domenica 13 gennaio 2013

Piano di assetto del territorio (PAT) - 2012

Il piano di assetto del territorio è uno strumento relativamente nuovo con cui i comuni definiscono l'evoluzione futura del territorio urbano.
Previsto con la legge urbanistica regionale del 2001, poi modificata nel 2004.
Il PAT, che dovrebbe essere approvato entro i cinque anni di un mandato, presenta delle modifiche sostanziali rispetto i precedenti piani di assetto del territorio, fra le quali:
  • la possibilità per chiunque di sollevare obbiezioni ed idee per lo sviluppo del piano, a cui il Comune deve dare risposta positiva o negativa con motivazione;
  • il confronto del piano comunale di assetto del territorio con i piani di coordinamento del territorio provinciale e regionale;
  • il carattere di assolutezza del piano, che una volta approvato non dovrebbe essere rigettato da successive amministrazioni;
  • la possibilità di sviluppare piani di assetti del territorio intercomunali, laddove problematiche coinvolgano più Comuni.
In genere il PAT, che viene dato con particolari direttive in mano ad un'azienda specializzata nella progettazione territoriale, mentre la struttura partecipativa dovrebbe appianare le divergenze fra diverse visioni di assetto del territorio mediando "in modo tecnico" l'insorgere di conflitti.
Questo tuttavia non serba verificarsi.
Il gruppo politico Cinque Stelle (M5S) trova forti elementi per un dissenso verso il piano di assetto del territorio di Spinea.
Un riassunto dell'articolo lo si trova sul blog  opzionezero.org :
«L’hanno approvato giusto in tempo per sottoscrivere gli impegni relativi al Piano Norma 22 e garantire nuovi e pesanti diritti edificatori, che porteranno una nuova colata di cemento su Spinea – attacca Massimo De Pieri del Movimento 5 Stelle – L’approvazione del Piano Norma 22 consentirà di costruire migliaia di metri quadri di superfici commerciali (4.500 mq, oltre a 5.000 mq di uffici e “alberghi”, 250 nuovi alloggi ed una piscina) a ridosso della stazione ferroviaria, decretando la morte certa per ogni attività commerciale del centro e l’inutilità di qualunque progetto di riqualificazione della piazza. A cosa serve preoccuparsi dei parcheggi a pagamento – conclude De Pieri – quando i commercianti del centro non avranno più clienti da far parcheggiare?».
 In queste affermazioni una cosa un po' mi ha stupito, ovvero non aver accennato minimamente ai prodotti a chilometro zero.
Questo vecchio cavallo di battaglia di Grillo, oggi apparentemente sparito dai suoi comizi, ben si adatterebbe alla modifica di aree omogenee agricole in aree edificabili, specie laddove la legge urbanistica regionale permette la conversione di un 20% delle aree agricole in aree edificabili.
Tanto più che l'esempio dei campi dati in concessione anche da grandi Comuni (al momento mi viene in mente Bologna) è una pratica cittadina capace di generare ricchezza semplicemente dall'impiego del tempo libero degli stessi italiani nel coltivarsi ortaggi vari.
Indubbiamente questo ha anche ripercussioni sull'economia locale, creando posti di lavoro e riducendo i costi dei prodotti agricoli, qualora venduti alla rete ortofrutticola locale senza onerose spese di trasporto.
Tuttavia in analoga situazione si pone anche la realizzazione della piscina e di nuovi esercizi commerciali, riducendo così le "trasferte" di giovani verso Mirano e Chirignago (Bissuola, dove si allenava un tempo la Pellegrini) e verso i negozi del centro.
La questione della competizione, specie quest'anno in cui hanno chiuso un negozio ogni tre in via Roma, l'equilibrio fra negozi e consumatori ha un'importanza notevole.
Tuttavia, si può notare come gli esercizi commerciali previsti per la nuova piazza Santa Bertilla, approvata nel 2007-2009, dopo cinque anni ancora non risultano aperti, sintomo di un malessere che sta colpendo il mondo dell'edilizia.
Quindi un comune cittadino  non può che aspettarsi dagli interessati che ulteriori spiegazioni, risposta a semplici domande:
  1. Spinea ha 28 mila abitanti e probabilmente un centinaio di negozi, ovvero 280 persone ogni negozio; è questo il limite di saturazione, o forse si ha un equilibrio negativo che porta gli abitanti di Spinea a far spese fuori città e gli abitanti di città limitrofe  a non venir a far spese nel territorio comunale?
  2. Perchè i prodotti dei negozi di Spinea sono così cari? forse un confronto dei prezzi dei negozi del paese con la merce venduta in esercizi commerciali d paesi limitrofi può rendere evidente la causa del problema; ad esempio: alti costi dell'energia o tasse elevate, o costi di locazione dei locali in centro troppo alti, o costi eccessivi di acquisto/trasporto della merce da vendere nei negozi dai centri di produzione, ecc...

Vi sarebbe poi da considerare che l'edilizia è palesemente in crisi.
La filiera dell'edilizia comprende produttori materiali, progettisti, operai / direttori d cantiere, oneri per il Comune, impiantisti ed arredatori, gestori dei locali o proprietari.
Forse è anche per questo che con l'edilizia in crisi sono aumentati i furti notturni in bar e locali del miranese.
La possibilità che salti una filiera così articolata per la società potrebbe essere paragonato all'effetto di un infarto per un paziente.
Tuttavia ciò non giustifica che si debba costruire in modo forsennato e sregolato a suon di condoni, pacchette sulle spalle e approvazione di tutto il massimo approvabile.
Diviene quindi ovvio porre l'attenzione sulla necessità di generare altre forme di lavoro: case antisismiche, miglioramento edilizia esistente con controlli più serrati affinchè non siano imprese fantasma ad eseguire lavori di ristrutturazione togliendo lavoro ad progettisti/operai onesti, incentivazione alle ristrutturazioni edilizie, alla verifica di impianti elettrici, fognari, ecc...
Le ristrutturazioni sono incentivate al 50% fino a giugno 2013, ma solo ad un occhio accorto appare evidente come la maggioranza dei lavori di ristrutturazione si svolgano in nero, spesso con truffe ai danni del "cliente" (subappalto, materiali scadenti, prezzi eccessivi o eccessivi rialzi, danni al cantiere o altre tecniche subdole per spingere l'interessato al pagamento in contanti ed in nero, iva evasa, iva al 21% invece che al 10%, materiali acquistati parzialmente o totalmente in nero, mancati contributi pensionistici, evasione di denaro verso paesi esteri).



L'idea stessa della piscina a Spinea non è nuova; da decenni si pensava di realizzarne in posizioni sempre diverse, dalla località La Fossa, ai progetti dello Studio Versuro a ridosso dei campi da calcio del Villaggio dei Fiori, fino al recente piano norma 22.

Fra i pregi e difetti di un progetto che sembra quasi obbligatorio, essendo Spinea città natale di una campionessa olimpica, quindi si potrebbe notare questi due aspetti
  • pregio: la vicinanza della piscina a hotel e stazione dei treni può costituire un flusso di denaro con turismo mirato o con sportivi/nuotatori interessati (purchè la Pellegrini venga periodicamente a nuotare in questa piscina) da paesi vicini (la stazione permette un collegamento veloce da città limitrofe, meglio se con una convenzione fra abbonamento della piscina ed abbonamento dei treni).
  • difetto: se fosse confermato come progetto definitivo quello dello studio Versuro si avrebbe un bellissimo edificio per il pregio di una campionessa olimpica, ma con qualche dubbio non indifferente sul consumo energetico o sui fenomeni di condensa del vapore acqueo a causa delle ampie vetrate esposte.
Si fa notare che il costo di riscaldamento ha un'influenza diretta sulla gestione della piscina e sul benessere dei nuotatori; quindi a parità di benessere, il costo del riscaldamento o raffrescamento, qualora maggiore comporterebbe costi di abbonamento non competitivi con i vicini concorrenti (piscina comunale di Mirano e piscina di Bissuola).
Analogamente la condensa su pareti vetrate inficia la principale caratteristica di sistemi trasparenti, ponendo acqua a ridosso del legno lamellare.


Rimane quindi da considerare cosa comporta il Piano di Assetto del Territorio per la questione viabilità relativamente ai quartieri Dante-Fermi-Capitanio.
Ad una lettura veloce dei copiosi manoscritti non appare nulla di diretto, riferito alla questione.
Tuttavia nella tavola delle trasformabilità si può notare come si sia proceduto ad una modifica di notevole peso per la questione via Matteotti: la pista ciclabile proveniente dal cimitero invece che proseguire per il senso unico da via D'Annunzio viene deviata in via Betlemme e da qui diretta in via Cici, da dove può accedere a tutto il quartiere Fermi.

 puntini blu = pista ciclabile, dal Cimitero arriva quasi in prossimità di via D'Annunzio e devia per via Betlemme, entrando nel quartiere Fermi per via Cici
si nota in linea tratteggiata marrone il collegamento fra via Capitanio e via Matteotti, escludendo via Cici, diversamente da quanto previsto nei PRG degli ultimi 10 anni

Un'ipotesi incredibile se si considera la veemenza e la renitenza con cui molti personaggi politici del Comune si oppongono ad un'idea simile, paventando l'idea sbagliata che la pista ciclabile sparirebbe se via Matteotti tornasse a doppio senso.
 L'aspetto ancor più incredibile è che questa possibile "trasformabilità" non è stata presentata nè da Chinellato, nè dal portavoce della lista 585 ai comitati cittadini contrari al sistema di sensi unici del quartiere Dante, quale possibile soluzione per la rimessa a doppio senso di via Matteotti.... appare così dal nulla, rimanendo nel vuoto, dimenticata...
In fin dei conti è il piano di assetto del territorio, mica il piano regolatore (PRG)...entrambi con lo scopo di regolare la crescita del Comune !!!

Così dal Piano di Assetto del Territorio non traspare e non si capisce quale assetto futuro si intenda raggiungere per la viabilità locale e intercomunale.
Non un problema di poco conto se si considerano sia le proteste per la cosiddetta tangenziale sud, sia le proteste per il dirottamento del traffico nel quartiere Dante, cosa che comporta concordemente anche la possibilità di intervenire in via Capitanio, mettendo in sicurezza la strada.

Al Consiglio comunale del 12-11-2012 si era rimasti con la possibile proposta di chiusura di via Roma per mezzo di una Zona a Traffico Limitato (ZTL) che bloccasse il traffico intercomunale passante fra i Comuni del miranese e Mestre, permettendo tuttavia una circolazione locale sostenibile.
Invece prima del 12 novembre 2012 e dopo l'idea del Masterplan il progetto verso cui tendeva l'amministrazione comunale era la piazza lunga un chilometro che prevedeva la chiusura/pedonalizzazione di un tratto di via Roma da chiesa San Vito e Modesto fino alla rotaroria dei Bersaglieri.
In quest'ottica si adagiavano bene anche le affermazioni sulla strada denominata "tangenziale sud" che a detta di vari esponenti politici avrebbe permesso un giorno di ridurre il traffico in via Roma assieme alla tangenziale nord.

