lunedì 28 gennaio 2008

Articoli di giornale - Via Zigaraga ed il traffico pesante

Il GAZZETTINO
Domenica 26 gennaio 2008 MAERNE DI MARTELLAGO 50 famiglie che abitano in una strada ai confini con tre comuni che si trova vicino ad un cantiere del Passante «I camion ci stanno distruggendo le case» Alle pareti si sono aperte grosse crepe e i residenti sono decisi a rivolgersi alla Procura
(ndr) Un terremoto, ma provocarlo non è la natura bensì i camion del Passante che sfrecciano su una strada tutta buche: l'effetto però è lo stesso, sommovimenti tellurici nelle case dove si aprono crepe à gogo.Sono arrabbiati e pronti ad adire alle vie legali per ottenere risarcimento dei danni, come scrivono in una petizione firmata da 50 famiglie, i cittadini del comitato "Salviamo Zigaraga", lunga via che, tra le varie, ha la sfortuna di essere in periferia e al confine tra 3 comuni (Spinea , Martellago e Salzano), con relativi vuoti di competenze, e di trovarsi nel bel mezzo di un cantiere del Passante.I residenti da anni denunciano l'abuso della loro sconnessa e stretta strada da parte di camionisti e automobilisti poco rispettosi dei limiti di velocità e divieti di transito per certe tipologie di mezzi pesanti, ma la situazione è degenerata con l'apertura dei cantieri dell'autostrada.Gli abitanti si sono fatti una ragione dell'inevitabilità dell'opera, ma chiedono che sia data loro la possibilità di conviverci in modo dignitoso, e con disagi minimi.Sotto accusa l'inciviltà di alcuni camionisti di tir e betoniere autorizzati, che prendono la Zigaraga come un circuito, ma soprattutto l'immobilismo dei Comuni che non si decidono ad attuare un lavoro minimo ma essenziale, un'asfaltatura decente per coprire le buche che talvolta sono crateri con relativi pericoli per ciclisti e pedoni.E su cui le ruote dei camion sobbalzano, dando scosse continue alle abitazioni dove si sono create innumerevoli lesioni alle pareti (persino sui sanitari), senza contare lo stress cui vengono sottoposti i residenti."Nonostante le tante segnalazioni alle amministrazioni non si è mosso nulla - lamentano gli abitanti del civico 1, a Maerne - L'unico che ha fatto qualcosa, va dato atto, è il sindaco di Martellago che ha fatto asfaltare un pezzo di strada davanti a casa nostra, ma è stato un intervento molto parziale: è stato sistemato solo un piccolo tratto e sono state lasciate le buche maggiori.Né abbiamo mai visto un vigile a controllare. Viviamo in una strada diventata di cantiere ma che di cantiere non è perché ci abitano centinaia di persone che in casa non hanno tregua e fuori rischiano la vita in questo percorso ad ostacoli. E le nostre abitazioni stanno cedendo".Il Comitato rinnova pertanto l'ultimatum agli amministratori dei tre comuni di intervento immediato per porre fine a tale situazione, e per i danni alle case e per i rischi per le persone ("se succederà qualcosa vi riterremo responsabili, ma bisogna attendere la tragedia per muoversi?"), li invita a farsi un giro, magari in bici, nel loro quartiere, per rendersi conto, e chiude la petizione ribadendo la delusione "nel vedere come i nostri amministratori, pronti ad accettare il Passante barattandolo con metri cubi edificabili e opere complementari, temporeggino di fronte alle richieste minime dei loro cittadini che fanno sacrifici seri nel tentativo di vivere dignitosamente".

Via Luneo e via Zigaraga sono nettamente insufficienti per l'odierno traffico e vengono a trovarsi in un'area in cui vi è un "buco" nel tessuto stradale di scorrimento.
Per questo motivo queste strade che anche se nettamente insufficienti rappresentano una valvola di sfogo vengono a trovarsi in una cattiva situazione di sicurezza a cui bisognerebbe ovviare costruendo qualche arteria che permetta il collegamento Salzano-Mirano con le statali prossime a Mirano Maerne e Spinea senza passare vicino all'abitato.
Per far questo servono investimenti, ministri delle infrastrutture che non cambiano ad ogni starnuto del governo e portano a compimento le opere di cui vi è necessità e non cercano di intralciare la cooperazione fra diversi livelli di amministrazione (per esempio con la sostituzione di Vernizzi).

Il Passante Verde dovrebbe interessare l'opera del Passante con la costruzione di una fascia verde di attenuazione dell'impatto ambientale fra comuntià e linea autostradale.

Articoli di giornale - intervista a Tessari riguardo il servizio GiroSpinea

LA NUOVA
SABATO, 26 GENNAIO 2008
Provincia SPINEA C’è un nuovo mini autobus per andare nelle frazioni
SPINEA. Da pochi giorni per le strade cittadine sono percorse da un nuovo mini autobus del Girospinea. Al posto del classico bus arancione ora c’è un Iveco 65 Cng di color bianco. La differenza rispetto al precedente è il numero maggiore di posti, ora 38, e meglio distribuiti. L’alimentazione è sempre a metano. «La questione del servizio di trasporto pubblico - dice il sindaco di Spinea Claudio Tessari - deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti in città. Due per tutti: l’attuazione del senso unico in via Matteotti con la relativa messa in sicurezza della strada con il restringimento della carreggiata, ragion per cui i grandi autobus non potranno più transitare in modo agevole; e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra i mezzi pubblici e quelli privati.
Tutto ciò comporterà delle modifiche anche al nostro modo di vivere». Il servizio del bus cittadino è partito il 18 dicembre 2006 in via sperimentale con percorsi e orari che sono stati modificati fino a quelli attuali. Le linee sono «Girospinea Gialla» (oraria) e «Girospinea blu» (antioraria). La prima da piazza Marconi percorre le vie Alfieri, Matteotti, Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per le vie Martiri, Pozzuoli, Fregene, Mion, Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45. La seconda da piazza Marconi percorre le vie Roma, Mion, Fregene, Pozzuoli, Martiri e arriva a Crea. Poi percorre le vie Crea, Matteotti, Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea. (a.rag.)

Sono già stati espressi commenti alle linee di circolazione del bus GiroSpinea in relazione alla chiusura di un senso di marcia in via Matteotti in questo post.

articoli di giornale - Auto vietate a Mirano e Spinea per carnevale

LA NUOVA
SABATO, 26 GENNAIO 2008
Provincia L’INIZIATIVA Al via la prima domenica ecologica Auto vietate solo a Spinea e Mirano Ma le piazze resteranno deserte: non è prevista alcuna iniziativa
MIRANO. Solo Mirano e Spinea per la prima domenica a piedi. Partono domani le giornate ecologiche promosse dalla Provincia, ma come per le targhe alterne, i comuni non sembrano sgomitare per varare provvedimenti anti-traffico.
E così domani a chiudere i propri centri alle auto saranno solamente due comuni su sette. Qualcosa di più potrebbe arrivare nelle prossime due domeniche a piedi, in programma il 24 febbraio e 30 marzo, quando potrebbero aggregarsi anche Salzano e Noale.
A Mirano domani circolazione interdetta dalle 9 alle 18 in tutta l’area del centro storico compresa tra via della Vittoria (dall’incrocio via XX Settembre all’incrocio con piazzale Garibaldi) e via Cavin di Sala (dall’incrocio con via XX Settembre fino all’incrocio via Gramsci), oltre naturalmente alla piazza già interessata dalla Ztl domenicale. Il traffico sarà dunque deviato all’incrocio del Ponte nuovo su via Taglio e all’incrocio delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo sulla camionabile viale Venezia.
Per quanto riguarda le strade comunali interne, il traffico verrà deviato da via Porara agli incroci con viale Venezia, via Firenze, via Verdi e via Rossigni, in via Wolf Ferrari all’incrocio con via Bellini, in via della Vittoria all’incrocio con via Mascagni e con piazzale Garibaldi e in via Cavin di Sala all’incrocio con via Pensieri e con via Gramsci.
Dal provvedimento sono esclusi i residenti all’interno dell’area sottoposta a limitazione, ai quali sarà comunque consentito di uscire e rientrare dalla propria abitazione. Sono esclusi inoltre i veicoli di soccorso e polizia e gli autobus adibiti al trasporto pubblico.
A Spinea invece, così come avviene anche per le targhe alterne, sarà interessato tutto il territorio comunale, escluse le tangenziali esterne. Il blocco delle auto sarà però operativo in una fascia oraria più ridotta, dalle 10 alle 17.
Sono previste deroghe per i veicoli con almeno tre persone a bordo, mezzi di servizio e delle società sportive e quelli con a bordo persone dirette a manifestazioni sportive, religiose e sociali. In entrambi i comuni il provvedimento persegue l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’inquinamento da polveri sottili. Mirano e Spinea rientrano infatti nella cosiddetta fascia A, comprendente i comuni con il fattore di rischio più alto per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Peccato solo per la totale assenza in entrambi i centri di qualsiasi iniziativa culturale o festa di piazza: ad animare i paesi ci penseranno comunque i bambini, che invaderanno le piazze con coriandoli e mascherine nella penultima domenica di carnevale. (Filippo De Gaspari)


