martedì 3 aprile 2012

Pianificazione territoriale

A che punto è la risistemazione della circolazione viaria a Spinea dopo anni ?
  1. separazione dei due rami di accesso ed uscita dalla rotatoria per andare al Graspo de Uva - Stazione della ferrovia
  2. senso unico di via Matteotti
  3. Masterplan per piazza Fermi
  4. messa in sicurezza di via Capitanio e "tangenziale sud"
  5. tangenziale nord
  6. Girobus spinea
1) Il progetto di separazione dei due rami di ingresso alla rotatoria per il Graspo de Uva da Spinea centro, attraverso via Roma sembra essersi sbloccato.
Ora i proprietari coinvolti nella modifica urbanistica si dicono soddisfatti del trasferimento dell'attività a Fornase, e può aver luogo la modifica.
Forse potrebbe essere rimossa la rotonda antistante a via Alfieri.
Il traffico di via Roma verrebbe diviso in due parti, quello proveniente dalla rotatoria sulla sede vecchia e quello diretto verso Chirignago, fatto transitare su via Unità fino all'incrocio con via Bennati per poi salire tramite una piccola rotatoria ed una rampa sulla rotatoria inclinata posizionata sopra l'ex-cavalcavia.

2) il senso unico di via Matteotti, che imbriglia l'area compresa fra via Cici, via Roma e via Matteotti stessa, potrebbe tornare a doppio senso di percorrenza, con possibilità di riattivazione della linea autobus che serve di collegamento fra il centro cittadino e Crea.
Le sorti della via che imbriglia un intero quartiere pieno di palazzoni e servizi (una scuola elementare, due scuole materne) fra un senso unico ed una via perennemente intasata (via Roma) si giocano sul futuro del servizio Girobus e la messa in sicurezza di via Capitanio, secondo lo studio in atto del Dottor Pasetto e le modifiche urbanistiche apportate dalla tangenziale sud in costruzione.
In effetti la possibilità di mettere in sicurezza via Capitanio con uno o più sensi unici dipendono dalla permanenza a senso unico della viabilità di via Matteotti, come visto in passato, gravata da molte meno criticità rispetto altre vie di comunicazione.
Non è ancora prevista l'apertura di una via che colleghi via Cici a via Matteotti all'altezza del cimitero (tratto a doppio senso di percorrenza) o a via Capitanio (situazione che rischierebbe di aggravare la già precaria situazione di via Capitanio), dando sfogo all'intero quartiere di palazzi richiuso dalla passata amministrazione Tessari fra una via intasata (via Roma) e una via a senso unico (via Matteotti) con aumento del traffico in un quartiere cittadino zona 30 (quartiere Dante e via Alfieri, via Tommaseo, via bennati) divenuto zona di passaggio obbligato in cui sfrecciano le auto ogni giorno per rincasare.
Non sono previste soluzioni per le criticità presenti in via Alfieri: mancanza di marciapiedi ed ingressi a raso; tratto fra la piazzetta Dante e via Roma con poca visibilità, pedoni ed ingressi a raso; fermate del Girobus posizionate dove mancano sia piste ciclabili sia marciapiedi a differenza delle vicine vie Bennati e Matteotti, ecc...
Non sono previste soluzioni per l'incrocio fra via Tommaseo e via Bennati, dove le auto dirette al quartiere chiuso da via Roma e via Matteotti, sono solite correre ad alta velocità, benchè spesso vi sia la presenza di pedoni.

3) Il Masterplan per piazza Fermi-Matteotti, con spostamento del traffico veicolare di via Roma dietro villa del Majno verso il senso unico di via Matteotti è tramontato.
A meno che nella prossima amministrazione non salgano a maggioranza nuovi sostenitori, non desiderosi di valutare l'impatto del progetto sulla viabilità di via Matteotti e del quartiere Dante, il progetto è stato accantonato.
Si può notare tuttavia che l'attuale amministrazione non disdegna l'idea di sperimentare la chiusura di via Roma nel tratto considerato.
In effetti alcune manifestazioni con un buon seguito di pubblico, le notti gialle, hanno visto la chiusura di via Roma nel tratto previsto dal Masterplan e dirottamento del traffico, nella prima edizione veicolando il traffico attraverso via Buonarroti e nella seconda edizione lungo via Matteotti e via Buonarroti attraverso via Cattaneo.

4) la messa in sicurezza di via Capitanio è in fase di studio. Il dottor Pasetto sta valutando le migliori soluzioni per la sua messa in sicurezza, secondo i dati di traffico veicolare raccolti nel territorio di Spinea, tenendo in considerazione anche dei nuovi tratti stradali previsti nella zona sud di Spinea (collegamento fra via Martiri e via Capitanio costruito come opera secondaria al Passante di Mestre).
La soluzione sembra dipendere dalla messa a doppio senso di circolazione della meno critica via Matteotti, per la scarsità di collegamento fra la zona nord e sud di Spinea (via Roma come spartiacque).
A seguire il tratto previsto che fronte alla tangenziale sud doveva collegare via Capitanio con via Cici, a spese del Comune è stato accantonato.
Le proteste degli abitanti di via Martiri e via Capitanio sulla tangenziale sud hanno spostato sempre più a sud il tracciato, con collegamento con via Matteotti, bloccando così la possibilità di creare una via di sfogo per il quartiere Fermi chiuso fra il senso unico di via Matteotti e le code perenni di via Roma.
In via Martiti verranno realizzate opere di attenuazione (se non erro una pista ciclabile ed un marciapiede), ma non verrà bloccata la costruzione della tangenziale Sud, perchè tale opera prevista come accordo fra Comune (precedente ammiistrazione) e Stato non può essere bloccata per sola scelta di un'amministrazione comunale (legge Grandi Opere).
Si segnala anche uno studio di studenti della Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio e Sostenibilità dell'Università IUAV, nell'ambito del corso di Tecniche e Pianificazione Urbanistica tenuto dalla Professoressa Vitadini ex Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente (per esempio: dal 1998 a fine 2000 Presidente del Gruppo di lavoro Ambiente e Territorio nell'ambito della Commissione Intergovernativa Italo-Francese per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione attraverso la val di Susa).

5) tangenziale nord: la strada, nominata via 11 settembre 2001, che avrebbe dovuto portare fuori città tutto il traffico intercomunale di via Roma non ha sortito gli effetti sperati.
Il traffico percorre ancora via Roma. In una minima parte percorre il tratto nord.
Manca in effetti ancora il tratto di strada che collega la via con la camionabile a nord della Fossa.
Si pensa di rilanciare l'area a fianco della Stazione incrementando le prestazioni della stessa e trovando una posizione adatta per la piscina comunale (i precedenti progetti paventati la posizionavano intorno alla tangenziale sud).

6) il Girobus Spinea costa con un pubblico scarso, grava sulle casse del Comune, e così com'è conformato non raggiunge i quartieri periferici.
Si sta valutando se proseguire con il servizio, modificarlo, asservendo aree di Spinea difficilmente raggungibili con autobus di linea o sospenderlo del tutto, garantendo tuttavia un autobus ACTV per la tratta verso Crea.
Il Girobus Spinea fu utilizzato come scusa per mantenere via Alfieri a doppio senso di circolazione ed impedire la chiusura dell'ingresso della via da via D'Annunzio dopo la creazione dei tre sensi unici.

IMU - IRPEF - 2012

Segue un breve riassunto sull'IMU.

La tassa è stata emanata dal PDL-Lega a seguito del federalismo dei comuni e doveva entrare in vigore dopo le elezioni statali (2014) che avrebbero visto coinvolti i partiti, se non fosse caduto il governo (in altre parole una legge voluta da un precedente governo avrebbe gravato sul consenso elettorale del governo susseguente).
L'intenzione era quella di prevedere la tassa per le sole seconde case e di andare a sanare i tagli ai bilanci comunali imposti dal Governo ai Comuni con il Patto di Stabilità (si vedano le marce di protesta di vari sindaci di tutti gli schieramenti a Roma riguardo al Patto di Stabilità).
La campagna pubblicitaria politica sull'IMU, "vedo, pago, voto", non spiegava per quale motivo i proprietari di seconde case, quindi non residenti nel Comune, avrebbero dovuto influire sul Comune votando il Sindaco alle elezioni in funzione delle aliquote scelte sull'IMU e la gestione del bilancio comunale.

A seguito della crisi economica del 2011, e delle 4-5 manovre finanziarie di almeno due governi nello stesso anno, evidente prolungamento dei crack finanziari del 2008, il governo Monti, succeduto al governo PDL-Lega, ha anticipato l'IMU di due anni, ed imposto la tassa anche sulle prime case (cambiati anche alcuni coefficienti moltiplicatori per il calcolo).

L'IMU, imposta municipale unica, come previsto dalla prima stesura della tassa copre l'ICI e l'IRPEF sugli immobili sfitti.
Prima del 2007 l'ICI sulle prime case era pagata in una piccola percentuale, mentre il resto era detraibile.
Nel 2007 si decise di eliminarla completamente.
Analogamente l'IRPEF per immobili sfitti non era dovuta per la prima casa (il senso della tassa era che un immobile sfitto veniva valutato come rendita solo per il fatto di possederlo).
Per le seconde case (o per gli immobili costruiti da imprese di costruzioni, prima dell'atto della vendita) l'ICI era dovuta per l'anno in corso, mentre l'IRPEF per immobili sfitti era dovuta nella dichiarazione dei redditi dell'anno seguente.
Per uffici e negozi, essendo questi luoghi di lavoro, non era dovuta l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF per il reddito sviluppato e l'ICI sul locale/immobile.

L'IMU, come imposta municipale unica raggruppa l'ICI e l'IRPEF per immobili sfitti, legando il guadagno ad una varietà di aliquote diverse per i differenti scopi dell'immobile, con un versamento di imposte nell'anno in corso, come l'ICI e non nella dichiarazione dei redditi postuma di un anno.
Ciò significa che lo Stato guadagnerà un anticipo di tasse (è come se venisse anticipato di un anno il pagamento dell'IRPEF per immobili sfitti), cosa che gli permetterà di far cassa prima, ed al variare dei bilanci dei Comuni guadagnerà una quota fissa di tasse (3.8 per mille dell'IMU), lasciando libere le amministrazioni locali di imporre le aliquote in funzione del guadagno necessario.
Analogamente lo Stato perde il contributo dell'IRPEF inglobato nell'IMU.
Non si può stabilire con certezza a priori quanti soldi un Comune o lo Stato guadagnerà.

Infatti benchè siano noti i valori di prime e seconde case presenti sul territorio, risulta difficile stabilire quanta IRPEF pagavano i soggetti coinvolti, non si sà a priori quante di queste abitazioni verranno locate nell'anno in corso (variazione dell'aliquota nel caso di locazione), così come è difficile per lo Stato prevedere i cambiamenti politici e di bilancio di tutti i comuni e di conseguenza le relative aliquote.
Infine, il denaro raccolto dall'Agenzia delle Entrate e ridistribuito nel territorio con un certo ritardo, passa attraverso il fondo di perequazione comunale, nato per colmare le differenze fra Comuni confinanti quando c'era la sola tassazione IMU sulla seconda casa, rimasto attivo ancor oggi che la tassa investe tutti gli immobili.

L'unico pregio della tassa sembra essere il coinvolgimento del Comune al controllo del territorio per individuare case fantasma, abusi edilizi e simili.
Tuttavia questo pregio sarà da valutare.
Infatti si presuppone che al Comune interessi individuare i casi di abuso diffuso, per aumentare in modo considerevole il bilancio, piuttosto che limitarsi semplicemente ad aumentare di mezzo punto o di un punto la tassa nel bilancio dell'anno seguente.
In altre parole, se in un Comune di 8000 unità ci sono 1000 immobili fantasma, allora per il Comune potrebbe aver senso il controllo degli abusi nel territorio.
Se nel Comune di 8000 unità, 10 case sono abusive, il guadagno che ne trarrebbe il Comune dal controllo degli abusi è scarso e risulta più semplice in caso di carenze di bilancio, aumentare semplicemente l'aliquota dell'IMU (La Nuova Venezia: 1600 immobili fantasma nel veneziano - 132 solo a Spinea).

