venerdì 9 novembre 2007

Conoscere i prezzi dei distributori senza intasare le strade

In questo post viene presentato il portale: http://www.prezzibenzina.it/

Questo sito creato amatorialmente come un forum aperto elenca i prezzi di benzina alle pompe senza doversi recare sul luogo.
Ciò permette di scegliere di volta in volta l'operatore meno caro più vicino alla zona in cui si vive o lavora.
Il servizio non è detto riscpecchi appieno il prezzo presente effettivamente all'autopompa, questo perchè essendo creato amatorialmente e senza verifica non vi è un reale controllo sui dati inseriti, sicuri che il buonsenso prevalga.
I dati inoltre vengono inseriti con una certa data, ma non in tutte le zone vi è un aggiornamento puntuale giornaliero.
Non a caso vi sono delle statistiche fra le zone con più utenti, quelle in cui vengono maggiormente aggiornati.
Infine spesso contro la legge vigono prezzi reali alle pompe ben diversi rispetto quelli esposti in strada.

Tuttavia con tutte le cautele del caso vediamo il sito:

  • Sulla colonna di destra vi sono in alto le stime della benzina su scala nazionale e sotto l'elenco delle compagnie maggiormente convenienti al variare del tipo di carburante. Ora c'è Avia in testa con 1.296 per la verde.
  • Sulle colonne di sinistra abbiamo una serie di sottoforum del sito, il form per registrarsi e contribuire all'aggiornamento dei valori per una data area, le statistiche utenti più attivi, comuni più attivi, ecc...
  • Sulla colonna centrale, abbiamo in primo luogo una tabella con i prezzi consigliati per le grosse compagnie dal ministero delle attività produttive. Con la coda dell'occhio possiamo vedere a destra Avia con 1.296 euro/l rispetto agli 1.367. Da notare l'uso del verde per indicare il prezzo minore e rosso per indicare quello maggiore
  • Al centro poi ci sono una serie di messaggi per contribuire, o ricevere i valori dei prezzi medi con iscrizione ad un servizio SMS, ecc...
  • Le compagnie petroligere considerate: http://www.prezzibenzina.it/compagnie.php
  • DOMANDE FREQUENTI: http://www.prezzibenzina.it/faq.php
  • Forum: http://forum.prezzibenzina.it/

Tuttavia non tutti i distributori liberalizzati sono in ogni zona d'Italia, bensì sono distribuiti in certe zone rispetto altre.
Ciò porta alla necessità di individuare il distributore senza percorrere per ore tutti i distributori vicino alla propria città per individuare di settimana in settimana quello che offre i migliori prezzi o la catena di distributori più conveniente.
Ciò implica inoltre che non in tutt'Italia vi è la sicurezza vi sia la medesima condizione di abbattimento dei prezzi.

Per vedere i distributori nella propria località si usa l'apposita mappa:


Si ingrandisce con il tasto "+" visibile nel riquadro rosso (oppure spostando la barra sulle tacchette) e lo zoom aumenterà rispetto il punto centrale.


I tasti nel riquadro blu permettono di passare dalla rappresentazione del territorio con carta topografica, con ortofoto o con una forma ibrida.




Per spostare il centramento dell'immagine al fine di zoomare su Spinea di deve cliccare su un punto della mappa e spostare il mouse tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.


Per visualizzare i prezzi dei distributori seduti comodamente a casa e senza intasare le strade cittadine, si clicca su distributore presentato nella mappa.
Comparirà una finestrella stile fumetto con due frasi: visualizza scheda e aggiorna prezzi.
Aggiorna prezzi serve per inserire nuovi dati come utente registrato dopo averli rilevati sul distributore inserendo la data e l'importo dei vari carburanti.
Per visualizzare i prezzi bisogna invece cliccare visualizza scheda, meglio se aprendono su un'altra finestra (tasto destro del mouse sul link, apri su una nuova pagina), questo perchè cliccando direttamente il link altrimenti la scheda si apre sulla stessa pagina ed in seguito si reimposta la mappa google sul posizionamento globale (si deve zoommare nuovamente su Spinea).


La scheda che si apre si presenta in questa forma.
In primo luogo vi sono una serie di caratteristiche del distributore


A seguire sotto una mappa zoommata al massimo sulla posizione del distributore viene presentata la scheda riassumente i carburanti, con l'importo euro al litro rilevato, l'importo medio rilevato dal sito con i valori inseriti e la differenza in sconto rispetto al prezzo medio italiano (viene indicato anche l'utente del sito che aggiorna il prezzo) il tutto al variare del giorno.


Passandosi i distributori del circondario di Spinea vediamo che i più convenienti (11 novembre 2007) risultano essere l'AGIP di Salzano (con uno sconto dello 0.046 al litro...tuttavia aggiornato da un utente che si chiama Aldo Bolgan, come il proprietario del distributore), e IES (con uno sconto di 0.043 al litro, aggiornato da nanebaranane).
Il primo sembrerebbe quindi essere un caso di intromissione da parte del proprietario del distributore per apparire come miglior distributore dell'area, mentre il secondo no.

Da notare che il distributore IES di via Luneo già prima della liberalizzazione dei carburanti offriva una riduzione del costo al litro per i carburanti di circa 0.30-0.50 euro al litro (il distributore è conosciuto per i suoi prezzi da ben 2 anni).
Pur avendo degli impianti di distribuzione un po' obsoleti (sui quali forse si potrebbe fare un controllo di conformità delle capacità erogate) richiama decine di clienti, tanto da presentare a tutte le ore code di camionisti e autovetture pronti a fare rifornimento.

Il distributore si trova in una delle vie più strette del comune.
Sarebbe cosa giusta delocalizzarlo in posizione più conveniente.

giovedì 8 novembre 2007

Articoli di giornale - riapre vecchio sottopasso

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 07 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Durante i lavori del metrò in via Unità In attesa del sottopasso si riapre quello vecchio
SPINEA. Chiude o non chiude il passaggio ciclo-pedonale di via Unità? La sua chiusura era prevista ed era stata annunciata per ieri mattina ma un accordo raggiunto tra il Comune e la Regione ha rimescolato le carte. E’ stato infatti deciso che per garantire il collegamento per bici e pedoni verrà riattivato il sottopasso chiuso alcuni anni fa, dopo la dismissione della vecchia ferrovia. A dire il vero in via Unità, per superare i nuovi binari della metropolitana di superficie, è prevista la realizzazione di un sottopassaggio nuovo di zecca ma i lavori, che avrebbero già essersi conclusi, si sono dilatati nel tempo a causa di una condotta del gas che va spostata dato che si trova in nua posizione diversa rispetto a quella indicata sulla mappa. In attesa del nuovo sottopasso, ora il problema è quello da un lato di garantire il passaggio per ciclisti e pedoni, dall’altro di permettere a tecnici e operai di lavorare in sicurezza per la posa di nuove traversine. «La riapertura provvisoria del vecchio sottopasso - spiega Mario Simionato, assessore alla Viabilità del Comune - permette di accontentare tutti. I lavori per il nuovo sottopasso sono in ritardo, e questa è l’unica soluzione per continuare a garantire il collegamento ciclo-pedonale». In questi giorni si sta chiudendo anche l’accordo che prevede l’installazioni anti-rumore lungo tutto il tracciato della metropolitana di superficie a Spinea. (Francesco Furlan)

martedì 6 novembre 2007

articoli di giornale - semaforo killer

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia DOPO L’INVESTIMENTO DI SPINEA I parenti: «Fermate il semaforo killer»
SPINEA. «Fermate quel semaforo killer». A chiederlo sono i famigliari di L.M., la donna di 73 anni di Chirignago investita sulle strisce da un camion, sabato, davanti la chiesa dei Santi Vito e Modesto. Dopo aver chiesto ai testimoni di farsi avanti per capire la dinamica e le responsabilità dell’incidente, ieri mattina il fratello della donna, che è ancora ricoverata in gravissime condizioni a Dolo, si è recato sul luogo dell’investimento. L’uomo ha scoperto che gli intervalli tra i semafori che regolano il traffico veicolare e quello pedonale non solo sarebbero troppo brevi, ma addirittura variabili. «A volte trascorrono tempi più che ragionevoli - spiega l’uomo - nell’ordine dei 18 secondi, altre volte passano solo 3 secondi. Non so in base a che cosa ciò possa avvenire, so però che mia sorella potrebbe essere rimasta vittima di questo meccanismo perverso». Ieri i famigliari di L.M. sono perciò tornati al comando della polizia locale di Spinea per chiedere di verificare l’anomalia. Stessa cosa hanno fatto poco dopo all’ufficio viabilità del Comune. Qui hanno ottenuto la disponibilità dell’ente ad incaricare un perito per far luce sulla questione. «Devono far presto - attacca però il fratello della donna, che minaccia di ricorrere ora alle vie legali - si tratta di una cosa gravissima che potrebbe portare a nuovi incidenti se non verranno presi subito provvedimenti». Intanto le condizioni di L.M. rimangono critiche: nell’urto col camion la donna ha riportato fratture e gravi lesioni agli organi interni. Sabato è stata operata, ma i medici non l’hanno ancora dichiarata fuori pericolo.(Filippo De Gaspari)

Il problema non è tanto la variabilità del tempo, quanto l'intervallo di 3 secondi non sufficiente a persone non del tutto abili di liberare la strada in tempo per il sopraggiungere dei mezzi.
Certo stupisce che un camion sia comunque passato sull'anziana donna senza farmarsi.
In ciò si può ravvisare l'estremo per una corresponsabilità su quanto avvenuto.

