venerdì 25 maggio 2018

Via Alfieri 11 anni dopo messa in sicurezza?


Com'è la situazione di Via Alfieri 11 anni dopo aver dirottato 1 o 2 quartieri (Fornase/Crea verso il centro e il quartiere attorno piazza Fermi in rientro) ad attraversare il quartiere Dante?

Pericoloso passaggio da piazzetta Dante in direzione Via Roma... unica soluzione adottata una esigua barriera gialla per i numerosi pedoni che si dirigono verso le vicine fermate degli autobus presenti in Via Roma.
Marciapiedi a norma? no.
Pista ciclabile per andare a prendere le medicine nella farmacia se non la chiudono? no
Riduzione dei flussi dirottati su questo percorso? no
Le auto che sfiorano forse sono un incentivo a non usare la mobilità sostenibile. Molto meglio fare un incidente auto contro auto che pedone contro auto o bici contro auto.

Asfaltata forse 20 anni fa.
Ultima modifica lo spostamento delle linee bianche perchè altrimenti le auto passavano rasenti agli ingressi delle abitazioni.
Ora passano rasenti agli ingressi delle abitazioni valicando la linea bianca.
Marciapiede a norma? Pista ciclabile per andare a fare la spesa in centro?

La rotatoria che doveva essere posta fra Via Roma e Via Matteotti, troppo scivolosa con i blocchetti di porfido rosso, è stata asfaltata ed i dossi sono stati ridotti.
Con la realizzazione della pista ciclabile la minirotatoria è stata spostata per far spazio nella carreggiata.
Inutile dire che sia col semaforo che senza, specie se Via Matteotti è chiusa per lavori, la rotatoria è un facile accesso dei flussi al quartiere residenziale.
Qual è il problema? ancor oggi dopo anni chi proviene dal centro lungo Via Roma non ha ben capito che se nel verso opposto mettono la freccia per girare entrando in Via Roma, la precedenza va data all'altro verso di Via Roma. Si rischia l'incidente spesso.

In Via Alfieri passa solo qualche auto... e la visibilità dalle laterali (Via Verga, Via Sarpi e Via Bruni per cui devono passare gli abitanti del quartiere popoloso compreso fra Via Matteotti, Via Roma e Via Cici se non vogliono intasare ulteriormente Via Roma) è pessima.
Però qualche anno fa hanno risolto tutto sulla carta ponendo qualche specchio.
Marciapiede a norma? Pista ciclabile per andare a fare la spesa in centro?

L'ingresso di Via Alfieri da Via D'Annunzio.
11 anni dopo c'è ancora il divieto di transito per i non residenti e autobus (difficilmente leggibile perchè parallelo a chi arriva e svolta), non rispettato da nessuno.
L'ultimo (no aspetta l'unico) appostamento fatto dalla polizia locale per verificare il rispetto del divieto di transito è stato fatto 10 anni fa.
Molti hanno il sospetto che se ci sarà da verificare quanto traffico impegna questa strada a causa degli errori di pianificazione territoriale, come per magia proprio quel giorno la polizia locale si ricorderà di fare presenza sul posto per deviare il traffico verso via Bennati (che almeno un marciapiede ce l'ha).


Box autovelox messo... qualche mese dopo rimosso.
Sembra che averlo messo a ridosso alla curva non servisse a niente, tuttavia non è chiaro perchè sia stato rimosso.
Marciapiede a norma? Sì, c'è il marciapiede, ma non è a norma, dato che è stato costruito 30/40 anni fa.

La strada non viene resa senso unico, perchè altrimenti i gruppi facebook protestano perchè gli tocca fare il giro per andare in centro in auto... mica usano le piste ciclabili costruite dal Comune per andare a Mirano... oppure come spesso sostenuto da alcuni politici e/o tecnici legati all'amministrazione comunale perchè altrimenti le corse del GiroSpinea non si incrociano sulla stessa strada.
In qualsiasi grande comune ci sono anche linee di autobus che non hanno una corrispettiva corsa nel verso opposto in tutte le strade, ma forse Spinea non è un gran comune...
Tempo fa le linee erano queste dove si faceva notare che attraversando Via Matteotti verso Via Cattaneo si potevano raggiungere le scuole di Via Buonarroti:



Tuttavia comunque se Via Alfieri fosse a senso unico in alternanza a Via Abba, Via Matteotti e Via Bennati, comunque rimaerebbero l'incrocio fra Via Alfieri e Via Abba comune ai diversi sensi di marcia e la piazzetta Dante comune a tutti i sensi di marcia.


Quindi 11 anni dopo aver aumentato i flussi di transito nella strada mettendo a posto Via Matteotti, Via Bennati, Via Rossignago, la tangenziale nord, Via Roma, Via Capitaneo (fra le ultime ovviamente)... perchè Via Alfieri non viene messa in sicurezza?
Qual è l'aspetto che ha creato sicurezza fino ad oggi? semplicemente il fatto che i flussi da e per lavoro e per le scuole passano per la via in orario di punta 07.30-08.30, mentre gli anziani di un quartiere di residenti costruito 40 anni fa escono a piedi per andare a fare la spesa in piazzetta Dante od in centro intorno alle 9.00-11.00.
Quando l'orario di uscita degli anziani colliderà con il trandito di auto dai quartieri limitrofi attraverso la strada succederà il morto, se non saranno stato adottate contromisure.

domenica 18 dicembre 2016

Evidenti errori di progettazione urbanistica

Iniziano a palesarsi gli errori di progettazione urbanistica compiuti dalle ultime amministrazioni comunali.
In principio furono realizzati i sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati, a creare un sistema di circolazione rotatorio attorno al quartiere Dante, andando a gravare su via Alfieri e via Roma a ridosso dell'ex-cavalcavia.
Gli errori inizialmente furono:
- andare a gravare su via Alfieri, via a doppio senso, senza piste ciclabili, in parte senza marciapiedi (nella parte dove è presente il marciapiede questo, costruito oltre 30 anni fa, si presenta in cattive condizioni e con dimensioni insufficienti oltre che senza segnaletica) e con un pericoloso tratto vicino a via Roma senza visibilità, dove chi si reca alle fermate degli autobus ACTV è costretto a camminare in carreggiata, dove sempre maggiori quantità di auto vengono dirottate dalle modifiche urbanistiche.
- andare a gravare via Roma, Via Capitanio e via Alfieri per accedere al quartiere Fermi, in parte lungo via Capitanio (accesso in seguito dalla piazza) ed in parte dal quartiere Dante, percorrendo via Alfieri ed una delle strade laterali (via Sarpi, Verga, Bruno), oppure da via Roma tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia
- eliminare la possibilità di passare dai quartieri a sud di via Roma a quelli a nord e viceversa, direttamente dal semaforo fra via Matteotti (il senso unico infatti allontana dall'incrocio), via Cattaneo e via Roma, senza gravare così la già critica circolazione in via Roma; diverso sarebbe stato creare una rotatoria a cavallo fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma.

Tutto ciò non ha ridotto il traffico a Spinea, anzi lo ha peggiorato specie in quartieri residenziali (principalmente via Capitanio e quartiere Dante) ed ha gravato ancor di più la circolazione in via Roma, aggiungendovi ulteriore traffico passante.

Un ulteriore errore compiuto è stato spendere il bonus lavori complementari al Passante di Mestre nella creazione della Tangenziale Nord (allacciata con via 11 settembre 2001 all'ex-cavalcavia) e la "Tangenziale Sud" o "Strada folle", con l'idea che tali strade avrebbero portato via tutto il traffico dal centro di Spinea.
La "Strada folle" se avesse portato via il traffico dal centro di Spinea l'avrebbe scaricato in via Capitanio, creando non poche criticità; la Tangenziale Nord invece l'avrebbe lasciato a 2-3 km di distanza della rotatoria della Fossa, dove passa la maggior parte del traffico smistato da camionabile diretta a Marghera e Borbiago, via Miranese diretta verso il centro di Mirano o l'ospedale, la camionabile diretta verso Maerne e Martellago, via Taglio diretta verso Mira e Dolo e la camionabile a sud di Mirano, legata anche ad uno dei caselli del Passante di Mestre a Dolo.
In altre parole la "Tangenziale Nord" non interessa agli automobilisti, poichè comporterebbe un forte aggravio di spesa carburante per recarsi a lavoro, tant'è che a quasi un anno dall'apertura la percorrono solo poche sparute auto dirette a Maerne e Martellago.
Dopo aver speso tempo per scoprire che la "Tangenziale Nord" non riduceva le emissioni di CO2 se percorsa da un automobilista che abitualmente percorre via Roma (ma tanto non ne passano nemmeno), si è nascosto che l'aver accettato il Passante di Mestre sul territorio di Spinea aumentava in modo eclatante le emissioni di PM10 nel territorio comunale, con ricadute nell'intorno (abitati di Mirano e Spinea e maggiori disagi per i quartieri vicino la Fossa e Crea).

