IL GAZZETTINO
mercoledì 2 gennaio 2008
LETTERE Spinea, finiti i lavori ma non gli allagamenti
Da quando a Spinea è stata sistemata la piazzetta Dante esiste, alla confluenza della via Tommaseo nella via Alfieri (delimitanti appunto la piazzetta Dante), un punto "critico" definito dall'incrocio fra il senso dispari di via Alfieri con il senso dispari della via Tommaseo. In quel punto l'opera di asfaltatura, a suo tempo fatta, ha trascurato il livellamento del piano stradale cosicché in tempo di pioggia si verifica un vistoso ristagno d'acqua che impedisce il passaggio ai pedoni che provengono da via Alfieri costringendoli ad attraversare la via portandosi al lato opposto o ad occupare la sede stradale che, in conseguenza del noto adeguamento della viabilità, è ormai impegnata dal transito nei due sensi delle numerose vetture che normalmente non rispettano la prudenza prescritta né il limite massimo di velocità indicata. Esiste così un pericolo individuale continuo.
Il ristagno si scioglie lentamente per assorbimento dell'acqua (il pozzetto posto in vicinanza non riceve per dislivello del manto stradale) nonché in seguito agli spruzzi d'acqua sollevati dalle vetture che transitano sempre troppo veloci e troppo ravvicinate al limite della strada.
La mia segnalazione non vuole accusare nessuno. Osservo però che l'anomalia è molto vistosa e fa meraviglia che nessuna addetto alla manutenzione stradale abbia rilevato quanto si verifica in quel punto in tempo di pioggia ed abbia provveduto alla normalizzazione. Credevo che gli annunciati lavori di sistemazione di via Alfieri affrontassero i problemi di via Alfieri. Mi sono sbagliato. Enzo Dellarovere
Non è solo l'allagamento a spostare gli aumtomezzi sul senso opposto in uno dei peggiori punti di circolazione di Spinea, bensì la natura stessa del luogo assai insicura che con passanti, residenti che escono dall'abitazione, allagamenti, o semplici macchine in fermata o sosta che costringe spesso persone che percorrono il tratto a spostarsi in manovre poco sicure.
Si ricorda che era già qui stato indicata la zona come estremamente pericolosa, e che per via Alfieri non è mai stato previsto fin'ora un solo lavoro di intervento.
Anzi la via nel progetto di risistemazione urbana del comune deve svolgere la funzione di dorsale (a doppio senso di circolazione) del sistema rotatorio di sensi unici (il tutto per non poter ricavare una rotonda nell'incrocio fra via Roma, via Matteotti e via Cattaneo).
Succede così che strade su cui fin'ora è importato poco intervenire poichè vi era un traffico solo residenziale rispettoso del limite di 30km/h, e ben conscio delle difficoltà della via, si trova ora a presentare un aumento del traffico tale da rendere evidenti le criticità presenti e mai risolte.
D'altra parte la polizia ed i vigili urbani nella zona latitano, la gente si lamenta della cunfusione generata da un sistema circolatorio che sposta il traffico in vie inferiori (via Alfieri, via Paolo Sarpi, via Verga, via Bruno) e quartieri residenziali come quello di Bennati hanno come unica possibilità di fuga al senso unico (altro link) che li porterebbe unicamente in via Roma, il dover impegnare le vie residenziali minori.
Non sono mai stati annunciati lavori di sistemazione di via Alfieri, anzi a più riprese dal reparto urbanistica dell'amministrazione è venuto il diniego a qualsiasi considerazione sulla via: dal porre rimedio ai problemi di aumento del traffico, con la scusa che tutti devono prendere parte del traffico e non si può crear un'isola residenziale (in realtà è un quartiere residenziale), al considerare il tratto nord impossibile da sistemare se non con un miracolo, all'impossibilità di prevedere una chiusura del lato sud della via nell'ingresso da via D'Annunzio, alla totale impossibilità di applicare marciapiedi o piste ciclabili per scarsa larghezza della strada, all'impossibilità di rendere la via senso unico visto che si impone che asserva almeno tre quartieri.
Peggio ancora il passaggio di corriere dell'ACTV del GiroSpinea sta facendo sorgere numerose problematiche, sia per la totale mancanza di vere e propri spazi di sosta in cui attendere l'autobus, sia per il passaggio di vere e proprie corriere più che pulmini, grandi quanto un'intera corsia da linea bianca a linea bianca (difficoltà di incrocio con passanti e inquinamento meccanico/acustico notevole per un quartiere residenziale) che per la difficoltà con le intersezioni a raso (strade o cancelli di abitazioni) in cui la mancanza di una banchina e la presenza delle siepi rendono la visibilità nulla.
Alcuni residenti lamentano anche la mancata potatura dei roseti che iniziano a raggiungere dimensioni tali da inficiare la visibilità dell'incrocio.
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