Ancora più stupefacente è che il piano Masterplan prevede per l'area l'eliminazione del semaforo senza creazione di una rotonda (la rotonda è stata creata di fronte a Via Alfieri), questo per l'idea che ciò faciliti il deflusso in via Roma.
I sensi unici in via Cattaneo e via Matteotti (previo il doppio senso per autobus nei circa 50 metri di tratto vicino alla fermata di piazza Fermi)

Cosa succederà quando il tempo disponibile per l'attraversamento dei pedono non sarà più variabile perchè fisso a 0 secondi (l'eliminazione del semaforo comporta questo)?

Da notare che incidenti in questi ultimi mesi si sono verificati in via Alfieri (piazza Dante con due macchine e lungo la via con macchina contro bicibletta) in via Roma ed in svariati altri punti della città.
A ciò si aggiungono le proteste dei cittadini che lamentano decine di incidenti mancati per un soffio, le lamentele di quartieri residenziali che hanno visto incrementare il traffico sull'uscio di casa, le proteste sulla stampa di chi non sa più che strade deve prendere per ovviare all'eliminazione di un senso di marcia in via Matteotti, ecc...

Articoli di giornale - marciapiedi disastrati

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Il Comune ammette: «E’ vero, ma interverremo presto» Marciapiedi disastrati: due in ospedale Non solo anziani ma anche giovani tra le vittime della pavimentazione FRANCESCO FURLAN
SPINEA. Percorso ad ostacoli per i pedoni di Spinea, che in questi giorni devono stare in guardia da: cantieri aperti in molte strade, marciapiedi sconnessi e dissestati, e strati di foglie scivolose. E in alcune vie i disagi sono maggiori. Via Mion, ad esmpio, dove il marciapiede è da rifare in toto. Lo sa bene D.F. la sessantenne signora di Spinea che alcuni giorni fa è caduta a causa dei dislivelli del marciapiede. Ha riportato ferite al ginocchio, al polso, alla spalla e anche al viso. Dopo essere caduta la donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Mirano, dove è stata medicata. Anche ieri l’anziana si è dovuta presentare in ospedale per le necessarie medicazioni dopo la caduta. «Via Mion è disastrata, è vero», ammetta Mario Simionato, l’assessore ai Lavori pubblici di Spinea. «In questi giorni stiamo preperando l’elenco delle strade e dei marciapiedi da sistemare per il 2008 - aggiunge - e via Mion è senza dubbio tra le priorità». Ma disagi per i pedoni si registrano anche in alcune strade del Villaggio dei Fiori, e nella zona di Luneo e Rossignago. In altre zona, come ad esempio via Matteotti o nella parte di via Roma ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva, sono i cantieri invece a mettere in difficoltà i pedoni, costretti a continui slalom. «Lavori necessari - dice Simionato -, bisogna solo avere un po’ di pazienza». Nell’area della piazzetta del municipio segnali di cedimento della posa del porfido, visto che alcuni sanpietrini sono stati asportati, e sono spariti. Sconnessioni pericolose per i pedoni e anche per i ciclisti, che spesso preferiscono il viale alla sede stradale vera e propria. E’ qui che l’altro giorno è inciampato Gabriele, un trentenne di Spinea, riportando alcune lesioni ad una caviglia. Tra i pericoli di stagione anche le molte foglie che coprono strade e marciapiedi. Una delle situazioni più pericolose è proprio in centro, nell’area compresa tra via Roma, via XX Settembre e via Pisacane, a due passi dal municipio e dal distretto sanitario, frequentato ogni giorno da decine di anziani. Strade e marciapiedi sono coperti da strati di foglie. «Come da prassi in questi giorni l’Acm - spiega Donatella Capuzzo, ufficio Ambiente - intensificherà la raccolta per limitare i disagi».

Via Bennati aspetta ancora la messa in sicurezza e lo sfalcio dell'erba.
Tutte le vie del quartiere Dante soffrono di problemi di egual natura.
La differenza con via Mion risiene nell'aumento del traffico che hanno subito le vie del quartiere Dante.




articoli di giornale - scoordinazione sulle targhe alterne

LA VITA DEL POPOLO
n. 42 del 4 novembre 2007 INQUINAMENTO. Targhe alterne, blocco no kat e la Regione che latita Comuni in ordine sparso
C’erano una volta le targhe alterne. Se gli anni scorsi ci si lamentava della mancanza di coordinamento, quest’anno siamo quasi alla comica. Ci sarebbe infatti da ridere se non stessimo parlando di una questione tremendamente seria come l’inquinamento atmosferico. Basti dire che, tra tutti i capoluoghi di provincia veneti, solo Venezia ha imboccato la strada delle limitazioni al traffico. Ma anche qui, nel resto della provincia, ognuno fa per sé: nonostante il sì di ben 23 Comuni alle proposte del Tavolo tecnico di zona per la lotta allo smog, solo quattro (Mirano, Spinea, Mira e S. Donà) hanno seguito l’esempio di Venezia. “È una delusione - ammette Anna Gnata, assessore all’Ambiente del Comune di Mirano -, soprattutto perché assistiamo a una continua delega delle responsabilità verso il basso, fino ad arrivare alle Amministrazioni comunali, che non hanno però le competenze e le risorse per risolvere il problema”. Sul banco degli imputati, in particolare, la Regione, che non ha tra l’altro provveduto a versare alle Province i 20 milioni di euro promessi per incoraggiare l’uso del trasporto pubblico. “La Regione - sottolinea Gnata - non solo non coordina, ma non mette nemmeno in campo quelle contromisure, come ad esempio l’incentivo all’uso di carburanti alternativi, che pure sarebbero nelle sue possibilità”. In questo quadro le targhe alterne rischiano di divenire quasi simboliche. “Il calo dello smog - conclude - è effettivamente lieve, ma si tratta di un provvedimento che serve comunque a sensibilizzare la cittadinanza: d’altronde da quando sono state introdotte il dibattito sulla tutela dell’ambiente ha fatto notevoli passi avanti”. Sempre nel Miranese, Noale e Santa Maria di Sala (come altri quattro Comuni veneziani) si sono limitati al blocco delle non catalizzate dal lunedì al venerdì. “La mancanza di una viabilità alternativa alla Noalese e alle Provinciali - spiega Enrico Scotton, assessore all’Ambiente di Noale - non ci permette di adottare la misura delle targhe al-terne. Ma, consapevoli dei livelli di inquinamento in città e in attesa degli interventi strutturali come la variante alla 515, ci siamo impegnati ad applicare il blocco delle no kat, oltre a continuare il lavaggio delle strade. Inoltre, promuoveremo due domeniche ecologiche e riproporremo, con ogni probabilità, l’iniziativa A scuola senz’auto”. A Martellago si punta invece a misure alternative, come l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, contributi per bici elettriche e l’istituzione di un bus navetta. Un esempio, quello delle nuove vie per la lotta allo smog, seguito anche da Mirano. “Abbiamo già approvato - spiega l’assessore Gnata - il nuovo regolamento edilizio che prevede incentivi per chi costruisce case con accorgimenti per il risparmio energetico. E a breve, nella nuova lottizzazione di via Gramsci, sarà in funzione la terza centrale per il teleriscaldamento sul territorio comunale, che servirà l’80% delle abitazioni della zona”. Insomma, c’erano una volta le targhe alterne. (Giovanni Costantini)

Articoli di giornale - Frontale sulla camionabile

LA NUOVA
DOMENICA, 04 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea, frontale sulla camionabile grave giovane motociclista di Mira
SPINEA. Scontro tra auto e moto ieri sera lungo via della Costituzione, nei pressi dell’incrocio con Fornase. All’ospedale, con ferite molto gravi, è finito un giovane motoclicista di Mira: soltanto in serata i medici hanno potuto dichiararlo fuori pericolo. L’incidente si è verificato poco dopo le 17 lungo la camionabile che porta a Marghera, di fronte al distributore Agip. Una moto Suzuki Sv 650, proveniente da Mirano e diretta a Marghera, con in sella Massimiliano Piazzon, 31 anni di Mira, ha centrato in pieno una Citroen C3, che stava uscendo dalla stazione di servizio, svoltando in direzione di Mirano. Al volante dell’auto c’era Giuseppe Gurian, 47 anni di Cessalto. Tremendo l’impatto, quasi frontale, tra i due mezzi, con la moto del giovane andata ad incastrarsi sotto il motore dell’automobile. Le condizioni del mirese sono subito apparse molto gravi: soccorso dai sanitari del 118 il centauro è stato trasportato in pronto soccorso e poi ricoverato all’ospedale di Dolo. Soltanto in serata i medici hanno potuto sciogliere la prognosi: ne avrà per almeno due mesi. Illeso invece il conducente della Citroen. Sul posto, per i rilievi, sono accorsi anche una volante della Polstrada di Mestre e una squadra dei vigili del fuoco di Marghera, che hanno messo in sicurezza i mezzi accidentati e ripulito il manto stradale cosparso di olio. Via della Costituzione è rimasta bloccata per quasi tre ore in entrambi i sensi di marcia per permettere a pompieri e tecnici dell’Aci di recuperare i mezzi rimasti incastrati. Le responsabilità dell’incidente sono ora al vaglio della Polstrada: sembra che il conducente della Citroen non abbia visto arrivare da sinistra la moto, complice anche la scarsa illuminazione. Sono comunque in corso accertamenti. (Filippo De Gaspari)



IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre 2007 Spinea (d.t.) Ennesimo scontro auto-moto sulla ...
(d.t.) Ennesimo scontro auto-moto sulla camionabile, due mesi di prognosi per un giovane centauro. La strada in questione, per la precisione, è la Sp 81. Il sinistro si è verificato intorno alle 17 di ieri, in zona Crea, all'altezza del distributore Agip. Proprio dalla stazione di servizio, infatti, G.G., 47 anni di Cessalto, stava uscendo in direzione Mirano dopo aver fatto benzina sulla sua Citroen C3. Nell'effettuare la manovra di svolta a sinistra, però, non si è accorto che dal senso di marcia opposto stava sopraggiungendo la moto condotta da M.P., 31 anni di Mira, una Suzuki Sv 650. L'impatto è stato tremendo ed inevitabile. La moto si è praticamente infilata sotto alla parte anteriore dell'auto scaraventando sull'asfalto il suo centauro. Le condizioni del giovane sono parse subito gravi. Sul posto, una pattuglia della Polizia Stradale di Mestre, un'autobotte dei Vigili del Fuoco di Marghera e la Polizia Locale di Spinea per la regolamentazione della viabilità, bloccato lungo quel tratto di strada per più di un'ora. M.P. è stato portato all'ospedale di Dolo, dove i medici gli hanno diagnosticato traumi vari. L'uomo, in ogni caso, non è in pericolo di vita e se la caverà con 60 giorni di prognosi.



LA NUOVA
LUNEDÌ, 05 NOVEMBRE 2007
Provincia L’INCIDENTE SABATO A SPINEA Frontale, ubriaco il guidatore dell’auto Migliora il giovane motociclista di Mira, la prognosi è di sessanta giorni
MIRA. Era ubriaco il conducente della Citroen 3 che sabato sera a Spinea è rimasto coinvolto in un grave incidente in via della Costituzione. Intanto versa ancora in gravi condizioni Massimiliano Piazzon, 31 anni di Mira che lungo via della Costituzione, all’altezza dell’incrocio con Fornase in sella alla sua Suzuki Sv 650, si è scontrato con la Citroen C3 condotta da G.G., 47 anni di Cessalto. G.G. stava uscendo dalla stazione di servizio Agip, svoltando in direzione di Mirano. La sorpresa ieri è arrivata dai test sull’alcol: G. G. è stato trovato positivo al test aveva un valore nel sangue pari a 2,34. Per questo scatterà il ritiro della patente. L’incidente si è verificato lungo la camionabile che porta a Marghera, di fronte al distributore dell’ Agip. La moto, diretta a Marghera, ha centrato quasi frontalmente l’auto, forte l’impatto, Massimiliano Piazzon è rovinato a terra ed è finito incastrato sotto il motore dell’automobile. Via della Costituzione a Spinea è rimasta bloccata per quasi tre ore in entrambi i isensi di marcia per permettere a pompieri e tecnici dell’Aci di recuperare i mezzi rimasti incastrati. Ieri a Mira Taglio la notizia dell’incidente era sulla bocca di tutti. Massimiliano Piazzon è conosciuto in paese come un noto appassionato di motociclismo e nel mondo del volontariato. Genitori e parenti si sono subito recati in ospedale di Dolo per verificare le condizioni del giovane che è stato dichiarato appena dopo il ricovero in prognosi riservata. Aveva riportato infatti un forte trauma cranico e fratture in diverse parti del corpo Poche ore dopo i medici hanno sciolto la prognosi ed hanno prospettato una guarigione del centauro in 60 giorni. Indaga la Polstrada. (a.ab.)






articoli di giornale - anziana travolta da camion

LA NUOVA
DOMENICA, 04 NOVEMBRE 2007
Provincia Anziana in bici travolta dal tir Spinea, caos in via Roma. Donna in prognosi riservata
SPINEA. Travolta da un camion mentre attraversa la strada sulle strisce. E’ in prognosi riservata L.M., di Chirignago, 73 anni compiuti venerdì. La donna stava andando con la bici al mercato di Spinea, quando l’autocarro le è piombato addosso. È accaduto ieri mattina all’incrocio tra via Cattaneo con via Roma. Trasportata all’ospedale in gravi condizioni, la donna è stata sottoposta in serata ad intervento chirurgico. L’incidente è accaduto verso le 11. L.M. proviene in bici da Chirignago: sta raggiungendo alcuni famigliari che la attendono al mercato di piazza Fermi. Arrivata alla chiesa dei Santi Vito e Modesto, la donna scende dalla bicicletta per attraversare via Cattaneo a piedi, in corrispondenza del semaforo pedonale. Quando si trova già sulle strisce, l’anziana viene investita da un grosso camion-gru della ditta Novello, proveniente da Chirignago e diretto in un cantiere edile della zona. Da una prima ricostruzione sembra sembrache l’autista, N.G., 47 anni di Dolo, non si sia accorto della donna in carreggiata durante la manovra di svolta. La scena è avvenuta sotto gli occhi di molti passanti che in quel momento affollavano il centro. Ad attirare l’attenzione di molti, le grida di dolore della donna, sbalzata a terra ferita. Subito sono scattati i soccorsi: tra i primi ad arrivare un’ambulanza del Suem che ha prestato sul posto le prime cure all’anziana donna, apparsa subito molto grave, ma rimasta sempre cosciente. Poi la corsa verso il Pronto soccorso di Mirano. In tarda mattinata la donna è stata trasferita all’ospedale di Dolo: ha riportato la frattura del bacino e la lesione di alcuni organi interni. In serata è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Sul posto sono intervenuti prontamente per i rilievi anche gli uomini della polizia locale di Spinea, che hanno bloccato il traffico su via Cattaneo, ed i vigili del fuoco. La dinamica dell’investimento è al vaglio della polizia locale, che per ora non si sbilancia su cause e responsabilità dell’incidente.
Sentiti sul posto numerosi testimoni, per capire se la donna sia passata con il rosso. Provvidenziale comunque il fatto che l’anziana abbia attraversato la strada a piedi, portando la bici a mano. Nell’urto infatti la bicicletta è finita stritolata sotto le ruote del pesante mezzo, mentre la donna è stata sbalzata in avanti. (Filippo De Gaspari)



IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre 2007 SPINEA Anziana investita da un camion è grave all'ospedale di Mirano
(d.t.)Travolta da un camion a due passi dal mercato, una donna di 73 anni finisce in prognosi riservata. E' successo a Spinea , ieri mattina, intorno alle 11. Sabato è giorno di mercato, e le signore arrivano in bicicletta dai paesi vicini per la solita spesa del fine settimana. La stessa cosa, probabilmente, che stava cercando di fare L.M., una donna di 73 anni residente a Chirignago. L'anziana signora, passato il cavalcavia e arrivata al semaforo della chiesa dei Santi Vito e Modesto, si apprestava ad attraversare l'incrocio con via Cattaneo passando sulle strisce pedonali. A questo punto, il disastroso impatto. La dinamica rimane ancora al vaglio della Polizia locale di Spinea , ma pare che in quel momento fosse scattato il verde per le auto. Un camion, condotto da N.G., 47 anni di Dolo, ha effettuato una manovra di svolta a destra, in via Cattaneo. La signora è stata sbalzata a terra, urlando e lamentando lancinanti dolori alla testa, ad una gamba, ai fianchi e all'addome. I paramedici hanno l'hanno caricata sull'autolettiga e trasportata in ospedale. Attualmente è ricoverata in prognosi riservata con gravi lesioni all'intestino ed altri organi interni e il bacino fratturato.




LA NUOVA
LUNEDÌ, 05 NOVEMBRE 2007
Provincia Centrata da un tir, lotta contro la morte Spinea, i familiari: «Cerchiamo testimoni per sapere cosa è accaduto»
SPINEA. Rimangono gravissime le condizioni di L.M., la donna di 73 anni travolta sabato mattina da un camion in pieno centro a Spinea. L’anziana, residente a Chirignago, è ancora ricoverata in Rianimazione a Dolo: è stata sottoposta sabato sera ad un delicato intervento chirurgico per tentare di ricomporre le fratture al bacino e tamponare l’emorragia agli organi interni rimasti lesionati. Rimane in condizioni molto critiche. Intanto i famigliari della donna lanciano un appello perché chi ha visto, parli. La polizia locale non si è ancora sbilanciata sulle responsabilità dell’accaduto, in attesa di raccogliere ulteriori indizi e testimonianze. Di certo si sa che il camion, un autoguù della ditta Novello, guidato da un 47enne di Dolo, ha svoltato a destra in via Cattaneo, travolgendo la donna sulle strisce. Sembra che L.M. stesse attraversando la strada a piedi, conducendo la bici a mano. I famigliari non credono però all’imprudenza della donna che, secondo alcuni testimoni (smentiti però da altri) avrebbe attraversato la strada con il rosso. «E’ estremamente prudente - affermano - ha paura delle auto e non azzarderebbe mai una cosa simile. Chiediamo che chi ha visto si rivolga alla polizia locale e racconti come sono andate veramente le cose. C’era molta gente in quel luogo, per il mercato: chi ha assistito all’incidente vada a testimoniare, per aiutare i vigili a capire cos’è successo e chi ha sbagliato». Intanto scoppiano le polemiche sulla sicurezza dell’incrocio, già al centro di liti tra cittadini e Comune per il nuovo progetto di viabilità. Sotto accusa finisce in particolare la mancanza di vigilanza all’incrocio e la segnaletica provvisoria posizionata in via Cattaneo, dopo l’istituzione del senso unico nel primo tratto. Secondo alcuni cittadini accorsi per primi sul luogo dell’incidente, il grosso camion avrebbe stretto troppo la curva durante la svolta per non urtare le barriere in plastica posizionate a centro carreggiata, travolgendo la donna. (f.d.g.)