In seguito è stata giustamente realizzata la pista ciclabile in via Roma fra la chiesa di San Vito e Modesto e la stazione dei treni, passando per il sottopassaggio in via dell'Unità.
Lo spazio per la realizzazione della pista ciclabile è stato ricavato eliminando una corsia di via Roma, a ridosso del semaforo fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti.
Per quanto corretto costruire piste ciclabili, buona parte degli abitanti di Spinea, raramente inforca tale mezzo di locomozione, specie d'estate o d'inverno (spesso sono gli anziani od i giovani ad utilizzare la bicicletta, muovendosi nei quartieri residenziali, ovvero dove hanno dirottato il traffico con le soluzioni urbanistiche adottate) e molto spesso non utilizza nemmeno la pista ciclabile costruita in via Roma, per non perdere tempo ad attraversare continuamente la strada, tanto che si è pensato di multare i ciclisti che, correndo fuori dalla pista ciclabile, dovessero così dimostrare il disinteresse per quanto costruito.
Tuttavia la realizzazione della pista ciclabile nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto e l'ex-cavalcavia è andata a gravare una situazione già compromessa dagli errori passati, peggiorando enormemente le condizioni di percorrenza del tratto fra l'ex-cavalcavia e l'incrocio con via Matteotti e via Cattaneo con code che spesso arrivano fino a buona parte della nuova rotatoria situata sull'ex-cavalcavia.
Il problema è che le amministrazioni comunali ed i tecnici, continuando a perseverare nel non realizzare una rotatoria nell'incrocio fra via Matteotti, via Cattaneo e via Roma ed avendo eliminato la corsia di accumulo di via Roma, quella per la svolta verso via Matteotti, nelle ore di flusso intenso con traffico di attraversamento, basta che solo un'auto debba svoltare verso via Matteotti, provenendo dall'ex-cavalcavia per far si che tutte le auto che semplicemente devono andare verso il centro di Spinea rimangano ferme (motori accesi e produzione di PM10 per stazionare) accumulandosi nel tratto fra la chiesa San Vito e Modesto fino alla rotatoria sull'ex-cavalcavia in attesa che l'auto svolti (essendoci un flusso intenso diretto verso Mestre, la svolta avviene solo quando scatta il rosso sul semaforo di via Roma e si ferma il flusso d'auto in via Roma dal centro di Spinea verso Chirignago-Mestre).
L'unico modo per l'automobilista di sfuggire a tutto ciò è: scendere per via Alfieri (via Bennati a senso unico infatti è senso vietato), per poi passare per vie ancor più strette e senza prevenzione per ciclisti e pedoni (via Verga, via Sarpi o via Bruni), per poi accedere al quartiere Fermi, Fornase o peggio, rientrare in via Roma da via Capitaneo, dall'incrocio con via Fornase.
La "Tangenziale Nord" non viene presa in considerazione perchè del traffico interpassante fra i comuni del miranese, è interessanto a tale strada solo per chi si dirige verso Maerne e Martellago (pur dopo una lunga serie di rotatorie, curve e controcurve), mentre per chi è diretto in quartieri interni di Spinea, c'è possibilità solo di ricollegarsi con il semaforo di via Matteotti, via Roma e via Cattaneo, dopo aver percorso una lunga deviazione (l'uscita di via Buonarrotti alla rotatoria con via Roma e via Capitanio costringe a passare a ridosso di scuole medie e asilo).

Lato Asseggiano, la "Tangenziale Nord" non ha comportato peggioramenti (visto che ridicole quantità di traffico intercomunale da via Roma sono passate alla "Tangenziale Nord", dirette verso Maerne e Martellago): la situazione che era già pessima con il traffico spesso in coda delle ore di punta diretto verso Mestre lungo la stretta via Asseggiano, spesso provenendo da via Rossignago, oggi è rimasta invariata, senza benefici da parte della "Tangenziale Nord".

Visti gli evidenti errori che hanno peggiorato la qualità dell'aria, gli spostamenti e la sicurezza di pedoni e ciclisti nei quartieri del comune di Spinea si auspica un cambio di rotta nelle scelte dell'amministrazione e magari un cambio di rotta anche nelle figure professionali coinvolte nella progettazione urbanistica, incapaci di prevedere i problemi creati a molti cittadini del comune nell'attuazione delle volontà dei politici.

mercoledì 8 giugno 2016

Al via la Tangenziale Nord, scelto il nome: Rossignago Bis

Martedì vi sarà l'apertura della "Tangenziale Nord", il tratto di strada fra via 11 settembre 2001 (da via Roma vicino alla stazione dei treni fino all'imbocco della tangenziale nord) e la camionabile che dalla Fossa si dirige verso Maerne/Martellago.
La strada in questione è stata per ben due amministrazioni comunali, di centrodestra e di centrosinistra, il sogno proibito di un ramo viario capace di togliere il traffico passante diretto verso Mestre/Venezia, così come era previsto invece dal piano provinciale PALAV che oltre a definire via Roma/Miranese via monumentale (come il Terraglio), con vincoli paesagistici (vedasi taglio degli alberi in Piazza Matteotti), imposta predefiniti rami di scorrimento per la circolazione diretta nella provincia di Venezia.
Invece con la "Tangenziale nord" l'intento del Comune di Spinea dall'amministrazione Tessari, come concordato con la legge delle Grandi Opere per l'accettazione del passaggio dell'inquinante Passante di Mestre sul territorio del Comune di Spinea, è di spostare le oltre 30 mila auto di lavoratori del miranese dirette verso Mestre sul tracciato della tangenziale, liberando le speculazioni nel centro con una percorrenza più lunga di chilometri per i pendolari che ogni giorno si recano a lavoro.
La costruzione della Tangenziale Nord ha avuto un iter di 7 anni per la sua realizzazione, ostacolato da ritrovamenti archeologici ed intoppi vari, ma da mesi risulta completata e con luci attive, pur non essendoci auto circolanti, ma i tempi di realizzazione sarebbero ben superiori se si considera che senza il ramo di via 11 settembre 2001, la strada non raggiungerebbe mai via Roma.
Uno dei motivi per cui ci si dimentica di questa dualità è forse il poter dire che la strada che decongestionerebbe il centro di Spinea è di soli 2,3 km, mentre via Roma dalla Fossa alla chiesa di San Vito e Modesto od al cavalcavia risulta di poco più di 3 chilometri.
In realtà i rami che nelle ipotesi di Giunta Tessari e Giunta Checchin decongestionerebbero via Roma sono la Tangenziale Nord e via 11 settembre 2001, per una percorrenza ben superiori ai 3 km di via Roma, a cui aggiungere gli ulteriori 2 chilometri per i pendolari di Mirano/Miranese, che dovrebbero discendere la camionabile Fossa/Maerne per giungere vicino alla rotatoria della Fossa.
Tutto questo allungamento della percorrenza, che graverebbe pesantemente sui bilanci famigliari dei lavoratori (andata e ritorno, 5+5 km al giorno aggiuntivi per 250 giorni lavorativi annui, 2500 km all'anno in più per veicolo nel territorio di Spinea), anche visivamente su una qualsiasi mappa dovrebbe portare giovamento per il solo traffico di Via Rossignago, che svolge le medesime funzioni, includendo nel percorso il centro di Spinea.
Tuttavia, da una facile analisi si può notare come dalla realizzazione di via 11 settembre 2001 via Rossignago aveva già smesso da tempo di direzionare tutto il traffico di auto percorrenti verso il centro di Spinea, per mezzo del tratto di strada di via Oriago fra Rossignago e la rotatoria con la Tangenziale Nord chiusa e via 11 settembre 2001.
Il quartiere attorno a via Macello diviene un nuovo quartiere escluso dal paese con ferrovia, Tangenziale Nord e via 11 settembre a rinchiuderlo, come successo in passato per Crea con camionabile, ferrovia e Passante di Mestre.

domenica 29 maggio 2016

Francia paga chi va in bicicletta

Per ridurre le emissioni e spingere le persone ad utilizzare la bicicletta per tragitti quotidiani, come il percorso casa-lavoro, la Francia ha deciso di pagare un prezzo fisso per ogni chilometro percorsoin bicicletta dai suoi cittadini.
Si veda l'articolo di ottobre 2015 su Repubblica, Wired, od il Correre della Sera...
Il chilometri percorsi possono essere verificati con una semplice applicazione per smartphone, connessa ad internet e con servizio GPS, un po' come WeCity, basta solo ricordarsi di avviare l'applicazione prima di partire ed all'arrivo.
La cifra pattuita dal governo francese è di 25 centesimi al chilometro.
Facendo due conti, se il tragitto casa-lavoro consta di 5 km per andare e 5 km per tornare (nel caso di abitanti di Mirano potrebbe essere anche di 15-20 km per singolo tragitto), 10 km al giorno verrebbero retribuiti 2,5 euro, come un biglietto del treno, cifra apparentemente irrisoria nel singolo giorno.
Tuttavia, considerando 24 giorni lavorativi al mese, la cifra ottenuta risulterebbe di 60 euro mensili, 720 euro l'anno, in uno Stato dove si pensava di rilanciare consumi ed economia con un finto bonus una tantum di 80 euro, non legato ad alcun comportamento corretto da parte dei cittadini, se non il voto di scambio.

