sabato 27 dicembre 2008

Articolo di giornale - Opere complementari al Passante per Spinea

IL GAZZETTINO
giovedì 27 novembre 2008
La bretella verso Maerne per alleggerire via Roma
(d.t.) Opere complementari al centro di un incontro tra Veneto Strade e il sindaco di Spinea, Claudio Tessari. L'incontro si terrà questa mattina alle dieci nella sede di Veneto Strade, in presenza anche dell'assessore provinciale alla Viabilità Paolo Gatto. Nella conferenza dei servizi di oggi, infatti, verrà approvato il progetto definitivo. Delle opere richieste dal Comune di Spinea, opere di "compensazione" al Passante. In cosa consistono? In primis, la tanto attesa tangenziale nord. Su questa bretella, che partirà più o meno all'altezza della stazione di Maerne e che procederà parallela alla linea ferroviaria. Il sindaco Claudio Tessari ha puntato molto. Questa nuova strada di collegamento, infatti, permetterò di alleggerire il traffico di attraversamento in via Roma, l’'autostrada urbana" di Spinea, che ogni giorno conta il passaggio di decine di migliaia di veicoli. Non per nulla, tutto il progetto della viabilità interna del futuro di Spinea poggia su questa tangenziale. I sensi unici in via Capitanio, Bennati e Matteotti, così come il masterplan, fanno parte di un unico disegno che ha come soggetto principale il nuovo raccordo che darà un'alternativa valida a via Roma. Secondo punto all'ordine del giorno, la sistemazione di via della Costituzione, per le mappe nota anche come Sp 36. La strada verrà allargata a tre corsie (creando una terza corsia di decelerazione per facilitare l'accesso di automobili e camion alle attività della zona) e dotata di una pista ciclabile. Un intervento quantomai necessario e richiesto a gran voce dai cittadini. Ultimo, verrà messo nero su bianco il nuovo collegamento tra via Martiri e via Capitanio, una strada a due corsie più pista ciclabile. «In questo incontro - spiega il sindaco Claudio Tessari - definiremo gli ultimi punti dell'accordo. E' un momento molto importante, queste opere cambieranno il volto della Spinea di oggi per proiettarla in quella di domani».
"Opere complementari al Passante" significa opere di secondo piano rispetto al tracciato del Passante di Mestre.
Non è solo una questione di finanziamento dell'opera, scaricato su un soggetto o sull'altro, bensì anche di interesse che i vari soggetti possono avere data l'opera del Passante a definire una serie di lavori secondari che permettano di rendere coerente l'inserimento della nuova viabilità sul tessuto urbano preesitente.
In pratica i comuni interessati dal passaggio del Passante sul loro territorio hanno avuto la possibilità di costruire delle opere compensative che equilibrassero gli eventuali disagi dovuti alla costruzione del Passante.
Quindi vediamo più in dettaglio queste opere secondarie locali.
In primo luogo il completamento della Tangenziale Nord (oggi via 11 settembre 2001) su cui si poggia tutto il progetto di viabilità interna del Masterplan, di via Matteotti di via D'Annunzio e di via Bennati.
"E' un unico disegno...", cosa che più volte è stato ripetuta dal sindaco e dai portavoce dell'attuale amministrazione comunale, aspetto che dovrebbe far riflettere taluni abitanti del comune di Spinea (rilasciate le tavole del progetto del Masterplan, alcune considerazioni riguardo al Masterplan, presentazione del Masterplan).

Varie decine di migliaia di euro già investiti sul progetto sul Masterplan dipendono direttamente dalla possibilità di deviare il traffico di via Roma sulla Tangenziale Nord, via 11 settembre 2001.
In cifre una strada residenziale dovrebbe sopportare al massimo 200-300 veicoli all'ora (strada residenziale con marciapiedi e pista ciclabile, invece vie residenziali senza tali requisiti dovrebbero sopportare una quantità inferiore di veicoli leggeri transitanti e nessun veicolo pesante).
Moltiplicando tale valore per il numero di ore giornaliere il conto è presto fatto: 4800-7200 veicoli al giorno.

Dato che il traffico di via Roma attualmente è composto di 30.000 veicoli transitanti al giorno, con un incremento del 3% annuo, è facile calcolare quanti veicoli dovrebbero essere dirottati nella Tangenziale Nord.
La Tangenziale Nord dovrebbe miracolosamente sorbirsi dalle 22.800 alle 25.200 auto al giorno in modo tale che siano rispecchiate le condizioni di traffico preddisposte come dato per il progetto del Masterplan.
L'alternativa è quella di modificare l'accezione di alcune vie interne, tipo via Matteotti, via Buonattori, via Bennati, ed altre con centri per anziani, scuole, asili....trasformandole senza che ne abbiano i requisiti in vie di comunicazione portante locale ad alto traffico, invece che in vie residenziali.
Qui era stato spiegato quali fossero i bacini di utenza intercomunale che, transitando per via Roma in direzione Mestre vanno ad ingrossare giornalmente il numero di veicoli passanti per il centro cittadino.
Come già spiegato, buona parte del traffico proveniente da Maerne/Martellago trova più comodo percorrere via Rossignago e via Asseggiano per andare a Mestre, mentre chi proviene da Mirano ha come soluzione preferenziale il centro cittadino di Spinea e via Roma.
Costringere chi proviene da Mirano a spostarsi verso la Tangenziale Nord (molto più distante di via Luneo e via Rossignago) per poi reimboccare la via Miranese/via Roma alle porte di Spinea vicino al Graspo de Uva è una deviazione che allunga la percorrenza di qualche chilometro, e spinge il traffico in via Luneo (lato Mirano) e via Zigaraga, altri centri già subissati di traffico benchè vi sia un sistema viario del tutto inefficiente a sopportarlo.

Da notare inoltre che il carico aggiuntivo che dovrebbe deviare da via Roma e portarsi su via 11 settembre 2001, alias Tangenziale Nord senza un'efficiente sistema di direzionamento verso la Tangenziale Nord, dovrebbe percorrere un tratto di via della Costituzione, strada già intasata dai veicoli, che meriterebbe un ampliamento delle caratteristiche geometriche tale da permetterle di sopportare le attuali condizioni di traffico e su cui verranno a riversarsi ulteriori veicoli transitanti a seguito dell'apertura dei caselli del Passante.
Si verifica un analogo a quanto descritto qui per i quartieri nord e sud di Spinea a seguito dell'aver messo a senso unico via Matteotti, per cui la modifica apportata alla viabilità va ad incidere in aree residenziali o peggio ancora in aree già molto trafficate.

Le condizioni perchè ciò abbia un senso sono quindi:
  • un potenziamento di via della Costituzione triplo rispetto alle attese per tenere in considerazione del traffico aggiuntivo che si vorrebbe dirottare da via Roma a via 11 settembre 2001, alias Tangenziale Nord
  • la creazione di una via di comunicazione a nord di Mirano che capti il traffico proveniente da tale bacino, diretto verso Mestre e lo direzioni direttamente su via 11 settembre 2001
  • il completamento di queste opere che a quanto pare manca sia di una data certa condivisa sia di un finanziamento certo.
Un precedente articolo: "Opere complementari servono 30 milioni"

Fra i bilanci in rosso ed i costi delle opere da costruire dati a soggetti terzi (potenziamento della SP36 e completamento della Tangenziale Nord), vien da chiedersi se magari non fosse stato meglio utilizzare i 550.000 euro utilizzati per creare i tre sensi unici, per altri fini, quale per esempio il completamento di via 11 settembre 2001 con un anticipo di qualche anno rispetto alle più rosee previsioni.
Ma di questi problemi (progetti paventati come veramente utili per la città fermi in progettazione che debbono essere pagati da altri e progetti realizzati che hanno creato problemi o li hanno più semplicemente spostati) se ne occuperà probabilmente la prossima amministrazione, dato che a giugno ci saranno le elezioni comunali.
Quel che rimane è un tronco di strana che corre dietro al parco Nuove Gemme che apre una via di sbocco ai campi incolti fin'ora lì presenti e con la nuova stazione SFMR, qual'ora il terreno dovesse diventare casualmente edificabile, permette di rivalutarne il valore netto.