Di preciso il progetto comunale prevede l'eliminazione del semaforo suppoendo che ciò snellisca la circolazione nell'area.
In quest'ottica si inseriscono i sensi unici di via Cattaneo e via Matteotti senza sbocco in via Roma.
Non è prevista nemmeno una rotonda considerata deturpante il progetto di risistemazione urbanistica della piazza fra l'aia della chiesa San Vito e Modesto e piazza Fermi.
E' prevista come alternativa la rotonda di fronte via Alfieri, circa 100 metri prima dell'incrocio in questione i cui effetti per la popolazione del quartiere Dante saranno deleteri poichè l'eliminazione del semafoto nella successiva intersezione stradale renderà più conveniente incanalarsi per i mezzi provenienti da Chirignago e diretti verso Fornase lungo la stretta via Alfieri piuttosto che lungo via Matteotti.
Quindi l'effetto con l'eliminazione del semaforo nell'incrocio presso la Chiesa San Vito e Modesto sarà un peggioramento delle condizioni di attraversamento pedonale proprio laddove l'anziana signora è stata schiacciata dal camion nonchè un peggioramento di una via da 30 anni residenziale e del tutto inadatta ad una qualsiasi forma di traffico veicolare non residenziale.

giovedì 1 novembre 2007

articoli di giornale - Primavera, sottopassaggio per Martellago

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 31 OTTOBRE 2007
Provincia IL PROGETTO Costo previsto 200 milioni A primavera via al sottopasso di Maerne Servirà a eliminare le code al passaggio a livello tra Martellago e Spinea
MAERNE. A primavera 2008 potrebbero partire i lavori del sottopasso della stazione di Maerne, lungo via Circonvallazione. La conferma al sindaco di Martellago Giovanni Brunello è avvenuta ieri da Stefano Angelini, della direzione Infrastrutture della Regione, in un incontro avvenuto a Veneto Strade e al quale ha partecipato anche il Comune di Spinea. All’ordine del giorno, infatti, c’erano le osservazioni al progetto dei due Comuni ma se Spinea non ha avuto niente di dire, Martellago ha chiesto un leggero spostamento del nuovo accesso che sarà realizzato per permettere il passaggio dei veicoli. Insomma, dettagli da poco, tanto che lo stesso Brunello non vede l’ora si aprano i cantieri. «E’ un’opera fondamentale e indispensabile - dice - per risolvere rendere più fluida la circolazione. Ora aspettiamo solo che inizino i lavori e Angelini mi ha ribadito il via per la prossima primavera». Il nuovo sottopasso, da circa 20 milioni di euro, dovrà mettere fine alle lunghe code sulla Sp 36 e si inserisce nel progetto del metrò. Oltre al sottopasso per le auto, il progetto ne prevede un altro per ciclisti e pedoni più ad est in via Fratelli Bandiera, con una pista ciclabile di tre metri e un marciapiede di un metro e mezzo. La carreggiata del sottopasso stradale sarà larga 9 metri, con due corsie da 3,5 metri ciascuna, un marciapiede di servizio e una banchina di 75 centimetri ciascuno e un’altra da mezzo metro. Poiché non sarà possibile deviare il traffico su altre arterie, sarà costruita una strada e un passaggio a livello provvisori dietro l’azienda Pometon. Innanzitutto per garantire gli accessi presenti a ridosso della provinciale, saranno costruite due strade a senso unico, la cui larghezza minima sarà di 5,5 metri. Queste saranno raccordate da una piccola rotatoria di 13 metri di raggio esterno realizzata su impalcato sopra la rampa del sottopasso. A nord della provinciale, all’innesto con via 1 Maggio e viale Stazione, ci sarà un’altra rotatoria di 24 metri di raggio mentre a sud la Regione conta di fare un anello circolatorio a senso unico che, a partire dalla rotatoria sud, si sviluppa in parallelo con la provinciale al lato est, sovrappassa la rampa del sottopasso, consentendo l’accesso alla stazione di Maerne ed al parcheggio scambiatore da quasi 500 posti. Tempi: circa 650 giorni. (a.rag.)

lunedì 29 ottobre 2007

Articoli di giornale: Far West - mezzi pubblici

LA NUOVA
27-10-07, 3 Primo Piano Babele di lingue, risse, paura autobus di notte come il Far West IL VIAGGIO. Oltre la mezzanotte i pullman dell’Actv trasportano soprattutto immigrati. Tra indiani e bengalesi, cinesi e senegalesi Roberto Lamantea
MESTRE. E’ un giovedì notte bigio, lo scirocco incolla l’umidità alla pelle. Mezzanotte e dieci. Non c’è nessuno alla fermata all’incrocio tra via Miranese, via Carducci, via Circonvallazione, via Piave, fermata della linea Actv Venezia-Mirano. Passa un cinese in bicicletta, la bici cigola. Cigolano spesso le biciclette dei cinesi, forse sono vecchie. L’autobus, partito da piazzale Roma alle 0.05, arriva puntuale all’incrocio alle 0.20. Un’ottantina di passeggeri, in genere c’è la ressa. Su 80 viandanti, gli italiani sono 9. Viaggiare su un bus extraurbano - uno qualunque, non importa se è diretto a Treviso, Mirano, Dolo-Padova o Chioggia-Sottomarina - è una finestra spalancata sul mondo. Lingue: chi non ha le lauree di Pico de Paperis non distingue russo da moldavo, albanese da rumeno, cinese, e non parliamo delle lingue africane, al telefonino (tutti i senegalesi hanno un telefonino) a volte mescolano l’idioma madre al francese e l’inglese. Poi ci sono le lingue indiane. Magari parlano dialetti, idiomi locali. Sull’autobus per Mirano delle 0.20 ci sono molti indiani e bengalesi. Lavorano nei ristoranti veneziani come camerieri. Oppure vendono rose: gliele rifilano i fiorai, stanno per appassire, meglio guadagnarci qualche euro che buttarle. Questa notte sono silenziosi. Hanno occhi bellissimi. C’è una donna cinese. Non ci sono senegalesi. Strano. Salgono e scendono a gruppi di tre, gettano i borsoni con le false griffe nel primo spazio libero. Loro sì parlano. Parlano sempre. Ridono molto. Beati loro. Non ci sono neanche le nigeriane. Un paio di anni fa, proprio alla prima fermata della Miranese, è salita una ragazza nera in microgonna, spalmata dagli occhi rapaci dei maschi. Quando è scesa a Spinea era in pantaloni. Oltre alle lingue ci sono gli odori. Aglio, spezie, effluvi pungenti. D’estate all’aglio si aggiunge il sudore. I giovani dell’Est odorano di superalcolici a distanza di un metro. Zaffate di cognac o whisky appena trangugiati. Loro bevono bottiglie, mica bicchierini. L’anno scorso un gruppo di albanesi ha litigato con un gruppo di marocchini: «Amico», «No, tu amico», dicevano in italiano. Cosa volesse dire quell’«amico» non si sa, è finita a bottigliate, le bottiglie di whisky da pochi soldi se le portano in bus. L’autista ha spalancato le porte in piazza S. Giorgio a Chirignago, gli albanesi a petto nudo hanno picchiato un marocchino. C’era sangue. Sono scesi e scomparsi nella notte prima che arrivasse la polizia. Questa notte è tutto calmo. Piovischio, freddo umido, sonno. Alle 0.34 siamo già al Graspo de Ua, al Villaggio dei Fiori rimaniamo a bordo in 7: chi scrive, un ragazzo marocchino dormiente, tre italiani sui 35 anni, in fondo due ragazze carine sui venti. I tre italiani scendono all’ospedale di Mirano, sono le 041. L’arrivo a Mirano-via della Vittoria alle 0.45: 25 minuti da Mestre. In genere il viaggio dura 40 minuti. Gli autisti hanno smesso di visionare i biglietti. Quando l’azienda ha ordinato agli autisti di fare anche i controllori qualcuno ha preso l’incarico con zelo: raccontano che in media ogni conducente ha fatto guadagnare all’Actv mille euro in più. Certo che è potente l’evasione dal ticket. Ora dopo le aggressioni si sono stufati. Tanti fanno vedere il biglietto poi non lo timbrano. Gli extracomunitari in genere esibiscono un ticket urbano, non valido. Chi è al volante degli autobus Actv racconta anche che a essere più seccati dal controllo all’ingresso non sono gli immigrati ma gli anziani, soprattutto le signore. Alla richiesta del biglietto qualche tempo un anziano, salito a Chirignago, ha gridato all’autista: «Giovanotto, ho 74 anni, a me queste cose non si chiedono». Boh. Questa notte non c’è la paura, ma la differenza sì. La differenza è che senza senegalesi, indiani, cinesi, rumeni, moldavi, ucraini, albanesi, vietnamiti, peruviani, gli autobus di notte sarebbero semivuoti. Non siamo Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Genova. Ma nel luglio scorso sulla linea 53 sulla corsa delle 21.30 Padova-Venezia via Riviera una rissa fra tossicodipendenti è finita a bottigliate. Il 25 agosto sul Noale-Maerne-Mestre una ragazzina di 17 anni ha preso a pugni l’autista e gli ha stretto il collo. Il 30 agosto sul Mirano salgono tre nigeriani e una ragazza, l’autista chiede il biglietto e quelli gli urlano «razzista!». Il 23 settembre tra Spinea e Chirignago un altro autista viene preso a pugni da un marocchino, il motivo sempre lo stesso: non aveva il biglietto. All’inizio di ottobre, sulla Padova-Mestre, un ragazzino di 14 anni finisce all’ospedale perché non voleva farsi dipingere i baffetti dal gruppo di bulli suoi coetanei: gli hanno spaccato un sopracciglio a testate. Questa notte fila tutto liscio. Non saremo il Far West, ma di notte sui mezzi pubblici la paura c’è.