Il guadagno per lo Stato italiano è valutabile in riduzione delle emissioni di CO2, rientro nei parametri di riduzione delle emissioni per il 2020, miglioramento della salute dei cittadini con minori costi per la sanità, rilancio di un settore ai minimi da decenni, riduzione della necessità di importare prodotti energetici da paesi esteri (petrolio od energia elettrica).

sabato 30 aprile 2016

Elettori colpiti dalla mobilità dolce

E' iniziata la realizzazione del nuovo tratto di pista ciclabile in via Roma a Spinea, dal precedente tratto, fino alla stazione degli autobus ACTV vicino alla chiesa San Vito e Modesto, fino a via Unità, dove è presente il sottopassaggio per la stazione dei treni.
Lo spostamento della fermata dell'ACTV nella sede di via Roma anzichè fuori del verso di marcia ed il restringimento delle corsie di via Roma, specialmente le due corsie presenti a fianco della chiesa San Vito e Modesto (svolta a sinistra verso il senso unico di via Matteotti, doppio senso per il solo parcheggio di piazza Marconi, e svolta dritta-destra verso via Roma o via Cattaneo), provoca pesanti rallentamenti alla circolazione, specie nelle ore di punta (traffico passante di lavoratori da e per Mestre-Venezia), con code che si prolungano anche nella rotatoria dell'ex-cavalcavia (con pesante aumento delle emissioni).

Una soluzione per evitare la coda sarebbe percorrere la nuova via 11 Settembre (accesso a via Rossignano intasando Asseggiano od a via Buonarroti, tramite via Cattaneo), sogno di delocalizzazione del traffico a nord di Spinea da parte della maggior parte dei partiti politici del comune, eppure la maggior parte degli autisti preferisce mettersi in coda per via Roma, infischiandosene del proclama politico spinetense di portare fuori il traffico di 30 mila veicoli passanti, scaricandolo nei quartieri a nord, richiusi come Crea fra le opere di interesse strategico (a sud per Crea, camionabile, Passante di Mestre e ferrovia, a nord per i quartieri di Asseggiano, ferrovia e tangenziale nord, alias, via 11 settembre+tratto da ultimare, alias Rossignago Bis).

Sulla Tangenziale  Nord regna da anni la più totale confusione, fra chi la indica come valvola di sfogo fra via Miranese-via Roma dall'ex-cavalcavia fino a Mirano (abitato che si trova 2 km a sud rispetto dove la tangenziale nord si innesta, ovvero la provinciale che collega la Fossa con Maerne), chi la spacchetta in via 11 settembre e il tratto da realizzare per ridurne la lunghezza relativa da percorrere, ma almeno finalmente viene indicata come via alternativa alla larga via Rossignano, strada dotata di svariati dossi, marciapiedi separati dalle corsie, un box autovelox e due finti autovelox limitatori di velocità.
La strada non manca di creare attriti fra i vicini... vicini che a quanto pare non si son accorti che l'intento del comune di Spinea è quello di chiudere via Roma che fa da collegamento fra lavoratori e posti di lavoro fra gli abitati del miranese e quelli di Chirignago-Mestre.
In altre parole gli intenti sono ben più sofisticati che scaricare 30.000 auto ad un quartiere periferico a cavallo fra il comune di Spinea e la municipalità di Chirignago, togliendo così almeno 30 mila persone che transitano ogni giorno da davanti i negozi del centro di Spinea, lungo via Roma 300 giorni l'anno, per avere una zona pedonale da utilizzare durante le festività annuali (vedasi "Notte Gialla").

Eppure la pista ciclabile di via Roma, che fino ad ora ha semplicemente eliminato una serie di parcheggi a servizio degli esercizi commerciali nell'area interessata dal progetto della "Piazza Lunga un Chilometro" ed ha sollevato polemiche da chi inquina meno utilizzando uno scooter, ha una duplice utilità: da un lato creare un percorso sicuro verso la stazione dei treni di Spinea in larga parte utilizzata da una parte degli abitanti di Spinea-Chirignago per andare a lavoro a Mestre-Venezia, previo che poi nessuno verificherà un aumento delle biciclette parcheggiate a ridosso della stazione, e dall'altro lato permette di intervenire su una strada, via Roma che negli ultimi anni ha sviluppato un certo numero di incidenti fra auto e ...pedoni negli attraversamenti di via Roma o qualche scooter nelle svolte.

In effetti il problema vero è che all'ultima domenica ecologica hanno partecipato in cinquemila
vista la presenza della nuotatrice pluripremiata Pellegrini... ma poi, in un comune di circa 28 mila persone ed un interland con un maggior numero di persone coinvolte dalle scelte urbanistiche del comune di Spinea, solo qualche centinaio ha partecipato alla biciclettata indirettamente a sostegno delle scelte urbanistiche e della politica della maggioranza del comune.
Si evidenzia quindi il classico mistero italiano di partiti eletti con programmi elettorali che alla fine non hanno seguito da parte degli elettori nella loro vita quotidiana, se non peggio trovando ostacoli.

Nel frattempo la "tangenziale nord", alias Rossignago Bis, da mesi è chiusa, con le luci accese tutte le notti a sprecar corrente elettrica, nell'attesa del completamento di alcuni lavori per la creazione del guardrail.


mercoledì 6 gennaio 2016

Suolo ben accompagnato

Suolo incontaminato, suolo arido, suolo agricolo, suolo concimato, suolo produttivo, suolo privato, suolo cementificato, suolo abbandonato, suolo ferito, suolo bonificato, suolo impermeabile, suolo bene comune, suolo naturale, suolo inquinato, suolo coltivato, suolo a verde (prato), suolo umifero, suolo pubblico, suolo consolidato, suolo desertificato, suolo morto, suolo curato, suolo vincolato da beni paesagistici od ambientali, suolo patrio, suolo natio, suolo arato, sottosuolo, suolo ripristinato, suolo pulito, suolo consumato, suolo in una smart city, suolo fertile, suolo occupato, suolo rigenerato, suolo rinnovato, suolo fossile, suolo degradato, suolo urbanizzato, suolo permeabile, suolo alberato, suolo eroso, suolo incolto, suolo edificabile, suolo abbandonato, suolo terreno, suolo su pareti e terrazze nella bioedilizia, suolo fiorito, suolo vivo, diffuso urbano, suolo frammentato, ... 


Il suolo non è mai da solo, specie in Italia dove c'è un minore rapporto fra terreno e numero di abitanti.
La moltitudine di aggettivi che si accompagnano al "suolo" ben descrive questa vicinanza fra l'uomo con la sua economia ed una parte vitale della natura.
Ciononostante i problemi bioclimatici e di esaumrimento delle risorse fossili che attanagliano l'esistenza delle generazioni future, impongono sin da oggi una riflessione sugli aggettivi che meglio accompagneranno il cittadino nel suo territorio.

Suolo bene comune o di consumo
venerdì 15 gennaio 2016 ore 20.30 al Cinema Bersaglieri a Spinea
info: salviamopaesaggiospinea@gmail.com

sabato 26 dicembre 2015

Nebbia in Val Padana - marmitte catalitiche sulle stufe a pellet

Puntualmente ogni inverno esplodono le emissioni di polveri sottili, giusto con i primi freddi, ed apice nei periodi di prolungata assenza di pioggia.
Anche quest'anno non fa eccezione, se non forse per il fatto che il 2015 è l'anno più caldo di tutti quelli misurati in oltre 50 anni di misurazioni della temperatura media del globo.
Innondazioni e tornado, come quello occorso a Mirano-Mira-Dolo segnano il trend di cambiamento climatico, con eventi sempre più estremi per un clima temperato, caratteristico dell'Italia.
L'inverno 2015 risulta particolarmente mite e senza precipitazioni (pioggia o neve), che fanno depositare le polveri a terra.

