venerdì 12 ottobre 2007

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mercoledì 10 ottobre 2007

Articoli di giornale - Diffida su via Matteotti

IL GAZZETTINO
martedì 9 ottobre 2007
Se
nso unico in via Matteotti: diffida legale al Comune dal Comitato

Una vera e propria diffida. A questo è arrivato il Comitato di via Matteotti, che, assistito dall'avvocato Stefano Giordano, ha presentato una diffida legale al Comune di Spinea invitando sindaco e giunta a ripristinare senza indugio la circolazione a doppio senso in via Matteotti e indire una pubblica assemblea per spiegare finalmente ai cittadini imbufaliti come si voglia procedere in quell'area. Le contestazioni mosse al Comune nel documento sono pesanti: il Comitato accusa la nuova circolazione decisa dalla Giunta e dall'assessore alla viabilità Mario Simionato di non aver tenuto conto delle indicazione del Put e di non aver proceduto a creare sulla strada le condizioni minime di sicurezza per i pedoni e per i veicoli. Il rischio reale, presentissimo, stando alle considerazioni dei membri del comitato, è che i veicoli più "deboli", cioè le biciclette e i motocicli e i pedoni stessi, possano essere facilmente travolti. Il Comitato chiede quindi, immediatamente, la revoca dell'ordinanza che istituisce il senso unico, e un incontro in cui vengano illustrati finalmente, e puntualmente, le ragioni che hanno spinto all'adozione di un simile provvedimento. Nel caso il Comune faccia orecchie da mercante, il Comitato di Via Matteotti non esclude di potersi rivalere in altre-sedi legali. Insomma, dopo le proteste, le raccolte di firme ed i cortei ora siamo arrivati, fra il Comune e gli abitanti della strada, alle carte bollate. Mariangela Vaglio


Ha fatto arrabbiare la gente la chiusura al dialogo e l'indisponibilità a discutere le reali difficoltà che le persone gli hanno presentato (denuncia di una persona investita da un automezzo in Via Alfieri compresa).

Sono un problema sia il passato con i lavori in via Matteotti sia il presente con le opere non costruite od il non rispetto dei lavori.

Sono un problema le soluzioni di sicurezza adottate e mai applicate e quelle in più che dovrebbero essere adottate.

E' stato caotica l'alluvione abbatutasi recentemente su Spinea e Mestre.

E' stata caotica la chiusura delle vie a Fornase e Asseggiano (la loro riapertura non ha risolto i problemi).

Spaventa il comportamento del sindaco in molte zone di Spinea e le promesse mantenute/rimangiate.

Non si capisce il metodo con cui si variano le soluzioni adottate a seconda che si tratti di Santa Bertilla o Piazza Fermi.

Preso atto che la stazione SFMR non darà i benefici sperati.

Sembra indubbio che il sindaco vuole portare avanti una sua idea.


Visto che l'idea è portare entro il 2011 una riduzione dei veicoli in via Roma/Miranese e ciò sarà a discapito di altre vie o quartieri limitrofi (come gli abitanti di via Matteotti, Cici, Bellini, Ponchielli, Buonarrotti, quando passeranno a subire il traffico entrante di via Roma/Miranese per la chiusura del tratto da Piazza Fermi alla Villa Majno), tutte le strade da percorrere sono buone.

Articoli di giornale - Targhe alterne a Spinea

IL GAZZETTINO
martedì 9 ottobre 2007
Targhe alterne in Terraferma, a Spinea e Mirano
Dal 15 di ottobre al 12 dicembre e dal 7 gennaio al 30 marzo ritornano le limitazioni al traffico e le targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì dalle ore 8 alle ore 18. Oltre a Mestre, il provvedimento è stato preso anche dai Comuni di Mirano e Spinea.
Quest'anno, i comuni sembrano intenzionati più di prima a seguire una linea unitaria e conforme alle scelte di Mestre: inutile creare insomma scompiglio tra i cittadini con applicazioni di orari e deroghe differenti.
Si ritorna dunque a fare i conti con la solita regola: se si tratta di giorno con data pari possono circolare solo i veicoli aventi l'ultimo numero a destra della targa o del contrassegno di identificazione corrispondente ad una delle cifre 0, 2, 4, 6, 8. Se si tratta di giorno con data dispari possono circolare solo i veicoli aventi l’ultimo numero a destra della targa o del contrassegno di identificazione corrispondente ad una delle cifre 1, 3, 5, 7, 9.
A Mestre, l’area interessata dal provvedimento di limitazione del traffico è quella che comprende tutte le municipalità, dunque Favaro, Campalto e Tessera da una parte, Marghera dall’altra, Zelarino, Gazzera eAsseggiano dall’altra ancora. Sulle grandi arterie - tangenziale, Via della Libertà, via Fratelli Bandiera, strada statale Romea, si può invece correre senza problemi.
Le auto munite di bollino blu sono comunque soggette alle misure dilimitazione della circolazione stradale.
Domani, mercoledì, alle ore 11, in Municipio a Mestre, nella saletta adiacente alla Sala del Consiglio, si svolgerà una conferenza stampa per presentare l'ordinanza sulle misure di limitazione al traffico veicolare) previste dal 15 ottobre al 12 dicembre (escluso giovedì 31 dicembre) e dal 7 gennaio al 30 marzo 2008.
All'incontro prenderanno parte l'assessore comunale all' Ambiente, Pierantonio Belcaro, e rappresentanti dell'Assessorato comunale alla Mobilità.



LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 10 OTTOBRE 2007
Provincia MIRANO Nuova adesione dopo Spinea Targhe alterne, è questione di giorni Confermato il «quadrilatero». Aperte le vie ai parcheggi scambiatori
MIRANO. Targhe alterne a Mirano, è questione di giorni. Per l’ufficialità ci vuole la nuova riunione del tavolo tecnico domani in Provincia, ma è ormai certo che Mirano aderirà, come già annunciato da Venezia e Spinea. Già pronto il provvedimento, con misure di limitazione al traffico che ricalcheranno quelle in vigore lo scorso inverno, con alcune piccole novità. Le auto non catalizzate dovranno rimanere ferme dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, mentre per le auto catalizzate sarà in vigore la circolazione a targhe alterne nelle giornate di giovedì e venerdì, sempre dalle 8 alle 18. Anche quest’anno il provvedimento riguarderà tutti i veicoli, compresi quelli dei residenti. La zona interessata dalle limitazioni sarà la stessa della scorsa stagione, quella cioè limitata a Sud da viale Venezia, ad Ovest da via Scaltenigo e via Battisti, a Nord da via Miranese, via Mariutto e via Parauro e ad Est da via Dei Dori fino al nodo della Fossa. All’interno di quest’area rimarranno percorribili solo alcune strade per accedere ai principali parcheggi della città: quello dell’ospedale da via Miranese e via Mariutto, quello di via Colombo dalle vie Parauro-Mariutto, quello di via Belvedere dalle vie Giudecca e Belvedere, quello di via dei Pensieri, da via Giudecca e via dei Pensieri (quest’anno anche dalla laterale con via Battisti) e infine i tre parcheggi del quartiere Moro: quello della chiesa di San Leopoldo Mandic, quello di piazza Aldo Moro e quello di via Paganini, tra il parco giochi e la scuola materna, tutti raggiungibili dalle vie Porara, Aldo Moro, Wolf Ferrari e Paganini. Deroghe al blocco della circolazione verranno concesse il giorno di Ognissanti ed il 2 novembre, il giovedì grasso di carnevale (31 gennaio) e naturalmente durante il periodo natalizio. Saranno poi possibili sospensioni generali decise all’ultimo minuto per causa di scioperi dei mezzi pubblici ed eventi meteorologici particolarmente intensi. Il provvedimento, salvo ripensamenti dell’ultim’ora dovrebbe entrare in vigore già la prossima settimana, da lunedì 15 ottobre, per poi terminare l’ultima settimana di marzo. Giovedì nuova e definitiva riunione del tavolo tecnico zonale: per Mirano parteciperà il vicesindaco, delegato a seguire la questione, Giancarlo Boccotti. (Filippo De Gaspari)