In secondo luogo come opera complementare al Passante, la risistemazione della SP36, alias via della Costituzione, date le previsioni di traffico previste.
Ironia della sorte, tale via è già intasata di parecchi veicoli spesso in coda e foriera di numerosi incidenti.
Il difficile sarà comprendere come intervenire senza bloccarla o dove spostare tutto il traffico che la percorre durante i lavori di miglioramento.
Intanto come prima accennato già oggi la SP36 meriterebbe di essere ampliata e messa in sicurezza, con i caselli subirà un ulteriore appesantimento e con l'idea "made in Spinea" di spostare il traffico per Mestre proveniente da Mirano su via 11 settembre 2001, si arriva ad un terzo carico sul medesimo tracciato.
I lavori a tutt'oggi non ci sono, il che significa forse che si aspetta l'apertura del Passante prima di intervenire, o magari anche il completamento di via 11 settembre 2001.


Ultimo si pensa alla "tangenziale sud", ovvero un collegamento fra via Martiri e via Capitanio.
Via Martiri è una strada in sicurezza e larga se paragonata a via Capitanio.
Qual è quindi lo scopo di collegare via Martiri a via Capitanio? forse dirottare parte del traffico di via Martiri in via Capitanio, sperando che non siano veicoli provenienti da Mirano che dalla camionabile cercano di raggiungere via Miranese, oppure invogliare gli abitanti ad appesantire ulteriormente via Capitanio già percorsa oltre le sue possibilità da auto che sfrecciano in barba ai limiti di 30Km/h.
In realtà solo così non si comprende l'assetto finale della viabilità.
Via Capitanio la si vuole trasformare in un senso unico.
Come più volte accennato la chiusura di sempre più assi dorsali e trasformazione in sensi unici non migliora le condizioni di traffico, bensì le concentra dato che diminuiscono i versi di percorrenza totali.
A tali opere va aggiunto il collegamento previsto dal comune che dovrebbe partire da via Capitanio in prossimità della "tangenziale sud" e finire per collegare via Cici e via Matteotti.
Il collegamento con via Cici sarebbe molto utile dato che porterebbe il traffico dei quartieri prigionieri ad entrare per via Capitanio per poi portarsi su via Cici ed accedere senza passare per via Roma al proprio luogo di residenza.
Ovviamente non è comprensibile per quale motivo non sia stato realizzato questo tratto prima di mettere a senso unico via Matteotti, con le conseguenze già descritte.
Via Cici tuttavia non è una via larga e spaziosa per ospitare un folto traffico di ingresso, e nella sua sede vede l'ex-biblioteca oggi centro di ricovero per anziani (un similare del centro per anziani presente in via Bennati).
Via Cici comunque farebbe da valvola di sfogo per una parte del traffico aggiuntivo che oggi ha iniziato a percorrere il quartiere Dante, a seguito della messa a senso unico di via Matteotti.
Il collegamento fra via Capitanio e via Matteotti poi dovrebbe sbucare fra il cimitero e il nuovo incrocio con i sensi unici di recente realizzazione (parte di via Matteotti e via D'Annunzio).
Un'ulteriore modifica riguarda via dell'Unità che verrà resa a senso unico fino a via Bennati in cui verrà piazzata una rotonda ed una via di accesso alla nuova rotatoria, laddove era posizionato il cavalcavia.
Via dell'Unità verrà caricata del traffico di via Roma diretto verso Mestre, sebbene i residenti credo non sappiano nulla di ciò.
Chi proviene dal centro di Spinea si troverà quindi ad affrontare in meno di circa 500 metri: la rotatoria fra via Roma e via Alfieri, la rotatoria fra via Unità e via Bennati, la prima rotatoria inclinata sopra il cavalcavia e subito dopo la seconda rotatoria inclinata sopra il cavalcavia, lato Graspo de Uva.

LA SFIDA Le opere complementari saranno fondamentali

Il Passante di Mestre non è un progetto isolato. Anzi, la sua realizzazione influirà su tutto il territorio circostante. E’ prevista l’esecuzione di una fitta rete di opere complementari. L’accordo tra i vari soggetti interessati risale al 27 agosto 2004. Lo stanziamento totale per la loro realizzazione ammonta a 103 milioni di euro, di cui 81 provenienti dalla Regione Veneto e 22 dallo Stato. L’accordo prevede due livelli di priorità: la fascia A, che include 22 interventi in fase progettuale (42 km di strade complessive) per cui sono già state reperite le risorse finanziarie; la fascia B, che include 15 opere individuate in progetti di massima per cui bisogna ancora trovare i finanziamenti. SCHEDA Il Passante di Mestre è un’opera autostradale che collegherà direttamente i due tronconi dell’A4 oggi “divisi” dall’attuale Tangenziale di Mestre. Tracciato: da Roncoduro a Quarto d’Altino attraverso i comuni di Pianiga, Mirano, Mira, Spinea, Salzano, Martellago, Scorzè, Zero Branco, Mogliano Veneto, Preganziol, Casale sul Sile. Lunghezza del percorso: km 32,3. Tipo di strada: tre corsie da m. 3,75 ciascuna più la corsia di emergenza di m 3 per ogni senso di marcia. Piattaforma stradale: larghezza complessiva di m. 32,50. Ciascuna carreggiata è caratterizzata da una piattaforma pavimentata della larghezza complessiva di m. 14,95 (margine 0,70; tre corsie m. 3,75; corsia di emergenza m. 3; ciglio strada m. 1). Interconnessioni con rete autostradale: 3 (A4 Venezia- Padova a Pianiga-Mirano, A27 Mestre-Belluno a Mogliano, A4 Venezia-Trieste a Quarto d’Altino). Caselli: 3 barriere all’incrocio con tratti autostradali (Dolo, Mogliano, Quarto d’Altino), 3 caselli intermedi (Spinea, Martellago, Casale/Preganziol).

mercoledì 24 dicembre 2008

Tavole progetto Masterplan

All'indirizzo www.comune.spinea.ve.it/index.php/urbanistica/2372 il comune ha reso disponibili alcune tavole del Masterplan.

Vediamo alcuni aspetti:

Per quanto riguarda lo snodo via Roma (in nuova sede, dirottata dietro a villa del Majno), via Matteotti ci sono delle informazioni un po' contraddittorie


tavola 4

Si vede il collegamento fra la nuova via Roma (spostata dietro alla villa ed all'ex piazza Marconi). Le ampiezze delle strade sono alquanto variabili e l'allargamento in prossimità di via Matteotti può dar adito alla presenza di una rotonda irregolare oppure di una corsia di immissione sul senso unico di via Matteotti. Lo spigolo fra la nuova via Roma e via Matteotti sembra molto pronunciato (oppure è un effetto ottico delle varie linee inclinate) e non sembra dare spazio ad una doppia corsia di circolazione, soprattutto se si confronta l'ampiezza del passaggio con la larghezza della sottostante via Matteotti a senso unico.


tavola 1

La tavola 1 indica l'ambito di piano particolareggiato in cui si andrà a sviluppare il progetto. In questo caso si può vedere come il terreno preso in considerazione arrivi dino a metà larghezza delle rispettive strade adiacenti (via Roma in prossimità della chiesa e via Matteotti).


tavola 0

Nella tavola 0 vediamo come in blu sembrino essere indicati i nuovi edifici. La presenza di uno stabile dietro la villa del Majno potrebbe indicare che questa tavola fa riferimento al primo progetto con la costruzione di un edificio dietro alla villa. La parte grigia indicherebbe la zona resa pedonabile che si estende per un lungo tratto di via Roma e a fianco della chiesa fino al vicino palazzo (quindi con chiusura dello sbocco di via Matteotti sulla vecchia sede di via Roma, e quindi dirottando il tratto di via Roma finito dietro vialla del Majno direttamente su via Matteotti).

immagine del plastico

Fra le tavole viene mostrata anche questa immagine del plastico, modificato secondo le specifiche più recenti. Si può così vedere la vegetazione inserita dietro villa del Majno, la fila dei 10 palazzoni di un'altezza di circa 30 metri e sulla destra la villa dalla facciata principale.
In questo caso l'osservazione a sinistra dell'immagine vicino alla chiesa mostra come sia esiguo lo spazio riservato alla vecchio tratto di strada che conduce dal nuovo incrocio in via Matteotti a senso unico e la nuova sede di via Roma spostata dietro il complesso della villa.
In questo caso la pedonalizzazione arriva fino all'ingresso della chiesa e sembra lasciare uno stretto pertugio alla strada fra il portico del palazzone e la chiesa stessa. Rispetto alla sezione del senso unico di via Matteotti appare più larga quest'ultima che il passaggio a fianco della chiesa, il quale attualmente è una via a doppio senso di marcia (via Roma).