Per anni ci si è preoccupati delle emissioni di polveri del forno crematorio vicino al cimitero, arrivando a richiedere una campagna di indagine dell'ARPAV per misurarne l'impatto sui quartieri limitrofi.

Poi si è accettato di ricevere sul territorio comunale un'autostrada da 40-80 milioni di veicoli all'anno, transiti certi, in cambio di alcune opere complementari (via 11 settembre + tangenziale nord, tangenziale sud) che spostassero il traffico di via Roma (30 mila veicoli al giorno) fuori dal centro del paese, transiti incerti dato che i conducenti di veicoli dovrebbero percorrere 5-6 km in più di strada per aggirare il centro, inquinando comunque in modo eguale il territorio comunale.
Da ciò se ne deduce un attivo di inquinamento di centinaia di migliaia di veicoli al giorno a causa del Passante di Mestre che fino a poco tempo fa passavano per Chirignago-Mestre sulla tangenziale.

Eppure l'evidenza dimostra come ciò che fa esplodere le emissioni in inverno sia la necessità della popolazione di riscaldarsi, in un'area completamente metanizzata, più che la costante produzione di CO2 e PM10/2,5 prodotta dalle auto e camion tutto l'anno.
Certo, viaggiando ho avuto modo di osservare come tutto il paese Italia sia unito in tale esplosione di inquinamento, che fortunatamente, basandosi su pellet, ciocchi di legna e cippato non vede formarsi le nebbie di smog, prodotto dalla combustione del carbone, documentate per città cinesi come Shanghai.
Eppure tutto ciò indica due segnali molto preoccupanti per il paese Italia.

Per anni si è detto che bruciare legna è "ecologico", poichè gli alberi catturano la CO2 dell'atmosfera imbrigliandola nell'arco di decine d'anni con la fotosintesi clorofilliana sotto forma di legno, per poi liberarla in un solo inverno dentro stufe, camini o stufe a pellet.
Tutto ciò sarebbe vero se venissero piantati un adeguato numero di alberi a compensare con una lenta crescita della durata di qualche decennio, la legna bruciata molto velocemente con stufe/camini poco efficienti e poco filtrati, e sarebbe ancor piùvero se valesse la produzione a km0 (il luogo di produzione di CO2 e di trasformazione di CO2 in O2 e legna coincidessero).
Tuttavia il solo pareggio nell'emissione di CO2 non basta, poichè il riscaldamento basato sulla combustione di specie vegetali produce anche polveri sottili in mancanza di adeguati filtri, mai implementati su comignoli, camini e tubi di emissione dei fumi delle stufe a pellet.
Un altro punto da prendere in considerazione è che pur essendo il costo del metro cubo di gas relativamente basso rispetto al potere calorifero (0,50 euro a metro cubo, maggiorato da una caterba di tasse), la polazione sta preferendo mezzi di riscaldamento diretto relativamente poveri quali stufe a pellet o camini, installabili a basso costo e capaci di creare calore irradiato più che calore diffuso (per esempio utilizzando caldaie a condensazione e termosifoni).
Tali mezzi di riscaldamento sono un segnale di impoverimento di un paese, che preferisce mezzi di riscaldamento meno efficienti (un camino disperde nell'atmosfera al minimo il 60% dell'energia prodotta, una caldaia a pellet efficiente il 40%) rispetto ad impianti con pompe di calore o sistemi di ventilazione meccanica.

Quindi, dato che il traffico di auto in centro a Spinea fa parte del problema, ma non è il grosso del problema, è una percentuale infinitesima delle conseguenze del scelte dell'amministrazione comunale sul Passante di Mestre, e non è la causa che porta al picco delle emissioni nei periodi di siccità invernali, che si potrebbero risolvere imponendo l'uso di filtri (marmitte catalitiche sulle stufe a pellet?!), anche quest'anno ci saranno i blocchi del traffico (per taluni veicoli euro 0, 1, 2) durante le feste di Natale.
mah...

lunedì 16 novembre 2015

Casette dell'acqua senza manutenzione, problemi igienici

Report dedica l'appendice di una puntata dedicata al traffico d'armi, terrorismo e guerra, foraggiati da servizi segreti, personaggi in odor di mafia e aziende italiane, all'impresa Anyaquae s.r.l, di proprietà del figlio del boss del Brenta Felice Manier, oggi Luca Mori (il padre lavora per la società stessa).
L'azienda che si occupa di installazione di casette di distribuzione dell'acqua a pagamento, in spregio al risultato del referendum sulla privatizzazione della rete idrica italiana, non è la ProAcqua Group, azienda che per il Comune e l'assessore all'ambiente si è occupata di installare e gestire l'installazione di due casette dell'acqua a Spinea.
Ciononostante il video di Report risulta educativo sui rischi che si corrono ad usufruire di tali mezzi privati di erogazione di acqua pubblica, specie laddove non vi sia una costante manutenzione e non vi siano controlli da parte del Comune/USLL.


domenica 1 novembre 2015

Scuolabus e PAES

Abolito lo scuolabus perchè costava troppo... ben 50 mila euro l'anno, un'enormità per i 50 ragazzi che portava.
A conti fatti 50 mila euro per 50 ragazzi per 365 giorni sono ben 2,7 euro a ragazzo al giorno (andata e ritorno, quindi la metà, 1.36 euro, per sola andata o solo ritorno)... un'enormità se si pensa che un biglietto del treno di fascia km 10 km costa 2.65 in 1a classe e 1,75 in seconda classe (sola andata).
Vero è che Trenitalia offre abbonamenti mensili o trimestrali a prezzo ridotto se si presuppone di prendere il mezzo ogni mese.
Un abbonamento mensile varia dai 25,60 euro ai 38,40 euro invece di 105-399 euro al mese se ogni giorno si acquistassero due biglietti.

Come Trenitalia riesca a proporre abbonamenti così ribassati rispetto al costo dei singoli biglietti è un mistero che solo un buon amministratore dello Stato o Amministratore Generale della società può spiegare, prendendo in mano i bilanci societari.
Ma nella vicenda dell'abolizione del servizio scuolabus del Comune di Spinea manca lo sforzo di spiegare per quale motivo il servizio costi annualmente così tanto, pur essendo un mezzo condiviso.

Tuttavia, dato che scuolabus, autobus e treni sono considerati mezzi pubblici, spesso lo Stato favorisce l'uso di tali trasporti facendosi carico della spesa, per ridurre le emissioni inquinanti che verrebbero prodotte se ogni persona si muovesse con la propria automobile.
Quindi non ci si può dimenticare che a gennaio 2014, un anno e mezzo fa il Comune aderendo al PAES si riprometteva di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2018 (Patto 202020), tanto da vantarsi del progetto Pedibus, secondo il quale gli alunni avrebbero fatto il tragitto casa-scuola a piedi, col bello ed il cattivo tempo, accompagnati da dei tutori maggiorenni.

Di certo uno scuolabus in meno inquina meno di ragazzi che vanno a piedi, tuttavia non esiste garanzia che i ragazzi che hanno perso il servizio in futuro usufruiscano del Pedibus, piuttosto che farsi portare dai loro genitori in auto, aumentando le emissioni di CO2.

mercoledì 28 ottobre 2015

Buone notizie per via Rossignago e via Asseggiano, grazie alla tangenziale nord

Tangenziale nord in dirittura d'arrivo, dopo quasi otto anni di promesse da parte di ben due sindaci di due diversi partiti politici di Spinea.

La strada che per i primi cittadini del comune dovrebbe portare fuori dal centro il traffico di via Roma/Miranese verrà aperta al pubblico nei prossimi mesi, dopo l'apertura già avvenuta della "tangenziale sud" fra via Martiri e via Capitanio.

