di posti auto a servizio delle attività commerciale e verrà realizzata una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in fase di realizzazione sul tratto sud di via Matteotti (pronta in primavera) e con quella che verrà realizzata su via D'Annunzio e via Bennati.
II resto del piano prevede un percorso pedonale da Piazza Marconi sino a via D'Annunzio sul lato ovest e, sempre in via Matteotti, il ridimensionamento della carreggiata e l'inserimento di passaggi pedonali rialzati, oltre a migliori all'illuminazione e ai marciapiedi.
I residenti, all'idea di una pedonalizzazione di via Roma, sono insorti contro il sindaco per il timore che il traffico possa riversarsi nelle vie limitrofe. "La pedonalizzazione verrà fatta dal prossimo sindaco -ha spiegato Tessari - ma vi si potrà pensare solo quando verrà completata la tangenziale nord complementare al Passante". D.T.

Il motivo per cui vi sono svariate domande dipende dal fatto che molte sono le azioni compiute dall'amministrazione nel quartiere, con progressivo scombinamento della circolazione locale e concentramento in zone residenziali (link).
Il referendum consultivo deve inoltre vertere su ben determinate delibere ed argomenti in cui vi sia stata un'azione sul territorio da parte dell'amministrazione.
Progetti che modificano più zone implicano quindi maggiori tematicità implicite.

Rimane quindi inspiegabile per quale motivo se la pedonalizzazione di via Roma (intasata giornalmente da 30000 veicoli) si attuerà soltanto con il completamento della tangenziale nord complementare al Passante si debba già da oggi attuare una serie di modifiche che comportano comunque un danno per il quartiere Dante.

link a disegni

Se la soluzione fosse realmente la tangenziale nord gli sforzi dovrebbero essere compiuti per realizzare questa e non per metter il carro davanti ai buoi.

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 14 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Già presentata la domanda: se Tessari non accetterà comincerà la raccolta firme. Sabato una manifestazione Un referendum sulla viabilità Sarà la prima consultazione popolare mai fatta nel Miranese di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Una proposta di referendum con ben otto quesiti soprattutto sulla viabilità ma pure sull’urbanistica. E’ quello che stanno progettando i comitati di Spinea che ieri, al termine dell’incontro con il sindaco Claudio Tessari, hanno consegnato all’amministrazione comunale una copia di richiesta della consultazione. Ora resta da vedere se Tessari accetterà di indire un referendum, altrimenti i comitati hanno già fatto sapere che inizieranno a raccogliere le firme necessarie, circa 2300, per indirlo.
In sostanza i comitati chiedono il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti, messa in sicurezza di via Bennati, tornare al doppio senso in via Cattaneo, eliminare la rotatoria all’incrocio tra le vie Roma e Alfieri, divieto di costruzione di nuovi edifici su piazza Fermi, ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, traffico di passaggio fuori dal centro e messa in sicurezza di via Capitanio.
Tutte domande, queste, fatte ancora una volta al sindaco dal comitati di via Matteotti e quello di Spinea Vivibile nel faccia a faccia di ieri, a cui ha partecipato anche l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato. Ma com’era logico prevedere, per l’ennesima volta ognuno è tornato a casa con le proprie convinzioni. La giunta, come ricorda lo stesso sindaco Tessari, sta portando avanti il suo programma elettorale e indietro non si torna. Su via Matteotti sarà realizzato un senso unico da nord a sud con riduzione del volume di traffico in transito,

La riduzione del volume di traffico su via Matteotti non indica che un certo numero di veicoli è stato eliminato dalla faccia della terra, bensì che questi si siano spostati in altro loco.

link tavole scombinamento della circolazione del quartiere

aumenteranno i posti auto per le attività commerciali con sosta massima di un’ora,

Dal punto di vista urbanistico devono essere mantenuti certi indici di numero parcheggio pubblico disponibile per abitante.
A titolo di esempio: se si volesse trasformare piazza Marconi in un'area piena di palazzi si dovrebbero ricavare vari parcheggi pubblici in sostituzione di quelli eliminati con la lotizzazione dell'area, a cui dovrebbero aggiungersene altri per il soppravvenuto aumento di abitanti proprio nelle nuove costruzioni.

sarà fatta una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in costruzione nel tratto sud di via Matteotti e quella che sarà realizzata in via D’Annunzio e in via Bennati, sarà previsto un percorso pedonale da piazza Marconi sino a via D’Annunzio sul lato ovest, saranno rallentati i veicoli con la riduzione della carreggiata e l’inserimento di passaggi pedonali rialzati, ci saranno nuovi punti luce e marciapiede nel primo tratto. Insomma, una serie di interventi per rendere più vivibile la zona.
Problematiche ingenerate su piazza Marconi.

«Solo nel 2010-2011 quando sarà completato l’anello a Nord - spiega Tessari - potremmo pedonalizzare via Roma. Prima sarà obiettivamente impossibile».
Ma i comitati chiedono risposte immediate a quelle che definiscono esigenze per la tutela della salute. «Nei prossimi 4 anni» chiede Gianni Causin di Spinea Vivibile «come interverrà il Comune?». Per questo sabato mattina alle 10 i comitati hanno annunciato una manifestazione con corteo che partirà da piazza Marconi.