Come funziona l'IMU:
1) il Comune calcola il bilancio, stima le entrate che devono arrivargli con i tagli dello Stato e calcola le aliquote con i dati del patrimonio immobiliare fornitigli dall'Agenzia delle Entrate (forse servendosi del nuovo sistema VIATEL).
2) definisce quindi in accordo con due persone, i revisori dell'Agenzia delle Entrate (nuova figura professionale pagata dal contribuente per rendere sostenibile il federalismo fiscale comunale), le aliquote stabilendo la bontà e stabilità del bilancio comunale con parametri imposti dallo Stato. Le aliquote vengono approvate in consiglio comunale, con intervento anche dei revisori dell'Agenzia delle Entrate ed in genere con un pubblico di cittadini spettatori interessati alquanto scarso ("non vedo, pago, forse voto in qualche altro Comune...").
I revisori comunicano le aliquote all'Agenzia delle Entrate, che le applicherà per l'anno in corso, raccogliendo le tasse dovute dai cittadini.
3) l'Agenzia delle Entrate riscuote il denaro dell'IMU, e lo inserisce nel fondo perequativo. Un 3.8 per mille viene destinato alle casse dello Stato, il resto dell'aliquota viene ridistribuito ai Comuni, facendo in modo che non vi sia un Comune povero di risorse ed uno ricco confinanti.
4) il Comune riceve una quantità di denaro dallo Stato conforme con quanto stabilito, più un certo ritardo temporale nella consegna dell'imposta, e così chiude il bilancio.

Il Comune di Spinea, con una partecipazione di pubblico al consiglio comunale piuttosto scarsa (una ventina di persone su quasi 24 mila cittadini) ha stabilito con un accordo fra le parti politiche di maggioranza ed opposizione le aliquote:
1) 4.5 per mille riguardo alla prima casa, con la possibilità di portare il valore al 4 per mille per l'anno 2013 e 4 per mille nel 2012 nel caso in cui le entrate siano superiori a quanto previsto;
2) 9.5 per mille per le seconde case;
3) 7.6 per mille per le seconde case locate;

Non risultano altri valori speciali: per esempio una riduzione al 4 per mille per le case costruite da imprese costruttrici (IMU la richiesta dell'ANCE per le imprese - aliquota allo 0.4%) che così risultano le più tartassate (oltre agli oneri di urbanizzazione pagano gli immobili costruiti come seconda casa ad aliquota piena dall'emissione del certificato di abitabilità al giorno di vendita) o per esempio foresterie, rustici, magazzini, ecc...

Nel 2007 i valori erano del 5 per mille per le prime case e del 7 per mille per le seconde case.

I revisori del bilancio dell'Agenzia delle Entrate hanno espresso parere favorevole sulla gestione del bilancio (scarso appesantimento dei costi del personale sul bilancio Comunale, buona gestione delle entrate, piccola esposizione debitizia per 500 mila euro...)

Niente è stato detto sul sormonto fra le tasse.
Infatti i contribuenti delle seconde case, per il primo anno di IMU, si troveranno a dover pagare nella dichiarazione dei redditi del 2012 l'IRPEF per appartamento sfitto per l'anno 2011 e l'IMU (ovvero ICI e IRPEF per appartamenti sfitti) dell'anno 2012. Tralasciando quindi le differenti aliquote tendenti al rialzo, ciò sarebbe come far pagare al contribuente nello stesso anno, il 2012, una volta l'ICI e due volte IRPEF.


L'IMU, come tassa che grava su un bene immobile non celabile (diversamente da mancata emissione di scontrini fiscali, false fatturazioni, ecc...), va quindi a far pagare immobili costituenti attività (negozi ed uffici) indipendentemente dal reddito prodotto.
Da un lato quindi si ha il pregio di far pagare eventuali evasori fiscali con tasse certe indipendenti dall'emissione di scontrini o fatture, dall'altro va a gravare in modo certo su quelle attività che non necessariamente forniscono guadagno (vedi negozi che non vendono niente per un mese), e secondo una logica politica liberista, dovrebbero aver già chiuso per la competizione di eguali soggetti in attivo.


Come si calcola l'IRPEF e l'IMU rispetto l'ICI.
Dalla dichiarazione dei redditi si prende la rendica catastale dell'immobile: per esempio 550.
Il valore della rendita viene moltiplicato per alcuni coefficienti.
Il risultato è l'ICI o l'IMU per l'immobile.

L'ICI nel comune di Spinea per la prima casa aveva aliquota 0.5% e per le seconde case 0.7%.
Il coefficiente moltiplicatore riguardo alal tipologia della casa sono riassunti qui: dossier.net o visurnet.com.
Basta guardate il tipo di abitazione (per esempio immobile ad uso abitazione categoria A1) ed il relativo coefficiente (100 prima del 2012 e 160 dopo la variazione del governo Mondi).
Un ulteriore cofficiente è dovuto alla rivalutazione delle rendite catastali voluta dal governo Amato negli anni '90 a seguito della crisi economica: pari a 1.05.
Infine vi è l'aliquota della tassa.

Quindi se l'immobile di rendita catastale 550 fosse una prima casa:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 100
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 160

Se invece fosse stato un ufficio
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 50
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 80
od un negozio:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 34
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 55




E' bene notare che le imprese di costruzioni non pagano le loro costruzioni come uffici o negozi, ma come seconde case.
Quindi in numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro
Nel caso di figlio a carico c'è una detrazione di 200 euro, con ulteriori 50 euro per ogni figlio inferiore a 26 anni fino ad un massimo di 400 euro di detrazione.
Seconda casa:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro
Seconda casa locata:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro
Uffici:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 50 = 202.13 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 80 = 438.9 euro
Negozi:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 34 = 137.45 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 55 = 311.28 euro


311.28 euro / 12 mesi = 26 euro di tassazione al mese da compensare con altrettanti ricavi dichiarati (considerazione che potrebbe essere dibattutta con i sostenitori della teoria che ogni negozio italiano debba evadere un terzo delle vendite del mese per compensare le tasse dovute).

E' evidente come negozi ed uffici continuano a pagare la metà delle imposte delle abitazioni a parità di rendita catastale (da considerare comunque le differenti rendite catastali fra un immobile di 80 metri quadri ed un negozio di una decina di metri quadri).
L'aliquota del 9.5 per mille infatti basandosi su un coefficiente moltiplicatore di 55-80, anzichè di 160, fa si che l'importo annuale dovuto di IMU sia inferiore all'importo dovuto per una prima casa. Quindi tutte quelle voci per cui i commercianti (attività redditizia?!), vengono strangolati dalla morsa della tassa non trova ragione, in quanto coloro che vengono letteralmente tartassati sono i proprietari di seconde case (proprietà non redditizia e non attività!!!).

Cosa si dovrebbe aspettare il comune di Spinea? un forte malcontento di non residenti!
Infatti la logica del "chi più ha più paga" o "chi ha la seconda casa, sicuramente ha più denaro e può pagare più tasse a fronte della crisi generata da decenni di inciuci della politica italiana e della speculazione bancaria" è del tutto sbagliata per un caso semplicissimo.
Infatti a Spinea sono residenti vari anziani, che alla loro dipartita lasciano gli immobili prima casa di residenza ai figli.
I figli, che magari hanno speso tempo e denaro nell'acquisto di una loro casa, non necessariamente sono ricchi e non necessariamente riescono a svendere in breve tempo la loro nuova seconda casa (da non dimenticare che dietro al passaggio di proprietà per eredità gravano imposte di successione) o non riescono in breve tempo a locarla a causa della stagnazione del mercato (aumento dell'offerta con domanda inalterata).
Su questa categoria ricade quindi una batosta di tasse ingiusta ed onerosa, che spiega per quale motivo percorrendo le strade del Comune si moltiplicano i cartelli di messa in vendita di immobili applicati sui balconi.

Nota aggiuntiva: viene meno il trucco legalizzato del comodato d'uso al figlio per non pagare le tasse su una seconda abitazione, considerata come prima casa.
In caso di comodato d'uso gratuito le tasse dovute sono, secondo le quote del comodato, pari all'aliquota della prima casa per il figlio e pari all'aliquota di una seconda casa per il padre.
Ciò spiega per quale motivo molti si siano già premuniti facendo una donazione di immobili da padri a figli, pagando le relative tasse di successione, in una logica economica di lungo periodo più redditizia con tale sistema dell'IMU.

Cosa cambia se si considera anche l'IRPEF?
L'IRPEF per immobili sfitti viene calcolata con la rendita catastale moltiplicata per dei coefficienti:
1) rivalutazione di 1/ 3 del valore della rendita catastale (quindi 1 + 1 / 3 = 4 / 3)
2) coefficiente di rivalutazione del 5 per cento (legge Amato anni '90)
3) aliquota IRPEF della persona: commercialistatelematico.com
E' evidente che aver accorpato l'IRPEF nell'IMU favorisce gli alti redditi (aliquota 0.43 per redditi sopra 75000 euro) e fa pagare di più i meno abbienti o gli evasori (aliquote inferiori).
Quindi all'atto pratico non vi è riscontro nella morale del "chi più ha più paga"....

Le aliquote erano:
aliquota 23% reddito inferiore a 15000 euro
aliquota 27% reddito compreso fra 15000 euro e 28000 euro
aliquota 38% reddito compreso fra 28000 euro e 55000 euro
aliquota 41% reddito compreso fra 55000 euro e 75000 euro
aliquota 43% reddito superiore a 75000 euro

All'esempio precedente, considereremo tre casi: aliquota minima (non abbiente od evasore), aliquota media (semplice borghese appena sopra la soglia di povertà con uno stipendio decente), aliquota massima.
In numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
IRPEF = non dovuta per prime case (segnata nella dichiarazione dei redditi e detratta)
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro

Si ha quindi un raddoppio di imposte per il proprietario di prima casa, rispetto agli anni precedenti al 2007.


Seconda casa:
IRPEF1 = (23 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 177.1 euro
IRPEF2 = (38 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 292.6 euro
IRPEF3 = (43 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 331.1 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

ICI+IRPEF1 = 581.35 euro - (l'imu è 1.53 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF2 = 696.85 euro - (l'imu è 1.27 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF3 = 735.35 euro - (l'imu è 1.21 volte il valore di tasse prima versato)

IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro

L'IMU dovuta è una tassa maggiore per persone meno abbienti o evasori fiscali (aliquota 15%) piuttosto che per ricchi (redditi maggiori di 75 mila euro), per i quali aumenta di soli 150 euro su 735 che già erano dovuti.

Seconda casa locata:
Nel caso di locazione, l'IRPEF per immobile sfitto non è dovuta.
Si paga l'IRPEF per reddito di locazione che varia in funzione del canone mensile/annuo.
Un regime di tassazione alternativo che anticipa l'IRPEF di 1 anno (come l'IMU), dietro una considerevole diminuzione di denaro dovuto è attuabile con la cosiddetta Cedolare Secca.
Il calcolo della cedolare secca è semplice:
soldi dovuti con contratto libero = 0.21 * canone mensile * 12 mesi
soldi dovuti con contratto concordato = 0.19 * canone concordato * 12 mesi
Anche in questo caso la tassazione premia maggiormente i redditi più alti (l'irpef sul 75% del reddito da locazione può avere le aliquote prima viste dal 23% al 43%).

Vi è una grande convenienza fiscale nel mettere le seconde case in affitto.
Tuttavia per un aumento dell'offerta non si attesta oggi un aumento della domanda di inquilini in cerca di locazioni.
E' bene notare che per il 2012, il primo anno di entrata in vigore dell'IMU proprio le abitazioni locate sono le maggiormente colpite da una tripla tassazione.
Infatti nel 2012 i proprietari di abitazioni dovranno pagare:
1) nel modello 730 od unico i proventi IRPEF relativi al 2011 (se l'appartamento era sfitto l'IRPEF di appartamento sfitto del 2011, dal 2012 compensata nell'IMU, se l'appartamento era fitto, l'IRPEF della rendita).
2) nel 2012 relativamente al 2012 l'IMU, imposta unica municipale, tassa che compensa l'ICI e l'IRPEF per abitazione sfitta, relativamente a tutti i 12 mesi, indipendentemente che l'appartamento sia fitto o sfitto.
3) nel 2012 la cedolare secca (a sostituzione dell'IRPEF dovuta per la rendita fondiaria) con un anticipo del 95% oppure nel 2013 l'IRPEF dovuta per la rendita fondiara se non si adotta il regime sostitutivo (cedolare secca). C'è da notare che il contratto di locazione (4+4 anni o 3+2 anni) e la relativa scelta per il regime della cedolare secca possono derivare dagli anni precedenti al 2012.
E' quindi evidente che nel 2012 per le seconde abitazioni, dovendo versare IMU e IRPEF del 2011, è come si dovesse versare un'ICI (quella relativa al 2012) e due IRPEF (quella relativa al 2011 e quella relativa al 2012 anticipatamente e non nel 2013 come vecchio modelllo di tassazione).
Mentre per le seconde case poste in locazione le tasse dovute possono essere:
a) nel 2012 l'IRPEF sfitta (o di locazione) relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e nel 2013 l'IRPEF per rendita di locazione relativa al 2012. E' evidente quindi come si paghino nel 2012 due IRPEF (2011 e 2012) e si conteggino tasse per 2 IRPEF relativamente al 2012 (IRPEF sfitta per 12 mesi relativamente al 2012 e IRPEF da rendita di locazione per 12 mesi relativamente al 2012).
b) nel 2012 l'IRPEF sfitta relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e il 95% dell'importo della cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita di locazione che dovrebbe essere dovuta nel 2013. In questo caso nel 2012 il contribuente (magari operaio o neolaureato a 8000 euro al mese che ha soltanto avuto la sfortuna di ereditare (con le tasse di successione) l'abitazione dei suoi genitori e non è riuscito a venderla) dovrà versare l'ICI relativa al 2012 (inglobata nell'IMU) e ben tre importi IRPEF (IRPEF relativa al 2011, IRPEF di abitazione sfitta inglobata nell'IMU e cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita fondiaria).
Quindi non è strano notare come il canone di affitto degli appartamenti abbia subito in pochi mesi un balzo da 500 euro in media a punte di 600-700 euro al mese.
Tali tasse non sono dovute da chi assume una locazione.