Sugli articoli di giornale la "tangenziale nord" di Spinea diviene una strada di 2,3 km soltanto, inferiore persino a via Roma, lunga oltre 3 km.
In realtà, come già visto la strada che in obliquo, congiunge la strada statale SP36 vicino alla stazione dei treni di Maerne-Martellago con l'ex-cavalcavia fra Spinea e Chirignago, è un unico percorso spezzato in due tronconi, via 11 settembre 2001, già percorribile, e per l'appunto la tangenziale nord, che rende la deviazione così amata dai sindaci del comune (linea blu dell'immagine), molto più lunga del percorso per via Roma/Miranese (linea verde dell'immagine), specie per chi proviene dal comune di Mirano e si reca a lavoro verso Mestre/Marghera.
Inoltre, oltre alla lunghezza del percorso stesso va poi aggiunta la deviazione di oltre due chilometri (linea rossa dell'immagine) fra la rotatoria della Fossa (o peggio la rotatoria più a sud vicina al casello autostradale) e la rotatoria che si innesta con la tangenziale nord, vicina alla stazione dei treni.
Tutta questa deviazione affliggerà quotidianamente gli oltre 30 mila pendolari che transitano per via Roma, diretti verso Mestre, per recarsi sul luogo di lavoro, per realizzare la cosiddetta Piazza Lunga un Chilometro, ovvero la pedonalizzazione di via Roma fra il cinema Bersaglieri e via Rossignago e l'incrocio con via Matteotti, vicino alla chiesa San Vito e Modesto.
Non a caso alcuni pendolari su La Nuova Venezia hanno già espresso le loro riserve sulla volontà dei sindaci di Spinea di chiudere via Roma, deviando il traffico sui quartieri limitrofi o sulla tangenziale nord, bollando l'operazione come estremamente dispendiosa per le famiglie.
 
Questa follia, che rivaluterà in positivo il valore degli immobili del tratto pedonalizzato (a discapito di chi si trova vicino le tangenziali nord e sud stesse) e che non diminuirà minimamente la CO2 prodotta dagli autoveicoli, come certificato nel PAES stesso, costerà fino a 300 euro l'anno in più di benzina (come se si pagasse una TASI od IMU su prima casa in via indiretta), per tutti i pendolari da Mirano per Mestre e viceversa.

Tuttavia la chiusura e pedonalizzazione di via Roma non arriverà subito, ma verrà progressivamente instillata nelle persone per alcuni anni con la chiusura del tratto di via Roma/Miranese durante le feste cittadine (vedi feste di natale, Notte Gialla, ecc...).
Va fatto notare che durante il periodo delle festività il flusso di veicoli transitanti attraverso Spinea muta, venendo a mancare il grosso di pendolari diretti al luogo di lavoro, situazione ben diversa da una chiusura permanente del tratto di via Roma relativo alla Piazza Lunga un Chilometro.

All'atto pratico in questo periodo la "tangenziale nord" (e la tangenziale sud) apre terreno agricolo a sbocchi viari, una delle condizioni essenziali per poter edificare in seguito, dopo aver variato la destinazione d'uso, da terreno agricolo a terreno edificabile (oneri primari e secondari per il comune).
Inoltre la tangenziale nord, collegando la strada statale con via Roma/Miranese, permetterà di ridurre il traffico nella super-tutelata via Rossignago (strada che gode di ben tre autovelox, dossi a non finire ed a differenza di molte vie del comune di ampio marciapiede anche ambo i lati) ed in parte in via Asseggiano, strada utilizzata per evitare il centro di Spinea.

Oltre a queste evidenze, rimane poi il problema della linea degli autobus ACTV, di collegamento fra Mirano e Mestre, che attualmente percorre via Roma/Miranese a metà fra i quartieri a nord ed a sud del comune.
Realizzando la chiusura di via Roma per creare la "Piazza Lunga un Chilometro", lo spostamento della linea degli autobus sulla tangenziale nord, sbilancerebbe la linea ACTV, aumentando i tempi di percorrenza ed allontanandola notevolmente dalle aree maggiormente abitate, rendendo così il servizio ancor meno appetibile (quindi chi era solito utilizzare l'autobus passerebbe a mezzi privati aggravando l'emissione di CO2).

Quindi dopo anni di promesse ed aspettative da parte di chi governa il paese, non resta che osservare all'atto pratico l'opera complementare al Passante, barattata con un'autostrada che ha spostato sul territorio comunale un flusso di auto altamente emissivo di anidride carbonica.


venerdì 7 agosto 2015

Comuni ricicloni 2015

Due anni fa per la prima volta il comune di Spinea ha partecipato al concorso di Legambiente legato al corretto smaltimento dei rifiuti: Comuni ricicloni.
Il concorso valuta la percentuale di rifiuto che viene riciclato (vetro, plastiche, lattine, carta, ...) rispetto alla quantità di spazzatura che invece finisce fra gli inerti, definendo due soglie:
  • una soglia del 65% di riciclaggio dei rifiuti, come previsto dalle normative europee non cogenti;
  • una soglia dell'80% di riciclaggio dei rifiuti, sopra della quale il comune può essere insignito del titolo di "Comune riciclone".
Alla prima edizione, qualche frintendimento dato il nuovo servizio di riciclaggio e raccolta dei rifiuti aveva fatto credere a molti che il superamento della soglia del 65% di riciclaggio corrispondesse ad una vittoria del concorso.
Inoltre le cifre annunciate per la raccolta differenziata risultavano piuttosto "ballerine", presentandosi molto diverse a breve distanza di tempo fra annunci dell'amministrazione e diversi articoli di giornale.

Anche nel 2015 il comune ha partecipato al concorso, e secondo vari annunci per il primo anno si sarebbe potuta superare la soglia dell'80%.
Secondo Veritas, nel frattempo coinvolta anche in qualche cronico scandalo all'italiana, il comune già a settembre 2014 (qualche mese dopo la conclusione dell'edizione 2014) conferiva al sistema di raccolta l'81.59% di materiali riciclati rispetto ai rifiuti.

In realtà come si può vedere dalla scheda del comune sul sito del concorso, anche quest'anno non si è riusciti ad andare oltre la soglia dell'80%, aumentando di pochissimo le prestazioni dell'anno scorso.

giovedì 9 luglio 2015

Tornado a Mira - Mirano - Cazzago (2015)

Il clima sta cambiando, oramai se ne sono resi conto tutti.
I vortici d'aria o peggio i tornado iniziano a ripetersi ogni anno sempre più spesso, pur essendo secondo le statistiche metereologiche un fenomeno raro per il Mediterraneo.
A differenza degli anni passati quest'anno il tornado si è scatenato con venti di 300 km/h (stima approssimativa con una scala basata sui disastro effettuati... un po' come la mercalli per i terremoti al contrario della scala Richter, basata sulla magnitudo del sisma).

Degli audaci hanno messo a rischio la loro vita per andare a vedere il tornado da vicino (magari per rivendere in seguito il video a qualche TV / TG).
Arrivati a poche centinaia di metri dal vortice, si vede il tornado causare la devastazione, abbattere alberi come fuscelli e proseguire la sua corsa, per forturna trasversalmente alla visuale dell'auto.



Dalla lontana America, dove i tornado sono una consuetudine (anche 80 al mese, ma su aree più vaste del solo veneziano) si scopre come le nostre abitazioni siano indifese a fenomeni atmosferici di tale portata.
Abitazioni troppo vicine da un lato possono ripararsi l'un l'altra smorzando la forza del vento, ma dall'altro possono danneggiarsi a vicenda, scaraventando le macerie dell'una addosso all'altra.
I tetti, difficilmente verificati a tali forze rischiano di crollare le le forti depressioni che provoca il vento (un alternarsi di pressioni e depressioni che rompe a fatica e flessione gli elementi portanti).
I coppi, sollevati da un vento capace di alzare auto per centinaia di metri come avvenuto a Mira, divengono veri e propri proiettili, in parte taglienti, capaci di ferire chiunque, spaccare persiane e vetri.
Non è un caso che negli USA le tegole delle case nelle aree a rischio tornado vengono inchiodate al tetto e non solo posate come i coppi.
Quindi, è importante raggiungere subito un luogo coperto, possibilmente con poche finestre, persiane o balconi di legno da chiudere per fornire ulteriore riparo (magari qualche mobile davanti alla porta.
Venti così forti possono distruggere anche i mobili all'interno delle abitazioni se trovano una via per entrare, porta o finestra (in genere si crea una corrente se da una parte entra e da un'altra esce, motivo per cui riparandosi in una stanza si devono bloccare sia la porta che le finestre).
Nel caso  venti ed i detriti siano così forti da far crollare la casa non c'è via di scampo, se non forse ripararsi sui fori in muri portanti (per esempio da 40 cm).
Negli USA i rifugi anti-tornado sono scantinati, distanti dall'abitazione (i detriti potrebbero ostruire l'uscita) e chiusi (solo un ingresso e non altre vie di aerazione in modo tale che appaia come un contenitore chiuso), ove ripararsi mentre passa il fenomeno estremo.