Articoli di giornale - L'erede di Claudio Tessari

LA NUOVA
Sabato 06-10-07, 32
Provincia Tessari lo sostituisce col giovane Padovan. Udc furioso: «Accordi violati» Rimpasto di giunta, cacciato Chinellato Francesco Furlan
SPINEA. Grazie e arrivederci. Il sindaco di Spinea, Claudio Tessari, ha dato ieri mattina il benservito all’assessore al Commercio Roberto Chinellato. L’Udc, partito a cui Chinellato appartiene pur essendo stato eletto con la civica «Uniti per Spinea», sputa veleno e affila le armi. Di fronte alla scena Tessari si mostra serafico - «Per me la collaborazione con l’Udc resta importante» - e intanto al posto di Chinellato mette il suo pupillo, Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Unindustria Venezia. Chi è Padovan. Dopo la laurea in economia e commercio a Ca’ Foscari, si è occupato di analisi dati e marketing, coordinando le attività del gruppo dei giovani imprenditori. «Ora ho dato le dimissioni - dice - perché il mio incarico in Unindustria non era compatibile con il ruolo di assessore». Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione. Il delfino di Tessari. Il suo ingresso in giunta, appare a molti, il modo in cui Tessari lancia il suo delfino politico per le elezioni del 2009. «Mi sembra prematuro - taglia corto Tessari - parlarne adesso». Confida però un suo collega di maggioranza, citando Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina. E questa è una di quelle volte». Tessari è alla scadenza del secondo mandato, non è più rieleggibile, e ha bisogno di qualcuno che continui il suo progetto civico smarcato dai partiti. Padovan sembra il candidato ideale. Con chi sta il sindaco? A cercare di incasellarlo, Tessari si trova a metà strada tra l’Udc (nel 2003 chiamò l’allora ministro Carlo Giovanardi a inaugurare la piazzetta del municipio) e Forza Italia (alle ultime elezioni regionali ha sostenuto Renato Chisso). Lui rivendica l’autonomia dai partiti, e questo cambio in giunta, spiega, ne è un esempio. «E’ stata una scelta fatta dalle lista civiche - spiega - per dare maggiore impulso all’attività del Comune. Noi siamo pronti a continuare a collaborare con l’Udc, a patto che non ci sia solo un attaccamento alle poltrone». Per capire questo passaggio bisogna ricordare che poche settimane fa Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche «Lista Claudio Tessari» e «Uniti per Spinea» al posto di Antonino Strano (dell’Udc). E’ stato il là dell’operazione che ha portato alla cacciata di Chinellato. «Abbiamo bisogno di altri dieci anni per completare il lavoro», spiegava in quei giorni Tessari, aggiungendo: «Per questo le liste civiche si candidano ad essere un soggetto politico anche per il futuro». L’escluso. Roberto Chinellato, di Fornase, eletto con 85 voti nella lista «Uniti per Spinea», è arrabbiato. «Perché non ci si comporta in questo modo - dice - c’erano altre possibilità per far prendere confidenza a Padovan con il Comune. Io ho lavorato duro in questi anni, e Tessari ha violato l’accordo». Quale? Quello che - spiega - aveva portato l’Udc a sostenere la candidatura di Tessari mascherando il simbolo del partito, con uomini dell’Udc all’interno delle liste civiche. In cambio Tessari si era impegnato a chiamare in giunta un uomo dell’Udc. Chi? Roberto Chinellato. «Non ha mai detto di essere dell’Udc - dice Tessari -, io l’ho scelto perché esponente delle civiche». La rabbia dell’Udc. Doppia beffa per l’Udc. Perché Chinellato, come previsto dalla legge, per entrare nella squadra di giunta aveva rinunciato al suo ruolo di consigliere. E ora l’Udc non è più rappresentata nella maggioranza. «Tessari non ci ha ancora fornito una valida spiegazione di quanto accaduto», spiega Fiorindo Casagrande, commissario dell’Udc a Spinea.


...Dovrà occuparsi di Commercio, attività produttive, turismo e mercati, politiche giovanili e innovazione...

dove?! A Spinea...

IL GAZZETTINO
Domenica 7 ottobre 2007 SPINEA.
Udc imbufalita per il rimpasto in Consiglio Piccolo e Malvestio : «Tessari ha dato un pugno in faccia al partito»
"Tessari: irresponsabile e inaffidabile". Questo il titolo del volantino che l'Udc distribuirà tra i cittadini nei prossimi giorni. Un attacco duro, senza mezzi termini, che fa seguito alla decisione del primo cittadino di revocare l'Assessorato al Commercio a Roberto Chinellato rimuovendo così di fatto l'unico rappresentante del partito dallo scudo crociato dalla stanza dei bottoni della politica spinetense. Uno sgarbo su cui i vertici dell'Udc non intendono assolutamente soprassedere. Chinellato, eletto nel 2004 in Consiglio comunale con 85 preferenze dalla lista "Uniti per Spinea ", aveva rinunciato alla carica di consigliere in quanto nominato Assessore al Commercio. Ieri, l'Udc ha dichiarato ufficialmente la fine del sodalizio politico con Tessari. La vicenda potrebbe avere serie ripercussioni anche a livello provinciale, come hanno sottolineato il segretario Provinciale Francesco Piccolo e il responsabile degli enti locali per l'Udc Piero Malvestio. "La scelta del sindaco di Spinea sembra fatta apposta per dare un pugno in faccia all'Udc. Se si dovessero verificare altri casi del genere in Provincia, il centrodestra non conterà sul nostro partito per andare alle elezioni nel 2009". E senza lo scudo le elezioni non si vincono, come dimostra il 6,8\% raccolto dall'Udc solo a Spinea alle politiche del 2006. Piccolo è convinto che la scelta di rimuovere proprio Chinellato per far posto al giovane Fabio Padovan, sia tutt'altro che casuale. "Ho parlato con Tessari personalmente poco tempo fa, dicendogli che l'Udc non poteva più rinunciare al suo simbolo, che per riconquistare il territorio bisognava ridare identità ai partiti. Il sindaco, allora, mi rispose che per il bene della lista civica era meglio che l'Udc non ci fosse". Il segretario provinciale, quindi, legge il caso Chinellato come una mossa politica strategica per estromettere appositamente il partito dalla lista civica che governa Spinea . "Un fatto grave, che rompe la rappresentanza popolare in quanto il sindaco ha tolto arbitrariamente la figura di Chinellato, votato ed eletto consigliere dai cittadini. Inoltre, Tessari ha violato un'intesa preelettorale precisa con la quale l'Udc, rinunciando al proprio simbolo, avrebbe mantenuto per l'intera legislatore un proprio rappresentante in giunta. A questo punto non ci sono più le basi per mantenere un rapporto politico: lunedì prossimo sentirò le altre segreterie di partito provinciali della Casa delle Libertà affinché si prenda una posizione seria e decisa nei confronti della questione di Spinea ".Davide Tamiello


LA NUOVA
Domenica 07-10-07, 39 Provincia SPINEA
La bufera politica L’Udc dopo la revoca dell’assessore Chinellato: «Tessari chieda scusa» «Compromessa l’alleanza di governo»
SPINEA. «Siamo stati schiaffeggiati e sbeffeggiati, e non possiamo accettarlo, Chinellato è stato estromesso in modo indegno». E’ Piero Malvestio, responsabile nazionale degli enti locali per l’Udc, a rendere il senso dello stato d’animo del partito dello scudo crociato che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa sulla decisione di revocare l’incarico di assessore al Commercio a Roberto Chinellato, sostituito dal sindaco con il giovane Fabio Padovan. Per capire la mossa politica di Tessari bisogna pensare che, a Spinea, la campagna politica per le elezioni comunali del 2009 è già partita. Dopo due mandati Tessari dovrà lasciare (si fa il suo nome come candidato alla presidenza della Provincia, inespugnabile feudo rosso, con il sostegno di Forza Italia) ma non intende rinunciare al suo progetto civico, e Padovan sembra essere il suo degno successore. Nei mesi scorsi l’Udc ha fatto sapere a Tessari che per il 2009 si sarebbe impegnata nel suo progetto, ma non avrebbe più rinunciato a correre senza il simbolo, all’interno delle liste civiche, come è accaduto alle ultime elezioni. «Una strategia decisa a livello nazionale per rafforzare l’Udc nei comuni - spiega il coordinatore provinciale del partito, Francesco Piccolo - ma che non voleva dire voltare le spalle al progetto di Tessari». Il sindaco però non ha gradito - è la tesi sconfessata però da Tessari - e ha deciso di far fuori Chinellato, eletto nella lista civica «Uniti per Spinea», ma membro a tutti gli effetti dell’Udc. Domani Piccolo chiederà un incontro con i segretari provinciali di Forza Italia, Lega Nord, e Alleanza nazionale. «Perché quello avvenuto a Spinea è uno strappo che sarà difficile da ricucire - spiegano i vertici provinciali dell’Udc - e bisogna capire quali progetti hanno gli altri partiti della Casa delle libertà, perché tutto si può dire ma non che il progetto di Tessari sia esterno al centrodestra». «Tessari - sbotta Malvestio - dovrebbe chiedere scusa per come si è comportato». Ma oggi cosa vuole l’Udc da Tessari? «Da lui non vogliamo più nulla - aggiunge Piccolo - ma vogliamo capire dagli altri partiti del centrodestra che intenzioni hanno». Forza Italia, il partito a cui Tessari guarda, è rimasto abbastanza indiffirente rispetto all’estromissione di Chinellato, mentre qualche mugugno c’è stato stato in Alleanza nazionale. Da parte sua l’Udc - a Spinea vale tra il 6 e il 7% - ha gli artigli spuntati perché totalmente esclusa dalla maggioranza. ma potrà far valere il suo peso, se pur piccolo, per le prossime elezioni. (Francesco Furlan)