LA NUOVA
DOMENICA, 27 GENNAIO 2008
Provincia L’INIZIATIVA PER COMBATTERE LO SMOG C’è la domenica ecologica, tutti a piedi a Spinea e Mirano
MIRANO. Domenica a piedi oggi a Mirano e Spinea, unici comuni del Miranese ad aderire alla prima delle tre giornate ecologiche promosse dalla Provincia. Nei due comuni non sono però in programma manifestazioni o iniziative culturali di rilievo. A Mirano circolazione interdetta dalle 9 alle 18 in tutta l’area del centro storico compresa tra l’incrocio di via della Vittoria con piazzale Garibaldi e quello di via Cavin di Sala con via Gramsci, oltre naturalmente alla piazza, già interessata dalla Ztl domenicale. Il traffico sarà deviato all’incrocio del Ponte nuovo su via Taglio e all’incrocio delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo sulla camionabile, viale Venezia. Cambia la circolazione anche nelle strade comunali interne del quartiere Moro: le auto verranno deviate da via Porara agli incroci con viale Venezia, via Firenze, via Verdi e via Rossini, in via Wolf Ferrari all’incrocio con via Bellini, in via della Vittoria all’incrocio con via Mascagni e con piazzale Garibaldi e in via Cavin di Sala all’incrocio con via Pensieri e via Gramsci. Dal provvedimento sono esclusi i residenti all’interno dell’area sottoposta a limitazione, che potranno comunque uscire e rientrare dalla propria abitazione. Dal blocco sono esclusi gli autobus di linea. A Spinea sarà invece interessato tutto il territorio comunale, escluse le camionabili esterne. Il blocco delle auto sarà però operativo solamente dalle 10 alle 17, con deroghe per i veicoli con almeno tre persone a bordo, mezzi di servizio e delle società sportive e quelli diretti a manifestazioni sportive, religiose e sociali. Le prossime domeniche ecologiche sono in programma il 24 febbraio e il 30 marzo: allora potrebbero aggregarsi anche altri comuni, come Salzano e Noale. (Filippo De Gaspari)

LA NUOVA
LUNEDÌ, 28 GENNAIO 2008
La prima domenica ecologica è con tante auto a spasso
MIRANO. Pur senza iniziative di rilievo o manifestazioni organizzate, ci ha pensato il bel tempo a riempire la piazza di Mirano nella prima delle tre domeniche ecologiche promosse dalla Provincia. Molti i cittadini, soprattutto famiglie, che approfittando del sole, hanno scelto di trascorrere in città un’insolita domenica senz’auto, passeggiando lungo strade solitamente molto trafficate. Centri chiusi ieri sia a Mirano che Spinea, ma non del tutto blindati: molte le deroghe concesse agli automobilisti e del resto Comuni e comandi di polizia locale avevano provveduto ad informare per tempo i cittadini. A Mirano, con il blocco in vigore dalle 9 alle 18, ad animare piazza Martiri ci hanno pensato centinaia di bambini in maschera, che in poco tempo hanno formato un grande tappeto colorato di coriandoli. A Spinea il blocco è stato più breve, cominciato alle 10 e terminato alle 17, ma ha riguardato tutto il territorio comunale, escluse solamente le tangenziali esterne. Nessuna sanzione elevata dai vigili, che si sono limitati a presidiare i principali accessi alla città. Del resto in entrambi i comuni aderenti i comandi di polizia locale hanno scelto di non reprimere, preferendo dare informazioni agli automobilisti su orari del blocco e sulle deviazioni in zona. I cittadini sembrano aver apprezzato. «Senz’auto è certamente meglio - ha affermato un miranese - ma si poteva pensare a qualche iniziativa di sensibilizzazione, come ha fatto Mestre con l’Energy day».(Filippo De Gaspari)


IL GAZZETTINO
venerdì 25 gennaio 2008
Domeniche ecologiche Chi aderisce e chi "marca visita"
Al via le "domeniche ecologiche" promosse dalla Provincia di Venezia: nel Miranese sono solo due i comuni che aderiscono alla prima delle tre giornate, quella di domenica 27 gennaio. Piazze senz'auto e traffico deviato infatti, secondo le indicazioni di Ca'Corner, anche il prossimo 24 febbraio e 30 marzo.Tra i sette comuni, appunto, solo Mirano e Spinea hanno deciso di adottare il provvedimento che, al di là degli effetti sulla riduzione dell'inquinamento, mira a sensibilizzare la cittadinanza su altri temi importanti, uno tra tutti la mobilità alternativa.Mirano, in effetti, necessita anche di campagne di questo tipo facendo parte di quei comuni che rientrano nella cosiddetta fascia A, etichetta che sta a significare il più elevato fattore di rischio per quanto riguarda l'inquinamento da polveri sottili. Proprio aMirano, quindi, dalle 9 alle 18 di domenica (anzi, di tutte e tre le domeniche) sarà quindi interdetta la circolazione ai veicoli a motore in tutta l'area compresa tra via della Vittoria (dall'incrocio via XX Settembre all'incrocio con piazzale Garibaldi) e via Cavin di Sala (dall'incrocio con via XX Settembre fino all'incrocio via Gramsci) e il centro storico interessato dalla zona a traffico limitato domenicale e festiva. Il traffico della strada provinciale Miranese sarà deviato all'intersezione del Ponte Nuovo sulla provinciale Mirano-Mira e, all'intersezione delle vie Cavin di Sala-Battisti-Scaltenigo, sulla strada provinciale Dolo-Scaltenigo-Mirano. Il traffico delle strade comunali sarà così deviato: via Porara alle intersezioni con viale Venezia, con via Firenze, con via Verdi e con via Rossini; via Wolf Ferrari all'intersezione con via Bellini; via Vittoria all'intersezione con via Mascagni e con piazzale Garibaldi; via Cavin di Sala all'intersezione con via Pensieri e con via Gramsci. Dal provvedimento, ovviamente, sono esclusi i cittadini residenti nell'area sottoposta a limitazione.ASpinea , invece, circolazione vietata dalle 10 alle 17 su tutto il territorio comunale. Provvedimento non troppo severo, a dire la verità, a giudicare dal gran numero di deroghe: i veicoli con almeno tre persone a bordo potranno circolare liberamente, così come i veicoli di servizio, delle forze dell'ordine, delle società sportive e le vetture con persone che si recano a manifestazioni sportive, religiose e sociali. Né a Mirano né a Spinea , comunque, sono previste feste e animazioni particolari.Tra gli altri comuni,Martellago chiude la Piazza in occasione del carnevale dei bambini (si può dire quindi che aderisce "indirettamente")Salzano eNoale marcano visita alla prima ma hanno già in programma biciclettate e manifestazioni in piazza per le giornate di febbraio e marzo.Davide Tamiello



giovedì 24 gennaio 2008

Articoli di giornale - Via Luneo e la ZTL

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 24 GENNAIO 2008
Provincia Mirano. Il comitato locale ha bocciato il progetto Via Luneo contro la Ztl «Così arriva traffico»
MIRANO. «Scalici parla a titolo personale, a noi la Ztl in centro non piace proprio». Non usa mezzi termini Oscar Sorato, portavoce del comitato «No tangenziale Nord» di via Luneo. Dopo l’apertura di Giuseppe Scalici, che aveva salutato con favore la richiesta dei comitati di Mirano capoluogo per avere subito zone a traffico limitato, blocco delle deroghe e limiti a 30 chilometri all’ora in centro, si spacca dunque il fronte nel no alle tangenziali. Per Sorato la Ztl in centro non avrebbe altro effetto che riversare tutto il traffico pesante su via Luneo, rendendo impossibile viverci. «Va bene tendere la mano al Cosp e agli altri comitati - sbotta Sorato - ma noi la Ztl non la vogliamo, almeno che le stesse misure non vengano istituite anche in via Luneo». Se dunque il Cosp voleva con la sua proposta dividere il fronte avversario, il tentativo sembra aver sortito l’effetto sperato, anche se via Luneo rimane ferma sul no alle tangenziali. A confermare come il comitato di via Luneo abbia preso una strada a sé c’è anche il fatto che Sorato sta organizzando per venerdì sera, nell’ex scuola elementare del quartiere, una riunione tra tutti gli abitanti del Luneo e di via Zinelli, per individuare soluzioni condivise da proporre ai prossimi candidati sindaco di Mirano. L’obiettivo è di strappare, approfittando della campagna elettorale, promesse chiare per una riqualificazione di via Luneo. Sorato ha già le idee chiare: «Serve una rotatoria all’incrocio tra via Luneo e via Zinelli e una pista ciclabile in via Zinelli, per mantenere il collegamento col centro di Mirano». Sorato chiede anche di ripristinare subito il divieto di transito ai Tir su via Luneo, tolto dopo il completamento dei lavori del sottopasso di Spinea. (f.d.g.)