Così l'ipotesi più probabile era la suddivisione delle principali direzioni di scorrimento intercomunali (via Miranese e camionabile a sud da Mirano, strada da Mira-Dolo, strada da Martellago, direzione verso Marghera e direzione verso Mestre centro e centri commerciali di Marcon per vie interne da Chirignago) lungo nuovi assi, al compimento definitivo della "piazza lunga un chilometro" e degli innesti della "tangenziale sud" con via Matteotti.
Chi proviene da Martellago, diretto verso Mestre avrebbe preferito la ben più veloce e scorrevole tangenziale nord (tratto verde chiaro).
Chi proviene da Mirano, dovrebbe compiere quasi due chilometri (circa tre quarti di via Roma) solo per raggiungere la tangenziale nord, da qui l'alta probabilità che i percorsi prescelti divenissero altri conformi al baricentro spostato verso sud della circolazione a Mirano.
Nell'ipotesi che l'accesso a via Buonarroti rimanesse aperto, così come avvenuto durante l'ultima "Notte Gialla" il percorso preferenziale per l'asse Miranese si sposterebbe sul retro del Comune, dove ci sono scuole e ingresso al Parco Nuove Gemme (tratto verde scuro).
Mentre l'accesso da aree a sud potrebbe trovare interesse a passare per la tangenziale sud e il quartiere Dante piuttosto che doversi dirigere alla Miranese (tratto rosso).

 
base cartografica del 2000, tratto della tangenziale sud e tangenziale nord indicato approssimativamente non essendo in possesso del percorso preciso al millimetro

Nell'ipotesi che anche via Buonarroti fosse interdetta al traffico, la via preferenziale rimarrebbe solo la tangenziale sud, attraverso il sistema di sensi unici del quartiere Dante (tratto rosso) rendendo via Roma come una strada di accesso alle strade dei quartiere ad ovest di Spinea.
In tal caso è bene notare che nell'ipotesi di chiusura di via Roma (tratto celeste chiaro) a maggior ragione via Capitanio dovrebbe rimanere a doppio senso (e forse è proprio per questo che non si è ancora intervenuti in via Capitanio), per non rendere completamente chiuso al traffico locale la circolazione fra i quartieri Dante, Fermi, Rosselli, Capitanio, rispetto al Villaggio.
Il possibile passaggio circolare partirebbe dalla rotatoria dei Bersaglieri, lungo via Capitanio, "tangenziale sud", quartiere Dante, nuovi quartieri edificati a nord del quartiere Dante, via Buonarroti e di nuovo rotatoria dei Bersaglieri.
In questo assetto del territorio i nuovi quartieri residenziali edificati al villaggio, pieni di giovani coppie in età da lavoro, cinque giorni su sette (due o quattro volte al giorno) diretti a Mestre per recarsi a lavoro non potendo più passare per l'arteria principale, via Roma, passerebbero per le nuove vie di comunicazione, ovvero la tangenziale sud - quartiere Dante (via Buonarroti chiusa o no?!).

base cartografica del 2000, tratto della tangenziale sud e tangenziale nord indicato approssimativamente non essendo in possesso del percorso preciso al millimetro

Con l'ipotesi di una Zona a traffico limitato (ZTL) si sgravano i "nuovi assi" del traffico locale, il quale rimarrebbe in via Roma, ma indubbiamente ci si presenta alla "Conferenza dei Comuni" della città metropolitana con i Sindaci dei Comuni limitrofi carichi di lettere di protesta dei pendolari diretti a Mestre pluri-multati (non bastassero le proteste dei residenti di Spinea che si trovano parte delle 30 mila auto di via Roma sotto casa, con conseguente svalutazione economica del proprio immobile).
Tuttavia si può notare come nell'ultimo Natale non si sia ripetuta l'esperienza di chiudere via Roma (piazza lunga un chilometro) per renderla accessibile ai pedoni.
Ciò molto probabilmente è dovuto all'opinione espressa dall'associazione dei commercianti nell'occasione dell'incontro per discutere dei parcheggi a pagamento.
In quell'occasione i commercianti si espressero contro l'idea di una piazza chiusa o di parcheggi a pagamento, perchè similmente a Mestre questo avrebbe allontanato i clienti piuttosto che avvicinarli.
Ed in effetti i più interessati ad una piazza lunga un chilometro in un tale periodo di crisi economica più che gli attuali negozianti presenti a Spinea, sono forse i locatori di negozi in centro.
In effetti in una piazza chiusa si adattano bene locali di ristoro (bar, ristoranti, gelaterie, yogurterie, kebab...) che risaputamente sentono per ultimi gli effetti della crisi con un calo di consumi, e di conseguenza possono rimanere aperti con taluni canoni più a lungo di altre attività commerciali.

Inoltre a breve (15 gennaio 2013) scadrà il concorso per il riassetto di Piazza Marconi, uno dei punti cruciali dell'assetto del paese sotto svariati punti di vista, ivi compreso quanto sopra descritto.
L'appuntamento e soprattutto la premiazione sarà quindi utile a capire verso cosa tenderà il Comune nei prossimi anni, e quali altre mirabolanti idee dovrebbero essere inserite nel Piano di Assetto del Territorio.

Infatti nel PAT sono previsti ben tre possibili scenari di crescita del territorio: scenario 1 densificazione; scenario 2 amplificazione; scenario 3.

scenario 1

scenario 2

 scenario 3

Nei tre scenari la tangenziale sud quasi non è visibile, benchè già indicata collegata con via Matteotti, come non dovesse divenire un asse di interesse nell'assetto territoriale.
Per quanto riguarda la viabilità generale si segue lo sproporzionato progetto dell'amministrazione Tessari, convinta di poter spostare tutto il traffico di via Roma sulla tangenziale nord.
Appare del tutto evidente l'allungamento di percorrenza per chi proviene da via Miranese e dalla camionabile a sud (o da Mira e Dolo).
In alternativa si può notare come la "tangenziale nord" finisca a nord di Mirano, vicino Martellago, laddove non esistono arterie principali di scorrimento, se si esclude per l'appunto via della Costituzione che collega la Fossa con Martellago.

Mancano poi dettagli sulla viabilità locale, si pensi per esempio al quartiere Fermi il cui accesso sta fra una strada intasata (via Roma) ed un senso unico costringendo gli abitanti od i clienti del bar della Pellegrini ad accedere da via Capitanio o attraverso il quartiere limitrofo Dante.
Mancano dettagli sui poli di attrazione: punti turistici, chiese, piazze per manifestazioni, scuole con relativo traffico indotto, movimentazione generata dalla piscina, punti di richiamo per servizi di varia natura (poste, USSL, centri commerciali,..).

I quartieri esistenti vengono considerati nel piano di densificazione, ovvero nel caso in cui case vengano comprate e sostituite con palazzoni con più appartamenti (più famiglie, più auto) per rientrare dei costi di acquisto e vendita, costi che subiscono ribassi se nel periodo di crisi, l'assetto del territorio comunale casualmente cambia e dirotta nel quartiere da densificare quantità eccessive di auto rumorose e inquinanti.


venerdì 21 dicembre 2012

Archive.org cerca fondi

Archive.org, l'archivio del web cerca fondi per il suo archivio del web.
Attualmente ha a disposizione 10 petabyte (10*1000 terabyte)  di archivio e con altri 4 terabyte può continuare la sua attività per altri due anni.

L'importanza della cosiddetta "macchina del tempo di internet" la si può vedere consultando la pagina della regione veneto con l'elenco dei siti inquinati e dei progetti di bonifica.
La pagina oggi è stata rimossa e il materiale non è più disponibile nel web.
Rimane però consultabile grazie ad Archive.org... sempre che per problemi finanziari non sia costretto a cancellare parte del suo materiale.


Historypin e Panoramio

HistoryPin è un portale Google in cui chiunque può inserire od osservare immagini storiche di una determinata zona geografica rintracciabile con google map.
Basta un account google per inserire le foto storiche in proprio possesso o trovate in internet, indicando la data e il copyright.
Infatti il portale è dedicato a rappresentare l'evoluzione del territorio ed accomunare il materiale prodoto da oltre 100-200 anni di storia.

Di Spinea esistono poche foto per ora caricate.
Per accedere all'area del veneziano-miranese basta cliccare su questo link.


Panoramio è legato a google earth ed a una sua community attiva nello scattare foto di panorami per caricarle sulla relativa mappa.
Il fine del portale è quello di elencare edifici e panorami di tutto il mondo, rendendoli disponibili con la semplicità di una mappa online.
I panorami o gli edifici fotografati non sono classificati per data, poichè il portale non ha una funzione storiografica come historypin.

Il comune di Spinea ha pubblicato il sito www.albumdispinea.it
, sito dedicato all'archivio fotografico che vuole recuperare e rendere visibile la memoria collettiva di Spinea. «Il fine è quello di ricercare, attivamente e in modo mirato, di conservare, nel senso più alto e cioè di preservare dall’oblio e dal degrado, i documenti che testimoniano la storia della nostra comunità, - spiega l’Assessora alla Cultura Loredana Mainardi. Chiunque può inviare foto, anche trovandole in rete spedendole o consegnandole presso l’ufficio cultura - telefono 0415071164 / 174.


Aggiornamento 21-01-2014


mercoledì 19 dicembre 2012

PUT sostenibile bipartisan (centro e destra o sinistra); ma sostenibile per tutti i cittadini?

Visto il fervore di questi ultime settimane, è il caso di ritornare a parlare di via Matteotti.

La società AGRI.TE.CO sc Ambiente Progetto Territorio, nel suo sito internet ha pubblicato alcuni interessanti dettagli di un lavoro eseguito nel 2004: redazione del Piano Urbano del Traffico per il Comune di Spinea.

Per un importo di 65.000 euro la società di progettazione di Marghera ha redatto il PUT2004 (articoli con tag put2004), ampiamente commentato in questo blog per le informazioni e le scelte ivi inserite e quelle mai rispettate.

Nel messaggio appare inoltre un progetto della piazza Marconi, con ampliamento dell'area verde e l'inserimento della rotatoria pr smistare il traffico del semaforo.


Via Matteotti è ovviamente a doppio senso ed il sistema permette una fluidificazione del traffico passante per via Roma ed uscente dalle laterali per la circolazione locale (collegamento diretto quartieri nord-sud possibile altrimenti fra via Rossignago-Capitanio-Buonarroti nella rotatoria dei Bersaglieri), senza formazione di rallentamenti, code inquinanti o problemi (si veda per esempio all'errore di aver messo via Cattaneo a senso unico entrante costringendo i carri funebri della chiesa San Vito e Modesto ad uscire in senso vietato quando passavano i pedoni per andare verso il cimitero).

Le idee dello studio che delineò il PUT furono disattese dalla precedente amministrazione di centrodestra capegata da Tessari-Simionato, la quale preferì costruire una rotatoria all'incrocio con via Alfieri piuttosto che con via Matteotti, rotatoria in via Alfieri che fu ricostruita dopo soli due anni e mezzo dalla creazione per evidente usura del mando e che oggi, a cinque anni necessiterebbe di un nuovo "restauro" con "sommo gaudio" per il bilancio comunale.

L'attuale amministrazione di centrosinistra del sindaco Checchin ha indetto un concorso di idee per piazza Marconi, mentre con il piano 20-20-20 porta avanti l'idea di eliminare traffico da via Roma spostandolo nella tangenziale nord non ancora completa (in pratica come sosteneva Claudio Tessari) per ridurre le emissioni, tramite una Zona a Traffico Limitato che multi i non residenti che dovessero passare oltre i Bersaglieri o San Vito e Modesto per andare/ritornare da lavoro a Mestre (il MasterPlan di Tessari - Rizzo invece spostava il traffico di via Roma a ridosso dei palazzoni dietro villa del Majno per poi far percorrere il sistema di sensi unici creati attorno al quartiere Dante, via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, rotatoria in via dell'Unità ed immissione sopra l'ex-cavalcavia).