IL GAZZETTINO
sabato 6 ottobre 2007 in breve SPINEA Tessari coordinatore liste civiche cittadine
Claudio Tessari è stato nominato coordinatore delle liste civiche cittadine "Lista Claudio Tessari" e "Uniti per Spinea

Uniti per Spinea non ha nulla a che vedere con il comitato Uniti per una Spinea vivibile, anche se vi è un'assonanza nel nome.
LA NUOVA
MARTEDÌ, 09 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. Dopo l’allontanamento di un assessore Udc Nasce un «caso Tessari» e scuote il centrodestra

SPINEA. «E’ stato fatto fuori un assessore di Forza Italia? No, e quindi a che titolo dovrei intervenire?». Mario Dalla Tor, segretario provinciale di Forza Italia, fa un po’ il discolo. Dopo il rimpasto di giunta a Spinea, con il sindaco Claudio Tessari che ha revocato l’incarico all’assessore Roberto Chinellato (Udc) il segretario provinciale del partito dello scudo crociato, Francesco Piccolo, aveva intenzione di coinvolgere nella vicenda gli altri segretari provinciali dei partiti di centrodestra, ma Dalla Tor si mette già in disparte.
Ma Tessari non fa riferimento a Forza Italia? «Tessari non è iscritto a Forza Italia, non partecipa alle riunioni di partito ma ha partecipato ad alcune riunioni organizzate dalla Casa delle libertà su temi istituzionali. Noi trattiamo con lui come responsabile della sua lista civica, ma non è iscritto a Forza Italia». La vicenda all’interno del polo resta piuttosto calda. E intanto anche l’opposizione parte all’attacco. «Per noi questa revoca è una novità e i motivi sono poco comprensibili - dice Silvano Checchin dell’Ulivo -. Tessari dice che l’ingresso del nuovo assessore (Fabio Padovan, ndr) serve a dare un’accelerata all’attività di giunta, ma Roberto Chinellato era uno che, anche fisicamente, lavorava di più in giunta e si dava da fare». L’opposizione la mette sul piano istituzionale. «Una decisione così importante - aggiunge Checchin - doveva essere comunicata in Consiglio comunale, e questo non è accaduto. E’ la dimostrazione del rispetto che Tessari ha per l’opposizione, alla quale non è stato comunicato proprio nulla». Per l’opposizione tutta l’operazione è quindi «poco trasparente perché sono poco comprensibili i motivi per cui è avvenuto l’avvicendamento». L’esordio ufficiale del nuovo assessore al Commercio, Fabio Padovan, 33 anni, avverrà nei prossimi giorni. Francesco Furlan

IL GAZZETTINO
giovedì 11 ottobre 2007
Sulla sostituzione dell'assessore l'Udc non trova solidarietà da Fi

(d.t.) Forza Italia dà il suo appoggio all'Udc, ma sulla questione relativa alla sostituzione dell'Assessore al Commercio Roberto Chinellato preferisce non entrare nel merito della decisione presa dal sindaco Claudio Tessari. E' questa, in sintesi, la morale dell'incontro tra i vertici del partito delle sezioni di Spinea tenutosi martedì sera: ricompattare il centrodestra, ma attorno ad una lista civica. Su questo gli azzurri non sembrano intenzionati a trattare. La nomina del nuovo assessore è una scelta del sindaco che noi rispettiamo e non commentiamo, dal momento che non fa riferimento al nostro partito. - afferma Renzo Da Lio, neocoordinatore e segretario del circolo di Forza Italia di Spinea essendo un partito del centrodestra, l'Udc gode comunque della nostra solidarietà. Martedì sera abbiamo messo in chiaro alcuni punti fondamentali: cercheremo di mediare per trovare un punto d’incontro, anche in vista delle amministrative del 2009. Non si può prescindere però da una cosa: le liste civiche devono esserci, senza non si va da nessuna parte, sono una conditio sine qua non. Passato il momento di questa cocente delusione, credo che l'Udc riprenderà a collaborare con la coalizione di centrodestra come ha sempre fatto".



LA NUOVA
GIOVEDÌ, 11 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea.Restano i distinguo sulle Liste civiche Incontro forzisti e Udc dopo il «caso Tessari»

SPINEA. Faccia a faccia martedì sera tra le segreterie locali di Forza Italia e dell’Udc necessario dopo il rimpasto di giunta che ha visto nei giorni scorsi il sindaco Claudio Tessari sostituire l’assessore al commercio Roberto Chinellato (l’unico della giunta in quota Udc) con il giovane Fabio Padovan. Un colpo di mano che non è piaciuto ai centristi, i quali hanno subito sparato a zero sul sindaco mettendo addirittura in discussione l’alleanza. L’altra sera il chiarimento, che comunque non sembra aver fatto rientrare la polemica. «Non siamo entrati nel merito dell’azione del sindaco - dice il segretario forzista, Renzo Da Lio - perché riguarda le sue facoltà e le sue valutazioni. Quello che abbiamo voluto ribadire è la piena volontà di proseguire la collaborazione col centrodestra. Fondamentale per noi è comunque la presenza delle liste civiche». «Forza Italia ha dimostrato di essere solidale con la nostra posizione - replica il coordinatore dell’Udc Florindo Casagrande - rimane il fatto che Tessari non ha ancora dato le vere motivazioni delle sue decisioni e non sembra averle date nemmeno a Forza Italia. Ad ogni modo la maggioranza non rischia la spaccatura e da parte nostre le garanzie sulla tenuta del centrodestra a Spinea ci sono». Tuttavia qualche distinguo sul nodo delle civiche rimane. Spiega ancora Casagrande: «Dalle liste civiche non si prescinde? Siamo perfettamente d’accordo, però le civiche non sono la maggioranza, ma solo parte di essa». (f.d.g.)

