mercoledì 14 novembre 2007

Articolo di giornale - incontro con Claudio Tessari

IL GAZZETTINO
mercoledì 14 novembre 2007
Richiesta piuttosto originale ieri dei Comitati di via Matteotti e Spinea Vivibile nell’incontro con il sindaco Claudio Tessari e l’ Facciamo un referendum sulla viabilità” Ma più che altro sembra un questionario a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere poste ai cittadini chiamate alle urne
I cittadini chiedono un referendum sulla viabilità. Questa la richiesta avanzata dai Comitati di via Matteotti e Spinea vivibile al termine dell'incontro di ieri mattina con il sindaco Claudio Tessari e l'Assessore alla viabilità Mario Simionato. Più che un referendum un questionario, a giudicare dal numero di domande che dovrebbero essere posti ai cittadini chiamati alle urne.
I punti in questione sono otto: il ritorno a doppio senso di via Matteotti e via Cattaneo, il mantenimento di via Bennati a doppio senso, la rimozione della rotatoria all'incrocio fra via Roma e via Alfieri, il divieto di costruzione di nuovi edifici in rilevato in Piazza Marconi, il ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, il traffico intercomunale di passaggio fuori da Spinea e la messa in sicurezza di via Capitanio.
Gianni Causin, del Comitato Spinea Vivibile, ha inoltre rinnovato la proposta di un'assemblea pubblica per coinvolgere l'intera cittadinanza a proposito della viabilità della Spinea del domani. Da via Alfieri piovono lamentele sul nuovo circuito viario che, a detta dei residenti, ha portato un notevole incremento del traffico di attraversamento.
"Via Bennati diverrà presto a senso unico come via Matteotti - spiega una residente - perché allora non mettiamo a senso unico anche via Alfieri, che è molto più stretta e quindi pericolosa delle altre due strade? In questo modo diverrebbe molto più sicura".
L'amministrazione risponde con fermezza che indietro non si torna: in via Matteotti, dopo il senso unico, verrà aumentato il numero di posti auto a servizio delle attività commerciale e verrà realizzata una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in fase di realizzazione sul tratto sud di via Matteotti (pronta in primavera) e con quella che verrà realizzata su via D'Annunzio e via Bennati.
II resto del piano prevede un percorso pedonale da Piazza Marconi sino a via D'Annunzio sul lato ovest e, sempre in via Matteotti, il ridimensionamento della carreggiata e l'inserimento di passaggi pedonali rialzati, oltre a migliori all'illuminazione e ai marciapiedi.
I residenti, all'idea di una pedonalizzazione di via Roma, sono insorti contro il sindaco per il timore che il traffico possa riversarsi nelle vie limitrofe. "La pedonalizzazione verrà fatta dal prossimo sindaco -ha spiegato Tessari - ma vi si potrà pensare solo quando verrà completata la tangenziale nord complementare al Passante". D.T.

Il motivo per cui vi sono svariate domande dipende dal fatto che molte sono le azioni compiute dall'amministrazione nel quartiere, con progressivo scombinamento della circolazione locale e concentramento in zone residenziali (link).
Il referendum consultivo deve inoltre vertere su ben determinate delibere ed argomenti in cui vi sia stata un'azione sul territorio da parte dell'amministrazione.
Progetti che modificano più zone implicano quindi maggiori tematicità implicite.

Rimane quindi inspiegabile per quale motivo se la pedonalizzazione di via Roma (intasata giornalmente da 30000 veicoli) si attuerà soltanto con il completamento della tangenziale nord complementare al Passante si debba già da oggi attuare una serie di modifiche che comportano comunque un danno per il quartiere Dante.

link a disegni

Se la soluzione fosse realmente la tangenziale nord gli sforzi dovrebbero essere compiuti per realizzare questa e non per metter il carro davanti ai buoi.

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 14 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Già presentata la domanda: se Tessari non accetterà comincerà la raccolta firme. Sabato una manifestazione Un referendum sulla viabilità Sarà la prima consultazione popolare mai fatta nel Miranese di Alessandro Ragazzo
SPINEA. Una proposta di referendum con ben otto quesiti soprattutto sulla viabilità ma pure sull’urbanistica. E’ quello che stanno progettando i comitati di Spinea che ieri, al termine dell’incontro con il sindaco Claudio Tessari, hanno consegnato all’amministrazione comunale una copia di richiesta della consultazione. Ora resta da vedere se Tessari accetterà di indire un referendum, altrimenti i comitati hanno già fatto sapere che inizieranno a raccogliere le firme necessarie, circa 2300, per indirlo.
In sostanza i comitati chiedono il ritorno al doppio senso di marcia su via Matteotti, messa in sicurezza di via Bennati, tornare al doppio senso in via Cattaneo, eliminare la rotatoria all’incrocio tra le vie Roma e Alfieri, divieto di costruzione di nuovi edifici su piazza Fermi, ripristino dello spartitraffico in via Ponchielli, traffico di passaggio fuori dal centro e messa in sicurezza di via Capitanio.
Tutte domande, queste, fatte ancora una volta al sindaco dal comitati di via Matteotti e quello di Spinea Vivibile nel faccia a faccia di ieri, a cui ha partecipato anche l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato. Ma com’era logico prevedere, per l’ennesima volta ognuno è tornato a casa con le proprie convinzioni. La giunta, come ricorda lo stesso sindaco Tessari, sta portando avanti il suo programma elettorale e indietro non si torna. Su via Matteotti sarà realizzato un senso unico da nord a sud con riduzione del volume di traffico in transito,

La riduzione del volume di traffico su via Matteotti non indica che un certo numero di veicoli è stato eliminato dalla faccia della terra, bensì che questi si siano spostati in altro loco.

link tavole scombinamento della circolazione del quartiere

aumenteranno i posti auto per le attività commerciali con sosta massima di un’ora,

Dal punto di vista urbanistico devono essere mantenuti certi indici di numero parcheggio pubblico disponibile per abitante.
A titolo di esempio: se si volesse trasformare piazza Marconi in un'area piena di palazzi si dovrebbero ricavare vari parcheggi pubblici in sostituzione di quelli eliminati con la lotizzazione dell'area, a cui dovrebbero aggiungersene altri per il soppravvenuto aumento di abitanti proprio nelle nuove costruzioni.

sarà fatta una pista ciclabile sul lato est che si collegherà con quella in costruzione nel tratto sud di via Matteotti e quella che sarà realizzata in via D’Annunzio e in via Bennati, sarà previsto un percorso pedonale da piazza Marconi sino a via D’Annunzio sul lato ovest, saranno rallentati i veicoli con la riduzione della carreggiata e l’inserimento di passaggi pedonali rialzati, ci saranno nuovi punti luce e marciapiede nel primo tratto. Insomma, una serie di interventi per rendere più vivibile la zona.
Problematiche ingenerate su piazza Marconi.

«Solo nel 2010-2011 quando sarà completato l’anello a Nord - spiega Tessari - potremmo pedonalizzare via Roma. Prima sarà obiettivamente impossibile».
Ma i comitati chiedono risposte immediate a quelle che definiscono esigenze per la tutela della salute. «Nei prossimi 4 anni» chiede Gianni Causin di Spinea Vivibile «come interverrà il Comune?». Per questo sabato mattina alle 10 i comitati hanno annunciato una manifestazione con corteo che partirà da piazza Marconi.

Valgono le stesse considerazioni sopra svolte.
30000 veicoli venivano stimati da Mario Simionato in campagna elettorale per un 75-80% come traffico passante e quindi un 20% come traffico locale cittadino al giorno.
Un qualsiasi provvedimento di chiusura del tratto di via Roma previsto comporterebbe il reversamento ai lati (si ricorda che in via Buonarroti e via Bellini sorgono delle scuole) di ben 6000 veicoli al giorno in vie residenziali.


Incontro con il sindaco Claudio Tessari

Il sindaco Claudio Tessari, messosi in contatto con il protavoce del comitato "Cittadini per una Spinea vivibile" Gianni Causin ha fissato un incontro per il 13 novembre 2007 con il suddetto comitato e con il comitato "Per via Matteotti".

Tuttavia i 13 novembre a convegno il sindaco si è comportato inversamente a quanto previsto considerando la richiesta voluta dai comitati anzichè dal medesimo.
Inoltre i giornali hanno visto questo incontro come un'occasione estrema per trovare una soluzione.

In realtà i comitati non avevano stabilito nulla per tale incontro, meno che meno la possibilità di convergenza di vedute da fra le controparti, poichè essi erano stati invitati senza una spiegazione sull motivo dell'incontro.
Alcuni membri visto lo stravolgimento dei fatti hanno pensato di lasciare l'aula, tuttavia la volotà pressante della maggioranza di discutere delle problematiche del quartiere ha prevalso portanto ad uno scambio di opinioni ed idee inconcludente.
Le richieste per quanto riguarda via Matteotti e via Alfieri non sono state accettate.
Il completamento della visione di riassetto urbanistico fortemente voluto dall'amministrazione viene relegato a vaghe frasi del tipo "nel 2010 si potrà...", "un altro sindaco potrà...".

La presenza dell'assessore all'urbanistica Mario Simionato, giunto ad incontro iniziato con Claudio Tessati, ha contribuito all'affermazione del piano urbanistico previsto.

Non sono valse le proteste e nemmeno i richiami a badare agli incidenti verificatisi in pochi mesi sul territorio, specialmente nelle aree che hanno subito gli effetti delle modifiche di urbanistiche.
Con un netto: Ci vogliono statistiche non casi singoli si è chiusa la questione degli incidenti.

Non sono valse nemmeno le considerazioni sul PM10 emesso il quale non è di certo calato con il sistema di circolazione "rotatorio" previsto (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, via Roma), anzi allungandosi il percorso da compiere per un verso di percorrenza il PM10 emesso è casomai aumentato.
Anche questo discorso è stato chiuso in fretta, bollato come demagogico.