Nei prossimi giorni ulteriori dettagli su come a Spinea si zittisscono i comitati di cittadini per privilegiare i quartieri centrali rispetto a quelli periferici (tangenziale sud compresa) nel disegno globale di un futuro sostenible della città.

domenica 9 dicembre 2012

L'IMU resterà tutta ai Comuni...?! non mi sembra proprio

A meno di 10 giorni dall'ultima rata dell'IMU, ecco forse l'ultima modifica alla tassazione più odiata italiana, nonchè record per variazioni in corso di pagamento.

Molti giornali hanno titolato all'incirca come segue: convertito in legge il decreto anti-casta, l'IMU resterà ai Comuni (Giornalettismo, Telereggio, Arena, ...).

Il governo avrebbe stabilito come regalo di Natale di ripartire in un nuovo modo l'Imposta Municipale Unica (unica non considerando tutte le altre...ved Irpef locazioni), lasciando ai Comuni tutta l'imposta ricavata dalle prime case ed assoggettandosi l'imposta delle seconde case.
In teoria la modifica va tutta a svantaggio dei Comuni, per vari motivi:
1) l'imposta è maggiore per le seconde case piuttosto che per le prime case, viste le aliquote dal 7.6 in su (sono rarissimi i casi di riduzione di imposta) rispetto alle prime case (4 per mille a salire).
2) Nelle prime case grava la riduzione di 200 euro per prima casa, quindi in genere le imposte versate sono minori...
3) Inoltre, visto lo sdegno popolare per il ripristino dell'imposta per la casa di domicilio, i Comuni non si sono fatti carico dell'aggravio delle condizioni di imposta per le prime case, gravando nella decisione delle aliquote per i loro bilanci pubblici, sulle seconde case.
Ora si vedono compromessi i loro studi, fatti per niente impegando tempo e risorse.
4) la differenza fra Comuni turistici e comuni dormitorio, rispettivamente a prevalenza di seconde case e prime case ora si fa sentire in modo inverso. Se il fondo di perequazione fra comuni confinanti era sorto quando la tassa voluta dalla Lega, non prevedendo gettito fiscale per i Comuni a prevalenza prime case, garantiva una ridistribuzione del guadagno fra vicini territoriali, la sottrazione dell'IMU delle seconde case ai Comuni turistici inverte la ripartizione dei gettiti dell'IMU.
Tra l'altro molti Comuni a prevalenza seconde case erano riusciti a non aumentare le aliquote delle prime case e seconde case proprio grazie alle rosee previsioni di rendita di un vasto pratrimonio immobiliare costituito da seconde case.

Quindi se questa variazione del governo fosse confermata, tendenzialmente si può dire che a Natale il governo si è regalato all'incirca i due terzi della tassazione IMU raccolta nel paese, assogettandosi le rendite più alte e più diffuse (seconde case, negozi, banche, scuole, uffici, ecc...) lasciando per l'ennesima volta i Comuni spiazzati nei loro bilanci sia per studi e denaro perso per compierli sia per previsioni di bilanci del prossimo anno.


domenica 2 dicembre 2012

ZTL a Mira

Scontro fra Comune, commercianti e residenti sulle ZTL imposte a Mira - La Nuova Venezia

Come già scritto in passato le  Zone a Traffico Limitato rappresentano un notevole impatto per i frontisti siano essi abitanti residenti, negozianti dell'area, anche figli che visitano i genitori, imprese che intervengono per lavori in qualche edificio o più semplicemente persone che semplicemente transitano per un'area chiusa.
Di tutti questi casi citati, spesso le ZTL vengono attivate con la sola idea di ridurre il traffico semplicemente passante per migliorare la vivibilità dell'area o ridurre le emissioni di CO2 (comunque il traffico passa in altra zona ed emette CO2 a seconda del tragitto diverso compiuto).
Per tutti gli altri casi aumenta la burocrazia con l'emissione in genere di particolari permessi per tot ore/giorni che permettano l'accesso all'area limitata, dato che per esempio non si può impedire ad un'impresa di lavorare o gravarla dei costi di varie multe o ai figli di vedere i propri genitori.

Ma esistono i mezzi alternativi con cui recarsi nell'area pubblica ad alto rischio multe staccate da azienda privata, cooperativa o municipalizzata: pedoni, biciclette, ecc...
Il problema è che non si ha alcun riscontro che le ZTL convertano il traffico in eguale flusso di pedoni e ciclisti, bensì semplicemente lo spostamento del tragitto di percorrenza, così come rilevato da associazione dei negozianti e persone che subiscono spesso le variazioni dovute alla creazione di inopportuni sensi unici.

Tutto lo scontro su parcheggi blu e ZTL nel Comune di Spinea nasce con l'interrogazione in consiglio comunale del consigliere PDL Piazzi, il quale confrontando le cifre delle multe staccate dalla polizia municipale di Mestre e Mirano notava come a Spinea il Comune "guadagnasse" meno dei comuni limitrofi in questa voce di bilancio.
Da ciò la maggioranza si impegnò a chiamare Trolese, capo del Comando di Polizia Municipale in seconda commissione consigliare per spiegare il motivo del minor numero di multe.
Ne risultò che i Comuni di Mirano (Mirano, superati 500 mila euro di multe) e Mestre hanno avuto un picco di multe perchè autisti ignari delle ZTL erano entrati nell'area pubblica limitata sotto il controllo di un'azienda privata.
Da qui dovrebbe nascere l'idea di studiare la possibilità del Comune di istituire sia dei parcheggi blu che delle ZTL, poi così contestata da uomini di Tessari - PDL e commercianti/residenti.

A favore delle strisce blu e delle ZTL si schierano anche Spinea Cinque Stelle ed alcuni comitati pro-ambiente e pro-biciclette, nella convinzione che le multe invoglino i cittadini ad abbandonare i loro 10-20 mila euro di auto in garage, più delle accise del carburante.
Quindi a tal scopo economico val bene una cattiva segnalazione delle aree ZTL o degli orari di attivazione (si pensi ad un'auto parcheggiata in un'area ZTL quando si può che non può essere mossa a restrizioni attive, per il rischio di portarla davanti alle telecamere di controllo).senza cartelli chiari che mettano in pericolo esborso di molti euro coloro che girano con un autoveicolo.
Quindi se da un lato commercianti che vendono beni leggeri non hanno molto da lamentarsi, diversa diviene la questione con magazzini o beni che necessitano di un bagagliaio per essere trasportati (es: anziano di 70 anni con 4 borse della spesa in bicicletta? in autobus? a piedi?!).
Tuttavia nel caso di Mira, un ristorante chiuso dalla ZTL, pur vendendo un bene prodotto leggero e consumato sul posto critica la zona a traffico limitato, poichè inficierebbe la visibilità del suo locale, facendogli perdere clienti.
In effetti la cultura della movimentazione scontrandosi con la libertà dell'individuo è un onere che varia a seconda dei gusti delle persone stesse (o per esempio le condizioni meteo, si immagini per esempio andar a piedi al ristorante con gli amici in un giorno invernale con 7 gradi e pioggia...), ed i cui costi per invogliare a non utilizzare l'auto non possono ricadere sul singolo privato.
Ben inteso quindi che non si può imporre a qualcuno come muoversi, vi è il conflitto fra chi ci guadagna e chi ci perde nell'adozione di tali mezzi relativamente ad un suolo pubblico.

Da notare anche che la società che ha partecipato al bando per la ZTL di Mira segnala la presenza di sovvenzioni regionali, ma indica anche che solo undici comuni in Veneto hanno adottato una tale misura...un po' pochi dato che tre sono intorno a Spinea (Mestre, Mirano, e Mira).

In generale le ZTL sono una complicazione per la guida e per la circolazione nelle città.
Spesso la loro segnalazione non è intuitiva, tanto che molti dei malcapitati che vi entrano oggi è a causa del fatto che in auto l'area limitata non viene percepita nella sua forma (es: di un flusso di auto diretto nell'area solo i residenti possono entrare gli altri no pena multa, solo da tal ora a tal ora si può entrare), diversamente da ciò che avviene per i segnali stradali verticali ed orizzontali.

Proprio per questo creano un forte malcontento popolare, mentre non necessariamente questo disago spinge il singolo individuo ad utilizzare altri mezzi di locomozione.



PS: Mirano pur avendo parcheggi blu e ZTL non incidenti sul traffico di via Miranese è forse l'unico caso di ottima disposizione di parcheggi gratuiti ed a pagamento fra aree di scorrimento, servizi ed aree storiche.

giovedì 29 novembre 2012

Nuovo cambio

La dichiarazione IMU, documento che deve essere presentato in certi casi, spesso quando si usufruisce di aliquota ridotta come nel caso di abitazioni locate solo per il 2012 può essere presentata in ritardo, ovvero entro 4 febbraio 2013.

venerdì 16 novembre 2012

Consiglio (12-11-2012) a ruoli invertiti

Il recente consiglio comunale è disponibile online sul sito brenta.tv.

All'inizio viene presentata la relazione sul progetto PAES 20-20-20 (o strategia 20-20-20 - osservatoriokyoto.it, fire-italia.it, madeinvda.it), che fa il punto al consiglio sulla situazione del Comune di Spinea sui tre punti: risparmio energetico, riduzione emissioni di CO2, energie rinnovabili.
Il Comune, che spesso di recente ha citato il progetto come punto di partenza per l'adozione di alcune decisioni urbanistiche per il centro cittadino, ha rilevato la necessità di migliorare la comunicazione con i privati cittadini per conseguire migliori risultati, specie dal punto di vista del risparmio energetico.
Invece riguardo alla riduzione delle emissioni di CO2 il Comune sembra intenzionato a procedere al divieto per i non redidenti di transitare per via Roma, nel tratto dalla rotonda dei Bersaglieri fino alla Chiesa San Vito e Modesto.
Per ottenere questo scopo, si è accennato alla possibilità di realizzare una Zona a Traffico Limitato (ZTL) al pari di quelle di Miranoe  Mestre, pur tuttavia realizzate con valide alternative di transito.
I residenti verrebbero esentati dalla ZTL, salvando così il traffico locale.
L'idea porta in se qualche problema.
In primis vengono colpiti pesantemente i cittadini dei Comuni confinanti, e se Mirano e Chirignago dovessero mettersi d'accordo, ciò potrebbe portare a delle ZTL ai due ingressi (est-ovest) di Spinea, in modo tale che le sole strade secondarie risultino libere e via della Costituzione verso Martellago.
Inoltre non è nemmeno bello presentarsi alle discussioni del Consiglio dei Comuni od alla definizione dello Statuto della Città Metropolitana, con i Comuni in lite per le "servitù di passaggio" verso i luoghi di lavoro.
In effetti il problema del traffico del veneziano principalmente è dovuto al fatto che la gente è obbligata a dirigersi al posto di lavoro (e qualche volta è anche contenta di andarci), cinque giorni alla settimana, dalle 2 alle 4 volte al giorno.
Per questo motivo, l'apposizione della ZTL nel tratto di via Roma fra i Bersaglieri e San Vito e Modesto lascia scoperta via Buonarroti, dove vi sono asilo, scuola media e ingressi del Parco, tramite un apposito svincolo della rotatoria dei Bersaglieri.
C'è quindi il rischio che il traffico non passi a mezzi pubblici o meno inquinanti, ma semplicemente salti l'ultimo tratto di via Roma, reso ZTL percorrendo la strada parallela.
Non si può tra l'altro sostenere che i mezzi provenienti da Mirano siano felici di transitare per la tangenziale nord, probabilmente pari a tre volte il percorso di via Roma per il centro di Spinea.
Infatti dalla camionabile a sud di Mirano, o da via Miranese, sarebbero costretti a percorrere 2 km verso Martellago (direzione ortogonale a Mestre) per poi aggirare tutto il centro cittadino di Spinea (circa un percorso doppio rispetto via Roma).
Si ricorda tra l'altro che la ricerca degli studenti dello IUAV ha valutato riduzioni di emissione di CO2 non significative, se le auto vengono direzionate lungo la tangenziale nord, piuttosto che via Roma.