Valgono le stesse considerazioni sopra svolte.
30000 veicoli venivano stimati da Mario Simionato in campagna elettorale per un 75-80% come traffico passante e quindi un 20% come traffico locale cittadino al giorno.
Un qualsiasi provvedimento di chiusura del tratto di via Roma previsto comporterebbe il reversamento ai lati (si ricorda che in via Buonarroti e via Bellini sorgono delle scuole) di ben 6000 veicoli al giorno in vie residenziali.


Incontro con il sindaco Claudio Tessari

Il sindaco Claudio Tessari, messosi in contatto con il protavoce del comitato "Cittadini per una Spinea vivibile" Gianni Causin ha fissato un incontro per il 13 novembre 2007 con il suddetto comitato e con il comitato "Per via Matteotti".

Tuttavia i 13 novembre a convegno il sindaco si è comportato inversamente a quanto previsto considerando la richiesta voluta dai comitati anzichè dal medesimo.
Inoltre i giornali hanno visto questo incontro come un'occasione estrema per trovare una soluzione.

In realtà i comitati non avevano stabilito nulla per tale incontro, meno che meno la possibilità di convergenza di vedute da fra le controparti, poichè essi erano stati invitati senza una spiegazione sull motivo dell'incontro.
Alcuni membri visto lo stravolgimento dei fatti hanno pensato di lasciare l'aula, tuttavia la volotà pressante della maggioranza di discutere delle problematiche del quartiere ha prevalso portanto ad uno scambio di opinioni ed idee inconcludente.
Le richieste per quanto riguarda via Matteotti e via Alfieri non sono state accettate.
Il completamento della visione di riassetto urbanistico fortemente voluto dall'amministrazione viene relegato a vaghe frasi del tipo "nel 2010 si potrà...", "un altro sindaco potrà...".

La presenza dell'assessore all'urbanistica Mario Simionato, giunto ad incontro iniziato con Claudio Tessati, ha contribuito all'affermazione del piano urbanistico previsto.

Non sono valse le proteste e nemmeno i richiami a badare agli incidenti verificatisi in pochi mesi sul territorio, specialmente nelle aree che hanno subito gli effetti delle modifiche di urbanistiche.
Con un netto: Ci vogliono statistiche non casi singoli si è chiusa la questione degli incidenti.

Non sono valse nemmeno le considerazioni sul PM10 emesso il quale non è di certo calato con il sistema di circolazione "rotatorio" previsto (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, via Roma), anzi allungandosi il percorso da compiere per un verso di percorrenza il PM10 emesso è casomai aumentato.
Anche questo discorso è stato chiuso in fretta, bollato come demagogico.

Riguardo via Alfieri nulla è previsto, sia per quanto riguarda l'esecuzione di dossi, che per risistemazione del marciapiede, creazione di sensi unici, creazione di piste ciclabili o quant'altro.
A dire il vero nella via gli abitanti lamentano ancora la mancata presenza di un doppio cartello di senso vietato in prossimità del sistema di sensi unici che definisce la rotatoria triangolare intorno piazza Dante, nel tratto prossimo a via Verga, anche se la richiesta viene rinnovata mensilmente.

Tuttavia diversamente da quanti fino ad oggi asserito si afferma la presenza di un problema a sud di via Alfieri nell'incrocio con via D'Annunzio, poichè i divieti di divieto di transito eccetto residenti sono pressochè inutili senza un poliziotto pronto a dare una multa.
D'altra parte il tratto di strada retrostante di circa 50 metri può essere percorso facilmente, consentendo una notevole riduzione del percorso da seguire nel sistema rotatorio previsto intorno al quartiere, grazie anche alla presenza delle vie secondadie che da via Alfieri portano a qualsiasi livello di via Matteotti, Bennati o via Roma.
A tal riguardo nell'ufficio urbanistica recentemente si stava pensando a due soluzioni alternative: inserire una sbarra per consentire al bus di GiroSpinea di passare con apposito telecomando, oppure inserire un percorso tortuoso che renda difficilmente accessibile il tratto di strada da via D'Annunzio.

Riguardo al calo delle vendite per gli esercizi commerciali in via Matteotti, l'amministrazione non può intervenire se non consigliando di rilanciarsi con pubblicità o miglioramento della qualità offerta.
Tuttavia il comune penserà anche a qualche sistema per attirare pedoni/acquirenti nei marciapiedi di via Matteotti.

La minore visibilità data dalla presenza del doppio senso di marcia in via Matteotti persa con il riassetto urbanistico attuato rimarrà tale.

Per via Bennati non c'è dialogo poichè si rimanda comunque alla risistemazione futura con trasformazione della "via" in "viale alberato" e creazione della sicurezza con riduzione in senso unico, pista ciclabile lato Mestre (est) e risistemazione del marciapiede (sfalcio dell'erba non tagliata da anni su certi tratti del marciapiede).

Si sta inoltre valutando l'inversione di via Paolo Sarpi (laterale fra via Alfieri verso via Matteotti all'altezza della gelateria Pinguino Blu, grande quanto una corsia di via Alfieri).

Per il resto è stato affermato che nelle opere secondarie al Passante, il sindaco Claudio Tessari (come ama ribadire ogni volta lui medesimo) è riuscito non solo a richiedere il potenziamento delle strade statali, ma anche la costruzione di uno snodo fra via dei Martiri e via Matteotti in prossimità del cimitero (link).