Si tende sempre a dimenticare che vie problematiche e strette subiscono problemi di viabilità anche con piccoli aumenti della percentuale di traffico transitante.
Risulta difficile credere che le targhe alterne siano molto rispettate (basti vedere le proteste già sorte a riguardo).
Allo stesso modo una ZTL (zona a traffico limitato) andrebbe imposta solo con una forte presenza di forze dell'ordine nel territorio e con una politica punitiva.
Proteste sulle targhe alterne
Tangenziale nord


Articoli di giornale - sicurezza per la statale 81 e realizzazione caselli di Borbiago

LA NUOVA
DOMENICA, 20 GENNAIO 2008
Provincia Mira. Accelerati i tempi per la stazione della metropolitana di superficie «Oriago Porta Ovest apre il primo marzo» Annuncio dell’assessore Gatto. Brentan (Autovie) preme per il casello
MIRA. «La Regione ci ha comunicato che la nuova stazione di Oriago Porta Ovest della metropolitana di superficie sarà aperta il primo marzo. Ci saranno decine di corse ogni giorno dirette a Venezia. E’ evidente che anche il casello autostradale di Borbiago dovrà essere aperto». Lo ha detto Paolo Gatto, assessore alla viabilità della Provincia e lo conferma Lino Brentan, presidente di Autovie Venete.
«Entro un mese - dice Brentan - il casello autostradale di Borbiago dovrà essere completato. Non potrà sicuramente restare chiuso per anni. I lavori di messa in sicurezza potranno essere fatti contemporaneamente all’apertura del casello autostradale. Il casello autostradale è stato realizzato anche per servire il parcheggio scambiatore della nuova stazione». La stazione di Oriago Porta Ovest, ormai completata, infatti è uno degli assi portanti del Sistema ferroviario metropolitano regionale in Riviera. E’ sorto anche un parcheggio scambiatore da 600 posti auto previsto per assorbire fenomeni di congestionamento autostradale. E’ stato realizzato un binario di precedenza (la Mestre-Adria è a singolo binario), dove c’è l’incrocio di treni provenienti da opposte direzioni. Ci sono banchine dotate di pensilina, marciapiedi alti per favorire la discesa e la salita dei passeggeri, l’accesso ai disabili, un sottopasso a scale fisse con rampe di superamento delle barriere. L’assessore provinciale alla viabilità Paolo Gatto chiarisce. «La Regione - dice Gatto - ci ha comunicato ufficialmente che la nuova stazione completata da anni sarà aperta con fermate e corse per residenti e turisti il primo marzo, cioè praticamente fra un mese. E’ evidente che spingerà per l’apertura del nuovo casello sulla A4». Il comune di Mira si era espresso contrario a questa ipotesi. «Prima di aprire il casello - spiega l’assessore ai trasporti di Mira Stefano Lorenzin - devono mettere in sicurezza la Provinciale 81 e ci vorranno anni. Non sarà pronta prima del 2009». Anche i residenti hanno promesso proteste se si apre la strada. Intanto arrivano le proteste del centrodestra contro la maggioranza sull’esclusione dall’assemblea pubblica sugli espropri legati all’allargamento della sp 81. «Come opposizione - spiega il capogruppo di Forza Italia Vanna Baldan - abbiamo sempre offerto la più ampia disponibilità, nelle commissioni ed in consiglio, a valutare soluzioni provvisorie che, se pur non ottimali, accelerino il processo di apertura del casello. Ciò a cui non rinunciamo è la denuncia di incapacità agli amministratori che in questi anni hanno permesso la costruzione del casello e oggi vogliono mantenerlo chiuso. Forse per timore di queste critiche hanno preferito non invitarci all’assemblea degli espropriati». (Alessandro Abbadir)


Ora che il governo è caduto e si vive nell'incertezza della forma politica che governerà nel prossimo futuro si può aggiungere qualche altro motivo per i ritardi e l'insicurezza per il potenziamento della provinciale81

Articoli di giornale - Incidenti raddoppiati in un anno

LA NUOVA
SABATO, 19 GENNAIO 2008
Provincia VIABILITA’ A SPINEA Incidenti, in un anno raddoppiati i feriti Strade sempre più pericolose nonostante l’impegno dei vigili urbani
SPINEA. Aumentano gli incidenti e i feriti raddoppiano ma si dimezzano le multe. E’ questo in sintesi il bilancio 2007 della polizia locale di Spinea redatto dal comandante Diego Trolese. In sostanza lo scorso anni i vigili hanno controllato di più il territorio e i risultati si sono visti. Dai numeri si scopre come gli incidenti siano saliti dai 44 del 2006 ai 64 del 2007 e che i feriti sono passati dai 48 del 2006 ai 98 del 2007. Due, invece, sono stati i morti contro l’uno rilevato nel 2006. Stabile anche la voce delle patenti ritirate, 8, mentre nel 2006 furono 9. In forte calo, come si diceva, le multe. Sono stati 1029 i verbali totali contestati per un importo di 118 mila euro. Le 2006 le contravvenzioni furono 2402 che fruttarono alle casse comunali poco più di 263 mila euro. Tra i reati più significativi 42 sono stati pizzicati con l’autovelox, 34 non avevano fatto la revisioni, 32 non avevano l’assicurazione, 26 viaggiavano senza cinture di sicurezza e 14 usavano il cellulare. Sono anche state eseguite anche 59 rimozioni, ritirate 34 carte di circolazione, 32 sequestri amministrativi; 40 autorizzazioni al transito veicoli, 166 pratiche per rilascio autorizzazioni alla sosta per invalidi civili. «Da non sottovalutare il numero delle persone in servizio - precisa Trolese - perché da gennaio ad agosto 2007, per mobilità e pensionamento, abbiamo avuto sei persone in meno. Per fortuna il Comune ha deciso di ristabilire il numero a 17 unità e già a fine dicembre abbiamo avuto tre nuovi arrivi. Comunque rispetto al 2006, malgrado la carenza di personale, è stata aumentata la nostra presenza esterna». Frattanto domani si festeggerà San Sebastiano, patrono dei vigili. La celebrazione comprenderà anche i comandi del miranese e del mirese e alcuni rappresentanti saranno a Spinea. Il programma prevede alle 9 il raduno dei partecipanti in piazza Municipio, alle 9.30 il corteo accompagnato dalla banda musicale cittadina da piazza Municipio fino alla chiesa di Santa Bertilla. Qui alle 10 ci sarà la messa e al termine nel sagrato saranno benedetti i veicoli. (di Alessandro Ragazzo)

Purtroppo le statistiche conteggiano solo i casi in cui è intervenuta la polizia municipale.
A questi andrebbero almeno aggiunti i dati rilevati dai carabinieri e quella miriade di incidenti mai denunciata poichè tramite la "constatazione amichevole" ha evitato di passare per le sanzioni
amministrative.
Bisogna non dimenticare che l'idea generale è quella di un diffuso aumento del traffico, ora presente sia in città che fuori città.
Alcune soluzioni adottate sono largamente contestate visto che hanno prodotto effetti discutibili.
In molte situazioni piccoli incrementi di traffico in zone completamente inadatte hanno creato un profondo malcontento.
Le soluzioni paventate come miracolose per il centro cittadino a tutt'oggi si parla di completarle entro il 2010.


mercoledì 23 gennaio 2008

Un nuovo bus per il “Girospinea”

Un nuovo bus per il “Girospinea”



Piazza Marconi. Due autisti dell’Actv davanti al nuovo bus


La piantina del percorso

Da pochi giorni per le strade cittadine si vede girare un nuovo mini autobus del “Girospinea”. Al posto del classico bus arancione ora c’è un nuovo bus Iveco 65 CNG bianco. La capacità è di 38 posti totali. La differenza rispetto al precedente è che ci sono più posti a sedere e meglio distribuiti. L’alimentazione è sempre a metano. Il servizio del bus cittadino, è iniziato il 18 dicembre 2006 in via sperimentale con percorsi e orari che sono stati via via modificati fino a quelli in vigore oggi. Le linee sono “Girospinea Gialla” (oraria) e “Girospinea blu” (antioraria). In pratica ogni 25 minuti da piazza Marconi parte un minibus.

La linea gialla da piazza Marconi percorre via Alfieri, via Matteotti, via Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per via Martiri, via Pozzuoli, via Fregene, via Mion, via Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45.

La linea blu da piazza Marconi percorre via Roma, via Mion, via Fregene, via Pozzuoli, via Martiri e arriva a Crea. Quindi risale per via Crea, via Matteotti, via Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea.

«La questione del servizio di trasporto pubblico deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti che avremo in città – ha affermato in occasione dell’avvio del servizio il sindaco Claudio Tessari - Due per tutti: l’attuazione del senso unico in via Matteotti e la messa in sicurezza della strada per cui i grandi autobus non possono più transitare agevolmente e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra mezzi pubblici e mezzi privati. Sono cambiamenti che modificheranno anche il nostro modo di vita ». E i lavori del metrò vanno avanti. Ormai si vede già la struttura dei parcheggi e l’edificio della stazione.

