mercoledì 23 aprile 2008

Articolo di giornale - targhe alterne addio

LA NUOVA
SABATO, 19 APRILE 2008
Cronaca Misure anti-smog. Scarso coordinamento tra Comuni, chiusa un’epoca Risultati modesti, targhe alterne addio Da Villa e Zoggia concordano, Mingardi avverte: «Grande Ztl in centro»
«L’epoca delle targhe alterne è finita». La Provincia decreta la fine delle limitazioni al traffico come arma anti-smog. «Hanno portato a risultati assolutamente insufficienti» spiega l’assessore all’Ambiente Ezio Da Villa. E il presidente Davide Zoggia rincara la dose: «Non faccio l’indiano in riserva. I cittadini sentono questi provvedimenti come un fastidio. E se non servono, penseremo ad altro». Positivo il commento dell’assessore comunale alla Mobilità, Enrico Mingardi: «Ne prendiamo atto positivamente, ma servono delle alternative. Noi faremo del centro di Mestre una grande zona a traffico limitato».
«Venezia ha fatto un lavoro straordinario ma all’ultimo tavolo tecnico, i Comuni hanno votato in un modo e poi hanno fatto tutt’altro. Alcuni sono intervenuti in aree limitatissime e senza controlli. Provvedimenti fatti così non servono a niente». Basta targhe alterne, annunciano Ezio Da Villa e il presidente della Provincia Davide Zoggia. Uno smog che si riduce del 5% nelle belle giornate fa dire alla Provincia che è ora di cambiare strada. Da Villa motiva il fallimento con «l’assoluta assenza della Regione e dello Stato da ogni azione coordinata volta a limitare il traffico nei centri urbani», complici «le resistenze di alcuni Comuni». Nel 2007 Venezia è rimasta sola con pochi Comuni, nel resto del Veneto si è circolato liberamente. «Il coordinamento è complicato, la Regione non fa la sua parte - incalza Davide Zoggia - alla fine rischiamo solo di rompere le scatole ai cittadini. Ed è inutile nascondere che i provvedimenti si sono rivelati inutili. Occorre trovare altre strade. Noi abbiamo deciso». Lo stop alle targhe alterne dovrà ora essere ufficializzato ai Comuni. La decisione arriva anche dopo che l’Unione Europea ha dettato una nuova direttiva, più restrittiva, sulle polveri sottili. Nelle aree urbane gli stati europei dovranno ridurre del 20% l’esposizione alle Pm2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, portando nel 2015 i livelli di esposizione al di sotto dei 20 microgrammi. «Per il nostro territorio e la pianura padana significa garantirci sforamenti tutti i giorni», rileva Da Villa. «Purtroppo su questo il governo, anche quello di centrosinistra, non ha fatto nulla». La decisione viene accolta positivamente dall’assessore comunale alla Mobilità Enrico Mingardi. «Ne prendo atto con sollievo. Noi portiamo avanti un progetto di mobilità che ridurrà il numero di auto in circolazione, allargando la Ztl del centro di Mestre e l’apertura del Passante speriamo porterà a ridurre le emissioni della tangenziale. Poi ci sono le infrastrutture, il tram, il potenziamento del trasporto pubblico. Nel programma elettorale del sindaco era scritto che le targhe alterne erano solo un palliativo ma siamo intervenuti anche perchè eravamo obbligati. Ricordo che ci sono sindaci rinviati a giudizio per non aver agito. Se la normativa europea sposta la competenza al governo, ne prendiamo atto positivamente ma non deve essere un passo indietro, serve un nuovo progetto di azione». E Mingardi così riconferma le domeniche ecologiche «chieste dai cittadini». Cauto il collega all’Ambiente Pierantonio Belcaro. «Stop alle targhe alterne? Ne discuteremo con gli altri sindaci, ora è prematuro».




CORRIERE DEL VENETO
giovedì 27 marzo 2008
De profundis per le targhe alterne Domani ultimo giorno: per il 2009 tutti contro, solo Venezia resiste Già 52 superamenti dall’inizio dell’anno. Mingardi: partiamo penalizzati, abbiamo la tangenziale
Il fronte del no
(….) Comincia il Comune di Spinea che il prossimo autunno non imporrà la circolazione a targhe alterne: «Abbiamo sempre aderito alle inizitive della Provincia convinti che un’azione su larga scala potessere essere utile adesso questa condizione è venuta meno, siamo solo quattro comuni a fare le targhe alterne e non ha senso continuare, punteremo sulla sensibilizzazione all’uso della biciletta» spiega il sindaco Claudio Tessari (…)


Un po' tutte le misure contro lo smog sono sempre risultate un mezzo fallimento.
La realtà è che la mobilità, bene di prima necessità del nostro mondo è oramai un bene irrinunciabile.
Non può nulla contro la necessitò di mobilità neppure il rialzo impazzito del costo dei carburanti.

Lascia perplessi la veemenza con cui a volte ci si scaglia contro l'anidride carbonica prodotta dalle automobili, rispetto a pozzi petroliferi in fiamme in medioriente, rispetto a industrie di fusione e formatura dei metalli (acciaio in testa), rispetto alle miniere di carbone in fiamme che bruciano da decine d'anni (esempio: centralia), ecc...

Non essendo ben chiaro quanto siano state adottate dagli abitanti dei comuni le misure delle targhe alterne, per spostamenti intercomunali o locali, non è semplice stabilire quanto ciò influirà sul traffico spinetense negli anni a venire in cui non verra più adottato questo metodo.
Qui era stato fatto notare come la presenza di un servizio di metropolitana diretto verso Venezia converta traffico di transito in traffico locale diretto verso la stazione della metropolitana.
Si ricorda anche questo post sul servizio GiroSpinea.


mercoledì 9 aprile 2008

articoli di giornale - incidenti in via Bennati

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 09 APRILE 2008
Provincia SPINEA: L’INCIDENTE Via Bennati è a senso unico ma non tutti se ne accorgono
SPINEA. Lunedì mattina: un’auto da via Tommaseo imbocca via Bennati in direzione Fornase dimenticandosi che da qualche settimana la strada è a senso unico, in direzione opposta. L’impatto con un’altra vettura proveniente dal senso opposto è inevitabile. Per fortuna nessun ferito e situazione risolta amichevolmente in poco tempo tra i due automobilisti ancor prima dell’arrivo dei carabinieri, ma l’episodio appare tutto fuorché isolato. Non è la prima la prima volta infatti che qualche automobilista tenta di imboccare via Bennati in direzione Sud, nonostante da qualche settimana sia stato istituito un senso unico in direzione del cavalcavia del Graspo d’Uva a completamento della circuitazione del quartiere Dante. Questione di abitudine certo, ma intanto il rischio c’è e non manca chi in zona chiede di aumentare la visibilità della segnaletica. La nuova viabilità riguarda il tratto di via Bennati che collega l’incrocio con via D’Annunzio fino a via Unità, in prossimità del cavalcavia, dov’è stato istitutio un senso unico da Sud verso Nord. (f.d.g.)


(in blu è stata indicata la direzione del senso unico di via Bennati)

E' evidente come l'angolo acuto di via Tommaseo a doppio senso di circolazione si presti male all'intersezione con via Bennati resa a senso unico. Chi arriva a tale incrocio è portato a proseguire contro il senso unico istituito per asolvere al sistema circolare di viabilità costruito a favore di via Matteotti (a senso unico via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati).

Come più volte ribadito, gli abitanti delle case di via Bennati si trovano nella condizione di vivere in un senso unico e di dover percorrere lunghi giri prima di poter rientrare a casa.

click image


Quindi un po' come avviene per il parcheggio in piazza Marconi, posto all'inizio del senso unico di via Matteotti, cosa che costringe ogni volta che se ne esce a dover compiere un lungo percorso per prendere la direzione desiderata, la tentazione di percorrere poche decine di metri di senso unico contromano è forte.