La tanto discussa verticalizzazione può essere vista in questa proiezione. Sulla destra appare la villa, con nel retro (centrodestra) alcuni dei palazzi già esistenti. Sulla sinistra a sfondo della villa svettano a riportare al giorno odierno una serie di palazzoni (contorni appena accennati) le cui dimensioni elevate superano quelle di tutti gli edifici circostanti e che vengono a stagliarsi persino sopra il bosco previsto dietro all'edificio storico.


Quindi osservando la precedente tavola 4 (edifici in marroncino in basso ed al centro dell'immagine a seguire) appare evidente come la verticalizzazione, si prensenti
non solo come un espediente utile per ricavare spazi alla base da destinare a verde o parcheggio, ma sia utilizzata anche per ricavare edificato laddove ha un notevole valore.
Prendendo il documento di relazione finale redatto dalla società Mesa s.r.l. inerente "L'impiego dei crediti edilizi per l'attuazione del progetto della nuova piazza di Spinea", è facile notare come per i soggetti interessati vi sia un forte interesse alla realizzazione di nuovo edificato proprio laddove il valore di riferimento delle aree edificabili urbanizzate assume la quota maggiore.
Quindi l'ambito delle nuove costruzioni deve essere interpretato secondo tre parametri, tutti racchiudibili nella sola parola "verticalizzazione", ovvero:
  1. l'idea che costruire edifici più alti, oltre i vecchi limiti imposti dalla regione e per cui si è chiesta una modificazione, porta nell'ambito globale una riduzione della superficie costruita, ma nell'ambito locale non è palese che apporti una riduzione degli spazi occupati che così possono essere dedicati ad altre risorse o servizi. In altre parole, data la cubatura che deve essere realizzata, se l'altezza a cui si può giungere è maggiore, ciò implica che si può costruire maggiormente in un minor numero di siti, indipendentemente dal fatto che questo stoni con la prospettiva della villa o che effettivamente alla base delle nuove edificazioni vengano riacavati spazi a verde e servizi. Per capirsi ancora meglio invece di avere un numero superiore di palazzoni che rispettino le quote dell'edificato, molti dei quali da situare in zona non appetibile fuori dal centro storico, si preferisce costruire oltre i limiti dell'edificato privato in centro storico e basta.
  2. La realizzazione di un maggiori numero di edifici e di cubatura in centro storico ha un'appetibilità maggiore per chi usufruirà del nuovo costruito da vendere come compensazione delle opere realizzate. Al contrario, chi usufruisce di crediti edilizi si trova a cedere del vecchio per avere un costruito in nuovo, senza alcuna compensazione per quanto riguarda il periodo di inattività durante i lavori di costruzione od alcun rimborso dell'interesse se anzichè per crediti edilizi si passasse per denaro contante.
  3. La realizzazione di nuovi edifici in prossimità del centro storico in un mercato già in affanno finisce per colpire in primo luogo chi già è cittadino di Spinea e si vede ulteriormente svalutato il proprio immobile, magari uno di quelli utilizzato per la valutazione dei crediti edilizi. Oltre al disagio economico si aggiunge dal punto di vista della pianificazione un aumento di un certo numero di unità di traffico in un'area localizzata anzi verticalizzata, già alle cronache per la caoticità di movimentazione non ancora risolta.

tavola 4


Riguardo alla piazzetta retrostante alla villa, si era discusso della riduzione della sua altezza da 4,7 metri a 1,2 metri. In realtà come si può ben vedere dalle tavole la maggior parte della piazzetta retrostante alla villa del Majno è stata portata ad una quota di 1,20 metri, mentre in prossimità della strada, è rimasto un dislivello di 3.00-3.50 metri, utile per definire le strutture di smaltimento dell'aria del garage interrato e per definire i vari impianti di risalita (ascensore, scale, rampe per le auto)




Si possono fare alcune considerazioni a riguardo.
In primo luogo piazza Marconi e piazza Mercato hanno da sempre svolto il ruolo di grandi parcheggi per il tessuto urbano, sia per la loro posizione strategica, sia per la vicinanza a negozi e servizi (da tenere presente quando sul documento di relazione finale redatto dalla società Mesa s.r.l. inerente "L'impiego dei crediti edilizi per l'attuazione del progetto della nuova piazza di Spinea" la valutazione dei crediti per negozi commerciali viene fatta sulla base di attività locate in piazzetta Dante, per niente trafficata, e via Verga, ancor meno trafficata rispetto ai dua ambiti centrali della città).
Il Masterplan rende in tutta probabilità inagibile al parcheggio di piazza Marconi, convertendolo in un'area pedonale.
Per quanto riguarda piazza Mercato viene costruito un ampio parcheggio interrato.
Nel caso questo venga trasformato in parcheggio a pagamento, la perdita per il bene comune sarebbe netta ed a sfavore della comunità (conversione di cià che era pubblico e gratuito in a pagamento, magari senza che sia voluto).
Sagre di paese con le giostre e mercato tradizionalmente svolte in piazza Mercato (retrostante alla villa del Majno) dovrebbero essere spostati in altra sede.
In passato si era parlato del parcheggio della stazione della ferrovia, benchè non sia chiaro se l'idea sia mutata o rimasta.
La sagra paesana occupa un gran spazio.
Il mercato smuove anche una notevole quantità di veicoli se si considera che normalmente vengono invase da macchine parcheggiate tutte le vie da via Cici a via Matteotti.

La disposizione di alberi ad alto fusto, così come nelle tavole, potrebbe essere non compatibile con i miseri 2.20metri di terreno.
Particolare attenzione deve essere fatta riguardo alle specie vegetali poste in tale sede per la possibilità che le radici possano provocare danni alla struttura o subire ribaltamenti a seguito di refolate di vento.

Esiste un doppio danno per gli abitanti dei palazzoni retrostanti alla villa del Majno: da un lato la presenza di nuove abitazioni deprezza le vicine già costruite, dall'altro la presenza della folta foresta (così come rappresentata nelle tavole) toglie agli appartamenti dei suddetti edifici la vista sull'edificio storico.
Ciò spiega per quale motivo si sia formato il comitato dei Cittadini per Spinea una Spinea vivibile (solo assonanza con questo blog), i quali sin dal primo progetto del Masterplan lamentavano il danno fatto alla loro residenza (in quel caso era stato prevista la costruzione di un muro alto una decina di metri e poi la costruzione di uno stabile da frapporre fra la villa e gli stabili già esistenti).
Da notare come il comune non abbia mai preso in considerazione l'ipotesi di finanziare il rifacimento della facciata dei palazzoni retrostanti alla villa od altre forme compensative al danno economico che viene procurato ad abitazioni vecchie di trenta-quarant'anni.

La costruzione di un garage in interrato, dovrebbe essere preceduta da accurati studi geologici: da un lato i vicini palazzoni potrebbero subire crepe e cedimenti a causa della decompressione del terreno nella fase di scavo, dall'altro la vicinanza della struttura alla villa del Majno potrebbe creare problemi ad una struttura protetta dai beni culturali (tanto più che appena restaurata).
Particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alle fondazioni della villa del Majno poichè in taluni casi edifici storici in terreni sabbiosi hanno mostrato in non averle minimamente.
In queste immagini si può ben capire quanto descritto in questo post, in cui si tentava di dare un dimensionamento delle quantità di terreno da movimentare e della quantità di macerie da inviare alla discarica con altrettanti camion.
Si sa poco anche riguardo al passaggio di autobus nell'area interessata, vista la linea che collega Mestre a Mirano.
Il problema è notevole visto che l'ACTV è un ente che fin'ora non sembra aver espresso pubblicamente alcun parere a riguardo dell'opera.
Il dubbio riguardo alla linea che gli autobus dell'ACTV dovrebbero percorrere segue il dubbio per i veicoli, ma tant'è questo al massimo è un problema che investe gli abitanti di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati.

