LA NUOVABisogna far notare un dato importante: il corteo ha occupato un solo senso di marcia sfilando in andata e ritorno per via Roma.
Domenica 18-11-07, 32 Provincia Corteo dei comitati contro la nuova viabilità. Lunghe code in via Roma La protesta è mini, ma il caos è maxi
SPINEA. Sotto le aspettative la partecipazione dei cittadini di Spinea contro il piano della viabilità varato dalla giunta comunale. A scendere in strada ieri mattina per la manifestazione indetta da Spinea Vivibile, comitati di via Matteotti e via Capitanio e Civica popolare 585, sono state tra le sessanta e le settanta persone. I disagi alla circolazione non sono comunque mancati, soprattutto per chi si è trovato a percorrere via Roma dalle 10 a mezzogiorno, rimanendo così imbottigliato nel traffico. Il corteo, partito da piazza Marconi, ha sfilato come previsto fino alla nuova rotatoria del Graspo d’Uva. E’ quindi tornato indietro percorrendo via Roma fino all’altra rotatoria, quella dei Bersaglieri per poi ritornare al punto di partenza. Un avanti-indietro per la via principale della città, scandendo slogan ed esibendo striscioni, che ha mandato nel caos la circolazione in centro.
Quindi per esempio mentre via Roma veniva percorsa in andata le auto provenienti dal centro/Bersaglieri potevano liberamente passare (ahimè il sabato giorno di mercato la già precaria circolazione su via Roma prevede comunque delle code, per i semplici passanti che attraversano le strisce pedonali).
Non bisogna inoltre dimenticare che la polizia in testa e coda del corteo ha provveduto a dirottare i veicoli nelle strade confinanti (proprio come previsto succederà con la chiusura del tratto di via Roma da villa del Majno fino a piazza Marconi con pedonalizzazione).
Infine non bisogna scordarsi che le auto transitanti attraverso via Cici, piazza Marconi si sono indi trovate nel sistema rotatorio dei tre sensi unici voluto dall'amministrazione (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati), finendo per coinvolgere via Alfieri e l'intero quartiere.
Lunghe code si sono formate in via Roma, in entrambi i sensi di marcia: verso Mirano la colonna di veicoli ha superato la zona della chiesa di Santa Bertilla, dall’altra parte, verso Mestre, il blocco del traffico è arrivato fino alle porte di Chirignago. Per tutta la mattinata la polizia locale ha avuto il suo bel da fare a gestire il traffico impazzito, deviando le auto su strade interne, mentre il piccolo corteo sfilava in centro scortato dai carabinieri. «Sindaco e giunta hanno stravolto la viabilità cittadina senza rispettare le nostre esigenze e la nostra sicurezza - hanno urlato i cittadini scesi in strada - da allora l’inquinamento è aumentato e così pure il pericolo per tutti noi». Nei giorni scorsi i comitati avevano anche incontrato il sindaco Claudio Tessari per tentare un ultimo accordo, ma l’esito della riunione non era stato molto diverso da quelli precedenti: cittadini insoddisfatti, le loro richieste ignorate e sindaco convito a proseguire per la propria strada a testa bassa.
In realtà i comitati furono chiamati ad un incontro senza alcuna motivazione precisa e solo per la buona disponibilità della maggioranza dei presenti dei comitati, l'incontro è stato volto verso la discussione dei temi rilevanti.
Anche ieri Claudio Tessari ha guardato i manifestanti sfilare sotto le finestre del delmunicipio, contandoli uno ad uno: «Sessantatre persone rappresentano meno del due per mille dei cittadini di Spinea - ha commentato il sindaco - molti di meno anche rispetto all’ultima manifestazione di settembre, segno inequivocabile che le ragioni di questa protesta stanno scemando. Con pazienza e apprezzando i benefici che i lavori in corso porteranno alla città, anche gli ultimi irriducibili si convinceranno della bontà di questi interventi».
Purtroppo le statistiche contano solo i casi di incidente con infortunio alla persona, gli altri casi rientrano nella costatazione amichevole che non richiedono nemmeno l'intervento della polizia.
Gli scopi per cui si fanno manifestazioni sono molteplici.
Forma di dissenso da determinate scelte compiute da altri, vengono spesso considerate come prova di forza dei comitati, tuttavia sono in primo luogo un modo per dimostrare la presenza di certe entità nel territorio, nonchè ottimi strumenti per sviluppare un dialogo con terzi in piazza per diffondere i contenuti di una causa.