Infrazioni in via Paolo Sarpi, Verga e Bruno


Si ricorda tuttavia che il PUT2004 elencava incidenti in quella zona (lettera C), zona in cui si è intensificato il traffico a seguito della messa a senso unico ed imprigionamento di aree residenziali.





venerdì 4 aprile 2008

articolo di giornale - due incidenti in via della Costituzione

Incidente 1

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 03 APRILE 2008
Provincia Spinea. L’incidente ieri verso le 18 in via della Costituzione. Il traffico è andato in tilt Auto carambola tra due tir, grave una giovane La Yaris è stata tamponata violentemente per finire sotto il rimorchio dell’altro camion di Filippo De Gaspari
SPINEA. Una carambola fra tre mezzi, con una giovane ferita grave, ma subito giudicata fuori pericolo, ha mandato in tilt il traffico in piena ora di punta nel tardo pomeriggio di ieri a Spinea. Coinvolti due tir e un’auto. L’incidente è avvenuto intorno alle 18, a pochi metri dalla rotatoria sulla provinciale 81, in via della Costituzione, praticamente di fronte all’ingresso dei vivai Carraro. In quel punto la provinciale curva leggermente verso destra per inserirsi nella rotatoria. E’ qui che una Toyota Yaris, proveniente da Mestre e condotta da una giovane, aveva da poco iniziato la manovra per svoltare a sinistra, portandosi al centro della carreggiata. Improvvisamente alle sue spalle è giunto un autoarticolato, che forse a causa dell’alta velocità o del fondo stradale reso viscido dalla pioggia, non è riuscito a frenare in tempo. Il pesante mezzo ha prima sbandato verso destra, travolgendo con la cabina un cartello della segnaletica stradale, percorrendo alcune centinaia di metri sul ciglio della strada e infine tamponando violentemente l’auto. La Yaris è stata praticamente spinta nell’altra corsia di marcia, proprio nel momento in cui dalla direzione opposta stava sopraggiungendo un altro tir. Lo schianto è stato inevitabile, con l’auto finita incastrata sotto il rimorchio del camion. Immediatamente sono scattati i soccorsi. Sul posto sono giunte due squadre dei vigili del fuoco di Mestre che hanno lavorato per un quarto d’ora nel tentativo di estrarre dalle lamiere contorte della Yaris la giovane automobilista ferita. Nonostante le sue condizioni siano subito apparse gravi, la ragazza è rimasta cosciente fino all’arrivo dei soccorsi. Gli uomini del 115 e il personale del Suem l’hanno prima immobilizzata e poi estratta dal groviglio dell’auto. La giovane è stata quindi trasportata in ambulanza al Pronto soccorso di Mirano dov’è stata ricoverata con traumi e fratture, ma subito dichiarata fuori pericolo. Illesi invece i due autisti dei camion. Sul posto per i rilievi è intervenuta anche la polizia locale di Spinea, che ha dovuto chiudere la provinciale per permettere i soccorsi e le difficili operazioni di rimozione dei mezzi, con entrambi i tir di traverso sulla carreggiata. Il traffico, già intenso a quell’ora, è stato deviato verso il centro di Spinea, per la rotatoria della Fossa e all’incrocio con via Martiri della Libertà, verso il Villaggio dei Fiori. Lunghe code si sono formate su via della Costituzione in direzione Mirano e sulla centralissima via Roma. La situazione è tornata alla normalità soltanto in tarda serata.


Incidente 2

LA NUOVA
Sabato 05-04-08, 33 Provincia Ciclista investito in rotonda code in via della Costituzione
SPINEA. Brutto incidente ieri pomeriggio verso le 17.30 all’incrocio tra via della Costituzione e via Zigaraga, a Spinea, dove da alcuni mesi è stata realizzata una piccola rotatoria che per ora ha creato più danni che altro. Ieri ad avere la peggio è stato G.V., 43 anni, di Martellago, che con la sua bicicletta è entrato in rotatoria uscendo da via Zigaraga. Nella manovra di immissione è stato investito da un’Opel Vectra condotta da B.S., 73 anni, di Spinea, che arrivava da Maerne e viaggiava verso Mirano. L’impatto è stato violento. Il ciclista ha sbattuto la testa sul parabrezza dell’auto e poi è caduto a terra. Subito portato all’ospedale di Mirano si trova ora sotto osservazioni, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. E’ l’ennesimo incidente che si verifica alla rotatoria tra via della Costituzione via Zigaraga. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili urbani di Spinea, che hanno provveduto a rilevare l’incidente. Lunghe code si sono create in entrambi i sensi di marcia. (f.fur.)

Via della Costituzione è la strada che nelle previsioni future (2010) dovrebbe fare da congiungente per il bacino di traffico di Mirano (via Taglio e via Miranese-Fossa e via Luneo) verso la tangenziale nord, situata fra l'incrocio con via Rossignago e il futuro sottopassaggio (oggi passaggio a livello) per Maerne.
Si prevede inoltre un potenziamento per tale strada.
Questa strada dovrebbe essere ampliata già oggi per l'attuale traffico vista l'intensità del traffico (costituito da mezzi leggeri e pesanti) e gli incidenti mortali che vi si verificano, e si dovrebbe valutare per il 2010 a seguito delle modifiche apportate dal Passante e dalla tangenziale nord se necessiti di ulteriori interventi.
Comunque, al 2010 mancano ancora 2 anni in cui permane la situazione di pericolo.

Tangenziale nord

mercoledì 2 aprile 2008

PUT2004: statistica incidenti

Il piano urbanistico territoriale riporta una tavola in cui sono indicati degli incidenti avvenuti negli anni 2001 e 2002.

L'area di interesse per via Matteotti e per il quartiere Dante è quella rappresentata nell'immagine (visualizzando solo l'immagine si possono vedere meglio i simboli).
La leggenda dei simboli è la seguente


Per meglio comprendere delle zone di cui si parla e degli incidenti a cui ci si riferisce nel discorso vengono affiancate alla tavola una serie di lettere maiuscole in colore rosso dalla A alla H.