Per quanto ne so il motivo che spinge molti a non avvalersi dei mezzi pubblici è la lentezza negli spostamenti e la non capillarità del servizio fra diverse città.
Tuttavia visto l'elenco di violenze riportato nell'articolo sembra che si stiano aggiungendo nuovi problemi agli esistenti.

Se i mezzi pubblici devono essere l'alternativa al caos veicolare, forse bisognerebbe pensare all'appetibilità del servizio.


articoli di giornale - Asseggiano, via libera al sottopasso

LA NUOVA
27-10-07, 29 Cronaca Lavori dal 2009, chieste però precise garanzie a tutela dei residenti Asseggiano, via libera al sottopasso
ASSEGGIANO. Via libera al progetto che cambierà l’assetto di Asseggiano, a patto che vengano rispettate alcune condizioni. Questa, in breve, la posizione della Municipalità di Chirignago-Zelarino sul nodo di Asseggiano, ovvero sull’eliminazione del passaggio ferroviario a livello legata alla realizzazione della metropolitana regionale di superficie (Sfmr). La questione è nota: per evitare che la frazione si trovi spezzata in due, la Regione costruirà un sottopasso. Bene, nel corso del consiglio municipale che si è svolto giovedì sera Chirignago-Zelarino ha approvato il progetto presentatogli. Aggiungendo, però un paio di raccomandazioni, che hanno come obiettivo tutelare la qualità della vita di quanti vivono in questa parte del territorio municipale. C’è da dire, però, che già qualcosa la Municipalità era riuscita a ottenere. Rispetto al piano originario, il progetto è stato modificato. Niente più sottopasso con curva a gomito, dettaglio considerato pericoloso, ma infrastruttura diversa, da costruire a destra della chiesa di Asseggiano (direzione Spinea), in uno spiazzo attualmente occupato da un’area verde. Prendendo come immagine quella di un tubo, le due estremità sono da una parte in via Frassinelli, da un’altra nei pressi della chiesa. Probabile inizio dei lavori nel 2009, per realizzare l’opera verrà demolità la stazione ferroviara della frazione, destinata comunque a essere dismessa. Ricordato che per permettere l’entrata in servizio della Sfmr verrà ripristinata la «linea dei bivi», va anche dato conto di quelle che sono le perplessità, o meglio i consigli, espressi da Chirignago-Zelarino. Il punto caldo è legato alla viabilità di supporto alla metropolitana regionale, in questo caso alla strada che metterà in collegamento diretto l’abitato di Asseggiano con la stazione Sfmr che sorgerà a Spinea, in località Graspo D’ Uva. Esaminando il progetto, infatti, i consiglieri municipali si sono accorti che il tracciato dei binari della metropolitana regionale e quello della strada di collegamento esiste uno spazio libero. Preso atto della cosa, Chirignago-Zelarino chiede che in quell’area non venga data nessuna autorizzazione a costruire. Richiesta tutt’altro che sorprendente, se si considera che tutto il territorio municipale è interessato da un brulicare di cantieri edilizi e che in molti vedono nella cementificazione una delle cause alle recenti alluvioni. C’è poi una seconda osservazione legata alla strada tra Asseggiano e la stazione del Graspo. In sostanza, la Municipalità chiede che la via sia soggetta a regime di zona a traffico limitato, percorribile cioè solo dai residenti. Anche in questo caso il «consiglio» parte da esperienze passate, si vuole evitare insomma che anche questa diventi una strada di attraversamento, come ad esempio è già successo in via Risorgimento a Chirignago, che con il tempo è diventata trafficatissimo by-pass tra via Miranese e via Risorgimento. Da segnalare che il progetto è stato approvato dalla maggioranza di centrosinistra, mentre l’opposizione di centrodestra ha deciso di astenersi. (Maurizio Toso)

sabato 27 ottobre 2007

articoli di giornale - 10000 lettere ai cittadini di Spinea dall'Udc contro Tessari

LA NUOVA
VENERDÌ, 26 OTTOBRE 2007 Provincia SPINEA: LA POLITICA
Diecimila lettere per contestare Tessari L’iniziativa dell’Udc dopo il rimpasto che ha estromesso Chinellato
SPINEA. Forse Claudio Tessari sperava che se la fossero messa via. E invece in questi giorni quelli dell’Udc - dopo che il loro assessore di riferimento, Roberto Chinello, è stato silurato dal sindaco - si sono messi al lavoro per il contrattacco e hanno redatto una lunga lettera che hanno stampato in 10 mila copie e che nei prossimi giorni invieranno a tutte le famiglie di Spinea. Una sorta di foglio di protocollo, in cui, nella prima parte, accusano il sindaco Tessari di essere politicamente insolente, irresponsabile e inaffidabile.
I componenti dell’Udc di Spinea sembrano quindi aver messo da parte la caratteristica democristiana della moderazione e attaccano senza peli sulla lingua il sindaco di Spinea.
«Con l’arbitraria e immotivata sostituzione di Roberto Chinellato (che era l’assessore al Commercio, ndr) Tessari ha rotto il patto di coalizione fatto con le liste civiche e ha cercato, maldestramente, di mettere all’angolo il nostro partito reo di aver preso in considerazione l’ipotesi di correre alle prossime amministrative col proprio simbolo e con una propria lista, e senza alcuna pretesa preclusiva di presentare un proprio candidato sindaco». E pensare che fino a poco tempo fa l’Udc e Tessari andavano d’amore e d’accordo. Ricordate chi invitò Tessari per l’inaugurazione della piazzetta del municipio? L’allora ministro dei rapporto col Parlamento, Carlo Giovanardi.
Oggi Claudio Tessari, pur mantenendo una propria indipendenza, sarebbe più vicino a Forza Italia, e in particolare all’assessore regionale alla Mobilità, Renato Chisso. Ma al di là di questo, la rottura con l’Udc si è avuta con le decisione presa da Tessari di sostituire Chinellato con Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Confindustria. «Il nostro sindaco - ironizza l’Udc nella lettera ai cittadini - non potendosi candidare per il terzo mandato, intende preparare la successione al trono, come in una monarchia: un giovane disponibile, non molo dentro i meccanismi della politica, molto bisognoso, invece, di saggi consigli». (f.fur.)




IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre Spinea (d.t.) "Claudio Tessari: insolente, ...
(d.t.) "Claudio Tessari: insolente, irresponsabile, inaffidabile": questo il titolo di un pieghevole che, nei giorni scorsi, è stato distribuito dal circolo comunale dell'Udc alle famiglie di Spinea. In stampa, oltre 10 mila copie, approssimativamente uno per famiglia. Un duro ed inequivocabile attacco al primo cittadino, quello rivolto dal partito dello scudo crociato, profondamente offeso dalla scelta di sollevare dal suo incarico l'unico Assessore Udc, Roberto Chinellato. Con questa estromissione, in pratica, a Spinea l'Udc è sparita dalle stanze della politica che conta. Tessari, dopo la nuova nomina, aveva dichiarato che Chinellato non si era mai presentato come Udc, ma come rappresentante delle liste civiche. "Se il sindaco non lo riteneva in carico all'Udc, - recita il volantino - spieghi perché ha preteso dal Presidente del Consiglio Francesco Canta e dall'Assessore Carmelo Ruggeri di ritirare la loro iscrizione al partito perché altrimenti si sarebbe trovato con una giunta sovraesposta a favore dell'Udc". Continua, sottolineando che "Tessari con questa operazione ha deliberatamente gettato alle ortiche una coalizione vincente nel 1999 e nel 2004. Ora dovrà assumersi di fronte agli elettori e alle forze politiche della maggioranza la piena responsabilità di aver rotto un'alleanza collaudata e di aver compromesso per il futuro ogni possibile collaborazione con le liste civiche". Tessari, questa volta ha risposto per le rime: due giorni fa il primo cittadino ha sporto querela ai carabinieri di Spinea per diffamazione ai danni del circolo Udc di Spinea . "Si tratta di un volantino dettato da livore personale più che da motivazioni politiche, per questo ho deciso di sporgere querela. Tra l'altro su questo volantino si è dissociata sia l'Udc provinciale sia molti esponenti dell'Udc locale. Credo sia un'iniziativa di tre o quattro persone più che il sentire di un intero movimento politico".

venerdì 26 ottobre 2007

Passante di Mestre - VIA, Valutazione Impatto Ambientale

I documenti riguardanti la valutazione di impatto ambientale, VIA, riguardanti questa opera possono essere trovati nel nuovo sito ministeriale voluto dal ministero per le politiche ambientali che raccoglie ed elenca tutte le VIA e VAS di ambito nazionale rintracciabili con la semplice funzione search (senza richieste ministeriali o affini).