Il risultato dell'incontro è quindi poco proficuo per gli abitanti del quartiere Dante.
Nulla apporta alla risistemazione delle problematiche (sia per residenti sia per chi ha un'attività in via Matteotti).
Le proposte per il tratto sud di via Alfieri aleggiano nel vago "stiamo valutando", senza che vi sia una vera e propria decisione a riguardo anche nella loro attuazione.
Permane l'insicurezza di via Alfieri.
Peggio ancora per via Paolo Sarpi che essendo l'ultima via a portare in via Alfieri, con l'inversione del senso unico permette ancora di più una riduzione del sistema rotatorio previsto.
Viene quindi ad essere sgravato l'ingresso a sud fra via Alfieri e via D'Annunzio ed un piccolo tratto di via Alfieri, tuttavia rimane il problema per parte della via e per via Paolo Sarpi con altrettante problematiche per la circolazione.
Tra l'altro in alternanza con le altre vie che da via Alfieri vanno in via Matteotti viene a crearsi un ottimo sistema rotatorio interno per poter permettere agli abitanti di via Matteotti stessa di giungere o uscire dalla via senza dover ogni mattina percorrere il trittico: via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati/Alfieri per giungere in via Roma (link).

Riguardo tali opere in quanto secondarie al Passante si fa notare che già ora sono sottodimensionate per l'attuale traffico (Vogliamo il Passante per risolvere la questione del traffico, Frontale sulla camionabile).
La previsione futura è di aumento del traffico per tali vie è reperibile su questo post.
A tal riguardo il potenziamento è una necessità.
Tuttavia viene ancora presentato dall'amministrazione e nell'incontro con il sindaco tali potenziamenti come una valvola di sfogo per il traffico passante in via Roma.
In tutta probabilità la riduzione grazie alla camionabile non avverrà poichè saranno comunque vie di transito fortemente sfruttate, anche se potenziate.
Non bisogna inoltre dimenticare che essendo tali opere secondarie al Passante la loro realizzazione avverrà forse nel 2010 e non nel 2008 (quando in realtà il potenziamento sarebbe stato utile dal 2006-2007).
Fino alle date ipotizzate tutto rimarrà nell'incertezza governativa sia riguardo al recupero dei finanziamenti economici sia riguardo alla stabilità dell'attuale o futuri governi sia riguardo alla considerazione dell'opera (secondaria per le alte sfere dello stato quando invece per il territorio è NECESSARIA/PRIMARIA).
Ne deriva quindi l'incomprensione per cui si proceda alla creazione dei lavori nel territorio urbano prima ancora che vi sia un'effettiva azione di riduzione del traffico passante nel comune, con conseguente spostamento del traffico sui quartieri residenziali.

Un territorio in profonda trasformazione con la creazione della stazione della metropolitana di superficie, e del casello del Passante vicino Crea in tutta probabilità varierà il sistema dei flussi attuale.
Devono quindi essere previsti nei ragionamenti eseguiti a riguardo (cosa ancora oggi non fatta visto che si tende sempre a ragionare nell'attuale situazione e nelle attuali criticità) 3 fasi distinte:
1) la fase attuale con le sue criticità basata su un flusso prestabilito e sedimentato nel tempo (per esempio si pensi a via Roma intasata)
2) la fase futura di apertura della stazione della metropolitana, della creazione del casello del Passante a Crea ed il potenziamento delle statali intorno al comune (fra Spinea e Mirano e fra Spinea e Crea) che in tutta probabilità avranno degli effetti sia sul traffico locale intracittadino o extracittadino che sul traffico passante sia leggero per chi si reca a lavoro, sia pesante per camion e camioncini di rifornimento delle attività commerciali di Spinea e Chirignago)
3) la fase di completamento del Masterplan con chiusura di un tratto dia via Roma in prossimità di villa del Majno e piazza Marconi.


Un modo di procedere dell'amministrazione sembra essere quello della riduzione delle sezioni delle strade maggiori al fine di scoraggiare il traffico veicolare (un similare del metodo attuato in varie grosse città italiane per cui si scoraggia l'uso delle auto con l'eliminazione dei parcheggi, lamentandosi poi delle soste in doppie e triple file, e dei veicoli sempre in moto per strada).
Al di là che così si ricavano spazi per marciapiedi e piste ciclabili sempre indispensabili per la vita cittadina soprattutto nei giorni sereni delle stagioni calde, per via Alfieri permane la considerazione che si tratti di una dorsale per il traffico locale nel sistema rotatorio previsto (che permette il piano urbanistico di via Matteotti senza inserimento di una rotonda di smistamento del traffico vicino alla Chiesa San Vito e Modesto comunque eliminando il semaforo nel vicino incrocio), quando in realtà via Alfieri è una via residenziale (per dimensione, per utilizzo dei residenti, per necessità di utilizzo dei resitendi, per opere di sicurezza inserite e previste fin'ora, per problematiche presenti da decenni, per limitazioni di velocità a cui dovrebbe sottostare chi la percorre) e sulla quale vi sono dubbi si tratti ancora oggi di una servitù di passaggio più che di una strada comunale.