Una breve descrizione degli incidenti, discussi più avanti
  • lettera A: posizionato all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti. L'incrocio poco prima del semaforo fra via Matteotti e via Grossi ha poca visibilità a causa dei recinti delle vicine abitazioni. Fra il 2001 ed il 2005 è stata concessa la costruzione di un edificio nel terreno d'angolo fra via Matteotti e via D'Annunzio riducendo ulteriormente la visibilità (non essendo stato imposto alcun vincolo è stata realizzata una siepe che annulla completamente la visione, costringendo i veicoli in uscita da via D'Annunzio ad invadere per almeno 1 metro la corsia di via Matteotti per ottenere visuale). La messa a senso unico di via Matteotti con via D'Annunzio a doppio senso non ha risolto il problema visto che spesso chi proveniva dal nuovo senso unico di via Matteotti, abituato a percorrerla con diritto di precedenza non dava la precedenza a chi arrivava da via D'Annunzio. E' plausibile che esista un'errore nella mappa, poichè l'incidente più degno di nota nella zona si è verificato all'incrocio fra via Grossi e via Matteotti (spiegato in seguito).
  • lettera B: gli incidenti con questa lettera avvenuti fra il 2001 ed il 2002 si sono verificati con auto uscenti dalle vie secondarie lateriali rispetto le auto che percorrevano via Matteotti. Più degni di nota sono tuttavia gli scontri fra ciclisti che percorrevano via Matteotti e le auto che uscivano dalle vie laterali (anche in questo caso la mancanza di visibilità porta le auto a dover uscire per almeno 1 metri per poter acquistare visuale nella via in cui ci si vuole immettere, andando ad occupare lo spazio in cui sopraggiungono ciclisti, anch'essi senza visuale rispetto le vie laterali sulla banchina o sull'attuale pista ciclabile).
  • lettera C: questi incidenti sonoa avvenuti fra via Tommaseo e la piazzetta Dante, e fra via Tommaseo e via Bennati. I problemi della piazzetta Dante non sono stati risolti con il suo abbellimento, tanto da ricadere tutt'oggi nelle problematiche descritte per via Alfieri. E' bene notare che già a suo tempo avvenivano incidenti in quelle zone. Oggi abbiamo ancora situazioni molto pericolose come descritto nel post delle problematiche di via Alfieri, nonchè incidenti verificatisi lungo via Alfieri (auto travolge ciclista), fra via Tommaseo e via Bennati e nella piazzetta Dante. Una situazione di estremo pericolo si rileva inoltre agli incroci fra le vie secondarie e via Alfieri vista la totale mancanza di visibilità.
  • lettera D: vari incidenti nell'incrocio contrassegnato con questa lettera erano dovuti alla presenza nella via chiusa (lato Chirignago) del circolo ricreativo per anziani. Per giungere al circolo per bere la classica ombretta di vino e giocare a bocce o carte, molti anziani percorrevano quell'incrocio in scooter od in bicicletta entrando od uscendo quand'era ora di rincasare. Mancano indicazioni riguardo a tali incidenti. Oggi il centro per anziani dovrebbe essere stato chiuso, tuttavia è bene ricordare che un circolo per anziani è tutt'ora presente in via Cici (ha importanza riguardo a possibili collegamenti della via con via Matteotti e via Capitanio).
  • lettera E: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri e via Roma e nell'incrocio fra via dell'Unità e via Roma. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi ed il vicino incrocio, seppur con ottima visuale ha sempre rappresentato una situazione pericolosa (soprattutto nel caso di auto uscenti da via dell'Unità che svoltavano in via Roma direzione centro di Spinea). La costruzione di un separatore stradale per permettere il passaggio pedonale in vicinanza dell'incrocio fu inizialmente un fattore di rischio visto che le auto di via Roma provenienti dal cavalcavia i primi giorni vi si scontrarono più volte.
  • lettera F: Gli incidenti in questo punto sono avvenuti nell'incrocio fra via Alfieri. Il traffico in corrispondenza di questo tratto tende a velocizzarsi e per chi usciva da via Alfieri era piuttosto difficile immettersi in via Roma direzione centro, cosa che ha portato alla formazione di alcuni incidenti. La presenza del vicino semaforo di via Matteotti, permetteva quando non era più verde per il traffico di via Roma di uscire da via Alfieri ed immettersi nell'intasata via Roma (ovviamente la rimozione del semaforo con la creazione del senso unico di via Matteotti e via Cattaneo non ha giovato), cosa che spiega il motivo per cui non sia mai stata presa la decisione di mettere un obbligo di svolta a destra per chi usciva da via Matteotti come fatto per molte delle vie laterali fra la chiesa di San Vito e Modesto e via Capitanio .E' bene notare che la creazione del senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio ha intensificato l'uso di tale incrocio (Servizio GiroSpinea per via Alfieri, quartieri intrappolati, aree prigioniere). Proprio perchè si prevedeva che vi sarebbe stato un aumento di traffico, ben consci delle problematiche rappresentate da questo incrocio è stata posta la rotatoria all'imbocco di via Alfieri su via Roma. Sfortunatamente è stata adottata una soluzione discutibile ed i tamponamenti sono all'ordine del giorno (post dedicato alle rotatorie di Spinea); nella fase transitoria non era presente il dosso tuttavia vista l'esiguità della rotatoria delimitata solo da qualche spartitraffico e segnalazione provvisoria si creavano situazioni di pericolo dovute alla difficoltà di distinguere le auto che svoltavano nella rotatoria rispetto quelle che semplicemente la transitavano. Inoltre essendo via Roma principale rispetto via Alfieri, sovente per non dover dar la precedenza molti auto acceleravano anzichè rispettare il vincolo di rallentare per dar la precedenza
  • lettera G: gli incidenti contrassegnati con questa lettera indicano numerosi incidenti verificatisi lungo via Roma. L'alta densità di traffico e l'emissione di auto dalle vie laterali fu un grosso fattore di pericolo che rese necessario iniziare a pensar di togliere il traffico dal centro cittadino. Per questo motivo è divenuto importante realizzare nel più breve tempo possibile dal 2001-2002 la tangenziale nord (completata forse nel 2010) rispetto ad altri lavori cittadini (via Matteotti a senso unico, rotarotia in via Alfieri, inversione di via Paolo Sarpi, ecc...). Dubbi sorgono riguardo quanto possa avvenire con progetti di chiusura di via Roma (est-ovest, ovest-est). Per tutte le vie laterali che si immettono in via Roma in tale punti estremamente pericolosi (punti di conflitto, vedi immagine con leggenda), al fine di non creare ulteriore intasamento nella via e situazioni di pericolo sono stati disposti cartelli stradali che impongono l'obbligo di svolta a destra (in questo modo non si taglia un senso di marcia). Gran parte del traffico cittadino proprio per evitare la via intasata da 30000 veicoli passanti al giorno e per evitare le zone di rischio erano abituate a percorrere via Matteotti e via Buonarroti per la movimentazione interna o per entrare ed uscire dalla città (come qui spiegato la messa a senso unico di via Matteotti non ha fatto altro che complicare la circolazione, nonchè portare ad un maggior uso di via Roma da parte del traffico locale, senza che ancora vi siano i benefici della miracolosa tangenziale nord, Accesso diretto fra aree).
  • lettera H: tali incidenti mostrano come via Capitanio fosse già una zona di rischio. Per tale strada non è stata adottata nessuna soluzione a breve, anzi si è preferito agire sulla vicina via Matteotti. Articolo di giornale commentato. (Sexy vigilessa)
  • Incidente fra via Grossi e via Matteotti: l'incidente fra via Grossi e via Matteotti fece molto scalpore a causa della dinamica. E' bene far notare che via Matteotti non è percorribile dai camion, benchè tale vincolo non venga mai rispettato o fatto rispettare (per esempio mettendo delle barriere anti-camion come fatto per via Luneo). La dinamica dell'incidente vede un camion percorrere a velocità sostenuta via Matteotti direzione via Roma. Giunto in prossimità di via Grossi (a quel tempo via Grossi era doppio senso e l'incrocio era semaforizzato) il semaforo si presentava come rosso per chi era in via Matteotti e verde per le vie laterali. Il camion, non accorgendosi del segnale di stop del semaforo in prossimità dell'incrocio di via Grossi, si trovò un'auto che usciva da via Grossi (senza visuale, ingara di chi era presente in via Matteotti) e, per evitarla, sterzò finendo in una vicina casa abbattendone parte dei muri (la donna che vi viveva risultò illesa poichè uscì poco prima dell'incidente). La soluzione adottata a breve periodo fu quella di mettere via Grossi a senso unico uscente. Il PUT nella tavola B1_2_breve periodo.PDF prevede due soluzioni).
    Vediamo che in una soluzione per via Grossi viene previsto il doppio senso di circolazione, e per l'altra il senso unico uscente. Oggi è presente via Matteotti a senso unico e via Grossi senza semaforo con senso unico uscente. Se consideriamo che all'incrocio con via Roma, via Matteotti e via Cattaneo si è adottata la soluzione di creare il senso unico uscente senza mettere una rotonda e per altri incroci di Spinea si è adottata la soluzione con rotatoria (Rotatorie in via Roma) appare del tutto strano che in un punto in cui non vi è visuale per chi esce da via Grossi non si sia pensato ad una soluzione più efficace (si ricorda infine l'errore di via Lorenzini come accenno).
  • Punti di conflitto: sono stati inseriti nei punti di conflitto l'incrocio fra via Roma e via Capitanio (oggi è presente una rotonda), l'incrocio fra via Matteotti e via Roma(non è previsto l'inserimento di una rotonda), l'incrocio fra via dell'Unità e via Roma (attualmente è previsto che via dell'Unità nel tratto fino a via Bennati diventi a senso unico per ospitare un senso di marcia di via Roma, una rotatoria nell'incrocio con via Bennati e lo svincolo sulla nuova rotatoria realizzata sopra la vecchia sopraelevata di via Roma). L'idea di porre una rotatoria allo sbocco di via Alfieri in via Roma indica che anche quello ha assunto i connotati di punto di conflitto, benchè nel PUT non se ne prevedesse il bisogno (punto con lettera F). (Rotatorie in via Roma)
  • Principali zone commerciali/direzionali: La presenza di zone commerciali lungo una via altamente intasata influenza la disposizione dei parcheggi capienti. I parcheggi divengono così punti di attrazione del traffico che ha così modo di raggiungere a piedi l'attività commerciale/direzionale. Questo impone dei vincoli sul numero di parcheggi, sulla distribuzione e sulla accessibilità dei parcheggi (sicurezza nel parcheggio di piazza Marconi, sensi unici e funzioni religiose nella chiesa San Vito e Modesto). Per non gravare su via Roma deve sussistere una viabilità alternativa, una serie di dorsali che permettano di accedere e defluire facilmente dai parcheggi asservendi le zone commerciali/direzionali senza impegnare via Roma, intasata dalle auto di transito.
Eseguire delle statistiche o delle tavole di elencazione degli incidenti è molto utile per comprendere quali siano i punti di maggiore conflittualità e monitorare se vi sia un trand crescente o descrescente di insicurezza.
Tuttavia è sempre bene tenere in considerazione che le statistiche potrebbero non raccogliere delle informazioni utili a descrivere la casistica di incidenti.
Il riferimenti a questo caso sono evidenti.
Elencando i punti e il numero di incidenti avvenuti per solo due anni (2001-2002) si ottiene una descrizione delle aree in cui per quei due anni vi sono state le maggiori conflittualità e si è verificato il maggior rischio di incidente.
Tuttavia non correlare alcuna informazione riguardo alla percentuale di veicoli passanti per tali strade e le condizioni di traffico al variare del tempo (durante la giornata, al variare dei giorni festivi/lavorativi, al variare dei mesi invernali/estivi) rischia di far sottovalutare i punti di maggiore rischio.
Per meglio comprendere si possono immaginare tutte le strade con le medesime condizioni di traffico (quantità e velocità di scorrimento).
In queste condizioni la strada con caratteristiche meno adatte al traffico presente presenterà il maggior numero di incidenti.
Con diverse condizioni di traffico si rischia di dover risolvere i problemi a cascata soprattutto nel caso in cui si modifichino le condizioni di scorrimento in un'intera area con singoli interventi.
Un altro aspetto trascurato dalla statistica è la tipologia dell'incidente.
Incidenti segnati nella via presuppongono interventi diversi a seconda che siano un tamponamento, uno scontro dovuto all'accessiva velocità, un incidente con auto che provengono dalle vie laterali, ecc...