Riguardo via Alfieri nulla è previsto, sia per quanto riguarda l'esecuzione di dossi, che per risistemazione del marciapiede, creazione di sensi unici, creazione di piste ciclabili o quant'altro.
A dire il vero nella via gli abitanti lamentano ancora la mancata presenza di un doppio cartello di senso vietato in prossimità del sistema di sensi unici che definisce la rotatoria triangolare intorno piazza Dante, nel tratto prossimo a via Verga, anche se la richiesta viene rinnovata mensilmente.

Tuttavia diversamente da quanti fino ad oggi asserito si afferma la presenza di un problema a sud di via Alfieri nell'incrocio con via D'Annunzio, poichè i divieti di divieto di transito eccetto residenti sono pressochè inutili senza un poliziotto pronto a dare una multa.
D'altra parte il tratto di strada retrostante di circa 50 metri può essere percorso facilmente, consentendo una notevole riduzione del percorso da seguire nel sistema rotatorio previsto intorno al quartiere, grazie anche alla presenza delle vie secondadie che da via Alfieri portano a qualsiasi livello di via Matteotti, Bennati o via Roma.
A tal riguardo nell'ufficio urbanistica recentemente si stava pensando a due soluzioni alternative: inserire una sbarra per consentire al bus di GiroSpinea di passare con apposito telecomando, oppure inserire un percorso tortuoso che renda difficilmente accessibile il tratto di strada da via D'Annunzio.

Riguardo al calo delle vendite per gli esercizi commerciali in via Matteotti, l'amministrazione non può intervenire se non consigliando di rilanciarsi con pubblicità o miglioramento della qualità offerta.
Tuttavia il comune penserà anche a qualche sistema per attirare pedoni/acquirenti nei marciapiedi di via Matteotti.

La minore visibilità data dalla presenza del doppio senso di marcia in via Matteotti persa con il riassetto urbanistico attuato rimarrà tale.

Per via Bennati non c'è dialogo poichè si rimanda comunque alla risistemazione futura con trasformazione della "via" in "viale alberato" e creazione della sicurezza con riduzione in senso unico, pista ciclabile lato Mestre (est) e risistemazione del marciapiede (sfalcio dell'erba non tagliata da anni su certi tratti del marciapiede).

Si sta inoltre valutando l'inversione di via Paolo Sarpi (laterale fra via Alfieri verso via Matteotti all'altezza della gelateria Pinguino Blu, grande quanto una corsia di via Alfieri).

Per il resto è stato affermato che nelle opere secondarie al Passante, il sindaco Claudio Tessari (come ama ribadire ogni volta lui medesimo) è riuscito non solo a richiedere il potenziamento delle strade statali, ma anche la costruzione di uno snodo fra via dei Martiri e via Matteotti in prossimità del cimitero (link).

Il risultato dell'incontro è quindi poco proficuo per gli abitanti del quartiere Dante.
Nulla apporta alla risistemazione delle problematiche (sia per residenti sia per chi ha un'attività in via Matteotti).
Le proposte per il tratto sud di via Alfieri aleggiano nel vago "stiamo valutando", senza che vi sia una vera e propria decisione a riguardo anche nella loro attuazione.
Permane l'insicurezza di via Alfieri.
Peggio ancora per via Paolo Sarpi che essendo l'ultima via a portare in via Alfieri, con l'inversione del senso unico permette ancora di più una riduzione del sistema rotatorio previsto.
Viene quindi ad essere sgravato l'ingresso a sud fra via Alfieri e via D'Annunzio ed un piccolo tratto di via Alfieri, tuttavia rimane il problema per parte della via e per via Paolo Sarpi con altrettante problematiche per la circolazione.
Tra l'altro in alternanza con le altre vie che da via Alfieri vanno in via Matteotti viene a crearsi un ottimo sistema rotatorio interno per poter permettere agli abitanti di via Matteotti stessa di giungere o uscire dalla via senza dover ogni mattina percorrere il trittico: via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati/Alfieri per giungere in via Roma (link).

Riguardo tali opere in quanto secondarie al Passante si fa notare che già ora sono sottodimensionate per l'attuale traffico (Vogliamo il Passante per risolvere la questione del traffico, Frontale sulla camionabile).
La previsione futura è di aumento del traffico per tali vie è reperibile su questo post.
A tal riguardo il potenziamento è una necessità.
Tuttavia viene ancora presentato dall'amministrazione e nell'incontro con il sindaco tali potenziamenti come una valvola di sfogo per il traffico passante in via Roma.
In tutta probabilità la riduzione grazie alla camionabile non avverrà poichè saranno comunque vie di transito fortemente sfruttate, anche se potenziate.
Non bisogna inoltre dimenticare che essendo tali opere secondarie al Passante la loro realizzazione avverrà forse nel 2010 e non nel 2008 (quando in realtà il potenziamento sarebbe stato utile dal 2006-2007).
Fino alle date ipotizzate tutto rimarrà nell'incertezza governativa sia riguardo al recupero dei finanziamenti economici sia riguardo alla stabilità dell'attuale o futuri governi sia riguardo alla considerazione dell'opera (secondaria per le alte sfere dello stato quando invece per il territorio è NECESSARIA/PRIMARIA).
Ne deriva quindi l'incomprensione per cui si proceda alla creazione dei lavori nel territorio urbano prima ancora che vi sia un'effettiva azione di riduzione del traffico passante nel comune, con conseguente spostamento del traffico sui quartieri residenziali.

Un territorio in profonda trasformazione con la creazione della stazione della metropolitana di superficie, e del casello del Passante vicino Crea in tutta probabilità varierà il sistema dei flussi attuale.
Devono quindi essere previsti nei ragionamenti eseguiti a riguardo (cosa ancora oggi non fatta visto che si tende sempre a ragionare nell'attuale situazione e nelle attuali criticità) 3 fasi distinte:
1) la fase attuale con le sue criticità basata su un flusso prestabilito e sedimentato nel tempo (per esempio si pensi a via Roma intasata)
2) la fase futura di apertura della stazione della metropolitana, della creazione del casello del Passante a Crea ed il potenziamento delle statali intorno al comune (fra Spinea e Mirano e fra Spinea e Crea) che in tutta probabilità avranno degli effetti sia sul traffico locale intracittadino o extracittadino che sul traffico passante sia leggero per chi si reca a lavoro, sia pesante per camion e camioncini di rifornimento delle attività commerciali di Spinea e Chirignago)
3) la fase di completamento del Masterplan con chiusura di un tratto dia via Roma in prossimità di villa del Majno e piazza Marconi.


Un modo di procedere dell'amministrazione sembra essere quello della riduzione delle sezioni delle strade maggiori al fine di scoraggiare il traffico veicolare (un similare del metodo attuato in varie grosse città italiane per cui si scoraggia l'uso delle auto con l'eliminazione dei parcheggi, lamentandosi poi delle soste in doppie e triple file, e dei veicoli sempre in moto per strada).
Al di là che così si ricavano spazi per marciapiedi e piste ciclabili sempre indispensabili per la vita cittadina soprattutto nei giorni sereni delle stagioni calde, per via Alfieri permane la considerazione che si tratti di una dorsale per il traffico locale nel sistema rotatorio previsto (che permette il piano urbanistico di via Matteotti senza inserimento di una rotonda di smistamento del traffico vicino alla Chiesa San Vito e Modesto comunque eliminando il semaforo nel vicino incrocio), quando in realtà via Alfieri è una via residenziale (per dimensione, per utilizzo dei residenti, per necessità di utilizzo dei resitendi, per opere di sicurezza inserite e previste fin'ora, per problematiche presenti da decenni, per limitazioni di velocità a cui dovrebbe sottostare chi la percorre) e sulla quale vi sono dubbi si tratti ancora oggi di una servitù di passaggio più che di una strada comunale.

sabato 10 novembre 2007

Passante di Mestre - qualche cifra

PASSANTE MESTRE: UN'AUTOSTRADA LUNGA 32,5 CHILOMETRI

I lavori consistono nella costruzione di 32,5 km di autostrada a tre corsie piu' una corsia di emergenza e due interconnessioni, una con l'autostrada A4 Venezia-Padova- Trieste e una con la A27 Mestre-Belluno. Il percorso comincera' a Dolo e terminera' a Quarto D'Altino. Sono previsti 8 tratti in trincea dei quali 7 coperti (in galleria, la piu' lunga delle quali sara' di 445 m, mentre la piu' corta e' di 100 m), per uno sviluppo complessivo di 10.500 metri, il tratto piu' lungo e' in corrispondenza di Rossignago pari a circa 1.850 m; la lunghezza totale dei tratti posti a quota inferiore al piano campagna e' di 8.240 metri. Saranno realizzati 4 viadotti: in corrispondenza dei caselli di Spinea e Preganziol, sulla ferrovia Mestre - Castelfranco e sul SIC della Fornace per complessivi 1515 metri; 15 attraversamenti fluviali con ponti a singola campata di luci comprese tra 25 m e 35 m; 13 sovrappassi della sede autostradale; 19 sottopassi della sede autostradale; 3 opere a sifone dei corsi d'acqua Zerzenigo e Lusore (2); 3 caselli intermedi (Spinea, Martellago e Casale/Preganziol); 3 nuove barriere a Dolo, Mogliano e Quarto d'Altin, con l'arretramento delle barriere oggi esistenti; 3 interconnessioni con la rete autostradale (A4 Milano-Venezia; A27 Venezia-Belluno; A4Venezia-Trieste). La sezione tipo sara' conforme alla categoria A - Autostrade in ambito Extraurbano, con larghezza della piattaforma pari a 32.50 m; la viabilita' complementare inserita nel quadro economico di progetto verra' realizzata con una piattaforma tipo C, di larghezza 10,50 metri. Gli accessi al sistema tangenziale di Mestre saranno complessivamente 15: Quarto d'Altino, Marcon, Dese, Tessera, ''Generali'', Terraglio, Castellana, Miranese, Carbonifera, Villabona - Romea, Borbiago, Mirano, Dolo, Terraglio est/Casale, Mogliano Veneto. La piattaforma autostradale e' costituita da due carreggiate separate da uno spartitraffico centrale di larghezza minima pari a 2.60 m. Ciascuna carreggiata autostradale e' caratterizzata da una piattaforma pavimentata della larghezza di complessiva di 14,95 m (margine interno 0,70 m; tre corsie - sorpasso, marcia normale e marcia lenta - ciscuna di 3,75 m; corsia sosta di emergenza 3 m; ciglio strada 1 m). Il nuovo asse stradale interessa il territorio dei seguenti comuni. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano, Mira, Spinea, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano Veneto, Preganziol, Casale sul Sile. La viabilita' complementare inserita in progetto riguarda. Provincia di Venezia: Pianiga, Mirano,
Mira, Spinea, Venezia, Salzano, Martellago, Scorze', Quarto d'Altino, Marcon; Provincia di Treviso: Zero Branco, Mogliano V., Preganziol,. Casale sul Sile.

