LA NUOVANon si può far altro che ribadire come oggi la strada camionabile merita di essere già messa in sicurezza.
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2008
Provincia L’incidente alle 10 vicino alla rotatoria tra Marghera e Oriago Cisterna si ribalta, scoppia il caos Sversati diecimila litri di gasolio, disagi al traffico per sette ore Il camion viaggiava in direzione Spinea Ferito il conducente di Alessandro Abbadir
ORIAGO. Camion cisterna carico di gasolio si ribalta sulla camionabile 81. Diecimila litri di combustibile si riversano in un fossato e sull’asfalto, ferito il conducente. La camionabile, in direzione Spinea dalla rotonda di Marghera, è andata letteralmente in tilt per 7 ore. e’ accaduto verso le 10 quando un camion carico di gasolio, diretto nel Miranese, dopo aver imboccato la provinciale 81 è sbandato ed è finito fuori strada, mettendosi di traverso.
Il camion ha cominciato a perdere il gasolio che conteneva nella cisterna sia sull’asfalto che nel fossato. Le auto che seguivano il camion hanno frenato bruscamente per evitare di piombare addosso al mezzo di traverso sulla carreggiata. E’ scattato l’allarme. Sul posto in pochi minuti, allertati dagli automobilisti in transito, sono arrivati i vigili del fuoco di Mestre con il nucleo chimico, le ambulanze e la Polizia stradale di Mestre per rilevare l’incidente. Il conducente del camion fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato portato all’ospedale di Mestre per degli accertamenti. Intanto sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav per stimare il danno ambientale. Ci si è subito resi conto che la situazione era grave dal punto di vista della sicurezza. In pochi minuti migliaia di litri di gasolio erano usciti dalla cisterna. I pompieri e la polizia hanno transennato l’area dell’intervento. Sul posto è stata fatta intervenire anche una ditta specializzata in bonifiche del genere. L’intervento per mettere in sicurezza il tratto stradale della camionabile è durato ben 7 ore. I camion e le auto sono stati fatti circolare con un senso unico alternato su un tratto di 400 metri. E’ scoppiato il caos. Si sono verificati incolonnamenti sia in direzione Mestre che in direzione Spinea. Le code hanno sfiorato i 5 chilometri. Le auto in cerca di scorciatoie hanno invaso anche la Brentana. Solo verso le 17 la situazione è tornata alla normalità con la riapertura della strada. Anche i mezzi pubblici dei pendolari hanno subìto fortissimi ritardi. Per i residenti di Oriago di Mira questa è l’ennesima dimostrazione che prima di aprire il nuovo casello autostradale di Borbiago, sulla A4, bisogna mettere in sicurezza la strada. Sulla vicenda interviene anche il presidente della commissione viabilità ambiente e territorio della Provincia Aldo Bertoldo. «Sulla camionabile 81 - dice Bertoldo - transitano ogni giorno migliaia di camion carichi di materiale pericolos diretti a Porto Marghera. Bisognerebbe utilizzare e potenziare di più la rete ferroviaria di trasporto merci».
Se invece ci sarà un potenziamento della viabilità, questo verrà fatto forse nel 2010.