L'idea quindi, meriterebbe una soluzione più condivisa, con alcune piccole variazioni di sostanza, fra i comuni dormitorio per le attività produttive di Mestre, i comuni di transito come Spinea e Chirignago e la stessa città di Mestre, oramai commercialmente morta per le ZTL ed i parcheggi a pagamento imposti, come sostenuto dai commercianti di Spinea nell'incontro.

Altro tema della serata è stato il guazzabuglio creato dalle mozioni incrociate riguardo via Matteotti, via Alfieri e via Bennati.
In effetti come già citato in passato, i consiglieri dell'IDV nel gruppo di maggioranza, in contrapposizione allo studio del dottor Pasetto voluto dalla stessa maggioranza, avevano intenzione di fare una mozione per fermare la rimessa a doppio senso di via Matteotti.
Parte di via Matteotti fu messa a senso unico dalla giunta del sindaco Claudio Tessari, ora consigliere d'opposizione.

I comitati favorevoli al ritorno al doppio senso dal lontano 2007-2008 (attività commerciali di via Matteotti, residenti del quartiere Dante, residenti di via Capitanio) che hanno sostenuto la lista UDC-585 facente parte della maggioranza, si sentirono un po' presi in giro a fronte della mozione, presentata con largo anticipo in un'intervista sui giornali in cui si invitava a non prendere decisioni troppo frettolose (dal 2007 al 2012 ?!).
La mozione è stata inserita nel consiglio comunale del 12 novembre, ma i consiglieri dell'IDV non si sono presentati in aula per sostenerla.
Nel medesimo consiglio comunale, il consigliere della lista Claudio Tessari, Carmelo Ruggeri ha sollevato una mozione per la messa in sicurezza di via Alfieri-Bennati.... una curiosa inversione ad U della lista politica dell'ex-sindaco che creando un sistema di sensi unici ha dirottato parte del traffico sui tratti alternativi (ivi compresi i pulmini del GiroSpinea).
In particolare l'attenzione si è concentrata sul tratto di via Alfieri che va da Piazzetta Dante fino a via Roma (dove c'è la rotatoria con dossi prima dei segnali di dare precedenza, ottimi per aumentare lo spazio di frenata ad alte velocità, specie su sanpietrini sdrucciolevoli).
In quel tratto, la strada stretta, senza banchina, percorsa da traffico uscente dai quartieri Dante e Fermi, percorsa spesso da pedoni diretti alla fermata degli autobus (unico sbocco diretto per il quartiere verso la fermata), con parcheggi e bidoni in strada che limitano la visuale, per il consigliere della Lista Tessari, presenta infatti il problema dei distacchi di piastre e marmi nel vicino stabile (ex Corò).


L'argomento della sicurezza in via Alfieri questo blog l'ha trattato il 28 novembre 2007 (post aggiornato il 07-01-2008), specie per la maggiore rilevanza dei problemi con l'aumento di auto transitanti a causa delle modifiche urbanistiche volute dalla giunta dell'ex sindaco Claudio Tessari, in carica per 2 mandati (10 anni).

Si ricorda per l'occasione che il progetto definitivo della viabilità di Spinea della giunta Tessari, prevedeva la realizzazione del Progetto Masterplan, nella cui prima versione veniva pedonalizzata via Roma da dietro la Chiesa San Vito e Modesto fino a villa del Majno, dirottando via Roma sul retro di villa del Majno (fra i palazzoni e l'attuale piazza Fermi), facendo sbucare le oltre 30 mila auto in via Matteotti, da dove avrebbero percorso intorno al quartiere Dante via D'Annunzio e via Bennati fino all'ex-cavalcavia per Chirignago.
Il secondo progetto invece prevedeva di dirottare un verso di via Roma, quello diretto a Mestre, attorno al quartiere Dante, e fra via Bennati e via dell'Unità la realizzazione di una rotatoria diretta sul tratto storico di via Roma sull'ex-cavalcavia, per far risalire il flusso di auto sul percorso corretto.
Entrambi i due progetti avrebbero rovinato la pace e la bellezza delle ville in via dell'Unità.
In quest'ambito via Alfieri necessariamente doveva rimanere a doppio senso per essere sfruttata come collegamento fra i sensi unici e per il quartiere Fermi, e probabilmente per questo motivo, il bus GiroSpinea fu posto in via Alfieri dove non c'erano marciapiedi, piuttosto che in via Matteotti (marciapiede largo e pista ciclopedonale) o via Bennati (molti tratti con doppio marciapiede).

mercoledì 14 novembre 2012

Case in locazione-affitto, un piccolo esempio con le aliquote di Mira

Si prendono ad esempio le aliquote definite dal Comune di Mira, uno dei primi Comunii governati dalla Cinque Stelle (M5S) per il calcolo dell'IMU delle case abitate.
Le aliquote adottate per le seconde case sono: 6 per mille per le abitazioni locate a canone concordato, 8.2 per mille per le case affittate con contratto libero, e 10 per mille per le seconde case sfitte.

Prima dell'introduzione dell'IMU, le seconde case pagavano due tassazioni: l'ICI e l'IRPEF.
L'ICI si basava su 12 mesi di possesso con determinati coefficienti fissi ed immutabili nell'anno di tassazione.
L'IRPEF da versare sia se la casa era locata sia se era sfitta, si basava su coefficienti fissi per l'anno di tassazione e due sistemi di calcolo simili.
Nel caso in cui un'abitazione risultasse per l'anno di tassazione per alcuni mesi sfitta e per gli altri mesi affittata, il valore dell'imposta era dato dalla percentuale dell'IRPEF per seconde case sfitte rapportata al totale di mesi sfitti ed all'IRPEF sul reddito da locazione guadagnato nell'anno, legato al numero di mesi in cui la casa era rimasta affittata.

Nel caso più complesso, ovvero di seconda casa per alcuni mesi sfitta e per gli altri locata, l'IMU permane il dover considerare i rispettivi mesi di differente tassazione, ma con la complicazione di differenti aliquote.
Si pensi per esempio ad una casa con rendita catastale 500, per 3 mesi sfitta nel 2012 e per 9 mesi affittata.
L'IMU dovuta per l'anno in corso dovrà considerare a Mira tre mesi come imposta al 10 per mille e 9 mesi come imposta al 6 - 8.2 per mille.
Dato che il calcolo dell'IMU consta di sole moltiplicazioni si può procedere in due modi diversi:
1) calcolare l'imposta IMU con le aliquote di casa locata (per esempio contratto concordato)  e casa sfitta, ed applicare le frazioni di mese relative per il conto dell'IMU totale.
Quindi:
IMU(10) = 500 * 1.05 * 160 * 10 / 1000 = 840 euro
IMU(6) = 500 * 1.05 * 160 * 6 / 1000 =  504 euro
IMU totale = 504 euro * 9 mesi / 12 + 840 euro * 3 mesi / 12 = 378 euro + 210 euro = 588.


2) un altro metodo per calcolare l'imposta IMU dovuta in questo esempio di casa in parte locata ed in parte sfitta si basa su un'aliquota media: per tre mesi la casa sfitta ha aliquota 10, per 9 mesi la casa affittata con canone concordato ha aliquota 6.
L'aliquota da considerare per il calcolo è:
ALIQUOTA MEDIA = 10 * 3 / 12 + 6 * 9 / 12 = 7
Quindi l'IMU totale dovuta per l'anno è:
IMU = 500 * 1.05 * 160 * 7 / 1000 = 588 euro.

Un metodo vale l'altro. Uno può essere fatto per fare il calcolo, l'altro per verirficarlo.

Quindi il saldo che deve essere versato entro il 17 dicembre 2012, considerando che la prima rata di giugno si calcola con le aliquote base può essere ottenuto per differenza:
IMU prima rata = 500 * 1.05 * 160 * 7.6 / 1000 * 50% = 638.4 / 2 = 319.2 euro.

L'IMU da versare come seconda rata è
IMU dicembre = 588 - 319.2 = 268.8 euro.
Ovvero minore della prima rata versata mesi fa, proprio perchè l'aliquota del canone concordato è inferiore all'aliquota base.

Il valore da versare quindi risulta maggiore di una semplice IMU con canone concordato, di bel 84 euro.

Come si può notare l'IMU da versare è maggiore, questo perchè è praticamente impossibile tenere sempre una casa locata / affittata perennemente locata.
Ovvero, i contratti di locazione liberi 4+4 o quelli concordati 3+2 coprirebbero alcuni anni di locazione se solo gli inquilini restassero nelle case e vi fossero altri inquilini pronti ad entrare appena i precedenti se ne vanno. Ma ciò NON SI VERIFICA MAI.
Ed anzi, molti inquilini vantano contratti di affitto per una durata media di tre anni, dopo di che, l'inquilino sua sponte non rinnova il contratto o lo disdice, costringendo a nuovi versamenti di denaro ad agenzie di locazione, e imposte IMU rialzate...

Nel caso dell'esempio, se si fosse trattato di un contratto di locazione libero, il valori di IMU sarebebro stati:
IMU(10) = 500 * 1.05 * 160 * 10 / 1000 = 840 euro
IMU(8.2) = 500 * 1.05 * 160 * 8.2 / 1000 =  688.8 euro
IMU totale = 688.8 euro * 9 mesi / 12 + 840 euro * 3 mesi / 12 = 516.6 euro + 210 euro = 726.6 euro.
Si può quindi notare come la seconda rata dovuta a dicembre risulti maggiore rispetto alla prima rata, proprio a causa del fatto che l'aliquota scelta risulta superiore all'aliquota base con cui è calcolata la rata di giugno.
IMU prima rata = 500 * 1.05 * 160 * 7.6 / 1000 * 50% = 638.4 / 2 = 319.2 euro.
IMU dicembre = 726.6 - 319.2 = 407.4 euro.


Veniamo quindi al confronto con quanto dovuto prima con l'ICI - IRPEF.
L'irpef si pagava in funzione dell'aliquota del proprio reddito: 23-27-38-41-43 per cento.
L'ici per le seconde case aveva un'aliquota prossima al 7 per mille con moltiplicatore 100.
Si adotta un valore di canone concordato di 380 euro, e di canone libero a 500 euro al mese.