Sotto quest'ottica la tavola indica altri aspetti
  • in condizioni di traffico scarso via Bennati e via Tommaseo/piazza Dante nonchè via Capitanio hanno sviluppato degli incidenti. Sebbene il numero degli incidenti non sia paragonabile con quello di via Roma o di via Matteotti è bene tenere in considerazione che il loro numero limitato è dovuto alla scarsità del traffico rispetto via Matteotti. Come qui spiegato si può comprendere come osservare solo il numero degli incidenti porti a prendere provvedimenti che concentrano il traffico proprio laddove si sono verificati in condizioni di scarsità di traffico (in altre parole è logico pensare ad aumento di incidenti visto che si sposta l'attenzione in vie più insicure).
  • gli incidenti in via Matteotti si sono verificati in corrispondenza degli incroci, poichè sono dovuti a scontri fra veicoli uscenti dalle strade laterali e auto o biciclette in corsa lungo via Matteotti. Quindi il problema non è la creazione di una pista ciclabile, benchè una pista ciclabile giovi sempre, poichè comunque auto dalle strade laterali sono costrette a tagliare la strada alla pista ciclabile per immettersi nella via dorsale (vedi qui per definizione di dorsali di scorrimento del traffico). Tuttavia è bene notare che la creazione di quartieri intrappolati nel sistema dei sensi unici porta il traffico a spostarsi proprio sulle vie laterali (via G.Bruno, via Sarpi e via Verga) usufruendo di via Alfieri per prendere il direzionamento voluto senza essere obbligati a compiere un vasto circolo rotatorio (via Matteotti, via D'Annunzio, Via Bennati, rotonda, Via Roma). Le condizioni di mancanza di visibilità restano tali in via Matteotti resa a senso unico, ma soprattutto erano e resteranno presenti in via Alfieri (condizioni di via Alfieri). Come prima detto, trascurando certi dettagli nella tavola si è solo spostato il problema.
  • Via Matteotti è qui stata definita come dorsale poichè come più volte detto svolgeva il compito di mettere in comunicazione differenti quartieri attraverso l'incrocio con via Roma e via Cattaneo. La creazione di un sistema rotatorio ha spostato traffico in via Bennati, in via Alfieri ed in via Capitanio. Tali vie tuttavia non sono collegate direttamente con la zona Buonarroti. Ne deriva una spinta ad usufruire di una via intasata come via Roma nonchè zona in cui si verificano incidenti come indicato nella stessa tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF.

martedì 1 aprile 2008

articoli di giornale - sottopasso di Asseggiano

LA NUOVA
MARTEDÌ, 01 APRILE 2008
Cronaca IL CASO Pedoni e ciclisti sempre a rischio «Sottopasso pronto, ma inagibile» Mancano le pompe, continui rinvii dell’apertura
ASSEGGIANO. Potrebbe essere un prezioso bypass di collegamento fra Asseggiano e il centro di Spinea. Potrebbe rappresentare un’alternativa sicura per ciclisti e pedoni, su una strada pericolosa (lo si è tragicamente visto venerdì sera) come appunto via Asseggiano. Invece, il sottopasso di via Macello è ancora lì, chiuso, inutilizzato anche se pronto.
«Da quello che abbiamo visto l’infrastruttura è agibile - spiega Paolo Pezzato, rappresentante del comitato di zona - L’illuminazione c’è, la strada c’è. C’è tutto. Manca solo un tassello, che riguarda le pompe di sollevamento dell’acqua, che dovrebbero scongiurare gli allagamenti del tunnel. A quanto ne sappiamo c’è solo un problema di gestione e di competenze fra Regione e Comune». Risultato: il sottopasso di via Macello è ancora chiuso. E il disagio resta.
«Prima avevano annunciato che sarebbe stato inaugurato in estate, poi a settembre, a Natale, a Pasqua. I mesi sono passati e anche le varie ricorrenze, ma noi sotto quella infrastruttura non possiamo ancora passarci». Peccato, visto che il percorso, strettamente riservato solo a ciclisti e pedoni, risulta molto più comodo e sicuro. «Attraverso quel tragitto si evita l’ultima parte di via Asseggiano - continua Pezzato - Si evita insomma di correre o di camminare lungo una strada che con il tempo sta diventando sempre più pericolosa, come dimostra il terribile incidente mortale della scorsa settimana. Inoltre il sottopasso di via Macello consente di bypassare anche la circonvallazione di Spinea, altro punto ostico per ciclisti e pedoni. «Via Asseggiano è una via infame - ricorda il rappresentante del comitato di strada - Soprattutto per chi la percorre a piedi o in bici. Il tunnel di via Macello non può restare chiuso ancora a lungo. Anche perché proprio in via Asseggiano non è mai stato tolto il cartello giallo che consiglia a chi non è in auto di proseguire verso via Macello, per giungere direttamente nel centro di Spinea, senza problemi. Così la gente arriva fino al sottopasso e, quando si accorge che è chiuso, impreca e torna indietro». Per Paolo Pezzato «questa zona è considerata ormai di serie B. Sono tanti i progetti in discussione, dalla strada dei Bivi e alla messa in sicurezza di via Asseggiano. Ma è tutto fermo, nessun progetto va in porto». (Gianluca Codognato)