Ciò potrebbe ridurre i costi dei canoni di affitto pur di usufruire di un reddito non tassato e di sconti di imposta, rendendo così sempre meno conveniente l'investmento di denaro per metterle in locazione (attualmente ) a fronte di forme alternative di investimento (generalmente coincidenti con le stesse forme di investimento che hanno provocato la bolla speculativa finanziaria pari a tre volte il prodotto interno lordo mondiale che ha generato la crisi economica che dal 2008 imperversa in tutto il mondo - fonte documentario "Inside Jobs" del 2010).

Per un contratto libero con canone di 500 euro mensili:
IRPEF1 = 0.23 * 0.75 * 12 * 500 = 1035 euro
IRPEF2 = 0.38 * 0.75 * 12 * 500 = 1710 euro
IRPEF3 = 0.43 * 0.75 * 12 * 500 = 1935 euro
Canone annuale percepito = 6000 euro
Cedolare secca = 12*500 * 21 / 100 = 1260 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro

In caso di mancata locazione l'imposta dovuta è l'IMU per seconda casa (887 euro circa).
In caso di locazione l'imposta dovuta è l'IMU ridotta (702 euro circa) + IRPEF sulla rendita oppure IMU ridotta (702 euro circa) + Cedolare Secca.
Nel caso di alcuni mesi sfitto ed alcuni locati, il calcolo complessivo viene fatto con i valori di tasse relativi ai mesi di riferimento.
Per esempio 4 mesi sfitto e 8 mesi locato con cedolare secca: IMU con aliquota 9.5 per mille * 4 mesi su 12 + IMU con aliquota 7.6 per mille * 8 mesi su 12 + cedolare secca * 8 mesi su 12



Uffici e negozi:
Analogamente, gli uffici ed i negozi non pagavano l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF sulla rendita dell'attività, non compresa nell'IMU ed a tutt'oggi dovuta.
Tuttavia permane il fatto che tali categorie, produttrici di reddito diversamente da prime e seconde case, magari ereditate, pur pagando più degli anni precedenti, pagano complessivamente meno di altre categorie.
Aumenti esorbitanti del costo dei prodotti venduti/prestazioni offerte con conseguente inflazione potrebbero essere non giustificati, benchè fortemente paventati.


E bene notare inoltre che il reddito della persona fisica con il sistema della cedolare secca e quello dell'IMU viene sgravato dei ricavi dovuti all'IRPEF per la locazione di un immobile o l'IRPEF per un immobile sfitto.
Quindi detrazioni prolungate su 10 anni, per esempio le detrazioni per lavori edili inventivate al 36% o per risparmio energetico al 55%, dovrebbero essere valutate da caso a caso.


Il bilancio del Comune di Spinea, come da presentazione in sala consigliare, si attesta intorno ai 13 milioni di euro.
Di questi, un 20% è dovuto agli stipendi ed ai costi di personale (110 dipendenti), ed un 33% è dovuto alle entrate che lo Stato garantisce al Comune.
La maggior parte dei soldi raccolti dal territorio dal Comune è pari al 40% del bilancio comunale e con l'IMU questa si prevede che salga al 47% del valore del bilancio.

Nota: Sul sito del Comune vengono indicate le quote di imposta al variare della rendita catastale. Vale la pena notare che per le seconde case viene indicato nel grafico non la quantità delle imposte dovute, bensì la quota comunale, al netto del 3.8 per mille trasferito allo Stato.
Ciò permette di far sembrare l'IMU di poco superiore all'ICI (precedentemente incamerata tutta dallo Stato)
Quindi l'imposta dovuta al 9.5 per mille rimane il valore calcolato e di questo un 9.5 - 3.8 per mille, ovvero il 5.7 per mille rimane al comune.
Con una rendita catastale di 550, l'importo è pari a circa 525 euro, così come indicato dal grafico, mentre l'importo totale che il proprietario dovrà pagare è di 887 euro circa, come sopra scritto.

domenica 20 novembre 2011

Spinea nel web

Per chi fosse interessato, il web offre molti mezzi di comunicazione/informazione; Google Alert è una di questi.
Il servizio offerto da Google permette di restare informati su determinati termini di ricerca senza muovere un dito, semplicemente indicando dove si vuole ricevere l'informazione.
I software del più grande motore di ricerca mai creato, scandagliando il web segnaleranno ogni pagina web che riporti le parole di ricerca inserite e offriranno con una certa periodicità uno scritto riassuntivo, nel rispetto delle norme di copyright con l'inizio del testo e il link alla pagina internet relativa.

Ovviamente questo servizio è fatto in modo del tutto automatico, quindi non mancano ogni tanto un piccolo numero di false segnalazioni. Si pensi per esempio alla città di Mirano. Richiedendo la segnalazione delle pagine web trovate da Google con la parola Mirano, verrebbero segnalate anche tutte le pagine web che il verbo "mirano".

Il servizio news automatico implementato in questo blog
  • News su Spinea
  • News su Spinea dai giornali
  • News su Federica Pellegrini
utilizza per l'appunto il servizio Google Alert.

Per chi fosse interessato, vi è la possibilità di ricevere avvisi Google Alert sulla propria casella di posta elettronica con una semplice iscrizione (basta usare qualsiasi mail, non necessariamente gmail).

In alternativa, se qualcuno proprio non riesce a crearsi un avviso Google Alert da solo, posso comunque inoltrare gli avvisi su "Spinea", gli articoli di giornale pubblicati nel web che parlano di "Spinea" o le pagine web in cui si parla di "Federica Pellegrini", inoltrando le email da spineawebnews@gmail.com.
Per richiedere l'inoltro basta mandare un'email all'indirizzo spineawebnews@gmail.com indicando che avvisi Google Alert si vuole ricevere: "segnalazioni su Spinea", "segnalazioni su Federica Pellegrini", "news su Spinea dai giornali".

Verrà inviata una mail di adesione, con un link da cliccare (od un codice da rispedire a spineawebnews@gmail.com) per l'attivazione dell'inoltro.
Per la disiscrizione basta mandare una mail, indicando cosa non si vuole ricevere.

giovedì 15 ottobre 2009

Dibattito su SpineaNews riguardo ai sensi unici

E' nata una discussione sulla newsletter di SpineaNews riguardo alla creazione della passata giunta comunale dei sensi unici di via Matteotti-D'Annunzio-Bennati.
Riporto qui di seguito gli interventi scritti alla redazione.
Gli interventi nelle lettere di Spineanews appaiono anche a questo link.

Primo intervento del signor Dall'Igna, a seguito della lettura di alcuni articoli di giornale sulla mancanza di denaro per i lavori di ripristino del doppio senso di marcia per via Matteotti.
Senso unico in via Matteotti: non torniamo indietro!
Gentile redazione,
leggo, oggi, con stupore ed amarezza la notizia che questa Amministrazione comunale, sopratutto per volontà della lega e dell'Udc, voler ripristinare il doppio senso di marcia in via Matteotti. Faccio notare che il sottoscritto da molti anni a questa parte si è battuto perché il senso unico diventasse realtà. Ovvio che il motivo principale è l'estremo disagio e pericolosità ad abitare fronte strada dove, sia per il doppio senso, che per mancanza assoluta di qualsiasi sicurezza per i residenti.
Non sto qui ad elencare per filo e per segno quali e quanti disagi ho sopportato e hanno sopportato altri cittadini nella stessa mia situazione. Finalmente la precedente Amministrazione ha preso a cuore il problema! La soluzione del senso unico ci è stata provvidenziale in quanto molto traffico non transità più (nonostante sia abbondante lo stesso quello che c'è). Anch'io sono stato promotore di una sottoscrizione intesa a rafforzare la decisione del Sindaco uscente e più volte sono intervenuto per affermare la necessità di dar corso al benedetto senso unico. Ora che la vita ci pare migliore ecco che i soliti contrari (pochissimi veramente residenti sulla via) che grazie al successo dell'attuale Amministrazione tornano alla carica! Leggo anche che il Sindaco non dice che l'attuale sistemazione è corretta ma che farebbe modifiche se solo ci fossero i soldi! Io l'ho votato convinto che non si ritornasse per niente indietro. Grazie per l'accoglienza.
Albino Dall’Igna
Spinea

Risposta alla prima lettera-mail del signor Dall'Igna
Viabilità: ecco il futuro del quartiere Dante e via Matteotti
Vi scrivo in relazione alla lettera del signor Dall'Igna da Voi pubblicata ieri.
Volevo augurare al signor Dall'Igna di dormire sogni tranquilli, poiché quando il Masterplan sarà concluso e via Roma verrà dirottata dietro villa del Majno, collegata direttamente con il senso unico di via Matteotti, potrebbe ricredersi sulla quiete che crede di aver acquisito.
A via Matteotti e più in generale al quartiere Dante non gioveranno di certo tutte le modifiche previste dalla sistemazione urbanistica della giunta Tessari, per le aree di interesse.
Il quartiere Dante e via Matteotti in primis diventeranno le aree verso cui sbatterà e circolerà in senso rotatorio (grazie ai sensi unici introdotti ed alle modifiche non ancora attuate, per esempio quella prevista per via Bennati-via dell'Unità) il traffico di 30.000 veicoli al giorno transitanti per via Roma.
Capite quindi perchè non ci si può esimere di augurare ai residenti delle zone suddette di dormire sogni tranquilli.
Per quanto riguarda al bilancio delle criticità risolte, create od accentuate con i recenti lavori urbanistici io faccio volentieri riferimento a questo blog (spineavivibile).
Saluti
Marco

Risposta del signor Dall'Igna e Bonso al primo parere discorde

Via Matteotti: non distruggete una cosa che funziona solo in nome del colore politico
Gent.ma redazione,
ho letto le dichiarazione dell'Assessore alla viabilità del comune di Spinea riguardanti il senso unico su via Matteotti e limitrofe e sono sconcertato: mi sembra assurdo che, in nome del colore politico e delle famigerate promesse elettorali si sta tentando di "distruggere" una cosa che funziona egregiamente ed ha consentito di aumentare notevolmente la sicurezza di ciclisti e pedoni che circolano in quelle strade. Le attività commerciali sono addirittura aumentate di numero. Può essere valida la proposta di consentire l'accesso su via Roma dal parcheggio di Piazza Marconi ma, per favore, ragioniamo con la testa e non con la tessera di partito e non torniamo ai pericoli ed al traffico di qualche anno fa. Mi appello anche al sign. Sindaco perché non si copra le spalle con la "mancanza di fondi" pur riconosciuta ma si faccia carico di valutare bene la faccenda dal punto di vista pratico visto che conosce bene l'area interessata. Grazie.
Sergio Bonso