PASSANTE MESTRE: LE TAPPE PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA

  • 30 aprile 2004: Firma del contratto con il general contractor, il raggruppamento di imprese con capogruppo Impregilo;
  • 2 marzo 2004: La cordata guidata da Impregilo riceve la lettera di aggiudicazione provvisoria del contratto per realizzare l'autostrada A4-Variante di Mestre;
  • 16 febbraio 2004: Firmati da Anas, concessionarie Venezia-Padova, Autovie Venete e Autostrade per l'Italia gli atti aggiuntivi alla convenzione necessari per la realizzazione dell'opera;
  • 3 febbraio 2004: Cipe approva schema di finanziamento che prevede la contrazione di un mutuo da parte dell'Anas con la societa' Infrastrutture Spa;
  • 12 gennaio 2004: Presentata offerta per la progettazione da due associazioni temporanee di impresa con capigruppo rispettivamente Impregilo e Pizzarotti;
  • 10 dicembre 2003: Via libera del Cda dell'Anas al finanziamento dell'opera;
  • 7 novembre 2003: Via libera del Cipe al piano di finanziamenti;
  • 26 settembre 2003: Via libera dell'Anas alla stipula delle convenzioni aggiuntive;
  • 16 settembre 2003: Parere favorevole al progetto preliminare da parte della commissione speciale di Valutazione impatto ambientale del ministero dell'Ambiente;
  • 28 aprile 2003: Presentazione pubblica del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale;
  • 18 aprile 2003: Il commissario delegato avvia l'iter approvativo del progetto;
  • 6 febbraio 2003: Disco verde dell'Anas al progetto preliminare;
  • 20 settembre 2002: Approvati dal Cda dell'Anas i piani finanziari delle tre societa' concessionarie (Autostrade, Autovie Venete e Padova-Venezia);
  • 31 luglio 2002: Via libera del Cda dell'Anas al piano finanziario delle tre societa' concessionarie;
  • 31 gennaio 2002: Firmato l'atto costitutivo della societa' consortile;
  • 13 ottobre 2001: Costituita la societa' consortile tra Autostrade Spa, Autovie Venete e Autostrada Venezia-Padova;
  • 9 agosto 2001: Accordo preliminare per le infrastrutture nel Veneto tra Presidenza Consiglio dei Ministri, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione.

PASSANTE MESTRE: 3 CORSIE PER OLTRE 50MILA AUTO OGNI GIORNO

Destinato ad assorbire almeno 50 mila veicoli, cioe' un terzo dei circa 150 mila che
ogni giorno congestionano il nodo viario della terraferma veneziana, il Passante di Mestre sara' costituito da un' autostrada a tre corsie, a cavallo di due province, Venezia e Padova, per collegare i due tronconi della A4 oggi divisi dalla tangenziale di Mestre.
Il costo complessivo dell'opera e' stato quantificato in 750 milioni di euro. La Regione ha dal canto suo stanziato 120 milioni di euro per opere complementari. L'importo del contratto firmato con il general contractor (un'associazione di imprese con capogruppo Impregilo) e' di circa 530 milioni 101 mila euro, dei quali quasi 20 milioni 288 mila euro per progettazione. In caso di ritardo e' prevista una penale dello 0,5 per cento al giorno (sull'importo per la progettazione o dei lavori, a seconda del caso), mentre in caso di anticipazione e' previsto un premio dello 0,5 per mille sui medesimi importi. La concessione per la gestione della nuova infrastruttura avra' inizio nel 2008. L'Anas finanziera' direttamente la realizzazione dell'opera accollandosi un mutuo che
sottoscrivera' con Infrastrutture Spa (pari a 636 milioni di euro). La quota restante, pari a 113,4 milioni di euro, e' stata gia' stanziata con delibera Cipe. In cambio l'ente avra' in gestione le tratte autostradali relative alla tangenziale di Mestre. Gli atti aggiuntivi prevedono l'obbligo di retrocessione da parte delle concessionarie (Autostrade per l'Italia, Autovie Venete e Padova-Venezia) all'Anas di tali tratte alla data di entrata in servizio del Passante e l'affidamento in concessione alle societa' concessionarie della sola gestione dell'opera. L'importanza e l'urgenza di questa infrastruttura sono tali che il Governo, per la sua realizzazione, e' ricorso alla nomina
del commissario speciale Silvano Vernizzi, con superpoteri, richiamando le norme della Protezione civile.
Il Passante consentira' la separazione dei flussi di traffico di attraversamento da quelli che fanno riferimento al sistema urbano di Mestre - Venezia; sara' inoltre fortemente relazionato sul territorio e funzionale al sistema insediativo Veneto, in particolare all' area Padova-Treviso-Venezia e la sua realizzazione comportera' anche un piu' generale riordino del sistema della viabilita' ordinaria; il nuovo sistema, infine, sara' a elevata automazione nella gestione delle esazioni, con limitazione delle perdite di tempo per l'utenza.

PASSANTE MESTRE: FIRMATO DECRETO CHE DA' VIA A LAVORI

Il Commissario straordinario per l'emergenza socio-ambientale di Mestre, Silvano Vernizzi, ha firmato il decreto che da' il via libera ai lavori per la realizzazione del Passante di Mestre. Mancano quindi poche settimane all'apertura dei cantieri e - come sottolinea il governatore del Veneto Giancarlo Galan - 1320 giorni al completamento dell'opera. ''Imprecare, discutere, indugiare e di nuovo imprecare: e' stato questo - rileva Galan - il circolo vizioso della lunghissima epoca contraddistinta dal non decidere caro alla vecchia politica dei vecchi partiti della sinistra, sempre ostili alle grandi opere e alle infrastrutture. Ho spesso sognato ad occhi aperti l'arrivo di questo giorno: approvazione del progetto definitivo del Passante di Mestre e' l' apertura di un calendario nuovo di zecca, quello che riguarda i giorni che da oggi ci dividono dal completamento dell'opera''. ''Da oggi - sottolinea il Presidente veneto - mancano 1320 giorni e per l'apertura dei primi cantieri tra Quarto d'Altino e Mogliano occorrono solo poche settimane. Ho un unico desiderio. Prima che tutti i 1320 giorni siano trascorsi,
spero che a qualcuno venga in mente un nome, il nome cioe' da dare a un'opera che non puo' essere semplicemente il Passante di Mestre, visto che si tratta di un'opera che interessa a tutto il Veneto, a tutto il Nord Est, a tutta l'Europa''. ''Fra 1320 giorni - conclude Galan - sara' dunque possibile migliorare di molto la nostra classifica nell'accessibilita' a livello internazionale. Mentre Francoforte e' al primo posto noi iniziamo dal 102/o posto con Venezia. Fra 1320 giorni sara' molto piu' facile raggiungere e attraversare il Veneto per chi vi giungera' dalla Lombardia o dall'Emilia o dal Friuli. Fra 1320 giorni sara' inaugurata quella cosa che ancora oggi chiamiamo il
Passante di Mestre''.

venerdì 9 novembre 2007

Conoscere i prezzi dei distributori senza intasare le strade

In questo post viene presentato il portale: http://www.prezzibenzina.it/

Questo sito creato amatorialmente come un forum aperto elenca i prezzi di benzina alle pompe senza doversi recare sul luogo.
Ciò permette di scegliere di volta in volta l'operatore meno caro più vicino alla zona in cui si vive o lavora.
Il servizio non è detto riscpecchi appieno il prezzo presente effettivamente all'autopompa, questo perchè essendo creato amatorialmente e senza verifica non vi è un reale controllo sui dati inseriti, sicuri che il buonsenso prevalga.
I dati inoltre vengono inseriti con una certa data, ma non in tutte le zone vi è un aggiornamento puntuale giornaliero.
Non a caso vi sono delle statistiche fra le zone con più utenti, quelle in cui vengono maggiormente aggiornati.
Infine spesso contro la legge vigono prezzi reali alle pompe ben diversi rispetto quelli esposti in strada.