Riguardo al Passante di Mestre, opera invisa dagli ambientalisti e voluta dalle associazioni edili, dalle associazioni commercianti nonchè da chiunque faccia uso di un veicolo per andare a lavoro o spostarsi sono disponibili le VIA di tutti i comuni interessati dall'opera.

Scheda tecnica
Casale sul Sile, Martellago, Mira, Mirano, Mogliano, Pianiga, Preganziol, Quarto d'Altino, Salzano, Scorze', Spinea, Zero Branco


Scheda tecnica
Albizzate, Casorate Sempione, Cavaria con Premezzo, Ferno, Gallarate, Jerago con Orago, Somma Lombardo

Il progetto del Passante verde può invece essere trovato a questo link

giovedì 25 ottobre 2007

articoli di giornale - Ricorso al TAR contro il senso unico

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 25 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. I Comitati presentano il ricorso annunciato Via Matteotti, tutti al Tar contro il senso unicoSPINEA.
Minacciato più volte all’inizio dell’estate, ora i comitati fanno sapere di aver depositato l’annunciato ricorso al Tar contro il senso unico di via Matteotti. Non che vi fossero dubbi a riguardo: da mesi infatti i cittadini si erano affidati a uno studio legale affinché valutasse l’eventualità di un riscorso. I comitati chiedono al tribunale amministrativo regionale di verificare l’eventuale sussistenza di vizi di forma nel provvedimento che dà il via libera alla sperimentazione viaria. La battaglia insomma non si ferma: i cittadini del quartiere Dante fanno sapere inoltre di voler organizzare nelle prossime settimane nuove iniziative di protesta come manifestazioni e blocchi stradali. Intanto è stato completato l’avvicinamento tra il comitato di via Matteotti e quello denominato «Spinea vivibile», accomunati dalla stessa contrarietà alle nuove modifiche della viabilità in centro. «Abbiamo chiesto da un mese un confronto aperto con la giunta su questi temi - afferma Gianni Causin, di Spinea Vivibile - e non abbiamo ancora ricevuto una convocazione. Nei comuni vicini le cose stanno diversamente: penso a S. Maria di Sala, con ben due incontri aperti tra amministratori e cittadini sulle nuove soluzioni viarie da adottare. Qui invece qualsiasi provvedimento ci viene imposto: manca la benché minima sensibilità al dialogo». Causin non si riferisce solamente a via Matteotti, ma anche al nuovo Masterplan che ridisegnerà piazza Fermi: «Vogliamo che la piazza di fronte a villa del Majno rimanga libera per le manifestazioni - spiega - ma nessuno in Comune ne vuole parlare». (f.d.g.)

Articoli di giornale - Vogliamo il Passante per risolvere la crisi del traffico

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 24 OTTOBRE 2007
Provincia VIABILITÀ «Via Miranese, che dramma» La protesta dell’associazione dei costruttori edili
MIRANO. «I problemi della Miranese sono ormai cronici: per percorrere pochi chilometri ci si impiega anche un’ora a certe ore del giorno». Lo sfogo è di Cristiano Perale presidente dei Giovani Ance Venezia, l’associazione dei costruttori edili. Perale è abituato a transitare lungo la Miranese data la sua attività di imprenditore e ben conosce i problemi che tutti i giorni bisogna affrontare. «Ormai impieghiamo tempi inaccettabili anche solo per il tratto Mirano-Spinea. Addentrarsi attorno alle 8.30 o alle 17 è diventato un dramma. Non esistono alternative, ma località con semafori dove si formano code interminabili che creano ulteriori disagi anche ai residenti». Marco Masiero imprenditore di Mirano del direttivo Ance Venezia Giovani è molto preoccupato. «Oltre alla Miranese non dimentichiamo la camionabile che andrebbe potenziata poiché quotidianamente transitano centinaia di auto e mezzi pesanti». Secondo Masiero i problemi che subiscono le imprese da una viabilità a certe ore del giorno al collasso riguardano gli spostamenti anche più brevi. «La manodopera che si sposta nei cantieri per gli approvvigionamenti ci impiega anche più del doppio di tempo previsto. Ciò incide negativamente nelle nostre imprese. In pratica un percorso dove normalmente ci si impiegherebbero 20 minuti di tempo diventa anche di un’ora: una situazione insopportabile». Il presidente dell’Ance Venezia Giovani, nutre una speranza. «Che la realizzazione del passante non subisca ritardi perché siamo davvero all’emergenza». E aggiunge: «La grande opera infrastrutturale libererebbe la Miranese spostando i flussi dei pendolari e delle merci delle zone industriali alle direttrici autostradali. Ciò eviterebbe di congestionare il tratto fino al raggiungimento della tangenziale di Mestre». (Lorenzo Baldoni)

Articoli di giornale - Bandi di gara per nuove abitazioni popolari

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 24 OTTOBRE 2007
Provincia SPINEA Possibilità per le giovani coppie in via Bennati e in via Vecellio Nuovi bandi per una manciata di alloggi a Spinea. Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato quello per procedere alla formazione di una graduatoria per l’assegnazione in proprietà di abitazioni per giovani coppie. Si tratta di due appartamenti del complesso «Residenza Golf», in via Bennati, rimasti liberi dopo essere stati occupati qualche anno (la precedente graduatoria di assegnazione risale a 5 anni fa). Il Comune ha deciso di acquistarli per evitare speculazioni derivanti dal passaggio di proprietà e rivenderli a prezzo d’acquisto, ovvero 130 mila euro. «Ci siamo fatti carico della questione - spiega l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Edmondo Piazzi - per evitare che i due appartamenti finissero nel mercato con un prezzo che avrebbe potuto sfiorare i 180 mila euro». Tra i requisiti per entrare in graduatoria, vi è quello di essere una coppia sposata o in procinto di farlo entro 6 mesi dalla data del rogito notarile, avere un’età non superiore ai 35 anni e almeno un componente residente nel Comune di Spinea. La domanda dovrà essere presentata allo sportello polifunzionale entro il 30 novembre. Tra qualche giorno dovrebbe essere pronto un ulteriore bando per l’assegnazione di 4 alloggi in via Vecellio, in località Fossa. (f.d.g.)

articoli di giornale - Lavori sulla rotatoria

IL GAZZETTINO
mercoledì 24 ottobre 2007 Spinea
Grandi opere e modifiche alla viabilità La circolazione cambia a vista d'occhio
(d.t.) La viabilità di Spinea cambia a vista d'occhio. Vuoi per lasciare lo spazio ai lavori per le grandi opere, vuoi per le previste modifiche per il miglioramento della circolazione, nel giro di un settimana i punti cruciali del traffico spinetense, che nella stragrandè maggioranza dei casi è quello che attraversa via Roma, saranno sottoposti a modifiche significative. Procedono a spron battuto i lavori per il Passante. Nel Miranese, ormai, si è entrati . nel vivo: da lunedì, infatti, sono cominciati i lavori alla rotonda della Fossa, tra Spinea è Mirano. In quel particolare punto, come più volte sottolineato, l'autostrada passerà in sotterranea. I lavori verranno affrontati progressivamente, per tappe: in un primo momento la rotonda sarà trasformata a "fagiolo", quando i lavori cioè coinvolgeranno la parte nord. Quando si opererà invece al centro della rotatoria, il traffico viario tornerà allo normalità. Giovedì scorso, nel frattempo, è stata aperta la nuova rotatoria ai piedi del cavalcavia al Graspo d'Uva e il contestuale spegnimento del semaforo davanti alla chiesa. (resterà la chiamata pedonale) con il breve tratto a senso unico di via Cattaneo. In settimana è anche prevista la riapertura di via Asseggiano.

Peccato che proceda verso il peggio per determinati quartieri.
Lamentele sulla circolazione.