domenica 7 ottobre 2007

Articoli di giornale - cantieri e verde

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 33
Provincia Spinea. Sotto accusa anche i fossi chiusi per le nuove case in via Mion «Costruzioni selvagge, sparisce il verde» Checchin (Ds): «Ci vuole più equilibrio». Tessari: «Prg approvato da loro» ALESSANDRO RAGAZZO
SPINEA. «Con le varianti il piano regolatore è aumentato del 30 per cento. A livello di superficie Spinea è molto piccolo, appena 15 chilometri quadrati, e la giunta deve porsi il problema di avere una quota di terreno da non edificare. Solo così si troverà un equilibrio con l’ambiente». E’ l’analisi del consigliere dei Ds Silvano Checchin sulle nuove lottizzazioni che stanno nascendo, soprattutto alla luce di quanto successe nove giorni fa, quando il maltempo mandò sott’acqua diverse zone del territorio.
«In passato - continua Checchin - si è approvato un piano regolatore senza tenere conto dell’esistente, di mantenere il paesaggio agricolo. Per questo bisogna avere una quota di terreno non edificabile». Checchin, poi, analizza quanto successo la scorsa settimana e il mezzo metro d’acqua in alcune zone come via Capitanio e via Bennati. «Su questo tema - dice Checchin - esiste un’analisi di un anno fa dove si dice che il Comune deve tenere puliti i canali di discolo. E infatti, se questi sono liberi Spinea non va in crisi. Già noi in consiglio abbiamo chiesto alla giunta di fare degli interventi ad hoc».
I tecnici comunali hanno già comunque individuato lo scorso fine settimana i punti dove si dovrà intervenire specie nelle vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion. Ma il problema dell’eccessiva urbanizzazione è posto all’attenzione anche da un cittadino, Danilo Trevisanato, che punta il dito sulle nuove costruzioni vicino al Villaggio dei Fiori, all’incrocio tra le vie Mion e Torcello. «Lì c’erano degli alberi - osserva il residente - ma in un lato sono stati tagliati e inoltre hanno interrato un fossato. La scorsa settimana, col maltempo, siamo andati a raso e più di una volta il giardino è andato sott’acqua. Certo che se si tappano le tubature c’è il rischio di finire ancora allagati perché l’acqua non trova sfogo. Pensare che fino a qualche anno fa questa zona era davvero un paradiso terrestre mentre ora si sta costruendo dappertutto». Per il sindaco Claudio Tessari non c’è alcuna urbanizzazione selvaggia. «Stiamo applicando - dice - un piano regolatore approvato dalla sinistra e al quale stiamo cercando di porre dei rimedi, vedi lo spostamento della stazione della metropolitana. E poi non mi sembra che il maltempo abbia messo in ginocchio le case di Spinea ma sono state interessate solo le strade. Riguardo alla lottizzazione tra le vie Mion e Torcello noi siamo tranquilli perché abbiamo in mano un parere idraulico del consorzio Sinistra Medio Brenta dove si dice che è tutto in regola».


La destra accusa le sinistra, la sinistra accusa la destra.
I cittadini stanno a guardare...

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 32
Provincia I tanti cantieri fermano anche la posta Spinea. I residenti di via Fornase: «Da dieci giorni siamo senza lettere»
SPINEA. I cantieri aperti bloccano anche i postini. Fornase, ad esempio. «È da dieci giorni che non ci viene recapitata la posta - spiega Francesco Tagliapietra, del comitato di zona -, e ci sono raccomandate o altre corrispondenze che abbiamo bisogno di avere in tempi brevi. Perché non arriva? La strada non è più bloccata, eppure lettere e buste non si vedono». Dall’ufficio recapito di Spinea, la responsabile rigetta al mittente tutte le accuse, e il perché è presto detto. «La strada non è più bloccata, ma i cantieri sono mobili, nel senso che a volta ci sono ruspe e macchinari in transito, e quindi per i portalettere non è possibile passare». Non è quindi, un problema di carenza di personale, ma di cantieri aperti. Lo stesso accade, per esempio, in via Luneo, dove alcune case sono chiuse all’interno dei cantieri per la costruzione del Passante, e, per ciò che riguarda Martellago, in via delle Motte. «Con i cantieri aperti noi non potremmo neppure passare - aggiunge la responsabile dell’ufficio - ma cerchiamo comunque di trovare un accordo, di riuscire ad accontentare i clienti, anche se non sempre è possibile». Alcuni, ad esempio, sono costretti a prendere l’auto per andare a farsi consegnare la corrispondenza direttamente nell’ufficio di via delle Macchine, la sede che gestisce il recapito nel territorio. E i cittadini di Fornase? Se non ci saranno ulteriori intoppi coi cantieri avranno presto la posta nella loro cassetta.

sabato 6 ottobre 2007

Articoli di giornale - tornano le targhe alterne dal 15 ott. al 31 marzo

LA NUOVA
VENERDÌ, 05 OTTOBRE 2007 Pagina 23
Cronaca TARGHE ALTERNE Piano anti-smog presentato ai sindaci
Dal 15 ottobre e fino al 31 marzo torneranno le misure di riduzione del traffico sulle strade (targhe alterne, divieti per i no-katalizzate, ecc.) e di potenziamento del trasporto pubblico, per cercare di ridurre l’inquinamento da polveri, già arrivato, quest’anno, al 104 ° superamento del limite giornaliero, a fronte dei 35 previsti.
Ieri, la riunione del «Tavolo tecnico zonale», presieduta dal presidente della Provincia, Davide Zoggia, ha discusso il piano anti-smog che anche quest’anno, oltre a puntare sulla riduzione delle emissioni delle industrie e delle centrale termoelettriche prevista dal «Protocollo» firmato l’anno scorso, punta sulla circolazione a targhe alterne per alcuni giorni alla settimana. Per ora solo i comuni di Venezia, Spinea e Mira hanno dato la loro disponibilità ad adottare questa misura; ma ce ne solo altri che si dicono pronti a fare altrettanto, a cominciare da quelli confinanti con Mestre. Il bilancio finale su chi ci sta e chi no, si farà solo giovedì prossimo, 11 ottobre, data in cui il «tavolo» di dovrebbe riunire per approvare definitivamente il «piano di risanamento dell’aria». Anche ieri è stata ribadita la necessità di un intervento più sostanzioso e puntuale della Regione, per finanziare il potenziamento del trasporto pubblico, sopratutto nelle giornate di blocco del traffico. Nei prossimi giorni la giunta provinciale approverà le sue «linee guida» per il piano anti-smog e le invierà a tutti i comuni della Provincia di Venezia. Il presidente della Provincia ha scritto all’assessore veneto Renato Chisso chiedendo risorse finanziarie per potenziare i servizi di trasporto pubblico tra Riviera del Brenta e Miranese (411 mila euro) e i servizi navetta di collegamento alle stazioni ferroviarie ed alle direttrici extraurbane (466 mila) più altri 700 mila per la rete di trasporto pubblico extraurbana.

venerdì 5 ottobre 2007

articoli di giornale - Piazza Santa Bertilla

LA NUOVA

VENERDÌ, 28 SETTEMBRE 2007 Pagina 31

Provincia Spinea. Tre blocchi di quattro piani con negozi e appartamenti Una grande piazza davanti alla chiesa L’intervento previsto copre 15 mila metri quadrati a Santa Bertilla FRANCESCO FURLAN

SPINEA. Spinea ha fame di piazze. Dopo il progetto per piazza Fermi - che ha scatenato molte polemiche - questa sera verrà presentata la nuova piazza di Santa Bertilla. Un intervento su un’area di 15 mila metri quadrati, ed edifici per 13.400 metri cubi, divisi in tre blocchi di 4 piani, per un’altezza massima di 13 metri. Piacerà alla comunità di Spinea?

Per tastare il polso degli spintenesi bisognerà aspettare questa sera. Il piano - che è già stato approvato dal Comune e che presto dovrebbe diventare relatà - verrà presentato alle 21 in sala monsignor Barbazza, dietro la chiesa di Santa Bertilla, dal sindaco Claudio Tessari, dall’assessore all’Urbanistica Mario Simionato, e dal progettista, l’architetto Roberto Moscardi, che ha lo studio proprio a Spinea. Che è fiducioso perché, sostiene, è un intervento che prevede un luogo di ritrovo, «una piazza civile che si unirà a quella religiosa». L’obiettivo è «creare una centralità vitale» per Spinea. La piazza sarà rialzata di 80 centimetri, per realizzare uno stacco rispetto alla strada, e avrà una superficie complessiva di 3 mila metr quadri, più 700 metri quadri per una seconda parte, chiamata campiello. Il tutto andrà a unirsi con la zona del sagrato antistante la chiesa.

Già scelto anche il materiale: listoni di pietra chiara con inserti di porfido. Nel centro della piazza è prevista invece una fontana, a raso, leggermente inclinata verso l’interno per raccogliere l’acqua, con piccoli zampilli. Gli edifici, che racchiuderanno la piazza in una sorta di semicerchio, si estenderanno su una superficie di 13.400 metri quadrati. Non verrà salvata l’ex scuola «Pascoli», testimonianza della Spinea degli anni Cinquanta, perché nonostante l’opposizione del centrosinistra, l’iniziale ipotesi di vincolo avanzata anche dalla Sovrintendenza regionale, il ministero per i Beni culturali ha in un secondo momento dato l’ok per il suo abbattimento.