sabato 10 novembre 2007

Passante di Mestre - qualche cifra

PASSANTE MESTRE: UN'AUTOSTRADA LUNGA 32,5 CHILOMETRI

I lavori consistono nella costruzione di 32,5 km di autostrada a tre corsie piu' una corsia di emergenza e due interconnessioni, una con l'autostrada A4 Venezia-Padova- Trieste e una con la A27 Mestre-Belluno. Il percorso comincera' a Dolo e terminera' a Quarto D'Altino. Sono previsti 8 tratti in trincea dei quali 7 coperti (in galleria, la piu' lunga delle quali sara' di 445 m, mentre la piu' corta e' di 100 m), per uno sviluppo complessivo di 10.500 metri, il tratto piu' lungo e' in corrispondenza di Rossignago pari a circa 1.850 m; la lunghezza totale dei tratti posti a quota inferiore al piano campagna e' di 8.240 metri. Saranno realizzati 4 viadotti: in corrispondenza dei caselli di Spinea e Preganziol, sulla ferrovia Mestre - Castelfranco e sul SIC della Fornace per complessivi 1515 metri; 15 attraversamenti fluviali con ponti a singola campata di luci comprese tra 25 m e 35 m; 13 sovrappassi della sede autostradale; 19 sottopassi della sede autostradale; 3 opere a sifone dei corsi d'acqua Zerzenigo e Lusore (2); 3 caselli intermedi (Spinea, Martellago e Casale/Preganziol); 3 nuove barriere a Dolo, Mogliano e Quarto d'Altin, con l'arretramento delle barriere oggi esistenti; 3 interconnessioni con la rete autostradale (A4 Milano-Venezia; A27 Venezia-Belluno; A4Venezia-Trieste). La sezione tipo sara' conforme alla categoria A - Autostrade in ambito Extraurbano, con larghezza della piattaforma pari a 32.50 m; la viabilita' complementare inserita nel quadro economico di progetto verra' realizzata con una piattaforma tipo C, di larghezza 10,50 metri. Gli accessi al sistema tangenziale di Mestre saranno complessivamente 15: Quarto d'Altino, Marcon, Dese, Tessera, ''Generali'', Terraglio, Castellana, Miranese, Carbonifera, Villabona - Romea, Borbiago, Mirano, Dolo, Terraglio est/Casale, Mogliano Veneto. La piattaforma autostradale e' costituita da due carreggiate separate da uno spartitraffico centrale di larghezza minima pari a 2.60 m. Ciascuna carreggiata autostradale e' caratterizzata da una piattaforma pavimentata della larghezza di complessiva di 14,95 m (margine interno 0,70 m; tre corsie - sorpasso, marcia normale e marcia lenta - ciscuna di 3,75 m; corsia sosta di emergenza 3 m; ciglio strada 1 m). Il nuovo asse stradale interessa il territorio dei seguenti comuni. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano, Mira, Spinea, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano Veneto, Preganziol, Casale sul Sile. La viabilita' complementare inserita in progetto riguarda. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano,
Mira, Spinea, Venezia, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino, Marcon; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano V., Preganziol,. Casale sul Sile.

PASSANTE MESTRE: LE TAPPE PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA

  • 30 aprile 2004: Firma del contratto con il general contractor, il raggruppamento di imprese con capogruppo Impregilo;
  • 2 marzo 2004: La cordata guidata da Impregilo riceve la lettera di aggiudicazione provvisoria del contratto per realizzare l'autostrada A4-Variante di Mestre;
  • 16 febbraio 2004: Firmati da Anas, concessionarie Venezia-Padova, Autovie Venete e Autostrade per l'Italia gli atti aggiuntivi alla convenzione necessari per la realizzazione dell'opera;
  • 3 febbraio 2004: Cipe approva schema di finanziamento che prevede la contrazione di un mutuo da parte dell'Anas con la societa' Infrastrutture Spa;
  • 12 gennaio 2004: Presentata offerta per la progettazione da due associazioni temporanee di impresa con capigruppo rispettivamente Impregilo e Pizzarotti;
  • 10 dicembre 2003: Via libera del Cda dell'Anas al finanziamento dell'opera;
  • 7 novembre 2003: Via libera del Cipe al piano di finanziamenti;
  • 26 settembre 2003: Via libera dell'Anas alla stipula delle convenzioni aggiuntive;
  • 16 settembre 2003: Parere favorevole al progetto preliminare da parte della commissione speciale di Valutazione impatto ambientale del ministero dell'Ambiente;
  • 28 aprile 2003: Presentazione pubblica del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale;
  • 18 aprile 2003: Il commissario delegato avvia l'iter approvativo del progetto;
  • 6 febbraio 2003: Disco verde dell'Anas al progetto preliminare;
  • 20 settembre 2002: Approvati dal Cda dell'Anas i piani finanziari delle tre societa' concessionarie (Autostrade, Autovie Venete e Padova-Venezia);
  • 31 luglio 2002: Via libera del Cda dell'Anas al piano finanziario delle tre societa' concessionarie;
  • 31 gennaio 2002: Firmato l'atto costitutivo della societa' consortile;
  • 13 ottobre 2001: Costituita la societa' consortile tra Autostrade Spa, Autovie Venete e Autostrada Venezia-Padova;
  • 9 agosto 2001: Accordo preliminare per le infrastrutture nel Veneto tra Presidenza Consiglio dei Ministri, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione.