Nella speranza di non rivedere tanta distruzione per altri 500 anni...

sabato 23 maggio 2015

IMU e TASI e IMIS per il 2015

Anche per il 2015 si dovranno pagare IMU e TASI per le abitazioni, specialmente le seconde case e le case in affitto (aspetto che corrisponde ad un raddoppio della tassazione).
Per il primo anno dal 2011, valgono le stesse regole dell'anno scorso riguardo la tassazione gravante sugli immobili, un fatto incredibile perchè ad ogni modifica del governo dello Stato era sempre corrisposto un aumento della tassazione.
Le aliquote così restano pressochè invariate, simili ai valori del 2014, continuando il forte aumento rispetto al precedente sistema basato su ICI ed Irpef, ovvero metà tassazione in base alla proprietà, come una patrimoniale e metà tassazione in base al reddito (il metodo privilegiava i meno abbienti, mentre l'IMU privilegia i ricchi).
Ciononostante l'incognita di quest'anno è rappresentata dal 730 precompilato, il quale potrebbe non riportare le tassazioni per immobili (IMU, TASI, Cedolare Secca, IRPEF,...) visto che precompilato prima che molti comuni decidessero le aliquote della tassazione.
Ciò rende inutile il 100% dei 730 precompilati e costringe comunque i cittadini a rivolgersi ad un CAF per il versamento con F24 delle tasse sulla casa.

Salta per il 2015 la proposta di introduzione di una Local Tax, una tassa unica che racchiudesse in sè l'IMU, la TASI, i balzelli per i passi carrabili, ecc...
Tale tassazione è stata adottata solo dalla regione autonoma del Trentino Alto Adige con l'IMIS, con aliquote bassissime o nulle per i residenti e molto superiori all'aliquota base per le molte seconde case, dato che la maggior parte delle città della regione vivono di turismo.
L'introduzione dell'IMIS, quale tassa unica che racchiudesse IMU, TASI ed altro, in molti casi ha comportato un ulteriore aumento delle aliquote di tassazione.

Invece l'idea di introdurre la Local Tax è saltata per tutte le Regioni a Statuto normale, perchè fortunatamente il governo sembra essersene dimenticato.
Quest'anno il governo sembra aver fatto cassa oltre che con la patrimoniale sulla casa, anche con la patrimoniale sulle pensioni, poichè dei 18 miliardi non versati ai pensionati con la legge Fornero che bloccava i tassi di rivalutazione delle pensioni, ne verranno restituiti solo 2 a circa 4 milioni di persone.
Il profitto della patrimoniale sulle pensioni, pari a 16 miliardi di euro si aggiunge al risparmio dato dalla reintroduzione dei tassi di rivalutazione delle pensioni, che a causa del Quantitative Easing di Draghi hanno spinto i tassi di rivalutazione delle pensioni a valori negativi (ovvero si toglie il blocco alla rivalutazione ora che le pensioni si svaluterebbero invece di rivalutarsi).
Ciò non toglie che la Local Tax possa essere introdotta l'anno prossimo e non ferma nemmeno il moto di rivalutazione della rendita catastale degli immobili, riforma della tassazione sulla casa che potrebbe portare gli immobili ad essere valutati di più dallo Stato ai fini della tassazione che sul libero mercato, con prezzi in caduta libera per molteplici fattori (immobili vecchi valutati meno per la cattiva classe energetica, crisi del mercato immobiliare dovuta alla mancanza di denaro della maggior parte della popolazione, aumento della tassazione sugli immobili).

venerdì 22 maggio 2015

Giro d'Italia ottimo spot per la mobilità dolce nel Comune

Il Giro d'Italia passa per via Roma, l'arteria principale del comune di Spinea.
La strada principale viene chiusa per il passaggio dei ciclisti professionisti e le auto vengono dirottate per i quartieri residenziali, dove invece dovrebbero passeggiare i cittadini del comune o girare in bicicletta gli anziani diretti ai negozi del centro.
La mobilità dolce in realtà consiste in questo: far passare la voglia ai cittadini di uscire di casa, facendo sfrecciare davanti la loro abitazione un'auto ogni 5-10 secondi, la maggior parte senza alcun rispetto dei limiti di 30 km/h.

martedì 5 maggio 2015

Commercialà deed striit via Matteotti

Anche i due storici negozi di via Matteotti, il negozio di abbigliamento e la gelateria Pinguino Blu abbandonano via Matteotti.
Il negozio di abbigliamento "Creazioni Valeria" riapre in via Roma, vicino via Alfieri e la fermata dell'autobus per Mestre, proprio per aver maggiore visibilità, su una strada con 30 mila spettatori che passano ogni giorno.
Il Pinguino Blu si trasferisce in via Roma, vicino la rotatoria con via Capitanio e via Rossignago in una nuova struttura più moderna e probabilmente più in vista e più grande della precedente.
Certo se in questo sito passassero 30 mila internauti al giorno farei i salti di gioia anch'io.
Più in generale in via Matteotti i negozi e gli uffici aprono e chiudono continuamente nell'arco di pochi anni sin dal 2008-2009, quando la tortuosità del percorso attorno al sistema rotatoria (senso unico di via Matteotti, via D'Annunzio, e via Bennati) creatosi durante l'amministrazione Tessari faceva perdere gli autisti nel quartiere Dante o rendeva meno appetibile avventurarsi in una serie di sensi unici.

Tuttavia più in generale la situazione del commercio in via Roma ricorda molto quanto verificatosi nel 2012, quando a causa della crisi molti negozi furono costretti a chiudere, od a trasferirsi.
Oggi, pur con proclami di PIL positivo in Italia (+0.7% stimato), con l'effetto del +1% dovuto al Quantitative Easing (però a seguito della svalutazione del 20% del valore dell'euro), l'effetto del ribasso del prezzo del barile di petrolio per la produzione USA col fracking (altro effetto positivo per le economie 1.5%) e il ricalcolo del PIL considerando prostituzione ed altri reati (effetto positivo +1%), in via Roma campeggiano molti cartelli di locali in affitto, negozi in vendita o negozio trasferito in altro loco, proprio come avvenne nel 2012.

La chiusura di via Roma per creare la Piazza Lunga un Chilometri, spostando 30 mila persone sulla tangenziale nord (via 11 settembre) o sud, gioverebbe al commercio?
A Mestre rispondono di no.

Più in generale il paese vive un dramma silenzioso che vede i negozi online con sede in paradisi fiscali (vedi scandalo LuxLeaks) che non pagano IMU, TASI, TARES, IVA, IRES o tasse simili, accaparrarsi sempre maggiori fette di commercio, sfruttando l'ovvio vantaggio offerto da politici inetti, facendo concorrenza sleale alle piccole realtà locali, che ravvivano un tessuto socio economico come quello di Spinea.
Perchè ravviva il tessuto socio economico:  perchè un negozio online funziona con un infinitesimo delle persone che riceverebbero uno stipendio se si attuasse una rete di distribuzione capillare nel territorio di uno stato con dei negozi, pur potendo mantenere prezzi elevati e competitivi a favore di azionisti di borsa con i dividendi.
Oltretutto se nemmeno i negozi già costruiti attirano investimenti, poichè trattati da clienti e governanti come organismi obsoleti del tessuto socio-economico, men che meno vale investire denaro ed assumersi rischio per costruire nuove aree commerciali, come si pensa di fare per la piscina di Spinea, con netto risultato che la crisi di un settore si spande da sponda a sponda toccando nuovi lidi (l'edilizia) come uno tsunami distruttivo che si allarga sempre più.
Negli USA siti come Amazon hanno pesantemente colpito il commercio diffuso, creando una disoccupazione maggiore in parte compensata, in parte partecipe forse delle rivolte di Ferguson e Baltimora.

Tuttavia studi di Oxford hanno appurato che la quarta rivoluzione industriale, basata su stampanti 3D, migliore efficientamento produttivo e distribuzione, internet delle cose, ecc... potrebbero provocare il licenziamento dell'attuale 47% della manodopera mondiale attualmente impiegata in un lavoro, con esiti catastrofici nelle economie, questo anche perchè la riduzione di potenziali posti di lavoro per efficientamento non viene compensata da una creazione di nuovi posti di lavoro potenziali con la ricerca scientifica.
Casi simili si sono visti con la chiusura della maggior parte dei negozi di fotografi, stamperie, rivenditori di dvd e blockbuster per il noleggio di film, a seguito dell'introduzione di stampanti casalinghe (lavoro in industrie in Asia con posti occupati inferiore alle decine di negozi citati aperti negli anni '90 in ogni città italiana).
Casi simili si vivono oggi con la continua chiusura di edicole (5000 solo nel 2014), soppiantate dalla distribuzione di contenuti per via telematica dall'editore al cliente senza passare per l'edicolante, o fra poco con i servizi taxi con Uber ed auto che non necessitano di autista per correre per le strade (innovazione di Google, proprietaria anche di Uber).
Avere un occhio attento su questi fenomeni dovrebbe essere una priorità per chi ha a cuore il destino di questo paese.


mercoledì 25 febbraio 2015

Orte Mestre e malaffare a Presa Diretta

Domenica 22 febbraio 2015, la trasmissione Presa Diretta di Iacona ha parlato dell'idrovia Padova-Mestre ferma de decenni e del progetto dell'autostrada Orte-Mestre, sostenuto da personalità vicine ai partiti politici di centro, coinvolte anche nello scandalo Mose.
La prima è un'opera che potrebbe togliere 4 camion per chiatta di trasporto fino all'entroterra, con benefici per l'ambiente, la seconda invece è un'opera che si pensa potrebbe permettere alle navi di sbarcare al porto di Civitavecchia (benchè a Mestre vi sia il porto di Marghera ben funzionante), per poi introdurre ulteriori camion sulla nuova strada, diretti a distribuire le merci verso Mestre/Padova.
Il tracciato della seconda opera tagliando l'idrovia la renderebbe inefficace ed impossibile da utilizzare anche come canale scolmatore, per le piene/alluvioni che ormai sempre più spesso si verificano (sull'argomento interviene anche il professore D'Alpaos dell'Università di Padova).