Per ciò che riguarda gli edifici invece al primo piano sono previsti negozi, realizzati con ampie vetrate, così da rendere più luminosa la piazza, mentre i piani superiori saranno prevalentemente destinati alla residenza. E’ una piazza che andrà a cambiare fortemente il volto di Spinea, considerato anche il fatto che tra la futura piazza e il Villaggio di Fiori è in fase di costruzione la nuova zona residenziale di Spinea.


IL GAZZETTINO

Domenica 30 settembre

Prende forma la nuova piazza ma i cittadini chiedono più verde Spinea

Il progetto della nuova piazza di Santa Bertilla sembra aver convinto i cittadini di Spinea , al termine della presentazione ufficiale tenutasi venerdì sera in sala Barbazza. Qualche dubbio rimane e anche qualche critica. Nel complesso, però, la gente sembra piuttosto intrigata dall'idea di avere finalmente un vero centro pubblico di aggregazione, cosa che, finora, Spinea non ha mai avuto. Il progetto rientra nel piano norma n. 18 che prevede la realizzazione di una piazza antistante il sagrato della chiesa di S. Bertilla, mediante l'abbattimento di un fabbricato ad ovest (la pasticceria) ed il recupero della vecchia scuola elementare "Pascoli", dimessa ed abbandonata ormai da anni. La Piazza, chiaramente, costituisce il fulcro del piano: si apre completamente a nord e si collega alla chiesa tramite un prolungamento del sagrato, interrotto dal passaggio di attraversamento pedonale di via Roma. Bisognerà attendere ancora qualche anno per poter assistere a questa rivoluzione urbanistica, al momento è stato approvato soltanto il progetto, realizzato dallo studio Moscardi di Spinea , e si spera a breve di poter emanare il bando per l'assegnazione dei lavori. Quello che preoccupa maggiormente i cittadini è l'aumento della cementificazione rispetto al verde pubblico: "la piazza è bella, niente da dire, ma non era il caso di ampliare gli spazi di verde?". Per il verde c'è il progetto del nuovo parco del fluviale del Rio Cimetto, ha risposto l'Assessore ai lavori pubblici Mario Simionato, qui si parla di una piazza. Per qualcuno è troppo grande, per qualcuno troppo piccola, per qualcuno ancora verrà soffocata da via Roma che, effettivamente, ogni giorno viene attraversata mediamente da 30 mila veicoli. Non è da escludere che, in un futuro prossimo, via Roma possa venire chiusa alla circolazione, in luogo di un percorso alternativo frutto della continuazione del Masterplan che rivoluzionerà l'altro versante di Spinea , quello di Piazza Marconi. Per qualcun altro i lavori della Piazza non erano una priorità, rispetto alla costruzione di un centro civico (di cui al momento Spinea è sprovvista) e di una piscina comunale. Nessuna critica feroce, in ogni caso, solo qualche sprazzo di polemica. "Piazza Marconi e Piazza Santa Bertilla saranno i centri della Spinea del domani -ha voluto sottolineare il sindaco Claudio Tessari -una Spinea che aspettiamo da quarant'anni, in cui il primo polo rappresenterà il lato storico della città, mentre l'innovativa piazza di Santa Bertilla costituirà il lato giovane, fresco e moderno".Davide Tamiello


LA NUOVA

MARTEDÌ, 02 OTTOBRE 2007 Pagina 30

Provincia Spinea. Presentato il progetto di fronte alla chiesa Orgnano, piace la piazza «Però manca il verde»

SPINEA. Piace alla gente la nuova piazza di Santa Bertilla, un po’ meno la Spinea del futuro. Venerdì sera il progetto per la nuova piazza di Orgnano è passato per la prima volta al giudizio dei cittadini.

I progettisti Roberto Moscardi e Alejandro Patricio Sala hanno svelato con mappe e simulazioni come verrà recuperata l’area compresa tra via Roma ed il Villaggio dei fiori: via la vecchia scuola Pascoli, che lascerà il posto ad una piazza di 3 mila metri quadri, rialzata di 80 centimetri rispetto alla strada, con un campiello di 700 metri quadri ed edifici, in prevalenza ad uso residenziale e commerciale, per circa 13.400 metri quadrati. Complessivamente la piazza incontra il favore dei cittadini.

Soddisfa più o meno tutti la collocazione dei volumi e la distribuzione degli spazi. Non convince tutti però il modo in cui il piano norma 18 ha trattato i temi della viabilità e del verde. «Perchè non si è colta l’occasione di deviare via Roma concedendo così alla nuova piazza e al sagrato di Santa Bertilla una sorta di continuità pedonale?». Tanti puntano il dito anche sulla mancanza cronica di verde in città. «Siamo di fronte alla grande speculazione edilizia del Villaggio dei fiori - afferma Valeria Muffato - avevamo bisogno di respirare e invece si costruisce ancora. Ormai Spinea è solo cementificazione». Le ragioni dell’assessore all’Urbanistica Mario Simionato («Saranno le nuove bretelle Nord e Sud a spostare il traffico») faticano a convincere tutti. Critica il modus operandi della giunta anche Michele Bertaggia: «Era il caso di sottoporla alla gente prima di approvarla. Adesso cosa serve discuterne?». Ma alla maggior parte dei convenuti, la nuova piazza piace.

«Sono state accolte le nostre principali osservazioni mosse all’indomani della presentazione del primo progetto - osserva don Marco Scattolon, parroco di Santa Bertilla - ora la piazza non volta più le spalle alla chiesa e gli edifici hanno un’altezza più adeguata». Giudizio positivo anche da Luciano Faraon, noto avvocato di Spinea: «Manca solo di completare il campanile della chiesa, che la città aspetta da anni». A margine dell’incontro, il sindaco Claudio Tessari non dimentica Villaggio dei fiori: «Entro il 2009 apriranno anche i cantieri per il nuovo distretto sociosanitario, la casa di riposo, la nuova scuola Disney». (f.d.g.)

In primo luogo si nota come dei tre articoli vi siano due di parere favorevole senza far emergere le reali domande poste all'amministrazione in occasione dell'incontro, ed il terzo più aperto a descrivere quanto in realtà detto in sala alla conferenza.


Le domande svolte dopo la breve esposizione di Roberto Moscardi, affetto da un abbassamento della voce e di Alejandro Patricio sono state varie e anche non inerenti il tema della piazza.

  1. la prima domanda verteva sulla riduzione del verde pubblico con la cementificazione apportata da quest'opera e sull'infrazione sul vincolo al taglio degli alberi presente per via Roma (recentemente tra l'altro sono stati abbattuti ben tre alberi centenari proprio su via Roma vantando la pericolosità ed il rischio di crollo)
  2. La seconda domanda sempre rivolta all'ambito ambientalistico accusava l'amministrazione dello scempio creato abbattendo il verde pubblico o riducendolo al ben minore verde privato
  3. In seguito è stata richiesta la costruzione della piscina prima della piazza, sport ambito nel comune che ha dato i natali alla campionessa olimpica Pellegrino, e che costringe molti a spostarsi con le auto verso le vicine piscine di Mirano e Chirignago
  4. Un parere favorevole è stato espresso a sostegno dell'estetica della piazza che va a sostituirsi ad un'area a verde pubblico non curata.
  5. Una persona ha lamentato la scivolosità delle striscie di attraversamento realizzate con il marmorino nei giorni di pioggia.
  6. In seguito è stata richiesta una spiegazione sulle tecniche di risparmio energetico applicate alle costruzioni presentate nei rendering sviluppati dallo studio dell'architetto Moscardi vista anche la possibilità di sfruttare gli incentivi statali offerti da talune soluzioni tecniche o visto il prossimo venturo conto energia. Inoltre avendo ben presente che le piazze storiche indicate nella precedente presentazione dello studio sono ben diverse dalla situazione reale nell'area per la presenza di una via da 30000 veicoli al giorno e per lo sviluppo del residenziale intorno alla piazza (nel caso di piazza Santa Bertilla il residenziale è sviluppato in altro loco e il lotto è situato fra i due quartieri di Oriago e Villaggio dei Fiori) ed avendo ben presente la mancanza della cultura della piazza da parte dei cittadini di Spinea, è stato richiesto quali attività o sistemi sarebbe ro stati adottati da parte dell'amministrazione per attirare in piazza la popolazione dei vicini quartieri al fine di vivere la nuova area pubblica e sviluppare le interrelazioni sociali.
  7. In seguito è stato richiesta qualche spiegazione nei riguardi dell'illuminazione (illuminazione pubblica o privata) e delle aree rialzate fra gli appartamenti dedicate alla visione della piazza da un'ambito rialzato.
  8. E' stato fatto notare che al Villaggio dei Fiori piazza Cortina (piazza centrale del quartiere V.d.Fiori) è in situazioni disastrose di incuria da parte dell'amministrazione con marmi rotti e verde non curato, mentre si sta badando a realizzare una piazza non centrale nell'abitato residenziale (nè del V.d.Fiori, nè del quartiere Origo).
  9. E' stato fatto notare che la chiesa di Santa Bertilla verrà si dotata di una piazza, ma ancora manca di un requisito necessario quale un campanile.
  10. Infine sono stati sollevati dei dubbi riguardo alla percorrenza delle vie ciclabili non connesse con la piazza e non del tutto congrue.