Tuttavia con tutte le cautele del caso vediamo il sito:

  • Sulla colonna di destra vi sono in alto le stime della benzina su scala nazionale e sotto l'elenco delle compagnie maggiormente convenienti al variare del tipo di carburante. Ora c'è Avia in testa con 1.296 per la verde.
  • Sulle colonne di sinistra abbiamo una serie di sottoforum del sito, il form per registrarsi e contribuire all'aggiornamento dei valori per una data area, le statistiche utenti più attivi, comuni più attivi, ecc...
  • Sulla colonna centrale, abbiamo in primo luogo una tabella con i prezzi consigliati per le grosse compagnie dal ministero delle attività produttive. Con la coda dell'occhio possiamo vedere a destra Avia con 1.296 euro/l rispetto agli 1.367. Da notare l'uso del verde per indicare il prezzo minore e rosso per indicare quello maggiore
  • Al centro poi ci sono una serie di messaggi per contribuire, o ricevere i valori dei prezzi medi con iscrizione ad un servizio SMS, ecc...
  • Le compagnie petroligere considerate: http://www.prezzibenzina.it/compagnie.php
  • DOMANDE FREQUENTI: http://www.prezzibenzina.it/faq.php
  • Forum: http://forum.prezzibenzina.it/

Tuttavia non tutti i distributori liberalizzati sono in ogni zona d'Italia, bensì sono distribuiti in certe zone rispetto altre.
Ciò porta alla necessità di individuare il distributore senza percorrere per ore tutti i distributori vicino alla propria città per individuare di settimana in settimana quello che offre i migliori prezzi o la catena di distributori più conveniente.
Ciò implica inoltre che non in tutt'Italia vi è la sicurezza vi sia la medesima condizione di abbattimento dei prezzi.

Per vedere i distributori nella propria località si usa l'apposita mappa:


Si ingrandisce con il tasto "+" visibile nel riquadro rosso (oppure spostando la barra sulle tacchette) e lo zoom aumenterà rispetto il punto centrale.


I tasti nel riquadro blu permettono di passare dalla rappresentazione del territorio con carta topografica, con ortofoto o con una forma ibrida.




Per spostare il centramento dell'immagine al fine di zoomare su Spinea di deve cliccare su un punto della mappa e spostare il mouse tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.


Per visualizzare i prezzi dei distributori seduti comodamente a casa e senza intasare le strade cittadine, si clicca su distributore presentato nella mappa.
Comparirà una finestrella stile fumetto con due frasi: visualizza scheda e aggiorna prezzi.
Aggiorna prezzi serve per inserire nuovi dati come utente registrato dopo averli rilevati sul distributore inserendo la data e l'importo dei vari carburanti.
Per visualizzare i prezzi bisogna invece cliccare visualizza scheda, meglio se aprendono su un'altra finestra (tasto destro del mouse sul link, apri su una nuova pagina), questo perchè cliccando direttamente il link altrimenti la scheda si apre sulla stessa pagina ed in seguito si reimposta la mappa google sul posizionamento globale (si deve zoommare nuovamente su Spinea).


La scheda che si apre si presenta in questa forma.
In primo luogo vi sono una serie di caratteristiche del distributore


A seguire sotto una mappa zoommata al massimo sulla posizione del distributore viene presentata la scheda riassumente i carburanti, con l'importo euro al litro rilevato, l'importo medio rilevato dal sito con i valori inseriti e la differenza in sconto rispetto al prezzo medio italiano (viene indicato anche l'utente del sito che aggiorna il prezzo) il tutto al variare del giorno.


Passandosi i distributori del circondario di Spinea vediamo che i più convenienti (11 novembre 2007) risultano essere l'AGIP di Salzano (con uno sconto dello 0.046 al litro...tuttavia aggiornato da un utente che si chiama Aldo Bolgan, come il proprietario del distributore), e IES (con uno sconto di 0.043 al litro, aggiornato da nanebaranane).
Il primo sembrerebbe quindi essere un caso di intromissione da parte del proprietario del distributore per apparire come miglior distributore dell'area, mentre il secondo no.

Da notare che il distributore IES di via Luneo già prima della liberalizzazione dei carburanti offriva una riduzione del costo al litro per i carburanti di circa 0.30-0.50 euro al litro (il distributore è conosciuto per i suoi prezzi da ben 2 anni).
Pur avendo degli impianti di distribuzione un po' obsoleti (sui quali forse si potrebbe fare un controllo di conformità delle capacità erogate) richiama decine di clienti, tanto da presentare a tutte le ore code di camionisti e autovetture pronti a fare rifornimento.

Il distributore si trova in una delle vie più strette del comune.
Sarebbe cosa giusta delocalizzarlo in posizione più conveniente.

giovedì 8 novembre 2007

Articoli di giornale - riapre vecchio sottopasso

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 07 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Durante i lavori del metrò in via Unità In attesa del sottopasso si riapre quello vecchio
SPINEA. Chiude o non chiude il passaggio ciclo-pedonale di via Unità? La sua chiusura era prevista ed era stata annunciata per ieri mattina ma un accordo raggiunto tra il Comune e la Regione ha rimescolato le carte. E’ stato infatti deciso che per garantire il collegamento per bici e pedoni verrà riattivato il sottopasso chiuso alcuni anni fa, dopo la dismissione della vecchia ferrovia. A dire il vero in via Unità, per superare i nuovi binari della metropolitana di superficie, è prevista la realizzazione di un sottopassaggio nuovo di zecca ma i lavori, che avrebbero già essersi conclusi, si sono dilatati nel tempo a causa di una condotta del gas che va spostata dato che si trova in nua posizione diversa rispetto a quella indicata sulla mappa. In attesa del nuovo sottopasso, ora il problema è quello da un lato di garantire il passaggio per ciclisti e pedoni, dall’altro di permettere a tecnici e operai di lavorare in sicurezza per la posa di nuove traversine. «La riapertura provvisoria del vecchio sottopasso - spiega Mario Simionato, assessore alla Viabilità del Comune - permette di accontentare tutti. I lavori per il nuovo sottopasso sono in ritardo, e questa è l’unica soluzione per continuare a garantire il collegamento ciclo-pedonale». In questi giorni si sta chiudendo anche l’accordo che prevede l’installazioni anti-rumore lungo tutto il tracciato della metropolitana di superficie a Spinea. (Francesco Furlan)

martedì 6 novembre 2007

articoli di giornale - semaforo killer

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia DOPO L’INVESTIMENTO DI SPINEA I parenti: «Fermate il semaforo killer»
SPINEA. «Fermate quel semaforo killer». A chiederlo sono i famigliari di L.M., la donna di 73 anni di Chirignago investita sulle strisce da un camion, sabato, davanti la chiesa dei Santi Vito e Modesto. Dopo aver chiesto ai testimoni di farsi avanti per capire la dinamica e le responsabilità dell’incidente, ieri mattina il fratello della donna, che è ancora ricoverata in gravissime condizioni a Dolo, si è recato sul luogo dell’investimento. L’uomo ha scoperto che gli intervalli tra i semafori che regolano il traffico veicolare e quello pedonale non solo sarebbero troppo brevi, ma addirittura variabili. «A volte trascorrono tempi più che ragionevoli - spiega l’uomo - nell’ordine dei 18 secondi, altre volte passano solo 3 secondi. Non so in base a che cosa ciò possa avvenire, so però che mia sorella potrebbe essere rimasta vittima di questo meccanismo perverso». Ieri i famigliari di L.M. sono perciò tornati al comando della polizia locale di Spinea per chiedere di verificare l’anomalia. Stessa cosa hanno fatto poco dopo all’ufficio viabilità del Comune. Qui hanno ottenuto la disponibilità dell’ente ad incaricare un perito per far luce sulla questione. «Devono far presto - attacca però il fratello della donna, che minaccia di ricorrere ora alle vie legali - si tratta di una cosa gravissima che potrebbe portare a nuovi incidenti se non verranno presi subito provvedimenti». Intanto le condizioni di L.M. rimangono critiche: nell’urto col camion la donna ha riportato fratture e gravi lesioni agli organi interni. Sabato è stata operata, ma i medici non l’hanno ancora dichiarata fuori pericolo.(Filippo De Gaspari)

Il problema non è tanto la variabilità del tempo, quanto l'intervallo di 3 secondi non sufficiente a persone non del tutto abili di liberare la strada in tempo per il sopraggiungere dei mezzi.
Certo stupisce che un camion sia comunque passato sull'anziana donna senza farmarsi.
In ciò si può ravvisare l'estremo per una corresponsabilità su quanto avvenuto.

Ancora più stupefacente è che il piano Masterplan prevede per l'area l'eliminazione del semaforo senza creazione di una rotonda (la rotonda è stata creata di fronte a Via Alfieri), questo per l'idea che ciò faciliti il deflusso in via Roma.
I sensi unici in via Cattaneo e via Matteotti (previo il doppio senso per autobus nei circa 50 metri di tratto vicino alla fermata di piazza Fermi)

Cosa succederà quando il tempo disponibile per l'attraversamento dei pedono non sarà più variabile perchè fisso a 0 secondi (l'eliminazione del semaforo comporta questo)?

Da notare che incidenti in questi ultimi mesi si sono verificati in via Alfieri (piazza Dante con due macchine e lungo la via con macchina contro bicibletta) in via Roma ed in svariati altri punti della città.
A ciò si aggiungono le proteste dei cittadini che lamentano decine di incidenti mancati per un soffio, le lamentele di quartieri residenziali che hanno visto incrementare il traffico sull'uscio di casa, le proteste sulla stampa di chi non sa più che strade deve prendere per ovviare all'eliminazione di un senso di marcia in via Matteotti, ecc...