ICI = 500 * 1.05 * 100 * 7 / 1000 = 367.5 euro
IRPEF sfitto = (23 / 100) * (4 / 3) * 500 * (1 + 5 / 100) = 161 euro
Canone concordato


IRPEF reddito = 380 euro * 12 mesi *  23 / 100 = 1048.8 euro
IRPEF totale = 161 * 3 / 12 + 1048.8 * 9 / 12 = 826.85 euro
Canone libero
IRPEF reddito = 500 euro * 12 mesi *  23 / 100 = 1380 euro
IRPEF totale = 161 * 3 / 12 + 1048.8 * 9 / 12 = 1075.25 euro

Il totale di tasse versate era: 367.5 + 826.85 oppure 367.5 + 1075.25, ovvero 1194 o 1442 euro
Con l'IMU il proprietario paga invece 588 + 1048.8 se canone concordato o 726.6 + 1380 euro se canone libero.
Un proprietario con aliquota bassa, ovvero un possessore di seconda casa, magari quella dei genitori morti ereditata e messa in affitto passa da 1200-1440 euro di tasse annue a 1636 - 2106 euro, ovvero un aumento rispettivamente di 436 euro all'anno per il canone concordato e di 666 euro all'anno se libero (36 e 46% di tassazione in più).
Il vantaggio dell'investimento come interesse per un immobile di 150 mila euro è quindi di 1.94 per cento per il canone concordato e del 2.59 per cento per un canone libero.
Ovvero gli stessi valori offerti da un comune deposito bancario, con la differenza che non si danno in mano 150 mila euro ad uno sconosciuto che potrebbe distruggerli come invece troppo spesso avviene nelle case affittate e senza possibilità di rifarsi sull'inquilino (per un risarcimento si dovrebbe passare per una causa con avvocato, altri 3000-6000 euro e senza certezze sul risarcimento).

Ciò spiga perchè le banche non investano più in immobili, bensì in fondi subprime ad alto tasso di interesse, ma anche ad alto rischio, o perchè gli studi di progettazione di ingegneri ed architetti siano fermi, non assumano più personale lasciando a casa neolaureati fra i più preparati della nostra nazione.

Vi è poi da considerare che se avessimo preso un'aliquota elevata (persona benestante con reddito fra i 55 mila ed i 75 mila euro annui), ad esempio 43 per cento i risultati sarebbero stati:
ICI = 500 * 1.05 * 100 * 7 / 1000 = 367.5 euro
IRPEF sfitto = (43 / 100) * (4 / 3) * 500 * (1 + 5 / 100) = 301 euro
Canone concordato
IRPEF reddito = 380 euro * 12 mesi *  43 / 100 = 1960.8 euro
IRPEF totale = 301 * 3 / 12 + 1960.8 * 9 / 12 = 1545.85 euro
Tasse dovute = 367.5 + 1545.85 =  1913 euro
Canone libero
IRPEF reddito = 500 euro * 12 mesi *  43 / 100 = 2580 euro
IRPEF totale = 301 * 3 / 12 + 2580 * 9 / 12 = 2010.5 euro
Tasse dovute = 367.5 + 2010.5 = 2378 euro

Invece con l'IMU permangono i conti prima eseguiti:

Con l'IMU il proprietario paga invece 588 + 1048.8 = 1636 se canone concordato o 726.6 + 1380 = 2106 euro se canone libero.
Abbiamo quindi che nel passaggio da ICI + IRPEF a IMU + IRPEF, i redditi maggiori pagano all'incirca quanto pagavano prima...pur mantenendo un reddito base fisso superiore a 55.000 euro che dà loro una notevole sicurezza, a differenza dei redditi di 15.000 euro che magari hanno ereditato la casa dei genitori (pagandoci tra l'altro pure le tasse di successione).

Per un reddito alto con il passaggio all'IMU abbiamo quindi una riduzione delle tasse del 14.5 per cento nel caso di un canone concordato ed una riduzione dell'11.5 per cento se il canone concordato è libero.
Ovviamente per un'aliquota del 45 per cento, il passaggio all'IMU consta di una riduzione di imposta versata maggiore.

In conclusione, si ha quindi che i più tartassati dal passaggio al nuovo sistema di tassazione sono le aliquote basse, ovvero le fasce più deboli che hanno ereditato una seconda casa dai genitori, e magari vivono in una prima casa con mutuo su cui debbono pure versare l'IMU.
Mentre per le aliquote maggiori, la tassazione si è alleviata...


Si ricorda quindi, che se il problema dell'Italia è l'evasione fiscale, in sistema di tassazione fisso e costante separato dal reddito irpef può andar bene per negozi ed aziende produttive, le quali usufruiscono di coefficienti moltiplicatori di gran lunga inferiori alle case-abitazioni (negozi 60, case 160, uffici 80).
Mentre per abitazioni affittate, un sistema di separazione sconnesso dal reddito IRPEF grava maggiormente sui redditi più bassi, con case costruite dai genitori negli anni 60-70, anni del boom edilizio, che oggi divengono sempre più facilmente seconde case di una nuova generazione di giovani che non sa più come arrivare a fine mese.
Inoltre a parità di investimento (150 mila euro per esempio), un negozio costituisce attività produttiva e benchè abbia un'aliquota elevata, ed un moltiplicatore più che dimezzato, è un luogo ove si può far guadagno con il commercio, mentre una casa in affitto di pari valore è un bene concesso in mano ad un estraneo (che può essere danneggiato), su cui grava il più alto moltiplicatore di rendita catastale e con il quale i comuni si dilettano a definire svariate aliquote, non considerando che non è possibile tenerlo sempre locato.
Tutto ciò senza considerare l'ulteriore rischio della diffusa presenza di inquilini morosi cronici che spesso neanche pagano l'affitto (nè bollette, tasse come la tarsu o altri conti con terzi) e non perchè non abbiano un reddito, bensì perchè inculcati da ideali politici radicali).

Per queste ragioni si reputa la tassazione IMU a dir poco diabolica e deleteria per la società italiana.

IMU, le aliquote del veneziano

  • Cavallino-Trepporti: 4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per seconde case ed attività produttive (guadagni da ZTL e imposta di soggiorno, quindi niente rialzi). 
  • Caorle: 3 per mille per le prime case, 9.5 per mille per le seconde case. 
  • Chioggia: 10.6 per mille tutti gli edifici eccetto prime case ed edifici rurali. 
  • Jesolo: aliquota zero per le prime case, 9.6 per mille per le attività produttive, 10.6 per mille per le seconde case (comune a prevalenza turistica con molte seconde case e negozi). 
  • Mira: 4.4 per mille per le prime case, 6 per mille per le abitazioni affittate a canone concordato, forse 8.2 per mille per le abitazioni locate/affittate con canone libero, 10 per mille per le case sfitte. 
  • Mirano: 5.3 per mille per le prime case, 9.8 per mille per gli altri immobili. 
  • Salzano:  4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per le seconde case affittate, 10.6 per mille per le seconde case sfitte. 
  • San Donà: 4.5 per mille prime case, 8.7 per mille tutti gli altri immobili. 
  • Spinea: 5 per mille per le prime case, forse 9.5 per mille per gli altri edifici (aliquota precedentemente scelta).
In realtà, in molti casi non è chiaro se i Comuni del veneziano attuano aliquote ridotte o meno, laddove non specificato dal giornale La Piazza . Quindi val sempre intasare gli uffici dei Comuni per farsi dire con esattezza l'aliquota da versare per non incorrere in multe o sanzioni, al variare del proprio caso.
Es:  per altri immobili si intendono seconde case ed attività produttive od anche edifici rurali?
fonte: la Piazza edizione cartacea, "L'imposta vira verso l'aumento"

Per gli altri Comuni, come indicato negli applet di calcolo dell'IMU del sito comunale:
  • Dolo: 4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per gli altri immobili. 
  • Martellago: 5 per mille per le prime case, 10 per mille per gli altri immobili. 
  • Noale: ??? 
  • Scorzè: 4 per mille per le prime case, 7.6 per mille per gli altri immobili. 
  • Venezia (Mestre, Chirignago, Marghera...): 7.6 per le prime case, 10.6 per gli altri immobili.



lunedì 5 novembre 2012

Parcheggi Blu - le siegazioni del comune


Con un ottima comunicazione cittadini-Comune, il sito comune.spinea.ve.it  pubblica il PDF in cui si spiegano le ragioni della creazione dei parcheggi blu, ovvero dei parcheggi a pagamento in alcune aree del Comune di Spinea.
Sempre per la concertazione fra amministrazione locale e cittadini/enti il Comune ha incontrato le attività produttive e ASCOM per individuare proposte e osservazioni utili per migliorare la gestione delle soste in alcune aree individuate come critiche.
Il 5 novembre alle 20.30 viene proposto un incontro aperto a tutti, cittadini compresi in Comune.

Come scritto in passato, in teoria i residenti del Comune di Spinea, i parcheggi li hanno già pagati con gli oneri di urbanizzazione primari e secondari che debbono essere versati al Comune con l'attività edilizia che porta alla realizzazione di abitazioni principali o secondarie.
Quindi dover pagare anche il tempo di sosta è per i residenti una seconda tassazione.
Un errore del Comune? non proprio... un errore del legislatore che ha concesso ai Comuni questa nuova fonta di reddito (una parte dell'obolo del parcheggio a pagamento finisce nel bilancio del Comune) benchè sia evidente che altre leggi prevedevano egualmente il compenso per il medesimo servizio (ovvero, tanto varrebbe ridurre gli oneri di urbanizzazione se si vuole imporre l'onere di sosta quasi fosse una locazione di spazio pubblico).

Tuttavia un altro aspetto risulta interessante: il Comune stima i parcheggi messi a pagamento in meno del 50% dei parcheggi totali esistenti, conteggiando anche quelli di vie laterali a fianco del Municipio-ULSS-Poste, e quelli posti in altre aree di laterali di via Roma (per esempio via Alfieri).
Qui sorge il primo problema. Molti dei parcheggi liberi indicati nelle vie laterali a via Roma, vengono costantemente utilizzati dai residenti delle case sprovvisti di garage (spesso si tratta di palazzoni) o provvisti di un solo garage e due o tre auto.
E' molto probabilmente il caso dei parcheggi in via Alfieri o quello dei parcheggi in via Pisacane- XX settembre, quest'ultimi tra l'altro ampiamente utilizzati anche dagli impiegati di Comune, Poste, scuole medie, asilo e ULSS.
In particolar modo la situazione a ridosso del complesso di uffici e servizi che va dal Municipio al Parco Nuove Gemme è tale che chi dovesse recarsi in questi posti da quartieri confinanti distanti (Crea, Fornase, Villaggio dei Fiori, Fossa, Oriago-via Rossignago, Asseggiano), l'unica alternativa è parcheggiare in piazza Fermi per dirigersi a piedi nell'area.
Ma con i parcheggi a pagamento l'alternativa non è farsi la strada a piedi dalle lontane località di Fornase, Crea o da Asseggiano, bensì è fra il pagare o l'andar via in due facendo una fermata in doppia fila con il motore acceso, piuttosto che una sosta.

In effetti il Comune che da mesi giustifica la maggior parte delle sue modifiche urbanistiche con il proposito di spingere la popolazione a camminare, attività benefica per il corpo, e forse bissando questa scusa per molte altre modifiche territoriali future, farebbe prima a giustificare i parcheggi a pagamento con la necessità di aumentare le fonti di denaro per il bilancio comunale degli anni futuri.