PASSANTE MESTRE: 3 CORSIE PER OLTRE 50MILA AUTO OGNI GIORNO

Destinato ad assorbire almeno 50 mila veicoli, cioe' un terzo dei circa 150 mila che
ogni giorno congestionano il nodo viario della terraferma veneziana, il Passante di Mestre sara' costituito da un' autostrada a tre corsie, a cavallo di due province, Venezia e Padova, per collegare i due tronconi della A4 oggi divisi dalla tangenziale di Mestre.
Il costo complessivo dell'opera e' stato quantificato in 750 milioni di euro. La Regione ha dal canto suo stanziato 120 milioni di euro per opere complementari. L'importo del contratto firmato con il general contractor (un'associazione di imprese con capogruppo Impregilo) e' di circa 530 milioni 101 mila euro, dei quali quasi 20 milioni 288 mila euro per progettazione. In caso di ritardo e' prevista una penale dello 0,5 per cento al giorno (sull'importo per la progettazione o dei lavori, a seconda del caso), mentre in caso di anticipazione e' previsto un premio dello 0,5 per mille sui medesimi importi. La concessione per la gestione della nuova infrastruttura avra' inizio nel 2008. L'Anas finanziera' direttamente la realizzazione dell'opera accollandosi un mutuo che
sottoscrivera' con Infrastrutture Spa (pari a 636 milioni di euro). La quota restante, pari a 113,4 milioni di euro, e' stata gia' stanziata con delibera Cipe. In cambio l'ente avra' in gestione le tratte autostradali relative alla tangenziale di Mestre. Gli atti aggiuntivi prevedono l'obbligo di retrocessione da parte delle concessionarie (Autostrade per l'Italia, Autovie Venete e Padova-Venezia) all'Anas di tali tratte alla data di entrata in servizio del Passante e l'affidamento in concessione alle societa' concessionarie della sola gestione dell'opera. L'importanza e l'urgenza di questa infrastruttura sono tali che il Governo, per la sua realizzazione, e' ricorso alla nomina
del commissario speciale Silvano Vernizzi, con superpoteri, richiamando le norme della Protezione civile.
Il Passante consentira' la separazione dei flussi di traffico di attraversamento da quelli che fanno riferimento al sistema urbano di Mestre - Venezia; sara' inoltre fortemente relazionato sul territorio e funzionale al sistema insediativo Veneto, in particolare all' area Padova-Treviso-Venezia e la sua realizzazione comportera' anche un piu' generale riordino del sistema della viabilita' ordinaria; il nuovo sistema, infine, sara' a elevata automazione nella gestione delle esazioni, con limitazione delle perdite di tempo per l'utenza.

PASSANTE MESTRE: FIRMATO DECRETO CHE DA' VIA A LAVORI

Il Commissario straordinario per l'emergenza socio-ambientale di Mestre, Silvano Vernizzi, ha firmato il decreto che da' il via libera ai lavori per la realizzazione del Passante di Mestre. Mancano quindi poche settimane all'apertura dei cantieri e - come sottolinea il governatore del Veneto Giancarlo Galan - 1320 giorni al completamento dell'opera. ''Imprecare, discutere, indugiare e di nuovo imprecare: e' stato questo - rileva Galan - il circolo vizioso della lunghissima epoca contraddistinta dal non decidere caro alla vecchia politica dei vecchi partiti della sinistra, sempre ostili alle grandi opere e alle infrastrutture. Ho spesso sognato ad occhi aperti l'arrivo di questo giorno: approvazione del progetto definitivo del Passante di Mestre e' l' apertura di un calendario nuovo di zecca, quello che riguarda i giorni che da oggi ci dividono dal completamento dell'opera''. ''Da oggi - sottolinea il Presidente veneto - mancano 1320 giorni e per l'apertura dei primi cantieri tra Quarto d'Altino e Mogliano occorrono solo poche settimane. Ho un unico desiderio. Prima che tutti i 1320 giorni siano trascorsi,
spero che a qualcuno venga in mente un nome, il nome cioe' da dare a un'opera che non puo' essere semplicemente il Passante di Mestre, visto che si tratta di un'opera che interessa a tutto il Veneto, a tutto il Nord Est, a tutta l'Europa''. ''Fra 1320 giorni - conclude Galan - sara' dunque possibile migliorare di molto la nostra classifica nell'accessibilita' a livello internazionale. Mentre Francoforte e' al primo posto noi iniziamo dal 102/o posto con Venezia. Fra 1320 giorni sara' molto piu' facile raggiungere e attraversare il Veneto per chi vi giungera' dalla Lombardia o dall'Emilia o dal Friuli. Fra 1320 giorni sara' inaugurata quella cosa che ancora oggi chiamiamo il
Passante di Mestre''.

venerdì 9 novembre 2007

Conoscere i prezzi dei distributori senza intasare le strade

In questo post viene presentato il portale: http://www.prezzibenzina.it/

Questo sito creato amatorialmente come un forum aperto elenca i prezzi di benzina alle pompe senza doversi recare sul luogo.
Ciò permette di scegliere di volta in volta l'operatore meno caro più vicino alla zona in cui si vive o lavora.
Il servizio non è detto riscpecchi appieno il prezzo presente effettivamente all'autopompa, questo perchè essendo creato amatorialmente e senza verifica non vi è un reale controllo sui dati inseriti, sicuri che il buonsenso prevalga.
I dati inoltre vengono inseriti con una certa data, ma non in tutte le zone vi è un aggiornamento puntuale giornaliero.
Non a caso vi sono delle statistiche fra le zone con più utenti, quelle in cui vengono maggiormente aggiornati.
Infine spesso contro la legge vigono prezzi reali alle pompe ben diversi rispetto quelli esposti in strada.