articolo di giornale: uno scuolabus per Fornase

LA NUOVA
MARTEDÌ, 01 APRILE 2008
Provincia SPINEA: LA PROTESTA «Uno scuolabus per Fornase» Lo chiedono i genitori dei bambini della Vivaldi
SPINEA. Uno scuolabus anche per Fornase. E’ quanto chiedono al Comune 17 genitori della classe quinta della scuola elementare Vivaldi visto che da settembre i loro figli andranno alla media Vico. Nelle scorse settimane hanno inviato una lettera al sindaco Claudio Tessari, agli assessorati e agli organi competenti per far presente la situazione. Se così non fosse chiedono di poter usare il servizio Girocittà, gestito dall’Actv, modificando degli orari. «Per il 2008/2009 - osserva Stefano Nironi, uno dei firmatari -, avremo diversi problemi di trasporto scolastico e così sarà per quelli degli anni successivi. Serve un torpedone di dimensioni uguali a quello adottato nei normali servizi di linea, capace di contenere i nostri bambini. Le corse interessate sono quelle delle 7.39 e quella delle 13.22, eccetto il martedì che sarebbe alle 17.22. In sostanza chiediamo una parziale modifica del Girospinea delle 7.39, prevedendo una deviazione per via Prati, istituendo una fermata al termine del rettilineo della stessa strada. Inoltre i nonni-vigili potrebbero “sorvegliare” i nostri figli negli spostamenti da e per la scuola. Siamo disposti ad andare incontro alle esigenze del Comune, pagando i 25 euro mensili come capita per altri genitori di Spinea per lo scuolabus».
Anche perché se da un lato è vero che i genitori sono solo 17, il problemi riguarderà anche le prossime classi quinte. Nei giorni scorsi i genitori della Vivaldi hanno ricevuto la risposta scritta dell’assessore all’Istruzione Delia Strano, che chiarisce che il Comune è disposto a trovare una soluzione con tre rappresentanti dei firmatari ma «tenendo conto delle già possibili opportunità offerte dai servizi presenti nel territorio». Ma i genitori di Fornase vogliono portare avanti la loro battaglia. «Crediamo sia giusto - continua Nironi - che anche questa zona debba avere un servizio scolastico». (a.rag.)


IL GAZZETTINO
venerdì 4 aprile 2008 Spinea Manca lo scuolabus a Fornase e i genitori scendono in strada
(d.t.) Manca lo scuolabus, i genitori di Fornase sul piede di guerra. Il problema è
semplice: i ragazzini della frazione a sud di Spinea, si sono iscritti alla scuola media Ungaretti.
Per raggiungerla, però, non esiste un servizio di scuolabus e una quindicina di genitori, insieme ai loro figli, ieri per protesta hanno rallentato il traffico in via Roma, davanti al municipio, attraversando lentamente le strisce pedonali con fischietti e cartelloni.
"Non lo vogliono fare - spiega Stefano Nironi, uno dei genitori scesi in piazza - perché non ci sono i soldi, però in questo modo Fornase è discriminata rispetto alle altre frazioni. Ci hanno detto di utilizzare la circolare "Girospinea", ma è un pulmino piccolo e già utilizzato da altri utenti, poco sicuro per dei bambini di undici anni".
"Lo Scuolabus non si può fare - risponde il sindaco Claudio Tessari - Spinea sconta come altri comuni i mancati trasferimenti dello Stato. Siamo disponibili a contrattare con l'Actv di mettere a disposizione la navetta del Girospinea modificando gli orari di partenza in maniera che siano compatibili con le esigenze dei ragazzi che devono andare o escono da scuola.
Per questo cercheremo di avere un pulmino più grande e metteremo a disposizione un nonno vigile per l'attraversamento di via Roma.
Se i genitori sono disposti a trattare posso offrire questa alternativa, ma lo scuolabus non si farà perché costerebbe troppo alla comunità di Spinea".


LA NUOVA
VENERDÌ, 04 APRILE 2008
Provincia PROTESTA A SPINEA «Sindaco, dacci lo scuolabus» Bambini e genitori di Fornase chiedono più servizi
SPINEA. «Vogliamo lo scuolabus, vogliamo lo scuolabus» gridano davanti al municipio di Spinea e mentre attraversano via Roma con in mano dei cartelli una dozzina di bambini della quinta elementare Vivaldi di Fornase che da settembre andranno in prima media alla Ungaretti. I piccoli, battaglieri più che mai e accompagnati dai loro genitori che avevano preso posizione sulla vicenda qualche giorno fa, hanno inscenato ieri mattina una protesta per chiedere al Comune di andare incontro alle loro esigenze, istituendo un bus apposito che li porti a scuola come succede per la frazione di Crea. Il Comune ribatte: «Possiamo aiutarvi con un nuovo percorso dei bus Actv, quelli della linea GiraSpinea, di più il bilancio non ce lo permette».
I bambini esponevano cartelli. «Il sindaco ci vuole così», con disegnata una corriera carica di passeggeri, «Uno scuolabus inquina meno di dieci auto», «Crea e Rossignago hanno scuolabus. Perché noi no?» e un simpatico «Claudio... se pò ffa». In pratica assieme agli adulti, diciassette le famiglie interessate al problema per l’anno scolastico 2008/2009, chiedono che l’attuale scuolabus di Crea faccia una deviazione per il vicino quartiere o in alternativa una parziale modifica del percorso di GiroSpinea con un torpedone di dimensioni uguali a quello adottato nei normali servizi di linea, capace di contenere i bambini. Le corse interessate sono quelle delle 7.39 e quella delle 13.22, eccetto il martedì che sarebbe alle 17.22. Senza contare che la corriera si fermerà in piazza Marconi, a più di mezzo chilometro dalla scuola, e i genitori sono preoccupati per l’attraversamento e la sicurezza dei loro figli. Dopo aver oltrepassato più volte via Roma e urlato slogan davanti al Comune per chiedere il servizio, bambini e genitori, circa una ventina, sono andati dal sindaco Claudio Tessari per avere un incontro. Il faccia a faccia, anche con toni aspri, si è tenuto fuori dall’ufficio del sindaco che ha chiesto di ricevere una delegazione di genitori della Vivaldi per stamani alle 10.30. «Se a settembre succederà qualcosa ai nostri bambini - minacciano i genitori - bloccheremo la città. Fornase è servita male, l’attuale servizio non funziona e va migliorato». Per Tessari di scuolabus non se ne parla, causa problemi di finanziamento. «Ma sono disponibile - dice il sindaco - a parlare con Actv per trovare un nuovo mezzo, adeguare gli orari delle corse del GiroSpinea e garantire un nonno-vigile».(Alessandro Ragazzo)


LA NUOVA
GIOVEDÌ, 10 APRILE 2008 Pagina 29 - Provincia A SPINEA Scuolabus oggi incontro in Comune
SPINEA. Si terrà oggi, alle 11, in municipio il faccia a faccia tra il sindaco di Spinea Claudio Tessari e i rappresentanti delle 17 famiglie di Fornase che chiedono il servizio di scuolabus per la media Ungaretti. Dopo la protesta di giovedì scorso, il giorno seguente si sarebbe dovuto tenere un confronto tra le parti ma i genitori hanno preferito posticiparlo. Lo stesso sindaco ha chiesto all’ufficio Viabilità una scheda tecnica. «E’ nato due anni fa - dice Tessari - per sostituire il collegamento del 6 con Fornase e Crea ed è stato calibrato per rispettare quanto più possibile le coincidenze con le linee da e per Venezia/Mirano. Quando sarà attiva la fermata del metrò di superficie ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva anche il Girospinea attiverà lì una fermata. Per gli studenti della media Ungaretti, dal centro di Fornase il bus parte alle 7.41 e arriva davanti al bar Eden alle 7.56. Per l’uscita degli alunni alle 13 la corriera passa davanti al municipio alle 13.12 ed arriva a Fornase alle 13.29. Per i rientri pomeridiani, cioè quando gli alunni escono alle 17, la corsa davanti al Comune passa alle 17.12 e arriva a Fornase alle 17.29. Da una verifica dei dati 2007 dell’Actv, c’è una presenza media di 8 persone sulla corsa delle 7.10, di 13 in quella delle 13.10 e di 8 alle 17.10 a fronte di una capienza di 38 posti». (a.rag.)