Spinea
Noi abitanti di via Matteotti, finalmente considerati cittadini di serie A
Gentile Redazione,
ringrazio per l'accoglienza ricevuta e anche per lo scritto del sig. Marco. A lui mi rivolgo per riconfermargli,in modo sintetico e pratico senza la pretesa di conoscenze appropriate e moderne in tema di traffico e di urbanizzazione, che le mie convinzioni sono dettate da queste considerazioni: abito fronte strada (G. Matteotti) dal 1972. Da allora il traffico è aumentato enormemente senza che nessun amministratore vi ponesse rimedio finchè si è arrivati ai giorni nostri.
E' stata una sofferenza continua e costante e ad ogni mia rimostranza trovavo un muro di gomma davanti!
Ho coinvolto i comitati di quartiere (quando c'erano) tanto che è cominciata a serpeggiare l'idea che qualcosa si poteva fare.
In tutti questi anni la città non ha mai provveduto a spendere un becco di quattrino per dotarsi di infrastrutture moderne campando di volta in volta scuse dopo scuse.
Molte vie, per loro fortuna, non hanno avuto questo trauma in quanto la mia via è sempre stata una scorciatoia per chi era diretto in altri siti (traffico di transito o passaggio che si voglia).
Il solo Sindaco uscente ha preso a cuore e di fatto messo mano alla modifica stradale che coinvolge l'intero quartiere Dante.
Capisco chi si ritiene penalizzato ma chiedo: chi mi ha trasmesso solidarietà e vicinanza in tutti questi anni? E' la solita questione che ha come cemento il fatto che alla base ci sia molto egoismo e molto menefreghismo (io sto bene nel mio orticello , così voglio rimanere!) altro che solidarietà!.
Non essendo un'esperto di queste questioni, non so cosa succederà in futuro mi basta essere stato considerato come un cittadino di serie A.
Quindi caro Marco, grazie per le tue conoscenze in materia.
Spero non dover rispondere un giorno sì ed un altro, anche, all'argomento viabilità.
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno appoggiato e rafforzato con le loro firme questa realizzazione in primis il Sindaco uscente sig. Tessari.
Ringrazio x l'accoglienza un saluto alla redazione, agli eventuali lettori e non ultimo il sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea

Elencazione di alcune problematiche create con la creazione dei sensi unici, da parte del signor Marco.
Scusate se mi dilungo in una lettera di risposta.
-Problemi nella funzionalità delle processioni funebri per la chiesa di San Vito e Modesto.
-Problemi nella funzionalità di piazza Marconi. Tra l'altro molti automobilisti periodicamente escono dal semaforo di incrocio fra via Matteotti e via Roma, non rispettando la segnaletica.
-Problemi nel direzionamento del traffico. Mentre prima attraverso via Matteotti si poteva passare da Fornase a via Buonarroti direttamente, oggi si è costretti ad impegnare via Roma (immissione ed emissione dalla via, anche perchè si è sempre costretti ad immettersi a destra nel verso di percorrenza di via Roma) aumentando e rallentando il traffico nella stessa. D'altra parte è evidente a tutti che tutt'oggi le code in via Roma sono ancora presenti. Una rotonda nel largo incrocio fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti avrebbe enomemente giovato alla fluidità del traffico più che l'attuale soluzione.

-Allungamento della percorrenza per chi passa da un quartiere all'altro di Spinea, dato che deve fare un giro più lungo. Ciò si traduce in poco inquinamento se si considera 1 auto solanto. Se tuttavia si considerano 365 giorni l'anno e tutto il traffico passante, costringere i veicoli transitanti a farsi 3 vie anzichè una si traduce in un notevole cambiamento.
-confronto fra le alternative: le alternative alla circolazione nord-sud a Spinea sono scarse. Via Capitaneo: presenta criticità maggiori a via Matteotti.
Via Bennati: è simile a via Matteotti, ma solo nel tratto fra via dell'Unità e via D'Annunzio, oltre è strada ben stretta e tortuosa.
Via Alfieri non ne parliamo. Mancanza marciapiedi, lo snodo fra via Roma e piazzetta Dante, ...Inoltre non arriva fino a Fornase.
Via Martiri troppo distante, sebbene sia la meno critica.
Via Matteotti presentava per la maggior parte una larga banchina a volte impegnata da veicoli parcheggiati ed un solo tratto critico, ovvero dalla gelateria fino a via D'annunzio.
A ben vedere via Matteotti delle vie passanti di Spinea era quella con minori problemi.

-Soldi spesi: circa 300.000 euro per via Matteotti e 200.000 euro per gli altri sensi unici. Il tratto di via Matteotti da via D'Annunzio a Fornase è stato completato con una pista ciclabile, ovvero son stati spesi solo soldi di vernice visto il risultato finale. Al tratto critico è stato agggiunto un nuovo "marciapiede-pista ciclabile". Nel tratto da via Roma alla gelateria sono stati spesi soldi per rifare il marciapiede non sconnesso di 2-3 metri di larghezza e per aggiungere nell'altro lato la pista ciclabile a tema. Ricordo che via Matteotti presenta meno criticità di altre vie. Spinea ha vie completamente senza marciapiedi su uno od entrambi i lati (per esempio via Alfieri o via Capitanio hanno subito le conseguenze della chiusura del senso di marcia di via Matteotti, senza che fosse previsto anticipatamente alcun provvedimento di costruzione di piste ciclabili o marciapiedi) e vie con marciapiedi più sconnessi che avrebbero meritato di più un intervento.
Il marciapiede di via Bennati era sconnesso in alcuni punti. E' stato rifatto tutto e non solo le parti lesionate. Il marciapiede di via D'Annunzio non so se rispetti la larghezza limite prevista dalle barriere architettoniche.

-Il lungo circolo costretto dai sensi unici ha intrappolato gli abitanti dei quartieri residenziali compresi fra l'intasata via Roma e il senso unico di via Matteotti. Costoro prima potevano defluire da via Matteotti nella direzione voluta senza impegnare via Roma semplicemente seguendo un senso di marcia o l'altro. Oggi no dato che via Matteotti è diventata senso unico. Inoltre il traffico formato da questi guidatori, quando non impegna via Capitanio ed un pezzo di via Roma, per rincasare, impegna le tre vie laterali fra via Matteotti e via Alfieri: via Sarpi, via Giordano Bruno e via Verga. Tali vie del tutto inadatte per la circolazione di mezzi non residenziali presentano un'uscita ad angolo retto, spesso con siepe proprio sulla pista ciclabile di via Matteotti che limita la precaria visibilità e già si contano incidenti fra cofani di auto e biciclette. Sfortunatamente i giornali non hanno riportato la casistica degli infortuni che si è venuta a creare con la modifica urbanistica.

A queste critiche se ne aggiungono altre (Curiosità sul servizio GiroSpinea, le auto contromano in via Matteotti uscenti dalle vie laterali, ecc..).
Non mi dilungo.
Secondo me diluire i problemi a più vie, o più residenti, non è risolvere i problemi.
Portare traffico dove vi sono maggiori criticità è un peggioramento delle condizioni urbanistiche anzichè un miglioramento.
Ragioniamo per i fatti e non per le tessere di partito o le militanze in lista civica.

Signor Dall'Igna, la ringrazio per la risposta, tuttavia ho un'opinione diversa e non mi sembra proprio di badare al mio orto.

Sempre riguardo alla questione degli orticelli le volevo far notare che il problema di Spinea è via Roma, sia per inquinamento-caos, sia per gli incidenti che provoca periodicamente.
500.000 euro era più giusto spenderli per risolvere il problema di via Roma.
Non credo che tale problema sarà risolto con la "tangenziale nord" (non ancora completata perchè si attendono i soldi della regione per il tratto finale) con varie motivazioni a riguardo che non riporto.

Se il problema fosse stato risolto 10 anni fa, nel primo anno di insediamento della giunta Tessari, quanto inquinamento e quanta incidenza di tumori da PM10 si sarebbero evitanti i cittadini di Spinea? quanti incidenti (in alcuni casi mortali) ci saremmo evitati su via Roma?
Poi se vogliamo badare al nostro orto possiamo chiederci quale sarà l'effetto della pedonalizzazione di via Roma ed il conseguente spostamento del traffico nel retro di villa del Majno con la congiungente che sfocia proprio sul senso unico di via Matteotti, così com'era previsto nei disegni architettonici presentati per il Mastrplan.
Potremmo osservare la casistica degli incidenti provocati in questi ultimi 10 anni in via Roma e tentare di fare una previsione per il quartiere Dante o per via Matteotti.
Signor Dall'Igna mi scusi, ma non vedo proprio perchè dovrei avere un'opinione diversa sull'argomento.

Saluti
Ringrazio nuovamente la redazione di SpineaNews per lo spazio editoriale concesso.

Ulteriore lettera-mail pubblicata da SpineaNews sulla newsletter, da parte del signor Mattia
Gentile redazione Spinea News,
vorrei rispondere alla lettera del signor Marco sulla viabilita' del quartiere Dante-Matteotti.
Intanto sgombro il campo da equivoci: non mi sento parte in causa in quanto abito in via Matteotti, ma nella parte rimasta a doppio senso: si puo' dire quindi che subisco solo i "disagi" della nuova viabilita', dovuta agli aumenti di percorrenza per arrivare in centro.
Proprio da qui vorrei partire: certo, ora andare in centro partendo, diciamo, da Fornase, richiede piu' strada. Ma questo se consideriamo solo la macchina: sembra che stiamo trascurando nella nostra discussione, il fatto che ora tutti i cittadini ex-di-serie-B di Fornase e limitrofi abbiano la CONCRETA possibilita' di andare in centro a piedi o in bici, cosa che prima richiedeva un certo coraggio. Vedo ragazzi e ragazzini usare ogni giorno la pista ciclabile per andare a scuola, quando ero bimbo io, i miei genitori non me l'avrebbero concesso perche' era pericolosissimo.
Quanto alle percorrenze aumentate che aumenterebbero l'inquinamento, mi sembra un argomento debole: si dimentica che il senso unico ha costretto quasi di "eliminare" il semaforo di via Roma, che ora e' quasi sempre verde; lei dice che il traffico su via Roma e' peggiorato e io a questa affermazione non posso che fare a meno di chiedermi in quale citta' lei viva, dal momento che ricordo bene che una volta nelle ore di punta il traffico in direzione Mirano arrivava fino a Chirignago: e si sa bene che il traffico di scorrimento, quale e' quello che interessa ora le vie D'Annunzio e Bennati, inquina molto meno che le macchine in coda. Dal primo insediamento della giunta Tessari ad oggi mi sembra che la situazione di via Roma sia ENORMEMENTE migliorata (si ricorda il semaforo dei Bersaglieri?!?!?!) e non vedo come si possa fare di meglio se non con un'alternativa che bypassi il centro.

Per concludere, lei ritiene che siano stati soldi spesi male. Io non mi trovo d'accordo, penso che invece sia stata presa una decisione coraggiosa: non significa che, solo perche' le cose erano cosi' "da sempre", quella fosse la migliore viabilita' possibile. Alla fine della storia, via Matteotti finalmente si trova con un arredo urbano dignitoso e qualche parcheggio in piu' per i negozi; tutti i cittadini, dell'intero quartiere e quelli di Fornase, hanno marciapiede e una pista ciclabile per andare in centro; via Bennati (che nel tratto di cui stiamo parlando e' IDENTICA a via matteotti) e' stata ugualmente risistemata (a proposito, NON E' VERO che siano stati rifatti tutti i marciapiedi, si faccia un giro e vedra' certamente che in lunghi tratti sono solo stati risistemati quelli vecchi), via Alfieri e' diventata praticamente zona a traffico limitato, A PARTE l'ultimo tratto che va fino a via Roma, che e' a mio avviso l'unica mancanza che si puo' imputare al progetto, in quanto cosi' com'e' sicuramente non va bene.
Infine, non ha senso parlare dei progetti futuri: quelli sono in mano all'attuale giunta che prendera' le decisioni piu' opportune, che potrebbero anche essere diverse da quanto aveva previsto la giunta precedente. A questo punto, direi per fortuna che non ci sono i soldi per tornare indietro!!! Questi si', sarebbero davvero soldi buttati, nessuno ci tocchi la pista ciclabile che abbiamo aspettato per decenni.
Grazie per l'ospitalita',
Mattia

Riporto di seguito la risposta alla lettera-mail del signor Mattia pubblicata con un certo ritardo nella Newsletter di Spineanews.com.