IL GAZZETTINO
sabato 19 gennaio 2008
TRASPORTI L'esperimento funziona, un successo il "Girospinea" con il nuovo autobus
(d.t.) Il "Girospinea " cambia autobus. Al posto del classico bus arancione, ora, c'è un bus Iveco 65 bianco, da 38 posti, nuovo di zecca. Ovviamente, rigorosamente a metano. Il servizio del bus cittadino, iniziato il 18 dicembre 2006 in via sperimentale, ha raccolto un notevole successo fino ad oggi. Le linee sono "Girospinea Gialla" (oraria) e "Girospinea blu" (antioraria). In pratica ogni 25 minuti da piazza Marconi parte un minibus. La linea gialla da piazza Marconi percorre via Alfieri, via Matteotti, via Crea e arriva a Crea quindi risale al Villaggio dei Fiori per via Martiri, via Pozzuoli, via Fregene, via Mion, via Roma. Orari: da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 6.45 alle 20.45 ai minuti 45. Domenica e festivi dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 17.45 alle 20.45 ai minuti 45. La linea blu da piazza Marconi percorre via Roma, via Mion, via Fregene, via Pozzuoli, via Martiri e arriva a Crea. Quindi risale per via Crea, via Matteotti, via Alfieri. Gli orari sono da piazza Marconi dal lunedì al sabato dalle 7.20 alle 20.20 ai minuti 20. Domenica e festivi dalle 8.20 alle 12.20 e dalle 17.20 alle 20.20 ai minuti 20. Prime corse ore 6.35 da Crea. "La questione del servizio di trasporto pubblico deve essere visto anche in prospettiva dei cambiamenti che avremo in città - ha affermato in occasione dell'avvio del servizio il sindaco Claudio Tessari - come l'attuazione del senso unico in via Matteotti e la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia che diventerà zona di interscambio tra mezzi pubblici e mezzi privati".


Il GiroSpinea, servizio è un utile servizio atto ad incentivare l'uso dei trasporti pubblici a basso inquinamento rispetto a quelli privati.
Utile soprattutto per gli anziani piuttosto che per i parcheggi scambiatori, almeno secondo l'attuale ritmo delle corse (una all'ora non è il massimo se poi si deve aspettare anche il treno), può comunque tornare utile ai ragazzi di quartieri non proprio prossimi alle scuole, od agli anziani per giungere in cimitero.

Tuttavia viene da chiedersi che senso abbia creare un mezzo per trasportare gli anziani in cimitero levandoli dai pericoli delle strade se poi per aspettare il GiroSpinea sono costretti a sostare sulla strada.
Il riferiemento è al tratto di via Alfieri circondato dai tre sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati imposti dall'amministrazione con necessità di mantenere via Alfieri a doppio senso senza metter mano a nessuna delle problematiche presenti (per non parlare del dirottamento del traffico imposto con un sistema sconveniente e inquinante).


in rosso viene indicata la fermata su piazza Marconi

D'altra parte l'attuale configurazione crea una stazione del GiroSpinea in piazza Marconi, luogo di sosta anche per auto, con creazione di un senso unico misto curioso nel primo tratto di via Matteotti.
In altre parole per permettere all'autobus GiroSpinea e degli ACTV di muoversi dalla fermata in piazza, circa dove una volta era situata la pescheria è stato creato un divieto di transito esclusi gli autobus che così possono giungere fino al semaforo non funzionante di via Matteotti.

Peccato che anche i civili che utilizzano come parcheggio piazza Marconi piuttosto che compiere un giro che aumenta sia strada che PM10 prodotto, preferiscono in barba al divieto percorrere il senso unico di via Matteotti in senso contrario (comunque ci sono anche altri problemi su via Matteotti, per esempio)



In viola viene indicata le vie sistemate o per le quali è prevista una prossima azione da parte dell'amministrazione comunale

Appare del tutto curioso inoltre che delle vie risistemate nell'intorno di via Alfieri con messa in sicurezza (via Matteotti già conclusa, via Bennati e D'Annunzio in attesa), l'autobus del GiroSpinea passi per una via in cui non è mai stato previsto niente.
La creazione di un marciapiede o di una pista ciclabile su un solo lato della strada andrebbe a discapito dei residenti con l'eliminazione dei pochi parcheggi presenti già sottostimati per le richieste residenziali.
La rumorosità degli autobus che passano dentro un quartiere residenziale, con perdita di valore degli immobili.
L'impossibilità di risistemare il tratto nord fra la piazza Dante e via Roma le cui necessità di ricavare parcheggi e marciapiedi vanno di pari passo con l'impossibilità di agire senza togliere il doppio senso (altrimenti il GiroSpinea non potrebbe più passare nella via).
Risolvere i problemi per un tratto di via Matteotti (dal pinguino blu a via D'Annunzio, non viene preso in considerazione il tratto precedente con banchina di almeno un metro e marciapiede di almeno 3 metri) ha insomma creato scaricato i problemi nelle vicine vie non risistemate e nel caso di via Alfieri nelle quali non è previsto nulla e nulla si può fare senza spostare la tratta di GiroSpinea.
Basterebbe immaginare che GiroSpinea passi in andata per il senso unico di via Matteotti, ed in ritorno per via Bennati.


In rosso l'area intorno via Buonarroti raggiunta da GiroSpinea nella tratta Blu lungo via Matteotti a doppio senso di circolazione

Oppure basterebbe accorgersi che con via Matteotti a doppio senso con l'inserimento di una rotonda nell'incrocio fra questa via e via Roma, via Cattaneo le cose sarebbero ben diverse (post sulle rotonde).

In questo modo non solo vi sarebbe una circolazione più sensata, fluida e breve per i quartieri, ma si potrebbe immaginare una tratta a doppio senso con fermate su marciapiedi (in modo tale che le persone in attesa non siano costrette ad attendere sulla carreggiata, o in modo tale che l'autobus di linea non sia costretto ad invadere l'altra corsia per sorpassare un pedone o non investire un'auto che esce dal cancello di un'abitazione senza avere visuale libera) che giunta in via Roma invece che asservire inutilmente un'arteria già intasata su cui è improponibile ora immaginare delle fermate, possa arrivare fino a via Buonarroti asservendo quartieri non raggiunti (il tratto di via Cattaneo con le medesime problematiche di via Alfieri è lungo circa un sesto rispetto tale via).




Aggiornamento 21-10-2008

Per quanto riguarda il tratto da piazza Dante a via D'Annunzio, è stata allargata la banchina su un lato della strada, con riduzione delle dimensioni delle corsie sotto la larghezza minima per l'inserimento della linea mediana di separazione per gli opposti sensi di marcia.


martedì 22 gennaio 2008

Rur - Censis, indagine statistica: costruire più musei e più parcheggi

Costruire piu' musei e parcheggi, magari multipiano. Questi i desideri degli italiani emersi in un sondaggio condotto da Rur, l'associazione fondata dal Censis per promuovere le citta', su un campione rappresentativo a livello nazionale di oltre 2.900 le interviste effettuate.
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Rotonde in via Roma