LA NUOVA
VENERDÌ, 11 APRILE 2008 Pagina 30 - Provincia SPINEA: L’INCONTRO Scuolabus di Fornase, accordo vicino
SPINEA. C’è uno spiraglio di luce per le 17 famiglie di Fornase che dal prossimo settembre vogliono uno scuolabus per i loro figli che li accompagni alla media Ungaretti di Spinea, preferendolo al Girospinea gestito dall’Actv. L’incontro di ieri, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei genitori e il sindaco Claudio Tessari, ha dato esito positivo ed entrambe le parti sono dette soddisfatte dell’accordo raggiunto che, però, dovrà essere ratificato nei prossimi giorni. In sostanza la proposta è la seguente: prendere un pulmino privato da una ventina di posti e dividere le spese. Per i 200 giorni annui di scuola, infatti, il costo si aggirerebbe sui 12 mila euro e i genitori si sono detti disponibili a coprire fino a 5 mila euro con una quota mensile. Questo significa che al mese una famiglia dovrebbe sborsare sui 33 euro. Il resto sarebbe a carico del Comune che a questo punto dovrebbe mettere sul piatto 7 mila euro. Nei prossimi giorni si passerà a redigere il preventivo vero e proprio e poi si prenderà una decisione. «Le parti sono più vicine - commenta Stefano Nironi, uno dei genitori presenti alla riunione di ieri -, e anche il sindaco si è dimostrato possibilista. Noi teniamo alla sicurezza dei bambini ed è meglio che a scuola vadano con uno scuolabus piuttosto che utilizzare il servizio pubblico. Per questo siamo disposti a fare anche un sacrificio economico ed andare incontro alle esigenze del Comune». Anche per Tessari si è aperto un margine di trattativa. «Ci sono le basi per arrivare ad un accordo - dice il sindaco di Spinea - se le premesse sono queste. Adesso vedremo quali saranno i preventivi di costo per questo servizio e poi ci siederemo attorno ad un tavolo». (a.rag.)


IL GAZZETTINO
Sabato 12 aprile 2008 SPINEA La spesa sarà divisa tra famiglie e Comune Uno scuolabus privato per gli scolari di Fornase
Si apre un margine di trattativa tra i cittadini di Fornase e il sindaco Claudio Tessari dopo i momenti di tensione della scorsa settimana riguardo la questione scuolabus. A Fornase, infatti, il pulmino giallo non passa e i genitori, al no del comune, avevano reagito con una manifestazione di protesta proprio davanti al municipio: l'idea di far prendere la circolare "Giro Spinea " a ragazzini di 11 anni, nell'ora di punta col rischio di rimanere a piedi, alle mamme di Fornase proprio non era andata giù. Nei giorni scorsi, così, i rappresentanti dei genitori hanno portato la loro controproposta al primo cittadino, il quale è sembrato disponibile ad aprire una trattativa al riguardo. Visti i costi proibitivi di un altro scuolabus, infatti, i genitori hanno proposto il noleggio di un pulmino privato per tutti 200 giorni scolastici del prossimo anno. Un pulmino da circa 20 posti, quanto basta per caricare tutti i ragazzi di Fornase e portarli alla media Ungaretti senza rischi e senza affanni. Il costo per il noleggio del bus è di circa 12 mila euro: i genitori si autotasserebbero con un canone di 30 euro al mese per arrivare a portare un contributo di 4/5 mila euro. «Siamo disposti ad arrivare anche a 35 euro a famiglia - aggiunge Stefano Nironi, portavoce dei genitori - L'importante è che i nostri ragazzi possano arrivare a scuola evitando i rischi del traffico infernale che c'è ogni mattina in via Roma». Il resto della spesa, poco più di 7 mila euro, rimarrebbe a carico del comune. «Su queste basi - dice il sindaco - siamo disposti a trattare. Diciamo che se le cifre sono effettivamente queste, il Comune non avrà difficoltà a soddisfare le richieste dei cittadini di Fornase. Ora dovremo raccogliere dei preventivi, poi potremo sederci attorno ad un tavolo e decidere». D.T.



lunedì 31 marzo 2008

articoli di giornale - investita su via Aseggiano

IL GAZZETTINO
Sabato 29 marzo 2008
Auto piomba su due podisti: lei muore, lui grave Vittima una bancaria di 34 anni che si stava allenando con un amico rimasto ferito. L’investitore è un diciannovenne di Spinea
Stanno facendo jogging lungo la strada, l'auto dall'altra parte della strada sbanda e li falcia, finendo capottata nel fossato: lei muore sul colpo, lui è gravissimo all'ospedale, dove viene ricoverato anche l'investitore che però non è in pericolo di vita. È il drammatico bilancio di sangue dell'incidente che ieri ha sconvolto la città. Tutto succede in un attimo, poco prima delle 19. La Y10 sta viaggiando lungo via Asseggiano in direzione di Spinea , alla guida N.G. di 19 anni di Spinea che all'improvviso perde il controllo e controsterza. In senso opposto stanno procedendo i due podisti che vengono centrati come dei birilli e sbalzati a una decina di metri di distanza sul campo adiacente la carreggiata.
La scena che si presenta davanti agli occhi dei primi soccorritori è straziante. Due corpi immobili sull'erba contorti in una posizione innaturale, una macchina con le ruote all'aria e il conducente incastrato che verrà liberato dai vigili del fuoco. Monica Levorato, 34 anni, impiegata bancaria con la passione per l'atletica, rimane esanime sul terreno. Quando l'ambulanza del Suem giunge sul posto per lei non c'è purtroppo più nulla da fare. L'amico di 26 anni, Marco Di Vita, anche lui di Mestre, con il quale si stava allenando respira ancora: trasportato d'urgenza all'Umberto I sarà ricoverato in emodinamica con il bacino fratturato e diverse lesioni agli organi interni. Il giovanissimo automobilista, accolto nello stesso ospedale, verrà sottoposto al prelievo del sangue e delle urine per accertare se stesse guidano in condizioni psicofisiche alterate: è sotto choc, verrà dimesso nella notte.
Poi c'è solo lo strazio dei familiari di Monica. È toccato agli agenti della polizia municipale il penoso compito di avvertire i genitori della vittima, che abitano a Chirignago in via Puglie. La mamma appresa la notizia al pronto soccorso viene colta da malore, il padre si dispera: Monica era la loro unica figlia. Distrutto dal dolore anche il fidanzato. La notizia del suo drammatico decesso si diffonde in pochissimo tempo e amici e conoscenti si riversano in ospedale. Mentre fra i residenti di via Asseggiano monta la rabbia per quella strada che da anni denunciano come un punto nero della viabilità cittadina: stretta, tortuosa, in cui i veicoli sfrecciano spesso a velocità sostenuta trovando un'alternativa a via Miranese sempre più congestionata dal traffico. Si è costituto persino un comitato per la realizzazione di marciapiedi per la tutela di pedoni e ciclisti. E quella di ieri in città è stata davvero una serata terribile sul fronte della sicurezza stradale. Più o meno alla stessa ora, oltre all'incidente mortale di via Asseggiano, si sono registrati altri due investimenti: un'anziana travolta in via Sernaglia di fronte al Cinema Dante e trasportata al Ca' Foncello di Treviso e un uomo in via Gazzera Alta. Monica Andolfatto Lucia Ravbar