IMU, l'ultimo mese di sofferenza (si spera)

L'IMU, detta anche Imposta che varia regole ogni mese per dubbia psicosi dell'apparato burocratico statale nella realizzazione della cosiddetta teoria del caos, sta per arrivare al saldo (o ultima rata) finale da pagare il 17 dicembre 2012.

Come già ricordato, la variazione delle aliquote può essere ancora attuata entro il 10 dicembre 2012 per voce del Governo italiano, qualora lo ritenesse opportuno.
I Comuni dovevano stabilirle entro il 30 settembre (molti l'hanno cambiata o decisa a fine luglio...quindi senza che la popolazione se ne rendesse conto, pur rimanendo convinta dei valori iniziali proposti), e se per chi segue la newsletter di Spinea l'aliquota da versare è nota (almeno quella di prima e seconda casa...non quelle ridotte per particolari categorie), per molti altri Comuni aleggia il buio più assoluto.

Come se non bastasse, vigeva il caos più assoluto sulla presentazione della Dichiarazione dell'IMU che i contribuenti devono fare (quali? a chi? entro quando?....), con un modello non ancora definito dallo Stato.
Ebbene il Comune di Mira primo fra tutti ha dato la notizia della pubblicazione del modello per la Dichiarazione IMU da presentare a soggetti diversi in contesti diversi.
Con decreto del 30/12/2012 il Governo ha stabilito il modello e le regole di presentazione, ben riassunte nei PDF scaricabili dal sito del Comune di Mira.
Chi è anziano e non capisce cos'è un PDF o non ha inernet non se ne renderà conto.
Chi non capisce il "burocratese scritto" avrà qualche problema a districarsi nelle istruzioni.

Una cosa è certa, nel caos generato dalle continue variazioni di legge sull'IMU, quasi nessun cittadino sa che alcune categorie devono presentare la Dichiarazione IMU, o men che meno a chi presentarla.
Entrare nel dettaglio di tutte le categorie che debbono presentarla è complesso -  basta leggere i PDF delle istruzioni.
Tuttavia prendiamo alcuni esempi di obbligatorietà nella presentazione dell'IMU, purchè non rientrino nei casi di esenzione elencati:
1) chi ha stipulato un contratto di locazione od affitto dal 1 gennaio 2012 al 1 luglio 2012 deve compilare la dichiarazione IMU spedendola al Comune. Ciò entro 90 giorni dall'avvenuta modifica o nel caso di quest'anno entro il 30 novembre (benchè in altre parti del PDF si cita entro il 1 febbraio 2013).
Chi ha stipulato un contratto di locazione prima del 1 gennaio 2012 non è chiaro cosa debba fare. Chi invece ha stipulato un contratto di locazione dopo il 1 luglio 2012 non deve compilare la Dichiarazione IMU (non è chiaro se la deve presentare il prossimo anno). Forse nel caso di stipula del contratto di locazione regolare, si rientra nella casistica di coloro che hanno fatto "comunicazione dei dati catastali all'Agenzia delle Entrate", quindi non è chiaro se la dichiarazione debba essere presentata all'Agenzia delle Entrate (alla faccia del sistema SIATEL che avvicina Comuni ed Agenzia delle Entrate per i controlli) e/o anche al Comune. Non devono fare la dichiarazione i possessori di prima casa.
2) chi attua una variazione catastale (compresi matrimoni o separazioni con l'immobile fra i beni comuni) o variazione delle rendite catastali (si pensi a chi ha ampliato casa usufruendo del Piano Casa) nel 2012, deve compilare la dichiarazione IMU e comunicarla all'Agenzia del Territorio. Ma in teoria il decreto sviluppo prevedeva la sparizione dell'Agenzia del Territorio (vedi articolo di giornale) con funzioni inglobate dall'Agenzia delle Entrate?!...Quindi forse la dichiarazione va fatta all'Agenzia del Territorio dell'Agenzia delle Entrate. Da notare che in questo caso la dichiarazione IMU non va fatta ai Comuni, benchè evidentemente dovrebbero essere informati della variazione di IMU versata per la diversa rendita. Evidente un errore di legge...
3) le imprese costruttrici di immobili per ottenere la riduzione dell'IMU al bene in vendita non considerabile come seconda casa devono comunicare la dichiarazione IMU.


Multe
Non presentate la dovuta dichiarazione IMU come previsto per legge?  Le multe variano in funzione dell'errore che commesso:
a) da 100 a 200% del tributo dovuto con un minimo di 51 euro in caso di mancata presentazione della dichiarazione nelle casistiche previste.
Si pensi ad una seconda casa locata che paga 2.000 euro di IMU e deve pagare altri 2.000 - 4.000 euro di multa qualora non comunichi che la casa è locata pur pagando con l'aliquota ridotta, mentre al Comune risulta la seconda casa come sfitta per la mancata Dichiarazione IMU (benchè sia evidente che con il servizio SIATEL il Comune possa verificare comodamente i dati della locazione registrata all'Agenzia delle Entrate!)
b) da 50% al 100% dell'imposta se la dichiarazione è infedele (es: 2000 euro paga una multa aggiuntiva di 1000 - 2000 euro).
In questa casistica rientra per esempio chi ha modificato la rendita della propria casa, variando quindi anche l'importo IMU (per esempio ha ampliato al max del 20% la casa usufruendo del Piano Casa) senza comunicare a chi di dovere la variazione, e di conseguenza pagando meno. Ma in teoria vi rientrano anche coloro che convinti che l'aliquota stabilita dal Comune fosse il 4.5 per mille, pagano meno il saldo del 17 dcembre 2012, perchè non si sono resi conto che nei mesi successi l'imposta è variata! Rientrano nella casistica anche coloro che erroneamente pagheranno il saldo di dicembre semplicemente bissando la precedente rata, dimenticando che l'ultima rata si fa carico anche del surplus di imposta dovuto alla differenza fra aliquote base ed aliquote scelte dal Comune (vedi precedente spiegazione).
c) da 51 euro a 258 euro se l'omissione o l'errore riguardano elementi non incidenti sull'ammontare dell'imposta.
Probabilmente in questo caso ricade chi paga le rate dell'IMU senza differenziare fra Stato e Comuni nel versamento, od errori simili come la compilazione incompleta o parzialmente infedele, eccetera.


Mi rifiuto di spiegare in modo corretto tutte le casitiche di questo nuovo orpello dell'IMU.
Non ho tempo, non voglio accollarmi responsabilità su una materia caotica, sono stanco di continui aggiornamenti e non vengo pagato per svolgere un lavoro che dovrebbe fare un qualche non ben identificato apparato burocratico dello Stato, sulle sue leggi.
Sinceramente sostengo chi pretende il diritto alla chiarezza burocratica.
Insomma, una sana coda di centinaia di migliaia di persone in uffici comunali e Agenzie del Territorio/Entrate a ridosso delle vacanze di Natale è quel che ci vuole per una situazione così parossistica...

lunedì 29 ottobre 2012

IMU, manca quasi un mese...il caos ricomincia...

IMU, manca quasi un mese al versamento del saldo finale dell'imposta per l'anno 2012 e come per le precedenti tappe, ecco rispuntare il caos.
Si paga? quando si paga? con che aliquota si paga? chi ha deciso l'aliquota? il governo la può modificare? non la vuole modificare?.... caos...

Il versamento del saldo dell'IMU è previsto per il 17 dicembre 2012, tanto per rovinare le vacanze di Natale, benchè alcuni articoli abbiano fatto pensare che i CAF chiedessero una proroga alla data del 30 novembre. Il 30 novembre è la data ultima per il versamento della Cedolare Secca per i locatori di immobili che l'hanno adottata... l'IMU non centra.

Il saldo dell'IMU del 17 dicembre sarà conteggiato con le aliquote previste dai Comuni, e/o modificate unilateralmente dallo Stato qualora ritenesse opportuno guadagnare più denaro dall'imposta per il soddisfacimento delle stime di rientro del debito.

Il saldo è conteggiato con l'aliquota piena, quindi risulterà maggiore come già spiegato rispetto ai precedenti versamenti.

Il termine imposto ai Comuni per decidere le aliquote era stato protratto fino al 30 settembre 2012, ma i CAF rilevano che solo una piccola percentuale di Comui le hanno decise.
Lo Stato invece ha tempo fino al 10 dicembre per modificare unilateralmente le aliquote, qualora il minstro dell'economia.
I CAF protestano perchè serve loro tempo per aggiornarsi e fare i conti e si rischia un intasamento negli ultimi 10 giorni di dicembre.
I cittadini non protestano, benchè sia evidente che non si capisce più niente, specie quanto deve essere pagato, pena dover pagare multe se si versasse l'IMU con aliquota sbagliata.
L'Agenzia delle Entrate ricorda che il modello di versamento del saldo dell'IMU non è ancora stato approvato, manca quindi il modulo per compilare il versamento (ma la prima rata allora?! boh).
L'Anci Veneto (corrieredelveneto.corriere.it) rileva che i conti del governo sono sbagliati e i Comuni sono costretti a rialzare le aliquote.
Il consigliere Signorelli del Comune di Spinea spiega i tagli del Governo al Comune dovuti alla Spending Review e fa notare con un'infografica che per l'anno 2012 i Comuni non potranno ricevere più del gettito ICI del 2010, mentre il surplus di gettito fiscale dovuto all'IMU 2012 verrà ridistribuito dal fondo perequativo ai Comuni confinanti (surplus dovuto ad aliquote maggiori, ma anche al moltiplicatore aumentato in genere del 60%).



Dato quindi che quasi tutti i Comuni aumenteranno l'entrata dell'IMU rispetto all'ICI 2010 (moltiplicatori 60% più alti, aliquote più alte, specie se si considera che le prime case non pagavano), vien quasi da chiedersi perchè ci si è sfasciati tanto la testa a decidere le aliquote IMU, ad aumentarle o peggio perchè non ridurle con poco senso civico ma molto senso pratico in questo periodo di crisi per le finanze degli italiani...
Quel che è peggio è che se qualche Comune confinante fra quelli che dovrebbero rientrare nella città metropolitana riducesse le aliquote a vantaggio dei suoi cittadini, con questi vincoli pagherebbero i cittadini dei Comuni confinanti con aliquote elevate, tramite il fondo perequativo.
Rimane poi il dubbio di quanto denaro abbia ricevuto il vicino Comune di Venezia, con i bilanci in forte passivo dalla perequazione dell'imposta IMU.


lunedì 8 ottobre 2012

Italia degli valori... economici: fermiamo tutto perchè costa.

