LA NUOVABuona parte delle opere oggi costruite sono finanziate con la cessione di immobili costruiti su lotti di proprietà comunale.
GIOVEDÌ, 29 NOVEMBRE 2007
Cronaca Casa: prezzi invariati, mercato ancora fermo Aumentano i costi per metro quadro di uffici, negozi e soprattutto capannoni Operatori preoccupati A Mestre gli alloggi restano sempre troppo cari di GIANLUCA CODOGNATO
Le buone notizie arrivano dal mercato delle abitazioni usate: i prezzi, nell’ultimo semestre, sono rimasti quasi invariati. Ma il costo al metro quadro per negozi, uffici e soprattutto capannoni industriali, registra invece degli aumenti, a volte anche consistenti. E’ questo il panorama immobiliare mestrino a ottobre 2007 secondo il Nomisma. Per le case, i prezzi variano da 2.700 a 1.500 euro a metro quadro, a seconda di dove sono collocate (zona di pregio, centrale, semicentrale o periferica). Una spesa pressoché uguale a quella di sei mesi fa. I costi dei locali per ufficio, invece, aumentano nello stesso periodo di oltre il 4 per cento. Adesso si va dai 3.250 euro delle zone centrali, ai 1.900 euro delle cinture cittadine. Fino a giugno scorso si spendevano anche 130 euro in meno. Pure per i commercianti, l’acquisto di una negozio è sempre più oneroso. In centro uno spazio di 100 metri quadrati richiede oltre 400 mila euro. In periferia si spende la metà. Il prezzo dei capannoni si è invece impennato. Con un aumento annuo del 7 per cento. Le case. Secondo Nomisma, insomma, nella terraferma veneziana il prezzo della abitazioni, in questo caso usate, non ha subito impennate nel secondo semestre 2007. La tendenza è confermata sulle compravendite, ma anche sugli affitti. «Il rallentamento dei prezzi della case rappresenta una magra consolazione - spiega a questo punto Carlo Garofolini, responsabile dell’Adico di Venezia -. Ormai ci troviamo di fronte a un mercato «drogato», e l’unica notizia buona sarebbe il dimezzamento del costo delle case». Adesso come adesso, invece, i problemi per le famiglie sono altri e noti. «E’ il mutuo ormai il vero cruccio di molti veneziani - continua Garofolini - Una spada di Damocle puntata sui bilanci familiari». Gli uffici. Per quanto riguarda uffici e negozi, nessuna stagnazione di prezzi. Il costo per l’acquisto di questi spazi continua ad alzarsi. In centro a Mestre, un ufficio al metro quadro costa 3.250 euro, contro 3.120 di sei mesi fa. Su cento metri quadrati, sono 13 mila euro di differenza. In periferia il costo scende a 1.888 euro, 188.800 euro per 100 metri quadri d’ufficio. Contro i 184.500 euro del semestre precedente. I negozi. Per acquistare un negozio in città si spendono in media 2.440 euro al metro quadro. Contro i 2.390 euro di giugno scorso. In centro bisogna tirare fuori oltre 4 mila euro, in periferia circa 1.900. In un anno gli aumenti sono del 3,5 per cento. Per quanto riguarda i capannoni, invece, il prezzo sul mercato mestrino si è in impennato. Per 500 metri quadri si tirano fuori poco più di mille euro a metro. Un anno fa, ne bastavano 930. Per mille metri, invece, si è passati dagli 850 euro del 2006 ai 925 di adesso.
Gli operatori. Secondo Nomisma, i dati sul mercato immobiliare della terraferma «sembrano confermare le preoccupazioni espresse dagli operatori del settore a inizio anno». Si assiste, insomma, «a un generale raffreddamento delle dinamiche di mercato. Diminuiscono le operazioni di compravendita e i livelli di domanda e di offerta restano per lo più invariati».
Da ciò ne deriva che a fronte di una spesa considerabile come fissa (non vi sono stati mutamenti notevoli dei costi dei materiali da costruzione negli ultimo 2-3 anni) suddividendo gli introiti in svariati milioni procurati con la vendita di immobili ed in un piccolo salasso per le casse dello stato, il costo per la realizzazione di opere pubbliche comunali può essere considierato a "costo zero".
Tuttavia se nell'arco di costruzione delle opere avvengono variazioni nel mercato immobiliare, questo incide nel bilancio andando a incidere sempre più sulle casse del comune.
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...L'Amministrazione, però, conta di reperire i fondi attraverso una strategia piuttosto complessa. Come? L'opera, innanzitutto, verrà venduta da una base d'asta di 2,3 milioni di euro stimati in diritto edificatorio: questo, secondo una stima dei periti, è il valore dell'area interessata (più altri due lotti contigui). In cambio del diritto a costruire, i vincitori del bando dovranno garantire la costruzione del nuovo distretto sanitario che sorgerà all'interno del complesso. Considerando eventuali rialzi (o ribassi), le entrate dagli oneri di urbanizzazione (in questa zona, già urbanizzata, gli acquirenti non saranno infatti esentati dalle spese di pavimentazione e arredo urbano, circa 1 milione di euro), si conta di raggiungere i 3,3 milioni di euro. Quel che mancherà per arrivare a tale cifra, verrà messo tra le voci del bilancio comunale del 2010 o del 2011....link
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