Secondo quest'altro modo di intendere una manifestazione emerge che molti passanti non hanno diniegato la manifestazione ma non vi hanno partecipato per alcuni particolari motivi.
Chi troppo impegnato dal figlio o dal lavoro ha dato un saluto prima di scappare, chi più pessimista non vi ha partecipato poichè convinto che le manifestazioni non servano a nulla poichè protestare è un esercizio di perdita di tempo e non un mezzo con cui si può giungere a qualche risultato con l'amministrazione ("tanto i fa queo ch'i voe..."), chi vedendo via Matteotti quasi conclusa ha preferito non prendersi una giornata di ferie il sabato mattina per partecipare alla protesta....
300 partecipanti o 60 o 100 sempre un 1% della popolazione si tratta...se si considera l'intera cittadinanza indipendentemente dal fatto che in comune si conti il numero dei partecipanti solo quando fa comodo.
Un po' diverso appare il numero dei partecipanti quando si nota che il quartiere Dante rientra fra quelli residenziali di lungo corso, e la vita media dei residenti si attesta sui 50-60 anni.
A questo punto altri fattori possono influire come per esempio la giornata assai fredda ed abbassare il numero dei partecipanti al 10% delle firme raccolte nel quartiere ad inizio della protesta in luglio.
IL GAZZETTINOAnche in questo caso valgono le spiegazioni qui già svolte riguardo al blocco del traffico.
Domenica 18 novembre 2007 SPINEA Dovevano essere trecento ma in strada sono scesi "armati" di manifesti solo in una sessantina In piazza Marconi contro la viabilità La manifestazione ha raggiunto comunque gli effetti sperati: traffico in tilt
Dovevano essere in trecento, come gli eroi spartani della celebre battaglia delle Termopili, a scendere in strada contro il progetto di viabilità per Spinea varato dall'amministrazione Tessari. Invece, ieri mattina, in Piazza Marconi, ad inscenare la protesta annunciata da giorni c'era solo uno sparuto gruppo di manifestanti. Circa 60 cittadini, armati di striscioni e cartelloni di protesta, scortati da Carabinieri e agenti della Polizia locale. Pochi ma buoni, a dire la verità, perché la manifestazione è riuscita ad ottenere gli effetti desiderati: circolazione bloccata in via Roma e traffico in tilt per circa un paio d'ore.
Il corteo è partito da piazza Marconi, procedendo in direzione del cavalcavia del Graspo d'Uva, ha completato il giro della nuova rotatoria e per poi imboccare via Roma verso il cinema Bersaglieri per poi tornare al punto di partenza. L'oggetto del contendere è la nuova viabilità di Spinea: i comitati portavoce della protesta (Spinea Vivibile, via Matteotti, 585 e via Capitanio) chiedono a gran voce il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti e via Cattaneo, la messa in sicurezza di via Bennati, l'eliminazione della rotatoria all'incrocio tra le vie Roma e Alfieri, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, che si porti fuori dal centro il traffico di passaggio e che venga messa in sicurezza via Capitanio. La battaglia si è già spostata sui banchi del Tar, dal momento che i comitati hanno già presentato ricorso, e potrebbe anche chiamare i cittadini alle urne per un referendum. Ieri mattina, i manifestanti hanno distribuito volantini, preparati con un inequivocabile formato da epigrafe. "Il traffico pesante è stato dirottato nelle vie laterali, -recita il volantino - non idonee in quanto strette e prive di sicurezza lasciando i residenti in una condizione di totale pericolo". Il sindaco di Spinea Claudio Tessari è irremovibile: indietro non si torna. La manifestazione di ieri non ha sortito nessun effetto se non quello di rafforzare la sua posizione. "Sessanta persone sono un po' pochine - ha commentato il primo cittadino - meno del 2 per mille della popolazione di Spinea . Io non posso prendere le mie decisioni in base alla volontà dei singoli, devo valutare la situazione della città nel suo complesso.
La situazione nel suo complesso è così.
A settembre, alla prima manifestazione, erano presenti trecento persone. Stamattina (ieri, ndr) erano in 60 o 70. Significa che la gente pian piano si sta rendendo conto della bontà del piano della viabilità e della necessità di apportare cambiamenti: sono convinto che con pazienza, vedendo lo svolgimento dei lavori, un po' alla volta ogni incomprensione riguardo al nuovo Piano di Spinea sarà chiarita".Davide Tamiello
D'altra parte i comitato avevano notato ciò anche qualche giorno prima.....
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