  • Recentemente sono sorte in via Roma numerose rotonde, al fine di fluidificare il traffico, sostituendo le intersezioni con semaforizzazione. Tuttavia non tutti gli incroci di diversa importanza o semaforizzati o non semaforizzati hanno avuto il medesimo trattamento. E' importante notare come tale provvedimento non abbia ridotto o variato il numero degli accessi in via Roma sia del traffico passante che di quello locale. Le rotonde attualmente presenti su via Roma sono 6, ed in previsione ne verrà costruita un'altra in un senso di marcia di via Roma
  • Tralasciando quella estrema presente fra il quartiere industriale ed i quartieri di Oriago e Villaggio dei fiori (fronte a via delle industrie), una via di interesse è Via Luneo. Nell'incrocio di tale via (indicata in giallo) congiungente la statale ed il tratto di via Luneo proveniente da nord di Mirano (polemiche) con sbocco in via Roma in tale punto non è stata inserita una rotonda per fluidificare il traffico. Si è provveduto a inserire un obbligo di svolta a destra per chi da via Luneo deve immettersi in via Roma, non sempre rispettato (con conseguenti incidenti). Spazio esiguo e difficoltà dovute allo sfasamento con la dorsale proveniente dal quartiere del Villaggio dei Fiori (via Martiri della Libertà) hanno probabilmente spinto l'amministrazione ad adottare questa soluzione.
  • A seguire vi è la rotonda dalla forma inconsueta (una specie di otto) che regola il traffico fra incroci non propriamente sincroni provenienti dai quartieri di Oriago e Villaggio del Fiori. In questo caso la possibilità di usufruire di spazio vista la scarsa urbanizzazione nell'intorno ha permesso maggiori libertà di edificazione della rotonda. L'area è poi stata interessata da un più vasto piano di risistemazione urbanistica conc reazione di una piazza e di nuovi stabili fronte alla chiesa di Santa Bertilla.
  • La rotonda successiva si trova vicino ai Bersaglieri fra le vie: Capitanio, Rossignago, Garibaldi e Roma. In tal caso l'edificato era molto prossimo alla strada e le vie di comunicazioni molto importanti (via Rossignago porta con se una buona parte del traffico veicolare). Via Garibaldi e via Capitanio invece presentano delle sezioni assai esigue la prima con doppio marciapiede, la seconda senza marciapiede e banchine (proteste). La realizzazione della rotonda ha permesso l'eliminazione del semaforo, tuttavia a causa dello scarso spazio ciò è avvenuto a scapito della facilità di percorrenza. Basti pensare all'innesto di via Garibaldi sulla rotonda (uscendo da via Garibaldi è impossibile immettersi su via Rossignago, tanto che si è dovuta realizzare una corsia apposita che permette di evitare la rotonda).
  • Per quanto riguarda via Matteotti non è stata eseguita nessuna rotonda, anche se lo spazio disponibile è molto sia nella carreggiata (via Roma in quel punto si presenta assai larga) sia per la presenza di vasti spazi nell'intorno delle strade (l'aia della chiesa, il parcheggio fronte alla chiesa di San Vito e Modesto, la zona a verde vicino al parcheggio di piazza Marconi). In tale luogo vigono interessi urbanistici di risistemazione con il Masterplan che prevedevano la creazione di uno spazio pedonale fra piazza Marconi (al posto del parcheggio si prevedeva di realizzare nuovi edifici) e l'aia della Chiesa San Vito e Modesto, con possibile chiusura nel prossimo mandato amministrativo del sindaco del tratto di via Roma compreso fra l'incrocio e villa del Majno (elenco disegni). La volontà di realizzare ciò e la volontà di fluidificare via Roma eliminando gli incroci semaforizzati sono in conflitto a meno che non si provveda ad eliminare gli sbocchi delle vie laterali (via Cattaneo e via Matteotti) su via Roma. Detto fatto, via Matteotti è stata messa a senso unico da via Roma verso il cimitero e via Cattaneo è stata messa a senso unico da via Roma verso via Buonarroti. Tale decisione ha creato notevoli problemi all'ACTV ed al seguente GiroSpinea, nonchè vari altri problemi (esempio, esempio, ...).
  • Su via Alfieri è stata realizzata una rotonda dalle dimensioni esigue con fondo rialzato. Seppur la sezione di via Roma sia abbastanza ampia, la presenza di un marciapiede, della vicina fermata dell'autobus, e del giardino della villa ha fatto adottare all'amministrazione l'inserimento di una rotonda dalle dimensioni esigue (niente corsie di immissione, diametro di circa un metro, mancata variazione della direzione per chi transita da via Roma a via Roma attraverso la rotonda). In altre parole è come se l'incrocio (tale incrocio precedentemente non era semaforizzato) gli si mettesse in rilevato il centro e si segnalassero tutte le vie laterali con "dare precedenza" indipendentemente dalla sedimentata consapevolezza del guidatore che porta a vedere via Roma come principale e la lateriale via Alfieri come secondaria. Inutile far notare che tale rotonda è diventata un pericolo per il transito proprio a causa di questi motivi ed a causa dell'impossibilità di percepire chi percorra la rotonda per svoltare (le dimensioni della rotonda sono circa uguali a quelle del veicolo che svolta). Probabilmente consapevolmente a tali problemi la rotonda è stata rialzata sopra ad un dosso, formando un modello misto che fa concorrenza alle altre soluzioni stravaganti adottate sul territorio (la rotonda ad otto, la rotonda triangolare, la circonvallazione del quartiere cittadino). Motivo della presenza della rotonda, favorire la fuoriuscita del traffico da via Alfieri che si immette in via Roma (verso Mirano) e permettere alla tratta di GiroSpinea di uscire dalla via. Nel primo caso ci si trova nella stessa soluzione di via Luneo, benchè qui si adottino per qualche misterioso motivo una diversa soluzione (la vicina rotonda sorta fra Spinea e Chirignago avrebbe comunque permesso un'agile inversione di marcia anche se fosse stato imposto l'obbligo di svolta a destra). Nel seconda caso è assolutamente evidente come sia molto più sensato una circolazione a doppio senso in via Matteotti con rotonda nell'innesto con via Roma e via Cattaneo tale da permettere alla tratta del mezzo pubblico di asservire anche i quartieri attorno via Buonarroti. Ciononostante con l'aggravante del mancato inserimento della rotonda in via Matteotti (punto precedentemente discusso), con i vari problemi per via Alfieri per i quali l'amministrazione non ha ancora oggi pensato di trovar soluzione (soprattutto in questo caso per il tratto nord) e con l'insistenza nel considerare la via come dorsale di scorrimento per i vicini sensi unici realizzati od in fase di realizzazione seppure non vi sia stato preso alcun accorgimento di sicurezza (la via è residenziale, senza marciapiedi e con notevoli problemi di parcheggio, svalutazione dell'abitato per l'aumento dell'inquinamento acustico e delle polveri, rischio sicurezza per tutte le intersezioni a raso su almeno uno dei lati, ecc...), con l'aggravante che mai alla popolazione in campagna elettorale o alla presentazione dei modelli di riassetto urbanistico è stata presentata l'incidenza che questi avrebbero avuto sull'abitato già esistente, si è proceduto con un piano che ha tutto l'aspetto della presa in giro al fine di favorire un particolare punto (costruzione di nuovi edifici in piazza Marconi, riassetto della piazza/aia della vicina chiesa e pedonalizzazione previste nel Masterplan) a scapito di cittadini anziani considerati erroneamente troppo vecchi per sollevare polemiche e protestare. D'altra parte svariate altre uscite nelle occasioni di incontro hanno ben segnato il confine netto fra imposizione dialogo e discorsi fatti per guadagnare tempo: basti pensare alla paventata sperimentazione del senso unico su via Matteotti richiesta dall'opposizione e spacciata per effettiva dal sindaco e dall'amministrazione per guadagnare tempo fintanto che veniva completata l'opera (a completamento dell'opera, il sindaco dichiarò che la sperimentazione era stata conclusa con successo, benchè nessuna sperimentazione sia realmente avvenuta). A tutt'oggi opere più importanti appaiono essere la via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici (diventerebbe utile valvola di sfogo per i quartieri ad alta urbanizzazione intorno ai polit attrattivi di piazza Marconi e della scuola elementare, a scapito del centro anziani) e la "tangeziale nord" più volte paventata. Fuori dall'ambito comunale assumono una grande importanza il potenziamento delle strade statali fra Martellago, Mirano e Spinea, andando verso la Romea e Borbiago. Tuttavia sebbene queste opere siano nettamente più importanti, si investe denaro e tempo alla realizzazione di un'opera che crea problemi alla popolazione e ad almeno due quartieri (tra l'altro i lavori hanno avuto luogo nel momento peggiore in cui potevano essere realizzati, ovvero quando via Fornase e via Cattaneo vennero chiuse) creando ed alimentando un fenomeno di sfiducia che si protende sempre più verso i lavori urbanistici in generale e verso l'apolitica piuttosto che verso le decisioni invise dalla popolazione o verso le soluzioni di risistemazione urbanistica sconveniente o tali da portare più danni al tessuto urbano che pregi. Un bagaglio sconveniente di debiti che i "padri" attuali lasciano ai "figli" come eredità.
  • A seguire vi sono ora le due rotonde realizzate realizzate su via Roma laddove era presente il cavalcavia. La prima realizzata per collegarsi con il nuovo tratto di strada che dovrebbe entrare a far parte della cosiddetta tangenziale nord ed asservire il parcheggio della stazione metropolitana di superficie. La seconda dovrebbe asservire un eguale parcheggio oltre la linea ferroviaria. Le due rotonde con corsie di immissione, raggi superiori al metro (differentemente dalle precedenti) e doppia corsia interna sono molto prossime. La particolarità che contraddistingue è il grado di inclinazione da un lato verso l'altro con bordo superiore verso via dell'Unità e quartiere Dante.
  • Via Bennati secondo le previsioni doveva collegarsi direttamente con via Roma (ora è collegata con via dell'Unità). A seguito del probabile mancato esporprio del terreno del consorzio (dovrebbe esserci un ricorso al TAR pendente) recentemente si è deciso di cambiare ulteriormente la disposizione viaria. In questo momento si prevede di trasformare via dell'Unità da via Bennati fino all'incrocio su via Roma in un senso unico dedicato alle auto di via Roma proveniente dal centro di Spinea e dirette a Chirignago. Giunte all'incrocio con via Bennati un'apposita rotonda da costruire provvede a smistare il traffico sulla rampa che condurrebbe alla rotonda di collegamento con la tangenziale nord sopra il cavalcavia. Indi la circolazione potrebbe tranquillamento procedere verso la successiva rotonda lato Graspo de Uva, prima descritta. Nel senso contrario nulla cambierebbe, visto che comunque le auto uscenti dalla rotonda sopra il cavalcavia passerebbero nel vecchio tratto di via Roma (reso a senso unico) dirigendosi agevolmente verso il centro. Da notare la presenza di una villa/edificio storico nell'angolo fra via dell'Unità e via Bennati in prossimità della rotonda.
  • Quindi chi malauguratamente volesse percorrere il tratto che porta dal centro di Spinea verso Chirignago secondo le previsioni si troverà, in meno di 500 metri in linea d'aria ben 4 rotonde di diverse dimensioni, passando da un tratto di carreggiata a larga sezione ad uno più stretto (l'attuale tratto di via dell'Unità di fronte alla caserma della polizia municipale) che verrebbe convertito in senso unico per poi salire sul cavalcavia dove sono presenti le altre due rotonde di smistamento. L'aspetto più curioso è la deviazione che dovrebbe compiere la corriera dell'ACTV che nell'importante tratta da Mirano a Mestre si dovrebbe a dover curvare nella strozzatura di via dell'Unità, fronte a Bennati per salire nella rampa che porterebbe alla successiva rotonda.
  • Alcune delle soluzioni adottate hanno delle controindicazioni. La rotonda costruita sopra di un dosso in condizioni di traffico intasato o poco scorrevole non costituisce un pericolo, tuttavia in condizioni di scorribilità del traffico e velocità elevata dei mezzi l'effetto di un dosso può essere nocivo in prossimità di frenate (motivo per cui in genere le rotonde non vengono costruite sopra dossi ed i dossi vengono costruiti nei rettilinei, non vicino agli incroci e nemmeno vicino alle curve). Il poche parole, la sollecitazione apportata sulle sospensioni tale da provocare la sensazione di disagio sull'abitacolo dell'auto decomprime la spinta che viene scaricata a terra per un determinato tratto di strada. L'aderenza del veicolo e quindi la capacità di frenare e mantenere la direzionalità sono direttamente proporzionali alla capacità di aderenza, ovvero allo scambio di reazioni che avviene fra gli pneumatici e l'asfalto. Per quanto un dosso risulti graduale riducendo l'oscillazione dell'abitacolo ad una semplice diversa sollecitazione sonora all'interno del veicolo, l'accoppiamento di un dosso vicino ad un incrocio (rotonda, dare la precedenza o stop) è sconveniente ed a svantaggio della sicurezza. Si deve inoltre mantenere molta cura affinchè il gradino permanga nel tempo graduale senza che si verifichino lesioni del mando stradale per gelo o altri fattori. Nei riguardi delle rotonde costruite vicino alla stazione della metropolitana, inclinate rispetto i due bordi estremi, una costruzione a regola d'arte dovrebbe prevedere che essendo l'incinazione su "due lati" della sede stradale lungo la direzione della strada, il ruscellamento dell'acqua avverrebbe non in senso trasverso alla direzione di marcia, bensì parallelo con tutti i problemi di aderenza correlati. La brevità del tratto non rende il problema notevole e una buona asfaltatura non impermeabile permette comunque un veloce deflusso dell'acqua. Molto più importante diviene la compattazione del terreno fra il terreno che costituiva il viadotto precedente ed il terreno nuovo immesso per dare un'inclinazione costante. In tal caso un cattivo lavoro di compattazione del terreno porterebbe a sgradevolissimi cedimenti a lungo termine, man mano che le tensioni dei carichi transitanti compattano ulteriormente il terreno dando luogo ai cedimenti secondari. Tendenzialmente, soprattutto nell'amministrazione pubblica in cui facilmente vi è un ricambio di cariche e addetti (su tutti i livelli dell'amministrazione) si tende a trascurare la verifica della durabilità nel tempo delle opere costruite. Una rotonda inclinata consegnata piana, se nel tempo dovesse sviluppare eccessive inclinazioni e cedimenti potrebbe perdere le caratteristiche di funzionalità, sicurezza e comfort (vale anche qui il discorso prima detto riguardo alle sollecitazioni sulle sospensioni delle auto).
Agiornato 28 gennaio 2008