Alcuni brevi stralci dal Gazzettino del 5 ottobre 2012, "Duello sul senso unico":
Dopo le proteste di residenti e comitati, preoccupati per il possibile ripristino del doppio senso,...
E qui vien da chiedersi quali residenti e quali comitati valgano per il Gazzettino che per anni (2007 - 2012) ha ignorato i comitati di Per via Matteotti, Spinea Vivibile e Autostrada in via Capitanio, i quali sollevarono le problematiche sull'intervento urbanistico, quando i soldi non erano stati ancora spesi per i tre sensi unici di via Matteotti-D'Annunzio-Bennati.
ora arriva anche una mozione da parte di Idv e Gruppo Misto che chiede di mantenere il senso unico nella via. «La viabilità in via Matteotti non deve essere intaccata da valutazioni superficiali e frettolose - spiegano i consiglieri Alfonso Delfino e Maurizio Di Flavia-.
Vien quasi da chiedersi dov'erano i consiglieri dell'Italia dei Valori in questi anni, poichè è evidente che i comitati con critiche sull'intervento al seguito c'erano già nel 2007 (ignorati dall'amministrazione Tessari, quasi presi in giro con la storia della sperimentazione, ecc...).
Anche questo blog esisteva già da anni.
Invece vien palese chiedersi se le decisioni frettolose non siano di chi si presenta in coalizione per il Comune ed all'ultimo momento muove mozioni contro studi professionali durati svariati mesi (di certo non redatti da studenti) oltre che contro comitati di cittadini e blogger.
Sono proprio le scarse o del tutto assenti risposte della politica (i seguaci del PDL, delle liste di Claudio Tessari, dei Grillini, dei comitati di residenti della sola via Matteotti a cui piaceva un senso unico ignari che sarebbero divenuti la nuova via Roma secondo il Masterplan) alle critiche / problematiche sollevate dagli altri comitati a denotare chi si muove frettolosamente, all'ultimo momento e superficialmente sulla questione.
Proprio questa travisazione delle parti indigna e sconcerta.
rimandando eventuali decisioni all’avvio dei lavori della nuova piazza Marconi-Fermi».
La frettolosità e superficialità viene dimostrata anche da questo intervento.
La messa a senso unico di via Matteotti veniva completata da quel lavoro voluto dalla giunta Tessari per piazza Fermi-Marconi che dirottava via Roma sul retro di villa del Majno, direttamente nel senso unico di via Matteotti, rendendo il quartiere Dante un'immensa rotatoria del traffico della strada più oberata di Spinea.
Ma valgono anche i giochetti di logica politica per cui basta ritardare i lavori di qualche anno per arrivare troppo in là con i tempi di realizzazione e vincolare quanto richiesto da comitati di cittadini dal 2007 alla nuova giunta.
E cosa dovrebbero pensare degli elettori-residenti riguardo questa superficialità di conoscenze dell'evoluzione delle questioni e dei problemi nel Comune di Spinea?
I cittadini appaiono, comunque, spaccati: se alcuni pensano che il senso unico abbia portato maggior quiete nel quartiere, molti sono convinti che ora quella popolosa area residenziale sia imbrigliata e penalizzata. «Sono state ipotizate diverse soluzioni, fra cui anche il ripristino del doppio senso - chiarisce l’assessore alla Viabilità, Gianpier Chinellato -, ma non è stata ancora presa alcuna decisione. Quello che posso assicurare è che, anche in caso di ripristino del doppio senso, la pista ciclabile resterà». Ma, secondo l’assessore, nell’istituire il senso unico è mancata un’indagine più ampia sulla viabilità: «Si è solamente spostato il problema da una zona all’altra della città, andando ad intasare il quartiere Est e via Capitanio. Via Matteotti va inserita all’interno di una valutazione complessiva sulla viabilità» conclude Chinellato.
L'aspetto più stupefacente è proprio questo (da anni questo blog lo mette in evidenza) segnalato dall'assessore alla viabilità Giampier Chinellato (UDC).
E' palese, anche senza una laurea in ingegneria civile trasporti, anche senza essere Professore Ordinario a Padova , od autore di 110 pubblicazioni (di certo non pamphlet di politica o mozioni politiche o alleanze politiche o connubi politici, ma pubblicazioni d'argomenti relativi all'ingegneria civile dei trasporti), che basti osservare in una mappa come il quartiere Fermi, popoloso, ricco di vie, villete e palazzoni fra i più alti di Spinea, sia chiuso fra una strada intasata 24 ore su 24, la quale andrebbe sgravata e via Matteotti, resa a senso unico.
Già questo basterebbe ad indicare che i soldi spesi in passato sono stati spesi male, e quell'intervento andava già in passato criticato con una mozione (ma dov'erano i succitati dell'Italia dei Valori nel 2007 ?!), non fosse altro perchè in quel quartiere gravano anche due delle piazze più funzionali di Spinea (piazza Fermi e piazza Marconi), ad uso dei servizi quali Poste, USL e sede del Comune, ad uso dei negozi, della Chiesa San Vito e Modesto....
Ma discutere pare quasi inutile specie verso chi ignora frettolosamente all'ultimo momento che il progetto definitivo era il Masterplan, i sensi unici un semplice zuccherino di passaggio con la creazione del senso unico.

Chi fa politica dovrebbe impegnarsi un po' di più, per sembrar interessata a chi dal 2007 parla dell'argomento o per dar risposte ai cittadini che tutt'oggi con questa mozione mancano nelle motivazioni.

Parcheggi a pagamento: i residenti li hanno già pagati !

Già paventati gli anni passati, ignorati da parte dei cittadini, potrebbero sbarcare a Spinea i parcheggi blu.

Dove
393 parcheggi su 831 disponibili oggi  nel centro del Villaggio dei Fiori (piazza Cortina), via Roma, davanti alla biblioteca, in piazza Rosselli ed a piazza Fermi/Marconi.

Blu vs liberi: minima quanto?!
Non verranno convertiti tutti i parcheggi, poichè la legge impone che una minima parte rimangano gratuiti. Il problema sarà verificare quanti di questi rimarranno gratuiti visto l'ampio uso per esempio di Piazza Fermi e Marconi per accedere ai servizi, dal Comune, alle Poste, ai negozi, alla Chiesa.

Il fatto: il sistema non disincentiva niente.
I parcheggi a pagamento, invenzione tassativa pre-ZTL non disincentivano il parcheggio, poichè i motivi per cui gli italiani si muovono in auto travalicano il dover pagare ulteriori tasse all'apparato statale e/o misto (privato che riscuote per pubblico gravando maggiormente sul costo unitario del bene) per usufruire di beni e servizi: opere primarie e secondarie già versati da chiunque costruisce in lotti edificabili.
Vien quasi da chiedersi perchè versare oneri primari e secondari per qualsiasi edificazione se poi si devono versare ulteriori balzelli.
I motivi per cui gli italiani possono aver bisogno del bagagliaio di un'auto o di recarsi in un dato luogo non spariscono se i parcheggi sono a pagamento.
Un sacchetto di pane come spesa certamente può essere portato a casa a piedi ed in bicicletta.
Più difficile che ciò avvenga se piove (parcheggi blu solo quando non piove ?!) oppure se un'anziana signora deve far spesa per una settimana (2 o più borse della spesa spaccano la schiena a piedi o mettono in pericolo i ciclisti anziani).
Altre persone interessate al provvedimento per esempio sono tutti gli abitanti dei quartieri esterni al quartiere Fermi: questi per accedere ai servizi del Municipio hanno sempre potuto usufruire di piazza Fermi.
Tuttavia, se questa piazza "diviene a pagamento", o pagano, oppure si fanno qualche chilometro in bicicletta dai quartieri periferici al centro; ciò è anche dovuto al fatto che il servizio GiroSpinea è malstrutturato, dato che non serve tutti i quartieri periferici.
Altro esempio interessante può essere rappresentato dal negozio di vendita vestiti in piazza Fermi: si preannunciano arzilli anziani sbandare fra miriade di passanti (creati dalla mobilità dolce che attraversa Spinea per recarsi a lavoro a Mestre a piedi !!!) con in spalla i completo di vestiti appena acquistato.

Il servizio in mano a privati
Il servizio sarà gestito da privati (in linea con i concetti di privatizzazione delle teorie politiche liberiste che da decenni vengono applicate in Italia) i quali gestirannoil servizio di riscossione delle locazioni delle auto parcheggiate su suolo pubblico con profitto, laddove i cittadini hanno già pagato gli oneri primari e secondari di urbanizzazione. Per fare una battuta vien quasi da chiedere se il privato che attua le locazioni sarà costretto a pagare l'IMU per l'affitto di piazzone di sosta!

Il denaro finirà quindi per metà in mano alla ditta privata, per metà al Comune, che lo reinvestirà (sanzioni incluse) per opere di viabilità e manutenzione stradale.

Mistero
Uno degli obiettivi è quello di disincentivare l'uso del parcheggio di piazza Fermi come fosse privato.
Questo aspetto risulta molto interessante, poichè proprio il quartiere Fermi, piazza Cortina, piazza Rosselli e via Roma, specie davanti alla biblioteca, risultano circondate da svariati condomini in cui per decenni sono state concesse licenze di costruzione senza minimamente vincolare il numero delle abitazioni al numero di garage creati nei lotti, con ovvio esubero di auto negli spazi attigui, specie negli anni '90 in cui una politica nazionale di incentivi al settore auto ha aumentato il numero di auto per famiglia.
Quindi a che prò cittadini e residenti che pagano ICI e IMU da decenni, oltre ad aver indirettamente versato gli oneri costruttivi primari, ora dovrebbero vedersi un privato (affiancato ai provvedimenti sanzionatori dei vigili comunali) frapporre fra il servizio acquisito e pagato ed il bene comune? Mistero.
Riassumendo
  • Costruisci una casa: paghi gli oneri primari che prevedono anche la costruzione di parcheggi come servizio;
  • Versi tasse allo Stato per decenni per potere usufruire dei suoi servizi;
  • di punto in bianco il servizio diviene a pagamento in stile locazione a tempo di un'area (comunque rimangono oneri primari e IMU) con tre soggetti a gravare sul canone di locazione (sanzioni dei vigili per comportamenti scorretti; costo della locazione per metà al privato che comunque ci deve guadagnare ed in parte al Comune che guadagnerà a percentuale fissa).
E' quasi demenziale tutto ciò.

Tariffe
 Il costo sarà probabilmente di 80 centesimi per 1 ora, 50 centesimi per mezz'ora, proprio per sfavorire quel traffico che parcheggia nell'area per brevi soste, quali recarsi in Comune per svolgere carte o documenti, oppure recarsi nei negozi per far la spesa usufruendo poi del bagagliaio.
12 ore verrebbero quindi a costare circa 10 euro senza sorveglianza del parcheggio... come andare ogni giorno al cinema.

mercoledì 26 settembre 2012

Imposta Modificata Unilateralmente (IMU) - aumento delle aliquote

In un periodo in cui versare denaro agli italiani si accompagna agli evidenti scandali di spreco di soldi pubblici, arriva come una doccia fredda l'annuncio dell'aumento delle aliquote IMU prima casa: comune.spinea.ve.it.

L'aliquota passerà dal 4,5 per mille al 5,0 per mille.

L'articolo prevede un aggravio di spesa di 40 euro per circa 9200 cittadini... sui circa 24 mila di Spinea.
In realtà l'aumento dell'aliquota varia l'IMU, a seconda della rendita catastale dell'immobile e quindi pr alcuni può essere maggiore, per altri minore!

rendita x 160 x 1.05 x 0.5 / 1000
se la rendita è 250 (un piccolo bilocale) = 21 euro
se la rendita è 400 (appartamento con garage) = 33.6 euro
se la rendita è 900-1000 (casa 2 piani) = 75.6-84 euro

Si ricorda che la rata di dicembre (seconda o terza rata) sarà versata a conguaglio delle precedenti, calcolate con le aliquote base (4 per mille e 7.6 per mille).
Quindi se per esempio si è adottato il versamento di due sole rate, a giugno si è versato il 50% della tassa con l'aliquota del 4 per mille, mentre a dicembre si dovrà versare il 100% della differenza (5 - 4 = 1 per mille) e il 50% del 4 per mille prima non versato.