In seguito sono intervenuti sia il sindaco Tessari, che l'assessore all'urbanistica Simionato e l'architetto R.Moscardi.

L'intervento dell'architetto si è sviluppato principalmente riguardo alla richiesta delle tecniche di sviluppo del progetto nella parte residenziale.
Purtroppo la valutazione delle tecniche costruttive più idonee all'esecuzione del progetto è una fase successiva alla presentazione eseguita quel giorno.
Si è dimostrato disponibile a sviluppare eventuali pannelli solari per il tetto di forma curva.

L'assessore all'urbanistica Simionato si è infrvorito nei riguardi della viabilità di via Roma, problema annoso a cui risulta difficile trovare soluzione.
Una serie di opere devono essere realizzate per sgravare la via principale che tagia in due il comune ed entro il 2011 si potrà pensare di avere una riduzione del traffico.
Stime dicono che il traffico aumenta sulla via del 3% ogni anno, quindi si parla di circa 33000-35000 veicoli da reindirizzare entro quella data con opere complementari (probabilmente il riferimento riguardava le opere secondarie al passante).
L'illuminazione sviluppata per creare i giochi di luci ed ombre descritti e voluti nel progetto dall'architetto Roberto Moscardi è privata ad uso pubblico, quindi in tutta probabilità il comune e i cittadini di Spinea si assumeranno l'onere della bolletta elettrica relativa.
Questo sempre che non si costituisca una soluzione con accumulatore e pannelli fotovoltaici per garantire illuminazione notturna sgravata dalla rete elettrica.
Si provvederà inoltre a verificare le difficoltà inerenti il passaggio pedonale e le condizioni di piazza Cortina.

Il sindaco Tessari si è pronunciato nei riguardi del verde affermando che entro la fine del suo mandato pubblicherà una tabella in cui verranno mostrate le parti a verde pubblico e privato presenti prima del suo mandato e dopo mostrando quanto non vi sia stata una riduzione del la quantità di vegetazione presente nella città.
La piscina sarà un progetto che avrà la posa della prima pietra nel 2009 e che non sarà concluso entro il suo mandato.
Il discorso è poi degenerato su un insieme di argomenti e propaganda politica.


Vi sarebbe da aggiungere che attualmente il vicino rio Cimetto su cui si sviluppa il nuovo parco vicino alla piazza Santa Bertilla è stato utilizzato come fogna a cielo aperto per svariati anni dai vicini palazzoni non allacciati ad una vera rete fognaria.
Inoltre fuoriuscendo dalla cava di via Luneo, già sotto inchiesta per la presenza di fanghi inquinati da idrocarburi e metalli pesanti (tuttora sotto indagini da parte della prefettura anche se non si è riuscito a stabilire quanto abbia influito nei casi di tumore sviluppatisi in via Luneo), vi è il rischio che presenti anche queste problematiche di inquinamento.

Il quartiere Dante ed i comitati Per via Matteotti e Cittadini per Spinea vivibile sono interessati marginalmente alla questione di Piazza Santa Bertilla.
Non essendoci interessi specifici riguardanti le questioni del comitato non si può tuttavia non notare come cambino le soluzioni al variare della zona trattata.

Per piazza Fermi e piazza Marconi, il piano approvato prevede la chiusura di un tratto di via Roma-Miranese con l'abbattimenti di 13 edifici fronte alla villa del Majno e la formazione di una nuova strada che colleghi le due piazze.
Altri provvedimenti riguardanti la viabilità sono la bretella che dovrebbe dirottare parte del traffico verso la Fornace, via Macello e via Asseggiano e la chiusura di un senso di marcia per via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati (nessun provvedimento per le vie interne, eccettuato il cartello divieto di transito per frontisti da sempre ignorato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri).
Infine altre opere sono la rotonda in via Alfieri, il senso unico in via Cattaneo.
Tale sistema convoglierebbe buona parte del traffico nella circonvallazione intorno al quartiere Dante (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati) non dimenticando via Cici e Bellini e parte dei veicoli in via Buonarroti.

Ricordando quanto promesso a via Asseggiano e quanto ottenuto oggi dagli abitanti di quella via non si può sperare di ottenere qualcosa di definitivo soprattutto in una situazione in continuo mutamento nella quale non si sta badando alla sicurezza delle fasi transitorie tanto quanto si prevede per il progetto finale.
Ci sono molti dubbi che le previsioni dell'amministrazione saranno confermate nel 2011 così come paventato dall'assessore all'urbanistica e non solo per l'opposizione recente del comune di Mirano con dei comitati per aggravare di per se una situazione già penosa nel nostro comune.

Tuttavia non si può notare come, anche se l'assessore all'urbanistica Simionato recentemente in un articolo avesse rilasciato come dichiarazioni l'idea di semafori conta veicoli all'imbocco di Spinea sulla rotonda fra la Fossa e Villaggio dei Fiori ed a Chirignago
L’idea è semplice: basta installare un semaforo alla Fossa che diventa rosso quando il volume di traffico è troppo elevato, così da deviare le auto lungo la camionabile per Marghera». E lo stesso si potrebbe fare dalla parte di Chirignago, con un semaforo che devi il traffico su via Oriago e quindi sulla camionabile. Un progetto realizzabile o una provocazione? «Qualcosa bisogna pur fare - risponde - e questa è una strada che si può percorrere». Almeno che da Chirignago non arrivi il semaforo rosso.
per quanto riguarda piazza Santa Bertilla non si è provveduto a pensare un piano di chiusura di via Roma per sgravare lo spazio pubblico dai 30000 veicoli transitanti, dirottando le auto già lungo il Villaggio dei Fiori (magari con un senso unico) a sud verso la camionabile e verso via Rossignago-Asseggiano a nord.
Appare quindi evidente come esistano due pesi e due misure nelle soluzioni adottate, in via Matteotti in anticipo dei tempi di almeno 4 anni, mentre per quanto concerne piazza Santa Bertilla, nemmeno ipotizzati.
Con queste affermazioni ovviamente non si vuole creare ulteriori problemi ai comitati di via Asseggiano o ai residenti del Villaggio dei Fiori, ma si vuole ribadire come la repentinità con cui sono stati affrontati i lavori in via Matteotti non abbia un reale senso e non rispetti criteri di sicurezza realmente utili, o previsti.
Se l'alleggerimento di via Roma avverrà nel 2011, dopo la stabilizzazione della circolazione nel comune si potranno verificare le reali criticità e i veri problemi da risolvere, quando saranno in funzionamento effettivo il servizio di metropolitana di superficie, quando saranno appurati i contrasti con i comitati di Mirano che vogliono dirottare il passante in territorio di via Luneo, anzichè lungo la via degli elettrodotti, quando esisteranno reali vie alterative per il traffico.
Nel frattempo tutto è uno spostamento di criticità di loco in loco dovuto alla situazione transitoria ed alle soluzioni basate su piani urbanistici antiquati ed inadatti a descrivere le modificazioni apportate da varie opere regionali (SFRM) e statali (Passante).

Ciononostante non si capisce la difficoltà con cui l'amministrazione non riesce a percepire quanto più interessa a molti cittadini (il campanile di Santa Bertilla non realizzato, la piscina comunale, rifacimento dei marmi nelle piazze già esistenti, i problemi di allagamento per l'inefficienza della rete fognaria, eccetera) ed a metterlo in pratica sul territorio.