Andiamo per punti, e perdonatemi se la risposta si allunga sempre più
1) la viabilità del miranese è complessa e trae in causa più città, motivo per cui si discute di ragionare in termini di metropoli e non di semplice comune indipendente.
L'urbanistica dà strumenti per ragionare e risolvere i problemi in congiuntura fra più comuni, dato che esiste il PAT, ma anche il PATI.
Lei Mattia si sente escluso e porta indubbiamente il beneficio apportato dalla creazione di una pista ciclabile che congiunge uno dei tanti satelliti residenziali di Spinea al centro.
Rimane tuttavia legato all'idea comune che necessariamente pista ciclabile e strada debbano essere indissolubilmente legati, specialmente nella via maggiormente percorsa da mezzi in mobilitazione concorde ed anche trasversale, e senza considerare che esistevano almeno tre alternative a tale soluzione: via Bennati che però non arriva in centro, via Capitanio e via Cici (forse anche via Alfieri poteva essere un'alternativa).
2) quand'era piccolo Lei, signor Mattia, posso immaginare che Spinea fosse nella sua forma precedente all'espansione edilizia, ovvero un nucleo storico omogeneo cressciuto a ridosso di via Roma, seguito da alcuni nuclei residenziali satellite che avrebbero dovuto funzionare indipendentemente l'uno dall'altro, ognuno con i suoi servizi. D'altra parte erano i tempi in cui esistevano ancora campi a separare le città.
Oggi si tende a parlare di città metropolitana, a descrivere il "diffuso" esistente da Mestre al miranese come una "città non città" che presenta diverse difficoltà a cui bisogna rispondere nel modo appropriato.
3) Semaforo di via Roma-Matteotti-Cattaneo: sinceramente non capisco. Io ho citato un'alternativa che prevede una rotonda fra le vie e Lei invece porta ad esempio il vantaggio apportato dalla rotonda di via Bersaglieri alla circolazione di via Roma. Forse abbiamo la medesima idea per i due incroci così simili e così diversi. Una delle tante diversità che vorrei ricordare e che effettivamente creò problemi per l'incrocio dei Bersaglieri, era la ristrettezza di spazio disponibile. La prima soluzione adottata per la rotonda dei Bersaglieri presentava per la carenza di spazio difficoltà che l'incrocio di via Matteotti-Roma-Cattaneo non ha tutt'oggi. Tutto ciò dovrebbe risultare curioso anche agli occhi di chi non è esperto.
4) Dovrei ritenere che sono soldi spesi male: mi sembrava di aver dato un parere più ampio citando problemi accentuati, creati e problemi semplicemente traslati. Ho indicato parti create, ma che potevano benissimo essere create da qualche altra parte, parti funzionali rifatte e parti minimamente prese in considerazione.
E' un parere molto ampio, non credo si possa riassumere come Lei dice.
5) Dei negozi di via Matteotti hanno sostenuto i comitati civici, questo perchè hanno lamentato un calo delle vendite. Un esempio concreto: quando piazza Ferretto è stata convertita in pedonabile, dei negozi della stessa hanno chiuso per le ingenti perdite. I locali sono stati acquistati da gelaterie, pub e bar più adatte alla sitemazione imposta dal Comune.
6) il comitato Cittadini per una Spinea Vivibile hanno sostenuto spesso l'idea che la sola cosa che impedisce a via Matteotti di essere a doppio senso di circolazione nel tratto in questione riguarda i soli parcheggi a spina di pesce. Se questi fossero rettilinei vi sarebbe qualche parcheggio in meno, ma si otterrebbe lo spazio per circolare a doppio senso di marcia.
7) i parcheggi liberi che devono essere garantiti dipendono dal numero di cittadini residenti con determinati rapporti di proporzionalità. L'eliminazione dei parcheggi di piazza Marconi-Fermi per il progetto del Masterplan necessità, per mantenere i suddetti rapporti di proporzionalità, di creare nuovi posti di sosta. Ricordo che l'idea di progettare un parcheggio sotto piazza Fermi non era inclusa nel primo progetto del Masterplan.
Parallelamente è stato creato il parcheggio della stazione dei treni.
8) il vecchio assessore all'urbanistica nel prosismo futuro prevedeva come soluzioni non ancora progettate la messa a senso unico di via Capitanio e delle vie Pochielli-Bellini, quest'ultime con sensi contrapposti. Inoltre si pensava di sviluppare di parcheggi laterali su queste vie.
9) via Bennati non è identica a via Matteotti, dato che entrambe raggiungono Fornase. Forse Lei dimentica il tratto di via Bennati da via D'Annunzio a Fornase.
La rotonda fra via D'Annunzio e via Bennati è curiosa, dato che ha un terzo di circonferenza che asserve un senso unico. Magari serve per chi proviene da via Bennati a doppio senso per fare inversione ad U. Generalmente Spinea ha rotonde molto curiose: rotonda ad 1 via (vicino al centro PAM), rotonda sopra dosso, rotonde inclinate, rotonde non circolari. Non si può negare una notevole inventiva progettuale.
10) via Alfieri: il tratto da piazzetta Dante a via Roma presenta problematiche notevoli, comparabili all'ultimo tratto di via Capitanio nello sbocco dei Bersaglieri. Via Alfieri non è una zona a traffico limitato a meno che Lei non si riferisca alla velocità limitate. E' un ingresso a traffico limitato per quanto riguarda l'imbocco sud di via D'Annunzio, non rispettato da molti veicoli.
Soprattutto l'ingresso regolamentato è stato continuamente esteso da una serie di circolari di autorizzazione poco note alla popolazione che comunque ha sempre fatto quel che voleva.
Via Alferi si potrebbe definire zona a traffico limitato se il vincolo esistesse su tutti gli ingressi a via Alfieri con le altre vie del quartiere o più in generale al quartiere Dante.
Vi è poi l'assurdo di chi costruisce marciapiedi e piste ciclabili in via Matteotti e via Bennati per poi costringere la gente ad attendere l'autobus dove questi non ci sono, ovvero via Alfieri.
Via Alfieri oggi è a doppio senso solo perchè vi transita il GiroSpinea che per un motivo inspiegabile secondo la passata direzione urbanistica deve incrociarsi assolutamente nei due versi di percorrenza e non può essere disposto il passaggio su via Bennati e via Matteotti con tanto di pista ciclopedonale di collegamento già esistente per congiungere le fermate.
Ad essere malevolo verrebbe da pensare che via Alfieri è a doppio senso per i progetti di viabilità finale con Masterplan realizzato, più che per il servizio GiroSpinea.
Gli abitanti di via Alfieri avevano richiesto la chiusura dell'ingresso sud da via D'Annunzio, invece che il divieto di transito con il cartello ballerino (spesso viene girato da vandali).
Non è stato concesso dall'assessore all'urbanistica, poichè da lì entra la tratta di un senso di marcia del GiroSpinea.
In via Alfieri è stato posto il box per autovelox, sebbene credo non sia mai stato inserito un autovelox al suo interno per far multe. In compenso periodicamente gli abitanti del quartiere devono ripulire autonomamente il box da vernici e cemento-malta spalmate sulle fessure dello stesso.
Secondo me uno smacco agli abitanti, un po' come il cartello di divieto di transito perennemente vandalizzato ed a chi crede che via Alfieri sia zona a traffico limitato.

Per la redazione di SpineaNews: personalmente gradirei leggere notizie ed articoli di giornale sulla sostenibilità del progetto della piazza Santa Bertilla, per una gran parte finanziato con la realizzazione e la vendita di appartamenti nel progetto stesso, oggi che il mercato immobiliare è fermo, ed i prezzi stanno calando.
Lo dico un po' perchè bado al mio orto ed a quello degli altri 20.000 abitanti di Spinea, poichè se le previsioni di spesa sono falsate dalla crisi immobiliare recente, dovrà essere il Comune a sborsare i soldi contanti, o più soldi contanti di quanto preventivato dalla vecchia giunta.
Ciò rende ancora più triste l'esultanza di taluni per la mancanza di soldi con la presunzione che ciò influirà soltanto su via Matteotti.

Saluti
Marco


Ultimo intervento del signor Dall'Igna
Via Matteotti: dimezzare il flusso di veicoli in transito è stata un'imperdonabile leggerezza?
Gentile Redazione,
sono costretto, mio malgrado, ad intervenire nuovamente sul tema viabilità ed in particolare di via Matteotti dopo l'ultimo intervento del sig. Marco. Credo sia, la sua, una provocazione bella e buona quando argomenta, dati alla mano, tutta una serie di errori commessi dalla precedente Amministrazione. Si sa che tirando l'acqua al proprio mulino si sovvertono anche le teorie che ne giustificano gli atti conseguenti. Lui, il sig. Marco di sicuro l'acqua la sa dove portare. Io sono sempre quell'abitante, fronte strada, di via Matteotti e vorrei molto umilmente chiedergli: sarà che quasi dimezzare il flusso di veicoli in transito sia stata un'imperdonabile leggerezza? Se sì mi dovrei rattristare e chiedere a gran voce di ritornare al doppio senso?
Mi scuso con lui e con i lettori ma mi rendo conto sempre più quanto è facile dire stupidaggini pensando invece di dire cose degne di attenzione. Ci si può sbagliare nella vita! Tanti auguri sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea

Nuovo parere:
Una opinione senza fermarci alla critica o alla lamentela a tutti i costi
Ho avuto occasione di leggere in questo spazio e nei giornali locali, per esempio nella lettera al Gazzettino di domenica 11 Ottobre, alcuni articoli sulla viabilità in Via Matteotti, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio invernale, sul carretto sopra la rotonda e sui conti che non tornano.
Premetto che sono una semplice cittadina e non è mia intenzione entrare in polemica con altri cittadini o con la rappresentanza politica attualmente in carica o all’opposizione, ma voglio riportare il punto di vista di una “persona comune”.
Chi vive Via Matteotti non può non essersi reso conto che la vita è notevolmente cambiata: IN MEGLIO.
Ci sono bambini che da Fornase raggiungono la scuola in bicicletta, persone che passeggiano o che fanno jogging lungo la pista ciclabile/pedonale, cittadini che vanno a far visita ai loro cari in cimitero, famiglie che pedalano in bicicletta.
Mi chiedo: avreste lasciato i vostri figli percorrere quella strada prima? Vi sareste avventurati in cimitero con le macchine che sfrecciavano a 100km all’ora? Sareste andati a correre con la possibilità di essere falciati?
Per quanto riguarda la pista di pattinaggio, bisognerebbe ricordare che il Comune non dovrebbe essere una società per azioni. Non dovrebbe, cioè, guardare alle singole iniziative che si attuano come a un qualcosa da cui trarre sempre e comunque dei benefici in termini economici. Gli unici benefici ai quali il Comune dovrebbe tendere sono quelli che riguardano la collettività … vero o no!?
Si parla tanto di giovani che non hanno iniziative. Ebbene, un’ iniziativa come quella della pista di pattinaggio mi sembra abbia attratto famiglie e giovani da Spinea e non solo da Spinea. Ha fatto divertire e ha dato una risposta alle esigenze di “alternative su cosa fare”.
Vorrei contare quali sono le manifestazioni che si tengono a Spinea. Mettiamole a confronto con quelle di paesi vicini, ne usciremo sconfitti sotto tutti i punti di vista.
Se si vuole una città migliore, più vivibile, con più afflusso di persone, con “qualcosa da fare”, non si può non investire e non si può non investire sui giovani.
Passiamo al carretto sopra la rotonda di accesso al Paese. Mi è sembrata una bella idea, un elogio alle rotonde di Spinea. Bambini che accolgono da un lato chi entra in città, giraffe che ci guardano dall’alto, un carretto che ci ricorda le nostre origini.
C’è sempre chi si lamenta di tutto, bisognerebbe qualche volta guardare all’interesse comune più che all’interesse del singolo.
Non mi sembra possibile che un’ amministrazione debba criticare sempre e comunque quella che l’ha preceduta. Inevitabilmente questo succede sempre e comunque che si parli di destra, sinistra o centro.
Da ultimo. E’ possibile che i conti quando cambia l’amministrazione non tornino MAI..! Ma chi lavora per noi non dovrebbe dare un resoconto puntuale della propria attività? Oggi c’è disponibilità, domani siamo in rosso con i conti…E’ possibile che le iniziative intraprese con una amministrazione debbano sempre essere messe sul tavolo da quella successiva, rivalutate, riviste, revisionate?
Vorrei invitare tutti i cittadini a ricordare bene cosa è stato fatto per il paese negli scorsi anni, cosa verrà fatto dalla attuale giunta e così via; mettiamo tutto sulla bilancia e vediamo di volta in volta dove pende.
Quanto scritto sopra, senza fermarci alla critica e alla lamentela a tutti i costi, ma a fini propositivi, nell’interesse della cittadinanza.
Silvia S.
Spinea