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 24 OTTOBRE 2007
Provincia La rotatoria lascia spazio al Passante Spinea. Aperto il cantiere alla Fossa dove l’autostrada sarà in trincea
SPINEA. Nuova viabilità alla rotatoria della Fossa, tra Spinea e Mirano, interessata in questi giorni da importanti lavori per la realizzazione del Passante di Mestre. Da lunedì la rotonda è stata notevolmente ridotta e traslata ad Est, verso Spinea, per permettere al cantiere autostradale di avanzare nella parte Ovest. In pratica è stata realizzata una nuova rotatoria a forma di «fagiolo», schiacciata verso lo svincolo di Spinea: chi proviene da Mirano dovrà quindi seguire un percorso provvisorio che attraversa la vecchia aiuola centrale, prima di immettersi nella nuova rotonda ovale. E’ la prima tappa dei lavori che interesseranno la viabilità in quel punto: terminate le opere strutturali nella parte Ovest, la rotatoria tornerà nella sua forma tradizionale, ad ampio raggio, per permettere la ripresa dei lavori al centro. I particolari della nuova viabilità erano già stati definiti nel dettaglio oltre un mese fa nella sede di Veneto Strade, tra tutti gli enti interessati. «L’obiettivo - spiegano dall’Ufficio viabilità del Comune di Spinea, nel cui territorio ricade l’area di cantiere - è quello di evitare al massimo i disagi per la circolazione». Cosa per la verità non facile, dato che almeno in queste prime ore di sperimentazione, diversi automobilisti sembrano essersi trovati spaesati dalla nuova viabilità. Alcuni lamentano la scarsità della segnaletica provvisoria, altri difficoltà, soprattutto per i mezzi pesanti, a percorrere la nuova mini-rotatoria, a causa del cambiamento del raggio di curvatura. In quel puntoil Passante sarà sotterraneo, con la rotatoria della Fossa che rimarrà al livello del piano campagna, sovrastando l’autostrada in due punti: tra lo svincolo di Mirano (via Miranese) e quello per la rotatoria di Crea, e tra lo svincolo per Maerne (via Costituzione) e quello di Mirano. La rotatoria formerà in pratica due cavalcavia che sovrapasseranno l’autostrada, trasformando la Fossa un raccordo viario disposto su due livelli. (f.d.g.)


martedì 23 ottobre 2007

articoli di giornale - protesta via Zigaraga, circolano troppi TIR

LA NUOVA
MARTEDÌ, 23 OTTOBRE 2007
Provincia VIA ZIGARAGA Protesta dei residenti «Circolano troppi tir»
SPINEA. Amareggiati, delusi ed arrabbiati per come i comuni permettono di utilizzare via Zigaraga e via Villetta. A farsi sentire sono i residenti della strada, costituitisi in comitato per chiedere il rispetto dei limiti di velocità e dei divieti di transito da parte di camionisti ed automobilisti. «Nonostante varie segnalazioni fatte in più occasioni ai comuni di Spinea, Salzano e Martellago - lamentano i residenti - nulla si è mosso: registriamo anzi il persistere del passaggio di tir che non dovrebbero poter transitare visti i divieti all’inizio della via nei due sensi di marcia, e di auto che si servono di questa via come sfogo a velocità elevata, noncuranti del fatto che vi abitano anche famiglie con bambini piccoli che usano i mezzi comunali per raggiungere le scuole». Ma non basta: gli abitanti di Zigaraga tornano a segnalare l’utilizzo della via quale luogo di scambio di sostanze stupefacenti da parte di tossicodipendenti. «La situazione è allarmante poiché registra una totale mancanza del rispetto delle regole, ma in qualche modo ciò è autorizzato dalle autorità grazie alla loro inerzia. E’ deludente vedere come i propositi di risanamento pubblicizzati soprattutto in campagna elettorale dai nostri amministratori, si sfaldino di fronte a situazioni concrete, diventando solo una scusa per aumentare le tasse». Il comitato chiede a questo punto una risposta rapida e concreta. «Mandare la polizia locale per 10 minuti al giorno e per di più negli orari in cui si sa di non trovare nessuno è una presa in giro». (f.d.g.)

giovedì 18 ottobre 2007

Articoli di giornale - Prodi, ecco come si risolve a Spinea il problema dell' assenteismo

IL GAZZETTINO
Domenica 14 ottobre 2007 SPINEA
L’assessore all’Urbanistica Mario Simionato relaziona i colleghi pur risultando assente dalla riunione Più che una Giunta una seduta spiritica Deliberato un impegno di spesa di oltre 30 mila euro dopo aver sentito chi non c’era
"Visto, sentito, delibera." Solo che in Giunta l'assessore non possono averlo nè visto nè sentito visto che non c'era. Succede anche questo a Spinea e cioè che riescano a fare una Giunta tipo seduta spiritica durante la quale l'assessore all'Urbanistica Mario Simionato riesce a convincere i colleghi di Giunta - presenti il sindaco Claudio Tessari, il vicesindaco Edmondo Piazzi e gli assessori Giovanni Da Lio, Carmelo Ruggeri, Roberto Chinellato, Mauro Armelao - che bisogna assolutamente riformulare l'incarico per l'arch. Renato Rizzi, il progettista della nuova piazza Marconi e del centro di Spinea . Progettista, sia detto tra parentesi, che risulta aver già incassato 86 mila euro mentre ne attende altrettanti, per un importo complessivo di 169 mila 866 euro. Ed esattamente di quattrini discute quella Giunta che vede Simionato fra gli assenti - a proposito mancava anche Delia Strano o pure lei è riuscita a mettersi in contatto via telepatica con la Giunta all'uopo riunita? Mah. Torniamo alla storia. Nel 2005 l'arch. Rizzi viene incaricato di mettere a punto sia il Masterplan delle aree centrali di Spinea - incarico per un importo di 70 mila euro - sia il Piano attuativo del Progetto norma 27 - incarico per 44 mila euro.Un anno dopo, nel marzo 2006, all'architetto Rizzi la Giunta comunale riconosce altri 10 mila euro per "approfondimenti diversi".Passa un altro anno e il 17 luglio 2007 l'assessore Mario Simionato comunica al progettista che bisogna ritoccare qua e là il Masterplan del centro, un progetto che è stato presentato in pompa magna dal Comune il 9 marzo 2006, con tanto di pannelli e plastici, allo scopo di illustrare i progetti di restyling della zona centrale di Spinea . Perchè, che cosa è successo dal 9 marzo 2006 al 17 luglio 2007? Che i cittadini - come chiesto dalla Giunta comunale - partecipano al dibattito, criticano e suggeriscono. E così il Masterplan, resta "plan", ma diventa un po' meno "master". Tant'è che l'assessore all'Urbanistica Mario Simionato stende una lettera ufficiale con la quale informa l'arch. Renato Rizzi che "ultimata la lunga fase della partecipazione democratica che ci ha impegnati in numerosi incontro con Enti preposti, autorità religiose, proprietari di aree interessate, associazioni economiche e sociali e cittadini, l'Amministrazione comunale è ora in grado di fare una prima ipotesi di massima elencando i punti meno condivisi e precisamente: la soluzione prospettata per piazza Fermi, l'ipotesi planivolumetrica prevista per le aree parrocchiali attigue alla chiesa di SS. Vito e Modesto, le previsioni circa la vecchia scuola materna "Ai nostri caduti". Nella conferma della filosofia urbanistica chiaramente tracciata dal progetto che con lungimiranza individua il percorso per trasformare Spinea da città strada a città - così si conclude la lettera di Mario Simionato - si chiede cortesemente di valutare i rilievi sopra riportati."Cortesia che costa alla collettività di Spinea 20 mila euro più Iva, più il 2 per cento che va alla cassa autonoma degli architetti ed ingegneri, più il 4 per cento all'Inps. Ne prende atto quella riunione di Giunta del 12 settembre 2007 nella quale svolge un ruolo di primo piano l'assessore Simionato, il quale, peraltro, è assente. Questo certo non gli impedisce, come si legge nella delibera medesima, di precisare che "il Piano attuativo del Piano norma 27 è un atto successivo al Masterplan" e, dunque, Rizzi è autorizzato a consegnarlo non si sa quando. Nella stessa riunione sempre Simionato - o il suo avatar - avverte la Giunta di aver chiesto "al progettista una revisione sostanziale dello stesso progetto." Il costo della revisione come abbiamo detto è di 20 mila euro più bla bla bla e altri 18 mila per il nuovo plastico. Resta aperta la ridefinizione dell'incarico al progettista per il Piano norma 27. Sarà per un'altra seduta spiritica, pardòn, di Giunta.Maurizio Dianese