giovedì 13 novembre 2008

Articolo di giornale - Incidente fra via Matteotti e via D'Annunzio

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 13 NOVEMBRE 2008
Provincia in breve SPINEA Incidente
Incidente ieri sera, intorno alle 18, all’incrocio tra le vie Matteotti e D’Annunzio. Una Fiat Punto è uscita di strada a causa dell’asfalto bagnato, abbattendo il segnale di stop. Leggermente ferito il conducente.
L'incrocio fra via Matteotti resa a senso unico, via Matteotti a doppio senso di marcia lato cimitero e via D'Annunzio reso senso unico uscente dall'intersezione, ha subito una notevole variazione in pochi mesi.
La concessione di costruire nel lotto di terreno che fa angolo fra il tratto a doppio senso di marcia di via Matteotti e via D'Annunzio in questi recenti 10 anni di amministrazione non ha fatto altro che togliere visibilità alla zona.
Con il senno di poi si sarebbe potuto immaginare almeno il taglio di parte dello spigolo esistente fra via Matteotti nel tratto a doppio senso e via D'Annunzio reso a senso unico, in modo tale che i veicoli sopraggiungenti dal lato cimitero avessero la possibilità di incanalarsi nella svolta obbligata.
Così non è stato, dedicando tutto il lotto all'edificazione e rinunciando a definire una sistemazione più sicura per l'incrocio fra la via a doppio senso ed il sistema di sensi unici.

mercoledì 12 novembre 2008

Articolo di giornale - Via Frassinelli - Via non sia scorciatoia per raggiungere

LA NUOVA
Domenica 9 novembre 2008 «Via non sia scorciatoia per raggiungere ...
«Via Frassinelli non sia scorciatoia per raggiungere Chirignago e Spinea». La richiesta degli abitanti è giunta di fronte alla Commissione consiliare municipale per la Pianificazione del territorio di Chirignago Zelarino.La preoccupazione dei cittadini è legata in particolare alle condizioni della strada, molto stretta e attualmente priva di marciapiedi e piste ciclabili, dalla quale recentemente sono stati tolti i dossi artificiali, che erano provvisori ma bastavano a mitigare la velocità, nonostante l'arteria sia già ora utilizzata da numerosi automobilisti quale via più breve per raggiungere Chirignago o Spinea .
...
Un'ancora di salvezza sarebbe la tanto attesa Strada dei Bivi, confermata anche se rappresentanti dell'opposizione hanno riesumato la contrarietà del Comune di Martellago...

domenica 9 novembre 2008

Articolo di giornale - I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar

LA NUOVA
VENERDÌ, 07 NOVEMBRE 2008
Provincia «Viabilità? Battaglia aperta» Spinea. I comitati attendono l’esito del ricorso al Tar
SPINEA.
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«Non è affatto finita - spiega il portavoce Pietro Curreli - primo perché il prossimo 29 gennaio ci sarà l’udienza al Tar sul ricorso presentato lo scorso anno, secondo perché gli stessi comitati promotori del referendum si sono costituiti in lista civica e saranno presenti alle prossime elezioni di primavera. Fossimo il sindaco uscente non canteremo vittoria troppo presto». Curreli spiega perché il vero banco di prova saranno questi due appuntamenti
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Correranno insieme alla civica 585, sotto il nome di «Lista civica 585 - Comitati viabilità e urbanistica». A presiederne il direttivo sarà Gianni Causin, portavoce del comitato Spinea vivibile, da mesi in prima linea contro la linea viaria varata dalla giunta Tessari. Comitati e 585 hanno tra l’altro già stretto accordi con la Lega Nord e l’Udc in vista del voto.
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mercoledì 29 ottobre 2008

Articoli di giornale - Investita in via Roma vicino Orgnano

IL GAZZETTINO
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La pioggia battente, il buio, il riflesso dei fanali sull'asfalto. Poi l'improvviso ostacolo. Una frenata inutile. La donna sulle strisce pedonali viene sbalzata a terra in una pozza di sangue: è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Mestre in condizioni gravissime. L'incidente ieri sera verso le 19.15 in via Roma ad Orgnano, all'intersezione con viale Viareggio, nei pressi della farmacia e del centro copie Buffetti. ...
LA NUOVA
MARTEDÌ, 04 NOVEMBRE 2008
Provincia Spinea. La donna è spirata dopo tre giorni in ospedale a Mestre. La sorella denuncia: «Quell’attraversamento pedonale non è illuminato» Travolta da un’auto, muore ex maestra ... di 73 anni era stata investita martedì sulle strisce di FILIPPO DE GASPARI
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LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 05 NOVEMBRE 2008
SPINEA, DOPO LA MORTE DELL’EX MAESTRA Dure polemiche sui passaggi pedonali
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Articolo di giornale - la strada dei bivi

IL GAZZETTINO
Domenica 26 ottobre 2008 Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi
Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi. La Provincia se lo tiene ben stretto perchè il rischio è che tra Zelarino e Trivignano - ma soprattutto a Trivignano - ci sia una sollevazione di fronte ad una strada che taglia di netto in mezzo alle campagne, ma interessa in parte anche gli abitati. In realtà la Provincia ha studiato tre soluzioni, due sono state scartate perchè sarebbero devastanti per il territorio, la terza invece viene data per buona. La strada dei Bivi, lo ricordiamo, da sempre è considerata fondamentale per "scaricare" la Miranese e la Castellana e permette al traffico che arriva a Mestre e deve andare verso Spinea , di non passare per Mestre. La nuova strada parte dal cavalcavia degli Arzeroni e va via dritta invece di girare a sinistra per il nuovo ospedale dell'Angelo. Corre in parallelo a via Paccagnella - e quindi lascia fuori l'abitato di Zelarino - fino all'altezza di Olmo e poi scavalca la prima volta la ferrovia facendo subito dopo un ampio curvone in mezzo alla campagna, alla fine del curvone si aggancia alla ferrovia dei Bivi. Corre in parallelo alla linea feroviaria, sul lato verso Martellago, passa accanto alla zona industriale e va a collegarsi alla rotatoria su via Asseggiano in Comune di Martellago, al confine con Spinea . Questa è la soluzione proposta dalla Provincia - il progetto è di Area engineering di San Donà di Piave - e la identificate sulla carta che pubblichiamo per il curvone e le due grandi asole (si chiamano rotonde a trombetta). Le due alternative - linee tratteggiate - sono una al di qua della linea dei Bivi e l'altra - complicatissima - che attraversa per tre volte la linea ferroviaria.
L'ipotesi scelta è quella più logica ed ha però un problema non da poco: bisogna spostare 650 metri di ferrovia. La strada dei Bivi parte dalla zona dell'Ospedale dell'Angelo a 4 corsie - dunque attraversa le campagne di Trivignano come una autostrada e si sa già che da quelle parti chiedono che, almeno, la strada diventi a due corsie - fino a quando scende ad affiancarsi alla ferrovia. Lì diventa a due corsie fino a Spinea . di Maurizio Dianese

Considerando che i veicoli passanti per il centro cittadino raggiungono le 30.000 unità, e di certo non diminuiscono a Chirignago, considerando gli innumerevoli problemi che tale traffico provoca alla salute dei cittadini sia per lo smog che devasta le vie respiratorie sia per gli incidenti che periodicamente vedono pedoni avere la peggio c'è da chiedersi perchè ancor oggi si parli di progetto segreto anzichè di progetto realizzato.
La pianificazione di centri cittadini costruiti a dorso delle vie di comunicazioni, arterie principali che si diramano nel territorio dal nucleo Mestre, così come previsto dal PALAV ha creato gli evidenti problemi che possono essere notati dai pendolari ogni mattino.
A fronte di tutto ciò il denaro pubblico dovrebbe essere investito per ottenere il prima possibile questi miglioramenti alla circolazione intercumunale, anzichè un insieme di sensi unici e manovre locali in un clima di forte rinnovamento per l'arrivo sia della stazione metropolitana di superficie che del Passante.
Differenza d'ambito fra strade che ricadono nell'ambito di intervento comunale e strade che ricadono nell'ambito di intervento procinciale.
Assieme alla strada dei bivi rimane comunque da potenziare il sistema delle provinciali valvola di sfogo che passano fra gli abitati di Borbiago, Crea, Spinea, Mirano, Martellago...prossimamente caricati forse anche dal traffico dei caselli del Passante.

sabato 25 ottobre 2008

Qui - Spinea in comune - edizione di ottobre

E' uscito in ottobre un nuovo numero di Qui - Spinea in comune, edizione che l'amministrazione comunale divulga per informare il cittadino.

