IL GAZZETTINOSi ricorda che al primo incontro il Sindaco Claudio Tessari aveva cercato di tranquillizzare i cittadini dicendo loro che a progetto ultimato il traffico non sarebbe più stato in via Roma/Miranese e via Matteotti poichè da un lato sarebbe stato preso dalla via dei Bivi.
martedì 18 settembre 2007
E progetto della Provincia per collegare il nuovo ospedale alla Miranese Si torna a padare di "Bivi" e riaffiorano i timori
Olmo di Martellago
(ndr) Si torna prepotentemente a parlare della "Strada dei Bivi" e a Olmo riaffiorano le vecchie preoccupazioni. Come già affermato nei giorni scorsi, l'assessore provinciale alla Viabilità, Paolo Gatto, ribadisce che la Provincia sta progettando la nuova arteria che dovrebbe sfruttare in buona parte la dismessa linea ferroviaria dei Bivi e che collegherà l'arca del nuovo ospedale di Mestre con il (e la) Miranese. "AI momento gli unici fondi disponibili sono quelli per la progettazione, che stiamo approntando e per definire la quale abbiamo anche già iniziato a incontrare i Comuni interessati: Venezia, Martellago e Spinea. La volontà, infatti, è quella di realizzare l'opera, della quale c'è assoluta necessità - spiega Gatto - La Miranese, la Castellana e la stessa via Olmo oramai sono a collasso: avere una strada "dedicata" al nuovo ospedale a questo punto diventa essenziale". Parole che hanno già fatto suonare il campanello d'allarme a Olmo, dove la strada dovrebbe passare, all'altezza di via Selvanese, ai confini col territorio comunale di Venezia: come si ricorderà, qualche anno fa, quando ancora si parlava dei Bivi come possibile alternativa al Passante, in paese ci fu una autentica sollevazione contro questa eventualità. Ma l'assessore provinciale frena e tranquillizza. "Allo stato attuale non ci sono ancora elementi certi, anche per quello che riguarda il tracciato. Quando il progetto sarà meglio definito allora potremo cominciare i ragionamenti con le comunità locali" precisa Gatto: ad esempio, non è ancora deciso se far partire la nuova arteria dalla Miranese o da Aseggiano, cioè dalla nuova strada, la tangenziale di Spinea, che Veneto Strade costruirà nell'ambito delle opere complementari al Passante. "E comunque - conclude Gatto - i Bivi non saranno in alcun modo una superstrada o qualcosa di simile invasa da mezzi pesanti. Verrà fuori una semplice strada urbana a due corsie finalizzata principalmente a collegare meglio l'area nevralgica del nuovo ospedale di Mestre con la realtà del Miranese".
L'arteria che si sta costruendo vicino alla nuova stazione della metropolitana di superficie che prosegue costeggiando il Parco Nuove Gemme fino alla rotonda di smistamento con la via dei Bivi diviene così un collo di bottiglia che non porta a nessuna via di scorrimento verso cui smaltire la maggior parte del traffico e tanto meno i mezzi pesanti!
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