Forse ultimo commento sulla questione, non pubblicato sulla newsletter di Spineanews.com (troppo lungo?!) ma solo sul link del sito nella sezione lettere. Un simpatico seguito alla precedente lettera non pubblicata per varie edizioni pdf della newsletter.
Questione viabilità e… non solo
Ringrazio la redazione di SpineaNews e chi interviene nella discussione attraverso le lettere.
Ammetto che inzia ad essere un po’ deprimente intervenire nella questione viabilità, per il semplice fatto che i sostenitori di “via Matteotti a senso unico” son sempre pronti ad accusare chi ha un parere diverso di faziosità politica o di badare solo al proprio orto, e poi secondo me si dimostrano loro stessi faziosi e legati unicamente alla loro prospettiva.
Basta poco in effetti.
Per esempio basta lodare la possibilità dei ciclisti di andare da Fornase al centro di spinea, e dimenticare gli incidenti fra auto uscenti dalle vie laterali di via Matteotti e ciclisti nella pista ciclopedonale, questo perchè l’intervento stesso ha portato ad un’intensificazione nel traffico proprio in vie strette e senza visuale nello sbocco sulla nuova pista ciclabile di via Matteotti.
Basta dimenticare che auto che sfrecciano a 100Km/h oggi non passano più in via Matteotti….sono magicamente sparite, trasferite su un altro pianeta.
Sbagliano i comitati del quartiere Dante e di via Capitanio a dire che oggi sfrecciano da loro, dove la banchina è di esosi 15 centimetri sui cancelli residenziali, senza pista ciclopedonale, senza marciapiede, senza dossi (il dosso di via Alfieri è ben diverso da altri realizzati recentemente…limita ben poco la velocità di percorrenza a 30km/h).
Sbaglia anche chi dice che via Matteotti, prima dell’intervento della giunta Tessari presentava meno criticità delle altre vie, poi coinvolte dagli effetti delle modifiche urbanistiche.
Non è vero che i problemi sono stati spostati in altro loro, aumentando le problematiche del territorio.
Non è vero che vengono giornalmente vandalizzate le colonnine dei box autovelox di via Rossignago, via Alfieri e Fornase, poste dalla giunta Tessari come risposta alle pressioni dei comitati di quartiere.
Non è vero che qualche giorno fa il Comune ha deciso un intervento di ripristino della viabilità di via Cattaneo e del semaforo.
Non è vero che nell’articolo del La Nuova Venezia non si capisce la motivazione di tale intervento del Comune (forse problemi per un qualsiasi corteo funebre ad uscire dall’aia della chiesa ed immettersi in via Matteotti in direzione del cimitero?!) e che l’articolo del Gazzettino sembra ignorare ciò di cui sta parlando, affermando cose non vere (”La rivoluzione viaria applicata da Mario Simionato e Claudio Tessari spazzata via con un colpo di spugna.” in realtà vengono modificati solo alcuni aspetti dei tanti interventi apportati precedentemente, quindi od il gironalista non sa e sbaglia a scrivere, oppure è fazioso).
Non è vero che la rotonda dei Bersaglieri sarebbe stata un buon esempio di intervento anche per l’incrocio Roma-Cattaneo-Matteotti, per molti motivi già spiegati.
eccetera…
Non so se ridere o piangere a ciò che leggo.
Aggiungo solo un’altra piccola informazione che mi risulta: i sostenitori dei comitati della viabilità, contrari agli interventi apportati da Simionato e Tessari, hanno più volte sollecitato la Giunta precedente anche sui problemi di velocità. Gli abitanti di via Alfieri in un anno e mezzo hanno visto una postazione autovelox ben 3 volte, sempre su richiesta della popolazione grazie al servizio di segnalazione online premiato a livello statale, due volte il controllo delle auto entranti nell’ingresso da via D’Annunzio e ben tre volanti della polizia municipale nel corso delle manifestazioni che fecero nel quartiere.
L’assessore all’urbanistica per verificare il rispetto del divieto di transito, dava mandato alla polizia municipale di verificare gli ingressi dal lato sud di via Alfieri, la quale, solo con la presenza sul marciapiede di via D’Annunzio al fine di svolgere il compito assegnato dicincentivavano l’ingresso degli autoveicoli! Il confronto delle cifre di transito con quanto rilevato dai comitati diventava quindi un’autentica presa in giro…una delle tante prese in giro, visto che se ne potrebbero citare altre.
Non mi pare che il box autovelox sia mai entrato in funzione in via Alfieri. Tuttavia le prese di posizione a riguardo sono state già indicate (malta, vernice, oscuramento delle aperture).
Per quanto riguarda gli abitanti di via Capitanio, si può ricordare la sagoma della vigilessa, l’unico “rappresentante” di cartone della polizia ad aver pattugliato ogni giorno la via.
Finì anche in una trasmissione di Rai2, sebbene più per le forme ed il soggetto ispiratore che per il significato intrinseco.
Infine l’intervento prospettato ai comitati dalla passata amministrazione prevedeva la realizzazione di un sistema autovelox fisso posizionato non a terra.
La questione del finanziamento all’opera di piazza Santa Bertilla si pone dato che il finanziamento segue la filosofia del costruire con sistemi creativi.
Nel caso in questione parte del finanziamento doveva derivare da una contropartita monetaria ottenuta dalla vendita di immobili.
Quindi è pressocchè ovvio chiedere a SpineaNews, al Comune od ai giornalisti, una verifica dello studio di fattibilità precedentemente compiuto a seguito delle modifiche venutesi a creare con crisi economica, calo del prezzo degli immobili e calo delle vendite.
Se per esempio i margini di fattibilità e di finanziamento dell’opera previsti nello studio di fattibilità compiuto anni or sono vengono meno a seguito di vari fattori (calo vendita appartamenti, abbassamento prezzi, …) ne consegue che i maggiori costi ricadono sui bilanci comunali odierni e non passati, ed i diretti finanziatori dei bilanci sono i cittadini.
Oltre a questo esempio, altri rientrano i una tale logica di spesa ed ammortamento in bilanci di future amministrazioni.
Il motivo per cui in Italia si costruisce tutto sempre all’ultimo momento o nel penultimo anno o nell’ultimo anno di mandato a mio parere si accorda con tale logica politica, sebbene possano intervenire anche altre questioni a tal riguardo, tali da rendere il discorso molto complesso da trattare.
Aggiungo dell’altro: sarebbe interessante anche verificare il ritorno economico del parco fotovoltaico, in parte perchè è stata un’idea lodevole l’installazione dell’impianto da 27000 KWh annuali, in parte perchè in genere ai cittadini sfuggono gli incentivi inerenti alle fonti rinnovabili ed il guadagno annuale che se ne può ricavare per 20 anni.
Ricordo a titolo di esempio che per 20 anni un impianto fotovoltaico integrato usufruisce della tariffa incentivante del conto energia (0.48 euro/KWh prodotto per impianto “costruito” nel 2009) con denaro contante depositato dal GSE in conto corrente, a cui si aggungono i proventi di vendita dell’energia nella GME, mercato elettrico dell’energia con il sistema di scambio sul posto o ritiro dedicato (il primo prevede la compensasione della spesa della bolletta elettrica casalinga, il secondo sola vendita di energia al valore del prezzo zonale), a cui si aggiungono eventuali altri incentivi e bonus (simulare8.3 per previsioni di rientro della spesa).
Purtroppo la normativa a riguardo è abbastanza o volutamente ostica (basterebbe documentarsi in forum o sulel FAQ del sito del GSE), così come la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto.
Per quanto riguarda il sottopassaggio della discordia di Crea, non ho mai avuto modo di vederlo da vicino.
Il progetto dello stesso ha una firma, responsabile della progettazione non conforme alle norme tecniche.
Sono imputabili anche il direttore responsabile dell’ufficio tecnico urbanistico che in linea teorica dovrebbe verificare quanto progettato ed il costruttore o direttore del cantiere quali verificatori del progetto.
Ricordando vecchi articoli di giornale se non erro per il sottopasso di via Macello e per quello di via dell’Unità, sembra che la questione di Crea non sia un caso isolato.
Saluti
Marco

In conclusione (se non si tratta di conclusione, editerò in futuro il post) cosa si può desumere a mio parere da tutto ciò?
In particolar modo due aspetti:
1) l'ipocrisia che emerge nella considerazione dei fatti. In effetti il signor Mattia a mio parere è illuminante. Loda l'intervento della rotonda dei Bersaglieri, in cui era estremamente difficile procedere alla creazione di una rotonda e non si accorge che nell'incrocio di via Matteotti, via Cattaneo e via Roma era proprio tale tipologia di intervento che avrebbe creato minori problematiche urbanistiche.
2) Con tutto rispetto, ma i sostenitori della messa a senso unico di via Matteotti sono sempre pronti ad accusare chi ha pareri diversi dal loro di essere di parte politica con tanto di tessera e di badare solo al proprio orto. Si scopre poi che sono del tutto all'oscuro di cosa comportava il Masterplan per la loro via (ovvero badano al loro orto ma non sanno cosa avrebbe comportato la realizzazione del Masterplan), ignorano quali siano i veri problemi creati da via Roma a Spinea, i quali andavano risolti 10 anni fa, ignorano le problematiche create in altre aree della città nell'intorno della loro via in un bilancio complessivo da compiere per valutare o disquisire della bontà dell'intervento urbanistico (l'intervento ha portato più benefici od un aumento delle criticità).
Certo, anche questa è ipocrisia, ma al tempo stesso è qualcosa di più.

D'altra parte in Italia esiste prima la libertà di opinione, che l'obbligo a basarsi sui fatti.


Post Scrittum:
Alla redazione di SpineaNews è stata inviata una lettera anche riguardo alle questioni di RadioSpineaWeb, e possibilità di creare una Web-TV comunale in modo del tutto gratuito, con i servizi di streaming via internet (Live Streaming e UStreaming) senza doversi rivolgere a ditte esterne dalle parcelle esose, così come si può leggere nel dibattito rappresentanti politici degli ultimi giorni.
In passato su due post (post1 e post2) erano state indicate le medesime soluzioni.
Verrà pubblicata o considerata? speriamo di si, anche perchè con una live-web-tv si potrebbe vincere ancora il concorso per l'innovazione dell'Amministrazione comunale.

mercoledì 2 settembre 2009

Posizione provvisoria, con installazione definitiva

LA NUOVA MERCOLEDÌ, 02 SETTEMBRE 2009 Pagina 17 - Cronaca L’assessore Belcaro e il direttore dell’Arpav hanno presentato il rapporto sulla qualità dell’aria 2008 Meno smog grazie a piogge e crisi La media annua del Pm10 si abbassa ma resta oltre i limiti

Eureka finalmente un bel dato! (tono ironico)
Peccato che questo blog abbia già fatto notare in passato come, a seguito dei lavori per la costruzione di piazza Santa Bertilla, si sia reso necessario spostare la cabina misuratrice delle emissioni di PM10, che si trovava di fronte alla vecchia scuola Pascoli, oggi abbattuta proprio nel mezzo dell'attuale lavoro edilizio pubblico.
La centralina di rilevamento ora si trova a circa 500 metri dall'inquinante via Roma, dove passano 30.000 veicoli al giorno, nel ben mezzo di un parcheggio circondato da palazzoni di nuova edificazione.
E' ovvio che posizionato distante dalla via inquinante, la stazione rilevi una dispersione delle polveri PM10.
Si crea così una finta sicurezza nella riduzione delle emissione delle polveri sottili.

L'installazione è provvisoria, od almeno così si è sempre detto, ma lo spazio dedicato con muretto e recinzione lascia pensare più ad un'installazione definitiva, che non tornerà presto a rilevare l'inquinamento lì dove viene prodotto anzichè un un punto dell'area dove si disperde!

giovedì 27 agosto 2009

Il governo del fare ad ogni costo

LA NUOVA Martedì 18 Agosto 2009 PROVINCIA Pagina 25 Già in pensione l’antico calesse contadino “In questo paese non c’è più campagna” Era stato installato nella rotatoria d’ingresso di via Roma
....
Il calesse è stato spostato principalmente per due ragioni:
  1. Era assolutamente insensato piazzare un bene storico agli agenti atmosferici (pioggia, tarli,. muffe, aria inquinata, ghiccio). Ciò avrebbe portato a pesanti spese di mantenimento, od alla distruzione del bene storico in poco tempo. Lo stesso proprietario che lo donò al comune nella passata amministrazione rimase sorpreso dalla cattiva scelta compiuta da tanto decantato "governo del fare".
  2. Il simbolo storico è completamente dissociato dalla realtà urbanistica del comune. A quanto pare il "governo del fare" non si è accorto che creare questo contrasto avrebbe fatto discutere i cittadini proprio sulla tematica ambientalista del comune.





LA NUOVA Mercoledì 26 Agosto 2009 Pagina 23 Provincia Radio Spinea Web va in soffitta. «Costa troppo»
...
IL GAZZETTINO Mercoledì 26 Agosto 2009 Pagina 12 Radio Spinea Web sta per chiudere
Il primo esperimento in Italia di emittente Internet comunale voluta dall’amministrazione Tessari si è rivelata un flop. E’ troppo costosa e poco efficace, la Pro Loco ha un deficit di bilancio di 40mila euro
...
e promotore di tale iniziativa, in uno degli ultimi consigli comunali della scorsa legislatura, durante un risposta ad una interpellanza sulla questione, aveva ribadito che la spesa totale sarebbe stata di 10 mila euro totali.
...