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
«Una ragazza solare dal sorriso contagioso»
Due mazzi di fiori gialli a simboleggiare la solarità di una ragazza sportiva e altruista, dal sorriso contagioso. Da ieri mattina il luogo del drammatico incidente in cui ha perso la vita Monica Levorato, impiegata nella filiale di Veneto Banca a Santa Maria di Sala, che avrebbe compiuto 34 anni il prossimo 14 agosto, è diventato meta di un mesto pellegrinaggio da parte di parenti amici. Sull'asfalto di via Asseggiano, in un tratto in cui non ci sono abitazioni, i segni dei pneumatici dell'auto impazzita che è piombata addosso a Monica mentre insieme al collega di lavoro Marco Di Vita, 26 anni il prossimo autunno, stava facendo jogging lungo il ciglio opposto. E morta sul colpo: caricata sul cofano dell'Y10 condotta da un diciannovenne di Spinea , è stata scaraventata a una decina di metri finendo esanime sul terreno incolto del campo al di là del fossato dove si è capottata la macchina che l'ha uccisa.
Miracolato l'amico che nonostante le gravi ferite non ha mai perso conoscenza: è stato il primo a riferire ai soccorritori la dinamica della tragedia avvenuta verso le 18.30 di venerdì mentre i due podisti stavano rientrando verso l'abitazione al civico 379 di via Miranese, dove Monica viveva da poco col fidanzato Giovanni di Marghera. Lo stesso quartiere in cui martedì prossimo, 1. aprile, nella chiesa di Sant'Antonio, alle 11 si svolgeranno i suoi funerali. Monica, figlia unica, lontana parente della velocista Manuela Levorato, è cresciuta alla Gazzera nella casa di via Puglie dove andava almeno due volte la settimana a salutare il papà Edoardo, ex bancario della Carive, e la mamma Delia Mariti. Per loro il dolore è devastante. Ieri mattina è toccato al signor Edoardo il penoso compito del riconoscimento ufficiale della salma all'obitorio dell'ospedale. Né lui né la moglie riescono a parlare. È una zia di Monica a fare un breve ritratto della nipote: «Amava la vita, era seria e aperta. Una vera sportiva con la passione sia della corsa che del bunging jumping. Una ragazza splendida, attiva, grintosa. Siamo tutti sconvolti. È una perdita terribile, assurda, senza alcun senso. Come si può morire così?».
Ieri, complice la bella giornata, parecchi i giovani che, tute da ginnastica e cuffietta stereo agli orecchi, si allenavano lungo la stessa via su un circuito che spiegano essere piuttosto battuto da chi ama correre o semplicemente vuole mantenersi in forma: «Ci vengo quasi ogni giorno da queste parti - afferma uno di loro - ed effettivamente il traffico è piuttosto sostenuto. Per questo preferisco allenarmi di mattina». Una strada piuttosto tortuosa, stretta, con una serie di curve "cieche", senza marciapiedi, che in particolare nelle ore di punta viene presa d'assalto dal traffico che cerca un percorso alternativo alla congestionata via Miranese. «In queste condizioni pedoni e ciclisti rischiano la vita ogni giorno sfiorati dai veicoli che sfrecciano a folle velocità. Abbiamo paura persino ad attraversare davanti al nostro portone - dice una residente al civico 96 - e ora dobbiamo piangere una giovane esistenza spezzata in modo così assurdo. Porta la data del 23 marzo del 2004 la petizione sottoscritta da trecento cittadini, indirizzata al sindaco, che abbiamo consegnato al consiglio di quartiere, Chirignago-Gazzera e con cui puntavamo il dito sulla pericolosità di via Asseggiano su cui si affacciano anche due scuole superiori, il Volta e il Molin. Avevamo chiesto nell'immediato di classificare la strada a traffico locale residenziale per escludere il transito di passaggio, e di installare degli autovelox per imporre il rispetto dei limiti di velocità. Nessuna risposta. La questione è stata risollevata lo scorso novembre in occasione di una riunione sulla viabilità della zona alla presenza del delegato alla Mobilità e ai Lavori pubblici. Solo promesse. E ora via Asseggiano è sporca del sangue di una vittima innocente». Monica Andolfatto


IL GAZZETTINO
Domenica 30 marzo 2008
Il diciannovenne di Spinea alla guida della Y10 impazzita ha conseguito la patente appena lo scorso febbraio. In lacrime la mamma L'investitore indagato per omicidio colposo
(m.a.) «Darei la mia vita per restuire a quei genitori la loro unica figlia. Siamo sconvolti, prostrati, disperati per una tragedia che ha travolto non solo la famiglia della vittima ma anche la nostra. Lo ripeto col cuore in mano: darei la mia vita per restituire quella vita perduta».
La voce al telefono rotta dal pianto e dal rammarico. È quella della mamma di N. G. vent'anni il prossimo ottobre, lo studente di Spinea che alla guida della sua Lancia Y10, l'altra sera, ha travolto due podisti lungo via Asseggiano, uccidendo sul colpo Monica Levorato 33 anni e ferendo Marco Di Vita, 25 anni, ricoverato all'ospedale di Mestre in prognosi riservata.
La patente l'ha conseguita appena lo scorso 19 febbraio e forse è proprio l'inesperienza insieme alla velocità sostenuta ad aver provocato il tragico incidente per cui ora è indagato per omicidio colposo e per lesioni colpose.
«Mio figlio è un ragazzo per bene, serio, coscienzioso. Non beve e e non fuma. È stato lui per primo a dire ai soccorritori e ai vigili di fargli tutti gli esami per verificare se avesse assunto alcol o droga: i risultati sono risultati negativi. Stava rientrando a casa da Mestre e non sa rendersi conto di come abbia potuto perdere il controllo della macchina. È sotto choc e non riesce a calmarsi. Continua a dire che non correva e che ha girato il volante per evitare un pullmino che aveva invaso la sua corsia di marcia. Ha sterzato per evitare un frontale ed è andata come è andata. In maniera tanto crudele quanto assurda».
La dinamica è al vaglio degli agenti del Reparto motorizzato della Polizia municipale di Mestre che anche ieri mattina hanno proseguito con i rilievi effettuando anche una perizia sul veicolo posto sotto sequestro per verificare o meno il coinvolgimento di altri mezzi. I verbali del sinistro contengono anche testimonianze dirette di persone che hanno assistito alle drammatiche fasi della carambola: la macchina che perde aderenza probabilmente perché le ruote sbandano sulla ripa erbosa a destra e poi si intraversa e finisce dall'altra parte della strada, investe i due sportivi e si ferma capottata sul fosso appaggiata al pilone della luce. Pare che qualcuno riporti anche del sopraggiungere di altri veicoli anche se non è chiaro se e come abbiano potuto in qualche modo disturbare il tragitto della Y10. Spetterà comunque alle indagini chiarire cause e responsabilità.
«Non abbiamo ancora incontrato i genitori della ragazza morta - continua la mamma di N. - non sappiamo come fare, come muoverci. Siamo disorientati. Possiamo solo dire loro che siamo affranti e che nostro figlio non è un criminale. È stata una casualità sciagurata. Poteva andare in tutt'altro modo. All'obitorio poteva esserci nostro figlio che invece ora dovrà convivere con un peso così grande per la sua età. Non cerco giustificazioni o scusanti, ma solo comprensione. La nostra è una famiglia rovinata».