Articoli di giornale - marciapiedi disastrati

LA NUOVA
MARTEDÌ, 06 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea. Il Comune ammette: «E’ vero, ma interverremo presto» Marciapiedi disastrati: due in ospedale Non solo anziani ma anche giovani tra le vittime della pavimentazione FRANCESCO FURLAN
SPINEA. Percorso ad ostacoli per i pedoni di Spinea, che in questi giorni devono stare in guardia da: cantieri aperti in molte strade, marciapiedi sconnessi e dissestati, e strati di foglie scivolose. E in alcune vie i disagi sono maggiori. Via Mion, ad esmpio, dove il marciapiede è da rifare in toto. Lo sa bene D.F. la sessantenne signora di Spinea che alcuni giorni fa è caduta a causa dei dislivelli del marciapiede. Ha riportato ferite al ginocchio, al polso, alla spalla e anche al viso. Dopo essere caduta la donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Mirano, dove è stata medicata. Anche ieri l’anziana si è dovuta presentare in ospedale per le necessarie medicazioni dopo la caduta. «Via Mion è disastrata, è vero», ammetta Mario Simionato, l’assessore ai Lavori pubblici di Spinea. «In questi giorni stiamo preperando l’elenco delle strade e dei marciapiedi da sistemare per il 2008 - aggiunge - e via Mion è senza dubbio tra le priorità». Ma disagi per i pedoni si registrano anche in alcune strade del Villaggio dei Fiori, e nella zona di Luneo e Rossignago. In altre zona, come ad esempio via Matteotti o nella parte di via Roma ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva, sono i cantieri invece a mettere in difficoltà i pedoni, costretti a continui slalom. «Lavori necessari - dice Simionato -, bisogna solo avere un po’ di pazienza». Nell’area della piazzetta del municipio segnali di cedimento della posa del porfido, visto che alcuni sanpietrini sono stati asportati, e sono spariti. Sconnessioni pericolose per i pedoni e anche per i ciclisti, che spesso preferiscono il viale alla sede stradale vera e propria. E’ qui che l’altro giorno è inciampato Gabriele, un trentenne di Spinea, riportando alcune lesioni ad una caviglia. Tra i pericoli di stagione anche le molte foglie che coprono strade e marciapiedi. Una delle situazioni più pericolose è proprio in centro, nell’area compresa tra via Roma, via XX Settembre e via Pisacane, a due passi dal municipio e dal distretto sanitario, frequentato ogni giorno da decine di anziani. Strade e marciapiedi sono coperti da strati di foglie. «Come da prassi in questi giorni l’Acm - spiega Donatella Capuzzo, ufficio Ambiente - intensificherà la raccolta per limitare i disagi».

Via Bennati aspetta ancora la messa in sicurezza e lo sfalcio dell'erba.
Tutte le vie del quartiere Dante soffrono di problemi di egual natura.
La differenza con via Mion risiene nell'aumento del traffico che hanno subito le vie del quartiere Dante.




articoli di giornale - scoordinazione sulle targhe alterne

LA VITA DEL POPOLO
n. 42 del 4 novembre 2007 INQUINAMENTO. Targhe alterne, blocco no kat e la Regione che latita Comuni in ordine sparso
C’erano una volta le targhe alterne. Se gli anni scorsi ci si lamentava della mancanza di coordinamento, quest’anno siamo quasi alla comica. Ci sarebbe infatti da ridere se non stessimo parlando di una questione tremendamente seria come l’inquinamento atmosferico. Basti dire che, tra tutti i capoluoghi di provincia veneti, solo Venezia ha imboccato la strada delle limitazioni al traffico. Ma anche qui, nel resto della provincia, ognuno fa per sé: nonostante il sì di ben 23 Comuni alle proposte del Tavolo tecnico di zona per la lotta allo smog, solo quattro (Mirano, Spinea, Mira e S. Donà) hanno seguito l’esempio di Venezia. “È una delusione - ammette Anna Gnata, assessore all’Ambiente del Comune di Mirano -, soprattutto perché assistiamo a una continua delega delle responsabilità verso il basso, fino ad arrivare alle Amministrazioni comunali, che non hanno però le competenze e le risorse per risolvere il problema”. Sul banco degli imputati, in particolare, la Regione, che non ha tra l’altro provveduto a versare alle Province i 20 milioni di euro promessi per incoraggiare l’uso del trasporto pubblico. “La Regione - sottolinea Gnata - non solo non coordina, ma non mette nemmeno in campo quelle contromisure, come ad esempio l’incentivo all’uso di carburanti alternativi, che pure sarebbero nelle sue possibilità”. In questo quadro le targhe alterne rischiano di divenire quasi simboliche. “Il calo dello smog - conclude - è effettivamente lieve, ma si tratta di un provvedimento che serve comunque a sensibilizzare la cittadinanza: d’altronde da quando sono state introdotte il dibattito sulla tutela dell’ambiente ha fatto notevoli passi avanti”. Sempre nel Miranese, Noale e Santa Maria di Sala (come altri quattro Comuni veneziani) si sono limitati al blocco delle non catalizzate dal lunedì al venerdì. “La mancanza di una viabilità alternativa alla Noalese e alle Provinciali - spiega Enrico Scotton, assessore all’Ambiente di Noale - non ci permette di adottare la misura delle targhe al-terne. Ma, consapevoli dei livelli di inquinamento in città e in attesa degli interventi strutturali come la variante alla 515, ci siamo impegnati ad applicare il blocco delle no kat, oltre a continuare il lavaggio delle strade. Inoltre, promuoveremo due domeniche ecologiche e riproporremo, con ogni probabilità, l’iniziativa A scuola senz’auto”. A Martellago si punta invece a misure alternative, come l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, contributi per bici elettriche e l’istituzione di un bus navetta. Un esempio, quello delle nuove vie per la lotta allo smog, seguito anche da Mirano. “Abbiamo già approvato - spiega l’assessore Gnata - il nuovo regolamento edilizio che prevede incentivi per chi costruisce case con accorgimenti per il risparmio energetico. E a breve, nella nuova lottizzazione di via Gramsci, sarà in funzione la terza centrale per il teleriscaldamento sul territorio comunale, che servirà l’80% delle abitazioni della zona”. Insomma, c’erano una volta le targhe alterne. (Giovanni Costantini)

Articoli di giornale - Frontale sulla camionabile

LA NUOVA
DOMENICA, 04 NOVEMBRE 2007
Provincia Spinea, frontale sulla camionabile grave giovane motociclista di Mira
SPINEA. Scontro tra auto e moto ieri sera lungo via della Costituzione, nei pressi dell’incrocio con Fornase. All’ospedale, con ferite molto gravi, è finito un giovane motoclicista di Mira: soltanto in serata i medici hanno potuto dichiararlo fuori pericolo. L’incidente si è verificato poco dopo le 17 lungo la camionabile che porta a Marghera, di fronte al distributore Agip. Una moto Suzuki Sv 650, proveniente da Mirano e diretta a Marghera, con in sella Massimiliano Piazzon, 31 anni di Mira, ha centrato in pieno una Citroen C3, che stava uscendo dalla stazione di servizio, svoltando in direzione di Mirano. Al volante dell’auto c’era Giuseppe Gurian, 47 anni di Cessalto. Tremendo l’impatto, quasi frontale, tra i due mezzi, con la moto del giovane andata ad incastrarsi sotto il motore dell’automobile. Le condizioni del mirese sono subito apparse molto gravi: soccorso dai sanitari del 118 il centauro è stato trasportato in pronto soccorso e poi ricoverato all’ospedale di Dolo. Soltanto in serata i medici hanno potuto sciogliere la prognosi: ne avrà per almeno due mesi. Illeso invece il conducente della Citroen. Sul posto, per i rilievi, sono accorsi anche una volante della Polstrada di Mestre e una squadra dei vigili del fuoco di Marghera, che hanno messo in sicurezza i mezzi accidentati e ripulito il manto stradale cosparso di olio. Via della Costituzione è rimasta bloccata per quasi tre ore in entrambi i sensi di marcia per permettere a pompieri e tecnici dell’Aci di recuperare i mezzi rimasti incastrati. Le responsabilità dell’incidente sono ora al vaglio della Polstrada: sembra che il conducente della Citroen non abbia visto arrivare da sinistra la moto, complice anche la scarsa illuminazione. Sono comunque in corso accertamenti. (Filippo De Gaspari)



IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre 2007 Spinea (d.t.) Ennesimo scontro auto-moto sulla ...
(d.t.) Ennesimo scontro auto-moto sulla camionabile, due mesi di prognosi per un giovane centauro. La strada in questione, per la precisione, è la Sp 81. Il sinistro si è verificato intorno alle 17 di ieri, in zona Crea, all'altezza del distributore Agip. Proprio dalla stazione di servizio, infatti, G.G., 47 anni di Cessalto, stava uscendo in direzione Mirano dopo aver fatto benzina sulla sua Citroen C3. Nell'effettuare la manovra di svolta a sinistra, però, non si è accorto che dal senso di marcia opposto stava sopraggiungendo la moto condotta da M.P., 31 anni di Mira, una Suzuki Sv 650. L'impatto è stato tremendo ed inevitabile. La moto si è praticamente infilata sotto alla parte anteriore dell'auto scaraventando sull'asfalto il suo centauro. Le condizioni del giovane sono parse subito gravi. Sul posto, una pattuglia della Polizia Stradale di Mestre, un'autobotte dei Vigili del Fuoco di Marghera e la Polizia Locale di Spinea per la regolamentazione della viabilità, bloccato lungo quel tratto di strada per più di un'ora. M.P. è stato portato all'ospedale di Dolo, dove i medici gli hanno diagnosticato traumi vari. L'uomo, in ogni caso, non è in pericolo di vita e se la caverà con 60 giorni di prognosi.