Tuttavia con tutte le cautele del caso vediamo il sito:

  • Sulla colonna di destra vi sono in alto le stime della benzina su scala nazionale e sotto l'elenco delle compagnie maggiormente convenienti al variare del tipo di carburante. Ora c'è Avia in testa con 1.296 per la verde.
  • Sulle colonne di sinistra abbiamo una serie di sottoforum del sito, il form per registrarsi e contribuire all'aggiornamento dei valori per una data area, le statistiche utenti più attivi, comuni più attivi, ecc...
  • Sulla colonna centrale, abbiamo in primo luogo una tabella con i prezzi consigliati per le grosse compagnie dal ministero delle attività produttive. Con la coda dell'occhio possiamo vedere a destra Avia con 1.296 euro/l rispetto agli 1.367. Da notare l'uso del verde per indicare il prezzo minore e rosso per indicare quello maggiore
  • Al centro poi ci sono una serie di messaggi per contribuire, o ricevere i valori dei prezzi medi con iscrizione ad un servizio SMS, ecc...
  • Le compagnie petroligere considerate: http://www.prezzibenzina.it/compagnie.php
  • DOMANDE FREQUENTI: http://www.prezzibenzina.it/faq.php
  • Forum: http://forum.prezzibenzina.it/

Tuttavia non tutti i distributori liberalizzati sono in ogni zona d'Italia, bensì sono distribuiti in certe zone rispetto altre.
Ciò porta alla necessità di individuare il distributore senza percorrere per ore tutti i distributori vicino alla propria città per individuare di settimana in settimana quello che offre i migliori prezzi o la catena di distributori più conveniente.
Ciò implica inoltre che non in tutt'Italia vi è la sicurezza vi sia la medesima condizione di abbattimento dei prezzi.

Per vedere i distributori nella propria località si usa l'apposita mappa:


Si ingrandisce con il tasto "+" visibile nel riquadro rosso (oppure spostando la barra sulle tacchette) e lo zoom aumenterà rispetto il punto centrale.


I tasti nel riquadro blu permettono di passare dalla rappresentazione del territorio con carta topografica, con ortofoto o con una forma ibrida.




Per spostare il centramento dell'immagine al fine di zoomare su Spinea di deve cliccare su un punto della mappa e spostare il mouse tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.


Per visualizzare i prezzi dei distributori seduti comodamente a casa e senza intasare le strade cittadine, si clicca su distributore presentato nella mappa.
Comparirà una finestrella stile fumetto con due frasi: visualizza scheda e aggiorna prezzi.
Aggiorna prezzi serve per inserire nuovi dati come utente registrato dopo averli rilevati sul distributore inserendo la data e l'importo dei vari carburanti.
Per visualizzare i prezzi bisogna invece cliccare visualizza scheda, meglio se aprendono su un'altra finestra (tasto destro del mouse sul link, apri su una nuova pagina), questo perchè cliccando direttamente il link altrimenti la scheda si apre sulla stessa pagina ed in seguito si reimposta la mappa google sul posizionamento globale (si deve zoommare nuovamente su Spinea).


La scheda che si apre si presenta in questa forma.
In primo luogo vi sono una serie di caratteristiche del distributore


A seguire sotto una mappa zoommata al massimo sulla posizione del distributore viene presentata la scheda riassumente i carburanti, con l'importo euro al litro rilevato, l'importo medio rilevato dal sito con i valori inseriti e la differenza in sconto rispetto al prezzo medio italiano (viene indicato anche l'utente del sito che aggiorna il prezzo) il tutto al variare del giorno.


Passandosi i distributori del circondario di Spinea vediamo che i più convenienti (11 novembre 2007) risultano essere l'AGIP di Salzano (con uno sconto dello 0.046 al litro...tuttavia aggiornato da un utente che si chiama Aldo Bolgan, come il proprietario del distributore), e IES (con uno sconto di 0.043 al litro, aggiornato da nanebaranane).
Il primo sembrerebbe quindi essere un caso di intromissione da parte del proprietario del distributore per apparire come miglior distributore dell'area, mentre il secondo no.

Da notare che il distributore IES di via Luneo già prima della liberalizzazione dei carburanti offriva una riduzione del costo al litro per i carburanti di circa 0.30-0.50 euro al litro (il distributore è conosciuto per i suoi prezzi da ben 2 anni).
Pur avendo degli impianti di distribuzione un po' obsoleti (sui quali forse si potrebbe fare un controllo di conformità delle capacità erogate) richiama decine di clienti, tanto da presentare a tutte le ore code di camionisti e autovetture pronti a fare rifornimento.