Comportamenti un po' cervellotici sono presenti inoltre nella partecipazione del comune alle manifestazioni di Biciclima, di cui la popolazione ha sentito poco parlare, oppureil paragone fra l'aver sfruttato gli incentivi statali per quanto riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico vicino al pattinodromo comunale e non aver previsto nessun vincolo o clausula ambientale per la realizzazione della piazza Santa Bertilla (isolamento, riduzione delle emissioni, doppi vetri di contenimento delle emissioni, pannelli fotovoltaici per alimentare in modo pulito le luci, eccetera).

La mancanza di risposta riguardo alle attività da sviluppare per rendere la piazza vivibile ed appetibile per una citta dormitorio di Mestre, lascia a dir poco alibiti.

Si segnala inoltre che la costruzione della piazza prevede un piano di investimenti di 2.6 milioni di euro ricavati grazie alla vendita di edifici di proprietà pubblica.
Tuttavia come qui segnalato il mercato degli immobili è in calo del 6%, mentre gli interessi sono legati al tempo utile per trovare acquirenti per la vendita delle abitazioni.
Per questo motivo tenere da conto le emissioni ed il risparmio energetico possono costituire una carta vincente per la vendita degli immobili (pannelli solari venduti assieme all'edificio che reintegrano gli interessi sulla spesa fintanto che non viene venduto l'immobile, emissioni ridotte che permettono agli acquirenti di risparmiare nell'uso e nel consumo energetico di climatizzazione degli appartamenti)

Si ricorda inoltre questo articolo: Articoli di giornale - mercato immobiliare in calo

Altre spese sono correlate inoltre riguardo all'illuminazione pubblica della piazza (conto elettricità spesa e manutenzione) ed alla fontana a raso prevista nella piazza (alimentazione del ciclo d'acqua e manutenzione-pulizia)

Articoli di giornale - Allagamento di Spinea

IL GAZZETTINO
giovedì 27 settembre 2007 MIRANESE

Spinea paralizzata dal maltempo Strade bloccate, traffico in tilt L'acqua in mattinata ha raggiunto molti garage e scantinati Rio Cimetto, Parauro e Menegon esondano: per fortuna l'acqua non ha toccato le case. Meno disagi negli altri comuni

La prima pioggia d'autunno anche quest'anno non ha avuto pietà. L'anno scorso fu Scorzè ad essere messa in ginocchio dal maltempo, ieri invece in provincia è stata Spinea a leccarsi le ferite, ovvero il centro più vicino all'epicentro del nubifragio, Mestre. Enormi disagi alla circolazione con auto rinchiuse in code chilometriche lungo via Roma, garage e scantinati allagati in tutte le zone del territorio. Qualcuno, per attraversare solamente il cavalcavia del Graspo d'Uva, ieri ha impiegato circa un'ora e mezza. Novanta minuti di attesa per percorrere poco più di duecento metri di strada, un'agonia allucinante. Gli uomini della Protezione civile sono entrati in azione intorno alle nove del mattino, circa una trentina di uomini tra il reparto comunale e quello intercomunale. Alcuni di loro, pur essendo volontari, sono stati chiamati sul posto di lavoro. "Si tratta di un accordo particolare firmato dal comune di Spinea - spiega l'ingegner Mario Raniolo, dirigente comunale - in caso di necessità, il datore di lavoro deve lasciar intervenire i dipendenti facenti parte del corpo di Protezione civile. Sarà il Comune poi a pagare la giornata di lavoro all'azienda". Ieri, in effetti, le condizioni di estrema necessità c'erano eccome. Allagate e chiuse le vie Bennati, Fornase, Unità, Capitanio ed enormi disagi invece nelle vie Crea, Bologna, Don Milani, De Amicis, Cici e Prati. I corsi d'acqua, il Rio Cimetto, il Parauro e il Menegon, sono usciti dagli argini. Fortunatamente l'esondazione si è riversata completamente nei campi, risparmiando quindi gli edifici e le abitazioni private. Tutta Spinea, in pratica, è rimasta paralizzata per gran parte della mattinata, con conseguenti ritardi di autobus e mezzi pubblici. Tutti in ritardo al lavoro e non solo a Spinea, visto che via Roma è un punto nevralgico per la viabilità dell'intero Miranese in quanto unico collegamento diretto con Mestre. Il Comune sta già pensando di chiedere lo stato di calamità: "Certamente ci accoderemo a Mestre nell'inviare la richiesta - continua Raniolo - dipende da quanto farà Cacciari, penso però che non ci siano dubbi in proposito vista la situazione di Mestre. Per quanto ci riguarda abbiamo avuto delle situazioni critiche, fortunatamente però i danni sono stati piuttosto contenuti rispetto all'ultima volta anche grazie ai lavori attuati dall' Amministrazione". Disagi piuttosto contenuti nelle altre zone del Miranese. Tutto tranquillo a Santa Maria di Sala e Noale. A Mirano, una transenna è crollata sulle auto parcheggiate davanti all'ex mobilificio Gatti di via Vittoria e nelle prime ore del mattino il semaforo del quadrivio "Ballarin" (via della Vittoria, via Porara, via Cavin di Sala e via XX Settembre) è andato in tilt per circa un quarto d'ora. Problemi anche alla cittadella scolastica di via Matteotti, in particolare all'istituto "8 marzo": le infiltrazioni hanno messo a dura prova studenti e personale in palestra, nei corridoi, in segreteria e in ufficio presidenza. Il dirigente scolastico Norma Castellarin ha già segnalato il fatto all'Amministrazione provinciale la quale ha assicurato che nei prossimi mesi subappalterà i lavori per il rifacimento del tetto.

Davide Tamiello


LA NUOVA

GIOVEDÌ, 27 SETTEMBRE 2007 Pagina 10

Primo Piano Difficile raggiungere le scuole e gli uffici, costretti ad aprire in ritardo. Molti tornano a casa Spinea si sveglia nell’acqua: traffico paralizzato Più di un’ora per compiere trecento metri in auto, ma il resto del Miranese si salva Le lezioni si sono svolte regolarmente nonostante la mancanza di alcuni docenti Problemi nella zona industriale di Olmo


via Capitanio

giardino di casa allagato


via Palestro

SPINEA. Spinea piange, gli altri Comuni, chi più chi meno, tirano un sospiro di sollievo. Il maltempo di ieri ha messo in ginocchio Spinea che ha intenzione di chiedere lo stato di calamità naturale. Complice la pioggia, caduta copiosa per quasi tutta la notte tra martedì e ieri fino a mattina inoltrata comportando seri disagi alla circolazione. Le scuole, come il resto del comprensorio del Miranese, hanno aperto regolarmente ma qualche classe è stata costretta i rivedere il proprio programma per mancanza del docente o ritardo dello stesso. Nel resto del Miranese la situazione è stata sempre sotto controllo. Qualche problema si è verificato di buon mattino a Olmo di Martellago, dove in alcune strade attorno alla zona industriale l’acqua iniziava a salire. Ma per fortuna nessuno è finito in ammollo. Infiltrazioni, invece, si sono verificate alla scuola 8 marzo di Mirano ma le lezioni sono andate avanti senza problemi. Oggi ancora maltempo, tutti incrociano le dita.

Spinea. Qui la situazione è stata critica per tutta la mattina. Allertati uomini della protezione civile, circa una trentina, vigili e personale del Comune. In molti punti l’acqua è salita di diversi centimetri, allagando scantinati e mandando in tilt il traffico con alcune strade che sono state persino chiuse.

Le zone più colpite dal maltempo sono state le vie Bennati, Fornase, Crea, Unità, Bologna, don Milani, Capitanio, Cici, De Amicis, Prati e la provinciale 81. Complice, infatti, anche l’esondazione del Rio Cimetto, la zona del Graspo d’Uva è rimasta paralizzata per ore. Alcuni automobilisti raccontano di aver impiegato oltre un’ora per attraversare il cavalcavia.