LA NUOVA
LUNEDÌ, 05 NOVEMBRE 2007
Provincia L’INCIDENTE SABATO A SPINEA Frontale, ubriaco il guidatore dell’auto Migliora il giovane motociclista di Mira, la prognosi è di sessanta giorni
MIRA. Era ubriaco il conducente della Citroen 3 che sabato sera a Spinea è rimasto coinvolto in un grave incidente in via della Costituzione. Intanto versa ancora in gravi condizioni Massimiliano Piazzon, 31 anni di Mira che lungo via della Costituzione, all’altezza dell’incrocio con Fornase in sella alla sua Suzuki Sv 650, si è scontrato con la Citroen C3 condotta da G.G., 47 anni di Cessalto. G.G. stava uscendo dalla stazione di servizio Agip, svoltando in direzione di Mirano. La sorpresa ieri è arrivata dai test sull’alcol: G. G. è stato trovato positivo al test aveva un valore nel sangue pari a 2,34. Per questo scatterà il ritiro della patente. L’incidente si è verificato lungo la camionabile che porta a Marghera, di fronte al distributore dell’ Agip. La moto, diretta a Marghera, ha centrato quasi frontalmente l’auto, forte l’impatto, Massimiliano Piazzon è rovinato a terra ed è finito incastrato sotto il motore dell’automobile. Via della Costituzione a Spinea è rimasta bloccata per quasi tre ore in entrambi i isensi di marcia per permettere a pompieri e tecnici dell’Aci di recuperare i mezzi rimasti incastrati. Ieri a Mira Taglio la notizia dell’incidente era sulla bocca di tutti. Massimiliano Piazzon è conosciuto in paese come un noto appassionato di motociclismo e nel mondo del volontariato. Genitori e parenti si sono subito recati in ospedale di Dolo per verificare le condizioni del giovane che è stato dichiarato appena dopo il ricovero in prognosi riservata. Aveva riportato infatti un forte trauma cranico e fratture in diverse parti del corpo Poche ore dopo i medici hanno sciolto la prognosi ed hanno prospettato una guarigione del centauro in 60 giorni. Indaga la Polstrada. (a.ab.)






articoli di giornale - anziana travolta da camion

LA NUOVA
DOMENICA, 04 NOVEMBRE 2007
Provincia Anziana in bici travolta dal tir Spinea, caos in via Roma. Donna in prognosi riservata
SPINEA. Travolta da un camion mentre attraversa la strada sulle strisce. E’ in prognosi riservata L.M., di Chirignago, 73 anni compiuti venerdì. La donna stava andando con la bici al mercato di Spinea, quando l’autocarro le è piombato addosso. È accaduto ieri mattina all’incrocio tra via Cattaneo con via Roma. Trasportata all’ospedale in gravi condizioni, la donna è stata sottoposta in serata ad intervento chirurgico. L’incidente è accaduto verso le 11. L.M. proviene in bici da Chirignago: sta raggiungendo alcuni famigliari che la attendono al mercato di piazza Fermi. Arrivata alla chiesa dei Santi Vito e Modesto, la donna scende dalla bicicletta per attraversare via Cattaneo a piedi, in corrispondenza del semaforo pedonale. Quando si trova già sulle strisce, l’anziana viene investita da un grosso camion-gru della ditta Novello, proveniente da Chirignago e diretto in un cantiere edile della zona. Da una prima ricostruzione sembra sembrache l’autista, N.G., 47 anni di Dolo, non si sia accorto della donna in carreggiata durante la manovra di svolta. La scena è avvenuta sotto gli occhi di molti passanti che in quel momento affollavano il centro. Ad attirare l’attenzione di molti, le grida di dolore della donna, sbalzata a terra ferita. Subito sono scattati i soccorsi: tra i primi ad arrivare un’ambulanza del Suem che ha prestato sul posto le prime cure all’anziana donna, apparsa subito molto grave, ma rimasta sempre cosciente. Poi la corsa verso il Pronto soccorso di Mirano. In tarda mattinata la donna è stata trasferita all’ospedale di Dolo: ha riportato la frattura del bacino e la lesione di alcuni organi interni. In serata è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Sul posto sono intervenuti prontamente per i rilievi anche gli uomini della polizia locale di Spinea, che hanno bloccato il traffico su via Cattaneo, ed i vigili del fuoco. La dinamica dell’investimento è al vaglio della polizia locale, che per ora non si sbilancia su cause e responsabilità dell’incidente.
Sentiti sul posto numerosi testimoni, per capire se la donna sia passata con il rosso. Provvidenziale comunque il fatto che l’anziana abbia attraversato la strada a piedi, portando la bici a mano. Nell’urto infatti la bicicletta è finita stritolata sotto le ruote del pesante mezzo, mentre la donna è stata sbalzata in avanti. (Filippo De Gaspari)



IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre 2007 SPINEA Anziana investita da un camion è grave all'ospedale di Mirano
(d.t.)Travolta da un camion a due passi dal mercato, una donna di 73 anni finisce in prognosi riservata. E' successo a Spinea , ieri mattina, intorno alle 11. Sabato è giorno di mercato, e le signore arrivano in bicicletta dai paesi vicini per la solita spesa del fine settimana. La stessa cosa, probabilmente, che stava cercando di fare L.M., una donna di 73 anni residente a Chirignago. L'anziana signora, passato il cavalcavia e arrivata al semaforo della chiesa dei Santi Vito e Modesto, si apprestava ad attraversare l'incrocio con via Cattaneo passando sulle strisce pedonali. A questo punto, il disastroso impatto. La dinamica rimane ancora al vaglio della Polizia locale di Spinea , ma pare che in quel momento fosse scattato il verde per le auto. Un camion, condotto da N.G., 47 anni di Dolo, ha effettuato una manovra di svolta a destra, in via Cattaneo. La signora è stata sbalzata a terra, urlando e lamentando lancinanti dolori alla testa, ad una gamba, ai fianchi e all'addome. I paramedici hanno l'hanno caricata sull'autolettiga e trasportata in ospedale. Attualmente è ricoverata in prognosi riservata con gravi lesioni all'intestino ed altri organi interni e il bacino fratturato.




LA NUOVA
LUNEDÌ, 05 NOVEMBRE 2007
Provincia Centrata da un tir, lotta contro la morte Spinea, i familiari: «Cerchiamo testimoni per sapere cosa è accaduto»
SPINEA. Rimangono gravissime le condizioni di L.M., la donna di 73 anni travolta sabato mattina da un camion in pieno centro a Spinea. L’anziana, residente a Chirignago, è ancora ricoverata in Rianimazione a Dolo: è stata sottoposta sabato sera ad un delicato intervento chirurgico per tentare di ricomporre le fratture al bacino e tamponare l’emorragia agli organi interni rimasti lesionati. Rimane in condizioni molto critiche. Intanto i famigliari della donna lanciano un appello perché chi ha visto, parli. La polizia locale non si è ancora sbilanciata sulle responsabilità dell’accaduto, in attesa di raccogliere ulteriori indizi e testimonianze. Di certo si sa che il camion, un autoguù della ditta Novello, guidato da un 47enne di Dolo, ha svoltato a destra in via Cattaneo, travolgendo la donna sulle strisce. Sembra che L.M. stesse attraversando la strada a piedi, conducendo la bici a mano. I famigliari non credono però all’imprudenza della donna che, secondo alcuni testimoni (smentiti però da altri) avrebbe attraversato la strada con il rosso. «E’ estremamente prudente - affermano - ha paura delle auto e non azzarderebbe mai una cosa simile. Chiediamo che chi ha visto si rivolga alla polizia locale e racconti come sono andate veramente le cose. C’era molta gente in quel luogo, per il mercato: chi ha assistito all’incidente vada a testimoniare, per aiutare i vigili a capire cos’è successo e chi ha sbagliato». Intanto scoppiano le polemiche sulla sicurezza dell’incrocio, già al centro di liti tra cittadini e Comune per il nuovo progetto di viabilità. Sotto accusa finisce in particolare la mancanza di vigilanza all’incrocio e la segnaletica provvisoria posizionata in via Cattaneo, dopo l’istituzione del senso unico nel primo tratto. Secondo alcuni cittadini accorsi per primi sul luogo dell’incidente, il grosso camion avrebbe stretto troppo la curva durante la svolta per non urtare le barriere in plastica posizionate a centro carreggiata, travolgendo la donna. (f.d.g.)

Di preciso il progetto comunale prevede l'eliminazione del semaforo suppoendo che ciò snellisca la circolazione nell'area.
In quest'ottica si inseriscono i sensi unici di via Cattaneo e via Matteotti senza sbocco in via Roma.
Non è prevista nemmeno una rotonda considerata deturpante il progetto di risistemazione urbanistica della piazza fra l'aia della chiesa San Vito e Modesto e piazza Fermi.
E' prevista come alternativa la rotonda di fronte via Alfieri, circa 100 metri prima dell'incrocio in questione i cui effetti per la popolazione del quartiere Dante saranno deleteri poichè l'eliminazione del semafoto nella successiva intersezione stradale renderà più conveniente incanalarsi per i mezzi provenienti da Chirignago e diretti verso Fornase lungo la stretta via Alfieri piuttosto che lungo via Matteotti.
Quindi l'effetto con l'eliminazione del semaforo nell'incrocio presso la Chiesa San Vito e Modesto sarà un peggioramento delle condizioni di attraversamento pedonale proprio laddove l'anziana signora è stata schiacciata dal camion nonchè un peggioramento di una via da 30 anni residenziale e del tutto inadatta ad una qualsiasi forma di traffico veicolare non residenziale.