LA NUOVA
Domenica 30-03-08
Cronaca Il figlio sotto choc racconta che non andava forte: «Ha visto un ostacolo» «Darei la mia vita per salvare la ragazza»
La morte di Monica è una doppia tragedia. Per la sua famiglia e per quella del ragazzo di Spinea che ha causato l’incidente. Due famiglie precipitate nel baratro della morte. N.G., lo studente 19enne, alla guida della «Lancia Y», è stato dimesso dall’ospedale nel cuore della notte. Era svenuto dopo l’incidente ed è ancora sotto choc. «Darei la vita per poter tornare indietro. Per poter riportare sulla terra quella ragazza, ma so che non è possible. È una tragedia immensa», racconta la madre del ragazzo tra le lacrime e i singhiozzi. Ripete ossessionamente che si tratta di una «tragedia, una tragedia immensa». «Nulla può essere come prima, ma non so cosa darei perché tutto tornasse indietro. Ma mi rendo conto che è tutto finito. Quella povera ragazza...». Il ragazzo è studente. Compie 19 anni il prossimo ottobre. Ha la patente di guida dal 28 febbraio scorso. Giusto un mese prima della data dell’incidente. Stando alla ricostruzione fatta dai vigili urbani del Reparto Motorizzato, il ragazzo ha perso il controllo dell’auto per la velocità sostenuta. Una velocità, non tanto in valore assoluto, ma troppo elevata per quel tratto di strada. Una disattenzione o qualche cosa che il ragazzo ha considerato erroneamente un ostacolo: sta di fatto che ha perso il controllo della piccola vettura, diventata ingovernabile. E quella carambola è stata fatale per Monica che lungo quella strada maledetta non andava mai a correre. «Mio figlio sta molto male. Mi ha detto che non correva forte. Ha visto un Fiorino venirgli addosso, ha sterzato e non è stato più capace di tenere l’auto. Lui è disperato come lo sono io. È una tragedia immensa. Per quella povera ragazza darei la mia vita. Ma non è possibile tornare indietro. Lui continua a dirmi che non correva forte e che all’improvviso si è trovato davanti il Fiorino». (c.m.)


Per Paolo Pezzato «questa zona è considerata ormai di serie B. Sono tanti i progetti in discussione, dalla strada dei Bivi e alla messa in sicurezza di via Asseggiano. Ma è tutto fermo, nessun progetto va in porto». link


domenica 30 marzo 2008

Sensi unici e chiesa di San Vito e Modesto

Un aspetto importante, tutt'ora dimenticato, del piano urbanistico previsto per via Cattaneo e via Matteotti (attualmente trasformate in senso unico, in futuro piano particolareggiato del MasterPlan) è il problema creato alla normale esecuzione di un funerale.

tratto da qui

La chiesa in questione è quella di San Vito e Modesto, situata all'incrocio fra via Roma, e via Cattaneo, fronte a via Matteotti.
Il cimitero è situato lungo via Matteotti, fra il quartiere Dante e Fornase.
In genere un funerale è costituito da un carro funebre con al seguito la schiera delle auto dei parenti stretti e la schiera di auto di persone al seguito.
Prima dell'attuale situazione era estremamente agevole per il carro funebre usufruire dell'incrocio e del semaforo nel rispetto del codice della strada, parcheggiare nello spiazzo fronte alla chiesa, con alcuni dei veicoli dei parenti stretti partecipanti al corteo funebre.

Il resto dei mezzi al seguito poteva usufruire del vicino parcheggio di piazza Marconi (indicato con una P rossa nella precedente immagine), dal quale agevolmente la chiesa in vita poteva essere raggiunta con qualche semplice passo attraversando via Roma.
Si ricorda che il parcheggio di piazza Marconi si trova ora nella seguente condizione.

Finita la funzione funebre il carro funebre poteva immettersi in via Cattaneo a doppio senso, attendere la precedenza data dal semaforo ed in seguito imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Le auto dei partecipanti (tendenzialmente persone che provengono da altri paesi e quindi non ne capiscono molto di circolazione locale) in questo modo hanno in vista il carro funebre e possono accodarvisi per seguire il corteo fino al cimitero.

Invece la situazione attuale, come più volte discusso vede la messa a senso unico di via Matteotti e via Cattaneo.
Ciò significa che il carro funebre uscendo dallo spiazzo fronte alla chiesa per rispettare il codice della strada dovrebbe imboccare via Cattaneo secondo il suo senso unico.
In questo modo mentre i veicoli del corteo sono parcheggiati in piazza Marconi, il carro funebre si dirige dalla parte opposta, verso via Buonarroti.
Giunto in via Buonarroti non resta che invertire il senso di marcia, riportarsi in via Roma, recuperare i partecipanti al corteo dispersi e imboccare via Matteotti per giungere al cimitero.
Da tener presente che nel lato nord di via Roma le strade che vi si immettono hanno ovviamente l'obbligo di svolta a destra, per non intralciare la fluidità del traffico della via principale.
Ciò significa che il carro funebre, percorso il senso unico di via Cattaneo si trova a dover dirigersi o verso via Macello, per poi svoltare e raggiungere la rotonda di via Roma fra il quartiere Dante e il quartiere Graspo d'Uva, oppure arrivare fino ai Bersaglieri per usufruire della rotonda antistante a via Capitanio (percorrendo il centro cittadino può in seguito arrivare al parcheggio di piazza Marconi).

Saltando completamente il corteo fermo in piazza Marconi, un'alternativa è immettersi in via Roma da una delle laterali, rallentando il traffico per poi svoltare per la piazza di villa del Majno, rallentando il traffico, e scendere per le vie laterali vicino alla gelateria Pinguino Blu (via Bellini, via Ponchielli), mentre il corteo da piazza Marconi si dirige al cimitero senza poter seguire il carro funebre (d'altra parte essendo piazza Marconi dentro un altro senso unico non si può pensare secondo il codice della strada che fuoriesca da via Matteotti per seguire il carro funebre in parata per mezza città per raggiungere il cimitero).



In realtà questo è alquanto sconveniente e difficilmente si realizza, tanto quando non si è mai sentito di carri funebri che girano per la città lasciando parcheggiati i parenti in qualche parcheggio.
Quanto avviene è che il conducente del carro funebre seleziona il passaggio pedonale con l'apposito pulsante (il vecchio semaforo è rimasto per permettere il transito di attraversamento dei pedoni fra i due lati di via Roma), facendo così scattare il rosso, lo stop per via Roma (via Cattaneo e via Matteotti sono sensi unici uscenti).
Nel tempo in cui viene consentito il passaggio dei pedoni, facendo attenzione all'eventuale presenza di quest'ultimi ha modo di immettersi nel senso unico di via Catteneo, percorrere contromano nel senso unico di via Cattaneo i 5 metri iniziali dove vi è l'uscita della piazzetta fronte alla chiesa ed attraversare l'incrocio fra via Roma, Cattaneo e Matteotti immettendosi nel senso unico di quest'ultima via.


In futuro il piano MasterPlan prevede la pedonalizzazione del tratto di via Roma fra la chiesa San Vito e Modesto e la villa del Maino.
Via Cattaneo sarà del tutto scollegata dalla circolazione di via Roma.
Via Matteotti a senso unico porterà il traffico principale di via Roma fino al bordo estremo dell'attuale parcheggio Marconi, dove verrà realizzata una nuova strada che collegherà la piazza retrostante villa del Majno con via Matteotti.


Piazza Marconi senza una destinazione a parcheggio (a fasi alterne si era previsto la pedonalizzazione, e la costruzione di edifici in sostituzione della piazza) non potrà più ospitare i veicoli del corteo funebre, i quali dovranno trovare un'altro luogo dove parcheggiare (il parcheggio più vicino in previsione del masterplan è quello interrato sotto la piazza retrostante alla villa, oppure parcheggi cittadini lungo le strade).
Il corteo, abbandonando la chiesa di San Vito e Modesto non avrà più problemi di incrocio per immettersi in via Matteotti (visto che via Roma e via Cattaneo vengono pedonalizzate), tuttavia dopo aver percorso una cinquantina di metri si troverà a dover attraversare l'incrocio con la nuova strada che conduce nell'isolato retrostante villa del Majno.





Indice

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013