Il distributore si trova in una delle vie più strette del comune.
Sarebbe cosa giusta delocalizzarlo in posizione più conveniente.

giovedì 8 novembre 2007

Articoli di giornale - riapre vecchio sottopasso

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 07 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Durante i lavori del metrò in via Unità In attesa del sottopasso si riapre quello vecchio
SPINEA. Chiude o non chiude il passaggio ciclo-pedonale di via Unità? La sua chiusura era prevista ed era stata annunciata per ieri mattina ma un accordo raggiunto tra il Comune e la Regione ha rimescolato le carte. E’ stato infatti deciso che per garantire il collegamento per bici e pedoni verrà riattivato il sottopasso chiuso alcuni anni fa, dopo la dismissione della vecchia ferrovia. A dire il vero in via Unità, per superare i nuovi binari della metropolitana di superficie, è prevista la realizzazione di un sottopassaggio nuovo di zecca ma i lavori, che avrebbero già essersi conclusi, si sono dilatati nel tempo a causa di una condotta del gas che va spostata dato che si trova in nua posizione diversa rispetto a quella indicata sulla mappa. In attesa del nuovo sottopasso, ora il problema è quello da un lato di garantire il passaggio per ciclisti e pedoni, dall’altro di permettere a tecnici e operai di lavorare in sicurezza per la posa di nuove traversine. «La riapertura provvisoria del vecchio sottopasso - spiega Mario Simionato, assessore alla Viabilità del Comune - permette di accontentare tutti. I lavori per il nuovo sottopasso sono in ritardo, e questa è l’unica soluzione per continuare a garantire il collegamento ciclo-pedonale». In questi giorni si sta chiudendo anche l’accordo che prevede l’installazioni anti-rumore lungo tutto il tracciato della metropolitana di superficie a Spinea. (Francesco Furlan)

martedì 6 novembre 2007

articoli di giornale - semaforo killer

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia DOPO L’INVESTIMENTO DI SPINEA I parenti: «Fermate il semaforo killer»
SPINEA. «Fermate quel semaforo killer». A chiederlo sono i famigliari di L.M., la donna di 73 anni di Chirignago investita sulle strisce da un camion, sabato, davanti la chiesa dei Santi Vito e Modesto. Dopo aver chiesto ai testimoni di farsi avanti per capire la dinamica e le responsabilità dell’incidente, ieri mattina il fratello della donna, che è ancora ricoverata in gravissime condizioni a Dolo, si è recato sul luogo dell’investimento. L’uomo ha scoperto che gli intervalli tra i semafori che regolano il traffico veicolare e quello pedonale non solo sarebbero troppo brevi, ma addirittura variabili. «A volte trascorrono tempi più che ragionevoli - spiega l’uomo - nell’ordine dei 18 secondi, altre volte passano solo 3 secondi. Non so in base a che cosa ciò possa avvenire, so però che mia sorella potrebbe essere rimasta vittima di questo meccanismo perverso». Ieri i famigliari di L.M. sono perciò tornati al comando della polizia locale di Spinea per chiedere di verificare l’anomalia. Stessa cosa hanno fatto poco dopo all’ufficio viabilità del Comune. Qui hanno ottenuto la disponibilità dell’ente ad incaricare un perito per far luce sulla questione. «Devono far presto - attacca però il fratello della donna, che minaccia di ricorrere ora alle vie legali - si tratta di una cosa gravissima che potrebbe portare a nuovi incidenti se non verranno presi subito provvedimenti». Intanto le condizioni di L.M. rimangono critiche: nell’urto col camion la donna ha riportato fratture e gravi lesioni agli organi interni. Sabato è stata operata, ma i medici non l’hanno ancora dichiarata fuori pericolo.(Filippo De Gaspari)

Il problema non è tanto la variabilità del tempo, quanto l'intervallo di 3 secondi non sufficiente a persone non del tutto abili di liberare la strada in tempo per il sopraggiungere dei mezzi.
Certo stupisce che un camion sia comunque passato sull'anziana donna senza farmarsi.
In ciò si può ravvisare l'estremo per una corresponsabilità su quanto avvenuto.

Ancora più stupefacente è che il piano Masterplan prevede per l'area l'eliminazione del semaforo senza creazione di una rotonda (la rotonda è stata creata di fronte a Via Alfieri), questo per l'idea che ciò faciliti il deflusso in via Roma.
I sensi unici in via Cattaneo e via Matteotti (previo il doppio senso per autobus nei circa 50 metri di tratto vicino alla fermata di piazza Fermi)

Cosa succederà quando il tempo disponibile per l'attraversamento dei pedono non sarà più variabile perchè fisso a 0 secondi (l'eliminazione del semaforo comporta questo)?

Da notare che incidenti in questi ultimi mesi si sono verificati in via Alfieri (piazza Dante con due macchine e lungo la via con macchina contro bicibletta) in via Roma ed in svariati altri punti della città.
A ciò si aggiungono le proteste dei cittadini che lamentano decine di incidenti mancati per un soffio, le lamentele di quartieri residenziali che hanno visto incrementare il traffico sull'uscio di casa, le proteste sulla stampa di chi non sa più che strade deve prendere per ovviare all'eliminazione di un senso di marcia in via Matteotti, ecc...