Ricordo questo post in cui si faceva notare quanto fosse semplice fare streaming via web.
Ricordo inoltre che recentemente sono nati altri portali, come UStreaming o LiveStream, capaci di garantire via internet con account gratis od a pagamento, non solo un servizio di audio, ma anche un servizio video+audio.
Come dire che sfruttando portali gratuiti il comune di Spinea potrebbe farsi altro che una radio, una vera e propria TV! sempre nel rispetto delle leggi italiane, in particolar modo del diritto d'autore e quanto meno con trasmissioni in diretta basate su una semplice webcam, magari non continuative per 24 ore.

E' evidente che un'amministrazione che paga 2500 euro (senza poi sapere se la cosa più importante, ovvero il pagamento del copyright alla SAIE sia stata adempiuta) per servizi che nel web sono già dati gratuitamente da certi portali, non dico si stia facendo truffare, ma di certo non ha l'occhio da mercante.

9 IL GAZZETTINO giovedì 27 agosto 2009 SPINEA L’ex sindaco Tessari replica ad Armelao sulla volontà di chiudere l’emittente «Radio web uccisa dalla politica»
(d.t.) «La verità è che Radio Spinea Web è stata uebisa dalla politica. Avrebbe potuto portare soldi, altro che peso economico». Claudio Tessari risponde così alle accuse del suo ex assessore Mauro Armelao.
...
Diverse aziende erano già in procinto di firmare il contratto pubblicitario. Secondo il nostro progetto verso settembre avremmo pagato la spesa e cominciato a portare soldi in cassa. Il successo era dimostrato dagli ascolti: un mercoledì di marzo abbiamo raggiunto i 350 utenti collegati via internet, e molte erano le attività commerciali e gli uffici.
Facciamo un paragone:
Per guadagnare denaro via internet con un sito o blog sfruttando il sistema più comune, si utilizzano i servizi pubblicitari (vedi per esempio adsense).
Si ritagliano appositi spazi nella pagina web in cui il servizio adsense carica la pubblicità ed in base al numero delle persone che accedono alla pagina web si riceve un profitto dalla locazione offerta.
Per capire l'ordine di grandezza basti pensare che per guadagnare un centinaio di euro al mese, gli accessi devono essere pari ad una media di 1500-1600 persone all'ora.
Con un'accesso di 200 persone al giorno, la retribuzione è all'incirca di 0.50-1 euro al mese.
Vien quindi da chiedersi quanto sarebbero state disposte a pagare queste aziende volenterose.
IL GAZZETTINO giovedì 27 agosto 2009 “Radio Spinea poteva funzionare” L'ex sindaco Tessari: ´Chiusa per motivi politici’
...
L'ultima stoccata Tessari la riserva proprio ad Armelao e fa capire come il fronte del centrodestra sia ben lontano dall'essere ricompattato dopo la sconfitta elettorale: ´A contribuire è stato anche lui – dice Tessari – con la sua mai nascosta avversione politica contro Padovan”.

Beh l'importante è credere che tutto ciò sia causa di un complotto!

domenica 23 agosto 2009

Piazza Santa Bertilla

Per la piazza Santa Bertilla un'idea per contenere la spesa energetica che dovrà sostenere il Comune, alias i cittadini, si basa sull'uso dei LED al posto delle tradizionali luci di illuminazione.

Esempio 1
Esempio 2

venerdì 7 agosto 2009

Spesa corrente elettrica

Arrivato in comune il conto per la spesa di corrente elettrica consumata nella stazione dei treni SFMR: 40.000 euro al mese da pagare.

Fin'ora infatti era stata la regione a finanziare il progetto e le spese di gestione.
Invece ora che la gestione è stata consegnata al comune, le spese di gestione vanno a carico della comunità locale e non delle ferrovie dello stato.

Grazie Tessari.

domenica 2 agosto 2009

Prova estiva fallita

ESODO: PASSANTE MESTRE IN TILT PER 30 KM DI CODA. CHIUSO E RIAPERTO
Il nuovo Passante di Mestre e' stato chiuso per qualche ora e poi finalmente riaperto. Troppo lunga, la coda, piu' di 30 chilometri (30 km su 35 di Passante).
Gli automobilisti sono stati a quel punto invitati ad usare la vecchia tangenziale di Mestre. Poi, una volta sufficientemente smaltita la lunga fila di automezzi, il traffico e' stato nuovamente consentito sulla nuova infrastruttura.
link
I motivi per cui è stato costruito il Passante di Mestre sono molteplici.
Uno di questi era decongestionare la tangenziale di Mestre, troppo insicura e stretta per il traffico che supportava.
Un altro era evitare i soliti 30-40 km di coda che si verificavano nei giorni di mobilitazione del traffico vacanziero verso le spiagge.
A quanto pare questa seconda prova è fallita, dato che la coda è passata dalla tangenziale di Mestre all'autostrada del Passante di Mestre.
Il disagio aumenta se si considera che nella recente apertura del casello di Spinea, cartelli non proprio corretti indicano il suddetto casello come uscita per Venezia.
Questo fatto assommato al mancato aggiornamento dei navigatori satellitari con i tracciati del Passante e delle nuove vie di comunicazione e svincoli, legati a quest'infrastruttura, traggono in inganno molti vacanzieri che si trovano in tutt'altro luogo rispetto alla meta del loro viaggio.

Camionabile chiusa al traffico

La prossima settimana al via i lavori per il sottopasso che collegherà Crea e Villaggio dei Fiori sulla Provinciale 81 (il tratto sarà chiuso per una settimana).

SPINEA, 29 luglio 2009 - Dalle ore 8 di lunedì 3 agosto alle 18 di sabato 8 agosto 2009 sarà chiuso il tratto della Provinciale 81 compreso tra gli incroci con via Crea e via Martiri. Il motivo è la realizzazione del nuovo sottopasso ciclopedonale che collegherà Crea e Villaggio dei Fiori. Sono eclusi frontisti e mezzi di soccorso.

In questi giorni il traffico leggero avverrà lungo via Crea mentre il traffico pesante verrà deviato sulla strada regionale 11 e la strada proviciale 27.
La strada regionale 11 è quella che va da Mestre a Mira, mentre la strada provinciale 27 è quella che costeggia tutto il fiume taglio da Mira-Marano fino a Mirano.

domenica 7 giugno 2009

Lavori dell'ultimo giorno

Pochi giorni prima delle elezioni comunali, a Spinea sono partiti lavori di ristrutturazione un po' dovunque.

Decine di strade asfaltate in tutta fretta, rifacimento delle linee di carreggiata e della segnaletica orizzontale su strade nuove e vecchie, marciapiedi dell'ultimo minuto (per esempio quello vicino a via Bellini già presente ma lesionato dal tempo), chiusura dell'ingresso di via Alfieri da via D'Annunzio (un punto critico molto contestato dai residenti del quartiere Dante con il sistema dei sensi unici creato attorno all'abitato residenziale), 3 colonnine d'autovelox in via Alfieri-via Rossignago-via Fornase, 4 giganteschi televisori al plasma posizionati in alcuni punti (comune, farmacia, ...) per permettere agli abitanti di seguire i risultati elettorali.

Sembra insomma che all'ultimo momento siano venuti fuori tutti i problemi mai rilevati in 10 anni dall'amministrazione comunale (in effetti la maggior parte delle strade piene di buche, fessure e cedimenti erano decine d'anni che non venivano asfaltate...).
Le spese dell'ultimo giorno non è detto siano state previste nel bilancio dell'amministrazione uscente, da cui consegue che queste ricadranno sul bilancio della prossima amministrazione.
Se per esempio il marciapiede di via Bellini rientra nei consuntivi di spesa, dato che serve un'ordinanza ed un progetto per l'attuazione, schermi al plasma e asfaltature straordinarie in tutta probabilità non sono previste (in genere rientrano come spesa media annuale, ma se in 10 anni non è mai stato fatto nulla a differenza l'ultima settimana, la previsione sull'anno in base ai dati medi risulterà quindi sbagliata).
D'altro canto gli abitanti del quartiere Dante hanno potuto riassaporare il piacere di essere nuovamente un quartiere residenziale (anche se passano ancora camion di varia portata da via Roma verso Fornase, attraverso le vie residenziali).
L'aver messo in opera dei lavori di costruzione sull'ingresso di via D'Annunzio fa pensare che chiuderanno l'ingresso tanto contestato dagli abitanti di via Alferi.
In realtà la lentezza con cui stanno costruendo quanto progettato è simbolo che si vuole far passare le elezioni prima della realizzazione dei lavori.
Ciò che stanno realizzando è infatti una doppia aiola, atta a creare un percorso a con doppia curva che "teoricamente" dovrebbe disincentivare il passaggio degli autoveicoli.
Quindi è del tutto falsa la voce secondo la quale verrà chiuso ingresso da via D'Annunzio.
D'altra parte se veramente fosse chiuso il transito appena descritto che senso avrebbe posizionare in via Alferi un box per gli autovelox?
Nessun senso.
Infatti molto più sensato per un Comune che spende e spandem soprattutto a ridosso della campagna elettorale, è costringere il traffico in zona residenziale, dove il limite di velocità in zona30 può scendere a soli 30K/h e le multe possono quindi aumentare di numero e di portata (da eccesso di velocità per 5-20km/h a valori di eccesso di velocità di 20-40-50km/h a cui corrispondono considerevoli aumenti delle sanzioni ed anche il ritiro della patente).
Quindi si spiega per quale motivo via Alferi debba necessariamente sorbirsi traffico non residenziale, o per quale motivo via Rossignago, percorsa in genere a 50-80lm/h, veda ora un cartello di limite di velocità a 30km/h proprio in prossimità del box dell'autovelox (tutto il resto della via ha un limite di 50km/h).

Quanto alle asfaltature dell'ultimo minuto...forse si vuole far credere che l'amministrazione uscente è il cosiddetto "governo del fare".
In realtà opinione del tutto personale è il "governo del fare male".

lunedì 1 giugno 2009

Terreni agricoli convertiti in edificabili e nuove strade con accordi di programma

Puntata di Report dedicata ai terreni agricoli covertiti in edificabili grazie alla costruzione di servizi che valorizzano il valore di rendita con un rapporto 1 a 5 e opere realizzate grazie ad accordi di programma, che permettono di sforare i limiti di edificabilità previsti dal piano regolatore del territorio.

Sebbene il video presenti varie inesattezze (per esempio non cita minimamente la legge urbanistica regionale, non cita il Passante verde, ecc...), ben mostra come nelle amministrazioni locali si programmino lavori e costruzioni con fini difformi da quelli paventati.
Il video accenna solo alla costruzione dei nuovi caselli del Passante di Mestre, tra l'altro scelta opinabile.
Dimentica completamente quanto avvenuto con le opere complementari e le somiglianze fra una programmazione che costruisce una nuova strada in pieno territorio agricolo (le cosiddette "tangenziali nord", "tangenziale sud" fin'anche ai terreni agricoli della stazione dei treni dove si pensa di costruire degli hotel ed il cui valore è schizzato in alto grazie all'opera pagata dalla regione) con il presupposto illusorio di riuscire a spostare il traffico da via Roma all'esterno del comune (con un aggravio di percorrenza di qualche Km, che renderà inutile la costruzione della strada, ma aprirà nuovi ingressi per nuova edificazione).
Testo
Video

D'altra parte il modello tanto amato per rilanciare settori industriale e salvare classi di operai lavoratori dalla cassa integrazione, ovvero le sovvenzioni statali a fondo perduto, la rottamazione, i bonus per la conversione di autoveicoli ed elettrodomestici alla nuova tecnologia più efficiente e meno dispendiosa di energia, sarebbero la soluzione più adatta per costruire senza sfruttare ulteriore territorio.
Basta poco, qualche semplice legge che imponga ai cittadini di demolire le abitazioni energeticamente troppo dispendiose, costruite con norme tecniche e soprattutto sismiche troppo vecchie, con un finanziamento a fondo perduto del tutto insignificante rispetto alla spesa totale (in genere un 5-10% del totale).
I consumi energetici di un'abitazione sono decisamente un aspetto di impatto ambientale ben maggiore rispetto ad un Km di aumento della percorrenza, aspetto paragonabile all'impatto sull'ambiente dovuto alla costruzione di case in un mercato saturo di nuove abitazioni con una superficie a verde totale ben inferiore ai canoni di benessere e vivibilità.
Decostruire per ricostruire diviene quindi non solo un obbligo per chi ipocritamente si riempie la bocca di ideali ambientalistici, per chi moralizza di consumo di territorio, e differenzia fra soluzioni proposte per classi sociali e altre classi sociali (razzismo classista), ma anche un fattore trainante per uno dei principali settori di produttività italiana in deficit da anni nella totalità dei lavoratori partecipanti vero simbolo della precarietà (esclusi quella piccola decina di affaristi-immobiliaristi che sfruttando tangenti ed accordi/comunioni fra politica ed imprenditoria, in pieno conflitto di interessi, generano denaro dal nulla).