Come di consueto all'interno nella prima pagina l'editoriale con l'intervista al sindaco Claudio Tessari.
Per quanto riguarda la viabilità il sindaco afferma di voler continuare con il percorso intrapreso e man mano che i lavori procedono molte delle persone che erano contrarie ai progetti ora avrebbero detto al sindaco di essersi ricreduti ("Più di qualcuno glielo ha detto anche personalmente").
Riferimento generico, nessun riferimento a chi ha espresso un tale parere al sindaco, nessun riferimento ai contrari, alle loro motivazioni od alla loro entità.
Niente da dire se vengono fatti riferimenti generici, poichè non è detto si riferiscano ai contrari alla situazione urbanistica venutasi a creare in alcuni quartieri e dubbiosi sulla pianificazione urbanistica voluta per il futuro restano (basti pensare che il referendum consultivo ha raccolto il 10% degli elettori vontanti della città di Spinea meno 30 persone).

Vi è in seguito un capitolo in cui si discute di viabilità: In Primo Piano La nuova viabilità e i nuovi progetti spiegati direttamente dall'assessore all'Urbanistica ed alla Viabilità Mario Simionato.

Riguardo a Zona Dante - via Bennati - via Matteotti
Secondo l'assessore all'urbanistica con alcuni interventi su via Alfieri e la piantumazione di via Bennati viene a concludersi uno degli interventi su una zona caotica e non considerata per decenni dalle amministrazioni comunali.
In realtà la zona era molto tranquilla e residenziale prima dell'intervento che ha dirottato il traffico di una dorsale, qual era via Matteotti, su tutto il tessuto residenziale.
E' ovvio che la gente si lamenti quando gli abitanti del tratto sud di via Alfieri si vedono aumentare il traffico a 300 veicoli all'ora, gli abitanti di via Bennati di circa 500 veicoli all'ora e in piazza Dante, divenuto centro di smistamento del traffico vedono passare dalle vie adiacenti più di mille veicoli all'ora.
Chiari erano i propositi di dell'amministrazione, da subito espressi, convinta di poter risolvere i problemi traslandoli su più vie di comunicazione, credendo che questo avrebbe fatto diluito il numero di veicoli per singola strada.
Hanno tuttavia trascurato molti aspetti importanti come già spiegato in decine di post:
  1. Rendendo tutti sensi unici (in futuro anche via Capitanio) non aumenta la fluidità del traffico ed anzi diminuiscono le sezioni in cui questo può muoversi (dalle precedenti 8 corsie, 4 per senso di marcia, fra via Capitanio, via Matteotti, via Alfieri, via Bennati si passerà a 5, 2 per senso di marcia a senso unico e una con doppio senso di marcia)
  2. Si è intervenuto nella via con minori problemi di sicurezza, rispetto altre vie più strette, senza visuale, senza marciapiedi, con banchine inesistenti e traffico sostenuto (via Bennati, via Alfieri, via Capitanio, via Sarpi, via Bruno, via Verga...)
  3. Non si è considerato che creando i tre sensi unici, tutto il tessuto urbano del quartiere ne avrebbe risentito visto che buona parte delle case, dei palazzoni e dei nuovi edifici costruiti fra via Cici e via Matteotti hanno due sole possibilità di movimentazione: il nuovo senso unico, ed una via completamente intasata che doveva essere sgravata (come da accordi con la provincia).
  4. La chiusura di un senso di marcia per via Matteotti ha comportato problematiche di circolazione e di collegamento fra quartieri a sud di via Roma ed a nord di via Roma (ora per passare dall'uno all'altro si deve impegnare via Roma intasandola ulteriormente), la totale sconvenienza del parcheggio di piazza Marconi e di conseguenza il calo nell'utilizzo, il cattivo funzionamento della chiesa San Vito e Modesto in particolari funzioni religiose, il calo delle vendite per i negozianti che hanno visto si aumentare i parcheggi fronte bottega, ma allo stesso tempo si sono trovati in un anello disprezzato da chi viaggia in auto, difficoltà per i genitori che agevolmente la mattina portavano i ragazzi alle scuole elementari cercando di evitare l'intasata via Roma, ecc...
Disapprovo anche la dicitura: "si concluderà un interessante esperimento".
Modifiche radicali alla viabilità del quartiere non le definirei un esperimento!
Con il senso unico in via Matteotti si è potuta realizzare la pista ciclabile fino a Fornase.
Pista ciclabile che poteva benissimo stare in via Capitanio, in via Alfieri, in via Bennati, magari raggiungendo il cimitero dal lato posteriore anzichè da via Matteotti...
Viene da chiedersi che problematiche si verificheranno all'incrocio fra via Bennati e la strada che porta al circolo ricreativo per anziani (la laterale si chiama anch'essa via Bennati) luogo di uscita di anziani in bicicletta e motorino su una via resa a senso unico in cui sono state mandate con le modifiche 500 veicoli all'ora.

A seguire una frase curiosa: "Con la rotatoria su via Roma ed il regolamento degli ingresso a sud di via Alfieri, anche questa strada ne ricaverà dei benefici"
Bene, uno dei benefici apportati come più volte ribadito è l'aumento del traffico veicolare.
Questo influisce più che nel campo acustico, nel campo delle polveri sollevate ed in quello della sicurezza.
Le problematiche sono già state spiegate qui (uscite a raso, mancanza di visibilità, marciapiedi inesistenti, alta velocità, aumento del passaggio delle auto sulle vie laterali, totale mancanza di sicurezza per vasti tratti di strada).
La rotonda in particolare in accordo con il divieto di transito ai camion ha giocato un ruolo fondamentale per aumentare il traffico di camioncini (quelli che riforniscono il mattino gli esercizi commerciali) ed anche camion pesanti.
Il cartello di regolazione degli ingressi nell'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri è stato per molto tempo dibattuto.
A parte la totale scoordinazione fra l'assessore all'urbanistica e la polizia municipale sul senso dei cartelli "eccetto residenti", "eccetto frontisti", "eccetto autorizzati", per cui per lungo tempo ognuno aveva la sua idea di cosa significassero e che veicoli fossero adibiti al passaggio, l'emissione di sempre nuove ordinanze per consentire il passaggio di nuovi veicoli proprio in quel tratto di strada.
Insomma l'assessore all'urbanistica prevede:
  • maggiore sicurezza nella circolazione
  • notevole riduzione del traffico
  • pista ciclabile da e per fornase
  • aumento dei parcheggi
  • riduzione dell'inquinamento da smog e rumore
  • aumento delle essenze arboree
  • radicale estetica dell'intera zona Dante che già ora appare certamente migliorata
e rispettivamente:
  • Non concordo
  • Notevole aumento del traffico soprattutto per i locali, ma anche per chi è di transito
  • Nel tratto da via D'Annunzio fino a Fornase si definisce pista ciclabile due linee per terra (meglio di niente). La disposizione lato cimitero della pista ciclabile aiuta ad accedere al servizio per la comunità, ma costringe il cittadino ad attraversare l'incrocio ad angolo retto senza visuale fra via Matteotti e via D'Annunzio, incrocio diventato importante per lo smistamento fra i sensi unici. La pista ciclabile poteva essere situata in zona residenziale, magari a cavallo con il circolo per anziani e non legata alla dorsale di via Matteotti.
  • Lamentele dei negozianti che vengono a trovarsi su un senso unico e vantano cali drastici nelle vendite
  • Quanto alla riduzione dell'inquinamento, non ci voleva molto per comprendere che non sarebbe diminuito, ma anzi aumentato a causa dell'aumento del percorso medio che ogni residente deve compiere per raggiungere la propria abitazione seguendo un arzigogolo di sensi unici. Il dirottamento del traffico su vie residenziali influisce sul movimento delle polveri sotto casa (non si può considerare lo smog limitato ad una sola via e non ad altre distanti qualche decina di metri). Tuttavia il movimento degli autoveicoli alza le polveri depositate sulla strada riportandole nell'aria e rendendo più inquinata l'aria. Come decine di volte indicato in questo blog, la messa a senso unico di una dorsale come via Matteotti oltre alle vaste problematiche che crea in più campi, rovina la comunicazione diretta fra i quartieri a sud ed a nord di via Roma, con la conseguenza che ora per passare da un'area all'altra si deve impegnare ulteriormente l'arteria principale cittadina (via Roma).
  • Come già spiegato esistono modi differenti di concepire il verde. 10 alberi piantati su una via in cui si aumenta il traffico circolante, con la costrizione per chi deve usufruire dell'anello dei tre sensi unici ad aumentare il percorso di scorrimento rendendo meno fluido il deflusso non è propriamente un aumento delle essenze erboree. Certo è piantare degli alberi, aggiungere del verde, ma è la stessa differenza intercorrente fra un verde boschivo, naturale incolto ed un verde costretto, imposto costipato (si era discusso di un analogo nei riguardi dell'incontro fra amministrazione, progettisti e cittadini per il progetto di piazza Santa Bertilla).
  • notando un peggioramento, non concordo