INDICE

giovedì 17 gennaio 2008

Articoli di giornale - La finanziaria farà diminuire l'Ici

LA PIAZZA del Miranese Sud
dicembre 2007
La Finanziaria farà dimuinire l’Ici I sindaci Fardin e Tessari: “Ci saranno forti ritardi nei trasferimenti statali. Ci saranno meno entrate dall’imposta sugli immobili. Rischiano si saltare i mutui delle opere pubbliche
“Più che tagli, la nuova legge Finanziaria produrrà ritardi nei pagamenti dei trasferimenti statali". Lo affermano i sindaci del Miranese, alle prese in questi giorni con le nuove norme contenute nella manovra in discussione in Parlamento. Tra emendamenti e decreti fiscali collegati, il giudizio dei Comuni, anche nel nostro comprensorio, è moderatamente negativo. Secondo Gianni Fardin, primo cittadino di Mirano: "La finanziaria abbatterà l’Ici tanto che l’introito principale per il Comune sarà costituito da maggiori finanziamenti statali trasferiti dallo Stato". Se a prima vista la cosa appare vantaggiosa per gli enti locali, ma soprattutto per i cittadini, è pur vero che sui comuni incombe l’incognita del calcolo dell’importo specifico da trasferire. Si chiede infatti Fardin: "Come farà il governo centrale a calibrare i trasferimenti ai comuni? Farà dei calcoli per ogni ente, e in tal caso c’è da capire sulla base di quali dati, oppure farà una specie di studio di settore?". Per Fardin, ma non solo, si rischiano dunque problemi di natura temporale: "Non sapendo quanti soldi possono arrivare, e con quali tempi, rischiano di saltare mutui e di conseguenza le opere pubbliche appaltate, dato che i servizi erogati dall’ente non possono certo essere tagliati". Insomma, cambiano le modalità del trasferimento, ma per i Comuni il problema rimane sempre lo stesso: non potendo permettersi di tagliare i servizi ai cittadini, a risentirne saranno i lavori. Lo spauracchio è insomma lo stesso delle precedenti leggi finanziarie, quando il terrore dei sindaci erano i tagli. Per Claudio Tessari, primo cittadino di Spinea, i problemi riguarderanno, più che le nuove opere pubbliche, le manutenzioni. "L’Ici è per un Comune l’unica fonte di sostentamento, ridurla comporterà problemi di incassi e quindi di investimenti a livello dei singoli paesi". La stessa Anci, l’associazione che raggruppa i comuni d’Italia, conferma i timori locali: "Non si consente ai comuni – spiegano i sindaci in una proposta di emendamento ad alcuni articoli della Finanziaria – l’iscrizione in bilancio di una somma certa. Si prevede infatti che a seguito della maggiore detrazione Ici per la prima casa, il trasferimento compensativo sia riconosciuto “in via previsionale”. I Comuni dovrebbero invece avere la possibilità di porre a conoscenza del Governo i dati reali sulla base dei quali effettuare il rimborso". “Chiarezza” è dunque la parola d’ordine dei sindaci.

Anche perché non si può far mistero di come ogni bilancio comunale si basi in buona parte sugli incassi dell’imposta sugli immobili. Di fronte ad una Finanziaria che penalizza questo aspetto, i Comuni potrebbero reagire in due modi: riducendo le spese e migliorando l’efficienza, oppure, anche se sembra un paradosso, tagliando la riduzione Ici di competenza comunale, in pratica aumentando la tassa fino a vanificare gli effetti delle novità introdotte dalla Finanziaria. Ci sono poi i piccoli comuni, come Santa Maria di Sala, che si ritengono penalizzati dal meccanismo dei trasferimenti: i salesi ricevono infatti la più bassa contribuzione pro capite della Provincia, circa 109 euro per abitante, a fronte dei 195 euro di Salzano. "Ingiusto – spiega il sindaco Paolo Bertoldo – che ad ottenere più trasferimenti siano quei comuni che hanno sforato i bilanci in tutte le maniere, mentre tutti quelli più virtuosi, come il nostro, si trovano ad ottenere meno di tutti". Anche a Martellago aria di disagio per i provvedimenti governativi: “Cercheremo di aiutare gli enti locali con delle direttive precise in tema fiscale e dei trasferimenti” spiega Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago ora parlamentare.



Anche se non proprio in sincrono con quanto affermato nell'articolo sulla questione mutui per finanziare opere pubbliche è stata prodotta anche una puntata di Report mandata in onda il 14 ottobre 2007 "il banco vince sempre"

STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
E ci sono anche 900 enti pubblici che si sono esposti per 10 miliardi e mezzo.

STEFANIA RIMINI
E’ stata assorbita una perdita di?

ENRICO CARDILLO- Assessore Bilancio Comune di Napoli
Di 30milioni di euro.

STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Tutte queste perdite sono figlie della stessa famiglia: quella dei derivati.
Londra è la loro patria: si fabbricano qui i prodotti più sofisticati destinati al fragile mercato italiano. Nelle banche d’investimento della City lavorano giovani banchieri dai 25 ai 40 anni che escono dai migliori programmi di finanza statunitensi e a quelli che riescono a chiudere uno swap con un Ente locale italiano, le banche assegnano dei premi di centinaia di migliaia di sterline.

STEFANIA RIMINI
Qui a Londra quello che si legge e che si sente è che gli Enti locali italiani sono stati un mercato ricchissimo fino adesso per le banche d’investimento?