Articoli di giornale - marciapiedi disastrati

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Il Comune ammette: «E’ vero, ma interverremo presto» Marciapiedi disastrati: due in ospedale Non solo anziani ma anche giovani tra le vittime della pavimentazione FRANCESCO FURLAN
SPINEA. Percorso ad ostacoli per i pedoni di Spinea, che in questi giorni devono stare in guardia da: cantieri aperti in molte strade, marciapiedi sconnessi e dissestati, e strati di foglie scivolose. E in alcune vie i disagi sono maggiori. Via Mion, ad esmpio, dove il marciapiede è da rifare in toto. Lo sa bene D.F. la sessantenne signora di Spinea che alcuni giorni fa è caduta a causa dei dislivelli del marciapiede. Ha riportato ferite al ginocchio, al polso, alla spalla e anche al viso. Dopo essere caduta la donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Mirano, dove è stata medicata. Anche ieri l’anziana si è dovuta presentare in ospedale per le necessarie medicazioni dopo la caduta. «Via Mion è disastrata, è vero», ammetta Mario Simionato, l’assessore ai Lavori pubblici di Spinea. «In questi giorni stiamo preperando l’elenco delle strade e dei marciapiedi da sistemare per il 2008 - aggiunge - e via Mion è senza dubbio tra le priorità». Ma disagi per i pedoni si registrano anche in alcune strade del Villaggio dei Fiori, e nella zona di Luneo e Rossignago. In altre zona, come ad esempio via Matteotti o nella parte di via Roma ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva, sono i cantieri invece a mettere in difficoltà i pedoni, costretti a continui slalom. «Lavori necessari - dice Simionato -, bisogna solo avere un po’ di pazienza». Nell’area della piazzetta del municipio segnali di cedimento della posa del porfido, visto che alcuni sanpietrini sono stati asportati, e sono spariti. Sconnessioni pericolose per i pedoni e anche per i ciclisti, che spesso preferiscono il viale alla sede stradale vera e propria. E’ qui che l’altro giorno è inciampato Gabriele, un trentenne di Spinea, riportando alcune lesioni ad una caviglia. Tra i pericoli di stagione anche le molte foglie che coprono strade e marciapiedi. Una delle situazioni più pericolose è proprio in centro, nell’area compresa tra via Roma, via XX Settembre e via Pisacane, a due passi dal municipio e dal distretto sanitario, frequentato ogni giorno da decine di anziani. Strade e marciapiedi sono coperti da strati di foglie. «Come da prassi in questi giorni l’Acm - spiega Donatella Capuzzo, ufficio Ambiente - intensificherà la raccolta per limitare i disagi».

Via Bennati aspetta ancora la messa in sicurezza e lo sfalcio dell'erba.
Tutte le vie del quartiere Dante soffrono di problemi di egual natura.
La differenza con via Mion risiene nell'aumento del traffico che hanno subito le vie del quartiere Dante.




articoli di giornale - scoordinazione sulle targhe alterne

LA VITA DEL POPOLO
n. 42 del 4 novembre 2007 INQUINAMENTO. Targhe alterne, blocco no kat e la Regione che latita Comuni in ordine sparso
C’erano una volta le targhe alterne. Se gli anni scorsi ci si lamentava della mancanza di coordinamento, quest’anno siamo quasi alla comica. Ci sarebbe infatti da ridere se non stessimo parlando di una questione tremendamente seria come l’inquinamento atmosferico. Basti dire che, tra tutti i capoluoghi di provincia veneti, solo Venezia ha imboccato la strada delle limitazioni al traffico. Ma anche qui, nel resto della provincia, ognuno fa per sé: nonostante il sì di ben 23 Comuni alle proposte del Tavolo tecnico di zona per la lotta allo smog, solo quattro (Mirano, Spinea, Mira e S. Donà) hanno seguito l’esempio di Venezia. “È una delusione - ammette Anna Gnata, assessore all’Ambiente del Comune di Mirano -, soprattutto perché assistiamo a una continua delega delle responsabilità verso il basso, fino ad arrivare alle Amministrazioni comunali, che non hanno però le competenze e le risorse per risolvere il problema”. Sul banco degli imputati, in particolare, la Regione, che non ha tra l’altro provveduto a versare alle Province i 20 milioni di euro promessi per incoraggiare l’uso del trasporto pubblico. “La Regione - sottolinea Gnata - non solo non coordina, ma non mette nemmeno in campo quelle contromisure, come ad esempio l’incentivo all’uso di carburanti alternativi, che pure sarebbero nelle sue possibilità”. In questo quadro le targhe alterne rischiano di divenire quasi simboliche. “Il calo dello smog - conclude - è effettivamente lieve, ma si tratta di un provvedimento che serve comunque a sensibilizzare la cittadinanza: d’altronde da quando sono state introdotte il dibattito sulla tutela dell’ambiente ha fatto notevoli passi avanti”. Sempre nel Miranese, Noale e Santa Maria di Sala (come altri quattro Comuni veneziani) si sono limitati al blocco delle non catalizzate dal lunedì al venerdì. “La mancanza di una viabilità alternativa alla Noalese e alle Provinciali - spiega Enrico Scotton, assessore all’Ambiente di Noale - non ci permette di adottare la misura delle targhe al-terne. Ma, consapevoli dei livelli di inquinamento in città e in attesa degli interventi strutturali come la variante alla 515, ci siamo impegnati ad applicare il blocco delle no kat, oltre a continuare il lavaggio delle strade. Inoltre, promuoveremo due domeniche ecologiche e riproporremo, con ogni probabilità, l’iniziativa A scuola senz’auto”. A Martellago si punta invece a misure alternative, come l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, contributi per bici elettriche e l’istituzione di un bus navetta. Un esempio, quello delle nuove vie per la lotta allo smog, seguito anche da Mirano. “Abbiamo già approvato - spiega l’assessore Gnata - il nuovo regolamento edilizio che prevede incentivi per chi costruisce case con accorgimenti per il risparmio energetico. E a breve, nella nuova lottizzazione di via Gramsci, sarà in funzione la terza centrale per il teleriscaldamento sul territorio comunale, che servirà l’80% delle abitazioni della zona”. Insomma, c’erano una volta le targhe alterne. (Giovanni Costantini)

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013