Sotto: Che cosa rimane da fare - Nuova rotatoria via Unità e via Roma si discute delle modifiche che verranno apportate a via dell'Unità da via Roma a via Bennati ed al tratto di via Roma fall'incrocio con via dell'Unità fino alle rampe per la recente rotonda.
Il piano dovrebbe prevedere la messa a senso unico del tratto di via Roma che scende dalla recente rotatoria fino a via dell'Unità ed il dirottamento del senso di arteria principale chiuso verso via dell'Unità (anch'essa per l'occasione verrà resa a senso unico) in direzione Mestre dal centro cittadino.
Nell'incrocio fra via dell'Unità e via Bennati verrà realizzata una rotonda che permetta ai mezzi provenienti da entrambe le arterie di smistarsi e salire verso la rotatoria (realizzazione di una nuova via di accesso rispetto all'attuale).
In questo modo un autista che dal centro di Spinea vorrà recarsi verso Mestre si troverà ad affrontare: la rotatoria di via Alfieri-via Roma, a circa 50-100 metri la rotatoria di via Unità-via Bennati, a 30-40 metri la prima rotatoria sopra il vecchio cavalcavia, ed infine a circa 50 metri la seconda rotatoria sopra il vecchio cavalcavia. Ben 4 rotonde.
Tuttavia questa situazione è relegata alla fase provvisoria con Masterplan non realizzato e via Roma non chiusa (o resa pedonalizzata) per il tratto che va da villa del Majno alla chiesa di San Vito e Modesto.

In seguito Qui - Spinea in comune parla proprio del Masterplan, elencando le modifiche al progetto originale, come già discusso in questo post.
Anche qui si può vedere l'immagine già in passato espressa

Si può notare come via Roma sia interrotta all'altezza di villa del Majno sulla sinistra fino al sagrato della chiesa San Vito e Modesto.
Gli autoveicoli infatti arriveranno fino al blocco stradale della via principale per poi essere dirottati nel retro della villa verso via Matteotti, recentemente resa senso unico.
Dubbi sorgono sull'entità dei veicoli che verranno dirottati dalla tangenziale Nord, oggi via Undici settembre 2001 e sulla provinciale fra Fornase e Crea verso Marghera (già parecchio intasata).
Attualmente si parla di un flusso di 30.000 veicoli e per il futuro sono previsti 33.000 veicoli.
Non è dato sapere quanto il progetto di Veneto City influirà su tali valori, benchè nel vicino comune si parla di movimentazione di circa 50.000 veicoli, nè quanto influiranno appieno anche le altre modificazioni apportate al territorio (Passante, SFRM con treni ogni 30 minuti, ecc..).
Come già fatto notare il valore molto elevato da ottenere sarebbe di una riduzione dell'80% dei veicoli passanti che porterebbe ad un 20% su 33000 di veicoli residui, pari a 6600 veicoli al giorno o 275 veicoli all'ora (quantità già in grado di creare malumore in ambienti residenziali qualora qualcosa non dovesse funzionare).
Il tutto ovviamente si basa su questa riduzione del traffico passante nell'asse principale, benchè manchino completamente vincoli al progetto del Masterplan in funzione dell'effettivo ottenimento della riduzione di mezzi in transito.
Tale riduzione qualora non venisse ottenuta rischierebbe di dirottare mezzi nelle vicine vie Buonarroti e via Bellini (entrambe le vie presentano scuole, asili nido ed ingressi del parco cittadino).

martedì 21 ottobre 2008

articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità

LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
...
Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.

Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.

"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!

Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.

Articolo di giornale: Il Comune rifà l’asta su piazza Santa Bertilla

IL GAZZETTINO
Venerdì 17 ottobre 2008
... mentre la base d'asta della zona di Santa Bertìlla viene ritoccata solo del costo di abbattimento e smaltimento della scuola Pascoli – 95 mila euro - la base d'asta dell'area Erp - edilizia residenziale pubblica, quella verso villaggio dei Fiori - improvvisamente è schizzata ìn alto. Da 387 mila euro a 567 mila euro. Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro.
Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende.
Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila euro per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila?
È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
In un periodo di crisi economica, con in parte le banche sotto processo una legge urbanistica che crea soldi virtuali per la costruzione di opere per la cittadinanza grazie alla vendita di proprietà improduttive da parte delle amministrazioni comunali e con al concessione di licenze di costruzione si sta concretizzando in una mazzata per il comune paragonabile ai tagli alle spese dei comuni.
Da notare che la legge urbanistica concentra tutto nella capacità di previsione di recupero del denaro dalla vendita di immobili, aspetto in cui è caduto in fallo l'amministrazione, ed aspetto difficile da eseguire al meglio in un periodo in cui i costi del mattone non calano benchè gli acquisti siano da sempre in decrescita e benchè i soldi spesi rimangano pur sempre sul capo dei cittadini per amministrazioni future magari di differente ideologia od orientamento politico.
Ciò che più può lasciare perplessi è l'inghippo che può verificarsi nel caso non venga rispettata la tempistica delle realizzazioni, specie se viene concessa la possibilità di costruire a privati senza che poi vi sia un tornaconto solerte per l'amministrazione comunale.
Qualche problema dovrebbe verificarsi anche con quelli che fino a qualche tempo fa sarebbero stati considerati come vizi di legge nel bando di concorso dato che lasciando libero arbitrio nell'accordo fra privati e Comune non vi sono più limitazioni tali per definire ciò che rientra nel giusto e ciò che invece costituisce infrazione.

domenica 12 ottobre 2008

Articolo di giornale: I vagoni sono stracolmi, pendolari lasciati a terra

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 09 OTTOBRE 2008 - Provincia La stazione di Spinea. Il biglietto è aumentato dell’80% ma il servizio è scadente I vagoni sono stracolmi, pendolari lasciati a terra Disagi continui al treno delle 7.45 per Venezia. Gli utenti: «Così non si può andare avanti»
FRANCESCO FURLAN
...
La stazione di Spinea è nata anche con questo obiettivo, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo sistema ferroviario metropolitano di superficie, che vedrà i treni fermarsi ogni 15 minuti. Ma per questo bisognerà aspettare almeno il 2010. E intanto il presente continua ad essere fatto di ritardi, accumulati anche se il tracciato tra Spinea e Venezia è di una manciata di chilometri, e disservizi....


LA NUOVA
GIOVEDÌ, 09 OTTOBRE 2008
Provincia Passeggeri pigiati, donna sviene
Quarto. Soccorsa dal personale, poi si è ripresa a Mestre

QUARTO. Le carrozze erano talmente stracolme che una signora rimasta in piedi vicino alle porte d’ingresso è svenuta.
E’ successo ieri mattina nella corsa delle 7.54 da Quarto d’Altino a Venezia, un Taf (treno ad alta frequentazione) proveniente da Portogruaro e frequentatissimo da lavoratori e studenti. Già a Quarto salire è un’impresa, spesso i passeggeri viaggiano schiacciati contro le pareti.
....
(Lorenzo Baldoni)
Già in passato La Nuova Venezia aveva fatto notare come la regione fosse colpevole di un notevole ritardo nell'acquisto di nuove carrozze e treni da affiancare a quelli esistenti per supportare un servizio degno sulla linea in questione.
E' evidente come regni il malumore per l'esiguo numero di persone che utilizzano tale mezzo pubblico per dirigersi a Mestre.
Insomma un'iniziativa lodevole che finisce per presentarsi nel peggiore dei modi alla cittadinanza.
Tuttavia è bene notare che il numero di veicoli transitanti giornalmente per Mestre è stimato intorno alle 30.000 unità, con una crescita annua del 3%.
I nuovi parcheggi e la capacità delle ferrovie è intorno ai 300-600 veicoli al giorno, ovvero 1-2% del totale.
Chi usufruisce di tale mezzo per recarsi a Mestre lascia l'auto parcheggiata fronte alla stazione per tutta la durata lavorativa giornaliera (8-10 ore), quindi un parcheggio da 300-600 posti non ha un notevole riflusso al variare delle ore della giornata, benchè al contrario il numero di veicoli transitanti giornalmente sulla Miranese è calcolato quasi costante per ogni ora della giornata.
Per questo motivo l'idea di creare un ulteriore servizio di trasporto per Mestre non sembra dare una sferzata al traffico di via Roma/Miranese.
A ciò si aggiungono le problematiche sul trasporto descritte dagli articoli e le solite problematiche logistiche riguardanti una ferrovia (se il posto di lavoro si trova ad 1 km dalla stanzione, od ogni mattina il pendolare si arma di un po' di pazienza, oppure preferisce un mezzo che può raggiungere comodamente qualsiasi punto del territorio).