Inoltre il prossimo anno si potranno valutare quanti spinetensi hanno versato in modo erroneo l'I.M.U., versata magari con l'aliquota del 4,5 per mille, dato che a suon di modifiche, cambiamenti e variazioni, a qualcuno possono essere sfuggiti i termini di pagamento, presupposti al 4.0 e variati al 5 per mille.
Il mancato versamento dell'imposta comporta more per i cittadini, invece che ai politici che hanno creato in sistema così assurdo e complicato (il taglio di 600 mila euro da parte del governo italiano al comune di Spinea, sulla base del meccanismo di perequazione fra i comuni confinanti della zona, con Venezia dal bilancio pesantemente in passivo, rende bene l'idea di quanto possano essere defioniti una farsa i proclami di autonomia locale con questo sistema di tassazione).

Esempio:
pagamento con due rate, la prima è il 50% dell'aliquota base, rendita 500
prima rata a giugno
500 x 160 x 1.05 x 4 x 50% / 1000 = 168 euro
saldo a dicembre
500 x 160 x 1.05 x 4 x 50% / 1000 + 500 x 160 x 1.05 x (5 - 4) / 1000 = 252 euro

totale imu pagata nel 2012: 252 + 168 = 420 euro.


totale imu scialacquata dallo Stato (consglieri regionali e/o altri dipendenti assenteisti statali)?

Città metropolitana - incontro con Orsoni

I video dell'incontro fra il sidaco del Comune di Spinea, Venezia, con la partecipazione esterna di altri sindaci della provincia favorevoli alla città metropolitana.
Un ringraziamento alla tv online Brenta.tv.













Diversamente dall'incontro di Mirano è stata affermato che il sindaco della città metropolitana manterrà le funzioni gestionali della provincia a cui saranno affiancate nuove funzioni coordinatrici fra i comuni della città metropolitana.
Permangono i dubbi sulla valenza che avranno i ruoli nel nuovo ambito, definiti nello Statuto; nessuna proposta di statuto è stata ancora emanata o discussa.
Infatti prima la provincia emanava leggi e regolamenti con valenza superiore alle norme ed agli interventi comunali, i quali dovevano essere adeguati ai gradi superiori (leggi statali, leggi regionali, prescrizioni provinciali).
Ora che la provincia è riunita nella figura del sindaco della città capoluogo (Venezia) le prescrizioni emanata in autonomia dal sindaco della città metropolitana avranno una valenza superiore alle volontà dei comuni? oppure dal consiglio municipale dei comuni usciranno le regole e le norme di livello provinciale a cui i comuni stessi dovranno attenersi?
I Comuni auspicano che dalla stesura dello Statuto emerga un tale ordinamento politico, mentre la norma sembrerebbe dare le piene funzioni gestionali della provincia al sindaco della città metropolitana (anche sindaco della città capoluogo), mentre il consiglio metropolitano ha la sola funzione di coordinamento (per la creazione o per l'espletamento?!).


Pur non facendo pesare la questione bilancio al solo sindaco che ha recentemente preso in gestione la città capoluogo, rimane piuttosto curioso il voler dare maggiori poteri al sindaco della città con maggiore esposizione finanziaria, specie se ciò implica un'estensione difunzioni su più comuni.
Questo aspetto logico (prolungamento di uno Stato con un'esposizione finanziaria di miliardi di euro come l'Italia) che fa dubitare alcuni gruppi politici, tanto da volersi schierare contro il passaggio alla città metropolitana vede dei dubbi irrisolti per il futuro assetto della città metropolitana, specie prima ancora di definire uno Statuto della città stessa.
Lo statuto della città metropolitana sarà fisso e difficilmente mutabile come la costituzione oppure facilmente adeguabile (e per mano di chi) come le leggi dello Stato?
Cosa succederebbe alle funzioni provinciali assunte senza onere dal sindaco della città metropolitana se la città capoluogo dovesse fallire? in un prossimo futuro saranno i comuni a farsene carico (espletare funzioni implica costi, eventuali enti e municipalizzate potrebbero avere bilanci passivi o necessitare di sostegno economico) sgravando il capoluogo?
Come si pensa di organizzare lo Statuto della città metropolitana per superare eventuali divergenze di interessi fra sindaco del comune capoluogo, il quale sarebbe anche sindaco della città metropolitana e i sindaci dei comuni della città metropolitana? Si può per esempio pensare ad un contrasto fra  un comune capoluogo ed i comuni della provincia: la situazione dei rifiuti di Napoli, momento in cui il sindaco della città capoluogo per la sua campagna elettorale aveva tutto l'interesse ad aprire discariche illegali nei comuni della provincia di Napoli, ed i sindaci della provincia avevano tutto l'interesse a non aprirle, spingendo invece i cittadini del capoluogo Napoli a fare la raccolta differenziata.
Alcuni credono che la realizzazione delle città metropolitane possa ovviare a questi problemi, permettendo di superarli in scioltezza, altri credono che ciò darebbe maggiori poteri al comune capoluogo sui sindaci confinanti.
In realtà in Italia spesso si vedono lotte politiche fra diversi schieramenti per l'ottenimento di un'idea, sotto norme comportamentali che definiscono l'assetto dello Stato e le regole d'azione delle sue componenti.
Ma qui, oggi, nessuno ha idea di cosa verrà scritto nello Statuto e pochi iniziano a fare proposte su cosa scriverci o come modificarlo in seguito se si dovesse rivelare malcostruito per la fretta imposta dalla legge di transizione della Spending Review.

giovedì 6 settembre 2012

Proposte ironiche per via Roma

Le idee proposte fino ad oggi:

Abbiamo una strada di 30.000 veicoli diretti o provenienti da Mestre, senza strade alternative, cosa potremmo fare? chiuderla e farne una piazza!

La Tangenziale Nord porterà fuori di Spinea tutto il traffico...
(per lasciarlo nel nulla a due km di distanza dalla rotatoria della Fossa)

Via Miranese ha lo stesso problema di alta densità di veicoli transitanti da Mestre fino a Vigonza/Santa Maria di Sala, che soluzione possiamo trovare? locale, basta spostarla poco più in là solo qui a Spinea, a ridosso delle case di altri.

Abbiamo problemi di fluidità del traffico in via Roma, per cui le auto fermandosi sovente (stop and go) creano ingorghi e rallentamenti ed un maggiore inquinamento. Che soluzione potremmo adottare? dei dossi ad ogni passaggio pedonale!

Ma se devo andare a lavoro ogni giorno, cinque giorni su sette, circa 300-320 venti giorni lavorativi l'anno, andata e ritorno e mi chiudono via Roma, la strada che percorro per andare a lavoro cosa faccio? dico al mio capo che mi licenzio perchè non posso più andare a lavoro.

A cosa serve la rete di distribuzione secondaria, se si può direzionare il traffico su una zona 30 con ZTL dove far multe per accesso abusivo o eccesso di velocità? non serve a nulla.

In via Roma decine di autoveicoli ogni minuto si fermano per far transitare i pedoni, rallentando il traffico, come si può risolvere tutto ciò? evidentemente realizzando un sistema di mobilità dolce che compenetri persone e automobili sul manto stradale.

E' successo l'ennesimo incidente per cui un pedone od un ciclista sono morti, mentre la moto o l'auto che li ha investiti non si sono fatti niente, come si può risolvere questo problema? ovviamente posizionando un maggior numero di passaggi pedonali laddove sfrecciano molte auto, o piste ciclabili su assi trafficati, invece che creare una rete indipendente (vedi le strade di servizio del Passante, ove passano solo biciclette).

Devo andare a far la spesa al supermercato, prenderò forse 2-3 borse di roba...
Vai in bici od a piedi a qualche chilometro di distanza, non utilizzare l'auto con il suo bagagliaio, perchè non esiste più una rete di strade tra i quartieri...

Noi Comune dobbiamo limitare il traffico...(nuovo aumento delle accise sulla benzina per rimpinguare il debito dell'Italia)

Bisogna rilanciare il commercio nei negozi di privati in via Roma, costruiamogli attorno una piazza sull'asse più trafficato di Spinea a spese dei cittadini.
(Mestre via Ferretto: tutti i negozi presenti prima della creazione della piazza, falliti e sostituiti da servizi di ristoro quali pizzerie, yogurterie, gelaterie, bar, ristoranti, più consoni ad un'area pedonale)

Dobbiamo rilanciare l'immagine del centro di Spinea: favoriamo la movida
Una massa di giovani che si ubriacano per tutta la notte si perdono nel sistema di sensi unici creati per risolvere i danni procurati dalla chiusura di via Roma e distruzione delle vie di scorrimento secondario.... con la ZTL sul quartiere Dante/Matteotti per far su soldi di multe.

Serve una piazza lunga un Chilometro! a fianco delle due piazze altrettanto grandi...

Dobbiamo disincentivare l'uso di autoveicoli: ACTV taglia corse per 850 mila chilometri.

Incentivi alle auto, dopo l'ennesimo calo di vendite: mannaggia, la benzina a 2 euro e il datore di lavoro non mi paga i soldi del carburante per portare i vari quintali di veicolo ed i miei 100 kg di peso per quei 15 km di coda fino a Mestre.




Cinico? può darsi...




Via Roma: piccolo tratto dell'asse viario detto Miranese che da Mestre si collega attraverso Chirignago e spinea con le strade dirette a Padova vicino Santa Maria di Sala e Vigonza.
Nel tratto di Spinea si stima che passino dai 30 ai 33 mila veicoli al giorno, circa 1100 auto all'ora, 20 auto al minuto (10 in un senso, 10 nell'altro).
Il traffico era rallentato da vari semafori a Chirignago, Graspo de Uva, incrocio con via Matteotti, incrocio con via Capitanio, ecc... sopravvive solo il semaforo con via Matteotti-Cattaneo.
Straede alternative dirette verso Mestre: via Asseggiano, troppo stretta per supportare molti veicoli, è già intasata; via Fornase, non in grado di supportare un gran traffico, recentemente risistemata, converge su via Roma/Miranese a Chirignago.
Il traffico in via Roma è rallentato anche dalle immissioni-emissioni di auto dalle laterali di via Roma che non comunicano direttamente fra aree nord-sud dell'asse viario con una rotatoria diretta, ed è rallentato per i passaggi pedonali.
I parcheggi di servizio a Chiesa San Vito e Modesto, Municipio, Poste, USL, negozi di via Roma, e gli uffici di via Roma, tutti a nord della strada sono piazza Fermi e piazza Marconi, a sud di via Roma.
La Tangenziale Nord - via 11 settembre finisce a ridosso del sottopassaggio per Maerne-Martellago (prima con il passaggio a livello in quell'area si formavano spesso code), dove via Zigaraga e Luneo sono troppo strette per il traffico di via Roma e scollegate dall'asse della Miranese che a Mirano è sviluppato su via Miranese e sulla camionabile a sud.
Via Miranese, pur essendo un asse storico come previsto nel Palav (il quale non prevede la sua chiusura come soluzione conservativa) è visto nei piani territoriali di provincia e regione come un asse di smistamento secondario da Mestre fino a Vigonza.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013