Sull'argomento della Orte-Mestre è intervenuto anche Marco Travaglio, citando i recenti scandali sulle Grandi Opere.

venerdì 26 dicembre 2014

Buche contro la velocità eccessiva in Canada

In Canada stanno sperimentando un sistema innovativo per indurre il conducente dell'auto a rallentare: le buche sulla strada.
Per questo motivo si pongono sulla strada degli adesivi che diano la sensazione 3D di una buca ai conducenti d'auto che sopraggiungono, in modo da farli rallentare.
L'idea pur curiosa da vedere è pericolosa al pari di mettere un dosso sui punti di frenata od in curva, ed il rischio di tamponamenti fra l'auto che precede e frena e quella che segue e non vede segnalazioni di alcun genere è elevato.
Inoltre molto spesso per evitare le buche normalmente presenti nelle strade italiane, dovute ad un cattivo dimensionamento della strada che nel sottofondo non riesce a smaltire l'acqua (da qui la formazione di ghiaccio in inverno che spacca il manto di bitume), i conducenti delle auto eseguono veri e propri slalom sulla corsia per togliere le ruote del veivolo dall'asse delle buche, senza rendersi conto che nel punto cieco può trovarsi qualcuno sullo scooter od una bicicletta.
Inoltre l'effetto di sorpresa delle finte buche vale per gli automobilisti che percorrono per la prima volta quel tratto di strada, non per chi ogni giorno andando a lavoro sa bene quali buche siano vere e quali finte.



domenica 21 dicembre 2014

Il bilancio comunale pubblicato su soldipubblici.gov.it

Il sito web soldipubblici.gov.it è un servizio di trasparenza amministrativa avviato dal recente governo, che raccoglie le fonti di spesa della Pubblica Amministrazione, dai Comuni fino alle Regioni (spese del solo 2014), non le spese del governo nell'UE, del governo e dei ministeri e del parlamento/senato.
Un grosso contatore indica le spese generali sostenute dai tre enti, per ora pari a circa 23-24 miliardi, di cui 6,9 miliardi fanno capo alle 20 Regioni (esluse le spese della sanità) e 6 miliardi fanno capo agli oltre 8000 Comuni italiani.
Per differenza, la spesa competente alle province dovrebbe ammontare a 10,7 miliardi di euro all'anno.
Inserendo il nome dell'ente su un'apposita finestra di ricerca è possibile farsi elencare tutte le voci di spesa generali, oppure il dato specifico (per i comuni anche relativo al 2013.
Un servizio utile per giornalisti ed addetti ai lavori, che indagano sulle varie voci di spesa o che hanno idea di quanti e quali appalti corrispondano a determinate voci di spesa.
Per esempio per la Regione Veneto la spesa maggiore fino a novembre 2014 risulta essere "contratti di servizio per trasporto", per un importo di 139 milioni di euro, mentre nel 2013 era pari a 228 milioni di euro.
Ma in quante altre voci e differenze si distingue la singola definizione "contratti di servizio per trasporto" ?! 139 milioni di euro per pagare 1 singolo dirigente?! 10 mila posti di lavoro ?! 20 mila posti di lavoro sottopagati e sfruttati (farebbe circa 600 euro al mese a persona) ?! coinvolge anche le spese sostenute per pagare i servizi come GiroSpinea, servizio garantito dalla Regione ?!...

Andando per curiosità a sbirciare fra le voci di spesa del comune di Roma, visti i recenti scandali, si può vedere come anche qui il valore prevalente sia dovuto ai contratti di servizio per il trasporto (ATAC), con un valore superiore alla spesa della Regione Veneto, prima citato.
La spesa dal 2013 al 2014 è anche aumentata.


Per il Comune di Spinea la spesa maggiore riuslta per il contratto di smaltimento dei rifiuti, in aumento dall'anno scorso anche se pi volte è stato ribadito che il Comune migliora di mese in mese le percentuali di raccolta differenziata (Spinea fra i comuni ricicloni...).
Ricordo che l'ultimo record a novembre ci poneva all' 82% di raccolta differenziata anche se la TARI/TARES non è calata conseguentemente (negli incontri con il comune per avere la chiave elettronica e parlare della raccolta differenziata si accennava al fatto che il rifiuto riciclato costasse zero al comune, mentre quello indifferenziato costasse circa 150-170 euro per essere smaltito in discarica).
Inoltre nell'anno uno della TASI, tassa per i servizi indivisibili che comprende l'illuminazione pubblica, due altri servizi fanno un grosso balzo in alto: i trasferimenti correnti ad altri enti del settore pubblico e le utenze e canoni per energia elettrica.
Si era già parlato di Spinea per l'energia elettrica riguardo al dossier sulla Spending Review di Cottarelli, che criticava la procedura negoziata senza pubblicazione per una fornitura di energia elettrica per 195 mila euro (cifra a quanto pare ben inferiore del 1.4 milioni spesi nel 2014 rispetto al 2013 pari a 110 mila euro per utenze e canoni dell'energia elettrica).
Nel 2014 il comune si era dotato anche del P.I.C.I.L., piano comunale per il contenimento dell'inquinamento luminoso.
Altra voce curiosa: 17 mila euro in hardware (7-8 mila nel 2013)... mi fa pensare che abbiano comprato 17 computer nuovi da 1000 euro l'uno, non avendo un'idea precisa di quale lavoro venga correlato a questa voce in capitolo di bilancio.




 Il comune aveva presentato i costi per cittadino dei vari servizi:

Il costo dei servizi comunali è per la media dei comuni italiani circa 850 euro all'anno per abitante. Per i cittadini di Spinea tale costo è di circa 620 euro per abitante, quindi significativamente inferiore alla cifra nazionale!
Come si usano questi 620. euro?
  • Personale 150 euro a persona; 
  • TARES 135 euro a persona; 
  • Interventi sociali 110 euro a persona; 
  • Farmacia 50 euro a persona; 
  • Riscaldamento scuole ed edifici comunali 25 euro a persona;
  • Illuminazione strade 20 euro a persona; 
  • Illuminazione scuole ed edifici comunali 25 euro a persona; 
  • Altro 105 euro a persona.

Se si prende ad esempio la TARES, pari a 135 euro a persona, per 28 mila abitanti del comune, si ottiene un valore complessivo di 3,78 milioni di euro, molto vicino ai 3,3 milioni spesi per il contratto di smaltimento dei rifiuti.
Invece la spesa per l'illuminazione stradale e delle scuole è pari a 45 euro a persona (20+25 euro), circa 1.26 milioni di euro per 28 mila abitanti assomiglia al valore di spesa "utenze e canoni dell'energia elettrica", pari a 1,4 milioni di euro.
Tuttavia, come già notato nel 2013 comunque le scuole e le strade risultavano illuminate, con ben diverso valore assegnato alla voce.

Le altre voci di spesa (150+110+50+25+105=440 euro a persona) dovrebbero essere coperte da IMU+TASI, oneri di urbanizzazione, percentuali sulle multe, canoni di locazione e trasferimenti da parte dello Stato.





sabato 13 dicembre 2014

TASI e paga 2014-2015-2016


Scadenza per la seconda rata IMU e TASI 2014, iniziano le processioni alle poste per pagare le due tasse patrimoniali odiate dagli italiani.
Un tempo si facevano processioni religiose con in testa il cristi in croce, oggi ci si trova tutti riuniti in coda per pagare le tasse, sentendosi messi in croce.
IMU e TASI sono la stessa tassa, solo che in teoria i soldi vegono raccolti per scopi diversi e destinati ad enti diversi: la TASI viene data completamente all'ente locale comune, mentre l'IMU è spartita fra comune e Stato.
Purtroppo questa rata scade proprio a ridosso degli scandali di Roma, per cui l'opinione diffusa della popolazione in coda è che i soldi versati vengano utilizzati dai comuni e dallo Stato per dare appalti ai lobbysti mafiosi locali, corruttori dei partiti politici del vecchio bipolo con tangenti, come visto all'Expo, al Mose, alla direzione di MPS, in bancopoli, negli appalti per servizi (verde, immigrazione, eventi cittadini ,...) e rifacimento piazze / edilizia comune come visto a Roma...