LA NUOVA
Domenica 12-10-08, 29 Provincia «Abbiamo già chiesto un treno in più»
SPINEA. Un treno in più per Spinea. Lo ha chiesto l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato in un incontro avvenuto in Regione con l’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso per parlare dei disservizi sulla linea ferroviaria Spinea-Mestre-Venezia...

giovedì 2 ottobre 2008

Nuovi dossi per via Capitanio, via Alfieri e via Matteotti

Dossi anti alta velocità nelle vie Matteotti, Capitanio e Alfieri
SPINEA 1.10.2008 - Dossi anti alta velocità sono stati realizzati nelle vie Matteotti, Capitanio (nelle foto) e in via Alfieri. Proseguono così i lavori di messa in sicurezza in queste due strade considerate tra le più a rischio della città e in via Alfieri che ha visto aumentare il traffico con la nuova viabilità del quartiere. Via Matteotti nella seconda parte verso Fornase ha ora anche la pista ciclabile. In via Capitanio nonostante il limite di 30 all'ora gli automobilisti continuano a correre a velocità elevata, quindi i dossi dovrebbero limitare i rischi. La via è stata protagonista delle cronache, come si ricorderà, grazie alla "vigilessa sexy" disegnata in un pannello di legno da Giovanni Simionato un cittadino esasperato dall'alta velocità delle auto. Ora la vigilessa "vigila" ma è un po' nascosta dentro il giardino di Simionato.

dosso via Capitanio


dosso via Matteotti, oltre il senso unico recentemente imposto



Rimangono tutte le altre problematiche create alla circolazione dei veicoli già segnalati nell'home del blog.

Non deve trarre in inganno il passaggio pedonale sopra il dosso in via Capitanio. Attualmente passano pochi pedoni e vi è la totale mancanza di marciapiedi o piste ciclabili (insomma sembrerebbe un inutile passaggio pedonale da campo a campo).
In realtà forse in futuro via Capitanio verrà resa senso unico con la costruzione di un marciapiede o pista ciclabile.

Dei tre dossi costruiti, quello di via Matteotti vicino al cimitero e quello di via Capitanio sono abbastanza pronunciati, tanto da opporre un'effettiva vibrazione alle auto per il transito a più di 50Km/h.
Il dosso di via Alfieri, non visibile nelle foto è invece molto graduale (a causa delle vibrazioni sonore che produce ed a causa della vicinanza delle abitazioni residenziali), tanto che dopo le prime titubanze da parte degli automobilisti oggi viene percorso senza riduzioni di velocità come nulla fosse. Sorge quindi qualche dubbio da parte dei residenti di via Alfieri sulla sua definizione di dissuasore di velocità!
Per quanto riguarda via Alfieri è anche stata ridipinta la linea indicante la banchina su un lato della strada da via D'Annunzio a piazza Dante, spostandola a circa 50 centimetri dall bordo delle abitazioni.
A causa di questo non esiste più la larghezza minima per definire due corsie per strada residenziale, quindi è stata rimossa del tutto la linea di centro della strada per separare i flussi veicolari.
Si ricorda che già nel post Un nuovo bus per il "GiroSpinea" si faceva notare come camion, camioncini e pulmini fossero per dimensioni già al limite della larghezza della corsia. Ora che è stata ristretta di circa 50 centimetri si inseriscono ancora peggio nel flusso veicolare (a meno di non andare sopra la banchina qualora vi sia l'incrocio con veicoli nell'opposto senso di marcia).
L'allargamento della banchina migliora leggermente la problematiche di ci esce dalle vie laterali senza alcuna visibilità viste le intersezioni ad angolo retto e le problematiche di quei pedoni che appena usciti dalla propria abitazione venivano a trovarsi sulla corsia di corsa delle auto.


Lascia sempre perplessi l'idea di realizzare delle strisce pedonali in prossimità di un dosso, il quale, facendo vibrare sempre più le sospensioni delle ruote all'aumentare della velocità aumenta sensibilmente lo spazio di frenata dei veicoli (aumento del rischio per i pedoni).

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 08 OTTOBRE 2008 Pagina 23 - Provincia Spinea. Altri due sono nelle vie Matteotti e Alfieri Dossi contro la velocità nella strada di Manuela
SPINEA. Il Comune dà una mano a Manuela (in foto).
...
L’obiettivo è aumentare la sicurezza in rettilinei dove si corre ancora troppo, considerati tra i più a rischio della città. I dossi, camuffati da attraversamenti pedonali rialzati, non sono molto diversi da quelli installati in altre zone di Spinea, ad esempio in via Roma e in via Rossignago: per evitare sobbalzi e anche qualche danno all’automobile, vanno affrontati a non più di 30 chilometri orari. Limite che peraltro in via Capitanio era già presente, ma quasi mai rispettato. ...

martedì 9 settembre 2008

Spinea: una strada dedicata all’11 Settembre 2001

Spinea: una strada dedicata all’11 Settembre 2001 Cerimonia di intitolazione sabato 13 settembre Per la prima volta nel comprensorio veneziano

Una strada per dire no al terrorismo, per non dimenticare mai. Con questo slogan viene intitolata “Via 11 Settembre 2001” la nuova strada davanti alla nuova stazione di Spinea. La cerimonia di intitolazione si svolgerà sabato 13 settembre con inizio alle ore 20.45 presso il piazzale della stazione.

...

Il programma prevede alle ore 20.45 la cerimonia dell’alzabandiera con la Guardia d’Onore americana; gli inni nazionali eseguiti dal coro “Una voce” diretto da Monica Barbiero. Alle 21 il saluto delle autorità e alle 21.30 un concerto sinfonico con l’orchestra giovanile di Spinea diretta dal maestro Victor Sasu; soprano Eva Eron, tenore Omar Camata. Alle 23 brindisi. La cittadinanza è invitata a partecipare. Per l’occasione il Comune ha stampato un orginale manifesto che presenta la città notturna e al posto delle due torri due fasce di luce azzurre che illuminano il numero 11. Anche questo un modo per non dimenticare.


Undicisettembre.blogspot.com il migliore blog italiano dedicato all'analisi dei fatti riguardanti l'attentato terroristico di New York ha scritto un articolo a riguardo: via undici settembre 2001.

domenica 10 agosto 2008

Nuova pista ciclabile in via Matteotti

Nuova pista ciclabile in via Matteotti Terminati i lavori di asfaltatura e rifacimento segnaletica

Via Matteotti ha la pista ciclabile anche nel tratto che va dall’incrocio di via D’Annunzio fino a Fornase. Sono infatti terminati ieri i lavori di asfaltatura e rifacimento della segnaletica della strada. A breve, nel tratto prima del cimitero provenendo dal centro di Spinea, sarà anche posizionato un dosso per limitare la velocità degli automezzi. A settembre, salvo imprevisti, dopo l’ultimazione dei lavori del viale pedonale, sarà realizzata anche la pista ciclabile che da Santa Bertilla arriva alla biblioteca civica.




mercoledì 6 agosto 2008

Articolo di giornale - La brutta storia a lieto fine di Billy

LA NUOVA
DOMENICA, 03 AGOSTO 2008 Pagina 22 - Provincia SPINEA Ora è tornato a scodinzolare La brutta storia a lieto fine di Billy Un cagnolino investito e salvato da una brava ragazza
SPINEA. C’è chi investe i cani e non si ferma, ma per fortuna c’è anche qualcuno che li salva. E’ il caso di Billy, un dolce bastardino investito lungo via Giordano Bruno nei pressi di piazza Dante da un automobilista che con tutta probabilità correva troppo forte per frenare. E che poi, dopo essersi accorto di aver scaraventato al bordo strada un cane, non ha neppure avuto il coraggio di fermarsi per soccorrerlo.
...