giovedì 1 novembre 2007

articoli di giornale - Primavera, sottopassaggio per Martellago

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 31 OTTOBRE 2007
Provincia IL PROGETTO Costo previsto 200 milioni A primavera via al sottopasso di Maerne Servirà a eliminare le code al passaggio a livello tra Martellago e Spinea
MAERNE. A primavera 2008 potrebbero partire i lavori del sottopasso della stazione di Maerne, lungo via Circonvallazione. La conferma al sindaco di Martellago Giovanni Brunello è avvenuta ieri da Stefano Angelini, della direzione Infrastrutture della Regione, in un incontro avvenuto a Veneto Strade e al quale ha partecipato anche il Comune di Spinea. All’ordine del giorno, infatti, c’erano le osservazioni al progetto dei due Comuni ma se Spinea non ha avuto niente di dire, Martellago ha chiesto un leggero spostamento del nuovo accesso che sarà realizzato per permettere il passaggio dei veicoli. Insomma, dettagli da poco, tanto che lo stesso Brunello non vede l’ora si aprano i cantieri. «E’ un’opera fondamentale e indispensabile - dice - per risolvere rendere più fluida la circolazione. Ora aspettiamo solo che inizino i lavori e Angelini mi ha ribadito il via per la prossima primavera». Il nuovo sottopasso, da circa 20 milioni di euro, dovrà mettere fine alle lunghe code sulla Sp 36 e si inserisce nel progetto del metrò. Oltre al sottopasso per le auto, il progetto ne prevede un altro per ciclisti e pedoni più ad est in via Fratelli Bandiera, con una pista ciclabile di tre metri e un marciapiede di un metro e mezzo. La carreggiata del sottopasso stradale sarà larga 9 metri, con due corsie da 3,5 metri ciascuna, un marciapiede di servizio e una banchina di 75 centimetri ciascuno e un’altra da mezzo metro. Poiché non sarà possibile deviare il traffico su altre arterie, sarà costruita una strada e un passaggio a livello provvisori dietro l’azienda Pometon. Innanzitutto per garantire gli accessi presenti a ridosso della provinciale, saranno costruite due strade a senso unico, la cui larghezza minima sarà di 5,5 metri. Queste saranno raccordate da una piccola rotatoria di 13 metri di raggio esterno realizzata su impalcato sopra la rampa del sottopasso. A nord della provinciale, all’innesto con via 1 Maggio e viale Stazione, ci sarà un’altra rotatoria di 24 metri di raggio mentre a sud la Regione conta di fare un anello circolatorio a senso unico che, a partire dalla rotatoria sud, si sviluppa in parallelo con la provinciale al lato est, sovrappassa la rampa del sottopasso, consentendo l’accesso alla stazione di Maerne ed al parcheggio scambiatore da quasi 500 posti. Tempi: circa 650 giorni. (a.rag.)

lunedì 29 ottobre 2007

Articoli di giornale: Far West - mezzi pubblici

LA NUOVA
27-10-07, 3 Primo Piano Babele di lingue, risse, paura autobus di notte come il Far West IL VIAGGIO. Oltre la mezzanotte i pullman dell’Actv trasportano soprattutto immigrati. Tra indiani e bengalesi, cinesi e senegalesi Roberto Lamantea
MESTRE. E’ un giovedì notte bigio, lo scirocco incolla l’umidità alla pelle. Mezzanotte e dieci. Non c’è nessuno alla fermata all’incrocio tra via Miranese, via Carducci, via Circonvallazione, via Piave, fermata della linea Actv Venezia-Mirano. Passa un cinese in bicicletta, la bici cigola. Cigolano spesso le biciclette dei cinesi, forse sono vecchie. L’autobus, partito da piazzale Roma alle 0.05, arriva puntuale all’incrocio alle 0.20. Un’ottantina di passeggeri, in genere c’è la ressa. Su 80 viandanti, gli italiani sono 9. Viaggiare su un bus extraurbano - uno qualunque, non importa se è diretto a Treviso, Mirano, Dolo-Padova o Chioggia-Sottomarina - è una finestra spalancata sul mondo. Lingue: chi non ha le lauree di Pico de Paperis non distingue russo da moldavo, albanese da rumeno, cinese, e non parliamo delle lingue africane, al telefonino (tutti i senegalesi hanno un telefonino) a volte mescolano l’idioma madre al francese e l’inglese. Poi ci sono le lingue indiane. Magari parlano dialetti, idiomi locali. Sull’autobus per Mirano delle 0.20 ci sono molti indiani e bengalesi. Lavorano nei ristoranti veneziani come camerieri. Oppure vendono rose: gliele rifilano i fiorai, stanno per appassire, meglio guadagnarci qualche euro che buttarle. Questa notte sono silenziosi. Hanno occhi bellissimi. C’è una donna cinese. Non ci sono senegalesi. Strano. Salgono e scendono a gruppi di tre, gettano i borsoni con le false griffe nel primo spazio libero. Loro sì parlano. Parlano sempre. Ridono molto. Beati loro. Non ci sono neanche le nigeriane. Un paio di anni fa, proprio alla prima fermata della Miranese, è salita una ragazza nera in microgonna, spalmata dagli occhi rapaci dei maschi. Quando è scesa a Spinea era in pantaloni. Oltre alle lingue ci sono gli odori. Aglio, spezie, effluvi pungenti. D’estate all’aglio si aggiunge il sudore. I giovani dell’Est odorano di superalcolici a distanza di un metro. Zaffate di cognac o whisky appena trangugiati. Loro bevono bottiglie, mica bicchierini. L’anno scorso un gruppo di albanesi ha litigato con un gruppo di marocchini: «Amico», «No, tu amico», dicevano in italiano. Cosa volesse dire quell’«amico» non si sa, è finita a bottigliate, le bottiglie di whisky da pochi soldi se le portano in bus. L’autista ha spalancato le porte in piazza S. Giorgio a Chirignago, gli albanesi a petto nudo hanno picchiato un marocchino. C’era sangue. Sono scesi e scomparsi nella notte prima che arrivasse la polizia. Questa notte è tutto calmo. Piovischio, freddo umido, sonno. Alle 0.34 siamo già al Graspo de Ua, al Villaggio dei Fiori rimaniamo a bordo in 7: chi scrive, un ragazzo marocchino dormiente, tre italiani sui 35 anni, in fondo due ragazze carine sui venti. I tre italiani scendono all’ospedale di Mirano, sono le 041. L’arrivo a Mirano-via della Vittoria alle 0.45: 25 minuti da Mestre. In genere il viaggio dura 40 minuti. Gli autisti hanno smesso di visionare i biglietti. Quando l’azienda ha ordinato agli autisti di fare anche i controllori qualcuno ha preso l’incarico con zelo: raccontano che in media ogni conducente ha fatto guadagnare all’Actv mille euro in più. Certo che è potente l’evasione dal ticket. Ora dopo le aggressioni si sono stufati. Tanti fanno vedere il biglietto poi non lo timbrano. Gli extracomunitari in genere esibiscono un ticket urbano, non valido. Chi è al volante degli autobus Actv racconta anche che a essere più seccati dal controllo all’ingresso non sono gli immigrati ma gli anziani, soprattutto le signore. Alla richiesta del biglietto qualche tempo un anziano, salito a Chirignago, ha gridato all’autista: «Giovanotto, ho 74 anni, a me queste cose non si chiedono». Boh. Questa notte non c’è la paura, ma la differenza sì. La differenza è che senza senegalesi, indiani, cinesi, rumeni, moldavi, ucraini, albanesi, vietnamiti, peruviani, gli autobus di notte sarebbero semivuoti. Non siamo Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Genova. Ma nel luglio scorso sulla linea 53 sulla corsa delle 21.30 Padova-Venezia via Riviera una rissa fra tossicodipendenti è finita a bottigliate. Il 25 agosto sul Noale-Maerne-Mestre una ragazzina di 17 anni ha preso a pugni l’autista e gli ha stretto il collo. Il 30 agosto sul Mirano salgono tre nigeriani e una ragazza, l’autista chiede il biglietto e quelli gli urlano «razzista!». Il 23 settembre tra Spinea e Chirignago un altro autista viene preso a pugni da un marocchino, il motivo sempre lo stesso: non aveva il biglietto. All’inizio di ottobre, sulla Padova-Mestre, un ragazzino di 14 anni finisce all’ospedale perché non voleva farsi dipingere i baffetti dal gruppo di bulli suoi coetanei: gli hanno spaccato un sopracciglio a testate. Questa notte fila tutto liscio. Non saremo il Far West, ma di notte sui mezzi pubblici la paura c’è.

Per quanto ne so il motivo che spinge molti a non avvalersi dei mezzi pubblici è la lentezza negli spostamenti e la non capillarità del servizio fra diverse città.
Tuttavia visto l'elenco di violenze riportato nell'articolo sembra che si stiano aggiungendo nuovi problemi agli esistenti.