Alcuni genitori residenti in via Capitanio, poi, c’hanno impiegato lo stesso tempo per fare mezzo chilometro per accompagnare i figli a scuola in zona Santa Bertilla. Insomma, una situazione a dir poco pazzesca. Ovvio che per raggiungere i posti di lavoro per qualcuno sia stata una vera e propria odissea. Diversi c’hanno rinunciato e sono rientrati o rimasti a casa, altri per arrivare c’hanno messo delle ore. E così alcuni uffici hanno aperto oltre l’orario stabilito o con personale ridotto, mentre in una banca del centro di Spinea tutti i dipendenti sono arrivati in ritardi. Eccetto uno, che è riuscito ad aprire la filiale giusto in tempo alle 8.30 mentre i suoi colleghi sono arrivati dopo le 9. Anche il rio Parauro e lo scolo Menegon sono straripati ma per fortuna in zone dove ci sono campi. Disagi anche per le scuole, dove in più d’una ci sono verificate infiltrazioni d’acqua.

Le lezioni, però, sono andate avanti senza problemi, anche se ci sono stati degli accorpamenti tra sezioni per ovviare all’assenza di docenti. Comunque dopo mezzogiorno la situazione è tornata un po’ alla volta alla normalità.

Negli articoli di giornale non appare minimamente via Bennati ed il quartiere Dante.

Via Bennati allagata per vari decimetri di tirante d'acqua, fino anche a mezzo metro per alcuni minuti, via Alfieri piena di veicoli fermi in coda fin dall'inizio della via (situazione mai vista).

Il traffico di via Roma paralizzato nonchè i sensi unici di via Bellini e Matteotti hanno scaricato veicoli nel quartiere Dante (alcuni dei quali sopraggiunti attraverso via Cicci credendo che così avrebbero tragliato il centro di Spinea).

Via Bennati allagata ha subito rappresentato un problema e gli autisti furbi hanno deciso di passare per la meno allagata Via Alfieri in barba ai cartelli di divieto di transito eccetto frontisti.



LA NUOVA

VENERDÌ, 28 SETTEMBRE 2007 Pagina 6

Primo Piano «Quattro pompe in arrivo» Spinea allontana l’incubo

SPINEA. Il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale. Dopo l’eccezionale pioggia di mercoledì, infatti, ieri è iniziata la conta dei danni che sarà possibile quantificare solo stamani. Di certo molte zone del centro sono finite sott’acqua e l’altro ieri il lavoro per operai comunale, vigili e volontari della protezione civile è andato avanti per molte ore. Basti pensare che questi ultimi, coordinati da Federica Capuzzo, hanno garantito una copertura di ben diciannove ore, dalle 8 di mercoledì fino alle 3 di notte di ieri. In alcuni punti, come via Capitanio e via Bennati, l’acqua aveva raggiunto anche il mezzo metro ma per fortuna da dopo mezzogiorno, da quando ha smesso di piovere, la situazione è tornata lentamente alla normalità. In totale, comunque, su Spinea sono stati circa una decina gli interventi. Ieri in Comune è arrivata anche qualche lamentela per la gestione della viabilità ma l’evento atmosferico è stato - questa la giustificazione - talmente eccezionale che c’era poco da fare. Frattanto il Comune sta già guardando al futuro per difendersi dal rischio idraulico e per le prossime settimane arriveranno le quattro pompe in precedenza acquistate. «Si tratta - spiega l’assessore alla sicurezza Mauro Armelao - di due elettropompe e di altrettante motopompe, oltre a un carrello rimorchio. Per il 2008, invece, prevediamo di acquistare, con il contributo regionale, una jeep accessoriata e in grado di trasportare sette volontari. Resta il fatto che ora la situazione è sotto controllo e un grazie va a tutti quelli che si sono dati da fare per portare il loro aiuto e assistenza a chi era in difficoltà, dimostrando spirito di sacrificio e senso del dovere. E mi riferisco ai volontari della protezione civile, vigili del fuoco, polizia locale e addetti comunali». E in tema di aiuti per quanti hanno subito danni per il nubifragio di mercoledì, la Banca Santo Stefano Credito Cooperativo, di Martellago ha messo a disposizione per tutta la provincia 2 milioni di euro. I finanziamenti sono a tassi agevolati e si possono richiedere in tutte le filiali della banca.

(Alessandro Ragazzo)




LA NUOVA

Sabato 29-09-07, 7 Primo Piano

Il nubifragio «costerà» un milione di euro

SPINEA. Oltre 450 mila euro di danni agli edifici comunali e altrettanti si temono per i privati. Dunque un po’ alla volta si comincia a delineare quanto costerà a Spinea il maltempo di mercoledì scorso che l’ha messa in ginocchio per tutta la mattina provocando gravi disagi alle strutture. Secondo i tecnici del Comune, infatti, almeno 250 mila euro serviranno per sistemare gli immobili pubblici come le scuole, dove ci sono state infiltrazioni e qualche allagamento, il magazzino e il municipio, oltre alle fognature, gli argini dei corsi d’acqua e le condotte delle acque bianche e nere che sono scoppiate in diversi punti del territorio. Di 200 mila euro, invece, sarà l’esborso per sistemare le strade, l’asfaltatura e l’illuminazione pubblica. I punti dove si dovrà mettere mano saranno soprattutto le vie Bennati, del Forte e Solferino, angolo via Mion, ovvero buona parte del centro cittadino. A tutto questo, ovvio, si dovranno aggiungere i dati dei danni subiti dai privati, visto che in molti si sono trovati la casa, il giardino e lo scantinato invasi dall’acqua. Almeno dieci sono stati gli interventi della protezione civile senza contare, però, il «fai da te», con molti che hanno provveduto da loro a raccogliere l’acqua e ad asciugare i pavimenti della loro casa. Spinea, come già confermato nei giorni scorsi, chiederà lo stato di calamità. Per ora i tecnici del Comune stanno finendo di fare tutte le foto dei danni subiti per poi chiedere i soldi necessari e risistemare il tutto. Frattanto ieri pomeriggio il cielo aveva cominciato a essere assai minaccioso e a diventare sempre più scuro. Qualcuno ha iniziato di nuovo a tremare. Ma per evitare i problemi dei giorni scorsi, Spinea ha messo a punto un piano immediato di intervento, allertando subito la protezione civile nel caso si dovesse affrontare una nuova ondata di maltempo. (Alessandro Ragazzo)



IL GAZZETTINO

Sabato 29 settembre 2007 SPINEA Dopo il nubifragio

Per il Comune un conto da 450mila euro Senza contare i danni ai privati

Spinea

Che il nubifragio avesse causato ingenti danni a Spinea lo si era capito, che il totale si aggirasse intorno ai 500 mila euro, lo si poteva presumere. La conferma alle tante ipotesi fatte in questi due giorni è arrivata ieri mattina direttamente dall'ufficio: tenendo conto solamente di strutture ed edifici pubblici, infatti, la cifra sale a 450 mila euro, quasi un miliardo delle vecchie lire.Questa prima stima dei danni è stata divisa in due sottocategorie: 250 mila euro serviranno a rimettere in sesto scuole, municipio, magazzino comunale, fognature e serramenti.L'alluvione di mercoledì ha fatto saltare, inoltre, alcune condutture delle acque bianche e nere.Altri 200 mila euro, invece, serviranno a coprire i danni arrecati a strade, impianti di illuminazione e agli argini dei corsi d'acqua che hanno ceduto dopo l'esondazione, uno su tutti il Rio Cimetto.Nel conteggio, ovviamente, non sono inclusi i danni ai privati. "Stiamo raccogliendo più materiale possibile - spiega l'ingegner Mario Raniolo, dirigente del Comune di Spinea - contare i danni dei privati è un procedimento molto delicato che richiede molto tempo e molta attenzione".Gli operai del Comune, in attesa di nuove indicazioni, hanno già cominciato a rimboccarsi le maniche per riportare alla normalità l'intera situazione.Le zone più colpite dal nubifragio sono essenzialmente tre: via Bennati, via Solferino (in particolare all'altezza dell'intersezione con via Mion) e via Del Forte. In queste tre zone, infatti, il livello dell'acqua ha raggiunto in certi punti i 50 centimetri.Dal Comune arriva la conferma che verrà inoltrata richiesta per lo stato di calamità sulla scia di quanto richiesto dal Comune di Mestre.La prassi, in questi casi, prevede una prima fase di raccolta dettagliata di perizie, rilievi e materiale fotografico. "In primo luogo manderemo una segnalazione di Comune disastrato. -continua Raniolo- Poi, quando verrà stabilito quale sarà l'ente preposto all'assegnazione delle indennità per calamità naturale (Regione o Provincia) invieremo la richiesta".Davide Tamiello






News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013