martedì 15 luglio 2008

articolo di giornale - incidente, pedone investito su via roma

LA NUOVA
Domenica 13-07-08, 28 Provincia Un pedone investito sulle strisce
SPINEA. Investito sulle strisce in pieno centro. E’ successo ieri mattina in via Roma a Spinea, all’incrocio con piazza Fermi, dove si svolgeva il mercato settimanale. L’uomo, R.M., 52 anni di Spinea, stava attraversando sulle strisce, in prossimità dell’incrocio, quando è stato investito da una Opel Combo che proveniva dal centro. L’incidente è avvenuto verso le 9 del mattino, sotto gli occhi di numerose persone.
...

martedì 8 luglio 2008

articoli di giornale - incidente via Rossignago

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 03 LUGLIO 2008 Pagina 25 - Provincia SPINEA: IN VIA ROSSIGNAGO Con la bici contro l’auto in sosta trauma facciale per un ciclista
SPINEA.... L’uomo è stato vittima di un incredibile quanto banale incidente stradale, che gli è costato il ricovero in ospedale e alcuni giorni di prognosi. Stava pedalando in sella alla sua bicicletta lungo via Rossignago, in direzione della provinciale via della Costituzione, quando è finito contro un’auto, una Rover, parcheggiata a bordo strada. ...

mercoledì 2 luglio 2008

Articolo di giornale - Dissuasore (dosso) messo e tolto la protesta dei residenti

LA NUOVA
MARTEDÌ, 01 LUGLIO 2008 Pagina 25 - Provincia Spinea. Contro il traffico in via Rossignago Dissuasore messo e tolto la protesta dei residenti
SPINEA. Dissuasore di velocità prima messo, poi tolto, nel giro di poche settimane. E i cittadini, che lo avevano a lungo richiesto, ora protestano. Succede in via Rossignago, dove da tempo il locale comitato chiedeva la realizzazione di 4 attraversamenti pedonali rialzati, per rallentare le auto e mettere in sicurezza i pedoni. Dopo lunghe insistenze il Comune ne ha realizzati due, uno nei pressi di via Frassinelli, l’altro vicino all’ex deposito di alluminio, dove ora sorge una nuova zona residenziale. Proprio questo però è stato rimosso dal Comune. «Tanti problemi economici non c’erano se prima il dissuasore è stato realizzato e poi tolto» protestano i residenti. Spiega cos’è accaduto l’assessore alla Viabilità Mario Simionato: «Purtroppo l’opera è stata realizzata nel punto sbagliato, a ridosso di uno storico edifico, che è risultato danneggiato dalla continue vibrazioni generate dal transito dei veicoli sul dosso». .... Tutto ciò in attesa dell’apertura della tangenziale Nord (fra tre anni), che dovrebbe assorbire gran parte delle auto che oggi scelgono le vie Rossignago e Asseggiano per bypassare il centro di Spinea. (f.d.g.)

giovedì 26 giugno 2008

articolo di giornale - Ciclista investito in centro, è in coma

LA NUOVA VENEZIA
Ciclista investito in centro, è in coma
Spinea. Ennesimo incidente, sessantenne ricoverato in Rianimazione (di Filippo De Gaspari)
SPINEA. Gravissimo incidente stradale ieri mattina in via Roma, a pochi passi dal centro di Spinea. A farne le spese un ciclista di 61 anni, che ora si trova in coma all’ospedale di Mestre dopo essere stato travolto da un’auto. E’ successo intorno alle 8.30 di ieri, all’altezza del civico 178 di via Roma, non lontano dalla biblioteca. G.V., 61 anni di Spinea, era in sella alla sua bicicletta quando per cause ancora tutte da chiarire è stato tamponato e investito da una Renault Clio condotta da un sessantaseienne di Dolo, S.A. Entrambi stavano procedendo in direzione del centro di Spinea. Nell’urto il ciclista è stato sbalzato dalla bici, finendo rovinosamente a terra al centro della carreggiata e perdendo i sensi....


GAZZETTINO
Investito da un’auto, ciclista in fin di vita
L’incidente è avvenuto ieri mattina in via Roma tra la Biblioteca e il cinema Bersaglieri. Il sessantenne ferito è in prognosi riservata all’ospedale di Mestre
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LA NUOVA VENEZIA
Spinea. Ciclisti in pericolo lungo la provinciale Via Roma.
investito in bici migliora l’anziano ferito
SPINEA. Sta meglio... L’uomo è fuori pericolo, ma rimane sotto osservazione a causa delle gravi ferite riportate...

sabato 14 giugno 2008

Articolo di Giornale - incidente in via Zigaraga

IL GAZZETTINO
venerdì 13 giugno 2008
Unico testimone dell’incidente un bambino di nove anni. La vittima ha riportato la frattura di alcune costole Camion urta un ciclista e fugge
I vigili di Spinea stanno compiendo i rilievi sul posto dell’incidente

(ndr) Travolge un anziano in bìcì (per fortuna non grave) e fugge, la Polizia locale di Spinea indaga su un probabile caso di camion-pirata. Il fatto è accaduto ieri alle 12, in via Zigaraga, nel tratto di Spinea al confine con Martellago, dopo il civico 6 e di fronte al cantiere del Passante. Severino Chinellato, 67 anni, residente a due passi, stava rincasando in bici quand'è stato urtato da dietro da un mezzo pesante che procedeva nello stesso senso, verso la Provinciale.
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mercoledì 11 giugno 2008

Articolo di giornale - raccolte 2144 firme

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 11 GIUGNO 2008
Provincia Spinea. Il voto potrebbe essere affiancato alle comunali del 2009 Referendum viabilità, raccolte 2.144 firme I comitati sperano in un’apertura del Comune per trovare una soluzione
SPINEA. Sono 2144 le firme raccolte per indire il referendum consultivo su viabilità e urbanistica di Spinea. Lunedì i comitati promotori, «Per via Matteotti» e «Cittadini per una Spinea vivibile», hanno consegnato in Comune le sottoscrizioni dopo 90 giorni di raccolta che scadeva a mezzanotte di sabato. In realtà ne servivano 2050, ma gli organizzatori hanno preferito consegnarne qualcuna in più.
Perché potrebbero essercene di doppie o di non valide. E infatti ora il Comune dovrà controllare che tutto sia in ordine e non vi siano irregolarità. Ora non è detto che si vada per forza al voto, anche perché i comitati sperano di risolvere la questione attorno ad un tavolo. Ma se si andasse al voto, chiederanno di affiancarlo a quello comunale dell’anno prossimo. Le schede referendarie erano quattro, dove all’interno i cittadini hanno trovato due o tre quesiti. Nella scheda A, i comitati promotori chiedevano di non applicare il progetto urbanistico su piazza Fermi e piazza Marconi e proponevano che eventuali nuove costruzioni non abbiano cubature eccessive. Nella scheda B lanciavano l’idea che le vie Matteotti, Bennati e Cattaneo tornassero al doppio senso di marcia mentre in quella C consigliavano alla giunta di far tornare via Martini al doppio senso mentre su via Desenzano sia istituito un senso unico. Infine nella scheda D, i comitati chiedevano ai firmatari di lanciare l’idea alla giunta di una pista ciclabile un via Capitanio e in tutta via Alfieri, trasformandola a senso unico, e ripristinare lo spartitraffico in via Ponchielli. Tre sono stati i coordinatori dell’iniziativa, Valeria Chinellato, Gianni Causin e Gianni Crosera mentre sono una quarantina le persone in totale che vi hanno lavoratori. Gli autenticatori sono stati i consiglieri comunali Silvano Checchin dei Ds, Piercarlo Signorelli e Francesco Alacqua della Margherita, Alessandro Fontana di Rifondazione Comunista e quello provinciale della Lega Nord Giovanni Anci. I punti di raccolta sono stati il mercato e in altre zone cittadine, invece invecel’associazione 585 ha messo a disposizione i locali di via Ponchielli. Intanto stasera i comitati si incontreranno per parlare dell’esito della raccolta firme mentre per fine giugno è atteso il pronunciamento del Tar, chiesto dai cittadini attraverso il loro legale, di sospensione della delibera contro il senso unico e gli altri interventi viari adottati dal Comune. «Ci teniamo a ribadire - dicono il presidente e il portavoce del 585 Luigi Colombo e Pietro Curreli - che qui non c’è alcuna azione politica. I cittadini chiedono solo che la viabilità torni all’antico. Speriamo che davanti a questa protesta, il Comune apra un tavolo per trovare una soluzione».




News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013