LUCA BARONE- Specialista in derivati di credito strutturati Sta al cliente essere informato o in qualche modo avere la conoscenza di prodotti che sono particolarmente complessi per essere in grado per lo meno di capire che tipo di rischi si sta assumendo, perché ci sono dei prodotti derivati in cui non puoi mai perdere di piu’ di quello che hai investito, ci sono derivati in cui puoi perdere 100 volte quello che hai investito.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
E se è una regione o un comune a perdere 100 volte quello che ha investito, paghiamo noi con l’Ici, allora la faccenda ci riguarda anche se la materia è da mal di testa. Allora i derivati o swap si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne. Sono operazioni che di solito si costruiscono su un debito. Sul debito si pagano gli interessi, che possono aumentare a seconda di come vanno i mercati. E allora la banca di solito ti propone una assicurazione. Prospettata così nessuno dice di no. E infatti li hanno piazzati un po’ a tutti, dalla grande Regione al piccolo Comune di montagna, dal policlinico al salumificio, all’istituto delle suore. Solo che spesso quest’assicurazione invece che tutelarti dai rischi spesso te ne rifila degli altri. E tu non lo capisci, perché sono contratti così complessi che addirittura l’ex ministro delle finanze Siniscalco ha detto: “ Io stesso ho difficoltà a leggerli e a capirli”.
Allora figuriamo ci il funzionario di un piccolo comune, o un carrozziere. L’inchiesta della nostra Stefania Rimini comincia proprio dai piccoli imprenditori.
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Video della puntata


martedì 15 gennaio 2008

Articoli di giornale - 52/66 parcheggi scambiatori contro l'attraversamento di 50000 veicoli al giorno per Mirano

LA NUOVA
MARTEDÌ, 15 GENNAIO 2008
Provincia MIRANO Per evitare traffico nel centro urbano Un parcheggio scambiatore alla Fossa Sono 66 i posti auto previsti in via Miranese vicino all’area ex Volvo
MIRANO. Sessantasei nuovi posti auto in arrivo a Mirano, sempre più assetata di parcheggi. Gli stalli usciranno belli pronti fra qualche settimana dal cantiere di via Miranese alla Fossa, non lontano dall’area ex Volvo. Qui la ditta Carraro Strade sta realizzando un ampio parcheggio che servirà in parte la nuova lottizzazione prevista a Sud ed in parte le attività del quartiere ai confini tra Mirano e Spinea. Ma per il Comune le potenzialità del parcheggio vanno ben oltre la previsione di 66 nuovi posti auto. «L’idea - spiega l’assessore all’Urbanistica Anna Gnata - è di creare proprio all’ingresso Est di Mirano un parcheggio scambiatore per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico». Non a caso infatti, proprio a ridosso del nuovo parcheggio, si trova la prima importante fermata dell’autobus proveniente da Venezia e diretto a Mirano. Non solo: poche decine di metri dopo, al bivio tra via Miranese e via Della Vittoria, inizia la cosiddetta area urbana della città, sottoposta alle limitazioni del traffico previste dal tavolo tecnico zonale nei periodi di blocco. «Chi arriva da fuori Mirano - spiega Gnata - potrà lasciare l’auto nel nuovo parcheggio della Fossa, prendere l’autobus ed entrare in città senza problemi». Il nuovo parcheggio nasce dunque in una zona strategica per il futuro del trasporto pubblico cittadino, nonostante le dimensioni della nuova area di sosta siano di media grandezza. Dei 66 nuovi posti auto infatti, 52 saranno destinati alla collettività, mentre gli altri 14, quelli più interni, saranno prevalentemente di servizio alla nuova zona residenziale prevista a Sud, anche se rimarranno comunque pubblici. Alle spalle del nuovo parcheggio è prevista la realizzazione di circa 6 mila metri cubi di lottizzazione. I lavori dovrebbero iniziare a breve e riguarderanno la costruzione di una ventina di appartamenti, divisi su tre edifici: due palazzine di tre piani e una terza con alloggi disposta su due livelli. Contestualmente alla realizzazione del nuovo insediamento e del parcheggio, che in virtù di una apposita convenzione passerà in mano comunale una volta ultimata la sua realizzazione, verrà risistemata tutta la zona di confine del quartiere della Fossa, in particolare la laterale di via Miranese che porta a realtà commerciali e produttive. (f.d.g.)

Una ventina di nuovi appartamenti, o meglio una ventina di nuove famiglie portano 1-2 auto per famiglia, cioè circa 20-40 posteggi auto.
Anche ammettendo che i parcheggi scambiatori siano 52, sembrano essere alquanto esigui rispetto le cifre di attraveramento giornalieri indicate dal sindaco nel momento in cui intervenne all'assemblea sulla viabilità giornaliera transitante per via Luneo, via Miranese e via Vittoria
Ogni giorno cinquanta mila veicoli entrano a Mirano - ha spiegato il sindaco - e via Luneo è già una delle strade più trafficate. link



Articolo di giornale - In arrivo nuova segnaletica per l'ospedale di Mestre

LA NUOVA
Domenica 13-01-08,
Cronaca Predisposto il piano per la segnaletica, una spesa di 76 mila euro In arrivo 150 cartelli stradali per il Nom
Una spesa di 76 mila euro, in parte da finanziare, e almeno 150 nuovi cartelli per garantire la segnaletica per condurre le auto di pazienti e visitatori al nuovo ospedale di Mestre, senza creare il caos nella viabilità cittadina. Il direttore dell’assessorato alla Mobilità Carlo Andriolo assieme all’ingegner Novarin hanno predisposto in questi giorni un piano per indirizzare il traffico al nuovo ospedale, che entrerà in funzione tra la fine di marzo ed aprile quando il nuovo nosocomio di Zelarino entrerà definitivamente in funzione, terminato il trasloco di reparti e macchinari dal «vecchio» Umberto I. Per non arrivare impreparati all’appuntamento con l’apertura dell’ospedale, gli uffici della Mobilità si sono messi al lavoro per mappare non solo i punti nevralgici della viabilità mestrina in cui dovranno essere posizionate le nuove indicazioni per l’ospedale di Mestre ma anche i percorsi migliori per arrivare da fuori Comune, da Mogliano Veneto come da Spinea e Mirano, creando dei veri e propri itinerari che evitino il riproporsi di disagi collegabili al traffico di attraversamento in centro a Mestre. «L’obiettivo è quello di privilegiare itinerari per raggiungere il nuovo ospedale che non producano degli assi di attraversamento sui quartieri evitando percorsi verso il vecchio ospedale», spiega Andriolo. Ad esempio dalla tangenziale l’uscita da prendere per raggiungere il nuovo ospedale, non sarà certo l’uscita Castellana ma quella del Terraglio, che vale anche da Est per il traffico in arrivo dalla bretella dell’aeroporto Marco Polo. Ci sono ovviamente alcuni assi viari in via di progettazione, dalla circonvallazione dei Bivi alla nuova viabilità di Asseggiano, che saranno importanti per i collegamenti a via Paccagnella e quindi all’ospedale. Ma si tratta di strade che saranno comprese nel piano solo una volta che la loro realizzazione sarà definita con certezza. (Mitia Chiarin)

Articolo di giornale - incidente alla Fossa

LA NUOVA
Sabato 12-01-08,
Provincia Incidente tra Spinea e Mirano. I vigili del fuoco segano il palo Cartello abbattuto, traffico nel caos di Filippo De Gaspari
SPINEA. Abbattuto da un camion il portale che segna l’ingresso nel comune di Spinea, in località la Fossa. E’ accaduto ieri mattina, intorno alle 8.30, proprio davanti alla fermata dell’autobus, al confine tra Mirano e Spinea. Ad urtare la pesante struttura in ferro è stato, durante una fase di manovra, un tir con rimorchio, diretto a Mirano. Un banale incidente senza conseguenze, se non per il traffico, precipitato letteralmente nel caos. Dopo l’urto infatti il pilastro in ferro che sorreggeva il cartello si è pericolosamente inclinato sulla sede stradale, tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Mestre e i tecnici del settore viabilità della Provincia per rimuoverlo e mettere in sicurezza l’area. Gli uomini del 115 e della Provincia hanno lavorato oltre un’ora per imbragare il tabellone, servendosi di un’autogrù e un’autoscala, per evitare che la struttura potesse crollare in strada. In un secondo momento i tecnici hanno provveduto a tagliare alla base il grosso pilastro, adagiandolo sulla carreggiata e frazionandolo in più parti per il trasporto. Durante la prima fase del delicato intervento la polizia locale di Spinea ha istituto un senso unico alternato in via Miranese, con forti rallentamenti su entrambi i sensi di marcia, ma è verso le 10.30 che il traffico è letteralmente andato in tilt. Per permettere di rimuovere in sicurezza la pesante struttura è stato infatti necessario interrompere la circolazione sulla provinciale che collega Mirano con Spinea. Lunghe code si sono formate su via Della Vittoria e via Miranese, verso Mirano, con diversi automobilisti costretti a invertire la marcia e riversarsi su strade secondarie o su viale Venezia per raggiungere Spinea e Mestre. Ancor peggiore se possibile la situazione dall’altro lato, in comune di Spinea. La polizia locale ha dovuto bloccare l’ingresso alla Fossa già allo svincolo della rotatoria, dove tra l’altro sono in corso i lavori per la realizzazione del Passante, dirottando il traffico proveniente dal centro di Spinea e da via della Costituzione, lungo la camionabile 81, verso Marghera. Per alcune ore la Fossa è rimasta praticamente isolata. La situazione è potuta tornare alla normalità soltanto verso mezzogiorno. Molti i curiosi, soprattutto residenti, rimasti a seguire col naso all’insù le operazioni di amputazione e rimozione dell’imponente portale di ferro, che da decenni sovrasta via Miranese segnando il confine tra i due comuni. La polizia locale di Spinea sta ora cercando di capire se sussistano gli estremi per sanzionare l’autista del tir, protagonista dell’azzardata manovra.

