Via Mascagni sbuca nel senso unico di via Matteotti a pochi metri da via Bruno, via Donizzetti a circa 5 metri da via Sarpi.
Lo stesso problema sussisteva per i parcheggi laterali e per il parcheggio di piazza Marconi.
Il caso era stato citato per indicare l'assurdità del senso unico imposto in via Matteotti.
Dopo quasi cinque anni di amministrazione Checchin, analogamente ferrea nel difendere il senso unico di via Matteotti, dato che si inserisce in un più vasto contesto di interessi bipartisan (PD+PDL+UDC e relative liste civiche) sul centro di Spinea (piazza lunga un chilometro, masterplan), si è deciso di premiare l'assurdità del senso unico di via Matteotti piazzando una telecamera di sorveglianza all'incrocio con via Sarpi, puntato direttamente notte e giorno sull'incrocio di via Donizzetti.
Una specie di condanna ad essere registrati dalla polizia ogni qualvolta si esce di casa.... tutto in ode al senso unico di via Matteotti che per il comune deve rimanere anche se oramai ha superato i limiti della farsa.
Nel frattempo il divieto di transito da via D'Annunzio verso la parte sud di via Alfieri, scarsamente rispettato da una serie d'auto costrette al sistema di sensi unici creato attorno al quartiere Dante è stato nuovamente modificato secondo l'ordinanza 01/VM/12 (come da numeri appiccicati sullo stesso cartello e quasi staccati), non gode di nessun controllo elettronico fisso, magari posto più all'interno nascosto alla visuale di chi percorre via D'Annunzio.
Quindi a fronte dell'invasione di autovelox (o velo-ok) e di telecamere che hanno invaso Spinea, via Alfieri viene lasciata a se stessa con auto che non rispettano mai il limite di 30 km/h.
Il confronto può essere fatto per esempio con via Rossignago che ora conta 2 velo-ok, 1 box autovelox, circa 4-5 dossi, due ampi marciapiedi, di cui uno con aiola spartitraffico... probabilmente l'unica strada di tutto il Veneto ad avere tre autvelox sul suo tracciato.
Tuttavia l'aspetto più curioso è che questa abnormità di prevenzione per via Rossignago avviene parallelamente alla realizzazione della tangenziale nord, strada che in tutta probabilità sgraverà via Rossignago del traffico passante diretto a Mestre.
Quindi l'eccesso di misure di prevenzione contrasta con i benefici che a breve subirà la strada.
Infine in via Bennati è stato posto un velo-ok, dopo l'incrocio di via Tommaseo, il quale come spesso accennato raccoglie buona parte degli automobilisti che si dirigono così verso piazza Dante e via Alfieri evitando di finire in via dell'Unità e via Roma.
Non è tuttavia chiaro se le finestrelle di rilevamento puntino anche sull'incrocio via Bennati - via Tommaseo, dato che il congegno presenta tre fori (due diagonali circolari puntati nelle aree antistanti e retrostanti ed una puntata fronte al velo-ok).
Certo è che nel PAES e nei progetti dello IUAV si faceva notare quanto inquinamento venga prodotto dalle auto costringendole a continue frenate ed accelerate.
Quindi si crea un paradosso fra le necessità di limitazione della velocità (per cui certe vie sembrano contare più di altre) e le necessità di riduzione delle emissioni inquinanti dovute a frenate ed accelerate che rischiano di aumentare a causa degli errori compiuti nella pianificazione urbana del traffico: serie di sensi unici che inviano il traffico nelle aree residenziali e nelle zone 30 con aumento dei tragitti che i veicoli debbono fare o con peggioramento delle condizioni di fluidità del traffico di via Roma e con aumento delle effrazioni di velocità in ambito residenziale, la cui conseguenza è la creazione di dossi o la posizione di autovelox.
Aggiornamento 04-02-2014
Le telecamere ora riprendono i cassonetti posti vicino ai negozi a circa 5 metri dall'incrocio di via Donizzetti.
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