Il masterplan doveva essere un'opera degna del comune di Spinea, ed invece si è dimostrato completamente inefficiente nell'urbanistica, nelle previsioni di viabilità, nel recupero storico della villa del Majno, nella soluzione dei problemi e nel rispetto delle leggi.
Vediamo meglio questi punti.
  • La recente legge urbanistica regionale del veneto impone sin dai primi punti una serie di costanti che devono guidare tutta la progettazione e la pianificazione sia a livello comunale che provinciale e regionale stesso. In altre parole in cima agli aspetti di maggiore importanza che devono smuovere tutta la pianificazione territoriale devono esserci il recupero dei beni artistici del Veneto e la salvaguardia della sicurezza della popolazione. Vengono inoltre posti dei vincoli notevoli alla progettazione innovativi per qualsiasi legge e degli del VDay di Grillo, ovvero la cooperazione con gli enti ed i soggetti interessati per sviluppare nel PAT, piano di assetto del territorio la risoluzione dei problemi con la popolazione prima che vengano spesi inutilmente soldi per le modifiche. E' importante far notare che queste caratteristiche rientrano si nel PAT, ma soprattutto nella concezione generalistica della legge urbanistica. All'atto pratico anche se i piani su cui ha lavorato l'ingegner Rizzo rientrano in un PRG precedente all'emanazione della legge urbanistica (ora PRG=PAT+PI), con un PAT non ancora approvato dalla provincia a causa dei ritardi nell'emanazione del PTCP (paino di coordinamento territoriale provinciale) per cui è previsto una verifica di concordia fra i due piani territoriali, comunque essendo passato il tempo di deposito della legge, l'ingegnere tenuto a rispettare i principi della nuova legge urbanistica. Quanto finora è successo invece va contro la legge in più punti: non sono stati avvertiti i diretti interessati per il provvedimento di chiusura di via Matteotti (sia attività commerciali che hanno visto calare le loro vendite, sia abitanti di vie che hanno subito gli effetti della modifica in via Matteotti); non è stato previsto un piano di sicurezza adeguato (basti pensare che per via Alfieri non è stato previsto niente, anzi sono state lì direzionate le corse degli autobus); il masterplan prsentato alla popolazione non è mai stato presentato nelle modifiche che avrebbero comportato problemi per questa, poichè semplicemente ci si è limitati a trattare la questione piazza rialzata; solleva indicibili dubbi per il proposito finale di chiudere una via percorsa da 30000 veicoli al giorno dirottandoli su tessuto di strade di inferiore portata, solo paventando l'esistenza di altre vie che in un prossimo futuro porteranno via parte del traffico dall'arteria di via Roma; prevedeva inoltre un muro di una decina di metri che dovesse nascondere dei palazzoni allo sfondo della via (per la scontentezza di chi ci abita) contro la normativa di salvaguardia sismica(anch'essa preponderandemente richiesta nella legge urbanistica). Scaricare la colpa delle modifiche sulle proteste della popolazione così come riporta il Gazzettino da sempre vicino al comune è quindi infimo, poichè il difetto non è della popolazione ma di chi sta lavorando senza la minima capacità di prevedere le problematiche o senza collaborare con la popolazione per l'attuazione di un piano condiviso. Il fatto che Simionato non si sia recato in consiglio per la richiesta del rinnovo è l'esempio classico di come il reparto dell'urbanistica nell'amministrazione del sindaco Claudio Tessari stia procedendo per "la sua strada" senza minimamente badare a niente (legge vuole che la delibera di spesa sia annullabile visto la mancata presenza dell'assessore all'urbanistica, a fronte del suo "relazionamento spiritico"). Dal punto di vista pianificatorio, inoltre grossi dubbi sorgono su un progetto che prevedeva di chiudere via Roma da villa del Majno fino a piazza Mercato dirottando parte del traffico di via Roma attraverso la via che costeggia piazza Fermi verso una nuova strada realizzata con l'abbattimento di alcuni edifici verso via Matteotti (trasformata in senso unico con rotatoria intorno al quartiere Dante). Ciò perchè era prevista l'eliminazione di una piazza già ora utilizzata dai vicini palazzoni ed attività commerciali (cooperative e negozi di privati) come luogo di posteggio (il sabato per mercato crea infatti molti problemi e non si contano le lamentele quando vengono lì inserite le feste/sagre) lasciando spazio ad una nuova lotizzazione in rilevato (3 piani per non disturbare il panorama fondovilla).
  • Riguardo al recupero storico della villa del Majno varie perplessità sorgono sia per l'aver investito ingenti capitali comunali per il recupero di una villa lotizzata da privati, senza prevedere un minimo piano di collaborazione per sfruttare per la collettività l'edificio, sia per i lavori stessi di restauro (per esempio non sono stati eseguiti i gocciolatoi ai parapetti in marmo ed il risultato con lo smog di 30000 veicoli della vicina via Roma, seppur presenti palazzoni fra il fronte della villa e la via è stata la rigatura della candida facciata con antiestetiche colate nere di acqua piovana e polveri sottili in meno di un anno, e con solo 106 superamenti del limite sul PM10).
  • Dal punto di vista della previsione progettuale dei lavori nel rispetto della sicurezza sia in fase transitoria, che definitiva manca inoltre un qualsiasi studio. In altre parole si è previsto a qualche soluzione di sicurezza per il progetto finale (seppur si sia sbagliato a non considerare soluzioni per certe vie come via Alfieri), ma non si è pensato di disciplinare i lavori di realizzazione del progetto al fine di creare il minore impatto sulla popolazione e l'ottimizzazione delle risorse. Tanto più che al momento delle prime proteste l'atteggiamento dell'amministrazione e di Tessari è stata si profonda chiusura.
  • Il piano rientra inoltre in una vasta modificazione a più livelli (statale=Passante, regionale=metropolitana di superficie), ovvero nel momento peggiore per fare una qualsiasi modifica locale, poichè le macromodifiche del Passante e della metropolitana di superficie creeranno ulteriori modificazioni alla viabilità del comune. Per quanto queste due opere siano giuste ed apportino benefici in zone più compromesse quali Mestre, la risoluzione delle criticità interne al comune dovrebbe essere compiuta qualora la situazione della viabilità si sia stabilizzata. A ciò sicuramente non gioverà il ritardo di 2 anni con cui arriveranno i primi treni della metropolitana di superficie, visto il ritardo con cui sono stati ordinati.
Link all'articolo...troppi, tutti i post del blog.

Il fatto che Simionato abbia quindi riconosciuto le problematiche del traffico, risolvibili solo con una collaborazione intercomunale fra il comune di Venezia per l'abitato di Chirignago e con i comuni di Mirano e Martellago/Maerne, il fatto che vengano richieste da parte di Simionato delle varianti al progetto per aggiornarlo e migliorarso sono di per se indicazioni di una cattiva progettazione iniziale.
Non si può trasformare Spinea da via (via Roma) a città, come riferito nell'articolo se i vicini comuni scaricano alle porte del comune più piccolo del circondario 30000 veicoli al giorno.



Post Scrittum:
Il plastico non è un requisito fondamentale della presentazione di un progetto o delle varianti.
Dati i disegni del progetto così come definiti dalle norme UNI-EN un qualsiasi falegname può realizzare il plastico basandosi su di questi.
Le varianti nel caso rientrino entro il 10% di modifica del progetto non sono inscrivibili come spesa al committente ma devono essere assunte dal progettista/costruttore, soprattutto nei casi di difetto di progettazione e mancata ottemperanza delle leggi del Codice Unico.

Vanessa Ferrari di Brescia Vs Federica Pellegrini di Spinea

Vanessa Ferrari vuole una palestra nuova per preparare le Olimpiadi. Prodi e il sindaco di Brescia Corsini si impegnano ad esaudire il desiderio. Una palestra nuova per preparare le Olimpiadi di Pechino 2008; questa la richiesta di Vanessa Ferrari, emersa a chiare lettere in questi ultimi giorni sia dalla Danimarca sia, ancor più forte, al rientro in Italia dopo il titolo di Campionessa del Mondo. "Le parallele le abbiamo, ma quelle che troviamo nelle gare in giro per il mondo sono molto più morbide - aveva dichiarato Vanessa dopo le gare di Aarhus - con la trave non ci sono problemi, ma per volteggio e corpo libero è proprio difficile. Per il volteggio non c'è la rincorsa e per il corpo libero devo allenarmi su una striscia". La Ferrari, così, è costretta a lasciare Brescia e la palestra della Brixia per allenarsi almeno qualche giorno, ogni settimana, nel centro tecnico di via Ovada a Milano....link

Alla richiesta di Vanessa Ferrari, il sindaco della sua città natia ha subito risposto, con l'aiuto anche del governo che ha sboccato dal ministero dei fondi utili per l'ampliamento della palestra di Brescia.

Analogamente a Spinea abbiamo una campionessa mondiale, Federica Pellegrini, costretta ad andare alla piscina di Mirano o del Terraglio per allenarsi o più recentemente al centro sportivo di Milano, poichè fra le varie opere previste, quella maggiormente voluta, ovvero una piscina comincerà soltanto nel 2009 finendo oltre il mandato da sindaco di Tessari.

Eppure di piscine nell'area ce n'è bisogno visto le lunghe code presenti nelle iscrizioni delle piscine dei comuni limitrofi (mesi di attesa per scalare la lista).
Inoltre poichè i corsi di 60 minuti per tutto l'arco della giornata costringono residenti amanti del nuoto a spostarsi di comune la presenza di una piscina nel territorio permetterebbe di ridurre almeno una piccola parte del traffico intercomunale che si svolge ogni 60 minuti pur di raggiungere il luogo in cui svolgere un po' di sport.

Nessuna richiesta allo stato per poter usufruire di fondi per finanziare la costosa opera, anzi un project financing mai spiegato appieno e tante promesse che fanno pensare agli abitanti di via Asseggiano.
Peccato che le Olimpiadi di Pechino siano nel 2008, ovvero un anno prima dell'inizio dei lavori.

Al contrario il sindaco preme per la società di calcio a cinque, gestita dall'amico Da Lio e militante solo in prima divisione, composta quasi unicamente da brasiliani che solo aspirano di arrivare ai mondiali della categoria sportiva.

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013