Per riferimenti su come calcolarla conviene fare andare nell'apposita sezione di calcolo presente sul sito di ogni comune italiano, oppure andare in comune allo sportello informativo a chiedere.
Il sito del comune potrebbe essere un sito ".gov", oppure www.comune.[nome del comune].[provincia].it.


Le more per errori nel pagamento di queste due tasse sono pesanti, nella pura tradizione legislativa della destra italiana (diminuire i servizi, tagliare le tasse, aumentare le % di multe e occasioni per incappare nelle multe), per cui conviene essere molto accorti anche nei conti fatti dal commercialista.
La tassa, creata da PDL e Lega nel 2011 (doveva entrare in atto nel 2014) ed anticipata da Monti dal 2014 al 2012 (+ aumento del moltiplicatore), è una patrimoniale, nella pura tradizione legislativa della sinistra italiana, separata dal reddito percepito così come i liberisti di partiti politici di centro parlamentare hanno sempre auspicato (ICI+IRPEF collassava in una specie di ICI fissa per ogni casa), andando così a tassare gravemente chi ha redditi inferiori a 30 mila euro annui (aumenti del 200%) al pari di chi invece guadagna oltre 75 mila euro l'anno (sgravi anche del 5% rispetto ad ICI+IRPEF).
 
Gli errori in cui si può incappare sono vari:
1) il comune dopo giugno con assemblee straordinarie indette nei mesi di vacanza (luglio ed agosto, settembre) ha cambiato le aliquote: poco prima di pagare conviene guardare se le aliquote sono corrette
2) per l'IMU si può errare e pagare a metà la prima rata e la seconda rata: in realtà la prima rata è metà del calcolo fatto con le aliquote base, mentre la seconda rata è la metà dell'aliquota base, più o meno la differenza necessaria in funzione dell'aliquota scelta dal comune. Semplice no?!.
3) fare caso se il comune prevede detrazioni per TASI, le percentuali di pagamento TASI fra proprietario ed inquilino, preveda pagamenti differiti della TASI: per esempio alcuni comuni hanno imposto un'unica rata al 16 dicembre.
4) il bollettino TASI non arriva a casa, quindi non ci si deve dimenticare di questa tassa.
5) l'IMU sulla prima casa quest'anno non si paga: sbagliato, solo alcune categorie di immobili non la pagano.
6) chi ha ampliato col Piano Casa portando l'abitazione in classe A (aumento del 70% della volumetria che permette di ricavare due appartamenti da una casa) basta che paghi IMU e TASI: sbagliato, per tutte le seconde case locate nella stessa città ove il proprietario ha la prima casa, si paga anche l'IRPEF per immobile sfitto, triplicando così la tassazione, a discapito dell'edilizia (tanto per cambiare) laddove solo due anni fa dalle più eque ICI+IRPEF si passava ad un'imposta onerosa unica come l'IMU!!!
...

In genere abbiamo visto che anche quest'anno la tassazione ha aggravato la situazione per i meno abbienti, proseguendo la tradizione dei governi italiani di aumentare chi è ai minimi e facilitare l'1% dei più ricchi.

Vi è poi la questione delle Tasse Tossiche, facendo un riferimento credit default swap, ovvero ai titoli tossici che entrando in atto per un fallimento di un derivato, hanno fatto saltare l'economia mondiale nel 2008.
Le tasse tossiche sono le clausole di salvaguardia, largamente utilizzate da vari governi, ma che sono diventate piuttosto onerose di recente, dove da un lato si concedevano 80 euro al mese in busta paga (senza la certezza del rinnovo per gli anni a seguire) e dall'altra si sbloccava la possibilità di portare l'aliquota massima della TASI al 6 per mille dal 2015-2016, lasciando ai Comuni la possibilità di eguagliare l'IMU (aliquota prima casa massima 6,5 per mille, ovvero 4 più 2,5 a scelta del comune), ma senza le detrazioni dell'IMU!!!

Questa tassa tossica, al pari delle altre (IVA al 25%, aumenti di tasse per la previdenza integrativa, accise benzina, ...), entrerà in vigore indipendentemente dal governo nuovo che ci sarà nel 2015, a meno che il governo stesso non la elimini, cosa che non vuole fare per restare entro i parametri del MEF e del rientro del deficit assunti con l'Unione Europea (le tasse tossiche inoltre coprono manove di quest'anno, soldi già concessi a pochi).
In effetti ciò che intristisce maggiormente il quadro italiano è vedersi sgridare dall'Unione Europa da Junckers, ex-governatore del Lussemburgo, uno dei principali artefici dell'evasione fiscale in Italia (anche da parte degli esponenti della mafia di Roma e politici al seguito), come dimostrato dallo scandalo LuxLeaks, dove si evince che aziende operanti anche in Italia pagavano solo l'1% di tasse!!!



La TASI quest'anno prevede un'aliquota massima del 2,5 per mille, lasciando ai comuni la scelta della totalità dell'aliquota: per esempio gli M5S si sono imposti di annullare l'aliquota, togliendo anche quell'1 per mille del 2,5 per mille che viene consegnato allo Stato, tenendo ben presente delle vecchie discussioni sul meccanismo di perequazione (semplice no?!).
Nel caso in cui il comune dovesse prevedere una detassazione (esigua visto che varia dal 10% al 30% del valore della tassa) per i meno abbienti (certificati come?!) l'aliquota massima scelta dal comune può arrivare al 3,3 per mille.
I soldi dati dall'agenzia delle entrate ai comuni comunque vengono mediati sulla base dei valori dei versamenti IMU del 2013 o 2012, rispetto al totale residuo fra quanto raccolto nell'anno corrente e quanto sottratto dallo Stato per l'aliquota base.
Tuttavia dal 2015 questi limiti per la prima casa e le seconde case (già gravate con IRPEF, IMU, ecc...) arriveranno al 6 per mille, ovvero 180-240% in più!!!


Per il futuro altre due modifiche aumenteranno questa tassazione per pagare all'Unione Europea ed al coadiuvatore dell'evasione fiscale Junckers, il debito contratto in passato con "opere appaltate alla romana":
  • la riforma del catasto;
  • la local tax;
Sfruttando il fatto che la tassa sulla casa è divenuta incomprendibile a molti, e difficile da seguire persino per i commercialisti / CAF, la politica vorrebbe metter mano nuovamente alla tassa, sicuramente estendendo ancora l'imposizione fiscale... magari reintroducendo l'IRPEF sugli immobili sfitti da affiancare a IMU e TASI, così come fatto in parte quest'anno.
L'ulteriore nuova mazzata per l'edilizia da decine di miliardi è la riforma del catasto, con il passaggio ai metri quadrati.... il tutto col forte rischio che il valore catastale (modificato dall'erario con estrema lentezza e non aggiornato ogni anno) superi il valore di mercato, di un mercato che ogni anno vede crolli del valore degli immobili.
Il crollo del valore degli immobili non colpisce solo tutto l'indotto (progettisti, costruttori, impiantisti, produttori di materiali, operai edili...) ma colpisce anche i comuni (diminuzione degli oneri primari e secondari, diminuzion del gettito d'IVA) ed i patrimoni immobili delle banche che non usano fondazioni, sui quali viene calcolato il rapporto di indebitamento.
Ricordo che le fondazioni delle banche o dei partiti politici non pagano l'IMU.
Inoltre la modifica del catasto arriva prima che il mercato rivaluti il valore degli immobili sulla base dell'efficienza energetica delle strutture, per cui una classe G varrebbe quanto un edificio energeticamente poco dispendioso, con un relativo lieve rilancio dell'edilizia (per quel minimo di investitori con liquidità sufficiente per costruire nuove abitazioni), ma una perdita notevole di patrimonio privato (una casa con efficienza bassa viene valutata meno subito dal mercato, ma paga tasse come fosse una casa efficiente, per cui diviene ancora meno conveniente acquistarla).


Edit:
proprio oggi l'aumento delle aliquote della TASI nel 2015 è stato congelato (non cancellato) per il prossimo anno.
Non è chiaro per il 2016 e per le altre clausole di salvaguardia.

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013