Ovviamente pochissimi italiani sono in grado di sopportare la decostruzione e ricostruzione di abitazioni secondo la variabilità delle leggi ambientali-strutturali e con un periodo di ritorno inferiore ai 50-100 anni secondo una delle filosofie politiche teorizzate quasi un secolo fa e come visibile non più attuali.
Ma tant'è che questo non importa, dato che il mancato rispetto delle leggi, e dei piani regolatori, nonchè un connubbio affaristico-politico fa passare per giusta la sopradetta filosofia pianificatoria.
D'altra parte se i giornalisti ragionassero per logica dovrebbero scartare la politica.

venerdì 29 maggio 2009

ANTIFA nelle liste del terrorismo internazionale!

Scardinata da un’esplosione questa notte alle 4 la sede della Lega al Villaggio dei Fiori. Un forte botto ha provocato l’esplosione della parta bassa della saracinesca della sede. Sembra che un’auto con alcuni giovani sia stata notata a Spinea - vicino ai Bersaglieri proprio nel momento dell’esplosione. Sul posto da questa mattina le forze dell’Ordine e la Digos. Un’esplosione sembra ci sia stata anche a Padova. Il sindaco Claudio Tessari si è recato stamane sul posto e dichiara: “Un gesto folle che cerca di scardinare il buon clima elettorale che c’è qui a Spinea. La campagna elettorale è assolutamente tranquilla e si sta svolgendo tra tutte le forze in campo nella normale dialettica politica».
Prima ancora che siano ben identificati gli autiri ed in pieno pregiudizio sull'azione, considerando che l'azione è tipica dei centrisociali di anarco insurrezionalisti (alias black block, alias noglobal, alias compagni anarchici, alias antifascisti militanti), i primi a sostenere la lotta fisica contro gruppi politici di destra, non per sostegno ad un gruppo in cui spesso vi sono persone di pensiero fascista, bensì per ideali di pace e benessere sociale (mi sono svegliato in piena notte per l'esplosione) vi mando pienamente affanculo centri sociali humus di tale subcultura urbana!

mercoledì 27 maggio 2009

Stampa imbrigliata...

Stavo leggendo un articolo del gazzettino...quando me lo sono proprio chiesto: ma perchè la stampa è così supina ad osannare un dato potere politico?
L'articolo è: il gazzettino mercoledì 27 maggio 2009 "verso le elezioni" di Alberto Francesconi.

L'articolo di Francesconi elogia senza mezzi termini tutto quanto può essere attribuito al programma dell'amministrazione uscente degli ultimi dieci anni di Spinea.

Vediamo qualche punto:
  • La notorietà arriva con Federica Pellegrini: ahimè la campionessa record mondiale olimpionica non ha mai potuto usufruire di una piscina, poichè per un misterioso motivo negli ultimi 10 anni non sono mai stati trovati finanziamenti per la costruzione di una piscina, sebbene tale costruzione fosse da sempre richiesta da vaste fasce di cittadini costretti ad intasare giornalmente le strade per recarsi nelle continue piscine comunali in macchina. Certo con una pianificazione urbanistica degna di questo nome si sarebbe valutato che non sempre devono essere costruiti progeti faraonici per ridurre le problematiche di viabilità, dato che spesso conviene semplicemente omogeneizzare la distribuzione dei servizi per i cittadini, al fine di impedire lunghi tragitti in auto. Da non dimenticare le varie attività per cui l'amministrazione cittadina si è appigliata alla campionessa cittadina, per cercare visibilità elettorale, sebbene non abbia fatto nulla per la campionessa o per promuovere lo sport della campionessa, e sebbene la stessa nuotatrice professionista per soddisfare l'esigenze di carattere tecnico da anni non si alleni più nemmeno nel territorio veneto (prima si trasferì a Milano con il suo allenatore personale, in seguito a Bologna con il suo fidanzato).
  • Casello del Passante: il nuovo casello autostradale costruito dietro le case degli abitanti del quartiere di Crea, che oggi si lamentano per la mancanza di sonno dovuta alle barriere fonoassorbenti sul Passante non presenti proprio in prossimità dell'abitato, si trova ad essere al confine del territorio comunale e arriverà a scaricare traffico oltre la rotonda fra Spinea e Mirano, alla Fossa, che sebbene sia territorio del comune in questione viene considerato di fatto zona esterna del miranese, quasi fosse appartenente al territorio di Mirano. Non è un caso che proprio il comune di Mirano abbia osteggiato tale casello ed il traffico che porterà, dato che scaricherà il traffico in prossimità della via di comunicazione fra il centro di Mirano e la rotonda, completamente al di fuori del centro di Spinea.
  • "il sitema di viabilità complementare che consentirà nel giro di due annidi by-passare il centro urbano con due tangenziali togliendo 30mila auto al giorno da via Roma": in primo luogo sono da notare le numerose critiche sollevate sull'idea che la "tangenziale nord" possa effettivamente togliere tutto il traffico dal centro di Spinea. In secondo luogo conviene leggersi la definizione di tangenziale, dato che erroneamente da anni si parla di fischi per fiaschi. In terzo luogo è sbagliato pure quanto descritto, dato che la cosiddetta "tangenziale sud" altri non è che una strada a sud a ridosso del centro residenziale che unirà via dei Martiri (capace di supportare un certo tipo di traffico) con via Capitanio (mulattiera asfaltata incapace di sostenere una qualsiasi forma di traffico veicolare). Ciò che più colpisce è come si trascuri completamente il piano di collegare inoltre via Capitanio con via Matteotti, scaricando tutto l'ipotetico traffico della tangenziale sud nel quartiere Dante, lesionato dai balzani lavori che hanno reso il quartiere imbrigliato in tre sensi unici con spostamento del traffico nell'ambito residenziale con violazione dei presupposti di sicurezza tanto paventati dall'attuale maggioranza. D'altra parte gli incidenti avvenuti negli ultimi anni nel territorio comunale confermano non solo come non siano stati fatti i progressi sperati in fatto di sicurezza (vedi la pista ciclabile di via Matteotti che troppo a ridosso delle vie laterali, in cui il traffico è aumentato) favorisce lo scontro fra autoveicoli e biciclette, ma anche che l'idea più importante, ovvero tentare di spostare il traffico cittadino fuori dell'abitato residenziale dopo 10 anni non è ancora stata attuata ed anzi la costruzione della "tangenziale sud" non farà altro che aprire vie di comunicazione su territorio agrcolo trasformabile in edificabile anzichè effettivamente spostare il traffico dai quartieri residenziali.
  • Stazione per Venezia: i parcheggio consta di 300 (l'articolo dice 70% di 400 posti, ovvero 280 parcheggi) posti macchina circa...con 30.000 veicoli transitanti per Mestre e Venezia. Vi è poi la totale mancanza di un qualsiasi collegamento che renda il Graspo de Uva un quartiere ancora legato all'abitato di Spinea, dato che la riattivazione della linea lo riconsegna al continuo diffuso di Mestre-Chirignago con cui non vi è alcuna linea di separazione.
  • "Merito dei solidi rapporti costruiti in questi anni dal sindaco uscente Claudio Tessari con la Regione Veneto, osteggiati dall’opposizione che accusa il Comune di avere cementificato Spinea con strade e con il nuovo Piano d’ambito territoriale (Pat) che prevede qualcosa come 700mila metri cubi edificabili nel territorio comunale": rapporti così solidi che la regione ha dato il via libera alla ulteriore deroga sulla massima altezza costruibile in centro cittadino (il limite di 9 metri era stato portato infatti a circa 14 metri grazie ad una richiesta di deroga, ed un'ulteriore richiesta alla giunta regionale permette ora di costruire palazzi di quasi 30 metri, ovvero 10 piani, in centro cittadino e solo nel caso in cui il committente sia l'amministrazione pubblica, anche nel caso in cui la costruzione costituisca un contributo barattato alle aziende costruttrici per ottenere la realizzazione di un'opera di interesse pubblico o di presunto interesse pubblico) ...il tutto per poter soddisfare le esigenze necessarie per permettere una qualsiasi opera di intervento con il programma degli accordi fra amministrazione pubblica e privati costruttori. Da notare che le norme regionali impongono vincoli sismici estremamente restrittivi rigurardo all'altezza massima delle strutture in proporzione al distanziamento fra nuovo edificato e vecchio edificato. Non è stato pubblicato alcun progetto...quindi non si può muovere alcuna critica, se non è noto cosa si intende costruire.
  • "Meno contestabili le altre eredità che l’amministrazione uscente lascia alla città con il progetto della nuova piazza e...": meno contestabile il progetto della nuova piazza?! ma quale piazza?!
  • "Fatte queste premesse, si penserebbe a un gruppo compatto pronto a raccogliere i frutti dei dieci anni di gestione da parte del centrodestra. Errore:...": Il problema è che le premesse son sbagliate.
  • "Ma Checchin, che contesta all’amministrazione uscente la cementificazione del centro e il Pat...": altro presupposto sbagliato. Purtroppo in Italia esistono solo due concezioni estremiste sulla cementificazione: 1) la cementificazione giusta nell'idea che costruire bene o male non importi, basta solo e sempre costruire (ideale del centrodestra); 2) la cementificazione selvaggia nell'idea che costruire è di per se e sempre un'opera di intervento distruttivo sul territorio, indipendentemente se un progetto sia utile o meno per la popolazione ed il territorio. Da questo punto di vista sfugge all'ideologia dei principali gruppi politici italiani che l'estremismo nelle posizioni è di per se aspetto facilmente criticabile ed odioso, e che spesso la logica ed il discernimento dell'utilità, nel rispetto delle leggi, nonchè di parametri socioambientali ed economici permette un lento progresso in armonia con l'ambiente. Quanto alla cementificazione attuata nel territorio, previa dimostrazione dello sforamento dei parametri regionali, impone più una critica all'attuale legge urnanistica regionale, la quale impone come unico vincolo alla trasformazione delle superfici agricole in aree edificabili, un valore del 20% per ogni mandato (ovvero ogni 5 anni può essere convertito il 20% di aree agricole in aree edificabili) senza badare a definire alcun altro vincolo strutturale. Per esempio un ulteriore vincolo che manca alla legge urbanistica regionale è l'imposizione di un vincolo che permetta di fermare la costruzione di nuovi edifici qualora si superi l'area edificata rispetto quella inedificabile (per esempio una regola dell'architettura vede un buon inserimento dell'edificato nell'ambiente se si rispetta la proporzione di 2/3, ovvero di una data area 2 parti vengono lasciate a verde e si edifica su il restante terzo...a Spinea si è arrivati invece a 80% edificato e 20% a verde).
Quindi a me pare evidente che chi scrive o lo fa per soddisfare certi interessi politici (lodare qualcuno e sbeffeggiare altri) oppure non ha la minima idea delle vicende del territorio di cui parla (difetto di documentazione).

Da notare anche che su La Nuova Venezia nello stesso giorno dell'articolo di Francesconi viene pubblicato un articolo in cui si parla del degrado in cui è stato lasciato dall'amministrazione comunale il quartiere "separato" di Spinea del Graspo de Uva

martedì 26 maggio 2009

Le tangenziali del comune di Spinea

Via Undici Settembre e la nuova via che collegherà via Capitanio con via dei Martiri vengono spesso definite "tangenziali".
In realtà non sono tangenziali, ma semplici vie comunali.
Si stima che dovrebbero prendere tutto il traffico di via Roma, circa 33000 veicoli nel 2010, spostandolo dietro ed a ridosso dell'abitato residenziale sorto attorno a via Roma, nelle vie trasversali.
Non le si può percorrere a 110 Km/h esattamente come una tangenziale.
Non hanno i requisiti nè di spartitraffico, nè di larghezza e numero di corsie utili per essere definiti come tangenziali.
Men che meno hanno il requisito fondamentale delle tangenziali (simile alle autostrade), ovvero l'esser vie dirette che permettono un deflusso del traffico in velocità nella direzione più breve rispetto alle strade locali (via Roma) che vanno a sostituire.

sabato 9 maggio 2009

1000 euro e passa tutto....

Servizio delle Iene sulle affissioni abusive e sul condono presente nella "milleproroghe" per chi ha multe dovute a tale reato.

video.mediaset.it

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013