Se i mezzi pubblici devono essere l'alternativa al caos veicolare, forse bisognerebbe pensare all'appetibilità del servizio.


articoli di giornale - Asseggiano, via libera al sottopasso

LA NUOVA
27-10-07, 29 Cronaca Lavori dal 2009, chieste però precise garanzie a tutela dei residenti Asseggiano, via libera al sottopasso
ASSEGGIANO. Via libera al progetto che cambierà l’assetto di Asseggiano, a patto che vengano rispettate alcune condizioni. Questa, in breve, la posizione della Municipalità di Chirignago-Zelarino sul nodo di Asseggiano, ovvero sull’eliminazione del passaggio ferroviario a livello legata alla realizzazione della metropolitana regionale di superficie (Sfmr). La questione è nota: per evitare che la frazione si trovi spezzata in due, la Regione costruirà un sottopasso. Bene, nel corso del consiglio municipale che si è svolto giovedì sera Chirignago-Zelarino ha approvato il progetto presentatogli. Aggiungendo, però un paio di raccomandazioni, che hanno come obiettivo tutelare la qualità della vita di quanti vivono in questa parte del territorio municipale. C’è da dire, però, che già qualcosa la Municipalità era riuscita a ottenere. Rispetto al piano originario, il progetto è stato modificato. Niente più sottopasso con curva a gomito, dettaglio considerato pericoloso, ma infrastruttura diversa, da costruire a destra della chiesa di Asseggiano (direzione Spinea), in uno spiazzo attualmente occupato da un’area verde. Prendendo come immagine quella di un tubo, le due estremità sono da una parte in via Frassinelli, da un’altra nei pressi della chiesa. Probabile inizio dei lavori nel 2009, per realizzare l’opera verrà demolità la stazione ferroviara della frazione, destinata comunque a essere dismessa. Ricordato che per permettere l’entrata in servizio della Sfmr verrà ripristinata la «linea dei bivi», va anche dato conto di quelle che sono le perplessità, o meglio i consigli, espressi da Chirignago-Zelarino. Il punto caldo è legato alla viabilità di supporto alla metropolitana regionale, in questo caso alla strada che metterà in collegamento diretto l’abitato di Asseggiano con la stazione Sfmr che sorgerà a Spinea, in località Graspo D’ Uva. Esaminando il progetto, infatti, i consiglieri municipali si sono accorti che il tracciato dei binari della metropolitana regionale e quello della strada di collegamento esiste uno spazio libero. Preso atto della cosa, Chirignago-Zelarino chiede che in quell’area non venga data nessuna autorizzazione a costruire. Richiesta tutt’altro che sorprendente, se si considera che tutto il territorio municipale è interessato da un brulicare di cantieri edilizi e che in molti vedono nella cementificazione una delle cause alle recenti alluvioni. C’è poi una seconda osservazione legata alla strada tra Asseggiano e la stazione del Graspo. In sostanza, la Municipalità chiede che la via sia soggetta a regime di zona a traffico limitato, percorribile cioè solo dai residenti. Anche in questo caso il «consiglio» parte da esperienze passate, si vuole evitare insomma che anche questa diventi una strada di attraversamento, come ad esempio è già successo in via Risorgimento a Chirignago, che con il tempo è diventata trafficatissimo by-pass tra via Miranese e via Risorgimento. Da segnalare che il progetto è stato approvato dalla maggioranza di centrosinistra, mentre l’opposizione di centrodestra ha deciso di astenersi. (Maurizio Toso)

sabato 27 ottobre 2007

articoli di giornale - 10000 lettere ai cittadini di Spinea dall'Udc contro Tessari

LA NUOVA
VENERDÌ, 26 OTTOBRE 2007 Provincia SPINEA: LA POLITICA
Diecimila lettere per contestare Tessari L’iniziativa dell’Udc dopo il rimpasto che ha estromesso Chinellato
SPINEA. Forse Claudio Tessari sperava che se la fossero messa via. E invece in questi giorni quelli dell’Udc - dopo che il loro assessore di riferimento, Roberto Chinello, è stato silurato dal sindaco - si sono messi al lavoro per il contrattacco e hanno redatto una lunga lettera che hanno stampato in 10 mila copie e che nei prossimi giorni invieranno a tutte le famiglie di Spinea. Una sorta di foglio di protocollo, in cui, nella prima parte, accusano il sindaco Tessari di essere politicamente insolente, irresponsabile e inaffidabile.
I componenti dell’Udc di Spinea sembrano quindi aver messo da parte la caratteristica democristiana della moderazione e attaccano senza peli sulla lingua il sindaco di Spinea.
«Con l’arbitraria e immotivata sostituzione di Roberto Chinellato (che era l’assessore al Commercio, ndr) Tessari ha rotto il patto di coalizione fatto con le liste civiche e ha cercato, maldestramente, di mettere all’angolo il nostro partito reo di aver preso in considerazione l’ipotesi di correre alle prossime amministrative col proprio simbolo e con una propria lista, e senza alcuna pretesa preclusiva di presentare un proprio candidato sindaco». E pensare che fino a poco tempo fa l’Udc e Tessari andavano d’amore e d’accordo. Ricordate chi invitò Tessari per l’inaugurazione della piazzetta del municipio? L’allora ministro dei rapporto col Parlamento, Carlo Giovanardi.
Oggi Claudio Tessari, pur mantenendo una propria indipendenza, sarebbe più vicino a Forza Italia, e in particolare all’assessore regionale alla Mobilità, Renato Chisso. Ma al di là di questo, la rottura con l’Udc si è avuta con le decisione presa da Tessari di sostituire Chinellato con Fabio Padovan, 33 anni, ex uomo di Confindustria. «Il nostro sindaco - ironizza l’Udc nella lettera ai cittadini - non potendosi candidare per il terzo mandato, intende preparare la successione al trono, come in una monarchia: un giovane disponibile, non molo dentro i meccanismi della politica, molto bisognoso, invece, di saggi consigli». (f.fur.)




IL GAZZETTINO
Domenica 4 novembre Spinea (d.t.) "Claudio Tessari: insolente, ...
(d.t.) "Claudio Tessari: insolente, irresponsabile, inaffidabile": questo il titolo di un pieghevole che, nei giorni scorsi, è stato distribuito dal circolo comunale dell'Udc alle famiglie di Spinea. In stampa, oltre 10 mila copie, approssimativamente uno per famiglia. Un duro ed inequivocabile attacco al primo cittadino, quello rivolto dal partito dello scudo crociato, profondamente offeso dalla scelta di sollevare dal suo incarico l'unico Assessore Udc, Roberto Chinellato. Con questa estromissione, in pratica, a Spinea l'Udc è sparita dalle stanze della politica che conta. Tessari, dopo la nuova nomina, aveva dichiarato che Chinellato non si era mai presentato come Udc, ma come rappresentante delle liste civiche. "Se il sindaco non lo riteneva in carico all'Udc, - recita il volantino - spieghi perché ha preteso dal Presidente del Consiglio Francesco Canta e dall'Assessore Carmelo Ruggeri di ritirare la loro iscrizione al partito perché altrimenti si sarebbe trovato con una giunta sovraesposta a favore dell'Udc". Continua, sottolineando che "Tessari con questa operazione ha deliberatamente gettato alle ortiche una coalizione vincente nel 1999 e nel 2004. Ora dovrà assumersi di fronte agli elettori e alle forze politiche della maggioranza la piena responsabilità di aver rotto un'alleanza collaudata e di aver compromesso per il futuro ogni possibile collaborazione con le liste civiche". Tessari, questa volta ha risposto per le rime: due giorni fa il primo cittadino ha sporto querela ai carabinieri di Spinea per diffamazione ai danni del circolo Udc di Spinea . "Si tratta di un volantino dettato da livore personale più che da motivazioni politiche, per questo ho deciso di sporgere querela. Tra l'altro su questo volantino si è dissociata sia l'Udc provinciale sia molti esponenti dell'Udc locale. Credo sia un'iniziativa di tre o quattro persone più che il sentire di un intero movimento politico".

venerdì 26 ottobre 2007

Passante di Mestre - VIA, Valutazione Impatto Ambientale

I documenti riguardanti la valutazione di impatto ambientale, VIA, riguardanti questa opera possono essere trovati nel nuovo sito ministeriale voluto dal ministero per le politiche ambientali che raccoglie ed elenca tutte le VIA e VAS di ambito nazionale rintracciabili con la semplice funzione search (senza richieste ministeriali o affini).

Riguardo al Passante di Mestre, opera invisa dagli ambientalisti e voluta dalle associazioni edili, dalle associazioni commercianti nonchè da chiunque faccia uso di un veicolo per andare a lavoro o spostarsi sono disponibili le VIA di tutti i comuni interessati dall'opera.

Scheda tecnica
Casale sul Sile, Martellago, Mira, Mirano, Mogliano, Pianiga, Preganziol, Quarto d'Altino, Salzano, Scorze', Spinea, Zero Branco


Scheda tecnica
Albizzate, Casorate Sempione, Cavaria con Premezzo, Ferno, Gallarate, Jerago con Orago, Somma Lombardo

Il progetto del Passante verde può invece essere trovato a questo link

giovedì 25 ottobre 2007

articoli di giornale - Ricorso al TAR contro il senso unico

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 25 OTTOBRE 2007
Provincia Spinea. I Comitati presentano il ricorso annunciato Via Matteotti, tutti al Tar contro il senso unicoSPINEA.
Minacciato più volte all’inizio dell’estate, ora i comitati fanno sapere di aver depositato l’annunciato ricorso al Tar contro il senso unico di via Matteotti. Non che vi fossero dubbi a riguardo: da mesi infatti i cittadini si erano affidati a uno studio legale affinché valutasse l’eventualità di un riscorso. I comitati chiedono al tribunale amministrativo regionale di verificare l’eventuale sussistenza di vizi di forma nel provvedimento che dà il via libera alla sperimentazione viaria. La battaglia insomma non si ferma: i cittadini del quartiere Dante fanno sapere inoltre di voler organizzare nelle prossime settimane nuove iniziative di protesta come manifestazioni e blocchi stradali. Intanto è stato completato l’avvicinamento tra il comitato di via Matteotti e quello denominato «Spinea vivibile», accomunati dalla stessa contrarietà alle nuove modifiche della viabilità in centro. «Abbiamo chiesto da un mese un confronto aperto con la giunta su questi temi - afferma Gianni Causin, di Spinea Vivibile - e non abbiamo ancora ricevuto una convocazione. Nei comuni vicini le cose stanno diversamente: penso a S. Maria di Sala, con ben due incontri aperti tra amministratori e cittadini sulle nuove soluzioni viarie da adottare. Qui invece qualsiasi provvedimento ci viene imposto: manca la benché minima sensibilità al dialogo». Causin non si riferisce solamente a via Matteotti, ma anche al nuovo Masterplan che ridisegnerà piazza Fermi: «Vogliamo che la piazza di fronte a villa del Majno rimanga libera per le manifestazioni - spiega - ma nessuno in Comune ne vuole parlare». (f.d.g.)

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013