giovedì 10 gennaio 2008

Articoli di giornale - incidente sulla strada statale

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 10 GENNAIO 2008
Provincia L’incidente alle 10 vicino alla rotatoria tra Marghera e Oriago Cisterna si ribalta, scoppia il caos Sversati diecimila litri di gasolio, disagi al traffico per sette ore Il camion viaggiava in direzione Spinea Ferito il conducente di Alessandro Abbadir
ORIAGO. Camion cisterna carico di gasolio si ribalta sulla camionabile 81. Diecimila litri di combustibile si riversano in un fossato e sull’asfalto, ferito il conducente. La camionabile, in direzione Spinea dalla rotonda di Marghera, è andata letteralmente in tilt per 7 ore. e’ accaduto verso le 10 quando un camion carico di gasolio, diretto nel Miranese, dopo aver imboccato la provinciale 81 è sbandato ed è finito fuori strada, mettendosi di traverso.
Il camion ha cominciato a perdere il gasolio che conteneva nella cisterna sia sull’asfalto che nel fossato. Le auto che seguivano il camion hanno frenato bruscamente per evitare di piombare addosso al mezzo di traverso sulla carreggiata. E’ scattato l’allarme. Sul posto in pochi minuti, allertati dagli automobilisti in transito, sono arrivati i vigili del fuoco di Mestre con il nucleo chimico, le ambulanze e la Polizia stradale di Mestre per rilevare l’incidente. Il conducente del camion fortunatamente non ha riportato ferite gravi ma è stato portato all’ospedale di Mestre per degli accertamenti. Intanto sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’Arpav per stimare il danno ambientale. Ci si è subito resi conto che la situazione era grave dal punto di vista della sicurezza. In pochi minuti migliaia di litri di gasolio erano usciti dalla cisterna. I pompieri e la polizia hanno transennato l’area dell’intervento. Sul posto è stata fatta intervenire anche una ditta specializzata in bonifiche del genere. L’intervento per mettere in sicurezza il tratto stradale della camionabile è durato ben 7 ore. I camion e le auto sono stati fatti circolare con un senso unico alternato su un tratto di 400 metri. E’ scoppiato il caos. Si sono verificati incolonnamenti sia in direzione Mestre che in direzione Spinea. Le code hanno sfiorato i 5 chilometri. Le auto in cerca di scorciatoie hanno invaso anche la Brentana. Solo verso le 17 la situazione è tornata alla normalità con la riapertura della strada. Anche i mezzi pubblici dei pendolari hanno subìto fortissimi ritardi. Per i residenti di Oriago di Mira questa è l’ennesima dimostrazione che prima di aprire il nuovo casello autostradale di Borbiago, sulla A4, bisogna mettere in sicurezza la strada. Sulla vicenda interviene anche il presidente della commissione viabilità ambiente e territorio della Provincia Aldo Bertoldo. «Sulla camionabile 81 - dice Bertoldo - transitano ogni giorno migliaia di camion carichi di materiale pericolos diretti a Porto Marghera. Bisognerebbe utilizzare e potenziare di più la rete ferroviaria di trasporto merci».

Non si può far altro che ribadire come oggi la strada camionabile merita di essere già messa in sicurezza.
Se invece ci sarà un potenziamento della viabilità, questo verrà fatto forse nel 2010.


LA NUOVA
VENERDÌ, 11 GENNAIO 2008
Provincia ORIAGO: DOPO IL GRAVE INCIDENTE DI MERCOLEDI’ «La camionabile va messa in sicurezza» La richiesta arriva dai sindaci di Mira (Carpinetti) e Spinea (Tessari)
MIRA. «Sulla provinciale 81 circolano troppi camion carichi di materiale pericoloso. Sono necessari dei tragitti ad hoc e l’adeguamento di tutto il tratto della camionabile fino a Spinea. L’apertura dei nuovi caselli del Passante, tra i quali quello di Crea, in queste condizioni è improponibile». A prendere posizione sono i sindaci di Mira, Michele Carpinetti, e Spinea, Claudio Tessari. E sul ribaltamento della cisterna che mercoledì ha quasi provocato un disastro ecologico intervengono anche i comitati. Il sindaco di Mira è preoccupato. «Il ribaltamento della cisterna di gasolio sulla camionabile - dice - è la conferma alle preoccupazioni che avevamo sulla sicurezza di questa strada. Se al posto di gasolio ci fosse stato qualche materiale più pericoloso diretto al petrolchimico si sarebbe potuta levare una nuvola tossica diretta verso Oriago, Borbiago o Ca’ Sabbioni. Il rischio incidenti inoltre aumenterà esponenzialmente se non partirà il progetto di messa in sicurezza della strada: non si può aprire il casello di Borbiago in queste condizioni. Dall’autostrada entrerebbero centinaia di Tir diretti al Petrolchimico che ora transitano in altre direzioni. Provvederemo a fare un piano in accordo con il prefetto e la Protezione civile che preveda una mappa degli spostamenti per quei camion che passano accanto ai centri abitati di Oriago, Borbiago e Spinea carichi di sostanze pericolose». Per gli ambientalisti questi camion dovrebbero stare a distanza di sicurezza dai centri abitati. «In queste condizioni - dice il capogruppo dei Verdi del parlamentino di Mira, Francesco Vendramin - chiediamo che questi trasporti siano vietati sulle nostre strade e caricati su ferrovia». Anche i residenti sono preoccupati. «L’incidente della cisterna - spiegano i cittadini di via Ghebba e Ca’ Rubaldi - ha provocato il blocco di Oriago per quasi una giornata. Il traffico è impazzito. Se aprono il casello noi lo blocchiamo». Anche il sindaco di Spinea è preoccupato. «Abbiamo chiesto - dice Claudio Tessari - l’adeguamento della provinciale 81 fino al nuovo casello di Crea. La strada così come è, è inadeguata ed insicura per il traffico pesante che transita ogni giorno. Da parte della società autostrade circa una ventina di giorni fa ci è stata data una risposta positiva. Ora la palla passa alla Provincia». Una conferenza dei Servizi è stata fissata dalla provincia con tutti gli enti per il 15 febbraio. (Alessandro Abbadir)

IL GAZZETTINO
giovedì 10 gennaio 2008
Cento ettolitri di gasolio nel canale
(m.a.) Ore dieci si sfiora il disastro ambientale con diecimila litri di gasolio in un canale di scolo ed è il caos su una delle arterie chiave della circolazione dell'intera provincia, la famigerata "camionabile", al secolo la Sp 81.
Chilometri e chilometri di bisonti in coda sia in direzione Venezia che in direzione Riviera: immobili e intrappolati insieme ai pullman di linea e alle macchine. A causare l'ingorgo infernale è stato un incidente - le conseguenze potevano essere ben più gravi - che ha coinvolto un'autocisterna con altra cisterna a a rimorchio sbandata poco dopo aver oltrepassato la rotonda sulla Romea e aver imboccato la provinciale verso Spinea , nel tratto che prende il nome di via Cittadella. Nell'affrontare una curva, la "coda" del mezzo è scivolata fuori dall'asfalto, trascinando giù dal ciglio stradale la cisterna a traino che si è ribaltata nel fossato.
Per fortuna l'altra cisterna con la motrice è rimasta ancorata a terra intraversandosi però a cavallo delle due corsie. Illeso il conducente, ma per la viabilità è stata l'apocalisse, con la Sp 81 chiusa nei due sensi di marcia fino alle due del pomeriggio e aperta a senso alternato fino a sera.
Sul posto la polstrada con una pattuglia di Portogruaro, tre squadre dei vigili del fuoco partite da Mestre e Marghera con il nucleo Nbcr (specializzato negli interventi a rischio nucleare, batteriologico, chimico, radioattivo) e il personale della Provincia. Il primo intervento, sotto la regia dei pompieri, ha riguardato la messa in sicurezza dell'autocisterna con lo svuotamento del carburante residuo dal serbatoio rovesciato e la rimozione del veicolo. Quindi si è proceduto con la bonifica del terreno impregnato in profondità dal considerevole spanto di idrocarburi. Il danno ambientale sarebbe stato di portata ancor più rovinosa se il canale non fosse stato in secca vista la stagione e quindi il gasolio si fosse mischiato all'acqua.
Per effettuare la bonifica è stata chiamata una ditta specializzata di Salzano, "Manente per l'ecologia", con il compito di rimuovere le tonnellate di terriccio contaminato, di trattare adeguatamente il fondo e di provvedere al ripristino dello status quo ante con il riporto di terra non inquinata per ricostituire il letto del fosso stesso.


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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013