LA NUOVA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2008
Provincia ORIAGO: DOPO IL GRAVE INCIDENTE DI MERCOLEDI’ «La camionabile va messa in sicurezza» La richiesta arriva dai sindaci di Mira (Carpinetti) e Spinea (Tessari)
MIRA. «Sulla provinciale 81 circolano troppi camion carichi di materiale pericoloso. Sono necessari dei tragitti ad hoc e l’adeguamento di tutto il tratto della camionabile fino a Spinea. L’apertura dei nuovi caselli del Passante, tra i quali quello di Crea, in queste condizioni è improponibile». A prendere posizione sono i sindaci di Mira, Michele Carpinetti, e Spinea, Claudio Tessari. E sul ribaltamento della cisterna che mercoledì ha quasi provocato un disastro ecologico intervengono anche i comitati. Il sindaco di Mira è preoccupato. «Il ribaltamento della cisterna di gasolio sulla camionabile - dice - è la conferma alle preoccupazioni che avevamo sulla sicurezza di questa strada. Se al posto di gasolio ci fosse stato qualche materiale più pericoloso diretto al petrolchimico si sarebbe potuta levare una nuvola tossica diretta verso Oriago, Borbiago o Ca’ Sabbioni. Il rischio incidenti inoltre aumenterà esponenzialmente se non partirà il progetto di messa in sicurezza della strada: non si può aprire il casello di Borbiago in queste condizioni. Dall’autostrada entrerebbero centinaia di Tir diretti al Petrolchimico che ora transitano in altre direzioni. Provvederemo a fare un piano in accordo con il prefetto e la Protezione civile che preveda una mappa degli spostamenti per quei camion che passano accanto ai centri abitati di Oriago, Borbiago e Spinea carichi di sostanze pericolose». Per gli ambientalisti questi camion dovrebbero stare a distanza di sicurezza dai centri abitati. «In queste condizioni - dice il capogruppo dei Verdi del parlamentino di Mira, Francesco Vendramin - chiediamo che questi trasporti siano vietati sulle nostre strade e caricati su ferrovia». Anche i residenti sono preoccupati. «L’incidente della cisterna - spiegano i cittadini di via Ghebba e Ca’ Rubaldi - ha provocato il blocco di Oriago per quasi una giornata. Il traffico è impazzito. Se aprono il casello noi lo blocchiamo». Anche il sindaco di Spinea è preoccupato. «Abbiamo chiesto - dice Claudio Tessari - l’adeguamento della provinciale 81 fino al nuovo casello di Crea. La strada così come è, è inadeguata ed insicura per il traffico pesante che transita ogni giorno. Da parte della società autostrade circa una ventina di giorni fa ci è stata data una risposta positiva. Ora la palla passa alla Provincia». Una conferenza dei Servizi è stata fissata dalla provincia con tutti gli enti per il 15 febbraio. (Alessandro Abbadir)
IL GAZZETTINO
giovedì 10 gennaio 2008
Cento ettolitri di gasolio nel canale
(m.a.) Ore dieci si sfiora il disastro ambientale con diecimila litri di gasolio in un canale di scolo ed è il caos su una delle arterie chiave della circolazione dell'intera provincia, la famigerata "camionabile", al secolo la Sp 81.
Chilometri e chilometri di bisonti in coda sia in direzione Venezia che in direzione Riviera: immobili e intrappolati insieme ai pullman di linea e alle macchine. A causare l'ingorgo infernale è stato un incidente - le conseguenze potevano essere ben più gravi - che ha coinvolto un'autocisterna con altra cisterna a a rimorchio sbandata poco dopo aver oltrepassato la rotonda sulla Romea e aver imboccato la provinciale verso Spinea , nel tratto che prende il nome di via Cittadella. Nell'affrontare una curva, la "coda" del mezzo è scivolata fuori dall'asfalto, trascinando giù dal ciglio stradale la cisterna a traino che si è ribaltata nel fossato.
Per fortuna l'altra cisterna con la motrice è rimasta ancorata a terra intraversandosi però a cavallo delle due corsie. Illeso il conducente, ma per la viabilità è stata l'apocalisse, con la Sp 81 chiusa nei due sensi di marcia fino alle due del pomeriggio e aperta a senso alternato fino a sera.
Sul posto la polstrada con una pattuglia di Portogruaro, tre squadre dei vigili del fuoco partite da Mestre e Marghera con il nucleo Nbcr (specializzato negli interventi a rischio nucleare, batteriologico, chimico, radioattivo) e il personale della Provincia. Il primo intervento, sotto la regia dei pompieri, ha riguardato la messa in sicurezza dell'autocisterna con lo svuotamento del carburante residuo dal serbatoio rovesciato e la rimozione del veicolo. Quindi si è proceduto con la bonifica del terreno impregnato in profondità dal considerevole spanto di idrocarburi. Il danno ambientale sarebbe stato di portata ancor più rovinosa se il canale non fosse stato in secca vista la stagione e quindi il gasolio si fosse mischiato all'acqua.
Per effettuare la bonifica è stata chiamata una ditta specializzata di Salzano, "Manente per l'ecologia", con il compito di rimuovere le tonnellate di terriccio contaminato, di trattare adeguatamente il fondo e di provvedere al ripristino dello status quo ante con il riporto di terra non inquinata per ricostituire il letto del fosso stesso.
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